Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

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Il ruolo del Regulatory Affairs nell’industria farmaceutica Dr. Alberto Catapano Regulatory Affairs Specialist Bracco SpA [email protected]

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Workshop 10 Dicembre 2011Dott. Alberto Catapanohttp://farmabschool.eu/eventi/

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Il ruolo del Regulatory Affairs nell’industria farmaceutica

Dr. Alberto CatapanoRegulatory Affairs SpecialistBracco [email protected]

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Indice Organizzazione dell’industria farmaceutica : funzioni e

responsabilità del Regulatory Affairs ; Le basi normative che regolano il sistema farmaco ; Le procedure di rilascio dell’Autorizzazione

all’Immissione in Commercio in Italia e in Europa ; Il dossier di registrazione di un medicinale per uso

umano; Le Autorità regolatorie con cui confrontarsi ; Conclusioni

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L’industria farmaceutica

Obiettivo principale dell’industria farmaceutica è :

Studiare e sviluppare soluzioni terapeutiche per il miglioramento della vita dei pazienti.

……ma anche….

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…….. Creare valore per gli azionisti in termini economico-finanziari

Le Aziende hanno il diritto – dovere di promuovere i risultati del loro lavoro di ricerca e sviluppo.

AZIENDA FARMACEUTICA

Tutela e miglioramento della salute pubblica (investimenti in ricerca, qualità, innovazione)

Creare profitto per gli azionisti

Responsabilità socio-sanitaria (pubblica) :

Responsabilità economico-finanziaria (privata) :

L’industria farmaceutica

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L’impegno industriale delle imprese del farmaco in Italia Export in % sulla produzione

farmaceutica realizzata in Italia

0

10

60

30

20

40

50

2009070595931991 97 99 2001 03

Fonte: Farmindustria

50%Tra i Paesi Ue l’Italia è:

2a per numero di imprese 3a per numero di addetti 4a per investimenti 1a per presenza di PMI

Cifre chiave dell’industria farmaceutica in Italia nel 2009

67.500 addetti

6.150 ricercatori (-1,3%), 9% del totale (1% nella media dell’industria)

22,6 miliardi di produzione, il 54% rivolto all’export

2,3 miliardi di investimenti in produzione (1,1) e Ricerca (1,2)

Produzione in Italia in % sull’Ue-27

Farmaceutica

Altri settori hi-tech

12%10%6% 8%

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Fonte: Farmindustria, Pharmintech

La farmaceutica al centro di una rete di eccellenza nell’hi-tech in Italia

FARMACO

principiattivi

capsule

fiale

flaconi

confezioni

cartonaggi

vetrerie

materieplastiche

gomma

macchinari

produzione

controlloqualità

analisi

supportoinformatico

impianti/utilities

ediliziaspecializzata

bolliniautoadesivi

editoria

societàingegneria

stampati

pubblicità

stampa TV

informatica

assicurazioni

finanza ebanca

libri

contenitoriprimari

servizi alle impreseLe imprese del farmaco, con i loro

elevati standard di processi e di prodotti,generano qualità e innovazione nei fornitoricontribuendo alla loro crescita competitiva (l’export può arrivare fino al 90% del fatturato)

La farmaceutica e i settori del suo indotto

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oltre 30 mila addetti farmaceutici,

33 centri R&S e 77 imprese red biotech; 16 mila addetti nell’indotto

(chimica, meccanica, carta)

Lombardia

15 mila addetti 29% dell’export regionale 5 mila addetti nell’indotto

(chimica, imballaggi)

Lazio

Toscana

3 mila addetti, 6.500 nell’indotto (meccanica, chimica, imballaggi)

Veneto

3.500 addetti diretti e 6.200 nell’indotto (meccanica, chimica, vetro)

Emilia Romagna

Centri di eccellenza di grandi gruppi internazionali (3 mila addetti diretti e nell’indotto)

Puglia

Campania

Sicilia

A Catania più di 1.000 addetti in produzione e Ricerca 20% dell’export totale (2 mila addetti nell’indotto)

Più di 1.000 addetti (100 in R&S), altri 1.000 nell’indotto

Abruzzo

950 addetti totali più di 3 mila con l’indotto

2.600 addetti diretti e nell’indottoMarche

7 mila addetti diretti

Piemonte e Liguria2.300 addetti farmaceutici

e 6 mila nell’indotto (meccanica, chimica, imballaggi)

Fonte: Farmindustria, Osservatorio Pharmintec

I numeri della farmaceutica e del suo indotto128 mila addetti6,4 miliardi di stipendi e contributi

33 miliardi di produzione3 miliardi di investimenti in R&S e produzione

4 mila addetti nell’indotto (vetro, chimica)

La farmaceutica crea valore per l’intero network dell’hi-tech in Italia

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Addetti per il 90% laureati e diplomati, con ampi spazi per le donne

Assunzioni per le quali le donne sono ritenute adatte (% sul totale delle assunzioni 2009)

Farmaceutica

Servizi

Sistema Moda

Alimentare

Tot. industria

0 25 50 75 100

Fonte: Indagine excelsior

Donne ugualmente adatte agli uomini

Donne più adatte degli uomini

Assunzioni per titolo di studio nel 2009 (% sul totale)

100

75

50

25

0Totale

economiaIndustria

farmaceutica

laureati diplomati altro

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Le politiche socio-sanitarie collettive e di business privato ne possono influenzare la struttura organizzativa :

TIPI DI FARMACI ( GENERICI, ORPHAN DRUG)

SETTORI (TITOLARI DI AIC, CONTOTERZI, DISTRIBUTORI)

DIMENSIONI D’IMPRESA (CASA MADRE, FILIALE..)

Organizzazione aziendale dell’industria farmaceutica

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DIREZIONE PRODUZIONE E CONTROLLO

E’ responsabile delle attività di produzione e controllo delle materie prime e/o dei prodotti finiti ;

Provvede al confezionamento dei medicinali prodotti ed al rilascio del lotto nel mercato ;

Tale rilascio e, in genere tutte le attività correlate sono controllate e validate dalla Qualified Person (QP).

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DIREZIONE MEDICA

La Direzione Medica effettua lo sviluppo clinico e la registrazione dei prodotti in Ricerca e Sviluppo dell’Azienda e contribuisce a consolidare ed ampliare le possibilità di impiego dei prodotti già in commercio ;

La Direzione Medica, infine, fornisce il supporto di consulenza medico-scientifica alle Divisioni Marketing sui contenuti del materiale informativo utilizzato dagli Informatori Scientifici del Farmaco, a garanzia della accuratezza scientifica e del rispetto delle normative di legge

(Medical Marketing)

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FARMACOVIGILANZA

La Farmacovigilanza assicura altresì il monitoraggio della tollerabilità e sicurezza d’impiego dei prodotti dell’Azienda, disponibili in commercio, con il Servizio di Farmacovigilanza che raccoglie le eventuali segnalazioni pervenute da medici e farmacisti su reazioni avverse verificatesi in corso di trattamento/uso dei prodotti stessi e le trasmette alle Autorità competenti nei tempi e modi stabiliti per legge.

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DIREZIONE MARKETING

La Direzione Marketing gestisce le attività afferenti il cosiddetto marketing Mix, ossia il complesso degli strumenti mediante i quali un'impresa agisce sul comportamento degli acquirenti potenziali nell'ambito di un mercato competitivo.

Marketing Mix : Product (Prodotto) Price (Prezzo) Place (Punto Vendita) Promotion (Promozione)

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DIREZIONE AFFARI REGOLATORI

La Direzione Affari Regolatori è responsabile dell’ottenimento delle autorizzazioni presso le Autorità competenti dei prodotti dell’Azienda e del loro mantenimento sul mercato, che viene assicurato attraverso una serie di attività di tipo scientifico e amministrativo.

