Il Pungolo n. 114

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Periodico del Comitato di Quartiere Nuove Alleanze Roma Nord-Ovest CASALOTTI - SELVA CANDIDA Anno XXIII • N. 114 - Settembre/Ottobre 2013 - [email protected] - [email protected] DISTRIBUZIONE GRATUITA Tiratura - 7000 copie HOTEL SELVA CANDIDA Roma Vicino alle tue esigenze. Via Casal del Marmo, 618 00166 Roma Tel. +39 06 6157211 HOTEL SELVA CANDIDA Roma Nuovo ingresso da Via Casal del Marmo, 618 Via di Selva Candida, 200 00166 Roma Tel. +39 06 6157211 Malagrotta prossima alla chiusura La discarica, dallo scorso 1 ° Ottobre, è in fase di “capping”. Le associazioni esultano L e parole, come sempre, sono lo strumento della compren- sione ed il perno della comu- nicazione, soprattutto nel mondo moderno, dove l’informazione svolge un ruolo fondamentale e quantomai centrale nelle dinamiche della vita quotidiana. La decisione, da parte dei professio- nisti del settore, nell’utilizzo del- l’uno o dell’altro vocabolo, per la descrizione di un evento, generale o particolare che sia, è direttamente proporzionale al messaggio che si vuole trasmettere e, a differenza di quanto si possa comunemente pen- sare, la loro scelta è molto accurata. Spesso sottintende a decisioni che esulano la volontà dello stesso re- dattore. Prendiamo ad esempio la parola “crisi”. Da quasi cinque anni questo termine è entrato nelle nostre case, attra- verso ogni possibile canale di infor- mazione, ed è stato passivamente accettato dai cittadini come capro espiatorio del trasversale stravolgi- mento sociale ancora in atto. Il futuro del lavoro di GIUSEPPE STRAZZERA “La sicurezza del potere si fonda sull’ insicurezza dei cittadini”. Segue a pag 20 Leonardo Sciascia VERACHI a pag 7 LANDONIO a pag 11 N eanche quest’anno i genitori di tutti quei bambini che non sono rientrati nelle normali gra- duatorie, potranno sperare di veder aperto l’asilo di Via di Selva Nera, e risparmiare così i soldi delle scuole private. Terminato ormai da un anno l’asilo è ancora chiuso in attesa di collaudo. D ata l’ultima tornata elettorale, Il Pungolo ha deciso di met- tere nero su bianco tutte le maggiori criticità del territorio. Uno stru- mento importante per non perdere di vista gli obiettivi veri, nel quin- quennio 2013-2018, e per tirare le somme di quanto verrà effettiva- mente realizzato a fine mandato. PUBBLICATO “IL PROMEMORIA DEL CITTADINO” ANCORA CHIUSO L’ASILO DI VIA SELVA NERA L’ANNOSA QUESTIONE DELLA PULIZIA DEI FOSSI O gni anno, al termine del- l’estate, con le prime pioggie, ci si ricorda che i fossi raccolgono sì l’acqua piovana, ma che se non si mantengono costantemente pu- liti, sono a rischio straripamento. Questa estate per esempio, l’evento si è verificato al Fosso del Campo, zona Pantan Monastero. DE SANTIS a pag 4 a pag 8 SANDRA ANGELICI L o scorso lunedì 30 set- tembre in via Casal Lum- broso, dove si trova uno degli accessi principali alla disca- rica di Malagrotta, si è svolta una manifestazione da parte di citta- dini ed associazioni, radunati in occasione della chiusura defini- tiva della discarica. La manifestazione, denominata dagli organizzatori “Lucchetto Day”, ha attirato su di sè molti ri- flettori, tra cui anche quelli della Rai, giunta sul posto per trasmet- tere in diretta l’evento. Proprio attraverso dei piccoli lucchetti, (da qui lucchetto day) posizionati al cancello d’entrata, i manife- stanti hanno voluto simboleggiare l’importanza della chiusura defi- nitiva della discarica più grande d’Europa, che grava ormai da molti anni sulla Valle Galeria.

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Il Pungolo, periodico del quadrante Roma Nord-Ovest. Notizie dai quartieri: Casalotti, Palmarola, Ottavia, Selva Candida, Selva Nera, Via Boccea, Casal Selce, La Storta, Castel di Guido.

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Periodico del Comitato di Quartiere Nuove Alleanze Roma Nord-Ovest CASALOTTI - SELVA CANDIDA

Anno XXIII • N. 114 - Settembre/Ottobre 2013 - [email protected] - [email protected]

DISTRIBUZIONE GRATUITA Tiratura - 7000 copie

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Malagrotta prossima alla chiusuraLa discarica, dallo scorso 1° Ottobre, è in fase di “capping”. Le associazioni esultano

Le parole, come sempre, sonolo strumento della compren-sione ed il perno della comu-

nicazione, soprattutto nel mondomoderno, dove l’informazionesvolge un ruolo fondamentale equantomai centrale nelle dinamichedella vita quotidiana.La decisione, da parte dei professio-nisti del settore, nell’utilizzo del-l’uno o dell’altro vocabolo, per ladescrizione di un evento, generale oparticolare che sia, è direttamenteproporzionale al messaggio che sivuole trasmettere e, a differenza diquanto si possa comunemente pen-sare, la loro scelta è molto accurata.Spesso sottintende a decisioni cheesulano la volontà dello stesso re-dattore.Prendiamo ad esempio la parola“crisi”.Da quasi cinque anni questo termineè entrato nelle nostre case, attra-verso ogni possibile canale di infor-mazione, ed è stato passivamenteaccettato dai cittadini come caproespiatorio del trasversale stravolgi-mento sociale ancora in atto.

Il futuro del lavoro

di GIUSEPPE STRAZZERA

“La sicurezza del poteresi fonda sull’ insicurezza

dei cittadini”.

Segue a pag 20

Leonardo Sciascia VERACHI a pag 7 LANDONIO a pag 11

Neanche quest’anno i genitoridi tutti quei bambini che non

sono rientrati nelle normali gra-duatorie, potranno sperare di vederaperto l’asilo di Via di Selva Nera,e risparmiare così i soldi dellescuole private. Terminato ormai daun anno l’asilo è ancora chiuso inattesa di collaudo.

Data l’ultima tornata elettorale,Il Pungolo ha deciso di met-

tere nero su bianco tutte le maggioricriticità del territorio. Uno stru-mento importante per non perderedi vista gli obiettivi veri, nel quin-quennio 2013-2018, e per tirare lesomme di quanto verrà effettiva-mente realizzato a fine mandato.

PUBBLICATO“IL PROMEMORIADEL CITTADINO”

ANCORA CHIUSOL’ASILO DI VIASELVA NERA

L’ANNOSA QUESTIONE DELLA PULIZIA DEI FOSSI

Ogni anno, al termine del-l’estate, con le prime pioggie,

ci si ricorda che i fossi raccolgonosì l’acqua piovana, ma che se nonsi mantengono costantemente pu-liti, sono a rischio straripamento.Questa estate per esempio,l’evento si è verificato al Fosso delCampo, zona Pantan Monastero.

DE SANTIS a pag 4

a pag 8

SANDRAANGELICI

Lo scorso lunedì 30 set-tembre in via Casal Lum-broso, dove si trova uno

degli accessi principali alla disca-rica di Malagrotta, si è svolta unamanifestazione da parte di citta-dini ed associazioni, radunati inoccasione della chiusura defini-tiva della discarica. La manifestazione, denominatadagli organizzatori “LucchettoDay”, ha attirato su di sè molti ri-flettori, tra cui anche quelli dellaRai, giunta sul posto per trasmet-tere in diretta l’evento. Proprioattraverso dei piccoli lucchetti,(da qui lucchetto day) posizionatial cancello d’entrata, i manife-stanti hanno voluto simboleggiarel’importanza della chiusura defi-nitiva della discarica più granded’Europa, che grava ormai damolti anni sulla Valle Galeria.

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Pino Cannatà: l’artista navigatoreL’ intervista

Percorrendo una stradina senzauscita della nostra periferia, cisi imbatte nell’unico molo lon-tano dal mare, dove Pino Can-natà, l’artista navigatore, hadeciso di ormeggiare.Pennelli, tele, colori, cornici,tutto è a servizio dell’ ispira-zione, che da l’impressione diesser passata spesso da questeparti. Aiutati dal lume di dueceri, entriamo ed andiamo a co-nosce da vicino il Maestro.

Chi è Pino Cannatà?

Sono prima di tutto un’artista,ma tutti ormai mi definisconocome “l’artista-navigatore”.Sono nato a Messina, da una fa-miglia di umili pescatori, sin dabambino perciò ho sempre vis-suto con i piedi “a mollo”, senzasapere che di lì a poco il mareavrebbe fatto parte integrantedella mia vita. Studiai all’accademia d’arte masuccessivamente scelsi di farearchitettura, per non essere in-fluenzato dai rigidi schemi ac-cademici ma anche per lasciareaperte quante più porte possi-bili. Nel momento in cui com-presi di voler fare dell’arte ilmio futuro, cominciai a viag-giare e a cercare umilmente dientrare in contatto con i grandiartisti del momento, per poterimparare non solo la tecnica, maanche i piccoli segreti del me-stiere che non si imparano certoa scuola. Roma, Milano, cercaidi farmi spazio in più galleriepossibili e proprio a Roma de-cisi di affiancarmi ad un gruppodi accademici, nonostante iofossi un autodidatta, per aprireuno studio. Successivamente però affrontaiun periodo di crisi, a Roma leopere non si vendevano piùcome prima e così iniziai a ca-pire di dover inventare qualcosadi nuovo, di mai realizzatoprima, qualcosa che avrebbestupito il pubblico. Inizialmente fu difficile, allafine anche nell’arte è stato spe-rimentato di tutto, pensiamoall’originalità di Picasso, miogrande “maestro”, e questo mispaventò. Spinto dall’amore edalla dedizione verso l’arte,continuai a scavare dentro di me

per trovare qualcosa che potesserendere le mie opere uniche fa-cendo di me un pittore da ricor-dare. Finalmente capii quale fosse lastrada giusta e mi ci buttai a ca-pofitto senza pensarci due volte,e devo dirlo, fortunatamente, ful’idea giusta al momento giusto

che mi portò fino a qui.

Quando nacque la passioneper l’arte?

La passione per l’arte nacquegià da piccolissimo. All’età dinove o dieci anni, dipingevo lemie tavolette, che però gettavoo distruggevo per ti-more, perché ancoranon capivo benequello che facevo.Poco dopo realizzaidi voler conseguiregli studi artistici.

È venuto a contattocon molti artisti fa-mosi, cosa le hannoinsegnato?

Si, soprattutto all’inizio dellamia carriera, quando iniziai aviaggiare, bussai alle porte dimolti artisti dai quali mi sarebbepiaciuto imparare qualcosa. Hoconosciuto molti pittori, uno deiquali Joan Mirò, con cui hoanche avuto il piacere di lavo-rare. Ho anche dipinto in unodegli studi di Picasso, cosa chemi rimarrà sempre nel cuore.Loro sono stati fonte d’ispira-zione per me e per il mio lavoro.

Come nasce l’idea di Navi-

gArte?

Riprendendo quello che dicevopoco fa, nel momento in cui midomandai cosa potessi inventaredi nuovo da mettere su tela, mirisposi: perché non il mare? Ilmare è sempre stata una miagrande passione ed inoltre rap-

presenta le mie origini, la miafamiglia, le mie radici. Volendocosì unire l’arte e il mare, decisidi comprare una barca la “Sayo-nara”, di poco più di 11 metri,ne feci il mio studio e la miacasa per circa 3 anni. Partii abordo di Sayonara e di porto inporto feci il giro del Mediterra-

neo. È così che nacque Navi-gArte, un logo che poi registraicirca quindici anni fa, e chetutt’oggi rappresenta la mia at-tività e il mio lavoro. Durante ilviaggio sono stato ospitato damoltissimi porti italiani e nonsolo, il porto di Montecarlo miospitò per ben otto mesi, sol-tanto quello di Portofino misnobbò e mi lasciò a bordo dellamia barca molto amareggiato.Ho conosciuto così moltissimepersone e ho fatto moltissimemostre, con le tele che dipin-

gevo in mare e che il mare miispirava.

Durante il viaggio ha gettatoin mare delle bottiglie conte-nenti un messaggio, perché?

Durante il viaggio in mare,mentre dipingevo, mi venne in

mente un'idea che non potevonon realizzare. Volevo utilizzarela mia arte per porre l’attenzionesull’inquinamento marino, cosìdecisi di lasciare che il mare tra-sportasse quindici bottiglie divetro, con dentro un mio acqua-rello ed un messaggio sul retroche diceva “aiutami a salvare il

mare”. Chiunqueavesse trovato la bot-tiglia avrebbe potutocontattarmi e riceverecosì l’autentica del-l’opera.

Qualcuno ricevettele sue bottiglie?

Si qualcuno trovò labottiglia ed il mes-saggio, mi contattò e

come promesso gli diedi l’operaautenticata da me, ma la cosapiù bella è che il più delle voltenacque una bella amicizia.

E le altre?

Mi piace pensare che molte diqueste siano ancora in mareaspettando che qualcuno le trovi,magari anche tra mille anni. Po-trebbero essere dei bei repertistorici che raccontino ancora unpo’ della mia arte, alla quale hodedicato tutta la mia vita.

Cosa ha significato per lei lasua esperienza in mare?

Questa esperienza ha significatomolto per me e per la mia car-riera, infatti posso dire che èproprio grazie a questa che sonodiventato “famoso” e che possofar conoscere la mia arte in tuttoil mondo. Il mio principaleobiettivo però è stato quello divoler portare l’arte alla gente,una cosa che non era mai suc-cessa prima, attraverso le galle-rie o le mostre tradizionali. Ioho voluto rompere questoschema, facendo un “patto” conil mare che potesse avvicinarmialla gente, fargli conoscere ilmio lavoro, al quale mi dedicocon passione e farmi instaurarecon loro un bel rapporto di ami-cizia.

Come mai oggi torna a Roma?

