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Ufficio stampa Rassegna stampa giovedì 29 agosto 2013 Pagina 1 di 119

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Ufficio stampa

Rassegna stampagiovedì 29 agosto 2013

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Il Resto del Carlino Ravenna

Corriere Romagna Ravenna

INDICE

Idem, la Procura avvia l’inchiesta29/08/13 Cronaca 5

Prima pagina29/08/13 Prima pagina 6

Tariffe agevolate anti-crisi per le famiglie29/08/13 Istruzione 7

In attesa 115 bimbi al nido29/08/13 Istruzione 9

‘Associazione terroristica’ per sei ragazzi29/08/13 Cronaca 10

«Il consumo comincia già a 14 anni La società non lasci soli i giovani»29/08/13 Sanità e Politiche sociali 12

Premi di risultato per tutti i dirigenti29/08/13 Economia e Territorio, Pubblica Amministrazione 13

Itway, crescono i ricavi29/08/13 Economia e Territorio 14

Lido Adriano, scuola cercasi29/08/13 Istruzione 15

Fiera Biennale: già esauriti gli stand disponibili29/08/13 Economia e Territorio 16

Le Perle, inaugurazione a Pasqua29/08/13 Economia e Territorio, Edilizia e Infrastrutture 17

«Chi ha tenuto aperto ha colto un’occasione»29/08/13 Economia e Territorio 18

«Un allarme ingiustificato»29/08/13 Sanità e Politiche sociali 19

Una raccolta firme contro il trenino29/08/13 Cronaca, Turismo, Cultura, Spettacoli 20

E la Fantinelli scrive al sindaco: «Troppi nodi irrisolti»29/08/13 Cronaca 21

Negozi e turisti in calo costante «Mapiangere non serve»29/08/13 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 22

Negozianti all’attacco: «Pro Loco da cambiare»29/08/13 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 23

Prima pagina29/08/13 Prima pagina 24

Infanzia, il Comune spende 19 milioni Ma 245 bambini restano ancora senza posto tra nidi e materne29/08/13 Istruzione 25

Quando la crisi colpisce l’Isee non è più equo Nuovi tagli alle rette29/08/13 Istruzione 26

A un padre disoccupato il primo sconto di 30 euro29/08/13 Istruzione 27

Navetta gratuita per il centro29/08/13 Trasporti 28

Turismo, nel Ravennate a luglio un incremento del 4%29/08/13 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 29

«Non solo cultura, la gente vuole divertirsi»29/08/13 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 30

«Con la Tares a rischio le piccole attività dei paesi»29/08/13 Economia e Territorio 32

Le Perle, riprendono i lavori nel cantiere29/08/13 Economia e Territorio, Edilizia e Infrastrutture 33

Approvato il progetto del sottopasso29/08/13 Viabilità 34

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La Voce di Romagna Ravenna

Corriere della Sera

Il Resto del Carlino

Il Sole 24 Ore

Prima pagina29/08/13 Prima pagina 35

Mega-aziende: servono alla nostra sanità?29/08/13 Sanità e Politiche sociali 36

Fiere, prove tecniche di asse29/08/13 Economia e Territorio 38

Settore costruzioni: fare business in India29/08/13 Edilizia e Infrastrutture 39

La Pro loco tira le orecchie alla giunta “Comunità abbandonata al suo destino”29/08/13 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 40

Marina, da reginetta a Cenerentola Colpa di Comune, cemento e speculatori’29/08/13 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 41

Palazzo Merlato vara gli sconti anti-cris29/08/13 Istruzione 42

Arrivano i voucher per la formazione29/08/13 Economia e Territorio 43

Lido Adriano e il polo scolastico fantasma Minichini (LpRa): ‘Trent’anni di promesse a vuoto’29/08/13 Edilizia e Infrastrutture 44

Asili e scuole dell’infanzia Il Comune lima le liste d’attesa29/08/13 Istruzione 45

Riapre il Valtorto... spartito tra 4 associazioni29/08/13 Sanità e Politiche sociali 46

Sul grande schermo della Rocca Brancaleone ecco ‘Portuali’ documentario dedicato alla CooperativaPortuale di Ravenna29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 48

All’Alighieri nuovo palco da 134mila euro29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 49

“In città duemila poveri da aiutare”29/08/13 Sanità e Politiche sociali 50

UN PASSO AVANTI E MOLTE INCOGNITE29/08/13 Economia Nazionale, Politica Nazionale 51

Cancellata l’Imu sulla prima casa Arriva la tassa comunale sui servizi29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 52

La strategia degli atti concreti Prossima tappa le tasse sul lavoro29/08/13 Lavoro, Politica Nazionale 58

Cancellata l’Imu sulla prima casa Dal 2014 arriva la Service Tax29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 59

Tasse e paura, boom dei risparmi Nel salvadanaio 45 miliardi in più29/08/13 Economia Nazionale 61

Alla ricerca dei consumi perduti «Serve fiducia, basta scannarsi»29/08/13 Economia Nazionale 62

«Lingue, stage, esperienze all’estero Così si costruisce il proprio futuro»29/08/13 Istruzione 64

Test universitari, la carica dei 115mila Mac’è l’incognita del bonus Maturità29/08/13 Istruzione 65

Aviaria, scoperto il quarto focolaio «Un terremoto, stop alla quarantena»29/08/13 Agricoltura 67

Un primo risultato29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 68

CASE, IMPRESE E TERRENI:COSÌ CAMBIERÀ L’IMU29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 69

Primo segnale sulla spesa mamolti rinvii all’autunno29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 75

Coperture da Iva-Pa, giochi e tagli di spesa29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 76

Debiti Pa, sbloccati altri 10 miliardi per le imprese29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 77

Agiugno vendite in calo del 3%29/08/13 Economia Nazionale 78

Dal 2014 service tax gestita dai Comuni (ma con «tetto»)29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 79

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Italia Oggi

La Repubblica

La Stampa

Letta e Alfano: niente nuove tasse29/08/13 Economia Nazionale, Politica Nazionale 81

Per l’abitazione principale nonsi paga più l’acconto L’annuncio: niente saldo29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 83

Il fisco penalizza le case vuote29/08/13 Pubblica Amministrazione 90

Esenzione per le coop indivise29/08/13 Pubblica Amministrazione 92

Per gli immobili locati bonus solo dai Comuni29/08/13 Pubblica Amministrazione 93

Uno sconto sul reddito d’impresa29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 94

I fabbricati rurali evitano l’acconto se il catasto li ha già «schedati»29/08/13 Agricoltura, Pubblica Amministrazione 99

Tutti i terreni agricoli diventano esenti dall’imposta29/08/13 Agricoltura, Pubblica Amministrazione 100

Quarto focolaio, Emilia paralizzata29/08/13 Agricoltura 102

Hera, ok all’aumento per Fsi29/08/13 Economia Nazionale 103

In arrivo 100 mila posti nella p.a., così il governo manipola il pil29/08/13 Pubblica Amministrazione 105

Imu addio, ecco la Service tax29/08/13 Pubblica Amministrazione 106

Cancellata la prima rata Imu il saldo via entro metà ottobre e nel 2014 arriverà la Service tax29/08/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale, Politica Nazionale 108

Aiuti accelerati a imprese e lavoratori 500 milioni per la Cig, 700 per gli esodati29/08/13 Lavoro, Politica Nazionale 111

Bocciatura Cgil: i nodi sono pensioni e lavoro29/08/13 Lavoro 112

Precari assunti, sussidi, Imu l’Italia balla sul baratro del 3%29/08/13 Lavoro, Politica Nazionale 113

“Niente trionfalismi, la gente ha ancora tanti problemi”29/08/13 Politica Nazionale 115

Caro biglietti e meno sconti da Milano a Napoli la sorpresa viaggia sul bus29/08/13 Trasporti 116

Niente Imu su prima casa e fabbricati agricoli29/08/13 Agricoltura, Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 118

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press unE il Resto del Carlino 29/08/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Idem, la Procura avvia l'inchiesta È di natura conoscitiva e per ora non è raMsato alcun reato

E' STATO rubricato come 'atti. relativi' l'esposto presentato in Procura dal capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi per la vicenda dei contributi previden-ziali versati dal Comune per i do-dici mesi in cui, fra il 2006 e il 2007, Josefa Idem ricoprì l'incari-co di assessore allo sport nella pri-ma giunta di Fabrizio Matteucci.

CONTESTUALMENTE gli at-ti sono stati annotati nel registro degli esposti. Ciò significa che al momento la Procura non ritiene che quanto rappresentato da And-si configuri una ipotesi di reato e che il pm delegato, Angela Scor-za, disporrà accertamenti al fine di approfondire la questione e ve-rificare se nella condotta descritta possano in effetti ravvisarsi estre-mi di reato. Solo a conclusione di questa indagine, la Procura deci-

derà se iscrivere notizia di reato nell'apposito registro e annotare anche il nome di Josefa Idem o se invece procedere in autonomia all' archiviazione degli atti. Una conclusione questa auspicata ov-viamente dalla difesa dell'ex mini-stro allo Sport, ovvero l'avvocato

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L'iniziativa dell'esponente di Lista per Ravenna fa riferimentoalfassunzione di Seti Idem presso L'associazione Kjak e ai

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Ermanno C icogna Eli D'altronde, fa notare la difesa, quegli mila cu-ro di contributi previdenziali ver-sati dal Comune non produrran-no mai alcun vantaggio a Idem che non potrà mai beneficiare di una pensione da dipendente non avendo mai finora svolto alcuna

L'avvocato Ermanno Cicognani, che assiste L'ex ministro allo Sporte «Quegli BmiLa euro di versamenti all'IN» non produrranno mai alcun vantaggìo per la Idem».

attività alle dipendenze di terzi se non, dal solo punto di vista forma-le, per quei 12 mesi fra il giugno 2006 e il maggio 2007. Dieci gior-ni prima di essere nominata asses-sore allo sport, infatti, Josefa Idem venne assunta dall'Associa-zione sportiva del marito, poi all'avvio dell'incarico istituziona-le si mise in aspettativa e il rappor-to privato poi si esaurì in quanto Idem, dalla primavera 2007 iniziò la preparazione per le Olimpiadi.

OLTRE ALL'ASPETTO di me-rito c'è comunque anche il fatto che la condotta posta all'attenzio-ne della Procura risale al 2007 e che un eventuale (e tutto da prova-re) intento truffaldino (mai peral-tro concretizzatosi in un evento), si arenerebbe nelle secche di una imminente prescrizione,

Carlo Raggi

LA VICENDA IN DUE ATTI

PASSATO Josefa idem giura da ministro

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

29/08/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Redazione: via Salare 40, 48121 Ravenna - rel. 0544 249611 - Fax 0544 39019 ta Pubblicità: S.P.E. - Ravenna Alberti, 60 - Tel. 0544 278065/ Fax 0544 270457

Uccide il figlio a colpi di accetta Sant'Alberto, l'ennesima lite in farm llia degenera in omicidio. La vittima è Nunzio Paolino di 36 anni Il padre, Giuseppe di 72 anni: «Mene sono liberato». E poi si consegna ai carabinieri In Nazionale

e alle pagine 2-3

La Procura avvia l'inchies a sul caso Idem L'indagine dovrà verificare il nodo dei contributi previdenziali

Lido Adriano, petizione

Negozianti critici: <La Pro Loco si dimetta» P A pagina 25

Servizi scolastici

Contro la crisi tariffe agevolate a A pagina 5

Russi

Frontale, paura per due W

A pagina 8

Cervia

Raccolta firme arti-treni lo

a A pagina 4 A pagina 24

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IL MINIMO_

CALO REDDITO

In caso di calo del reddito complessivo famigliare

fra -25% e -40%, la retta sarà ridotta del 20% Idei

30% per un calo fra -41%e -5%ì

...E IL MASSIMO

CALO REDDITO

Calo del reddito fra -6% e -70%: riduzione retta

del 40%. Retta ridotta del 50% per un calo fra -71%

e -85%, e del 611% per calo oltre 1'85%

press unE il Resto del Carlino 29/08/2013

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Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

T. e agevolate arithen. si per le f .iglie Riduzioni per i servizi educativi e scolastici in base al reddito

AL CALO DI iscrizioni negli asili nido il Comune risponde con agevolazioni tariffarie a favore delle fiarniglie colpite duramente dal-la crisi. Una delibera tampone, voluta in via sperimentale dall'assessore all'istruzione Ouidad Bakkali, per chi ha figli che frequen-tano i servizi educativi e scolastici comunali, statali e convenzonati con il Comune (cren, crem, nidi, ristorazione, pre post scuola, tra-sporto scolastico). «Si tratta di una scelta mol-to importante che andrà a colmare un gran-de vuoto normativo commenta la Bakkali —. La crisi è sempre più pressante nelle eco-nomie familiari e la possibilità di accedere a delle scontistiche credo che sarà accolta con grande interesse». In realtà la prima riduzio-ne tariffaria, che riguarda il trasporto pubbli-co scolastico, è già stata effèttuata ieri matti-na. La risposta positiva è stata data a un ra-vennate che a luglio ha perso il lavoro e che, dopo aver effettuato i calcoli, accederà ad una scontistica del 30 per cento.

MA CHI può accedere alle agevolazioni? In prima battuta tutti i lavoratori dipendenti con contratti di lavori a tempo indetermina-to, che a partire da gennaio 2013 e fino al ter-mine dell'anno scolastico 2013-2014 subisco-no una significativa riduzione dell'orario di lavoro, si trovano in cassa integrazione, in mobilità o siano stati licenziati (esclusi i li-cenziamenti per giusta causa, non supera-mento del periodo di prova). A questi si ag-giungono i lavoratori a tempo determinato, a condizione che abbiano lavorato con un uni-co contratto almeno per 8 mesi nel 2011 e al-tri Otto nel 2012, che abbiano perso il lavoro a partire da gennaio 2013 e fino al termine dell'anno scolastico 2013-2014. Infine po-tranno accedere alle agevolazioni tariffane i lavoratori autonomi, piccoli imprenditori e artigiani che cessano l'attività con chiusura della partita Iva a partire da gennaio 2013 e fino al termine dell'anno scolastico 2013-2014. «Avevamo bisogno ha prose- guito l'assessore all'istruzione di concepi- re uno strumento veloce ed efficace che an-

classe incontro ai rapidi cambiamenti, pur-uoppo in peggio, che questa fase di contrazio-ne economica sta riservando alle famiglie. La crisi è sempre più violenta e le famiglie faticano ad affrontare il regolare pagamento delle tariffe dei servizi, soprattutto laddove subentra un cambio reddituale in corso d'an-no e l'Isee impiegato per la definizione delle rette registra tali cambiamenti con notevole ritardo riferendosi ai redditi percepiti nell'anno precedente».

LE AGEVOLAZIONI potranno infatti esse-re richieste dalle famiglie con una fascia Isee inferiore ad una certa soglia, in questo caso 35mila euro. La delibera è però voluta anda-re oltre. Il calcolo Isee riguarda infatti i reddi-ti dell'anno 201.2 e chi è stato licenziato nell'anno in corso rischierebbe di rimanere fuori dal nuovo strumento, nonostante le dif-ficoltà. Al momento della richiesta dovrà es-sere presentata la seguente documentazione: certificazione in cui il datore di lavoro dichia-ra che la propria ditta è ricorsa alla cassa inte-grazione, con l'indicazione del relativo perio-do e della minore entrata reddituale che ne deriva al dipendente; documentazione atte-stante la riduzione sostanziale dell'orario di lavoro rideterminato dal datore di lavoro e copia delle buste paga; documentazione atte-stante la perdita del lavoro o la cessazione dell'attività. La nuova 'tariffa decorre dal me-se successivo alla presentazione della richie-sta completa di documenti per i servizi a tarif-fa mensile, mentre per i servizi a 'tariffa an-nuale (pre post scuola e trasporto scolastico) viene applicata la nuova tariffa. Queste le modalità di riduzione della tarifti: in caso di diminuzione del reddito complessi-vo famigliare compresa fra -25 e -40% ridu-zione retta del 20%; da -41a -55% riduzione retta del 30%; da -56 a -70% riduzione retta del 40%; da -71a -85% riduzione retta del 50%; oltre meno 85% riduzione retta del 60%. Per ottenere le agevolazioni si dovrà presentare la documentazione agli uffici dell'area istruzione e infanzia siti in via Mas-simo d'Azeglio 2.

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ECCO CHI NE HA DIRITTO

cerlzoato c TUTTI 1 lavoratori erpenden con cont tavori a tempo indeterminato che a partire da gennaio 201 fino al termine dell<anno scotastico 2013-2014 ubiscono una gnificativa riduzione

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USTE d atte a, sî fa p u chiaro il quadro relativo dati sulle iscrizioni dei bimbi alle scuole d'i zia. Il dato aggiorna o z lla nata di ieri è di 135 bimbi pii attesa di un posto alla . scuola d'infanzia Nel detta- . g sono giunte ben 304

iiaande fuori termine. Su 04, 169 Piccoli hanno giù

un posto: quelli in attesa so- '. sii casa 135.

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'Associazione terroristica' per sei ragazzi Chiusa l'inchiesta su una serie di attentati anarchici: accusa pesantissima

VERSO IL GIUDIZIO

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Fra gli imputati, un diciannovenne ravennate (che al momento degli attentati era ancora minorenne) e altri cinque giovani provenienti da varie città d'Itakia

di CARLO RAGGI

L'IPOTESI d'accusa è pesantissi-ma: associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell'or-dine democratico e atti di terrori-smo con l'uso di dispositivi esplo-sivi. Riguarda sei giovani fra i 19 e i 29 anni, aderenti alla Federa-zione Anarchica Informale-Fron-te Rivoluzionario Internazionale, Tutti sono a piede libero. Uno dei sei, diciannove anni compiuti ad aprile, è ravennate, gli altri sono di varie parti d'Italia. Gli 'attenta-ti' contestati sono il danneggia-mento dello sportello bancomat dell'Unicredit (nella foto) di via Cassino la notte del 21 settembre 2011, l'incendio della porta d'in-gresso dell'agenzia Unicredit di via Circonvallazione piazza D'Ar-mi la notte del 4 dicembre 2011 e il danneggiamento — furono ta-gliate le gomme — di I I auto par-cheggiate nel tratto nord di via di Roma, la notte fra il 19 e il 20 no-

v embr e 2011; 7 del-le auto era-no in lea-sing e locate all'Eni per l'uso dei di- \„. pendenti, Le altre 4 appar-tenevano a ra-vennati, fra cui un noto av-vocato.

L'indagine, coor-dinata dalla Direzio- ne distrettuale antima- • fiti di Bologna (i pro Anto- nio Gustapane e Antonella Seandellari) e svolta dal persona-le della Digos di Ravenna, è giun-ta al termine e la Procura a breve eserciterà l'azione penale con la ri-chiesta di rinvio a giudizio. Ini-zialmente l'indagine aveva coin-volto altri due giovani ravennati, una ragazza oggi 28enne e un ra-gazzo 23enne, ma nei loro con-

fronti non so-

no emersi indizi tali da far soste-nere l'esercizio dell'azione pena-le. Così gli atti sono stati archivia-ti. L'accusa più grave è quella di promozione e costituzione dell'as-

sociazione terroristica che sarà for-

i( malniente contestata a 5 degli un- putat i, fra cui anche il ravennate: la pena è da 7 a

15 anni di re-clusione. E'

chiaro che sarà tutto da dimostra-

re se quelle gomme tagliate, le martellate

e la fiammata possano costituire effettivamente

'atti di terrorismo'. Altra ipo- tesi di accusa riguarda il danneg-

giamento sia del bancomat preso a martellate sia delle auto cui so- no state tagliate le gomme. Per quanto riguarda i singoli episodi, il ravennate (indicato come esecu- tore materiale assieme a due com- plici, un toscano e un romano) ne risponderà davanti al tribunale

'AssoriaionL terroris,i ,," poi sei m,r-tai

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'FATTI DEL 2011

Banche e s„,k, nel mh1n Avidso d conctusìone ìndagini. per c enti contro due agenzie

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il Resto del Carlino

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29/08/2013 press unE

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dei minorenni di Bologna in quanto all'epoca dei fatti non ave-va ancora la maggiore età, mentre l'associazione ha avuto termime nel settembre 2012 quando la Digos effettuò le perquisizioni e all'epoca il ravennate era diventa-to maggiore n ne.

FONTI DI PROVA per l'accusa sono intercettazioni telefoniche e ambientali, consulenze grafologi-che su documenti sequestrati nel corso delle perquisizioni, e i.:nfor-!natiche e i risultati delle indagini svolte dalla Digos. La consulenza informatica si riferisce alle riveli-dicazioni on line effettuate all'in-domani dei due attentati all'Uni-credit, sui siti 'informa-azionein-fo' e 'culminenoblogs.org' o su al-tri siti come 'Culmine', Parolear-mate' o infine su pubblicazioni delle 'Edizioni Cerbero'. Secondo la Procura bolognese, dell'associa-zione terroristica fanno parte an-che altre persone, mai identifica-te.

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29/08/2013 press unE

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PALAZZO MERLATO DA SEHEMBRE AUMENTO DI DUE INDENNITÀ DI FUNZIONE o Premi di risultato per tutti dirigenti

Complessivamente destinata una somma di 750mila euro PREMI DI RISULTATO per tutti: le commissioni di valutazio-ne di palazzo Merlato hanno espresso valutazioni sostanzial-mente positive sul lavoro dei diri-genti comunali, come già avvenu-to l'anno scorso. Il Comune ha co-munque confermato un taglio del 10 per cento sui premi di risultato previsti dal contratto, riduzione che sale al 15 per cento per il diret-tore generale Carlo Boattini. Complessivamente, la somma de-stinata ai premi di produttività ca-la da 283 mila a 250 mila curo. Il numero dei dirigenti di Palazzo Merlato è infatti sceso da 23 a 22, dal momento che sono andate in pensione Raffaella Sutter e Anna Puritani, e per sostituirle è arriva-to un solo nuovo dirigente: si trat-

ta di Vittorio Severi, assunto tra-mite la procedura di mobilità vo-lontaria da un altro ente (era diret-tore generale del Comune di Cese-na). Assumerà la funzione di capo area servizi e partecipazione dei cittadini, di caposervizio alla par-tecipazione, cittadinanza e politi-che di genere e di responsabile dell'unità organizzativa per le po-litiche sull'immigrazione. In un secondo momento, nell'or-ganico di Palazzo Merlato dovreb-be arrivare un'altra figura dirigen-ziale, destinata al settore Patrimo-nio, ma che potrebbe essere impie-gata anche per altre funzioni. Se la figura verrà individuata, i diri-genti torneranno a essere 23. «E giusta risparmiare — spiega l'asses-sore al personale Massimo Came-

liani — ma va garantito il funziona-mento dell'ente. Ricordo che nel 2006 i dirigenti erano 39. E che anche numero complessivo dei dipendenti comunali è calato: og-gi sono 1.136».

ALTRE NOVITÀ riguardano le indennità di funzione, che da set-tembre aumenteranno per due di-rigenti: Paola Bissi — che da un an-no, oltre a essere capo area econo-mia e territorio, ha assunto anche la competenza sulla progettazione urbanistica vedrà crescere que-sta quota dello stipendio da 28.164 a 33,753 curo. Per Maria Brandi -- vicesegretario generale, oltre che responsabile del servizio risorse umane e qualità — la cifra salirà da 20.664 a 26.253 CU r0.

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PRMOSZZS',"RZ LA RELAZIONE

Itway, crescono i ricavi SEGNALI positivi per Itway: la relazione semestrale della so-cietà informatica ravennate ha visto crescere i suoi ricavi del 4,1%, da 46,6 a 48,5 milioni. Resta negativo il risultato net-to, ma con un miglioramento rispetto al 2012: da -863 mila curo a -474 mila. «Anche nel. primo semestre dell'esercizio in corso — commentano da itway — la strategia industriale del gruppo è stata quella di con-centrarsi su segmenti di busi-

ness a più alto valore aggiunto. Nonostante i pesanti effetti del quadro congiunturale, i risulta-ti ottenuti mostrano un recupe-ro di redditività industriale: ciò da un lato fa sperare in un possibile ritorno a un risultato positivo entro l'esercizio 2013, ma non si nascondono preoc-cupazioni derivanti dalle rin-novate tensioni politiche sul fronte interno e quelle genera-te sul fronte internazioanle dal-la crisi siriana»

press unE il Resto del Carlino 29/08/2013

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Noi ravennati di FRANCESCO MONTI

Lido Adriano, scuola cercasi Il 'nuovo polo scolastico di Lido Adriano' ha bisogno dei ghostbusters, gli acchiappa-fantasmi. Di anno in anno, di legislatura in legislatura, lo troviamo nei bilanci plurien-nali del comune di Ravenna, senza che nul-la di nulla ne sia stato finora realizzato. Nel frattempo, monta la polemica sul nuovo Istituto comprensivo del Mare. Istituto che unirebbe tutte le scuole della fascia costiera da Gasai Borsetti a Lido Adriano, per il qua-le Lista per Ravenna si è battuta strenua-mente, riuscendo a farlo entrare con fatica nel piano di riorganizzazione della rete sco-lastica ravennate, ma la cui attuazione, pre-vista con l'imminente inizio del nuovo an-no scolastico, il sindaco vuoi far slittare. Non siamo assolutamente d'accordo. La po-lemica ha origini lontane, si alimenta oggi grazie a guanto affermato, in più occasioni, dal sindaco e dall'assessore Bakkali i promet-tendo a Lido Adriano di avere un proprio istituto con tanto di dirigente e sede, pur sa-pendo che senza il nuovo polo scolastico non potrà mai essere attuato. I ragazzi delle medie, dopo aver viaggiato per anni da Li-do Adriano al quartiere Darsena di Raven-na, presso la scuola Montanari, da quest'an-no sono stati assegnati alla scuola di Marina di Ravenna. E chissà per quanti altri anni ancora durerà il loro andirivieni. Il sindaco iMatteucci deve smettere di conti-nuare a rilasciare improvvide dichiarazioni alla stampa, creando false illusioni: 'Confer-mo l'intenzione di creare un decimo istitu-to comprensivo a Lido Adriano: cerchere-

mo uno spazio normativo che lo permetta. Nel frattempo costruiremo la palestra, pri-mo tassello del nuovo polo scolastico'. Qual-siasi manufatto è eretto partendo dalle fbn-damenta e non dal tetto. Pasquale Minichini Consigliere territoriale di Lista per Ravenna

Ricapitoliamo: da anni Lido Adriano chie-de un suo polo scolastico che comprenda an-che la scuola media, oggi assente. Da anni l'amministrazione comunale promette e ras-sicura. Intanto, però, il tempo delle vacche grasse è passato, e — vista la carenza di risor-se per gli enti locali — i progetti sul polo sco-lastico dovranno essere ridimensionati. La creazione del decimo istituto comprensivo, con sede proprio a Lido Adriano, sarebbe già un passo avanti: il sindaco ha promesso che si farà tutto il possibile per ottenere il risultato. Sarebbe un segno di attenzione verso una località popolosa quanto proble-matica, che non merita di essere la cceneren-mia' dei lidi ravennati: e se il cambiamento partisse proprio dalla scuola?

lo lettere (reux 15 righe) venne indirizzole il Resto del Carlino

vie Salere i 40 - 48100 RAVENNA tel. 0544 249611 - fax 0544 39019

(C. e modi: cronacer.revenne@iicerlinemet

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L'EVENTO Fiera Biennale:

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il<UN SUCCESSONE» Per patron Nicola Usti

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DESOLAZIONE 11 cantiere abbandonato. A Iato, Savorani

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Le Perle,

inaugurazione a Pasqua Nuova data per l'apertura del centro commerciale. Ma le incognite sono molte

di FRANCESCO MONTI

I LAVORI di costruzione del cen-tro commerciale `Le Perle' potreb-bero riavviarsi entro la metà di ot-tobre. Lo ha assicurato ieri la pro-prietà, durante un incontro con il sindaco Giovanni Malpezzi, l'as-sessore uscente alle attività econo-miche Germano Savorani e D u-mas Minzoni, che lo sostituirà da sabato.

«LE CONDIZIONI per la riaper-tura del cantiere ci sono», fanno sapere dal Comune. I lavori sono fermi da poco meno di un anno. Il motivo è che due dei tre soci di Fa-enza Erre proprietaria del com-plesso — hanno richiesto il con-cordato preventivo per evitare il fallimento: si tratta della reggiana Unieco e dell'immobiliare roma-na Ali spa, titolari, rispettivamen-te, del 40 per cento e del 20 per cento delle quote (il resto è della Bertozzini Costruzioni di Pesa-ro). La sospensione prolungata dei lavori, a quanto pare, è dovuta ai tempi necessari ai tribunali per emettere i decreti relativi ai con-cordati. Un passaggio dopo il quale si spera — le banche dovrebbero erogare il credito necessario a completare l'opera.

Un altro versante della vicenda è la difficoltà nella vendita degli ol-tre 100 spazi commerciali. La Pro-mos di Brescia, società incaricata di trovare acquirenti, conta di po-ter arrivare almeno al 70 per cen-to di spazi venduti, quota conside-rata il limite minimo per giustifi-

care l'apertura del cosiddetto 'out-lei' (la stessa Promos rifiuta que-sta etichetta, dato che il nuovo festyle village' dovrebbe essere un centro commerciale di alta fascia, con boutique e negozi monomar-ca che venderanno i loro prodotti a prezzo pieno). Tempo fa, prima

che i lavori si bloccassero, la quo-ta era inferiore al 30 per cento. Se i tempi saranno rispettati, il centro 'Le Perle' aprirà a Pasqua del 2014. La prudenza è d'obbli-go, vista la lunga catena di rinvii: inizialmente ri naugurazio ne era prevista per settembre dello scor-

LODSSEA

L\ OCCO

I Lavori al, '1,ifestyte village', noto ai faentini

come outtef (dezione errata sono fermi da

molti mesi per problemi finanziari di due od

dei costruttori

LO 1,,,x„„„

Se i costruttori ricevere no

credito dalle banche i Lavori riprenderanno

a ottobre. Si punta a vendere il 70 per cento

dei negozi disponibili

NUS1 CERT it fondo di perequazione destinato ai comuni è garantito da fidejussione

so anno.

AD ATTENDERE la 'fumata bianca' sulla nascita del centro commerciale sono anche le ex di-pendenti Omsa non assorbite da Ati: Faenza Erre promette di assu-merne una ventina. La situazio-ne, comunque, dovrebbe essere chiara fra poche settimane: il 30 settembre, infatti, scadrà la ft-dei ussione da 2,5 milioni posta a garanzia delle opere di urbanizza-zione che Faenza Erre deve obbli-gatoriamente eseguire. Se la situa-zione non sarà sbloccata per quel-la data, il Comune procederà a escutere la fideiussione. Non è comunque in discussione il 'fondo di perequazione' destina-lo a Faenza e agli altri Comuni del comprensorio per interventi a favore del centro storico: la som-ma di 380 mila curo annui per cin-que anni (di cui 228 mila spettan-ti alla città delle ceramiche) è ga-rantita da un'altra fideiussione bancaria.

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Luca Massaccesi Direttore Confcommercio

Chi ha tenuto te vetrine aperte pur sapendo che non avrebbe fatto grandi affari è stato comunque contento

Mancarlo Melandri Direttore Contesercenti

I negozianti sanno fare i conti e c'è chi non avrebbe guadagnato. Comunque gli orari vanno rivisti

W. SUCCESSO Alcuni degli artisti di strada sotto il Pavaglione. Si stimano in I Smila le presenze per la serata di spettacolo in città

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«Chi ha tenuto aperto ha colto un'occasione» Buskers; le associazioni (li commercianti commentano le vetrine chiuse notate in centro

di LORENZA MONTANARI

«LA SERATA di lunedì con i Buskers del Festival di Ferrara è stata un grande succes-so. Alcuni commercianti hanno colto l'oc-casione e altri no, ma dietro a queste scelte ci sono diversi aspetti da considerare». E' il parere unanime di Luca Massaccesi e Gian-carlo Melandri, direttori delle sezioni lu-ghesi di Confcommercio Ascom e Confe-sercenti, dopo polemiche sorte riguardo ai negozi chiusi nel Pavaglione in una serata che ha visto la presenza di quindicimila persone, provenienti anche da fuori Lugo. Molti cittadini, sono pareri raccolti a margi-ne, hanno sottolineato che «così non si dà una bella immagine della città», ma anche che «i commercianti poi non si devono la-mentare se tengono chiuso proprio quando c'è tanta gente in giro».

Di certo, commenta Massaccesi, «i com-mercianti che hanno tenuto i negozi aperti pur consapevoli che per loro non era un'oc-casione per fare molti affari, sono rimasti ugualmente contenti perché si è trattato di una bella 'vetrina', visto il grande afflusso di persone anche da fuori. Poi c'è stato chi ha preferito rinunciare, limitandosi alla consapevolezza, acquisita da esperienze precedenti, che il ritorno sarebbe stato scar-so». Il direttore di Confcommercio però ri-leva anche un altro aspetto: «Va sottolinea-to che nel Pavaglione ci sono diversi nego-zi che hanno cessato l'attività — dice — e le loro vetrine chiuse e spente possono esse-re state interpretate come una chiusura oc-casionale. Certo è che a Lugo si sta eviden-ziando il problema della discontinuità com-merciale, sia per via dei negozi definitiva-

mente chiusi che per le scelte che ognuno fa in queste occasioni». E certo è anche che non è la prima volta che a Lugo e dintorni si verifica questa si-tuazione. «Si tratta — afferma Melandri — di un problema annoso: ciascun commer-ciante decide in base ai suoi metodi di ven-dita, alla sua clientela e di certo sa fare bene i suoi conti. E così — prosegue il direttore di Confesercenti — c'è chi sa che più gente c'è in giro e più venderà, ma, soprattutto tra chi tratta merceologie costose o partico-lari, ci sono molti che sanno che non vende-ranno nulla in un'occasione come quella dei Buskers e non sono nemmeno interessa-ti ad aprire solo per fare promozione, aven-do già una clientela fissa»,

NEL CASO della serata di lunedì ci sono stati comunque anche problemi organizza-

tivi. «L'iniziativa — spiega Melandri — è stata proposta un po' all'ultimo momento e, dati i costi (coperti dalla Banca di Roma-gna, ndr), non ha visto la fattiva partecipa-zione degli oltre 100 negozi aderenti al con-sorzio AnimaLugo, insomma è un po' pio-vuta dall'alto'. Ma in base al successo ci si può augurare che vada meglio il prossimo anno, anche con l'inserimento dell'evento nel calendario di AnimaLugo». Il problema delle scelte dei singoli commer-cianti si estende anche, più in generale, agli orari d'apertura. «I ritmi di vita sono cam-biati — dice Melandri —, di conseguenza sono cambiati anche gli orari degli acqui-sti. Si rende quindi necessaria una riflessio-ne in questo senso, finalizzata a rendere ve-ramente produttivi i tempi di apertura dei negozi. Ci vorrà un po' di tempo, ma credo che alla fine ci si riuscirà».

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eas A Bubano, nell'imolese e stato scoperto

erzo focolaio i inftuenza aviaria

rea ione

Nati:allevamento andranno abbattute circa <150mila galline ovalole per bloccare

epidemia SOTTO LA LENTE L'allevamento di Bubano teatro del nuovo focolaio

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PREOCCUPAZIONE FRA GLI ALLEVATORI DOPO IL NUOVO FOCOLAIO IMOLESE

«Un all e ingiustificato» Bagnara e inclusa nella 'zona di protezione' e massima allena

di LUIGI SCARDOVI

«L'ALLARME relativo all'in-fluenza aviaria che si sta diffon-dendo in questi giorni è senza dubbio eccessivo e ingiustifica-to». C'è preoccupazione fra gli al-levatori del lughese, in particola-re dopo la scoperta di un 'RIVO fo-colaio di aviaria a Rubano, nell'Imolese, a pochi chilometri da quello scoperto la settimana scorsa. In provincia di Ravenna sono i comuni confinanti di Ba-gnara e parte di solarolo a essere stati inseriti dall'Unione europea nella 'zona di protezione', con le misure più restrittive che riguar-dano la soppressione dei volatili e il divieto dí commercializzare par-tite di pollame vivo, pollame pron-to da allevare, pulcini di un gior-no e uova da cova, verso altri Stati membri e Paesi terzi. «Non è affatto giusto — continua il titolare di una piccola azienda del Lughese che alleva gallina ova- iole — che sia l'intera categoria di allevatori a pagare le conseguenze di una situazione che coinvolge, loro malgrado, un ristretto nume-ro di nostri pur sfortunati colle-ghi». La ditta rientra infimi nella cosiddetta zona di sorveglianza sa-nitaria istituita dalla Regione. Ol-tre al comprensibile timore di as-sistere da un giorno all'altro all'ab-battimento delle miglia dei suoi volatili, esprime non poca preoc-cupazione anche per le conseguen-ze che i tre recenti casi di focolai di influenza aviaria riscontrati a Mordano (2) e a Ostellato potran-no avere sul futuro della sua azien-

da. Il piccolo imprenditore lancia una precisa accusa: «Mi preme sottolineare buona parte della re-sponsabilità nella diffusione di questi focolai ce l'hanno gli am-bientalisti continua Essi in-

.MA.R.EZZA «La gente è suggestionabile Calano le vendite di pollo ma qui parliamo di galline»

fatti non vogliono capire che il grosso salto di qualità che è stato fatto per tutelare la salute umana è da individuarsi nelle tecniche che la stragrande maggioranza di allevatori adotta per la separazio-ne delle feci. Allevare l'animale all'interno delle gabbie e impe-dendogli di essere a contatto con

gli escrementi significa mantener-lo in salute. Le moderne gabbie sono infatti spaziose e dotate di ra-schiaunghie, area stretching, luci che producono l'effetto dell'alba e del tramonto, nidi oscurati per de-porre le uova e ogni altro accorgi-mento, il tutto senza un contatto tra l'animale e le feci. A giudizio degli ambientalisti, invece, i vola-tili devono essere liberi di razzola-re in spazi aperti, ma è proprio co-sì che si diffondono le infezioni anche a causa di uccelli migratori infetti o di qualche altro animale intruso. Il buon senso è diventato merce rara».

L'IMPRENDITORE lancia poi l'allarme legato al vistoso calo dei consumi di prodotti avicoli che si. sta registrando da un paio di setti-mane: «La paura non deve esiste-re. In Italia di influenza aviaria

non è mai morto nessuno e non ci sono rischi, le misure sono solo preventive — continua . E' ve-ro che in passato si sono registrati alcuni decessi in Paesi dell'Est Eu-ropa:, ma condivano i piatti di pa-sta con il sangue 'fresco' degli ani-mali». Purtroppo gli allevatori stanno pagando a caro prezzo la si-tuazione: «Ovviamente, l'auspi-cio è che dopo il rallentamento di questi giorni la produzione possa riprendere in tempi brevi. Temo pero che non sarà facile, perché la gente è facilmente suggestionabi-le. Pensi che conosco persone che non mangiano fiorentine da anni, ossia da quando si cominciò a par-lare di 'mucca pazza'. Come cono-sco macellai che in questi giorni hanno incrementato le vendite di carne di maiale, a fronte di un dra-stico calo del pollo. E questo, no-nostante il pollo con la gallina ova-iola, non c'entri nulla»,

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rrabbbi A destra Domenica

La Torre e Messi° Zanoni, al centro Luca Marchi, a fianco Shari Shirnia.

Commercianti ed esercenti sono sulpiedediguerra:«Anchesesi tratta di un'iniziativa privata, non

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Una razeolt: IirnenLroiflnduai

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LA POLEMICA TURISTICA

Una raccolta fe e contro il tre coi nmerrianti «Thgliati jìiori, estate rovinata»

di ALEX GUAIO

«ORMAI questa stagione è anda-ta persa con danni incalcolabili. Ma entro la fine dell'anno occorre trovare una soluzione per noi commercianti penalizzati dal tre-nino di Milano Marittima». Mario Somma (nella foto a lato), proprietario di una sala giochi all'incrocio tra viale 2 Giugno e la Terza Traversa, è tra i più. infuria-ti contro l'iniziativa intrapresa da un gruppo di albergatori e bagni-ni dell'Anello del pino, i quali hanno affittato un trenino turisti-co per trasportare gratuitamente i loro clienti dalla periferia al cen-tro di Milano Marittima. Un'idea che non ha proprio digerito.

«IN 22 ANNI di attività. conti- nua Somma non ho mai visto un tale deserto». Dall'Anello del pino, infitti, il mezzo parte per fermarsi alle porte della zona pe-donale, tagliando fuori un gruppo di circa cento negozi situati su una fascia di un chilometro che contava sulla passeggiata dei turi-sti per raggiungere il centro.

«Anche se si tratta di un'iniziati-va privata, non può arrecare un danno così elevato ad altri im-prenditori», aggiunge Shari Shir-na, anch'esso sulla Terza Traver-sa da 22 anni con un'attività di pizzeria al taglio.

SHIRNA che si sta occupando di una raccolta di firme tra i com-mercianti 'trascurati' dal passag-gio del trenino. «Le nostre attività dichiara sono sorte contando sul flusso di pedoni che quest'anno ci è stato

portato via. Abbiamo segnalato il nostro disagio già a inizio giugno, ma a nulla sono serviti gli appelli all'amministrazione comunale e alle associazioni di categoria, che avrebbero dovuto tutelarci mag-giormente davanti a un'idea così mal gestita. A fine stagione deci-deremo come agire per trovare una soluzione».

TRA LE PROPOSTE del grup-po dei commercianti, recita la pe-tizione, ci sono l'istituzione di una giornata 'No T.a.m.' (No tre-

nino a Milano Marittima) con le saracinesche abbassate in segno di protesta o una manifestazione davanti al municipio. «Così non si può continuare. L'estate 2013 è ormai perduta, tanto che a settembre resterò aper-to solo i weekend, ma non potrò sopravvivere a un'altra stagione di tabula rasa», sbotta Luca Mar-chi dell'omonima gelateria.

TRA GLI imprenditori danneg-giati ci sono anche i giovani Ales-sio Zanoni. e Domenico La Torre, che proprio quest'anno hanno ini-ziato la loro attività al Bar Honey lungo il viale 2 Giugno. «Questo purtroppo è stato un an-no senza dubbio sbagliato per co-minciare l'attività — dichiarano i con un sospirone i due ragazzi, quasi allargando le braccia —, vi-sto che vediamo i turisti passarci davanti per andare a prendere il caffè in centro. Tanti piccoli im-prenditori sono stati messi in cri-si da una proposta autorizzata sen-za pensare alle sue conseguenze per l'intero sistema di Milano Ma-rittima».

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L:DO ADRANO N UN ESPOSTO UN ELENCO CON OLTRE CENTO RICHIESTE

E la Fantinelli scrive al sindaco: «Troppi nodi Oiti»

PRESIDENTE Paola Fantìnellì

UN DECALOGO di richieste ar- ticolato in ben 111 punti. Un lun- go elenco contenuto in un espo- sto che la presidente della pro lo- co di Lido Adriano, Paola Fanti-

ha rivolto con un esposto al sindaco. La notizia però è stata fat- ta pervenire ai giornali all'indo- mani delle dichiarazioni entusia- stiche della stessa Fantinelli sull'andamento estivo. Lido Adriano è in contro tendenza, ma i nodi da sciogliere sono ancora parecchi. A diffondere la lettera Alvaro Ancisi, capogruppo di Li- sta per Ravenna. Viabilità, strada, pulizia, trasporti, urbanizzazione. E ancora servizi, erosione, raccol- ta rifiuti, rete commerciale. L'elenco è lunghissimo. Ad ogni

modo, assicura la Fantinelli, «molti di questi problemi sono di-ventati cronici e non hanno mai. ricevuto una co:ncreta risposta. Questa lunga lista ha lo scopo di

I PUNTI Viabilità, pulizia, trasporti, erosione, raccolta rifiuti e telecamere di sorveglianza

richiedere all'amministrazione una maggiore attenzione e una mi-gliore programmazione degli in-terventi, nonché un maggiore im-pegno nella gestione delle risorse già impegnate». Per questo, con-clude la presidente pro loco, «au-

spichiamo che nel 2014 molte di queste voce possano trovare una soluzione».

L'ELENCO parte sviscerando i problemi sulla sicurezza: control-lo appartamenti, rilascio di licen-ze comme rciali, telecamere di sor-veglianza. Il secondo punto è sull'erosione, manutenzione alle scogliere e protezione dell'abita-to. Quindi viabilità e strade: la pe-ricolosità di via Bonificia, i mar-ciapiedi che mancano, l'asfalto groviera. Ancisi sottoscrive le ri-chieste in blocco, rimarcando co-me «gran parte di questi problemi riprendono o sviluppano temad-che che Lista per Ravenna ha esposto nel proprio programma».

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PUNTA MARNA

Negozi e turisti in calo costante «Ma piangere

non serve» A PUNTA Marina si inizia a tirare le somme di una stagione estiva non proprio lusinghiera. La crisi, anche da viale dei Navigatori, è passata di prepotenza. «In un decennio abbiamo assistito alla chiusura di decine e decine tra negozi, ristoranti, pizzerie, pub, discoteche, bar, alberghi, pensioni e mini golf in. nome di un'edilizia sempre pii! aggressiva — commenta il consigliere territoriale pentastellato Paolo Cornacchione —, e questo è stato possibile grazie ad una gestione miope del nostro territorio». L'impresa del mattone tiene parecchio a questa piccola località balneare. Il Conad di viale dei Navigatori avrebbe dovuto far spazio a nuovi appartamenti, per trasferirsi affianco al parcheggio scambiatore. E ci vollero

1.600 firme raccolte dai cittadini per impedire che ciò avvenisse. «Non riusciremo invece ad evitare la chiusura del Play Park prosegue Cornacchione ovvero la storica pista di pattinaggio, ultimo baluardo turistico rimasto nel paese, a favore, sembra, della costruzione di 175 bellissimi e indispensabili appartamenti». I commercianti delineano un quadro 2013 decisamente complesso. «I turisti sono sempre meno e noi dobbiamo trovare il modo di andare avanti con quello che c'è» dicono dall'interno del parco giochi Play Park. Meno pessimistiche le parole da. parte dei gestori della macelleria che si affaccia sul viale principale: «Purtroppo piangersi addosso non porta a nulla. Io prendo quello che viene e cerco di non lamentarmi». I cittadini chiedono tuttavia che, prima che a nuovi edifici, si pensi a rimettere in sesto il paese, riqualificando anzitutto il viale principale e mettendo in sicurezza viale delle Americhe.

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«Che ci sia tanta gente a Lido Adriano fa felici tutti: turisti che non si sentono

soli, commercianti e ristoratori, oltre al Comune che incassa la tassa di soggiorno»

C'è bisogno di una svolta

N e Gli eventi non rispondono alle esigenze dei clienti

ELISABETTA WOLAK

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«Però si è persa una grande occasione perché

paese, quest'anno si è riempito grazie ai proprietari di appartamenti»

Negozixii

:21,3,f2k:

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Negozianti all'attacco: «Pro Loco da cambiare» In "petizione accuse sull'organizzazione: «Programmazione estiva scarsa»

A LIDO ADRIANO ci sono una ventina di voci fuori dal coro, per lo più quelle di -titolari di negozi e bar, che vogliono mettere i punti-ni still'andamemto dell'estate 201.3. «Lido Adriano: un'occasio-ne persa. Il futuro turistico è sem-pre più incerto: questo è il titolo scelto per la petizione sottoscritta nei giorni scorsi.

«CI AUGURIAMO — si legge nel documento — che qualcuno vada più a fondo nell'analisi dei dati per non andare incontro a fu-ture delusioni. Che ci sia tanta gente a Lido Adriano fa felici tut-ti: i turisti che di giorno non si sentono soli, i commercianti e i ri-storatori che fanno qualche affa-re, il Comune che incassa la tassa di soggiorno. A ben vedere però si è persa una grande occasione per-ché il paese, quest'anno, si è riem-pito grazie ai proprietari di appar-tamenti che, a causa della crisi economica, sono venuti in vacan-za nelle loro case di Lido Adrian invece di andare in Grecia o in Sardegna, e non le hanno affittale a fluisti. Se avessero cercato di af-fittarle, in molti sarebbero stati delusi. Ma a essere delusi sono gli stessi che sono venuti qui in ago-sto per annoiarsi mortalmente ogni sera. Non c'è un appunta-mento serale per famiglie, uno spettacolo che non sia un concer-to rock, una festa dello sport o del mare e gli altri lidi ci hanno sur-classato». A essere sotto accusa è dunque anche la programmazio-ne estiva della Pro Loco che «im-poverisce la località anziché arric-chirla». «C'è bisogno di una svol-ta afferma Elisabetta Wolak, ti-tolare della Caffetteria Mi laccio portavoce dei bar

nel dire che i commettiti dei clien-ti sugli eventi è negativo perché non rispondono alle reali esigen-ze di chi viene qui per passare le vacanze. Abbiamo anche presen-tato nostre proposte che però non sono sigte prese in considerazio-ne. In più la Pro Loco sta decen-trando troppo le iniziative, col ri-sultato di disorientare il turista. Un paese per funzionare deve ave-re una sua anima, un suo centro, una piazza riconosciuta da tutti». Sono in molti a ritenere che la lo-calità vada avanti grazie agli sfor-zi degli operatori piuttosto che per merito della Pro Loco. «Ci vorrebbe gente competente so-stiene il 'titolare del bar Blue In

che tutti conoscono come Carlet-to —. Di vicende ne ho viste tante in tutti questi anni e non mi piace puNtare il dito contro qualcuno, ma è pur vero che ognuno deve arend.eisi la sua parte di responsa-

ità». Carletto dice anche d aver firma-to un altro documento che sta cir-colando in questi giorni, con l'obiettivo di far ritornare ai verti-ci della Pro Loco lo storico presi-dente De Lorenzi: una soluzione che piacerebbe a molti. Forse non è un caso che la petizione si con-cluda peroprio con la richiesta che l'intero consiglio della Pro Loco si dimetta «affinché il ricam-bio favorisca U rilancio di Lido Adriano».

Roberta Bezzi

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niiI11 31i ornere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

REDAZIONE E PUBBLICI,: VIADE GASPERI.5 - RAVENNA-TEL: 0544-218262 FAX: 0544-33793. SPEDIZIONE IN A.P.-D.L. 351'03 (CONV. IN L.27,'0241, ART. 1 COMMA1 -DCB FORLI'ALTRE SEDI: RIMI (0541-354111), FORLÌ 5543-3020), CESENA 5547-111900j, IMOLA (0542-28780). OSI (0549-995147) - E-MAIL: RAVENNACORRIEREROIAGNAJT - IN ABBINAMENTO CON LA STAMPA

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euro 1,20 Anno XXI / N. 230

GIOVEDÌ 29 AGOSTO 2013

15 Giro di Romagfia La città si prepara

r la ribalta

40 4: Pepixine Brusi orna in scena

con il Porto IZobur nell'anrichi

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Il corpo del 36enne Nunzio Paolino mentre viene portato fuori dalla casa. (Foto Massimo Fiorentini)

W. FACTORY SMR„F SRL k STRADA DELLA ROMAGNA 238 - GAB1CCEMARE (PU) 61011 TEl 0541-950313 - FAX 0541-831512

jlifo@factorystotesdli

Padre uccide il figlio a colpi di accetta. La vittima è un 36enne

In manette ilgenitore di 71 anni RAVENNA. Uccide il figlio di 36

anni al termine di una lite furi-bonda a colpi di accetta. In ma-nette un pensionato di 71 anni. Il dramma ieri pomeriggio a

Bambini in un asilo nido Sono circa 250 quelli che ancora senza posto all'asilo

WRIPRICH

Sant'Alberto. Il padre è uscito dopo la mattanza: «Ho ucciso mio figlio: mangiava, dormiva e non faceva niente».

