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Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018 1 IL SALUTO DEL PARROCO Bollettino Parrocchiale | Anno XXIV - Numero 1 | Marzo 2018 | Aut. Tribunale di Pordenone n. 434 del 16 luglio 1997 FAMIGLIA PARROCCHIALE PARROCCHIA SAN PIETRO APOSTOLO IN QUESTO NUMERO Il saluto del parroco La Visita Pastorale: gioia di un “Incontro Pasquale” 1 La voce del Papa Famiglia luogo di perdono 2 La voce del Vescovo “Oggi devo fermarmi a casa tua” 3 Programma della visita pastorale 3 Catechesi Alfabeto della fede... 4 Percorso fidanzati 4 Liturgia Che cos’è il Triduo Pasquale? 5 Carità Reportage dall’Africa 6 La voce della Caritas 7 CALENDARIO PASQUALE 8/9 I Gruppi “Alice in Sclavons” 10 C’era una volta... un carro nel paese delle fiabe 10 Il 25° del Piccolo Coro 11 Quattro giorni di riflessione: un campo diverso 12 “A chi ha perso tutto e riparte da zero”... 12 Gr. Animatori per la Catechesi: ragazzi generosi e in cammino 13 Gruppo Famiglie Parrocchiale 13 I risultati del questionario sul giornale “Famiglia Parrocchiale” 14 50 anni nella nostra nuova chiesa 14 . . . e altro ancora 15/16 LA VISITA PASTORALE: gioia di un “Incontro Pasquale“Gesù entrò nella città di Gerico e la sta- va attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, per- ché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi su- bito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possie- do ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è ve- nuto a cercare e a salvare ciò che era perduto»”. (Lc 19,1-10) U n brano famoso, quello di Zaccheo; sappiamo che è un pubblicano, anzi, il capo dei pubblicani: riscuote le tasse per i romani, gli invasori. Egli collabora a sottrarre risorse che, destinate al be- nessere del popolo, darebbero ono- re a Dio e invece ne approfitta per arricchirsi molto. L’evangelista Luca ci dice che “cercava di vedere chi era Gesù”; egli non si accontenta di quel- lo che ha sentito o dei ragionamenti pettegoli e soddisfatti che avevano fatto fra pubblicani quando aveva- no sentito che chiudeva la bocca ai benpensanti farisei: vuole vedere come perdona i peccati, vuole am- mirare la sua autorevolezza e vuole almeno affacciarsi al mistero divino di questo profeta fuori dal normale. Sembra più che una semplice curio- sità; usa uno stratagemma, salire sul sicomoro che trova a disposizione, senza preoccuparsi troppo di essere insolito e apparire ingenuo. Zaccheo ha fatto i conti con gli ostacoli e le possibilità, ha progettato l’incontro e ha messo in atto i suoi accorgimenti per incontrare il Signore. Quanto ci assomiglia Zaccheo! Anche noi facciamo il nostro piano per as- secondare il Signore, per aggirare gli ostacoli, per averlo presente nelle no- stre comunità. A volte gli prepariamo il posto in modo che non venga a toc- care troppo i nostri sistemi con le sue esigenze: “Gesù, passa qui sotto che ti vediamo e poi decidiamo se continua- re così o se provare a seguirti”. Il vero incontro avviene quando Gesù arriva sotto l’albero, ci rendiamo veramente conto di che cosa è successo: “Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguar- do e gli disse: Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. Zaccheo voleva vedere ed è Gesù che alza lo sguardo verso di lui. Zaccheo voleva conoscere chi era Gesù mentre lui conosce già chi è Zaccheo.

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Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018 1

IL SALUTO DEL PARROCO

Bollettino Parrocchiale | Anno XXIV - Numero 1 | Marzo 2018 | Aut. Tribunale di Pordenone n. 434 del 16 luglio 1997

FAMIGLIAPARROCCHIALEPARROCCHIA SAN PIETRO APOSTOLO

IN QUESTO NUMERO

Il saluto del parrocoLa Visita Pastorale: gioia di un “Incontro Pasquale” 1

La voce del Papa Famiglia luogo di perdono 2

La voce del Vescovo“Oggi devo fermarmi a casa tua” 3Programma della visita pastorale 3

Catechesi Alfabeto della fede... 4Percorso fidanzati 4

Liturgia Che cos’è il Triduo Pasquale? 5

Carità Reportage dall’Africa 6La voce della Caritas 7

CALENDARIO PASQUALE 8/9

I Gruppi“Alice in Sclavons” 10 C’era una volta... un carro nel paese delle fiabe 10 Il 25° del Piccolo Coro 11Quattro giorni di riflessione:un campo diverso 12“A chi ha perso tutto e riparte da zero”... 12Gr. Animatori per la Catechesi:ragazzi generosi e in cammino 13Gruppo Famiglie Parrocchiale 13I risultati del questionario sul giornale “Famiglia Parrocchiale” 1450 anni nella nostra nuova chiesa 14

. . . e altro ancora 15/16

LA VISITA PASTORALE:gioia di un “Incontro Pasquale”

“Gesù entrò nella città di Gerico e la sta-va attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, per-ché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi su-bito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possie-do ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è ve-nuto a cercare e a salvare ciò che era perduto»”. (Lc 19,1-10)

U n brano famoso, quello di Zaccheo; sappiamo che è un pubblicano, anzi, il capo

dei pubblicani: riscuote le tasse per i romani, gli invasori. Egli collabora a sottrarre risorse che, destinate al be-nessere del popolo, darebbero ono-re a Dio e invece ne approfitta per arricchirsi molto. L’evangelista Luca ci dice che “cercava di vedere chi era Gesù”; egli non si accontenta di quel-lo che ha sentito o dei ragionamenti pettegoli e soddisfatti che avevano fatto fra pubblicani quando aveva-no sentito che chiudeva la bocca ai benpensanti farisei: vuole vedere

come perdona i peccati, vuole am-mirare la sua autorevolezza e vuole almeno affacciarsi al mistero divino di questo profeta fuori dal normale. Sembra più che una semplice curio-sità; usa uno stratagemma, salire sul sicomoro che trova a disposizione, senza preoccuparsi troppo di essere insolito e apparire ingenuo. Zaccheo ha fatto i conti con gli ostacoli e le possibilità, ha progettato l’incontro e ha messo in atto i suoi accorgimenti per incontrare il Signore.Quanto ci assomiglia Zaccheo! Anche noi facciamo il nostro piano per as-secondare il Signore, per aggirare gli ostacoli, per averlo presente nelle no-stre comunità. A volte gli prepariamo il posto in modo che non venga a toc-care troppo i nostri sistemi con le sue esigenze: “Gesù, passa qui sotto che ti vediamo e poi decidiamo se continua-re così o se provare a seguirti”. Il vero incontro avviene quando Gesù arriva sotto l’albero, ci rendiamo veramente conto di che cosa è successo: “Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguar-do e gli disse: Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. Zaccheo voleva vedere ed è Gesù che alza lo sguardo verso di lui. Zaccheo voleva conoscere chi era Gesù mentre lui conosce già chi è Zaccheo.

