IL RITORNO AL CLASSICO · 2019-02-14 · caso la buona timbrica e l’equilibrio sono elementi...

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24 fDs 265 Il regno degli Ascolti di Alberto guerrini IL RITORNO AL CLASSICO AMplIfIcAtore INtegrAto vAlvolAre TEKTRON oNe I Dopo averne recensita una proveniente dal Sol Levante, sono di nuovo alle prese con un’elettronica, stavolta tutta italiana, progettata e prodotta con orgoglio, cercando di uti- lizzare il più possibile componentistica di provenienza autoctona. Persino l’assemblaggio è effettuato nel nostro Paese, all’interno del sito produttivo. Come si fa a non provare un profondo rispetto e una grande gratitudine per chi ancora ha il co- raggio di ragionare in questa maniera con i tempi che corrono?

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di Alberto guerrini

IL RITORNO AL CLASSICO

AmplificAtore integrAto vAlvolAre TEKTRON one i

Dopo averne recensita una proveniente dal Sol Levante, sono di nuovo alle prese conun’elettronica, stavolta tutta italiana, progettata e prodotta con orgoglio, cercando di uti-lizzare il più possibile componentistica di provenienza autoctona. Persino l’assemblaggio è effettuato nel nostro Paese, all’interno del sito produttivo. Comesi fa a non provare un profondo rispetto e una grande gratitudine per chi ancora ha il co-raggio di ragionare in questa maniera con i tempi che corrono?

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Forte è ancora lo stimolo per leaziende di tutto il mondo, gran-di nomi compresi, a decentrare

l’intera catena di produzione versoPaesi come la Cina che offrono mano-valanza a basso costo… resistere èquasi uno sforzo eroico! La Tektronesordisce sul mercato nel 1990, co-minciando con la riparazione di radiod’epoca a valvole. Man mano che ma-turava l’esperienza in questo campo,ha intrapreso la compravendita dipezzi di ricambio per questi stupendioggetti di un’altra era, reperendo sulmercato le valvole necessarie allo sco-po, sia che fossero d’epoca che dinuova fabbricazione. Man mano si èaggiunta ai servizi disponibili anche lasezione di riparazione e ricambisticaper amplificatori a valvole. Ultima, manon ultima, c’è stata la naturale evo-luzione verso la produzione in casa dielettroniche per l’ascolto e la riprodu-zione, sempre rigorosamente valvola-ri. Inizialmente, gli esemplari appenanati hanno preso la via del mercatoestero, soprattutto Stati Uniti, Giap-pone e Scandinavia. Solo recente-mente si sono aggiunte la Francia el’Inghilterra. Il cruccio principale delpatron Attilio Caccamo era di non starcostruendo affatto per il mercato ita-liano, per cui si è pensato ad una lineadi prodotti appositamente studiata, de-nominata One (proprio quella di cui faparte l’oggetto di questa prova) che ri-specchiasse il più possibile le esigen-ze del cliente nostrano. Fino a questomomento i prodotti erano quasi deltutto realizzati su misura, per ade-guarsi al meglio alle applicazioni delcommittente del momento, secondouna strategia quasi sartoriale; ora si ètentato di avere un’offerta più stan-dardizzata, ma sempre di stampo e li-vello più alti possibile.Della linea One fanno parte un am-plificatore mono, il Tektron One MPA;un preamplificatore linea, il TektronOne Pre; un amplificatore integrato ste-reofonico, il Tektron One i e un pre-amplificatore fono, il Tektron One Ph.

DESCRIZIONE Il progetto è un classicissimo amplifi-catore valvolare in classe A pura sen-za controreazione. Priorità assolutaper il produttore, come già detto, è l’uti-lizzo di materiali e componentistica perquanto possibile provenienti dall’Ita-lia. La realizzazione e l’assemblaggiosono effettivamente tutti realizzati inItalia all’interno dell’azienda. Viene sottolineato quanta importanzaabbia il cablaggio interno dell’appa-