• ROSSI alle pagine 3 e 5

RAVENNA. Sono 245 i bambini che ancora non hanno trovato posto tra nidi e materne. Il Comune non dispera e la situazio-ne potrebbe migliorare. Intanto un taglio alle ret-te di scuole, mense e tra-sporto scolastico per le fa-miglie colpite dalla crisi. • SERVIZI alle pagine 6 e 7

Asili, in 245 restanno fuori Ma con la crisi il Comune taglia le rette

Frontale fra auto Feriti due bambini

Grave un pensionato

MORDANO. Tocca all'azienda agricola Liberelle di Bubano. Già avviate tutte le procedure

Aviaria, il virus non si ferma più Nuovo focolaio scoperto in un'azienda Eurovo: 121mila galline da abbattere

«Turismo, non si vive solo di cultura»

RUSSI. Un 81en-ne, forse per un malore, ha invaso la corsia opposta e si è scontrato con un'auto a bordo della quale c'era-no una mamma con i suoi due L'incidente a Russi bimbi di 3 e 5 anni che sono rimasti feriti.

• SERVIZIO a pagina 8

MORDANO. E sono quattro. Il quarto focolaio di aviaria è stato scoperto ancora nell'Imolese, all'a-zienda agricola Liberelle di Bubano, sempre del gruppo Eurovo. Sono scattate immediatamente le procedure sanitarie. Da abbattere altre 121mi-la galline.

• SERVIZI a pagina 21

«Abbattono alberi poi gettano i rami

nel Sillaro» • SERVIZIO a pagina 22

RAVENNA. E' chiaro l'assessore regionale al Turismo Maurizio Me-lucci che risponde a un'uscita al Tgl del mi-nistro Br ay: la gente vuole divertirsi non c'è solo la cultura. Sulla tassa di soggiorno: c'è chi l'ha e chi no, serve una sola tassa per tutti.

• C111.0 a pagina 10

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pTI-r k e n

Infanzia, il Comune spende 19 milioni Ma 245 bambini restano

ancora senza posto tra nidi e materne A pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico rimane forte la richiesta

Prevista l'apertura di una nuova sezione per le materne e 30 nuovi posti per i nidi

di SABRINA LUPINELLI

RAVENNA. Nelle scuole comunali ci sono ancora 245 bimbi in lista d'attesa, 135 per un posto nelle scuole dell'infanzia e 115 per quanto riguarda i nidi d'infanzia. A pochi giorni dall'inizio del nuovo an-no scolastico rimane for-te la pressione nelle scuo-le, anche se è prevista l'a-pertura di una nuova se-zione per le materne (+ 6 posti) e 30 nuovi posti per i nidi. «E' in corso - spiega l'assessore all'Infanzia O-uidad Bakkali - un aggior-namento costante delle li-ste d'attesa. Solo con l'av-vio dell'anno scolastico, quando sarà terminato il lavoro di scrematura del-le richieste, tra doppie i-scrizioni e rinunce. Per

quanto riguarda le mater-ne, è prevista l'apertura di una nuova sezione, ma già ora sono ancora dispo-nibili sei posti al Veliero di Porto Corsini e all'Ai-rone di Fosso Ghiaia. Per quanto riguarda i nidi, i posti disponibili, una de-

L'assessore Bakkali: «E' in corso un aggiornamento costante delle liste d'attesa»

«Alla copertura si potrà in parte provvedere attraverso nuove convenzioni con i nidi privati»

cina, si trovano a Marina di Ravenna, Sant'Anto-nio, San Pietro in Vincoli e al Nido Rasponi di Ra-venna. La situazione però è ancora fluida perché a partire dal 3 settembre i-nizieremo a raccogliere le domande fuori termine».

Di fatto mancano però all'appello 39 posti nei "lattanti", 59 nei "semidi-vezzi" e 17 "divezzi".

«Alla copertura delle ri-chieste in attesa - aggiun-ge l'assessore Bakkali - si potrà in parte provvedere attraverso nuove conven-

zioni con i nidi privati, per un totale di 30 posti bimbo in più circa. Si tratta di un intervento re-so possibile dall'utilizzo di risorse che nel prece-dente anno scolastico ab-biamo dovuto utilizzare per garantire il completa-

mento delle sezioni di scuola dell'infanzia stata-le a tempo pieno, che per il prossimo anno scolasti-co invece provvederanno da sole, con il proprio per-sonale, al completamento di ben sette orari». Le ri-sorse messe a bilancio dal

Comune per le scuole so-no di 10 milioni 653 mila euro per le materne e 7 milioni 945 mila euro per i nidi, con i quali si riu-scirà a confermare una copertura dei posti bimbo intorno al 98 per cento nelle materne e del 34 per

cento nei nidi d'infanzia. Per il prossimo anno sco-lastico però ci sarà da fronteggiare anche un picco negli ingressi dei bimbi portatori di handi-cap, che passeranno da circa 40 nel 2012-2013 ai 60 attuali. «Questo compor-

terà un più stretto lavoro di equipe con il Servizio di neuropsichiatria in-fantile - sottolinea l'asses-sore Bakkali -, che stiamo valutando, e naturalmen-te un incremento delle o-re di lavoro per gli edu-catori».

Nelle scuole

comunali ci

sono ancora

245 bimbi in

lista

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scuole

del l'infanzia

e 115 ai nidi

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L'assessore all'Istruzione Ouidad Bakkali

k2211ZZAZ,

Quando la crisi colpisce l'Isee non è più equo Nuovi tagli alle rette

RAVENNA. Riduzioni fi-no all'80 % per le rette dell'asilo nido, ma anche per i trasporti scolastici, per i centri ricreativi esti-vi o per le mense. Queste le misure "d'emergenza" messe in campo dal Co-mune con una delibera approvata recentemente dalla Giunta su proposta dell'assessore all'Istru-zione Ouidad Bakkali e spiegata ieri nei dettagli alla stampa locale anche dal capo area Istruzione e Politiche di sostegno Dia-nella Maroni.

In pratica l'obiettivo del Comune è stato quello di andare oltre i criteri di e-quità garantiti dall'Isee, la cui riforma tanto an-nunciato dal governo ap-pare purtroppo ancora lontana.

Le agevolazioni riguarde-ranno sia quelle famiglie colpite dalla perdita di lavo-ro, sia quelle alle prese con la cassa integrazione o altre forme di riduzione di sti-pendio e ore lavorative, ma anche i lavoratori autono-mi, come piccoli imprendi-tori e artigiani, costretti a chiudere la partita Iva per una contrazione degli affa-ri. «Ma visto che l'Italia è anche il Paese della preca-rietà diffusa - ha specificato l'assessore Bakkali - abbia-mo pensato di tutelare an-che i lavoratori con contrat-ti a tempo determinato».

Due le uniche condizio-ni richieste: aver lavorato

almeno 8 mesi negli ulti-mi due anni e avere un I-see inferiore ai 35mila eu-ro.

«Il rischio - ha spiegato Dianella Maroni - è che molte famiglie possano a-ver presentato un Isee con un certo valore di reddito a dicembre relativo al 2012, ma poi siano state colpite da licenziamenti o casse integrazione nel febbraio o nel marzo suc-cessivo. In quel caso il lo-ro reddito reale sarebbe diverso da quello stimato e andrebbero incontro a difficoltà per pagare rette o l'abbonamento dell'au-tobus».

Da qui l'idea di avviare una politica di riduzione delle tariffe. Quanto? Sarà il Comune a calcolare l'e-satto importo dello sconto alla luce della documenta-zione portata dalle fami-glie interessate negli uffi-ci dell'Area Istruzione In-fanzia di via D'Azeglio 2 .

Per prima cosa bisogne-rà compilare un modulo reperibile sul sito del Co-mune e poi, in base al caso specifico, bisognerà alle-gare una certificazione del datore di lavoro in cui si dichiara che la ditta è

ricorsa alla cassa integra-zione, con relativa indica-zione del periodo e della decurtazione di stipen-dio. Per i lavoratori di-pendenti serviranno an-che due buste paga in mo-do da poter calcolare la differenza tra il 2012 e il

2013. Per chi ha chiuso la partita Iva o purtroppo ha perso il lavoro basterà in-vece portare solo la docu-mentazione relativa. La nuova tariffazione decor-rerà dal mese successivo alla presentazione dei do-cumenti.

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Le riduzioni sono già cominciate

A un padre disoccupato il primo sconto di 30 euro RAVENNA. La nuova

delibera della giunta è stata presentata solo ieri eppure, già prima della conferenza stampa, un padre di famiglia raven-nate aveva già potuto usu-fruire dei benefici previ-sti. Un pri-mo caso che merita di es-sere raccon-tato anche per spiegare meglio co-me funzio-nano i nuo-vi criteri. La persona in questio-ne aveva in-fatti un va-lore Isee di 22 mila euro (ognuno lo può leggere a pagina 8 del proprio modulo) quindi infe-riore ai 35mila euro previsti come soglia. Ma purtroppo il la-voratore è stato licenziato in luglio e quindi il suo reddito reale è stato rical-colato a 12.900 euro.

Più del 40 per cento di riduzione annua. In quel caso la riduzione della retta (nel suo caso specifico si trattava dei trasporti scolastici) è stata fissata al 30%. In

questo modo l'abbona-mento per il figlio inve-ce di costare 120 euro l'anno costerà solo 91 euro.

Ovviamente in base all'impatto della crisi su ogni famiglia au-

menta an-che il valo-re delle ri-duzioni fis-sate al 20% per ridu-zioni tra il 25 e il 40% delle entra-te, al 30% per ridu-zioni tra il 41 % e il 55 %, del 40% per ta-gli tra il 56 e il 70 e così via, arri-vando fino al 60% nel caso in cui il calo degli ingressi fa-

miliari superino l'85 % rispetto al 2012.

Un piccolo aiuto con-creto alle tante famiglie colpite dalla crisi, alcu-ne delle quali a dire il vero alla luce dell'au-mento della disoccupa-zione femminile i figli al nido hanno già rinun-ciato a portarli da tem-po, come dimostrano le statistiche del Comune.

Uno scuolabus

Senza lavoro da luglio l'abbonamento costerà 31 euro in meno

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Piano sosta, via alle multe E spuntano anche

i parcheggi alla "rovescia"

Navetta gratuita per il centro

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\ \ • 29/08/2013

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Navetta gratuita per il centro Dal 16 settembre tra piazzale Pancrazi e via Pistocchi con sosta all'ospedale

di RICCARDO ISOLA

FAENZA. Una navetta con sponsor. Dal 16 settembre prenderà il via in città il ser-vizio gratuito che da piazzale Pancrazi porterà i faentini e i lavoratori da via Pistocchi. Si tratta di una novità facente parte del progetto di riorganiz-zazione della sosta, che fino all'il gennaio 2014 rimarrà in forma sperimentale. «Una scel-ta, quella delle sperimentazio-ne del servizio - afferma l'as-sessore ai lavori pubblici Clau-dia Zivieri - che abbiamo preso per poter avere un lasso di tem-po congruo ad effettuare un'a-nalisi statistica sul servizio».

Il nuovo servizio pubblico urbano, composto da due bus elettrici gestiti dalla ditta Er-bacci, seguirà il tragitto che da piazzale Pancrazi, nuovo par-cheggio scambiatore della cit-tà, porterà i passeggeri fino a

via Pistocchi, a pochi metri da piazza del Popolo. Nel mezzo è prevista una sola fermata, all'altezza dell'ospedale. La ca-denza del servizio sarà di 8 mi-nuti e seguirà tre turni gior-nalieri. Il park and bus sarà at-tivo nei giorni feriali dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12.30 alle 15.30 e dalle 17.30 alle 20. «Il servizio per questi quattro mesi - spie-ga l'assessore Zivieri - avrà un costo di 55mila euro e verrà fi-nanziato interamente dai pro-venti del piano sosta. Inoltre -spiega - proprio per l'innova-zione portata, la ditta produt-trice dei bus li ha messi a di-sposizione del Comune in mo-do gratuito. I costi saranno quelli dell'attivazione del ser-vizio e dell'assicurazione. Il nostro intento - conclude la Zi-vieri - è quello di offrire un ser-vizio a chi frequenta l'ospedale per tempi più o meno lunghi e soprattutto a tutti quei lavora-

tori che prima lasciavano in sosta lunga la macchina den-tro le mura».

Per quanto riguarda la novi-tà della sponsorizzazione è l'assessore all'ambiente Ro-berto Savini a spiegarne le ca-ratteristiche. «Recentemente siamo stati contattati dalla dit-ta Stafer di Faenza che, venuta a conoscenza delle caratteristi-che di sostenibilità ambientale del progetto del bus navetta ed essendo stata recentemente certificata Emas, ha voluto contribuire a suo modo a fi-nanziare il progetto. Un fatto nuovo in città, soprattutto per-ché nasce spontaneamente da un soggetto imprenditoriale locale, al quale va tutto il no-stro e il mio personale ringra-ziamento, che di fatto ha deci-so di acquistare uno spazio pubblicitario che verrà inseri-to sulla livrea delle navette. U-na sponsorizzazione pubblici-

taria che sarà pari a 2mila eu-ro». Questo è solo il primo pas-so. Per Savini, infatti «non pos-siamo che essere contenti della scelta fatta da questa azienda e per questo non ci dispiacereb-be che potesse rappresentare solo un primo caso di una più lunga serie. Trovare realtà

pronte ad affiancare l'Ammi-nistrazione in progetti come questo non può che portarci ad allargare l'invito anche ad al-tri soggetti che intendano pro-muovere le proprie attività sfruttando anche mezzi parti-colari come quelli del bus na-vetta».

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ISTAMpubbliciascuolad

\ \ • 29/08/2013

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Turismo, nel Ravennate a luglio un incremento del 4% Maggiore invece l'incremento delle presenze sui lidi, con un più 5,33 per cento

La ruota a Marina di Ravenna

RAVENNA. Gli ultimi dati sulle pre-senze turistiche nel territorio del co-mune di Ravenna hanno segnato nel mese di luglio un incremento del 4,84 per cento, passando da 683.471 visitato-ri dello stesso mese del 2102 ai 717.202 di quest'anno (più 33.731). Maggiore inve-ce l'incremento delle presenze sui lidi, con un più 5,33 per cento. Nel dettaglio, crescono del 3,39 per cento Lido di Clas-se, del 5,31 Marina di Ravenna, del 38,89

Lido di Dante; e cala dell'1,38 Lido di Savio. Le oltre 700 mila presenze di lu-glio pesano per circa la metà sulle pre-senze complessive del primo semestre dell'anno, che segna un più 2,32 per cen-to sullo stesso periodo del 2012 (si passa da 1.555.330 presenze a 1.591.433, con un aumento di 36.103). Il primo semestre dell'anno si è contraddistinto anche per un aumento delle presenze degli stra-nieri, pari all'8,31 per cento.

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Non solo cultura, larnte vuole divertimi»

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,‹Non solo cultura, lagententole divertirsi»

ascoDlodl bene.

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Lo spunto dopo le dichiarazioni del ministro Bray al Tgl. «Sei turisti su dieci non vanno nelle città d'alle». Sull'abusivismo: non è più folklore, bene i vigilantes

«Non solo cultura, la gente vuole divertirsi» Melucci: «la tassa di soggiorno c'è chi l'ha e chi no. Ne serve una uguale per tutti»

di PATRIZIA CUPO

RAVENNA. «Il turismo è inchiodato. E basta par-lare sempre e solo di cul-tura: 6 turisti su 10 non vanno nelle città d'arte, ma al mare, in montagna o sui laghi». Ce l'ha col ministro Bray, l'assesso-re regionale al turismo Maurizio Melucci, e con l'intervista rilasciata ieri al Tg1 nella quale, con de-ciso ottimismo, il vertice del dicastero alla cultura, con delega al turismo, Massimo Bray, ha redat-to un bilancio positivo delle presenze nelle città d'arte e ha confermato l'impegno del governo sul decreto valore-cultura, ma - rileva Melucci - ha "dimenticato" il turismo, quello vero. «E' ora di passare ai fatti: il mini-stro dialoga e si è impe-gnato, e questo va bene. Ma noi assessori ancora a luglio gli abbiamo pre-sentato l'elenco del da farsi: è ora di agire». E, sul meteo e le previsioni "impazzite", conferma

l'assessore, «ci stiamo la-vorando: con una regola-mentazione dei siti di previsioni che mettano al lavoro figure professio-nali per un'esatta divul-gazione».

Riguardo alle dichia-razioni di Bray al Te: il problema starà forse nell'aver accorpato la delega al turismo al mi-nistero alla cultura?

«Sì, per me è stato un errore. Non c'era necessi-tà di un ministero al tu-rismo, ma dal mio punto di vista, sarebbe stato più utile unirlo allo sviluppo economico, perché di questo di tratta. Di econo-mia: il turismo è l'attrat-tore più importante per visitare l'Italia. E' evi-dente che per noi la filie-ra dei beni culturali e sto-rici sia un valore aggiun-to a livello mondiale, ma insieme a questa, dobbia-

mo sostenere una buona filiera di imprese del tu-rismo. Un esempio: il mi-nistro parla di Pompei. Possiamo fare un bel la-voro per Pompei e nono-stante sia stato fatto, ora dobbiamo mettere in mo-to un meccanismo tale per cui visitare Pompei deve essere facile e attrat-tivo. E' proprio qui che soffriamo: su come in Ita-lia ci si deve arrivare, su quanto tempo ci voglia

per ottenere un visto». Trasporti e vie d'ac-

cesso, meno burocra-zia, rapporto qualità prezzo, tasse eque. E' questa la sua ricetta?

«Agevolare l'accessibi-lità all'Italia, rendere ef-ficiente il sistema dei tra-sporti e migliorare il rap-porto qualità-prezzo dell'offerta. Defiscalizza-re le ristrutturazioni di alberghi come fatto per le abitazioni, eliminare le

lungaggini per il rilascio dei visti. E poi la tassa di soggiorno: così non va».

Sì, in un'intervista a Il Sole 24 ore, lei ha par-lato di tassa a "geome-tria variabile" ma già Bray, intervistato pro-prio dal Corriere Roma-gna, aveva annunciato la volontà di trasfor-marla in una tassa di scopo...

«Esatto, ad oggi, c'è chi ce l'ha e chi no. E deci-

dono i Comuni e così non va bene. Serve una tassa uguale per tutti e che ma-gari diventi tassa di sco-po, come ha detto Bray al Corriere, finalizzata a so-stenere il comparto, l'E-nit, i Comuni... Insom-ma, occorrono politiche attive per il turismo».

La riviera romagnola saluta con rammarico l'estate che sta finendo. Diverse note stonate hanno reso difficile la

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AigtMpubbliciascuolad

LE CANNONATE L'assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci

stagione, a partire dall'attualità con le previsioni meteo che non ci azzeccano.

«Sul terrorismo sul me-teo, ci sono delle iniziati-ve in corso: vediamo di fa-re una regolamentazione sui siti perché questi ab-biano delle figure profes-sionali che diano delle in-formazioni corrette. Ma sulle condizioni meteo in generale, è chiaro che non si può fare molto: stiamo assistendo ad e-venti meteorologici di particolare violenza un po' su tutt'Italia...».

Abusivismo commer-ciale: le spiagge roma-gnole e riminesi sono state passate ai raggi x quest'estate...

«L'abusivismo non è un problema solo romagno-lo, ma italiano. Quando c'è la crisi forte, aumenta la pressione fiscale e si pensa di risolverla facen-do gli abusivi. Non è più solo un fatto folkloristi-co: l'iniziativa del prefet-to di Rimini Claudio Pa-lomba è buona (vigilan-tes e volontari privati sulla spiaggia a far da "ronde", ndr): è stata fat-ta una prima sperimenta-zione e dal prossimo an-no possiamo partire col piede giusto».

Sulle strategie per il rilancio del comparto, non è in agenda un in-contro tra tutti gli as-sessori regionali e il ministro Bray?

«L'incontro c'è già sta-to, a metà luglio. Sono stati esposti problemi e proposte. Il ministro dia-loga e si è impegnato e questo va bene. Ora, pe-rò, ci aspettiamo i fatti. C'è un provvedimento per inserire il rilancio del turismo nella legge di sta-bilità e mi auguro che questo impegno venga mantenuto. Bisogna con-certare e bisogna lavora-re. Passiamo dalle propo-ste ai fatti».

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Per i rifiuti ora si paga la Tares

\ \ • 29/08/2013

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«Con la Tares a rischio le piccole attività dei paesi» Allarme del sindaco di Palazzuolo per le sperequazioni di una tassa «incubo anche di chi deve applicarla»

PALAZZUOLO SUL SEN I O. «La Tares, la nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti e per l'e-rogazione dei servizi ambientali è un'incubo non solo per chi la deve pagare ma anche per chi la deve applicare». E' netto il commento del sin-daco di Palazzuolo sul Senio, Cristian Menghet-ti, sulla nuova tassa che andrà a sostituire la vec-chia Tarsu. Osteggiata fin dalla sua prima com-parsa perché troppo esosa, la Tares è stata con-gelata dal governo, ma la sua stangata resta co-munque dietro l'angolo. «L'aspetto più critico -spiega il primo cittadino - è che rispetto alla Tar-su i Comuni saranno obbligati a coprire il 100% dei costi senza poter intervenire direttamente con risorse, lavoro e mezzi in proprio». Della se-rie «se fino allo scorso anno potevamo vantare di avere la tassa sui rifiuti più bassa del Mugello e di buona parte della Romagna, dal 2013 anche i palazzuolesi saranno costretti a pagare quanto i residenti degli altri comuni». Per questo Men-ghetti definisce la Tares «una tassa nata male in quanto non tiene in considerazione le zone di-sagiate ed il reddito delle famiglie obbligando le Amministrazioni a chiedere gli stessi soldi all'o-peraio e al benestante. Mettere mano al tassa sui rifiuti - suggerisce Menghetti - sarebbe stata una

buona occasione per legarla al reddito, con equi-tà e progressione; invece a pagare saranno sem-pre i soliti». Non se la passano meglio i proprie-tari di negozi, ristoranti e attività professionali; l'ondata di aumenti colpirà anche loro, in alcuni casi, con forti aumenti rispetto al saldo Tarsu. Idem per i negozi di ortofrutta, pescherie e fio-rai, che dovranno sborsare cifre folli per la pro-pria piccola attività. «A causa delle Tares ri-schiamo di rimanere senza fruttivendolo e senza fioraio visto che per negozi di 30 metri quadrati si troveranno a sborsare quasi 800 euro, cifre folli se paragonate al reddito di queste piccole attività che in montagna sopravvivono grazie al-la propria virtuosità e non certo per il giro di affari. Ma sono preoccupato anche per bar e ri-storanti, già colpiti dal calo dei consumi». Ma c'è anche chi godrà di vantaggi. Le banche, per e-sempio, vedranno calare mediamente della me-tà il saldo dovuto al Comune, mentre i super-mercati potrebbero addirittura spendere meno del negozietto di paese. Per questo per il primo cittadino mugellano «la Tares turba il sonno di chi la deve pagare, ma anche di chi è costretto ad applicarla. L'amarezza più grande - conclude - è quella di non poter decidere».

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Le Perle, riprendono i lavori nel cantiere

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Le Perle, riprendono i lavori nel. cantiere

Una veduta

del cantiere

del grande

villaggio

dello

shopping

Le Perle che

si affaccia

sulle corsie

dell'A l 4

I lavori sono

fermi da

tempo ma

dopo

l'incontro di

ieri pare

che gli

operai

possano

tornare al

lavoro già

nelle

prossime

settimane

per

completare

il progetto

\ \ • 29/08/2013

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LA Clì AOILLA Ot110 SHOPPING SI FARA' La proprietà ieri ha mandato segnali rassicuranti al Comune di Faenza. Pare scongiurato lo spettro di una possibile "cattedrale nel deserto"

Le Perle, riprendono i lavori nel cantiere Apertura più vicina dopo un anno di stop

FAENZA. «Entro i primi quindici giorni di ottobre il cantiere "Le Perle", or-mai fermo da quasi un an-no, riprenderà a funziona-re a regime». Questo è quanto afferma l'assesso-re Germano Savorani, a seguito dell'incontro che si è tenuto ieri a palazzo Manfredi tra l'ammini-strazione comunale e i vertici di Faenza erre, pro-prietaria del life style Vil-lage. «Siamo ottimisti -conferma Savorani - visto che nella riunione la proprietà ci ha assicura- to che entro settembre la questione e- conomica che pende sulle proprie spalle si dovrebbe essere risolta. Di conseguenza -prosegue Savorani - ci è stato dichiarato che la pre-visione di poter aprire il complesso entro Pasqua 2014 viene confermata». U-na notizia che apre nuovi scenari diversi in quella che ormai molti davano come una nuova e possibi-

le "cattedrale di cemento nel deserto".

A quanto emerge dallo status del cantiere insi-stente in via Bisaura, i la-vori che oggi mancano al completamento della nuo-va cittadella della moda non sono poi molti. A quanto pare manca la con-clusione della pavimenta-zione dell'intero sistema di viabilità interna a cui si aggiunge qualche lavoro di pulitura e affinamento complessivo. «Tutti inter-venti - spiega Savorani -che permetterebbero, al-meno un mese prima della ipotizzata apertura, di po-ter consegnare gli spazi di vendita ai proprietari che poi dovrebbero allestirli». Allo stato attuale però non si sa ancora quanti negozi siano stati effettivamente venduti. Il progetto inizia-le ne ipotizzava 125, gi ul-

Confermate le previsioni di un'apertura a Pasqua

timi dati confermavano che si era ancora lontani da questo traguardo. Dalle informazioni che proven-gono dal recente passato si parla, infat-ti, di poco più del 50%. Ma era or-mai il "lon-tano" 2012. Situazione che non sembra essere cambiata di molto in questi mesi.

Secondo voci non uffi- ciali e con- fermate, per cercare di riempire lo spazio com- merciale da 27mila me- tri quadrati

di superficie commercia-le, si sarebbe deciso di ri-modellare l'impianto pro-gettuale, permettendo l'inserimento di alcune a-

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età dei è stata

ziende con grandi superfi-ci di vendita a disposizio-ne.

Se oggi siamo ancora in questa fase di grande in-

certezza la causa è da ricondurre soprattutto alla crisi fi-nanziaria che ha colpi-to la Unieco

scrl. Nel marzo scorso, in-fatti, il colosso delle co-struzioni di Reggio Emi-lia, nonché general con-tractor per la Faenza erre proprietaria del comples-so, ha presentato al Tribu-nale la richiesta per un concordato preventivo. U-na mazzata, in termini di liquidità, che di fatto ha portato ad uno stop pro-lungato del cantiere facen-do posticipare la data di a-pertura della cittadella dello shopping faentina.

Ma solo la m 125 negozi assegnata

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camento soprastante a stratificazioni archeologi-che". Vista la zona, ricca di insediamenti di epoca romana, potrebbero esser-ci delle sorprese durante gli scavi. Verrà inoltre in-trodotto un collettore fo-gnario per migliorare la situazione idraulica in cui sorgerà l'infrastruttura. Dopo numerose elabora-zioni progettuali proposte dalla ditta, la stessa ha poi sottoscritto lo scorso feb-braio il progetto esecuti-vo, ora approvato anche dal dirigente comunale Roberto Buonafede. La maggiorazione contrat-tuale risulta di 812 mila euro, derivanti da lavori e oneri legati alla sicurezza (727 mila euro), spese tec-niche (9.600 euro) e Iva (2016 euro). I lavori do-vrebbero partire il prossi-mo anno e saranno fra gli argomenti caldi della cam-pagna elettorale. Le oppo-sizioni faranno leva sulle "promesse non mantenu-te", la maggioranza difen-derà il suo maxi progetto.

Anlerme, Dosi (1d,

. . . . .

Approtato il progetto del sottopasso

Uo dolce

L'infrastruttura, strategica per la sicurezza, consentirà di unire la Statale Adriatica a via Dei Cosmonauti bypassando la linea ferroviaria

Approvato progetto del sottopasso Opera da 13 milioni; 7,7 vanno alla ditta esecutrice. Ancora da completare gli espropri

di MASSIMO PREVIATO

CERVIA. Il sottopasso della Statale Adriatica compie un altro passo a-vanti con l'approvazione del progetto esecutivo, ma il Comune deve ancora completare la fase degli e-spropri. I lavori, per un importo di 7,7 milioni, pre-vedono il collegamento fra via Cosmonauti e la Ss 71 bis tramite uno svincolo a livelli sfalsati e un sotto-passo appunto della linea ferroviaria. L'importo complessivo dell'opera su-pera i 13 milioni e prevede solo per gli espropri 2,3 milioni. Il Consorzio coo-perative costruzioni di Bologna che ha vinto l'ap-palto per la progettazione e l'esecuzione delle opere, ne percepirà 7,7. Lo sca-valcamento della Statale è maturato con la conven-zione del 2008, stipulata fra il Comune di Cervia (640 mila euro), la Regione Emilia Romagna (3 milio-ni), la Provincia di Raven-na (1,5 milioni), Anas (5

L'appalto è stato vinto dal Consorzio cooperative costruzioni di Bologna Vari contrattempi hanno

finora frenato i lavori Ecco l'area che sarà

interessata dal maxi

cantiere da oltre 7 milioni

di euro

milioni) e Rfi (140 mila eu-ro), cui si aggiungono 1,5 milioni di patrimoniali. Lo scopo è quello di met-tere in sicurezza una delle strade più trafficate e in-sanguinate d'Italia, all'al-tezza dell'incrocio con la Ss 71. Si tratterebbe dell'entrata più diretta a Cervia, via Pinarella, so-

prattutto per gli automo-bilisti che provengono dal casello autostradale di Ce-sena. Ma una serie di con-trattempi hanno finora frenato l'inizio dei lavori, tanto da ritardarli oltre questa legislatura, anche se erano stati spesi duran-te l'ultima campagna elet-torale. L'approvazione del

progetto definitivo porta la data del 28 aprile 2010, poi si è proceduto all'ap-palto con base d'asta di 9,4 milioni; quindi, nel 2011, è arrivata la firma del con-tratto con la ditta vincitri-ce e sono stati depositati 655 mila euro alla Cassa depositi e prestiti per le in-dennità di esproprio. At-

tualmente sono in corso di completamento le proce-dure di "acquisizione bo-naria, esproprio e presa in possesso" delle aree inte-ressate dall'intervento. L'anno scorso, inoltre, è stato affidato (per circa 22mila euro) l'incarico re-lativo all'assistenza "allo scavo meccanico di sban-

Pagina 20 Nell'area di intervento, ricca di insediamenti di epoca romana, dagli scavi potrebbero affiorare importanti reperti

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press LinE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

L'EDITORIALE

Se Letta muore è per tre giorni "Perché noi tutti ormai sap-piamo che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge". Al premier Enrico Letta, grande amico e fan dei No-madi, è andata proprio così. E con lui sono usciti dal se-polcro, lasciando di sasso pie donne, centurioni, scribi e farisei in rigoroso ordine di apparizione: Angelino Alfa-no, che ancora non si era tolto le bende e già cinguet-tava "Missione compiuta". E Silvio Berlusconi, quasi in-credulo dopo le sportellate ricevute in questo periodo, che ha scolpito nella roccia la frase storica "sono stati ai patti". Come dire "non ci a-vrei scommesso neanche un'azione di Mediaset". Let-ta è risorto, speriamo non solo per tre giorni, perché ha cancellato la seconda rata dell'hnu. Togliendo in un colpo solo le castagne dal fuoco a un Pdl avvitato sulla decadenza, a un Pd avvitato su se stesso e togliendo il brodo di coltura alle stupi-daggini primordiali di Bep-pe Grillo. Letta è risorto per-ché ha promesso per il 2014 la service tax che "farà scat-tare il meccanismo della re-sponsabilità: pago, vedo, vo-to". Se ci riuscirà la moltipli-cazione dei pani e dei pesci sarà roba da dilettanti. E Dio, una tantum, accetterà il turo over.

Stefano Andrini

RUSSI

Schianto frontale: feriti due bimbi C'è probabilmente un malore che ha colpito l'anziano conducente di una Polo all'origine dello scontro frontale avvenuto nel primo pome- riggio di ieri a Russi, lungo via Garibaldi. L'uomo, 81 anni, residente sul territorio comunale, ha invaso la corsia opposta di marcia finen- do per travolgere una Citroen sulla quale viaggiavano madre e due figli, di 3 e 5 anni, Nell'impatto ha avuto la peggio l'anziano, in pro- onori riservata, ferite di media gravità per madre e bimbi, A pag.12

CASALFIUMANESE

Furto Ladri in Municipio Rubato un Pc dall'Ufficio tecnico

I carabinieri di Casalfiumanese stanno indagando su un furto aggravvato avvenuto tra lunedì e martedì negli uffici del Comu- ne di Casalfiurnanese. La forbice di tempo indicata è molto am- pia: va dalle 17.45 di lunedì, al primo mattino di martedì. Ruba-

. - to un computer portatile. A pagina 22

Dopo il raptus ha atteso i carabinieri "Mi sono solo difeso". Così, a caldo, il 72enne - ancora insaguinato, si sarebbe giustificato davanti ai carabinieri. Poi la confessione: 'Ho ammazzato mio figlio'.

pig

ALL'INTERNO

Brisighella Massa e Ferrari al Trofeo Bandirli Sabato a Brisighella la gran giornata del 'Trofeo Bandi-

intitolato al grande pilo- ta romagnolo di Fl, che que- st'anno premia Piero Ferrari, il vicepresidente della Scu- deria del Cavallino Rampan- te; oltre alla presenza delle 'Rosse', tra cui l'ex bolide di Gilles Villeneuve, sarà pre- sente il ferransta Felipe Massa come ospite d'onore.

A pagina 18

Faenza 1115enne Filippo baby asso di tiro a segno Un baby faentino ai cam- pionati italiani di Tiro a se- gno che si disputano a Ro- ma dal 5 all'8 settembre: si chiama Filippo Ossani, ha 15 anni, ed è campione regio- nale 2013 nonché 1° classifi- cato in Italia della specialità PlOsp (Pistola a 10 metri Ragazzi). Un autentico cec- chino che frequenta il Liceo Classico con ottimo profitto.

A pagina 18

ristorantobabaler ,nm

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GIOVEDÌ

LA V 29. AGOSTO 2013

CE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

ul foll 'IN2N:13O6 x1

Sant'Alberto: al termine di una lite Giuseppe Paolino ha ucciso il figlio 36enne Nunzio

Ammazza il figlio a colpi di accetta o ucciso mio figlio". Le braccia alte, in se- gno di disperazione

Co- munque

o di liberazione. Co- e sia, in quella frase stril-

lata ai carabinieri c'era già tutto quanto accaduto poco prima delle 18 di ieri al quarto e ultimo piano di quella palazzina popo- lare di via Nigrisoli 136 a Sant'Al- berto. Giuseppe Paolino, 72 armi, aveva appena ammazzato il fi- glio 36enne. Una furibonda col- luttazione a colpi di accetta e coltello. Il 36enne è morto den- tro all'appartamento, senza nemmeno riuscire a chiedere aiuto, raggiunto al corpo da di- versi fendenti. Anche il 72enne è uscito dallo scontro con varie ferite: tanto che è stato poi rico- verato in ospedale dove è stato sistemato in stato di arresto in U- no stanzetta nell'ala del reparto malattie infettive piantonata dai carabinieri. E' holm nella nottata il pur di turno, Angela Scorza, lo ha interrogato alla presenza del suo legale, l'avvocato Alessandra Marinelli, in attesa di essere o- perato a un braccio.

A pagina 11

IMOLA Danni economici stimati in 5-6 milioni

Aviaria: 1,1 milioni di animali da abbattere

D opo il secondo caso di aviaria rilevalo a Mordano dal- l'Istituto zooprofilartico di Forn martedì, supera quota 1,1 milioni il numero di capi da abbattere. Le prime stime riferiscono perdile economiche per 5-6 milioni

ll di 'neo. Dopo una breve pausa, la Regione torna nel cool H7N7. Sul S.7(a111(1 episodio iniolese, l'assessorato regionale alle Po-

litiche per la salute commenta: "Il diffondersi della malattia era prevedibile perché avvenuto nell'ambito della stessa azienda di produzione e a pochi chilornena dell'altra focolaio".

A pagina 21

CASTEL DEL RIO SCHIANTO IN BICI

Sessantenne soccorso dall'elicottero del 118 dopo violenta caduta in bicicletta lungo la Provinciale Montanara A pagina 22

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press unE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

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ROMAGNA Mega-aziende: servono noMrasaniii.i?

calo, co,la in o

Mega-aziende: servono alla nostra sanità? DIBATTITI 11 primo pensiero che viene alla mente farebbe affermare che la dimensione ideale non è né maxi né mini

rima di poter prendere visio- ne del documento regionale elaborato dalla Giunta e dall'Assessorato Regionale

alla Sanità sulla creazione della A-zienda Sanitaria Romagnola ho cre-duto opportuno riflettere sulla elabo-razione teorica del dimensionamento di una area territoriale da destinare a una unica direzione amministrativa sanitaria, dei suoi vantaggi e dei suoi limiti, affinche' poi nella discussione del documento si possano avere degli elementi che ci permettano una maggiore facilità di ragionamento e di capacità valutativa.

Affermo subito che non sono con-trario alla formazione di una Azienda Sanitaria Romagnola , ma che desi-dero entrare nel merito del progetto sia tecnicamente che organizzativa-mente.

In effetti i tempi della Sanità sono 'duri' e mantene-re in equilibrio i suoi valori fonda-mentali (equità, qualità e diffusio-ne a tutti) con la carenza di risorse, in costante dimi-nuzione, non ap-pare compito facile.

I dati sulle Aziende. Sorge spontanea una domanda:

ma quale è la dimensione ideale delle Aziende Sanitarie?

Il primo pensiero che viene alla mente e dettato dal buon senso fa-rebbe affermare né maxi né mini. Il processo storico degli ultimi venti an-ni va comunque verso processi di ag-gregazione.

Se confrontiamo infatti il numero delle Aziende Sanitarie del 1992 nel territorio nazionale , rispetto a quelle esistente ad oggi non possiamo non sottolineare che le Aziende stesse so-no passare da 659 a 145, mentre il numero delle Aziende Ospedaliere (cioe' separate da quelle territoriali per la dimensione degli Ospedali) so-no rimaste praticamente invariate, 81

nel 1995 e 80 nel 2012. I dati sono estremamente articolati

nel territorio nazionale con una sola Azienda Sanitaria ad esempio nelle Marche, 11 in Emilia Romagna, 12 in Toscana, 7 in Campania, 12 in Lazio , 15 in Lombardia ecc.

Il primo dato che salta 'all'occhio' e che la concentrazione Aziendale non sempre ha fatto bene ai conti.So-no noti i dati infatti degli sforamenti della Sanita' Campana e Laziale con lo stesso numero di Aziende della E-milia-Romagna e Toscana o i dati e-conomici in ordine della Regione Lombardia con un numero di Azien-de superiori (anche se con popola-zione superiore).

Ma quello che preoccupa e' il pro-cesso di aggregazione avvenuto nelle Aziende territoriali rispetto a quelle Ospedaliere rimaste stabili. Si sono

creati in parte O-spedali di serie A e di serie B. Que-sto processo non si accentuarà ridi-mensionando ul-teriormente le reti territoriali senza un ragionamento su quelle solo O-spedaliere? Avere

sanità di serie A in alcuni Ospedali lo dico subito non fa male. Male che va-da ci andremo a curare in quelle sedi (sperando di non averne bisogno), ma sarà questo possibile in eguale misura a tutti e alle stesse condizioni? E allora i principi di equità e qualità (qualità per le strutture Ospedaliere entro le reti territoriali, in Romagna vi sono una decina di strutture con-tando le piu' grandi) non verranno disattesi?

I pro e i contro delle dimensioni mega

Indubbiamente la dimensione me-ga permette di diminuire l'impegno di risorse consentendo la razionaliz-zazione e l'accorpamento di servizi necessari al funzionamento dell'ap-parato sanitario.

Si pensi solo alla possibilità di con-

centrare gli acquisti di materiali, stru-mentazione e farmaci. Si pensi alla possibilità di concentrare la gestione amministrativa del personale, dei concorsi, dei bandi per le pulizie e la gestione del cibo ecc.

Si pensi alla possibilità di concen-trare alcuni servizi sanitari e di elimi-nare le ridondanze.

Ma accanto a questi i contro. Concentrare eccessivamente fa

perdere la identità delle strutture, la dimensione individuale di pazienti e operatori. Fa perdere in qualita' e rende tutto piu omogeneo, spersona-lizzato e spersonalizzante. L'Azienda Sanitaria Romagnola ad esempio a-vra' circa 15.000 dipendenti.Vi saran-no ancora i gruppi clinici, i Reparti e Specialisti di riferimento? Sono tutte domande e scommesse che dovran-no essere vinte.

Ma soprattutto vi sarà un vero con-trollo della spesa senza perdere in qualità assistenziale. Ci sarà da lavo-rare ma ci si potrebbe riuscire

Le Aziende flessibili e le Reti cliniche

Uno dei requisiti che dovrà avere

la futura Azienda Sanitaria sarà quel-lo della flessibilità in relazione al la-voro clinico e alla alta qualità assi-stenziale che si vuole mantenere.

Flessibilità significa non avere con-fini troppo rigidi fra le Aziende regio-nali permettendo la libera circolazio-ne dei pazienti, flessibilità significa avere luoghi di reale miglioramento della struttura assistenziale, flessibi-lità significa una struttura aziendale che permetta da una parte l'emergere di apicalità di indiscussa professio-nalità, apicalità che pero' sappiano fare crescere gruppi di professionisti in cui la crescita personale sia per-messa e favorita.

Una prova di questa flessibilità sarà lo sviluppo delle Reti Cliniche e cioe' la possibilità che si creino gruppi di lavoro interaziendali e aziendali, con partecipazione di professionisti al di fuori dell'Azienda ai trattamenti te-rapeutici.

Vi sono già parecchie reti cliniche nel nostro Paese con ottimi risultati. A Rimini esistono alcuni gruppi di la-voro interaziendale di ottimo livello. Vi sono collegamenti con Gruppi di lavoro internazionale nel Reparto

Il processo storico che si è sviluppato negli ultimi venti anni va comunque verso processi di aggregazione

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Alberto Ravaioli

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ROMAGNA Mega-aziende: servono noMrasaniii.i?

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calo, co,la in o

Oncologico e Ematologico, vi e' la partecipazione di Specialisti d'organo agli atti operatori per la chirurgia del fegato (il gruppo trapianti di Bologna, Ospedale S.Orsola), del pancreas( i gruppi di Milano, S.Raffaele e Ancona Le Torrette), della chirurgia del tumo-re ovarico in precedenza , ora i nostri operatori sono indipendenti e auto-nomi a alti livelli (in precedenza un gruppo inglese di Newcastle e uno di Milano).

Sono queste alcune delle sfide che ci aspettano nella trasformazione della Sanità Romagnola. Alcune cose rimangono chiare: non vorremo es-sere il solo terreno di sperimentazio-ne e di cambiamento e quindi moni-toreremo anche quanto avverra' in Regione e non vorremo essere il fa-nalino di coda della Regione per i processi di miglioramento e di inno-vazione.

E nemmeno divenire tessuto sani-tario con alcune apicalità che tutto decidono e pianificano senza un con-fronto reale con tutte le espressioni di interesse sanitario, sia associativo che individuale.

Alberto Ravaioli

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Fiere, prove tecniche di asse

REGIONI Stringere un'alleanza con Parma come primo passo. E rafforzare cosi' la presenza di Reggio Emilia nel comparto agroalimentare, anche in vista dell'Expo 2015

Fiere, prove tecniche di asse

"lia t 3kin 7L ' -

Stringere un'alleanza con Parma come primo passo per saldare l'asse delle fiere emiliano-roma-gnole lungo la via Emilia (fino a

Rimini, passando per Bologna). E raffor-zare cosi' la presenza della Fiera di Reg-gio Emilia nel comparto agroalimentare, anche in vista dell'Expo 2015 di Milano. E' quanto si legge nel comunicato con-giunto inviato oggi da Regione, Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fiera di Reggio Emilia, dopo il vertice di ieri in viale Aldo Moro a Bologna sul futuro del polo reggiano. "Nell'ambito di una piu' ampia strate gia di tutela e rafforza-mento dell'intero sistema fieristico re-gionale, pensato come quello previsto dalla legge regionale, e in particolare del suo comparto agroalimentare che rima-ne una delle priorità comuni- si legge nel comunicato delle istituzioni regio-nale e reggiane- occorre compiere ogni possibile sforzo per implementare una strategia unitaria e un'alleanza lungo l'asse della via Emilia, capace a sua volta

Fiera di Reggio Emilia

di allargare gli orizzonti e relazionarsi con le evoluzioni del sistema fieristico regionale, nazionale e internazionale. Il riferimento e' in particolare ai poli fieri-stici integrati del sistema regionale di Parma, Bologna, Rimini e del nord d'I-

• - zazione il comparto agro-alimentare e- miliano, si ritiene necessaria la ricerca e l'esame di tutte le possibili ipotesi per un protagonismo territoriale locale, ve-rificando se ci siano le condizioni per un'alleanza e collaborazione col vicino quartiere fieristico parmense". Cincontro aveva "l'obiettivo di fare il punto sull'at-tuale situazione delle società del quar-tiere fieristico reggiano- si legge ancora nella nota- l'incontro ha rappresentato una costruttiva occasione di confronto, nell'intento di sciogliere i nodi relativi alla situazione che si e' creata negli ulti-mi anni e che ha portato alla proposta di concordato presentata al tribunale. Tutti sono stati d'accordo sulla necessita' di collaborare e intervenire per un rilan-cio di Reggio Emilia Fiere, in particolare attraverso: il sostegno e il rilancio indu-striale; l'individuazione di collaborazioni e partnership strategiche; la salvaguar-dia e la gestione del patrimonio immo-biliare".

Vanda Borghi

talia, anche in previsione di Expo 2015 e considerando anche la valorizzazione della stazione Mediopadana".Nella rea-lizzazione di questo percorso, affermano ancora la Regione e le istituzioni pub-bliche di Reggio, "orientato alla valoriz-

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Il workshop

Fiere, prose tecniche di asse

UNIONCAMERE Un focus promosso a Bologna. In autunno in programma nuove iniziative

Settore costruzioni: fare business in India Alto potenziale di sviluppo, for- ti investimenti governativi, una domanda in costante crescita.

Sono queste le caratteristi-che che fanno del settore edi-lizia e infrastrutture una delle filiere più interessanti del gran-de mercato indiano. La confer-ma è arrivata dal workshop che si è svolto nella sede di Union-camere Emilia-Romagna a Bo-logna. "Dopo la meccanica a-gricola, si apre un altro percor-so, la filiera abitare-costruire-arredo per supportare le im-prese regionali sul mercato in-diano, uno dei più dinamici dove fare progetti integrati al fi-ne di collaborazioni. — ha detto Ugo Girardi, segretario genera-le di Unioncamere Emilia-Ro-magna - Il Sistema Camerale e la Regione Emilia-Romagna hanno messo in campo diverse azioni per accompagnare le imprese ed individuare le diret-trici di possibile sviluppo". La

relazione di esperti indiani, ta-vole rotonde di approfondi-mento e la presentazione delle attività progettuali hanno for-nito utili elementi alle impre-se.

Il "Real estate" costituisce il primo apporto del Pil dell'In-dia, e il quarto in termini di In-vestimenti Diretti Estero nel Paese. Si prevede che il settore toccherà quota 180 miliardi di dollari Usa di investimenti en-tro il 2020. Per B. Ramaswamy, direttore della società Landma-ster Projects Weblinks, opera-tore che ha oltre 40 anni di e-sperienza nel settore "le impre-se italiane dispongono del k-now how e delle competenze tecniche per affrontare la sfida degli appalti in India. La mo-dalità da seguire nell'approccio al mercato è di individuare i partner indiani giusti con cui costituire joint venture o con-sorzi "ad ombrello". Le azioni a

sostegno delle imprese regio-nali per entrare sul mercato in-diano proseguiranno in autun-no quando è in programma u-na missione incoming di sei o-peratori indiani della filiera e-dilizia e infrastrutture. Il 17 e 18 ottobre a Bologna in occasione del SAIE, saranno organizzati incontri "business to business".

Potranno aderire un massi-

mo di 50 aziende che saranno selezionate in base all'ordine di arrivo della scheda di adesione da trasmettere agli uffici di o-gni Camera di commercio pro-vinciale di riferimento entro venerdì 13 settembre.

Per informazioni, Mary Gen-tili, Unioncamere Emilia-Ro-magna, e -m ail: [email protected].

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RAVEN.

m l Me bimbi feriti in scontro === thmtale

C — n

LIDO ADRIANO - ANCISI (LPRA) RENDE PUBBLICO L'ESPOSTO

La Pro loco tira le orecchie alla giunta "Comunità abbandonata al suo destino" Un esposto firmato dalla presidente della pro loco di Lido Adriano, Paola Fantinelli, è da qual-che giorno sulla scrivania del Matteucci. Nel do-cumento la presidente, a nome dell'associazio-ne, segnala i problemi che gravano sulla località. A rendere noto il contenuto del documento è il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi.

"Molti di questi problemi - scrive la Fantinelli - sono diventati cronici e non hanno mai rice-vuto una concreta risposta. Alcuni problemi possono trovare una soluzione, senza investi-menti importanti, ma con semplici scelte poli-tiche mirate al miglioramento della vivibilità e alla crescita socio economica della località. Que-sta lunga lista - prosegue la Fantinelli - ha lo sco-po di richiedere all'amministrazione una mag-giore attenzione e una migliore programmazio-ne degli interventi". Poi la presidente alza i toni: "Da anni i cittadini e proprietari di seconde fan-no presente il grande gettito economico che danno alle casse dell'amministrazione e l'im-portante costo che ha per le famiglie la tasse sui

rifiuti sulle seconde case. Come Pro Loco chie-diamo una risposta reale alle esigenze di una co-munità che oggi è la più grande dopo la città di Ravenna". La denuncia della Pro loco è condivisa da Ancisi: "È sorprendente - scrive il civico - co-me la lista compilata dalla pro loco sia talmente rigorosa e dettagliata da evidenziare 111 proble-mi di Lido Adriano, dalla viabilità, ai servizi a cit-tadini e turisti, sino alle zone segnalate come degradate da recuperare e alle fermate bus". An-cisi, condividendo l'idea che di fronte ad un di-sagio così totale e generalizzato manifestato ver-so l'amministrazione comunale da Lido Adria-no, la più popolosa frazione e regina del turismo ravennate per via soprattutto delle seconde case, "il sindaco, che ne è a capo, debba dare, appun-to risposte e concretezza, stilando una lista di interventi programmati da portare avanti negli anni. In previsione di ciò, il civico chiede a Mat-teucci "di predisporre una prima sintetica valu-tazione su ciascuno dei 111 mali che affliggono Lido Adriano".

