Il programma per l’efficienza energetica e per le energie ... · prove su strada della Svizzera...

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Grande campagna di prove con automobili amiche del clima Anche la vostra casa è del 1958? Ci siamo: l’Edizione straordina- ria per i proprietari immobiliari lancia la più vasta campagna di prove su strada della Svizzera in collaborazione con gli importatori d’automobili. Nelle prossime settimane potrete provare su strada automobili eco- logiche munite di un’etichetta-Ener- gia con una A maiuscola presso migliaia di concessionarie in tutto il Paese. La scelta è vastissima perché in Svizzera i modelli della categoria di efficienza A offerti sul mercato sono ben 895: dalle berline alle station-wagon e ai minivan. Quan- do si acquista un’auto energetica- mente efficiente, l’imbarazzo della scelta è maggiore di quanto si pensi. E per trovare un concessio- nario con veicoli A non occorre fare molta strada. Se quando acquistate un’auto state attenti all’etichettaEnergia e se, per quanto possibile, fate dei mezzi di trasporto pubblici il vostro «primo Emil in treno Il cabarettista e autore Emil Steinberger racconta perché si è trasferito a Mon- treux, perché viaggia regolarmente con i mezzi di trasporto pubblici e perché non ha tempo per starsene in panciolle, nonostante i suoi settant’anni suonati. Pagina 19 Chi pensa che per viaggiare in treno si debba avere il portafoglio pieno e un vo- luminoso orario sottobraccio, troverà nei «7 buoni consigli per chi vuole co- minciare a prendere il treno» la coinci- denza con l’era moderna: abbonamenti convenienti, idee risparmio per tutta la famiglia, park & ride, autonoleggio, bike & ride, richieste via SMS e ticket shop on-line. Pagina 20 L’inviato speciale per l’energia in ricognizione Parlate il «riscal- damentese»? Freddare lo sporco! L’inviato speciale per l’energia scende in cantina e sale in sof- fitta per scoprire che cosa si sta facendo in Svizzera in favore del rimodernamento energetico. Qualcosa sta cambiando nei cantieri e nella testa della gente: l’impennata dei costi di riscal- damento non lascia indifferente nessuno. Pagina 5 Questo corso accelerato per tutti coloro che vogliono capirci qual- cosa e dire la loro al momento di acquistare un nuovo impianto di riscaldamento vi spiega come funzionano e quanto costano i principali sistemi di riscalda- mento. Pagina 11 La maggior parte dei tessuti diventano puliti già a 20 gradi. Ma se si vuole ridurre ulterior- mente la bolletta della corrente elettrica, basta asciugare il bucato al sole o in un’asciuga- trice a pompa di calore. Pagina 7 Le auto degli anni ‘50, ‘60 e ‘70 sono di- ventate pezzi da museo ormai, proprio come il mitico Maggiolino del 1958. Le case costruite nello stesso anno, invece, devono ancora resistere e consumano parecchio gasolio per mantenersi calde. E pensare che nel frattempo, come la mezzo di trasporto», allora sì che il vostro comportamento in fatto di mobilità sarà in perfetta sinto- nia con la filosofia della casa ener- geticamente efficiente. Troverete l’elenco dei concessio- nari del vostro Cantone iscritti all’iniziativa dagli importatori a pagina 24 Anno di costruzione 1962...! Prima e dopo: una storia sorprendente. La famiglia Kraut si è rimboccata le maniche e ha trasformato la sua piccola e malridotta casa in un grande edificio dove convivono ben tre generazioni. Con l’occasione, è stata installata anche una ventilazione controllata che c’è ma non si vede. Pagina 16 Anno di costruzione 1932...! Una casa a schiera in stile sotto la tutela dei beni culturali: anziché costruirsi una casa nuova in campagna, l’architetto Hanspeter Bürgi ha preferito riportare a nuova vita una vecchia casa a schiera in città. E dimostra che lo standard Minergie può essere raggiunto anche poco alla volta. Pagina 2 tecnica automobilistica, anche la tec- nica edilizia ha fatto passi da gigante. I pannelli isolanti, le finestre atermiche, le caldaie a condensazione, le pompe di calore, i riscaldamenti a pellet, la ven- tilazione controllata e i collettori solari sono tutte soluzioni che nel 1958 non esistevano ancora. Perciò, oggi con un risanamento dell’immobile è possibile dimezzare il consumo energetico e nello stesso tempo migliorare sensibilmente il comfort abitativo. Il finanziamento non costituisce più un problema perché le banche sono molto interessate ai ri- sanamenti energeticamente efficienti e molte appoggiano questo tipo di inter- venti offrendo ipoteche a tassi agevolati. Pagina 9 Il programma per l’efficienza energetica e per le energie rinnovabili: SvizzeraEnergia, casella postale, 3003 Berna. Telefono 031 322 56 11. www.svizzeraenergia.ch Ottobre 2008 · Tiratura: 1 214 520 copie Edizione per la Svizzera italiana Edizione straordinaria per i proprietari immobiliari

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Grande campagna di prove conautomobili amiche del clima

Anche la vostra casa è del 1958?

Ci siamo: l’Edizione straordina-ria per i proprietari immobiliarilancia la più vasta campagna diprove su strada della Svizzera incollaborazione con gli importatorid’automobili. Nelle prossime settimane potreteprovare su strada automobili eco-logiche munite di un’etichetta-Ener-

gia con una A maiuscola pressomigliaia di concessionarie intutto il Paese.La scelta è vastissima perché inSvizzera i modelli della categoriadi efficienza A offerti sul mercatosono ben 895: dalle berline allestation-wagon e ai minivan. Quan -do si acquista un’auto energetica -

mente efficiente, l’imbarazzo dellascelta è maggiore di quanto sipensi. E per trovare un concessio-nario con veicoli A non occorrefare molta strada. Se quando acquistate un’auto stateattenti all’etichettaEnergia e se, perquanto possibile, fate dei mezzi ditrasporto pubblici il vostro «primo

Emil in trenoIl cabarettista e autore Emil Steinbergerracconta perché si è trasferito a Mon-treux, perché viaggia regolarmente coni mezzi di trasporto pubblici e perchénon ha tempo per starsene in panciolle,nonostante i suoi settant’anni suonati.

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Chi pensa che per viaggiare in treno sidebba avere il portafoglio pieno e un vo-luminoso orario sottobraccio, troverànei «7 buoni consigli per chi vuole co-minciare a prendere il treno» la coinci -denza con l’era moderna: abbonamenticonvenienti, idee risparmio per tutta la famiglia, park & ride, autonoleggio,bike & ride, richieste via SMS e ticketshop on-line. Pagina 20

L’inviato specialeper l’energia in ricognizione

Parlate il «riscal-damentese»?

