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Tanti i disagi creati a fami- glie e insegnanti dalla didat- tica a distanza: genitori co- stretti ad assumere baby sitter, insegnanti che devo- no improvvisarsi provetti informaticiFiammetta Me- lis, è unalunna della quarta elementare di Caldes, in Val di Sole, in Trentino, dove le scuole sono chiuse. Così la bambina, 10 anni, si collega per la DAD da un alpeggio a mille metri, dove papà Mas- similiano si occupa delle sue capre. «Per fortuna la con- nessione è buona - dice - e Fiammetta può seguire bene le lezioni. Ogni tanto mi aiu- ta: anche quel che facciamo in montagna è una parte del suo apprendimento». Limma- gine ha fatto il giro del web e ha suscitato scalpore e polemiche. Noi lanciamo però una provocazione: Se que- sta pandemia fosse arrivata 10 anni fa, Fiammetta e tut- ti noi bambini, che cosa avremmo fatto? Avremmo avuto la possibilità di essere in contatto con compagni e insegnanti? Avremmo potuto continuare a studiare?”. A nessuno piace la DAD e ognuno di noi potrebbe raccontarvi tristezze e disagi; ma, in una situazione di emergenza, è davvero così terribile avere la DAD? Il Direttore DAD e polemiche martedì 23 marzo 2021 Numero 2 Il Quindicinale La classe V di Provezze NEWS DALLA NOSTRA PROVINCIA PERICOLO ONDA ANOMALA SUL LAGO DISEO In questi giorni paura e timore sul versante orienta- le del monte Seresano sul lago dIseo, dove una fra- na rischia di provocare unonda anomala. Lallarme è stato lanciato da Dario Fossati, dirigen- te dellunità organizzativa difesa del suolo in regio- ne Lombardia, che sta costantemente tenendo mo- nitorata la zona. Il pericolo deriva dal fatto che il suolo si muove più rapidamente del solito, rischiando di franare nel paese sottostante, fino al lago. Per questo motivo sono state chiuse strade, evacua- te case e ospedali, e avvertite compagnie di naviga- zione. Nella peggiore delle ipotesi londa si alzerebbe fino a 9 m, sommergendo Iseo per 6 minuti. Alcuni esperti dicono che londa raggiungerebbe Montisola in 30 secondi, e arriverebbe sulla sponda del paese dIseo in circa 8 minuti; dopo il coronavi- rus verremo colpiti anche da uno tsunami”? D. Boldi I. Mafezzoni COMBATTIAMO INSIEME IL CORONAVIRUS Il coronavirus detto covid-19 o solamente covid, si è diffuso in tutto il mondo, creando una pandemia che nessuno avrebbe mai ipotizzato. In Italia, pur- troppo ancora in questo momen- to, la situazione è molto critica perciò abbiamo il dovere, come cittadini, di rispettare queste norme: Mettere la mascherina fuori casa. Mettere la mascherina a casa se non sei con un familiare. Stare almeno a 2m di di- stanza. Non fare assembramenti. Uscire di casa soltanto se è urgente. Disinfettare spesso le mani. Il covid ha costretto migliaia di famiglie a passare le giornate a casa, ma nonostante tutto, per le strade si incontrano persone con la mascherina sotto al naso oppu- re che non rispettano le distan- ze. Perciò vi dico che se non vi interessa di prendervi cura di voi stessi, dovete pensare, e riflet- tere che basta poco per conta- giare un familiare o un amico, oppure un ‘’estraneo’’. La grande domanda Tutti si staranno chiedendo quando finirà tutto questoNon vorrei ‘’ deprimervi ’’ e spero di sbagliarmi, ma personalmente per me solo tra 2 anni sarà tutto finitoPer rallegrarvi un po’, vi consiglio di leggere il resto del QUINDICINALE che, con tante curiosità da leggere con la propria famiglia o con i vostri amici a 4 zampe, vi regalerà sicura- mente qualche momento di leggerezza! A. Falsina

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Tanti i disagi creati a fami-glie e insegnanti dalla didat-tica a distanza: genitori co-stretti ad assumere baby sitter, insegnanti che devo-no improvvisarsi provetti informatici… Fiammetta Me-lis, è un’alunna della quarta elementare di Caldes, in Val di Sole, in Trentino, dove le scuole sono chiuse. Così la bambina, 10 anni, si collega per la DAD da un alpeggio a mille metri, dove papà Mas-similiano si occupa delle sue capre. «Per fortuna la con-nessione è buona - dice - e Fiammetta può seguire bene le lezioni. Ogni tanto mi aiu-ta: anche quel che facciamo in montagna è una parte del suo apprendimento». L’imma-gine ha fatto il giro del web e ha suscitato scalpore e polemiche. Noi lanciamo però una provocazione: “Se que-sta pandemia fosse arrivata 10 anni fa, Fiammetta e tut-ti noi bambini, che cosa

avremmo fatto? Avremmo avuto la possibilità di essere in contatto con compagni e insegnanti? Avremmo potuto continuare a studiare?”. A nessuno piace la DAD e ognuno di noi potrebbe raccontarvi tristezze e disagi; ma, in una situazione di emergenza, è davvero così terribile avere la DAD?

Il Direttore

DAD e polemiche

martedì 23 marzo 2021

Numero 2

Il Quindicinale

La classe V di Provezze

NEWS DALLA NOSTRA PROVINCIA

PERICOLO ONDA ANOMALA SUL LAGO D’ISEO

In questi giorni paura e timore sul versante orienta-le del monte Seresano sul lago d’Iseo, dove una fra-

na rischia di provocare un’onda anomala.

L’allarme è stato lanciato da Dario Fossati, dirigen-te dell’unità organizzativa difesa del suolo in regio-ne Lombardia, che sta costantemente tenendo mo-nitorata la zona.

Il pericolo deriva dal fatto che il suolo si muove più rapidamente del solito, rischiando di franare nel paese sottostante, fino al lago.

Per questo motivo sono state chiuse strade, evacua-te case e ospedali, e avvertite compagnie di naviga-zione.

Nella peggiore delle ipotesi l’onda si alzerebbe fino a 9 m, sommergendo Iseo per 6 minuti.