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m l Me bimbi feriti in scontro === thmtale

C — n

IL TURISMO IN CRISI CORNACCHIONE (M5S): "ADESSO CHE IL VALORE DEGLI IMMOBILI È CROLLATO SI RISVEGLIANO LE COSCIENZE. PUNTA, INTANTO, SE LA PASSA PEGGIO"

`Marina, da reginetta a Cenerentola Colpa di Comune, cemento e speculatori' Paolo Cornacchione, Consi-gliere territoriale della Circo-scrizione del Mare per il Movi-mento 5 Stelle interviene sui temi del turismo e della cosid-detta crisi dei lidi. "Fino a po-chissimi anni fa, prima di Mat-teucci per intenderci, Marina di Ravenna fu inserita al deci-mo posto di una classifica delle 100 spiagge più belle del mon-do di un libro edito da Rizzoli, e la stessa Marina - ricorda Cornacchione - poteva conta-

re, secondo stime accertate, su circa 50-70 mila presenze a week-end per un volume d'af-fari stimato in circa 10-15 mi-lioni di euro a fine-settimana, soldi che andavano a finire nelle tasche di tutti. E quindi a-desso cosa è cambiato?". Scelte sbagliate da parte dell'ammi-nistrazione? - si chiede retori-camente l'esponente grillino. "Pare che sia proprio così, al-meno a sentire il parere di cit-tadini e turisti. Ovviamente -

Ma cosa è stato a provocare questo risveglio? Forse il crollo del valore di appartamenti pa-gati qualche anno addietro an-che 4/500 mila euro?. Ma ades-so che siamo arrivati a questo punto che si fa? Non è troppo tardi per Marina, per fortuna non si è ancora arrivati ai livelli di Punta, dove in un decennio abbiamo assistito alla chiusura

prosegue Cornacchione - sono di decine e decine di attività in felice di vedere questo improv- nome di un'edilizia sempre più viso risveglio delle coscienze. aggressiva".

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Palazzo Merlato vara gli sconti anti-crisi SERVIZI SCOLASTICI Tagli alla rette per sostenere genitori e famiglie alle prese con licenziamenti e cassa integrazione

I a giunta Matteucci, nell'attesa di un prov- vedimeto nazionale

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che riformi l'indicato- re Isee, vara - in via sperimen-tale - speciali agevolazioni ta-riffarie a favore delle famiglie colpite duramente dalla crisi con figli frequentanti i servizi educativi e scolastici comuna-li, statali e convenzionati con il Comune (cren, crem, nidi, ristorazione, pre post scuola, trasporto scolastico).

"Avevamo bisogno — spiega l'assessore all'Istruzione Oui-dad Bakkali illustrando il provvedimento - di concepire uno strumento veloce ed effi-cace che andasse incontro ai rapidi cambiamenti, purtrop-po in peggio, che questa fase di contrazione economica sta riservando alle famiglie". La crisi è sempre più violenta e le famiglie faticano ad affrontare il regolare pagamento delle ta-riffe dei servizi soprattutto laddove subentra un cambio reddituale in corso d'anno e l'Isee impiegato per la defini-zione delle rette registra tali cambiamenti con notevole ri-tardo riferendosi infatti ai red-diti percepiti nell'anno prece-dente". Chi può chiedere le agevola-zioni Gli sconti in tariffa possono

essere richiesti da tutti i lavo-ratori dipendenti con contrat-ti di lavori a tempo indetermi-nato che a partire da gennaio 2013 e fino al termine dell'an-no scolastico 2013/2014 subi-scono una significativa ridu-zione dell'orario di lavoro, si trovano in cassa integrazione, in mobilità o siano stati licen-ziati (esclusi i licenziamenti per giusta causa, non supera-mento del periodo di prova, superamento del periodo di comporto); i lavoratori a tem-po determinato a condizione che abbiano lavorato con un unico contratto almeno per 8 mesi nel 2011 e almeno 8 mesi nel 2012, che abbiano perso il lavoro a partire da gennaio 2013 e fino al termine dell'an-no scolastico 2013/2014; i la-voratori autonomi, piccoli im-prenditori e artigiani che ces-sano l'attività con chiusura della partita Iva a partire da gennaio 2013 e fino al termine dell'anno scolastico 2013/2014. La soglia Isee Le agevolazioni potranno es-sere richieste dalle famiglie con ISEE inferiore a 35mila euro che presenteranno la se-guente documentazione: cer-tificazione in cui il datore di lavoro dichiara che la propria ditta è ricorsa alla cassa inte-

grazione, con l'indicazione del relativo periodo e della mino-re entrata reddituale che ne deriva al dipendente; docu-mentazione attestante la ridu-zione sostanziale dell'orario di lavoro rideterminato dal datore di lavoro e copia delle buste paga; documentazione attestante la perdita del lavoro o la cessazione dell'attività. La nuova tariffa decorre dal mese successivo alla presentazione della richiesta completa di do-cumenti per i servizi a tariffa mensile mentre per i servizi a tariffa annuale (pre post scuo-la e trasporto scolastico) viene applicata la nuova tariffa. Il valore degli sconti Queste le modalità di riduzio-ne della tariffa: in caso di di-minuzione del reddito com-plessivo famigliare compresa fra: -25%-40% riduzione retta del 20%; -41%-55% riduzione retta del 30%; -56%-70% ridu-zione retta del 40%; -71%-85% riduzione retta del 50%; -oltre 85% riduzione retta del 60%. Dove presentare la domanda Per ottenere le agevolazioni si dovrà presentare la documen-tazione agli uffici dell'Area I-struzione e infanzia siti in via Massimo d'Azeglio 2. Il modu-lo è scaricabile anche dal sito del Comune: www.comune.ra.it

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Paazz?Alerlatolara glisconti anlicrisi

Sconti tra il 20 e il 60% alle tariffe scolastiche per le famiglie alle prese con la crisi occupazionale

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PROVINCIA

Arrivano i voucher per la formazione La Provincia offre la possibilità alle lavoratrici e ai lavoratori residenti nel territorio ravenna-te di richiedere un assegno formativo (vou-cher) per la partecipazione, in accordo con il datore di lavoro, a percorsi formativi indivi-duali. I corsi permettono al lavoratore di ag-giornare le proprie competenze in vari settori: meccanica, turismo, ristorazione, informatica, ecc. Sono organizzati in diverse sedi territo-riali e diverse sono anche le modalità di frui-zione e di durata: il corso può durare dalle 50 alle 300 ore, secondo le esigenze del lavora-tore. L'avviso pubblico e il modulo di doman-da per ottenere il voucher sono pubblicati sul portale provinciale www.provincia.ra.it e sul sito dei Centri per l'impiego www.lavoro.ra.it. L'avviso e il modulo sono disponibili anche presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Ravenna in Piazza Caduti per la Libertà, 2 a Ravenna (Tel 0544 258001-2) o presso i Centri per l'impiego di Ravenna, Cer-via, Faenza, Lugo. Alla domanda è necessario allegare un accordo, sottoscritto dall'azienda presso la quale il lavoratore è dipendente, di autorizzazione al congedo formativo. Il termi-ne entro il quale la domanda deve pervenire alla Provincia è il 19 settembre 2013. La Provincia finanzia la formazione

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Palazzo Merlato rara gli sconti anti-crisi

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Lido Adriano e il polo scolastico fantasma Minichini (LpRa): 'Trent'anni di promesse a vuoto'

Chi ha visto il nuovo polo scolastico di Lido Adriano?". A porre l'in-terrogativo velato di i-

ronia e polemica è il consigliere territoriale di Lista per Ravenna Pasquale Minichini. "Di anno in anno, di legislatura in legislatura - scrive il consigliere in una nota - il progetto viene iscritto nei bi-lanci pluriennali del Comune -senza che nulla di nulla ne sia stato finora realizzato". Nel frat-tempo, monta la polemica sul nuovo Istituto Comprensivo del Mare. "Istituto che - spiega Mi-nichini - unirebbe tutte le scuole della fascia costiera da Casal Borsetti a Lido Adriano e per il

quale Lista per Ravenna si è bat-tuta strenuamente, riuscendo a farlo entrare con fatica nel piano di riorganizzazione della rete scolastica ravennate, ma la cui attuazione, prevista con l'immi-nente inizio del nuovo anno scolastico, il sindaco vuol far slit-tare". Ovviamente, la lista d'op-posizione, non ci sta: "I ragazzi delle medie - aggiunge Minichi-ni - dopo aver viaggiato per anni da Lido Adriano al quartiere Darsena di Ravenna, presso la scuola Montanari, da quest'an-no sono stati assegnati alla scuo-la di Marina di Ravenna. E chis-sà per quanti altri anni ancora durerà il loro andirivieni". Il con-

sigliere d'opposizione riporta poi le parole di un docente loca-le: "Se proprio non è possibile, come richiesto, utilizzare uno dei tanti edifici sfitti di Lido A-driano, i genitori - dice il docen-te - sarebbero disposti ad accet-tare di portare i propri figli nella scuola di Marina, da considerar-si quale succursale, purché la se-de e il dirigente dell'Istituto comprensivo siano a Lido Adria-no". Peccato però, sottolinea Mi-nichini, "che questo, allo stato attuale, non sia affatto possibile perché a Lido mancano i locali per la segreterid. Insomma, Lido Adriano e il suo polo scolastico, sono in alto mare.

Il progetto del polo scolastico approvato dal Comune: per ora se ne resta sulla carta

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ISTRUZIONE Restano ancora posti disponibili nelle frazioni e sui lidi

Asili e scuole dell'infanzia Il Comune lima le liste d'attesa

Restano aperte le pro-blematiche inerenti le liste d'attesa per le scuole d'infanzia gesti-

te dal Comune. Ad oggi, su 304 domande presentate, Palazzo Merlato è riuscito a soddisfarne oltre la metà, per la precisione 169. Restano dunque 135 i bam-bini in attesa di un posto alla scuola dell'infanzia. Al momento gli unici posti disponibili sono presenti al Veliero di Porto Cor-pini e all'Airone di Fosso Ghiaia. In un mese e mezzo, comunque, il Comune è riuscito a limare, e non poco, le liste d'attesa se è vero che a metà luglio i bimbi senza posto erano 262.

Meglio sembra andare ai nidi (bimbi da tre mesi a tre anni). Qui - anche per via della crisi oc-cupazionale - calano le doman-de (-12%) con le famiglie che non possono permettersi di i-

scrivere i bambini e la percen-tuale di copertura supera il 38%, una delle più alte in Emilia-Ro-magna. Dei 1.493 posti disponi-bili sul territorio, oltre la metà sono in strutture comunali a ge-stione diretta o in appalto (809 posti su 17 servizi) mentre i re-stanti 684 posti sono distribuiti

Domande per asili in calo del 12%: "Colpa della diffici-le fase economica'

tra nidi, micro-nidi, servizi do-miciliari privati e nidi aziendali (distribuiti su 30 servizi autoriz-zati al funzionamento). In totale, per i nidi d'infanzia, al momento la lista d'attesa è di 115 bambini (erano 178 a metà luglio). Dal 3 settembre prossimo il Comune

inizierà a raccogliere la doman-de fuori termine. Lo scorso anno erano arrivate circa 178 doman-de oltre il termine di scadenza e non tutti i bambini avevano poi trovato una sistemazione. At-tualmente, tuttavia, ci sono an-cora posti assegnabili a Marina di Ravenna, Sant'Antonio, San Pietro in Vincoli e al nido Raspo-ni. Annullare le liste d'attesa non è semplice, soprattutto quando le risorse latitano e quelle che sono in cassa non si possono toccare. Non a caso, l'assessore Bakkali, da tempo punto il dito contro i vincoli sulla spesa per il personale imposti dallo Stato.Nonostante i 29 nuovi in-segnanti assunti in primavera, infatti, il Comune necessità di al-tre risorse umane per attivare nuove sezioni e garantire più servizi, come il tempo pieno, molto richiesto dai genitori.

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Riapre il Valtorto... spartito tra 4 associazioni CENTRO SOCIALE Raddoppiano i gestori del circolo culturale sulla Faentina Dovranno rilanciare la struttura fino al 2017, con musica, teatro e laboratori

an bbastza isolato da tenere alla lar- ga i problemi di vicinato, ma allo stesso tempo facilmente raggiun- 'bile. Spazioso, versatile, con un

leggero fascino decadente, ma soprattutto disponibile. E gratis... Si potrebbe andare avanti all'infinito con gli aggettivi per spiegare come mai il Valtorto, il centro culturale di via Faentina 216, è così desiderato dalle associazioni ravennati. Un boccone ghiotto, di proprietà del Comune e finora affidato a due associazioni culturali, `Panda Project' e l'omonima `Valtorto'. Presto però gli 'inquilini' raddoppieranno. Lo ha deciso una giunta con una delibera vergata dall'assessore alle Politiche giovanili, Valentina Morigi, che ha concesso l'utilizzo e la gestione del centro culturale anche alle associazioni 'Onnivoro' (a nome della rete Antartide) e a 'Norma'. Restano ancora da fissare le tempistiche e le modalità di convivenza. Di questo parleran-no le quattro associazioni con il dirigente del servizio Politiche giovanili, che nelle prossi-me settimane dovranno stipulare un appo-sito accordo per disciplinare il calendario con giorni e orari, spartire le sale e definire

le modalità di svolgimento delle differenti attività. Un incastro che dovrà tenere conto delle tante proposte in ballo già per la stagione 2013/2014, a partire da quelle già presentate dalle due associazioni che sono state ricon-fermate. Prima fra tutte l'associazione `Valtorto', la più longeva, insediata nel centro culturale dal 2007. Punta a concerti e dj-set, valorizzando

Approvato l'accordo con il Comune per la struttura: per i prossimi tre anni la gestione sarà gratuita

il lato 'live' dell'intrattenimento; eventi pen-sati per un pubblico giovanile, universitari compresi, ma anche per famiglie, grazie alla collaborazione con il Teatro dell'Aglio. Poi la `Panda Project' che, inglobata la 'Composi Creativo, si occupa di teatro e propone an-che laboratori per grandi e piccoli, legati a lingue straniere e animazione scenica. Dunque le nuove entrate. 'Onnivoro' appro-

da in via Faentina a nome della rete 'Antar-tide, un collettivo di associazioni e gruppi artistici indipendenti del territorio. Per il Val-torto hanno ideato il progetto "6x6", sei gior-nate dedicate ad altrettanti autori cardine dell'arte italiana, in una sorta di veglia fune-bre per ricordare le rispettive opere. Arti vi-sive, allestimenti, prove e laboratori anime-ranno le giornate della gestione 'Onnivoro'. Infine 'Norma', che nel curriculum vanta ma-nifestazioni musicali e contest come Around the rock e Bande elastiche, ed è fresca del nuovo progetto Ravenna Duepuntozero per sostenere band emergenti del territorio, farà del Valtorto un luogo per prove, corsi di for-mazione e concerti. Una novità corposa per il locale, che però non si discosta dalla filosofia che lo ha ani-mato in questi anni. Essere un "punto di ri-ferimento per tutte quelle realtà locali che non trovano spazio nei circuiti istituzionali già esistenti", sperimentando condivisioni di competenze, esperienze e attrezzature. ro-biettivo prioritario era consolidare nuove collaborazioni, sperimentando. Il passo, per ora, sembra compiuto.

Federico Spadoni

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Panda Project

L'associazione è tra le due che già erano presenti all'in-terno della struttura di via Faentina. Ha iniziato un lavo-ro di avvicinamento di realtà, attraverso rappresentazioni teatrali. Ha inglobato l'asso-ciazione culturale Compost Creativo, ha prodotto molti spettacoli, installazioni e pro-getti che ora fanno parte del repertorio. Il progetto sul Val-torto prevede di mettere a disposizione esperienze per dare ad altre associazioni le stesse opportunità di crescita e promozione di progetti col-lettivi. Nell'anno 2013/2014 proporranno corsi di forma-zione per i lavoratori dello spettacolo, corso di Architet-tura Virtuale 3D, corso di montaggio in Final Cut Suite, seminario di teatro. Poi un mini festival di tre giovani ar-tisti selezionati nell'ambito del Festival Corposamente 2014.Tra i progetti 'Black-room-Residentblack', poi le serate invernali con ospiti PandaNight', la primavera di laboratori e incontri in inglese per bambini 'Kinderganten Kids'. Collabora infine con il comitato di candidatura per

Ravenna2019.

Valtorto

L'associazione culturale Val-torto si propone di realizzare per la prossima stagione un programma di eventi che si inserisca in un'ottica di conti-nuità con il percorso che ca-ratterizza storicamente le at-tività del Centro Culturale Giovanile Valtorto. Ampio spazio sarà dato alla musica, intesa come esibizione dal vi-vo (concerti e dj set), ma an-che come linguaggio di im-mediata intelligibilità, che più di tutti può stimolare nel pubblico giovanile il confron-to e lo stimolo all'approfondi-mento ed alla partecipazione attiva. Continuerà altresì la progettualità oramai consoli-data legata al teatro di figura, che ha portato ad una espan-sione verso il basso della fa-scia di età di utenza, coinvol-gendo in apposite attività il pubblico in età scolare ed il pubblico familiare in genere. In questo ambito si rinnoverà la collaborazione con Teatro dell'Aglio; gli eventi realizzati presso il Centro Valtorto sa-ranno parte integrante di Bu-rattini alla Riscossa, progetto diffuso sin dal 2007 sul terri-

torio provinciale e che duran-te il prossimo inverno vedrà una importante espansione nel ferrarese. Non si esclude inoltre, come già avvenuto più volte nelle stagione pre-cedenti, la realizzazione e-stemporanea di brevi periodi di prove e residenza artistica di gruppi teatrali locali e non.

Antartide è un collettivo di associazioni e gruppi artistici indipendenti e tutti apparte-nenti al territorio di Ravenna il cui scopo è creare una rete artistica intenta a valorizzare le giovani realtà culturali lo-cali meno visibili costruendo un bacino creativo rivolto al territorio. Antartide coinvol-gerà nel progetto il TeatrOn-nivoro, Macchie Bizzarre, Ba-sik, musicisti di classica del gruppo di Federica Maglioni, video produzioni Al Casello, Generazioni in Movimento. Oltre a questi ci saranno altri gruppi in via di definizione. L'idea è quella di coinvolgere in alcune giornate anche i ra-gazzi delle superiori. Il pro-getto per il Valtorto dal titolo "6x6" consiste nel realizzare sei giornate dedicate a sei autori cardine dell'arte italia-na. Sei giornate in cui saran-no omaggiati da "veglie fu-nebri" in ricordo della loro o-pera con tributi di vari generi artistici che si intrecciano dal teatro alla musica, dalla dan-za alla pittura, dai murales al-la fotografia, dal video a la-boratori per bambini.

Norma

I

I

L'Associazione ha ideato e organizzato manifestazione e concorsi musicali, concerti in locali della zona, creazione di compilation musicalie siti internet. Tutto questo rivolto ai gruppi musicali di base. Ul-timo progetto nato all'interno dell'Associazione Norma è Ravenna duepuntozero, idea-to per diffondere e sostenere le band ravennati che creano musica originale. Ravenna duepuntozero è un progetto o meglio ancora un gruppo di lavoro compartecipato, formato da gruppi musicali o singoli musicisti della città di Ravenna. L'associazione Norma inoltre è impegnata sul versante tecnico e formativo, organiz-zando corsi per tecnico del suono e stage.

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ANTEPRIMA NAZIONALE

Sul grande schermo della Rocca Brancaleone ecco 'Portuali' documentario dedicato alla Cooperativa Portuale di Ravenna

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1451I1TiPia

Arriva sul grande schermo della Rocca Brancaleone il documentario `Portuali' rea-lizzato da Maria Martinelli (nella foto). L'ap-puntamento è per domenica, primo set-tembre, alle 21. Il documentario racconta attraverso i volti di alcuni giovani portuali la realtà sociale e l'unicità della Cooperati-va Portuale di Ravenna. Nata negli anni 90' la Cooperativa Portuale è tra le poche realtà nazionali so rawissute alla rivatiz-

zazione. Nel rispetto della sua storia demo-cratica cerca ogni giorno con fatica e co-raggio la difficile strada dell'autogestione. Composta da 320 soci, i dirigenti sono e-letti in assemblea generale dai soci e tra i soci. Il documentario è dunque un affresco sul mondo del lavoro e sulla difficile "prati-ca" della democrazia sociale. Il film, in an-teprima nazionale, è prodotto nell'ambito del progetto "Ravenna città d'acqua" con il contributo della Film Commission Regione Emilia Romagna, Ravenna Capitale 2019, Assessorato alla Cultura di Ravenna e StartCinema con il sostegno e la collabora-zione della Cooperativa Portuale. Maria Martinelli inizia il suo percorso cine-matografico realizzando documentari e film premiati nei più importanti Festival In-ternazionali. Nel 1999 è presente alla 56esi-ma mostra del cinema di Venezia con "La-cr mae"e nel 2001, con il e orta e-docu-

mentario "Gladiatori", in concorso al Film-

Festival di Philadelphia. Nel 2004 realizza il

docufilm "L'amore che fugge" che vince la

VELA D'ARGENTO al "Bellariafilmfestival

Anteprimadoc", in onda su FOXlife in for-

ma seriale, dal novembre 2006. I suoi ulti-

mi docufilm "lo giuro, appunti di donne

soldato" e "Over the rainbow".

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.1111lighieri .111oChalet nuovo palo) da = 'hio-Iblk' 134mila curo di Cusadei `""

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111 M liu i nuoio p 134nuld euro

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4- 4 nuovo palco da

La platea del teatro Alighieri

134mila euro RESTYLE Dal Comune fondi per i lavori strutturali

Atria condizionata e nuove assi per il pal-coscenico. Per il tea-ro Alighieri è giunto

il tempo del restyle interno. Adeguamenti necessari per garantire lo svolgimento delle programmazioni, per i quali la giunta ha deliberato lo stanziamento di circa 360mila euro. Palazzo Merlato ha approvato dunque il finanziamento a carico della fondazione Ra-venna Manifestazioni, a cui è stata rinnovata proprio que-st'anno la gestione e pro-grammazione degli spettacoli fino al 2017. Nello specifico, il preventivo comprende 225.288 euro per i lavori di adeguamento nor-mativo e riqualificazione tec-nologica del sistema di clima-tizzazione. Ai quali si aggiun-gono 134.697 euro per l'inter-vento al palcoscenico. In que-st'ultimo caso, si tratta della sostituzione totale delle assi che si trovano sotto il piano di calpiestio per una manu-tenzione di natura strutturale. Si tratta di lavori considerati indispensabili per "garantire la funzionalità e la sicurezza del teatro", che si svolgeranno possibilmente senza intralcia-

re il calendario degli eventi. Ad appaltarli sarà la stessa Fondazione, che nelle setti-mane scorse ha inviato al Co-mune un documento nel quale veniva elencata una se-rie di "interventi necessari", inseriti in un "progetto di a-deguamento normativo e ri-qualificazione tecnologica del sistema di climatizzazione" e in un "progetto di adegua-mento strutturale per il solaio del calpestio del palcosceni-co" che prevede il "rifacimen-to totale dell'assito e parte della travatura sottostante". I fondi stanziati rientrano nel piano degli investimenti pre-visti nel bilancio 2013-2015, in base alla convenzione tra Comune e Ravenna Manife-stazioni, la quale prevede che interventi di manutenzione straordinaria possano essere eseguiti direttamente dalla Fondazione. La liquidazione delle somme da parte di Palazzo Merlato avverrà di volta in volta con specifici atti e secondo le ra-teizzazione indicate nell'ac-cordo quadro. La prima tran-che sarà saldata entro il 31 di-cembre di ogni anno a partire dall'inizio dei lavori.

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29/08/2013

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:arità Sempre più poveri a Faenza: solo la Caritas ne segue all'incirca duemila; nel fotino in alto Nerio Tura

"In città duemila poveri da aiutare" NERIO TURA direttore Cari tas: pronto un progetto per rifare il welfare locale e combattere una povertà mai così dal 1945

T ra Centri Ascolto e Caritas a Faenza seguiamo all'incirca 2mila persone sotto la soglia della povertà. Gli indigenti

sono sempre di più e rispecchiano la crisi del Paese, di uno Sta-to che ha messo tutto nei paracaduti sociali, come la cassa inte-grazione, e nulla per combattere la po-vertà". Nerio Tura, ex sindaco di Faenza e oggi direttore della Caritas la mette così. - "Il nostro scopo resta quello di pro-muovere un'educazione di accoglien-za e carità nella diocesi. Non solo con le parole ma con i fatti concreti. Ama il prossimo tuo, la nostra vita ruota sempre su questo. Da qui nascono le iniziative: mensa, docce, accoglienza notturna, asssitenza medica, atten-zione verso i problemi familiari di chi è in difficoltà".

Torniamo sullo Stato che mette tut-te le risorse, adesso 45 miliardi, nella Cig e nulla fa, secondo Tura, per com-battere la povertà. "L'Italia e la Grecia sono gli unici paesi d'Europa a non predisporre un reddito minimo ga-rantito; che diventa indispensabile nei momenti di crisi come questo, quando per esempio una famiglia di 4 persone, con i genitori che lavorano e portano a casa complessivamente 2mila e rotti euro, e un giorno perdo-no il lavoro, o lo perde uno di loro, co-sì non ci stanno più dentro e scivola-no tra i poveri. No, non sto parlando di assistenzialismo. Parlo di aiuti alle famiglie che si possono concretizzare in tanti modi, naturalmente seguen-do chi ha perso il lavoro e cercando di reinserirlo. Altrimenti abbiamo una comunità con la solitudine degli an-ziani, con famiglie diventate povere che si isolano dal contesto societario perchè si vergognano, con persone che hanno contratto debiti e non si risollevano più. Parliamoci chiaro: è

dal 1945 che qui a Faenza non c'era tanta povertà".

"Entro un mese porteremo il nostro progetto in Comune, un progetto che si sta sperimentando in Germania: si

tratta di integrare non solo con la mo- neta, ma con mensa, asilo, affitto bassissi-mo e quant'altro le famiglie in difficoltà. Tutto questo non so-lo con la Caritas ma con Servizi sociali, A-ser e Sert. Si tratta di rifare il welfare locale. Non è un'impresa da

poco, ma vogliamo provarci tutti as-sieme".

Tiziano Zaccaria Faenzanet

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FAENZA

"In eittildnennla poveri da aiutare*

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TJ\WOSTF TDCAU FINORA. SEMPRE cREsellnI

UN PASSO AVANTI E MOLTE INCOGMTE di MASSIMO FRACARO e NICOLA SALDI

narici° un gover-- no, ogni gover-

\\, . no, mette mano alle tasse non c'è

mai da stare tranquilli. Le promesse di tagli, con vincoli di bilancio nei quali 111:alla è costretta a. destreggiarsi, appaiono complicate da riunitene-re. Eppure la decisione di abolire l'Imu sull'abitazio-ne principale, sospesa a giugno, appare come un segno di tregua tra Fisco e contribuenti. Uno scat-to dopo tanti mesi di in-certezza del quale va dato atto al governo e alle for-ze politiche. li piano casa per i mutui agevolati, la deduci:NUM per le impre-se, la riduzione del prelie-- vo sugli affitti concordati e i nuovi fondi per la cas-sa integrazione vanno tut-ti nella direzione di una. maggiore attenzione alla crescita. E alle famiglie.

Ma per capire se il Fi-sco ha davvero cambiato atteggiamento bisognerà vedere quale sarà l'evolu-zione della nuova impo-sta comunale, la cosiddet-ta service tax. Saranno i sindaci, dal primo genna-io 2014, a stabilirne entità e modalità di applicazio-ne. Un passo importante nella direzione del federa-lismo fiscale che nascon-de un dubbio: finora gli amministratori locali non si sono certo distinti per senso di responsabilità. Anzi. In dieci anni le addi-zionali sono cresciute del 573%. E basta guardarsi al-le spalle per scoprire che il Fisco ci ha, purtroppo, abituati a costosi strata-gemmi_ verbali. Dietro ogni resi -vi:1/g, dietro ogni nuovo acronimo co-niato dall'inarrestabile fantasia dell'Erario, si è nascosto un aggravio. E accaduto nel '97 con n-rap, l'imposta regionale sulle attività produttive. Nata per semplificare e accorpare una decina di altri tributi (dai contribu-ti sanitari all'Ilor, ciap) — si è via via trasfor- mata in una pesante za- vorra per le imprese con

pii3 dipendenti, E più pro-duttive.

Per non dimenticare le addizionali comunali e re-gionali che si sono ag-giunte all'Irpef, senza una contemporanea riduzio-ne delle aliquote base, Co--pione simile per l'Inni, l'imposta municipale in-- trodotta dai governo Bera lusconi, riveduta, corretta e messa all'incasso dal go-verno Monti. Ventun an-ni fa si chiamava Isi, im-posta straordinaria sugli immobili. (governo Ama-to). Poi Ici (imposta CO-. In:urlale sugli immobili) e, infine, Imi. A ogni cam-bio di nome un aumento delle imposte sui. proprie-tari di casa. E delle com-plicazioni da affrontare per calcolarle e pagarle. Sono cambiate le sigle, ma la musica dal 1992 è sempre la stessa.

Adesso la svolta della service tax (ma è proprio necessario ricorrere a un termine anglosassone per un'imposta tutta na-zionale?). Sarà in questa nuova tassa che conflui-ranno la tassa sui ri-fiuti e quella, nuova, sui servizi comunali indivisi-bili (come l'illuminazio-ne, la polizia locale). Trop-pi compiti per un singolo tributo. Facile essere por-tati a pensare male: non è che alla fine, con il gioco delle tre tasse, spendere-mo quanto prima se non di più?

La nuova Tares, che pa-gheremo a fine anno, già ingloba una quota di tas-- sa sui servizi, ed è più ca-ra della vecchia tassa sui rifiuti. Se ci. aggiungiamo dal 2014 anche una quota dell'Imo, il rischio stanga-ta è dietro l'angolo, so-prattutto per chi. possie-de più di un immobile (e non è detto che siano so-lo i ricchi). La maggiore compartecipazione degli enti. locali è sicuramente un passo avanti, speria-mo soltanto che la storia del federalismo fiscale vi-sta fin qui venga smenti-ta.

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provvedimenti dell'esecutivo

Salta anche la ral a (lel 16 dicembre

Il decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri cancella la prima rata dell'iniu su prime case e terreni agricoli, quella dì settembre. Quanto al saldo, il cui pagamento è previsto per il 16 dicembre, c'e un «impegno politico» a eliminarlo. Il governo lo farà con un ulteriore decreto legato alla legge di stabilità, che sarà discussa a metà ottobre. Entro quella data andranno identificate le coperture. L'imposta sparirà poi definitivamente dal 2014.

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Le III,. i)oste g(),‘,(,1.,11()

Cancellala 1 imu sulla pr a casa Arriva, la tassa comunale sui ser • i Dal 2014- debutta la service tax. Cedolare ridotta al 15% per gli affitti concordati.

ROMA— Via l'Imu sull'abita-zione principale per il 2013, an-che se al momento i soldi sono stati trovati solo per cancellare la prima rata, quella di giugno finora soltanto sospesa, mentre per eliminare anche quella di dicembre serviranno un altro decreto e, soprattutto, nuove coperture. Un processo a tappe che il governo si impegna a chiudere entro il :15 ottobre quando dovrà presentare in. Parlamento la legge di Stabilità, la vecchia Finanziaria. In ogni caso dall'anno prossimo l'imu non ci sarà più e al suo posto ar-riverà la service tax, la tassa sui servizi locali compresi i rifiuti. Si era pensato di chiamarla Ta-ser, sigla riportata anche in al-cuni documenti circolati ieri. Ma alla fine il nome, già usato per uno storditore elettronico e

infatti spunto per diverse battu-te, è stato bocciato. Si chiamerà service tax, come si era sempre detto.

Al di là delle sigle, saranno i sindaci a decidere aliquote ed esenzioni sulla base di una gri-glia standard da definire sem-pre con la legge di Stabilità. Si terrà conto o dei metri quadri o della rendita, in modo da atte-nuare le sperequazioni dei cata-sti italiani. Dovrà essere pagata sia dai proprietari che dagli in-quilini, visto che la seconda ca-sa produce un reddito ma i ser-vizi come l'illuminazione pub-blica o la spazzatura sono a van-taggio di chi ci vive. Il governo promette che, rispetto all'attua-le Inni, il carico fiscale sarà più basso. Il capitolo casa è la parte più importante del decreto ap-provato ieri dal Consiglio dei

ministri. L'Imu viene cancellata anche per i terreni agricoli e per gli appartamenti invenduti (al momento era a carico del co-struttore) mentre per gli enti di ricerca la decisione verrà presa solo in fase di limatura finale. Ma ci sono anche altre misure importanti. La garanzia della Cassa depositi e prestiti per faci-litare l'accesso al credito e quin-di l'erogazione dei mutui, ad esempio. Più la creazione di una serie di fondi per aiutare le per-sone in difficoltà. come giovani coppie, precari e i cosiddetti

«morosi incolpevoli», quelli che non riescono a pagare le rata del mutuo o l'affitto perché nel frat tempo hanno perso il lavoro. Proprio per facilitare gli affitti viene abbassato il carico della cosiddetta cedolare secca, la tassa fissa che pagano i proprie-. tari che danno in locazione un immobile a canone concordato. Il prelievo scenderà dal 19 al 15%.

Altro capitolo importante è quello del lavoro. Viene rifinan-ziata con 500 milioni di euro la cassa integrazione in deroga an-che se la somma (almeno senza una modifica delle regole) non basterà ad arrivare a fine anno, visto che le stime delle Regioni parlano di 1,5 miliardi di euro necessari. Settecento milioni, invece, serviranno per mettere in sicurezza altri 6.5oo esodati,

~Neo Saccomanni: interventi a saldi invariati per i conti dello Stato

le persone che dopo la riforma Fornero sono rimaste o rischia-no di rimanere senza pensione e senza stipendio. Saranno scelti nella categoria più disagiata, quella dei licenziati individuali. Verrà creato un fondo da 15o milioni di euro l'anno fino al 2017. Si tratta del quarto inter-vento a favore degli esodati do-po i tre varati dal governo Monti che hanno riguardato :130 mila persone.

Complessivamente il decreto, 21 pagine per 17 articoli, mette in campo risorse per quasi 3 mi-. liardi. «Siamo riusciti a mante-nere i saldi invariati» assicura il ministro dell'Economia, Fabri-zio Saccomanni. Il testo deve es-sere ancora messo a punto in tutti i suoi dettagli. Tra le misu-re che riguardano le coperture ce n'è una che però, anche se

annunciata da tempo, è impor-tante di per sé. Lo Stato aggiun-gerà altri lo miliardi di euro ai 20 già stanziati per saldare entro il 2013 la prima tranche dei vec-chi debiti della pubblica ammi-nistrazione. Una decisione che viene formalizzata in questo de-creto perché i pagamenti porte-ranno altra Iva nelle casse dello Stato. Ma che, soprattutto, con-cede un po' di ossigeno alle aziende in difficoltà.

L. Sal O RPRODIIZiONE RISERVATA

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nigOdi r l'ammontare dei pa-gMenti per i debiti della Pub-00 amministrazione previ-#6 per il secondo semestre di

::::: :4uest'anno. La manovra secondo il ministro dell'Eco-nomia Saccomanni — vale due punti percentuali di Pro-dotto interno lordo

ardl, la somma che il gover-o ha stanziato per il lavoro, che mprende il miliardo e mezzo sso sugli ammortizzatori in

roga, il miliardo e mezzo per il decreto lavoro e l'intervento di ieri con 700 milioni per 6.500 esodati ha calcolato il ministro del Welfare Enrico Giovannini

geiNforilikkeuro, la Ankna che il onsn" dei niiníhfi ieri ha prevmsto per rifinadWare la cassa in tegtustoffi., Si tratta di una somma inferiore rispetto a quelle circolate nei giorni scorsi, che parlavano di una necessità di fondi pari a 1,5 miliardi

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Il mercato dei mutui è crollato del 50%

29/08/2013 press unE CORRIERE DELLA SERA Fondato nel 1876 • • m www.coniere.it

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MUTUI Cdp, prestiti agevolati alle giovani coppie e ai lavoratori atipici

ROMA ---- Quattro miliardi e 400 mi-lioni per ridare ossigeno a un settore, quello immobiliare, (le piange su tutti fronti: con i mutui crollati del 50%, gli affitti bloccati dalle tasse sui proprieta-ri, le compravendite in caduta libera.

Il piano casa voluto dal ministro Maurizio Lupi e approvato ieri sera in Consiglio dei ministri punta da una parte a dare aiuto alle famiglie per acce-dere ad una casa, di proprietà o in affitto che sia, e dall'altra a fornire sostegno ai costruttori e ai proprietari messi in gi-nocchio dalla crisi. Per il capitolo fami-glie, la parte del leone la fa Cassa depo-siti e prestiti (Cdp), che metterà a di-sposizione del sistema bancario due

miliardi per favorire l'erogazione dei. mutui. Tra il 2006 e il 2011 il volume dei mutui ipotecari era di 55 miliardi annui, nel 2012 è sceso a 26: non solo perla de-bolezza delle prospettive di reddito e di lavoro dei possibili acquirenti, ma an-che per la scarsa liquidità degli istituti di credito. Ora le banche avranno un'iniezione di denaro, perché potran-no contare sui finanziamenti della Cdp ed emettere obbligazioni garantite (co-vered Miti) sempre dalla Cassa depositi e prestiti e finalizzate all'erogazione di mutui per acquisto prima casa, ristrut-t urazioni,efficientamento energetico. L'altra grossa operazione finanziata da Cdp, che vale altri due miliardi, andrà a

sostenere il Fondo per l'abitare, per fi-nanziare l'housing sociale: una misura che si accompagna alla scelta di togliere l'Imu su tutte le case popolari e le coo-perative a proprietà indivisa. Gli altri 400 milioni andranno invece a quattro fondi, tre «vecchi» che vengono imple-mentati e uno nuovo, istituito dal de-creto: finanziato con 40 milioni, è desti-nato alla «morosità incolpevole», ovve-ro a quelle famiglie che hanno sempre pagato l'affitto regolarmente e che al - 'l'improvviso si sono ritrovate in diffi-coltà. Secondo una stima del ministero delle Infrastrutture, si tratta del 90% dei nuovi sfratti. Altri 6o milioni andranno al fondo per l'accesso al credito alle gio-

vani coppie e ai lavora-tori atipici. Quaranta milioni sono destinati al fondo di solidarietà per le famiglie che fan-no fatica a pagare la rata. del mutuo (indicatore Isee sotto i 3o mila en.- ro), e che potranno so-spendere le rate fino a 18 mesi: il fondo, gesti-to dalla Consap, rim-borserà alle banche gli oneri finanziari corri-spondenti alla quota di interessi delle rate so-spese.

In arrivo anche mi-sure per il mercato degli affitti, logorato dal crol-lo del 30% dei contratti nel 2012. Vengono messi 6o milioni sul fondo per l'affitto dei

Comuni, che si era azzerato: è rivolto a quelle famiglie che, pur avendo i requi-siti per la casa popolare, non riescono a ottenerla e devono rivolgersi al libero mercato. E l'aliquota della cedolare sec-ca, la tassa per i contratti a canone con-cordato, passa dal 19 al 15%. Un aiuto anche per i costrattori,dondamentale per far ripartire l'edilizia», commenta il presidente Ance Paolo Buzzetti: cancel-lata l'Imu sulle case invendute nell'anno precedente e approvata una proroga di tre anni per l'attuazione dei programmi di edilizia residenziale con l'imposta di registro ridotta all'i% invece dell'8%.

Valentina Santarpia C PPRODUZIONE RiSERVATA

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Sono oltre 130 mila gli esodati creati dalla legge Fornero

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OCCUPAZIONE Cinquecento milioni per la cassa integrazione Pensione a 6.500 esodati

ROMA------Altri cinquecento milioni vannini, ma un prossimo monitorag-per finanziare la cassa integrazione in gio dovrebbe chiarire la situazione: deroga (per i lavoratori delle imprese nonostante una leggera contrazione che non avrebbero diritto alla cassa in- delle ore di cassa integrazione in dero-tegrazione tradizionale) e 700 milioni ga negli ultimi mesi, le stime dei sin-per dare una pensione a 6.500 esodati dacati parlano di fondi necessari per in condizione di forte disagio econo- 1,5 miliardi per coprire tutte le richie -mico e sociale, salvandoli così «dalla ste delle imprese. disperazione», come ha sottolineato il

Il governo, ha detto Giovannini, ha

ministro Dario Franceschini. Ecco gli anche «messo a punto con un decreto interventi sul lavoro presentati dal mi- interministeriale» i criteri per l'uso nistro Enrico Giovannini al termine della cassa integrazione in deroga per del complicato Consiglio dei ministri il 2014, anche alla luce del fatto che di ieri sera. Un'occasione, per il mini- l'anno prossimo dovranno partire i stro, per fare anche un mini bilancio fondi di solidarietà tra sindacati e int-dei suoi «tre mesi e qualche giorno»: prese per accollarsi in parte l'onere de-considerando il miliardo e mezzo su- gli ammortizzatori sociali, attualmen-

te totalmente a carico dello Stato.

Rispetto a quello che era stato annun-ciato, e cioè una solu-zione entro l'autunno, è stata anticipata poi la quarta salvaguardia per una fascia di eso-dati, dopo le tre varate dal governo preceden-te. Chi è stato soggetto alla risoluzione di un contratto di lavoro tra il i' gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011 e che sarebbe dovuto andare in pensione con le vec-chie regole, tra dicem-bre 2011 e dicembre 2014, potrà finalmente farlo, grazie a 700 mi-. lioni messi in campo

gli ammortizzatori in deroga, il miliar- dal governo, al ritmo di 150 milioni al-do e mezzo messo sul decreto lavoro, i l'anno finanziati dal 2013 al 2017. La 700 milioni per la quarta salvaguardia. platea interessata è di 6.500 persone, per gli esodati, «sono stati complessi- tutte in stato di forte disagio socio vamente investiti 3,7 miliardi sul lavo- economico, i cosiddetti «licenziati in-ro spiega Giovannini che contri- dividuali». «Sappiamo che ci sono al- buiscono al rilancio economico ma tre categorie ha spiegato Giovanni-anche alla riduzione del disagio socia.- ni — ma abbiamo voluto anticipare il le: uno sforzo straordinario», conclu- dibattito Che seguirà in Parlamento de il ministro. per trovare una soluzione complessi-

Ma veniamo alle misure. Il rifinan- va». Una sorta di tampone, insomma, ziamento della cassa in deroga era at- per aiutare una fascia particolarmente teso, ma per settembre: con questi 500 critica in vista delle decisioni parla-milioni il governo arriva a 2,5 miliardi mentari che saranno prese, ovviamen-per il 2013, la stessa cifra stanziata già te nel rispetto dei vincoli finanziari. nel 2012. «Non è detto che questo VaSan. esaurisca le necessità», ammette Gio- C P:FRODI:Z:0;1E NSERVATA

Capannoni e uffici, .i..

I- scale del 50')/(1 bonus --1 , )

I Gli immobt.nil si tpiirn ' ' ,.. .1, negozi, capannoni)

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d • impresa. Un parziale recupero ' i

a obbligo fino alla pubblicazione della -3. è ne, che avrebbe b pero

e previsto dal d ,,, re pe stabilito (il condizio 'tiala

e ' decreto legge,

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già dal l'annodi per rinnp. L'agevolazione si appl ica e

, anno di imposta del 2013 e nei casi tipic i di

contribuentii fres con aliquota al 27,5 comporta un n risparmio di t38,75euro ogni l000 pagati. Per i - r ." proprietari di capannoni quindi l'agevolazione . ammortizza l'aumento delrh3/'

'8 9l " e

imponibile entrata in vi or"e quest 'anno. base L'agevolazione sì - li solo agli ineisit,a.b%nloui im

llizz- utilizzati per l'esercizio della attività dalle imprese o dai professionisti e avrà un costo non indifferente per l' Erario. Nei 2012 i soli capannoni hanno infatti pagato Inni per 4,8 miliardi ai curo<

Risrwn

serizioile per i terreni risparmio medio di 217 cero

2 decreto varatoPieurbibc,lilLeazicitoone in 'Ga presumere che l'esenzione

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Nel mirino le seconde case Torna il vecchio prelievo Irpef

ROMA La caccia alle risorse è andata avanti fino all'ultimo minu-to. Anzi, proseguirà anche oggi prima della chiusura definitiva di un testo uscito dal consiglio dei ministri in forma ancora provviso-ria. Ma, in ogni caso, ci si è dovuti fermare a metà strada. Il percorso a tappe frutto della mediazione tra Pd e Pdl, ha trovato le coperture so-lo per la prima rata dell'Inni sulle abitazioni principali e sui terreni agricoli, 2,4 miliardi di euro. E, al momento soltanto questa rata è stata cancellata con certezza anche perché, senza un decisione entro sabato, si sarebbe dovuta pagare entro il :t 6 settembre. Per la secon-da rata di dicembre, invece, c'è l'ac-cordo politico e l'impegno a trova-re una soluzione entro la metà di ottobre. Ma si dovranno reperire almeno altri 2 miliardi di euro che, nonostante le pressioni del Pdl per cancellare tutto e subito, al mo-mento non ci sono.

Che quello delle risorse sia il no-do centrale lo dimostra anche il ri-torno dell'Irpef sulle case sfitte e sui redditi dominicali dei terreni non affittati. È l'articolo 6 del de-creto a stabilire il «ripristino par-ziale della imponibilità ai tini Irpef dei redditi derivanti da unità im-

mobiliari non locate». Una misura cancellata proprio con l'arrivo del-

Dei resto anche per il fisco ed i conti pubblici vale la legge di Lavo - isier: nulla si crea, nulla si distrug-ge, tutto si trasforma. Se si cancella una tassa si devono trovare altre entrate oppure si devono eliminare altre uscite. Tanto più che sul no-stro deficit c'è l'occhio vigile di Bruxelles.

N nodo rlsorse Quello delle risorse da reperire è I nodo centrale, finora trovate le coperture solo per 2,4 miliardi

Dove sono stati trovati i soldi ne-cessari, allora? Mezzo miliardo vie-ne da tagli alla spesa dei ministeri, un 10% suí consumi intermedi che dovrebbe escludere solo fistruzio ne, come da specifica richiesta del Pd. Un miliardo e due dovrebbe ar-rivare dall'Iva aggiuntiva generata dalla nuova tranche di io miliardi di euro per i pagamenti dei debiti arretrati della pubblica ammini-strazione. Altri 70o milioni, invece,

dalla chiusura definitiva di un vec-chio contenzioso con le concessio-narie che gestiscono le slot mut -li-ne. Per il mancato collegamento con la società che le doveva con-trollare, io gruppi sono stati con-dannati dalla Corte dei conti al pa-gamenti di 2,5 miliardi di euro, do-po che la procura di miliardi ne aveva chiesti addirittura 98. Ma una legge consente di chiudere i contenziosi sui danni erariali con una transazione che va dal lo al 30% della sanzione. Il ministero spera di incassa proprio il massi-mo, il 30% ma il risultato non è scontato visto che le società con-dannate devono aderire spontane-amente e al momento non sembra-. no intenzionate a farlo. Proprio per mettere in sicurezza le coperture ci sono allora le cosiddette clausole di salvaguardia: accise sempre sui giochi che scatteranno nel caso in cui la transazione non dovesse an-dare in porto. Una rete di protezio-ne che potrebbe essere usata anche se la nuova tranche dei debiti non dovesse dare i frutti sperati. In que-sto caso, però, le accise colpirebbe-ro sigarette e alcol.

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SERVICE TAX Cambia a ares, si pagherà in base a metratura e rendita

MILANO ---- L'Imu sulla prima ca-sa, con cui hanno familiarizzato gli italiani, scomparirà sostituita dal primo gennaio 2014 dalla nuova tas-sa sui servizi comunali, che inglobe-rà anche la Tares, cioè l'imposta sui rifiuti. Non è ancora chiaro cosa ac-cadrà, invece, all'Imu sulle seconde case e come si coordinerà con la ser-vice tax, che ovviamente sarà pagata anche dai propietari di tutte le abita-zioni principali e non: bisogna aspettare la riforma complessiva del -l'imposizione sugli immobili che sa-rà affrontata nella Legge di Stabilità.

Cos'è la tassa sui servizi comuna-li? Si tratta di un'imposta «federale» ispirata :3i principi del federalismo fiscale, come approvati dalla com-missione Bicamerale costituita ad hoc nella scorsa legiAatura. La mio-va tassa sostituirà la Tares, l'imposta diretta alla copertura dei costi relati-vi al servizio di gestione dei rifiuti, che però già per l'anno 2013 dovrà tenere conto del principio europeo «chi inquina paga», come spiegato nell'articolo 7 del decreto legge ap-provato ieri dal Consiglio dei mini-stri. ll testo stabilisce la commisura-zione della tariffa sulla base delle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superfi-cie, in relazione agli usi e alla típolo-

gia delle attività svolte e al costo del servizio sui rifiuti. Quanto cambierà per le tasche dei contribuenti, i citta-dini lo scopriranno nell'ultima rata: Comuni predisporranno e invieran-no il modello di pagamento del tri-buto secondo i nuovi regolamenti e le nuove tariffe.

Dal prossimo anno cosa accadrà con la tassa sui servizi? Ci sarà il ri-schio che i Comuni per far quadrare i conti alzino l'aliquota a piacere? Con

Le Imprese La deducibilità dell imposta sui beni strumentali, come i capannoni, arriverà solo dal 2014

la nuova Service Tax «viene preser-vata la capacità fiscale dei Comuni ---ha assicurato il ministro dell'Econo-mia, Fabrizio Saccomanni - ma sarà. limitata verso l'alto autonomia di manovra sulle aliquote perché non si possano accrescere infinitamente». La nuova tassa avrà «due aspetti im-portanti - ha proseguito il ministro -la gestione dei rifiuti urbani e dei servizi indivisibili». Due componen-ti in un'unica tassa. La componente

sui servizi indivisibili sarà a carico «sia del proprietario sia degli occu-panti, con ampio margine di mano-vra da parte dei Comuni».

