Il Reporter Q5 - Settembre 2015

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Settembre 2015 www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere così cambiano volto le piazze fiorentine Editoriale ripartire dal cuore di firenze Matteo Francini S ettembre, mese della prima campanella. Per le scuo- le, certo, ma non solo. Perché – a dispetto di quel che dice il calendario – è questo il pe- riodo che segna il “vero” ini- zio dell’anno, con Firenze che riprende il suo ritmo abituale dopo la pausa estiva e con gli immancabili propositi per i mesi a venire. Insomma, si ri- parte. E Il Reporter ha scelto di farlo dal cuore stesso della cit- tà, di ogni città: le piazze. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 23 P er ridisegnarne una si sono “scomodati” in cento. Per un’altra c’è l’effetto tramvia, che ne ha rivoluzionato l’aspetto. Sono al- cune delle piazze fiorentine che si stanno trasformando insieme alla città. Quartiere per quartiere, ecco cinque spazi che stanno cambiando volto e che – nello stesso tempo – stanno cambiando quello di centro e periferie. Ma se per molte piazze ci sono novità in pentola, altre sono in attesa di progetti di rinascita: viaggio in cinque tappe tra le aree che aspettano di essere “ridisegnate”. Gianni Carpini - Elisabetta Pini PAGINA 11 PAGINA 15 solidarietà e alberi 2.0 l’anconella rinasce così Iniziative, campagne e una cena per il parco distrutto dalla tem- pesta del 1° agosto. tutti a teatro, ma da protagonisti Il Reporter dei piccoli: ogni mese una favola per i lettori in erba SEGUE A PAGINA 18 PAGINA 17 Abdou Diakhate, campione per caso C’ era una volta un ragazzino senegalese che si divertiva a giocare a pallone in piazza In- dipendenza, nel cuore di Firen- ze. Il suo nome è Abdou Lahat Diakhate e questa è la sua storia. Calcio Anno IX Ed. 40 Firenze Quartiere 5 quartiere, un anno tra sfide e bilanci Progetti, obiettivi e “partite” aperte a poco più di dodici mesi dalle elezioni Primo piano PAGINE 2-3 flog, una storia lunga settant’anni Si festeggia l’importante ricor- renza: per l’occasione previste numerose iniziative. PAGINA 7 conto alla rovescia per il meccanotessile PAGINA 4 Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 40 del 1 settembre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Novoli • Rifredi • Brozzi La famiglia italiana della frutta

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

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Settembre2015

www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere

così cambiano voltole piazze fiorentine

� Editoriale

ripartiredal cuoredi firenze

Matteo Francini

Settembre, mese della prima campanella. Per le scuo-

le, certo, ma non solo. Perché – a dispetto di quel che dice il calendario – è questo il pe-riodo che segna il “vero” ini-zio dell’anno, con Firenze che riprende il suo ritmo abituale dopo la pausa estiva e con gli immancabili propositi per i mesi a venire. Insomma, si ri-parte. E Il Reporter ha scelto di farlo dal cuore stesso della cit-tà, di ogni città: le piazze.

☛ SegUe aLLe pagine 8-9

☛ SegUe a pagina 23

Per ridisegnarne una si sono “scomodati” in cento. Per un’altra c’è l’eff etto tramvia, che ne ha rivoluzionato l’aspetto. Sono al-

cune delle piazze fi orentine che si stanno trasformando insieme alla città. Quartiere per quartiere, ecco cinque spazi che stanno cambiando volto e che – nello stesso tempo – stanno cambiando quello di centro e periferie. Ma se per molte piazze ci sono novità in pentola, altre sono in attesa di progetti di rinascita: viaggio in cinque tappe tra le aree che aspettano di essere “ridisegnate”.

Gianni Carpini - Elisabetta Pini

☛ pagina 11

☛ pagina 15

solidarietà e alberi 2.0l’anconella rinasce cosìIniziative, campagne e una cena per il parco distrutto dalla tem-pesta del 1° agosto.

tutti a teatro,ma da protagonisti

Il Reporterdei piccoli:ogni meseuna favolaper i lettori

in erba☛ SegUe a pagina 18 ☛ pagina 17

Abdou Diakhate,campione per caso C’era una volta un ragazzino

senegalese che si divertiva a giocare a pallone in piazza In-dipendenza, nel cuore di Firen-ze. Il suo nome è Abdou Lahat Diakhate e questa è la sua storia.

Calcio

Anno IX Ed. 40

FirenzeQuartiere 5

quartiere,un anno trasfide e bilanciProgetti, obiettivie “partite” apertea poco più di dodici mesi dalle elezioni

Primo piano

☛ pagine 2-3

flog, una storia lunga settant’anniSi festeggia l’importante ricor-renza: per l’occasione previste numerose iniziative.

☛ pagina 7

conto alla rovesciaper il meccanotessile

☛ pagina 4

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r.l. Novoli • Rifredi • Brozzi

La famiglia italiana della frutta

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Villa Pallini, in via Baracca, sede del Quartiere 5

Focus

“più discussionesulle occupazioni”

Più attenzione per la que-stione “occupazioni abu-

sive”: è quanto chiedono le opposizioni. “Nel nostro quartiere ci sono diciotto oc-cupazioni abusive – spiega Ca-stelnuovo Tedesco, Forza Italia – eppure in Consiglio non se ne discute mai: dalla maggio-ranza ci dicono che è un pro-blema di ordine pubblico e quindi non rientra nei compiti del Quartiere”. “La questione – aggiunge Poggi, Sel – non può essere messa sotto silenzio: le occupazioni abusive sono sin-tomo di un disagio profondo, legato al problema della casa che è vero e sentito da tante persone. Se anche il Quartiere non può fare molto, anche solo parlarne è comunque impor-tante”.

vecchi problemie nuove “partite”:per le opposizioniè tempo di bilanci

Le sfide del Quartiere/1

I temi

Sono ormai passati più di 365 giorni dal turno elettorale del maggio 2014, che ha radicalmen-

te cambiato il volto del consi-glio del Quartiere 5. Un nuovo presidente, Cristiano Balli, ma anche tante facce nuove tra i neo-consiglieri chiamati a questi cinque anni di legislatura. Il tur-no elettorale dello scorso anno ha segnato l’esordio assoluto, ad esempio, del Movimento 5 Stel-le, con l’ingresso a Villa Pallini di due consigliere. E ora, a poco più di un anno di distanza, an-che per le opposizioni è tempo di fare un bilancio su questa prima “tappa” della legislatura, tra vecchi problemi da risolve-re e nuove sfide da affrontare dopo l’estate. Guido Castelnuovo Tedesco, 27 anni, capogruppo di Forza Italia, in consiglio di Quartiere è già un “veterano”, es-sendo al suo secondo mandato. “Diciamo subito che abbiamo a che fare con una maggioranza schiacciante – spiega – ed è dif-ficile incidere con numeri come questi. I temi di discussione più caldi sono sicuramente la tram-via ma anche il degrado e il pro-blema sicurezza, che interessa le nostre zone in misura sempre maggiore”. Anche se all’esordio assoluto, il Movimento 5 Stelle si è fatto notare da subito in Con-siglio: “La partita più grossa è

quella della tramvia – dice Ma-ria Luisa Cappelli, capogruppo pentastellata – dopo il presidio dello scorso autunno con i comi-tati cittadini in viale Morgagni contro il taglio delle alberature storiche, abbiamo presentato un fascicolo in procura, e adesso la magistratura ha aperto un’in-chiesta. Non solo: i lavori per la tramvia hanno stravolto piazza Vieusseux e piazza Leopoldo, già soggette qualche anno fa a un restyling generale, per poi essere totalmente rismantellate dai  cantieri della tramvia. Per-ché spendere soldi pubblici per cantierizzarle poco prima?”. Non solo tramvia, comunque: “Abbia-mo presentato numerose mozio-ni – continua Cappelli – come quella per risolvere il problema miasmi dei cassonetti di Novoli”. Opposizione agguerrita anche dalla sinistra del Consiglio, con Pietro Poggi, unico esponente del gruppo “Firenze a Sinistra”. “Il bilancio di questo primo anno? Tanta fatica – afferma – nonostante le belle intenzioni e le tante parole da parte della maggioranza, che diceva di vo-lere una gestione del Quartiere ‘condivisa’, praticamente nessuna delle proposte delle opposizioni è stata mai recepita, anche su questioni su cui noi di Sel era-vamo aperti a collaborare: si trincerano sempre dietro al 40%

Maurizio Belli

riflettori su scuola e tramvia

Scuola e tramvia. Queste le parole d’ordine delle opposizioni in consiglio di Quartiere da questo settembre. Sarà l’istruzione

il tema all’ordine del giorno per il consigliere Sel Pietro Poggi: “Dobbiamo ripartire da zero con un percorso che coinvolga tutti gli attori del territorio. La maggioranza non può limitarsi a sposare la linea dell’assessore comunale Giachi senza fare proposte proprie. Dal Pd ci accusano di criticare il lavoro delle cooperative, ma quello che in realtà a noi non piace è questo modello pubblico-privato che funziona male, con due diversi coordinamenti didattici che porteranno a problemi di gestione. Proporremo anche progetti da portare avanti nelle scuole del territorio su tematiche importanti come educazione all’affettività, integrazione e disabilità”. Sarà invece la tramvia il campo su cui dall’autunno si concentrerà il centrodestra: “In assestamento di bilancio – annuncia Castelnuovo Tedesco – proporremo sgravi maggiori per gli esercizi commerciali danneggiati dai cantieri della tramvia. A questo si lega il problema della viabilità nel territorio, completamente devastata da una gestione dei cantieri assurda: daremo battaglia per garantire che i prossimi lavori vengano accompagnati dalla necessaria comunicazione e informazione per i residenti. Senza dimenticare, ovviamente, la questione degrado e sicurezza: vogliamo più presidi delle forze dell’ordine sul territorio, specialmente nelle zone più problematiche”. Anche il M5s mette nel mirino la tramvia: “A settembre – dice Maria Luisa Cappelli – daremo il via a nuove campagne sul tema tramvia che interesseranno tutta la popolazione del quartiere. Una su tutte, controperizie tecniche super partes sugli edifici interessati dal passaggio della tramvia per i cittadini che ne faranno richiesta”.

#Primo piano

preso alle elezioni”. Un esempio su tutti? La tramvia, “su cui Sel non ha mai fatto le barricate”. “Il problema sta nella gestione dei cantieri, che in questi mesi è stata improntata a caos e confu-sione – prosegue Poggi – senza dare necessaria comunicazione e informazione alla popolazione, specialmente alle sue fasce più deboli”. Ma qual è il rapporto tra le varie forze di opposizione? “Su alcuni temi riusciamo a lavorare insieme – risponde Castelnuovo Tedesco – penso ad esempio al tema della tramvia, che seppur da posizioni diverse ci ha portati a una buona collaborazione con il M5s”. “Le distanze ideologiche sono molto ampie – conferma Poggi – ma tra le forze di opposi-zione ci sono comunque rispetto e collaborazione”.

2 | Settembre 2015 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 3: Il Reporter Q5 - Settembre 2015

“la nostraè una ‘casa’in cui trovareascolto e aiuti” Il presidente Balliillustra quanto fattoe i prossimi obiettivi

Le sfide del Quartiere/2

Il progetto

Il Quartiere come luogo d’incontro e confronto. Potrebbe essere sintetiz-zato così il primo anno

di attività del nuovo consiglio del Q5, durante il quale – viene spiegato – si è cercato di rinno-vare il volto del Quartiere stes-so, trasformandolo in un punto di primo contatto tra cittadini e amministrazione. Un obietti-vo che proseguirà anche a set-tembre, grazie all’attivazione di uno sportello fisico alla sede del Quartiere, un nuovo punto in-formativo che cercherà di farsi carico delle segnalazioni degli abitanti sulla manutenzione del territorio. “Questo mese si com-pie la trasformazione del Quar-tiere in uno sportello rivolto al cittadino – annuncia il presiden-te Cristiano Balli – questo grazie all’apertura di un ufficio presso il Quartiere. Abbiamo già iniziato un lavoro di programmazione dei lavori, sia per la manutenzio-ne delle aree verdi che dell’infra-struttura stradale”. E a proposito di spazi verdi, in autunno tor-na la Festa dell’albero: saranno

Deborah Macchiavelli

A poco più di un anno dalla sua elezione, il presidente del Quartiere Cristiano Balli illustra i prossimi obiettivi da raggiungere

Previsti interventi per aumentare la sicurezza di via Pistoiese

via pistoiese, parola d’ordine sicurezza

È già in cantiere il progetto di messa in sicurezza di via Pistoiese, che questo mese passerà alla fase esecutiva. Il piano prevede

una serie di interventi sull’asse viario, per migliorare nel suo com-plesso la sicurezza della strada, una delle arterie più lunghe del comune dove nel tempo non sono purtroppo mancati gli incidenti stradali. A seguito di un’analisi condotta – viene spiegato – è pre-visto un intervento puntuale rispetto agli attraversamenti pedo-nali, migliorando l’illuminazione e la configurazione della strada affinché vengano impedite una serie di manovre pericolose e il limite di velocità possa essere rispettato. “Via Pistoiese è una lin-gua di asfalto lunga e diritta – osserva il presidente del Q5 Balli – il progetto mira a introdurre alcuni accorgimenti tecnici per cercare di mettere in sicurezza la strada, con ulteriori progetti diffusi sul territorio per una serie di interventi, tra i quali anche la ricucitura delle piste ciclabili e la riqualificazione di alcuni marciapiedi”.

D.M.

coinvolti tre parchi, tre scuole e tre diverse zone del quartiere, con l’obiettivo di mettere a di-mora circa 250 alberi. Compli-ce lo spostamento della movida in periferia, il Q5 ha ricoperto quest’anno un ruolo di primissi-mo piano: “C’è stato un rilancio dell’attività culturale – prosegue Balli – portando eventi anche nelle zone periferiche”. Un de-centramento che ha interessato anche l’ufficio anagrafe: ben sei le nuove sedi aperte sul territorio come centri anagrafici distacca-ti capaci di produrre tre tipi di certificati (residenza, famiglia e contestuale) a cui rivolgersi gra-tuitamente. Impegno costante anche sul tema del gioco d’az-zardo, con l’obiettivo di moni-torare e contrastare il proliferare delle sale gioco. Numerose sono state anche le operazioni svolte con polizia municipale e servizi sociali, come quella di Villa Ol-matello, dove è stata interrotta un’occupazione ultradecennale, dando accoglienza a chi ne ave-va diritto. Continua poi – viene spiegato ancora – l’impegno di

valorizzazione dell’esperienza della Rete di Solidarietà, con progetti di raccolte alimentari e sostegno ai ragazzi nelle scuole. Oltre al costante monitoraggio dei cantieri della tramvia, è pre-visto anche un progetto di ri-qualificazione dei sottopassi, sia stradali che ferroviari, con messa a nuovo degli impianti di illumi-nazione e interventi di pulizia. In primo piano anche il rilancio dell’esperienza dell’associazioni-smo sportivo, con la Festa dello sport il 26 e 27 settembre, e nel mese di ottobre con un’inizia-tiva dedicata alle realtà delle arti marziali. “L’obiettivo è co-ordinare più e meglio i rapporti con l’associazionismo sportivo, sociale e culturale, rilanciando il consiglio di Quartiere come primo presidio dell’amministra-zione sul territorio – conclude Balli – una sfida in cui rinnovare sempre più il ruolo del Quartie-re, inteso come una casa in cui ogni cittadino può trovare ascol-to, risposte e aiuti”.