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DIREZIONE AFFARI REGOLATORI (2) – ATTIVITA’

raccolta della legislazione e della normativa Interpretazione applicazione di leggi e norme informazione circa requisiti scientifici e legali per ricerca preclinica,

sviluppo clinico, approvazioni antecedenti alla commercializzazione, produzione,

etichettatura, attività promozionali ; raccolta, verifica e valutazione della documentazione preparazione del dossier e sua presentazione alle autorità preparazione dossier prezzo e negoziazione attività per ottenere autorizzazione alla immissione in commercio verifica materiale informazione scientifica e pubblicitario farmacovigilanza

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DIREZIONE AFFARI REGOLATORI (3) – ATTIVITA’

mantenimento e aggiornamento autorizzazione alla immissione in commercio

contributo finalizzato ad evitare che si verifichino carenze nei dati che possano causare difficoltà nella AIC

approvazione del materiale di confezionamento approvazione del materiale promozionale assicurare compliance preparazione, adozione e mantenimento SOP sorvegliare l’evoluzione della normativa per anticipare i

cambiamenti

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Interazione con altre funzioni aziendali

Direzione aziendale R&D Direzione medica (studi clinici, statistica, FV) Produzione (QP, QC, QA) Legale MKTG - Vendite Brevetti Licensing (IN/OUT)

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Regulatory Affairs Professional

Partecipazione precoce allo sviluppo

Dossier globale(ICH-CTD-depositi elettronici) Qualità e

compliance(Regolamenti,

Direttive, Linee Guida)

Professionalità a supporto delle altre funzioni

Procedure legali/Ricorsi

Partecipazione alle decisioni strategiche (CORE)

Supporto attività di Licensing Business Intelligence

Rapporti esterni (Autorità regolatorie-pricing)

Interazione con altre funzioni aziendali (2)

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Rilevanza delle attività di RA

Preparazione dossier per AIC: assoluta Mantenimento dossier: assoluta Preparazione dossier prezzo e negoziazione: critica Time to market : critica (fatturato e disponibilità farmaco per

pazienti) Regulatory intelligence: impatto su business Regulatory strategy globale

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Competenze - capacità R.A.

project management, pianificazione capacità di lavorare in gruppo e di interagire con esperti di

discipline diverse buona comprensione del linguaggio tecnico-scientifico capacità di sintesi chiarezza ed efficacia nella comunicazione orale e scritta utilizzo comuni strumenti informatici lingue estere, buona memoria capacità di lavorare “sotto pressione”

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Competenze - capacità R.A. (2)

capacità nel comprendere le esigenze delle Autorità Sanitarie Vision capacità di coordinamento interfunzionale capacità di comunicare e di trasmettere le informazioni abilità nella negoziazione capacità di gestire risorse umane, i cambiamenti revisione e miglioramento delle procedure e del flusso di

lavoro consapevolezza e buon impiego delle possibilità offerte dalla

tecnologia (es. database) outsourcing delle attività regolatorie (strategia, monitoraggio,

controllo, comunicazione) proattività disponibilità ed interesse ad apprendere e all’aggiornamento

dentro e fuori l’organizzazione capacità di comprendere oltre gli aspetti regolatori anche

quelli economici, legali ed etici

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R.A. : dove ?

azienda farmaceutica (medicinali per uso umano) azienda farmaceutica (medicinali per uso veterinario) aziende dispositivi medici aziende medicinali biotecnologici (aziende prodotti dietetici) (aziende cosmetici) agenzie di ricerca a contratto agenzie di consulenza consulenti indipendenti autorità regolatorie accademia

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Il “Regulatory Affairs Professional” è colui che non deve sapere tutto di poco,

bensì un poco di tutto

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Il Regulatory Affairs Professional NON

deve creare i problemi bensì risolverli!!!

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Il Regulatory Affairs di qualche anno fa……

• Raccolta acritica delle documentazioni

• Poca o assente interazione con le funzioni aziendali

• Nessuna partecipazione alle strategia aziendale

Connotazione di tipo“BUROCRATICO-COMPILATIVO”

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Il Regulatory Affairs oggi…

Scenario in continua evoluzione: alta variabilità

Deve conoscere gli aspetti legali della registrazione e le implicazioni regolatorie del licesing

Deve promuovere il coordinamento interfunzionale

Deve conoscere gli orientamenti sanitari (Finanziaria)

Deve saper colloquiare con le Autorità regolatorie

Deve conoscere le dinamiche della spesa sanitaria

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Le figure aziendali che rivestono un ruolo istituzionale nei confronti delle autorità:

• Il Responsabile del Servizio Scientifico ;

• Il Responsabile del Servizio di Farmacovigilanza ;

• La Persona Qualificata (Qualified Person)

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Responsabile del Servizio Scientifico (art. 126 DL 219)

• Ogni impresa titolare dell’AIC di medicinali deve essere dotata di un servizio scientifico incaricato dell’informazione sui medicinali che immette sul mercato.

• Il servizio è diretto da un laureato in possesso di laurea specifica. • Il servizio scientifico deve essere indipendente dal Servizio

marketing dell’impresa farmaceutica.

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Responsabile del Servizio Scientifico (art. 126 DL 219)

I titolari AIC, tramite il servizio scientifico:• Si assicurano che la pubblicità farmaceutica della propria impresa è

conforme alla legge.• Verificano che gli informatori scientifici alle proprie dipendenze sono

in possesso di una formazione adeguata e rispettino la legge.• Forniscono all’AIFA l’informazione e l’assistenza eventualmente

richieste.

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Responsabile del Servizio di Farmacovigilanza (art. 130 e 131 DL 219)

Il titolare dell’AIC di medicinali deve disporre, a titolo stabile e continuativo, di un responsabile del servizio di farmacovigilanza, in possesso di titolo di studio fissato dalla legge.Il responsabile del servizio di farmacovigilanza deve essere persona diversa dal responsabile del servizio scientifico, e deve essere posto in condizione di usufruire di tutti i dati di tale servizio.

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Responsabile del Servizio di Farmacovigilanza (art. 130 e 131 DL 219)

Il responsabile del servizio di farmacovigilanza, risiede in un paese membro della comunità europea; egli assicura:

• L’istituzione ed il funzionamento di un sistema atto a garantire che le informazioni su tutte le presunte reazioni avverse comunicate al personale dell’azienda sono ordinate, raccolte ed accessibili in un unico luogo.

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• che tutte le informazioni relative alla sicurezza dei medicinali, successive all’atto dell’autorizzazione, siano portate rapidamente a conoscenza del personale sanitario.

• L’elaborazione dei rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR).

• La trasmissione alla struttura sanitaria di pertinenza delle segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi o inattese avvenute sul territorio nazionale ricevute direttamente dal segnalatore e non tramite la rete nazionale di farmacovigilanza.

Responsabile del Servizio di Farmacovigilanza (art. 130 e 131 DL 219)

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• La trasmissione, in maniera rapida ed esauriente, ad ogni richiesta dell’AIFA, di informazioni supplementari ai fini della valutazione dei benefici e dei rischi dei medicinali, comprese le informazioni riguardanti i volumi di vendita o di prescrizione dello stesso.

• La rappresentazione all’AIFA di qualunque altra informazione rilevante ai fini della valutazione dei benefici e dei rischi relativi ad un medicinale, incluse le appropriate informazioni su studi di sicurezza post-autorizzativi.

Responsabile del Servizio di Farmacovigilanza (art. 130 e 131 DL 219)

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Persona Qualificata (art. 52 DL 219)

Il titolare dell’autorizzazione alla produzione di medicinali deve avvalersi di almeno una persona qualificata (ex Direttore Tecnico).L’AIFA riconosce l’idoneità della persona qualificata che possiede determinati requisiti fissati dalla legge (laurea specifica, esperienza biennale nel controllo qualità, abilitazione all’esercizio della professione ed iscrizione all’albo).

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La persona qualificata:• Vigila che ogni lotto di medicinale sia prodotto e controllato con

l’osservanza delle norme di legge e del dossier di registrazione autorizzato.

• Controlla che, nel caso di medicinali di provenienza da paesi non appartenenti alla Comunità economica europea, ogni lotto di produzione importato è oggetto di un’analisi qualitativa completa, di un’analisi quantitativa di almeno tutte le sostanze attive e di qualsiasi altra prova e verifica necessaria a garantire la qualità dei medicinali nell’osservanza delle condizioni previste per l’AIC.