Alcuni esperti dicono che l’onda raggiungerebbe Montisola in 30 secondi, e arriverebbe sulla sponda del paese d’Iseo in circa 8 minuti; dopo il coronavi-rus verremo colpiti anche da uno “tsunami”?

D. Boldi I. Mafezzoni

COMBATTIAMO INSIEME IL CORONAVIRUS

Il coronavirus detto covid-19 o solamente covid, si è diffuso in tutto il mondo, creando una pandemia che nessuno avrebbe mai ipotizzato. In Italia, pur-troppo ancora in questo momen-to, la situazione è molto critica perciò abbiamo il dovere, come cittadini, di rispettare queste norme:

Mettere la mascherina fuori casa.

Mettere la mascherina a casa se non sei con un familiare.

Stare almeno a 2m di di-stanza.

Non fare assembramenti. Uscire di casa soltanto se è

urgente. Disinfettare spesso le mani.

Il covid ha costretto migliaia di famiglie a passare le giornate a casa, ma nonostante tutto, per le strade si incontrano persone con la mascherina sotto al naso oppu-re che non rispettano le distan-ze. Perciò vi dico che se non vi interessa di prendervi cura di voi stessi, dovete pensare, e riflet-tere che basta poco per conta-giare un familiare o un amico, oppure un ‘’estraneo’’.

La grande domanda

Tutti si staranno chiedendo quando finirà tutto questo…

Non vorrei ‘’deprimervi’’ e spero di sbagliarmi, ma personalmente per me solo tra 2 anni sarà tutto finito…

Per rallegrarvi un po’, vi consiglio di leggere il resto del QUINDICINALE che, con tante curiosità da leggere con la propria famiglia o con i vostri amici a 4 zampe, vi regalerà sicura-mente qualche momento di leggerezza!

A. Falsina

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Numero 2 Pagina 2

Sommario:

Un tuffo nell’arte 2

Tecnologia –Ecologia 3

Lo sapevate che... 4

Consigli e creatività 5

Natura 6

Lettere al direttore 7

L’angolo verde 8

Amici a 4 zampe 9

Il piacere del gusto 10-12

Sport 13

E adesso musica 14-15

Concorso letterario 16

Arte è Donna di Viola De Cesari

L’8 marzo 2021, nonché giornata internazionale della donna, si è tenuta la premiazione del concorso “Arte è donna”, organizza-to dall’istituto Abba Ballini ed esteso a più di trenta istituti della provincia di Brescia.

Il tema era la violenza sul-le donne e il premio si sud-divideva in quattro sezioni:

• Fotografia;

• Pittura, disegno e grafica;

• Audiovisivo, video-clip;

• Narrativa e poesia.

La sezione fotografia è

stata vinta da quattro stu-dentesse del liceo scienti-fico Antonietti d’Iseo, tra cui due di Provezze e una di Provaglio.

Il titolo dell’opera è “Fiori d’ibisco”, in quanto l’ibisco è simbolo di bellezza rara e, se trattato con poca cura, appassisce. L’elabora-to rappresenta la duplice violenza che le donne subi-scono, poiché esse spesso non vengono credute. In-fatti le donne sono rappre-sentate come vittime d’ar-resto in una stazione di polizia americana. Appaiono come colpevoli in tal modo subiscono la seconda vio-lenza del non essere cre-dute.

Ancora complimenti a Camilla Bosco, Emma De Cesari, Gaia Meroni e Maheen Mehdi.

Quest’anno ci siamo avvicinati all’ar-te contemporanea, Cubismo, PopArt, StreetArt… Tanti gli artisti cono-sciuti e che vorremmo far conosce-re anche ai nostri lettori; fra tutti abbiamo amato molto

BANKSY Banksy è uno degli artisti di strada più famosi al mondo di cui non si conosce la vera identità e che di notte riempie i muri malridotti di Londra con magnifici disegni.

Banksy usa diverse tecniche:

Le bombolette spray Lo stencil Gli adesivi

Le sue opere sono apprezzate quasi da tutti e le più famose sono:

La bambina con il palloncino Si tratta probabilmente del pezzo più famoso e raffigura una bambina che tende la mano verso un palloncino rosso a forma di

Gli amanti al cellulare Una coppia di innamorati si abbraccia mentre entrambi controllano le ultime notifiche arrivate dal cellulare

In questo quadro Banksy lotta contro alla superficialità

La colomba della pace in questo quadro si vede: una colom-ba con un giubbotto antiproiettili, un mirino rosso nel petto e nel becco un ramo di ulivo. Il volatile è chiaramente simbolo di pace, come lo è il ramoscello di ulivo. Mentre il giubbotto indossato e il mirino sul torace stanno ad indica-re un'aggressiva violazio-ne della libertà

Banksy è un artista che nei disegni ci mette il cuore infatti in tutti le sue opere mostra un significato profondo.

Banksy disse questa frase contro l’arresto agli artisti come lui:

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Come vi avevamo anticipato la scorsa settimana, questa settimana parleremo di video game!

Call of Duty Warzone è il nostro primo consiglio; è un nuovo titolo della saga di Call of Duty. Il gio-co di cui oggi parleremo è un battle royale free-to-play. Un titolo free-to-play è disponibile in download gratuita-mente tramite una piattaforma online. Call of Duty Warzone è in real-tà un‘espansione di Call of Du-ty Modern Warfare, disponibile per PS4, Xbox One e PC. In questo articolo vi parlereremo del gioco e di come scaricarlo sulle varie piattaforme in pochi passi e in tutta semplicità.

Senza girarci troppo intorno direi di partire e non ci resta che augurarvi un buon gioco!

Call of Duty Warzone è un gioco free to play e di conseguenza è scari-cabile gratuitamente da PlayStation Store (PS4), Microsoft Store (Xbox One) e Battle.net (PC). Non è necessa-rio possedere Call of Duty Modern Warfare e su PlayStation 4 non è ri-chiesto l’abbonamento a PlayStation Plus. Per la versione Xbox One sarà necessaria l’iscrizione ad Xbox Live Gold.