“un luogo dove avererisposte sui cantieri”

Alla fine, anche nel Q5 è arrivata la tramvia. Fa-

cendo parlare di sé per i can-tieri ma anche per lo sportello informativo dedicato all’opera. “Il Quartiere si è attivato fin da subito per diventare luogo d’incontro sui problemi re-lativi alla tramvia – spiega il presidente Cristiano Balli – lo sportello è rimasto aperto tutti i martedì alla presenza dei tec-nici, questo prima ancora che l’amministrazione nel suo in-sieme realizzasse l’infopoint al Parterre. Siamo riusciti a crea-re un luogo dove ogni cittadi-no ha potuto trovare, e con-tinua a trovare, risposte alle proprie domande sul progetto”.

D.M.

Lo sportello

#Primo piano Settembre 2015 | 3 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 4: Il Reporter Q5 - Settembre 2015

#Zoom

ex meccanotessile, via al futuro (verde)Dopo i lavori l’area sarà trasformata in un giardino. Spazio anche all’Isia

“troppe auto sulponte del barco”

Ex Meccanotessile, il giardino si farà. Dopo un intervento propedeutico di messa in sicurezza dell’area, il via ai

lavori per la realizzazione dello spazio verde è previsto per fine settembre. Circa un anno fa, nel corso della bonifica da ordigni esplosivi preliminare all’avvio dei lavori, era

stata trovata nelle terre di scavo una concentrazione di metalli pesanti tale da non consentire la realizzazione di un’area verde. Così è stato deciso di effettuare quello che tecnicamente viene chiamato un “capping”, ovvero la rimozione dello strato di terreno contaminato sostituito con terre salubri coperte a livello quasi superficiale da

una membrana impermeabile. In modo – viene spiegato – da evitare qualsiasi rischio di contaminazione della falda acquifera e del terreno circostante. I lavori – viene sottolineato – saranno portati avanti secondo il progetto, con la realizzazione di un’area verde con alberature, arredi e giochi per bambini, ad eccezione della fontana prevista. L’ex Meccanotessile è dismesso da oltre trent’anni, dal trasferimento a Campi Bisenzio delle Officine Galileo di cui era sede, ed è stato per lungo tempo uno dei grandi contenitori vuoti cittadini. Dal 1981 ad oggi gli abitanti di Rifredi hanno auspicato il recupero dell’area attraverso la realizzazione di spazi e servizi pubblici. Nel frattempo ci sono stati i lavori al primo e al secondo lotto tra gli anni ‘80 e ‘90, il progetto del Centro Arte Contemporanea e il suo abbandono, la proposta di trasformare l’immobile in un plesso formativo delle Belle Arti, l’introduzione nel piano delle alienazioni con il successivo ritiro, la nascita di un comitato cittadino e l’inserimento dell’area nelle priorità dei Cento luoghi dell’allora giunta Renzi. Il progetto complessivo di riqualificazione prevede anche che l’ex Meccanotessile diventi la sede dell’Isia, l’istituto superiore per le industrie artistiche di Firenze, e che vi venga realizzata la “Casa del libro”, aperta a tutta la città e in cui trasferire gli archivi dell’amministrazione comunale. E ora è arrivato il momento dell’avvio dei lavori, con il conto alla rovescia per l’inaugurazione dell’atteso giardino che può finalmente partire.

Stop al passaggio “selvaggio” delle auto dal ponte del Barco. A chiederlo sono i residenti della zona. La situazione – raccontano – va avanti da tempo: il ponte

Bailey del Barco è un piccolo passaggio sul torrente Mugnone tra via de’ Vespucci e viale del Pegaso. Inaugurato due anni fa, nel settembre 2013, dovrebbe essere utilizzato solo dai residenti e dai cittadini frontisti che abitano nella zona, oltre che dai mezzi di soccorso e da altri (pochi) autorizzati. Purtroppo, però – sottolineano proprio i residenti – come succede in altre parti di Firenze, anche qua il piccolo ponte è stato preso d’assalto un po’ da tutti, diventando in breve tempo affollato di macchine e motorini. “Si tratta di un vero pericolo per tutti i pedoni e i ciclisti che utilizzano il ponte – spiega Angelo, un combattivo abitante della zona – l’accesso per le macchine dovrebbe essere un’eccezione valida solo per pochi autorizzati, che vivono in questa zona, e per i mezzi di soccorso, non la regola per tutti. E invece assistiamo a un passaggio continuo di auto e motorini”. Una situazione che i cittadini descrivono di disagio e pericolo, anche perché il piccolo ponticino viene utilizzato spesso e volentieri da anziani, ciclisti, bambini e mamme con i passeggini. “Abbiamo denunciato la cosa già da tempo – continua Angelo – e ci siamo rivolti un po’ a tutti, dal presidente ai consiglieri di opposizione in Quartiere, fino alla polizia municipale. Io, come cittadino, ho attaccato dei piccoli cartelli scritti a pennarello, per avvertire del pericolo legato al passaggio continuo di macchine: quel che è certo è che non dovrei occuparmene io, dovrebbero farlo le istituzioni”. Passando dal piccolo ponte non è difficile imbattersi in un continuo passaggio di auto e scooter, spesso a velocità sostenuta. “Difficile capire chi sia autorizzato e chi no, ma dal numero dei mezzi sembra difficile che si tratti solo di residenti”, commenta qualcuno. “Questa è la regola – conferma Adele, un’anziana signora che vive in zona – ormai ci siamo abituati, e ci stiamo attenti. Vorremmo che ci fossero più controlli, anche solo per fare in modo che le macchine vadano un po’ meno veloci”.

Fannì Beconcini

Maurizio Belli

Il recupero La segnalazione

L’ex Meccanotessile si prepara a cambiare voltocon la realizzazione del giardino

Il passaggio di auto sul ponte del Barco: i residenti chiedono più controlli

Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).

PRONTO SOCCORSO GIURIDICOIl servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso.Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

4 | Settembre 2015 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 5: Il Reporter Q5 - Settembre 2015

CANTINE IN PIAZZA

[email protected] .it

Cultura

Protocollo di intesa

CANTIERI TRAMSICUREZZA, DIRITTI E TUTELA AMBIENTALE PROCEDANO INSIEME

VIDEO INTERVISTE ONLINESul sito web de “Il Reporter” (www.ilreporter.it) videointervista on line al presidente Q.5 che illustra l’esperienza degli orti sociali realizzati dal quartiere in via Dazzi, nella zona col-linare che sovrasta il complesso di Careggi. 170 piccoli appezzamenti coltivati da anzia-ni e dalle loro famiglie con la soddisfazione di sentirsi protagonisti della propria dieta. Il progetto troverà ulteriore evoluzione in una "oliveta sociale" che sarà gestita collettivamente. Tutti i video sono disponibili anche sul canale Youtube de Il Reporter.

Vita dei quartieri

U� cio Cultura Q.5

055.2767046/055.2767033

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI

Garantire la sicurezza per i lavoratori impegnati nei cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia e al tempo stesso minimizzare l’impatto dei cantieri sulle attività circostanti. Sono queste le � nalità principali del protocollo riguardante la realizzazione della tramvia � orentina siglato in agosto a Palazzo Vecchio. L’intesa è stato sottoscritta dal Comune e alla � rma erano presenti l'assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti e il presidente del Q.5 Cristiano Balli.Il protocollo individua quale obiettivo primario garantire la sicurez-za per i lavoratori impegnati nei cantieri nonché il contenimento dell’impatto delle attività nell’ambiente circostante. Per questo è fondamentale fornire un’adeguata formazione agli addetti e, nello stesso tempo, e� ettuare un puntuale monitoraggio sulla traduzio-

ne pratica di quanto concordato. Il protocollo sottolinea la priorità di combattere il lavoro irregolare e garantire il massimo rispetto dei diritti dei lavoratori. Per questo viene introdotta la � gura del tutor che sarà presente in cantiere con funzioni di assistenza formativa ai lavoratori e alle im-prese per quanto riguarda la progettazione della sicurezza. L’amministrazione comunale ha chiesto in questo senso alle im-prese l’adozione del doppio turno piuttosto che privilegiare l’orario prolungato. E’ già stato � ssato l’8 ottobre, ore 15, presso la sala consiliare del Q.5 a Villa Pallini, un primo incontro con i � rmatari dell’intesa per veri� care l’avvio delle procedure previste.

UN PARCO IN VIA DAZZI

Brevi sport

¤ AL PALAVALENTI DUE GIORNATE PER SCOPRIRE LE ARTI MARZIALI

Il 9 e 11 ottobre al PalaValenti si terrà l’iniziativa “La disciplina e le arti marziali: un percorso di crescita”, a cura del Q.5 e delle società sportive locali. Un’occasione da non perdere per curiosi, appassionati e per tutti coloro che vogliono saperne di più su queste antiche discipline.L’evento sarà articolato diversamente per le due giornate. Il venerdì sarà rivolto solo alle classi quarte delle scuole primarie che per l’intera mattina insieme ad istruttori quali� cati si mette-ranno alla prova con le diverse arti marziali; mentre la domenica, l’iniziativa sarà aperta all’intera cittadinanza con dimostrazioni, prove ed esibizioni.L’intento non è solo quello di far conoscere le discipline praticate sul territorio ma è anche di scoprire il ruolo determinante che queste possono avere sulla crescita psicomotoria e discipli-nare di bambini e ragazzi. Un apporto signi� cativo soprattutto per insegnare a risolvere i con-� itti in maniera positiva, stimolando l’interazione collaborativa e il confronto tra i compagni.Infatti le arti marziali non rappresentano solo un fatto tecnico, perché ciascuna disciplina in-clude un percorso disciplinare fatto di regole, s� de ed obiettivi, accomunate da una crescita personale mirata ad a� rontare paure e di� coltà.

¤ FESTA DELLO SPORT AL PALAMATTIOLIDal 25 al 27 settembre torna l’annuale appuntamento all’insegna dello sport che il Q.5 orga-nizza in collaborazione con le società sportive.Una festa, rivolta non solo ai più piccoli ma a tutte le famiglie che, per due giorni al Palamattioli (via Benedetto Dei), dalle 15 alle 18.30, potranno divertirsi e provare nuove discipline sportive, scoprendo la variegata o� erta sportiva del territorio. A tutti i bambini iscritti verrà consegnata una card gratuita che darà accesso al “Prova lo sport”. Alla � ne delle giornate, tutti coloro che si saranno cimentati in almeno 15 discipline, riceveranno un premio di partecipazione o� erto dal Quartiere.Domenica 27 settembre, le attività si arricchiscono grazie all’Open Day della Piscina ITI di via Caboto. La mattina, dalle 9.30 alle 12.30, si potrà partecipare alle prove d’acqua in famiglia (Nuo-to, Acquagym, Acquasteep e Hydrobike); il pomeriggio, dalle 15 alle 17.30, i bambini potranno provare le varie discipline del nuoto mentre gli adulti potranno impegnarsi nel “percorso Fitness “. Per tutte le attività svolte in piscina è necessario l’uso della cu� a.

¤ NUOVE TRIBUNE PER RIFREDI E PERETOLALa giunta comunale ha dato il via libera ad alcuni interventi sugli impianti sportivi del Q.5: nuova tribuna metallica prefabbricata coperta per il campo di calcio di Rifredi (investimento di 400.000 euro), con demolizione della vecchia struttura in muratura risalente all’immediato dopoguerra e realizzazione aggiuntiva di servizi igienici per il pubblico, spogliatoi atleti, u� cio e magazzino; nuova tribuna al campo di calcio di Peretola (investimento di 50.000 euro).

Come impiegare utilmente quello che abbiamo in casa e che non usiamo più? A questa esigenza risponde “Svuotacantine”, una manifestazione che ha riscosso un grande successo in al-tri comuni della Città Metropolitana e che ora arriva anche nel Q.5, con un nuovo nome, “Cantine in piazza”, che vuole sotto-lineare lo spirito dell’iniziativa: creare un momento di socialità e di partecipazione. I luoghi che ospiteranno questa prima edizione saranno piaz-za Primo Maggio, con 80 postazioni, e piazza delle Medaglie D’Oro, con 87 postazioni. Domenica 11 ottobre, dalle 9 alle 17, le due aree diventeranno mercatini antiquari a cielo aper-to. Per aderire all’iniziativa i residenti delle zone interessate dovranno fare richiesta, seguendo le indicazioni riportate su http://q5.comune.� .it/ e nei cartelloni che verranno distribuiti, insieme al regolamento e al disciplinare, nei maggiori punti di aggregazioni del territorio. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà domenica 18 ottobre.

Il progetto di riquali� cazione dell’area agricola di via Dazzi si sta concretizzando in queste settimane: a luglio sono partiti i lavori che la trasformeranno in un’area verde fruibile da tutti i cittadini. Nel parco nascerà un percorso pedonale alberato e saranno installate attrezzature da pic-nic. L’inaugurazione avverrà in autunno ed è già stato avviato il percorso ammini-strativo per l’intitolazione dell’area a don Renzo Forconi, una personalità che ha lasciato una profonda traccia sul territorio, tanto da guadagnarsi la stima e l’amicizia di tanti cittadini, a prescindere dalla fede religiosa. Da tempo il Q.5 cercava rispo-sta alla richiesta della comunità di trovare un luogo che po-tesse custodire u� cialmente il ricordo del “prete volante”, che è stato sacerdote della parrocchia si S. Maria a Quarto e dei ferrovieri di S. Maria Novella e presidente per più di trent’an-ni dell’Opera Diocesana di Assistenza che, tra l’altro, ha la sua sede principale in via della Petraia, a due passi dal nuovo par-co a lui intitolato.

VERDEPASSI Tra Orticultura e Montughi "Verdepassi" è una proposta di itinerari e passeggiate attraverso l’immenso patri-monio del verde pubblico cittadino, a cura delle direzioni Ambiente e Cultura-Sport. Un viaggio che coniuga natura e cultura, o� rendo l’opportunità di abbinare la voglia di muoversi con uno sguardo ri� essivo ad un paesaggio in grado di trasmetterci emo-zioni e suggestioni. La partecipazione è gratuita, anche se oc-corre la prenotazione. Info: 055.700420 Prossimo appuntamento:Domenica 11 ottobre, Il Giardino dell’Orti-cultura, il parco di Villa Fabbricotti e la collina di Montughi . Ritrovo ore 9, giardino dell’Or-ticultura. Percorso: orti del Parnaso, via Tren-to, via Trieste, via Vittorio Emanuele, parco di Villa Fabbricotti, giardini del Museo Stibbert, via di Montughi.

CONVERSAZIONI MUSICALIIncontri di approfondimento delle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell’Associazione Amici del Maggio. Villa Pozzoliniviale Guidoni 188. Ingresso gratuito 14 settembre, ore 17, Lucia di Lammermo-or di Gaetano Donizetti; 12 ottobre, ore 17, Così fan tutte, di Wolfgang Amadeus Mozart.Centro di lettura "Insieme per Brozzi"piazza 1° maggio 33. Ingresso gratuito.21 settembre, ore 21, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti; 5 ottobre, ore 21, Così fan tutte, di Wolfgang Amadeus Mozart.