Persona Qualificata (art. 52 DL 219)

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• Attesta su apposita documentazione le operazioni sopra riportate.• E’ responsabile della tenuta della documentazione ed è obbligato

ad esibirla a richiesta dell’autorità sanitaria.• Comunica immediatamente all’AIFA e al responsabile dell’azienda

dalla quale dipende ogni sostanziale irregolarità rilevata nel medicinale che è già stato immesso in commercio.

• Collabora attivamente alle ispezioni effettuate dall’autorità sanitaria ai sensi del presente decreto ed effettua le operazioni richieste dalla stessa.

• Vigila sulle condizioni di igiene dei locali di cui è responsabile.La Persona Qualificata non può svolgere la stessa funzione in più

officine, a meno che non si tratti di officina costituente reparto distaccato dell’officina principale.

Persona Qualificata (art. 52 DL 219)

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Indice Organizzazione dell’industria farmaceutica : funzioni e

responsabilità del Regulatory Affairs ; Le basi normative che regolano il sistema farmaco ; Le procedure di rilascio dell’Autorizzazione

all’Immissione in Commercio in Italia e in Europa ; Il dossier di registrazione di un medicinale per uso

umano; Le Autorità regolatorie con cui confrontarsi ; Conclusioni

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DEFINIZIONI DI BASENormativa europea

Regolamento E’ un atto applicabile automaticamente a tutto gli stati membri. Non richiede alcun recepimento da parte delle Autorità nazionali

Direttiva E’ un atto vincolante per gli Stati Membri.Necessita di implementazione nazionale, entro i termini da essa stabiliti.Recepimento con Decreto Legislativo su mandato stabilito dalla Legge Comunitaria

Linee Guida Non cogenti, ma di ‘consiglio’

Pareri, Opinioni scientifiche, Comunicazioni

Non cogenti, ma da tenere presente perché preludono spesso a qualcosa di definitivo.

Decisione E’ un atto che vincola solo l’entià a cui è indirizzato (Stato membro o entità legale)

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DEFINIZIONI DI BASENormativa italiana

Decreto Legge (D.L.) Da convertire in Legge entro 60 giorni

Legge Efficace il giorno stesso della pubblicazione in GU, salvo diversamente indicato

Decreto Legislativo Recepimento di una norma comunitaria

Decreto Presidente della Repubblica

Efficace il giorno stesso della pubblicazione in GU, salvo diversamente indicato

Determinazioni AIFA, firmate dal Direttore Generale o da Dirigente incaricato

Comunicazioni Valore di Linea Guida, quando non si può intervenire con una norma

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LEGISLAZIONE FARMACEUTICA EUROPEA

Obiettivi garantire un alto livello di protezione della salute per i cittadini Europei, in

particolare rendendo sicuri, innovativi i prodotti disponibili per i pazienti il più velocemente possibile ;

assicurare la più stretta sorveglianza sul mercato, in particolare rafforzando leprocedure di farmacovigilanza ;

raccogliere la sfida dell’allargamento dei paesi della Comunità Europea ; razionalizzare e semplificare il sistema, migliorando la trasparenza delle

procedure per prendere le decisioni (decision making) ; libera circolazione delle specialità medicinali.

Un primo ostacolo alla realizzazione del mercato unico della Comunità Europea erarappresentato dalle differenze normative presenti nelle singole legislazioni degliStati Membri….

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…NORMATIVA ITALIANA

R.D. 3 marzo 1927 n° 478 “Approvazione del regolamento contenente norme per la produzione ed il commercio delle specialità medicinali ;

Testo Unico delle Leggi Sanitarie approvato con R.D. 27 Luglio 1934 n° 1265

Modificato dal D.P.R. 23 Ottobre 1963 n. 1730

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1) Il nome di vendita della specialità2) L’indicazione qualitativa e quantitativa dei componenti la

specialità denominata secondo la pratica medica, la forma della preparazione, l’uso al quale è destinata e la dose di somministrazione

3) Le proprietà caratteristiche della specialità che ne giustificano l’azione medicamentosa

4) Il periodo massimo di conservazione per le specialità che possono alterarsi

5) Il metodo analitico per il controllo qualitativo e quantitativo almeno dei principali componenti

6) L’indicazione dell’officina di produzione7) Il prezzo fisso di vendita al pubblico e quello al

farmacista…..

Titolo IIArt. 13: La domanda di registrazione della specialità medicinale deve

contenere, oltre il nome, cognome e indirizzo del produttore richiedente:

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Titolo IIArt. 14: La domanda di cui al precedente articolo deve essere

corredata:

1) Dalla relazione sulle ricerche scientifiche eseguite o dalla prescrizione sanitaria originale della specialità redatta , a seconda dei casi, da un medico o da un veterinario ...

2) Da 3 campioni della specialità ……..3) Da 3 esemplari dell’etichetta interna ed esterna4) Da 3 esemplari di ciascuno degli stampati che verranno

annessi alla specialità5) Dalle pubblicazioni scientifiche eventualmente intervenute e

atte a dimostrare l’efficacia del medicamento, specie se questo contenga qualche sostanza non ancora o raramente usata nella pratica medica

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Fino alla prima metà degli anni

‘80 la “Normativa regolatoria” è

molto informale …

costituita solamente da qualche

circolare ministeriale indirizzata

alle aziende produttrici che

intendevano registrare e

commercializzare medicinali

Nella seconda metà degli anni

‘80 l’Italia comincia a recepire

le Direttive Europee e la

“Normativa regolatoria” si

arricchisce di Norme

Tecniche/Attuative per la

registrazione dei medicinali

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…Si arriva così agli anni ’90

Il 1991 è l’anno della GRANDE SVOLTA: con il D.L.gvo 178 si attua il recepimento della direttiva europea sui medicinali e….

cambiano drasticamente le modalità di registrazione

D.L. 178 del 29 Maggio 1991“Recepimento delle direttive della Comunità economica europea in materia di specialità medicinali”

Cambiano anche i contenuti del Dossier di registrazione!!!

Si passa dalla registrazione su “prescrizione medica”,alla realizzazione di un dossier di registrazione vero e proprio

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NORMATIVA EUROPEA

Direttiva 2001/83/CERecante un codice comunitario relativo ai

medicinali per uso umano

scopoRiunire in un unico testo la normativa già esistente, al fine di

creare maggiore chiarezza e razionalità, evitando interpretazioni differenti e adottando un linguaggio comune

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La Direttiva 2001/83/CE

Direttiva 65/65/CE, 75/316/CE, 75/319/CE, 89/342/CE, 89/343/CE, 89/381/CE (AIC, medicinali, immunoligici, radiofarmaci, derivati del sangue)

Drettiva 92/25/CE (distribuzione intermedia)

Direttiva 92/26/CE (regime di fornitura)

Direttiva 92/27/CE (etichettatura e foglio illustrativo)

Direttiva 92/28/CE (pubblicità)

Direttiva 93/39/CE (farmacovigilanza)

CODICE COMUNITARIO

(Direttiva 2001/83/CE)

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Direttiva 2004/24/CEChe introduce la categoria dei

medicinali vegetali tradizionali

Direttiva 2004/27/CEChe modifica e integra la

Direttiva 2001/83/CE

Le importanti novità introdotte dalle due direttive hanno portato l’Italia a decidere di

recepire la direttiva 2001/83/CE e le successive modificazioni

NORMATIVA EUROPEA

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(GU n. 142 del 21-6-2006 - Suppl. Ordinario n.153)

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Decreto Legislativo 24 aprile 2006 n. 219

Titolo I Definizioni (Art. 1)

Titolo II Campo di applicazione (Art. 2-5)

Titolo III Autorizzazione all’immissione in commercio (Art. 6-49)

Titolo IV Produzione ed importazione (Art. 50-72)

Titolo V Etichettatura e Foglio illustrativo (Art. 73-86)

Titolo VI Classificazione dei medicinali ai fini della fornitura (Art. 87-98)

Titolo VII Distribuzione all’ingrosso dei medicinali (Art. 99-111)

Titolo VIII Informazione Scientifica (Art. 113-128)

Titolo IX Farmacovigilanza (Art. 129-134)

Titolo X Disposizioni speciali sui medicinali derivati dal sangue o dal plasma umani e sui medicinali immunologici

(Art. 135-140)

Titolo XI Vigilanza e sanzioni (Art. 141-150)

Titolo XII Ulteriori disposizioni (Art. 151-157)

Titolo XIII Disposizioni finali (Art. 158-160)

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Le formule magistrali (disciplinate dalla legge 94/1998, “DiBella”)

Le formule officinali (FU, Ph. Eur.)