Cari lettori, siamo spiacenti di annunciarvi che per alcune edizioni non potremo più fare “articoli-denuncia” contro la sporcizia nei nostri parchi a causa delle normati-ve anti-Covid. Vi parleremo però di un argomento che generalmente infiamma gli animi: vi illustreremo la situazione delle discari-che nella nostra zona. L’impianto di smaltimento di Provaglio d’Iseo (BS), a Fantecolo, è in realtà costituito da due distinte discariche, una di categoria “1” per rifiuti solidi urbani (RSU) e una di categoria “2” tipo B per rifiuti speciali non pericolo-si. Entrambi gli impianti si trovano attual-mente in fase di gestione post-operativa, cioè sono stati chiusi i rifiu-ti coperti e i gas che producono sono raccolti per produrre energia. Il biogas prodotto dalla discarica viene cattura-to da 17 pozzi verticali e da un sistema di tubazioni che si trovano all’interno del corpo rifiuti. Questo biogas così intercettato, viene poi avviato all’im-pianto di produzione di energia elettri-ca. Un vantaggio ecologico nell’utilizzo del biogas è quello di impedire la diffu-sione di metano nell’ambiente. Il biogas ha però molte controindicazioni, in quelle centrali in cui usano liquami ani-mali combinati con liquami vegetali.

Le due discariche hanno subito un im-portante intervento di rinaturalizza-zione con l’obiettivo di mimetizzare l’area con l’ambiente circostante e di creare un percorso didattico. A tale scopo sono state messe a dimo-ra circa 2000 piante e 2800 arbusti e sono state impiantate diverse tipologie di vigneto. Il Teatro Telaio è un’associazione che organizza spettacoli per bambini. Ogni estate uno di questi spettacoli viene organizzato proprio a Fantecolo, pres-so il parco riqualificato. L. Zeziola – I. Coelli – N. Mangiavini – V. De Cesari—M. Fiora

Numero 2

LA TECNOLOGIA Di S. Plebani, N.lobellari e C. Stoica

L’ecologia nella nostra zona

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“L’impianto di smaltimento di Fantecolo, è in realtà costituito da due distinte discariche…”

VIGNETO DIDATTICO

PASSEGIATA PEDONALE

Oggi la discarica si presen-ta così:

La discarica coperta, la piscina e l’impianto di biogas

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…”La dolce Ermergarda triste per essere stata abbandonata, passeggia-va tra i boschi vicino alle case vecchie quando vide un galletto variopinto rizzarsi sulle zampe e cantare un dol-ce canto d’amore. Ermengarda torna per tre settimane sul posto e tutti i giorni incontra il galletto canterino che le dona la pace con il suo canto, ma il 22mo giorno arriva all’attacco un nero galletto. I due iniziano una lotta furiosa che sembra non voler finire, fino a quando Ermengarda lancia nel cielo un urlo straziante e grida: “Lascialo, lascialo, è il mio dolce spo-so!”.

Ed ecco accadde qualcosa di unico: il gallo variopinto si erge, si gira, s’in-nalza verso la luna e ridiscende tra-sformato in un principe-guerriero che prende Ermengarda; i due si abbrac-ciano e svaniscono tra i nuvoli grigi

della montagna.

Il gallo nero dalla rabbia e dall’invidia si erge, si gira, s’innalza verso la luna e ridiscende trasformato in un atroce guerriero dall’animo nero che insegue i due sposi fin sopra alla piana nel mezzo della quale c’è un cerchio fatto di anti-che rocce. Lì nel mezzo il principe e il nero guerriero si affrontano ancora una volta in una lotta senza fine.

Ermengarda triste per quello che acca-de, piange e le sue lacrime si trasfor-mano in piccoli grappoli violacei che nell’erba si trasformano in fiori. A quel punto una luce rossa, verde e gialla la travolge e la riveste di un manto fluo-rescente che inizia a girare intorno ai due combattenti sempre più forte, sempre più forte, finché tutto si fer-ma immobile.

È allora che il principe viene trasfor-mato in un enorme gallo e il nero guer-

riero in una serpe con la cresta… È el bés Galilì... Il principe gallo prende la mira e con la sua enorme zampa schiac-cia la serpe dentro un buco nella pietra lasciando un’enorme impronta proprio nel mezzo del cerchio di sassi...

Il gallo ed Ermengarda volano verso il cielo prendendo la forma di stelle pro-prio sopra al Sercol.

Ma attenti non è finita: quando nel paese troppe persone hanno il cuore nero e lo spirito triste ecco che il gallo nero trionfa e cerca di rapire Ermen-garda! E' allora che la comunità ha il compito di prendere quelle persone e porle al centro del Sèrcol per cantare loro il loro "Canto di nascita” …

M. Fiora

LA LEGGENDA DEL BES GALILÌ Corpo da serpente, becco e cresta da gallo, sguardo aggressivo e malvagio…No, non è il super cattivo di un fumetto, è il Bes Galilì, protagonista di una delle più famose leggende bresciane.

I nostri bisnonni, infatti, affermano che nelle nostre zone circolava questo animale miste-rioso… C’è chi giura di averlo visto, e chi inve-ce smentisce dicendo che è solo una stupida storiella per bambini. Gli ultimi avvistamenti risalirebbero a circa 50 anni fa, e da allora non si hanno più notizie del famigerato ser-pente.

I pochi ad averlo avvistato lo descrivono co-me un serpente non troppo lungo, dotato di una cresta rosso sangue, un becco a uncino, una macchia bianca in mezzo agli occhi… alcu-ni dicono che emettesse un suono simile al pianto di un bambino, altri addirittura che possedesse un paio d’ali. Si diceva che nelle notti di luna piena fosse pericolosissimo, che con un solo sguardo potesse ipnotizzare, pie-trificare o addirittura uccidere!

Si narra che il suo cibo abituale fossero topi, insetti, uccelli e anfibi.

La storia del Bes Galilì veniva spesso usata per spaventare i bambini ai quali veniva rac-comandato di non avventurarsi nei boschi all’imbrunire...

E se il Bes Galilì non fosse solo una leggenda per spaventare i bambini? E se si nascondes-se in agguato nei monti di Provezze?...

D. Boldi

Numero 2

Tutto ebbe inizio così…

Pagina 4

Le storie del bés galilì? Solo leggende (forse)

Per alcuni è un incrocio fra un serpente, un drago e un gallo, alcuni dicono di averlo visto… ecco i racconti dei miei bisnonni: uno della Val Trompia, l’altro della Vallecamonica I miei bisnonni hanno raccontato alle mie non-ne che poi hanno raccontato a noi che da gio-vani avevano avuto un incontro con il bess gali-lì.