2 Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018

LA VOCE DEL PAPA

Famiglia luogo di perdono

N on esiste una famiglia per-fetta. Non abbiamo ge-nitori perfetti, non siamo

perfetti, non sposiamo una per-sona perfetta, non abbiamo figli perfetti. Ma non bisogna avere paura dell’im-perfezione, della fragilità, nemmeno dei conflitti; bisogna imparare ad af-frontarli in maniera costruttiva. Pertanto, non esiste un matrimo-nio sano o una famiglia sana senza l’esercizio del perdono. Il perdono è vitale per la nostra salute emo-tiva e per la nostra sopravvivenza spirituale. Senza perdono la famiglia diventa un’arena di conflitto e un luogo di punizioni. In un mondo poi, dove così spesso si maledice, si parla male, si semina zizzania, si inquina con le chiacchiere il nostro ambiente umano, la famiglia può essere una scuola di comunica-zione. Anche là dove sembra prevalere l’inevitabilità dell’odio e della violen-za, quando le famiglie sono separate tra loro da muri di pietra o dai muri non meno impenetrabili del pre-giudizio e del risentimento, quando sembrano esserci buone ragioni per dire ‘adesso basta’; benedire anziché maledire, visitare anziché respinge-re, accogliere anziché combattere è l’unico modo per spezzare la spira-le del male, per testimoniare che il

bene è sempre possibile, per educa-re i figli alla fratellanza. Senza perdono la famiglia si am-mala, il perdono è il disinfettante dell’anima, la pulizia della mente e la liberazione del cuore. Colui che non perdona non ha pace nell’ani-ma o comunione con Dio. Colui che non perdona diventa fisica-mente, emotivamente e spiritual-mente malato. Ed è per questo che la famiglia ha bisogno di essere un luogo di vita e non di morte, il ter-ritorio della cura e non della malat-tia, lo scenario del perdono e non della colpa. Il perdono porta gioia dove il dolore produce tristezza.Oggi i media più moderni, che so-prattutto per i più giovani sono ormai irrinunciabili, possono sia ostacolare che aiutare la comunicazione in fami-glia. La possono ostacolare se diven-tano un modo di sottrarsi all’ascolto, di isolarsi dalla compresenza fisica. La possono favorire se aiutano a raccon-tare e condividere, orientare il nostro rapporto con le tecnologie, invece che farci guidare da esse.

Non lottiamo per difendere il passato, ma lavoriamo con pazienza e fiducia, in tutti gli ambienti che quotidianamente abitiamo, per costruire il futuro.

Papa Francesco

È vero che quando parliamo di con-versione ci riferiamo ad un cambia-mento radicale, un concreto distacco dalle ricchezze, dai propri peccati, dalle proprie sicurezza per affidarsi a Dio. Ma è questa gioia l’unica base di una vera conversione, il cambiamen-to. Nella gioia di aver visto che Gesù lo cercava, non teme più di restare senza beni materiali e compie il passo inaspettato. È Gesù a chiudere questo incontro aggiungendo un insegna-mento per le folle sospettose: “Oggi, per questa casa, è venuta la salvezza”. È venuto Gesù, e si è fermato stabil-mente in casa di Zaccheo. Non c’è più al suo posto l’idolo della sicurezza economica ad ogni costo. La salvezza per questa casa è la gioia di un incon-tro, la fretta di convertirsi e di mettersi nelle mani di Dio. Era perduto ma il Signore è venuto a cercarlo, perché lui viene per cercare e salvare chi è per-duto. Vaga per le nostre strade e viene nelle nostre case per riportare in vita e restituire al Padre tutti i suoi figli. Che tempo di grazia la Visita Pastorale preceduta dalla Pasqua di Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Ci viene data ancora una volta una grande occa-sione per vivere una bella conversione al Signore che si fa tutto a tutti per la nostra salvezza, perché tutti possiamo risorgere a vita nuova, quella stessa vita che ha riscoperto Zaccheo dopo l’incontro con il SignoreAl centro della Visita Pastorale non c’è il vescovo, ma il Signore Gesù; è Lui che desidera incontrarci e portare la sua luce e il suo amore, attraverso la Chie-sa, in tutti gli ambienti della vita quoti-diana. È Lui che dobbiamo cercare, at-tendere ed accogliere. A Lui rivolgerci e aprire la porta del nostro cuore e delle nostre case, per ascoltarlo, per cambia-re vita testimoniandolo a tutti, da veri figli della luce nuova, quella stessa luce che ha sbaragliato ogni tenebra di male e che continua a sbaragliare i nostri “sepolcri”: la luce del Risorto.Buona Pasqua nel Signore morto e risorto

don Ivano parroco con don Davide, don Fermo,

suor Grazia e suor Teodoretta

LA VOCE DEL VESCOVO

P er dare unitarietà al cammino di preparazione e di attuazione della Visita Pastorale, ho scelto

come icona biblica l’incontro di Gesù con Zaccheo, e in particolare l’invito che gli rivolge:

“Oggi devo fermarmi a casa tua”

Gesù desidera incontrare Zaccheo e incontrarlo nella sua casa, con i suoi familiari. Non ha paura di incontrare le persone e di misurarsi con loro e con i loro problemi quotidiani. È l’atteggiamento di fondo che mi ac-compagnerà per tutta la visita. Viviamo anche noi oggi in un contesto non faci-le. Come Chiesa siamo invitati ad uscire e ad attraversare le nostre città, dove vivono e lavorano gli uomini e le don-ne, desiderosi di testimoniare la nostra fede e di impegnarci concretamente per il bene comune, nella costruzione di una nuova civiltà, la civiltà dell’amore. Mediante la visita pastorale desidero portare alle nostre parrocchie e alle co-munità cristiane, piccole o grandi che

siano, generose e impegnate e talvol-ta anche stanche e affaticate, la gioia del Vangelo e la speranza che è ancora possibile, anche ai nostri giorni, vivere e testimoniare il Vangelo. Desidero fer-marmi nelle vostre case, per accoglie-re e celebrare insieme il grande dono dell’amore di Dio. È occasione per rav-vivare le energie degli operai evan-gelici, lodarli, incoraggiarli e conso-larli, è anche l’occasione per richiama-re tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e ad un’azione

PROGRAMMA DELLA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO GIUSEPPEForania di Pordenone - Unità Pastorale di Cordenons

apostolica più intensa. La visita mi consente inoltre di valutare l’efficienza delle strutture e degli strumenti desti-nati al servizio pastorale, rendendomi conto delle circostanze e difficoltà del lavoro di evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale organica’’. Intraprendo la Visita Pastorale nelle parrocchie e Unità Pastorali con l’intenzione di sostenere e promuovere il cammino di fede dei singoli credenti e della comunità, per formare una Chiesa ‘centrata’ su Gesù Cristo e aperta al mondo, in usci-ta, una Chiesa missionaria, che non ha altra proposta da offrire che il Vangelo di Gesù.Una Chiesa sinodale e corresponsa-bile, presente nel territorio con un nuovo volto e un nuovo stile: quello delle Unità Pastorali. Così sarà possi-bile una piena valorizzazione dei laici e degli organismi di partecipazione per una autentica pastorale integrata, dove le parrocchie, abbandonando la pretesa di autosufficienza, si collegheranno tra loro per formare ed essere una Chiesa comunione e missionaria.