ITINERARI E VISITE GUIDATE Alla scoperta di ville, chiese, giardini e altri luoghi storici del Q.5.5 settembre, ore 10.00, Pieve di Santo Stefa-

no in Pane, via delle Panche 32; 9 settembre, ore 16.30, Villa Pozzolini, proiezione del � lm Pontormo; 15 settembre, ore 16.30, Villa Il Pozzino e il suo giardino, via Giovanni di San Giovanni.Partecipazione gratuita, occorre prenotarsi al numero 055.461428.

A PASSEGGIO TRA PARCHI E AREE PROTETTEA cura dell’Ass. Symbiosis Partecipazione gratuita, per prenotazione tel.055.2767046, ore 9-13.19 settembre, Poggio alla Malva, ritrovo ore 8.30, uscita autostradale Prato Est; 26 set-tembre, Area protetta del Terzolle, ritrovo ore 9, pieve di Sant’Andrea a Cercina; 3 otto-bre, Parco di Monte Ceceri, ritrovo ore 8.30, piazza Mino da Fiesole; 17 ottobre, Parco dei Renai, ritrovo ore 9, piazzale delle Cascine.

Notizie dal territorio

PISTA CICLABILE IN VIA PERFETTI RICASOLIRealizzati in via Perfetti Ricasoli 400 metri di pista ciclabile bidirezionale contigua al percorso pedonale, con allargamento del marciapiede esistente e redistribuzione degli stalli di sosta lun-go via Famiglia Benini. L’intervento di via Perfetti Ricasoli rappresenta il primo step del progetto complessivo che prevede il collegamento con le infrastrutture ciclabili già presenti nel Comu-ne di Sesto Fiorentino (in particolare con il Polo Scienti� co Universitario). Questo nuovo tratto migliora il collegamento ciclabile tra i poli attrattori della zona nordovest come il Palazzo di Giustizia, il Polo Universitario, la stazione ferroviaria di Rifredi, l’area industriale di Firenze Nova e appunto il Polo Scienti� co. Costo complessivo 100.000 euro.

SISTEMATO IL SOTTOPASSO DI VIALE MORGAGNISi allunga la lista dei sottopassi pedonali rimessi a nuovo nel Q.5. Dopo quelli del cimitero di Trespiano, di viale Guidoni, del parcheggio di viale Corsica e di via Carlo Bini, è stata completata la riquali� cazione del sottopasso di viale Morgagni in prossimità della Casa dello Studente. Si tratta di una infrastruttura importante perché consente di attraversare in sicurezza viale Mor-gagni, fortemente coinvolto nei cantieri della tramvia.

PRESÌDI NEI BORGHIA partire dal 2 settembre, ore 8-12, riprende il servizio di presidio periodico della Polizia Munici-pale nei borghi di Quaracchi (1° mercoledì del mese), Brozzi (2° mercoledì), Peretola (3° merco-ledì) e Castello (4° mercoledì). I cittadini potranno inoltrare reclami e segnalazioni.a.

Ricordiamo che è in corso l’operazione IO AIUTO FIRENZE per contribuire a far rina-scere il parco Anconella-Albereta e i giardini di Bellariva, con l’invito ad un piccolo gesto di solidarietà attraverso una donazione al

conto corrente bancario o al conto postale del Comune di Firenze. Estremi per il versamentoConto corrente bancario IBANit20x0616002832000000161c01

Conto corrente postale 21747514  Causale: donazione a favore della ricostru-zione del parco Anconella- Albereta e dei giardini di Bellariva.

Tempesta del 1° agosto i"IO AIUTO FIRENZE"

Page 6: Il Reporter Q5 - Settembre 2015

#Il quartiere in pillole

nelle scuole. L’ultimo risale al 5 settembre scorso: una data che ha segnato la prima uscita pubblica di piazza di questi “smanettoni”, dal momento che si è tenuto all’interno del centro commerciale di Novoli, dove ha sede l’associazione Piazza San Donato. Ma niente paura se ve lo siete persi: il quartiere ne ospiterà un altro il prossimo 21 novembre, a Rifredi.

computer o tv rotti?ripararli è una festaDa Novoli a Rifredi vanno in scena i “Restart party”

Tecnologia Viabilità

l’area ex fiat a misura di pedoneNuove aree pedonali, “zone 30”, panchine, dissuasori a scomparsa e postazioni per le biciclette. Il

tutto per rendere l’area ex Fiat di Novoli sempre più a misura di pedone. È quanto prevede la deli-bera approvata alla fine di luglio dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti. L’atto – spiegano da Palazzo Vecchio – recepisce il progetto predisposto dall’Immobiliare Novoli, che disciplina le strade private a uso pubblico del complesso immobiliare costruito nell’ex area Fiat. In concreto, sono previste aree vietate alla circolazione, un’area pedonale e una “zona 30”, ovvero con limite di velocità a 30 chilometri orari. L’obiettivo è tutelare la sicurezza in una zona caratteriz-zata da una forte presenza di studenti che si spostano a piedi tra i vari edifici del Polo Universitario, oltre che regolamentare la viabilità di un luogo in cui sono presenti numerose abitazioni e attività. Le spese sono a carico dell’Immobiliare Novoli, a cui spettano anche i costi di manutenzione, pulizia e illuminazione delle strade private a uso pubblico dell’area. Il progetto prevede anche la realizzazione della segnaletica verticale e orizzontale e la collocazione di elementi di arredo urbano come panchine, fioriere e cestini in linea con quanto già presente nell’area universitaria. Saranno inoltre incrementate le postazioni per le biciclette in alcune aree “strategiche”.

La commemorazione

ricordata la strage di castelloÈ stata commemorata lo scorso 5 agosto, all’interno dello Stabilimento Farmaceutico Militare, la

strage di Castello. Quel giorno del 1944 vennero uccise per rappresaglia dodici persone, tra cui un ragazzo di soli 16 anni, che si erano rifugiate nei sotterranei del Farmaceutico. La strage avvenne in seguito a una denuncia dei militari tedeschi che, per coprire una tentata violenza che questi avevano fatto a una giovane donna, affermarono che uno di loro era stato ferito da un italiano nelle vie circo-stanti. Fu quindi dato l’ordine per la rappresaglia: due uomini furono uccisi durante l’irruzione nel rifugio e altri dieci fucilati nel piazzale del Farmaceutico, dove è stata apposta la lapide che li ricorda. “Questo è uno dei tanti episodi che vengono commemorati nei primi giorni di agosto, giorni che nel 1944 portarono alla liberazione di Firenze e che videro terribili stragi e morti atroci ma anche atti di eroismo e solidarietà – ha commentato Francesca Paolieri, vicecapogruppo del Pd – è sempre più im-portante ricordare ciò che accadde 71 anni fa, la memoria è forse l’unico antidoto al ripetersi di eventi come quelli. Sono questi, però, anche giorni che ci vedono spettatori di molte guerre in paesi vicini, guerre che spingono tante donne, uomini e bambini a cercare un rifugio nella nostra Europa che dal dopoguerra è sempre stata baluardo della pace nei nostri paesi. Sarebbe bello che fra 70 anni, oltre alle sempre più importanti commemorazioni dei tragici eventi che accaddero negli anni dell’occupazione nazista, ci trovassimo anche a ricordare come la nostra città sia stata protagonista dell’accoglienza e della solidarietà per le tante persone che arrivano alla ricerca di pace e di speranza”. Durante la commemorazione della strage di Castello, il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli ha ricorda-to l’importanza di “fare memoria dei fatti che accaddero 71 anni fa, proprio in questo stabilimento dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare. È importante per la mia generazione che non ha vissuto direttamente la guerra e ancora di più per quella dei nostri figli tenere viva la memoria legata a fatti gravissimi avvenuti sul territorio che ogni giorno viviamo”.

Al Parterre

torna il “Merc’Ant d’Autunno”Al Parterre torna il Merc’Ant d’Autunno. Per il dodicesimo anno consecutivo, la Fondazione Ant

Onlus organizza, nella sala del centro anziani del Parterre, il mercatino della solidarietà d’autun-no. L’appuntamento è dal 2 al 4 ottobre (l’orario è venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica 10-13 e 15-19). Come ogni anno – viene spiegato – il mercatino si avvarrà della collaborazione del Quartiere 2 e della Sezione Soci Coop Firenze Nord-Est. Coloro che fossero interessati a donare merce in buone condizioni (oggettistica, bigiotteria, pelletteria, ceramica), o a offrire il proprio aiuto come volontari, possono contattare la delegazione Ant di Firenze o portare direttamente la merce in via delle Panche 40b, dal lunedì al venerdì in orario 9-17. Il ricavato dell’iniziativa andrà a sostenere il servizio di assi-stenza domiciliare oncologica che Ant offre gratuitamente ai sofferenti di tumore e alle loro famiglie a Firenze, Prato e Pistoia, oltre ai progetti di prevenzione portati avanti dalla Fondazione. Per informa-zioni è possibile contattare il numero telefonico 055.5000210.

Anziani

pranzo e compagnia a domicilioPranzo e compagnia a domicilio per dodici anziani soli del quartiere, alla cui porta bussano i vo-

lontari dell’Auser di Sesto Fiorentino e dell’Arci della Casa del popolo di Castello. Ha preso il via a fine luglio il progetto sperimentale “Care of you” che, per due mesi, coinvolgerà dodici anziani soli o “fragili” del quartiere, individuati dai servizi sociali del Comune. L’obiettivo è tutelare i loro stili di vita nell’emergenza estiva, in una stagione che quest’anno è stata caratterizzata dal gran caldo. “Si parte con il quartiere 5 ma intendiamo estendere il servizio alle altre zone della città – ha detto il sindaco Dario Nardella – all’inizio della settimana viene consegnato agli anziani tutto il menù e loro sanno che dal lunedì al venerdì i volontari dell’Auser, che fra l’altro già conoscono, verranno a portare i pasti in modo che non debbano uscire di casa. Fa sempre piacere avere qualcuno che durante il giorno ti viene a trovare e scambia due parole con te. Per chi è costretto poi a vivere in solitudine, penso che sia proprio una cosa bella”. “I pasti sono preparati da un nutrizionista – ha aggiunto l’assessore al Welfare Sara Funaro – facendo attenzione alla presenza di allergie o intolleranze particolari, e vengono tarati sulla singola persona. La nostra intenzione è vedere come va la sperimentazione nel corso dell’estate per poi estenderla a tutti i quartieri”. I volontari fanno visita giornalmente agli anziani nelle ore del pranzo per rilevarne le condizioni, acquisirne i bisogni e sollecitare i miglioramenti comportamentali. Il venerdì, poi, viene consegnato il pasto anche per il sabato e la domenica. I pasti sono caratterizzati dalla presenza di liquidi, verdura e frutta prevalentemente a chilometri zero, e ogni giorno vengono consegnate anche due bottiglie d’acqua.

Cellulari, computer, televisori, phon e altri elettrodomestici: sono gli oggetti di

uso quotidiano per i quali più ci si dispera a ogni schermata nera, blocco inaspettato o spegnimento imprevisto. E, portafoglio alla mano, non resta che portarli a riparare. C’è però un modo (gratuito) per rimetterli in sesto: affidarsi a mani esperte e farsi aiutare ad aggiustarli. Come? Partecipando a un “Restart party”, vere e proprie feste (a tema riparazione) dove non occorre indossare l’abito giusto, ma solo munirsi di tanta pazienza e voglia di fare. Il tutto accompagnato da un buffet, come in ogni festa che si rispetti. L’idea viene direttamente da Londra, madre patria dei primi Restart Project: un modo per opporsi alla pratica consumistica

di sostituire ogni oggetto tecnologico che non funziona più con uno nuovo. Passando per altri paesi d’Europa, questa “moda del riciclo” è arrivata anche a Firenze dove – in collaborazione con l’associazione Libera Informatica – dal 2014 ad oggi sono andati in scena almeno sei di questi party, nei circoli ricreativi e culturali, nei locali, nelle biblioteche, nei cinema e

Sonia Muraca

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Via Gianpaolo Orsini, 78 info 333.40.22.251

via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

6 | Settembre 2015 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 7: Il Reporter Q5 - Settembre 2015

#Ieri & oggi

flog, settant’anni di storia al poggettoIl 19 settembre l’importante ricorrenza: per l’occasione previste numerose iniziative

Il 19 settembre compie set-tant’anni, ma sembra an-cora una “ragazzina”. Una figlia dell’epoca nuova che

indossa con orgoglio i segni del tempo, continuando a tenere alta la fronte. E che, nonostante la veneranda età, segue anco-ra la “religione del tirare tardi e aspettare mattino”. Quella della Flog (Fondazione Lavoratori Officine Galileo) è una storia bella, bellissima, che profuma di sport, cultura e, soprattutto, vo-glia di ricominciare. A sognare, innanzitutto, superando il buio della guerra e del regime che l’a-veva voluta, offrendo una rispo-sta concreta ai desideri di tutte quelle generazioni che si sono susseguite dal 1945 ad oggi. Un luogo che è divenuto patrimonio ideale e reale di Firenze, fondato da dirigenti, operai e impiegati delle Officine Galileo, che a un anno dalla Liberazione di Fi-renze dettero vita a questo cen-tro sportivo e culturale rivolto ai cittadini. A soli sei mesi dalla

sua istituzione contava già 1.480 soci, mentre i giovani comincia-vano a sognare l’edificazione di una piscina. Iniziano le attività delle colonie, le feste dell’8 mar-zo, gli eventi sportivi, si costrui-scono campi da tennis, da bocce e la sala da ballo. Tutto concen-

Deborah Macchiavelli

Fondata nel 1945

La Flog compie settant’anni: la sua storia è iniziata nel 1945 e il passato sale

sul palco graziea uno spettacoloteatrale

La storia siamo anche noi. È questo il titolo scelto

per lo spettacolo teatrale che celebrerà i primi settant’anni della Flog. Mutuando le parole di Francesco De Gregori, la rappresentazione rievocherà la fine della seconda guerra mondiale e la nascita della Flog. Una storia fatta di tante, piccole storie, come spiega il presidente Fabio Ninci: “Abbiamo reperito filmati e documenti che raccontano quel periodo storico, di quando i tedeschi volevano portare via i macchinari della fabbrica, poi messi in salvo all’interno della Specola. Uno dei tanti episodi che hanno segnato la storia del quartiere e della città stessa”.

D.M.

Focus

trato sulla collina del Poggetto. Lì dove migliaia di coppie si sono conosciute e innamorate nell’ormai storica pista da ballo, poi sostituita con uno dei palchi più famosi della città: è nel 1972 che viene inaugurato l’Audito-rium, dove vengono organizzati

più di cento concerti l’anno. Un luogo per tutte le stagioni, che oltre a ospitare la prima piscina costruita a Firenze, d’estate si anima con il cinema all’aperto. “La Flog è anzitutto espressione della volontà di ricostruzione e rinascita di Firenze, che all’epoca

usciva dalla tragedia della guer-ra – racconta il presidente Fabio Ninci – una rinascita che partiva dal mondo del lavoro, una realtà a cui è ancora strettamente lega-ta, dato che il consiglio di ammi-nistrazione è ancora composto da metalmeccanici e dipendenti di diverse fabbriche fiorentine”. E mentre ci si prepara a festeggiare con numerose iniziative nel cor-so dell’anno, gli auguri per que-sti primi settant’anni arrivano anche dalla presidente della Ca-mera Laura Boldrini, che espri-me in una lettera il suo “sincero apprezzamento per l’impegno profuso nel mantenere viva la memoria di quanti contribui-rono con il loro sacrificio alla costruzione e allo sviluppo di uno Stato libero e democratico, ispirato ai valori di eguaglianza e giustizia sociale”.

ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA

POGGETTO IL CIRCOLO A pochi chilometri dal centro di Firenze, nel 1949 furono realizzati primi due campi da tennis, sulla collinetta del Poggetto. Il Circolo Tennis incrementa il numero dei campi negli anni ’60 realizzandone altri cinque, totalizzando così ben sette campi con superficie in terra rossa. Negli ultimi due anni sono stati fatti importanti investimenti su nuove superfici di gioco, realizzandone una in terra sintetica MANTOFLEX, e due in resina PLAY IT. Ad una importante Scuola Tennis, si aggiungono squadre maschili e femminili che partecipano ai campionati nazionale e regionali, sempre con risultati apprezzabili.

LO STAFF TECNICO Il nostro Staff tecnico è composto da: Istruttore di 2° Grado ROBERTO BORSETTO, Istruttore di 2° Grado SIMONE FERRIGNO, Istruttore di 1° Grado ENRICO IANNOLI, e il Preparatore Fisico di 1° Grado ANGELO PULVIRENTI.

IL REGOLAMENTO DELLA SCUOLA TENNIS La Scuola Avviamento Tennis 2015/2016 sarà svolta presso la nostra struttura a partire da lunedì 28 settembre, dal lunedì al venerdì con orario 14,30—18,30, e terminerà alla fine del mese di maggio, con uniche sospensioni durante le vacanze natalizie e pasquali. Durante l’anno saranno organizzate amichevoli, feste e la gita agli Internazionali d’Italia a Roma. Grazie ai tre campi coperti l’intero percorso didattico sarà garantito, e come ogni anno, dal 14 al 25 settembre dal lunedì al venerdì con orario 15,30 —18,00 saranno possibili prove gratuite per ogni bambino/a interessato/a a questo sport. Il pagamento del corso dovrà essere effettuato prima dell’inizio dei corsi. A ciascun allievo iscritto sarà fornito abbigliamento sportivo BABOLAT Gli iscritti prendono atto che l’ASD Poggetto dovrà approntare e sostenere l’organizzazione dei corsi e delle strutture accessorie, articolandole in base al numero degli iscritti, e alle caratteristiche degli allievi. Si conviene pertanto che il corso dovrà essere integralmente corrisposto anche in caso di parziale frequenza dell’allievo, che tuttavia potrà esercitare il diritto di recesso entro 8 giorni dalla domanda di iscrizione. A questa eventualità, l’ASD Poggetto si impegna a restituire integralmente la quota del corso, ad eccezione della quota di iscrizione. Al termine dei corsi si terrà la festa di fine scuola con la consegna dei diplomi e dei premi che avranno migliorato la loro tecnica e il loro impegno.

LA SCUOLA TENNIS PROGETTO MINITENNIS Il progetto è rivolto a tutti i bambini da 4 a 7 anni. La finalità è quella di favorire lo sviluppo della coordinazione attraverso un approccio ludico al tennis. Il Minitennis è quindi un gioco guidato da un Maestro con alcune semplici regole da Imparare. Un gioco da fare insieme ad altri bambini e il Maestro per sviluppare la conoscenza del proprio corpo a livello fisico e mentale. Gli spazi e i materiali sono dimensionati in modo tale che il bambino si trovi a suo agio: racchettine, minireti, palline in gommapiuma, palline depressurizzate, minicampi.

PROGETTO JUNIOR Il progetto è rivolto a tutti i bambini dagli 8 anni in poi, di tutti i livelli e con le più diverse motivazioni. La finalità è quella di favorire l’educazione allo sport, l’insegnamento tennistico e la formazione fisica. Esso si realizza attraverso una progressione didattica basata sul divertimento, ma anche lo sviluppo dello spirito agonistico e sportivo.

PROGETTO AGONISTICA Il progetto è rivolto a tutti i bambini che vogliono raggiungere un livello di gioco più elevato rispetto alle tecniche acquisite nei progetti precedenti. Durante le lezioni-allenamenti verranno affrontati aspetti tecnico-didatti e psicologici che con-sentiranno poi di affrontare tornei con adeguata preparazione.

Informazioni presso la segreteria del Circolo dal lunedì al venerdì dalle ore 14,30 alle ore 19,30, o sul nostro sito web.

A.S.D. Poggetto Via Michele Mercati 24/b

50139 Firenze Tel/Fax 055484465

Web: www.aspoggetto.it E mail: [email protected]

ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA

POGGETTO IL CIRCOLO A pochi chilometri dal centro di Firenze, nel 1949 furono realizzati primi due campi da tennis, sulla collinetta del Poggetto. Il Circolo Tennis incrementa il numero dei campi negli anni ’60 realizzandone altri cinque, totalizzando così ben sette campi con superficie in terra rossa. Negli ultimi due anni sono stati fatti importanti investimenti su nuove superfici di gioco, realizzandone una in terra sintetica MANTOFLEX, e due in resina PLAY IT. Ad una importante Scuola Tennis, si aggiungono squadre maschili e femminili che partecipano ai campionati nazionale e regionali, sempre con risultati apprezzabili.

LO STAFF TECNICO Il nostro Staff tecnico è composto da: Istruttore di 2° Grado ROBERTO BORSETTO, Istruttore di 2° Grado SIMONE FERRIGNO, Istruttore di 1° Grado ENRICO IANNOLI, e il Preparatore Fisico di 1° Grado ANGELO PULVIRENTI.

IL REGOLAMENTO DELLA SCUOLA TENNIS La Scuola Avviamento Tennis 2015/2016 sarà svolta presso la nostra struttura a partire da lunedì 28 settembre, dal lunedì al venerdì con orario 14,30—18,30, e terminerà alla fine del mese di maggio, con uniche sospensioni durante le vacanze natalizie e pasquali. Durante l’anno saranno organizzate amichevoli, feste e la gita agli Internazionali d’Italia a Roma. Grazie ai tre campi coperti l’intero percorso didattico sarà garantito, e come ogni anno, dal 14 al 25 settembre dal lunedì al venerdì con orario 15,30 —18,00 saranno possibili prove gratuite per ogni bambino/a interessato/a a questo sport. Il pagamento del corso dovrà essere effettuato prima dell’inizio dei corsi. A ciascun allievo iscritto sarà fornito abbigliamento sportivo BABOLAT Gli iscritti prendono atto che l’ASD Poggetto dovrà approntare e sostenere l’organizzazione dei corsi e delle strutture accessorie, articolandole in base al numero degli iscritti, e alle caratteristiche degli allievi. Si conviene pertanto che il corso dovrà essere integralmente corrisposto anche in caso di parziale frequenza dell’allievo, che tuttavia potrà esercitare il diritto di recesso entro 8 giorni dalla domanda di iscrizione. A questa eventualità, l’ASD Poggetto si impegna a restituire integralmente la quota del corso, ad eccezione della quota di iscrizione. Al termine dei corsi si terrà la festa di fine scuola con la consegna dei diplomi e dei premi che avranno migliorato la loro tecnica e il loro impegno.

LA SCUOLA TENNIS PROGETTO MINITENNIS Il progetto è rivolto a tutti i bambini da 4 a 7 anni. La finalità è quella di favorire lo sviluppo della coordinazione attraverso un approccio ludico al tennis. Il Minitennis è quindi un gioco guidato da un Maestro con alcune semplici regole da Imparare. Un gioco da fare insieme ad altri bambini e il Maestro per sviluppare la conoscenza del proprio corpo a livello fisico e mentale. Gli spazi e i materiali sono dimensionati in modo tale che il bambino si trovi a suo agio: racchettine, minireti, palline in gommapiuma, palline depressurizzate, minicampi.

PROGETTO JUNIOR Il progetto è rivolto a tutti i bambini dagli 8 anni in poi, di tutti i livelli e con le più diverse motivazioni. La finalità è quella di favorire l’educazione allo sport, l’insegnamento tennistico e la formazione fisica. Esso si realizza attraverso una progressione didattica basata sul divertimento, ma anche lo sviluppo dello spirito agonistico e sportivo.

PROGETTO AGONISTICA Il progetto è rivolto a tutti i bambini che vogliono raggiungere un livello di gioco più elevato rispetto alle tecniche acquisite nei progetti precedenti. Durante le lezioni-allenamenti verranno affrontati aspetti tecnico-didatti e psicologici che con-sentiranno poi di affrontare tornei con adeguata preparazione.

Informazioni presso la segreteria del Circolo dal lunedì al venerdì dalle ore 14,30 alle ore 19,30, o sul nostro sito web.

A.S.D. Poggetto Via Michele Mercati 24/b

50139 Firenze Tel/Fax 055484465

Web: www.aspoggetto.it E mail: [email protected]

Settembre 2015 | 7 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 8: Il Reporter Q5 - Settembre 2015

#L’inchiesta

Le piazze fiorentine che cambiano volto...

a cura di Gianni Carpini e Elisabetta Pini

La città di domani/1

Quartiere 1 Quartiere 2 Quartiere 3 Quartiere 4 Quartiere 5

Piazzadel Carmine

PiazzaNannotti

PiazzaAcciaiuoli

Piazzadell’isolotto

PiazzaLeopoldo

Il 2015 è iniziato “a piedi” in piazza del Carmine. Dai primi di gennaio questa grande area

dell’Oltrarno è stata chiusa al traffi co nella sua parte centrale e in quella antistante la basilica. Una piccola-grande rivoluzio-ne per la viabilità della zona, un primo tassello di quel più ampio “piano dell’Oltrarno” annunciato da Palazzo Vecchio per valoriz-zare e promuovere la “rive gau-che” fi orentina. Da quest’estate, inoltre, è partito un cartellone di eventi di vario genere per ani-mare la piazza e, grazie al nuo-vo piano del commercio, sono arrivati qui fi ere e mercati: de-stinato a traslocare qua anche il mercato di Natale tedesco che, almeno per il 2015, abbandonerà piazza Santa Croce.

Nuovo look per piazza Ac-ciaiuoli, al Galluzzo. Sei mesi di lavori, un investi-

mento totale di 600mila euro fi nanziato da Esselunga, che lo scorso anno ha inaugurato il nuovo punto vendita in via Se-nese. Una pavimentazione in conglomerato trasparente al posto dell’asfalto, il rifacimento di liste, cordonati e zanelle, la ri-sistemazione delle aiuole al cen-tro della piazza con il ripristino del manto erboso, l’abbattimen-to di alcune piante malate e il reimpianto delle alberature nel-la loro confi gurazione originaria oltre all’installazione di un im-pianto di irrigazione e alla sosti-tuzione delle panchine: questi i principali interventi messi in atto per il cuore del borgo, che atten-de ora l’ultimazione del bypass.

Da “non piazza” pedonale a campo da gioco. Diffi ci-le trovarla sullo stradario:

piazza Nannotti è un rettango-lo di cemento di duemila metri quadrati proprio dietro piazza Alberti. Presto avrà un nuovo volto: via le scritte spray e gli ingombranti blocchi di cemen-to armato che fungono da fi o-riere. Al loro posto una pista da skateboard, campi da basket e pallavolo, nuove aiuole. Prevista anche una passerella pedonale che collegherà la piazza con via De Sanctis. Già stanziati 350mila euro, a cui si aggiunge un con-tributo economico di Burger King. Per la vicina piazza Alberti, dove sarà ripensata la viabilità, bisognerà invece aspettare: il progetto resta per il momento fermo al palo.

Il domani di piazza dell’Isolotto è su un “tappeto volante”. Defi -nito così dai suoi stessi creato-

ri, il progetto di riqualifi cazione dell’area prevede un lastricato continuo dalla chiesa al lungar-no, con usi diversi (pedoni, bici, auto) in base al colore. Il “tappe-to” dell’Isolotto è stato scelto tra i centouno progetti arrivati per il concorso internazionale lanciato dal Comune. Tutti dovevano ri-spettare le richieste dei cittadini, raccolte durante il percorso di partecipazione. Palazzo Vecchio ha messo sul piatto un milione di euro, ma secondo alcuni biso-gnerà spendere qualcosa in più per una piazza grande due etta-ri. I cittadini aspettano i cantieri: tutto dovrebbe essere concluso entro metà 2019.

Tramvia nel mezzo e una piazza gemella, con tan-to di contadini urbani. Nel

giro di un anno l’aspetto di piaz-za Leopoldo si è trasformato: mentre al centro continuano i la-vori per posare i binari del tram, nei due semicircoli laterali è stata ridisegnata la sosta (ora a lisca di pesce), piantati nuovi al-beri e realizzati posteggi riserva-ti ai diversamente abili. Anche il grande spazio davanti alla Coop cambia look, grazie a un investi-mento della grande insegna: nel-la piazza-giardino è stato creato un orto urbano, su cui si aff accia un bar gestito da ragazzi con la sindrome di Down. Tra le idee in cantiere, la creazione nell’area verde di un forno per il pane da gestire insieme alle associazioni.

Per ridisegnarne una si sono “scomodati” in cento. Per un’altra c’è l’eff etto tramvia che ne ha rivoluzionato l’aspetto. Sono alcune delle piazze fi orentine che si stanno trasformando insieme alla città. Quartiere per quartiere, ecco cinque aree che stanno cambiando volto e che – nello stesso tempo – stanno cambiando quello di centro e periferie.

8 | Settembre 2015

Page 9: Il Reporter Q5 - Settembre 2015

#L’inchiesta

Quartiere 1 Quartiere 2 Quartiere 3 Quartiere 4 Quartiere 5

piazze dei ciompie indipendenza

Piazzadelle cure

Piazzaelia dalla costa

Piazzapier vettori

Piazzadalmazia

L’autunno dovrebbe porta-re cambiamenti in piazza dei Ciompi. Grazie a un

milione e duecentomila euro di fi nanziamenti regionali e comu-nali, si provvederà al rifacimento del manto stradale, del giardino, del lastricato e del marciapiede. E dopo tanti progetti rimasti sul-la carta, si parla anche di mette-re mano, una volta per tutte, alla struttura del mercato: l’intenzio-ne di Palazzo Vecchio, secondo l’assessore Bettarini, è quella di trovare un accordo con gli ope-ratori e realizzarne una pubblica sotto cui posizionare i “casotti-ni”. Contro le tante diffi coltà di piazza Indipendenza, invece, va avanti l’idea di “occuparla” con eventi legati al mondo della cul-tura e dell’editoria.