Nel dettaglio, la componente della gestione dei rifiuti, sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti. urbani. Le aliquote saranno commi-surate alla superficie, i parametri sa-ranno decisi dal Comune con ampia flessibilità e in misura da garantire la copertura integrale del servizio. Per la componente che andrà a coprire i servizi indivisibili, invece, il Comune potrà scegliere come base imponibi-le o la superficie o la rendita catasta-le: sarà a carico sia del proprietario (perché, spiega il governo, i beni e i servizi pubblici concorrono a deter-minare il valore commerciale del--l'immobile) e dell'occupante, d al-- l'inquilino quindi in caso di locazio-ne, dal momento che usufruisce dei beni e servizi locali.

Solo con l'introduzione della tassa di servizio, cioè dal 2034 arriverà per le imprese l'attesa deducibilità dell'imposta sui beni strumentali, come i capannoni, o sui locali utiliz-zati dagli enti no profit.

Francesca Basso ...1'bussoi,acorriere.it

21,CD:300'2 RISEPA,

snidaci sulle aliqL to (I(Alte) Stato

4 Il nome e intese ira fu uziurrerà come m Francia.: la service tal. d differenza di quanto accade ()ltrenlailiCa (dove il balzetio è tutto a carico di clu abitala Ca Sa), dovrebbe funzionare con la dist°

be in un trib t Inzi°ne 3n due componenti: In prima consisterebbe n s possesso

. , calcolato od ,'.flore fiscale dell'immobile la seconda, invece, un ccorrispettivo dei servizi erogati clal Comune a chi abita la .

CS e coe già per Id tassa easa' comprenderà anche la Taresrifiuti sarà l'inquilino. A decidere il livello di taSSUZIOne saralino

che però amnio tetti tragsid cli prelievo. Seccad

I imposta doti rette colpire div rsamente l'im 3,-;°h r1i le

anticiPazi° dell'uso che rie fa il proprietari ,, con eseivion ine °o'al :ttpliaseclTdnudzaione nel caso di abitazione adib M a residenza princMale, e aumenti

i iummtgli os's-ed i1:idrii a a. see..?nda.c_lei numero d p rt gressao,<o e .i coon se uu di IRTO h.td diversificati per le abdazioni locate

quelle tenute a disposizione. All'inquilino tocchembbe Env ecc la Tare_ e, forse; fletmtributo per i cosiddetti costi indivisibili elle si pagherà gia da dicembre (3o centesimi per metro quadrato),

A cura dì Gino Paglinca

uNf NISEPV

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lvare quelli che hann lavoro con licenziamenti individuali .

solo ediata e ergenza dice la Cgil. Il decreto stanzia anche 700 milioni per

ltri 6500 esodati asciato il

1 ai( 1 ° nv%11. 11zza tto1e i1 e11 tO

fondamentale come quello dell'edilizia spiegato il ministro dell'Economia Fabrizi

locali leg et ore no p

Emergenza a fondi per la

ento dell a integrazione in deroga, 00 milioni di eur «Una

Nel complesso la r anovra vale 3 miliardi di euro. «Il

pp tra deficit e Pil resterà sotto il limite del fi o d Eu p >, ha assicurato Letta.>Le coperture verranno>trovate grazie al Maggiore gettito iva derivante dal pagamento di 10 miliardi che lo Stato deve alle aziende, con una riduzione della spesa pubblica e con nuove imposte sul settore dei giochi . Nessun tassa in più per le famiglie, ha detto premier a cura di F UPPO 5 TE

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Arriva C pe

il n inanzia

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Da prossi c anno l'imo sarà` sostituita dd unaservicetax,

ta dai Comuni e pagata sia dai proprietari he dagli occupanti degli immobili. Sa ri divisa in due parti: la prima coprirà costo della ra ccolta dei rifiuti (assorbendo la

a la seconda quello dei servizi indivisitaili, come

uminazione, forniti dai unicipi. Anche questa

decisione sarà formalizza nella legge di stabilita, dopo essere stata discussa -on i

dacie in Parlamento .

cabiettivr e dare luovo repulso al mercato degli fati, Il decreto del ove no

biiisce che la cedol - sec posta pagata d ai proprietari sui contratti di

cazione a canone concordato, scende dal 19 al

edolare era stata €ntrodotta nel X011con €'intento di far er ergere>il mercato o nero gettito extra pe io venne o in 2,6 miliardi di euro, iriora i risultati sono t volto otto le aspettative .

Un «piano casa» da 4,4 miliardi di curo, di cui 4 miliardi a carico della Cassa depositi e pr vantaggio delle categorie pi deboli, Ierigoverno h chizzato le linee guida deg

erventi: progetti di ediliz iale, un fondo per agev e

prima casa di giovani coppie e lavoratori atipici sotto i 3i- annidi età e un sostegn o per chi è incappato nel

orosità incolpevole», e one che si sono trovate in

difficoltà con le rate perché hanno perso il lavor

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O retroscena L'incontro a pranzo con il presidente di Confindustria Squinzi

La strategia degli atti concreti Prossima tappa le tasse sul lavoro «Più misure approviamo, più vivrà l'esecutivo»

ROMA ---- E ora? Ora che Berlusconì ringrazia, che Pd e Pdl collaborano come mai prima, che altre misure significative diventano operative, è possibile fare un altro pronostico sulla durata del gover-no? A Palazzo Chigi ne sono convinti: «Più misure concrete approviamo, più lavoriamo per gli italiani, maggiore è la possibile di arrivare persino a fine legi-slatura».

Lo stesso Letta, se gli si chiede, fa il conto dei mesi al contrario e dice con un sorriso che il suo esecutivo durerà «altri quattro armi e qualche mese». Ovvia-mente c'è di mezzo anche la scaraman-zia, la voglia di non scendere nei dettagli dei tanti motivi di instabilità, che resta-no intatti, ma da ieri certamente la bat-tuta può avere più fondamento.

A pranzo Letta incontra Squinzi, il presidente di Confindustria, che a sua volta ha avuto contatti con i tre leader sindacali. AI premier viene chiesto un abbassamento della pressione fiscale, sul lavoro o sulle imprese, con decurta-zione dei costi della politica, della spesa pubblica improduttiva. Ora, superato lo scoglio dell'Ernia, affrontato un altro pez-

zo del nodo esodatì, Letta sì dedicherà anche a questo: «Ora possiamo affron-tare più serenamente la scrittura della legge di Stabilità e anche un percorso di riduzione progressiva delle tasse».

Sembra passato un secolo ma sono solo pochi giorni: sino a domenica scor-sa sembrava che il governo fosse lì lì per cadere, troppo debole per proseguire un percorso di riforme condivise fra i due maggiori azionisti della maggioranza, Pd e Pdl, soggetto agli umori e alle deci-sioni che ancora potrebbero arrivare da Arcore, legate al nodo della decadenza da senatore di Berlusconi.

Ieri, in un pomeriggio, il clima è radi-calmente cambiato: l'elogio di Letta ai partiti, persino agli esponenti della maggioranza che hanno collaborato, per arrivare «ad una soluzione che mi pare la più equilibrata che potessimo pren-dere», delinea un futuro certamente meno cupo, se non più roseo. Un futuro costruito pezzo dopo pezzo, in cui i sin-goli provvedimenti vengono da Palazzo Chigi considerati come «mattoni» di un'ideale casa di stabilità.

Mattoni che ieri il capo del governo

ha citato uno per uno, lasciando voluta-mente per ultimo il capitolo legato alla riforma dell'Inali: prima il lavoro, le ri-sorse per gli esodati, per la cassa inte-grazione, quei :3,7 miliardi rivendicati dal ministro Giovannini come già stan-ziati, dal primo giorno di vita di questo governo ad oggi, in materia di contrasto alla disoccupazione e di misure a favore dell'impiego.

Le tracce di un percorso futuro, di medio periodo. Letta potrebbe delinear-le già domani, alla festa del Pd, a Geno-va, dove saranno presenti anche il se-gretario del suo partito, Epifani oltre ai tre leader di Cgil, Cisl e Uil. Se non saran-no annunci saranno comunque elemen-ti programmatici rafforzati da una con-vinzione confermata ieri pomeriggio: al

Domani a Genova Letta già all'inaugurazione della Festa del Pd potrebbe tracciare un programma di provvedimenti futuri iisieffloweiesge~e~~

momento questo governo non ha alter-native, lavora bene, ha una forza, se pro-- cede in modo costruttivo fra le sue com-ponenti, che nessun altro esecutivo po-trebbe avere.

Insomma il giorno della possibile cri-si, di una decapitazione annunciata e minacciata più volte dal Pdl, si è trasfor-mato in una sorta di svolta, costruita su un provvedimento molto articolato, che mette insieme le istanze del Pd sul lavo-ro e quelle del Pdl sulla tassazione im-mobiliare. Una riconciliazione fondata su misure concrete.

Raccontano che lipifani abbia chiesto di più a Letta sul tema esodati, che il premier stesso abbia risposto che per il momento ci si ferma qui, andando in-contro a quelle 6.5oo persone che sono rimaste senza lavoro e senza pensione dopo essersi licenziate. Una prima ri-sposta«strutturale», l'ha definita Letta, cui ne seguiranno altre, quando sarà possibile.

In ogni caso il governo ha dimostrato, a giudizio di Letta, «coesione, gioco di squadra e capacità di andare incontro alle esigenze degli italiani. Ora guardia-mo al futuro con maggiore fiducia, per-ché stiamo dando fiducia soprattutto agli italiani». Se le condizioni non cani-bieranno, sarà difficile far cadere un go-verno così, «Spero che le doma ride sulla durata cesseranno, non c'è più scadenza a questo governo», conclude Letta a fine giornata.

Marco Galluzzo rrigaltuzzotcs.it

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Cancellata' Iniu sulla Dal 2014 a va la Se Tax

P Rifinarriata la cassa in deroga, salvi 6500 esodati, Sindacati tiepidi

Matteo Pato ROMA

CANCELLAZIONE dell'Inni, rifi nanziamento della cassa in dero-ga, salvaguardia di 6.500 esodati, misure per la casa. È il ricco menu del decreto legge approvato ieri pomeriggio dal Consiglio dei ministri. L'esecutivo, come da at-tese, ha tagliato l'imposta sugli im-mobili: non si pagherà nel 2013, e nel 2014 si trasformerà nella 'Ser-vice tax', che da ieri ha un nuovo nome: Taser. Parola poi miracolo-samente scomparsa per tornare al-la più sobria Service Tax, forse a causa delle gag su Twitter sul fat-to che la sigla evocava la pistola che spara scariche elettriche. Il governo ha anche dedicato due ampi capitoli alla casa e, soprattut-to, al lavoro per il quale viene in-vestito oltre un miliardo di curo. Il provvedimento, sul fronte

,,̀ ,GEVOLSSIONI Fondo casa per giovani coppie La cedotare secca è ridotta: scende dat 19% at 15%

dell'Imu, delinea un percorso in tre tappe. Il primo passaggio è il taglio della rata che gli italiani avrebbero dovuto pagare il 16 set-tembre sulle abitazioni principali e i fabbricati agricoli. Costerà cir-ca 2,4 miliardi, che saranno paga-ti attraverso tre fonti di copertu-ra: l'Iva extra incassata dallo Sta-to grazie a dieci miliardi di paga-menti delle pubbliche ammini-strazioni alle imprese, la sanato-ria del contenzioso contabile sulle nuove slot machine e alcuni tagli alla spesa pubblica. La seconda tappa arriverà in autunno con la legge di stabilità o con un provve-dimento ad hoc e riguarderà la ra-ta prevista per dicembre. Per can-cellarla serviranno circa due mi-liardi: dovranno essere coperti nella sessione di bilancio che sarà chiusa entro metà ottobre e che delineerà il profilo dei nostri con-ti pubblici nel 2014. Sempre la legge di stabilità, poi, definirà i dettagli della terza tap-pa: la Service Tax. Si tratterà di un'imposta comunale che paghe-rà completamente i cosiddetti 'ser-vizi indivisibili', come l'illumina-zione pubblica, e il trattamento dei rifiuti, collegandoli agli immo-bili. La tassa sarà calcolata in base alle dimensioni dell'abitazione; lo Stato determinerà solo il tetto massimo delle aliquote.

AD ARRICCHIRE il provv ed iineri-

tO c'è. un'ampia sezione dedicata al capitolo lavoro. Viene rifinan-

ziata la cassa integrazione in dero-ga: al miliardo stanziato a maggio si aggiunge un altro mezzo miliar-do, che porta il plafond complessi-vo a 2,5 miliardi per il 2013. Sul fronte degli esodati, vengono inve-stiti altri 700 milioni che serviran-no a salvaguardare 6.500 lavorato-ri che hanno risolto il proprio rap-porto tra il 2009 e il 2011.

INFINE, c'è il pacchetto casa che comprende molte misure attese da tempo. C'è l'esenzione dell'Inni per le case invendute, l'abbassamento della cedolare sec-ca dal 19 al 15%, un fondo per l'ac-quisto della prima casa da parte di giovani coppie e lavoratori atipici sotto i 35 anni: complessivamen-te, si tratta di interventi per 4,4 miliardi, quattro dei quali saran-no a carico della Cassa depositi e prestiti. Tutte misure accolte in maniera molto tiepida dai sindacati. Per la Cgil il decreto, sia pur utile, lascia «irrisolti i temi della cassa integra-zione e degli esodati». I fondi «so-no totalmente esigui, servono so-lo a coprire l'immediata emergen-za». Il segretario generale della Ci-sl Raffaele Bonanni teme, invece, che tutto si risolva con una partita di giro: «Vedremo quale sarà l'im-patto della nuova Service Tax».

PAOLO BUZZETTI, presidente dell'Ance «Le misure a favore dei mutui e l'eliminazione dell'Imu sull'invenduto rilanciano

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IL PUNTO di PAOLO GIACOMIN

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Con la legg di stabilità

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ennaio 2014. AL posto è prevista

troduzione dì una Service -fax,

In un nuovi reta te

di stabitità

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\ 3::::::::Chts&glie i noni delle tasse? Nel testo distribuito alla

...\-:.\\, t,,,,, s ampa dal governo la ~a Service tac era battezzata

Taser. Poi, nel testo pubblicato sul stio di Palazzo Cingi, è tornata Service Tax. Come mai? Taser è una pistola che stordisce i bersagli con scariche elettriche, Tasse e pistola hanno meccanismi simili: la prima ha due elettrodi (o dardi) dai quali scocca l'elettricità. La seconda punge con due spilli: il primo si chiama Tari e si paga sui rifiuti. Il secondo, a carico di chi occupa fabbricati, si chiama "rasi. Come «rasi e paga». Taser o Service Tax la sostanza non cambia: paralizzante.

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• • onsigho dei ministri tea deciso di immettere net sistema 10 miliardi di nuovi crediti vantati dalle imprese nei confronti delta PA. Que comporterà entrate fis Iva che serviranno a parziale copertura del provvedimento Imu,

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LA PCCHATA DEL COMMER C O AL DETTAGUO f. Fon -

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I DEPOSITI BANCARI L'aumento registrato

a giugno 2013 rispetto allo stesso

mese del 2012

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I RISPARMI A giugno 2013

i salvadanai sono passati da 804,9 miliardi a 849,6

rispetto al 2012

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lineamento 1111, genera izza In aumento tutte le categorie dì depositanti sono aIìiì, infatti,

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crescita del 10,5%. In lieve calo, tnvece, te rtserve delle Onlus

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Tasse e paura, boom del risp Nel salvadanaio 45 i ardi in più Continua il crollo delle vendite: è il dodicesimo calo consecutivo AchUe Perego

MILANO

CONSUMIAMO sempre meno, ta-gliando persino la spesa alimenta-re, quella nei discount e per i far-maci. Ma in tempo di budget: fami-liari magri, per la paura di altri scossoni della crisi finanziaria, di perdere il lavoro e di essere colpiti da nuove tasse, riscopriamo l'arte del risparmio. E da brave `formi-chine' aumentiamo i nostri conti in banca. Tanto che, nel giorno in cui l'Istat ha certificato che non si

CINOW 4 STRETTISSIMA TagLiamo persino La spesa aLimentare, quella nei discount e per farmaci

sta arrestando il crollo dei consu-mi (meno 3% su base annua le ven-dite al dettaglio a giugno e meno 0,2% su maggio) un'analisi del Centro studi Unitnpresa ha rileva-to che in un solo anno abbiamo la-sciato in banca 45 miliardi in piu. A giugno 2013, infatti, sono arriva-ti a quota 849,6 miliardi i `salvada-nai' delle famiglie in aumento di 44,6 miliardi rispetto agli 804,9 di giugno 2012 con una crescita del 5,55%. Complessivamente le riser-ve di imprese, famiglie e interme-diari finanziari sono aumentate di 100 miliardi. Secondo lo studio di Unimpresa, basato su dati della Banca d'Italia, i depositi bancari sono cresciuti del 7,16% passando da 1.389,5 a L489 miliardi con un. boom dei depositi vincolati a bre-ve scadenza saliti a 321,9 miliardi (+14,45%). «E evidente che gli italiani subisco- no pesanterneMe i contraccolpi

della crisi e la stanno pagando so-prattuttq in termini di crollo della fiducia. E proprio la paura di nuo-vi scossoni e l'incertezza sul futu-ro a frenare la spesa e quindi i con-sumi», osserva il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. E che i consumi stiano crollando l'ha confermato ieri l'Istat. Nel pri-mo semestre, infatti, le vendite al dettaglio sono scese del 3% (2,9% l'alimentare e 3,1 il non food) ri-spetto allo stesso periodo del 2012. Un risultato determinato dall'an-damento di giugno che ha registra-to un calo dello 0,2 su maggio, Ille-se che invece aveva fatto sperare in una ripresina (+0,1%).

SIAMO arrivati cosi alla dodicesi-ma flessione tendenziale consecu-tiva. Una flessione che ormai con-tagia anche i discount (-1,3%) ed è più forte nei piccoli negozi (-3,6%) e nella grande distribuzione (-2,3%). Malissimo le vendite di elettrodomestici (-5,9%), ma an-che quelle dei prodotti farmaceuti-ci (-4,6%) e, come denuncia Fede-ralimentare, dei prodotti per la ta-vola che, al netto dell'effetto prez-zi, hanno perso il 4-5% di vendite. Resistono meglio, invece, utensile-ria per la casa e fermamente (-0,6%), inIbrmatica e telefonia (-1,3%). L'ennesima caduta dei consumi al-larma Confcommercio e consuma-tori che a gran voce chiedono che venga definitivamente bloccato l'aumento dell'Iva dal 21 al 22%. «Occorre reagire a questa situazio-ne ridando potere d'acquisto alle famiglie, produttività e competitività alle imprese», avver-te il presidente di Federdistribu-zione, Giovanni Cobolli Gigli chie-dendo al Governo di «scongiurare definitivamente l'aumento dell'Iva previsto a ottobre, che avrebbe un impatto fortemente ne-gativo sui portafogli delle fami-glie».

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I PICCOLI NEGOZI alimentari

GRANDE DISTRIBUZIONE in calo IL SITO PROMOQUI: il rispaimic sono quelli più colpiti dalla crisi

del 2,3%. Gli ipermercati perdono

inizia dalle offerte sul detersivo per

con un calo del 4,5 per cento

il 2,6%, i supermercati 11 3,2%, lavatrici, pannolini, tablet e cellulari

.Z,UWW.MS'r.S MARCO FORMS: I POLITICI GIOCANO COL FUOCO ,

LA SCUSA DELL'IMU

Alla ricerca dei consuui perduti «Serve fiducia, basta scannarsi»

Questa storia dell'imu non è un problema reale, è solo una diatriba ideologica per continuare a litigare fra politici

Elena ComeW MILANO

PER FAR ripartire i consumi de-gli italiani ci vuole fiducia. «E la ricostruzione della fiducia è com-pito dei politici, non degli econo-misti». Marco Fortis, economista della Cattolica, non ha ricette per far ritornare gli italiani nei negozi e rimanda la palla al governo.

Magari basterebbe alleggeri- re wraríco fiscale, per dare fia- to alla riprese] in arrivo.—

«Certo, alleggerire il carico fiscale va sempre bene, ma francamente non mi sembra il punto principa-

QUANTO Ci COSTA k L'INCERTEZZA

Persi 400 miliardi di euro negli ultimi cinque anni. Se i mercati continuano a ritenerci una Repubblica delle Banane Lo spread saLe

le. In quanto elettore moderato, preferisco pagare l'Irnu e mante-nere in carica questo governo, piuttosto che viceversa. O magari preferisco tagliare il cuneo fiscale di 2 miliardi utilizzando il gettito dell'Imu, piuttosto che togliere l'Imu a tutti. Ma il punto vero è che questa storia dell'Imu non è un problema reale, è solo una dia-triba ideologica per continuare a scannarsi».

à vent'anni che i politici italia-ni si scannano...

«Appunto, continuano a ricadere nello stesso errore. Ormai si può dire che errare è umano, ma perse-verare è italiano. Invece dopo vent'anni sarebbe davvero arriva-to il momento di piantarla con le diatribe inutili. Altrimenti a Nata-le avremo lo spread con la Germa-nia a 300, quando eravamo sulla buona strada per farlo scendere a 150. I politici italiani dovrebbero rendersi conto che stanno giocan-do con il fuoco, mentre i mercati ci guardano. Possiamo fare tutte le riforme del mondo, ma se cade il governo perderanno il loro valo-re dalla sera alla mattina».

E quindi? «Quindi la fiducia si ricostituisce solo con la stabilità politica: se i politici avranno la maturità di mettere da parte le diatribe inutili e fare quadrato, come gli altri Pae-si in difficoltà, la gente riprenderà a consumare e i mercati ci daran-no più credito. La Spagna è un Pa-ese molto più squinternato dell'Italia, ma ormai il suo spread con la Germania è equivalente al nostro e grazie alla stabilità politi-ca ottiene tutto quello che vuole: ha intascato 100 miliardi dall'Ue per salvare il suo sistema banca-rio, mentre noi prendiamo solo

bastonate». Un quadro politico stabile è meglio di un taglio delle tas-se?

«Molto meglio, non c'è confron-to! Per colpa dell'instabilità politi-ca abbiamo perso 400 miliardi di curo di ricchezza finanziaria nell'ultimo quinquennio. Se mercati continuano a considerar-ci una repubblica delle banane, si allarga lo spread con la Germania. E se I titoli di Stato italiani diven-tano rischiosi, i piccoli risparmia-tori smettono di comprarli».

,Ei consumi? lo stesso circolo vizioso. Se la

gente ha paura che il Paese vada in default da un momento all'al-tro, è naturale che smetta di con-sumare. L'incertezza politica por-la a mettere fieno in cascina, non a spendere con larghezza. Il pessi-mismo dei consumatori si rispec-chia nel pessimismo dei mercati. Per questo tutti i Paesi in difficol-tà si sono sforzati di dare un'im-magine di compattezza. Lo ha fat-

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MILIARDI DI EURO Il calo, complessivo, che potrebbe far segnare la spesa delle famiglie italiane per il biennio 2012-2013 in base a una stima fornita dall'Osservatorio di pederconsu mx

I CONSUMI IL calo delle vendite al dettaglio, il dodicesimo consecutivo, registrato dallistat a giugno rispetto a maggio, mentre nei confronti 2012 passivo e del 3°

MILIONI

Le famiglie che, secondo gli agricoltori della Cia, sono costrette a tagliare anche sul cibo, qualità compresa. Cresce del 7% la quota di chi ricorre sempre più spesso

i cibi spazzatura°

to l'Irlanda , lo ha fatto per-fino il Portogallo e i risul-tati si vedono. Per non par lare della Spagna. Noi, in- vece

' risch iarno seco n

do `effetto Schettino'». In che senso?

«Nel 2011 il naufragio del-la Costa Concordia portò molti giornali esteri a traccia re un parallelo fra Sche il governo in carica, ch facendo naufragare 11 lia. Stavolta risch" rno una secon-da figuraccia, se cade il governc per delle diatri be inutili pro-prio in questa fase d'incer-tezza interni zionale. Sa-rebbe una vera trage-dia».

Rincaro vas, \ rischio gelata Di fronte a un calo continuo e inesorabile dei consumi , diventa sempre più pream elipcurupante lo spettro d

erto di un punto 2 Iva (da 1 io al 22%) che it

g overno non ha

ancora scongiurato e, anzi, pare rassegnato a confermare, almeno in maniera setettiva su alcuni beni.

PROFESSORE Marco Fords

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LNTEKVTA LUIGI SERRA, VICEPRESIDENTE ESECUTIVO DELLA LUISS

«Lingue, stage, esperienze all'estero Così si costruisce il proprio futuro»

Sibna Mastrantonio ROMA

«NÉ BAMBOCCION1, nè choosy. Ma non scherziamo. Sono la fre-schezza, I 'eccellenza. So no bravi, efficaci, veloci, entusiasti, capaci di essere hnprenditori di se stessi. Ovviamente la situazione econo-mica non li aiuta, ma sono in gra-do di raccogliere la sfida. I nostri giovani sono meglio di come ven-gono dipinti». Luigi Serra (nella feto) è vicepresidente esecutivo della Luiss Guido Carli e ci tiene a lanciare un messaggio di ottimi-smo. «Non voglio passare per vi-sionario, ma sono sicuro che i no-stri. ragazzi ce la faranno». Archi-viata la maturità, i ragazzi sono chiamati a scegliere il proprio fu-turo. Su cosa puntare? Abbiamo cercato di ottenere qualche dritta utile. Anche perché la Luiss van-ta ottimi risultati in termini di laureati/occupati. «Non c'è solo questo — sottolinea Serra —, ab-biamo buoni risultati anche sulle

iscrizioni che, negli ultimi anni, sono cresciute di oltre il 4%. An-che sugli abbandoni vantiamo ri-sultati soddisfacenti».

Tanti giovani si iscrivono dle universrtà e poi si lasciano un-dare..

«L'errore è alla base, nell'orienta- mento inadeguato. Succede ovun- que. Una scelta sbagliata determi-

na corsi di laurea infiniti, fuori-corso, abbandoni, Per noi della Luiss rappresenta un punto di for-za la Summer School, nata per far comprendere ai giovani la natura del loro talento».

Che consiglia a un ragazzo che deve decidere?

«La prima questione da porsi è quella degli sbocchi. I nostri tem-pi offrono un'ampia galleria di. strumenti: dalla Rete si possono ricavare risultati dettagliati. Biso-gna assumere un atteggiamento professionale: 'devo costruire la mia vita, essere imprenditore di me stesso'. Occorre valutare tutti i fattori». Anche la media dei voti consegui-

' INIEZIONE DI OTTIMISMO

Né bamboccioni, né choosy. I nostri giovani sono bravi, efficaci, veloci, capaci di essere imprenditori di se stessi. Ce La faranno

ti è importante? «Data anche la difficile situazione del mercato, conta. Esiste un'am-pia platea di laureati. Al momen-to delle selezioni, le aziende guar-dano all'università, al corso, alla media. E naturale».

Solo questo? «C'è una cosa importante che si cerca nei curricula. Il grado di apertura che mostrano. Esperien-ze all'estero, stage, conoscenza del-le lingue. Tutto ciò che delinea una 'figura europea' è essenziale».

Le esperienze e le lingue? «Fondamentali. Ma deve esserci anche quel guizzo di creatività, quella fantasia che distingue. Ogni giovane si deve sentire im-prenditore di w stesso e come tale immaginarsi. E un progetto che si deve costruire nel tempo, già dal-la scuola».

Su devono valutare tutti gli elementi. Me le passione?

«Deve vincere in ogni caso. Me-glio coltivare le proprie passioni che inaridirsi in percorsi che non si sentono propri. Si abbraccia la propria passione e si punta all'ec-cellenza».

Non arrendersi, lottare„ sfida-re propri limai. è questo messaggio?

«Assolutamente sì».

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aria Chiara Carrozza (LaPresse)

\\ Studenti sulle barricate

«il bonus è un'in iustizia per i cand dati; deve essere cancellato. Snaturerà l'idea di scuola pubblica, riducendola soltanto a trampotino di lancio per L'università'. La Rete degli studenti protesta contro iL bonus maturità e scenderà in piazza l'H ottobre,

\ Medicina e Odontoiatria

8

domande a dsposta \ mutttpl.a

dì cultura

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dì fisica \N‘u..rnaternatìca

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s„\\;»,\\ -„, „\'\"\ • CATTEDRE L'associazione sindacale Anief denuncia: «Degli 1.542 nuovi docenti che saranno immessi in ruolo in questi giorni, quasi 60% ha più di 50 anni di età»

lest universitari, la carica dei I 1 5mila Ma c'è l'incognita del bonus Maturità Ribelle non ancora pubblicate. li ministro: meccanismo da n are Beatrice Bertucciotì

ROMA

TEMPO di prove e simulazioni per chi vuole acce-dere alle facoltà a numero chiuso. Saranno circa 115mila gli studenti che nei primi giorni di set-tembre dovranno affrontare i test: il 3 per Veteri-naria, il 4 per le professioni sanitarie, il 9 per Me-dicina e Odontoiatria e il 10 per Architettura. Su tutto grava l'incognita di quanto verrà valutato il bonus Maturità. Lo stesso ministro Maria Chia-ra Carrozza, che l'ha ereditato, è perplessa sul va-lore da attribuirgli: «Ho attivato una commissio-ne per rivedere questo meccanismo». Entro do-mani il ministero deve pubblicare le tabelle che trasformano il voto dell'esame di Stato in bonus. Riuscire ad accedere a Medicina, quest'anno sarà arduo. I candidati sono 84mila, circa l6mila in più dell'anno scorso, ma i posti a disposizione so-no rimasti poco più di lOmila. In pratica solo un candidato su 8 ce la farà, contro uno su 6 dell'an-

Ogni risposta esatta varrà un punto e mezzo (e non più un punto soltanto), O ogni risposta non data, mentre per ogni risposta errata ver-ranno sottratti 0,4 punti.

DA OUEST'ANNO la graduatoria sarà nazionale e non più regionale o pluriregionale. Resta l'inco-gnita di quanti punti sarà necessario mettere in-sieme per passare Per superare il test biso-gna ottenere almeno 20 punti. Ma di quan-ti, fino a un massimo di IO, potrà benefi-ciare chi ha preso un voto alto alla Matu-rità? Non c'è ancora una risposta preci-sa. Di sicuro bisogna avere conseguito più di 80, ma solo se quel voto alto è stato conseguito davvero dai più bra-vi, non oltre il 20% di quelli esamina-ti da ciascuna commissione. Lo stes-so ministro Carrozza esprime forti dubbi: (Sono perplessa a dare valo-re legale al voto dell'esame spiega — perché la votazione non e omoge

no scorso. I candidati dovranno rispondere a 60 domande, di cui soltanto 5 di cultura generale (contro le 20 dell'anno scorso), 14 di biologia, 8 di chimica e altrettante di fisica e matematica. Cento minuti a disposizione; l'anno scorso erano 120 ma le domande erano 20 in più. Non sarebbe meglio selezionare i futuri medici in base al risul-

CAN DID,s\al E EA PROVA Assalto a Medicina: passerà uno su otto Meno domande dì cuLtura generate

tato conseguito negli esami del primo anno? «Ho qualche dubbio — replica il ministro Car-rozza — perché si tratta di un anno perso per chi non riesce a proseguire nello studio della medici-na». E aggiunge che «la vocazione del medico si vede più avanti e non certamente dopo un an-no». Cambia, oltre al numero e alla tipologia del-le domande, anche la valutazione delle risposte.

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LE M:TE 02 OUR X 3 settembre 2013 Medicina Veterinaria

4 settembre 2013 Corsi di laurea dette professioni sanitarie

X 9 settembre 2 Medicina e Chirurgi e Odontoiatria e Protesi Dentari in lingua italiana

'' s 10 sette Corsi di Laurea e di Laurea magistr a cicto unico, direttamente finat alta formazione di architetto

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cipanti Vateri Veterinaria

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Galline in un allevamento: il quarto focolaio d influenza aviaria in Ernilia-Romagna asta. confermate ieri

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il Resto del Carlino Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

29/08/2013 press unE

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CASO ALTRE I 20MILA GALLINE DA UCCIDERE A MORDAI\ o

Aviaria, scoperto il quarto focolaio «Un terremoto, stop alla quarantena» Rita Dandomi

BOLOGNA

L'AVIARIA? Un terremoto. Scop-pia il quarto focolaio a Mordano, 120mila galline da abbattere sem-pre in uno stabilimento Eurovo, il terzo in due settimane. Da elimi-nare assieme a 65mila tacchini sa-ni a Portomaggiore nella società Mixa, vuol dire Amadori (precau-zione). Il quadro si complica e la Provincia di Forlì-Cesena, leader del settore avicolo, lancia un sos al governo perché l'Emilia Romagna sia liberata dalla quarantena. In una lettera ai ministri di Sanità e Agricoltura, il presidente Massi-mo Bulbi e l'assessore Gian Luca Bagnata chiedono di contenere «le limitazioni alla movimentazione di prodotti agricoli nella zona di protezione», com'è chiamata l'area di tre chilometri tutto attorno ai fo-colai, di fatto come `ibernata'. Ma servono anche misure di compen-sazione. Come per il sisma: la so-spensione per un anno di tasse e ra-te dei mutui, gli stessi sgravi fisca-li previsti dalla legge 81 del 2006, ultima tornata di aviaria, gli inden-nizzi per i capi abbattuti e il rim-borso delle spese sanitarie. E chie-de a Roma di togliere la quarante-na anche Simonetta Saliera, vice-presidente della Regione.

«COSA mi aspetto? Che i ministri dicano di no», è sincero Bagnara. Proprio oggi Beatrice Lorenzin fa-rà il punto sull'epidemia con Re-gioni e associazioni. L'assessore ri-lancia: «Se la risposta sarà negati-va, noi chiederemo di estendere il blocco a tutta l'Italia. Per gli alleva-tori è molto meglio, come Paese siamo autosufficienti. Non si capi-sce quale sia il legame tra il confi-ne regionale e la zona di protezio-ne. Così si crea un'alterazione di mercato senza aggiungere garan-zie sanitarie». in altre parole sotto

LE RICHIESTE k DEL SETTORE

Devono togliere vìncotì regionali che creano solo un'atterazione di mercato Tasse sospese agli allevatori e indennizzo per gli animali

sotto s'intravede la storica rivalità con il Veneto, stessa capacità pro-duttiva dell'Emilia Romagna. E c'è chi sibila: «Non a caso tanti protagonisti della vicenda arriva-no da lì, a partire dal ministro...».

DUELLI a parte, è il conto dei dan- ni a far capire che la faccenda è or-

mai diventata serissima. Per Coldiretti le perdite hanno supera-to i dieci milioni; l'assessore regio-nale all'Agricoltura Tiberio Rab-boni aggiunge che solo di animali si sono persi 5-6 milioni. Sono più di 1,2 milioni i capi da abbattere, mettendo nel conto tacchini e ova-iole sane di Occhiobello, in Vene-Lo. Così arrivano i rinforzi anche da fuori. Entro domani è attesa a Mordano la Protezione civile mar-chigiana. Non è proprio ottimista Stefano Cinotti, direttore generale dell'istituto Zooprofilattico di Emilia Romagna e Lombardia, «Questa cosa non finirà in tre gior-ni», sospira. Frustrante: ad ogni fo-colaio, l'orologio si azzera e si tor-na daccapo (il virus ha venti gior-ni d'incubazione). Restano molte domande ancora senza risposta (ufficiale): qual è stata l'origine dei focolai? Se lo chiede per prima Eurovo che in un comunicato mette in chiaro: «La ricerca delle possibili cause è assoluta priorità dell'azienda». «La nostra ricostruzione porta alle anatre selvatiche», chiosa C Motti. Ragiona Bagnara: «La cosa credo possa valere per Ostellato, il primo caso. Quella è una zona di migrato-ri che potrebbero aver contamina-to gli allevamenti. Ora bisogna ca-pire chi o cosa abbia :fatto da vetto-re fino a Mordano, inavvertita-mente».

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29/08/2013

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

CANTIERE FISCO

Un primo risultato di Salvatore Padula

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ghissimo tira-e-molla estivo sull'Imu non ha dise-

, gnato nei dgli il futuro del- la tassazione sugli immobili. Ma, al di là del rinvio su molte decisio-ni, qualche risultato l'ha prodotto. Certo, si tratta - almeno per ciò che riguarda l'abitazione principa-le - di soluzioni di compromesso, alle quali mancano ancora nume-rose tessere. Soluzioni che tutta-via accontentano sia chi chiedeva l'abolizione immediata deltributo comunale sia chi auspicava più cautela per valutare con maggior attenzione le effettive priorità per ilpaese.Piùin generale, la coalizio-ne di maggioranza sembra aver gettato le basi per un'intesa che si articolerà in tre passaggi successi-vi (due dei quali rappresentano al momento solo un nuovo impegno politico), e che condurranno al su-peramento dell'Imu sull'abitazio-ne principale.

Il primo passo è la definitiva abolizione della prima rata dell'Imu 2013 per le stesse catego-rie di immobili per le quali il paga-mento era già stato sospeso con il decreto legge di maggio. Si tratta di tutte le prime case e delle relati-ve pertinenze, con l'esclusione di ville, abitazioni di tipo signorile e castelli; delle case popolari e di quelle delle cooperative edilizie; dei terreni agricoli e dei fabbrica-ti rurali strumentali.

Il passo successivo è l'impe-gno - annunciato dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, du-rante la conferenza stampa di ieri sera ma di cui non c'è traccia nel-la bozza del provvedimento - ad abolire anche la seconda rata di dicembre (si presume, per gli stessi immobili per i quali è stata soppressa la prima rata), affidan-do a un nuovo decreto legge, che arriverà a metà ottobre, il compi-to di individuare le risorse per ga-rantire la necessaria copertura fi-nanziaria (circa 2,4miliardi di eu-ro, senza scordare il miliardo ne-cessario per sterilizzare l'aumen-to dell'Iva).

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Salvatore Padula

Un primo risultato ma serve più coraggio

N' 1 terzo passo, anche questo ricordato ieri dal presidente Letta ma non menzionato nell'ultima bozza del

decreto, prevede di approdare, con la legge di Stabilità 2014, a una riforma che - nel rispetto dei saldi di finanza pubblica -consenta il definitivo e completo superamento dell'Imu sull'abitazione principale e la contestuale modifica della Tares, con l'introduzione di una nuova tassa per il servizio di raccolta rifiuti e di una service tax per lo svolgimento dei servizi comunali.

La riforma complessiva del prelievo immobiliare, quindi, prende tempo (il decreto legge di maggio ne prevedeva l'approvazione entro fine agosto). E, a conti fatti, il "regalo" effettivo del decreto legge approvato ieri è che per il 2013 la prima casa non pagherà l'Imu. È positivo che questo obiettivo sia stato raggiunto senza l'introduzione di prelievi alternativi, dei quali pure si era motlo parlato nei giorni scorsi (naturalmente, bisognerà evitare che nuove tasse siano introdotte a ottobre per trovare i 2,4 miliardi di euro necessari per l'abolizione della seconda rata). Per il 2014, invece, non ci sarà più l'Imu sulla prima casa e sulle sue pertinenze, ma arriverà la service tax, che - come ha ricordato Letta- non sarà più un'imposta patrimoniale. Ma che - in attesa di capire quali soluzioni adotterà il Governo - andrà pur sempre a colpire l'utilizzo, la detenzione o l'occupazione di un immobile.

Prima casa a parte, il decreto approvato ieri contiene alcune misure da tempo attese e spesso richieste a gran voce dagli operatori. In alcuni casi si tratta di norme, a vantaggio dei proprietari, che impattano già sull'anno 2013.A esempio, viene soppressa la seconda rata dell'Imu 2012 sui "beni

merce", vale a dire i fabbricati costruiti dalle imprese edili e non ancora venduti né affittati. Per altro, dal 2014, questi immobili saranno completamente esentati dal prelievo.

Il decreto legge contiene poi altre due misure particolarmente importanti, ma che avranno gradimento diverso da parte dei contribuenti.

La prima novità, positiva, riguarda tutte le attività produttive. Il provvedimento approvato ieri dal Consiglio dei ministri rende infatti deducibile il 50% dell'Imu dalle imposte sui redditi per le imprese e per gli esercenti arti e professioni. Una scelta annunciata da tempo che trova ora la sua formulazione, in base alla quale il beneficio sarà visibile già nelle dichiarazioni dei redditi del prossimo anno. Si tratta di una misura attesa, visto che il decreto legge 54 del maggio 2013 stabiliva in modo esplicito che la riforma dell'imposizione fiscale sugli immobili prevedesse di riformulare anche le regole sulla deducibilità dell'Imu per gli immobili utilizzati per le attività produttive. Come si ricorderà, il prelievo immobiliare sulle attività produttive ha subìto, con l'arrivo dell'Imu, un rilevante incremento. Inoltre, non va scordato che il regime dell'indeducibilità dell'imposta immobiliare dal reddito di impresa e di lavoro autonomo rischiava di incappare in una censura della Corte Costituzionale. Ora arriva la norma che cerca di rimediare a questa situazione e fissa al 50% la quota di Imu deducibile dal Ires e Irpef. Di certo un passo nella giusta direzione, che forse richiedeva un po' più di coraggio anche perché il testo approvato ieri mantiene invariato il regime di indeducibilità dell'Imu a fini dell'Irap.

L'altra novità, questa volta negativa per i contribuenti, riguardai proprietari di seconde case "a disposizione" (le case di villeggiatura o quelle comunque non affittate) e di terreni non affittati. Con l'arrivo dell'Imu, queste tipologie erano state escluse dall'Irpef e dalle addizionali. Il Governo, con effetto retroattivo all'anno 2013, reintroduce ora la tassazione Irpef (e le addizionali) sul 5o% del loro reddito. Inutile dire che, per questi immobili, il "conto" finale del fisco è destinato ad aumentare sensibilmente. Alla quota Imu, già generalmente molto elevata anche per effetto degli aumenti di aliquota decisi a livello locale dai sindaci, si aggiungerà quest'anno (il pagamento, in effetti, sarà in calendario a giugno con Unico 2014) la quota di imposta sui redditi.

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Stop sulla prima casa e sugli immobili invenduti

29/08/2013

Periodicità: Quotidiano

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press unE ll'erld CAS

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

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Marco Mobili Marco Rogari ROMA

L'Imu finisce in soffitta. Ma per cancel-larla definitivamente occorrerà attendere il completamento di un'operazione in tre tappe. Che scatta subito per le abitazioni principali, per i terreni agricoli e le case ru-rali con l'immediato azzeramento della ra-ta di giugno, fin qui congelata, per la quale sono già disponibili i 2,4 miliardi di risorse necessarie. E che prevede la cancellazione anche del versamento di dicembre, ma per il momento solo sulla carta seppure con un impegno politico su cui è d'accordo tutta la "strana maggioranza" che dovrà tradursi nell'individuazione di altri 2,4 miliardi con un prossimo decreto da collegare a metà ot-tobre alla legge di stabilità.

La terza fase prenderà poi il via il i °gen-naio 2014 con la definitiva eliminazione dell'Imu. E con il decollo della nuova ser-vice tax comunale, ancora in cerca di una denominazione precisa dopo che il nome iniziale (Taser) è durato lo spazio di una giornata a causa della coincidenza con quello di una pistola anti-molestatori. Una tassa unica che si muoverà su un dop-pio binario (gestione dei rifiuti urbani e copertura dei servizi indivisibili) con un meccanismo da definire sempre con la prossima legge di stabilità. E con una cer-tezza: a manovrarla saranno esclusiva-mente i sindaci nel rispetto del principio federalista "vedo, pago, voto".

L'abolizione della rata di dicembre è in-vece già nero su bianco per gli immobili in-venduti e sfitti, che saranno totalmente esentati dal prelievo dal 2014. Per il merca-to degli affitti, invece, scatterà la riduzione della cedolare secca sugli immobili conces-si in locazione a canone concordato: la tas-sa piatta scenderà dal16 al 15 per cento. Tor-na poi l'Irpef sulle case sfitte a disposizione (seconde, terze case e via dicendo) ma solo nellamisura del 50% anche ai fini delle addi-zionali (v. Il Sole ore di ieri).

Questa misura garantirà le risorse neces-sarie per far scattare da subito la deducibili-tà Imu per le imprese e i professionisti, ma solo al 50% e limitatamente ai fini Ires e Ir-pef (quindi, Irap esclusa). In sostanza resta fuori dalla deducibilità l'Imu pagata sui be-ni immobili posseduti a titolo personale a cui è riservato lo stesso regime di indeduci-

bilità previsto per tutti contribuenti. La di-sciplina Imu, infatti, non prevede espressa-mente alcuna norma di deduzione.

A sancire questa operazione in più fasi è l'intesa raggiunta tra il Governo (Palaz-zo Chigi e ministero dell'Economia in te-sta) e la maggioranza che è scaturita, do-po una lunga e convulsa trattativa fino all'ultimo secondo, nel decreto varato dal Consiglio dei ministri in cui sono stati in-globati altri tre capitoli: il piano casa per giovani coppie, lavoratori atipici e studen-ti, messo a punto dal ministro Maurizio Lupi (Pdl); il rifinanziamento della Cig per 4-500 milioni nel 2013 e il salvataggio di altri 6.5oo esodati (per un costo di 150 milioni annui per il prossimo quinquen-nio) fortemente voluti dal Pd. Che è riusci-to a spuntarla sulla service tax, mentre il Pdl ha imposto la cancellazione dell'Imu per quest'anno, terreni agricoli compresi.

Nel complesso il decreto vale circa 3 mi-liardi, che vengono coperti senza ricorrere

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*Con la riforma del federalismo fiscale, è stata introdotta l'Imposta municipale unica (Imu) che ha sostituito sia L'Irpef sui redditi fondiari delle seconde case, sia l'Ici, vale a dire l'Imposta comunale sugli immobili, introdotta nel 1992 (in una prima versione come Imposta straordinaria sugli immobili). Con il decreto salva-Italia è stato deciso di anticiparne l'entrata in vigore al 2012. Il provvedimento, varato dal Governo Monti, aveva inoltre stabilito che l'Imu venisse reintrodotta anche per la prima abitazione: L'aliquota base, in questo caso, era stata fissata al 4 per mille, modificabile dai sindaci in alto o in basso del2permille.Il Governo Letta ha dapprima sospeso fino al 31 agosto il pagamento della prima rata dell'imposta e ora, con il decreto varato ieri, lo ha definitivamente cancellato insieme alla rata di dicembre

a nuove tasse, rinunciando quindi anche all'ipotesi di aumentare le accise sui carbu-ranti o sugli alcolici. E, assicurano il pre-mier Enrico Letta e il ministro dell'Econo-mia, Fabrizio Saccomanni, mantenendo fermo l'obiettivo concordato con Bruxel-les di non oltrepassare quota 2,9% nel rap-porto deficit-Pil. La dote è stata assicurata facendo leva su tre dispositivi: un extraget-tito Iva per circa i miliardo derivante dallo sblocco anticipato di una nuova tranche di pagamenti ritardati delle imprese per io mi-liardi: la sanatoria contabile delle maxi-multe delle new slot per 6-700 milioni di curo; un mix di tagli alla spesa di tipo semi-lineare, raccordati all'avvio della prossima spending review, e l'utilizzo di "fondi dor-mienti" relativi a stanziamenti per vari in-terventi, in primis di tipo infrastrutturale, non ancora utilizzati.

La partita più complessa è stata quella del superamento dell'Imu. In attesa di defi-nire come sarà cancellato il saldo di dicem-bre il Governo ha abolito il pagamento del-la rata di settembre (ex giugno) anche per i terreni agricoli. Questi ultimi a causa della coperta troppo corta delle coperture erano stati inizialmente esclusi. Dopo un intenso pressing del Pdl, cui si è aggiunto quello dei grillini, la cancellazione della prima rata dell'Imu riguarderà anche gli agricoltori. Dell'esenzione, in ogni caso, non benifice-ranno i proprie tari di immobili di lusso (vil-le e castelli) adibiti ad abitazioni principali come peraltro previsto dal decreto di mag-gio che aveva sospeso la prima rata Imu.

Il Governo ha previsto inoltre interventi miratiper gli alloggi popolari e quelli dipro-prietà, ma come unico immobile, del perso-nale delle Forze armate e delle forze dell'or-dine ad ordinamento militare In questi ca-si i contribuenti usufruiranno delle agev o-'azioni sulle abitazioni principali (200 euro di detrazione e 5o euro di sconto per ogni figlio residente).

Le novità per i comuni, comunque, non si esauriscono con l'Imu e la futura service tax. Come anticipato martedì dall'Esecutivo all'Anci, viene prorogato al 3o novembre il termine di approvazio-ne dei bilanci annuali di previsione degli enti locali. Il che consentirà ai sindaci di rivedere entro la stessa scadenza i regola-menti 2013 sulla Tares.

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Nessuna rata per i12013 e addio all'Imu da12014

ddio all'Imu per le prime case, fatta eccezione per quelle signorili. Il

decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri prevede la definitiva abolizione della rata dell'Imu relativa all'anno 2013, sospesa per effetto dell'articolo i, comma i, del D154/2013, per le abitazioni principali e le relative pertinenze. Nel decreto legge che sarà all'ordine del giorno del Governo a metà ottobre, in accompagnamento alla legge di stabilità, verranno individuate poi le coperture necessarie per l'abolizione anche della seconda rata dell'imposta municipale sugli immobili.

Dal novero delle abitazioni principali, e delle relative pertinenze, che non dovranno più pagare l'Imu continuano però a rimanere esclusi i fabbricati di particolare pregio e valore, che secondo il Governo sono il segnale di una maggiore capacità contributiva. In particolare, l'abolizione dell'imposta non riguarderà le abitazioni di tipo signorile classificate nella categoria catastale Ai, le abitazioni in villa classificate nella categoria A2 e, infine, i castelli e i palazzi di eminenti pregi artistici o storici classificati nella categoria catastale A9.

Da12014, poi, l'Imu sparirà definitivamente perché verrà assorbita all'interno della service tax insieme ad altre imposte, come la Tares (si veda altra scheda in pagina).

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L'imposta diventa deducibile al 50% ma non per l'Irap

uone notizie per le imprese: cala il A._.> carico tributario che grava sugli immobili utilizzati per la propria attività. Infatti il decreto legge, in maniera innovativa, rende deducibile l'imposta municipale unica dalle imposte sui redditi per le imprese e per gli esercenti arti e professioni. La modifica del regime di indeducibilità dovrebbe essere limitata al 5o per cento dell'imposta. Inoltre l'imposta è deducibile solo relativamente ai beni immobili relativi all'attività economica esercitata. Restano dunque esclusi dalla deduzione le imposte relative ai beni immobili posseduti a titolo personale a cui è riservato lo stesso regime di indeducibilità disposto implicitamente per la generalità dei contribuenti, non essendo prevista espressamente, per questi ultimi, alcuna norma di deduzione.

