Il settore forestale nazionale: attori, filiere, politiche...

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WOOD SECURITY E INNOVAZIONI NELLA RICERCA FORESTALE Roma, 27 Novembre 2013 Il settore forestale nazionale: attori, filiere, politiche e strumenti di sviluppo alle soglie del 2020 Raoul Romano Osservatorio Foreste INEA [email protected]

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WOOD SECURITY E INNOVAZIONI

NELLA RICERCA FORESTALE

Roma, 27 Novembre 2013

Il settore forestale nazionale:

attori, filiere, politiche e strumenti di

sviluppo alle soglie del 2020

Raoul Romano

Osservatorio Foreste INEA

[email protected]

Roma, 27 Novembre 2013

1. Il settore forestale.

2. Gli attori e rispettivo peso.

3. Le politiche.

4. Gli strumenti.

5. Le prospettive al 2020.

Il settore forestale nazionale: attori, filiere, politiche e

strumenti di sviluppo alle soglie del 2020

Soggetto: LA RISORSA FORESTALE NAZIONALE

Una entità o una realtà?

Roma, 27 Novembre 2013

Soggetto: LA RISORSA FORESTALE NAZIONALE

Una entità o una realtà?

Negli ultimi cinquanta anni il bosco è cambiato:

Roma, 27 Novembre 2013

Soggetto: LA RISORSA FORESTALE NAZIONALE

Una entità o una realtà?

Negli ultimi cinquanta anni il bosco è cambiato:

Sono cambiati:

- gli utenti

- i beni e servizi “richiesti e offerti”

- le modalità di gestione,

- la società …

da Realtà (concreta)

a Entità (astratta)

Ruolo … da “uso-multiplo” a “multiple-funzioni”.

Utilizzo ... da sussistenza e industria a ”sviluppo sostenibile”.

Ma rimane una risorsa e un patrimonio biologico, ecologico, culturale,

paesaggistico, “infrastrutturale”, economico, occupazionale …

RIMANE UN’ECONOMIA POLIFUNZIONALE NON DELOCALIZZABILE,

INESPRESSA!

Dalla metà del XX secolo

• Progressivo aumento della superficie forestale;

• Progressivo abbandono delle aree agricole, rurali e montane (dal 90 SAT -5,4M

di ettari, SAU -2,16M di ettari);

• Frammentazione delle proprietà;

• Ruolo progressivamente meno rilevante nell’economia nazionale;

• Crescente peso normativo e burocratico;

• Globalizzazione dei mercati del Legno;

• Diminuzione (scomparsa) delle attività imprenditoriali (selvicoltura, artigianato

pastorizia);

• Riduzione della gestione (14% della superficie) delle utilizzazioni e degli

investimenti privati;

• Crescente richiesta di assortimenti (pregiati per l’industria del mobile e di legna

da ardere);

• Crescenti necessità sociali e “attenzioni” ambientali;

• Crescente richiesta di servizi e beni pubblici;

• Il rispetto degli impegni internazionali e comunitari;

Più del 99% della superficie forestale italiana è costituita da foreste seminaturali,

spesso in condizioni (…) non ottimali.

Roma, 27 Novembre 2013

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

Dalla superficie

Ai prodotti finiti

? Filiera del legno

• 34% superficie nazionale, 11 milioni di ettari:60% proprietà privata

(dimensione media 4 ha)

• Si stima che il oltre il 60% della sup. ha saltato un turno (per i cedui di 40 anni

e per le fustaie oltre120 anni)

• Disponibilità al prelievo pari a 88,4% della sup. Capacità produttiva annua, di

37,2 Mm3 di cui 32,5 Mm3 potenzialmente utilizzabili.

Chiaramente solo una parte di questa biomassa forestale è in pratica disponibile per il

taglio e la vendita, trattandosi, in molti casi, di boschi scarsamente accessibili,

privi di strade forestali, costo del taglio probabilmente, con le attuali tecniche e

con l’attuale prezzo di mercato del legname, supera i ricavi delle vendite.

• Questo fatto, però, giustifica solo in parte il basso livello delle utilizzazioni

forestali:

• Superficie media tot tagliate (dichiarate) inferiore ai 100.000 ettari/anno

(dimensione media 1,4 ha)

• Da 17 M m3 nel 1955 (di cui 40% energia) a 6,3 Mm3 nel 2011 (di cui 65%

energia) e 7,7 Mm3 nel 2012 (di cui 70% energia)

• Utilizzo del 20% dell’incremento annuo (media UE 64%)

• Prelievo: 2,2 m3/ettaro/anno (Francia, Spagna e Portogallo 4,3 m3/ettaro/anno,

Germania, Gran Bretagna (5,6 e 5,4 m3/ettaro/annui).