I medicinali per la prove di ricerca e sviluppo (disciplinati dal d. lgs. 211/2003)

I prodotti intermedi

I radionuclidi utilizzati in forma preconfezionata

Il sangue intero, il plasma, le cellule ematiche di origine umana

Sono esclusi dal D. Lgvo. 219/2006

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Indice Organizzazione dell’industria farmaceutica : funzioni e

responsabilità del Regulatory Affairs ; Le basi normative che regolano il sistema farmaco ; Le procedure di rilascio dell’Autorizzazione

all’Immissione in Commercio in Italia e in Europa ; Il dossier di registrazione di un medicinale per uso

umano; Le Autorità regolatorie con cui confrontarsi ; Conclusioni

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Nessun medicinale può essere immesso in commercio sul territorio nazionale senza aver ottenuto

un’autorizzazione dell’AIFA

o un’autorizzazione comunitaria a norma del Regolamento (EC) n. 726/2004

rif. D.L.gvo 219/06 – Titolo III – Immissione in commercio/Capo I/Autorizzazione all’immissione in commercio

Decreto Legislativo 24 aprile 2006 n. 219

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Procedure di AIC

Centralizzata Valevole in tutti gli stati membri.Rilasciata dall’EMA e obbligatoria per alcuni farmaci

Mutuo RiconoscimentoDecentrata

A partire da un RMS.Rilasciata dalle singole autorità

Nazionale Riconosciuta solo a livello nazionale.In Italia rilasciata dall’AIFA.

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LE PROCEDURE DI REGISTRAZIONEEvoluzione nel tempo

Nazionali Fino al 31.12.87MultistatoConcertazione comunitaria

1987 - 1994

Mutuo riconoscimentoCentralizzata (ex Concertazione)

01.01.95 - 30.10.05

CentralizzataProcedura di mutuo riconoscimento e decentralizzata

Dal 1.11.05

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Procedure EuropeeDifferenze tra DCP e MRP

Dossier del medicinale già autorizzatoin un paese UE

Dossier del medicinale non ancora autorizzatoin un paese UE

MRPMutuo Riconoscimento

DCPDecentrata

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CMS CMS

CMS CMS

CMS CMS

RMS

Applicant

RMS CMS

CMS CMS

CMS CMS

CMS CMS

Applicant

Mutuo riconoscimento Decentralizzata

Prodotti gia’ registrati in 1 paese Prodotti non ancora registrati

Procedura di AIC

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Procedura di Mutuo Riconoscimento

Applicabile a: In generale a tutti i prodotti cosiddetti convenzionali già

autorizzati in uno stato membro la cui domanda di autorizzazione sia stata depositata come full o come abridged application

Generici il cui prodotto di riferimento sia stato autorizzato con procedura centralizzata

Alle line extensions può essere applicata solo in particolari circostanze

La base per il riconoscimento dell’autorizzazione resta sempre il rapporto di valutazione del Reference Member State (RMS)

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Applicabile a specialità esclusivamente già autorizzate Le autorità competenti sono gli stati Membri (RMS e CMS) Scelta del RMS da parte dell’applicant Scelta dei CMS da parte dell’applicant Ripetibile a distanza di tempo L’arbitrato è obbligatorio in caso di mancato accordo tra i CMS

Procedura di Mutuo Riconoscimento

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MRP: MEDICINALE GIA’ AUTORIZZATO IN UN PAESE UE

Day 0 Inizia la procedura: i CMS analizzano il rapporto di valutazione fornito

loro dal RMS

I CMS espongono i loro commenti sul report

Risposte del titolare AIC

Il RMS fa circolare ai CMS una valutazione delle risposte fornite dal

titolare

I CMS espongono i loro commenti sulle risposte fornite dal titolare

Ulteriori osservazioni dei CMS

Day 90 Decisione finale dei CMS, RMS prepara report finale

Ricorso al CMD(h)/EMA

Ogni paese coinvolto (CMS) procede alla propria fase amministrativa nazionale

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PROCEDURA DECENTRATA

Applicabile a:

tutti i prodotti non ancora autorizzati in uno stato membro e non ricadenti nell’Allegato al regolamento 726/2004

Le autorità competenti sono gli stati Membri (RMS e CMS) La base per il riconoscimento dell’autorizzazione resta sempre

il rapporto di valutazione del Reference Member State (AR) Domanda presentabile in tutti gli stati membri

contemporaneamente

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Scelta del RMS da parte dell’applicant Scelta dei CMS da parte dell’applicant (anche come numero) L’arbitrato è obbligatorio in caso di mancato accordo tra i CMS

Possibilità di immissione in commercio per gli stati membri che hanno approvato la specialità senza attendere l’esito dell’arbitrato

Per successive inclusioni di stati membri, si dovrà passare dal MR

PROCEDURA DECENTRATA

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DCP: MEDICINALE NON ANCORA AUTORIZZATO IN ALCUN PAESE UE

Ricorso al CMD(h)/EMA

Ogni paese coinvolto (CMS) procede alla propria fase amministrativa nazionale

Day 0 RMS inizia la valutazione del dossier

Day 105 In caso di disaccordo tra i CMS sulla valutazione, il RMS ferma l’orologio

CLOCK-STOP Il titolare prepara le risposte ai quesiti posti dai valutatori

Day 106 Una volta ricevute risposte idonee e complete, la procedura riparte

Day 120 RMS aggiorna prepara un draft report aggiornando il report preliminare: se tutti i CMS sono d’accordo si chiude la procedura e viene rilasciata la AIC nel RMS

Day 150 CMS inviano osservazioni: se raggiunto accordo RMS può chiudere la procedura, altrimenti prepara un report con argomenti in sospeso

Day 210 Decisione finale dei CMS, RMS prepara report finale

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FASE NAZIONALE (MRP/DCP)

DOMANDA CLASSIFICAZIONE/PREZZO + STAMPATI PROPOSTI

CHECK-IN AMMINISTRATIVO+ N° AIC

CONTRATTAZIONE P&R

STAMPATI

BOZZA DETERMINA

EMISSIONE DETERMINA FIRMATA

6-9

MES

I

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Procedura CENTRALIZZATAdirettiva 2004/27/CE, regolamento 726/2004

Nell’interesse della salute pubblica e del progressoscientifico, per alcune tipologie di medicinali èessenziale che l’autorizzazione all’immissione incommercio si basi su criteri scientifici oggettiviescludendo considerazioni economiche o d’altrotipo.

Ente valutatore è l’European Medicines Agency (EMA)

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Mandatory Scope Reg. 726/2004

Page 72: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Mandatory Scope Reg. 726/2004

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Procedura CENTRALIZZATA

Produce un unico decreto valido per tutta la Comunità Europea

Prevede un coinvolgimento meno diretto da parte degli Stati Membri

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Procedura CENTRALIZZATA

Day 0 deposito della domanda AIC all’EMA

Day 120 CHMP redige elenco domande da sottoporre al titolare

CLOCK STOP Il titolare prepara le risposte ai quesiti posti dai valutatori

Day 180 CHMP redige altro elenco domande da sottoporre al titolare

CLOCK STOP Il titolare prepara le risposte ai quesiti posti dai valutatori

Day 210 opinione CHMP comprendente eventuali commenti e risposte

Opinione CHMP negativa: ricorso

Opinione CHMP positiva: prosecuzione dell’iter, creazione degli stampati nelle lingue EU

Decisione della Commissione Europea

circa 67 giorni

EMA valuta il dossier e la sua decisione è valida in tutti i paesi della EU

Obbligatoria: biotech, onco, malattie virali, autoimmuni, neurodegenerative, diabete, orfani per malattie rareOpzionale per: nuovi farmaci, innovazioni terapeutiche o tecnologiche, generici, pediatrici

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Vantaggi

Unica domanda di autorizzazione per tutti i paesi della Comunità

Tempistica quasi prevedibile

Unica autorizzazione valida contemporaneamente in tutti i paesi.