Inoltre la deducibilità avrà effetto a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013 e quindi, per i soggetti con esercizio coincidente con l'anno solare, riguarderà anche la rata pagata precedentemente alla data di entrata in vigore del decreto legge.

Le buone notizie per le imprese e per i professionisti però si fermano qui. Viene infatti confermata l'indeducibilità integrale dell'Imu dall'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive).

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Arriva l'esenzione per gli immobili rimasti invenduti

1 decreto, che, come ha sottolineato il .t..presidente del Consiglio Enrico Letta, ha tra i suoi obiettivi principali quello di ridare slancio al settore dell'edilizia, si preoccupa anche di ridurre il peso fiscale connesso agli immobili costruiti ma rimasti invenduti. Il provvedimento, infatti, abolisce per l'anno 2013 la seconda rata dell'Imu a favore dei cosiddetti "beni merce", ossia i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita. L'esenzione dall'Imu rimane valida per tutto il periodo in cui permane tale destinazione d'uso; a interrompere questa agevolazione può essere anche la locazione dei fabbricati presi in considerazione. Infatti il decreto legge approvato ieri esplicita l'ipotesi di prosecuzione indicando che a decorrere dal i° gennaio 2014 sono esenti dall'imposta municipale propria i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati.

Il valore del patrimonio invenduto dai costruttori è stimato in 1,5 miliardi di euro l'anno, pari al 6% di un patrimonio abitativo destinato dai costruttori alla vendita per 25,6 miliardi l'anno. L'esenzione dall'Imu di questa tipologia di immobili avrebbe un impatto sull'Erario di circa 35 milioni.

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29/08/2013

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DEBITI PA

Verso lo sblocco di un'altra tranche da 10 miliardi D er l'azzeramento della rata Imu di i giugno, un aiuto arriverà dall'ulteriore sblocco di altri io miliardi di pagamenti della Pa in grado di assicurare circa i miliardo di euro di extra-gettito Iva. La nuova tranche potrebbe essere realizzata anche in due tappe: 7 miliardi subito e altri 3 nelle settimane successive. La conferma dello sblocco è arrivata dal ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, nella conferenza stampa seguita al Cdm di ieri. «Nel 2013 in totale ci sono 3o miliardi di rimborsi da parte dello Stato, una manovra da due punti di Pil». I to miliardi sbloccati ieri «saranno messi a disposizione in tempi brevi», ha chiarito il titolare di Via XX Settembre.

Lo stesso ministro Saccomanni, all'inizio di agosto, aveva spiegato che dei previsti zo miliardi di debiti della pubblica amministrazione da pagare alle imprese nel secondo semestre di quest'anno 17 miliardi risultavano già erogati agli enti pubblici: di questi, aveva sottolineato il ministro, 5 miliardi e mezzo erano già stati «materialmente erogati alle imprese che avevano dei crediti nei confronti della Pa». Complessivamente, il pacchetto originario di interventi del decreto sblocca-pagamenti prevede due franche distinte, 20 miliardi per il 2013 e 19,8 per il 2014.

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Fisco più leggero sugli affitti a canone concordato

1 Governo alleggerisce le tasse sugli affitti concordati di abitazioni: la

cedolare secca passerà dal 19% al 15 per cento, con un effetto virtuoso (almeno nelle attese) su chi intende accettare canoni più bassi a fronte di minori imposte. Una disposizione che renderebbe di nuo v o conveniente per i proprietari ricorrere a questo canale rispetto al canone libero. La differenza minima del trattamento riservato ai canoni agevolati rispetto a quelli liberi, insieme all'Imu (che rispetto all'Ici ha di fatto perso le aliquote ridotte per chi affitta) aveva infatti segnato, in questi anni, il tramonto del canale concordato. Adesso, però, le cose potrebbero cambiare. La c edolare secca sostituisce l'Irpef e le addizionali comunali e regionali, oltre alle imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione, sulla sua risoluzione e sulle sue proroghe. Un regime che riguarda i redditi derivanti dalle case affittate a uso abitativo e che si fonda su un doppio binario di aliquote: per gli affitti a canone libero al 21% e per quelli concordati al 19w., ora portata dal Dl al 15 per cento. Una misura quella adottata dall'esecutivo che potrebbe anche contribuire ad aumentare il gettito. La cedolare secca è stata introdotta infatti proprio per far emergere il nero nel mercato degli affitti, compensando in questo modo le minori entrate Irpef.

C) RIPRODUZIONE RISIRUTA

LA. NUOVA ALIQUOTA

15% EFFICACIA

MEDIA

REALIZZABILITÀ ALTA

TAGLI SEMILINEARI

Nel mirino spese intermedie e fondi inutilizzati

ramontata l'ipotesi aumento della benzina, perché, come ha

ricordato il vicepremier Angelino Alfano ieri, quella per l'abolizione dell'Imu «è una legge tax free», per le coperture si punta anche sulla leva della spending review. I tagli semilineari alla spesa pubblica dovranno consentire di recuperare un'altra tranche di risorse per oltre 600 milioni che dovranno coprire parte del mancato gettito per la canellazione della prima rata Imu per il 2013. Circa 2,4 miliardi che per poco meno della metà arriveranno dall'extragettito Iva legato all'anticipazione di io miliardi dei pagamenti Pa verso le imprese, e per altri 600 milioni alla sanatoria sulle multe alle società che gestiscono le new slot.

Si parte dalla riduzione del 10% delle disponibilità di competenza della Pa della categoria di spesa «consumi intermedi» ad esclusione delle spese obbligatorie. Ossia quella categoria che compone l'insieme delle «uscite» delle amministrazioni statali e periferiche e che ha superato complessivamente ii36 miliardi. Mentre l'altra voce su cui l'esecutivo intende agire è la spesa in conto capitale recuperando le somme per investimenti infrastrutturali stanziate e non utilizzate.

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EFFICACIA MEDIA

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L'IMU AGRICOLA DEL 2G2

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29/08/2013

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La tassa sparisce anche da terreni e fabbricati rurali

nche i terreni agricoli e i fabbricati 1.rurali dicono addio all'Imu. Per

questa tipologia di beni immobili sono infatti previste le stesse norme applicate alle prime case; quindi viene abolita definitivamente la prima rata dell'imposta, mentre per la seconda si dovrà aspettare il decreto legge di accompagnamento alla legge di Stabilità, previsto per la metà di ottobre.

Il gettito 2012 dell'Imu agricola, sottolinea una nota del ministero delle Politiche agricole e forestali, è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali. L'Imu agricola è stata pagata da circa3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali (aziende agricole).

«Esprimo la mia soddisfazione personale e di tanti agricoltori -ha sottolineato il ministro Nunzia De Girolamo - l'Imu agricola nel 2012 fu pagata da 3 milioni di contribuenti. Voglio ringraziare Letta, Alfano e Saccomanni per la tutela di un settore che nonostante la crisi regge».

«La decisione presa - ha aggiunto D e Girolamo - è un riconoscimento concreto dell'importanza del settore e la sua centralità per l'economia italiana. I,'Imu agricola è stata una tassa doppiamente ingiusta che ha colpito terreni e fabbricati, strumenti di lavoro indispensabili».

O RIF R0711E101,1 E RISERVATA

ALTAI.

Tares addio, dal 2014 arriva una nuova imposta

\ al 2014 entrerà in vigore una nuova 1.) tassazione comunale federale: si tratta di una nuova imposta sui servizi comunali che sostituirà la Tares (la Tassa rifiuti e servizi che doveva entrare in vigore da quest'anno).

La nuova service tax sarà riscossa dai Comuni ed è costituita da due componenti: gestione dei rifiuti urbani e copertura dei servizi indivisibili. La prima componente (fari) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie, saranno parametrate dal Comune con ampia flessibilità, ma comunque nel rispetto del principio comunitario "chi inquina paga" e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio. La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa fabbricati.11 Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario che dell'occupante. IlComune avrà adeguati margini di manovra, nell'ambito dei limiti fissati dalla legge statale.

L'autonomia nella fissazione delle aliquote sarà limitata verso l'alto per evitare di accrescere la capacità fiscale e quindi il carico sui contribuenti, applicando aliquote massime complessive.

C SOK DRISIONE RISERVATA

EFFICACIA MEDIA

REALIZZAI:1111th BASSA

IMMOBILI PUBBLICI

Imu agevolata anche per alloggi popolari

abolizione della prima rata 2013 dell' tirai riguarda anche le unità

hnmobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, mentre per gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (lacp) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica con analoghe finalità (Ater, Aler, eccetera) è rimasto il trattamento precedente. Si tratta di alloggi destinati per natura a famiglie a basso reddito, che usufruiscono della sola detrazione di zoo euro ma con aliquota ordinaria eventualmente riducibile dai comuni. Ne consegue che il peso fiscale di una casa popolare era maggiore di un'abitazione "normale" e finiva di fatto per scaricarsi sui canoni di locazione.

Sul punto la giurisprudenza amministrativa ha recentemente affermato che gli alloggi dell'edilizia sociale non possono rientrare nella nozione di abitazione principale, quindi il Comune avrebbe potuto fissare un'aliquota differente e più penalizzante rispetto a quella prevista per la prima casa. L'estensione del regime agevolativo per l'abitazione principale è esteso anche agli immobili posseduti dal personale in servizio permanente delle forze armate e di polizia a ordinamento militare, per cui non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.

RIP RE EREIRIO RIR EF VARA

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miliardi '.

EFFICACIA

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ALTA

ALTRI FONDI

20 EFFICACIA

REALIZZABILITÀ.

BASSA

625 EFFICACIA

M E DIA

M E DIA

29/08/2013

Periodicità: Quotidiano

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press unE

ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

MUTUI CD P

Dalla Cdp in arrivo nuova linfa a favore dei mutui

er imprimere nuova linfa al mercato dei mutui il Governo ha

chiesto aiuto a Cassa depositi e prestiti. La spa di Via Go ito guidata Giovanni Gorno Tempini metterà quindi a disposizione delle banche oltre 2 miliardi di euro per l'erogazione di nuovi mutui per l'acquisto dell'abitazione principale. La Cassa potrà potrà poi acquistare obbligazioni bancarie nell'ambito di operazione di cartolarizzazione di crediti derivanti da mutui garantiti da ipoteca su immobili residenziali, liberando l'attivo delle banche che possono così erogare nuovi mutui alle famiglie per l'acquisto di abitazioni principali.

Tra il 2006 e il 2011 il volume dei mutui ipotecari era di 55 miliardi di euro annui, nel 2012 è sceso a 26 miliardi di euro, principalmente a causa della debolezza delle prospettive occupazionali e di reddito dei possibili mutuatari. L'obiettivo dell'esecutivo, come hanno ribadito ieri sia il premier Enrico Letta che il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm, è favorire, attraverso la garanzia alle banche data da Cdp, la ripresa del credito per l'acquisto della prima casa.

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W:1TM CRARANs...".IA

MEDIA

Risorse ad hoc peri soggetti più svantaggiati

uecento milioni di euro per rendere più sostenibili gli oneri del mutuo e

della locazione dell'abitazione attraverso il rifinanziamento di fondi già esistenti e la creazione di un nuovo fondo presso il ministero delle Infrastrutture. E questo l'altro asse del pacchetto di misure annunciato ieri dal ministro Maurizio Lupi. Tra gli interventi messi in campo, ci sono innanzitutto 4o milioni di euro che andranno a rimpinguare il fondo per la sospensione per 18 mesi delle rate del mutuo gestito dalla Consap. Altri 6o milioni finiranno invece nel Fondo di garanzia per i mutui a favore dei giovani, istituito nel 2008 per sostenere l'acquisto della prima casa da parte di giovani coppie o di nuclei familiari monogenitoriali con figli minori e che permette agli under 35 con un reddito Isee complessivo non superiore a 35mila euro di chiedere un mutuo fino a 20 omila euro, garantito dal fondo per il 50% della quota capitale. Nuova linfa, 6o milioni nel complesso, in arrivo anche per il fondo che eroga contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione da parte dei ceti meno abbienti. Infine, un nuovo fondo di copertura della morosità incolpevole, istituito presso lo stesso ministero delle Infrastrutture, che avrà una dotazione di 4o milioni di euro e che nasce dalla constatazione dell'aumento dei provvedimenti di sfratto.

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GIOCHI

Multe sulle new slot, oltre 600 milioni dalla sanatoria

una delle principali leve su cui il Governo agirà per assicurare la

copertura necessaria al taglio della prima rata Imu 2013. La sanatoria delle multe sulle new slot, prevista nel decreto legge, dovrebbe garantire una dote di oltre 600 milioni di euro ripescando una norma della Finanziaria 2006 sulla definizione agevolata delle liti con la Corte dei conti. Si mette mano alla lunga querelle nata nel 2005 tra magistratura contabile, Monopoli e società concessionarie degli apparecchi da intrattenimento che si sono viste condannare dai giudici al pagamento di multe per 2,5 miliardi per il mancato collegamento delle macchine alla rete telematica di proprietà dello Stato gestita da Sogei. La sanatoria agevolata dovrebbe prevede il versamento, entro il 15 novembre prossimo, del 25% delle sanzioni comminate dai giudici alle società e agli amministratori di allora dei Monopoli. La richiesta dovrà però arrivare entro il 15 ottobre. In tutto l'esecutivo Letta conta dunque di incassare 625 milioni di euro e per farlo si starebbe anche valutando di inserire nella sanatoria una specifica clausola di salvaguardia: se i concessionari non aderiranno alla sanatoria scatterà infatti l'aumento del Preu, il prelievo erariale unico sui giochi elettronici, attualmente fissato al 12,70. La somma prevista dalla sanatoria dovrà comunque essere garantita dalle società concessionarie.

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1 111 1

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50

PROROGA PER .ì ilNCI 2013

3 novembre

EFFICACIA BASSA

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29/08/2013

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CAS E SFITTE .

Ritornano a150% l'Irpef e le addizionali

na parte importante del decreto Imu riguarda il ripristino parziale

dell'imponibilità a fini Irpef dei redditi derivanti da unità immobiliari non locate. L'obiettivo è ridurre la differenza di trattamento fiscale complessivo tra gli immobili lasciati a disposizione -oggi esclusi dall'Irpef- e quelli affittati. In questo modo si punta a rilanciare il mercato della casa.

La norma va a modificare il decreto legislativo 14 marzo 2011, numero 23, varato in attuazione della legge sul federalismo fiscale municipale (risalente al 2009, durante il governo Berlusconi), che disciplina il rapporto economico tra lo Stato centrale e gli enti locali in modo che i Comuni abbiano la possibilità di ottenere nuove entrate attraverso forme di tassazione versate e trattenute in loco.

Le modifiche puntano a ricondurre le unità immobiliari non affittate nell'ambito di applicazione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali nella misura del 50 per cento. Di conseguenza, su tali tipologie di immobili, a decorrere dal periodo di imposta 2013 oltre all'imposta municipale propria, saranno dovute l'Irpef e le relative addizionali, anche se in misura ridotta, per effetto della «concorrenza parziale» dei redditi degli immobili non affittati alla formazione della base imponibile di queste imposte.

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EFFICACIA , BASSA

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EN TI LO CALI

Ai Comuni sarà rimborsato il minor gettito Imu \ T el decreto Imu il Governo si impegna a

rimborsare ai Comuni il minor gettito Imu derivante dall'abolizione dell'imposta, a partire dal 2013. Per l'anno 2013, le deliberazioni di approvazione delle aliquote Imu e delle detrazioni, nonché i regolamenti dell'imposta, acquistano efficacia a decorrere dalla data di pubblicazione nel sito istituzionale di ciascun Comune.

Allo stesso tempo, ai Comuni è concessa una ulteriore proroga del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2013. In teoria il documento avrebbe dovuto essere approvato già entro il 31 dicembre 2012. Poi, a seguito di una precedente proroga, il termine era slittato al 3o settembre 2013. Ieri il limite è stato spostato ancora, al 30 novembre, per permettere agli enti locali di calcolare le proprie entrate in base alle nuove regole Imu.

Si apre inoltre la strada ai sindaci per una rimodulazione dei regolamenti della Tares. Nel decreto legge approvato ieri, infatti, viene previsto che la tariffa 2013 sui rifiuti potrà essere commisurata alla quantità e qualità media ordinarie dei rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte, nonché al costo del servizio sui rifiuti. I comuni, sempre e solo per il 2013, potranno introdurre riduzioni ed esenzioni ulteriori rispetto a quelle già previste dall'attuale disciplina della Tares. Semplificati anche gli adempimenti.

CRIPRODUZIONERISERVATA

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Molti rinvii all'autunno di Dino Pesole

Tn primo segnale, ancorché limitato, sul fronte della

spesa, in attesa che si riesca fi-nalmente a mettere mano a una seria e incisiva «spending re-view».

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29/08/2013

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s'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

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Dino Pesole

Primo segnale sulla spesa ma molti rinvii all'autunno

;),•:&«:-.

Ti si affiancano le nuove entrate attese dalla

s' minisanatoria del vecchio contenzioso sui giochi elettronici e l'"anticipo" di fatto del gettito Iva atteso dallo sblocco di ulteriori io miliardi di crediti commerciali della Pa. Una soluzione multipla, laboriosa, quella adottata ieri sera dal Consiglio dei ministri, spalmata su due tempi che di certo fotografa l'oggettiva difficoltà a reperire risorse, dati i vincoli di finanza pubblica e gli stretti margini di bilancio in questa fase dell'anno.

A conti fatti, la copertura individuata per la cancellazione definitiva della rata Imu di giugno, il parziale rifinanziamento della Cig e gli stanziamenti aggiuntivi per 6.50) esodati, ammonta a 3 miliardi. Risorse aggiuntive non sono state individuate e, data la valenza politica che il Pdl ha assegnato alla questione Imu, si è deciso di impegnare queste poche risorse a disposizione per onorare l'impegno programmatico assunto dal Governo, e non per provare a dare un segnale sul fronte del lavoro destinando ad esempio quella stessa somma alla riduzione del cuneo fiscale. A maggio si era fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria, ora si è trovata la strada della copertura multipla, assorbita per 2,4 miliardi dalla cancellazione

della rata Imu di giugno. La constatazione è che

ipotizzare tagli ben più consistenti alla spesa corrente è esercizio vano, soprattutto se l'esigenza è quella di fare cassa nell'immediato. A ottobre il problema si riproporrà per gli ulteriori 2 miliardi necessari a cancellare anche la rata Imu di dicembre e coprire altre spese, tra cui il finanziamento delle missioni militari internazionali per l'ultimo trimestre dell'anno. Tra un mese e mezzo - ha garantito il premier Enrico Letta in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri - matureranno le altre coperture.

Per ora l'equazione "meno spesa per finanziare tagli alla pressione fiscale" è solo tratteggiata. Si è evitato l'aumento delle accise sulla benzina, e questa è senz'altro una buona notizia, e tuttavia (se pur limitato al mondo dei giochi e delle scommesse) un incremento di tassazione è presente nel decreto varato ieri. La vera partita la si giocherà sul terreno della futura «service tax» che per Letta sarà ispirata a un «meccanismo federale di responsabilità». Già, perché il rischio di aumenti per così dire connessi o indiretti del carico fiscale è dietro l'angolo, siano essi di emanazione centrale o periferica.

Una soluzione transitoria, dunque, quella individuata ieri sera, che garantisce l'invarianza dell'operazione per quel che riguarda i saldi di finanza pubblica, condizione indispensabile per non rientrare nel girone dei Paesi sottoposti a procedura d'infrazione per disavanzo eccessivo. Resta ancora da risolvere il nodo dell'aumento di un punto dell'Iva, che scatterà il i° ottobre, il cui rinvio a tutto il 2013 richiederà l'individuazione di ulteriori risorse compensative per i miliardo.

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29/08/2013

Periodicità: Quotidiano

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press unE lls°11dOIS

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Coperture da Iva-Pa, giochi e tagli di spesa Un miliardo dai pagamenti, 600 milioni dalla sanatoria «slot», altri 600 fra stretta semilineare e fondi non spesi

Coperture: le modifiche dell'ultima ora

natoria delle multe sulle new slot. Una lunga querelle nata nel 2005 tra la Corte dei conti, le so-cietà concessionarie degli appa-recchi da intrattenimento e la stessa amministrazione autono-ma dei Monopoli.

La sanatoria agevolata do-vrebbe prevedere il versamen-to, entro il 15 novembre, del 25%

delle multe comminate dai giu-dici contabili alle società e agli amministratori di allora dei Mo-nopoli, pari complessivamente a 2,5 miliardi di euro (all'inizio era 98 miliardi). In tutto il Go-verno conta di incassare oltre 600 milioni di euro. Si sta anco-ra valutando il ricorso a una spe-cifica clausola di salvaguardia: se i concessionari non aderiran-no alla sanatoria scatterà l'au-mento del Preu (Prelievo eraria-le unico). Le società concessio-narie dovranno comunque ga-rantire gli oltre 600 milioni.

M. Mo. M. Rog.

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ROMA

Circa i miliardo dall'extra-gettito Iva derivante dallo sbloc-co di una nuova tranche da io mi-liardi di pagamenti arretrati del-la Pa. Che potrebbe essere rea-lizzata anche in due tappe: 7 mi-liardi subito e altri tre nelle setti-mane successive. Altri 6-700 mi-lioni dalla sanatoria delle maxi-multe comminate alle società che gestiscono le "new slot". E poco più di 600 milioni da un gi-ro di vite sulle spese con un mix di tagli semi-lineari (con una ri-duzione del 10% delle compe-tenze previste per i consumi in-termedi escluse le "uscite obbli-gatorie" e quelle legate a investi-menti) nell'ottica dell'avvio di una nuova spending review e una stretta alle spese in conto ca-pitale della pubblica ammini-strazione agendo in prima battu-ta sui cosiddetti "fondi dormien-ti" (stanziati ma fin qui non uti-lizzati dai singoli dicasteri) per programmi infrastrutturali. So-no queste le fonti individuate

dalla versione d'ingresso del de-creto approdato in Consiglio dei ministri per alimentare la co-pertura necessaria (2,4 miliar-di) per azzerare definitivamen-te la rata Imu di giugno, fin qui congelata, terreni agricoli e ca-se rurali compresi.

Una dote che non prevede al-

CLAUSOLA N SALVAGUARDLA Per l'intervento sugli

apparecchi da gioco si valuta

il ricorso all'aumento del

prelievo per i concessionari

che non volessero aderire

cun nuovo balzello fiscale con la rinuncia a aumenti delle acci-se su alcolici e carburanti. E che sale a 3 miliardi tenendo conto delle risorse per Cig e esodati.

La copertura fino a ieri matti-na non teneva conto della dote necessaria, pari a 400 milioni, per cancellare il versamento an-

che sui terreni agricoli, come chiesto con forza dal Pdl. Per ac-cogliere anche le istanze del mondo agricolo è stata a lungo tenuta in naftalina l'ipotesi di un ritocco delle accise, in prima battuta sugli alcolici ma senza escludere del tutto quello sui carburanti. Un'opzione che i tec-nici del ministero dell'Econo-mia consideravano "di scorta" anche per rimodellare eventual-mente la copertura ma che alla fine è stata accantonata.

Proprio a causa della difficol-tà nel reperire risorse certe è sta-to deciso di adottare un interven-to in tre tappe: azzeramento del-la rata di giugno, copertura per lo stop alla rata di dicembre con la legge di stabilità e avvento dal 2014 della nuova service tax in at-tesa della nuova denominazio-ne. La difficile partita sulle rate Imu, tra l'altro, ha anche risuc-chiato quella sul rifinanziamen-to della Cig: con il trascorrere dei giorni l'asticella si è progres-sivamente abbassata: ieri pome-

riggio si era scesi a poco più di 4-500 milioni per il 2013 (invece del miliardo annunciato appena una settimana fa) lasciando alla legge di stabilità il compito di tro-vare gli altri 5-600 milioni ma so-lo per il 2014. La dote arriverà pre-valentemente dal cosiddetto fon-do produttività. Per il nuovo mi-ni-salvataggio di 6.500 esodati) costo di circa 150 milioni l'ano per 5 anni) è prevista una coper-tura mirata.

Quanto all'Imu, sono tre i pila-stri dell'operazione: tagli, anche semi-lineari seppure in chiave spending review, sanatoria del-la maxi-multe delle new-slot e accelerazione dello sblocco di un'ulteriore tranche di paga-menti dei debiti della Pa matura-ti nei confronti delle imprese. Un meccanismo virtuoso quest'ultimo che dovrebbe ga-rantire un maggior gettito Iva per complessivi 1-1,2 miliardi. Un'altra fetta cospicua della co-pertura per il taglio della rata di giugno sarà assicurata dalla sa-

Nuovo sblocco pagamenti Pa Circa 1 miliardo arriverà da ll'extragettito Iva legato allo sblocco di una nuova tranche di pagamenti della Pa da 10 miliardi che potrebbe anche essere realizzata in due tappe

lEXTRA-GETTITO IVA

liardo

Niente' aumento delle accise Tra le ipotesi vagliate per lo stop ,',

Ila rata Imu di dicembre è stato accantonato un maxi-au mento delle accise sui carburanti che avrebbe dovuto assicurare non meno di 3,5 miliardi per il 2014

L'AUMENTO DEI LE SIICI SE

3.5 miliardi

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ROMA

Circa i miliardo dall'extra-gettito Iva derivante dallo sbloc-co di una nuova tranche da to mi-liardi di pagamenti arretrati del-la Pa. Che potrebbe essere rea-lizzata anche in due tappe: 7 mi-liardi subito e altri tre nelle setti-mane successive. Altri 6-70o mi-lioni dalla sanatoria delle maxi-multe comminate alle società che gestiscono le "new slot". E poco più di 600 milioni da un gi-ro di vite sulle spese con un mix di tagli semi-lineari (con una ri-duzione del to% delle compe-tenze previste per i consumi in-termedi escluse le "uscite obbli-gatorie" e quelle legate a investi-menti) nell'ottica dell'avvio di una nuova spending review e una stretta alle spese in conto ca-pitale della pubblica ammini-strazione agendo in prima battu-ta sui cosiddetti "fondi dormien-ti" (stanziati ma fin qui non uti-lizzati dai singoli dicasteri) per programmi infrastrutturali. So-no queste le fonti individuate

dallaversione d'ingresso del de-creto approdato in Consiglio dei ministri per alimentare la co-pertura necessaria (2,4 miliar-di) per azzerare definitivamen-te la rata Imu di giugno, fin qui congelata, terreni agricoli e ca-se rurali compresi.

Una dote che non prevede al-

CLAUSOLA N. SALVAGUARDLA Per l'intervento sugli apparecchi da gioco si valuta il ricorso all'aumento del prelievo per i concessionari che non volessero aderire

cun nuovo balzello fiscale con la rinuncia a aumenti delle acci-se su alcolici e carburanti. E che sale a 3 miliardi tenendo conto delle risorse per Cig e esodati.

La copertura fino a ieri matti-na non teneva conto della dote necessaria, pari a 400 milioni, per cancellare il versamento an-

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Coperture da Iva-Pa, giochi e tagli di spesa Un miliardo dai pagamenti, 600 milioni dalla sanatoria «slot», altri 600 fra stretta semilineare e fondi non spesi

Coperture: le modifiche dell'ultima ora

Nuovo sblocco pagamenti Pa Circa 1 miliardo arriverà

extragettito Iva legato allo sblocco di; una nuova tranche pagamenti della Pa da 10 miliardi che potrebbe anche essere realizzata in due tappe

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che sui terreni agricoli, come chiesto con forza dal Pdl. Per ac-cogliere anche le istanze del mondo agricolo è stata a lungo tenuta in naftalina l'ipotesi di un ritocco delle accise, in prima battuta sugli alcolici ma senza escludere del tutto quello sui carburanti. Un'opzione che i tec-nici del ministero dell'Econo-mia consideravano "di scorta" anche per rimodellare eventual-mente la copertura ma che alla fine è stata accantonata.

Proprio a causa della difficol-tà nel reperire risorse certe è sta-to deciso di adottare un interven-to in tre tappe: azzeramento del-la rata di giugno, copertura per lo stop alla rata di dicembre con la legge di stabilità e avvento dal 2014 della nuova service tax in at-tesa della nuova denominazio-ne. La difficile partita sulle rate Imu, tra l'altro, ha anche risuc-chiato quella sul rifinanziamen-to della Cig: con il trascorrere dei giorni l'asticella si è progres-sivamente abbassata: ieri pome-

riggio si era scesi a poco più di 4-500 milioni per il 2013 (invece del miliardo annunciato appena una settimana fa) lasciando alla legge di stabilità il compito di tro-vare gli altri 5-600 milioni ma so-lo per il 2014.La dote arriveràpre-valentemente dal cosiddetto fon-do produttività. Per il nuovo mi-ni-salvataggio di 6.500 esodati) costo di circa 150 milioni l'ano per 5 anni) è prevista una coper-tura mirata.

Quanto all'Imu, sono tre i pila-stri dell'operazione: tagli, anche semi-lineari seppure in chiave spending review, sanatoria del-la maxi-multe delle new-slot e accelerazione dello sblocco di un'ulteriore tranche di paga-menti dei debiti della Pa matura-ti nei confronti delle imprese. Un meccanismo virtuoso quest'ultimo che dovrebbe ga-rantire un maggior gettito Iva per complessivi 1-1,2 miliardi. Un'altra fetta cospicua della co-pertura per il taglio della rata di giugno sarà assicurata dalla sa-

natoria delle multe sulle new slot. Una lunga querelle nata nel 2005 tra la Corte dei conti, le so-cietà concessionarie degli appa-recchi da intrattenimento e la stessa amministrazione autono-ma dei Monopoli.

La sanatoria agevolata do-vrebbe prevedere il versamen-to, entro il 15 novembre, del 25To

delle multe comminate dai giu-dici contabili alle società e agli amministratori di allora dei Mo-nopoli, pari complessivamente a 2,5 miliardi di euro (all'inizio era 98 miliardi). In tutto il Go-verno conta di incassare oltre 600 milioni di euro. Si sta anco-ra valutando il ricorso a una spe-cifica clausola di salvaguardia: se i concessionari non aderiran-no alla sanatoria scatterà l'au-mento del Preu (Prelievo eraria-le unico). Le società concessio-narie dovranno comunque ga-rantire gli oltre 600 milioni.

M. Mo. M. Rog.

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Istat, Dopo mobili, calzature ed elettrodomestici la crisi dei consumi si allarga anche ad alimentari e farmaci

A giugno vendite in calo del 3% Ferma (Federalimentare): appesantire l'Iva sarebbe una vera sciagura

Emanuele Scarci MILANO

Consumi in caduta libera. Con il dato Istat sulle vendite al dettaglio di giugno, su 17 me-si consecutivi solo due hanno registrato una variazione con-giunturale positiva. E ora la ca-duta della domanda, dopo mo-bili, calzature ed elettrodome-stici, investe ibeni primari, co-me gli alimenti e i farmaceuti-ci.

In dettaglio, l'indice destagio-nalizzato delle vendite arretra dello 0,2% rispetto al mese di maggio. Su base annuale il calo è del 3%, con il -2,9% degli ali-mentari e il -3,1% del non food. Si è quindi ristretta la forbice tra i due comparti. Come tende a chiudersi anche quella relati-va ai canali distributivi: la gran-de distribuzione perde il 2,3% delle vendite, non molto distan-te dal -3,6% del piccolo commer-cio. Insomma la crisi della do-manda investe in pieno anche le catene commerciali, e, al suo

interno, la stasi si allarga dall'iper al supermercato. Solo i discount tengono le posizioni (+0,8% nel semestre) ma non corrono più come nel preceden-te biennio.

«In pratica - commenta il pre-sidente di Federalimentare, Fi-lippo Ferrua Magliani - il fattu-

I DATI

Rispetto a maggio

registrato un calo dello 0,2%

Trend di lungo periodo:

solo due variazioni positive

nelle ultime 17 rilevazioni

rato delle vendite alimentari del Paese, al netto dell'effetto prezzi, scende nel semestre di 4-5 punti percentuali rispetto a quello già critico del gennaio-giugno 2012. In questo contesto asfittico, pensare di appesanti-re l'Iva, in modo spalmato o se-lettivo avrebbe comunque effet-

ti deleteri, allontanando in mo-do drammatico ogni prospetti-va di ristoro per imprese e fami-glie».

Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non ali-mentari, a giugno l'Istat regi-stra variazioni tendenziali nega-tive per tutti, non si salva ne ssu-no. Le flessioni di maggiore enti-tà riguardano elettrodomestici e Tv (-5,9%), pro dotti farmaceu-tici (-4,6%), foto-ottica e casa-linghi (-4,2%), mobili e arreda-mento (-3,1%); quelle più conte-nute riguardano gli utensili per la casa (-0,6%), informatica e te-lefonia (-1,3%).

Mariano Bella, direttore dell'ufficio studi di Confcom-mercio, sottolinea che «le ven-dite di giugno dimostrano co-me i deboli e ancora incerti se-gnali di ripresa dell'economia non abbiano prodotto alcun ef-fetto sui consumi delle fami-glie». Secondo Confcommer-cio il calo delle vendite, a valo-re, del 3% del primo semestre

corrisponde a una una flessio-ne dei volumi acquistati del 4,4% rispetto alla prima parte del 2012.

«Rimane, dunque, priorita-rio - conclude Bella - evitare l'aumento dell'Iva dal 21 al 22%. E sarebbe peraltro impensabile ricorrervi per reperire le risor-se necessarie per eliminare l'Imu: di tutto c'é bisogno fuor-ché di un aumento di imposizio-ne fiscale che stroncherebbe sul nascere la ripresa dei consu-mi».

Sulla stessa lunghezza d'on-da Giovanni Cobolli Gigli, presi-dente di Federdistribuzione: «Sollecitiamo il governo a tro-vare le risorse per scongiurare defmitivamente l'aumento del-l'Iva previsto a ottobre: avreb-be un impatto fortemente nega-tivo sui portafogli delle fami-glie, rallentando ulteriormente la dinamica della domanda in-terna».

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g'ípgiesL Avanzini (Conad): l'incertezza potrebbe vanificare i primi segnali di stabilità

Sull'autunno pesa la crisi politica Le incertezze politiche e so-

ciali potrebbero spegnere a set-tembre quel debole segnale di stabilità che si è manifestato tra luglio e agosto: Franceso Avan-zini, direttore commerciale di Conad, teme che il precipitare della crisi politica e la paralisi economica nel nostro Paese possa indurre le famiglie a rin-viare tutti gli acquisti non stret-tamente necessari.

«In luglio e agosto - racconta il manager - abbiamo registrato l'emissione di un maggior nu-mero di scontrini: non sappia-mo se a causa di vacanze più cor-

te c rientri a casa anticipali o di una ripresa della fiducia. Le pro-spettive dell'autunno non sono confortanti ma se, a settembre, il governo andasse in crisi si ac-centuerebbe la sensazione di paralisi economica e, alla fine, si soffocherebbe sul nascere ogni speranza di ripartenza dei consumi».

Il timore di Avanzini è con-fermato dalla storia recente dei consumi:la stasi politico

-economico ha sempre fatto scattare una maggiore pru-denza delle famiglie.

In realtà qualche barlume di

stabilità delle vendite si era no-tato già in tarda primavera. «Da maggio a luglio - sottoli-nea Livio Martucci, direttore divisione consulenziale di Iri - abbiamo registrato Ulla stabili-tà dei volumi nell'alimentare. Forse è terminata la fase peg-giore della crisi, ma le certezze le avremo soltanto nei prossi-mi mesi». Per ora, se si guarda ai primi sette mesi del 2013, ri-mane uno scenario deprimen-te. Secondo le rilevazioni di Iri, le vendite nella grande distri-buzione (iper super + libero servizio + casa-toilette) sono

scivolate, a valore, dal +0,6% del 2012 al -1,2% di gennaio-lu-glio; a volume, si è passati dal -1% al -1,8%. Un quadro in gri-gio nonostante il carrello sia stato puntellato da una pressio-ne promozionale record (26,79,h) e da un'inflazione bas-sissima, lo 0,6%.

«La contrazione - conclude Martucci- investe Lutti i repar-ti del largo consumo confezio-nato, dall'alimentare ai pro-dotti per la cura della casa e della persona. È in atto un downgrade del carrello: le fa-miglie risparmiano sulle mar-che e compensano, in parte, con quelle private».

E.Sc. II RIPRODLEIC NE RISERVATA

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Enfi kgu.,M. La nuova tassa avrà due componenti:gestione dei rifiuti urbani e copertura dei servizi indivisibili - Per i[2013 rimoduEablle Ea Tares

Dal 2014 service tax gestita dai Comuni (ma con «tetto») Marco Mobili ROMA

Una nuova tassa sui rifiuti e una service tax sui servizi indivi-sibili. A stabilirne le regole sarà la legge di stabilità che il Gover-no varerà entro i115 ottobre pros-simo. Con l'arrivo della nuova tassa (inizialmente chiamata Ta-ser fm quando a via XX settem-bre non si è scoperto che è il no-me di una pistola utilizzata dalle donne contro i molestatori) scatterà di fatto la cancellazio-ne dell'Imu sull'abitazione prin-cipale e il superamento della Ta-res. Con una certezza, almeno secondo lo stesso premier Enri-co Letta: il nuovo tributo sarà più equo per famiglie e imprese.

Ma le novità per i comuni non finiscono qui. I sindaci avranno più tempo per approvare i bilan-ci annuali di previsione 2013 e, per le deliberazioni di approva-zione delle aliquote e delle de-trazioni Imu, nonché per i rego-lamenti d'imposta, l'efficacia per il solo 2013 decorrerà dalla data di pubblicazione nel sito istituzionale di ciascun comu-ne. Inoltre, con il nuovo termine di approvazione dei bilanci di previsione degli enti locali, che slitta dal 3o settembre al 3o no-vembre, in attesa della nuova tassa si apre la strada ai sindaci per una rimodulazione dei rego-lamenti della Tares.

Nel decreto legge approvato ieri, infatti, viene previsto che la tariffa 2013 sui rifiuti potrà esse-re commisurata alla quantità e qualità media ordinarie dei rifiu-ti prodotti per unità di superfi-cie, in relazione agli usi e alla ti-

pologia delle attività svolte, non-ché al costo del servizio sui rifiu-ti. I comuni, sempre e solo per il 2013, potranno introdurre ridu-zioni ed esenzioni ulteriori ri-spetto a quelle già previste dall'attuale disciplina della Ta-res. Semplificati anche gli adempimenti Tares 2013: viene previsto l'invio del modello di pagamento precompilato dell'ultima rata del tributo sulla base delle norme regolamenta-ri e tariffarie che i comuni po-tranno ora rimodulare.

La service tax che entrerà in vigore dal i° gennaio 2014, avrà

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Il dietrofront sulla Taser

uella sigla doveva essere piaciuta un bel po' al

ministero dell'Economia: Taser, secco e moderno, cosa di meglio per far digerire una nuova tassa, il balzello sui servizi immobiliari. Taser sa di raggio laser, quasi cinematografico, sì proprio un nome azzeccato. In serata, però, l'altolà. Qualcuno a Via XX Settembre deve essere andato su google, ha buttato lì «Taser», ed ecco una sfilza di pistole elettriche. La sigla infatti identificagli storditori contro i violenti. Eh no, l'elettroshock agli italiani per via fiscale meglio di no. Dietrofront. Il nome arriverà. (Ce.Do.)

dunque due componenti: «la ge-stione dei rifiuti urbani (Tari) e la copertura dei servizi indivisi-bili (Tasi)». Per la prima, come ha spiegato il ministro dell'Eco-nomia Fabrizio Saccomanni, «le aliquote saranno commisu-rate alla superficie e nel rispet-to del principio comunitario che "chi inquina paga" e co-munque in misura tale da ga-rantire la copertura integrale del servizio». La prima compo-nente (Tari) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, lo-cali o aree suscettibili di pro-durre rifiuti urbani.

Per i servizi indivisibili, «il co-mune - ha aggiunto Saccoman-ni - potrà scegliere o il criterio della superficie o quello della rendita catastale». La compo-nente Tasi sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e servizi pubblici locali concorro-no a determinare il valore com-merciale dell'immobile) che dell'occupante (in quanto frui-sce dei beni e servizi locali).

Il comune, inoltre, avrà ade-guati margini di manovra, nell'ambito di limiti fissati ver-so l'alto. Viene cioè preservata la capacità fiscale dei comuni, nel pieno rispetto dell'autono-mia finanziaria sancita dalla co-stituzione. «L'autonomia nella fissazione delle aliquote - ha detto ancora il ministro dell'Economia - sarà limitata verso l'alto per evitare di accre-scere la capacità fiscale e quin-di il carico sui contribuenti, ap-plicando aliquote massime complessive».

Una novità, ha aggiunto il sot-

tosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, che semplifica e rende più equa la gestione dei tributi locali e soprattutto con-cede più poteri ai Comuni «ver-so un vero federalismo fiscale».

Dal canto loro i sindaci sem-brano accogliere con favore le scelte del Governo sul supera-mento dell'Imu e sull'arrivo del-la nuova tassa. «Siamo lieti che il presidente del Consiglio ab-bia autorevolmente conferma-to che il Governo garantisce ai Comuni la copertura del gettito Imu 2013 prima casa», ha affer-mato in una nota il presidente dell'Anci Piero Fassino. «Così come apprezziamo, ha aggiunto ancora il presidente dei sindaci, che la service tax sia introdotta a partire dal 2014, potendo così disporre del tempo necessario al miglior decollo di questo nuo-vo tributo. Si tratta di questioni che l'Associazione nazionale dei comuni aveva ripetutamen-te sollecitato e che il Governo oggi ha accolto».

Con il decreto legge, infine, viene disposto un ulteriore an-ticipo di liquidità ai comuni: en-tro il 5 settembre 2013 il ministe-ro dell'interno erogherà 2,5 mi-liardi agli enti locali come anti-cipo su quanto spettante per l'anno in corso a titolo di Fon-do di solidarietà comunale. Inoltre la sperimentazione dei nuovi sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regio-ni e degli locali si allunga a tre esercizi finanziari e nel com-plesso vengono riviste le nor-me del decreto 118 del 2011.

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L'incasso Imu 2012

29/08/2013

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Totale versamenti

(euro) .

Versamento medio (euro)

Totale versamenti

(enr0)

Versamento medio euro)

11.651 74, 11.353 12.265.238 3.201.811

Torino 359.052 474f84 ; 404.544.580 218.842 170.492.314

251.463 93.640.674 158.884 259.308.227 Genova

Milano 477.842 139.666.791 341.572 923.030.446

Venezia 100.436 21.122.721 74.017 126.740.900

Trento 35.987 6.659.292 84,96, 32.018 40.024.902

27 Bolzano 34.317 9.588.759 37.842.082 42 23.308

Trieste 85.344 19.870.024 61.659.895 48.139

Bologna 143.867 46.118.733 101.742 208.882.091

Firenze 41.382.553 ,19 99.676 140.189 198.419.128

39.315 13.425.250 41,48 27.500 34.761.871 Ancona

Roma L052.680 565.361.194 604.584 1.553.777.769

Perugia

L'Aquila

59.618 13.550.219 2272E 51.420 58.068.506

95* 14.613 2.842.807 17.783 13.961.510

Campobasso

Napoli

17.001 5.022.652 14.964 15.401.621

72.896.050 187.438 267.945.197 192.441

Ba ri 108.866 27.656.074 4,04 80.071 129.318.898

19.633 3.381.817 19.157 15.624.050 Potenza

Catanzaro 20.709 2.702.738 23.105 15.064.029

Cagliari 56.079 19.664.878 42.787 56.082.848

Palermo 131.506 20.026.942 150.334 129.571.090

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29/08/2013

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Letta e Alfano: niente nuove tasse Il premier: ora il governo non ha più scadenza - Il vice: missione compiuta, imposta cancellata

ROMA

«È una vittoria del governo, che ha dimostrato coesione e compattezza. Credo che la gior-nata di oggi possa far finalmente finire le domande sulla durata del governo. Non c'è più scaden-za». L'accordo trovato ieri in Consiglio dei ministri dimostra innanzitutto la volontà politica di far andare avanti il governo del-le larghe intese. Ed Enrico Letta, alla fine di una riunione molto più breve di quanto apparisse so-lo a metà pomeriggio, si dice «contento» e «soddisfatto». Con-vinto che ora il governo da lui pre-sie duto avrà un cammino più tranquillo. La volontà politica di far durare il governo attraverso l'accordo sul nodo delicato dell'Imu è confermata più tardi dalle parole di Silvio Berlusconi (si veda l'articolo in pagina): «Promesso, realizzato, mantenu-to».Il Cavaliere si intesta sì l'abo-lizione dell'Imu, ma riconosce a Letta di aver rispettato i patti: co-sa che agli occhi di Palazzo Chigi rende ora più difficile per il lea-der del Pdl staccare la spina.

Latassa sulla prima casa è aboli-ta per tutto il 2013, come chiedeva soprattutto il Pdl, male coperture per la seconda rata di dicembre sa-ranno definite il prossimo 15 otto-bre nel decreto che accompagne-rà la Legge di stabilità. Il partito di Silvio Berlusconi in realtà ha pro-vato fino all'ultimo a definire da subito anche le coperture per la seconda rata, ma alla fin ela fissa-zione dd principio che l'Imu per il 2013 è cancellata può bastare a dichiarare una sostanziale vitto-ria. Angelino Alfan o, a Cdm anco-ra non concluso, invia un tweet eloquente: «Cdm: missione com-piuta! Imu prima casa e agricoltu-ra 2013 cancellata. Parola Imu scomparirà dal vocabolario del futuro». Poi, parlando in confe-renza stampa subito dopo Letta, ribadisce: «Faccio fatica a nascon-dere la mia grande soddisfazione. I Tg e i giornali di domani porte-ranno nelle case degli italiani una bellissima notizia: gli italiani do-vevano pagare una tassa e non la pagheranno. E si tratta di unprov-vedimento fatto nel modo giusto, ossia taxfree: non ci saranno nuo-ve tasse come spesso accade

quando si abolisce una tassa». Letta lascia come sempre in

queste occasioni tutto lo spazio che deve al suo vice, ma prima aveva tenuto subito a precisare che la cancellazione dell'Imu è unavittoria anche del suo partito, il Pd, e naturalmente sua persona-le: «La riforma dell'Imu e il cam-biamento radicale di una tassa che hariscontrato vari punti di ini-quità era necessaria: tutti i partiti, alloro interno, in modo più o me-no marcato, avevano indicato una chiara necessità di supera-mento dell'Imu - sono le parole del premier -. Questo era un im-pegno nel programma del gover-no, è una questione di equità. Og-gi per come sono sistemate le ren-dite catastali nel nostro Paese ci sono troppe iniquità». E più tardi,

POLEMì'CA CON KONU Il professore: governo e Pd si arrendono al Pdl. Letta: è una buona riforma

che difendo per il merito non per convenienza politica

Squinzi vede il premier e i sindacati $:$:$: Colazione di lavoro a Pa-lazzo Chigi fra il premier Enri-co Letta e il presidente di Con-findustria Giorgio Squinzi. II colloquio si è concentrato sui temi economici in generale, ma si è anche avviata una di-scussione sulla prossima leg-ge di stabilità. In vista della ri-presa dei lavori, Squinzi ha in-contrato anche i segretari ge-nerali di Cgil, Cisl e L'il, Susan-na Camusso, Raffaele Bonan-ni e Luigi Angeletti. Nel corso dell'incontro si sono riprese le fila per fare una panoramica sull'attuale situazione econo-mica, sociale e politica, e an-che internazionale.

C) RIPRODUZIONE RISERVATA

a una dichiarazione critica dell'ex premier Mario Monti («si tratta di un cedimento di Enrico Letta, del Pd e del ministro Saccoman-ni, di cui ho in grandissima stima, alle pressioni del Pdl. L'Europa chiedeva da tempo che l'Italia in-troducesse una tassazione per la prima casa per poter ridurre sem-mai la tassazione sul lavoro»), Letta risponde di aver voluto la cancellazione dell'Imu per il 2013 e la creazione della nuova service tax dal 2014 non per que-stioni politiche ma per convin-zione: «E un buon compromes-so e una buona riforma che ri-guarda questo settore, aiuta l'edi-lizia, i Comuni e la famiglia. E ri-forma che difendo per il merito non per l'intesa politica».

Compromesso delicato, viste le posizioni del Pd ribadite anco-ra martedì («non c'è solo l'Imu, ma anche la Cig e gli esodati»), e che passa appunto per il rifinan-ziamento della cassa integrazio-ne (5oo milioni) e per il salvatag-gio di altri 6.5oo esodati come chiesto dalPd.Allafine anche il vi-ceministro dell'Economia Stefa-no Fassina, della sinistra demo-cratica, è soddisfatto: «È un com-promesso utile - confida a fine giornata -. La tassa sulla prima ca-sa non viene eliminata ma ridefi-nita in chiave federalista; c'è la so-luzione per la categoria di esodati più sfortunata, ossia i licenziati in-dividuali, e c'è il rifinanziamento della cassa in deroga. Ovviamen-te un governo di centrosinistra avrebbe portato a un risultato mi-gliore per le famiglie più in diffi-coltà e per i produttori».

Il ministro dell'Economia Fa-brizio Saccomann i, tirato in ballo da Monti, sottolinea per parte sua come nel pacchetto di prov-vedimenti approvato ieri ci sia «un forte elemento di sostegno alla crescita». Solo lo sblocco di altri io miliardi di pagamenti dei debiti della Pa nei confronti del-la imprese «vale due punti di Pil». Il ministro dell'Economia sottolinea infine l'importanza dell'esenzione dell'Imu per le ca-se invendute e la riduzione della cedolare secca per i canoni con-cordati dal 19 al 150/..

Em. Pa. o RIPRODUZIONE RISERVATA

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DANIELE SCU DIERI

Conferenza stampa. Enrico Letta con il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni e il vicepremier Angelino Alfano

rewzìmú pokffiche, II Cavaliere: il Pdl ha mantenuto impegni con elettori e Letta li ha mantenuti con noi

Berlusconi esulta: patti rispettati ora possono ripartire i consumi Nicola Barone ROMA

«Promesso. Re aliz zato». Non passa più di qualche minu-to dall'annuncio a Palazzo Chigi che Silvio Berlusconi diffonde in rete tutta la sua soddifazione. «Sull'Imu prima casa e i terreni e fabbricati funzionali alle attivi-tà agricole abbiamo mantenuto gli impegni. E l'etica in politica è mantenere la parola data». È feli-ce, il Cavaliere, anche del fatto che il premier Letta abbia rispet-tato le intese con il Pdl. E certo che gli effetti positivi si faranno vedere a breve. «A partire dal settore edile che è trainante per l'economia, e consentiranno al nostro Paese di agganciare la ri-presa nell'ultimo trimestre dell'anno».