recchio che, come per tutti i modelli re-centi, è di tipo punto-punto rigorosa-mente in aria, senza utilizzare alcuntipo di circuito stampato.I trasformatori sono in bella vista die-tro alle valvole principali e avvolti dauna verniciatura in resina nera.Il telaio portante è in legno massello (èpossibile su richiesta scegliere l’es-senza di proprio gradimento o che piùsi confaccia allo stile di arredamentodella sala adibita all’ascolto), con unacopertura superiore di serie in ottoneo a richiesta in rame (materiale dallesuperiori caratteristiche di dissipazio-ne e schermatura), che ha anche la fun-zione di dissipazione del notevole ca-lore sviluppato a causa della proget-tazione in classe A.Sono disponibili tre coppie di ingres-si sbilanciati single ended RCA.Il controllo volume è motorizzato,cosa inusuale per un prodotto di que-sto genere: c’è inoltre la possibilità dicomandare a distanza le principalifunzioni dell’ampli mediante un tele-

comando peraltro molto semplice espartano. Tutto posa su dei piedi consmorzamento in gomma.

ASCOLTODopo un rodaggio di circa un centinaiodi ore in regime di funzionamento con-tinuo, una volta stabilizzate le presta-zioni ho deciso di sottoporre il TK Onei alla prova d’ascolto utilizzando il di-sco test Burmester “Art For The earCD II”.Cominciamo con Radka Toneff in “TheMoon Is A Harsh Mistress” (Album“Fairy Tales” Bomba Records 1979): laquantità di dettaglio fine è molto buo-na, la parola è chiara ed intellegibile.Il contrasto è buono e l’impostazioneappare equilibrata. L’ambiente è bendescritto e i riverberi delineano inmodo appropriato la tridimensionali-tà complessiva.Il pianoforte è presente e delicato, conbuone sfumature, i martelletti impat-tano con piglio equilibrato, la timbri-

ca è ottima, la sordina è in evidenza.Segue Paco De Lucia “La Barrosa” (Al-bum “Live in América” UniversalMusic Japan 1993): anche in questocaso la buona timbrica e l’equilibriosono elementi distintivi dell’eroga-zione in ambiente. La dinamica è sor-prendentemente buona e sia il battitodelle mani sia il tacco sul palco colpi-scono per l’incisività. Le corde dellachitarra sono ottimamente rese inquanto a materiale e a oscillazione, ladimensione della cassa è ragionevole,lo strumento è presentato in manieraesaustiva per comportamento e peremissione. I micro dettagli sono pre-senti con sufficiente abbondanza. Lanaturalezza di tutta la presentazione insala d’ascolto della registrazione è il pa-rametro più evidente. Le voci in se-condo piano sono perfettamente di-stanziate e l’intera scena, una volta il-luminata dal boato finale di approva-zione del pubblico, viene restituitacon le giuste proporzioni.Hans Theessink con “Late Last Night”(Album “Call Me” Blue Groove BG4020 1992): la voce è piuttosto ben ar-ticolata, meno gonfia di quanto mel’aspettassi, ha contenuti in gammamedia piuttosto contrastati e ricchi disfumature. L’ambienza è subito note-vole, la batteria è asciutta e reagiscemolto bene. Le pelli spazzolate espri-mono ottimi contenuti di materiale. Iltrombone grave è buono, profondo,leggermente meno reattivo che non inaltri casi.Georg Friedrich Handel con HarpConcerto in B flat major, Op.4, No.6 -I. Andante - Allegro (Album “Kon-zertante Barockmusik” DabringhausUnd Grimm Label): il clavicembalo,piuttosto arretrato, è comunque benpercepibile, gli archi hanno un ottimoimpatto e mantengono una buona tra-sparenza e caratterizzazione dei sin-goli. L’arpa è molto delicata e haun’azione caratterizzata da una dina-mica appropriata, il contenuto di ar-moniche è invece molto buono. L’at-tacco e il rilascio delle corde sono ve-ramente notevoli in quanto a transienti.Molti sono i dettagli fini che proven-gono dallo strofinio delle dita unavolta a contatto con le corde così comequelli provenienti dallo stage. La per-cezione del corpo dello strumentopresenta una dimensione molto cor-retta. Quincy Jones con “Back On The Block”(Album Quincy Jones “Back On TheBlock” Qwest 1989): grande impattoiniziale e un basso prominente, la sen-sazione di essere avvolti in un grande

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Ottime capacità sonoreed una musicalità notevolesono i connotati salienti diquesto amplificatore inte-grato a valvole. Offre unapresentazione elegante evellutata, con ottimi micro

dettagli e micro contrasti.

