Il Rifiuto Come Rifiuto Di Una Parte Di Se Stessi (17 giugno 2015)

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IL RIFIUTO COME IL RIFIUTO DI UNA PARTE DI SE STESSI Parto dal presupposto che secondo me il rifiuto in generale di qualsiasi cosa, è sintomo di rifiutare qualcosa in se stessi. Quattro esempi pratici: 1- odio il colore viola 2- non mi va proprio quel tizio li 3- non voglio saperne di quella situazione 4- quel posto è veramente negativo Chiaramente gli esempi potrebbero continuare ad oltranza ma rivediamo queste affermazioni da una nuova prospettiva, la PNL (programmazione neuro linguistica) ci potrebbe esserci anche utile: 1- odio il viola e quindi mi compro subito una maglia viola e la indosso fino a quando mi passa questo “odio”; 2- quel tizio li non mi piace tanto... però vorrei provare a parlarci perché probabilmente avrà qualcosa da dirmi o addirittura insegnarmi; 3- di quella brutta situazione devo capirne le ragioni e non evitarla sempre come ho fatto fino ad ora; 4- quel posto mi è negativo perché devo far emergere in me qualcosa oppure semplicemente perché sono superstizioso e magari sono legato a rituali “mentali” e/o materiali; Questi sono solo banali esempi di come spesso ci rapportiamo con noi stessi, con gli altri e verso il mondo. Ancora una volta è il nostro modo di vedere le cose che dovrebbe cambiare e quindi di vederla da un'altra angolazione. I vari “non mi piace XXX” cambiamoli in “mi piace YYY”, essere maggiormente propositivi e non negazionisti incalliti. Anche questa nuova “filosofia” del vivere potrebbe essere utile per capire chi si “è” iniziando ad eliminare blocchi mentali/animici/spirituali (coscienziali), con il fine di vivere ad una Vita più serena, armoniosa, felice e decisamente meno “incazzosa”. La vita, alla fin fine, è una specie di monologo tremendo/magnifico/strano/magico/divertente/ecc... con SE STESSI !!! ;-) Buon tutto :) 17 giugno 2015

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...il rifiuto in generale di qualsiasi cosa, è sintomo di rifiutare qualcosa in se stessi...

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  • IL RIFIUTO COME IL RIFIUTO DI UNA PARTE DI SE STESSI

    Parto dal presupposto che secondo me il rifiuto in generale di qualsiasi cosa, sintomo di rifiutarequalcosa in se stessi.Quattro esempi pratici:

    1- odio il colore viola2- non mi va proprio quel tizio li3- non voglio saperne di quella situazione4- quel posto veramente negativo

    Chiaramente gli esempi potrebbero continuare ad oltranza ma rivediamo queste affermazioni da unanuova prospettiva, la PNL (programmazione neuro linguistica) ci potrebbe esserci anche utile:

    1- odio il viola e quindi mi compro subito una maglia viola e la indosso fino a quando mi passaquesto odio;2- quel tizio li non mi piace tanto... per vorrei provare a parlarci perch probabilmente avrqualcosa da dirmi o addirittura insegnarmi;3- di quella brutta situazione devo capirne le ragioni e non evitarla sempre come ho fatto fino adora;4- quel posto mi negativo perch devo far emergere in me qualcosa oppure semplicemente perchsono superstizioso e magari sono legato a rituali mentali e/o materiali;

    Questi sono solo banali esempi di come spesso ci rapportiamo con noi stessi, con gli altri e verso ilmondo. Ancora una volta il nostro modo di vedere le cose che dovrebbe cambiare e quindi divederla da un'altra angolazione. I vari non mi piace XXX cambiamoli in mi piace YYY, esseremaggiormente propositivi e non negazionisti incalliti.

    Anche questa nuova filosofia del vivere potrebbe essere utile per capire chi si iniziando adeliminare blocchi mentali/animici/spirituali (coscienziali), con il fine di vivere ad una Vita piserena, armoniosa, felice e decisamente meno incazzosa.

    La vita, alla fin fine, una specie di monologo tremendo/magnifico/strano/magico/divertente/ecc...con SE STESSI!!! ;-)

    Buon tutto :)17 giugno 2015