Per il Pdl non era «un impe-gno tra i tanti», tiene a dire l'ex premier, ma «un punto cardina-le, pratico e simbolico, del pro-gramma con cui a febbraio ab-biamo ottenuto molti milioni di voti». Per fortuna, chiosa anco-ra Berlusconi, ora «i disastri dell'introduzione dell'Imu nel 2012 saranno solo un brutto ri-cordo». Basta con il circolo vi-zioso «fatto di pessimismo, di ri-duzione del valore degli immo-

PLAU ANC;?E Epifani: dal Consiglio dei ministri scelte socialmente equilibrate e corrette Perplessità arrivano invece dal fronte sindacale

bili, di minore ricchezza, di cadu-ta del reddito, di crollo dei con-sumi, di disoccupazione nell'edi-lizia e nell'indotto». Con la rifor-ma «invertiamo la rotta su un sentiero virtuoso di crescita: il valore degli immobili aumenta, il reddito aumenta, i consumi ri-partono, si creano nuovi posti di lavoro, le aspettative sul futuro tornano ad essere positive».

Meno altisonante ma pur sem-pre positiva la reazione del se-gretario del Pd Guglielmo Epifa-ni, secondo cui «la scelta sull'Imu è corretta, soprattutto in vista della riforma e della tra-sformazione nel senso di un'im-posta federale a partire dal pros-simo anno». Più in generale, le decisioni prese dal Consiglio dei ministri sembrano a Epifani

«una soluzione equilibrata dal punto di vista sociale e delle emergenze» e il riferimento chiaramente è alle voci Cig ed esodati per le quali i democrati-ci più si sono spesi nelle scorse settimane.

Marcata delusione corre tra le file di Scelta civica. Anche se per niente contrariato appare Pier Ferdinando Casini: sull'Imu l'esecutivo ha trovato una soluzione «seria e ragione-vole» senza dimenticare cassa-integrati ed esodati. Superata dunque la prima prova difficile e governo «promosso a pienivo-ti». Di «intesa-pastrocchio» e service tax come «fregatura» parlano invece i Cinque Stelle.

Pure dal fronte sindacale si sollevano dubbi. Per niente con-vinta la Cgil. E Raffaele Bonan-ni, numero uno della C isl, nel da-re comunque il placet, non na-sconde il rischio che la decisio-ne sull'Imu «diventi solo una partita di giro o addirittura un ri-medio peggiore del male».

Fl PROD LZIO NE F15 R /ALA

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ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Per l'abitazione principale non si paga più l'acconto L'annuncio: niente saldo Entro ottobre la decisione sulle risorse necessarie

PAGINE A CURA DI Cristiano Dell'Oste Luigi Lovecchio

Il decreto legge approvato ieri dal Governo mette il timbro dell'ufficialità sulla cancellazio-ne dell'acconto dell'Inni. 1,e somme che non sono state vers a-te a giugno su 19,7 milioni di pri-me case non dovranno più esse-re pagate. Sul saldo di dicembre, invece, non c'è ancora una nor-ma di legge, ma l'impegno politi-co a trovare entro metà ottobre le risorse necessarie ad azzera-re per tutto il 2013 l 'Imu sull'abi-tazione principale.

Restano tassati i fabbricati di pregio, iscritti al Catasto nelle categorie A/1, A/8 e A/9 Aliquota-base 0,4 per mille

Il testo entrato ieri pomeriggio in Consiglio dei ministri, comun-que, non interviene sulla defini-zione di «abitazione principale». Quindi, per individuare con esat-tezza gli immobili che in prospet-tiva saranno esenti dall'imposta, occorre partire dalla definizione legislativa contenuta nel decreto salva-Italia (articolo 13, Dl 2o1/2on) e dagli orientamenti in-terpretativi e di prassi (si vedano anche le schede in pagina).

Ai fini Imu, l'abitazione princi-pale è l'unica unità immobiliare nella quale il contribuente risie-

de anagraficamente e dimora abi-tualmente. I requisiti della resi-denza e della dimora abituale de-vono coesistere (il Dl introduce un'eccezione per gli appartenen-ti a Forze armate e di polizia). Co-sì, non è considerata abitazione principale la casa posseduta nel Comune in cui il proprietario la-vora, se questi ha conservato la re-sidenza anagrafica altrove. L'abi-tazione principale, poi, non va confusa con l'unica casa possedu-ta da un soggetto che però risiede in un altro immobile (in affitto, per esempio).

L'abitazione principale deve inoltre essere un'unica unità im-mobiliare: in presenza di due abi-tazioni contigue e autonomamen-te accatastate, una sola è esente anche se entrambe sono unitaria-mente adibite a dimora della fa-miglia. Per applicare l'esenzione occorre l'accatastamento unita-rio dei due immobili. La situazio-ne dovrebbe essere diversa se l'accatastamento unitario fosse impedito dalla distinta titolarità degli immobili (per esempio, uno del marito e l'altro della mo-glie). Dovrebbe bastare l'accata-stamento unitario fatto «ai soli fi-ni fiscali», cui si attribuiscono due rendite considerando le due abitazioni come porzioni di uni-ca unità immobiliare.

Insieme a ogni abitazione prin-cipale sono agevolatele sue perti-nenze: nel limite, però, di un'uni-tà immobiliare per ciascuna del-le categorie C/2 (magazzini, sof-fitte e cantine), C/6 (box auto) e C7 (tettoie), per un massimo

Addio all'acconto Il decreto legge varato ieri dal

Governo cancella l'acconto di giugno dell'Imu per tutti i soggetti che avevano beneficiato della sospensione prevista dal 01 54/2013

Case popolari e coop edilizie Vengono parificate

all'abitazione principale le case delle cooperative edilizie a proprietà indivisa (non così le case popolari, per le quali resta la detrazione di 200 euro)

Case dei militari Il decreto legge considera

come abitazione principale le case dei componenti delle Forze armate e di polizia, in cui il proprietario non abbia la residenza e/o la dimora. Restano inva riate, invece, le due possibilità di assimilazione alla prima casa affidate all'autonomia comunale (case dei residenti all'estero e degli anziani)

Beni merce dei costruttori Rispetto al quadro

precedente, il decreto legge cancella la seconda rata -ed esenta a partire dall ° gennaio 2014 - gli "immobili-merce", noti anche come "invenduti" (sono quelli che risultano ancora nella sfera del costruttore, ma sono destinati alla vendita)

quindi di tre. Non rileva il loro eventuale accatastamento auto-nomo. Se una di esse è accatasta-ta con l'abitazione, va trattata co-me tale. Qui i Comuni non hanno potere regolamentare.

I,'immobil e a uso gratuito di un parente non si considera abitazio-ne principale, neanche in presen-za di clausole regolamentari del Comune, a differenza di quanto accadeva con l'Ici.

Inoltre, la qualifica di abitazio-ne principaleva rapportata ai me-si dell'anno durante i quali sussi-stono le condizioni di legge. A questi fini, un periodo di almeno 15 giorni si considera pari a un me-se. Così, per chi cambia residenza per esempio il 20 novembre, la vecchia abitazione principale sa-rà esente -inprospettiva - per tut-to il mese di novembre.

Restano tassate le prime case iscritte in catasto nelle categorie di pregio (A/1, A/8 e A/9), che già hanno versato l'acconto di giu-gno. In questi casi, l'aliquota base è o,4%, che i Comuni possono au-mentare o diminuire dello 0,2 per cento. La detrazione base è di zoo euro, ma i Comuni possono ele-varla, anche in modo differenzia-to in funzione delle condizioni economiche dei possessori. La de-trazione base è maggiorata di 5o euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni che risiede e dimora nell'abitazione, anche se non a carico dei genitori. La mag-giorazione per i figli può arrivare fino a 400 euro e al momento è prevista solo per il 2013.

ORI PRODJZIONE E SPUTA

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Marito e moglie regolarmente \,m sposati, che risiedono in alloggi

diversi, entrambi di proprietà

LA SOLUZIONE Se le case no nello stesso comune, solo una delle due può essereconsiderata abitazione principale; l'altra è seconda casa. Se le case sì trovano in Comuni diversi, entrambe possono essere considerate abitazione principale.

NN L ex-dimora oniugate viene assegnata a uno dei due coniugi in forza del provvedimento adottato in sede di separazione Legate o divorzio

LA SOLUZIONE Per legge l'assegnatario e titolare del diritto di abitazione suR'irn mobile. Quindi se al coni ge A viene assegnata la casa di proprietà del 'ex-coniuge B, A

Due coniugi sì sono separati in via di fatto e vivono in abitazioni diverse nello stesso comune, ma non hanno ancora un provvedimento formale che riconosca il toro status

LA SOLUZIONE Nel caso di coniugi che separati soltanto in via di fatto, finché non arriva 'omologa della separazione consensuale o la

29/08/2013

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Da giugno a settembre Con ildecreto legge varato ieri dal Consiglio dei ministri è stata sancita l'esenzione dall'Imu dell'abitazione principale per quanto riguarda la prima rata

, ciu che si sarebbe dovuta pagtta pagare a giugno eche era stata sospesa sino al 16 settembre C'è e l'impegno politico — no

n ancora inserito in una norma di legge ma solo annunciato

nella si

è ella conferenza stampa che e tenuta dopo il Cons gU

o di arrivare anche alla i cancellazione del saldo del 16 dicembre per tutti i soggetti che non hanno versato l'acconto, Nei fatti, il nodo da sciogliere era e resta quel

lo della copertura, che si intrecceràinevitabilmente a d l recupero dette risorse necessarie a evitare l'aumento dell'Iva, in calendario dal 1' ottobre

sono

Oltretutt

1. CASE )I LUSS Gli ultimi a pagare Sono fuori dall'esenzione della prima rata (e presumibilmente anche della seconda) le abitazioni chiamate impropriamente 'di lusso" , cioè quelle appartenenti alle categorie catasta li A/1 (signorili), A/8 (ville) e A/9 (palazzie e castelli di eminenti pregi storico-a rtistici),In tutto, pero, si tratta di poco più di

, 73mila unit à mmobiliari una goccia nel mare control circa 19,7 milioni di abitazioni

o, tra le case dí pregio, ci so n o anche molte seconde case ,it che riduce u lteriorrnen e i numeri in gioco

LA

Obiettivo 2014 Nelle prime bozze di decreto circolate ieri in vista del Consiglio dei ministri appariva anche una «norma ponte» che prefigurava l'introduzione della service tax a partire dall'anno prossimo. La norma non appare nell'ultima bozza, ma in ogni caso non aveva un contenuto di dettaglio e la sua assenza non implica l'abbandono del progetto, La service tax, dal 2014, dovrebbe superare L'Imu e

a Tares sui rifiuti, fondendole' in unico tributi) con due componenti, una legata al possesso e l'altra all'occupazione cieli?'

b"e (il che potrebbe implicare seconda di come sarà strutturato il nuovo tributo— un suo parziale trasferimento dal proprietario a

i i i,v

n°)

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A patto che i coniugi \d'abbiano la dimora e la residenza effetti

LA PARTICOLARITÀ Se ognuno dei coniugi risiede in Comuni diversi nella casa di cui è

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proprietario entrambe sono

ca og emv°1a t er Ste.à i nvece, ncaesceei g soonsoon lun P 1-0Pe ognuno dei due deve trattare come seconda casa metà dell'appartamento in cui non risiede

Potràttattarta come abitazione pr i ncipale e a non d,evrà pagare nullaA zi.

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ma coniugi od esempio

sentenza dì separazione giudiz i ale, gli interessati rimangono sposati da un punto di vista giuridico. Dì conseguenza, la casa di proprieta di uno dei due . che e assegnata in v ia dì fatto all'altro, risulta seconda casa — in tutto o in parte, a seconda delle quote di possesso — per il primo

e più. Ciò ovviamente presuppone che quest'ultimo abbia formalmente cambiato residenza

coniuge che non vi risied

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ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

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L'abitazione è costituita da due unità abitative contigue, ma accatastate separatamente

LA SOLUZIONE Secondo dec eto salva solo una delle ue unità immobr ian può essere considerata abitazione principale. L'altra è seconda casa e paga cornetale. L'unica alternativa è

dla,ecposca è o acho

°

appartamento

palazzo d'oe

LAS

Psoletar, iscrittova iri u n

casa

nella categoriaca tastale

O LUZIONE L Imu era e resta dovuta. Il decreto varato ieri dal Governo esclude dall'esenzione le case accatastate in categorie di pregio, che già non avevano beneficiato

L'abitazione appartiene a una cooperativa edilizia a proprietà indivisa

LA SOLUZIONE IL proweclimento varato ieri dal Governo confermata cancellazione della prima rata

p per queste abitazioni. In più

, interviene all'interno del decreto salva Italia per stabilire che le

fondere sotto il profilo catasta le te due abitazioni, attribuendo ad esse una rendita unitaria

LA PARTICOLARITÀ Quando infusione catastale non è possibile ad esempio perché una casa è di proprietà del marito e l'altra della moglie, dovrebbe essere sufficiente la cosiddetta «unione di fatto a fini fiscali»

della sospensione dell'acconto di giugno: A/1 (abitazione di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli .

e palazzi antichi di pregio)

LA PARTICOLARITÀ Le abitazioni di pregio pagavano

già aitempi dell'esenzione dell'Ici. Ma si tratta di circa 73mila unità immobiliari, contro circa 19,7 milioni di abitazioni principali

agevolazioni previste per l'abitazione principale sono riconosciute anche alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa dei soci assegnatarie alle relative pertinenze. In prospettiva, quindi, arriverà l'esenzione per il saldo di dicembre

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Il proprietario (o l'usufruttuan della casa è un anziano o un disa bile ricoverato in un istituto di cura in via permanente

LA SOLUZIONE

presenza della delibera comunale, per poter trattare la casa come

abitazione princiPate occorre che essa non sia affittata e che il disabile abbia preso la residenza nell'istituto di cura

N \\ \ \

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omune puo decidere di <assi mila re» l'im mobile all'abitazione principale, con

essa delibera di Consiglio comunale con cui approva le regole per l'Imu.Inoltre anche in

LA PARTICOLARITA Iltermine per l'approvazione delle delibere comunali relative all'anno d'imposta 2013 slitta dal 30 settembre al 30 novembre

Il proprietario dell'abitazione è un soggetto che risiede all'estero ed è iscritto all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire)

prima casa. L'assimilazione dev'essere contenuta nella delibera e/o nel regolamento che ha disciplinato l'Imu per l'arino d'imposta in corso

\\.

LA SOLUZIONE Questa casa può essere cons i derata' come un'abitazione princ i pale, ma soltanto se il omune i n cui si trova l' i mmobile

ha deciso di «assimilarlo» alla

LA PARTICOLARITA Anche in questo casa, l'assimilazione può essere deliberata per il 2013!— con effetti sul saldo dî dicembre — entro il prossimo 30 novembre

N

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Il proprietario della casa è un militare delle forze armate o delle forze di polizia, che non vi risiede e/o non vi dimora

LA SO FinSoa

erano case. Il desc leggeva treto

abi lisce che possibile riconoscere :a

trattamen to" ilepossedau'l s;'0 d a iprima casa" anche a un immobile

personale in servizio permanente alleforze armate o alle forze di polizia anche se il proprietario non ha la residenza anagrafica e/o la dimora abituale nell'immobile. A patto, owia mente, che la casa non sia data in affitto

LA PARTICOLARITA Non è un'assimilazione affidata potere regolamentare dei Comuni, ma un automatismo di legge

ORIONE ieri queste abitazioni considerate seconde

o dal

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residenza), potrà quindi considerare l'immobile come abitazione principale

L'immobile è intestato a due o più comproprietari, ma solo uno di loro ha la residenza e la dimora nell'abitazione

LASoluzioN E

Solo il com proprietarioche ha

nell'immobile

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Il possessore dell'immobile è titolare del solo diritto di usufrutto, mentre la nuda proprietà resta in capo a un altro soggetto

LASOLUZIONE Il soggetto passivo dell'i mpos è l'usufruttuario, su cui grava normalmente iltributo. Nel caso l'usufruttuario abbia i requisiti f issati dalla legge (dimora e

LA PARTICOLARTrA Se nell'abitazione risiede il nudo proprietario, questi non potrà mai considerarla come prima casa, non essendo soggetto passivo dell'imposta

L'abitazione è stata oggetto di successione dal coniuge deceduto ed è attualmente in comproprietà tra il coniuge superstite (che ha continuato ad abitarvi) e i figli

LA SOLUZIONE In questo caso, il coniuge superstite ha il diritto di abitazione sulla casa in base Codice civile ed è l'unico

soggetto passivo d'imposta. Di conseguenza, se ha i requisiti necessari (dimora e residenza), può considerarla come abita zione .

incipale ome Pr eviene meno il diritto di i abitazione, ogni

ceni Prol3rieta no paga per la

propria quota di poss sso

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c° Per le case di ase (categori e A/8 e A/9)

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L'alloggio appartiene a un istituto case popolari ed e stato regolarmente assegnato a un inqui 'no

LA SOLUZIONE aIlbiscdoelcee lte varato ieri dal Governo

per queste stato a a ptbrrteazirepatai — del" rnu

acconto che era sospeso — e conferma la disciplina

precedente in vista del saldo di dicembre, Alle case possedute dagli enti case popolari (comunque denominati), assegnate agli inquilini, si applicherà solo la detrazione d' i 200 euro e sa rà dovu ta . ara ovu a secondo l'aliquota decisa dal Comune

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s'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

La casa è concessa in comodato doè in prestito gratuito — a un

parente

LA SOLUZIONE soggetto passivo dell'Imu é il

possessore dell'immobile e l'abitazione non può essere «assimilata» alla prima casa dai Comuni, come invece accadeva con molte città le case

date in comodato ai parenti pagano come seconde case. Alcuni Comuni, invece, hanno stabilito aliquote Imu ridotte (ma pur sempre lontan da una completa esenzione)

LA PARTICOLARITA Se padre e figlio si "scambiano" le case con un incrocio di comodati, entrambi pagano come seconda casa

L'abitazione è data in affitto a canone concordato secondo gli accordi a livello territoriale tra sindacato inquilini' e associazioni della, propr ietà

LA SOLUZIONE Il provvedimento del Governo non cambia nulla rispetto alla s ituaz ione precedente. Queste abitazioni continueranno a

pagare l'Imu saldo di dicembre compreso —secondo le aliquote debbe ate dai Comuni. Cambia, invece, l'aliquota della cedola re secca applicata ai redditi d'affitto derivanti da questi immobili, che scende dal 19% al 15% già da quest'an no (periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013)

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La casa è l'unico immobile di proprietà di un soggetto che non vi risiede e non lo affitta

LASOLUZIONE L'abitazione 'è «immobile a disposizione» e si vede applicata L'aliquota Imu ordinaria oppure quella — più elevata prevista dai Comuni per gli immobili sfitti da più di due o tre anni

L'abitazione principale ha due box auto e una cantina di pertinenza

LA SOLUZIONE II decreto salva Italia impone di tassare (o esentare) assieme all'abitazione principale fino a tre pertinenze, con il limite di una per ciascuna di queste categorie catastali: C/2

L'abitazione principale ha una cantina accatastata assieme all'alloggio che è priva di rendita catastale autonoma

LA SOLUZIONE Ildecreto salva Italia imponedi conteggiare anche le pertinenze accatastate assieme alla casa. In questo caso, la cantina (iscrivibile in catasto come C/2) occupa una

LA PARTICOLARITÀ Il decreto varato ieri dal Governo ripristina dall'anno d'imposta 2013 la tassazione Irpef sulla rendita catasta le delle case sfitte, eliminata con il debutto dell'Imu ' Rispetto alta versione precedente , però, , Irpef e le relative addizionali si applicano solo al 50%o della rendita

(magazzini, soffitte o cantine); C/6 (box auto) e C/7 (tettoie), Le pertinenze in soprannumero, ad esempio il secondo box auto in questo caso, vengono tassate ad aliquota Imu ordinaria con il a

codice tri buto «Altri fabbricati

delle tre %libere e libere consente di abbinare alla casa solo un box auto (C/6) e u na tettoia (C/7)

LA PARTICOLARITÀ Se le pertinenze iscritte con la casa fossero due e dello stesso tipo (ad esempio, una cantina e una soffitta, entrambe in C/2) resterebbe spazio per una sola pertinenza accatastata in modo autonomo e non C/2

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Il fisco penalizza le case vuote Molti enti locali hanno scelto di aumentare l'aliquota dal 7,6 fino al 10,6 per mille

PAGINA A CURA DI Giuseppe Debenedetto

Con l'introduzione dell'Imu si è ristretta la nozione di abitazione principale e si è conseguentemente ampliata la platea delle seconde case, che non possono avvalersi della di-sciplina agevolata e non sono rientrate nella sospensione del-la prima rata 2013. E una parte della copertura dell'esenzione per le abitazioni principali ver-rà dalla parziale reintroduzio-ne dell'lrpef proprio sulle se-conde case a disposizione.

zion e delle secon-de case avviene quindi per esclusione, eliminando tutto ciò che non rientra nel perime-tro normativo delle abitazioni principali. In primo luogo la "di-mora abituale" e la "residenza anagrafica" devono ora coinci-dere, quindi il proprietario dell'abitazione che ha la sola di-mora abituale (ad esempio per ragioni di lavoro), dovrà pagare l'Imu come seconda casa. Ciò dovrebbe valere anche in assen-za di coabitazione del soggetto passivo e del suo nucleo familia-re, disposizione che in realtà presta il fianco a diverse inter-pretazioni: da mia parte quella più rigorosa, di matrice giuri-sprudenziale (Cassazione, sen-tenza 14380/1o), che attribuisce rilevanza decisiva alla convi-venza familiare; dall'altra quel-la meno formalistica, che confi-gura l'abitazione principale an-che se il nucleo familiare risie-de in immobili ubicati i1x comu-ni diversi, giustificabile per esempio da esigenze lavorative (circolare dell'Economia 3/DF/i2).

Rispetto all'anno scorso, poi, non è cambiato nulla per le abi-tazioni concesse in comodato (cioè a uso gratuito) a parenti in linea retta o collaterale. Si tratta di seconde case, che potrebbe-ro al limite scontare unialiquo-ta più bassa.

La decisione spetta quindi ai comuni, che possono avvalersi del potere regolamentare pre-visto dall'articolo 5z del decre-to 446/97. L'introduzione di aliquote agevolate è infatti possibile anche dopo l'elimina-zione - disposta dalla legge 44/12 - del riferimento all'arti-colo 59 del decreto 446/97.1n queste situazioni non è in di-scussione la possibilità di assi-milare i comodati alle prime case, mentre sarebbe opportu-no introdurre un'aliquota age-volala di tipo selettivo.

Inoltre, con il riferimento

all'unica unità immobiliare non è più applicabile il consoli-dato orientamento della Cassa-zione (sentenze 3397/10 e 20567/11) favorevole al regime agevolato dell'abitazione prin-cipale anche in caso di unità im-mobiliari contigue, censite in catasto separatamente. In que-ste situazioni si dovrà ora paga-re come seconda casa, a meno

CCMWATC Scomparsa l'assimilazione

delle unità concesse

in prestito gratuito ai parenti

stretti, tranne eccezioni

decise dai municipi

NOZIONE DI SECONDA CASA Si ricava per esclusione,

considerando tutto ciò che non rientra nella definizione di abitazione principale

LA CASISTICA Si parla di seconda casa

quando la «dimora abituale» non coincide con la «residenza anagrafica»; il contribuente non abita con il suo nucleo familiare; l'abitazione è costituita da due unità immobiliari distinte; ci sono pertinenze eccedenti quelle legali (massimo tre: un C/2, un C/6 e un C/7); case a disposizione; immobili locati

CASI PARTICOLARI Per ilconiuge separato

assegnatario della casa coniugale scatta il diritto di abitazione e quindi l'equiparazione alla prima casa, ma non sempre: se l'appartamento è di proprietà dei suoceri, l'Imu va pagata con l'aliquota delle seconde case, a meno che non sia concesso in comodato (risoluzione M ef 5/2013).

Abitazioni in comodato: non sono assimilate alla prima casa quindi pagano con l'aliquota ordinaria; l'ente può comunque prevedere aliquote agevolate

IL CALCOLO Aliquota base del 7,6 per

mille (sino al 10,6 per mille), riducibile fino al 4 per mille solo per gli immobili locati

Imposta da versare interamente ai comuni utilizzando il codice tributo 3918 («Altri fabbricati»)

che il contribuente non abbia proceduto a fondere catastal-mente le due unità immobiliari contigue. Operazione che in re-altà non sempre è possibile, a causa delle diversa titolarità della proprietà.

E applicabile la stessa aliquo-ta delle seconde case anche alle pertinenze eccedenti, cioè a quelle che superano ilimiti pre-visti dalla norma agevolativa (massimo tre unità: C/2, C/6 o C/7), come nel caso del proprie-tario di un'abitazione con due cantine o due garage accatasta-ti separatamente.

E' peraltro necessaria la coin-cidenza di proprietà tra l'abita-zione principale e la pertinen-za, altrimenti si dovrà pagare con l'aliquota ordinaria.

Tra le situazioni critiche si segnala l'introduzione del di-ritto di abitazione per il coniu-ge separato assegnatario della casa coniugale.

Tuttavia nel caso di apparta-mento di proprietà dei suoceri, concesso alla famiglia in como-dato o in locazione, l'Imu an-drebbe pagata con l'aliquota delle seconde case, non trattan-dosi di immobile di proprietà del coniuge non assegnatario (nota Ifcl dello/5/2013).11 Mini-stero offre comunque una lettu-ra più estensiva, ammettendo la possibilità di configurare il dirit-to di abitazione anche nei casi di immobile concesso in como-dato al nucle o familiare (risolu-zione Mef 5/2013).

In ordine all'importo da paga-re, la differenza tra prime e se-conde case è notevole: l'abita-zione principale, che nel 2012 aveva un regime agevolato, ora sarà esente (conte sole eccezio-ni degli immobili di categoria A/1, A/8 e A/9), la "seconda ca-sa" ha invece un'aliquota base del 7,6 per mille, ritoccabile dai comuni dal 4,6 al 10,6 per mille, riducibile fino a14 per mille so-lo per gli immobili locati. La grande maggioranza dei Comu-ni si è del resto orientata verso l'aliquota massima o comun-que intorno al'i per cento.

Tra le altre novità del 2013 si segnala che l'imposta va versa- ta interamente ai comuni, essen-do stata eliminatala quota riser-vata allo Stato (legge 228/12), ri-masta in vigore solo per i fabbri-cati produttivi di categoria D. Quindi l'Imu dovuta per le se-conde case e le case in affitto va corrisposta esclusivamente al Comune utilizzando il codice tributo 3918 ("Altri fabbricati").

RIFRC OLIZIONE ISCRVATA.

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ABITAZIONE A DISPOSIZIONE A/3 Aliquota 0,96

[Il procedimento

L'esempio

Individua e rivaluta la rendita catastale

Bisogna recuperare la rendita catastale (in questo esempio 700 euro) e rivalutarla del 5%, cioè moltiplicarla per 1,05

za Applica il moltiplicatore

La rendita va moltiplicata per 160 per ottenere la base imponibile

700 ,00 1,05

735,00

735 ,00 160

117.600,00 Applica l'aliquota

Sulla base imponibile va

applicata l'aliquota dello 0,96% scelta dal Comune Per il versamento al Comune va utilizzato il codice tributo 3930

117.600,00 100,00

1.170,00 0 ,96 1.128,96 MZZD,<,ZatT3

El AFFITTO A CANONE CONCORDATO A/4 Aliquota 0,66

Il procedimento i L'esempio

Individua e rivaluta la rendita catastale

Bisogna recuperare la rendita catastale (in questo esempio 600 euro) e rivalutarla del 5%, cioè moltiplicarla per 1,05

Applica il moltiplicatore

600,00 1,05

6"°°

La rendita va moltiplicata per 160 per ottenere la base

imponibile

630 ',-9 0 0 160,u-

100.800,00 Applica l'aliquota

Sulla base imponibile va applicata l'aliquota dello 0,40% scelta dal Comune, dividendo per 100 e moltiplicando per 0,40. L'imposta va esclusivamente versata al Comune utilizzando il codice 3918

100.800,00 100,00

1.008,00 0,40

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29/08/2013

press unE

ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Periodicità: Quotidiano

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Gli esempi di calcolo

4,1i/ll-.41.4414-111C CULUIILL4441.444 111.C11444:4 MIO 1- 14-11114-1V1CJJ LU IL -Gli 14.4

Pagina 91 di 119

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Immobili di proprietà di anziani residenti in case cura e di cittadini Aire: atoiqu.obta ordinaria, con possibile de assimilazione alla prima casa (aliquota e d

razione)

Gli alloggi deil;coopetative edilizie a proprietà indivisa ora sono considerati, per il

21[,03, assimilati all'abitazione principale e quindi esenti

Fabbricati inagibili/inabitabili e d'interesse storico o artistico .

dSt,:5;c;Fe:,tip ogie della lco p ma icì (come

g immobili ecclesiaticiol quel!' rurali strumentali)

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novft L'equiparazione alle abitazioni principali

Esenzione per le coop indivise ul fronte delle agevolazio- ni Imu, decisamente meno

„› numerose di quelle previ-ste per l'Ici, vanno in primo luo-go evidenziate tutte quelle si-tuazioni di confine tra abitazio-ne principale e seconda casa, a partire dagli immobili degli an-ziani o disabili ricoverati in strutture di lungodegenza o de-gli italiani residenti all'estero (cittadini iscritti al registro Ai-re), che normalmente sono sog-getti all'aliquota ordinaria.

Fattispecie che i comuni possono però assimilare al-l'abitazione principale, ren-dendo così applicabile il regi-me agevolato. Si tratta di un'opzione abbastanza getto-nata dai sindaci, ma solo limita-tamente alle case degli anzia-ni, dal momento che i residen-ti all'estero in genere non vota-no alle amministrative.

Il decreto legge varato ieri ha poi assimilato (per il 2013) all'abitazione principale le uni-tà immobiliari appartenenti al-le cooperative edilizie a pro-prietà indivisa, adibite ad abi-tazione principale e relative pertinenze dei soci assegnata-ri, mentre per gli alloggi rego-larmente assegnati dagli Istitu-ti autonomi per le case popola-ri (Iacp) o dagli enti di edilizia

residenziale pubblica con ana-loghe finalità (Ater, Aler, ecce-tera) è rimasto il trattamento precedente. Si tratta di alloggi destinati per natura a famiglie a basso reddito, che usufrui-scono della sola detrazione di 200 euro ma con aliquota ordi-naria eventualmente riducibi-le dai comuni. Ne consegue che il peso fiscale di una casa popolare era maggiore di un'abitazione "normale" e fini-va di fatto per scaricarsi sui ca-noni di locazione.

Sul punto la giurisprudenza amministrativa ha recentemen-te affermato che gli alloggi dell'edilizia sociale non posso-no rientrare nella nozione di abitazione principale, quindi il Comune avrebbe potuto fissa-re un'aliquota differente e più penalizzante rispetto a quella prevista per la prima casa (Tar Pescara, sentenza n. 434 del 13 agosto 2013 e Tar Genova, sen-tenza n. 992 del 3 luglio 2013). Per gli alloggi Iacp è stata co-munque disposta l'eliminazio-ne della prima rata 2013.

Tra le altre agevolazioni previste per le unità abitative va segnalata la riduzione al 50% della base imponibile Imu per i fabbricati inagibili o inabitabili e per gli immobili

d'interesse storico o artistico. Si tratta peraltro di un regi-

me agevolato non previsto dal D1 201/u ma introdotto solo suc-cessivamente dal Dl 44/12. Nel primo caso, per usufruire della

riduzione è necessario che sus-sistano due condizioni:

i) fabbricato inagibile o inabi-tabile (requisito accertato dal comune o dichiarato dal contri-buente)•

2) effettivo non utilizzo dell'immobile.

Per i fabbricati storico-arti-stici si passa invece da un regi-me di particolare favore appli-cato fino al 2011 (tariffa d'esti-mo di minore ammontare tra quelle previste per le abitazio-ni della zona censuaria di ubica-zione del fabbricato) al dimez-zamento della base imponibile Imu, soluzione comunque for-temente penalizzante a causa dell'aumento dei moltiplicato-ri (da 100 a 160 per le abitazio-ni) e delle aliquote.

Infine, in ordine ai casi di esenzione totale dall'imposta, la disciplina dell'Imusipone in linea di continuità con l'Ici con-fermando sostanzialmente tut-te le fattispecie precedenti: im-mob ili pubblici adibiti ad attivi-tà istituzionali, fabbricati per usi culturali, immobili destina-ti all'esercizio del culto, fabbri-cati appartenenti agli stati este-ri od organizzazioni interna-zionali, enti non profit ed eccle-siastici, eccetera.

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Louníeffi, Rare le agevolazioni

Per gli immobili locati bonus solo dai Comuni

li immobili concessi in w locazione o in affitto su-

biscono la penalizzazio- ne derivante dall'aggravio dell'aliquota Imu decisa da moltissimi Comuni. Con il passaggio all'Imu si era verifi-cato l'assorbimento dell'Irpef sui redditi fondiari degli im-mobili non locati, che ora il Dl varato ieri ha reintrodotto al 5o per cento.

L'Imu, comunque, non co-pre l'Irpef (e tanto meno la ce-dolare) sui canoni degli im-mobili locati né tantomeno copre l'Ires.

Il Dlgs 23/11 prevedeva per i locati una riduzione automati-ca dell'aliquota al 3,8 per mille, che con il D1 201/11 si è invece trasformata in riduzione "fa-coltativa" fmo a14 per mille, ri-messa alla scelta discreziona-le degli enti. Non è peraltro ammesso scendere sotto tale soglia, non essendo stata con-fermata per l'Imu la disposizio-ne contenuta nella legge 431/98 che consentiva di stabi-lire un'aliquota inferiore a quella minima per i locatori di abitazioni principali affittate con canone concordato. Si tratta delle case che, soprattut-

to nelle grandi città, sono state concesse in locazione a fami-glie di basso reddito, con cano-ni inferiori a quelli di mercato, calmierati con regole locali.

Fino al 2011 diversi comuni avevano fissato aliquote bas-se, in alcuni casi esonerando totalmente i canoni concorda-ti. Con l'avvento dell'Imu la maggior parte degli enti ha in-vece disatteso la potestà di ri-durre l'aliquota fmo al 4 per mille, benché prevista dalla norma. Con la conseguenza che l'Imu e i rincari sulla base imponibile hanno di fatto can-cellato ogni convenienza fisca-le per i canoni concordati, e nei comuni che non hanno pre-visto alleggerimenti ad hoc l'imposta sul mattone si è mol-tiplicata fino a 7 volte.

Senza considerare, poi, che l'aumento dell'Imu comporta sicuramente un relativo incre-mento dei canoni di affitto, con ripercussioni a catena su altri tributi (tra cui l'imposta di registro). Anche se l'aliquo-ta di cedolare secca ridotta ie-ri dal 19% al 15% ha dato co-munque più appeal ai contrat-ti concordati.

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T-N„, Aze kkt

Peri fabbricati classificati nella categoria catastale D ▪ La quota di ge t'to corrispondente all'a iquota base dello 0,76°/ deve essere versata allo' Stato,

Izzan o il codice tribu 3925 oli Comune PuO aumenta l'aliquota di base fi no a un

massimo di 0,3 t' percentuali; in tal caso la

q uota corrispondente deve essere versata al C utilizzando il cod'ce tributo 3930 ▪ moltiplicatore passa da 60 a 65, fatta eccezione per i fabbricati di categoria D/5 Per i quali!rimane invariato

mol iplicato e di 80 ■ Se il fabbricato è sprovvisto di rendita catastale ed è interamente

osseduto dall'impresa P e distintamen te contabilizzato, la base imponibile è determinata con i valori di bilancio, aggiornati con i coefficie approvati con i l decreto d ministero dell'Economia del18 aprile 2013 • Peri fabbricati concessi in locazione finanziaria, soggetto passivo e il

locatario a decorrere dalla data della stipu la e per tutta La durata del contratto

to

re

el

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Uno sconto sul reddito d'impresa Per società, artigiani e professionisti deduzione del 50 per cento dell'imposta

PAGINA A CU RA Dl Pasquale Mirto

Importanti novità sono contenute nel decreto legge ap-provato ieri dal Consiglio dei ministri, il quale prevede la de-ducibilitàImu ai fini delle impo-ste sui redditi. E prevista, infat-ti, la de ducibilità Imu ai fini del-la determinazione del reddito di impresa e del reddito degli esercenti arti e professioni nel-la misura del 50%, mentre è espressamente prevista l'inde-ducibilità ai fini dell'Irap. La di-sposizione, peraltro, ha caratte-re retroattivo, visto che la dedu-cibilità ha effetto a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013 e, quindi, per i soggetti con esercizio coincidente con Panno solare produce effetti anche sulla rata d'acconto.

La relazione illustrativa al de-creto legge chiarisce poi che l'imposta deducibile è quella af-ferente ai beni immobili relati-vi all'attività economica eserci-tata; la disposizione di favore non è invece applicabile all'Imo pagata suibeni immobi-li posseduti a titolo personale.

L'articolo 1, comma 380 della legge di stabilità per l'anno 2013 aveva modificato il regi me di imposizione per fabbri-cati di categoria D, nei quali so-no compresi non solo i capan-noni delle imprese, ma anche alberghi, centri commerciali, impianti sportivi, banche, tea-tri e case di cura.

Dal 2013 è prevista la riserva allo Stato del gettito Imu deri-vante dagli immobili a uso pro-duttivo classificati nel gruppo catastale D, calcolato ad aliquo-ta standard dello 0,76 per cen-to. La stessa riserva si applica va anche per i fabbricati rurali a uso strumentale all'attività agri-cola classificati nel gruppo cata state D, ma tale previsione non troverà applicazione nel 2013, visto che il decreto legge appro-vato ieri dal Consiglio dei mini stri ne dispone l'esenzione.

Ai Comuni è comunque rico-nosciuta la possibilità di incre-mentare l'aliquota fino a un massimo di 0,3 punti percentua-li, ma non di ridurla.

Si tratta di una fetta di getti-to molto importante, visto che secondo le stime del ministero dell'Economia e delle finanze la quota riservata allo Stato è pari a 4,66 miliardi di curo. L'importo può arrivare fino 6,5 miliardi di curo, se tutti i Co muni dovessero utilizzare la possibilità di incrementare

l'aliquota di base fino al tetto massimo del 1,06 per cento. La maggior parte del gettito è con-centrata nel Nord del Paese (il 63%), segue il Centro (il 21%) e il Sud (il16%).

Rispetto all'anno passato, gli immobili delle imprese hanno subito un significativo incre-mento di prelievo.

Un primo aumento genera-lizzato, pari all'8,33%, deriva dal moltiplicatore che passa da 60 a 65, fatta eccezione per i fabbricati di categoria D/5, il cui moltiplicatore rimane fer-mo a 80.

Un secondo aumento, varia-bile da Comune a Comune, di-

WSPOSIZIONE

La misura vale dal periodo

d'imposta 2013

e coinvolge anche l'acconto

Nessuna ricaduta

sulla base imponibile Irap

I punti cardine

pende dal fatto che la nuova ri-serva di gettito a favore dello Stato rende inapplicabili, limi-tatamente ai fabbricati classifi-catati nel gruppo catastale D, quelle disposizioni che consen-tono ai Comuni di deliberare manovre agevolative. Si tratta della possibilità di ridurre l'ali-quota di base fino allo 0,4% nel caso di immobili non produtti-vi di reddito fondiario, ovvero di immobili posseduti da sog-gettilres ovvero per quelliloca-ti e, infine, della possibilità di ri-durre l'aliquota fino allo 0,38°A, per ifabbricati costruiti e desti-nati dall'impresa costruttrice alla vendita. Per quest'ultima categoria di fabbricati va co-munque rilevato che, secondo la bozza del decreto legge ap-provato ieri in Consiglio dei mi-nistri, la seconda rata Imu 2013 è stata abolita e che dal 2014 ope-rerà l'esenzione piena (si veda il pezzo in basso).

Per quanto riguarda la quan-tificazione dell'imposta dovu-ta occorre aver riguardo alla rendita iscritta in catasto. Ad esempio, per un fabbricato di categoria D/8, con rendita cata-stale pari a 20.000 curo, sito in un Comune che ha approvato l'aliquota dello 0,96%, l'impo-sta complessivamente dovuta sarà pari a 13.104 curo, di cui 10.374 di competenza dello Sta-to (quota riferita all'aliquota dello 0,76 per cento) e 2.730 di competenza del Comune (quo-ta riferita all'incremento di ali-quota del 0,2 per cento).

Se il fabbricato di categoria D none iscritto in catasto ed è inte-ramente posseduto dall'impre-sa e distintamente contabilizza-to, la base imponibile è calcola-ta considerando l'ammontare, al lordo delle quote di ammorta-mento, che risulta dalle scrittu-re contabili, aggiornato con de-terminati coefficienti approva-ti annualmente dal ministero dell'Economia. Per il 2013 i coef-ficienti sono stati aggiornati con decreto del 18 aprile 2013.

Infine, per gli immobili, an-che da costruire o in corso di costruzione, concessi in loca-zione finanziaria, soggetto pas-sivo è il locatario a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto. Se il fabbricato è sprovvisto di rendita, la base imponibile sa-rà determinata sulla base delle scritture contabili del locato-re, il quale è tenuto a fornire al locatario tutti i dati necessari per il calcolo.

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press unE 29/08/20/3

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ll'erld CAS

1

FABBRICATO PRODUTTIVO D/8 Aliquota 0,96

L'esempio (Il procedimento

1.365.000,00 0 100,00

13.650,00 0,20

2.'730,00 ,

QUOTA COMUNE Sulla base imponibile va applicata l'aliquota dello 0,2%

(dividendo per 100 e moltiplicando per 0,2) Per la quota da versare al Comune va utilizzato il codice tributo 3930

=n= nnn NEGOZIO DI CATEGORIA C/1

Aliquota 0,96

L'esempio (Il procedimento

2.500,00 ` 1,05

2.625,00 9

Bisogna recuperare la rendita catastale (in questo esempio 2.500 euro) e rivalutarla del 5%, cioè moltiplicarla per 1,05

2.625,00 C` 55,00

Applica il moltiplicatore

La rendita va moltiplicata per 55 per ottenere la base imponibile

144.375,00 ,

z--,n Applica l'aliquota

Gli esempi di calcolo

el Individua e rivaluta la rendita catastale

Bisogna recuperare la rendita catastale (in questo esempio 20.000 euro) e rivalutarla del 5%, cioè moltiplicarla per 1,05

Applica il moltiplicatore

20.000,00 1,05

21.000,00

I MOLTIPLICATORI Moltiplicatore, classificazione e descrizione

Magazzini, cantine, locali di sgombero

Boxaubi -

Tettoie

La rendita va moltiplicata per 65 per ottenere la base imponibile

Applica l'aliquota

QUOTA STATO Sulla base imponibile va applicata l'aliquota dello 0,76% (dividendo per 100 e moltiplicando per 0,76) Per la quota da versare allo Stato va utilizzato il codice tributo 3925

Individua e rivaluta la rendita catastale

Sulla base imponibile va applicata l'aliquota dello 0,96% (dividendo per 100 e moltiplicando per 0,96) L'imposta va esclusivamente versata al Comune utilizzando il codice 3918

10.374,00

144.375,00 0 100,00

1.443,75 0,96

1.386,00 9

L e

\ L

Neg

Immobili produttivi (capannoni, impianti industriali, alberghi cinema, , cliniche, ecc.)

Banche e assicurazioni .

•-• Uffici

• • •

21.000,00 \‘ 65,00

1.365.000,00

1.365.000,00 Q 100,00

13.650,00 o

0,76

Edifici a uso co llettivo (scucii uffici pubblici, OS pedali, ecc.)

-- -- Laboratori

Locali sportivi

Stati, balneari

Pagina 95 di 119

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Aliquota rimn

du Dal 2013 l'I rnu èrtaistearvata

che può modificaarleCI?aniliugnueo't esclusivamente

nella misura massima di 0,3 a

Agevolazionipu nti percentua

Il Comune può disPorre agevolazioni selettive, sia con

criaftearsimelent o a lla categoria

ta sia

con riferiment° a territorio comunale zone del

29/08/2013

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

■P"`Z,4, ■ ,. ■,"`"■ C` .̀0:14: Nessuna variazione

Negozi, sconti affidati ai Comuni nche per i negozi e le botte-

/N ghe, accatastati normal- mente nella categoria cata-

stale C/i, vi sono alcune novità ri-spetto al 2012, non tanto con riferi-mento ai criteri di quantificazio-ne dell'imposta dovuta, quanto ai destinatari della stessa.

Nel 2012 l'Imu dovuta per i ne-gozi era riservata in parte allo Sta-to, per la quota corrispondente all'aliquota dello o,38%, e in parte al Comune (l'altro o,38%, oltre agli eventuali incrementi di ali-quota decisi dal Comune).

Dal 2013, invece, l'Imu è riser-vata esclusivamente al Comu-ne. L'aliquota di base è sempre dello 0,76%, ma può essere au-mentata o diminuita dal Comu-ne nella misura massima di 0,3 punti percentuali.

I Comuni hanno anche la possi-bilità di disporre un'ulteriore ri-duzione, utilizzando varie leve previste dalla normativa, come quella che prevede la possibilità di ridurre l'aliquota di base fino al-lo 0,4% per gli immobili utilizzati esclusivamente da imprese com-merciali, oppure posseduti da sog getti Ires o per gli immobili locati. Per i negozi costruiti dalle impre-se di costruzioni e destinati alla vendita l'aliquota può anche arri-vare allo 0,38 per cento.

Il Comune può anche decidere di disporre agevolazioni seletti-

ve, sia con riferimento alla catego-ria catastale sia con riferimento a zone del territorio comunale. Ta-le possibilità è stata prevista dall'articolo 8, comma 7 del Dlgs 23/2011 con riferimento ai fabbri-cati utilizzati dalle imprese ed è stata confermata dal ministero dell'Economia, nella circolare 3/DF del 2012, dove si è sostenuto che il Comune nell'esercizio del-la sua autonomia regolamentare può manovrare le aliquote, diffe-renziandole sia nell'ambito della stessa fattispecie impositiva, sia all'interno del gruppo catastale, con riferimento alle singole cate-gorie. Pertanto il Comune può, ad

N

esempio, prevedere un'aliquota agevolataper i soli negozi del cen-tro storico. Oppure potrebbe pe-nalizzare i negozi tenuti sfitti pre-vedendo per questi l'applicazio-ne di un'aliquota massima. L'uni-co limite posto alla discrezionali-tà del Comune è il rispetto dei cri-teri generali di ragionevolezza e non discriminazione, oltre a quel-lo di non superare i limiti minimi e massimi delle aliquote.

Per il 20131a possibilità di otte-nere benefici come quelli ricor-dati non è ancora preclusa, visto che i Comuni possono variare le aliquote e i regolamenti Imu en-tro il 3o settembre 2013, ovvero entro la data prevista per l'appro-vazione del bilancio di previsio-ne (termine così prorogato dal D135/2013).

Per il calcolo dell'imposta do-vuta occorre fare riferimento alla rendita iscritta in catasto, aggior-narla del 5% e utilizzare il moltipli-catore pari a 55, in modo da indivi-duare la base imponibile su cui ap-plicare l'aliquota deliberata dal Comune. Così, ad esempio, per un negozio con rendita pari a 2.50o euro sito in un Comune che ha deliberato l'aliquota del 9,6, l'imposta dovuta per il 2013 sarà pari al.386 euro, da versare unica-mente al Comune utilizzando il codice tributo 3918.

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IMMO.gR: Seconda rata È prevista l'esennone dalla seconda rata 2013 dell'Imu per i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita. Dal 2014 l'esenzione andrà a regime Locazione L'agevolazione può essere concessa solo se fa bbricato non è locato

29/08/2013

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Cestmttori, Beni invenduti

Esentati gli immobili merce I quadro normativo per gli immobili merce cambia to-

A talmente con le nuove di-sposizioni contenute nel de-creto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

Le nuove disposizioni pre-vedono, da un lato l'abolizio-ne della rata di saldo 2013, e, dall'altro lato, la totale esen-zione a decorrere da12014. Pe-raltro, la nuova disposizione allunga i tempi, perché men-tre prima l'aliquota agevolata poteva essere concessa al massimo per tre anni, l'esen-zione opererà «fintanto che permanga tale destinazione», a condizione che comunque non siano locati.

Fino alla rata di acconto 2013, invece, era in vigore l'ar-ticolo 13, comma 9-bis, del Dl 201/2011, che dava la possibili-tà ai Comuni di ridurre l'ali-quota di base fino allo o,38% per i fabbricati costruiti e de-stinati dall'impresa costruttri-ce alla vendita, fino a che per-manga tale destinazione e non siano in ogni caso locati, e comunque per un periodo non superiore a tre anni dall'ultimazione dei lavori.

Quando il Comune aveva deliberato tale agevolazione, il contribuente era tenuto a presentare la dichiarazione

Imu, compilando i campi rela-tivi alla data di ultimazione dei lavori di costruzione, co-municata al Comune, o se an-tecedente, alla data di accata-stamento. La normativa limi-tava l'agevolazione al solo og-getto imponibile "fabbrica-to", e nel caso di fabbricato di nuova costruzione occorre-va far riferimento all'articolo 2, comma i, lettera a), del D1- gs 504/1992, applicabile an-che all'Imu, il quale prevede che il fabbricato di nuova co-struzione è soggetto all'impo-sta a partire dalla data di ulti-mazione dei lavori di costru-

N

zione ovvero, se anteceden-te, dalla data in cui è comun-que utilizzato. Tale criterio deve poi essere integrato con una consolidata giurispru-denza di legittimità (per tut-te, Cassazione sentenza n. 24924/2008) la quale ha rite-nuto che la data di ultimazio-ne dei lavori di costruzione ovvero quella anteriore di uti-lizzazione del fabbricato di nuova costruzione, assume ri-lievo solo per l'ipotesi in cui il "fabbricato di nuova costru-zione" non sia ancora iscritto al catasto perché tale iscrizio-ne realizza, di per sé, il pre-supposto principale suffi-ciente per assoggettare l'im-mobile come fabbricato.

Occorre precisare che l'age-volazione in vigore fino alla prima rata - così come l'esen-zione in vigore dal saldo 2013 - può essere concessa fintan-to che il fabbricato non è loca-to. Pertanto, nel caso di loca-zione avvenuta in corso d'an-no, il contribuente dovrà limi-tare l'agevolazione ai soli me-si in cui il fabbricato è risulta-to non locato, considerando per intero il mese durante il quale la condizione si è pro-tratta per almeno quindici giorni.

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

DOMANDE

RISPOSTE

Per gli appartamenti invenduti delle imprese edili che fanno parte delle rimanenze l'Imu è dovuta o è stata abolita? La normativa prevede la possibilità peri Comuni di ridurre l'aliquota base fino allo 0,38% per i fabbricati destinati dall'impresa costruttrice alla vendita. Tuttavia, con il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri del 28 agosto 2013 è stata abolito il saldo Imu 2013 ed è stata disposta l'esenzione a decorrere dal 2014, a condizione che i fabbricati non siano locati.