Giuseppe PellegriniVescovo di Concordia-Pordenone

15 febbraio: ore 20.30 Oratorio Rorai Grande – incontro Gruppi Caritas della Forania di Pordenone

21 marzo: Chiesa San Pietro 20.30 – Assemblea degli ope-ratori pastorali (per gruppi di lavoro con gli Uffici di Curia) Dopo la preghiera in chiesa divisione per Gruppi di lavoro: 4 catechesi ragazzi; 1 catechesi adulti; 1 pastorale giovanile; 2 liturgia; 1 preparazione sacramenti del battesimo e ma-trimonio; 2 carità e missioni; 1 ricreativo oratoriale; 1 scuole materne.

11 aprile: ore 20.30 Oratorio Borgomeduna – incontro con le Associazioni di Volontariato della Forania di PordenoneUnità Pastorale di Cordenons

15 aprile: APERTURA DELLA VISITA ALL’UNITÀ PASTO-RALE DI CORDENONS – in piazza della Vittoria alle 10.30 Eucaristia a parrocchie riunite.

18 aprile: parrocchia San Pietro: ore 10.00 visita la Scuola Materna; ore 11.00 visita ad alcuni anziani; ore 15.00 incontro con il doposcuola in oratorio; ore 17.00 incontro con le classi di catechismo delle elementari in oratorio; ore 18.00 incontro con i Padri Comboniani; ore 20.30 dai Comboniani fiaccolata fino a San Pietro e Adorazione Eucaristica.

19 aprile: ore 20.30 oratorio San Pietro incontro con il Consiglio Pastorale parrocchiale e il Consiglio degli affari economici.

20 aprile: parrocchia San Pietro, in mattinata visita agli anziani e pranzo in una famiglia.

21 aprile: in mattinata visita al Centro di Ascolto Caritas; alla Madonna della Beorchia e alla Chiesetta di San Pietro. Alle 20.30 in parrocchia Santa Maria Maggiore cena e incontro con giovani e universitari.

22 aprile: ore 11.00 chiesa di San Pietro celebrazione eucaristica per il 50° della Consacrazione della chiesa. Ore 12.30 pranzo comunitario in Oratorio. Ore 16.00 in ora-torio incontro con il Gruppo Famiglie.

28 aprile: in parrocchia San Pietro ore 20.30 cena e incontro con adolescenti e cresimandi dell’Unità Pastorale.

2 maggio: ore 9.30 in Casa di Riposo celebrazione dell’Un-zione degli Infermi

17 maggio: ore 20.30 parrocchia San Pietro Veglia di preghiera a chiusura della Visita Pastorale della Forania di Pordenone.

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Percorso fidanzati

CATECHESI

Alfabeto della fede, due anni e più...

C iao a tutti, qualche giorno fa mi è stato chiesto di scrivere una breve testimonianza rela-

tivamente all’esperienza del progetto “L’Alfabeto della Fede”.Premetto che sono partito il primo anno di sperimentazione come geni-tore ed in seguito mi sono aggiunto al gruppo dei catechisti. All’inizio l’ac-coglienza dell’iniziativa da parte mia è stata abbastanza tiepida in quanto il primo pensiero che mi è balenato in mente è stato: “Oops... e adesso! Devo ripassare il catechismo!?!?”.Le mie aspettative però sono state

“Cosa ne pensate di partecipare al corso per fidanzati all’interno della nostra equipe?”

N on abbiamo esitato nem-meno un momento, non ci siamo nemmeno dati il

tempo di confrontarci e abbiamo ri-sposto insieme: “Si, molto volentie-ri!”. Venuti a casa ci siamo guardati e ci siamo chiesti se non avessimo preso una decisione affrettata, ma ci veniva continuamente da sorridere per la gioia nel far parte di questo servizio parrocchiale. Siamo Sara e Matteo, siamo sposati da quattro anni e viviamo in questa parrocchia

disattese fin da subito!. Gli incontri non sono delle vere lezioni di cate-chismo, almeno non come le facevo io da bambino; i partecipanti non de-vono ascoltare passivamente il mo-nologo che viene proposto loro, ben-sì partendo dalla lettura di un brano evangelico, piuttosto che un testo contemporaneo o dalla proiezione di un filmato, si traggono spunti per una libera discussione tra i presenti relativamente al tema trattato nell’in-contro del giorno calandolo nelle proprie esperienze e dinamiche fa-miliari.

Devo ammettere che all’inizio la condivisione può spiazzare un atti-mo specialmente se si è timidi op-pure riservati come nel mio caso, ma una volta rotto il ghiaccio e vinto l’imbarazzo iniziale, dalla discussione si traggono ottimi spunti e si creano bei confronti tra i presenti.La figura che mi ha piacevolmente sorpreso è stata quella del “catechi-sta”; me lo ero immaginato come un maestro che sa tutto e ti dice cosa è giusto e cosa no dal punto di vista della fede. In realtà questa figura si è dimostrata completamente diversa: è

da altrettanti anni. Le nostre famiglie sono originarie della parrocchia di Santa Maria Maggiore e fino all’anno scorso ci sembrava di essere un po’ “ i foresti, quelli della piazza”. Memo-ri del nostro percorso da fidanzati e dei consigli di una coppia per noi importante, quando c’è stata la pos-sibilità di partecipare ad un gruppo famiglie parrocchiale abbiamo aderi-to e abbiamo cominciato a vivere la parrocchia un po’ come casa nostra. La proposta di aiutare il progetto in preparazione al matrimonio è giun-ta un anno dopo l’inizio del gruppo famiglie e della nascita della nostra bambina con l’invito di Sant’Agosti-

no: “La misura dell’amore è amare senza misura”. Una frase che a noi ricorda il giorno del nostro matrimo-nio, l’invito a far crescere l’amore da sposi e a essere fecondi anche in comunità.La nostra nuova avventura è così co-minciata: ben 17 coppie hanno chie-sto di poter partecipare al corso in preparazione al matrimonio organiz-zato in 11 incontri. Un folto gruppo che nessuno si aspettava e che ci ha un po’ intimorito, ma che non può che donarci la speranza che l’Amore sia ancora in crescita. Per noi poter fare questa esperien-za è stato ritornare un po’ fidanzati perché uscivamo di casa insieme, come marito e moglie, senza Ottavia che era affidata alla cura dei nonni. Ritornare al prima ci ha fatto riscopri-re il profumo dei fidanzati, un pro-fumo di spensieratezza, di desiderio di costruire qualcosa di importante insieme, un profumo che ci siamo augurati di poter alimentare anche da sposati, ma che a volte percepia-mo poco.Speriamo che i fidanzati che abbiamo conosciuto abbiano potuto scoprirlo, che lo abbiano imbottigliato per po-terlo annusare quando la parola per sempre gli potrebbe mettere paura e gli ricordi che non sono mai soli.