Il bisnonno Mario stava facendo la vendemmia a Concesio. I suoi fratelli lo hanno visto fermo davanti a una pianta. Dopo cinque minuti sono andati a vedere perché non si muoveva. Arri-vati vicino videro qualcosa di rosso che stri-sciava nei cespugli e il nonno bis fermo immo-bile: era come ipnotizzato! Ci volle un bel po' per svegliarlo. Lui ha poi raccontato di avere visto come una cresta rossa e quando si è av-vicinato per guardare, non era più riuscito a muoversi. Per i suoi fratelli era stato il bess galilì...

Il bisnonno Giovanni invece stava facendo a piedi il giro del lago Moro, in Vallecamonica. A un certo punto sentì, nel bosco, lo strano pianto di un bambino, e si è mese a cercare. Arrivato vicino ad un burrone si sporse per vedere cosa fosse… Nelle rocce sotto vide un serpente corto e tozzo, a strisce bianche e nere e sulla sua testa aveva una cresta rossa: era lui che piangeva. Il nonno Giovanni scappò a gambe levate per lo spavento.

L. Zeziola

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Numero 2 Pagina 5

Questa settimana: ”L’ATTACCO DEL MUTANTE”

Consigli ai lettori

Skipper, un ragazzo dodicenne appassionato di fumetti, si trova a dover affrontare il ladro più scaltro dell’universo, nonché protagonista della sua serie di fumetti preferita.

Fortunatamente riceverà l’aiuto di un grande super-eroe.

Riuscirà a sconfiggere il più grande criminale dell’universo salvando così la terra da una fine certa?

Se volete saperlo leggete subito “L’attacco del mutante”, della serie “Piccoli brividi”.

L’autore del libro è R.L. Stine noto in tutto il mondo per aver scritto tan-tissimi romanzi horror destinati ad un pubblico di ragazzi tra i 10 ed i 17/18 anni.

La sua scrittura è avvincente e scorrevole, ricca di dettagli e particolari che rendono la lettura realistica e allo stesso tempo spaventosa.

Lo consiglio a chi non è facilmente impressionabile e amante del genere horror…

M.Lamberti e M. Fiora

SPAZIO ALLA CREATIVITÀ

Tutti abbiamo delle giornate noiose che non possiamo evitare ma possiamo invece ingannarle facendo attività che non comportano uno schermo. Oggi vi proporremmo un lavoretto facile, veloce e divertente:

carta da riciclare (carta da stampa usata, giornale) acqua calda asciugamano mattarello colino Ciotola

Prima di tutto sminuzzare la carta in piccoli pezzi di grandezze simili, fatto ciò immergere la carta tagliata in una cioto-la piena di acqua bollente e mescolare bene con un cucchiaio di legno; lasciatela per un po’ di tempo in bagna e dare una mescolata ogni tanto.

Dopo un po’, con l’aiuto di un colino, fare sgocciolare il composto ottenuto poi frullare il tutto fino a ottenere un compo-sto “fangoso”. A questo punto potreste mettere del colore a tempera per ottenere dei fogli colorati.

Su una superfice piana rivestita da un’ asciugamano stendere l’impasto fino a farlo diventare come un foglio di carta.

Adesso mettete un telo sopra il foglio e rullate con il mattarello per ottenere una specie di foglio.

Per finire lasciate la vostra carta in un posto caldo fino ad asciugatura completa e infine decorate a piacere

N. Mangiavini, E. Gogna, G. Romele e N. Valsecchi

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Numero 2 Pagina 6

Consigli ai turisti

Poi, se avete pazienza potete avvistare: il migliarino di palude, il pendolo, l’usignolo di fiume, la salciaiola, lo svasso, il tuffetto, la nitticora, il germano reale, il porcilione, il basettino, il cannareccione, le cinciallegre, il cardellino.

Fra gli insetti invece troviamo:

la LIBELLULA “DEPRESSA” e la LIBELLULA “IMPERATORE”

Il nome libellula deriva dal lati-no “libra”, cioè bilancia, perché mantiene le ali dritte quando vola per tenere l’equilibrio. Ha una testa molto grande. Arriva a volare ha una velocità di 50km/h

GLI SCORPIONI D’ACQUA

È un insetto acquatico

Lunghezza 1,5/5cm

Corpo appiattito

Colore bruno per nascondersi sul fondo dello stagno

Altri insetti che possiamo trovare alle Torbiere sono: natonette, ranatre, gerridi, idrometre, ditiscidi.

di I.Coelli, L.Zeziola e E.Gogna

LE TORBIERE DELLA FRANCIACORTA: UN'ARCA DI NOÈ A CIELO APERTO

Nel numero scorso vi avevamo parlato delle Torbiere e vi avevamo mostrato alcune immagini della magnifica vegetazione di questo museo naturalistico. In questo numero vogliamo parlarvi della stupenda fauna presente.

La riserva delle TORBIERE ha un’area di 360 ettari, e sono state contate ben 239 specie di uccelli e tantissime specie di insetti.

Le Torbiere sono il paradiso di ORNITOLOGI, ENTOMOLOGI e per gli appassionati di BIRD WHATCING, passatempo che consiste nel nascondersi per guardare e fotografare gli uccelli.

Fra gli uccelli più rari ci sono:

FALCO PESCATORE: rarissimo avvistato nel 2017

Lunghezza 55/58cm

Apertura alare 145/170 cm

Piume bianche luminose sotto e sopra macchiate di marrone

Molto abile a tuffarsi, è solita-rio.

Per l’accoppiamento è il maschio che costruisce il nido e fa un volo con un pesce nelle zampe per conquistare la femmina

TARABUSO O AIRONE STELLATO

uccello migratore più tosto raro

peso massimo 1,2kg

apertura alare fino al metro

adora pesci e insetti, gli stagni e i canneti

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Gentilissima Dirigente,

La redazione ed io siamo onorati di rice-vere i Suoi complimenti!

Siamo sicuri che riuscirà a preparare i fagottini al salmone e a coltivare delle co-loratissime primule!

Certamente troverà gli aggiornamenti su Luna Rossa e non esiti a chiederci qualche approfondimento su altri argomenti: sare-mo lieti di poter accontentarLa!