Freddare lo sporco!

L’inviato speciale per l’energiascende in cantina e sale in sof-fitta per scoprire che cosa si stafacendo in Svizzera in favore del rimodernamento energetico.Qualcosa sta cambiando nei cantieri e nella testa della gente:l’impennata dei costi di riscal-damento non lascia indifferentenessuno. Pagina 5

Questo corso accelerato per tutticoloro che vogliono capirci qual-cosa e dire la loro al momento di acquistare un nuovo impiantodi riscaldamento vi spiega comefunzionano e quanto costano i principali sistemi di riscalda-mento. Pagina 11

La maggior parte dei tessuti diventano puliti già a 20 gradi.Ma se si vuole ridurre ulterior-mente la bolletta della correnteelettrica, basta asciugare il bucato al sole o in un’asciuga-trice a pompa di calore.

Pagina 7

Le auto degli anni ‘50, ‘60 e ‘70 sono di-ventate pezzi da museo ormai, propriocome il mitico Maggiolino del 1958. Lecase costruite nello stesso anno, invece,devono ancora resistere e consumanoparecchio gasolio per mantenersi calde.E pensare che nel frattempo, come la

mezzo di trasporto», allora sì cheil vostro comportamento in fattodi mobilità sarà in perfetta sinto-nia con la filosofia della casa ener-geticamente efficiente. Troverete l’elenco dei concessio-nari del vostro Cantone iscritti all’iniziativa dagli importatori a

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Anno di costruzione 1962...! Prima e dopo: una storia sorprendente. Lafamiglia Kraut si è rimboccata le maniche e ha trasformato la sua piccola emalridotta casa in un grande edificio dove convivono ben tre generazioni.Con l’occasione, è stata installata anche una ventilazione controllata chec’è ma non si vede. Pagina 16

Anno di costruzione 1932...! Una casa a schiera in stile sotto la tutela dei beni culturali: anziché costruirsi una casa nuova in campagna, l’architetto Hanspeter Bürgi ha preferito riportare a nuova vita una vecchiacasa a schiera in città. E dimostra che lo standard Minergie può essereraggiunto anche poco alla volta. Pagina 2

tecnica automobilistica, anche la tec-nica edilizia ha fatto passi da gigante. Ipannelli isolanti, le finestre atermiche,le caldaie a condensazione, le pompe dicalore, i riscaldamenti a pellet, la ven-tilazione controllata e i collettori solarisono tutte soluzioni che nel 1958 non

esistevano ancora. Perciò, oggi con unrisanamento dell’immobile è possibiledimezzare il consumo energetico e nellostesso tempo migliorare sensibilmenteil comfort abitativo. Il finanziamentonon costituisce più un problema perchéle banche sono molto interessate ai ri-

sanamenti energeticamente efficienti emolte appoggiano questo tipo di inter-venti offrendo ipoteche a tassi agevolati.

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Il programma per l’efficienza energetica e per le energie rinnovabili: SvizzeraEnergia, casella postale, 3003 Berna. Telefono 031 322 56 11. www.svizzeraenergia.ch

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Edizione straordinaria per i proprietari immobiliari

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A dire il vero, volevamo solo presentare una normalissima vil-letta a schiera che ci era saltata all’occhio perché soddisfaceva lostandard Minergie. Abbiamo peròavuto un colpo di fortuna, per-ché sulla porta abbiamo trovatoil nome di un pioniere dello standard Minergie in Svizzera.

ANNEMARIE BRECHTBÜHL

La casa si trova in un’idillica viuzza diquartiere senza uscita. La zona è tran-quilla, le poche auto nel quartiere sonoparcheggiate in zona blu, le case nonhanno garage. Nessuno si accorge di es-sere a poche centinaia di metri da unagrande arteria stradale.

I proprietariIn questa villetta a schiera vive una fami -glia di quattro persone: Monique SieberBürgi, insegnante in una scuola mediasuperiore, la figlia Lisia, il figlio Philipe Hanspeter Bürgi, architetto.

Chi è dunque il pioniere Minergie,Hanspeter Bürgi? Il suo biglietto da vi-sita è infiorato di abbreviazioni: ETH,SIA, FSU, NADEL. Dopo un corso distudi post-diploma sui Paesi in via disviluppo (NADEL), l’architetto ETH eprogettista ha lavorato dapprima nelBhutan/Hymalaja e nel 1992 ha apertoil proprio studio di architettura.

Nel 1999 Hanspeter Bürgi è stato in-caricato dall’Associazione Minergie diallestire l’ufficio tecnico svizzero del-l’agenzia Minergie, da lui diretto fino al2006. Fra i suoi compiti principali rien-travano l’ulteriore sviluppo dello stan-dard Minergie per tutte le categorie diedifici, al fine di consolidarlo su tuttoil territorio svizzero, le consulenze tec-niche per gli uffici di certificazione, peri soci, i partner specializzati e altri in-teressanti, nonché lo sviluppo strate-gico di Minergie-P e Minergie-Eco.

Oggi Bürgi si dedica nuovamente atempo pieno alla sua attività di architetto,contitolare della BSR Bürgi SchäererRaaflaub Architekten AG di Berna, chedagli anni ‘90, oltre a impegnarsi perun’architettura di elevata qualità, miraa coniugare l’ecologia con l’economia.Dell’èquipe di 20 persone – con una per-centuale di donne superiore alla media– fanno parte due ingegneri energeticie da anni è insediato qui l’ufficio di cer-tificazione Minergie del Canton Berna.Ci sono tutti i migliori presupposti,dunque, per un colloquio sull’efficienzaenergetica e l’edilizia sostenibile.

La casaOgnuna delle 62 case di questo com-plesso residenziale è larga sette metrie ha un proprio giardino. «Effettiva-mente non è molto grande» dice Bürgiridendo. «Ma la posizione centralenella zona urbana e la buona offerta dimezzi di trasporto pubblici nelle vici-nanze sono vantaggi notevoli. Quandoanni fa ci siamo posti la domanda ‹cittào campagna?› , abbiamo optato per lacittà e non abbiamo mai rimpianto lanostra decisione.»