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LITURGIA

Che cos’è il Triduo Pasquale?Il Triduo Pasquale, ricco di riti e celebrazioni, costi-tuisce per i cristiani il cuore della liturgia in quan-to memoriale dell’essenza della fede in Gesù Cristo morto e risorto.

C on il termine “Triduo Pasquale” si fa riferimento ai tre giorni precedenti la Domenica di Pasqua, nei quali si fa memoriale della passione e morte di

Cristo, prima della Risurrezione nel giorno di Pasqua.Secondo il Rito Cattolico Romano il Triduo ha inizio con i Vespri del Giovedì Santo e la celebrazione della “Cena del Signore” e si conclude con i Vespri del giorno di Pasqua.

Le celebrazioni principali sono:

• La Messa della Lavanda dei Piedi (Cena del Signore)il Giovedì Santo;

• L’Azione liturgica il Venerdì Santo;• La Veglia Pasquale nella notte del Sabato Santo;• La Celebrazione della Pasqua nella giornata di

domenica.

Il Giovedì Santo inizia con la Messa del Crisma, celebra-zione che si svolge al mattino in Concattedrale a San Marco a Pordenone e che, soprattutto per i sacerdoti, riveste una importanza notevole. Infatti, durante questa celebrazione non vengono solo benedetti gli oli santi, ma vengono an-che rinnovate le promesse sacerdotali. La sera del Giovedì Santo, con la Messa “Nella Cena del Signore”, iniziano ufficialmente i riti del Triduo Pasquale. Durante questa liturgia si compie il tradizionale rito della “lavanda dei piedi“, ricordando appunto l’ultima cena di Gesù e, soprattutto, l’istituzione dell’Eucaristia.Il Venerdì Santo, giorno in cui si ricorda la crocifissione, morte e deposizione di Gesù, si svolge una “azione liturgi-ca” e l’adorazione della Croce.In questo giorno e nel giorno seguente (Sabato Santo), la Chiesa, per antichissima tradizione, non celebra l’Eucaristia.

Nelle ore pomeridiane ha luogo la celebrazione della Pas-sione del Signore. Si commemorano insieme i due aspetti del mistero della croce: la sofferenza che prepara la gioia di Pasqua, l’umiliazione e la vergogna di Gesù da cui sorge la sua glorificazione.Alla sera del Venerdì Santo si celebra tradizionalmente la Via Crucis. Per i Cattolici il Venerdì Santo è giorno di penitenza, digiuno e astinenza.Il Sabato Santo è un giorno “a-liturgico“, cioè privo di liturgie. Non si compie nessuna celebrazione, se non alla sera la grande Veglia Pasquale, che Sant’Agostino definiva “la madre di tutte le Veglie“.La Chiesa cattolica invita tutti i fedeli a partecipare, se possono, alle celebrazioni principali del Triduo Pasquale, cioè la Messa “in Coena Domini” il Giovedì Santo, l’Azio-ne liturgica in chiesa il Venerdì Santo, la Veglia Pasquale il Sabato Santo, la Messa della Domenica di Risurrezione, poichè queste celebrazioni sono il nucleo più profondo della liturgia della Chiesa, e perciò sono più importanti delle altre devozioni che pure si accompagnano alla liturgia in questi giorni, come le processioni e le Via Crucis. È nei giorni del Triduo che è racchiuso il cuore e l’essenza di tutta la fede Cristiana. È nelle celebrazioni di questi misteri la radice della fede in Gesù Cristo, che è morto e risorto per la salvezza dell’umanità.Caratteristica delle celebrazioni del Triduo è che sono orga-nizzate come un’unica liturgia; infatti la Messa “in Coena Domini” non termina con “la Messa è finita”, bensì in silen-zio; l’azione liturgica del venerdì non comincia con l’usuale saluto e con il Segno della Croce e termina anch’essa senza saluto, in silenzio; infine la solenne veglia comincia in silenzio e termina finalmente con il saluto finale. Il Triduo Pasquale costituisce pertanto un’unica solennità, la più importante di tutto l’Anno liturgico cattolico; dal Gloria della Messa del Giovedì a quello della Veglia le campane devono stare in liturgico silenzio; anticamente anche gli strumenti musicali dovevano tacere il Venerdì e il Sabato Santo, fino alla Veglia Pasquale, per meglio esprimere il senso penitenziale proprio di questi giorni; per questo molte composizioni di autori an-tichi per il Venerdì Santo furono scritte per solo coro.

don Davide

un moderatore che indirizza l’incon-tro, lasciando ai partecipanti il piacere di sviluppare riflessioni sul tema della giornata e, assieme a loro, trae alcu-ne conclusioni o sottolinea gli aspetti che sono emersi durante il dibattito.L’esperienza mi è piaciuta e mi ha entusiasmato al punto tale di entra-

re a far parte del gruppo degli ac-compagnatori dall’anno successivo dell’Alfabeto della fede e, a distanza di quasi due anni, mi sento un ge-nitore molto fortunato che si mette a disposizione in questo progetto; l’impegno per la preparazione degli appuntamenti non manca, ma la fa-

tica è largamente ricompensata ad ogni incontro ricevendo tantissimi contributi e punti di vista diversi dagli altri genitori che con me percorrono questo cammino di dialogo, condivi-sione e crescita nella fede.

Paolo Gai

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Buon compleannoa Veneranda Crosato in Favaro,

che ha festeggiato 102 anni,anche da don Ivano

CARITÀ

Reportage dall’Africa

A rrivati quasi un mese fa siamo ora pronti al rientro in Italia con la grande soddisfazione

di aver fatto quanto programmato. Siamo stati accolti da mons. José Camnate, vescovo di Bissau, che subito ci ha condotto presso la sua abitazione per iniziare i lavori di ri-strutturazione del tetto. Non è stato un lavoro facile in quanto in Africa manca sempre tutto, com-presa l’acqua per il cemento o delle semplici viti, ma con grande pazien-za e laboriosità ce l’abbiamo fatta. Ora il vescovo può stare tranquillo, nella sua casa non piove più dentro. Altra grande soddisfazione è l’aver fatto funzionare con i pannelli foto-voltaici, inviati a mezzo container, la pompa della missione di Nhoma. Con i circa 60 ettolitri all’ora tutte le esigenze della missione vengono soddisfatte. Stiamo ora facendo le ultime foto dei bambini adottati e di altre possibili adozioni a distanza, sempre bambini poveri e perlopiù orfani, per le nostre famiglie adottanti in Italia. Il tutto sot-to un sole cocente che al pomeriggio supera i 40 gradi, ma con la soddi-sfazione di aver fatto un buon lavoro.

QUARESIMA 2018VIA CRUCIS: ogni venerdì di Quaresima alle ore 17.45 in chiesa.

Venerdì 9 marzo e sabato 10 marzo 2018: Adorazione “24 Ore per il Signore”. La chiesa rimarrà aperta per l’Adorazione del Santissimo dalle ore 19.00 all’1.00 di notte di venerdì 9 marzo; dalle ore 9.00 alle 12.00 di sabato 10 marzo.

Ogni domenica vengono raccolti generi alimentari per i poveri della Parrocchia.

SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

ogni sabato pomeriggio dalle ore 15.00 alle 17.00 è presente un sacerdote in chiesa per le confessioni.

La voce della Caritas

I l mese di dicembre 2017 è stato caratterizzato da una grande attenzione alla Caritas da parte dei Par-rocchiani. Si è osservato infatti un grande incremento

nelle offerte in denaro ricevute (euro 5880 complessivi). Considerevole è stata anche la donazione di derrate ali-mentari: Pasta Kg 106, Riso Kg 27; Legumi confezioni 144; Pelati confezioni 155; Tonno confezioni 132; Zuc-chero Kg 18; Latte litri 15; Olio litri 69; Omogeneizza-ti confezioni 103; Pannolini confezioni 39; altre derrate (caffè, dolciumi, the, sale, ecc.) confezioni 72. Le segna-lazioni dei Sacerdoti durante le Messe e l’attenzione per la imminente visita pastorale del nostro Vescovo hanno senz’altro contribuito a far emergere le azioni della Cari-tas e le necessità dei suoi assistiti, stimolando la genero-sità dei Parrocchiani. Attualmente assistiamo una trentina di nuclei familiari. Viene fornito sostegno alimentare (borse spesa) ed eco-nomico (pagamento di bollette per energia elettrica e gas). Questa esperienza si è anche amplificata con la consegna a 8/9 famiglie, ogni mercoledì, di prodotti ali-mentari freschi prossimi alla scadenza, offerti dai super-mercati di Cordenons Penny Market ed Eurospar.

Nel grafico è rappresentato l’andamento del numero di borse spesa consegnate settimanalmente alle famiglie in difficoltà nell’ultimo trimestre 2017.Negli ultimi mesi del 2017 si sono intensificati i rapporti con i Servizi Sociali del Comune. È emersa l’esigenza

condivisa di identificare insieme, per ogni assistito e ogni nucleo familiare in stato di bisogno, progetti per-sonalizzati di affrancamento dalle situazioni di difficoltà e sostegno verso posizioni di maggiore autonomia. Se permarrà un adeguato e costante flusso di liquidità sarà possibile intraprendere questa nuova iniziativa. Ma c'è anche grande bisogno di altro personale volontario, so-prattutto per le consegne del mercoledì… Non servo-no competenze/esperienze speciali o particolari. Ogni parrocchiano può diventare un “volontario della carità”, in relazione alla propria disponibilità di tempo e alla propria sensibilità. Vi aspettiamo!

Osservatorio diffuso delle povertà

Emerge sempre più l’esigenza di riconoscere e cono-scere meglio le nuove imminenti povertà del nostro territorio, caratterizzate dalle situazioni di famiglie che sopravvivono in grave difficoltà economica, ma non osano chiedere o manifestare i propri bisogni. Sarebbe importante, oltre che segno di fraternità cristiana, che chi viene a conoscenza di tali situazioni, attuali o immi-nenti, possa segnalarle al Parroco, con ogni discrezione e nel più grande rispetto della riservatezza. Ciò potreb-be consentire di avvicinare, comprendere e sostenere meglio tali condizioni di difficoltà, spesso così nascosta, ma altrettanto spesso a noi vicina.

Per chi desiderasse ulteriori informazioni o volesse do-nare offerte in denaro, alimenti, oggetti materiali o par-te del proprio tempo per l’attività del Centro di Ascolto della Caritas della Parrocchia San Pietro Apostolo di Cordenons può rivolgersi ai seguenti referenti:

Pier Luigi Salvadori329.4675165 - [email protected]

Manuela Schiavon 340.7644145 - [email protected]

SETTIMANA SANTA E PASQUA 2018

Domenica delle Palme e della Passione del Signore

25 marzo

ore 7.30 Santa Messaore 10.00 Benedizione dell’Ulivo e processione dalla chiesetta di San

Pietro fino alla chiesa grande dove sarà celebrata la Santa Messa con la lettura della Passione di Nostro Signore

(in caso di pioggia si celebra la Santa Messa alle ore 10.30 in chiesa grande)

ore 18.30 Santa Messa

L’ulivo benedetto è disponibile in chiesa

TRIDUO PASQUALE del Signore morto, Sepolto e riSorto

Giovedì Santo 29 marzo

ore 8.30 Recita comunitaria delle Lodi e Ufficio delle Letture.ore 9.30 In concattedrale San Marco di Pordenone i sacerdoti della

Diocesi concelebrano la Messa del Crisma presieduta dal Vescovo Giuseppe, che benedirà l’Olio dei Catecumeni, l’Olio degli Infermi e l’Olio del Crisma.

ore 20.30 Messa “in Cena Domini”: lavanda dei piedi; raccolta dei salvadanai “un pane per amor di Dio”; Reposizione del Santissimo e grande silenzio e adorazione fino alle 24.00.

Venerdì Santo 30 marzo - Giornata di digiuno e astinenza

Per antica tradizione, oggi c’è la “Colletta pro Terra Santa”: con le offerte rac-colte sosteniamo i Frati Francescani e i cristiani custodi dei Santuari in Palesti-na (Nazaret, Betlemme ...) e le loro opere sociali (scuole, asili).

ore 8.30 Recita comunitaria delle Lodi e Ufficio delle Letture.ore 15.00 Celebrazione della Passione del Signore: liturgia della

Parola; adorazione della Croce; Santa Comunione.ore 20.30 Via Crucis cittadina: partenza dalla chiesa di Santa Maria

Maggiore e arrivo nella nostra chiesa di San Pietro. (In caso di pioggia si svolgerà nelle rispettive chiese)

Sabato Santo 31 marzo

ore 8.30 Recita comunitaria delle Lodi e Ufficio delle Letture.

CONFESSIONI 9.30 - 12.00 e 15.00 - 18.00

Domenica delle palme

Il Signore Gesù, l’atteso delle genti, il Messia salvatore,

entra nella città-sposa del Dio Altissimo

a cavallo di un asinello, accolto e acclamato

dalla gente e dei bambini: “Osanna al Figlio di Davide. Benedetto colui che viene

nel nome del Signore”. È Re di pace.

Facciamo pace.

Giovedì Santo

È il giorno del Pane donato e dei piedi lavati: “Capite quello

che ho fatto per voi”? Siamo invitati a “capire” che l’amore

che Gesù insegna non è un’emozione,

un semplice e dolce sentirci bene con chi ci piace,

ma farsi mangiare perché l’amato viva e lavargli i piedi perché

sappia quanto ci sta a cuore.

Venerdì Santo

“Avanzano i vessilli del Re, risplende il mistero

della Croce, sulla quale Gesù, nostra vita, subì la morte e con la morte ci ridonò la vita”: Anima di

Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami.

Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo,

fortificami.