Gestione centralizzata delle successive variazioni e della farmacovigilanza

Procedura CENTRALIZZATA

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Svantaggi

Scelta non aziendale del paese rapporteur e co-rapporteur

Rischio di “bocciatura” in tutti i paesi senza esclusione

Minor “controllo”sulle autorità locali

Procedura CENTRALIZZATA

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Le procedure di registrazione nazionali rimangono valide per quei prodotti che:

la cui commercializzazione è prevista solo nel singolo Stato Membro

sono line extensions di specialità a registrazione nazionale

Procedura NAZIONALE

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Capo IV Procedura per il rilascio dell’Autorizzazione istruttoria

Art. 29 Durata del procedimento:

1 L'AIFA adotta le proprie determinazioni sulla domanda di AIC, entro il termine di duecentodieci giorni dalla ricezione di una domanda valida.

2 Se la domanda di rilascio di un’autorizzazione è presentata oltre che in Italia, anche in un altro Stato Membro della CE, si applicano gli articoli da 41 a 49 (Mutuo riconoscimento o decentrata)

3 Se un’ altra domanda per stesso medicinale è in esame in uno Stato membro, l’AIFA non procede alla valutazione e informa il richiedente che si applica MRP

4 Se un altro Stato membro ha già autorizzato il medicinale oggetto di domanda di AIC, l’AIFA respinge la domanda

D.L.vo 219/2006 integrato dal D.L.vo 274/2007 Titolo III Immissione in commercio

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Art. 30 Istruttoria della domanda

1 Ai fini dell’istruttoria della domanda, l’AIFA:

a) Verifica la conformità del fascicolo e accerta la sussistenza delle condizioni per il rilascio dell’AIC

b) Può sottoporre il medicinale e le materie prime al controllo dell’ISS per accertare che i metodi di controllo impiegati sono soddisfacenti; può disporre verifiche ispettive volte ad accertare la veridicità dei dati sperimentali, la conformità alle NBF, l’eticità e la conformità delle sperimentazioni cliniche

c) Può esigere che il richiedente completi la documentazione a corredo della domanda (si interrompono i termini)

d) Accerta che i produttori e gli importatori di medicinali da paesi terzi siano in grado di produrre secondo quanto indicato nella documentazione

D.L.vo 219/2006 integrato dal D.L.vo 274/2007 Titolo III Immissione in commercio

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Tempistica Procedura Nazionale

Dom. AIC

210 giorni (anche 2-3 anni)

Rilascio parere CTS

30 gg (60 gg) 30 gg

Determina AIC

Parere CTS Verifica stampati

Proposta classificazione e prezzo

30 gg (60 gg)

Rilascio parere CPR/CTS Rilascio

RCP – FI -etichette

Day 0

15 gg (60 gg)

Caricamento check in

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Presentazione domanda di AIC Attribuzione codice pratica Check in amministrativo Comunicazione day 0 Esame istruttorio della pratica:

- valutazione documentazione chimica- valutazione documentazione preclinica- valutazione documentazione clinica

Parere Sottocommissione Parere CTS Parere CPR/CTS Approvazione degli stampati Iter amministrativo conclusivo Ratifica Consiglio d’Amministrazione Determinazione AIC

ITER AUTORIZZATIVO

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Indice Organizzazione dell’industria farmaceutica : funzioni e

responsabilità del Regulatory Affairs ; Le basi normative che regolano il sistema farmaco ; Le procedure di rilascio dell’Autorizzazione

all’Immissione in Commercio in Italia e in Europa ; Il dossier di registrazione di un medicinale per uso

umano; Le Autorità regolatorie con cui confrontarsi ; Conclusioni

Page 83: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Per richiedere il rilascio dell’ AIC,

il responsabile dell’ immissione in commercio

all’ interno del territorio comunitario

deve allegare alla domanda,

che verrà esaminata dall’autorità,

una serie di informazioni e documenti che

costituiscono il dossier di registrazione

Il Dossier di Registrazione

Page 84: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Scopo del dossier di registrazione

Deve dimostrare

√ QUALITÀ

√ SICUREZZA di un farmaco

√ EFFICACIA

per una precisa indicazione terapeutica

per una determinata dose

per un certo utilizzo (durata etc.)

per un definito gruppo di pazienti

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Dal luglio 2003 è OBBLIGATORIO

il nuovo formato CTD(COMMON TECHNICAL DOCUMENT)

secondo quanto previsto dal processo di armonizzazione promosso dalla ICH

Il formato del dossier di AIC

Il Nuovo Formato

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CTD

CTD - obiettivi tecnici • Facilitare la presentazione delle domande di AIC• Facilitare la revisione da parte delle AUTORITA’• Facilitare le comunicazioni con L’APPLICANT

CTD - obiettivi sostanziali• Accesso rapido al mercato per i nuovi farmaci• Eliminazione della duplicazione di studi clinici e preclinici• Protezione della salute pubblica

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STRUTTURA del CTD

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Il CTDCome è costruito (Piramide ICH)

Il Common Technical Document è strutturato in 5 moduli. Il contenuto del Modulo 1 è condiviso tra Commissione Europea, Stati membri, EMA e parti interessate (struttura regionale).

Invece la struttura dei Moduli 2, 3, 4, e 5 è comune a tutte le regioni ICH.

Page 89: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Il CTDCome è costruito

Modulo 1 Informazioni amministrative, regionali o nazionali (esempio, Application Form, i testi proposti).

Modulo 2 Riassunti Quality Overall SummaryNon-clinical Overview / Summaries Clinical Overview / Summaries

Modulo 3 QualityModulo 4 Non-clinical Study Reports Modulo 5 Clinical Study Reports

Page 90: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Il CTDCome è costruito – Il modulo 3 Quality

Page 91: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Il CTDCome è costruito – Il modulo 3 Quality – Parte S

Page 92: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Il CTDCome è costruito – Il modulo 3 Quality – Parte P

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4.1 TABLE OF CONTENTS OF MODULE 4A Table of Contents should be provided that lists all of the nonclinical study reports andgives the location of each study report in the Common Technical Document.

4.2 STUDY REPORTSThe study reports should be presented in the following order:4.2.1 Pharmacology4.2.2 Pharmacokinetics4.2.3 Toxicology

4.3 LITERATURE REFERENCES

Il CTDCome è costruito – Il modulo 4 Non-Clinical

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5.1 Table of Contents of Module 55.2 Tabular Listing of All Clinical Studies

5.3 Clinical Study Reports5.3.1 Reports of Biopharmaceutic Studies5.3.2 Reports of Studies Pertinent to Pharmacokinetics using Human Biomaterials5.3.3 Reports of Human Pharmacokinetic (PK) Studies5.3.4 Reports of Human Pharmacodynamic (PD) Studies5.3.5 Reports of Efficacy and Safety Studies5.3.6 Reports of Post-Marketing Experience5.3.7 Case Report Forms and Individual Patient Listings

5.4 Literature References

Il CTDCome è costruito – Il modulo 5 Clinical

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Mantenimento e aggiornamento del dossier di registrazione presso le Autorità Regolatorie (Aifa –Agenzie Europee – Ema)

Variazioni : modifica al contenuto del dossier (es. metodo di produzione, composizione, eccipienti, indicazioni, interazioni ecc.) ;

Rinnovi : versione aggiornata di tale documento relativa a tutti gli aspetti attinenti alla qualita', alla sicurezza e all'efficacia e comprensiva di tutte le variazioni apportate (comma 2, art.38, D.lgvo 219/06) ;

Adempimento a specifiche richieste delle Agenzie Regolatorie e/o Autorità Sanitarie (es. aggiornamento labelling, documentazione produttori materie prime e prodotti finiti, ritiro lotti ecc.)