«Il complesso edilizio è stato co-struito nel 1932 da una cooperativa dicostruzione di abitazioni per funzio-nari. Oggi però tutte le case sono diproprietà privata» spiega Bürgi. «Pre-sentano caratteristiche tipiche dell’ar-chitettura degli anni Venti e Trenta, masono anche testimonianze di una mo-dernità bernese un po’ più borghese»risponde l’architetto sorridendo alladomanda sullo stile della propria casa.Per conservare il carattere generaledell’attraente complesso residenziale,questo gruppo di case è stato inseritonell’inventario dei beni culturali daproteggere che lo ha classificato «de-gno di tutela». «Questo pone natural-mente dei limiti ai proprietari», sotto-linea Bürgi. «La commissione esteticae il consiglio direttivo della cooperativastanno attenti a non permettere errori

Colpo di fortuna per una villetta a schiera: l’incontro con un pioniere MinergieL’architetto Hanspeter Bürgi ha ristrutturato la sua casa passo dopo passo e naturalmente anche nella sequenza giusta. Per questo tutto è in armonia.

Philip, Lisia, Monique Sieber Bürgi e Hanspeter Bürgi (da sin. a destra): «Un risanamento è molto di più di un intervento tecnico. Aumenta la qualitàdella vita e reca vantaggi sostenibili sia a noi che all’ambiente.» (Foto: Regula Roost)

Al pianterreno sono state tolte tutte le pareti e le numerose porte. A destra si cucina e si mangia, a sinistra c’è il soggiorno, e dalla porta d’ingressosi arriva direttamente in giardino, passando per il locale di 7 metri di larghezza.

2 Ottobre 2008 Reportage

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un nuovo sottotetto, Isofloc fra i corren-tini, presenta più luce naturale grazieall’installazione di lucernari e una filadi tegole in vetro sopra le nuove scale.

Per la produzione di calore e di ac-qua calda sarebbe stato ideale realizzareun progetto comune con i vicini cheperò avevano cambiato da poco i loroimpianti. Di conseguenza, si è deciso dieliminare il vecchio riscaldamento a

nafta per installarne uno a pompa dicalore con sonda geotermica. «Un mat-tino nella nostra tranquilla viuzza fecela sua comparsa un ‹mostro› con una tri-vellatrice e si fermò davanti alla portadi casa» ricorda Monique Sieber Bürgie ride: «Non dimenticherò mai il rumoreinfernale della trivellatrice. Ma dopomezza giornata con le orecchie tappate,il peggio era passato. Naturalmente

negli interventi di manutenzione e tra-sformazione. E fanno bene.»

Passo dopo passo Come molti altri proprietari immobi-liari, anche Hanspeter Bürgi e Moni-que Sieber Bürgi hanno rimodernato laloro casa a tappe. Dopo l’acquisto nel1998, hanno deciso di adeguare gli spazialle esigenze odierne, provvedendo nelcontempo al risanamento tecnico-ener-getico. Grazie ad esso, è stato possibileraggiungere lo standard Minergie, cheall’epoca era possibile anche senza do-ver installare una ventilazione control-lata. Una volta cresciuti i figli, dal 2004la famiglia Bürgi si è impegnata nellatrasformazione dei locali. E nel 2008 èstata realizzata anche la ventilazionecontrollata.

La sequenza giusta: prima l’invo-lucro edilizio, poi il riscaldamentoIn qualità di vero professionista, Bürgiha iniziato con l’isolamento dell’invo-lucro edilizio, dunque di tetto, pareti efinestre, per poi ridimensionare l’im-pianto di riscaldamento. È proprio que-sta la sequenza giusta. Infatti chi inve-ste in un nuovo riscaldamento prima dicoibentare adeguatamente l’involucroedilizio, solitamente compra un im-pianto dalla potenza termica eccessiva.

La tutela dei beni culturali imponevadi non toccare la facciata. Di conse-guenza, per isolare le pareti esterne siè dovuto intervenire all’interno dellacasa. I muri di laterizi a nord sono statiprovvisti di una listellatura, di unostrato isolante Isofloc e di un pannelloin gesso. Il vantaggio di una villetta aschiera è che le pareti laterali confi-nanti con la casa vicina sono già «pro-tette» e non necessitano di un’ulteriorecoibentazione. Bürgi ha coibentato conpannelli isolanti in legno le porte sullato nord della casa e tutte le nuove fi-nestre – naturalmente dotate di vetriisolanti – sono state collegate corretta-mente con le pareti sia sotto il profiloestetico che tecnico-energetico.

La grande mansarda sotto il tetto,oggi regno della figlia Lisia, è stata tra-sformata e ben isolata: è stata dotata di

prima avevamo informato i vicini e chie-sto loro il permesso. E in questo sensonon ci sono stati problemi.» E poi ag-giunge: «Poiché la casa è relativamentepiccola, è stata sufficiente una perfora-zione di 80 metri di profondità». Sultetto della villetta a schiera i collettorisolari producono una parte notevoledell’energia necessaria per riscaldarel’acqua in bagno e in cucina e d’invernointegrano anche il riscaldamento.

L’interrato: vani abitabili al postodel serbatoioNel piano interrato con luce diurna,dove prima si trovava l’ingombranteimpianto di riscaldamento assieme alserbatoio, grazie al nuovo riscalda-mento a pompa di calore, è stato pos-sibile ottenere un locale sfruttabilecome sala musica, TV, lavoro o comecamera per gli ospiti. L’ambiente è gra-devole. Due finestre in alto e la porta avetri della cantina fanno entrare la lucediurna, le lampade moderne ed energe-ticamente efficienti sono state sceltecon la massima accortezza. Sul pavi-mento fa bella mostra di sé uno splen-dido parquet a listoni di faggio massic-cio, sotto il quale è stato posato unostrato isolante in lana di roccia e car-tone catramato per assorbire l’umidità.In un piccolo vano chiuso accanto si tro-vano la pompa termica e il boiler solare.

La ventilazione controllata è una vera chicca.Prima della stagione dei pollini (unodei componenti della famiglia soffre di raffreddore da fieno e asma), è statainstallata anche la ventilazione control-lata necessaria oggi per soddisfare lostandard Minergie. «Oggigiorno que-sto impianto è molto più piccolo e tal-mente compatto che la sua installa-zione non crea più problemi», dichiaraHanspeter Bürgi e ci mostra dove si trova,praticamente invisibile, l’impianto diventilazione di appena 25 cm di spes-sore: dietro a uno sportello nel soffittodel primo piano, dove i visitatori pas-sando ammirano anche lo splendidoparquet in legno di pino pece bruno-rossastro degli anni Trenta.