Sono tornato a Roma principal-mente per poter stare più vicinoai miei figli che vivono qui, maanche per aprire il mio nuovostudio in via di PalmarolaNuova, perché mi piace moltola tranquillità di questo quartieree di tutta la zona.

Progetti per il futuro?

I progetti come sempre sonotanti, per ora posso dirvi che abreve ci sarà l’inaugurazione diquesto mio nuovo studio, men-tre fra non molto ho intenzionedi tornare in mare, questa voltacon una barca più grande che mipermetta di solcare l’oceano e diraggiungere l’America, Miamiprecisamente, dove ho il mio se-condo studio. Comunque vi terrò aggiornati.

Un messaggio per i lettori, chenon sia in bottiglia?

Ho fatto questa intervista perpoter far sapere a tutte le per-sone che mi seguono e che nonmi hanno più visto in giro, chesono “approdato” a Roma e stoaprendo il mio nuovo studioqui. Inoltre volevo far sapere atutti coloro che fossero interes-sati o incuriositi dal mio lavoro,che possono incontrarmi quinell’atelier per visitarlo, perfarmi qualche domanda o anchesolo per parlare di arte.

di Sandra Angelici@sandraangelici

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Scuola Sanità&Scuola San Nicola II tra pulizia e voragini

E’ormai risaputo che iripetitori wi-fi pos-sono essere perico-

losi a causa delle ondeelettromagnetiche che emettono,quando sono in funzione. Nono-stante ciò, nel febbraio scorso,l’amministrazione capitolina hapromosso il progetto “DigitRoma”, che ha dato il via liberaall’istallazione della rete wire-less all’interno dell’ I.C. PabloNeruda, che comprende lascuola materna e primariaSant’Andrea (via Ascrea 24) e l’ex Elsa Morante (via Casal delMarmo 212). I genitori deglialunni, preoccupati per la salutedei propri figli, hanno pensatobene di iniziare una raccoltafirme per rimuovere i suddettiapparecchi wi-fi nelle due

scuole già cablate, in modo dabloccare il progetto. Dati gliscarsi risultati della raccolta,uno dei comitati presenti nellazona, per supportare l’iniziativa,ha pensato di inviare una letteradirettamente al Campidoglio incui si richiedeva la rimozionedei dispositivi per gli inizi diSettembre, ovvero con il rientrodei bambini. A tutt’oggi solonella sede di via Ascea, ovveroalla materna, sono stati spenti iripetitori, mentre per la sededell’ Elsa Morante si dovràaspettare. I genitori continue-ranno a battersi senza sosta perla salute dei propri figli che do-vrebbe esser tutelata anche a di-scapito di qualsiasi innovazionetecnologica. Quando si tratta dibambini, le normali rilevazioninon sono mai sufficienti. C’è bisogno di certezza.

C’eravamo già occu-pati della strutturascolastica San Ni-

cola II, per evidenziare comelo stato dei giardini perimetraliversasse in condizioni a dirpoco “selvagge”: sterpagliedella peggior specie avevanooramai preso possesso del ter-reno. La buona notizia è che lascuola sembra aver ritrovato unaspetto sano.Il periodo tormentato della SanNicola II ebbe inizio appenafurono riaperti i cancelli per losvolgimento dell’anno scola-stico, attualmente in corso,quando davanti agli occhi di

tutti i genitori si palesò l’inade-guatezza del servizio pubblicodi manutenzione dell’areaadiacente alla struttura, dove inteoria i bambini (di età com-presa tra i 3 e i 7 anni) avreb-bero dovutogiocare. La possibi-lità d’inci-denti od’ incont r icon qualchegenere di“ospite” in-desideratoera più cheuna lontanaeventualità. Le proteste

dei genitori si levarono alte e adistanza di pochi giorni l’area,dove sono collocati i giochi, fusubito ripulita ad opera dellaprotezione civile locale, ma investe informale.

Tuttavia, una grande porzionedi giardino continuava a rima-nere coperta dalle erbacce. Il problema quindi non potevadirsi risolto.Provvidenza ha voluto che fi-

nalmente le isti-tuzioni si sianosvegliate daltorpore ed ab-biano agitocome da qual-

che tempo si attendeva cheagissero, bonificando la partedi terreno rimasta inaccessi-bile. Storia conclusa quindi. In realtà non proprio, poiché aoggi, sì, la scuola è stata boni-ficata dalle sterpaglie per la suainterezza, ma il cedimento diuna porzione di terreno adia-cente alla struttura, in prossi-mità dei giochi per l’infanzia,ha creato una pericolosa vora-gine che ha costretto gli addettiai lavori a recintare l’area connastro. I tecnici del comune sono statiavvisati e a breve è auspicabileche il terreno torni ad essere si-curo e accessibile.

Un altro anno buttato.Durante l’estate ab-biamo cercato di re-

perire quante piùinformazioni possibili, mafino ad ora, l’unica cosa certa,è che l’istituto di Via di Selva

Nera, adiacente al complessoresidenziale “Rea Silva”, nonaprirà neanche entro il 2013.La scuola è ultimata, ma an-cora in attesa di collaudo.Anche quest’anno scolasticodunque, i genitori di circa 40bambini (tanti dovrebbe po-terne ospitare la struttura)

esclusi dalle normali gradua-torie, saranno costretti adiscrivere i loro figli ad unascuola privata, sicuramenteutile a ovviare temporanea-mente al problema, ma ad uncosto a volte davvero inaf-frontabile per le famiglie.La situazione economica at-tuale non è certo di quelle chepermette una certa pazienza,ed avere una struttura dispo-nibile, terminata ormai da piùdi un anno, ed inutilizzatasolo a causa di un cavillo bu-rocratico, non può che far ri-flettere sull’importanza e lapriorità che le istituzionidanno alle vere esigenze dellefamiglie.La redazione terrà comunquecostantemente informati i cit-tadini sugli eventuali sviluppidella vicenda.

Pericolo Wi-fi nelle scuole Ancora chiuso l’asilo di Via di S. NeraI bambini vengono prima del progresso tecnologico La scuola è pronta ma i genitori dei bambini esclusi dalle liste, dovranno attendere ancora

di Sara de Santis

di Gabriele Cantarella

Qui di fianco: la scuolaSan Nicola II.In basso: l’asilo nido diVia di Selva Nera,completato e ancorachiuso in attesa di col-laudo

di Marco Verachi

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Continua la rubrica dedicata airimedi naturali ed in particolarmodo ai famosi Fiori di Bach.

In questa edizione analizzeremo da vi-cino il fiore Impatiens Giandulifera,noto anche come “Balsamina non mitoccare”.HABITAT: è una pianta selvatica checresce in zone umide, spesso lungo ifiumi, con fiori di colore rosa-lilla obianco-rosa. Il frutto maturo spiega ilnome popolare con cui viene chiamatala pianta, perchè appena lo si tocca, ri-getta con violenza i semi che contiene– quasi fossero proiettili – in tutte le di-rezioni.IL FIORE: crescendo a cespuglio simoltiplica e pare far vuoto attorno a sé.Grande e colorato, dondola a boccaaperta e sembra invitare gli insetti a vi-sitarlo. E’ il cibo preferito di molte api,quindi è dolcissimo.ANALOGIA CON L’UOMO: Preferi-sco starmene solo. Reagisco violente-mente, ti aggredisco con furia, ma micalmo subito. L’indole è, in fondo, pa-

cifica, anzi se mi conosci a fondo sonodolcissimo. Ho solo bisogno di stare inpace, di non essere disturbato mentrelavoro, di non avere interferenze e so-prattutto di non avere perdite di tempo,che mi fanno molto innervosire.QUANDO ASSUMERLO: Impatiensviene consigliato per tic nervosi, indi-gestioni dovute alla fretta nel man-giare, tachicardie nervose, eiaculazioneprecoce dovuta alla fretta, non già al-l’ansia di prestazione, per migliorare lerelazioni con i colleghi e con i fami-liari, diventando meno impulsivi e piùtolleranti della lentezza altrui.COSA ACCADE DOPO L’ASSUN-ZIONE DEL FIORE: con un ciclo dirimedi, indovinando il rimedio-tipo(quello adatto alla propria personalità)e abbinandolo ad altri rimedi, diciamoaccessori, per altre emozioni che si ma-nifestano, la persona rafforzerà la suapersonalità, ma in modo positivo ,eli-minando tutti gli effetti negativi chehanno dato luogo alle sue sofferenze(mal di testa, reumatismi, coliti, ecc). Si manifesta la parte positiva della per-sonalità, attenuando così difficoltà psi-

chiche o fisiche.DELL’IMPATIENTS BACH DISSE:“Per quelli che sono veloci nel pen-siero e nell’azione e che vogliono chetutte le cose siano fatte senza esita-zione, né ritardo. Quando sono malatihanno fretta di ristabilirsi. Per loro è

molto difficile essere pazienti con lepersone lente, perché considerano checiò sia uno sbaglio o una perdita ditempo. Spesso preferiscono pensare e lavorareda soli, in modo da poter realizzare lecose alla propria velocità”.

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Page 6: Il Pungolo n. 114

6www . i l p u n go l o . o r gwww . i l p u n go l o . o r g

In cantiere due importanti interventi per la viabilitàAlla Chiesa di S.Maddalena, i cittadini incontrano le istituzioni per la rotonda di Via Panizzi ed il Fornice di Via Trionfale

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Da più di qualchegiorno sono iniziati ilavori di pulizia ed al-

largamento del marciapiede divia Casal del Marmo: il vec-chio marciapiede era ormai deltutto rovinato e costeggiato davari rovi, tanto da essere quasiinutilizzabile.Stranamente questa voltal’amministrazione locale nonsi è limitata a pulire ma, anzi,ha colto l’occasione per rifareun marciapiede più ampio epiù accessibile ai disabili, aiciclisti e ai genitori con pas-seggini. Inoltre sono spariti

tanti cartelloni abusivi in cui cisi imbatteva lungo la cammi-nata.A differenza di quanto si possapensare quest’opera è abba-stanza importante per la nuovaviabilità che si prospetta al-l’orizzonte. Infatti il marcia-piede dovrebbe proseguirefino alle scuole medie di viaCasal del Marmo e quindi ar-rivare anche all’incrocio di viaAntonio Panizzi, dove sono infase di lavorazione nuovi pro-getti che cambieranno la per-corribilità del nostro territorio.Speriamo che almeno questotipo di intervento prosegua peril verso giusto e che tra qual-

che mese potremmo vederedavvero dei bambini in bicipercorre il marciapiede inpiena libertà e sicurezza.Inoltre proseguono anche i la-vori vicino a piazza Parma-rola, nelle due strade laterali eparallele a via Gorlago, dovesono stati realizzati i par-cheggi, sono stati anche messii pali della luce ed è stata re-centemente spostata la centra-lina telecom che si trova alcentro della strada.Secondo l’assessore ai lavoripubblici del Municipio XIV,che abbiamo raggiunto telefo-nicamente, i lavori dovrebberoessere definitivamente con-

clusi per febbraio 2014 e, inol-tre, abbiamo saputo che l’areain questione, compresa nelcomparto 34 del piano partico-lareggiato, è destinata adopere di culto. Una volta che il

Comune acquisirà definitiva-mente le opere a scomputorealizzate invece, potrà deci-derne l’utilizzo a secondadelle esigenze future.

di Simone Soccolini

Il 25 Settembre scorso, si etenuta una riunione sultema viabilità e mobilità

nella chiesa di S. Maddalena diCanossa, alla presenza dei co-mitati di quartiere e delle isti-tuzioni del Municipio XIV,nella quale sono stati espostivari progetti che rigurdanoCasal del Marmo e via Trion-fale i quali, per ovvie ragioni,coinvolgono tutta la situazionedella viabilità del quadranteRoma Nord-Ovest.Sono stati mostrati i progetti

non definitivi e ancora in fasedi lavorazione di via AntonioPanizzi e del cosiddetto “for-nice” di via Trionfale, ovvero ilpassaggio al di sotto della sta-zione San Filippo Neri che col-lega, appunto, l’ospedale SanFilippo Neri, il liceo Pasteur eSanta Maria della Pietà aTrionfale. L’obiettivo princi-pale dei progetti è quello di evi-tare l’incontro diretto tra leauto, visti i numerosi incidenti,purtroppo anche mortali, e dismaltire la grande mole di traf-

fico che ormai interessa il no-stro quadrante.Considerato che i progetti nonsono ancora definitivi e che siale associazioni che i comitatihanno comunque sollevato al-cuni dubbi, gli assessori hannoassicurato che i tecnici le ter-ranno in considerazione conti-nuando a studiare le soluzionimigliori per risolverle. Noi, dabuoni osservatori, saremopronti a discutere di nuovo lavicenda in caso di aggiorna-menti sostanziali.

Palmarola: al via la realizzazione di due nuove opere

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OCCHIO SULQUARTIERE

Con la chiusura della conferenza dei servizi,relativa alla raccolta delle acque nere su ViaBollengo, Via Mombaruzzo, Via Capriglioe Via L.Bianchi, l’ACRU Colle degli Ulividovrà presentare il progetto esecutivo, da farapprovare in tempi brevi, ed indire così lagara d’appalto per l’esecuzione delle opereche ci auspichiamo possano iniziare con ilnuovo anno.

CHIUSA LA CONFERENZA DEI SERVIZI PER LE ACQUE NERE

L’annosa questione della pulizia dei FossiQuando si riuscirà a capire che “manutenzione” è sinonimo di “prevenzione”?