Se vorrà scrivere qualche articolo sul no-stro giornale, noi saremo molto felici di pubblicarli.

A nome di tutti, La ringrazio e La saluto cordialmente.

Il Direttore

Numero 2 Pagina 7

Caro Direttore, tramite il "passaparola" sono venuta a cono-scenza di questo bellissimo giornale. Ogni se-ra leggo un articolo e la leggerezza mi rag-giunge. Complimenti alle maestre e agli alun-ni: state facendo un dono prezioso alla comu-nità, specialmente in questo periodo nel qua-le siamo costretti alla lontananza. Ho letto con entusiasmo la rubrica "L'angolo verde": mi piacerebbe ricevere qualche consiglio sulla piantumazione e sulla cura dei tulipani. Gra-zie per la vostra attenzione. Marina M.

Caro Direttore, Per caso sono venuta a conoscenza di questo bellissimo giornale. Complimenti ai redattori che stanno toccando argomenti molto interes-santi e che riescono a sollevare il morale di noi lettori specialmente in questo periodo nel qua-le siamo costretti a stare a casa da soli. Ho letto con vero interesse la rubrica "L'angolo verde" e desidererei ricevere qualche consiglio da Fabio per la coltivazione e la cura dei pomodori. Grazie a tutti voi per il bellissimo giornalino e per la vostra attenzione Luisa M.

Gentilissime Signore Marina e Luisa,

Mi permetto di risponderVi contemporaneamente perché le Vostre richieste sono simili.

Intanto, a nome di tutta la redazione, Vi ringrazio per i complimenti, che per noi sono come il carburante che ci da l’energia per andare avanti in questo impegnativo pro-getto, grazie infinite!

I redattori della rubrica “L’angolo verde “, si sono atti-vati per soddisfare le Vostre richieste.

Non esitate a scriverci ancora: noi, per ringraziarVi, Vi spediremo le future uscite del Quindicinale.

Certo di aver fatto una cosa a voi gradita, a nome della redazione, Vi saluto cordialmente,

Il Direttore

Cari alunni, complimenti per il vostro lavoro. Anche questa volta avete spaziato tra argomen-ti diversi, dando tutti il vostro contributo alla buona riuscita del Quindicinale. Proverò a cimentarmi con la ricetta dei fagottini al salmone ... ma forse mi riuscirà più facile piantare bulbi e primule seguendo le indicazio-ni di Fabio. Nel frattempo auspico - come voi del resto - che Luna Rossa possa ottenere un buon risulta-to. Auguro a tutti buone cose e spero di sentirvi presto Un caro saluto, Giusi Martinelli

Scrivetemi le vostre mail a: [email protected] Ogni quindici giorni il Direttore cercherà di rispondere a tutti!

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Numero 2 Pagina 8

I TULIPANI In risposta alla Signora Marina M. che ci ha chiesto informazioni sulla cura di questo splendido fiore, questa settimana vi parliamo della coltivazione e della cura dei tulipani

I tulipani sono originari dalla Turchia; solo le classi agiate potevano permettersi di comprarli perché il costo era molto elevato.

Oggi in Europa è l’Olanda che detiene il primato della coltivazione dei tulipani.

I tulipani sono dei bulbi che si piantano preferibilmente nei mesi autunnali, sia nel giardino sia nel vaso. Se si coltivano nel vaso, i bulbi possono sbocciare prima.

Bisogna creare una piccola buca nel terreno di 5 cm e adagiare il bulbo con poco terriccio. Tra un bulbo e l’altro ci deve essere una distanza di 10 – 15 cm.

Nel giardino, i tulipani necessitano solo di acqua piovana; in caso di siccità si devo-no innaffiare di tanto in tanto. Invece nei vasi i tulipani vanno annaffiati due volte alla settimana, facendo attenzione a non lasciare ristagni.

I tulipani iniziano a fiorire ad Aprile o a Maggio e amano l ’esposizione al sole.

I tulipani montanari sono una specie spontanea che può sopportare diversi climi; d’estate ricavano l’umidità dallo scioglimento dei ghiacciai e in inverno resistono al freddo perché i bulbi rimangono protetti dalla neve.

LA MIMOSA In questo numero di Marzo abbiamo deciso di parlarvi della mimosa.

Secondo gli Indiani d'America la mimosa rappresenta forza e femminilità. Non è quindi un caso che sia stato eletto fiore simbolo della Festa della Donna: non solo infatti fiorisce proprio in questo periodo, ma ha un significato in linea con la ricorrenza. La mimosa venne infatti scelta come fiore per commemorare le operaie morte durante un incendio nella fabbrica di New York in cui lavoravano. Il triste episodio avvenne proprio l’8 marzo del 1908.

Se volete coltivare una pianta di mimosa in vaso, dovete fare molta attenzione al mix del terriccio; sul fondo disponete dell’argilla espansa, dopodiché mettete un mix composto per 1/3 da torba acida e per 2/3 da normale terriccio da giar-dino.

Dopo scegliete un vaso, possibilmente in terracotta, con dimensioni pari a 60 cm di altezza e, almeno, 50 di larghezza. In questo modo avrete garantita una crescita veloce e abbondanti fioriture.

Il trapianto ad un vaso più grande deve essere fatto ogni due anni, aumentando di poco il diametro del vaso stesso. Così facendo manterrete una buona propor-zione tra l’apparato radicale e la chioma. Ricordate che nel caso di coltivazione in vaso c’è un maggiore bisogno d’acqua.

Ad ogni modo, fate attenzione a non creare ristagni idrici, molto pericolosi per la pianta.

Per migliorare l’umidità del terreno e risparmiare il lavoro di pulizia dalle erbe infestanti, vi consigliamo di utilizzare una pacciamatura naturale da posizionare ai piedi della pianta.