La manutenzione ordinaria non basta più, a sollecitare un maggiore sforzo sono i

cittadini e il Quartiere 3. Parlia-mo di piazza Dalla Costa, dove si trovano anche il monumento ai caduti di Pian d’Albero e il centro polivalente “Il Porto”, entrambi al centro di due “ripuliture straordi-narie” organizzate da Q3 e Angeli del Bello. Il sistema fognario risul-ta danneggiato in più punti, e non mancano frequenti allagamenti. Un primo intervento da 150mila euro è previsto nel piano trienna-le degli investimenti 2015-17: con una mozione ad hoc, il Q3 chiede che questa cifra venga anticipata al 2015-16 e che vengano indivi-duate ulteriori risorse per una ri-qualifi cazione complessiva, che preveda anche l’eliminazione del-le barriere architettoniche.

Sarà maggio 2016 il mese delle “nuove Cure”, dopo la lunga attesa del proget-

to defi nitivo. Il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi è ottimista: i lavori per ridisegnare questa piazza-simbolo partiran-no nella primavera del prossimo anno. Sempre che non ci sia-no intoppi. Le linee guida sono quelle defi nite insieme ai cittadi-ni e agli architetti residenti nella zona durante le assemblee dei Cento Luoghi di renziana me-moria. Come cambierà l’area? Una coppia di rotonde anti-in-gorgo, una ai piedi del cavalca-via, l’altra in mezzo alla piazza. Più spazio pedonale, soprattut-to davanti ai banchi del mercato, nuovi alberi e lo stesso numero di posti auto. Costo del cantiere, due milioni di euro.

Le idee per rivoluzionarla ci sono, il progetto ancora no. È stata un’associazione

(Save the City) a organizzare assemblee e laboratori per ca-pire come i cittadini vorrebbero cambiare questa grande area a metà strada tra ponte alla Vitto-ria e San Frediano. Che oggi – di-cono i residenti – somiglia più a un grande spartitraffi co che non a una piazza. Tra le idee, un mer-cato rionale “modello Santo Spi-rito”, una piazza unica e non più spezzata in due dal parcheggio (recuperando i posti auto tut-to attorno), più verde e un orto urbano sperimentale. Dibattito aperto, invece, sulla possibilità di pedonalizzarne un lato. Intan-to, il Quartiere 4 ha riportato qui eventi e iniziative.

Cercasi una nuova casa per il mercato di piazza Dalmazia, alle prese con

i lavori della tramvia. In attesa dell’approvazione della variante che permetterà il passaggio del-la linea 3 da via di Rifredi (là dove ora sono ospitati i banchi), è allo studio il trasloco defi nitivo degli ambulanti. L’ipotesi più accredi-tata è quella che vede il mercato farsi in due: metà delle bancarel-le, soprattutto i commercianti di frutta e verdura, dovrebbe spo-starsi nell’area alberata davanti al cinema, mentre la seconda metà si trasferirebbe dall’altra parte della strada, in una piazza pe-donale che verrà creata davanti ai grandi magazzini, al posto di due isole verdi fi nora usate come spartitraffi co.

Se per molte aree ci sono novità in pentola, altre sono invece in attesa di progetti di rinascita. Alcuni sono mutati più volte nel tempo, altri aspettano il via o devono ancora essere messi sulla carta. Ecco allora un viaggio in cinque tappe tra le piazze fi orentine che attendono di essere “ridisegnate”.

...E quelle in attesa di essere “ridisegnate”

La città di domani/2

SEGNALACI LA TUA PIAZZAHai idee, proposte o segnalazioni per qualche piazza? Mandaci una mail, foto o video a [email protected]

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#ioaiutofi renze

Le nubi nere in cielo, il forte vento. Poi una violentissima pioggia, 35 millimetri d’acqua in appena tre quarti d’o-ra. Grandine, auto e cassonetti portati via dal fi ume che aveva preso a scorrere per le strade. E quando infi ne la

furia si è placata, il parco dell’Anconella non c’era più. Distrutto. Cancellato dal nubifragio che lo scorso 1° agosto ha stravolto la zona sud di Firenze, lasciando dietro di sé alberi abbattuti, strade e case allagate, ferrovie interrotte e una decina di feriti. I pioppi bianchi e gli alti pini che almeno una volta avevano off erto ombra e riparo a tutti i fi orentini di colpo erano a terra, i tronchi spez-zati come ramoscelli. Risolta l’emergenza, è cominciata la conta dei danni. Circa centocinquanta alberi caduti solo all’Anconella. Mille, su per giù, in tutto il quartiere 3, più di quelli rimasti in piedi che, a loro volta, hanno comunque avuto bisogno di con-trolli, potature o – in un centinaio di casi – abbattimenti. Sono stati ridotti in scaglie e trasformati in cippato da utilizzare come combustibile o come materia prima. Ma adesso c’è da ripianta-re tutto. L’obiettivo di Palazzo Vecchio, annunciato dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini, è iniziare a ottobre. Il Comune da solo, però, non può farcela. Una prima stima a pochi giorni dal nubifragio parlava di danni in città per venti milioni di euro.

Cifra da rivedere al rialzo, fosse anche solo perché non tiene conto dei danni alle strutture private. E l’Anconella rappresenta una porzione considerevole di questo triste bilancio. Per questo, all’indomani del disastro, è stato lo stesso sindaco Dario Nardella a lanciare la campagna, con tanto di hashtag, “#ioaiutofi renze”. La macchina della solidarietà si è messa subito in moto. Tra i primi a farsi avanti Legacoop Toscana, che ha deciso di “adottare” il parco dell’Anconella: l’associazione regionale delle cooperative si farà carico per intero della ripiantumazione di tutto il parco attraverso la Coop Agriambiente Mugello, una sua associata. Nei prossimi mesi saranno piantati alberi 2.0, dotati di microchip in grado di aggiornare costantemente sullo sviluppo di fusti e radici. Ma nemmeno i “semplici” cittadini sono rimasti con le mani in mano: già dalle prime ore successive alla tempesta, erano tanti quelli scesi in strada ad aiutare le squadre della protezione civile e oggi, a oltre un mese di distanza, si stanno attrezzando per la grande cena di solidarietà che il Quartiere 3 organizzerà a fi ne settembre in una delle sue piazze simbolo. Altre raccolte fondi in occasione della Rifi colona e della Festa dello sport, costretta a traslocare ai giardini della Nave a Rovezzano. Senza dimenticare, però, la sua sede storica, ovvero l’Anconella.

Andrea Tani

Anconella,tutti in campo per il parcoLa macchina della solidarietà si è messa in moto: Legacoop Toscana ha decisodi “adottare” il giardino. In arrivo alberi 2.0

Dopo la tempesta del 1° agosto

IO AIUTO FIRENZEUn gesto di solidarietà attraverso una donazione sul conto corrente bancario o sul conto postale del Comune di Firenze per contribuire a far rinascere il parco dell'Anconella e dell'Albereta

Questi gli estremi per il versamento:

Comune di FirenzeConto corrente bancario iban: IT20X0616002832000000161C01Conto corrente postale: 21747514Causale:Donazione a favore della ricostruzionedel parco Anconella e Albereta

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FIRMAFIRMAANCHE TUFirma anche tu per mettere fuori gioco chi non rispetta valori e personeL'Alleanza delle Cooperative Italiane promuove una raccolta di �rme per chiedere al Parlamento una legge con misure più severe contro le false cooperative che raggirano regole e lavoratori.

In particolare la proposta di legge porterà: • revisioni immediate per le cooperative non controllate da tempo

o attive nei settori più a rischio• cancellazione dall’Albo delle cooperative non controllate• controlli incrociati con l’Agenzia delle Entrate per bloccare chi apre e chiude

l’attività per non pagare i contributi

Ma l’impegno dell’Alleanza delle Cooperative Italiane per la legalità non si ferma qui.

Insieme lavoreremo per il ra�orzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali e ci mobiliteremo: • per una riforma che garantisca trasparenza negli appalti• contro le gare al massimo ribasso che portano al mancato rispetto

dei contratti di lavoro• contro le in�ltrazioni ma�ose nell’economia sana

STOPalle false cooperativealle false cooperative

LE IMPRESE COOPERATIVEPER UN’ ECONOMIA PULITA

Per seguire il nostro impegno per la legalità:www.stopfalsecooperative.it

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Salviamola Crusca.Con una parolaDa questo mese Unicoop Firenze si mobilita portando l’Accademia davantial grande pubblico con iniziative, maxicruciverbae incontri con i linguisti

La lingua italiana entra al supermer-cato per mettere i clienti a tu per tu con gli esperti in materia. Obiettivo: salvare la più antica istituzione per

lo studio e la salvaguardia del nostro idioma, che ha sede proprio a Firenze da 430 anni, l’Accademia della Crusca. Per la mancan-za di fondi, la “casa” del giusto parlare non naviga in buone acque. Di recente il suo presidente Claudio Marazzini ha lanciato un grido di allarme perché, nel caso in cui non arrivino risorse da Stato e Regione, l’en-te sarà costretto a tagliare ricerca e borse di studio per i giovani, la linfa vitale per questa realtà. Un appello al quale ha risposto una della più grandi insegne della Toscana. Da questo mese di settembre Unicoop Firen-ze si mobilita portando l’Accademia della Crusca davanti al grande pubblico con ini-ziative, maxicruciverba e incontri con i lin-guisti, ospitati nelle trenta Bibliocoop attive in altrettanti supermercati. Si tratta di angoli dedicati alla lettura e al prestito gratuito, ge-stiti insieme alle biblioteche del territorio. A Firenze si trovano in quattro punti vendita Coop: Gavinana, Ponte a Greve, Novoli e via Cimabue. In cantiere ci sono anche visite guidate nel quartier generale della Crusca, la suggestiva villa medicea di Castello, e un grande evento dedicato alla lingua italiana,

che coinvolgerà nomi di spicco, intellettuali e artisti. “È un modo per far capire che un centro di ricerca della lingua italiana non è aff atto un’istituzione polverosa – ha spiega-to Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, la “nume-ro uno” dei soci della cooperativa di consu-mo – ma un luogo dove si creano i valori che più ci stanno a cuore: identità e cittadinanza”. Dopo la raccolta fondi popolare “Abbraccia il Battistero”, che ha destinato oltre duecen-tomila euro al celebre monumento, Unicoop Firenze dà quindi il via a una nuova campa-gna a sostegno della cultura, perché anche la parola è un’opera d’arte da tutelare. Questa volta non saranno le singole persone a so-stenere l’iniziativa con micro-donazioni, ma la stessa cooperativa di consumo devolverà all’Accademia della Crusca i fondi per la ri-cerca. La cifra non è ancora stata fi ssata, ma sarà calcolata in base al ritorno di immagine registrato da Unicoop Firenze, con una vera e propria azione di “marketing culturale”, una sponsorizzazione sui generis.

Informazioni sulla campagnasono disponibili sul sitowww.coopfi renze.it

#Società

La campagna

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#Un mese in una pagina

i teatri si aprono,Tra cafè e scuole

Il teatro cambia pelle, e si trasforma da luogo dove fermarsi e vivere un’esperienza da spettatore a piattaforma ideale in cui immergersi da veri protagonisti. Anche Firenze si sta adeguando a questa nuova tendenza, proponendo ai fruitori luoghi che siano sempre più polivalenti. Luoghi di rinascita, sempre più valorizzati. Basti pensare al Teatro Niccolini (ex Teatro del Cocomero, in via Ricasoli),

il più antico della città fondato nel 1652 (sul cui palcoscenico, tra gli altri, hanno recitato anche Paolo Poli e Carmelo Bene) e per anni lasciato in stato di completo abbandono fi no a quando, nel 2006, Mauro Pagliai, titolare della casa editrice Polistampa, lo acquistò per farne uno spazio polivalente, che abbinasse al teatro anche il cinema, i dibattiti e la musica, oltre a un caff è letterario aperto al pubblico ogni giorno dell’anno. Sono quasi dieci anni che i lavori di restauro e adeguamento vanno avanti, ed entro la fi ne del 2015 – fanno sapere dalla casa editrice – il rinato spazio dovrebbe tornare ad aprirsi alla città. Vicino fi -sicamente ma anche per questioni “anagrafi che” è il Teatro della Pergola (fondato nel 1656), primo teatro all’italiana del Bel Paese e storico punto di ritrovo per gli appassionati di palcoscenico d’autore, che da quando è stato acquistato dal Comune di Firenze (insieme alla Cassa di Risparmio) e trasformato nella Fondazione omonima, ha dato vita – parallelamente al calendario di spettacoli, che continuano a essere di altissimo livello – a una serie di iniziative per aspiranti professionisti del teatro, affi ancate da occasioni per dilettanti e appassionati. Per chi vuol fare sul serio c’è la neonata scuola Oltrarno, corso triennale di tecnica attoriale che vede nelle vesti di direttore nientepopodimenoche Pierfrancesco Favino, rivolta a una selezione di ragazzi tra i 18 e i 28 anni che vogliono avere un futuro sul palcoscenico. È destinato ai professionisti il corso biennale Orazio Costa, basato sul metodo mimico, mentre altri corsi sono aperti a chiunque abbia voglia di esplorare questo mondo. Stessa direzione è quella che sta prendendo la nuova Opera, le cui porte si stanno aprendo sempre più nella direzione della formazione e della cultura a 360 gradi. La sezione Edu propone (da diversi anni, ad onor del vero) una serie di iniziative di avvicinamento all’opera dedicate alle scuole, a cui si è andata ad aggiungere, negli ultimi anni, un’interessante off erta che porta i ragazzi direttamente sul palco insieme a tenori e soprani, come nel caso del progetto “All’Opera!”, organizzato dall’associazione Venti Lucenti. Non resta che dire “si alzi il sipario”... sì, ma sul pubblico.

Barbara Biondi

Non solo spettacoli

Il teatro Niccolini prima del restauro cominciato nel 2006

Al “Parco degli animali”

la pensione per cani torna in inverno?Un “albergo” da tutto esaurito, per ospiti rigorosamente a quattro zampe. La pensione estiva per i

cani attivata quest’anno al “Parco degli animali” di Ugnano è stata presa d’assalto: sono stati deci-ne i quattrozampe ospitati a partire dal 22 giugno, giorno dell’inizio del servizio, con la struttura che ha registrato il “sold out” fi no alla prima settimana di settembre. Tanto che ora si pensa già a replicare. “Siamo stati inondati di richieste di soggiorno fi n dall’inizio del servizio, che abbiamo realizzato con l’obiettivo di prevenire il fenomeno, purtroppo ancora troppo diff uso, degli abbandoni soprattutto a ridosso delle vacanze – ha fatto il punto l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – si tratta di un pro-getto sperimentale che andrà avanti fi no alla fi ne di settembre: per quest’anno abbiamo deciso con il direttore di accettare solo le richieste dei residenti nel comune di Firenze, per cercare di organizzare al meglio l’attività, ma visto il successo registrato stiamo valutando di estendere il servizio ad altri mesi dell’anno come, ad esempio, il periodo delle vacanze invernali, pensando di fare un buon servizio ai cittadini”. Durante la giornata – viene spiegato – gli ospiti a pensione escono a passeggio almeno due volte al giorno. E i padroni che hanno lasciato qua i loro cani hanno mostrato di gradire il servizio. Il 5 per cento delle richieste sono state per il fi ne settimana, il 60% per un periodo di due settimane e il 35% per tre settimane. Per informazioni è possibile telefonare direttamente al “Parco degli animali”, al numero 055.7352018.