SOLENNE VEGLIA PASQUALESabato Santo 31 marzo ore 21.00

PASQUA di RESURREZIONEDomenica 1 aprile

Ss. Messeore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

Lunedì dell’Angelo2 aprile

Ss. Messe con orario: 7.30 - 10.30 - 18.30

SETTIMANA SANTA E PASQUA 2018

Lunedì Santo, Martedì Santo, Mercoledì Santo26 - 27 - 28 marzo

Adorazione Eucaristica (40 Ore)

ore 8.30 Santa Messa. Al termine, esposizione del Santissimo fino alle 12.00ore 16.00 Esposizione del Santissimo e Adorazione Eucaristica fino alle ore 18.00ore 18.30 Santa Messa in chiesa

Mercoledì Santo 28 marzo

ore 20.30 Veglia Penitenziale di Unità Pastorale per adolescenti, giovani e cresimandi presso la chiesa di Sant’Antonio Abate (Pasch)

Un sacerdote è presente per le confessioni9.00 - 12.00 / 16.00 - 18.00

Adorazione eucaristica

Gesù Eucaristia è presenza silenziosa e fedele, nello stile di Dio che si rivela non nella potenza ma nel nascondimento. Adorare questo mistero fa comprendere il vero volto di Dio e ci aiuta a staccare il cuore da tante cose superflue che spesso allontano dalla gioia e dall’attesa della beata speranza.

Veglia Pasquale del Sabato Santo

“Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro.O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l’ora in cui Cristo è risorto dagli inferi”:nella notte il cristianofa memoria e riceve la Vita.

Domenica di Pasqua

“Alla vittima pasquale si innalzi il sacrificio di lode. Raccontaci, Maria, che hai visto sulla via? La tomba del Cristo vivente, la gloria del risorto; e gli angeli suoi testimoni, il sudarioe le vesti. Siamo certi che Cristo è veramente risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi”.

UNA NOTTE DIVERSA

Che cosa c’è di diverso in questa notte da tutte le altre notti?

E che tutte le altre notti andiamo a letto presto e non restiamo alzati,

ma questa notte restiamo tutti alzati, abbiamo digiunato e restiamo ad aspettare.

10 Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018

GRUPPI PARROCCHIALI

“Alice in Sclavons”

M artedì 13 febbraio, dalle 14.30, all’interno del-la palestra dell’oratorio San Pietro si è svolta la festa di carnevale della parrocchia. I bambini

hanno partecipato a differenti giochi gestiti dagli anima-tori che lasciandosi ispirare dal “Alice nel Paese delle Me-raviglie”, avevano dato il titolo alla festa “Alice in Sclavons”.

Ai giochi si sono alternati: una scena di teatro, sfilate e balli tutti insieme; coinvolgendo anche gli adulti alla festa.La giornata si è conclusa alle 18.30 dopo alcune ore pas-sate in compagnia a giocare tutti insieme, lasciando tutti quanti con il sorriso sul volto.Vi aspettiamo anche il prossimo anno!

C’era una volta… un carro nel paese delle fiabe

A nche quest’anno la nostra parrocchia ha partecipato alle sfilate dei carri mascherati

portando un tema più che originale e principesco: Walt Disney e le sue fiabe. Quattro sono state le destina-zioni della nuova avventura: le sfilate infatti si sono tenute il 3 febbraio a

Pordenone, l’11 febbraio a San Vito al Tagliamento, il 18 febbraio a Rovere-do in Piano ed infine il 25 febbraio a Cordenons.Grazie ai più di 90 partecipanti, ai meravigliosi costumi (molti dei quali confezionati a mano), e a un gruppo pieno di voglia di divertirsi, di gioia di

stare insieme e di allegria, le sfilate si sono rivelate un successo, portando anche un premio: per il gruppo più numeroso a Roveredo in Piano. I personaggi dei cartoni che hanno preso vita magicamente sono stati: Biancaneve e i sette nani, Cene-rentola, Hercules, La Bella e la

Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018 11

Il 25° del Piccolo Coro

I Coristi del Piccolo Coro Sclavons con Elia e Paola invitano tutti gli ex Coristi a partecipare alla Santa

Messa delle ore 11.00 di Domenica 22 aprile 2018. Festeggeremo il 50° Anniversario di Consacrazione della nostra chiesa parrocchiale e anche il 25° anniver-sario del nostro Piccolo Coro! La San-ta Messa sarà presieduta dal Vescovo Mons. Giuseppe Pellegrini e conce-lebrata dai Sacerdoti di Cordenons e dai Frati ex Parroci. La festa continue-rà in oratorio con il pranzo aperto a tutta la comunità parrocchiale! Vi aspettiamo!

Bestia, La Sirenetta, La Bella Ad-dormentata, Peter Pan, Alice nel paese delle meraviglie, La Cari-ca dei 101, Aladdin e Winnie the Pooh.Un’avventura iniziata a settembre grazie a fantastici lavoratori che con le loro mani hanno costruito un ca-

stello pronto ad accompagnare le fantasie di tanti bambini e adulti. Come dice Walt Disney: “La fantasia non ha età e i sogni sono per sem-pre”. Ecco svelato l’ingrediente segre-to di un gruppo di famiglie, giovani, meno giovani e bambini che si sono divertiti a sognare per quattro giorna-

te indimenticabili. Dulcis in fundo, ad ogni sfilata non è mai mancato il lieto fine: pane e nutella per una merenda tutti insieme. Vi aspettiamo ancora più numerosi il prossimo anno perché… “se puoi so-gnarlo puoi farlo!”

Giulia & Matteo

12 Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018

GRUPPI PARROCCHIALI

Quattro giorni di riflessione: un campo diverso

D al 2 al 5 gennaio si è svolto un campo di solidarietà in canonica insieme al parroco don Ivano e al cap-pellano don Davide. Durante questo periodo due

“A chi ha perso tutto e riparte da zero”: un’animatrice racconta la sua esperienza di servizio ad Amatrice

giorno ha reso più difficili gli sposta-menti bloccando apparentemente tutto ciò che pensavamo di poter fare. Superato il fastidio iniziale, ab-biamo avuto modo di capire il vero valore del “servizio”: questo non si misura soltanto in base all’utilità concreta delle azioni svolte, ma è legato anche alla presenza. Il fatto di essere stati lì e di esserci resi disponibili, anche solamente ad ascoltare le loro storie, è stato utile e appagante. I ragazzi del posto ci han-no portato a visitare il piccolo centro di Amatrice mostrandoci dove una volta abitavano o dove c’era la scuo-

D al 26 al 30 dicembre io e altri sette ragazzi della nostra dio-cesi, accompagnati da don

Davide, ci siamo recati ad Amatrice dove abbiamo prestato servizio pres-so la Caritas Diocesana di Rieti.

Alcuni di noi hanno aiutato gli ope-ratori della Caritas a consegnare delle pale da neve alle varie fami-glie. Gli altri hanno organizzato gio-chi e attività per i bambini; ci siamo

divertiti insieme provando le va-rie specialità cir-censi, abbiamo fatto giochi da tavola e colora-to tanti disegni.La neve arriva-ta il secondo

Regolamento e Iscrizioni al Grest di Sclavons: da aprile sarà affisso in bacheca dell’oratorio e della chie-sa.

Informazioni: rivolgersi in Sala accoglienza in oratorio il pomeriggio dei giorni feriali dalle 15.00 alle 18.00. Ulteriori dettagli e comunicazioni, leggere gli avvisi affissi in oratorio.