• Soltanto la pioppicoltura (circa 66 mila ettari, + del 30% del lavorato), tasso di

produttività superiore ai 20 m3/anno/ettaro.

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

Dalla superficie

Risorsa

Forestale

Bosco

Fuori foresta

Importazione

Legno Tondo e

semilavorati,

Legna da

ardere.

Importazioni medie degli ultimi 5 anni (circa 14 M m3/anno, 30-35% legna da

ardere)

Legno grezzo 4,8 Mmc

Legno semilavorato 6,2 Mmc

Cascami per cellulosa 3,7 Mmc

Semifiniti 1,8 Mt

Legna da ardere 2,8* M t (2010 = 3 Mt (pellet escluso) per 290 milioni di euro)

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

Dalla superficie

Risorsa

Forestale

Bosco

Fuori foresta

Importazione

Legno Tondo e

semilavorati,

Legna da

ardere.

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

Dalla superficie

Risorsa

Forestale

Bosco

Fuori foresta

Importazione

Legno Tondo e

semilavorati,

Legna da

ardere.

Le foreste italiane nel 1980 producevano legna per 429 milioni di euro

e oggi per circa 360 milioni di euro (Veneto: da 21 a 7 milioni).

Escludendo Lussemburgo e Malta, l’Italia risulta il paese dell’UE a 25

con il piu ̀ basso grado di auto-sufficienza nell’approvvigionamento di

materia prima legnosa.

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

Dalla superficie

Risorsa

Forestale

Bosco

Fuori foresta

Raccolta del

Legno

Imprese di

utilizzazione

Biomasse ad uso energetico

Importazione

Legno Tondo e

semilavorati,

Legna da

ardere.

Imprese di utilizzazione boschiva e Industria di lavorazione del

Legno (circa 50.000 imprese per 200.000 addetti, con un trend

negativo negli ultimi 4 anni - 4% di imprese all’anno con oltre

10.000 posti di lavoro)

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

Dalla superficie

Risorsa

Forestale

Bosco

Fuori foresta

Raccolta del

Legno

Imprese di

utilizzazione

Prima

trasformazione

Tondame,

segati e altro

per Carpenteria,

Imballaggi,

Falegnameria,

Pannelli, altri

usi

Seconda

trasformazione

Arredo, Carta,

falegnameria

industriale e

artigianale, altri

prodotti in

legno

Biomasse ad uso energetico

Importazione

Legno Tondo e

semilavorati,

Legna da

ardere.

Legname da lavoro

Semilavorati o prodotti finiti

Prodotti finiti

Il paradosso:

L’Italia primo PAESE europeo e 3 al mondo per

l’esportazione di prodotti finiti.

Il sistema legno-arredo costituisce il comparto trainante

della filiera foresta-legno italiana (circa 220.000 addetti)

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

FILIERA:

Insieme articolato (rete o sistema) che comprende le principali

attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie,

le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione,

trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di

un prodotto finito.

Insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un

dato prodotto.

Louis Malassis

La filiera bosco - ….

PRODOTTO finito.

Legno, Energia, Servizi, Benessere, Sicurezza … Assetto

idrogeologico, Regimazione e depurazione acque,

Antincendio, Biodiversità, Paesaggio, Clima, ecc…

Tutela,

Occupazione,

Reddito diffuso,

Diversificazione

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

TERRITORIO creazione, trasformazione, distribuzione,

commercializzazione e fornitura

Prodotto finito

Società

Risorsa forestale

Istituzioni e normative GESTIONE

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

Filiera della fruizione, patrimonio naturale, storico diffuso.

Risorsa

Forestale

Bosco

Fuori foresta

Accoglienza

B&B

Agriturismo

Affitta camere

….

Ristorazione

Prodotti tipici

Artigianato

Utenti… Viabilità, sentieristica, infrastrutture, ecc

Didattica

Formazione e

divulgazione

Attività ricreative,

sport,

meditazione,

escursionismo,

ecc.

Cultura, Storia

Roma, 27 Novembre 2013 Il settore «forestale».