Lupi di Toscana

incontri e concorso per l’ex casermaLa caserma Gonzaga “marcia” verso il futuro. Prosegue il lavoro per la trasformazione e il recupero

dell’ex Lupi di Toscana, passata negli scorsi mesi dal Demanio al Comune di Firenze. Dopo la maratona dell’ascolto del 21 febbraio, Palazzo Vecchio ha lanciato un avviso pubblico per chiedere idee e proposte per capire la fattibilità del progetto di trasformazione ipotizzato, ovvero un progetto che si basi sul 50 per cento della superfi cie destinata ad housing sociale. All’avviso hanno risposto due privati, con due progetti che mettono insieme una parte adibita a edilizia residenziale riservata alle fasce più deboli della società e un’altra a servizi e commerciale, senza dimenticare verde, piste ciclabili e viabilità. Entrambi gli studi – viene spiegato – confermano la fattibilità del progetto comunale. E ora si prosegue con un nuovo step partecipativo, per cui il Comune ha già fatto richiesta di fi nanziamento all’autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione, che dovrebbe aprirsi a otto-bre per concludersi a marzo. Il 2016, poi, sarà l’anno del lancio del concorso internazionale di proget-tazione, e il processo partecipativo si concluderà con una mostra dei progetti selezionati. L’obiettivo, insomma, è quello di far conoscere il progetto di trasformazione coinvolgendo il più possibile gli oltre settantamila abitanti dell’area. “Sarà un percorso intenso, sei mesi di incontri pubblici, focus group, videointerviste e passeggiate dentro l’area della caserma. Coinvolgeremo i cittadini per disegnare in-sieme a loro il futuro”, ha spiegato il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni.

Viale Morgagni & Co.

i sottopassi si rifanno il lookUn altro sottopasso pedonale si è rifatto il look, andando così ad allungare la lista di quelli rimessi

a nuovo negli ultimi tempi in città. Dopo i sottopassi del cimitero di Trespiano, di viale Guidoni e il collegamento ciclopedonale tra il parcheggio di viale Corsica e le vie di Rifredi e Bini, lo scorso mese è stata completata la riqualifi cazione del sottopasso di viale Morgagni, in prossimità della Casa dello Studente. “Con questo intervento restituiamo agli abitanti e agli studenti un sottopasso pulito e tinteggiato ex novo – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – si tratta di una infra-struttura importante perché consente di attraversare il viale Morgagni, interessato dai cantieri della tramvia, agevolmente e in piena sicurezza”. In concreto, sono stati eff ettuati una pulizia accurata delle caditoie e dei grigliati, la video-ispezione delle tubazioni di smaltimento interrate e il lavaggio interno delle tubazioni di recupero delle acque piovane. Per quanto riguarda le pareti del sottopasso, sono state sistemate le porzioni di intonaco rovinate per poi passare all’imbiancatura, con l’applicazione della vernice antigraffi ti. Infi ne è stata la volta della pulizia delle fi niture e della verniciatura di ringhiere, corrimano e recinzioni.

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Il Reporter del Q5 raggiunge le famiglie del quartiere 5 di Firenze

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#Cultura

In gelateria... ce n’è per tutti i gustiDal “catrame” al “gelso”, fra coni e coppette: viaggio (goloso) in alcune sorbetterie fi orentine

Cosa scegliere? Una classica accoppiata crema e cioccolata, un rinfrescante binomio

limone e fragola o uno strava-gante mix di pistacchio e angu-ria? E ancora, cedere alla tenta-zione o ascoltare la voce della coscienza e tener conto dell’im-placabile conto delle calorie? Ma soprattutto... cono o coppetta? E questi sono solo alcuni degli interrogativi “esistenziali” che af-follano la mente degli amanti del gelato, con gli occhi spalancati e le papille gustative in fermento davanti a una dolce vetrina che propone invitanti vaschette co-lorate. Perché, quando si tratta di gelati, la città del Giglio ne ha letteralmente “per tutti i gusti”. Partiamo ad esempio da quelli particolarissimi proposti dalla piccola gelateria artigianale “La Sorbettiera”, in piazza Torquato Tasso: a due passi dai meravi-gliosi aff reschi della Cappella Brancacci, nel cuore dell’Oltrar-no, si possono assaporare gli aro-

mi del “catrame”, un indimenti-cabile cioccolato fondente, del limone e salvia o del gelso bian-co, gelosamente custoditi nelle carapine del bancone. I proprie-tari sono due simpatici ragazzi fi orentini, che servono coni e coppette praticamente sull’uscio del locale, in quanto la maggior parte dello spazio è occupata dal laboratorio. “Il Sorriso” – assi-curano i suoi fan – propone un cioccolato decisamente irresisti-bile, oltre a porzioni abbondan-ti e gusti originali: non stupisce dunque che la storica gelateria di Firenze sud, che può contare su un pubblico di “afi cionados”, convinca molti a spostarsi fi n qua per una golosa deviazione. Una storia (e una gestione) tutta al femminile è quella della gela-teria “La Carraia”, che prende il nome dal celebre ponte nel cuo-re della città, dove concedersi una dolce pausa dalle bellezze artistiche e dai negozi delle vie del centro, magari standosene seduti sulla spalletta del ponte

Elisa Lami

Ancora estate

La gelateria La Sorbettiera, in piazza Torquato Tasso

lasciandosi cullare dalla piace-vole brezza che spesso soffi a sui lungarni fi orentini. Un ponte più in là c’è la gelateria Santa Trinita, altro gettonatissimo pit-stop tra una visita e l’altra, dove a dispo-sizione dei clienti ci sono anche una serie di prodotti made in Tuscany. A un balzo da Palazzo Pitti, alla gelateria “La Passera” si può invece gustare un ottimo gelato immersi nella cornice di quella gemma ancora poco co-nosciuta che è piazza della Pas-sera. Fuori dal canonico circuito turistico ma a metà strada tra il giardino dell’Orticoltura e la Fortezza, nella zona nord della città, si trova la rinomata gela-teria “De’ Medici”, un connubio di eleganza, raffi natezza e gusto che propone una produzione gelatiera all’altezza del prestigio-so nome del locale: imperdibili i “monodose”, piccole estasi di piacere in grado di soddisfare anche i palati più scettici ed esi-genti. Perché un gelato al giorno toglie il medico di torno, giusto?

Shopping, musicad’autore e laboratoriper i bambini: un mese da vivere

È uno dei mesi più belli dell’anno, settembre. Il sole

è tiepido, le giornate ancora lunghe ed è il momento ideale per partire con nuove avven-ture e progetti speciali. Anche il cartellone fi orentino non la-scia spazio alla noia, inanellan-do un evento dopo l’altro. Il 17 settembre i modaioli di tutta la città troveranno pane per i loro denti con la terza edizione del-la Vogue Fashion’s Night Out, una serata a tutto shopping durante la quale i negozi del centro rimarranno aperti fi no alle 23 proponendo ai patiti degli acquisti fi rmati oggetti in edizione limitata. Per quan-to riguarda invece l’universo della musica, si può comin-ciare fi n da subito a mettere un post-it per la serata del 22, quando sul palco dell’Obihall si esibirà l’ex Genesis Steve Hackett. Bisognerà poi aspet-tare il 30 per assistere dal vivo alla perfomance dell’istrionico Mika che – reduce dall’espe-rienza come giudice a X Factor Italia – si esibirà davanti ai suoi fan al Nelson Mandela Forum. Altro mese altra corsa per Max Pezzali, amatissimo dai no-stalgici degli anni Novanta ma non solo: il cantautore di Pavia si esibirà sempre al Mandela il 2 ottobre. E se i più piccoli potranno contare su un pro-gramma di laboratori organiz-zati ad hoc a Palazzo Vecchio da Mus.E e dai Musei civici fi orentini (ad esempio il 26 settembre alle 16.30 toccherà a “Nel paese dei mostri selvaggi” di Maurice Sendak, attività de-dicata alle famiglie con bam-bini tra i tre e i cinque anni), sempre nel palazzo comunale, ma all’interno della Sala d’Ar-me, genitori e ragazzi di ogni età potranno godere (ancora fi no a fi ne ottobre) dell’espe-rienza targata “Magnifi cent”, opera digitale che concentra secoli di storia fi orentina in un racconto multimediale creato su misura del luogo dal digital artist Felice Limosani. E se an-cora non si è trovato il tempo o il modo (causa canicola?) di andare a visitare la mostra “Human” dell’inglese Antony Gormley al Forte Belvedere, questo mese potrebbe essere l’occasione giusta per farci un salto (fi no al 27 settembre, in-gresso libero).

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Festival-delle-Economie-del-Terzo-Millennio

Robert Jhonson, già consulente del presidente Usa Bill Clinton, sarà ospite del Festival delle Economie del Terzo Millennioa Castelfranco di Sopra

Fuori porta

il Valdarno e la new economy

Si svolge a Castelfranco di Sopra, dal 29 settembre al 1° ottobre, la prima edizione del Festival delle Economie del Terzo Millennio,

organizzato nel borgo del Valdarno dalla Fondazione Terra Franca - Il Paese che vorrei onlus. La tre giorni convoglia nel borgo dell’are-tino economisti e studiosi internazionali uniti a imprenditori locali reduci da esperienze virtuose, per confrontarsi a vicenda e off rire soluzioni possibili per aff rontare la diffi cile situazione globale. “Il Festival è un momento di catalizzazione, approfondimento e rag-gruppamento di tutte quelle iniziative, idee e soluzioni che girano per l’aria – spiega Flora Grandis, organizzatrice e presidente della Fondazione – il punto di inizio di un percorso che, partendo dall’e-same della situazione e snodandosi in altri appuntamenti ravvici-nati, serva ad ottenere sempre più conoscenza e strumenti pratici per aff rontarla. Un modo per dire che un’altra economia a servizio dell’uomo è possibile”. La guest star del Festival, Robert Jhonson, esperto statunitense in psicologia del cambiamento, già consulente dell’ex presidente Usa Bill Clinton, del fondatore di Microsoft Bill Gates e del campione di basket Michael Jordan, esperto nella te-rapia delle malattie emotivamente indotte, a Castelfranco terrà tre conferenze. Tra gli altri appuntamenti in programma, gli interventi dell’avvocato e saggista Marco Della Luna e dello studioso e ricerca-tore Bruno Di Loreto Wurms, la presentazione del libro del socio-logo Enrico Caldari “Liberi dal sistema, come cambiare il mondo partendo da sé” e l’intervento di Alessandro Govoni su “Il sistema bancario area euro-dollaro”. Ma non è tutto, il Festival è fatto anche di novità e confronti, e proprio per questo nelle strade del borgo verranno allestiti una serie di sportelli di consulenza al consumato-re, come lo sportello psicolegale e Adr Resolution, che favoriscono la risoluzione delle controversie in maniera alternativa, ma anche Banca Etica e uno speciale “uffi cio di collocamento” che metterà in contatto aziende e mondo del lavoro. Inoltre, ci saranno una serie di stand enogastronomici e spazi ad hoc per produttori biologici, dove saranno organizzate degustazioni. Infi ne sarà possibile partecipare a visite guidate del centro di Castelfranco, per scoprire gli scorci di un borgo considerato tra i più belli d’Italia.

Poesia contemporaneamade in florence

È un caleidoscopio di sug-gestioni quello che viene

fuori da “Grec”, antologia che raccoglie le poesie di una serie di autori contemporanei selezio-nati da Aletti Editore. Un colla-ge di personaggi variopinti tra cui spicca il fi orentino Lorenzo Mossani con i suoi versi. Mossa-ni, 36 anni, giornalista sportivo con una grande passione per la letteratura, ha saputo incanalare il suo lato più intimo nei quin-dici componimenti proposti nella pubblicazione. “Crisalidi in volo”, così si intitola la sua rac-colta nella raccolta, quindici mo-menti che racchiudono in pochi versi momenti di vita vissuta.

Riforma Franceschini:cambio ai verticidi Uffizi, bargelloe accademia

Valzer di poltrone nei musei statali fi orentini,

che con l’arrivo della riforma dei beni culturali fi rmata dal ministro Dario Franceschini hanno subito diversi stravolgi-menti. Innanzitutto sono cam-biati i vertici dei tre principali musei della città (anche se, di fatto, non sono ancora entrati in carica), selezionati tramite un bando pubblico. Agli Uffi zi, al posto del direttore Antonio Natali, che dal 2006 guida la più importante galleria fi oren-tina, arriverà Eike Schmidt, 47 anni, storico dell’arte tedesco. Alla Galleria dell’Accademia, Angelo Tartuferi, che prima di arrivare qua aveva a lungo lavorato come direttore di di-partimento agli Uffi zi, lascia il posto a Cecilie Hollberg, 48 anni, tedesca anche lei, di professione storica e manager culturale. E infi ne al museo del Bargello, fi no ad oggi gestito da Ilaria Ciseri, arriverà la na-poletana Paola D’Agostino, 43 anni, storica dell’arte.

In libreria Nei musei

16 | Settembre 2015

Page 17: Il Reporter Q5 - Settembre 2015

Capitan Stoviglia era un temibile pirata. In tutti i mari del globo, era conosciuto per la sua fama di filibustie-re e avventuriero. Ma a renderlo noto era anche la sua fame proverbiale che ne spiegava il pancione e la mole corpulenta. Capitan Stoviglia era ghiotto soprat-tutto di pasta e ancor di più di spaghetti al pomodoro.

Non a caso si chiamava così: al posto della mano de-stra, che aveva perduto in una lotta subacquea con uno squalo, Capitan Stoviglia si era fatto mettere un grosso e lungo forchettone d’argento. Con quel-lo era solito arrotolare l’intera montagnola di spaghetti che ogni giorno ordinava al mozzo-chef di preparargli.

Amava così tanto la pasta al pomodoro che una volta fece rinchiudere nelle segrete della stiva un marinaio che si era pappato l’ultimo pacco di penne della cambusa. Un al-tro venne spinto in mare perché aveva fatto legger-mente scuocere i rigatoni. Non solo, Capitan Stoviglia adorava la pasta a tal punto da aver chiamato la sua nave Bucatino.

La vita di Ca-pitan Stoviglia p r o c e d e v a sempre uguale con il solito tran tran di razzie nei porti, risse nelle balere, botte da orbi alla ciurma e ov-viamente, manco a dirlo, abbondanti pastasciutte alla

pomarola. Finché un giorno un misterioso figuro cono-sciuto in una balera di Taiwan raccontò a Capitan Sto-viglia la leggenda di un meraviglioso tesoro custodito in una grotta nel cuore di Toscana: un forziere pieno di spaghetti d’oro nascosto dall’inventore della pasta, Picio de Fusillis, ai piedi del Ponte Vecchio a Firenze. Picio era stato il cuoco fidato dell’ingegnosa Caterina de’ Medici, la prima a capire che gli spilloni per capelli erano ottimi strumenti per arrotolare gli spaghetti.

Fu proprio lei a regalare a Picio lo scrigno di pastasciutta

d’oro per rin-graziarlo

d e l l e

sue pre-libatezze. Lo sfo rtu n ato cuoco lo celò in una spelon-

ca quando fu costretto a fuggire

da Firenze per colpa di una terribile epidemia

di varicella. Poi, non riuscì a fare più ritorno in città e a recuperarlo. Capitan Stoviglia chiamò subito a raccolta la ciurma e spiegate le vele della Bucatino puntò il timone verso il Mediterraneo.