Da venerdi 4 ottobrescorso, è stata chiusaal traffico via Pantan

Monastero, all’altezza delFosso del Campo, per i nuovilavori di manutenzione edadeguamento diventati ur-genti dopo lo straripamento

del Fosso, datato fine Agosto,e la diffida dello scorso No-vembre 2012, da parte delConsorzio di Bonifica TevereAgro Romano. Il disagio per gli automobili-sti è incalcolabile. La coda delle autovetture siestende quotidianamente daVia di Casal Selce, subitodopo l’uscita dalla Via Aure-

lia, per espandendersi poi intutta la viabilità locale.Ci sembra ormai superfluosuggerire che i lavori pote-vano essere effettuati nel pe-riodo estivo, con le scuolechiuse e con l’autunno alleporte e non, come accaduto,con le scuole aperte e l’au-tunno inoltrato. Inutile imputare l’urgenza deilavori alla diffida del Consor-zio di Bonifica, poichè è pas-sato già un anno dallarecezione della stessa.In tutti questi mesi però, nonsi è pensato di far coinciderei lavori con il periodo estivo,nonostante la diffida esistessegià da più di 200 giorni, ed ilfosso, in vista delle primepiogge, è stato abbandonato asè stesso.Il danno infatti, causato dallalatitanza della manutenzione,

si è già consumato alla fine diAgosto ed il Pungolo ha ri-portato il tutto sul portalewww.ilpungolo.orgNon si può continuare a per-cepire la manutenzione soloed esclusivamente come ur-genza. Basta con le urgenze, sarebbeanche il caso di pianificarequalcosa.Ovviamente nessuno mette indiscussione l’utilità del-l’opera, ma possibile che siasempre così difficile andareincontro alla logistica ed alsemplice buon senso? I lavori in corso comunqueserviranno ad evitare il ripe-tersi dei fenomeni di allaga-mento degli ultimi mesi, masperiamo anche che il disagionon sia tale da farci rimanereintrappolati come topi, all’in-terno della nostra zona.

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di Marco Verachi@MarcoVerachi

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Lo scorso lunedì 30 set-tembre in via CasalLumbroso, dove si trova

uno degli accessi principali alladiscarica di Malagrotta, si èsvolta una manifestazione daparte di cittadini ed associa-zioni, radunati in occasionedella chiusura definitiva delladiscarica. La manifestazione, denomi-nata dagli organizzatori “Luc-chetto Day”, ha attirato su di sèmolti riflettori, tra cui anchequelli della Rai, giunta sulposto per trasmettere in direttal’evento. Proprio attraverso deipiccoli lucchetti, (da qui luc-chetto day) posizionati al can-cello d’entrata, i manifestantihanno voluto simboleggiarel’importanza della chiusura de-finitiva della discarica piùgrande d’Europa, che gravaormai da molti anni sulla ValleGaleria. Inoltre la grande risonanza èderivata dal fatto che il giornosuccessivo, il 1 ottobre 2013, aonore delle scadenze fissate,Malagrotta avrebbe dovutochiudere i battenti per sempre.

Notizia questa che ha signifi-cato davvero molto per tutti gliabitanti del quadrante e per tuttiquei soggetti coinvolti in que-sta battaglia. Un punto di svoltaper la questione che sta minac-ciando la loro salute e quelladel loro territorio, in balloormai da troppo tempo senzache si sia arrivati mai ad unadecisione definitiva. Infatti non solo di Malagrotta,ma di tutta l’emergenza rifiutiche sta colpendo Roma si nesente parlare ogni giorno dipiù. Certamente le continue

proroghe alla chiusura dellastessa Malagrotta non hanno ri-solto la situazione, ma hannosoltanto rimandato una deci-sione inevitabile. Tuttavia no-nostante queste innumerevoliproroghe che si sono succedutenel corso degli anni, rendendola reale chiusura un traguardoapparentemente irraggiungi-bile, i cancelli oggi sembrereb-bero finalmente chiusi el’attività ordinaria ferma. La discarica, aperta da oltre 30anni, è costata non poco all’Ita-lia e agli italiani sia in terminidi salute che in termini econo-mici, visto che l’UE ha inviatouna procedura d’infrazione perla gestione dei rifiuti nel Lazio,che proprio in questi giorni hapreso avvio presso la Corte diGiustizia europea.

Secondo la Commissione, in-fatti, alcune delle direttive di-sciplinari inerenti allediscariche, che prevedono mi-sure rigide volte a prevenire oa ridurre il più possibile riper-cussioni negative sull’am-biente, non sarebbero statesoddisfatte proprio nel conferi-mento dei rifiuti a Malagrotta. Anche i cittadini e tutte le fa-miglie che abitano in questoquadrante sono stanche e arrab-biate per la situazione in cuisono costrette a vivere, soffo-cate non solo dalla megadisca-rica che emana giorno e notteodori nauseabondi, ma anchedall’ inceneritore e dalla raffi-neria che rendono invivibile lazona. Questa volta è lo stessoManlio Cerroni, proprietariodella discarica, a parlare dellacessata attività e della riquali-fica della discarica attraversoun’opera di “capping”, ovverouna copertura che sigilli i rifiutie permetta di piantare oltre 340mila piante, in un tempo previ-sto di almeno 4/5 anni, in mododa realizzare un parco. Per ini-ziare questi lavori di cappingperò, sembrerebbe necessario

riempire definitivamente i re-stanti spazi della discarica,cosa che permetterebbe al tito-lare di ricevere un’ulterioremini proroga di almeno qual-che mese. Nel frattempo i rifiuti della ca-pitale vengono raccolti e tra-sportati al Nord Italia,precisamente in Piemonte e inEmilia Romagna, e probabil-mente anche all’estero. Intantovengono effettuate verifiche econtrolli su Falcognana, un sitonei pressi dell’Ardeatina, chesembrerebbe essere l’alterna-tiva a Malagrotta, anche se lasituazione è lontana dall’esseredefinitiva. Insomma il “Dopo-Malagrotta” sembra essere an-cora molto incerto, intantosappiamo che il costo del tra-sporto dei rifiuti fuori dal Lazionon è stato ancora conteggiatonell’attuale tariffa sui rifiuti,per cui se non si troverannoaltre soluzioni (vedi una seriaimpostazione della raccolta dif-ferenziata porta a porta, comechiediamo da anni) la spesa ri-cadrà ancora una volta sui cit-tadini.

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Malagrotta prossima alla chiusuraFesteggiata con il “Lucchetto Day” la chiusura dello stabilimento che resta aperto per la fase di “capping”

Elettrosmog Ambiente&

In alto: vista della discarica di Mala-grotta dalla parte di Via Casal Lum-broso.Qui di fianco: un’immagine delmomento clou della manifestazione,con l’apposizione dei lucchetti, dacui il nome dell’evento “LucchettoDay”.Nella pagina accanto, in alto:un’immagine della proiezione delfilm Trashed, al Teatro Valle occu-pato.

di Sandra Angelici@sandraangelici

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Proiezione, al Teatro Valle Occupato, del film documentario “Trashed” con Jeremy Irons

Continua la sensibilizzazione della Legge Rifiuti Zero

Oktober Green, questo ilnome dell’evento organiz-zato dall‘Assessorato al-

l’ambiente del Municipio RomaXIV in collaborazione con l’AMA. Un evento suddiviso in 4 domeni-che, ovviamente del mese di Otto-bre, in cui si cercherà disensibilizzare gli abitanti del terri-torio alla pulizia e al rispetto delproprio quartiere.L’evento è iniziato in via Ponde-rano lo scorso 6 Ottobre, dove si èriscontrata una buona partecipa-zione da parte degli abitanti dellazona. Naturalmente questo tipo di eventifa ben sperare in una sana riqualifi-cazione del nostro territorio, ma èanche vero che non dovrebbero es-sere i soli cittadini a preoccuparsidello stato del loro quartiere e che

non si possono organizzare eventisporadici per garantire un servizioche dovrebbe essere strutturato ecadenzato regolarmente dall’ammi-nistrazione.L’erba non cresce certo solo ad Ot-tobre e non solo in quattro zone delnostro quadrante.E’ auspicabile dunque che si arriviad un tavolo, partecipato dall’As-sessorato e dalle associazioni delterritorio, per stabilire un pianod’intervento, magari misto tra pub-blico e volontario, che possa perògarantire la pulizia costante e con-tinuativa, della maggior parte dellearee verdi del nostro territorio.Senza la pulizia e la manutenzionecostante, non c’è la possibilità chei cittadini possano godere davverodi questi spazi.I cittadini sono pronti a fare la loroparte, in attesa delle istituzioni.

Quattro domeniche per la pulizia delle aree verdi

Il tema dei rifiuti, mai comeoggi, rappresenta uno degliargomenti centrali della so-

stenibilità della vita umana.Il consumismo ha generato neltempo un sistema di vita percui un prodotto creato non è ingrado di essere smaltito e nontrova una collocazione all’in-terno della catena naturale.Non esiste, in natura, la parola“rifiuto” come lo intendiamooggi, ma tutto ciò che può es-sere considerato scarto per unessere vivente, diventa risorsaper un altro, in un ciclo conti-nuo che permette una sosteni-bilità infinita per tutte le risorsea disposizione.In natura infatti nulla si crea,nulla si distrugge, ma tutto sitrasforma. Nel mondo moderno no. Quel che si trasforma non si di-strugge almeno non natural-mente e non immediatamente.La gestione dei rifiuti (e Mala-grotta ne è per i nostri lettoril’esempio più tangibile) è untema che accomuna tutti i cit-tadini delle grandi città.Nessuno li vuole ma in pochisono disposti a cambiare leloro abitudini, eppure baste-rebbe poco.E’ questo il tema centrale delfilm Trashed, proiettato mar-tedì 8 ottobre scorso al TeatroValle occupato, di fronte ad ungran numero di partecipanti,dall’associazione Zero WasteLazio. L’associazione ha da poco con-segnato alla Camera una pro-

posta di iniziativa popolare,sottoscritta da 80.000 cittadini,che riprende il discorso dellastrategia Rifiuti Zero, più volteriportata sulle nostre pagine,con l’obiettivo di cambiarel’attuale legge 152, che pre-vede la differenziata ma pre-vede anche l’incenerimento,cioè due soluzioni in antitesifra di loro nel trattamento deirifiuti.L’associazione Zero Wastechiede subito la moratoria con-tro qualsiasi nuovo inceneri-tore e chiede inoltre che

vengano spostati gli incentivi,destinati all’incenerimento,verso il reciclo e la riduzionedei rifiuti.La strategia Rifiuti Zero, lo ri-petiamo per coloro che non nefossero a consocenza, prevedela formula delle 4 R, ovveroRiduzione, Riuso, Reciclo, eRecupero. Il tutto supportatoda un sistema di “porta a portaspinto” il quale, con la separa-zione accurata dei materialialla fonte, rende di nuovo ri-sorsa ciò che comunementeconsideriamo rifiuto.

di Fabio Allegrini

di Davide LiberatoriA partire da Via Ponderano, quattro aree saranno ripulite da AMA e volontari per tutto il mese di Ottobre

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La pulizia dei canali discolo delle acque meteo-riche e dei tombini è in-

dubbiamente una di quelleattività di routine che, se utilidurante l’estate, diventano ne-cessarie nel corso della stagioneinvernale. Se non si vuole an-dare incontro a spiacevoli sor-prese è necessario infattiavviare per tempo una manu-tenzione capillare della rete diraccolta delle acque piovane ditutto il nostro territorio. Spessoinfatti, tombini e canali di scolovengono intasati da erbacce, fo-glie, materiale detritico, car-

tacce e sporcizia di varia natura.A tal proposito il Comune diRoma Capitale ha stanziato 3,5milioni di euro per un pianod’intervento che coinvolgerà50mila caditoie su strade, sotto-via, ponti e cavalcavia dellaGrande Viabilità e dei Muni-cipi. Come si legge sul sito delcomune: “ Il programma degliinterventi seguirà le segnala-zioni provenienti dai Municipi,dal Corpo di Polizia di RomaCapitale e da Atac, i quali dal25 luglio scorso, su richiestadell’Assessorato ai Lavori Pub-blici di Roma Capitale, hanno

provveduto a stilare ed inviarel’elenco delle zone a maggiorerischio allagamento“.Invitiamo quindi i cittadini delnostro territorio a segnalareeventuali situazioni problema-tiche attraverso il Contact Cen-ter di Roma Capitale al numero060606 oppure scrivendo unamail all’indirizzo [email protected] cosìda sollecitare le amministra-zioni locali e cittadine ad inter-venire quanto prima per larisoluzione dei problemi. Per le segnalazioni c’è tempofino al 31 ottobre.

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Stanziati 3,5 ml. per l’operazione “libera il tombino”

Dai Municipi

Fino al 31 Ottobre, tramite mail o telefono, c’è tempo per segnalare le situazioni di criticità note e meno note.

MUNICIPIO XIII MUNICIPIO XIVNuovi fondi a disposizione per l’edilizia scolastica

Proposte progettuali in materia di piste ciclabili

Si comunica che con DeterminaDirigenziale n. 1165 dell’8 Lu-glio 2013, prot. n. 1927, a se-

guito della verifica ed approvazionedegli esiti di gara, assunti agli atti con

verbale prot. n. 48235 del 23 Maggio2013, si è provveduto, per l’appalto diadeguamento tecnico normativo dellescuole comunali, dell’infanzia, parita-rie presenti nel territorio del Municipio13 (ex 18) Roma Aurelio, per un im-porto finanziato di 450.000 €, all’ag-giudicazione definitiva alla dittaImpresa Ediltech Lavori s.r.l. uniperso-nale con ribasso d’asta del 43,887%.Una volta tanto vengono messi a dispo-sizione dei fondi per la sistemazione diedifici scolastici, i quali, nella maggiorparte dei casi, versano in condizioni adir poco sconcertanti per un Paese chevuole definirsi civile. Se l’istruzione è un diritto fondamen-tale, dovrebbe esserlo anche il luogodove l’istruzione viene esercitata.Una buona notizia, dopo le tante ri-guardanti i disservizi legati al sistemascolastico italiano, che divulghiamocon piacere.