BALCONI E GIARDINI FIORITI A PROVEZZE A cura di I.Mafezzoni, I. Coelli e E: Gogna

Orto, che passione! I CONSIGLI DI FABIO Gentile sig.ra Luisa M., sono felice di poterle offrire qualche consiglio sulla coltivazione e sulla cura dei pomodori. Per piantare una piantina di pomodori è necessario:

• Scavare un buco nel terreno concimato

• Inserire la piantina nel buco e coprire le radici con il terriccio

• Annaffiare il terreno regolarmente, facendo attenzione a non farlo seccare

• E’ importante tenere le piantine distanziate 40 cm circa l’una dall’altra. Tuttavia, non credo sia il periodo giusto, perché fa troppo freddo. Infatti, io non ho ancora piantato pomodori nel mio orto, sebbene abbia già notato la presenza di alcune piantine nel mio negozio di fiducia. Preferisco aspettare ancora un po’, visto che il periodo migliore è aprile - maggio. In alternativa, ai più impazienti consiglio di provare a coprire la piantina con una bottiglia di plastica trasparente, tagliando sia il collo che il fondo della bottiglia; questo metodo aiuta a riparare la piantina dal freddo e avvantaggia la coltivazione dei pomodori. Spero di esserle stato d’aiuto!

F. Gatti

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Numero 2 Pagina 9

In questa nuova rubrica, daremo spazio ai nostri cari amici ani-mali che, in questo periodo più che in ogni altro, ci fanno compa-gnia e ci consolano.

In ogni numero parleremo di un animale da compagnia e, se vole-te, potete mandare delle foto dei vostri beniamini: potrete ve-derli pubblicati sul Quindicinale!

I conigli sono animali domestici, infatti io ne ho 8 in casa e mi fanno molta compagnia. Loro capiscono quando sono malata o triste e mi leccano le mani per consolarmi. Quando ero in prima avevo un coni-glietto di nome Brunetto: era il mio preferito, con lui parlavo tanto e lui mi raccontava tante storie che poi io raccontavo ai miei compagni. Brunetto è diventato il beniamino della mia classe e quando se n’è andato, tutti hanno sofferto con me. Consiglio a tutti di adottare un coniglietto. Prima di prendere un coniglio è necessario avere :

Una gabbia spaziosa Due ciotole,una per mangiare e

una per bere Una casetta di legno per ripa-

rarsi Fieno per tenerli al caldo Un po' di verdure (carote, se-

dano,erba...)

I conigli sono animali delicati,bisogna averne molta cura e se non mangiano più e non riescono a stare in piedi rischiano di morire quindi bisogna portarli subito dal veterinario.

I CONIGLI

Scrivete a “Amici a 4 zampe”, [email protected]

BRUNETTO

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Carissimi lettori,

Sappiamo che la nostra rubrica è fra le più seguite; abbiamo deciso quindi di migliorare il nostro lavoro utilizzando delle risorse molto preziose: le mamme e le nonne di altri paesi che ci sono nella nostra classe!

In questo numero daremo spazio alla Cucina Rumena e poi andremo a bere il caffè in Etiopia...

La cucina della Romania è tutt’altro che leggera.

In un paese con un inverno rigido, le pietanze sono belle sostanziose e per niente dietetiche!

Situata sulla penisola Balcanica, la Romania si affaccia sul Mar Nero, e confina con Moldavia, Ucraina, Ungheria, Serbia e Bulgaria.

Per questo la sua cucina, nel corso degli anni, ha assorbito le tradizioni degli altri paesi balcanici.

C. Stoica, N. Lobellari, S. Plebani

Oggi vi proponiamo:

Gli involtini di verza con la carne macinata: Ingredienti:

q.b. verza (foglie)

1Kg carne macinata

3 cipolle

Passata di pomodoro

200g riso

q.b. spezie

costine affumicate

Procedimento:

la verza viene bollita intera nell’acqua con sale e con cura si toglie foglia per foglia.

Si prende una foglia di verza si mette un cucchiaio di composto di carne e si arrotola.

Finito il procedimento, gli involtini si mettono nella pentola uno so-pra l’altro, tra gli strati si aggiungono anche le costine affumicate e la passata di pomodoro, il tutto si cuoce a fuoco lento per circa 3 ore.

Pofta Buna! (Buon appetito!)

Nelle pagine successive, ci sono delle piacevoli sor-prese: la cerimonia del caffè, l’intervista ad una chef e la sua ricetta scritta apposta per noi!

Scriveteci a “Il Piacere del Gusto” [email protected]

Saremo lieti di soddisfare i vostri palati e di pubblicare le vostre ricette!

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LA CERIMONIA DEL CAFFÈ Bere il caffè in Etiopia e in Eri-trea è una forma rituale, una vera e propria cerimonia. Durante le feste viene servito il caffè agli amici oppure come pausa nella vita quotidiana; ver-rà servito del tè (shai) se l’of-ferta verrà gentilmente decli-nata. La cerimonia è molto elegante e rilassante. Il caffè rappresenta un momen-to di socializzazione, amicizia e di conversazione. Non si tratta di “prendo un caf-fè al volo”! Le tazzine sono ben sistemate sul vassoio, viene preparato il

pop-corn e del pane . Prima fase: Torrefazione Le bacche verdi vengono arden-temente scaldate sopra un bra-ciere ( operazione chiamata torrefazione ): i partecipanti avranno la possibilità di annusa-re il profumo che i chicchi rila-sciano dopo essere tostati.

Seconda fase: Macinazione Tradizionalmente viene macinato con un mortaio di legno e un pe-stello sempre di legno . Terza fase: Bollitura Per la bollitura del caffè viene usata un’anfora di ceramica chia-mata JEBENA con un corpo ton-do, un manico, un collo e un bec-cuccio sottile. L’anfora con l’acqua viene messa a bollire sul carbone ardente. Quando l’acqua bolle viene aggiun-to il caffè macinato. Il jebena viene poi posizionato in modo che il caffè decanta e si separa dalla polvere. Infine viene versato nelle tazzine e servito. Il caffè viene versato molto len-tamente in modo che la polvere resti sul fondo. Il rito viene eseguito tre volte aggiungendo nella jebena dell’ac-qua e quindi bollito, decanta e servito nuovamente.

F. Faustini

INTERVISTA A UNA CHEF

a cura di N. Lobellari, C. Stoica e S. Plebani

Come ti chiami?

Valeria Simoncelli

Quanti anni hai? 22 anni

Da quanti anni lavori come cuoca? Da 5 anni

In che ristorante lavori? Gestisco la cucina in un agriturismo famoso a pochi passi dal lago di Garda.

