Il regime fluviale del Tevere

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Regime fluviale del Tevere e variazione del litorale deltizio dal Rinascimento ai nostri giorni

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Regime fluviale del Tevere e variazione del litorale deltizio dal

Rinascimento ai nostri giorni

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Il bacino del

Tevere

Superficie bacino17156 km2

Portata minima misurata 70 m3/sFlusso di base medio 100 m3/sPortata media 230 m3/s Portata massima misurata 2750 m3/sLunghezza 405 km

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Distribuzione mensile delle portate

• Nel bacino del Tevere non sono presenti ghiacciai e le piogge determinano per oltre il 90% le portate fluviali

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Stati del fiume

• Flusso di magra < 100 m3/s

• Flusso normale 100 – 200 m3/s

• Intumescenza 200 – 800 m3/s

• Piena ordinaria 800 – 1500 m3/s

• Piena eccezionale 1500 – 2000 m3/s

• Piena estrema > 2000 m3/s

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Flusso di base

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Piene

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Eventi di piena Periodo Romano

0

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6

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V a.C. IV a.C. III a.C. II a.C. I a.C. I d.C. II d.C. III d.C. IV d.C. V d.C.

Serie1

34 eventi in poco più di 800 anni

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Alto Medioevo

• I limiti di incertezza sui dati relativi agli eventi di piena dell’Alto Medioevo sono forse maggiori di quelli del Periodo Romano anche se in due casi viene citata la data dell’evento

14 eventi in circa 500 anni

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1180 - 1870

• I dati divengono via via più completi e affidabili dal 1180 quando oltre una più precisa collocazione temporale (data esatta) si inizia a indicare il livello raggiunto dalle acque.

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1180 - 1870• Le altezze raggiunte

durante le piene non sono registrate in modo metodico ma indicate su lapidi sparse nelle parti basse della città e su due colonne presenti nel porto fluviale di Ripetta.

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1180 - 1870

• Il valore numerico è stato definito quando, dopo il 1870, fu stabilito l’idrometro di Ripetta. Molte lapidi nel tempo sono state rimosse e le stesse colonne e l’idrometro sono oggi in prossimità dell’area portuale non più esistente.

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1180 - 1870> 16 metri

0123456

XIIsecolo

XIIIsecolo

XIVsecolo

XVsecolo

XVIsecolo

XVIIsec.

XVIIIsec.

XIXsecolo

> 16 metri

> 17 metri

01234

XIIsecolo

XIIIsecolo

XIVsecolo

XVsecolo

XVIsecolo

XVIIsec.

XVIIIsec.

XIXsecolo

> 17 metri

> 18 metri

0

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4

XIIsecolo

XIIIsecolo

XIVsecolo

XVsecolo

XVIsecolo

XVIIsec.

XVIIIsec.

XIXsecolo

> 18 metri

Nel XV secolo vengono segnalati, sia pure con pochi dettagli, ben 15 eventi.

Nel XVI e XVII secolo c’è la maggiore frequenza delle piene con maggiore altezza al colmo.

In particolare la piena del settembre 1557 fu relativa a un evento climatico di particolare intensità che interessò gran parte dell’Italia. Con uno sfasamento di alcuni giorni si verificarono anche le piene dell’Arno e dell’Ombrone e una violenta alluvione colpì Palermo.

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1871 - 1920

• Dal 1871 inizia la registrazione continua dell’altezza idrometrica all’idrometro di Ripetta. Soltanto in due casi viene superata l’altezza di 16 metri.

• Per alcuni di tali eventi si è calcolata a posteriori la portata relativa.

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1871-1920

• Il riassetto urbanistico dei primi anni del XX secolo confinò nel tratto urbano il Tevere tra due muraglioni.

• La stazione di misura fu modificata e dal 1921 iniziarono le misure dirette della portata.

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Dopo il 1920

• Solo nel 1937 fu superata l’altezza di16 m con 2750 m3/s.

• Dal 1947 la presenza di alcune dighe modera i picchi di piena e l’altezza non ha più raggiunto i 14 metri.

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Condizioni per un evento di piena

• Sulla base dei dati pluviometrici e idrometrici del periodo 1921-2000 si è determinato un tempo di concentrazione di 62h e si è osservato che le piene >1500 m3/s (eccezionali ed estreme) si verificano quando le precipitazioni si protraggono per 3-4 giorni superando il valore di 50 mm cumulati e mediati su tutto il bacino.

• Occasionalmente anche piogge di soli 2 giorni (intense sulla parte più impermeabile del bacino) possono produrre piene eccezionali.

• L’effetto delle precipitazioni è funzione dello stato di saturazione dei terreni al momento dell’inizio dell’evento piovoso.