Le piste ciclabili sul nostro ter-ritorio sono davvero poche,scollegate ed abbandonate a sè

stesse, basti vedere in che condizioniversa, da quasi un decennio, la pistaciclabile di Via Gaverina, una dellepochissime piste ciclabili extrarac-cordo.La Commissione Urbanistica, Mobi-lità, Ambiente, Verde e Parchi, però,nell’ambito dei lavori di analisi delterritorio, invita i cittadini a presentareentro la data del 21/10/2013 proposteprogettuali relative al completamento,al raccordo e all’individuazione dipiste e itinerari ciclabili, al fine di ela-borare un piano di interventi per lamobilità ciclabile del Municipio XIV.Più che al «completamento o al rac-cordo», magari i cittadini sono invitatiad indicare proposte progettuali direalizzazione ex novo, ma l’idea è co-munque apprezzabile e in caso ve-

nisse veramente presa in considera-zione potrebbe senz’altro prevedere,nel lungo periodo, un modello di via-bilità alternativa al mezzo privato mo-torizzato.Se per una volta si pensasse di colle-gare le piste ciclabili a tutti quei puntiinteressati dai mezzi di trasporto sìmotorizzati, ma pubblici, si potrebbedavvero ottenere un’appetibile alter-nativa all’automobile.

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PROMEMORIA DEL CITTADINO

L’estate è finita. Le va-canze, per chi le hapotute fare, pure.

Siamo tornati al solito trafficoquotidiano, alla scuola ed al la-voro, per chi ancora ce l’ha.Una novità di quest’anno è statasicuramente la tornata elettoraleamministrativa del Comune edei Municipi. Sono cambiati in

gran parte i personaggi, ma iproblemi sono rimasti gli stessie noi del Comitato N.A.R.N.O.li vogliamo riassumere e ripro-porre in un promemoria ainuovi amministratori, tramite ilnostro giornale di quartiere “ilPungolo”, affinchè non si dica:«non lo sapevo». Lo ricordiamoanche ai cittadini lettori ed elet-tori, affinchè non dicano: «mail Comitato che ha fatto per i

problemi del territorio?». Tuttoquel che è in nostro potere fare,ovvero denunciare e mettere aconoscenza, pungolare le am-ministrazioni, centrali e perife-riche, sollecitare il risolvimentodi quei problemi e far in modoche restino le priorità del terri-torio. Non tutto ovviamentepotrà risolversi e soprattuttonon in tempi brevi, ma non sipotrà dire che non ci si è pro-

vato. Per ragioni logiche ed or-ganizzative suddivideremo gliargomenti per zone, senza or-dine di priorità ma in base aiMunicipi di appartenenza,anche se in molti casi e permolti problemi tale suddivi-sione è ormai obsoleta.Il nostro Comitato continuerà avigilare e pungolare. Gli even-tuali sviluppi saranno pubbli-cati sia sul giornale cartaceo

che su quello on-line. I nostrilettori potranno sempre contat-tare il Comitato per problemie/o proposte.Per il momento ci acconten-tiamo di aver elencato alcunelacune essenziali per il territorioe di aver invitato da una partegli amministratori a risolverequanto elencato e dall’altra icittadini a ricordare per qualemotivo vanno alle urne.

di Luciano Landonio

MUNICIPIO ROMA XIII1. ALLARGAMENTO DELLA VIA BOCCEAUn lavoro atteso da quasi trent’anni.

Il Pungolo stesso, sul suo primonumero, nel lontano 1990, già auspi-cava la sua realizzazione.I lavori sono effettivamente iniziati daquasi un anno. Sarebbero dovuti termi-nare, almeno in buona parte, entro il2013. Ma il ritrovamento di un’anticastrada romana, ancora per lunghi trattiperfettamente conservata, e di diversetombe etrusche nella parte alta di fronte

all’attuale ASL, hanno fermato i lavori.La strada romana, che si pensa possaessere parte dell’antica Via Cornelia, èstata già ricoperta ed i lavori per la bre-tella che collegherà Via di Casalotti aVia Boccea dall’interno, potrebbe ve-dere la luce entro l’anno. Le tombe etrusche, molto probabil-mente, subiranno la stessa sorte, ma ilcantiere per l’allargamento vero e pro-prio non terminerà prima del 2015.

2. COLLEGAMENTO VIA MOMBARUZZO - VIA C.DEL MARMOU’altra opera fondamentale per il

Municipio Roma XIII (ex XVIII)sul nostro quadrante è sicuramente ilcollegamento diretto tra Via Momba-ruzzo e Via Casal del Marmo, all’al-tezza della seconda rotonda, se si vieneda Palmarola. La bretella sarebbe ingrado di smaltire in pochi metri tutto iltraffico che da Selva Candida e daSanta Gemma si dirige verso il GrandeRaccordo Anulare, diminuendo sensi-

bilmente il traffico nelle due aree limi-trofe, scelte per l’accesso allo stessodagli abitanti, ovvero la Via Boccea ePiazza della Palmarola. Purtroppo peròper la realizzazione di questo progettonon abbiamo notizie liete. Non si sadavvero se e quando comincerà e tan-tomeno siamo in grado di dire quanopotrebbe vedere la luce, ma senza dub-bio la sua realizzazione avrebbe unforte impatto sulla vivibilità della zona.

3. ADEGUAMENTO DEL FOSSO DI CAMPOMORTOFondamentale per il riassetto igie-

nico-sanitario e per lo smaltimentodelle acque meteoriche sul nostro terri-torio, il progetto è andato in gara d’ap-palto a Novembre del 2011 ed è“morto” lì. La notizia che la SegreteriaTecnica dell’allora Assessore ai LavoriPubblici del Comune di Roma Capitale,Ghera, fece circolare, fu quella che nonsi sono reperiti i fondi necessari per larealizzazione dell’opera. Non ci cre-

diamo! Quando si indice una gara d’ap-palto, la copertura finanziaria dell’operaci deve stare, altrimenti per cosa si sta“gareggiando”? Ci piacerebbe sapereche fine hanno fatto quei soldi? Perchèil Municipio XIII non si interessa e cifa sapere qualcosa? Il problema della ri-qualificazione dei Fossi è un problemache riguarda tutta la cittadinanza in ge-nerale e per troppo tempo la situazionenon è stata considerata adeguatamente.

PER IL QUINQUENNIO 2013-2018www. i l p u n go l o . o r gwww . i l p u n go l o . o r g

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Promemoria del Cittadino

6. DESTINAZIONE PER LA TENUTA GARGIULOCon la deliberazione n. 166 del 13

Settembre 2004, quindi quasi diecianni fa, il Comune di Roma ha disposto“l’accettazione delle eredità devolute invirtù di testamento segreto del SignorGargiulo Aldo”, consistenti in un’areadella superficie di circa 4 ettari e di unaporzione di casale insistente sull’area.A partire da quella data però nessun in-tervento è stato poi realizzato, per ren-dere fruibile l’area alla citadinanza,

secondo le volontà del donatore. Anzi,considerato lo stato di abbandono in cuiversa attualmente il casale, le infiltra-zioni d’acqua del tetto stanno arrecandodanno alla parte abitata, da poco ristrut-turata. E’ possibile che da un patrimo-nio di tali proporzioni, a disposizionedella collettività, non si riesca a ricavarenulla se non un risarcimento per man-cata manutenzione, a spese della collet-tività stessa?

7. UNA SCUOLA MEDIA SUPERIORE A CASALOTTIPer quanti non l’avessero mai notato,

su Via di Casalotti, all’altezza delcivico 300, esiste un complesso immo-biliare enorme, la cui destinazione,dopo il susseguirsi di vari inquilini, daultimo l’ISPRA (ricordate quei giovaniricercatori asserragliati sul tetto per pro-testare contro i licenziamenti e i taglitrasversali?), è da riorganizzare.Il Comitato N.A.R.N.O. molti anni fa,propose di realizzare su tale complesso,

una scuola media superiore. Un istitutomagari polivalente, che possa abbrac-ciare anche diversi rami di studio, ma-gari come succursale di qualche istitutogià in essere. Inutile sottolineare il be-neficio per gli studenti e per tutta la mo-bilità del territorio se si considera cheper raggiungere la scuola superiore piùvicina, bisogna attraversare mezzo qua-drante. Andare a scuola a piedi, po-trebbe non essere più soltanto un sogno.

8. SICUREZZA E MANUTENZIONE STRADALELa manutenzione e la sicurezza stra-

dale, troppo spesso lo si dimentica,sono importanti non solo per la funzio-nalità e la percorribilità delle strade daparte di tutti i soggetti (pedoni, motoci-clisti, automobilisti), ma anche per laprevenzione di eventuali incidenti do-vuti al dissesto del manto stradale, almancato spurgo di un tombino, sino-nimo di allagamento, o alla mancanzadi marciapiedi o di strisce pedonali ade-

guatamente segnalate.Ma la manutenzione non può esseresempre destinata a provvedimenti ex-post, ovvero solo dopo il presentarsi diun problema o il verificarsi di un inci-dente purtroppo mortale. La manuten-zione e la sicurezza vanno previste inun piano determinato, cadenzato, masoprattutto rispettato dall’amministra-zione pubblica. Non si possono aspet-tare sempre e solo le elezioni.

4. PROLUNGAMENTO DELLA METRO ADi certo neanche la più zelante delle

amministrazioni e la più roseadelle previsioni potrebbe far arrivareun’opera del genere sul nostro territorioentro i prossimi cinque anni. Quel chesi chiede all’amministrazione però, ècapire una volta per tutte se la realizza-zione del prolungamento della Metro-politana da Via Mattia Battistini a ViaCasal Selce, secondo un progetto cheprevedeva alcune uscite esterne tali da

rendere anche più economico il pro-getto, che lo stesso Comitato di Quar-tiere N.A.R.N.O. aveva contribuito arealizzare, è fattibile o se è definitiva-mente da abbandonare. In caso fosse daabbandonare, sarebbe interessante com-prendere come l’amministrazione pre-vede di smaltire gli enormi flussi ditraffico dovuti alla cementificazionesenza tregua. Che non ci si rispondaperò con idee “campate in aria”.

5. ACQUISIZIONE DEL PARCO DELLA CELLULOSAIn data 22 Novembre 2012, quindi

quasi un anno fa, l’Assemblea Capi-tolina ha votato la proposta n.10/2012con la quale si dava “l’autorizzazioneall’acquisto dall’ex Ente Nazionale perla Cellulosa e per la carta e per esso li-quidatore Ligestra Due SRL dell’areadenominata “Parco della cellulosa –monumento Naturale” ricadente nelMunicipio XVIII, individuata al catastoal foglio 344 partt. nn. 44-45-84-86-

223 -224-226-291-1528-1529-1536-1537-1538-1549-1550-1560-1561-1562-1563, per la realizzazione di unparco pubblico.”Nonostante l’accantonamento dei fondinecessari ed il parere positivo dell’As-semblea però, il polmone verde più im-portante del quadrante, ancora oggi,non ha visto il perfezionamento dell’ac-quisizione da parte del Dipartimento delPatrimonio. Restiamo in attesa.

MUNICIPIO ROMA XIII

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Promemoria del Cittadino

3. RADDOPPIO DI VIA DI SELVA CANDIDAFra tutti i quartieri di Roma Nord,

Selva Candida è forse quello che hasubìto il maggior incremento di popo-lazione negli ultimi 10 anni, nonostantela viabilità sia rimasta sostanzialmentela stessa degli anni ‘60, ed è per questoche la maggior parte delle criticità ri-guardano proprio questa zona. Il rad-doppio di Via di Selva Candida è forsel’ultima grande opera in grado, assiemealle due precedentemente descritte, di

far tirare un sospiro di sollievo defini-tivo a tutti gli automobilisti. Il problemaprincipale è rappresentato dalla “Via deiTralicci” e dal loro interramento. Lacompetenza dovrebbe essere di ENELe Ferrovie dello Stato, ma è pratica-mente impossibile stabilire a chi spettatale interramento e se e quando verràrealizzato. Intanto Pungoliamo le istitu-zioni perchè non perdano di vista anchequesto importante obiettivo.

4. ALLARGAMENTO DEL PONTICELLO DEL “DAZIETTO”Se Selva Candida è stato uno dei

quartieri più colpiti dalla cementi-ficazione passata, di sicuro La Stortasarà quello più colpito dalla cementifi-cazione futura. La densità degli stru-menti urbanistici previsti nel suoterritorio è tale da permettere quanto-meno il raddoppio degli attuali abitanti.Il problema è che lo snodo principale dicollegamento tra La Storta e la Via Boc-cea è un piccolo ponticello, che ha fatto

sicuramente il suo dovere in anni pas-sati, ma che è ormai insufficiente allamole di veicoli che ogni giorno lo attra-versa, ma soprattutto che lo attraver-serà. Per una volta si chiede diintervenire ex ante. I soldi tralaltro sem-bra siano stati già stanziati, ma in ognicaso, data l’urgenza, non è avventatoipotizzare l’intervento di qualcheA.C.R.U., attori sempre più importantidell’urbanistica romana al tempo della

6. LA ROTONDA DI VIA ANTONIO PANIZZISpostiamoci ora invece in zona Otta-

via, e più precisamente all’incrociomortale di Via Antonio Panizzi con ViaCasal del Marmo. Numerosi incidenti sisono verificati negli anni e negli ultimimesi la situazione è ben più che peggio-rata. L’amministrazione, sempre coa-diuvata da un’Associazione Consortiledi Recupero Urbano, in questo caso la“Nuova Periferia”, sta progettando unasoluzione urbanistica, tale da impedire

l’incontro diretto delle autovetture inprossimità di quell’incrocio. Il Pungolo ha potuto vedere con i propriocchi alcune soluzioni progettuali, cheovviamente non pubblichiamo data laloro attuale provvisorietà, ma la solu-zione di massima che possiamo antici-pare è appunto la realizzazione di unagrande rotonda proprio in prossimitàdell’incrocio. Seguiremo da vicino iprogressi e pungoleremo a dovere.

1. COLLEGAMENTO VIA ESPERIA SPERANI - CASOREZZOSembra impossibile ma l’epopea del-

l’Opera Pubblica n.1, poichè questoera il numero progressivo assegnato alcollegamento tra Via Esperia Sperani eVia Casorezzo, dal Piano Particolareg-giato n.10 Palmarola Selva Candida,non è ancora terminata.L’opera ha subìto vari rallentamenti neltempo. Prima la prassi dell’indifferenzae della dimenticanza generale da partedell’amministrazione; poi il mancato

reperimento di tutti i fondi con un am-manco dovuto ad un intervento del-l’Acea; poi ancora l’adeguamento allenorme tecniche che prevedono l’obbli-gatorietà di una pista ciclabile lungo ilpercorso della nuova strada ed infinel’adeguamento dei costi delle opere altariffario regionale. Ci auguriamo cheentro questo quinquennio l’opera tantoattesa dai cittadini del quadrante possafinalmente vedere la luce.