Dopo settimane di navigazione, la Bucatino finalmente raggiunse Bocca d’Arno e risalendo il fiume arrivò in prossimità del Ponte Vecchio. Capitan Stoviglia aspettò la notte per entrare in azione. Quatto quatto, penò un bel po’ prima di scovare l’entrata della spelonca ai piedi del Ponte. Ma la faticaccia venne ricompensata dallo spettacolo che il pirata si trovò di fronte una volta aperto il forziere: centinaia di spaghetti d’oro lucentissimi e decorati da pietre e brillanti colorati. Ca-pitan Stoviglia non seppe resistere.

Con l’acquolina in bocca, bramoso come un lupo affa-mato, azzannò con foga gli invitanti spaghetti dorati. Bellissimi e apparentemente buonissimi ma anche duri, durissimi come sassi. Dalla bocca di Capitan Stoviglia si alzò un grido e non era di gioia: richiuse le fauci in preda a un acuto dolore e tanti denti quanti ne aveva in bocca caddero all’istante per terra.

Il pirata ululò dal male e scappò via dalla grotta e dal tesoro d’oro, vittima della sua stessa ingordigia.

Umiliato e sdentato non ebbe nemmeno il co-raggio di farsi rivedere dalla ciurma. Nes-

suno seppe che fine fece. Ma una cosa è cer-

ta: da quel giorno, tutti cominciaro-no a chiamarlo Capitan Brodino.

#Il Reporter dei piccoli

Capitan Stoviglia e gli spaghetti d’oro

Con indosso il pigiama prima di addormentarvi, in compa-gnia di mamma e papà oppure da soli, mentre fate merenda o una pausa dai compiti. Care bambine e cari bambini, lettori in erba de Il Reporter, questa favoletta è dedicata a voi. Da oggi, ogni mese ve ne propor-remo una, sperando di intrat-tenervi per un po' e, magari, di strapparvi un sorriso.

Settembre 2015 | 17

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#Sport

Ripartita la stagione

la favola (viola)di Abdou Diakhate“Scoperto” mentre giocavaa calcio in piazza con gli amici

Piccoli campioni crescono

C’era una volta un ragazzino senega-lese che si diverti-va a giocare a pal-

lone in piazza Indipendenza, nel cuore di Firenze. Il suo nome è Abdou Lahat Diakhate (foto dal suo pro� lo Facebook) e questa è la sua storia. Non l’ennesima sto-riella del bambino che sognava un futuro da calciatore giocando alla Playstation o al campetto di allenamento con i compagni di squadra, magari accompagna-to dal padre che lo iscrive a un

Irene Delfino

provino dopo l’altro convinto di avere in casa un baby campione. Fate un punto e andate a capo. O se preferite un linguaggio più moderno, resettate tutto. Per-ché qui siamo di fronte a una vera favola, riscritta in chiave moderna. Tre anni fa, in piazza Indipendenza, sembra un gior-no come tutti gli altri, con fi umi di automobilisti frettolosi che la attraversano per recarsi al lavo-ro. Vicino alle panchine, invece, c’è un altro mondo, quello dei ragazzini senegalesi, a cui basta

un pallone da calcio per divertir-si. Due mondi vicini pochi me-tri, ma lontanissimi. Che quasi non si accorgono l’uno dell’al-tro. Quel giorno, però, qualco-sa cambia. Perché fermo a quel semaforo rosso c’è anche Stefa-no Cappelletti, uno dei respon-sabili del settore giovanile della Fiorentina. A diff erenza degli altri automobilisti si accorge dei ragazzini che giocano a calcio e di uno di loro particolarmente dotato. Del resto, è il suo lavo-ro scovare talenti. “Quanti anni

hai?”, chiede Stefano ad Abdou. “Tredici”. Cappelletti è stupito: “Ma come, sei del 1998?” “Fine dicembre”, risponde Diakhate. Praticamente un ‘99, visto che è nato a Dakar il 31 dicembre. Ma questo il responsabile del settore giovanile viola lo scoprirà solo in seguito. Stefano, prima di tornare alla macchina, invita il ragazzino a presentarsi alla sede della Fiorentina. Ed eccolo qua. In un batter d’occhio ha com-piuto la scalata dai Giovanissimi alla corte di Sousa, visibilmen-te impressionato dalle doti del sedicenne centrocampista, che unisce fi sico e tecnica, capacità di interdizione e colpi di classe, più una spiccata personalità. Il suo valore di mercato dal 2014 ad oggi è lievitato, raggiungendo il gradino più alto fra i baby vio-la. E sembra destinato a crescere ancora. La Fiorentina sa di avere in rosa un futuro campione e ha prontamente deciso di blindarlo con un contratto quadriennale, nonostante Diakhate sia ancora minorenne, per allontanare le ripetute avance di top club d’Ol-tremanica. Il suo procuratore è Raiola, ma lasciamo stare (per il momento) i paragoni con Pogba: il migliore augurio è che diventi Diakhate.

Il nuovo allenatore della Fiorentina Paulo Sousa: la sua prima stagione sulla panchina viola è iniziata ufficialmente da poche settimane

Pallavolo

il bisonte alla caricaNinkovic, Martinuzzo, le registe Fiamma Mazzini e Ilka Van

de Vyver, Perinelli e Vanzurova. Il Bisonte Firenze si è rinno-vato, con l’obiettivo di vestire il ruolo di sorpresa del campionato di serie A1. Dopo una straordinaria salvezza, la squadra allena-ta da Francesca Vannini mette nel mirino i play-off, anche se il campionato si annuncia più difficile della passata stagione. Belli e sinceri i ringraziamenti del presidente Elio Sità alle giocatrici protagoniste di questa favola dalla B1 alla A1: “Purtroppo ogni anno arriva il momento in cui si devono prendere delle decisioni, e quando le strade si dividono con giocatrici con cui si stabilisco-no rapporti non solo professionali, ma anche di stima e di affetto, è difficile e anche un po’ triste salutarsi. Voglio comunque rin-graziare tutte le otto ragazze che non continueranno con noi per quanto hanno dato alla nostra società, e ovviamente auguro loro le più belle fortune sia a livello di carriera che personale. Ci tengo però in maniera particolare a ringraziare il nostro capitano Fede-rica Mastrodicasa, che si è sempre comportata in modo irreprensi-bile nei tre anni in cui è stata con noi, Giorgia Vingaretti e Letizia Savelli, il nostro simbolo visti i sei anni passati in questa società”.

un settembre “caldissimo”

Si è ormai aperto il sipario sulla stagione 2015/16 della Fiorentina. Anzi, della “nuova Fiorentina”, diversa nell’allenatore, nei gioca-

tori e nel modo di stare in campo. Il nuovo tecnico Paulo Sousa ha portato tante novità e un gioco completamente diverso sia da quello di Montella che da quello di Prandelli. E ora, dopo un calciomercato che ha visto rivoluzionare la rosa (tanti addii, più o meno discussi, da quello con strascichi di Salah alla partenza nel silenzio del “Pek” Pizarro, passando per Vargas, Aquilani e Mario Gomez, ma anche importanti conferme e nuovi arrivati che hanno saputo integrarsi subito), è già tempo di fare sul serio, con il campionato ripartito da qualche settimana. Il settembre di serie A è cominciato per i viola con la sfi da interna col Genoa, per proseguire una settimana dopo contro la neo-promossa Carpi. Poi, nel primo turno infrasettima-nale, il derby dell’Appennino col Bologna, mentre il mese si chiu-de con lo scontro esterno contro la nuova Inter di Mancini. Dopo un’estate caldissima, insomma, anche settembre non sarà da meno.

Lorenzo Mossani

Baseball

corsa verso la serie aLa stagione del “batti e corri” ha ritrovato una grande protagoni-

sta, la Fiorentina Baseball, che dopo aver sfi orato, al termine della passata stagione, i playoff per accedere alla serie A ed essere stata fi -nalista in Coppa Italia, è tornata a giocare in serie B sul diamante del Cerreti. La Fiorentina (uno scudetto nel lontano 1949 e una Coppa Italia nel 1984) ha scelto di lavorare sul vivaio anche se non mancano gli stranieri per puntare alla promozione. “Abbiamo cambiato tanto e vorremmo arrivare in serie A (che manca dal 2011) nell’arco di due stagioni. Per essere competitivi – spiega il manager Marco Duimo-vich – abbiamo ingaggiato un giocatore forte sul monte di lancio. Si tratta dell’ex nazionale azzurro di origini venezuelane Carlos Pezzul-lo. È paragonabile, in una squadra di calcio, al cannoniere, quello che la butta dentro”. Per continuare a crescere, la Fiorentina Baseball ha poi lanciato la Franchigia Baseball, che prevede la cooperazione fra Fiorentina, Asd Junior Firenze, Chianti Baseball e Antella Baseball.

Sim. Spa.

Alla Nuova Polisportiva Novoli una cosa si sente

subito nell’aria: la società ha a cuore gli interessi dei propri tesserati. “Sono molti anni, ormai, che qui a Novoli intraprendiamo iniziative per venire incontro alle esigenze economiche delle nostre famiglie”, sono le prime parole del presidente Manlio Rebechi non appena gli viene fatto notare che l’azione intrapresa è una vera e propria opera di bene in un periodo di crisi come questo. Nel particolare, la società ha pensato a una modalità di pagamento dilazionata nel tempo, con la possibilità di pagare prima l’acconto e poi il saldo, e in base a quando saranno versati i soldi le famiglie riceveranno anche dei regali. La prima scadenza utile, per i più attenti all’offerta, era il mese di luglio: chi è riuscito a tesserarsi e a pagare l’acconto entro quel mese ha ricevuto due ingressi omaggio per le partite stagionali da donare ai propri genitori e parenti. La seconda scadenza, questa volta relativa al saldo, è a settembre: chi, dopo le vacanze estive, deciderà di saldare la quota annuale di iscrizione riceverà una “tessera grande famiglia” con la quale tutti i parenti potranno accomodarsi a vedere quattro partite sugli spalti del Novoli senza sborsare un euro. L’ultima scadenza è fissata per la fine di dicembre: chi riuscirà a

saldare l’iscrizione entro quella data riceverà una “tessera grande famiglia” che permetterà di avere uno sconto del 50% sul biglietto di ingresso. “Purtroppo la crisi si sta facendo sentire – continua il presidente – noi a livello di società dobbiamo essere i primi ad aiutare le famiglie dei nostri ragazzi. Le nostre entrate sono diminuite solo perché gli sponsor sono ormai sempre più rari, ma per fortuna le nostre iscrizioni sono sempre in gran numero e questo ci fa ben sperare per la prossima stagione. Dall’anno scorso – spiega – è partita una politica di ringiovanimento della società: ripartiamo dalla seconda categoria con ragazzi giovani che hanno voglia di far bene e di vincere. Per quanto riguarda le giovanili, invece, siamo in crescita costante: anche quest’anno garantiremo almeno una squadra, se non due, in tutte le categorie, perché è giusto che tutti si divertano. Tutti i nostri ragazzi sono seguiti da validi collaboratori, ogni squadra vanta un allenatore e un collaboratore per impedire che qualcuno possa restare indietro o per evitare che qualcuno si alleni peggio. L’attenzione rivolta ai nostri ragazzi è massima – conclude Rebechi – e solo così possiamo competere con le altre squadre del quartiere e della città”.

Niccolò Dainelli

la “grande famiglia” di novoli Calcio

18 | Settembre 2015

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Una delle prime uscite della neonata Fiorentina Basket

La Fiorentinascende in camposul parquet

Basket

Andrea Tani

µ Webfiorentinabasket.itFacebookfiorentinabasket

Firenze e il basket di vertice, un rapporto complicato. Ma quest’anno c’è una squa-dra che ha tutte le carte in regola per conquistare il cuore della città: si chiama

Fiorentina, indossa maglie viola e, se non bastas-se, promette grinta, sudore, corsa e gomiti sbuc-ciati. “Abbiamo scelto giocatori che rispondano a tre caratteristiche – spiega coach Stefano Salieri, una carriera di soddisfazioni tra Imola, Veroli, Virtus Siena, Pavia, Ozzano e Bologna – che si-ano giovani, che abbiano fame e che dimostrino le qualità umane per restare nel gruppo. Perché solo uniti e sacrifi candosi l’uno per l’altro riusci-

remo a far bene in un campionato diffi cile come questo”. Già, la serie B. Terza categoria della pal-lacanestro nazionale alla quale i viola sono stati ammessi dopo l’acquisizione del titolo del Team Basket Montichiari, club lombardo che ha dovu-to ridimensionarsi per ragioni fi nanziarie. Uno sforzo non da poco per la neonata società fi oren-tina, anche perché questo signifi ca dover prende-re parte al girone B, quello di Lombardia, Veneto e Friuli, con la trasferta più “vicina” a Padova e il livello di competizione medio più alto del torneo. “Ma la società ha operato per il meglio in rela-zione al budget”, assicura coach Salieri. Le spese

saranno considerevoli e la storia insegna che cer-care di fare il passo più lungo della gamba non ha mai portato buoni frutti. Specialmente nel basket, specialmente a Firenze. “Quest’anno non possiamo avere obiettivi diversi dalla salvezza – chiarisce il tecnico emiliano – stiamo lavorando a un progetto nuovo con una squadra che è an-cora un cantiere aperto e lo resterà fi no alla fi ne della seconda fi nestra di mercato. Perché qui il posto bisogna saperselo conquistare”. Una squa-dra “piccola” che fa dell’intensità e della corsa le sue armi migliori a discapito di centimetri e chi-li in mezzo all’area, portando sul parquet quel-

lo che di là dall’Oceano viene chiamato “small ball” e che da sempre è la cifra tattica di Salieri. “Puntiamo tutto su difesa aggressiva e ritmi alti. Ma sopravviveremo soltanto giocando compat-ti, come una vera squadra. Per fortuna abbiamo iniziato con un nucleo di giocatori buoni e che vogliono migliorarsi, supportati da una società entusiasta, competente e, cosa fondamentale, che ha spirito manageriale”. La prima palla a due del 27 settembre aprirà la stagione. Sette mesi di lot-ta, un gruppo pronto a lottare. Il basket di vertice è tornato a Firenze, con tutto quello che serve per far innamorare gli sportivi.