Le Parrocchie di Cordenons organizzano i GREST

secondo il seguente calendario

Santa Maria Maggiore 18 giugno - 7 luglioVilla d’Arco 16 - 21 luglioSan Pietro Apostolo 2 - 27 luglio

GREST 2018

ragazzi hanno svolto attività solidali. I ragazzi si sono diver-titi molto soprattutto stando una mattinata con persone disabili. Inoltre durante una serata si sono diretti a Gorizia per aiutare a servire dei pasti ai senzatetto. Un’idea nata così per caso diventata unica. Il ricordo più grande sarà Diego lo Sloveno, un ragazzo da un cuore d’oro.

Davide Corba e Diego Caltran

Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018 13

Gr. Animatori per la Catechesi: ragazzi generosi e in cammino

I l gruppo Animatori per la Cate-chesi è nato nel 2005 per con-centrare i ragazzi più sensibili e

attenti all’evangelizzazione propria e dei ragazzini del catechismo. Da allo-ra, tutti gli anni, propone riunioni di formazione personale e cristiana ai ragazzi del post-Cresima. Quest’anno la cadenza è settimanale e i tre gruppi sono seguiti da Matteo, don Ivano e don Davide. I ragazzi, dai 15 ai 25 anni, trovano, in base al giorno della settimana più adatto, un diverso responsabile. Il secondo aspetto importante del gruppo è la partecipazione, e l’aiuto all’organizzazione, ai ritiri dei bambi del catechismo di tutte le età. I ra-

gazzi cercano, con la propria fantasia e competenza, di creare ogni volta attività e contenuti che possano av-vicinare sempre più all’esempio di Gesù.

Culmine dell’anno pastorale è il Campo-Cresima che nel 2017 si è svolto ad Assisi. L’occasione è sem-pre propizia per vivere a contatto con i più giovani e trasmettere, attra-verso “momenti forti”, la bellezza e la gioia dell’incontro con Lui. Tutto questo per aiutarli, poi, a sce-gliere liberamente il Sacramento del-la Confermazione e a comprenderne l’importanza.

Matteo C.

Se sei un ragazzo o giovane

e vuoi proseguire un percorso di Fede

in compagnia, vieni a trovarci!!!

GRUPPO FAMIGLIE PARROCCHIALE

PERCHE’ ANDIAMO AL GRUPPO FAMIGLIE?

Perché ci piace confrontarci in amicizia con altre coppie/genitori e col nostro parroco, frequentare l’oratorio, mangiare la pizza in compagnia, far giocare insieme i nostri figli.Per condividere con altre famiglie la nostra

esperienza di vita quotidiana alla luce della Parola ed anche per trascorrere qualche ora in «sana» compagnia!

Per poter vivere nella nostra comunità l’essere famiglia cristiana, piccola Chiesa sostenuta dall’abbraccio di Dio nostro Padre.

Perché ogni tanto abbiamo bisogno di fermare la corsa per guardarci negli occhi, pregare e ricordarci che siamo una coppia, oltre che genitori

Perché è l’opportunità per vivere l’essere e fare comunità insieme.

... Perché è un gruppo LIBERO e APERTO dove ci si sente a proprio agio!

Perché è un gruppo colorato, aperto a tutte le famiglie composte da due o più persone, nessuno escluso! E’ Casa, è Chiesa, è Oratorio! L’ingrediente segreto che dà sapore a tutto questo è … una gioia contagiosa

A Gesù «sta a cuore entrare nella nostra casa, sedere a mensa con noi e mangiare allanostra tavola». Il Gruppo Famiglie Parrocchiale è simile ad una grande tavola dove sicostruiscono relazioni, si crea solidarietà e si condivide il pasto. Il cibo condiviso è fatto digioie, speranze, attese che caratterizzano la quotidianità di una coppia di sposi, ma anchedi difficoltà, responsabilità e sofferenze. Sono il pane quotidiano di una famiglia.

Per confrontarsi con altre famiglie sulle difficoltà e gioie quotidiane; per stare assieme e far conoscere ai nostri bambini la realtà dell’Oratorio.

Per informazioni:Sara 340 4766487Valeria 328 2314230

la, ora sostituita da un campo vuo-to. Ci siamo fermati davanti al mo-numento ai caduti, rappresentante l’antica moneta amatriciana distrutta e poi ricomposta, ma mancante di un pezzo; qui abbiamo fatto una pre-ghiera ricordando tutte le vittime e ringraziando chi si è impegnato per far ripartire tutto da zero. Allontanandoci un bambino che era con noi si è girato verso il monu-mento e con molta naturalezza ha salutato i suoi genitori, persi durante il terremoto.Questa esperienza ci ha consentito di creare nuove amicizie e consoli-dare quelle vecchie per quelli fra noi che erano già stati ad Amatrice la scorsa estate. L’allegria e la voglia di continuare a vivere dei ragazzi che abbiamo co-nosciuto è un ricordo che non per-deremo mai.

“A chi ha perso tutto e riparte da zero” è la frase che è stata scritta su un murales nel centro di Amatrice; sintetizza lo spirito delle persone che non si sono date per vinte e sono andate avanti.

Costanza Lincetto

14 Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018

GRUPPI PARROCCHIALI

I risultati del questionario sul giornale “Famiglia Parrocchiale”

U na affezionata parte di let-tori, anche se non così nu-merosa, ha risposto al nostro

Questionario di verifica della Qualità del Bollettino Parrocchiale. Circa il 50% delle risposte proviene da fa-miglie di Lettori con più di due com-ponenti, il 30% circa da famiglie con due componenti e il 20% da fami-glie con un solo componente. Tutti ricevono regolarmente a casa “Fami-glia Parrocchiale”. Circa l’80% dei Lettori (in genere tutti i componenti della Famiglia), leggono regolarmente tutto il giorna-le, 20% solo alcuni articoli.L’interesse dei Lettori si divide equa-

mente fra i diversi tipi di Rubriche o Informazioni pubblicate (Documenti Pastorali e dell’ambito Catechesi, Li-turgia, Carità; Proposte, eventi e atti-vità dei Gruppi Parrocchiali; Informa-zioni Generali). Lo spazio editoriale riservato ai sin-goli argomenti viene ritenuto con-gruo dalla stragrande maggioranza dei Lettori; solo il 6% lo ritiene insuf-ficiente, isolata la richiesta di articoli più brevi. Lo spazio riservato al materiale foto-grafico viene anch’esso considerato adeguato dall’88% dei Lettori; il 6% lo ritiene eccessivo e il 6% insuffi-ciente. Fra gli argomenti che si de-

siderano maggiormente valorizzati e approfonditi vengono suggeriti la fotografia, gli articoli di privati an-che non coinvolti in gruppi di attività parrocchiali, la Liturgia, la Vita in Fa-miglia, i Giovani, il Piccolo coro e i chierichetti, articoli a fumetti, rubrica delle azioni buone, problemi e storia della Parrocchia. Fra i suggerimenti per migliorare la qualità del nostro giornale parrocchia-le, comunque apprezzata dalla stra-grande maggioranza, viene chiesto di sollecitare maggiore coinvolgimento da parte di tutti i Parrocchiani e di far crescere l’attenzione verso le possibi-lità di aiuto ai bisognosi residenti.