2. COLLEGAMENTO VIA CREMOLINO - VIA C. DEL MARMOAltrettanto importante, per tutta la

viabilità locale e limitrofa, è la rea-lizzazione della bretella di collega-mento fra Via Cremolino e Via Casaldel Marmo.Il progetto e la sua realizzazione sonovincolati ai soldi delle opere realizzabilia scomputo degli oneri concessori daparte della C.M.B., per intenderci la so-cietà che ha provveduto alla demoli-zione della colata di cemento

abbandonata su Via di Selva Candida,note anche come complesso “ex Alita-lia”. Sembra che qualcosa si stia seria-mente muovendo e che i cittadinipotrebbero vedere l’inizio del cantieregià nel prossimo 2014.Un’opera fondamentale se si pensa chead oggi, per i cittadini di Selva Candida,l’unica Via d’accesso al G.R.A. passaper Via della Palmarola. Speriamo beneanche in questo caso.

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Promemoria del Cittadino

9. RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DEL PIANO DI ZONA B-16Una delle poche piste ciclabili rea-

lizzate nel nostro quadrante èquella che insiste nel Piano di Zona B-16 e, come la maggior parte delle areepubbliche, è abbandonata a sè stessa.Data la latitanza delle istituzioni, qual-cuno ha pensato bene di recintare por-zioni dell’area e di farne il proprioparchetto privato, come più volte de-nunciato su queste pagine.E’ evidente che la situazione non è più

sopportabile, ma è oltremodo inconte-stabile che le casse pubbliche non sonoin grado di sostenere un intervento serioe continuativo su tale area. Per questoil Comitato di Quartiere N.A.R.N.O. hapresentato un progetto di riqualifica-zione e manutenzione, a costo zero perl’amministrazione, che è fermo da quasiun anno nei cassetti del Dipartimentodel Patrimonio. I cittadini si aspettanouna risposta ufficiale al più presto.

10. RIORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICOLa visione campanilistica dei rappre-

sentanti politici e di tante associa-zioni del nostro territorio, ha portatoalla situazione paradossale per la qualeè pieno di autobus che percorrono perlunghi tratti la stessa strada, ma che allostesso tempo fanno capolinea in aree di-verse e scollegate fra di loro.E’ giunto il momento di ridisegnare dacapo la geometria del trasporto pub-blico urbano, ripensandola non più in

forma verticale, ma in forma circolare.Snellire la quantità dei mezzi circolantiprediligendo i collegamenti fra i centriabitati e le mete che i passeggeri deb-bono raggiungere. Il tutto a costo zero,semplicemente impiegando le stesse ri-sorse in modo diverso. Un servizio pub-blico veramente al servizio del cittadinoe non al servizio della campagna elet-torale. La vecchia unilinea proposta giànegli anni ‘90 dal Comitato N.A.R.N.O.

11. RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTASe il Municipio XIII, male e senza

cognizione di causa, ha però ini-ziato a far entrare nelle case delle fami-glie del nostro quadrante lasensibilizzazione alla raccolta differen-ziata, il Municipio XIV, nelle nostrezone, è in netto ritardo. E’ superfluo sot-tolineare che la chiusura di Malagrotta,in assenza di un piano organico per lagestione dei rifiuti, secondo una meto-dologia pianificata che parte dal porta a

porta spinto, passando per il riutilizzodi alcuni materiali e findendo alla ri-venda di parte degli stessi come materiaprima, potrebbe condurre la Capitale ocomunque buona parte di essa a situa-zioni già viste in Italia (Napoli e Pa-lermo). A differenza del Municipio XIIIperò, le associazioni questa volta chie-dono di poter dare il loro contributo nonper avallare le decisioni già prese al-trove, ma per contribuire a prenderle.

7. SCUOLA ELEMENTARE DI VIA AUDIFACE ED ABACUCTorniamo ancora in zona Selva Can-

dida, alle spalle della chiesa deiS.S. Martiri, per seguire da vicino glisviluppi della vicenda legata alla realiz-zazione della Scuole Elementare di ViaAudiface e Abacuc. L’altalena di responsabilità che ha inte-ressato sia la soprintendenza che le ditteappaltatrici e della quale abbiamo datoampi ragguagli sia nei numeri prece-denti che nelle pagine del nostro sito

web www.ilpungolo.org ha fatto sì chead oggi quei soldi stanziati, oltre chenon più sufficienti per realizzare tutte e15 le aule in progetto, sono anche con-gelati dal patto di stabilità. E’ evidenteche l’opera è fondamentale non solo alivello scolastico, ma anche nel conte-sto della viabilità, poichè i genitori nonsarebbero più costretti ad affrontare lagiungla del traffico urbano per accom-pagnare a scuola i loro figli.

8. APERTURA DELLA SCUOLA IN VIA ALFONSO GALLOParadossalmente anche le strutture

funzionanti, dalle nostre parti, sonoin costante rischio chiusura. Ne è unesempio evidente la scuola Gallo Al-fonso nei pressi di Via Casal delMarmo. Come abbiamo più volte sotto-lineato, fino al 2008 la scuola funzionòin modo egregio e diede la possibilità amolte famiglie di fruire di una strutturapubblica efficiente e dislocata in unpunto nevralgico. Tuttavia, in quel-

l’anno la scuola venne provvisoria-mente chiusa per dei lavori di restauro,furono spesi circa 700.000€, ma dellariapertura non ve ne fu più traccia. Conle graduatorie sempre più intasate, l’au-mento del traffico dovuto alla migra-zione verso strutture alternative e lospreco di denaro pubblico, il cittadinonon digerisce affatto il boccone amarodella Gallo Alfonso, che assomigliasempre più ad una giungla di sterpaglie.

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Invecchiamento programmato per una fine certaTecnologicaMente

L’antico comò dellanonna che troneggiaimpavido nella stanza

da letto, ha attraversato, probabil-mente immune da mode, tantegenerazioni a testimonianza dellavoro di amorevoli mani arti-giane che lo hanno creato con lasicura idea di farlo al suo meglioe possibilmente perché durassenel tempo. Di certo, una promessa mante-nuta, se ancora lo si può ammi-rare e goderne i “servigi”.Purtroppo alla sana coscienzadell’artigiano del tempo, si è so-stituita, in un crescendo incon-trollato di malizia, la malafededei costruttori di mobili, ma nonsolo di questi. Non c’è rischio diessere tacciati per maniaci com-plottisti, basta attenersi ai fatti edavere forse un po’ di memoriastorica per ricordare quale equanta qualità avessero i prodottiindustriali dell’immediato pas-sato. Nella prima fase del mer-cato industrializzato per laproduzione seriale, troneggiavaancora l’idea di vendere ai clientiun prodotto duraturo, che valesseinsomma la pena di essere acqui-stato poiché avrebbe reso per ilsuo scopo, il più a lungo possi-

bile. La metamorfosi di que-st’idea, ha assunto, nel brevelasso di pochi decenni dei conno-tati ben più inquietanti. L’idea li-berista, un po’ miope, secondocui il libero scambio di mercipossa aumentare la sua curva dicrescita all’infinito, ha portato,anche nel settore tecnologico, laconvinzione che tanto menosiano durevoli gli oggetti che siacquistano, tanti più se ne vende-ranno, incrementando anche unacerta tipologia di indotto chevede le banche protagoniste diprestiti stipulati dai compratoriche, pur di accaparrarsi l’inevita-bile acquisto, presentano fidu-ciosi le proprie credenziali aigenerosi presta soldi di turno.Così, le case produttrici, fiutatol’affare, hanno cominciato a“progettare” apparati con qualchedistrazione di troppo. Un esem-pio? Le TV quando si guastano,lo fanno quasi sempre a dannodel sistema di alimentazione. Icondensatori, sensibili al forte ca-lore, vengono “sistemati” casual-mente in fase progettuale, vicinoal trasformatore di tensione che,guarda caso, genera calore co-stante, ed in minima parte, anchea TV spenta poiché il primario instand-by rimane perennementeattivo. Qualsiasi onesto riparatore

può confermare questa realtà,come anche questi potrà confer-marvi le sue difficoltà oggettivenel continuare il suo lavoro.Ormai la politica dei prezzi, ha difatto reso quasi sempre poco con-veniente la riparazione, indu-cendo l’acquisto del nuovo, infavore delle aziende che produ-cono in aree del mondo con costidel lavoro a loro favorevoli, la-sciando di fatto spiazzata una ca-tegoria di lavoratori nostrani. Untelefono, un computer è “vec-chio” poiché non più aggiorna-bile al sistema operativo corrente,ma si è mai provato ad aggior-nare un PC un po’ datato, con i si-stemi operativi gratuiti sviluppatidalla liberà comunità informa-tica? Si vedrebbe che miracolo-samente anche le vecchie carrettetorneranno a sfrecciare. Ma lecase sanno che questa operazionesono in pochi a conoscerla e tan-tomeno quelli che di fatto sannometterla in pratica e così ne ap-profittano. Con l’avvento del-l’elettronica questo malcostumeprogettuale, ha assunto dimen-sioni sempre crescenti. Oggettiquali lavatrici e frigoriferi, cheprima erano esclusivamente elet-tromeccanici, hanno oggi unabase elettronica ed un pro-gramma di gestione su Eprom.Va da se che è facilissimo per unprogrammatore, inserire un’istru-zione di “stop” all’interno dei cir-cuiti di controllo. D’altro canto èla statistica a darcene la prova:una lavatrice di fascia economica(2-300€) dura non più di tre anni,a fronte dei 5/6 per quelle di fa-

scia superiore. Ed una stampanteper computer? Generalmente ilfine vita è approssimativamentefissato intorno alle diciottomilastampe. Neanche le automobilisono immuni, sembra infatti chead un certo punto tutto si rompa“in cascata” inducendo il posses-sore esausto a rassegnarsi ad unnuovo acquisto. Questa necessitàdel ricambio ci è stata inculcatalentamente, fino a farci credereche una certa fragilità sia insitanella natura stessa degli oggetti.Errato! Si pensi ai collant dadonna. Sono costituiti dalla stessafibra di Nylon con cui sono fatti iparacadute (notoriamente indi-struttibili). Tutti hanno però co-scienza che il collant è molto piùdelicato poiché nella sua strutturadi fibra sono stati volutamente in-seriti elementi che lo rendono fra-gile. In un primo tempo le calzeda donna, si lavavano per essereriusate, oggi si buttano semplice-mente perché l’uso le rende in-servibili. Il risultato di queste disoneste po-litiche nei confronti del consuma-tore, si spinge ben oltre il trenddegli oggetti in quanto beni. Unosservatore attento dovrà pur-troppo constatare che l’aspettoproduttivo delle case stesse, nonè neanche questo più di primariaimportanza. Sempre più il “si-

stema” tende a retribuire meno ilvalore dell’uomo, del suo lavoro,della sua dignità individuale, infavore del capitale e del redditoeffimero che questo genera sulmercato virtuale dei titoli discambio finanziario. Tuttavia larazionalizzazione estrema del si-stema capitalistico “all’ameri-cana” sembra dirigersi semprepiù verso il proprio suicidio, sottogli occhi incapaci di coloro chequesto sistema globale l’hannoideato e difeso. I lavoratori euro-pei, intesi come acquirenti dellemerci prodotte altrove, sono sem-pre meno capaci di acquistare iluccicanti beni che il sistema pro-duce in quantità crescente. Que-sta tendenza crea un evidente gapdel quale pochi sono ancora co-scienti. La soluzione, pur sem-brando oggi irraggiungibile pervia delle lezioni impartiteci sullanecessità (per chi?) del mercatoglobale, sarebbe quella di tornarea localizzare la produzione entroi confini europei. Indubbiamenteil prezzo finale degli oggetti sa-rebbe più alto, ma la reindustria-lizzazione locale tornerebbe agarantire il lavoro e la capacità dispesa per molti potenziali lavora-tori che oggi, loro malgrado, sonocostretti a considerare quei beniunicamente come inarrivabilechimera.

di Stefano Bastianelli

In alto e qui di fianco, due imma-gini di strumenti elettronici abban-donati, a simboleggiare l’era delconsumo, del “meglio buttare cheriparare”, della quale siamo tutticomplici.

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Dopo gli strepitosi risultati ot-tenuti alla prova finale dellafase primaverile del torneo re-gionale della Confsport, “L’al-tra piscina … in acqua a tutte leetà” che si è tenuta domenica19 maggio presso lo Stadio delNuoto di Frosinone, la stagioneagonistica degli atleti dell’ASDAntonelli chiude con successola finale del torneo nazionale diPropaganda FIN “Tutti in Pi-scina 2013”, svoltosi presso ilCentro Federale di Avezzano,nei giorni 7-8-9 giugno.Appena un mese prima, a Fro-sinone, in tutte le gare nuotate,in ambedue i settori, quello ma-schile e quello femminile, sulpodio hanno dominato i coloridella squadra degli EsordientiB dell’ASD Antonelli: il riccobottino finale è stato di ben 13medaglie, di cui 8 d’oro, 3 d’ar-gento e 2 di bronzo. Ad impreziosire quel risultatofurono i record nazionali regi-strati nelle due staffette: la4x25 Stile Libero che si aggiu-dicò il primo oro della giornatacon un tempo di 59’’ 08 (Fan-tozzi M. – Terracciani M. -Barbaresi S. – Urbano B.) e lastaffetta 4x25 mista (FantozziM. – Cirocchi A. – De SantisG. – Urbano B.), che chiuse lamanifestazione con il tempo di01’ 08’’ 01. Non dimentichiamo inoltre duerecord individuali, quello re-gionale di 15”03 nei 25 farfalla(Cirocchi A.) e quello nazio-nale con 17’’ netti nei 25 dorso(Urbano B.). Ma è ad Avezzano che l’interogruppo di atleti (19 tra Giova-nissimi, Allievi, Ragazzi, Ju-niores, Amatori) ha dimostratodi poter competere con societàdi grande spessore sportivo. Il torneo FIN “Tutti in Piscina”si è svolto in contemporanea in

tre sedi: Cremona, Avezzano eCatania, rispettivamente per ilNord, Centro e Sud Italia. La competizione è iniziata ve-nerdì pomeriggio 7 giugno conle prove di Nuoto Senza Corsia(simulazione nuoto di fondo) ele Staffette. Solo ad Avezzano erano pre-senti 50 Società, 824 atleti perun totale di 1868 gare e 97 staf-fette.