Anche il sistema di tubazioni perl’aria di alimentazione e di scarico dellaventilazione controllata è praticamenteinvisibile. Si snoda attraverso alcunenicchie scelte con accortezza nei nuoviarmadi a muro provvisti di porte scorre-voli ed è addirittura nascosto nella nuovascala di legno che porta alla mansarda.

«Questa ventilazione controllata è unavera benedizione» commenta MoniqueSieber Bürgi. «Adesso riesco a dormirebene anche d’estate, perché l’aria nellanostra camera da letto è praticamentepriva di pollini e anche il rumore delleauto al mattino presto non mi dà più fastidio.»

Da dove i Bürgi prendono la corrente?La famiglia non produce la corrente sultetto della propria casa, ma la prendeda fonti sostenibili: una parte è compo-sta da corrente ecologica certificatacon il label di qualità «naturemade star»(ewb.NATUR.Kraft Solar), l’altra parteviene prodotta al 100 per cento nella re-gione di Berna, con l’energia idraulicaprodotta in piccole centrali, con l’ener-gia prodotta dallo smaltimento dei ri-fiuti (solo la parte rinnovabile) e con lenuove energie rinnovabili di sole, bio-gas e vento (ewb.BERNER.Kraft).

Uno sguardo al prossimo futuroAlla domanda di come mai non sono dipiù i proprietari che vogliono ammo-dernare le loro case sotto il profilo del-l’efficienza energetica, Hanspeter Bürgiafferma che spesso non è per motivi finanziari, ma piuttosto perché la pro-gettazione è carente o si fissano le prio-rità in modo sbagliato. Per questo cisono sempre ancora troppe ristruttura-zioni edilizie che non hanno alcuna incidenza decisiva sul consumo energe-tico. Questo è peccato per gli investi-menti, perché gli interventi di ristrut-turazione intelligenti sono molto in-teressanti a medio e a lungo termineanche finanziariamente, oltre al fattodi fare aumentare il valore dell’immo-bile in modo sostenibile. Ma ora ci si staaccorgendo che l’elevato prezzo del pe-trolio e una crescente coscienza eco-logica iniziano a influenzare positiva-mente il risanamento assolutamentenecessario dell’attuale parco edifici sviz-zero.

Bürgi riassume, in chiusura del col-loquio: «Se oggi rivedo il nostro pro-cesso di progettazione, posso dire cheun risanamento è molto di più di un in-tervento tecnico. Aumenta la qualitàdella vita e reca vantaggi sostenibili siaa noi che all’ambiente.»

L’impianto di riscaldamento e il serbatoio sono spariti per lasciare spazio alla stanza TV, musica e lavoro.

Il giardino esposto a sud è un luogo di soggiorno molto apprezzato da tutta la famiglia. A sinistra, dietro aidue vasi di terracotta, si vede la finestra e le porte in vetro del piano interrato.

Reportage Ottobre 2008 3

Qui sopra il telaio delle porte sono state incassate le tubatureper il ricambio d’aria.

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può ben dire che, solo per il fatto di es-sere in standby, tutti gli apparecchi pre-senti nelle case, nelle ditte e negli entipubblici potrebbero consumare fino a4 miliardi di chilowattora, più di quantola centrale nucleare di Mühleberg pro-duca in un anno.

Con il motto «spegnere, semplice-mente!», l’Energyday 08 si schiera con-tro un consumo di corrente inutile eassurdo. Per il terzo anno consecutivo,si vuole sensibilizzare la popolazionesu un uso intelligente dell’energia elet-trica con numerose iniziative in tutta laSvizzera. La campagna dello scorsoanno era incentrata sulle lampade abasso consumo, fonti di luce energe-ticamente efficienti. Ne sono state vendute 350 000 circa a prezzi ridotti.Quest’anno si tratta invece di ridurre ilconsumo degli apparecchi elettrici instandby.

Il 25 ottobre crolla il prezzo delleciabatte elettricheCon una campagna cartellonistica suvasta scala, l’Agenzia dell’energia pergli apparecchi elettrici, il programmaSvizzeraEnergia e tanti altri partner vogliono convincere una larga fettadella popolazione che è bene spegnerecompletamente gli apparecchi elettrici

Consumare corrente senza pro-durre niente in cambio? Non puòessere. E invece succede tutti igiorni, sia al lavoro che a casa.L’Energyday 08 ha fatto dellalotta contro il consumo in stand -by la sua bandiera.

ANDREA SÖLDI

Un singolo apparecchio consuma ap-pena qualche chilowattora, sì ma 24 oresu 24. Gli apparecchi elettrici in stan-dby consumano corrente senza svol-gere alcun lavoro in cambio. E pensareche in casa ce ne possono essere dadieci a venti. Persino dopo aver spentoil computer, il trasformatore continuaa consumare corrente; lo rivela il fattoche è caldo. Tra gli apparecchi più«spreconi» da questo punto di vista cisono le macchine da caffè prive di di-spositivo di spegnimento automatico:accese 24 ore al giorno, consumano al-l’incirca 200 chilowattora all’anno, dicui 20 per preparare il caffè e 180 permantenere calde le tazze.

In una casa, il consumo in standbypuò incidere fino al 20 per cento sulconsumo di corrente generale. Esten-dendo la stima a livello nazionale, si

Staccate la spina e concedete una pausaanche ai vostri apparecchi elettriciIl consumo in standby è il tema del prossimo Energyday 08 che cadrà il 25 ottobre

Signor Beer, quest’anno tocca alle ciabatte elettriche essere pro-pagandate all’Energyday comesimbolo del completo spegnimentodegli apparecchi elettrici. Questoprodotto aiuta veramente a ridurreil consumo di corrente in standby oserve solo a far guadagnare soldi a chi lo vende?Heinz Beer: sulle ciabatte elettriche inegozi non guadagneranno quasi nullaperché quel giorno le venderanno aprezzo scontato. Oggi si sta gradual-mente perdendo la vecchia, sana abitu-dine di spegnere la luce quando si esce da una stanza. E purtroppo non sispengono più neanche gli apparecchi.

Dov’è utile usare le ciabatte elettriche in casa?Ovunque più di un apparecchio sia collegato alla rete elettrica o dove è dif-ficile raggiungere la presa di corrente,ovvero soprattutto nello studio e insoggiorno. Quando non si usa il com-puter, si possono spegnere anche lastampante, il fax e pure il modem se nonè collegato al telefono. In salotto tele-visore, videoregistratore, lettore diDVD e settop possono essere collegatiperfettamente alla stessa ciabatta elettrica.