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abbraccio di bassi è la prima cosa chesi evidenzia. La voce femminile è bencesellata con un’articolazione moltobuona, ben tenuta durante tutte leoscillazioni dinamiche. I cori sono benresi e controllati, nonostante la grandesollecitazione di erogazione che im-plicano. La separazione tra le voci èsoddisfacente ed il genere è sempreben distinguibile. Ad alti livelli di vo-lume si percepisce un lieve affanno aseguire il “roll” del basso. I sintetiz-zatori hanno un buon impatto e il bra-no si sviluppa su binari ben saldi.L’ascolto continua con Ben Webster“The Man I Love” (Album Ben Web-ster & Trio Tete Montoliu* “GentleBen”, Ensayo – ENY-301): i piatti han-no una grana molto fine e delicata. Ilsax, con il soffio cadenzato e oscillatoche lo attraversa interagendo con an-cia e percorsi tubolari, è pregno di mi-cro informazione e micro contrasto. Ilpianoforte ha un buon carattere emantiene con costanza nel tempo tut-te le caratteristiche basilari di dettaglioligneo e di giusto decadimento. Anchedurante i passaggi più veloci, quandole note sono quasi delle raffiche, la di-namica è opportunamente rispettata e

le armoniche sono abbondanti e raffi-nate. Gli strumenti hanno un’inter-spaziatura molto ben caratterizzata ecredibile. La tridimensionalità della sce-na è in evidenza fin dalle prime note,durante i pianissimo si colgono allaperfezione moltissime informazioni

provenienti dal locale.Bach Johann Sebastian “passacaglia etema fugato in do minore” BWV 582dell’Album Bach Johann Sebastian:Orgelwerke (Straube-Edition) OrganWorks (romantic edition) MDG 3180241-2 - Johann Sebastian Bach LindenKirche Berlin Dabringhaus Und

Grimm Label: l’organo è profondo e illivello di pressione sonora indistorta èchiaramente sorprendente vista lascarsa potenza di targa complessiva. Latimbrica dello strumento è ancora unavolta perfettamente condivisibile, lascena sonora mantiene costantementeuna tridimensionalità molto buona. Ipassaggi di pedale e di tastiera sonoscanditi in modo equilibrato. Gli sbuf-fi delle canne ci sono ma risultano leg-germente meno evidenti che non inpassato. I passaggi delle campane tu-bolari sono giustamente delicati e svi-luppano una tridimensionalità rag-guardevole, migliore rispetto a quel-la in presenza dello stesso strumentoprincipale. A livelli di volume piùgestibili le capacità di questo amplifi-catore sono ovviamente superiori inogni aspetto ma devo confessare chela presenza e l’immanenza dello stru-mento sono sempre sottolineate con vi-gore ed efficacia, considerando l’esi-guità del wattaggio complessivo.Frederick Fennell con trittico 1 mov Al-legro maestoso (Album “FrederickFennell conducts Dallas Wind Sym-phony trittico” Reference RecordingsMay 6, 1993): la capacità di pilotaggio

Tutto è al proprio posto,la timbrica, la quantità didettagli sia macroscopici chemicroscopici, l’articolazionein gamma media e mediobassa al cospetto di un con-trabbasso più che impegna-tivo.

Il taglio è super classico, con i trasformatori resinati a vista e le valvole accanto ad essi, il frontale ospita il selettore ingressi, lamanopola motorizzata del controllo volume e l’interruttore analogico di accensione/spegnimento, il coperchio superiore, inrame nel modello in prova, ha funzioni di dissipazione di calore oltre che di schermatura della circuitazione interna

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è messa a dura prova eppure, sor-prendentemente, nonostante sia digran lunga il brano più impegnativo,questo piccolo ampli se l’è cavataegregiamente, regalandomi ascolti ina-spettati: cominciamo con i fiati, chehanno sempre mantenuto in toto ipropri connotati, senza mai subire al-