Le gare di Nuoto Senza Corsiehanno dato avvio alla manife-stazione e, nonostante le diffi-coltà iniziali dei nostri atleti,dovute in particolare alla no-vità di questa competizione,nella categoria Allievi, MatteoFantozzi ha conquistato il gra-dino più alto del podio seguitoal 3° posto da Federico Rellinimentre Mattia Cicerone, nellacategoria Ragazzi e LeonardoSkerl per gli Juniores, hannoottenuto un 3° posto di tutto ri-spetto.Ma è nelle staffette che la com-pagine “Antonelli” ha sbara-gliato la concorrenzaconquistando in entrambe unfantastico oro: la 4×50 Stile Li-

bero (Leo F. – Rellini F. – Ci-rocchi A. – Urbano B.) con untempo di 2’21’’,68 e la 4×50misti (Fantozzi M. - De SantisG. – Terracciani M. – BarbaresiS.) registrando 2’31’’,34.Sabato 8 è stata la volta dellegare individuali di Dorso eRana e ancora una volta sulpodio hanno dominato i gio-vani atleti dell’ASD Antonelli.Tra gli Allievi/femmine, ottima

è stata la prestazione di Bene-detta Urbano con un oro nei 50Dorso, mentre per la stessa ca-tegoria maschile il risultato èstato addirittura strepitoso con-quistando un podio tutto “An-tonelli”: 1° Matteo Fantozzi, 2°Andrea Cirocchi e 3° SamueleBarbaresi. Brillanti anche leprestazioni di Federico Rellinie Federica Leo che si sonopiazzati rispettivamente al 6° eall’11° posto nella classifica fi-nale combinata delle tre sedi.Nella specialità Rana, protago-nista assoluta è stata Gaia DeSantis (Allieva) che, con untempo di 41”47 nei 50 metri, edun’accelerazione costante econtinua, ha segnato un nuovo

record nazionale. La giornata si è conclusa con ilpodio d’argento di Luca Man-cini nella categoria Amatori.Buoni anche i risultati dei Ju-niores/Maschi, dove i nostri Si-mone Trazzi e ValerioIannarelli si sono piazzati ri-spettivamente al 4° e 6° postonella classifica generale.Nella giornata di domenica sisono svolte le gare di Farfalla,

Stile Libero e Misti. La piccola Rebecca Pileri, nellacategoria Giovanissimi, haconseguito un ambìto 3° postonella specialità 25 farfalla.Scontato il podio per MichelaTerracciani (cat. Allievi) che siè classificata al 2° posto nellagara dei 50 Farfalla. Nellastessa specialità un fantasticooro è stato conquistato da An-drea Cirocchi seguito dall’ar-gento di Matteo Fantozzi;infine, un bronzo è stato ag-giunto al medagliere dal gio-vane Leonardo Skerl (Juniores)che si è inoltre aggiudicato unoro nei 100 Misti. Entusiasmanti sono state legare di 50 Stile Libero dove

Samuele Barbaresi ha centratoil podio con un tempo di 31”99e splendida è stata la presta-zione di Benedetta Urbano che,con un tempo di 31”89, ha por-tato a casa un prezioso argento.Questo il bottino finale: 9 me-daglie d’oro, 6 d’argento e 5 dibronzo, e un piazzamento entrole prime 10 posizioni in benaltre 16 gare.Bilancio positivo quindi pertutti gli atleti della squadra. Ditutto rispetto l’8° posto diPaolo Rubino nei 50 Dorso e50 Farfalla, seguito dal suocompagno di squadra AlessioDe Santis (al 10° posto nei 50Dorso 100 Misti). Infine, ottimianche i riscontri cronometriciper la giovanissima Simona Vi-viani e i sui compagni Sean DiCicco e Lorenzo Caruso allaloro prima esperienza in unacompetizione a livello nazio-nale.Grande merito va al duo CarloRossi e Claudio Sperduti chestanno guidando queste giovanileve e che – ancora una volta –sottolineano l’importanza dellospirito di squadra che contrad-distingue i ragazzi, sia in alle-namento che durante le gare: “Irisultati sono evidenti a tutti evogliamo continuare, conumiltà e professionalità, questopercorso fondato sull’impegnoassiduo e costante. I ragazzi la-vorano con tenacia, fanno millesacrifici, ma sono capaci di ot-tenere risultati estremamentepositivi nonostante non man-chino le difficoltà. Sia in alle-namento che in competizioneinnanzitutto si divertono, tifanol’uno per l’altro, gioisconodelle vittorie dei compagni.Sanno vincere come singoliatleti ma soprattutto sanno lot-tare in nome della loro squadra.Singoli pezzi di un unico puz-zle che è il Gruppo!”

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Sport LocaleNuoto da record per la A.S.D.Antonelli

di Sara de Santis

Al FIN “Tutti in piscina” i ragazzi ottengono medaglie e record. Ora possono competere con chiunque.

Nella foto la squadra degli Allievi (2002) assieme al loro allenatore Carlo Rossi. Da sinistra in alto: Gaia De Santis, Benedetta Urbano, Andrea Cirocchi, Federico Rellini. Da sinitra in basso: Michela Terracciani, Federica Leo, Matteo Fantozzi, Samuele Barbaresi.

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OCCHIO SULQUARTIERE

Venerdì 29 Novembre 2013, presso i Laghidel Salice in Via Boccea, si terrà la nuovaedizione della “Night of Fighter”.Tre campioni a contendersi il titolo: Ro-berto Cecchetti, Stefano Cecchetti e Gian-carlo Grasselli.Madrina dell’evento sarà l’ex gieffina Flo-riana. Durante l’evento vi sarà uno spazio

K1 MONDIALE AI LAGHI DEL SALICE

A.S.D. Pegaso: le atlete tornano a lavoro

E’cominciata dapoco la stagionesportiva che vede

nuovamente a lavoro le al-lieve dell’AssociazioneSportiva Dilettantistica Pe-gaso. Pertanto il Pungolo,che si è occupato più voltedelle competizioni, manife-stazioni e vittorie che hannovisto protagonista l’A.S.D,non può fare a meno di rac-contare i risultati che le gio-vani hanno conseguito nellastagione appena conclusa, ri-percorrendo le competizioniche le hanno coinvolte.Le atlete della palestra, si-tuata in Via Piedicavallo 40,possono vantare la vittoriadel Campionato Regionaledella serie A, svoltosi il 28aprile 2013, che ha permessola qualificazione per i Cam-pionati Nazionali individuali.Le giovani ginnaste hanno

ottenuto l’ennesimo successoil 5 maggio 2013, conqui-stando il Trofeo Arcobaleno. Il 1° e il 2 giugno 2013 a Ri-mini si sono svolte invece leattesissime finali individualidelle Nazionali. Le ragazzesi sono classificate primenella Categoria Allieve serieA, prime nella Categoria Ju-nior serie A, prime seconde equarte nella Categoria Ma-ster serie A, prime nella Ca-tegoria Master serie B edinfine seconde nella Catego-ria Giovanissime serie B. La Società invece si è classi-ficata al secondo posto nelcampionato di serie A. Reduci dalla positiva espe-rienza delle gare Nazionali,si sono subito preparate perrimettersi in gioco con il Tro-feo Arcobaleno.Infatti nelle giornate dell’8 edel 9 giugno 2013 la squadradell’A.S.D Pegaso, questavolta a livello nazionale, ha

portato a termine l’espe-rienza con il Trofeo Arcoba-leno per il quale si eraprecedentemente qualificatanel mese di maggio. Le giovani, in tale occasione,hanno conquistato sia la se-conda posizione per la Cate-goria Pulcine che per quelladi Giovanissime. Per quanto riguarda le ginna-ste Allieve e le Junior,quest’ultime hanno trionfato

con l’oro. La Società in questo caso haraggiunto il primo posto.Tanti successi dunque hannocaratterizzato la scorso anno. Non ci resta che augurareuna serena e proficua sta-gione sia alle allieve più pic-cole che alle più grandi,proseguendo con i buoni ri-sultati conseguiti in quellapassata.

di Arianna Sacchinelli

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Eventi Cultura&Festa dell’incoronazione alla Madonna di Schoenstatt

Un grande successo dipubblico e partecipa-zione quello che si è re-

gistrato lo scorso 7 settembrepresso la sede della MadonnaPellegrina di Schoenstatt perl’Italia in via di Santa Gemma 3.Come preannunciato l’evento,iniziato intorno alle 15.30, si èprotratto fino a notte inoltrata.Grande attesa per la solenneMessa di Incoronazione dellaMadonna Pellegrina che si èsvolta intorno alle ore 19.00,che ha visto la presenza di oltre1300 fedeli, tra cui troviamoanche il presidente del XIIIMunicipio. A seguire poi la Fanfara deiCarabinieri a cavallo che hannoomaggiato la Vergine. Danze eballi hanno allietato i parteci-panti fino a notte inoltrata gra-zie al supporto fornito dalla

Team Evolution, che si è occu-pata di organizzare gli aspettiludici per i più piccoli, e dalgruppo “In taberna siciliani”,che si è profuso in evoluzionimelodiche di retaggio medie-vale. Merito del successo va ascrittoin toto al Movimento Interna-zionale di Schoenstatt, veramente organizzativa della gior-nata. Il movimento, che ha ilsuo fulcro proprio nell’omo-nima valle tedesca situatanell’estremo orientale della cit-tadina di Vallendar nel Wester-wald, Germania, è divenutonegli anni meta di un pellegri-naggio che attira milioni di fe-deli da tutto il mondo e cheoggi conta oltre 20 comunitàindipendenti sparse per ilglobo, con più di 200 centri delMovimento di Schoenstatt, ilcui punto principale è il San-tuario, una replica del piccolo

Santuario Originale, ubicatonella valle di Schoenstatt. Milioni di persone ogni anno siuniscono a Schoenstatt permezzo della Campagna dellaMadonna Pellegrina, in più di110 paesi nei 5 continenti.

Per chi volesse approfondire lasua conoscenza in merito, puòvisitare il sito del Movimentoall’indirizzo :

www.schoenstatt.org.

di Andrea Cangialosi

Qui sopra:la chiesa della

Madonna Pellegrinadi Schoenstatt, in Via di

Santa Gemma 3

Nuova Stagione Per l’Associazione“La Casa Sull’Albero Onlus”

Il giorno 14 settembre 2013 si èsvolto, presso i locali l’evento “In-sieme si può…” organizzato

dall’Associazione La Casa sull'AlberoOnlus e dalle famiglie dell’Associa-zione ed ha voluto essere un momentodi incontro e di confronto con le altrefamiglie del territorio. Grazie all’ospi-talità dell’Associazione Culturale “Ca-salotti Insieme”, questa realtàassociativa, che opera dal 1991 nei ter-ritori dei Municipi XIII e XIV ed ha at-tivato, nel tempo, vari servizi in favoredelle famiglie multiproblematiche,

come ad esempio gli sportellid’ascolto, l’accoglienza ed il sostegnopsicologico sia presso la sede opera-tiva, Via Gattico, sia in altre realtàquali parrocchie, scuole e centri an-ziani, ha potuto riunirsi per celebrareil nuovo inizio delle attività.Attualmente La Casa sull’AlberoOnlus segue circa 500 famiglie conproblemi alcol correlati ed ha attivato6 Club Alcologici Territoriali (CAT),ovvero delle comunità multifamiliariche si riuniscono una volta a settimanain una sede fissa e ad un orario fissoper il raggiungimento dell’astinenza e,soprattutto, per il cambiamento dellostile di vita dell’intera famiglia.All’evento erano presenti circa 100persone, molte delle quali facenti partidelle famiglie assistite dall’Associa-zione, a riconferma del reinserimentonella vita della comunità e del ritornoalla normalità. Durante la manifestazione sono inter-venuti il Dott. Giovanni Battista Testa,attuale Presidente dell’Associazione,che si è soffermato in particolare sul-l’efficienza dello strumento CAT per larisoluzione dei problemi; la Dott.ssaFrancesca Petrini, che ha presentato ilCentro Famiglie aperto presso i localiextrascolastici dell’I.C. Boccea 590; ela Sig.ra Alfonsina Quilli, attuale refe-rente ACAT di zona.

