Il rapporto medico di famiglia-cittadino tra prevenzione e spending review

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Donne in Neuroscienze: Prevenire la disabilita ̀ , gestire la sofferenza Il rapporto medico di famiglia cittadino tra prevenzione e spending review D.ssa Elisa Tese’ Medico di Famiglia - Palermo 24/09/15

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Donne in Neuroscienze: Prevenire la

disabilita ̀, gestire la sofferenza

Il rapporto medico di famiglia – cittadino

tra prevenzione e spending review

D.ssa Elisa Tese’

Medico di Famiglia - Palermo

24/09/15

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Medico di famiglia

E’ colui che più di tutti

incarna il famoso

paradigma:

“E’ molto più importante conoscere chi è quel paziente che ha quella malattia, che sapere quale sia la malattia che ha quel paziente”.

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E’ colui che coniuga il proprio atto medico con la dignità

assoluta della persona, nel suo significato etico e sociale, in

considerazione dei suoi bisogni fisici, psicologici e sociali sia in un

contesto individuale e familiare, ma anche di comunità.

”The Doctor”, Sir Luke Fildes, 1887 - Tate Gallery, London

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Medico di famiglia

Non più guaritore di malattie, ma “garante dello stato di

salute”: da semplice gatekeeper “guardiano” del SSN, oggi il

MdF è chiamato a diventare un vero e proprio “hub” :

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• come fulcro nell’agevolare il

coordinamento dell’assistenza nei

diversi ambiti

• come nodo centrale di una rete di

servizi, in cui ogni singolo

individuo trovi la propria risposta

personalizzata ai propri bisogni di

salute

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Medicina di famiglia oggi

Nel 2008, con il consolidarsi della crisi delle cure primarie negli

USA, sul The New England Journal of Medicine si susseguirono

una serie di articoli dei principali analisti americani dei sistemi

sanitari sulle prospettive delle cure primarie e in particolare da

Barbara Starfield uno spunto:

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“Bisogna avere il coraggio di reinventare le cureprimarie: è tempo che i medici di famiglia prendano

l’iniziativa per muovere l’assistenza medica laddove ci

sono i bisogni, per assistere i pazienti e lepopolazioni e non le malattie. Tutto ciò non solo

è biologicamente corretto, ma anche più efficace, più

efficiente, più sicuro e più equo (Barbara Starfield)”

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Medico e Cittadino

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Partnership

tra clinici e

pazienti

Dialogo e

confronto

Educazione,

formazione e

collaborazione

Vissuto della

persona

Impatto della

malattia

Ripercussioni sulla

vita personale e

sociale

C

o

n

o

s

c

e

n

z

a

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Innesca il processo che porta a strutturare percorsi e servizi di

prevenzione e cure per appropriatezza, quindi efficacia, sicurezza

ed efficienza.

2013, BMJ dal titolo “Let the patient revolution begin”

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Medicina e Cittadino

Le Rinnovate Cure Primarie come una

rivoluzione copernicana che stigmatizza

alcune verità:

Centralità del cittadino-paziente:

come protagonista consapevole delle

scelte e della gestione del percorso di

salute.

Interoperabilità dei team

multidisciplinari, coinvolgendo i diversi

livelli dell’assistenza e garantendo

facilità ed equità di accesso alle cure

La non sostenibilità di una medicina di

attesa, basata sulla vecchia “medicina

preventiva”, standardizzata su grossi

numeri dispersivi e dispendiosi.

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L’incentivazione di una

“medicina proattiva”, basata

su interventi precoci e

personalizzati a soggetti,

opportunamente selezionati, a

rischio di specifiche patologie.

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Empowerment del Cittadino

Il passaggio da una “medicina di massa” ad una “medicina del

singolo”, implica l’empowerment del cittadino-assistito con

assunzione diretta di responsabilità sul proprio stato di salute,

facendosi per primo interprete del messaggio : “fare di più non

significa fare meglio, perché non sempre il medico che

prescrive di più è il medico più competente”

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MdF-Cittadino e Prevenzione

La paura dei pazienti alimenta la paura dei medici e viceversa, e

specialmente nei sistemi sanitari frammentati, si perde e si disperde

la continuità delle cure.

Il timore quotidiano di sbagliare una diagnosi induce a volte un

effetto paradosso della medicina moderna : la “sovradiagnosi” dei

sani rispetto al “sottotrattamento” dei malati, che determina una

deviazione delle risorse da questi ultimi alla popolazione sana.

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MdF - Cittadino e Patto di fiducia

L’unica dimensione che può dissipare quelle paure, è la ,

come comune denominatore delle relazioni che caratterizzano

l’approccio alla salute.

Per consolidare tale fiducia, è ineluttabile la presa in carico del

cittadino/assistito da parte di tutti i livelli di assistenza, che favorisce

da un lato un suo coinvolgimento attivo, e dall’altro il suo dialogo

interdisciplinare, in tutte le fasi diagnostiche terapeutiche e socio-

assistenziali.

Quest’ultimo connubio è e sarà essenziale per arginare nel concreto

l’inappropriatezza degli interventi.