Bosco – Adattamento cambiamenti climatici

Bosco – Legno

Gestione attiva

Bosco – Energia

Bosco – Servizi

Bosco – Fruizione

Bosco – Assetto idrogeologico

Bosco – Regimazione e depurazione acque

Bosco – Antincendio boschivo

Bosco – Paesaggio

Bosco – Biodiversità

Roma, 27 Novembre 2013 Gli attori e rispettivo peso.

Sul patrimonio forestale nazionale insistono due beni giuridici: un

bene giuridico paesaggistico e ambientale in riferimento alla

multifunzionalità ambientale del bosco e che esprime un interesse

pubblico di valore costituzionale primario e assoluto, e un bene

giuridico patrimoniale, in riferimento alla sua funzione

economico produttiva (Valorizzazione e Gestione) di competenza

esclusiva delle Regioni su indirizzo nazionale (st. CC n. 105/2008)

Costituzione

Leggi e indirizzi dello Stato

Normativa e regolamentazioni Regioni

Attuazioni Locali

+ Direttive e Regolamenti Comunitari,

++ Impegni internazionali, ecc …

1. NU

2. UE

3. MATTM

4. MIBAC

5. MIPAAF

6. CFS

7. Conf. Stato Regioni

8. Regioni

9. Enti locali

10. Altri Enti

11. …

12. Proprietari e Gestori (imprese, consorzi,

cooperative, associazioni, unioni di comuni, …) STATO MEMBRO ITALIA = 21 SM

Sovrapposizione di

competenze e ruoli…

Roma, 27 Novembre 2013

La politica forestale nazionale…

(Il bosco Italiano: opportunità o limite?)

… e poi 21 politiche forestali regionali legate ai tempi elettorali e alle esigenze di elettorato

e lontane dai tempi forestali e dalle necessità della filiera e del territorio (ES: biomasse e

impianti).

Le politiche.

Il bosco è lo specchio delle esigenze e delle necessità del tempo.

Da parte della Politica un “Disinteresse interessato”. Da parte dell’Opinione pubblica “Interesse disinteressato”

“Incentivare la gestione forestale sostenibile al fine di tutelare il territorio,

contenere il cambiamento climatico, attivando e rafforzando la filiera forestale

dalla sua base produttiva e garantendo, nel lungo termine, la multifunzionalità e

la diversità delle risorse forestali.”

I tavoli di settore del Mipaaf

I tavoli di programmazione del Mattm

I tavoli di filiera regionali

I partenariati locali, regionali e

nazionali…

NORMATIVA …

Necessità di evolversi dal

vincolo restrittivo del “non

fare” all’incentivo vincolato

del “fare bene”

Roma, 27 Novembre 2013 Gli strumenti.

Superficie forestale nazionale

da INFC

Aree rurali con problemi

complessivi di sviluppo

Oltre il 70% dei comuni Italiani è “piccolo” e gestisce oltre metà del territorio del nostro paese (54%) con solo il 17% della popolazione residente.

Sviluppo rurale 2014-20

Progetti UE

Fondi comunitari

Poco altro…

PSR: Innovazione nella governance dei territori, della filiera

… cooperazione orizzontale e verticale per l’efficace e

diffusa implementazione sul territorio e nei comparti dei

risultati della ricerca e delle Best practics.

Roma, 27 Novembre 2013 Le prospettive al 2020.

La razionale gestione degli ecosistemi forestali costituisce un opportunità

per il sistema Paese ed è condizione e strumento per la tutela, la

conservazione, la valorizzazione, la crescita … ma pone in molti casi problemi

di elevata complessità nella convivenza armonica ed efficiente di interessi

differenti e contrastanti.

Innovazione e ricerca: …

… coordinamento della ricerca tecnica, politica ed economica per… fare la

politica forestale, fare comunicazione, avere conoscenze dare, quindi,

soluzioni organizzative per soddisfare le reali necessità operative del settore,

della politica e della normativa …

… per poter:

• rendere la gestione operativa!

• incrementare e valorizzare la pianificazione;

• superare le criticità,̀ economiche e culturali;

• incrementare la competitività̀ delle imprese forestali e migliorare l’efficienza

produttiva nelle filiere

• trasferire l’innovazione ai settori operativi direttamente da parte della comunità̀

scientifica

• diffondere e riprodurre le buone prassi.

(!) (?)

Roma, 27 Novembre 2013 Le prospettive al 2020.

Luca Cesaro, Filippo Chiozzotto, Fabio Di Pietro,

Danilo Marandola, Sonia Marongiu, Raoul Romano.

Grazie …

http://www.inea.it/prog/osservatorio_foreste/it/index.php

[email protected]

[email protected]