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Rinnovi – Basi Legali

Art.38 del D.lgvo 219/2006 : comma 1 : “Salvo il disposto dei commi 4 (medicinali che hanno già

ottenuto uno o più rinnovi) e 5 (decadenza per sunset clause), l'AIC ha una validita' di cinque anni” ;

comma 2 :“L'AIC, puo' essere rinnovata dopo cinque anni sulla base di una nuova valutazione del rapporto rischio/beneficio effettuata dall'AIFA. A tal fine, il titolare dell'AIC fornisce all'AIFA, almeno sei mesi prima della data di scadenza della validita' dell'autorizzazione ai sensi del comma 1, una versione aggiornata del dossier di autorizzazione del medicinale relativa a tutti gli aspetti attinenti alla qualita', alla sicurezza e all'efficacia, comprensiva di tutte le variazioni apportate dopo il rilascio dell'AIC”

comma 3 : “Dopo il rinnovo, l'AIC ha validita' illimitata, salvo che l'AIFA decida, per motivi giustificati connessi con la farmacovigilanza, di procedere a un ulteriore rinnovo di durata quinquennale a norma del comma 2”.

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Rinnovi – Documentazione

Documento redatto dal Regulatory in collaborazione con la Farmacovigilanza,Direzione Medica e GroupQuality.

Modulo 1 Modulo 1.1 Comprehensive table of Content Modulo 1.2 Renewal Application Form con relativi ANNEXES (1-6)

Annex 1 : Lista di tutte le presentazioni per le quali si chiede il rinnovo

Annex 2 : Dettagli sulle persone da contattare (Qualified Person per la Farmacovigilanza ; Servizio Scientifico ; Segnalazioni difetti)

Annex 3 : Lista di tutti gli Stati Membri in cui è presente il prodotto con relativa data di lancio ;

Annex 4 : Lista di tutte le variazione effettuate dall’ultimo rinnovo o dalla data di AIC ;

Annex 5 : Certificato GMP o Autorizzazione alla produzione di ogni stabilimento coinvolto nella produzione del farmaco (conf. primario/secondario/rilascio lotti/controllo/produzione) ;

Annex 6 : Certificato GMP dell’officina produttrice della materia prima

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Modulo 1

Modulo 1.3.1 SPC, Labelling and Package Leaflet (Ultimi stampati autorizzati) ;

Modulo 1.4.1 Quality (incl. Signature + CV) (Qualified Person che redige il modulo 2.3) ;

Modulo 1.4.3 Clinical (incl. Signature + CV) (Medico che redige il modulo 2.5)

Rinnovi – Documentazione

Page 99: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Modulo 2

Modulo 2.3 Quality Overall Summary (Quality Expert Statement)(Statement sulla qualità del prodotto finito, sulle officine autorizzate, sulla qualità della sostanza attiva) ;

Modulo 2.5 Clinical Overview (Clinical Expert Statement) (Resoconto clinico del prodotto) ;

Rinnovi – Documentazione

Page 100: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Modulo 5

Modulo 5.3.6 Reports of Post-marketing experience (Periodic Safety Update Report and Summary Bridging Report) (Rapporto di Farmacovigilanza sul prodotto comprensivo di : numero di pazienti trattati, eventuali effetti avversi segnalati attraverso la Rete Nazionale di Farmacovigilanza , congruenza degli effetti avversi con le indicazioni presenti sugli stampati….)

Rinnovi – Documentazione

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Rinnovi – Procedura di valutazione

La procedura ha durata di 6 mesi e può terminare o tramite il silenzio-assenso (rinnovo regolare : bisogna aggiornare gli stampati con la data di fine rinnovo) oppure l’ufficio Farmacovigilanza dell’AIFA invita l’azienda ad aggiornare gli stampati secondo nuove disposizioni per il paziente o a chiarire alcuni aspetti relativi alla qualità del prodotto.

Page 102: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Indice Organizzazione dell’industria farmaceutica : funzioni e

responsabilità del Regulatory Affairs ; Le basi normative che regolano il sistema farmaco ; Le procedure di rilascio dell’Autorizzazione

all’Immissione in Commercio in Italia e in Europa ; Il dossier di registrazione di un medicinale per uso

umano; Le Autorità regolatorie con cui confrontarsi ; Conclusioni

Page 106: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Sistema FrontEnd – AIFA

Page 107: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Istituzione

Funzionamento e organizzazione

Organizzazione, amministrazione e ordinamento

Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria

Art. 48, legge 326 del 24.11.03 “…al fine di garantire l'unitarietà delle attività in materia di farmaceutica e di favorire in Italia gli investimenti in ricerca e sviluppo, e' istituita, con effetto dal 1°gennaio 2004, l'Agenzia italiana del farmaco “

DM n° 245 del 20.09.04

Pubblicazione su GU 149 del 29.06.05

Legge 15 luglio 2011, n. 111, va emanato il regolamento di modifica dell’organizzazione e del funzionamento dell’Aifa, in modo da assicurare l’equilibrio finanziario dell’ente e senza alcun onere a carico della finanza pubblica

Page 108: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

L’Agenzia Italiana del Farmaco è l’autorità nazionale competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia

E’ un Ente pubblico che opera in autonomia, trasparenza e economicità,

sotto la direzione e la vigilanza del Ministero della Salute e la vigilanza del Ministero dell’Economia.

Collabora con le Regioni, l’Istituto Superiore di Sanità, gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, le Associazioni dei pazienti, i Medici e le Società Scientifiche, il mondo produttivo e distributivo.

Si tratta di un modello organizzativo proprio della maggioranza dei Paesi Europei

Page 109: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Priorità strategiche per AIFA

Contribuire alla tutela della salute attraverso i farmaci

Garantire l'unitarietà sul territorio del sistema farmaceutico

Governare la spesa farmaceutica Favorire lo sviluppo della farmaceutica in Italia Assumere un ruolo di prestigio in ambito nazionale

e internazionale

Page 110: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

L'AIFA è un ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica.

Esso opera attraverso:

il Consiglio di Amministrazione, Presidente: Sergio Pecorelli il Direttore Generale: Luca Pani il Collegio dei Revisori dei Conti

Si avvale di una struttura composta da:

5 Aree tecnico-scientifiche 1 Area Amministrativa Ufficio Stampa e della Comunicazione

Page 111: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Rasi ufficialmente nominato direttore esecutivo Ema

Il consiglio di amministrazione della European Medicines Agency (Ema) ha ufficialmente nominato Guido Rasi come nuovo direttore esecutivo dell'Agenzia regolatoria europea dei medicinali.

8 giugno nomina di Rasi

13 luglio audizione di fronte al Comitato Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo.

7 settembre approvazione della sua nomina da parte della Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo.

16 novembre entrata in carica all'Ema a Londra

16 novembre Luca Pani diventa Direttore Generaledell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa)

Page 112: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Organizzazione AIFA

Pietro FolinoDelbò

Conti

Luca Pani

Luisa Motolese

Ispezioni FarmacovigilanzaAngela Del Vecchio Domenico Di Giorgio

Page 113: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Valutazione tecnico-scientifica su medicinali, loro successive variazioni, su sperimentazioni cliniche e su Farmacovigilanza

Parere vincolante su valore terapeutico medicinali definendo il place in therapy

Parere vincolante su innovatività

Parere vincolante sul regime di fornitura, dando specifiche raccomandazioni su modalità dispensazione

Proposte di classificazione ai fini della rimborsabilità da parte del SSN

Comitato Prezzi e RimborsoCommissione Tecnico ScientificaComunicazione AIFA, datata 15.03.2010 Funzioni

In adeguamento alle prescrizioni comunitarie sulla trasparenza dei regolamenti interni e delle decisioni degli organismi collegiali

CTS

Attività di supporto tecnico-scientifico all’AIFA

Istruzione della pratica negoziale dei prezzi dei farmaci che tiene conto* della documentazione prodotta dagli uffici* del dossier proposto dal richiedente* delle classificazioni proposte dalla CTS