Come ci si accorge se un apparecchio consuma corrente pur essendo spento?Per lo più, dal calore che emana. Ma avolte anche gli apparecchi che non siriscaldano consumano una piccolaquantità di corrente quando sonospenti.

Che cos’altro fa l’Agenzia dell’ener-gia per gli apparecchi elettrici perridurre il consumo di corrente?Il consumo di energia degli apparecchidiminuisce costantemente. Oggi gli apparecchi informatici e di intratteni-mento sono aumentati di quasi unterzo rispetto al 2000 e vengono usatianche più spesso di un tempo. Ciò nonostante, il loro consumo complessivodi corrente è diminuito del sei percento. L’Agenzia dell’energia per gli ap-parecchi elettrici si rallegra del fattoche verranno formulate delle direttive

concernenti il consumo in standby che stabiliscono un valore limite oltre il quale non si può andare. A questo riguardo, la Svizzera procede di paripasso con l’UE. Queste prescrizioni dovrebbero essere poste in vigore già laprossima primavera con un terminetransitorio fino alla fine del 2009. Netrarranno vantaggio i rivenditori e i pro-duttori all’avanguardia perché spessogli apparecchi di buona qualità edenergeticamente efficienti sono un po’più cari di quelli che consumanotroppo.

Dal punto di vista del consumo di corrente, quando ha senso sosti-tuire un vecchio apparecchio?Vi consigliamo di sostituire gli elettro-domestici dopo 15 anni. Se un apparec-chio si guasta già dopo 10 anni, occorreriflettere bene se convenga o meno ri-pararlo. Nella maggior parte dei casi,un nuovo apparecchio non costa moltodi più che riparare il vecchio e moltoprobabilmente consuma molta menocorrente.

Che cosa sperate di ottenere con l’Energyday 08?Sensibilizzare la gente sulla neces-sità di spegnere gli apparecchi dopoaverli usati. Vogliamo ottenere un forte impatto sulla massa. Il motto è:«spegnere, semplicemente».

Heinz Beer è responsabile di progettodell’Energyday nonché vicepresidentedell’Agenzia dell’energia per gli appa-recchi elettrici (eae), un’iniziativa delleassociazioni FEA (elettrodomestici),SLG (illuminazione e lampade), swico(IT, ufficio, elettronica d’intrattenento),Electrosuisse (associazione per la tecnica elettronica, energetica e infor-matica) e del Forum del consumatori.L’eae si è prefissata come obiettivo lariduzione del consumo di corrente degliapparecchi elettronici.

Nella primavera del 2009 entrerannoin vigore le prescrizioni sul consumoin standby

Assicuratevi che, dopo l’uso, tutti gli apparecchi siano completamentespenti. Una lucina rossa accesa oppure un apparecchio ancora caldostanno a indicare che il dispositivo èin standby e che quindi continua a consumare corrente. Estraete la spinadalla presa o installate una ciabattaelettrica, che vi permette di separaredalla rete più apparecchi contempo-raneamente.

I moderni televisori possono esserespenti quasi completamente col telecomando e le macchine da caffèenergeticamente efficienti sono do-tate di un dispositivo di spegnimentoautomatico. Per quanto riguarda l’illu-minazione esterna, le scale e i garage,vale la pena utilizzare dei timer o dei rivelatori di movimento.

Per alcuni apparecchi, il consumo di energia in standby non può essereevitato del tutto, ad esempio per gli apparecchi con orologio incorpo-rato. Sarebbe troppo complicato rimettere l’orologio dopo ogni uso. Ma c’è consumo e consumo: per unastampante a getto d’inchiostro, adesempio, il consumo può variare da meno di 1 a 30 chilowattora al-l’anno.

Già al momento dell’acquisto, dunque,preferite gli apparecchi con una modesta dispersione di energia instandby . Al sito www.topten.ch tro-vate un elenco degli apparecchi più efficienti sotto il profilo energetico.

Gli apparecchi che non lavorano non devono consumare corrente

Intervista a Heinz Beer, responsabile di progetto dell’Energyday 08

inutilizzati. I colossi della grande di-stribuzione Coop e Migros partecipanoall’iniziativa assumendosi l’impegno divendere in quel giorno ausili di spegni-mento a prezzi ridotti.

Molte società elettriche spedirannoai loro clienti dei buoni con cui essi po-tranno accaparrarsi questi dispositivia prezzo scontato. La Confederazioneha acquistato oltre 20000 ciabatte elet-triche nell’ambito della sua gestionedelle risorse e management ambientale(RUMBA), attrezzando così la maggiorparte dei suoi uffici. Per l’Energydayanche molte amministrazioni cantonalie comunali doteranno i loro uffici diausili di spegnimento. La direzione edi-lizia del Canton Zurigo, ad esempio,vuole fornire di ciabatte elettriche lesue 1000 postazioni di lavoro e instal-lare dei timer sulle macchine da caffè.

Un’esposizione presso il Migros-Center di Sion illustra in modo moltoefficace il consumo in standby e per-mette di calcolare direttamente il con-sumo di corrente di macchine da caffè,caricabatteria dei telefonini, computere altri apparecchi. Un programma in-formatico calcola poi quanto incidonole chilowattora misurate sulla bollettadella corrente elettrica. Panoramica delle attività in programma per l’Energyday 08:

www.energyday.ch

4 Ottobre 2008 Energyday 08

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quantità di energia? A che serve se ilconsumo medio del parco auto dimi-nuisce ma, in compenso, la gente usa dipiù l’auto? L’importante è che tutti pro-ducano la minor quantità possibile diCO2 all’anno.»

Suo padre si è risparmiato tutti que-sti pensieri: il giorno in cui è andato inpensione ha infilato la patente di guidain una busta e si è comprato un ab-bonamento generale alle ferrovie. Malui, Schmid, non è il tipo che gira per laSvizzera nelle carrozze sovraffollate diun treno, circondato dalle urla dellagente che parla al telefonino. La suacasa, costruita alla fine degli anni Ses-santa, è ancora completamente priva dicoibentazione e piena di ponti termici.Ma all’epoca ciò non rappresentava unproblema: un litro di gasolio da riscal-damento non costava praticamentenulla, solo 22, a volte addirittura 18 cen-tesimi. Ma adesso?