Questo il nome scelto per la neonata società, che disputerà la serie B. Coach Salieri presenta la squadra: “Giocatori giovani, con fame e qualità umane”

#Sport Settembre 2015 | 19

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La vigilia di San Mi-chele Arcangelo, il 28 settembre, si svolgeva fi no agli anni Ottanta

del secolo scorso, subito fuori di Porta Romana, precisamente lungo l’inizio dei Viali Niccolò Machiavelli e del Poggio Impe-riale, la tradizionale Fiera degli Uccelli, tipico appuntamento annuale con il mondo contadi-no e dei cacciatori. L’origine di questa fi era-mercato, che dura-va soltanto lo spazio di un mat-tino, si ricollegava alla passione per la caccia dei fi orentini che di buon’ora vi accorrevano per acquistare quanto poteva loro occorrere, come gabbie, pispo-le, tagliole, reti, panie e più che altro “richiami”, per soddisfare la passione venatoria. I canori

volatili da richiamo più ricer-cati, usati nell’uccellagione per attirare gli altri loro consimi-li, erano fringuelli, pettirossi, merli e tordi. Non mancavano però neppure le civette, partico-larmente addestrate per attrarre le allodole verso i cacciatori in agguato nei mimetizzati ca-panni. Fin dalle prime ore del mattino, dalle minuscole gabbie appese ai rami degli alberi lun-go i due viali, i piccoli pennuti iniziavano il loro dialogo con il giorno e con la natura: un cano-ro cinguettio che si confondeva con le chiassose contrattazioni fra venditori e acquirenti, e ai trilli dei “fi schiatori” che, con svariate pispole e fi schietti, imitavano alla perfezione i gor-gheggi di alcuni esemplari di

Quest’estate il caldo ha toccato temperature record. L’afa era davvero insopportabile, ho visto gente che per avere un po’ di freschezza

ha messo addirittura la testa nel forno microonde. Ognuno di noi ha af-frontato il gran caldo in modo diverso. C’è chi è caduto in catalessi e non riusciva a fare niente: camminare, parlare, dormire, respirare. Tutto era ridotto al minimo sforzo, una specie di coma vegetativo indotto. Come gli zombie anche queste persone uscivano solo la notte, vagavano per la città con l’occhio pallato e la carnagione bianca, ma al primo raggio di luce, anche di un lampione, tornavano subito nelle loro case. C’è chi invece di fronte al caldo diventava completamente irascibile. Se gli dicevi qualcosa si arrabbiava subito. Se facevi qualcosa si arrabbiava lo stesso. Se pensavi qualcosa si arrabbiava pure di più. Queste persone sono quel-le che durante le vacanze di solito vengono abbandonate dal resto della famiglia all’autogrill. Il governo ha organizzato in loro difesa pure degli spot pubblicitari: “Non abbandonare un familiare irascibile all’autogrill; pensa a chi ci lavora!”. Infi ne c’è l’uomo “eroe”, quello che il caldo non lo sente, il caldo è un’invenzione della stampa. Questo impavido individuo girava la città nelle ore più calde, incurante dei bollini rossi che invitava-no a starsene a casa! Un giorno il paese onorerà questi eroici compatrioti e nelle piazze verrà eretto un monumento in loro memoria: una pozza di sudore!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

µ Webandreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

uccelli canterini. Un concorso per “fi schiatori di poggio e di palude” era organizzato con tanto d’insindacabile giuria e rituale premiazione. Un par-ticolare richiamo, che non era quello di un volatile, ma face-va intervenire alla fi era anche i non cacciatori, era dato dai caratteristici “disturnatori” i quali, alternandosi a canta-re in un ameno battibecco in ottava rima, improvvisavano versi a “botta e risposta” in uno scambio di motteggi che faceva scaturire prolungate risate fra i divertiti astanti; vinceva chi riusciva a mettere in diffi coltà l’avversario. Poi, a tarda mattinata, i banchi si vuotavano ed il chiassoso af-follamento andava un po’ alla volta assottigliandosi, tanto che prima di mezzogiorno era tutto fi nito. Con una cer-ta obiettività c’è da dire che quando la fi era fu soppressa era, di fatto, già scaduta di tono e d’importanza, sia per-ché il numero dei cacciatori era notevolmente diminuito e perché quelli ancora con porto d’arme e doppietta, avevano il modo di provvedere agli ac-quisti delle proprie necessità venatorie tutto l’anno presso appositi esercizi commercia-li. Forse il maggior distacco dell’affl uenza alla fi era fu an-che il frutto di una presa di coscienza e di rispetto per la vita degli animali, non più considerata un’esistenza sem-plice e inutile, ma una bellezza facente parte della natura che ci circonda, pertanto da amare e salvaguardare, come appun-

to un cinguettio, un batter d’ali e l’intrecciar di voli in un fu-gace bagliore di un tramonto. Della fi era degli uccelli, ades-so, è rimasto solo il modo di dire: Bei i mi’ ciuchi! Anche se di primo acchito non sem-brano avere attinenza i ciuchi con gli uccelli, il detto ha avu-to origine proprio alla fi era di Porta Romana. Si racconta di un tale che vendeva canarini: a chi voleva un maschio o una femmina, prendeva il piccolo pennuto in mano, gli soffi ava più volte sulle penne di dietro per distinguerne il sesso, ri-petendo fra i denti: Bei i’ mi’ ciuchi. Gli acquirenti non ca-pivano cosa volesse dire con quell’aff ermazione fi no a che uno, più curioso degli altri, gli chiese spiegazioni, e si sentì rispondere: Caro lei, prima di fare l’uccellaio facevo il sensale e commerciavo anche somari che riconoscevo subito i maschi dalle femmine, senza esitazioni e perdita di tempo!

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

µ Webartusi.net

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

LA FIERA DEGLI UCCELLIViale Machiavellie Viale del Poggio Imperiale

zombie, eroi o... da abbandonare: gli uomini alla “prova caldo”

#Rubriche Settembre 2015 | 21

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Lettere

PIAZZA DELL’ISOLOTTO E LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINICara redazione,ho letto con piacere e molto interesse l’articolo pub-blicato sul Reporter di luglio 2015 su come cambierà la piazza dell’Isolotto. Finalmente una bella notizia, mi è sembrata veramente una bella scelta quella di sentire le idee dei cittadini prima di decidere come rifare la piazza, perché alla fi ne siamo noi cittadini che ne dobbiamo “usufruire” e quindi è un bene che una volta tanto siamo stati interpellati. Vorrei farmi sentire attraverso le pagine del vostro giornale per chiedere che la strada scelta per la piazza dell’Iso-lotto venga ripetuta anche per tutte le altre piazze di Firenze che devono essere rifatte, e che a parer mio sono diverse. Le piazze devono tornare a essere il centro della vita di Firenze, ma per fare questo devo-no essere posti ospitali e funzionali, dove le persone possano stare piacevolmente e con verde, panchine, mercati e negozi. Tante piazze in città hanno bisogno di essere risistemate per stare al passo con i tempi e ascoltare le idee dei cittadini come è stato fatto per la piazza dell’Isolotto è la via migliore, perché i cittadi-ni conoscono bene i problemi e possono dare le idee giuste per rifare per bene le piazze. Quindi auspico che si continui a chiedere il parere di noi cittadini ogni volta che una piazza deve essere rifatta, per po-terla rifare nel migliore dei modi.Grazie per l’attenzione che verrà dedicata a questa mia lettera,

Cristiano

IL REPORTERRISPONDECaro signor Cristiano,il percorso partecipato che è stato alla base della scelta del volto futuro di piazza dell’Isolotto non è destinato a rimanere un esperimento isolato in città. Anche per la riquali� cazione di altri spazi, come ad esempio piazza Pier Vettori, sempre nel territorio del quartiere 4, sono stati coinvolti i cittadini, cui sono stati chiesti spunti e idee per “ridisegnare” l’area. E altre iniziative simili sono state annunciate di recente, come quella – di cui parliamo su questo numero del nostro mensile e che continueremo a seguire nei prossimi mesi – in vista della rinascita (in una veste tutta nuova) dell’ex caserma Gonzaga. Insomma, i percorsi di partecipazione stanno prendendo sempre più piede come “base” da cui partire per il recupero degli spazi cittadini. E concordo con lei nel ritenere questo un mo-dus operandi da estendere il più possibile, perché quella di coinvolgere gli abitanti, ovvero l’anima stessa di ogni città, nelle decisioni che la riguardano – e che li riguardano – è sempre una scelta lungimirante e positiva. Senza dimen-ticare però che sta poi proprio ai cittadini rispondere nel modo giusto, ossia non facendo mancare impegno e parte-cipazione quando vengono chiamati in causa. Perché ogni occasion e per dare il proprio contributo non deve essere persa, per il bene di Firenze e dei suoi stessi abitanti.

MATTEO FRANCINI [email protected]

LA PULIZIA STRADALE IN VIA SPOLETOBuongiorno, abito all’Isolotto in via Spoleto e vorrei segnalare quello che succede regolarmente in questa piccola strada secondaria. Il giorno della pulizia stradale ci sono sempre parcheggiate numerose auto. Il Quadri-foglio cerca di pulire come può, tra un’auto e l’altra, ma ovviamente con diffi coltà e con risultati non ec-cellenti. Sottolineo che le case che si aff acciano su questa via, hanno tutte, sul retro lo spazio privato con posto auto. In otto anni che abito qui non ho mai visto una macchina dei vigili urbani per multare le auto o comunque invitare a rimuoverle. In altre zone di Firenze questo succede, forse le periferie non me-ritano la stessa attenzione? Dovrebbe essere interes-se di coloro che ci abitano parcheggiare all’interno e permettere che la strada venga pulita, ma se non esiste questo senso civico, rimane solo la dissuasione della multa, affi nché la strada venga pulita almeno quella volta al mese.

Simona G.

LE STRISCE PEDONALI DI BADIA A RIPOLISpettabile redazione de Il Reporter.È sempre un piacere incontrarsi e sapere che qual-cuno si interessa con professionalità e passione dei problemi del quartiere. Ed è appunto leggendo il numero di maggio che mi sono rallegrato alla no-tizia dei lavori intrapresi dal nostro solerte Comu-ne, riguardo alla segnaletica e alle strisce pedonali. Ovviamente io comprendo benissimo e purtroppo l’attuale momento e anche la vastità del problema, è naturale che da tutte le parti non si può arrivare, solo che ci siamo un po’ rotti di essere considerati dei fortunati tutte le volte che riusciamo ad attraversare la strada sulle strisce ormai inesistenti. Mi riferisco precisamente a Badia a Ripoli, inizio via Chiantigia-na, dove purtroppo non esiste neppure la segnaletica che aiuti gli automobilisti a rallentare, specialmente chi venendo da via di Ripoli prende la curva a destra a delle velocità che non potrebbero assolutamente evitare il pedone sulle suddette “strisce” inesistenti... per non parlare delle buche in piazza, dei giardini e dei tombini altamente rumorosi.

G.R.

“LA VELOCITÀDELLE AUTO E I RISCHIPER CHI ATTRAVERSA”Buongiorno,leggo sempre con molta attenzione il vostro giornale per essere informato sulle notizie del quartiere. Nel numero scorso avete parlato dei lavori di rifacimen-to delle strisce pedonali, che eff ettivamente anche nella mia zona a volte non si vedono da quanto si sono sbiadite nel tempo. Ritengo certamente im-portante che le strisce vengano rese ben visibili, ma questo non basta: anche con le strisce che si vedono benissimo, in certe strade gli automobilisti corrono così tanto che frenare per fare passare i pedoni che vogliono attraversare la strada sarebbe impossibi-le. Quindi sono i pedoni che sono costretti a dover

stare sempre attentissimi per non fi nire sotto una macchina quando attraversano la strada, anche se avrebbero la precedenza. Le strisce si devono vedere bene e è importante che vengano fatti questi lavori, ma è anche più importante controllare che vengano rispettati i limiti di velocità. I vigili potrebbero fare la prova di mettersi in prossimità di alcune strisce per vedere quello che succede, quante poche macchine si fermano per fare attraversare la gente. Speriamo che con le strisce rifatte la situazione migliori, ma fi nché le macchine non andranno più piano i rischi per i pedoni ci saranno sempre.Distinti saluti,

V.B.

I ROTTAMI “PARCHEGGIATI”ALLE RASTRELLIEREEgregio direttore,su Reporter pubblicate spesso lettere sul tema delle biciclette, vi scrivono i ciclisti per denunciare tutti i loro problemi e diffi coltà e anche gli automobili-sti per lamentarsi che le biciclette non rispettano il codice della strada. Io non voglio schierarmi né dall’una né dall’altra parte, ma voglio segnalare il fat-to che le rastrelliere sono sempre piene di rottami di biciclette, biciclette senza le ruote, o arrugginite, scheletri inutilizzabili ecc... ecc... In questo caso non c’entra il rispetto delle regole della strada, ma è evi-dente che se le rastrelliere sono piene di rottami che non vengono mai tolti, poi i ciclisti lasciano le loro biciclette da altre parti, attaccate ai pali delle strade ecc... che possono intralciare il passaggio. Visto che tanti vostri lettori chiedono giustamente controlli per far rispettare a tutti il codice della strada, perché non vengono fatti regolari controlli anche alle ra-strelliere? Qualcuno dovrebbe pensare a portare via tutti quei brutti e ingombranti rottami, visto che non ci pensano i loro proprietari, ammesso che esistano.

Lettera � rmata

“MERCATINIDEI PRIVATI IN CITTÀ”

Recentemente avete pubblicato sul Vostro simpati-co e utile giornale, la nuova mappa dei mercati della città. Questo mi fa venire in mente che – a mio av-viso – potrebbe essere una buona idea se l’Assessore al Commercio del Comune, autorizzasse l’esercizio dei mercatini dei privati, da tenersi anche una sola volta l’anno, in un luogo adatto e in un certo periodo, come quello – per esempio – a Primavera o prena-talizio. In questo modo, molti cittadini potrebbero approfi ttare per disfarsi di oggetti non più usati e re-legati in cantina o in soffi tta, ricavandone modesti ma utili incassi. Chissà se una proposta del genere possa essere presa in considerazione da chi di com-petenza: mi auguro di sì, specialmente se appoggiata dal Vostro giornale.Cordiali saluti.

M.B.

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Editorialedalla prima

Da quelle già cambiate, da quelle che stanno per rinnovarsi e da quelle che invece sono ancora in attesa. Così, questo mese sul nostro giornale proponiamo un “viaggio” tra le piazze fi orentine, quartiere per quartiere, dal cen-tro alle periferie, per raccontare come si sono trasformate (al-cune) e come si trasformeran-no (altre), senza dimenticare le aree che da tempo invocano un nuovo volto, più “accogliente” e funzionale, per stare al passo con le nuove esigenze della città e dei suoi abitanti. Che proprio nelle piazze hanno tradizionalmente uno dei luoghi di ritrovo preferi-ti, ruolo che – è l’auspicio di mol-ti – non deve andare perso, anzi. Da qui la richiesta da un lato di ridisegnare gli spazi a uso e con-sumo dei cittadini, dall’altro di organizzare sul loro suolo sem-pre più eventi e iniziative, per dar vita a luoghi di incontro e condivisione anziché di semplice passaggio. Ma se proprio i citta-dini sono da sempre i protagoni-sti della vita delle e nelle piazze, ora lo stanno diventando sempre più anche nella loro progettazio-ne, grazie ai percorsi di parteci-pazione realizzati con l’obiettivo di coinvolgere gli stessi abitanti al momento del rifacimento di questa o quell’area, perché siano direttamente coloro che poi do-vranno viverla e animarla a tira-re fuori spunti e idee. È stato così per piazza dell’Isolotto, lo sarà anche per altre. E noi vi chiedia-mo allora di indicarci quali sono, secondo voi, le piazze cui sareb-be opportuno rimettere mano, mandandoci le vostre proposte e segnalazioni. Perché se per al-cune piazze è già arrivato il tem-po del cambiamento, per altre la “campanella” – quella giusta – deve ancora suonare.

MATTEO FRANCINI

Settembre 2015 | 23

Page 24: Il Reporter Q5 - Settembre 2015

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