Approvazione del contratto con il titolare AIC

Emanazione di pareri relativi al contenimento del tetto di spesa farmaceutica e verifica di rimborsabilità e prezzo dei medicinali trascorsi i due anni dalla negoziazione

CPR

Page 114: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Composizione Commissione Tecnico Scientifica, operante su 5 Sottocommissioni (5 anni)(Farmacovigilanza, AIC Nazionali, Revisione e Rev. Schede Tecniche, Procedure Europee)comunicazione del 23.11.09

Componenti di diritto:Prof. Luca PaniProf. Enrico Garaci

Componenti designati dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali:Michele Di IorioDaniela MelchiorriWalter MarroccoRenato BernardiniGiovanni LandoniRosa Maria MorescoGiorgio Palù

Componenti designati dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province AutonomeFrancesco RossiNicola MontanaroRoberto Dall'AglioSalvatore AmorosoRenato LauroAntonietta MartelliVincenzo MollaceMara Vezzani

Componente designato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Leandro Provinciali

Page 115: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Composizione Comitato Prezzi (5 anni)comunicazione del 24.11.09

E’ presieduto dal Direttore Generale dell’Agenzia e composto da 12 membri di comprovata professionalità ed esperienza nei settori della metodologia di determinazione dei prezzi dei farmaci, della economia sanitaria e della farmacoeconomia designati dal Ministro della Salute, dal Ministro dell’Economia, dal Ministro delle Attività Produttive e dalla Conferenza Stato Regioni.

Componente di diritto

Prof. Luca Pani

Enrico Garaci

Componenti designati dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche SocialiGiuseppe NavarriaAmerigo CicchettiAdriano LazzarinCarlo LucchinaGiuseppe Pedalino

Componenti designati dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province AutonomeIda FortinoLoredano Giorni Luigi Patregnani Silvana Pettinato Francesca Tosolini

Componente designato dal Ministero dello Sviluppo EconomicoAngelo De Pascale

Componente designato dal Ministero dell'Economia e delle FinanzeAndrea Messori

Page 116: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

AIFA Centro di collegamento Agenzia-Regioni

Collaborazione tra AIFA e Regioni Analisi andamento spesa farmaceutica Raccordo flussi informativi sui farmaci Promozione dei generici Proposte per l’informazione e la pubblicità sui farmaci, la

farmacovigilanza e la sperimentazione clinica

Page 117: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

AIFA Commissione per la Promozione R&S

Ricerca scientifica a carattere pubblico Investimenti di soggetti privati sul territorio nazionale Criteri per riconoscimento di premio di prezzo dei farmaci

innovativi Integrazione dei differenti progetti di ricerca clinica a livello

nazionale

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AIFA Strumenti per il monitoraggio

• Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMED) Monitoraggio Farmaci prescritti SSN - Indicatori: consumo e spesa

• Osservatorio Nazionale sulla Sperimentazione Clinica (OsSC) Monitoraggio delle sperimentazioni cliniche condotte in Italia

• Osservatorio Nazionale di Farmacovigilanza Raccolta delle segnalazioni delle reazioni avverse

Page 119: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Legge 172 del 13.11.09 (GU n. 278 del 28.11.09)Entrata in vigore il 13.12.09

Aumento dei Ministeri da 12 a 13

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero della Salute

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Necessità di nominare il nuovo Ministro

Individuazione degli uffici del personale

Competenze nuovo Ministero Salute (con portafoglio)

Funzioni • In materia di tutela della salute umana

• Coordinamento del SSN

• Programmazione tecnico-sanitaria, di rilievo nazionale

• Indirizzo coordinamento e monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali

• Monitoraggio della qualità delle attività sanitarie regionali con riferimento ai livelli essenziali delle prestazioni erogate

scorporato da

Page 120: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

MINISTRO prof. Renato Balduzzi Via Giorgio Ribotta, 5 – 00144 Roma

Il Ministero della Salute è organo centrale del Servizio Sanitario Nazionale. La Legge 317 del 2001 gli attribuisce "le funzioni spettanti allo Stato in materia di tutela della salute umana, di coordinamento del Sistema sanitario nazionale, di sanità veterinaria, di tutela della salute nei luoghi di lavoro, di igiene e sicurezza degli alimenti”.

La Legge 172 del 13.11.09 (GU n. 278 del 28.11.09) lo ha reso indipendente dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Il 29 luglio è entrato in vigore il DPR 108 del 11 marzo 2011 di organizzazione del Ministero della Salute.

Al fine di garantire continuità alle attività del Ministero fino alla piena attuazione della nuova organizzazione si deve continuare a fare riferimento alle preesistenti strutture di seguito indicate.

Page 121: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Fabrizio Oleari

Dipartimenti e direzioni

Gli uffici del Ministero della Salute si articolano in 4Dipartimenti, ognuno dei quali suddiviso in Direzioni Generali, per meglio rispondere alle esigenze di tutela e di promozione della salute dei cittadini e della sanità veterinaria:

Il Ministero della Salute si articola in 3 dipartimenti e in 1 Ufficio generale delle Risorse, dell’Organizzazione e del Bilancio

1. Qualità; 2. Innovazione; 3. Prevenzione e Comunicazione; 4. Sanità pubblica veterinaria, nutrizione e

sicurezza degli alimenti.

a) Dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione

b) Dipartimento della programmazione e dell’ordinamento del SSN

c) Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute

Filippo Palumbo

Rom

ano M

arabelli

Page 123: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Dipartimento InnovazioneDirezione Farmaci e dei dispositivi medici

Ad interim Direttore Generale Dott. Romano Marabelli

a) vigilanza sull’Agenzia Italiana del Farmaco e rapporti con la stessa Agenzia, anche ai fini dell’elaborazione della normativa del settore farmaceutico

b) disciplina delle attività di vendita al pubblico dei medicinalic) pubblicità dei medicinali di automedicazione, dei dispositivi

medici e di altri prodotti pubblicizzabili d) dispositivi medicie) dispositivi medico-diagnostici in vitro f) attività di segreteria della Commissione unica sui dispositivi

medici g) attività ispettiva nelle materie di competenza della Direzione

Generale h) produzione e commercio di presidi medico-chirurgici; biocidi,

prodotti erboristici non ricadenti in altra disciplina i) prodotti cosmeticil) sostanze stupefacenti e psicotrope

Page 124: Il ruolo del regulatory affairs nell’industria farmaceutica | Farma B-school

Ufficio I - Dr.ssa D’Alessandro(Affari Generali)

Ufficio II – Dr.ssa Capasso (ad interim)(Pubblicità specialità medicinali , Medical Device, Presidi Medico-chirurgici)

Ufficio III - Dr.ssa Donato(Dispositivi medici)

Ufficio IV - Dr.ssa Nisticò(Diagnostici in-vitro)

Direzione Farmaci e dei dispositivi medici

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Ufficio V - Dr.ssa Capasso(Ispezioni: Cosmetici, PMC, Biocidi, Dispositivi medici, Autorizzazione alla prod. PMC, Monitoraggio e sorveglianza incidenti)

Ufficio VI - Dr.ssa Pizzuti(Sperimentazione clinica dispositivi medici)

Ufficio VII - Dr.ssa Marletta(Cosmetici, PMC, Biocidi, Prodotti erboristici non medicinali)

Ufficio VIII - Dr.ssa D’Alessandro(Stupefacenti)

Direzione Farmaci e dei dispositivi medici

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Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti

Capo Dipartimento Dott. Romano Marabelli• garantire la sicurezza alimentare e la sanità veterinaria ai fini della tutela

della salute umana e animale, nonché il benessere degli animali, la ricerca e la sperimentazione

• valutazione del rischio in materia di sicurezza alimentare• coordinamento degli uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (UVAC)

e dei posti d'ispezione frontaliera veterinari (PIF)• nutrizione, dietetici e integratori alimentari a base di erbe• farmaco veterinario• Fitofarmaci• alimentazione animale e delle attività di verifica dei sistemi di prevenzione

veterinaria ed alimentare. Comprende tre Direzioni generali:

1) Sanità animale e del farmaco veterinario2) Sicurezza degli alimenti e della nutrizione3) Segretariato nazionale della valutazione del rischio

della catena alimentare

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Il Consiglio Superiore di Sanità è un organo consultivo tecnico-scientifico del Ministro. Esprime pareri obbligatori nei casi espressamente previsti dalla legge o pareri facoltativi richiesti dal Ministro, in materia di igiene e salute pubblica.