cun tipo di cancellazione, per poi pas-sare ai timpani che intervengono piut-tosto asciutti e controllati.Ricky Lee Jones “Dat Dere” composedby Bobby Timmons / Oscar Brown, Jr.(Album Rickie Lee Jones “Pop Pop”Geffen 1991): con questo brano il no-stro Tk One ha espresso al meglio tut-te le proprie capa-cità brillando let-teralmente. Tuttoè al proprio po-sto, la timbrica,la quantità di det-tagli sia macro-scopici che mi-croscopici, l’arti-colazione in gam-ma media e me-dio bassa al co-spetto di un con-trabbasso più cheimpegna t ivo .L’evoluzione dellostrumento a corde ha mostrato degli ot-timi transienti sia di attacco che di ri-lascio. Stessa cosa si è evidenziata conle percussioni leggere, che sono state,per tutta la durata del brano, agili e ca-riche di contenuto. Entrambe le voci,sia la femminile che la maschile, han-no espresso un’ottima articolazione edun contenuto chiaroscurale notevole.Le posizioni delle fonti di emissione ela propria focalizzazione sono statesempre precise, stabili e condivisibili,

con piani sonori decisamente ben di-stanziati.Wiener Symphoniker diretta da Elia-hu Inbal con Shostakovich SymphonyNr. 9 (Album Wiener Symphoniker,Eliahu Inbal director, ShostakovichSymphony Nr. 9 Denon Records): i fia-ti, sebbene impegnativi, non sono ri-

sultati in questocaso problemati-ci, neppure du-rante i pieni. Latrasparenza è sta-ta rispettata, sen-za soluzione dicontinuità. Glisquilli dei corni ei lievi flauti han-no sempre avutouna connotazio-ne chiaroscuralenotevole e un’ar-ticolazione otti-ma. Anche gli ar-

chi, a tutti i livelli dello spettro, sonostati impeccabili, mantenendo il gradocorretto a livello vibrazionale, mante-nendo posizioni stabili e una quantitàdi aria reciproca piuttosto abbondan-te. L’orchestra è stata descritta moltobene, anche in altezza, oltre che in am-piezza ed in profondità. I parametriambientali si sono mantenuti semprericchi e ben percepibili. Ottima è sta-ta la capacità di seguire i passaggi im-provvisi dai pianissimo ai pieni.

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CARATTERISTICHE TECNICHE

Amplificatore Integrato :Potenza: 2 x 12 W (8 ohm ) classe Apura senza controreazione;Risposta in Frequenza: 28 - 35.000 Hz.

Cabinet: acciaio legno massello coper-tura in ottone;Finiture disponibili: legno massello conessenze a richiesta, copertura in ramesu richiesta;Alimentazione e consumo: AC 230 V,50/60 Hz,Input: 3x coppie RCA sbilanciati alto li-vello linea, vaschetta IEC;Output: 2x coppie binding post di Po-tenza; Dimensioni Amplificatore integrato:18 x 30 x 26 cm (A x L x P)

Prezzo: € 1.790,00

Distributore per l’Italia: Audio Mondo www.audiomondo.com

Anche durante i passag-gi più veloci, quando le notesono quasi delle raffiche, ladinamica è giustamente ri-spettata e le armonichesono abbondanti e raffinate.Gli strumenti hanno un’in-terspaziatura molto ben ca-ratterizzata e credibile.

Il posteriore ospita la vaschetta IEC, i binding post di potenza con serraggio a vite e tre coppie di connettori RCA di ingresso linea

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Stevie Ray Vaughan con “Tin Pan Al-ley” (Album Stevie Ray Vaughan andDouble Trouble “Texas Flood” Epic Re-cords, 1983): la voce è ricca, articolata,piena di variazioni e sfumature. L’ef-fetto dell’amplificazione non deterio-ra affatto l’impostazione timbrica incampo medio. La chitarra è perfetta-mente cesellata dall’attacco della notaal rilascio, l’impostazione classica Fen-der è precisamente dettagliata. Musica Antiqua Köln, Sophie Von Ot-ter*, Handel*Marienges (Album “Han-del: Marian Cantatas & Arias” ArchivProduktion): il morbido attacco di ar-chi ha una conno-tazione da eventolive, con ricchez-za di particolari esfumature, chesollecitano tutti iparametri am-bientali prove-nienti dallo spa-zio della zona diregistrazione. Lavoce fin da subi-to appare posizio-nata con fine precisione all’interno diuna scena sonora caratterizzata dagrandi dimensioni e abbondanti ri-verberi. La timbrica vocale è molto pia-cevole, senza artefazione né verso l’al-to e nemmeno verso il basso. Non sinotano né sibilanti né nasalità. Leoscillazioni di diaframma sono sotto-lineate molto efficacemente. L’im-pronta vocale è sostenuta con equilibrioe delicatezza, le abbondanti sfaccetta-ture e i contrasti, anche appena ac-cennati, sono esposti con efficacia egrande facilità.I Pink Floyd con “Another Brick In TheWall 1”(Album Pink Floyd “TheWall” EMI Re-