Donatori Sangue Le Selve: Appuntamentoil 1° Novembre alla Madonna di Loreto

Dopo l’estate, torna puntuale laraccolta sangue organizzatadall’Associazione Donatori

Volontari di Sangue Le Selve. Il primoappuntamento, come sempre, è statoorganizzato presso la Parrocchia Nati-vità di Maria Santissima di via deiMartiri di S. Candida e si è svolta do-menica 8 Settembre.Dalle ore 8.00 del mattino tutti i do-natori interessati hanno potuto re-carsi presso la parrocchia e adattenderli sul posto RenatoGabelli, presidente del-l’Associazione e tutto lostaff sanitario a loro di-sposizione.Un adulto può averedai 4 ai 7 litri di san-gue nel suo organi-smo e puònaturalmente donarneuna parte. Il rischio di con-trarre malattie, sia per il dona-tore che per il ricevente, si riducono dimolto grazie ai sempre più sofisticatimetodi di analisi.Proprio di questo problema si occupail SIMTI (Società Italiana Medica Tra-sfusionale e Immunologica) che ese-gue la ricerca dei virus della gran partedelle malattie legate al sangue (epatite

A, B e C, sifilide e AIDS) e nel casoun donatore risultasse positivo ai sud-detti test la società provvederà ad in-formare il donatore in modo del tuttoriservato. La prima forma di controllorisiede però nel donatore in quanto leodierne analisi di ricerca dei virus nonsono sempre in grado di identificaretutte le infezioni (soprattutto quellecontratte recentemente) e per questo ildonatore è chiamato ad attenersi a

delle regole com-portamentali da se-

guire per undeterminato periodoprima di poter donare,

così da non compro-mettere l’incolu-mità del futuroricevente.Donare ilsangue non è unoscherzo e come inogni attività che ri-

guarda la vita dellepersone è importante es-

sere consapevoli di quello che si sta fa-cendo.Per tutti i donatori che hanno saltatol’appuntamento di Settembre non c’èda preoccuparsi. Il prossimo 1° No-vembre infatti, l’Associazione saràpresente alla Parrocchia della Ma-donna di Loreto, in Via di Boccea1417, dalle ore 8.00 alle 11.30.

di Simone Guida

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Alberto Angela al Parco premiato con la “Lupa 2013”

Domenica 30 Giugnoscorso, molti appassio-nati della grande ci-

viltà Romana e curiosi si sonoriuniti al Parco della Cellulosaper assistere all’evento orga-nizzato dall’assocciazione cul-turale SPQR e Alberto Angela.L’associazione, ormai collabo-

ratrice di Alberto dal 2009 inmolti dei suoi documentari, hamesso a disposizione una zonadel parco per ricordarci un po’le nostre origini e che i nostriavi non erano poi così diversicome tutti ce li immaginiamo.Il Professore ha aperto le“danze” ringraziando l’associa-zione e gli spettatori presentiper poi intrattenere il pubblico

con molte curiositàsull’antica Roma. Luistesso si definisce un cu-rioso, come la maggiorparte dei presenti al-l’evento, e ha spiegatoda cosa ha preso spuntoper il suo primo libro:

cercava qualcosa che gli spie-gasse doveva essere vivere nel-l’epoca romana e dato che nontrovò niente di contemporaneoandò a ricercare nel passato.Questa ricerca non fu perniente facile, ma dato il suostretto contatto con coloro chefanno rivivere il passato, gli ar-cheologi, ormai conoscevabene dove cercare e come cer-care. Intraprese così questolungo “viaggio” nell’anticaRoma, attraverso quel poco chegli stessi romani ci hanno la-sciato, ovvero ritrovamenti sto-rici (affreschi, vasi ecc.ecc),libri e manoscritti dell’epoca.Uno dei suoi più grandi inse-gnanti è stato Ovidio, poetad’epoca romana, da cui hapreso molti spunti per il suolibro “Amore e Sesso nell’an-tica Roma”, che è poi il libro di

cui ci ha parlato più da vicinoe ci spiega come i romani vive-vano la sessualità e l’amore. Afine evento, l’ass. SPQR hapremiato Alberto Angela con“la lupa 2013″, ovvero il pre-mio che l’assocciazione dà achi ritiene più meritevole, e conla maglia ufficiale della “X

Legio”. Alberto per ringraziareha promesso che tornerà prestoa farci visita in occassionedell’uscita di un suo nuovolibro. Per coloro che fossero in-teressati alle attività di SPQRbasta iscriversi all’associazione,per poter vestire i panni e leusanze degli antichi Romani.

di Marco Verachi

Due momenti dell’incontrocon Alberto Angela al Parcodella Cellulosa.Le foto sono di proprietà delfotografo Luca Caparrelli

Correva l'anno 1924, quando un allorapoco noto ma già vulcanico Ettore Pe-trolini, portava in scena in veste quasi

autobiografica "Il Padiglione delle meraviglie",atto unico in due quadri, ambientato nei primianni del Novecento in una Roma ricca di con-traddizioni sociali, incentrato sulle vicende me-lodrammatiche e personali di un gruppo digiullari e saltimbanchi, intenti ad esibirsi in unospettacolo dai mille risvolti, allestito in uno deitanti baracconi di fortuna delle vecchie borgate

capitoline, ove il popolino del tempo andava incerca di svago.Quasi ad un secolo di distanza, lo spirito tra-gico e comico dei testi del grande attore edrammaturgo romano, è rivissuto in una bellaserata estiva anche nella nostra periferia, por-tato in scena dalla compagnia teatrale "Amicidi Selva Nera" negli spazi dell'omonima asso-ciazione culturale lo scorso 13 luglio.L'opera, abilmente diretta da Ivan Tonarelli -per l'occasione nella duplice veste di regista edattore nei panni di "Ninetto Er Carettiere" - conla collaborazione coreografica di N. Tonarellie A. Domenichelli, ha coinvolto il pubblico ela nutrita compagine del corpo teatrale amato-riale dell'associazione in uno spettacolo avvol-gente e ricco di atmosfera, dal notevoleimpegno scenico e logistico, dato il variegatointrigo di personaggi e situazioni.Cosi, come ormai è consuetudine per gli"Amici di Selva Nera", anche lo "spettacolonello spettacolo" de "Il Padiglione delle Mera-viglie" ha raccolto un notevole successo, conil piccolo teatro di via G. degli esposti 91 gre-mito di spettatori non paganti, in buona partetesserati dell’associazione ma anche interve-nuti appositamente per l’occasione, grazie altamtam mediatico sul web dell’evento.Da sottolineare infine, come la dedizione versola diffusione culturale di opere legate alla tra-dizione popolana romana, si pensi alle seratededicate al Belli o a Trilussa, trovi sempre ilcompiacimento dei cittadini ancora legati alleproprie origini, nonostante la concorrenza dialtri format di intrattenimento più moderni,come gli onnipresenti talent, nelle piazze.

L’Associazione Amici di Selva Nera portain scena: “Il Padiglione delle Meraviglie”

di Alessio Carbonara

Se c’è qualcosa che diffe-renzia i cittadini romanidi questo quadrante è

proprio la capacità e la vogliadi organizzare eventi, serate edoccasioni per stare insieme, percondividere quel poco tempolibero, o quei pochi giorni diferie che riusciamo a strappareall’anno lavorativo. Una di queste occasioni estiveè stata senza dubbio quella of-ferta gratuitamente, ogni gio-vedì, nei mesi di GiugnoLuglio e Agosto, dal BarS.Giuseppe.Oltre 200 persone infatti eranopresenti per l’atto conclusivodella festa che ha tenuto com-pagnia ai cittadini della zona,

diventanto in un certo senso unpunto di riferimento.A condurre la serata, comesempre, le professionali OnlyTwo che oltre ad esser state lemattatrici ufficiale de La Cor-rida, il format dedicato agliaspiranti cantanti e ballerini,hanno tenuto in mano le redinidello spettacolo svoltosi all’in-segna di balli e canti. Il grande riscontro di pubblico,registrato nel corso dei tre mesiestivi, e l’incremento della pro-fessionalità dei concorrenti,hanno dimostrato la buona riu-scita dell’iniziativa.Inutile aggiungere che ci augu-riamo possa ripetersi nuova-mente in futuro.

La nuova edizione de “LaCorrida” al Bar S. Giuseppe

di Fabio Allegrini

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Economia Società&

Si riducono i consumi?C’è la crisi. Aumenta ladisoccupazione? E’ colpadella crisi. Si congelanole pensioni? C’è la crisi.Aumenta il costo dei ser-vizi? E’ colpa della crisi.Tutto è giustificabile conla parola crisi. Ma perché?Quanti ascoltatori o let-tori si sono mai soffer-mati ad analizzare larelazione che c’è, fra i fe-nomeni economici e so-ciali di questi ultimicinque anni e l’utilizzodella parola crisi?Il vocabolario Treccanidefinisce la crisi come:«ogni situazione, più o

meno transitoria, di ma-lessere e di disagio, chein determinati istituti,aspetti o manifestazionidella vita sociale, sia sin-tomo o conseguenza delmaturarsi di profondi mu-tamenti organici o strut-turali».Più o meno transitoria.Ecco la chiave di volta.La transitorietà insita nelsignificato stesso dellaparola crisi, spingel’uomo ad accettare unfenomeno temporale dimalessere in previsionedi un benessere futuro.Se poi si utilizza la parolacrisi assieme alla parolaripresa, l’accettazione ègarantita. Poiché la pa-rola ripresa, sempre se-condo Treccani, intende«ricominciare dopoun’interruzione».

Ma sarà davvero possi-bile ricominciare, e lacrisi è stata davveroun’interruzione fra duemomenti di benessere, oquella che chiamano ri-presa sarà in realtà qual-cos’altro? La nostra Costituzione,all’articolo uno, sancisceche «L’Italia è una Re-pubblica democraticafondata sul lavoro». Ma il lavoro è forse ilmercato più in sofferenzadi questo periodo di“crisi”. La disoccupazione è incostante aumento, quellagiovanile ha raggiuntocifre da record. Il mondo dell’informa-zione è occupato a par-lare di cuneo fiscale, diagevolazioni per chi as-sume, di cassa integra-

zione guadagni e di libe-ralizzazioni, ma non si èmai occupato di valutareun aspetto fondamentalecon il quale il lavoro di-pendente deve e dovràfare i conti: lo sviluppotecnologico.Le macchine, progressi-vamente, stanno sosti-tuendo il lavorodell’uomo. L’aumento della popola-zione mondiale, il liberomercato globale e lo svi-luppo tecnologico, nonpossono che essere uncocktail velenoso perl’occupazione. Si pensi a quanti settorinon verranno più reinte-grati da dipendenti: lebanche avranno sempremeno sportellisti, poichéil conto si gestisce da solie on-line; gli operatori dicall centre sono stati so-stituiti da registrazioniautomatiche, che sarannosempre più in grado di in-teragire con l’interlocu-tore; i commessi sarannosostituiti dagli acquistion-line, dove ognuno è ilcommesso di sé stesso; icasellanti saranno defini-tivamente sostituiti daltelepass e via discor-rendo.La tecnologia sostituiràprogressivamente e defi-

nitivamente il lavoratore. In più il macchinario nonha sindacato, non va inmaternità, non ha pausedi lavoro, non ha bisognodi mensa, di ore di per-messo, di giorni di malat-tia, di straordinari ma,soprattutto, il suo costo ècompletamente detassa-bile e in più non percepi-sce salario. Si ridurranno così quanti-tativamente le basi impo-nibili dalle quali lo Statoimpone i prelievi fiscaliper pagare i servizi. Le tasse si sposterannogradualmente dal redditoal patrimonio, in una spi-rale viziosa che metteràuna volta per tutte in di-scussione il concetto vero

e proprio di proprietà pri-vata, e con essa tutto ilmondo pseudolibero checonosciamo.Se l’Italia è una Repub-blica democratica fondatasul lavoro, quale sarà illavoro che reggerà le basisulle quali essa si fonda?Si può così comprenderecome la situazione eco-nomico-sociale attuale sipossa meglio descriverenon tanto con la parolacrisi, quanto con la parola“rivoluzione”.Solo che se avessero uti-lizzato questo vocabolo,la percezione del cambia-mento sarebbe statasenz’altro diversa e ma-gari ci si sarebbe sentitiautorizzati a parteciparvi.

di Giuseppe Strazzera@G_Strazzera

segue dalla prima

Il futuro del lavoro

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IL TUO TERRITORIO COME VUOI E QUANDO VUOI

Uno dei free press più antichi d’Italia, che non riceve e non ha mai ricevuto alcun finanziamento pubblico.

Il giornale che si occupa del tuo territorio da oltre vent’anni.

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nel quadrante di Roma Nord-Ovest

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Casalotti, Palmarola, Ottavia, Selva Candida, Selva Nera, Via Boccea, Casal Selce, La Storta, Castel di Guido.

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22www . i l p u n go l o . o r gwww . i l p u n go l o . o r g

Gentile Redazione,

Sono l'amm.re del Condominio in oggetto.Mi ha scritto l'e-mail un condomino cheprovvedo ad allegarVi. Vi chiedo, cortese-mente, se potete darmi delle ulteriori noti-zie in merito, oppure comunicarmi unreferente da contattare per avere delle de-lucidazioni in merito.

Distinti sauti,L'amm.re Marco M.

«Gent.mo Amministratore,lo scorso 19.06 è stata effettuata la distri-buzione di kit per la raccolta differenziatadei rifiuti, presso il nostro condominio, dalei amministrato, senza alcuna comunica-zione informativa da parte degli Enti inte-ressati, quale Comune/Circoscrizione e/oAMA, circa la tempistica e le modalità diattivazione di tale servizio.Proprio oggi mi è capitato tra le mani ilgiornalino di quartiere "il Pungolo", sulquale vi è riportato un articolo sulla que-stione, a firma della Sig.ra Sandra Angelici,il quale spiega a grandi linee la genesi diquesta iniziativa con l'individuazione dizone all'interno della nostra Circoscrizione,adatte alla raccolta porta a porta con con-seguente progressiva eliminazione dei tra-dizionali cassonetti, e di zone non adatte equindi destinate a continuare la raccolta dif-ferenziata mediante utilizzo dei tradizionalicassonetti di raccolta collettiva.Evidentemente, avendo ricevuto il kit, neevinco che la mia zona risulta tra quelle ri-tenute adatte alla raccolta porta a porta...ev-viva la comunicazione!Visto che il nostro condominio trattasi dicomprensorio chiuso al pubblico passaggio,mi domandavo come avranno pensato diaggirare tale ostacolo?Il suo ufficio è stato coinvolto con oppor-tune comunicazioni al riguardo?Solo da pochi mesi abbiamo risolto l'an-noso problema della distribuzione dellaposta.Sull'articolo appena indicato, si fa men-zione di Comitati di quartiere, di incontritenuti con personale dell'AMA, io personal-mente ne sono totalmente all'oscuro, e sa-rebbe mia intenzione utilizzare il suotramite per cercare di fare luce su una lode-vole iniziativa, che però corre il rischio di

SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Gentile Sig. M.,

Alcune delucidazioni siamo in gradodi fornirgliele.Per prima cosa diciamo che il nostro"Comitato di quartiere N.A.R.N.O." edil Comitato di Quartiere "Pantan Mo-nastero - Carezzano" sono stati invitatidai rappresentanti AMA ad un incon-tro per la presentazione del piano perla raccolta porta a porta (tale PAP).Per rispondere alla prima domandadel suo condomino, il fatto che abbiaricevuto il kit non è segno che la suaabitazione rientri nel PAP, poichè,come hanno spiegato i rappresentantiAMA, i sacchetti in plastica verrannopian piano consegnati a tutte le fami-glie. La differenza starà nei cassonetti perla differenziata, i quali, nelle zoneverdi della mappa pubblicata sul no-stro giornale "Il Pungolo" sparirannodalle strade per comparire nelle abi-tazioni private o nei cortili condomi-niali, mentre rimarranno su strada everranno potenziati nelle altre zone. La prima osservazione mossa dai Co-mitati in quella riunione fu: conside-rato che non ci sarà una differenza ditrattamento economico nella tariffadei rifiuti, mantenere aree che adot-tano il PAP, limitrofe ad aree che nonlo adottano, significa far partire la dif-ferenziata con il piede sbagliato.I cittadini, non ricevendo nulla in cam-bio del loro supporto (poichè un pro-dotto differenziato al momento dellaraccolta, è un prodotto che dovrà su-bire minori fasi di lavorazione, ovverocosterà di meno differenziarlo), nonsono quindi incentivati a differenziaree probabilmente approfitteranno deisecchi su strada delle aree limitrofenon adottanti il PAP per depositare i

Gentile Sara De Santis,Abito una delle case di recente costruzionedi fronte alla Chiesa dei S Martiri della Ri-serva Grande e come la mia, molte altre fa-miglie del complesso, avrebbero un grandevantaggio nel vedere realizzata la tanto so-spirata Scuola.Ho letto con interesse i suoi articoli sullarealizzazione della Scuola Elementare"Fantasma" di Selva Candida e la ringrazioper l'interesse mostrato.Vorrei chiederle un consiglio su come"Pungolare" la nostra amministrazione neltentativo di veder realizzata la Scuolaprima che i nostri figli siano all'Università.Grazie Andrea C.

nascere con serie ed inauspicabili proble-matiche.A tal fine indico di seguito l'indirizzo maildella redazione de "il Pungolo" :[email protected] della Sua ormai proverbiale fattivacollaborazione, e rimanendo a disposizioneper qualsiasi chiarimento del caso, porgoDistinti saluti»

Damiano P.

loro rifiuti, creando di nuovo un'emer-genza e facendo in un futuro non lon-tano riconsiderare l'apertura delladiscarica e magari la creazione di unanuova, dopo aver tralaltro messo incattiva luce il sistema della raccoltaporta a porta.I Comitati hanno richiesto un incontrocon i tecnici che hanno realizzato lasuddivisione della aree, ma non hannoancora ricevuto risposta e probabil-mente non ne riceveranno.Spero che la mia spiegazione sia statautile.Per qualsiasi ulteriore chiarimentosiamo a Vostra disposizioneLe auguro un buon lavoro

avere inizio.Ovviamente non possiamo che nutrireuna solida speranza, ma niente di più.Continueremo comunque ad informaretutta la cittadinanza attraverso le no-stre pagine, sia nel consueto formatocartaceo che nel nuovo strumento mul-timediale www.ilpungolo.orgCordiali Saluti.

Buongiorno a tutti,recentemente ho letto su diversi organi distampa locali che era stata firmata la con-venzione per l'avvio dei lavori per il colle-gamento tra via di selva candida (altezzavia cremolino) e via casal del marmo a ri-dosso dell'uscita del GRA (addirittura untweet dell'ex sindaco Gianni Alemanno). Si tratta di un'uscita tipica della campagnaelettorale o ci sono davvero sviluppi in me-rito ? Visto il recente cambio di guardia sia al co-mune che nei nostri municipi sarà possibileavere qualche aggiornamento a breve ? Dopo il raddoppio della via boccea questosarebbe un altro grande passo verso losmaltimento del traffico che congestiona lenostre zone e che finalmene farebbe tornaresul territorio una parte degli oneri conces-sori incassati dal comune per tutti le costru-zioni sorte nel nostro territorio.

Grazie mille come sempre per il vostro ser-vizio.

Gianluca

NOTIZIE SULL’ELEMENTARE FANTASMA DI VIA ABACUC

Gentile Sig. C.,la scuola Elementare fantasma, nono-stante la sua realizzazione sia giàstata finanziata ed i soldi disponibiliin bilancio, i fondi sono bloccati dalpatto di stabilità.Spetterà dunque all’amministrazionecomunale fare in modo e maniera chetale opera, primaria e strategica per ilquartiere non solo per l’offerta forma-tiva, ma anche per la mole di trafficoche si sposta ogni mattina per rag-giungere le altre realtà scolastichelontane dal territorio, venga svinco-lata da tale scellerato “patto” e la suacostruzione possa definitivamente

LA BRETELLA TRA VIA CREMOLINOE VIA CASAL DEL MARMO

Gentile Sig. Gianluca,in realtà il Tweet non era solo una tro-vata tipica della campagna elettorale,ma qualcosa di vero e di nuovo c’è.Sembra proprio che la CMB, proprie-taria dei terreni della ex demolizioneAlitalia, abbia raggiunto un accordoper cui si stralciava la parte di cuba-tura residenziale, in favore di quellacommerciale che verrebbe presto rea-lizzata, ed in virtù di ciò la CMB rea-lizzerà il collegamento fra ViaCremolino e Via Casal del Marmo, che,come giustamente Lei stesso indicava,segnerebbe, insieme al raddoppio dellaVia Boccea, un grande passo per lo

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piangeva, nessuno ha fatto nulla per fer-mare i cani, anzi al mio tentativo di richia-marli al loro dovere di padroni di cani fuoricontrollo, sonopersino stata etichettatacome "cretina". C'è un regolamento comunale che disci-plina le modalità di conduzione dei cani inluoghi pubblici e perdipiù in aree giochifrequentate da bambini ( che per chiarezzavi allego) , nel quale è chiaramente eviden-ziato come i cani debbano sempre esseretenuti al guinzaglio o, se liberi, devono es-sere muniti di collare e museruola regola-mentare, avente cioè forma e consistenzatali da impedire all’animale di mordere.Tutto ciò nell'area verde con annessa pistaciclabile che siestende fra via Gaverina evia Cusino non viene MAI RISPETTATO.Chiedo a voi di denunciare questa situa-zione che ormai ogni giorno si perpetua eche rischia di diventare davvero fuori con-trollo. Ognuno di coloro che porta un canesenza guinzaglio o senza museruola è pas-sibile di denuncia.La sicurezza nostra e dei nostri figli, oanche semplicemente la serenità di unapasseggiata all'aria aperta non può esserecompromessa da chi tiene un animalesenza rispettare le regole di convivenza.Esistono numerose aree verdi per cani isti-tuite dal Comune di Roma, dove i cani pos-sono correre e giocare senza guinzaglio emuseruola. Quella in questione non è unadi queste, ma a causa dell'arroganza edella presunzione di certe persone, lo stadiventando, tanto che in alcuni giorni cisono nel parco più cani che bambini!!! Fiduciosa nella vostra collaborazione nelladenuncia di tale ingiustificabile situazione, porgo i miei più cordiali saluti, auguran-dovi buon lavoro!Annamaria D.R.

DIREZIONE AMMINISTRATIVA

Via Rimella n. 156, Tel/Fax: 0661565142

e-mail: [email protected] - [email protected]

PRESIDENTELuciano Landonio

DIRETTORE RESPONSABILEEnrico Sarzanini

CAPOREDATTOREGiuseppe Strazzera

RESPONSABILE COMMERCIALEFabio Allegrini

REDATTORI

Sandra Angelici, Stefano Bastianelli, Andrea Cangialosi, Gabriele Cantarella, Alessio Carbonara,

Alessandro Cardinali, Martina Casadio, Artemio Ceccherini, Angelo De Bonis, Sara De Santis,

Antonio De Simoni, Luca Di Marco, Federica Gualtieri, Simone Guida, Davide Liberatori,

Virgil Racu, Francesco Raso, Alessandro Scendoni, Simone Soccolini.

REG. TRIB. n° 451 del 18-07-1990STAMPATO PRESSO LO STABILIMENTO TIPOGRAFICO “GRAFFIETTI STAMPATI”

IL PUNGOLO, PERIODICO DEL COMITATO DI QUARTIERE:

"NUOVE ALLEANZE ROMA NORD OVEST

CASALOTTI - SELVA CANDIDA”

Sede Legale: Via Morsasco, 9 - 00166 Roma - Tel. e Fax 06.61565142

CARABINIERI

POLIZIA

VIGILIDEL  FUOCO

06.06.06

NUMERIUTILI

15.15

Lettere a: [email protected]

Prestazioni erogate:

Terapia iniettiva sottocutanea, intramuscolare e fleboclisi;•Rilevazione e monitoraggio parametri fisiologici;•Rilevazione glicemia capillare (one-touch);•Medicazione semplice;•Medicazione di ferite con punti di sutura e/o rimozione degli•stessi;Gestione cateteri vescicali (sostituzione, lavaggio, educazione•all’autocura);Terapia educazionale paziente con scompenso cardiaco cronico•(PDTA Mar, Gio e Ven);Terapia educazionale al paziente in prevenzione per cardiopatia•ischemica;Terapia educazionale del diabetico•Orientamento all’accesso ed all’utilizzo dei Servizi Sanitari•Pubblici.

PRESIDIO CASALOTTIVia Boccea n. 625

AMBULATORIO INFERMIERISTICO06.68354550

23www . i l p u n go l o . o r gwww . i l p u n go l o . o r g

che il giorno 15 Dicembre 2013, dalle ore 7,30 alle ore 11,30

presso il COLLEGIO INTERNAZIONALE di TERRASANTA,

in Via BOCCEA 590 sarà possibile effettuare la donazione

(a digiuno)

UN AIUTO PER THOMAS

LA GIUSTA PREOCCUPAZIONEDI UNA LETTRICE

smaltimento del traffico locale.Purtroppo però il Pungolo non è an-cora riuscito a reperire la documenta-zione ufficiale e dunque la notizia nonpossiamo diffonderla come «vera»,poichè, come da nostro codice deonto-logico, siamo abituati a parlare soloquando siamo in possesso delle carteufficiali. Di certo per quel che riguardaquesto intervento ci sono buone proba-bilità di vederlo in cantiere magari giàprima della fine del 2014.La ringraziamo per averci contattato.Cordiali saluti.

accampato un senzatetto in una tenda contre cani e 4 cuccioli nati da pochi giorni.Con la speranza di aiutarlo (sto già prov-vedendo al suo sostentamento con altri abi-tanti del quartiere..), vi invio una letterache ho scritto sulla sua storia. Vi sarei im-mensamente grata se poteste pubblicarla,in modo tale da dare risonanza alla vi-cenda. Abbiamo anche organizzato unacolletta per acquistargli un camper in mododa permettergli di vivere più dignitosa-mente. E' abbastanza malconcio, è una per-sona dolcissima e desidera solo avere unpò di attenzione, nulla di più.Vi allego la lettera e vi ringrazio anticipa-tamente per l'aiuto che, sono sicura, mi da-rete.

Gentile Redazionescrivo a voi che siete sempre vicini ai pro-blemi del quartiere e sostenete i cittadinicon la con la vostra puntuale informazione,per segnalare una situazione di reale disa-gio e potenziale pericolo in cui sono co-stretti a vivere i cittadini che ogni giornocon bambini frequentano il parco e la pistaciclabile con accesso su Via Cusino. Numerosi cani, di ogni taglia e razza con iloro padroni si aggirano senza guinzaglio esenza museruola, scorazzando indisturbatidovunque e avvicinandosi ripetutamenteindisturbati a passeggini e bambini che gio-cano a palla. A me personalmente ieri, 17luglio, è capitato di inbattermi in sei canisenza giunzaglio e museruola che insiemeai loro compiacenti e arroganti padroni sta-zionavano sulla pista ciclabile impedendovistosamente il passaggio a me con il miopasseggino e ad altri bimbi con le biciclette.Insieme a me c'era anche mio figlio di seianni che, colpevole solo di avere con sè unpallone è stato letteralmente accerchiato daicani, ed uno in particolare l'ha quasi aggre-dito, ma ovviamente "voleva solo giocare"( come amano solitamente riferire i padroniincuranti e superficiali). Nonostante il bambino fosse terrorrizzato e

Gentile Sig.ra Maria,purtroppo la vicenda che ha interes-sato il Sig. Thomas, ci è stata comuni-cata nel periodo estivo, ovvero durantela fase di inoperatività del nostro gior-nale e quindi non ci siamo potuti diret-tamente occupare della vicenda.Raccogliamo però con molto piacereil suo invito alla pubblicazione deglisviluppi, tralaltro positivi, poichè gra-zie alla solidarietà ed al contributo dinumerosi cittadini, si è raggiunto il re-perimento dei fondi necessari per dareal senzatetto Thomas, un’abitazione

Salve,sono residente nella zona di via della Ri-serva Grande, precisamente tra via di SelvaCandida e via di selva Nera, premesso ciògradirei sapere a chi devo rivolgermi per:- far installare dei dossi artificiali in prossi-mità delle strisce pedonali esistenti su viadella Riserva Grande, poichè tale stradaviene percorsa a elevate velocità dai mezziin transito, nonstante il Codice della Strada imponga in prossimità delle strisce pedonalidi arrestarsi cedendo la precedenza ai pe-doni;- segnalare all'ATAC di far spegnere i mo-tori ai conducenti dei mezzi pubblici cheoramai si ostinano durante le soste al capo-linea di Via della Riserva Grande a tenere imotori accesi durante le ore notturne e negliorari in cui i rumori dovrebbe essere ridotti.In attesa di un Vs risocntro, porgo cordialisalutiGiacobbe L.

RICHIESTA DI INFORMAZIONI

Gentile redazione,abito in via Casal Selce dove da giorni si è

adeguata, in questo caso un camper,come si vede dalla foto, adatta ad af-frontare l’inverno.Non possiamo che rallegrarci dell’epi-logo della vicenda e, qualora fosse di-sponibile, a raccontarla nella nostraprossima edizione.

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