Un fabbricato di categoria D demolito a seguito di una profonda ristrutturazione, per tutta la durata dei lavori può essere esentato dall'Imu? Oppure si considera inagibile e quindi paga l'imposta al 50%? Entrambe lo soluzioni sono errate. Durante i lavori di ristrutturazione e fino alla data di ultimazione dei lavori la base imponibile è costituita dall'area fabbricabile, ai sensi dell'articolo 5, comma 6, del Dlgs 504/1992.

Un impianto sportivo censito in catasto alla categoria D/6, dal 1° luglio 2011 non viene più utilizzato, considerato che la società che lo gestiva ha cessato la propria attività. Sono attive le utenze di acqua e luce intestate alla proprietaria, ma gli impianti tecnologici non sono più a norma e ciò rende impossibile utilizzare detta struttura. Desidererei conoscere se è possibile poter usufruire di sconti o agevolazioni Imu per situazioni di questo genere considerato che, avendo l'immobile una rendita catastale di 18.000 euro circa, l'imposta che ne riviene è molto onerosa per la proprietaria. Il Comune e il contribuente sono tenuti a utilizzare la rendita iscritta in catasto. La circostanza che gli impianti non sono più a norma sicuramente influenza la rendita ma ciò deve essere rilevato mediante la presentazione di un Docfa con il quale si propone la riduzione della rendita.

Siamo un'azienda proprietaria di due capannoni a solo uso ricovero mezzi e macchine operatrici (quindi non sito produttivo o di esercizio). Siamo soggetti al pagamento dell'imposta nella stessa misura dei capannoni industriali? Come dobbiamo dividere l'imposta tra Stato e Comune? Le modalità di calcolo dipendono dalla categoria catastale. Dal 2013 allo Stato va versata l'Imu sui fabbricati di categoria D, calcolata con aliquota base dello 0,76%, fermo restando la possibilità peri Comuni di elevare tale aliquota di altri 0,3 punti percentuali. Ipotizzando che si tratti di fabbricati di categoria D e che il Comune abbia deliberato un aliquota dello 0,96%, allo Stato andrà versata l'imposta corrispondente all'aliquota dello 0,76%, utilizzando il codice 3925, mentre al Comune andrà versata la quota d'imposta calcolata con l'aliquota dello 0,2%, utilizzando il codice tributo 3930.

Sono proprietario al 50% con mia sorella di un capannone accatastato in categoria C/3 ereditato dalla morte di nostro padre. È un immobile da ristrutturare attualmente sfitto. Purtroppo non riusciamo a venderlo ma allo stesso tempo dobbiamo pagarci cifre elevate tra Imu e Tarsu (presto Tares). Possiamo chiedere al Comune quantomeno uno sconto sull'aliquota? Sul fabbricato oggetto del quesito va pagata solo l'Imu e

non anche la Tares, in quanto non c'è utilizzo. Se il fabbricato necessita solo di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria non può considerarsi inagibile, il che darebbe diritto a una riduzione al 50% della base imponibile. Su tale tipologia di fabbricati normalmente non sono previste aliquote agevolate, perché gli eventuali sconti locali sono di solito condizionati all'effettivo utilizzo dell'immobile da parte del proprietario o, più raramente, al suo affitto a un'impresa. Trattandosi di fabbricato classato in categoria C/3 (laboratori) l'Imu deve essere versata esclusivamente al Comune.

Nel 1994 ho inserito un negozio, bene personale, nei beni oggetto di un fondo patrimoniale. Ho sempre pagato per intero l'Imu (o l'Ici) mentre da tre anni divido con mia moglie il reddito Irpef derivante dalla locazione dell'immobile. Chiedo cortesemente di conoscere se opero correttamente. Il fondo patrimoniale rientra tra le convenzioni matrimoniali e la proprietà dei beni conferiti può rimanere in capo al conferente. Pertanto, occorre sapere qual è la previsione contenuta nell'atto costitutivo. Se il conferente si è riservato la proprietà, come sembra di capire dal quesito, l'Imu deve essere corrisposta interamente da questo.

Sono proprietario di una rivendita di giornali a Roma. Devo pagare l'Imu sull'immobile? Per quanto riguarda il pagamento dell'imposta, occorre vedere come è stata accatastata la rivendita. Infatti, quando si è in presenza di costruzioni aventi caratteristiche particolari, l'agenzia del Territorio permette l'accatastamento in categoria E/3 (agenzia del Territorio, circolare n.4/2006). I fabbricati di categoria E sono esenti da Imu. Se accatastata in altra categoria l'Imu dovrà essere pagata.

Una società in liquidazione coatta amministrativa ha venduto immobili di categoria D e dovrebbe versare l'Imu entro 90 giorni dalla vendita in base all'articolo 10, comma 6, Dlgs 504/1992. Come comportarsi? Anche nell'Imu, come nell'Ici, peri fabbricati compresi nel fallimento o nella liquidazione coatta amministrativa l'imposta è sospesa, dall'apertura della procedura fino alla data del decreto di trasferimento. Entro 90 giorni dal decreto occorre versare l'imposta maturata per tutto il periodo, che può abbracciare più periodi d'imposta, e quindi sia Ici che Imu. Occorrerà, ovviamente, liquidare l'imposta tendendo conto delle aliquote vigenti in ogni singola annualità e fare un versamento cumulativo.

Annessa alla casa di mia madre c'è un garage, o meglio un laboratorio di falegnameria dove lavorava mio padre. Ora lo utilizziamo come garage e deposito ma al catasto figura ancora come laboratorio. Il pagamento dell'Imu è stato un salasso per mia madre, pensionata con 500 euro di pensione. Come fare per ridurre l'aliquota? La base imponibile dell'Imu è costituita dalla rendita catastale, che nel caso del laboratorio artigianale è più alta rispetto a quella del garage. Occorre pertanto procedere al cambio di destinazione d'uso (presso il Comune) e alla variazione della categoria catastale (presso l'agenzia del Territorio), incaricando un tecnico abilitato. Peraltro in tal caso il locale potrebbe rientrare tra le pertinenze dell'abitazione principale e quindi non essere più assoggettato ad Imu, in base alle nuove disposizioni contenute nel decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

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La qualifica di fabbricato rurale dipende dalla sua natura e dalla destinazione. 'È "rurale" un fabbricato utilizzato quale abitazione dall'affittuario del terreno a l'immobile è asservito. Di fatto i ta li fabbricati sono considerati rurali se sono necessari allo svolgimento dell'attività agricola d î cui all'articolo 2135 codice civile. La ruralità negli atti catastali e riconosciuta mediante una specifica annotazione ("R")

cui.

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Era ammessa l'autocertificazione entro 1130 settembre 2012

I fabbricati rurali evitano l'acconto se il catasto li ha già «schedati»

Abolita la prima rata dell'im-posta municipale 2013 anche per i fabbricati rurali. Diviene quin-di determinante stabilire quan-do una costruzione si può defini-re rurale in quanto solo in que-sto caso scatta la abrogazione del versamento della imposta. Per il requisito di ruralità si appli-cano le disposizioni contenute nell'articolo 9 del Dl n. 3o dicem-bre 1993, n. 557, convertito con modificazioni nella legge n. 133/1994.

In particolare al comma 3 la norma stabilisce le condizioni necessarie per il riconoscimen-to ditale qualifica con riferimen-to ai fabbricati ad uso abitativo. Ad esempio è rurale un fabbrica-to utilizzato quale abitazione dall'affittuario del terreno a cui l'immobile è asservito.Il succes-sivo comma 3-bis individua inve-ce le caratteristiche rilevanti per il riconoscimento della ruralità per i fabbricati strumentali. In pratica tali fabbricati sono consi-derati rurali se sono necessari al-lo svolgimento dell'attività agri-cola di cui all'articolo 2135 codi-ce civile. In tal senso occorre al-tresì precisare che la circolare ministeriale n. 3/DF/2o12 ha chiarito che ai fini del riconosci-mento della ruralità rileva unica-mente la natura e la destinazio-ne dell'immobile indipendente-

mente dalla categoria catastale di appartenenza. La ruralità ne-gli atti catastali è riconosciuta mediante una specifica annota-zione CR"). Quindi la qualifica di fabbricato rurale dipende dal-la sua natura e dalla destinazio-ne. Ad esempio se un soggetto qualsiasi è proprietario di un fon-do rustico concesso in affitto a terzi per la coltivazione, può usu-fruire della abrogazione della prima rata dell'Imu in quanto i fabbricati utilizzati dal coltivato-re del fondo sono rurali.

Si pone però il problema della classificazione catastale. L'arti-colo i, del decreto 26 luglio 2012

precisa che il requisito di rurali-tà viene iscritto negli atti catasta-li; in sostanza la variazione cata-stale non sarebbe di per se costi-tutiva della natura di fabbricato rurale, ma se manca scatterebbe certamente l'accertamento da parte dei comuni. Quindi il fab-bricato rurale è escluso dal paga-mento della prima rata qualora sia classificato come tale in cata-sto. In primo luogo la ruralità è certa per le abitazioni classifica-te nella categoria A6 e per i fab-bricati strumentali iscritti nella categoria Dio. Inoltre sono rura-li anche le costruzioni alle quali è attribuita la lettera "R". Può es-sere che questa annotazione non sia ancora recepita in cata-sto ed allora occorre verificare se il proprietario ha presentato entro il 30 settembre 2012 l'auto-certificazione presso gli uffici periferici della agenzia del Terri-torio, oppure se ha presentato la richiesta di iscrizione entro il 30 novembre 2012, per le costruzio-ni che erano iscritte nel catasto terreni Infine i proprietari di fab-bricati rurali per usufruire delle agevolazioni devono verificare si i predetti immobili non abbia-no cambiato destinazione.

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Tutti i terreni agricoli diventano esenti dall'imposta Escluse anche le superfici incolte

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29/08/2013

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PAGINA A CURA DI

Gian Paolo Tosoni

La prima rata dell'imposta municipale per il 2013 è abolita anche sui terreni agricoli. Quin-di la sospensione introdotta dal Dl n. 54/2013 diventa una esclusione dall'imposta. Quin-di è necessario ricordare i re-quisiti affinché un terreno sia considerato agricolo al fine di usufruire dell'azzeramento del-la prima rata.

Ai fini del tributo municipale sono considerati agricoli i terre-ni destinati all'esercizio delle atti-vità agricole di cui all'articolo 2135 codice civile anche se non coltivati e quindi anche nel caso in cui il terreno è lasciato a ripo-so. Si ricorda che la natura di ter-reno agricolo, dipende soltanto dalla sua classificazione urbani-stica e quindi come risulta nel piano regolatore del comune o analogo strumento urbanistico. La natura agricola non dipende dal soggetto proprietario. Quin-di l'immobile può essere posse-duto da un imprenditore agrico-lo o da un privato, da una società od un ente; se l'immobile risulta agricolo dal certificato di destina-zione urbanistica usufruisce co-munque delle agevolazioni pre-viste dalla normativa Imu.

Nell'anno 2012, primo periodo di imposta di applicazione dell'Imu, la qualifica professiona-le del soggetto passivo aveva rile-vanza solamente per la determi-nazione del coefficiente moltipli-catore del reddito dominicale ri-valutato del 25 per cento. Infatti se il soggetto passivo d'imposta (proprietario, usufruttuario) era in possesso della qualifica di col-tivatore diretto o imprenditore agricolo professionale iscritto negli elenchi previdenziali Inps usufruiva del minor coefficiente no in luogo del coefficiente 135 previsto per gli altri contribuenti. La qualifica di imprenditore agri-colo professionale è regolata dal Dlgs n. 99/2004. Tuttavia sia per questi soggetti che peri coltivato-ri diretti assume rilevanza decisi-va l'iscrizione negli elenchi con-tributivi ai fini previdenziali ed assicurativi dell'Inps.

La esclusione della prima rata

dell'Imu per Panno 2013, viene quindi usufruita da qualsiasi sog-getto proprietario di terreni agri-coli. L'unica condizione consi-ste nel fatto che il terreno non sia compreso in una area edifica-bile. Nella norma originaria di in-troduzione dell'Imu i terreni agricoli posseduti dai coltivato-ri diretti o imprenditori agricoli professionali, erano inoltre be-neficiari della esclusione dall'imposta fino alla base impo-nibile di 6.000 euro. Inoltre la ba-se imponibile veniva ridotta del 70% per la parte di valore che ec-cedeva l'importo di 6.000 euro fino al valore di 15.500, la riduzio-ne era del 50% sulla successiva base imponibile fino al valore di 25.500 ed infine scattava la ridu-zione del 25% per il successivo valore fino al tetto di 32.000 eu-ro. Si trattava in sostanza di una agevolazione di poco conto che poteva tuttavia mandare esenti

da Imu le modeste superfici di terreni agricoli. Alla luce della esenzione, quanto meno per la prima rata, tale esenzione viene di fatto assorbita.

Questione più complessa è quella che riguarda le aree edifi-cabili le quali non usufruiscono di agevolazioni dall'imposta mu-nicipale. Tuttavia tali superfici non sono considerate edificabili, ancorché classificate come tali nel piano regolatore del comu-ne, qualora siano possedute o col-tivate da coltivatori diretti o im-prenditori agricoli professionali. Ne consegue che se una area edi-ficabile è posseduta da un contri-buente senza qualifiche agricole assolve l'Imu normalmente men-tre se il possessore è un coltivato-re diretto o imprenditore agrico-lo professionale paga nulla in quanto il terreno assume la natu-ra di terreno agricolo quanto me-no ai fini dell'Imu.

In questi casi le agevolazioni previste per i terreni agricolival-gono anche per le aree edificabi-li. Peraltro il Dipartimento del ministero delle Finanze ha avu-to modo di precisare in presenza di terreno edificabile in compro-prietà di più persone, qualora il terreno sia coltivato anche da uno solo dei comproprietari con la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo profes-sionale iscritto nella gestione previdenziale, è considerato agricolo anche per la quota di proprietà dei soggetti sprovvisti delle predette qualifiche. La age-volazione prevista per gli im-prenditori agricoli professionali si estende anche alle società agri-cole (articolo 2 Dlgs n. 99/2004) proprietarie di terreni che abbia-no la medesima qualifica di im-prenditore agricolo professiona-le con un amministratore (per le società di capitali od un socio per quelle di persone iscritti nel-la gestione previdenziale. L'esenzione dell'imposta è altre-sì prevista per i terreni agricoli, ancorché incolti (circolare Agenzia delle Entrate n. 5/E/2013), ricadenti in aree mon-tane o di collina di cui alla circo-lare n. 9 del 14 giugno 1993.

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Il glossario

Si paga se l'area è fabbricabile I proprietari di aree adibite a orto devono versare l'Imu solo se sono ricavati in una area edificabile e se il proprietario non è coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale. Ipotesi che si verifica quando un lotto di terreno, in attesa di essere costruito, viene sfruttato con le coltivazioni di ortaggi. In questo caso la destinazione urbanistica prevale. Invece se gli orti sono in zona agricola l'imposta municipale non è mai dovuta; ciò in quanto l'orticello non realizza l'esercizio di una attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile come stabilito dall'articolo 2 del Dlgs n. 504/1992 che è il presupposto affinché sia dovuta l'imposta ai sensi dell'articolo 2 del Dlgs n. 504/1992 (Ici), vuoi perché l'imposta dovuta difficilmente raggiungerebbe l'importo minimo di 12 euro e comunque usufruirebbe della esenzione fino alvalore di 6.000 euro peri coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali.

In montagna si versa l'Irpef I terreni incolti non possono che essere considerati terreni agricoli poiché le altre due categorie di beni soggetti ad Imu sono le aree fabbricabili ed i fabbricati nelle quali è impossibile ricomprendere i terreni incolti (vedi istruzioni al modello Imu). Ne consegue pertanto che i terreni incolti situati in collina ed in montagna sono sempre senti dall'imposta municipale usufruendo della esenzione prevista dalla legge per i terreni agricoli. Quindi i terreni non coltivati situati in collina e in montagna per effetto della esclusione da Imu devono assolvere l'Irpef. I terreni possono essere incolti vuoi per ragioni legate alla tecnica agraria, vuoi perchè non è possibile la coltivazione (trerreni rocciosi o simili), vuoi perchè lasciati a riposo in forza delle provvidenze com unitarie.Invece assumono rilevanza ai fini dell'imposta comunale i terreni incolti che siano ricompresi in zone edificabili i quali sono sempre soggetti all'imposta municipale.

Niente imposta se si coltivano Non sono considerati edificabili, anche se classificati come tali nei Prg comunali, i terreni posseduti e condotti da un soggetto Iap (imprenditore agricolo professionale) o coltivatore diretto iscritti nella previdenza agricola. Pertanto le agevolazioni previste per i terreni agricoli valgono anche per queste aree. Peraltro il ministero delle Finanze ha avuto modo di precisare in presenza di terreno edificabile in comproprietà di più persone, qualora i l terreno sia coltivato anche da uno solo dei comproprietari con la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale iscritto nella gestione previdenziale, è considerato agricolo anche per la quota di proprietà dei soggetti sprovvisti delle predette qualifiche. Tale agevolazione è estesa anche alle società proprietarie di terreni che abbiano la medesima qualifica di imprenditore agricolo professionale.

Vale anche per abitazioni e uffici Si considerano fabbricati strumentali per natura quelli che per loro caratteristiche non sono suscettibili di diversa utilizzazione senza radicali trasformazioni. Sono i fabbricati delle categorie catastali B, C, D, E e A/10,che si considerano strumentali anche se non utilizzati direttamente. Si tratta dei fabbricati strumentali all'esercizio delle attività agricole di cui all'articolo 2135 del codice civile e, in particolare, delle costruzioni dedicate alla protezione delle piante, alla conservazione dei prodotti agricoli, al ricovero attrezzi, all'allevamento animali, alle attività agrituristiche e gli impianti fotovoltaici. Sono considerati fabbricati rurali strumentali anche le abitazioni dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato o determinato per almeno 101 giornate annue, i fabbricati utilizzati come uffici dell'azienda agricola ed i fabbricati utilizzati per le attività di trasformazione di prodotti agricoli anche da parte di coop agricole.

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AVIARIA

Quarto focolaio, Emilia paralizzata È stato individuato ieri il quarto focolaio di influenza aviaria a Mordano, al confine tra le province di Bologna e Ravenna, sempre in un allevamento di galline ovaiole appartenente a Eurovo, il gruppo titolare degli altri due siti colpiti dal virus H7N7, un altro a Mordano e uno a Ostellato, nel Ferrarese. Con i 150mila abbattimenti avviati oggi sale a quota 1,1 milioni il numero di galline ovaiole che saranno eliminate (oltre ai 18mila tacchini del terzo focolaio individuato a Portomaggiore) e sale il conto dei danni: oltre 10 milioni di euro secondo stime Coldiretti, dieci volte tanto - calcola la Provincia di Forlì Cesena - se si considera che gli animali abbattuti rappresentano quasi il 15% di quelli allevati in regione e che il fatturato diretto della filiera vale tra i 700 e gli 800 milioni di euro. E sale anche l'allarme per le misure restrittive attuate dal Governo che impediscono il movimento di carni e uova e sta paralizzando aree e allevamenti senza alcun problema: la Regione Emilia-Romagna ha scritto a Palazzo Chigi chiedendo di limitare le zone soggette a quarantena, anche in virtù del Diano straordinario di

controlli messo in pista dalle autorità sanitarie, e di attivare un intervento urgente a tutela degli occupati, così come fu fatto per l'aviaria del 2006.

MODA

Alessandro Bogliolo nuovo Ceo Diesel Alessandro Bogliolo sarà il nuovo Ceo mondo dell'azienda veneta Diesel dal i° ottobre. Bogliolo è un manager italiano noto nel mondo del lusso internazionale: ha iniziato professionalmente nella consulenza (Bain & Co) prima a Parigi e poi a Milano, poi un'esperienza nell'automotive (Piaggio) in Spagna e in Cina. In Bulgari la sua esperienza manageriale più lunga (16 anni) dove la sua ultima posizione è stata quella di Coo. Nel 2012 è stato nominato Coo Nord America di Sephora, con base a San Francisco.

ALIMENTARE.

San Benedetto investe 12,4 milioni San Benedetto realizzerà un nuovo stabilimento per l'imbottigliamento dell'acqua minerale della sorgente Mercure a Viggianello, nel Parco del Pollino in Basilicata. L'impianto avrà una capacità produttiva di 150 milioni di bottiglie l'anno con un investimento di 12,4 milioni e un contributo di 3,4 milioni della Regione Basilicata. Gli occupati saranno 15.

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CAMBIO SI RAI t-',G

Iren accelera l'utile ma cala il giro d'affari

Iren ha chiuso i primi sei mesi del 2013 con un utile net-to di u6,6 milioni di euro, +46,1% sullo stesso periodo di un anno fa, nonostante un - 19,6 % dei ricavi a 1.822,8 milio-ni. La riduzione del fatturato è «riconducibile alla strategia commerciale del gruppo, con-templata dal Piano industria-le al 2015 e confermata nel pri-mo trimestre, che prevede una maggiore focalizzazione sui segmenti divendita a clien-ti microbusiness e retail».

MILANO

Il gruppo Hera delibera l'aumento di capitale da 8o mi-lioni funzionale per l'ingresso del Fondo Strategico Italiano e chiude il primo semestre del 2013 con un utile netto di 172,9 milioni di euro, in crescita del n5,3% rispetto allo stesso perio-do di un anno fa. Ieri il gruppo ha approvato i dati del semestre che hanno evidenziato ricavi in crescita del 5,7% a 2.429,4 milio-ni, con il margine operativo lor-do che è salito del 24,5% a 445,3 milioni e il risultato operativo del19,7% a 246,6 milioni.

Nel dettaglio, per quanto ri-guarda l'utile, l'incremento as-soluto, pari a 92,6 milioni di eu-ro, è dovuto alla performance stand alone di Hera p ari ai,6 mi-lioni (+2%), all'integrazione di AcegasAps (consolidata dal pri-mo gennaio 2013) per 16,2 milio-

ni e a ricavi non operativi per 74,8 milioni, derivanti dal positi-vo differenziale tra valore netto delle attività consolidate di Ace-gasAps e il valore di mercato per l'aggregazione della stessa nel Gruppo Hera.

Depurando il risultato da quest'ultima voce, l'utile netto udjusted ammonterebbe a 98,1 milioni (+22,2% rispetto al pri-mo semestre 2012). La posizio-ne finanziaria netta di Hera è sa-lita a 2.745,8 milioni dai 2.216,6 milioni al 31 dicembre 2012. Que-sto aumento è dovuto principal-mente al consolidamento del debito di AcegaAps. Per quanto riguarda l'accordo con Fsi, che era stato sottoscritto ila settem-bre 2012 e in seguito modificato il luglio scorso, viene assunto da parte di Fsi l'impegno a pre-sentare un'offerta ai principali soci di Hera per l'acquisto dei di-

ritti di opzione a 0,10 euro deri-vanti dall'aumento di capitale sociale in opzione, per un im-porto massimo di 8o milioni di euro nominali, oltre a un even-tuale sovrapprezzo. L'ingresso del Fondo nel capitale di Hera é, di conseguenza, legato all'esi-stenza di diritti inoptati e/o all'accettazione dell'offerta di Fsi da parte dei principali soci della multiutility. Resta confer-mato l'impegno reciproco di Fsi alla sottoscrizione e di Hera di offerta di sottoscrizione dei diritti di opzione eventualmen-te inoptati a un prezzo di 1,25 eu-ro. Tra le altre condizioni modi-ficate c'è anche quella di lock up che dovrà rispettare il Fon-do per i 2 anni successivi alla chiusura dell'aumento, a condi-zione che Fsi consegua una par-tecipazione non inferiore al 3% del capitale di Herapost aumen-to. Il cda ha, infine, approvato la nomina di consigliere di Stefa-no Manara, che prende il posto di Daniele Montroni, che si è di-messo dall'incarico.

Mar.Man. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Operazione da 80 milioni - Conti semestrali in lieve progresso

Hera, ok all'aumento per Fsi

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29/08/2013

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2190 3128

-0,41 1,85

Stryker Terget Corp

66,64 63,27

67,08 63,26

-0,66 0,02

MAN 86,37 86,20 0,20 William Hill 473,90 422,60 -1,33 The Travelers Co 79,89 79,74 0,19 Merck Kgaa Metro Mtu Aero Engines

115,10 27,55 67,87

117,05 28,39 68,70

-1,67 -2,96 -1,21

Vublseley Wpp Plc

3080 1207

3230 1201

-0,25 -1,92

Thermo Fisher So Time Warner Cah I Timo Warner Inc

83,90 108,03 60,98

88,83 107,69

61,51

0,08 0,92

-0,40 Nluenchener Rock. 140,10 142,15 .1,44 NEW YORK-NYSE Tjx Co Inc 52,30 52,95 -0,23 Prosiebensat1 31,67 32,15 -1,48 (Usd) 28.08 Prec. Var % Uni lever Nv 33,10 38,39 -0,76 Puma 216,40 221,65 -2,37 3M Company 113 112,73 0,24 Union Pacific Cp 154 153,59 0,79 Qiegen 15,20 15,30 -0,65 Abbott Labs 33,75 34,01 -0,76 United Parcel B 85,64 85,84 -0,23

Rationa I 227,25 227,15 0,04 Abbve 42,56 42,63 -0,16 United Tech Cp 99,98 99,94 0,04

Rhoen Klinikum 17,85 17,95 -0,61 Attentare Plc 72,45 72,24 0,29 Unitedhealth Gp 71,54 71,52 0,03 Rwe 21,34 20,74 2,87 Ace Ltd 87,94 38,45 -0,58 Us Bancorp 36,11 36,11 0,00

Salzgitter 29,15 29,07 0,26 Aetna Inc 62,79 63,06 -0,43 Verizon Comma 46,56 46,95 -483 Sai) 56,36 56,81 -0,79 Aflac Inc 57,77 57,76 0,02 Viso Inc 175,21 174,17 0,60

Sgl Carbon 24,43 24,77 .1,37 kr Proda & Chem 101,47 101,86 -0,38 Nal-Mart Stor. 72,38 72,86 -0,66

Siemens 81,25 81,60 -0,43 Allergan Inc 87,95 37,96 -0,01 Nalgreen Co 47,07 47,25 .0,38

Sky Deutschland 6,18 6,32 .2,20 Allstate Cp 47,75 47,82 0,38 Nalt Disney Co 60,81 60,69 0,20

Software 23,25 23,52 -1,17 Affila Group 33,60 33,99 -1,15 Neifpoint 84,83 85,07 -0,28

Stade Arznei 36,03 37,19 -3,12 Amer Elec Pwr 43,01 42,77 0,56 Nella Fargo & Co 41,25 41,11 0,34

Suedzucker 24,37 24,53 -0,63 Amer Express Co 72,01 71,91 0,14 Nilliams Com ps 36,21 36,12 0,25

Sym rise Ag 32,99 33,57 -1,74 Amer Intl Group 46,41 46,16 0,54 Yum! Brands Inc 70,78 71,37 -0,83

Talami 24,11 24,15 -0,17 Amer Tower Cp 69,09 70,06 -1,38 NEW YORK-Nasdaq 100 Telefonica 0. Hld Thyssenkrupp Tui

5,28 15,88

8,72

5,28 15,82

8,78

0,04 0,38

-0,68

Anadarko Pete Apache Corp Archer-Daniels

92,53 79,17 34,60

90,88 78,57 34,63

1,87 0,76

-0,09

(Usd) Activisin Blizrd Adobe Sys

28.08 16,39 45,53

Prec. 16,18 45,50

Var % 1,30 0,07

United Internet Volkswagen Pref. Wacker Chemie Viirecard

HELSINKI

25,74 172,30 72,29 23,05

25,39 176,35 73,79 23,33

.0,56 -2,30 -2,03 -1,20

At&T Bank Ny Mellon Bank Of America Baxter Intl Inc Bb&T Corp Berkshre CI B Blackrock Inc Boeing Co Bristol Myers Sq Cap One Finan

33,58 29,75 14,12 70,72 34,32

112,20 259,44 103,27 42,03 64,04

33,69 29,66 14,11 70,60 34,49

111,54 258,96 103,21

41,67 64,31

-0,33 0,30 0,07 0,17

-0,49 0,59 0,19 0,06 0,86

-0,42

Akamar Tech Inc Alexion Pharm Altera Corp Amazon Com Amgen Analog DeAces Apple Inc Applied Matl Autodesk Inc Automatic Data

46,41 107,56 34,79

281,58 109,20 46,17

490,67 14,97 36,89 70,94

46,27 105,67

34,53 280,93 108,94 46,16

488,12 15,05 36,99 70,94

0,30 1,79 0,75 0,23 0,24 0,76 0,52

-0,53 .0,27 0,00

(€) Fortum Kone Corporati Nokia

28.08 15,16 62,10

2,96

Prec. 15,18 62,50

2,99

Var % .0,13 -0,64 -1,00

Nokian Renkaat Nordea Bank Sampo Plc

35,05 8,95

32,05

35,52 3,99

32,30

-1,32 -0,39 -0,77

Carnival Corp Caterpillar Inc CbsCIB

35,97 82,45 51,53

36,57 82,70 51,16

-1,64 -0,30 0,82

Mago Teo Baidu Inc Ads Bed Beth Beyond

38,28 133,99 74,36

36,55 135,09 73,56

4,73 2,89 1,09

Stare Enso R 5,86 5,91 -0,85 Chevron 121,81 118,81 2,53 Biogen Ideo 209,71 207,44 1,09 Teliasonera Upm-Kymmene Dy Wartsila B

5,39 9,28

35,60

5,43 9,34

35,93

.0,74 -0,64 .0,92

Chrls Schwb Crp Chubb Corp Cigno Corp

20,96 83,43 78,45

20,74 33,47 78,22

1,06 -0,05 0,29

Broadcom Corp Ce In [german Corp

24,92 29,41 54,53

24,86 29,40 54,39

0,69 0,03 0,26

LONDRA Cdigroup Coca-Cola Co Colgate Palmoliv Conocophillips Corning Inc

48,31 38,35 57,27 66,77 14,17

48,24 38,15 57,64 66,02 14,22

0,15 0,52

-0,64 1,14 0,35

Ceigene Corp Corner Corp CI Robinson Ww Charter Com m. Check Pt Shwre

139,08 46,34 57,47

120 55,92

136,96 46,63 57,61

121,01 55,48

1,55 -0,62 -0,24 -0,83 0,79

(Pente GB) Aberdeen ANI Admiral Group

28.08 380,50

1310

Prec. 352

1296

Var % -1,08 .0,46

Aggreko Anglo American

1640 1427,50

1608 1497,50

-2,24 2,20

Covidien Plc Csx Corp

59,68 24,73

59,75 24,81

-0,12 0,28

Cicco Systems Citrix Systems

23,44 70,26

23,47 70,29

.0,13 -0,04

Antofagasta 900 884,50 -1,13 Cum mi ns Irto 122,76 122,03 0,60 Cognizant Tech 73,78 72,18 2,22 Arm Holdings Assoc.Br.Foods

882 1882,50

872 1887

-0,98 -2,60

Cvs Caremark Crp Danaher

57,28 65,29

57,69 65,40

.0,71 -0,17

Corncast Corp A Costco Whoiesei

41,93 110,46

41,78 111,67

0,36 -1,08

Astrazeneca 3202,50 3245 -0,86 Deere & Co 84,12 83,48 0,77 Dell Inc 13,78 13,77 0,07 Aviva 389 396,50 -0,53 Devon Energ 57,50 56,96 0,95 Dentsply Intl 42,11 41,83 0,67 E Sky B 830 839 0,24 Dscover Flnancl 47,36 47,21 0,32 Directv A 53,34 57,95 0,67 Babcock Int 1025 1131 .0,71 Dominion Res Inc 58,74 58,51 0,39 Discovery Com m A 73,19 78,28 -0,12 Ben Sy. 419 443,80 -0,86 Dow Chenycal Co 37,45 37,56 -0,29 Doiler Tree Inc 53,31 53,49 .0,34 Barclays 283 280,70 1,37 Du Pont Co 56,79 56,75 0,07 Ehey Erte 50,43 50,55 -0,24 Bg Group 1210 1210 4,75 Duke Energy 66,05 65,85 0,30 Equinix Inc 171,50 170,23 0,75 Bhp Billiton 1875 1883 -0,32 Eaton 63,81 64,04 .0,36 Expedia 47 46,92 0,17 Bp 447,50 447,10 1,24 Ecolab Inc 90,83 90,60 0,25 Expeditors 40,65 40,67 -0,05 Br Land Co 569 564,50 -0,44 Eh Lilly 51,47 51,27 0,39 Express Scripta 63,95 63,98 -0,05 Brii Am Tobacc 3350 3278 -1,07 Emc Corp 25,75 25,71 0,16 F5 Network= Inc 83,22 82,84 0,46 Bt Group 324,50 326,20 -0,98 Emerson Electric 60,49 60,58 -0,15 Facebook 40,55 39,64 2,30 Bunzl 1245 1376 .0,87 Eog Resources 159,46 156,29 2,03 Fastenal Ce 44,04 43,99 0,11 Burberry Grp 1509,50 1545 -0,91 Estee Lauder 65,33 65,64 -0,12 Fiserv Inc 96,24 96,46 Capita Group 0 971,50 0,00 Exelon Corp 30,71 30,56 0,49 Fossi' 114,84 113,98 -0 02 Carnival 2435 2483 -2,09 Exxon Mobil 88,84 86,82 2,33 Garmin Ltd 39,51 39,72 -453 Centrica 390,50 388 0,83 Fedex Corp 108,50 108,45 0,05 Gilead Sci 6 , 6 58,73 2,95 Com pass Group 858,50 869,50 -0,92 Ford Motor Co 16,02 15,88 0,88 Google 843,55 850,15 -0,19 CRH 1395 1358 -1,84 Fra nklin Res 45,25 45,20 0,11 Green Mountai n Coffee 86,66 83,91 Creda Int. 2430 2636 -1,78 Frp rt-Mc m Gd 30,48 30,60 -0,39 3,28 Diageo 2025 1999 -0,50 General Dynamics 82,85 32,91 -0,07 Henry Schein 102,03 101,76 0,27 Easyjet 1205 1234 .1,78 General Elec Co 23,20 23,18 0,09 Intel Corp 22,28 22,17 0,50 Experian 1191 1162 -1,64 General Mills 48,74 49,14 -0,81 Intuit Inc 63,40 63,71 -0,49 Fresnillo 1290,50 1310 .1,68 General Motors 33,92 33,69 0,68 Intuitive Surg 387,44 386,01 0,37 Gkn 322 331,40 -2,20 Goldm Sachs Grp 152,97 153,23 0,16 Kla Tencor 54,85 54,67 0,33 Glaxosmithklin 1670,50 1677 -0,57 Ha hiburton Co 48,90 48,13 1,60 Kreh Foods 51,57 51,94 .0,71 Glencore 307,70 314,20 -0,91 Hess Corp 76,43 75,45 1,37 Lbrty GbIPIc A 76,14 75,64 0,66 Hargreaves Ls 967 991,50 0,20 Hewlett-Packard 22,61 21,99 2,82 Li berty Inter A 22,27 22,41 -0,62 Hsbc Holdings 688,50 684,80 -0,95 Home Depot Inc 75,03 74,12 1,23 Li berty Media 137,42 136,64 0,57 Iag 276 300,50 -4,49 Honeywell Intl 79,45 79,25 0,25 Linear Tech 38,54 38,26 473 Imi Pio 1335 1451 -1,52 Illinois Tool Wk 71,60 71,51 0,13 Matte' Me 40,72 40,50 0,54 Imperia) Tobac 2175 2120 0,94 Intl Bus Machine 182,16 182,74 -0,32 Maxim Integrated 27,71 27,45 0,95 Intercont Note 1818 1815 -1,49 Intl Peper Co 47 46,50 1,08 Microchip Tech 38,97 38,54 1,12 Intertek Group 3100 3230 -0,77 Johnson Controls 40,47 40,11 0,90 Micron Tech 13,24 13,17 0,53 Itv 0 164 -1,22 Johnson Johnson 86,53 86,17 0,42 Microsoft Cp 33,02 33,25 -0,69

Mondelez Int. Monster Beverage Mylan Inc Netapp Inc Netflix Nuance Com Nvidia Corp O Reilly Auto Parcar Inc Paychex Inc Priceline Qualcomm Inc Randgold Res Regeneron Phar Ross Storno Sa ndisk Corp Sba Com ms Corp Seagate Tech Sears Holding Sigma Aldric h Si rius Xm Radio Staples Inc Starbucks Corp Stericycle Inc Symantec Crp Te=la Motors Texas Instruments Twenty First C. Fox Verisk Anlytcs A Vertex Pharm Viacom Inc. B Vodafone Group Western Doti Crp Whole Foods Mkt Wynn Resorts 0400 Inc Yahoo: 'no

PARIGI

30,55 57,66 35,06 41,43

233,36 18,50 14,80

121,95 53,96 38,54

934,55 66,56 78,08

243,07 67,77 55,02 74,61 38,87 40,87 82,27

3,58 14,12 70,96

112,94 25,69

166,50 38,43 31,57 62,13 75,94 79,41 29,41 62,46 51,48

140,77 43,52 27,11

30,66 57,98 34,76 41,43

276,03 18,86 14,79

122,02 53,56 38,47

935,60 66,03 73,71

239,17 67,73 54,02 74,30 38,43 40,53 82,89

3,56 13,99 70,11

113,49 25,43

167,01 38,25 31,56 62,23

75 78,32 29,34 61,44 51,86

139,30 43,11 26,97

-0,36 -0,55 0,86 0,00 2,66

-1,91 0,07

-0,06 0,75 0,18

-0,11 0,80

-0,80 1,63 0,06 1,85 0,42 1,01 0,71

-0,49 0,42 0,93 1,21

-0,48 1,02

-0,31 0,47 0,03

-0,16 1,25 1,39 0,24 1,66

-0,73 1,06 0,95 0,52

SHANGHAI (CnY) Agri Bank Of C Bank Of Comm China Life China Shenhua Cn PIng An lobo Ind Bank Minsheng Bank Petrochina Si nopec Corp

TOKIO

28.08 2,45 3,93

13,63 16,82 33,69

3,88 1460 9,14 7,95 4,44

Prec. 2,47 3,92

13,65 16,62 34,31

3,90 10,71

9,26 7,99 4,40

Var % -0,81 0,26

-0,15 1,20

-1,81 -0,51 1,03 -1,30 -0,50 0,91

(JPY) Aeon Aschi Gr. Aschi Kasei Astellas Pharm Bridgestone Co Cenon Inc Central Japan Chubu Elec Pwr Dai-lobi Life Daiichi Sankyo Daikin Indo Daiwa House In Daiwa Sec Denso East lapen Ry Eisai Fanuc Ltd Fast Ret Fujifilm Holdi Hitacly Honda Motor Hoya Corp Inpex Isuzu Motors Itochu Japa n Tobacco ife Holdings JGC Corp. Ix Holdings Kansai Ele Pwr Kao Corporatio Kddi Keyence Kinn Holdings omatsu

Kubota Corp Kyocera Corp Marubeni Mitsub Ufj Fg Mitsubishi Cor Mitsubishi Ele Mitsubishi Est Mitsubishi Hvy Mitsui Mitsui Fudosan Mizuho Financi Ms&Ad Incorono Murata Mfg Co Nidec Ni ntendo Nippon Steel Nissan Motor C Nitto Denko Co Nksj Nomura Holding Ntt Ntt Docomo Orienta) Land Ora Osaka Gas Otsuka hidg. Panasoryc Resone Holding Secom Sekisul House Seven 8.1 Hldg Shin-Etsu Chem Smc Corporatio Smíg Sony Corp Sumitomo Corp Salito= Elec Sumitomo Mitsui Sumitomo Re&De Suzuki Motor T&D Holdings Takeda Pharm Takio Marine Tokyo Gas Toray Industri Toslybe Co Toyota Motor C Unicharm West Japa n Ry Yamato Hldg.

ZURIGO

28.08 1330 2503

727 5100 3280 2957

11550 1268

131500 1650 4625 1756

796 4465 7660 4015

14940 30900

2158 600

3610 2101

432000 571

1148 3370 2161 3325

521 1148 2969 4765

32100 1387 2179 1325 9860

720 584

1855 977

2569 543

1373 3080

201 2490 6980 7650

11990 288 983

5420 2371

693 5040

160100 15740 1340

397 3055

891 480

5600 1212 3435 5880

20470 4365 1967 1265 1326

428 4330 2059 1210 4545 3045

521 606 387

6020 5220 4090 2128

Pene 1383 2543

740 5180 3235 3000

11700 1303

133600 1677 4695 1775

800 4540 7690 4035

14980 31300

2209 612

3700 2134

428000 592

1203 3410 2210 3450

540 1203 2992 4840

32400 1403 2209 1357 9910

741 596

1869 1003 2581

557 1393 3115

204 2545 7150 7890

12350 293

1009 5490 2417

718 5090

162100 15880

1363 408

3090 890 489

5630 1205 3520 5970

20660 4445 2037 1296 1358

439 4365 2176 1240 4590 3055

534 615 394

6160 5350 4120 2150

Var % -3,83 -1,57 -1,76 -1,54 -0,15 1,43 -1,28 -2,69 -1,57 -1,61 -1,49 -1,07 .0,50 -1,65 -0,39 -0,50 -0,27 -1,28 -2,31 .1,96 -2,43 -1,55 0,93

-3,55 .4,57 -1,17 -2,22 -3,62 -3,52 -4,57 -0,77 1,55 -0,93 -1,14 -1,36 -2,36 -0,50 -2,83 .2,01 -0,75 -2,59 -0,46 -2,51 -1,44 -1,12 .1,47 -2,16 -2,38 -3,04 -2,91 -1,71 -2,58 -1,28 -1,90 -3,48 -0,98 -1,23 .0,88 -1,69 -2,70 -1,13 0,11

-1,84 -0,53 0,58

-2,41 -1,51 -0,92 -1,80 -3,44 -2,39 -2,36 -2,51 -0,80 -5,38 -2,42 .0,98 -0,33 -2,43 -1,46 -1,78 -2,27 -2,43 .0,73 -1,02

(e) Acca Aer.de Paris Ai r Liquide Alstom Aroelormittal Atos Ma Bnp Paribas Bouygues Bureau Veritas Cap Gemini Carrefour Casino Guichard Christian Dior CNP Ass. Credit Agricole Decorre Dassault System Eads Edenred Edf Essi lor Internet Eutelsat Com m. Gdf Suez Gecina Hermes Intl Iliad JCDecaux Kering Klepierre I Oreal LVMH lafarge Legrand Michelin Natixis Ora nge Pernod Ricard Publicis Groupe Renault Rexel Safran Saint-Gobain Secoli Schneider Electr Ses Societe Generale Sodexo Solvay Stmicroelectroni Suez Env Technip Thales Total Uni hail Rodarmi Vallourec Veolia Environ Vinci Vivendi Zodiac Aer.

SEUL

28.08 27,52 75,31

101,25 26,62 9,87

55,92 16,55 48,32 25,33 22,80 41,09 22,79 71,12

128,85 13,94 7,76

57, 05 97,30 42,69 22,61 21,35 84,70 22,35 16,60 38,80

245,15 178,55

24,65 172,75 30,65

122,90 133,15 45,55 38,32 72,24

3,26 7,58

90,68 55,35 55,04 17,47 42,21 34,49 73,50 58,27 21,60 33,08 66,70

106,40 6,20

11,32 87,86 37,50 42,82

172,10 46,43 11,71 39,34 15,35

109,80

Prec. 28,80 74,51

103 26,94

9,90 56,37 16,61 47,77 22,93 22,33 40,81 22,90 71,96

132,50 13.99

7,70 57,41 97,83 43,73 22,85 21,10 85,27 22,55 16,24 90,91

248,90 173

24,85 174,05 30,84

122,45 135,80 46,33 38,85 73,51

3,26 7,57

92,02 56

56,45 17,60 42,90 34,60

75 58,43 21,72 32,81 67,67

108,15 6,22

11,16 87,25 38,24 41,73

172,35 46,90 11,22 39,59 15,35

111,75

Var % -4,43 1,07

-1,70 -1,17 -0,35 -0,80 -0,39 1,16

10,47 1,88 0,69

-0,50 -1,17 -2,75 -0,39 0,69

-0,63 .0,54 -2,48 -1,07 1,18

-0,67 -0,91 2,22

.2,32 -1,51 0,31

-0,80 -0,75 -0,62 0,37

-1,95 -1,79 -1,36 -1,73 -0,18 0,17

-1,46 1,16 -2,50 .0,74 -1,61 -0,33 -2,00 -0,36 -0,53 0,82 1,43 -1,62 -0,32 1,48 0,70

-1,94 2,61

.0,15 -1,01 4,37

-0,62 0,03

-1,74

(Kr.) Hynix Semicon Hyundai Nlobis Hyundai Mater Kia Motors Koree Elec Pow Ig Chem Posto Sa msung Electr Sa msung Life Slynhan Fina nc

28.08 27700

271500 240500 65000 29700

282000 320500

1309000 102500 39050

Prec. 27950

270500 238000 63800 29600

283000 323500

1304000 102500 39700

Var % -0,89 0,37 1,05 1,88 0,34 .035 -0,93 0,38 0,00

-1,64

(ChI) Abb Ltd Cs Group Ag Nestle Se Novartis Richernont I Rode Holding Ag Soatch Group] Syngente Ubs Ag Zurich Fin

28.08 2430 27,16 61,05 67,65 88,10

234,60 539,50 36450

18,13 23460

Prec. 20,43 27,59 61,80 63,50 90,15

239,20 554,50 367,60

13,26 237,60

Var % .0,64 -1,56 -1,21 -1,24 -2,27 -1,92 -2,71 -1,93 -0,71 1,26

AZIONI: Var, Variazione percentuale hsoetto al pozzo di chiusura della seduta precedente. Dixdp: (Y eld) espresso in percertsale. Prezzo/Utile per azione: (Price Earning) ne caso fosse indicato "-" i dati non sono dispon b li dalla fonte. I = Prezzi riferii al giaco p recedente. Londra: i prezzi delle azioni sono rifer ti al mid-price (prezzo medio), e non al prezzo di chiusura. Stati Uniti eCanada: i prezzi delle azioni sono rilevati alle ore 21,15 (ora galiana), prima della chiusura. Lievi scostamenti dai prezzi ufficiali sono po=si kii a nche sulle a Bre Borse. INDICI: (1) =Variazione )iferita alEuh ma seduta dell'a rno precederte.11= lirici riferii a l giorno precedente. CODICI PER LA CONSULTAZIONE DEI TITOLI: Invia un SMS. al 49696 con scritto BORSE ON seguito dal codice dell'indice della borsa scelto )es. BORSE ON 7043): riceverai ogni giorno o str s con i va od di apertura e chiusura. Servizio in abbonamento n esclusiva per i cl enti TIN. Costo del se ✓ izim 0,3C98€ Iva inclusa per sms ricevum.Costo dersms di aeivazicne: 0,1240 €1va inclusa. Perdisattiva re invia BORSESTOPed il codice del t tclo. Per info chiama i 119. New York: 534 500 7039; linciaci 7041; Nyse Somposite 7040; lo Jones Industr. 7038; Johannesburg General Indushe 1 7047; Hong Kong: Hong Seng 7044; Singapore Straits Time=_ 7045; 70kio, Nikkei 225 7042; SydnerAll Ordinaries 7043. Globali Europa: FTSE Euro Tap (100) 7036, D.J. Euro Stoxx (501 7009; Amsterdam: Amsterdarr Exchange Index 7028; Bruxelles: Bel 20 Index 7029; Francoforte: Sas (Xetra) 7034; Parigi: Cac 4C 7035; Londra: FTSE 10C 7037; Zurigo Soiss Ma met Index 7032. Indid del calcio europeo: Gol Index 7153; Premier Index 7154.

Fonte dati: Reuters

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29/08/2013

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IL PUNTO

In arrivo 100 mila posti nella p.a., così il governo manipola il pil

DI EDOARDO NARDUZZI

I nfornata di assunzioni nella pubblica ammi-nistrazione e per di più per decreto legge. Una

emergenza nazionale, dun-que, quella di stabilizzare senza concorso con contratti permanenti 60 mila precari della p.a. (in realtà neppure le cifre fornite dal governo sono puntuali), più altri 35 mila nella sanità a cui vanno ag-giunti mille nuovi pompieri. Tutti gli altri paesi dell'euro-zona in crisi da spread stanno da tempo tagliando organici e stipendi della macchina pubblica per ridurre la spesa corrente, mentre l'Italia delle larghe intese procede, nono-stante il differenziale tra Btp e Bund sia tornato sopra 250, a una crescita dei costi fissi futuri per il bilancio dello sta-to senza molti precedenti.

Una notizia che, ovviamen-te, non piace ai mercati e agli investitori e che spiega anche la nuova fibrillazione dello spread. E per una ragione semplicissima: in questo modo il pil italiano è manipolato al rialzo e il confronto con quello

degli altri paesi dell'eurozona diventa ancora più difficile. Le convenzioni per il calcolo della ricchezza annualmente prodotta da un paese sono utili per scoprire l'arcano. Quando un bene o un servi-zio è prodotto da un'impresa

Mentre gli altri paesi tagliano

personale e stipendi

privata il suo costo finale di scambio finisce nel computo del pil annuo. Una Fiat 500 prodotta nel 2013 contribui-sce per, diciamo, 12 mila euro al pil italiano. Ma quando si tratta di p.a. che eroga ser-vizi senza corrispettivo sono i costi di produzione che «si fanno» pil. Il costo del perso-nale pubblico, senza alcuna correzione da parte della pro-duttività, si aggrega e si tra-sforma in ricchezza prodotta. Più dipendenti ha la p.a. più elevato è il suo contributo al pil annuo. Non conta quanto produce, nel senso che se la Finlandia spende 100 per

gestire 100 mln di fondi di ricerca e l'Italia con gli stes-si 100 ne gestisce 30 o se la Danimarca spende 100 per «lavorare» 20 pratiche di im-patto ambientale e l'Italia con la stessa somma ne produce 5, per tutti i paesi quello che conta ai fini del calcolo del pil annuo è la spesa di 100 per il personale impiegato.

Qui entra in campo l'im-patto del dl Letta: il costo dei precari trasformati ex lege in dipendenti diventa pil per sempre. Significa, ad esempio, che rispetto al Por-togallo, dove dal 2011 i salari pubblici sono stati tagliati in media del 5% e l'organico è sceso dell'i% nel 2012 e 2013 a livello centrale e del 2% negli enti locali e licenziati il 15% dei dirigenti, il pil italia-no è drogato al rialzo dal co-sto della p.a. Il calo dello 0,2% nel secondo trimestre sarebbe stato maggiore se interventi strutturali sulla p.a. fossero stati presi come in Portogallo il cui pil, peraltro, è cresciuto dell'1,1%. Poi non deve sor-prendere se i Bonos spagnoli vanno meglio dei Btp.