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Andamento del regime fluviale dal Rinascimento ad oggi

• Le piene del Tevere sono comuni tra ottobre e marzo. Occasionali in maggio e settembre.

• Sono determinate da eventi piovosi della durata di 3-4 giorni sull’intero bacino. Occasionali le piene con 2 giorni di piogge intense.

• La massima frequenza delle piene con h>17 metri si è avuta tra XIV e XVII secolo.

• Le massime altezze idrometriche sono registrate nel XVI e all’inizio del XVII secolo. Il valore di portata in questi eventi può essere stimata in circa 4000 m3/s

• Il regime fluviale sembra essere mutato nel tempo concordemente con le variazioni climatiche plurisecolari. Le piene sono massime in coincidenza con l’acme della Piccola Età Glaciale per poi progressivamente diminuire la loro intensità. Il solo XVIII secolo appare estraneo a tale andamento.

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Il trasporto solido

• I rilievi sul trasporto solido hanno mostrato che questo diviene significativo con portate > 350 m3/s e solo oltre i 700 m3/s la sabbia è trasportata in sospensione.

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Trasporto solido• Misure dirette del trasporto torbido sono state effettuate alla fine del XIX

secolo e dopo il 1932. Dal 1973 le misure dirette sono state discontinue. Appare evidente comunque la sua progressiva diminuzione

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Tendenza evolutiva della linea di riva

Eufrosino della Volpaia -1547

Ameti -1696

Chiesa e Gambarini- 1744

Ponzi - 1875

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Tendenza evolutiva della linea di riva

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Tendenza evolutiva della linea di riva

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Tendenza evolutiva della linea di riva

• Pur nella diversità delle varie ricostruzioni appare evidente una eccezionale progradazione nel XV-XVI secolo.

• La progradazione, pur con locali fasi di arretramento, prosegue in modo evidente fino al XVIII secolo per poi rallentare e arrestarsi quasi completamente all’inizio del XX secolo.

• La tendenza evolutiva sembra invertirsi solo alla metà del XX secolo quando la linea di riva inizia ad arretrare.

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Tendenza evolutiva della linea di riva

• Il confronto dei rilievi batimetrici evidenzia, tuttavia, che l’erosione dell’apice deltizio inizia già nella prima parte del XX secolo.

• La situazione del 1883, quando il Tevere portava oltre 10 Mt/a, era caratterizzata da un’ampia spiaggia poco acclive soprattutto nella parte sommersa. Le batimetriche di -5 e -10 metri erano ben distanti dalla linea di riva.

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Tendenza evolutiva della linea di riva

• Negli anni ’30 il carico solido del Tevere si era ridotto a meno di 8.000.000 t/a. Le spiagge apparivano ancora ampie (foto del 1936) ma i fondali avevano aumentato la loro acclività.

1939

18831883

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Tendenza evolutiva della linea di riva

• L’ulteriore riduzione del trasporto solido successivo alla costruzione delle dighe lungo il corso del Tevere ha indotto intensi arretramenti della linea di riva nella seconda metà del XX secolo.

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Relazione tra regime ed evoluzione costiera

• I dati per stabilire una relazione numerica tra il regime fluviale e l’evoluzione della costa sono decisamente insufficienti.

• Si può osservare che l’area emersa del delta aumentava ancora con portate solide > 10 Mt/a e che appariva stabile con portate prossime a 7.5 Mt/a quando però l’erosione del delta sommerso era già in atto.

• Portate solide inferiori hanno generato l’arretramento della linea di riva.

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Relazione tra regime ed evoluzione costiera

• Quale poteva essere la portata solida del Tevere nel Rinascimento?

• Difficile dirlo ma non si può escludere che valori di 30 – 40 Mt/a (3 – 4 volte maggiori di quelli di fine XIX secolo) possano essere stati raggiunti.

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Relazione tra regime ed evoluzione costiera

• Quale era la piovosità nel bacino del Tevere che poteva generare simili valori di trasporto solido?

• Al di là di valori parossistici che dovettero produrre le piene eccezionali del XVI/XVII secolo, fu probabilmente sufficiente che la piovosità fosse tale da consentire un frequente superamento della portata soglia (700 m3/s) che consente il rifornimento del litorale.

• Non va comunque trascurato che la quantità di sedimento disponibile dipende anche dall’uso del territorio nelle diverse epoche.

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…hunc inter fluvio Tiberinus amoeno, verticibus rapidis et multa flavus arena in mare prorumpit…

Publius Vergilius Maro

Per quanto il Tevere sia stato storicamente una importante via d’acqua, il suo regime ne ha sempre resa complessa la navigabilità commerciale e ancor oggi

crea problemi a quella turistica

Grazie per l’attenzione