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MdF-Cittadino tra Prevenzione e Spending review

La ricostituzione del rapporto MdF-Assistito come sua stessa difesa,

per non permettere lo stravolgimento della Medicina Generale,

che, oggi sempre più depauperata dei suoi connotati “di famiglia”,

di umanità, di familiarità, di reale conoscenza anamnestica della

persona, rischia di rimanere ingabbiata in un ruolo di presunto

assistenzialismo e di presunta acriticità nell’assecondare un facile

“prescrizionismo” di prestazioni che rendono “felice e contento” il

cittadino, utente del SSN, e di non essere valutata e validata per

l’effettiva assistenza erogata.

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MdF-Cittadino tra Prevenzione e Spending review

Come porsi rispetto ai “tagli alla Sanità”?

Partendo dall’etica di evitare gli sprechi?

La risposta non è così immediata, perché se si rivela facile

dimostrare l’inutilità di un esame dopo averlo fatto, non lo è

stabilirlo aprioristicamente nel momento decisionale.

“L’etica di evitare gli sprechi” da sola non basta e deve

necessariamente essere affiancata e completata da una profonda

riorganizzazione e trasformazione di sistema.

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Non possono essere solo i

professionisti a pagare il prezzo degli

sprechi e dell’inappropriatezza.

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Appropriatezza e Spending review

APPROPRIATEZZA IN SANITÀ: la coerenza di un atto medico o

intervento diagnostico e/o terapeutico, in scienza e coscienza,

rispetto alle esigenze del paziente e al contesto sanitario, che così

risulterà adeguato ai criteri di efficacia, sicurezza ed efficienza.

Nelle more di una ridefinizione dei LEA, il provvedimento che

sancisce la responsabilità economica dei medici di famiglia per le

presunte prestazioni inappropriate, avrà inevitabilmente

conseguenze psicologiche, relazionali, e più in generale socio-

politiche, sia per i professionisti che per la popolazione.

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Gli accertamenti diagnostici rappresentano da

sempre lo strumento per ridurre l'incertezza

epistemica del medico, permettendo una

conoscenza più approfondita del problema

clinico.

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MdF-Cittadino-Spending review

Una logica normativa punitiva non solo non risolve tale incertezza,

ancorché accentua il rischio medico-legale e impone la

penalizzazione economica, ma rischia di generare inevitabilmente

altra incertezza, anche nel patto fiduciario del MdF con i propri

assistiti, creando i presupposti per momenti di conflitto, di sospetto

e diffidenza, e favorendo la distorsione dell’elemento cardine di tale

rapporto: la conoscenza olistica dell’individuo che il Mdf

gudagna nel tempo, della sua unicità, gli permette di adattare ad

hoc le proprie competenze nel rispetto di un’appropriatezza

finalizzata, che permette di superare la standardizzazione di

comportamenti scientifici dettati solo da schemi tecnico-politici.

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MdF-Prevenzione-Spending review

“Il valore aggiunto del MdF che fa uso di strumenti di analisi della

decisione clinica, è la capacità e la competenza di comparare i

percorsi più efficienti, di profilare la popolazione in base a

elementi di rischio, allocando così le risorse esclusivamente sulla

base del fabbisogno di salute. Ciò dà la possibilità al medico di

adottare sempre strategie di trattamento più efficaci e più

efficienti, avendo come riferimento lo stato di salute di ogni

singolo individuo e nella consapevolezza di sapere quanto tale

salute è costata (value for money) e non, invece, solo il riferimento

del tetto di spesa imposto”

Claudio CricelliMdF e Presidente Nazionale SIMG

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Medico di famiglia e Accountability

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Strumenti di Audit Clinico,

di Clinical Governance,

in rapporto all’attività quotidiana,

esistono già e sono utilizzati dai

professionisti della salute, ma

dovrebbero essere implementati

per fare sistema a vari livelli:

Per i MdF questi strumenti sono ormai consolidati , e avendo deciso

di essere all’altezza di percorsi virtuosi, chiedono di essere

“verificabili” (accountable), sicuri del rispetto delle loro decisioni

per le evidenze scientifiche, per la salute dei cittadini e per la

sostenibilità del SSN.

validare in tempo reale comportamenti e qualità per produrre

interventi selettivi e programmatici.

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MdF-Prevenzione-Spending review

Bisognerà invertire la priorità di un SSN, il nostro, sempre attentoa focalizzare i livelli di “output” (quantità di prestazioni, beni eservizi erogati) e non, invece, i livelli di “outcome” (la quantità disalute prodotta), come se importante fosse rispettare i tetti di spesae non considerare le reali esigenze di salute di ogni singolocittadino.

Non più soltanto il valore intrinseco delle risorse (“quanto costa”),ma piuttosto il risultato che scaturisce dalle scelte dell’iter di cura.

Non più considerare virtuoso il medico per la sua capacità di nonprescivere o prescrivere poco, ma piuttosto per i risultati e lasalute ottenuti in seguito alle sue decisioni.

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Conclusioni

Oggi, ancora in piena deriva economica dei sistemi, la Medicina

Generale di Famiglia rappresenta la maggior risorsa del

cambiamento, facendosi parte attiva nell’adeguare competenze e

modalità operative in continua evoluzione, cogliendo e filtrando i

bisogni espressi e non dagli assistiti nel tempo, organizzando la

domanda di salute per coordinarla all’offerta, diventando il

mediatore principale tra epidemiologia clinica ed economia

sanitaria.

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You treat a

disease, you win,

you lose.

You treat a person,

I guarantee you,

you'll win,

no matter what the

outcome.

Patch Adams

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Grazie