—()Riproduzione inservata—.

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto. Dieci nuovi miliardi alle imprese

Imu addio, ecco la Service tax Rifinanziata la Cig. Casa, nuovi .fondi per i precari

DI GIANNI MACHEDA

E LUIGI CHIARELLO

oppressione immedia- ta della rata di settem- bre dell'Imu su prima casa e terreni agricoli

e nascita della Service tax dal gennaio 2014. L'azze- ramento della seconda rata dell'Imu (sempre su prima casa e terreni agricoli) av- verrà invece più avanti. Al- cune voci di copertura ma- tureranno infatti solo nelle prossime settimane, per cui il finanziamento della misu- ra sarà messo nero su bian- co il 15 ottobre quando sarà presentato un dl ad hoc con la legge di Stabilità. Que- sti i punti focali del decreto legge recante «Disposizioni urgenti in materia di Imu, abitazioni e cassa integra- zione guadagni» approvato ieri dal Consiglio dei mi- nistri. Il provvedimento in quattro articoli contiene un pacchetto di disposizioni che svariano dalla fiscalità locale al lavoro fino all'hou- sing sociale, ma per la sua stesura definitiva bisogne- rà ancora attendere. In- fatti, come ha sottolineato il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, "c'è bisogno ancora di qualche

ora per mettere a punto il provvedimento sui tagli di spesa". Ma vediamo i con-tenuti essenziali annunciati in conferenza stampa.

Fiscalità locale Scatta dunque la sop-

pressione immediata della rata di settembre dell'Imu e si annuncia la nascita della Service tax dal gen-naio 2014 (si veda tabella riassuntiva nella pagina successiva), mentre lo stop alla seconda rata dell'Imu avverrà in occasione della presentazione della legge di Stabilità: il 15 ottobre, ha spiegato il premier En-rico letta, sarà proposto anche un decreto sull'Imu perché "alcune voci di co-pertura matureranno solo nelle prossime settima-ne", aggiungendo poi che soppressione prima rata Imu e finanziamento della cassa integrazione, altro caposaldo del dl approvato ieri, sono stati coperti sen-za aumenti di tasse. Sulla costruzione della Service tax, che ingloberà la Ta-res e che è stata illustrata anche dal ministro degli Affari regionali Graziano Delrio, interverranno inve-ce due specifiche esigenze:

deducibilità da parte delle imprese relativamente ai fabbricati funzionali alla produzione; alleggerimento sui locali legati alle attività no profit del Terzo settore. Le coperture, come detto, sono tax free e verranno da tre pilastri: riduzioni di spesa, tassazione dei giochi con la chiusura del conten-zioso con i concessionari, immissione nel sistema di nuovi dieci miliardi di cre-diti che le imprese vanta-no nei confronti delle p.a. e che serviranno, ha detto Letta "a creare più giro eco-nomico e dunque più Iva". A tal proposito, il ministro Saccomanni ha sottolineato che nella seconda metà del 2013 il complesso dei soldi restituiti dalle p.a. ammon-ta a 30 miliardi di euro, una manovra che vale due punti di Pil. Ma le novità sulla fi-scalità locale non terminano qui. Insieme con la proroga dei bilanci, c'è una misu-ra a sostegno degli affitti, con una riduzione dal 19 al 15% dell'aliquota della ce-dolare secca per le locazioni a canone concordato, oltre all'esenzione dalla seconda rata Imu delle case inven-dute. Per quanto riguarda invece la Service tax al

debutto il prossimo anno, due gli aspetti sottolineati dagli esponenti del Gover-no a più riprese: il prelievo sarà relativo ai rifiuti e ai servizi indivisibili. Le ali-quote per i rifiuti saranno commisurate alla superficie e ci sarà ampia flessibilità per i comuni, pur nel ri-spetto del principio che chi inquina paga e in ogni caso garantendo la copertura al 100% del costo del servi-zio di gestione. Per quanto attiene invece al secondo pilastro della Service tax, ovvero i servizi indivisibili, il comune potrà scegliere se prendere come riferimento la superficie dell'immobile o la rendita catastale e il prelievo sarà a carico del proprietario e anche dell'oc-cupante. I margini di mano-vra dei comuni opereranno nei limiti fissati dalla legge statale. Il tutto anticipato già quest'anno con la Ta-res: il ministro Delrio ha annunciato infatti che da subito i comuni potranno agire sulla Tariffa rifiuti, facendo nuovi regolamenti per abbattere il peso fiscale che in alcuni casi e con le regole attuali si è mostrato molto sperequato. Tornando all'Iran, il prelievo scompa-

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porto di lavoro tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011 e sarebbe dovuto andare in pensione tra dicembre 2011 e dicembre 2014. Queste persone, che sono 6500, vengono aggiunte agli altri salvaguardati e l'inter-vento vale circa 700 milioni di euro. "Abbiamo voluto anticipare il dibattito parlamentare in modo tale da trovare una soluzione complessiva anche per altre cate-gorie. In tre mesi abbiamo messo 3,7 miliardi sul piatto per la riduzione del disagio sociale nel lavoro", ha detto Giovannini, annunciando anche l'imminente arrivo del decreto interministeriale sull'uso degli ammortizzatori in deroga nel 2014, previsto dal decreto Imu-Cig, al quale manca soltanto il via libera da parte dell'Economia.

Interventi per la casa Una parte considerevole del decreto riguarda le misure

per favorire l'accesso o il mantenimento dell'abitazione da parte soprattutto delle categorie più precarie. Il mi-nistro delle infrastrutture Maurizio Lupi ha sottolineato come un ruolo di peso sarà affidato alla Cassa deposi-ti e prestiti. Questa potrà mettere a disposizione delle banche almeno due miliardi per i mutui agevolati per acquisto prima casa o per la ristrutturazione o l'effi-cientamento energetico. Due miliardi di euro vanno poi a rifinanziare il fondo per l'abitazione (Fio) e saranno estesi all'housing sociale. Lupi ha annunciato che non si pagherà l'Imu sulle case popolari (Iacp e cooperative a proprietà indivisa) e che viene prorogata di altri tre anni edilizi da completare con agevolazione imposta di registro (a111% invece che all'8%) per interventi di ristrutturazioni edilizie nelle città. Riflettori puntati infine su tre fondi più uno di nuova costituzione. Il Fondo solidarietà mutui per acquisto prima casa viene portato a 60 milioni (si tratta del fondo che sostiene il pagamento degli interessi in caso di sospensione per 18 mesi delle rate del muto). Il Fondo per l'accesso al cre-dito da parte dei precari per acquisto della prima casa (giovani coppie e, per la prima volta, lavoratori atipici di età inferiore a 35 anni) viene portato anch'esso a 60 milioni di euro. Il Fondo per l'affitto, gestito dai comuni e che finanzia l'accesso alle loczioni, era azzerato ma adesso vienericostituito per 60 milioni di euro. Arriva infine il nuovo Fondo per persone che sono in morosità incolpevole: ammonta a 40 milioni di euro e interessa tutti coloro che hanno sempre pagato l'affitto ma ora non possono più farlo perché hanno perso il lavoro. Il Fondo interverrà dunque per evitare gli sfratti.

—o Riproduzione riservata_.

re anche sui terreni agri-coli, considerati strumento di produzione dell'azienda e già esonerati dalla pri-ma rata (il gettito 2012 dell'Imu agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali; l'Imu agricola è stata pa-gata da circa 3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali-aziende agricole).

Lavoro Rifinanziamento della

Cassa integrazione al via. La misura contenuta nel dl approvato ieri compor-ta, come ha illustrato il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, una spesa di mezzo miliardo che si ag-giunge all'ultimo miliardo distribuito a maggio, e arri-vando in totale per il 2013 a 2,5 miliardi, pari all'intero ammontare per la Cig speso nel 2012. Il secondo inter-vento riguarda il tema degli esodati, con l'anticipazione della quarta salvaguardia (dopo le tre di Monti) rela-tiva nello specifico a chi è stato interessato dalla riso-luzione unilaterale del rap-

La nuova imposta sui servizi comunali

Il modella di tassazione comunale "federale", che entrerà in vigore dal 291 ,1, sarai

ispirato ai principi del Fede rallsrma Fiscale, come ap provati dalla Commissione

Bicamerale app.ositawnenzo cA55tilulta helhitc4iSa legislatura.

Sarà istituita l'Imposta sui servizi comunali, che sostituisce la Tares. Sara

riscossa dal Comuni ed è cosrituita da due componenti:

• gestione dei rifiuti urbani

e copertura dei servizi indivisibili

La prima tiz,niponente (tori) rata dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o

aree suscettibili di produrre rifiuti urbani.. Le e liquore, commIsurate alla superficie,

saranno pararnetrate dal Comune con ampia flexsilriiits rtha comunque nel ri spetto

del principio com unita rio inquino paga" e le misura tale da garantire la

copertura integrale del $erviziO.

La seconda componente [Ta Sii sarti Q zar ico di chi occupa fabbricati. li Comune potrà

scegliere come baie imponibile o la superficie o la rendita catastale, Sera e perno 510

del prOprrewrigi (in quanto i bersi e servizi pubblici locali . concorrono a dloteirrehrtare rl

valore commerciale cielrimmobllel the dell'OCatigiante quanto fluisce dei ben i e

servizi locali. il C.OrnLifie avrà adeguati enargin I di manovra. nell'ambito dei limiti

fissati dalla legge statale.

La ca p.5,-„,t.i fiscale ?,ci né il gettito potenziale the. i Comuni p-airehbero otten ere dal

pieno utilizzo delle facoltà di i-nanovoi fiscale sui loro tributii sarà preservata. nel

meno rispetto del principio lederoliSI a dell'autonomia finanziaria di tutti i livelli dr

governo. l'autonomia nello fissazione delle aliquote sarà limitala verso l'alto per

evitare di atcreseedd la capacità fiscale e quindi d carico tal contribuenti, applicando

aliquote massime complessive.

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Pagina 107 di 119

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la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro

29/08/2013 press unE

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L'esecutivo ha varato i provvedimenti sulla casa e parte di quelli sul lavoro

Continua la ricerca delle coperture per abolire anche la seconda rata

Cancellata la prima rata. Imu il saldo via entro metà ottobre e nel 2014 arriverà la Service tax Torna l ' Irpefsulle case sfitte, fondi per i mutui agevolati

Prima rata Imu abolita «Impegno politico» a cancellare la seconda entro il 15 ottobre (non inserito però nel decreto, solo nella sua relazione tecnica). E dal 2014 arriva la Service tax, la nuova tassa municipale su casa e servizi. «Non sarà un'Imu mascherata, ma una tassa che ne supera l'iniquità con un meccanismo federale di responsabilità dei Comuni e riducendo il carico attuale dell'imposta sulle prime case», ha spiegato ieri il premier Letta. Il provvedimento costa 3 miliardi - inclusa Imu, rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga e salvaguardia di altri 6.500 esodati -ma le coperture, trovate dopo un lungo braccio di ferro, sono «fax

free», come sottolinea il vicepremier Alfano, ovvero tali da non generare altre tasse. «Abbiamo scelto poi misure di sostegno a favore della casa e di categorie disagiate di cittadini che non possono pagare il mutuo o sostenere un affitto, come giovani coppie o under 35 precari», ha aggiunto Letta, illustrando la seconda parte del decreto, messa a punto dal ministro Lupi. Un piano casa da 4,4 miliardi per spingere l'edilizia e aiutare chi è in difficoltà, di cui 4 garantiti dalla Cassa depositi e prestiti: 2 miliardi messi a disposizione delle banche per i mutui agevolati, altri 2 nel Fondo per il social housing.

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VALENTI NA CONTE

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81,6% 73,3%

hnPM9Ati

77,1 % 67,3%

55,8% 48,7%

13:534

Dirigenti o diranno

Imprenditore e libati

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Altri Pensionati AMI autonomi non occupati

la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro

29/08/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 509.141

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Chi possiede la prima casa e chi la

AA categorie a confronto prima casa seconda casa

N , N A , •UA%

Abolizione prevista in due tappe Rifiuti fuori dal nuovo tributo deducibilità per i capannoni le aliquote decise dai Comuni

SCONGIURATA la fila alla cassa a metà settembre. La pri- ma rata dell'Imu sullaprima casa (ma anche su terreni e fab - bricati agricoli), sospesa a giugno, è stata ieri cancellata in modo definitivo dal decreto del governo. Mentre il saldo di dicembre, per ora, si accontenta solo di un accordo politico per la sua eliminazione. Accordo non inserito nel decreto

(solo nella relazione tecnica) che dovrebbe portare dunque ad un altro decreto da varare il 15 ottobre, così spiegava ieri Letta, affiancando la legge di Sta- bilità, la ex Finanziaria. IlPd1 ha spinto sino alla fine per ottenere in un colpo solo l'abolizione dell'Imu. Ma enormi problemi di copertura (la prima rata va- le 2,4 miliardi, ma 4 miliardi l'intera imposta per il

2013) hanno indotto l'esecutivo a virare sul "piano B". Peri cap anno ni industriali, la soluzione trovata è la deducibilità dell'Imu al 50% da Ires e Irpef, già da quest'anno. Una mi- sura che di certo non dispiace ai costruttori è l'azzeramen- to dell'Imu sullo stock di appartamenti invenduti a partire dal prossimo anno. Mentre sul 2013 la seconda rata non sarà più dovuta. Le case popolari - Aler, Iacp, etc - e quelle delle cooperative edilizie saranno assimilate alle prime abi- tazioni, in quanto a Imu. Infine prorogata di tre anni l'im- posta di registro agevolata all'I% per l'edilizia residenziale.

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IL 2013 sarà dunque l'ultimo anno dell'Imposta municipa-le unica. «I testi di diritto tributario non troveranno più scritta la parola Imu», gongolava ieri il vicepremier Alfano. Dal 2014 arriva però un'altra tassa, la Service tax, «da discu-tere e definire coni Comuni», chiosa Letta, simile «a un con-dominio». E non più balzello sul mattone: «La prima casa

non produce reddito, ma fruisce di servizi collettivi offerti dal Comune», insiste Letta. E per questi ser-vizi - illuminazione, tenuta delle strade, polizia lo-cale - tutti dovranno pagare: proprietari e inquilini. Il gettito sarà in realtà lo stesso dell'Imu, per evitare buchi nei bilanci dei sindaci (la cui approvazione slitta da settembre a fine novembre). Con il vantag-

gio che lo Stato metterà2 miliardi e dunque alla fine saràuna tassa meno cara dell'Imu. Ma come spiegato dal ministro Saccomanni, la tassa sui rifiuti rimane così com'è ora. Fer-mo restando che i sindaci avranno massima libertà di agire su aliquote (ci sarà un tetto massimo), esenzioni e agevola-zioni. Possibilità concessa dal decreto anche per l'anno in corso c on riferimento alla "vecchia" Tares, mandata in p en - sione dalla Service tax. Sconti a parte, a dicembre andrà co-munque pagata: 5,5 miliardi di gettito, 305 euro in media. Imu o non Imu. Poi dal 2014, si vedrà come rimo dularla.

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Prestiti alle giovani coppie e a chi ha redditi minimi

UN AIUTO da 4 miliardi per rendere più facile pagare o aprire un mutuo specie per i più giovani e per i disoccu-pati. La Cassa depositi e prestiti metterà a disposizione 2 miliardi a favore del sistema bancario per accendere mu-tui agevolati riservati alle famiglie. Saranno ammessi l' ac-quisto, la ristrutturazione o l' efficientamento energetico

della prima casa. Allo speciale Fondo di garanzia per i mutui a favore dei giovani (coppie, nuclei monogenitoriali con figli minori, lavoratori atipi- ci) vanno altri 60 milioni. Il provvedimento per- mette agli under 35 con un reddito Isee comples- sivo non superiore a 35.000 euro di chiedere un mutuo sino a 200.000 euro, garantito dal Fondo

per il 50% della quota capitale. Altri 40 milioni al fondo che permette di sospendere per 18 mesi le rate di un mu-tuo esistente a patto che non sia superiore a 250.000 euro e il contraente non abbia reddito ISEE superiore a 30.000 euro. La sospensione può essere chiesta se si perde il la-voro o per l'insorgenza di handicap o motivi di salute

Una mano arriva anche per le banche che potranno cartolarizzare e vendere alla Cdp una parte degli mutui nei loro bilanci in modo da liberare risorse fresche e con-cedere nuovi prestiti immobiliari

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Per pensionati e immigrati Due miliardi per il fondo Fia ora il canone è "moderato" che realizza alloggi sociali

UNA parte del decreto Imu è dedicata anche ad agevolare chi è in affitto o decide di andarci, con l'intento di aiutare e tutela- re le "categorie più dis agiate". Intanto, viene ricostituito il fon- do locazione, esistente ma sin qui vuoto, con 60 milioni stan- ziati dal decreto. Consentirà ai sindaci di aiutare chi non ce la fa. Un' altranormapoi riserva ai canoni concordati di affitto un

fisco più leggero: l'aliquota della cedolare scende di quattro punti, dal 19 al 15%. Una misura che dovreb- be favorire l' emersione dal nero. E anche un certo sti- molo per rendere più convenienti fiscalmente (per il proprietario) questi canoni rispetto ai più alti di mer- cato. Si provvede poi a sanare una sperequazione, co- sì descritta nel dossier Saccomanni di inizio agosto.

Le seconde case sfitte tornano (ma solo per il 50%) nell'im-ponibile Irpef. Dunque i proprietari pagheranno su queste abitazioni sia l'Imu (e in futuro la Service tax) che l'imposta sui redditi, al pari di coloro dà in affitto seconde e terze abitazioni (scegliendo tra Irpef e cedo lare secca) . Infine si crea un nuovo "fondo per la morosità incolpevole", presso il ministero delle Infrastrutture da 40 milioni per aiutare chi non riesce più a pa-gare l'affitto perché ad esempio ha perso il lavoro, è in Cassa integrazione, ha una malattia grave, oppure ha subito un infortunio o un lutto.

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L'EDILIZIA popolare è affrontata sia sul versante Imu che su quello degli investimernti.

Vengono assimilati al trattamento Imu prima casa, infatti, gli alloggi degli Istituti autonomi case popolari e quelli delle cooperative edilizie aproprietàindivisa, adi- bite ad abitazione principale dei soci assegnatari: si li-

berano in questo modo circa 60 milioni di euro. Dal primo gennaio 2014, inoltre, trattamento

Imu prima casa anche per gli alloggi sociali (al-loggi realizzati o recuperati da operatori pubbli-ci o privati destinati prevalentemente alla loca-zione per individui e nuclei familiari svantaggia-ti) .

Tale incentivo attiva gli investimenti in alloggi sociali tramite le risorse attualmente disponibili presso il Fon-do Investimenti per l'Abitare (Fia), fondo immobiliare riservato a investitori qualificati promosso e gestito dal-la Sgr di Cassa Depositi e Prestiti con lo scopo di incre-mentare l'offerta abitativa in alloggi sociali, che attual-mente ha una disponibilità di circa 2 miliardi di euro, in grado di attivare ulteriori investimenti per altri 2 miliar-di, con importanti ricadute anche dal punto di vista oc-cupazionale

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Risorse da maggior gettito Iva slot machine e spending review

LAVERA novità che ha consentito di cancellare, per una buo-na parte, la prima rata dell'Imu è la decisione del governo di restituire altri 10 miliardi di debiti dello Stato alle imprese, en-tro il 2013, da sommare ai 20 già erogati o in via di erogazione agli enti locali. Questa nuova tranche produrrà un extragetti-to Iva, stimato in 800 milioni o à più un miliardo, che ritorna

quindi all'erario e consente di finanziare l'elimina- zione della rata di giugno (in tutto vale 2,4 miliardi). Per il resto, le coperture non nascondono altre tasse. Non ci sono i temuti ritocchi delle accise. Ma di fatto una sanatoria del contenzioso tra proprietari delle slot machine e Corte dei Conti: la multa da 2,5 miliar- di viene di fatto "sanata" con il versamento agevola-

to de125%, in pratica 625 milioni. Ilre sto sarà determinato da tagli selettivi alle spese dei ministeri (10%) e dal drenaggio dei soldi già stanziati per opere non già cantierate (insieme fan-no altri 600 milioni). Il ministro dell'Economia Saccomanni ieri ha precisato che queste coperture «considerevoli» sono state individuate nel «rispetto dell'impegno comunitario di mantenere i saldi dei conti pubblici all'interno de13% del de-ficit». Insomma l'Italia non sforerà e si muoverà ancora «al-l'interno dei vincoli europei». In totale le coperture del 2013 sono pari a 3 miliardi, 7 nel triennio 2013-2015.

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Detenuto deve pagare l'imposta "seconda casa" per il Comune la residenza principale è il carcere

ROMA — Un detenuto del carcere di Bollate si è visto recapitare dal comu-ne di Monvalle (Varese) la richiesta di pagamento Imu su due appartamenti di cui è co- proprietario entrambi come seconda casa. Infatti per il Comune la residenza principale di W. B. è proprio il penitenziario dove sta scontando la pena e quindi non ha diritto all'esen-zione e all'aliquota della prima casa. W.B. si è rivolto all'ufficio del Garante lombardo dei carcerati

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Aiuti accelerati a imprese e lavoratori 500 milioni per la Cig, 700 per gli esodati Sbloccati altri 1 0 miliardi di crediti delle aziende verso lo Stato ROBERTO MANIA

ROMA—Pressato dal Pd ma soprat-tutto dall'emergenza sociale, il go-verno ha deciso di anticipare due misure che aveva messo in cantiere per settembre: un parziale rifinan-ziamento della cassa integrazione in deroga, la salvaguardia di una speci-fica tipologia di lavoratori esodati.

Per gli ammortizzatori sociali so-no stati stanziati 500 milioni, per gli esodati 700 milioni. Provvedimenti comunque tampone di fronte a una crisi che per ora non dà alcun segno di frenata sul versante dell'occupa-zione. «Sappiamo bene che non ba-sta—ha detto il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini — ma i nostri in-terventi non si esauriscono qui». Una risposta alle critiche della Cgil che ha giudicato «ancora irrisolti» i nodi della cassa integrazione e degli esodati dopo le decisioni del Consi-glio dei ministri.

D'altra parte, serve la crescita per creare lavoro. Anche se potrebbe non bastare visto che molti econo-misti temono una ripresa senza la-voro. La nuova tranche di 10 miliar-di per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione nei con-fronti delle imprese (in tutto 30 mi-liardi, pari a circa due punti di Pil, ha detto ieri il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni) servirà anche a questo oltre a che, indirettamente, attraverso l'aumento del gettito Iva, al finanziamento dell'abolizione

della prima rata dell'Imu. E pure il pacchetto casa punta a rimettere in moto l'economia. «Un forte elemen-to di sostegno alla crescita economi-ca», ha sostenuto Saccomanni.

Il mezzo miliardo della cas sa inte - grazione andrà soprattutto nelle aree del centro nord. E qui che, in di-verse regioni, si stanno esaurendo i fondi. Il governo punta a un monito-raggio costante sull'utilizzo delle ri-sorse. Finora sono stati stanziati 2,5 miliardi per gli ammortizzatori in deroga (cassa integrazione e mobi-lità), esattamente come lo scorso an-no. Dal 2014 scatteranno i Fondi di solidarietà di categoria: non più la cig in deroga finanziata dallo Stato,

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ma fondi mutualistici alimentati at-traverso il prelievo sul costo del la-voro, un po' sul modello di quanto si è fatto per la gestione degli esuberi nel settore delle banche. Una rifor-ma che, proprio perché destinata ad aggravare i costi aziendali, entrerà in vigore gradualmente, e comunque beneficerà di un miliardo già stan-

ziato. Ieri è stato anche varato il de-creto interministeriale Lavoro-Eco-nomia che fissa paletti più rigidi per l'accesso agli ammortizzatori in de-roga per ridurre al minimo gli abusi che pure ci sono.

Cassintegrati ed esodati, i due corni più visibili della crisi so ciale. Ai 130 mila circa salvaguardati dai pre-cedenti provvedimenti, se ne ag-giungo ora altri 6.500. Sono una ti-polo gia p articolare di lavoratori ma-turi rimasti senza stipendio e privi di pensione per via dell'accelerazione che la riforma Fomero ha impresso all'incremento dell' età p ensionabi-le. Sono coloro che hanno perso il la-voro, per effetto di un licenziamento individuale e non di un accordo col-lettivo sindacale, tra il primo gen-naio del 2009 e il 31 dicembre del 2011, cioè prima dell' entratainvigo - re della legge, e che avrebbero matu-rato nei tre anni successivi (cioè tra il 2011 e il 2014) i requisiti per accede-re alla pensione. Un gruppo sociale particolarmente debole. Per loro so-no stati stanziati 700 milioni da12014 al 2019. Ma la partita esodati non si chiude così: ce ne sono altri 20-30 mila da salvaguardare. E in Parla-mento, quando arriverà il decreto, si potrebbe riaprire tutta la discussio-ne sulla previdenza, dalle pensioni d'oro al ripristino di criteri flessibili per lasciare il lavoro, all'ipotesi di Giovanni di unpre stito -p onte per gli over 50 vicini alla quiescenza.

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Bocciatura Cgil: i nodi sono pensioni e lavoro Per la Ci sl dubbi sulla Service tax. Esultano i costruttori: "Una boccata d'ossigeno "

LUCIO CILLIS

ROMA — «Basta con gli annunci, sono so-luzioni che non convincono». La risposta della Cgil alle misure p artorite dal C onsiglio dei ministri è dura. Arriva quando la riunio - ne è terminata e l'impatto delle decisioni pii chiaro.

Secondo il sindacato guidato da Susan-na Camusso, invece di alleggerire il peso sulle spalle dei lavoratori, come promesso, si è guardato altrove: «L'urgenza fiscale da affrontare non era certo questa».

Per la Cgil a questo punto «non ci potrà essere una legge di Stabilità senza una ri-

sposta fiscale al lavoro e alle pensioni». Il sindacato pare ammorbidire i toni solo quando si apre il capitolo cassa integrazio-ne ed eso dati: le misure approntate dal go-verno Letta vengono considerate «impor-tanti» pur lasciando irrisolte diverse que-stioni.

Differente l'approccio del leader della Cisl Raffaele Bonanni. Che nel caso della cancellazione della prima rata dell'Imu parla di «fatto positivo», nonostante le al-chimie politiche messe in campo per man-tenere in piedi l'esecutivo «non rappresen-tino la migliore soluzione possibile». Se-condo Bonanni, però, si corre un rischio:

L2Ance qz:vemz: enmina .',Um:msta sun.

as,: hwenz.'rz;,:, Era una areale soEaMz:

nz:s;ra

quello che tutto il provvedimento si tradu-ca «in una"partita di giro"» o addirittura «in un rimedio peggiore del male. Vedremo in-fatti quali saranno le modalità di copertura per la seconda rata dell'Imu e soprattutto quale sarà l'impatto della nuova service

tax». Chi invece plaude all'operazione Imu

sono Confedilizia (che con il presidente Corrado Sforza Fogliani parla di «data sto-rica per la fiscalità immobiliare) e l'Ance, associazione dei costruttori edili. «Le misu-re a favore dei mutui e la revisione sull'Imu con l' eliminazione di quella sull'invenduto sono uno strumento fondamentale per far ripartire l'edilizia e per ridare alle famiglie la possibilità concreta di acquistare casa», dice il presidente dell'Ance Paolo Buzzetti. Secondo il quale «l'esecutivo ha intrapreso una nuova politica economica che vede l'e-dilizia come motore della crescita». La sop-

pressione dell'Imu sull'invenduto, in p arti-colare, mette fine «a una stortura fiscale che grava solo sul comp arto delle imprese dico - struzioni».

E grazie al mancato ritocco delle accise sui carburanti, tirano un sospiro di sollievo — oltre agli automobilisti — pure le oltre mille imprese del settore della commercia-lizzazione delle benzine e dei servizi ener-getici rappresentate da Assop etroli-Asso e - nergia. Il presidente Franco FerrariAggradi plaude al governo e auspica «che l'impegno a non aumentare il prelievo fiscale sui car-buranti sia mantenuto anche per il futuro».

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FEDERICO FUBINI

Precari assunti, sussidi, Imu l'Italia balla sul baratro del 3% Saccomanni e l'incubo di superare il tetto del deficit c ON due aste attese oggi per

piazzare sul mercato fino a sei miliardi di Btp, Fabrizio

Saccomanni certe soglie non le perde mai di vista. Il ministro del-l'Economia sa bene che non può. Sono mesi, da prima che il suo go-verno s'insediasse, che il bilancio dello Stato viaggia ai limiti della li-nea di galleggiamento concorda-ta con Bruxelles. La minima disat-tenzione potrebbe portarlo sotto e, benché non sia tipo da distrarsi, Saccomanni da qui afine anno de-ve comunque fare i conti con una serie di interrogativi tutt'altro che facili.

Che il governo abbia preso tempo per abrogare la tassa sulla prima casa - malgrado l'«impe-gno politico» - si spiega certa-mente con questa rete di dubbi. Il vincolo è noto e ieri il premier En-rico Letta l'ha confermato: dopo aver riportato il deficit entro il 3% del Pil ne12012, l'Italia deve resta-re a tutti i costi fuori dalla proce-dura europea di deficit eccessivo. Tornare in violazione, con un di-savanzo sopra i13%, sarebbe una sconfitta per il Paese e lo prive-rebbe di preziosi investimenti. Il problema è come riuscirci: ciò che si sa dell'andamento di questi mesi rende l'obiettivo tutt'altro che scontato, se non ci sarà atten-zione a o gni euro in entrata e usci-ta, e magari anche un intervento correttivo degli andamenti.

Non esiste un quadro attuale dei conti. L'ultimo aggiornamen-to interno fatto al Tesoro è di lu-glio e segnalava già allora il ri-schio, a meno di contromisure, di un lieve superamento dei limiti. Ma la sfida per Saccomanni era partita già in giugno, quando fu

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chiaro che l'andamento dell'eco-nomia sarebbe stato peggiore di quanto previsto dal Tesoro. Il Do-cumento di economia e finanza del 10 aprile prevedeva un deficit dibilancio al 2,9% sulla base di un calo del Pil dell'1,3%. È qui che sorge il primo dilemma, perché la contrazione del prodotto sarà peggiore, probabilmente intorno all'1,7% o 1,8%. Per effetto delle maggiori spese e delle minori en-trate dello Stato dovute alla reces-sione, il deficit dovrebbe dunque aumentare di circa tre o quattro

miliardi: almeno lo 0,2% del Pil in più; se così fosse, sarebbe già so-pra il 3% a causa del calo più rapi-do del Pil.

L'impatto potrebbe non essere gravissimo, perché il Tesoro e la Banca d'Italia segnalano da mesi che il flusso delle entrate fiscali è buono. Ma, senza dati resi pub-blici da parte della Ragioneria dello Stato, non è chiaro cosa ciò significhi: probabile che il gettito non sia maggiore del previsto, so-lo discreto in rapp orto al p eso del-la recessione.

Si aggiungono poi spese forse inevitabili, eppure non messe in conto quando in aprile il Tesoro aveva previsto un disavanzo già quasi al 3%. C'è la riconferma e poi l'assunzione di decine di mi-gliaia di precari della Pubblica amministrazione. Ci sono 500 milioni per continuare a versare l'assegno di cassa integrazione ai dipendenti dimigliaia di piccole e medie imprese in crisi. Ci sono al-tre centinaia di milioni - pochi sembrano sapere esattamente quante - per le missioni militari

FOTO IMAGOECONOMICA

italiane all'estero. E ieri è arrivato anche un intervento per altri 6.500 esodati, i lavoratori che hanno lasciato il posto ma non hanno ancora diritto alla pensio-ne a causa della riforma Fornero.

Difficile misurare l'effetto di queste spese, ma senz'altro spin-geranno il deficit ancora al rialzo. Si capisce dunque che il Tesoro abbia cercato di tutelarsi con pic-coli aumenti fiscali qua e là, per esempio sulle sigarette elettroni-che: circa 500 milioni in tutto. Qualcosa sarà poi forse possibile

risparmiare anche sugli interessi sul debito pubblico, ma non mol-to perché i rendimenti dei titoli di Stato non sono mai rimasti bassi a lungo (anche oggi, i Btp decen-nali pagano il 4,4%).

Ciò lascia il governo in equili-brio precario sulla linea del 3% di fronte agli impegni più grossi: evitare l'aumento dal primo lu-glio scorso dell'aliquota Iva dal 21% al 22% e togliere la tassa sulla prima casa. Per ora il ritocco del-l'Iva è stato solo "congelato": le mancate entrate che erano già in bilancio per i mesi estivi sono sta-te compensate con un aumento, a volte oltre il 100%, degli acconti Irpef (imposta sui redditi delle persone) e Ires (delle imprese). Questa soluzione del Tesoro ha tamponato il problema sul 2013 malo ha spostato all'anno prossi-mo, perché anticipa a subito tas-se messe in conto per il 2014. In sostanza, un ammanco di entrate di quest'anno è stato coperto an-ticipando un flusso di gettito che avrebbe dovuto coprire altre spe-se il prossimo.

Simile l'effetto dell'elimina-

kzione della prima rata Imu. Parte della compensazione viene dai pagamenti Iva sui dieci miliardi in più di arre-trati alle imprese che il go-verno pagherà verso fine

anno. In origine, quei versamenti erano previ-sti per i12014: ciò signifi-ca che quei flussi di cas-sa verranno meno allo-ra, quand'erano attesi. Insomma, il bilancio dell'anno prossimo parte con un doppio

handicap. Quanto all'aboli-

zione completa dell'I-mu per 2013, se ne saprà di

più solo in ottobre con la pre-sentazione della Legge di Stabi-

lità. Certo avrebbe un sapore amaro, se confermato, il forte sconto a fronte del pagamento immediato delle multe a carico dei gestori di slot- machine. Sa-rebbe di fatto una sanatoria nei confronti di uno dei settori dell' e-conomia più infiltrati dalle mafie.

Possibile che il Tesoro non ab-bia molta scelta, in cerca com'è di coperture. Anche perché da que-st'anno la Commissione europea e l'Euro grupp o hanno il potere di esprimere - a novembre - un pa-rere preventivo e di fatto obbliga-re un Paese a cambiare la Finan-ziaria se non la ritengono in linea con gli impegni. È una regola nuova di zecca: molti, a Berlino e a Bruxelles, vorranno far vedere che funziona.

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L'evoluzione del deficit in Italia In miliardi di euro

2012

2011

2010

2009

47,633 )16

69,267 L 3,60

-160%

In % sul Pii

-3.00%

-4.50% -5.50%

2009 -42,7W L -2.70% 2007 -25,273 -1.60% 2006 -51,188 > -3.40% 2005 -63,918 > -440©% 2004 -49,361L > -a50©% 2003 8,454 > -3.60% 2002 -40,306 > -3.10% 2001 -39,411 L -110% 2000 9,889 -080% 1999 19,550 -1.70% 1998 30,365 -a80%

Tesom tote,:a con pcezeIR anune fiscalL Le skgnettie ele~úche Canno 500 kni:ionì

MINISTRO Fabrizio Sacco mann i

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Delrio: "Quando Letta parla di governo senza scadenza credo si riferisca al superamento delle pressioni delle ultime settimane, che non va più subita" i t\ lente trionfalismi, la gente ha ancora tanti problemi '', GOFFREDO DE MARCHIS

ROMA — Ministro Delrio, la cancellazione dell'Imu è una vittoria del Pdl?

«No. È una vittoria del lavoro fatto dal governo sui problemi reali. Quando non tagli risorse ai comuni e dai loro un' impo sta fe - derale vera, hai raggiunto un buon risultato. Poi lascio che il Pdl alzi la sua bandierina ideolo-gica.Maparlare divittoria diBer-lusconi mi sembra una forzatu-ra. Sarebbe come se io dicessi che il finanziamento della cassa integrazione e la soluzione per gli esodati sono successi del Pd».

Date ai ricchi e togliete qual-cosa ai meno ricchi, come dico-no i critici?

«Io ero favorevole a cancellar-la per l' 80 per cento degli italiani. Ma se Saccomanni dice che tro-

verà le coperture per il 100 per cento, mica è un male, è un bene. Non stiamo improvvisando. Ci sarà un'imposta sostitutiva ri-spetto all'Imu: la Service tax».

Che secondo altri può diven-tare un pasticcio.

«Non è così. Anzi. La Service tax si rivelerà più progressiva, più intelligente e più equa del-l'Imu. Semplificheràla Tares, collegherà la tassa sui rifiuti ai parametri europei. Così un ristoratore che a di-cembre avrebbe dovuto pagare i1300 per cento in più, risparmierà se sarà capace di fare la diffe- renziata. E la Service sarà più leggera dell'I- mu. Lo dicono i nume- ri. Imu più Tares dove- vano portare 6 miliardi nel 2013. Il governo invece mette a

duzione della cedolare secca su-gli affitti».

Letta dice che adesso il gover-no non ha più una scadenza. So-no parole che piacciono anche a un renziano come lei?

«Credo che il premier si riferis - se alla pressione di queste setti-mane. Il governo non deve più subirla e può guardare avanti. Ma lui stesso, nel discorso pro-grammatico d'insediament, è stato molto chiaro sui tempi».

Cioè le larghe intese non sono una prospettiva lunga.

«Esatto. E con l'Imu non ab-biamo certo risolto i problemi del Paese. Non è il caso di usare toni trionfalistici. La gente conti-nua a perdere il lavoro, non c'è molto da festeggiare. Ma il tema degli ultimi giorni era l'Imu. Se parliamo di questo, il risultato è molto positivo».

Una forzatura parlare di vittoria di Berlusconi: è come se i risultati sugli esodati fossero rivendicati dal Pd

Graziano Delrio

disposizione il 30 per cento di quella cifra. I comuni potranno alleggerire l'imposta e propor-zionarla ai servizi offerti».

Pagheranno solo gli affittua-ri?

«Questo è un punto delicato. Dobbiamo stare attenti, il mer-cato dell'affitto va aiutato. Ma giànel decreto sull'Imu c'è la ri-

E le tasse sul lavoro? Non era meglio lasciare qualche soldo per ridurre il cuneo fiscale?

«Il tema del lavoro rimane centrale per il governo. Lo sarà ancora di più nella legge di stabi-lità. Ma non dimentico che con i 500 milioni di ieri, il governo ha stanziato in tutto 2 miliardi e mezzo per la Cig. Nella finanzia-ria dovremo affrontare la discus-sione anche sul patto di stabilità. Insieme ai pagamenti alle im-prese, sono i due elementi p er ri-dare unp o' di fiato all'economia. E lavoro ai giovani e alle persone in generale».

Monti sostiene che il Pd ha fatto un regalo al Pdl.

«Esagera anche se capisco la sua preoccupazione. Sacco-manni ha offerto tutte le garan-zie sull'equilibrio finanziario».

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IL VIDEO Nell'edizione delle 13,50 di RNews la stangata sui prezzi dei biglietti

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Caro biglietti e meno sconti da Milmo a Napoli la sorpresa viaggia sul bus Aamenti no al 30%. Penali zzat studenfi e anziani

La mappa degli aumenti

CATERINA PASOLINI

ROMA — Viaggiare su tram, bus e metrò costerà di più per molti dei 15 milioni di italiani che ogni giorno scelgono i mezzi pubblici lasciando l'au-to in garage. Sta per arrivare l'ennesima stangata con au-menti dal 7 al 30 per cento in molte città italiane. Da Bolo-gna a Milano, da Torino a Vi-cenza e Treviso, dalla Puglia al-la Campania si ritoccano le ta-riffe o si annuncia di doverlo fa-re nei prossimi mesi «se non ar-riveranno nuovi finanziamen-ti » , dicono all'Anci, l'associazione dei comuni ita-liani, mentre quelle dei consu-matori protestano: «Basta usa-re i cittadini come bancomat».

Chete cose si mettevano ma-le lo hanno capito per primi al rientro delle ferie i bolognesi che, come i trevigiani, hanno dovuto pagare dieci centesimi in più per il biglietto semplice arrivando a 1 euro e 30.

Ora tocca a Milano, dove dal 1 settembre l'abbonamento

mensile passerà da 30 a 35 eu-ro, l'annuale da 300 a 330. Ben più dura la botta per gli studen-ti, tartassati di quasi il 30 per cento poiché la tessera passa da 17 a 22 euro al mese. Mentre sono diminuite anche le age-volazioni ai pensionati. L'anno prossimo, poi, se non arrive-ranno fondi il ticket singolo po-trebbe toccare quota 1,70.

A Torino si parla di nuovi au-menti per bus e tram nell'ordi-ne del 15 per cento a partire da ottobre, a Firenze è in discus-sione un rincaro del 10 per cen-to dei bus extraurbani mentre in Puglia sono stati annunciati aumenti del 7 per cento in tutta la regione e in Camp ania temo-no, se i finanziamenti regiona-li a settembre non basteranno, un aumento generale. Ad esempio, p er il biglietto per tut-ta l'area metropolitana del ca-poluogo si potrebbe arrivare a pagare 2,45 euro (oggi è 1,80 euro).

E con gli aumenti, e il calo delle agevolazioni che toccano le fasce più deboli come pen-sionati e studenti, arrivano an-che le proteste dei viaggiatori

metropolitani che crescono seguendo l'onda della crisi. So- no aumentati dell'8 per cento

dal 2007, fino a sfiorare ora i 15 milioni di pas-seggeri al gior-no. Cifre da re-cord ma che non bastano a rimettere a p o-sto i conti delle aziende di tra-sporto pubbli-co locale, già segnate dai mancati fi-nanziamenti regionali e na-zionali: anche perché ben il

20 per cento degli utenti non mette mano al portafogli per pagare il biglietto provocando un buco di 450 milioni di euro l'anno.

A dar voce a quelli che invece pagano ticket e abbonamenti è Paolo Martinetto, presidente di Altroconsumo: «Basta usare i cittadini come bancomat quando non si sa dove trovare i soldi e i comuni non sanno che fare. I più deboli pagano l'effet-to di tagli scriteriati e decisioni

prese a livello nazionale». Tagli di milioni di euro .Arac-

contar e la realtà dei servizi pubblici in Italia, tra fondi ri-dotti, bus con in media 12 anni sulle spalle, è la relazione an-nuale presentata qualche setti-mana fa in parlamento dall'As-stra, l'associazione che riuni-sce le aziende di trasporto pub-blico locale. Per far andare bus, metro e tram cittadini ci vor-rebbero 6,4 miliardi di euro, ma il fondo è di soli 4,9, a fronte di 600 milioni in meno di euro per i servizi decisi tra il 2010 e il 2012, con una riduzione in me-dia del 12 per cento p er regione.

Mezzi pubblici ridotti e per di più cari? Non è del tutto vero, basta fare il raffronto con le al-tre capitali europee per render-si conto che i nostri biglietti per bus e metro costano meno. A Londra si paga praticamente il doppio, Berlino e Parigi venti centesimi in più sul singolo bi-glietto mentre sull'abbona-mento annuale la forbice si al-larga: si passa dai 330 euro ita-liani agli oltre 1400 inglesi o i 700 tedeschi. Lavera differenza è la qualità dei servizi: come i 460 chilometri di metropolita-na di Londra contro i 40 di Ro-ma e i 70 di Milano.

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Torino Biglietto singolo

ora 1,50 euro

• (90 m i n)

Treviso Corse urbane aumentate a

Vicenza Aumento del da settembre

Bologna Aumento dl 10 centesimi per la corsa semplice

Firenze Da settembre è in discussione un aumento del

Napoli Se finanziamenti regionali a settembre

Il biglietto orario per l'area metropolitana

Napoli

da 1,80 euro

'

600 milioni di euro

il taglio delle risorse per servizi

tra 201 0 e 2012

OHH ,h:: 20 % i passeggeri

• che non pagano il biglietto

450 il mancato guadagno

+8,2 i paSseggeri che hanno preso i mezzi pubblici in città tra il 2007 e il 2012

il taglio medio per regione

il fabbisogno valutato dalle regioni per il trasporto pubblico locale

4,9 Iddotazione del fondo

00

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di passeggeri

di passeggeri al giorno

l'anno

la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro

29/08/20/3 press unE

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La mappa degli aumenti

Milano Mbee.:ae:eet ffi met-e e bes :tereb -e

(annuale)

Biglietto singolo

ora 1,50 euro

'

4Wfflìlioodi:::: Il confronto con l'europa Il trasporto pubblico .:::::::::::::::::::éii:::àià:::::::::::::::: Il prezzo del biglietto locale in cifre fatturato

orfilote,§05*:::: Londra \''•••." 2,47 euro annuo

Berlino 2,40 euro

Parigi UUU 1,70 euro

Madrid k 1,50 euro Roma

1,50 euro

Bari Da settembre aumenti 1,00 euro 220 eurol:

del (75 min) annunciati

fonti: Asstra - relazione al parlamento dell'associazione delle aziende di trasporto pubblico locale in Italia)

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29/08/2013 press unE LA STAMPA Direttore Responsabile: Mario Calabresi

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RAFFAELLO MASCI ROMA

Imu non c'è più. La tas-sa più controversa degli ultimi anni è andata in soffitta. Il Pdl, che ne aveva fatto una batta-

glia di bandiera, ha subito cantato vittoria, ma il presidente del consi-glio Enrico letta, illustrando la misu-ra in conferenza stampa, ha ricorda-to come il superamento di questa im-posta fosse nel programma di tutti i partiti di governo.

Sta di fatto che nel consiglio die ministri di ieri, il prelievo è stato abolito, almeno nella formulazione attuale: si pagava in due rate annua-li, una a giugno e una a dicembre e mentre quella di giugno era stata prima rinviata a settembre e poi soppressa, simile destino seguirà quella di dicembre. L'abolizione del prelievo verrà formalizzata con la legge di stabilità che il governo do-vrà presentare entro il 15 ottobre.

Chi è esente e chi no L'abolizione dell'Imu riguarda, come previsto, la prima casa a meno che non si tratti di un immobile di partico-lare pregio (castelli, ville gentilizie, di-more storiche). Similmente non si pa-gherà sui terreni agricoli e sui manu-fatti ad uso agricolo. Si continuerà, in-vece, a pagare sulle seconde (e terze) case. Inoltre saranno esenti da impo-sta le case invendute. Un trattamento

analogo avranno: le abitazioni di edili-zia popolare, gli immobili di edilizia sociale e quelli adibiti a società no pro-fit. Una soluzione si è trovata per i ca-pannoni industriali i quali, data la me-tratura, erano gravati da imposte di decine di migliaia di euro. Letta ha

I CAPANNONI IN DUSTRIALL In arrivo un meccanismo che dovrebbe permettere

la deduzione al 50%

parlato di un «meccanismo di deduci-bilità». Si tratterebbe di una deducibi-lità del 50%.

Le coperture L'Imu sulla prima casa produceva un gettito di circa 4 miliardi il quale, per l'anno in corso, sarà ripianato agendo su tre fattori: la continuazione della spending review, una tassazione sui

giochi e - soprattutto - su un incremen-to di gettito Iva determinato dal paga-mento dei debiti dello Stato che, nel 2013, arriveranno a 30 miliardi. In compenso tornerà (parzialmente) l'Ir-pef sulle case sfitte e sui redditi domi-nicali dei terreni non affittati. Il mini-stro Saccomanni ha comunque spie-gato che l'intera operazione si fa a sal-di invariati, senza nuove tasse e senza intaccare il rapporto deficit/Pil che deve restare sotto il 3% (e nel nostro caso è ancora più vantaggioso).

Arriva la service tax Dal primo gennaio 2014 entrerà in vi-gore la «service tax», una imposta affi-data ai singoli comuni, che consterà di due elementi, la gestione dei rifiuti ur-bani e la copertura dei servizi indivisi-bili, secondo la spiegazione fornita da Palazzo Chigi. La prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa a qualunque titolo, locali o aree suscetti-

bili di produrre rifiuti urbani. Le ali-quote commisurate alla superficie, sa-ranno parametrate dal comune con ampia flessibilità ma comunque nel ri-spetto del principio comunitario del «chi inquina paga» e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio. La seconda componente (Ta-si) sarà a carico di chi occupa fabbrica-ti. Il comune potrà scegliere come ba-se imponibile o la superficie o la rendi-ta catastale, e sarà a carico sia del pro-prietario che dell'occupante.

Il comune avrà adeguati margini di manovra, insomma, pur dovendo-si muovere - com'è ovvio - nell'ambi-to dei limiti fissati dalla legge statale. L'autonomia nella fissazione delle aliquote sarà però comunque limita-ta verso l'alto per evitare di accre-scere la capacità fiscale e quindi il carico sui contribuenti applicando aliquote massime complessive trop-po onerose.

«Una partita di giro» Il leader della Cisl Raffaele Bonanni ha detto di temere che la nuova tassa sia una partita di giro attraverso al quale si fa rientrare alla finestra ciò che è uscito dalla porta. Letta ha chiarito questo concetto: «L'Imu non sarà

LA NUOVA MIPOSTA

Sarà pagata ai Comuni che potranno decidere

come calcolarla e applicarla

reintrodotta attraverso la service tax, che non sarà un'Imu mascherata ma una forma di imposizione che i comuni possono usare secondo i meccanismi di responsabilità». Il gettito comples-sivo di Imu (prima casa) e Tares era di 5 miliardi circa, mentre quello della nuova tassa non dovrebbe superare i 3,5 miliardi. Aliquote permettendo, si capisce.

Niente Imu su prima casa e fabbricati agricoli

Torna il prelievo lrper sugli appartamenti slitti e sui terreni inutilizzati

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La svolta Cambia radicalmente

il regime di tassazione

sugli immobili •• \

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DINO FRACCHIA/BUENAVISTA

LA CONFEDERAZIONE AGRICOLTORI

Crollo dei consumi Scendono anche

le spese nei discount

gggo «Nel primo semestre le spese per gli alimentari in Italia sono crollate del-l'1,8%». Lo dice la Cia-Confederazione ita-liana agricoltori. A giugno gli acquisti per la tavola sono scesi del 2,9%, riducendosi non solo nei supermercati (-3,2%) e nei piccoli negozi (-4,5%), ma persino nei di-scount (-1,3%).«Il cedimento dei discount alimentari, che in questi ultimi mesi di crisi profonda sono stati l'unica alternati-va praticabile per il 62% delle famiglie, rende sempre più chiara la gravità della situazione economica attuale». La Cía os-serva che «i consumi sono tornati ai livelli di trent'anni fa 'e 16 milioni di famiglie so-no costrette a tagliare le spese anche sul cibo, peggiorando la qualità. Oggi infatti si moltiplicano nelle dispense cibi in sca-ola e surgelati e si ricorre sempre più

spesso al "junk food" (+7%) a scapito dei prodotti freschi tipici della dieta mediter-ranea, con il tracollo della spesa per la pa-sta (-9,3%), il pesce fresco (-16,6%), la car-

ossa (-4,4%) e l'ortofrutta (-3,7%)».

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