Lo spessore dei pannelli isolanti l’hafatto calcolare da un esperto del set-tore. Quando avrà finito di installarli,forse farà sostituire le finestre e sta an-che pensando di isolare la facciata. Peril 72enne, far installare un nuovo e piùefficiente impianto di riscaldamento èfuori discussione: perché spendere an-cora qualche decina di migliaia di fran-chi per i posteri?

E per finire, una chiccaUn paio di strade più avanti c’è il pros-simo cantiere, l’ultima tappa della giornata. Qui sorgono due grandi caseunifamiliari gemelle la cui facciata è incalcestruzzo a vista. Si tratta di costru-zioni esemplari, come si scoprirà piùtardi. Tra non molto potranno essereabitate: le impalcature sono già staterimosse, in giardino un operaio movi-menta la terra con l’escavatrice, dentrogli stuccatori rasano i muri e gli elettri-cisti fanno passare i fili da una stanzaall’altra. L’installatore dell’impianto diriscaldamento è già andato via ma l’ar-chitetto spiega per telefono che quellecase sono per i suoi due figli. Si trattadi edifici certificati Minergie, dotati dipompe di calore, sonde geotermiche eventilazione controllata. I tetti sonomolto spioventi per catturare la mag-giore quantità possibile di sole a sud, ri-mediando così al fatto che le case sonoesposte a nord e per di più in pendenza.

È stata una giornata intensa: l’inviatospeciale per l’energia ha visto moltecose e il cervello gli è quasi andato infumo. Ma una cosa è certa: la questioneenergetica e del riscaldamento non la-scia indifferente nessuno. Nei cantierie nelle teste degli abitanti di Uzwilqualcosa sta cambiando. E nel restodella Svizzera?

lato dei collettori solari sul tetto. Lasera, quando torna a casa, fa una doc-cia con l’acqua riscaldata dal sole fa-cendo a meno del boiler elettrico e ri-sparmiando parecchio sulla bollettadella corrente. Annuisce soddisfatto esi rimette a lavorare. L’inviato specialeper l’energia gli augura buon lavoro.

Un bruciatore a gas sotto il tetto e predisposizione per l’impianto solareL’inviato speciale fa tappa in un altrocantiere in un vecchio quartiere resi-denziale dove sorgono due case unifa-miliari identiche sulle quali campeggiaun cartellone che ne pubblicizza la ven-dita. «Così lo spazio è sfruttato moltomeglio» pensa l’inviato speciale, datoche prima al posto delle due case c’eraun piccolo chalet. La zona è tranquilla.L’unico mezzo a circolare è il furgonerosso della ditta degli impianti di ri-scaldamento. Una volta tanto l’im-pianto non si trova nello scantinato maall’ultimo piano. L’installatore, il signorLeuthold, è in ginocchio sul pavimentodel ripostiglio e sta finendo di fissare ilrivestimento del nuovo bruciatore agas. Spiega: «Dato che il bruciatore sitrova in soffitta, per i gas di scarico èsufficiente usare un tubo molto corto.L’unico svantaggio è che i tecnici do-vranno attraversare tutta la casa ognivolta che dovranno eseguire la manu-tenzione dell’impianto o sostituire ilboiler.»

Leuthold non sa chi abbia optato perquesto tipo di impianto di riscalda-mento per le due case unifamiliari. Lui

installa per metà bruciatori a gas e a gasolio e per metà pompe di calore.«Comunque», aggiunge, «in un se-condo momento si potrebbero instal-lare dei collettori di acqua calda su en-trambi i tetti piani, dato che l’allaccia-mento è già stato predisposto.» L’in-viato speciale per l’energia trova che icollettori siano una buona cosa. Pec-cato, però, che i futuri proprietari nonabbiano potuto dire la loro sulla sceltadell’impianto di riscaldamento. Infatti,se da un lato, installare un bruciatore agas non costa molto, dall’altro, neglianni a venire gli inquilini subiranno glisvantaggi legati all’aumento del prezzodel petrolio.

Vendere fuoristrada e coibentare pavimenti Davanti al garage c’è una pila di pan-nelli isolanti. Il meccanico in pensioneSchmid vuole coibentare il pavimentodella soffitta della sua casa unifami-liare. Dice di aver già trasportato sottoil tetto la metà dei pannelli. Con il caldoche fa lassù, ora si gode una pausa e ar-meggia intorno al suo scooter. Il fuori-strada l’ha venduto da poco anche se fa-ceva solo 2000 chilometri all’anno.

Le canzonature dei suoi amici suquell’auto ingorda di carburante eranodiventate insopportabili. Ora davanti algarage è parcheggiato la sua nuova mo-novolume compatta. E si domanda:«Avrò fatto bene? Non era meglio tenerequesta vecchia divoratrice di carbu-rante piuttosto che comprare un’auto abasso consumo nuova, per costruire laquale è stata consumata una discreta

Un cassone bianco in cantinaLa prossima tappa del nostro inviatospeciale è il cantiere di una piccola casaunifamiliare in periferia. Un paio diauto aziendali sostano davanti alla casain costruzione. All’ingresso, due uo-mini in ginocchio incollano le piastrelleal pavimento. Si prega di non calpe-stare. L’inviato speciale per l’energiaaggira attentamente l’ostacolo e scendele scale che portano in cantina, dove èbuio, freddo e c’è odore di cemento fre-sco. Illuminato da un riflettore, PeterEigenmann lavora a una pompa di ca-lore ad aria che sembra un grande con-gelatore bianco. Da entrambi i lati, deitubi si inseriscono nella parete per farpassare l’aria di alimentazione e l’ariascarico. Eigenmann sale e scende piùvolte dalla scala per applicare del ma-stice di tenuta, lo spalma col dito e sipulisce le mani con un panno. Fa qual-che passo indietro, si aggiusta gli oc-chiali e osserva l’impianto. Lavora inquel cantiere da due giorni, fa l’instal-latore di impianti di riscaldamento daquarant’anni e fra tre anni potrà andarein pensione.

Negli ultimi tempi installa quasiesclusivamente pompe di calore ad ariae trova che questa tecnica sia validaperché con un terzo di corrente elet-trica si ricavano due terzi dell’energiadi riscaldamento dall’aria dell’am-biente. Una sonda di terra ridurrebbeulteriormente il consumo di correntema aumenterebbe il costo dell’investi-mento. E lui come si riscalda? A gaso-lio, visto che il bruciatore è ancora inbuone condizioni, ma ha anche instal-

Che aria tira nelle case private e nei cantieri? I proprietariimmo biliari e i committenti sistanno preparando per l’inverno?O, in futuro, d’estate dovranno rinunciare ad andare in vacanzaper pagare le rate dei costi del riscaldamento? L’inviato spe-ciale per l’energia è in ricogni-zione a Uzwil, una cittadina traSan Gallo e Winterthur.