50 anni nella nostra nuova chiesa

I l 21 aprile sono 50 anni dalla consacrazione della nostra gran-de chiesa. Un sogno che nasce

negli anni ’30 nel cuore dei nostri anziani dopo che nel 1929, a cinque anni dall’arrivo dei Frati minori diven-ta Curazia.Sclavons, un antico borgo dove gli scavi sotto l’antica chiesetta ci di-cono che già intorno al 600 d.C. è stata eretta una piccola chiesa, più volte rimaneggiata ed ingrandita fino ad arrivare al 1497 dove Pietro Amalteo da Pordenon, dopo cospi-cui lavori di ampliamento e riadatta-

mento, ci restituisce la chiesa come la vediamo oggi.Un borgo dove la distanza dalla chie-sa del centro faceva sì che tantissi-me persone gravassero per la Messa domenicale alla chiesa di Torre, così che nei primi anni del Novecento l’Arciprete concede al Cappellano di celebrare la Messa domenicale per gli anziani della borgata. Nel 1902 Guglielmo Raetz fonda la Filatura di Cordenons che dirige fino al ‘36. Questa nuova realtà produttiva por-ta tante persone ad abitare nel bor-go e negli anni ’20 la chiesetta viene allungata per far fronte all’aumento di popolazione. Nel 1933 viene so-lennemente benedetta la prima pie-tra della nuova chiesa dopo che il Com. Raetz ha donato alla comunità un ampio appezzamento di terreno agricolo per la chiesa e l’Oratorio. Vengono gettate le fondamenta e

innalzate le mura perimetrali, poi le vicende italiane fermano i lavori fino al dopoguerra. Nel 1952 finalmente è Parrocchia autonoma con il primo parroco Pa-dre Engelberto Giadrossi ofm, e su-bito si lavora per riaprire il cantiere della chiesa, fare i disegni, reperire i fondi. Padre Giadrossi si reca in America a trovare gli emigranti così racimola altri fondi da dedicare alla chiesa. Finalmente arriva il gran giorno che il Vescovo De Zanche consacra la chiesa, una nuova partenza per la comunità, da una piccola chiesa sti-pata all’inverosimile e riscaldata con due stufe, a cui era difficile stare vici-no, ad una struttura funzionale e co-moda vicina all’Oratorio già avviato. Grati al Signore di aver fatto parte di questo cammino facciamo festa con il nostro Vescovo in Visita Pastorale.

Domenica 22 Aprile 2018 nella nostra chiesa alle ore 11.00

Santa Messa solenne per il 50° Anniversario di Consacrazione della nostra chiesa parrocchiale

Presiede la celebrazione il Vescovo Mons. Giuseppe Pellegrini, concelebrano i Sacerdoti di Cordenons e i Frati ex parroci

La festa continua con il pranzo in oratorio

Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018 15

. . . e altro ancora

DALL’ALBA AL TRAMONTORINATI DAL BATTESIMO

Anno 2017 33. AURELIO GIOIA 34. PARTENIO SOPHIA 35. CELEPRIN ANDREA 36. VITULANO GIOELE

Anno 2018 1. TURCHET FRANCESCA

NEL RIPOSO ETERNO

Anno 2017 57. ROSSO LADY PAOLO 58. MUCIGNAT ROSALIA 59. SPAGNOL GIUSEPPINA 60. MUCIGNAT ANTONIETTA 61. COPPETTI LIDIA 62. SPADA MARIA TERESA

Anno 2018 1. POLESEL ROSA 2. PAOLUZZI ELIDE 3. TASINATO GEMMA 4. PICCININ GIORDANO 5. BORTOLUSSI ROMANA 6. SCIAN MASSIMO 7. DE LILLO MARIO 8. TESSARI IVO 9. GARDONIO ELIO 10. BRUSADIN ARRIGO

Mese di MaggioPrime Comunioni

16 Famiglia Parrocchiale - n. 1 / 2018

UFFICIO PARROCCHIALE Lunedì, Mercoledì e Venerdì 9.30 - 11.30 / 16.00 - 18.00

Martedì e Giovedì 9.30 - 11.30

Tel. 0434.40030 [email protected] | www.parrocchiecordenons.it

www.facebook.com/parrocchiasanpietrosclavons via Sclavons, 113 - Cordenons (PN)- - -

Famiglia Parrocchiale Direttore Responsabile Milena BidinostRedazione e impaginazione Mario Maset & AMD

VICINI A MALATI E ANZIANIIl parroco, i cappellani e i ministri straordinari della Comunione sono disponibili a visitare le persone a casa per portare loro il conforto del-la fede e dell’Eucaristia. Chi ne fosse interessato, lo comunichi in Ufficio parrocchiale.

LA NASCITA E IL BATTESIMO DI UN FIGLIO... Continua la simpatica usanza di salutare la nascita di un figlio con il suono festo-so delle campane. Non esitare, telefona in parrocchia allo 0434.40030 per co-

Come sostenere la parrocchiaIl tuo contributo ci aiuterà a fare della parrocchia

(chiesa, chiesetta, oratorio e scuola materna) quello che tutti vogliamo: un luogo di incontro e di crescita, di preghiera e di formazione

per grandi e piccoli con locali confortevoli e a norma.

Bonifico bancario: IBAN IT 83 Y 05336 64850 000030443992. Causale: opere parrocchiali.

C/C postale: n. 10314599 intestato a Parrocchia S. Pietro Apostolo Cordenons.Oppure consegnando l’offerta in ufficio parrocchiale.

municare il lieto evento! Ai genitori che ne chiedono il battesimo, è proposto un percorso di 3 incontri preparatori, per i quali si consiglia di prendere contatti quanto prima col parroco. Di seguito ri-portiamo le date dei:

BATTESIMI COMUNITARI 2018per vivere come Famiglia Parrocchiale partecipe a questi eventi di grazia:

8 aprile 20 maggio 10 giugno 8 luglio

DIVENTA UNA “SENTINELLA” NELLA TUA VIA, NEL TUO CONDOMINIO...

Forse c’è un anziano solo, una famiglia in emergenza, una persona che atten-de di essere coinvolta. Essere cristiani vivi significa farsi atten-ti, essere come una sentinella o come un’antenna... Fai presente al parroco le situazioni di bisogno. Aiutiamoci a costruire insie-me, per quanto possibile, una rete di attenzione e di solidarietà perché nes-suno si senta abbandonato.

Corpus Domini 31 maggio

Messa e Processione cittadina

Sentiamoci partecipi con tutte le altre Parrocchie della città alla festa del Corpus Domini

Giovedì 31 maggio alle ore 20.00 Santa Messa solenne nella nostra chiesa di San Pietro; segue la processione col Santissimo Sacramento fino alla chiesa di Santa Maria Maggiore.

Invitati in special modo i bambini di Prima Comunione delle Parrocchie di Cordenons con la vestina bianca.