Che tipo di cucina fai (italiana, straniera)? Cucina italiana tradi-zionale e legata al territorio

Quanti piatti ci sono nel menù: Fra antipasti, primi, secondi, con-torni e dolci, ci sono circa 55 piatti, che cambiano in base alle stagioni e agli alimenti prodotti nell’agrituri-smo.

Quali sono i piatti che preferisci cucinare? I primi piatti ed in parti-colare la pasta fresca e le paste ripiene. Mi piace però cucinare an-che i dolci e le torte.

Il tuo ristorante quante stelle ha su TRIPADVISOR? Ne ha 4,5 su 5!

Il tuo cibo è apprezzato dai clienti? Ricevo molto spesso dei complimenti e tanti clienti ritorna-no per mangiare i piatti che hanno gradito di più.

Qual è la soddisfazione più grande che ti da il tuo lavoro? Innanzi tutto, ho fatto dell mia passione il mio lavoro, mi piace sperimentare ed inventare nuove preparazioni per la soddisfazione dei miei clienti e dei palati più esi-genti.

Pensi un giorno di aprire un ri-storante tutto tuo? Per il momen-to no, ma se dovessi aprire un’atti-vità mia, mi piacerebbe un piccolo ristorante di nicchia con pochi coperti.

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LA CHEF CONSIGLIA

a cura di N. Lobellari, C. Stoica e S. Plebani

Tortelli di zucca con ragù di tastasal in bianco

Ingredienti Per la pasta:

• 250 gr di semola rimacinata di grano duro

• 200 gr di farina 00

• 4 uova intere e 1 tuorlo

Per il ripieno

• 500 gr di zucca già cotta

• 50 gr di amaretti

• 50 gr di grana grattugiato

• 75 gr di mostarda di Cremona

• Sale/pepe/noce moscata

Per il ragù

• 500 gr di tastasal o pasta di salame

• 2 carote medie

• 1 costa di sedano

• 1/2 cipolla bianca piccola

• 1 rametto di rosmarino

• 1/2 bicchiere di vino bianco

• 3 cucchiai di olio evo

Preparazione Per il ragù:

Tritare finemente sedano, carote e cipolle. Rosolare il tutto con un rametto di rosmarino e i cucchiai di olio. Aggiungere il tastasal sgranato e far rosolare bene. Sfumare con vino bian-co, aggiungere due bicchieri colmi d’acqua e far cuocere a fuoco lento finché l’acqua non sarà evaporata e il tastasal sarà diventato morbido. All’occorrenza salare e pepare.

Per la pasta:

Sul piano di lavoro formare una fontana con le due farine e romperci dentro le uova, il tuorlo e un pizzico di sale. Impa-stare bene, avvolgere nella pellicola prima di mettere a ripo-sare l’impasto in frigorifero per circa mezz’ora.

Per il ripieno:

Frullare tutti gli ingredienti finché il composto non risulterà liscio e omogeneo. Chi ce l’ha, può utilizzare il Bimby a vel.6. Inserire il composto in una sac a poche.

Procedimento per confezionare i tortelli:

Prendere la pasta dal frigo e stenderla sottile, porre la quan-tità di un cucchiaino di ripieno sulla sfoglia e chiudere a pia-cere. Per la cottura buttare i tortelli in acqua bollente salata e cuocere per 5/6 minuti. Una volta scolati saltare nel ragù di tastasal caldo e servire.

Che cos’è il tastasal? Il tastasal è un prodotto tipico della cucina veronese. È un impasto di carne fresca di maiale macinata, salata e insaporita con abbondante pepe nero grosso frantumato.

Il nome deriva dall’usanza di assaggiare (tastare) la pasta dei salumi prima di insaccarli.

Può essere sostituito con la pasta di salame che si trova qui a Brescia.

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GUINNES 6 NAZIONI Di M. Fiora

In questi weekend si sono fatte le ultime partite del 6 Nazioni. L’Italia nell’ultima giornata ha perso contro la Scozia 10 a 52 e anche quest’anno prenderà il cucchiaio di legno, un vero peccato.

Poi fra Irlanda e Inghilterra, l’Inghilterra vince 32 a 18. E l’incontro decisivo fra Francia e Galles lo vince la Francia 32 a 30 proprio all’ottantesimo minuto; ma non tutto è detto, la Francia aveva saltato una giornata per-ché la squadra aveva preso il covid e quindi deve fare l’ultima sua partita contro la Scozia, se fa 4 o più mete la Francia vince il torneo; se invece non fa almeno 4 mete il torneo lo vince il Galles.

Aggiornamenti sull’evento alla prossima edizione del quindicinale.

SPORT IN TEMPO DI COVID AMERICAN’S CUP

Emozione anche per l’American’s Cup dove i due titani si sfida-no in finale:

Luna Rossa e la Nuova Zelanda ( Kiwi ).

Le prime gare sono state combattute però dopo Luna Rossa ha un po’ mollato e la Nuova Zelanda ne ha approfittato e ha con-cluso le gare con un punteggio di 3 - 7.

L’Italia è stata sconfitta ma è uscita a testa alta e con onore.

ALL STAR GAME

Lo star game è una partita dove si creano due squadre con i migliori giocatori dell’Eastern Conference e del Weaster Conference, cioè i migliore giocatori della sezione est e i mi-gliori giocatori della sezione ovest, almeno in passato era così.

Quest’anno invece si sono presi due giocatori capitano, in que-sto caso, LeBron James (LA Lakers ) e Kevin Durant (B Nets ).

Il team LeBron ne è uscito trionfante.

Tutti hanno fatto la loro parte ma il migliore di tutti è stato Giannis Antetokoumpo che ha vinto l’MVP ( match valuble player ) cioè migliore giocatore della partita.

CHAMPIONS LEAGUE

Abbiamo avuto soddisfazione nella barca a vela per l’Italia ma non è stato così anche per la Champions League, tre squadre Italiane sono state eliminate: Juventus, Atalanta e Lazio .

Per il momento siamo ai quarti di finale, vi terrò aggiornatati.

F. Faustini

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GLI AC/DC Gli AC/DC sono uno dei gruppi rock più celebri e fra quelli che noi abbiamo apprezzato di più.

Gli AC/DC sono un gruppo australiano (ma con membri britannici) formato nel 1973 dal virtuoso chitarrista Angus Young.

Ecco i primi membri della band: la voce Dave Evans, i chitarristi Angus Young e Malcon Young e il batterista Ron Carpenter.