Sostituire i vecchi bruciatori a gasolio La prima tappa del nostro inviato spe-ciale è l’impresa di impianti solari e di ri-scaldamento Lenz. Roland Buchreiter staandando a fare una consulenza e portaJoss con sé. L’auto si ferma sul piazzaledi una curata casa unifamiliare. L’ar-zilla proprietaria, la vedova Marti, hachiesto una consulenza a Buch reiter eora lo accompagna nello scantinato. Ilbruciatore a gasolio è un pezzo da mu-seo: è dipinto di grigio ed ha la stes saetà della casa, ovvero cinquant’anni. Contono malinconico, la signora Marti pun-tualizza che è tenuto bene e che funzionaancora perfettamente. Buchreiter la ri-porta alla realtà: «Se mi ha fatto venirequa un motivo ci sarà. Il bruciatore può‹andarsene› in qualsiasi istante. E di so-lito ciò avviene nel momento meno op-portuno, magari alla vigilia di Natale.»

È ciò che teme anche la signoraMarti. Dopo aver dato un’occhiata alloscantinato, il colloquio prosegue in sog-giorno. Sul tavolo, oltre a un caffè dal-l’aroma inebriante, ci sono le fatturedel gasolio degli ultimi anni. Il tecnicodella caldaia che la segue ormai damolto tempo le ha consigliato di com-prare un nuovo bruciatore a gasolio dis-suadendola dall’optare per altri sistemidi riscaldamento perché le costerebbetroppo. Ma il tecnico è prossimo allapensione ed è pratico solo di bruciatoria gasolio. Ciò ha insospettito un po’ lasignora Marti. In fondo, è lei che pagale bollette, peraltro ogni anno più salate. Ora vorrebbe sentire il pareredel signor Buchreiter. Non esclude chein futuro possa optare per un combu-stibile diverso dal gasolio, ma ci tiene aprecisare: «I Verdi non mi interessanominimamente.»

La spesa che comporterebbe il pas-saggio a un altro sistema la spaventa.Tanto più che alcuni conoscenti l’hannoammonita: «La pompa di calore è ru-morosa: non riuscirai più a dormire inpace.» Altri le hanno detto che dopo 20anni la sonda geotermica richiede unanuova trivellazione. Buchreiter precisaseraficamente: «Nella stanza adiacentenon sentirà nulla e non è vero che sideve fare una nuova trivellazione.» Poi,con la calcolatrice, calcola il fabbiso-gno termico annuo. Buchreiter è unesperto in energie alternative. La LenzEnergietechnik offre collettori solari eradiatori propri da oltre vent’anni. Ilfondatore della Lenz è uno dei pionieridell’energia solare in Svizzera. È veroche le pompe di calore non costanopoco e che funzionano a corrente elet-trica, ma dopo un paio d’anni superanoin convenienza gli impianti di riscalda-mento a gasolio, inizialmente più eco-nomici, a causa dei continui aumentidel prezzo del petrolio. In più, il serba-toio del gasolio può essere eliminatocreando più spazio nello scantinato.

Buchreiter le promette un’offerta det-tagliata con una lista di tutti gli ade-guamenti da fare e aggiunge che natu-ralmente può procurarsi anche le auto-rizzazioni necessarie. A questo ri-guardo, la signora Marti confessa consollievo che lei detesta trattare con gliuffici pubblici. Buchreiter torna nel suoufficio, per lui è il terz’ultimo giorno dilavoro prima delle vacanze ma po-trebbe sbrigare quella pratica facendotutta una tirata. Il telefono continua asquillare. Ora Buchreiter deve andarein una località vicina a consigliare unacoppia che ha un vecchio impianto diriscaldamento a gasolio.

Qualcosa sta cambiando nei cantieri e nella testa della genteImpennata dei costi del riscaldamento. Che fare? L’inviato speciale per l’energia riferisce da Uzwil.

In ricognizione con l’inviato speciale per l’energia Ottobre 2008 5

Durante le sue «incursioni» per la Svizzera Manuel Joss è magicamente attratto dai cantieri edili.

L’inviato speciale Manuel Joss è architetto dipl. ETH/EPFL oltre cheuna persona estremamente curiosa.Gira la Svizzera per conto dell’Edi-zione straordinaria e, con fare spon-taneo, chiede alla gente che cosa sta facendo per migliorare l’efficienzaenergetica. Le sue esperienze e osservazioni rispecchiano la realtàdel nostro Paese.

L’inviato speciale per l’energia

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basse. I virus e i batteri vengono uccisidall’ossigeno attivo che è contenuto so-prattutto nei detersivi universali, ma inquantità minori anche nei detersivi percapi colorati. Agli allergici Kleeli sugge-risce di fare un risciacquo in più a pre-scindere dalla temperatura dell’acqua.

Nessun inquinamento supplementare delle acqueAnche Franz-Günter Kari dell’aziendadi depurazione municipale di Zurigoconferma che i detersivi a bassa tempe-ratura non inquinano di più le acque. Ildirettore del maggiore impianto di de-purazione della Svizzera considera«Ariel compact color and style» allastessa stregua dei detersivi tradizionali.Inoltre con l’adozione delle normativeUE, anche in Svizzera le norme di omo-logazione sono diventate sempre piùsevere.

La ditta Held, uno dei produttori lea-der di detersivi ecologici, va un po’ piùcauta. I detersivi della Held sono al 100 % biodegradabili. Gli enzimi e i tensidi contenuti nei prodotti Heldsono attivi a partire da 30 gradi, spiegala product manager Marion Renn. La ricerca nel campo dei detersivi ecolo-gici, efficaci già a basse temperature, èin corso ma occorre ancora del tempo.La Held non impiega organismi gene-ticamente modificati. In un test com-parativo, condotto dalla rivista per iconsumatori K-Tipp, fra i 10 detersivi piùin uso per il lavaggio a 40 gradi, i de-tersivi Held hanno ottenuto un bel 5conquistandosi così il terzo posto.