La sua nascita può essere ascritta al Regio editto di Carlo Alberto del 30.10.1847. L'organizzazione e il funzionamento del Consiglio Superiore di Sanità sono disciplinati da una apposita normativa, costituita dal decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 266 e dal decreto ministeriale 6 agosto 2003 n. 342 che definiscono un assetto coerente con l'evoluzione sociale ed economica intervenuta nel frattempo.

Il Consiglio superiore di sanità dura in carica tre anni.

Presidente del Consiglio Superiore di Sanità per il triennio 2010-2012 è il Prof. Enrico Garaci.Segretario Generale del Consiglio Superiore di Sanità è la Dott.ssa Concetta Mirisola.Il Consesso è articolato in cinque sezioni.

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Istituto Superiore di SanitàViale Regina Elena 299 00161 - Roma (I) Telefono: 06 4990 1 Fax: 06 49 38 71 18

PROFILOOrgano tecnicoscientifico del SSN dipendente dal Ministro dellaSalute

COMPITICompiti consultivi di ricerca scientifica e di controllo definiti dal regolamento sull’organizzazione e sul funzionamento emanato con DPR

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Istituto Superiore di Sanità Viale Regina Elena 299

00161 - Roma (I) Telefono: 06 4990 1 Fax: 06 49 38 71 18

COMPITIL'Istituto Superiore di Sanità, principale organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, è un ente pubblico che coniuga l'attività di ricerca a quella di consulenza, formazione e controllo applicate alla tutela della salute pubblica.

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OrganizzazioneAi sensi del Decreto del Presidente dell'ISS del 24 gennaio 2003 "Regolamento recante norme per l'organizzazione strutturale e la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti dell'Istituto superiore di sanità“

Presidenza Consiglio di amministrazione

Direzione generale Comitato scientifico Collegio dei revisori

Dipartimenti Centri nazionali

Direzioni centrali Servizi tecnico-scientifici

Istituto Superiore di Sanità(Dr. Enrico Garaci)

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EMAEuropean Medicines Agency(European Medicines Evaluation Agency)Regolamento 2309/93 art. 51 J

La Sede dell’Agenzia viene stabilita a Londra il 29 ottobre 1993

Diventa operativa dal 26 Gennaio 1995

Si avvia il nuovo sistema di registrazione dei farmaci a livello europeo che ha per obiettivo:

Armonizzazione delle regolamentazioni

The Agency unveiled its new visual identity on 8 December 2009

E’ un’agenzia decentrata dell’Unione Europea, responsabile per la valutazione scientifica di medicinali sviluppati dall’industria farmaceutica in Europa.

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La struttura regolatoria centraleEMA

The European Medicines Agency is a decentralised agency of the European Union, located in London. The Agency is

responsible for the scientific evaluation of medicines developed by pharmaceutical companies for use in the

European Union.

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Mission

The mission of the European Medicines Agency is to foster scientific excellence in the evaluation and supervision of medicines, for the benefit of public and animal health.

La struttura regolatoria centraleEMA

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EMAEuropean Medicines Agency

• Coordina la valutazione e il controllo dei medicinali in tutta l’ Unione EU

• Raggruppa le risorse dei 27 SM• Impegnata principalmente nella procedura Centralizzata e di

Referral• Staff di circa 500 persone + un network 4500 esperti europei• Si avvale di 7 Comitati

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EMAEuropean Medicines Agency

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EMAEuropean Medicines Agency

CHMP= Committee of Medicinal Products for Human UseCVMP= Committee of Medicinal Products for Veterinary UseCOMP= Committee for Orphan Medicinal Products HMPC= Committee on Herbal Medicinal Products PDCO= Paediatric CommitteeCAT= Committee for Advanced TherapiesPRAC = Pharmacovigilance Risk Assessment Committee

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EMAEuropean Medicines Agency

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EMAEuropean Medicines Agency

* Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP)

Composizione: 27 EU MS - 2 Norvegia e Islanda - 5 Esperti

Attività: VALUTAZIONE PROCEDURE CENTRALIZZATE

SCIENTIFIC ADVICE

ARBITRATO NEL CASO DI OPPOSIZIONI NON RISOLTE

si avvale di 6 Working Party permanenti ed al momento di 11 Working party temporanei

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EMAEuropean Medicines Agency Gruppo di Coordinamento (CMDh)

• Sostituisce il MRFG

• Ha una sua entità giuridica

• Opera per facilitare le procedure di MR e di nuova decentralizzata, evitando il più possibile l’insorgere di arbitrati

• Costituito da Rappresentanti delle varie Autorità regolatorie

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RAsP: Regulatory Affairs Professional AIFA: Agenzia Italiana del FarmacoEMA: European Medicines AgencyCMDh: Co-ordination Group for Mutual Recognition and

Decentralised ProceduresCTD: Common Technical DocumentGMP: Good Manufacturing PracticeGLP: Good Laboratory PracticeGCP: Good Clinical PracticeSmPC: Summary Product CharacteristicsPIL: Patient Information leafletMRP: Mutual Recognition ProcedureDCP: Decentralised Procedure

La terminologia del settore regolatorio tra anglismi e sigle

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RMS: Reference Member State CMS: Concerned Member State PSUR: Periodic Safety Update reportAR: Assessment Report

La terminologia del settore regolatorio tra anglismi e sigle

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Conclusioni (1)

La regolazione comunitaria del settore dei medicinali, è caratterizzata, al fine di realizzare l'obiettivo primario del mercato unico interno anche in campo farmaceutico, da :

1. un continuo e non facile bilanciamento tra l'interesse alla tutela del diritto alla salute, garantita dalle Agenzie nazionali e comunitarie attraverso una valutazione tecnico-scientifica della qualità, della sicurezza e dell'efficacia dei medicinali per uso sia umano che veterinario,

2. L’ interesse alla tutela della concorrenza e della libera circolazione dei prodotti farmaceutici, attraverso l'eliminazione di barriere e restrizioni agli scambi intracomunitari.

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Le leggi della Comunità Europea, dalla prima direttiva CEE n. 65 del 1965, fino ai giorni nostri, sono state emanate con il preciso scopo di garantire un elevato standard di tutela della salute pubblica e di raggiungere un singolo mercato comune del medicinale.

Con le modifiche introdotte, quindi, accanto all’autorizzazione nazionale - su cui per lungo tempo ha ruotato l’intero complesso giuridico della circolazione dei medicinali - ha acquistato un valore crescente l’autorizzazione comunitaria.

In attuazione del principio del mercato unico, il nuovo sistema comunitario ha segnato una svolta rispetto al passato sia per le aziende farmaceutiche sia per i cittadini.

Alle aziende viene, infatti, consentito l’accesso simultaneo ed immediato in tutti i paesi dell’Unione Europea mentre ai cittadini è garantita la disponibilità di medicinali più avanzati in tempi rapidi, indipendentemente dalla nazionalità.

Conclusioni (2)

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Dagli indicatori mostrati, l’industria farmaceutica italiana rappresenta un importante attore economico ma anche socio-sanitario in grado di creare valore e soluzioni di interesse pubblico e privato.

Problem solving, disponibilità ad interagire con le altre funzioni aziendali, conoscenza del prodotto e del suo dossier di registrazione,aggiornamento professionale, rappresentano punti di forza e capacità imprenscindibili per il Regulatory Affairs, sempre più deputato ad essere un “servizio” inserito nel contesto aziendale e meno “burocrazia”.

In un mercato così regolamentato e in cui le Agenzie Regolatorie acquisiscono poteri di controllo crescenti, il R.A. è oggi una posizione in forte ascesa in cui convivono sia aspetti tecnico-scientifici legati al farmaco che aspetti giuridico-procedurali legati alla normativa in continua evoluzione.

Conclusioni (3)

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Con la speranza di non avervi…