Gli AC/DC negli anni hanno cambiato molti membri per causa di morte o altro, questi sono i membri attuali: il cantante Axl Rouse, il chitarrista Angus Young, il bat-terista Phil Rud e il bassista Cliff Wiliams; ma le can-zoni più famose sono state cantate con la voce di Brian Jhonson, probabilmente il cantante più celebre degli AC/DC.

Ecco alcuni dei loro brani più famosi, e quelli che piac-ciono di più a noi e che vi invitiamo ad ascoltare: THUNDERSTRAK, BACK IN BLACK, HIGHWAY TO HELL, HELLS BELLS, TNT...

Gli AC/DC non si sono mai separati nonostante i vari litigi, lutti e difficoltà, questo dimostra in loro grande spirito di gruppo e passione musicale.

Ancora oggi continuano a suonare e a essere l’idolo di molta gente; a novembre 2020 è uscito il loro ultimo album POWER UP, che da subito ha scalato le classifi-che della musica rock.

Gli AC/DC sono considerati come una, se non la più no-ta, delle band hard rock della storia.

D. Boldi e F. Faustini

La nostra passione per il rock, che periamo stia contagiando tutti i nostri lettori, questa settimana ci ha portato a spaziare dall’Hard Rock degli AC/DC al Pop Rock del Re del Pop Michael Jackson.

Ma cosa ci dà la musica? A questa domanda ha risposto molto bene il nostro compagno filippo che nell’articolo seguente condivide con tutti noi le sue emozioni… Che poi son anche le nostre!

LA MAGIA DELLA MUSICA Di F. Peli

La melodia della musica per me è dolce e armoniosa. A me la musica “fa vedere “delle scene di trionfo e di amore, se le melodie sono felici, mentre quelle tristi mi fanno immaginare solo morti e guerra… anche se poi c’è sempre un pizzico di luce… che però alcune volte è difficile da vedere.

La musica è una cosa che ti tocca l’animo e ti lascia un segno, la musica è un’emozione molto forte. Quando ascolti una canzone puoi ballare, puoi caricarti, puoi prendere sicurezza, ma anche provare malinco-nia e tristezza. Insomma la musica tocca sempre il cuore di tutti.

La musica fa parte della nostra vita.

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Michael Jackson è uno dei cantanti e ballerini più ce-lebri e più controversi del-la storia della musica.

All’età di 5 anni suonava in una band con i suoi fratelli, i Jackson Five, a cui face-va da manager loro padre.

Tantissime le sue canzoni, fra le più celebri ricordia-mo: Billie Jean, Beat it, Smooth Criminal, Thriller, Speed Demon, Earth song, Human Nature… Invitiamo tutti ad ascoltare queste canzoni: anche chi non ama il personaggio Micheal Jackson, non può negare che era un genio!

Michael Jackson infatti, grazie al suo stile di balla-re e cantare rivoluzionò il mondo della musica, dando così vita al pop e venendo

MICHAEL JACKSON così soprannominato “il Re del Pop”.

Fu il primo a realizzare un video clip stile film: Thriller resterà per sempre nella storia dei video clip musicali! Non ci credete? GUARDA-TELO!!!

Abitava con la sua sorel-la prediletta, Jenny; le voleva così bene che di-videva con lei la sua villa e amava così tanto i bambini che fece co-struire un parco diverti-menti all’interno della sua villa. Il suo perso-naggio da eterno Peter Pan fu molto criticato e fu accusato addirittura di pedofilia. Questo lo distrusse emotivamente. Dopo la sua morte, il suo accusatore ritrattò e

l’immagine di Jackson venne riabilitata, ma non per tutti infatti, pur-troppo, tanti sono coloro che non lo amano…

Morì nel 2009 all’età di 50 anni a causa di un’o-verdose di pastiglie che gli era stata prescritta dal suo medico; questo fu indagato per avere infranto il giuramento di Ippocrate, ma poi fu di-chiarato innocente, an-che se per noi sarebbe dovuto andare in prigio-ne almeno per avere in-franto il giuramento di Ippocrate e anche per avere drogato uno dei migliori cantanti e balle-rini della storia!

M. Lamberti, I. Mafezzoni,

M. Rossi e F. Faustini

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PRESSO SCUOLA PRIMARIA IQBAL MASIH—PROVEZZE

La classe V di Provezze

Posta elettronica: [email protected]

CONCORSO LETTERARIO Acura di M. Lamberti e G. Romele

CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI!!! Acredita sempre desistir ja mais!!! Zawsze wierz, nigdy poddawaj!!! ሁል ግዜ ማመን, ምንግዜም ተሰፈ አለመቁረፕ!!! (UL GZE MAMEN, MNM GZE TESFA ALEMEKURET) Să crezi mereu si să nu te dai bătut niciodată!!! ¡Cree siempre, nunca te rindas!!!

CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI!!!!

Aspettiamo numerosi i vostri racconti per il CONCORSO LETTERARIO! Inviateli alla nostra mail: [email protected]

Abbiamo ricevuto il primo racconto del nostro CONCORSO LETTERARIO: è un bellissimo rac-conto scritto dai bambini di CLASSE II. È talmente carino che abbiamo deciso di pubblicarlo! Aspettiamo i racconti anche dai bambini più grandi! Intanto i nostri COMPLIMENTI vanno a que-sti piccoli scrittori!!!

C’era una volta un lupo che aveva molta fame, ma quell’inverno, con tutta

quella neve, non trovava niente da mangiare in tutto il bosco e nemmeno in

paese.

Allora decise di andare a mangiare... i tre porcellini.

A quel punto il signor Lupo bussò alla porta dei tre porcellini, ma quelli aven-

do paura che il lupo li mangiasse, non volevano aprirgli la porta.

Per fortuna successivamente decisero di aprirgli e di invitarlo a cena. Gli

prepararono subito una squisita zuppa di verdure con carote, patate, cipolle

e prezzemolo.

Da allora il signor Lupo e i tre porcellini diventarono amici e il signor Lupo

iniziò a coltivare nel suo orto un sacco di verdure: pomodori, carote, insala-

ta e rosmarino.

Così il lupo potè mangiare squisitezze ogni giorno e iniziò a invitare a cena i

suoi tre nuovi amici.