cords, 1979): l’attacco della prima par-te è giustamente avvolgente e profon-do, riprodotto senza grandi affanni, so-prattutto senza peccare di eccessiva en-fatizzazione. Le voci viaggiano paral-lele senza cancellazioni mantenendosisu fili paralleli, con il proprio timbrosempre in evidenza. I dettagli di se-condo piano ci sono tutti, i panningsono efficaci e ben presentati. Il roll dibasso è tondo e senza eccessive code. Ancora i Pink Floyd con “The HappiestDays Of Our Lives” (Album Pink Floyd“The Wall” EMI Records, 1979): l’eli-cottero attraversa la sala con discreta po-

tenza, le urla almegafono sonomantenute su unlivello più che ac-cettabile. I pas-saggi di cassasono abbastanzaben controllati, ipiatti sono bensmorzati e precisi.Anche i rulli sisuccedono con di-screto piglio.

Concludiamo l’ascolto con un altro bra-no dei Pink Floyd “Another Brick InThe Wall 2” (Album Pink Floyd “TheWall” EMI Records, 1979): i passaggi dichitarra sono molto buoni e sempre sot-to controllo. Le voci sempre ben strut-turate, persino quelle del coro deibambini, che non copre affatto il restodei Pink Floyd in sottofondo. La com-plessiva aura avvolgente, che pervadetutto questo trittico chiave dell’interoalbum, rimane costantemente in evi-denza. Non c’è nulla di nascosto o didimenticato. Lasensazione di

profondità di campo rimane sempre suottimi binari.

CONCLUSIONIOttime capacità sonore ed una musi-calità notevole sono i connotati salientidi questo amplificatore integrato avalvole. Offre una presentazione ele-gante e vellutata, con ottimi microdettagli e micro contrasti. Le caratte-ristiche delle valvole NOS a bordo sonoperfettamente in sintonia con le qua-lità principali del Tektron.Un oggetto ben realizzato, solido, mu-sicale e soprattutto italiano.

IL MIO IMPIANTO

Sorgente Digitale per Musica Liquida:Mac Mini, iTunes con Engine PureMusic2, Audirvana Plus, convertitoreD/A USB 24/192, EMM LABS DAC2X Ca-blaggio USB Kimber Kable SelectKS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs7, RCA Audioquest Horizon Dbs 7; Dif-fusori: Martin Logan SL3, Lumen WhiteSilver Flame; Sorgenti Digitali: CD TeacVRDS-10 modificato a valvole Emmebi,Lettore Ibrido DVD-DVDA-SACD-Blu RayLabtek Oppo 105EU Tubes; SorgenteAnalogica: Giradischi Michell Gyrodec,Braccio SME 309, Testina Clearaudio Ti-tanium MC, con Cablaggio AudioquestWel Signature; Preamplificatore: Con-vergent Audio Tecnology Legend, conStadio Phono MM, MC; due Amplifica-tori Finali a Valvole: McIntosh MC275in configurazione mono; Super Condi-zionatore di Rete: Emmebi CustomMade A.G. Signature 110/220V; Cavi diPotenza: Nordost SPM Reference; Cavidi Segnale tra Pre ed Finali Mono: Au-dioquest Horizon Dbs 72V; Cavo di se-gnale tra CD VRDS-10 e Pre: NordostSpm Reference; Cavi di segnale tra Lab-tek Oppo 105EU Tubes e Pre: RCA Nor-dost Valhalla; Cavo di AlimentazionePre: Nordost Valhalla; Cavo di alimen-tazione DAC Emm Labs: NordostBrahma con terminazioni Furutech;Cavo di alimentazione Oppo 105EUTubes: Van Den Hul The MainsStream;Cavi di alimentazione Finali: NordostValhalla; Cavo di alimentazione CDVrds-10: Nordost Shiva.

ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI:

La tridimensionalità del-la scena è in evidenza findalle prime note, durante ipianissimo si colgono allaperfezione moltissime in-formazioni provenienti dallocale.

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