Le lavatrici non hanno tenuto il passoIl problema è che molte lavatrici – so-prattutto quelle più vecchiotte, ma an-che quelle nuove – non prevedono nep-pure il programma di lavaggio a 20gradi. Al massimo la temperatura puòessere ridotta a 30 gradi. La Mifag AGsconsiglia di impiegare il programma dilavaggio a freddo, perché la tempe-ratura dell’acqua è di circa 15 gradi inestate e di 8 gradi in inverno. La mag-

gior parte delle lavatrici di ultima ge-nerazione offrono un programma di la-vaggio a mano, pensato però solo perla lana e per tessuti molto delicati. An-che nelle lavatrici moderne ed energe-ticamente efficienti i pulsanti conti-nuano a indicare le tradizionali tempe-rature di lavaggio 95–60–40. Tutte letemperature possono essere ridotte apiacimento, ma le scritte suggerisconoche queste temperature sono necessa-rie. «Studiamo i nostri elettrodomesticiin funzione delle esigenze dei clienti»,spiega Arthur Frei, consulente tecnicodella V-Zug. Soprattutto gli anziani sonoabituati a lavare a queste temperature.Attualmente non pensiamo di appor-

Nel frattempo la Coop ha sostituitoil detersivo di marca propria Biancomatcon la nuova linea di detersivi Qualité& Prix «Extra». Tutti e tre i detersivicompatti Extraclassic, Extracolor edExtracolor Sensitive sono concepiti ap-positamente anche per il lavaggio a 20°.«Così non solo si risparmia l’ambiente,ma non si strapazza né il bucato né il por-tafoglio», dichiara Kerstin Czermak, category manager dei detersivi allaCoop. «Proprio oggi che vanno di modale fibre sintetiche e i colorati, le altetemperature strapazzano inutilmentesia il colori che le fibre.»

Non ha senso lavare a più di 40 gradi.Le nostre nonne bollivano i tessuti mac-chiati di salsa di pomodoro, vino rossoo erba in grandi tini a temperature ele-vatissime. È mai possibile che oggi siottenga il bucato pulito già a 20 gradi?Si tratta forse di un cocktail chimicoche poi andrebbe a inquinare le acque?

Karin Kleeli lo nega. «I nuovi pro-dotti sono addirittura più biodegrada-bili», assicura la responsabile della di-visione Ricerca e Sviluppo della MifaAG, che sviluppa la linea di detersiviTotal della Migros. I detersivi per la-vaggio a 20 gradi contengono enzimi diorganismi geneticamente modificatiche però non finiscono nell’ambiente.Tali enzimi sono comunque contenutinella maggior parte dei detersivi, anchein quelli che non sono stati sviluppatiper il lavaggio a basse temperature. Tremesi fa la Migros ha modificato tutti idetersivi della linea Total per poterliutilizzare già a 20 gradi.

La ricercatrice consiglia di lavare itessuti normalmente sporchi a una tem-peratura di 20 gradi, anche la bianche-ria intima. Suggerisce di scegliere ilprogramma a 40 gradi solo per la bian-cheria molto sporca. Non ha senso la-vare a temperature superiori: «Nonsuccede niente di più.» Gli escrementidegli acari che provano irritazioni neisoggetti allergici verrebbero eliminaticon il risciacquo anche a temperature

Non è più necessario lavare a 60° C, per non parlare poi delbucato a 95° C. Una nuova generazione di detersivi promettela pulizia della biancheria nor-malmente sporca già a una tem-peratura di 20 gradi. Inoltre, se si lascia ad asciugare il bucatoal sole, la bolletta della correnteelettrica sarà ancora meno cara.

ANDREA SÖLDI

95–60–40 gradi – sono indicati sui tastidi quasi tutte le lavatrici e sono quelliche vengono più spesso premuti dallecasalinghe e dai casalinghi svizzeri.Queste temperature, tuttavia, non sonopiù necessarie per il bucato moderno,anche grazie ai nuovi detersivi.

In un’economia domestica mediasvizzera, lavatrici e asciugatrici consu-mano quasi il dieci per cento del fabbi-sogno di energia elettrica. Il consumodi corrente per la pulizia dei tessuti cre-sce poco alla volta di anno in anno, daun lato perché aumenta la popolazionema anche a causa dei cambiamenti so-ciali. Nelle economie domestiche dei«single», il cui numero è in costanteaumento, le lavatrici non vengonoriempite in modo ottimale.

La rotazione del cestello della lava-trice pesa molto meno sul consumo dicorrente elettrica rispetto al riscalda-mento dell’acqua. È dunque la tempe-ratura di lavaggio a incidere su tale con-sumo. Da uno studio condotto in Ger-mania, Austria e Svizzera è emerso chelo scenario «one click down» permet-terebbe di risparmiare già il 40 percento circa del consumo di correnteper il bucato (da 57 a 140 chilowattora).Basta cioè ridurre di un livello la tem-peratura di lavaggio. Il bucato che venivalavato a 60 gradi adesso viene lavato a40° e quello lavato a 40° si pulisce a 30°.

I maggiori produttori di elettro-domestici hanno lanciato sul mercatoprodotti innovativi che promettono ilbianco più bianco anche a 20 gradi ditemperatura, dunque con l’acqua prati-camente fredda. Il risparmio di cor-rente è notevole: fino al 70 per cento inmeno rispetto alle consuete tempera-ture di lavaggio. La trasmissione tele-visiva «Kassensturz» ha testato a metàgiugno tre di questi nuovi prodotti ecinque altri detersivi. A ottenere il mi-gliore risultato è stato «Ariel Color &Style» con il punteggio di 4,9, seguitoda «Biancomat Color» e «Total CoolActive» con un punteggio di 4,7.

Freddare lo sporco!La maggior parte dei tessuti diventano puliti già a 20 gradi, non ha senso dunque lavarli a temperature superiori a 40 gradi.

Lava-asciuga Ottobre 2008 7

tare cambiamenti sostanziali. Lasciamoche sia l’utente a ridurre la tempera-tura di lavaggio con il relativo pulsante.

Questi detersivi universali e detersivi per capi colorati vengonoconsigliati dai produttori espressa-mente già a partire da 20°.

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Coop e commercio al dettaglio)Total Cool Active (Migros)Total Cool Active Color & Form

(Migros)

Lavaggio● Quando acquistate una nuova lava-trice, sceglietela della classe energeticaA+ e non optate per un modello troppogrande. Di solito, per un’economia domestica media basta una lavatriceda 5 kg. (Troverete gli elettrodome-stici energeticamente più efficienti alsito www.topten.ch.)● Non lavate troppo. I vestiti e le len-zuola dovrebbero finire nel cesto dellabiancheria da lavare solo quando sonoveramente sporchi. ● Riempite il più possibile la lavatrice.

Asciugatura● Se ne avete la possibilità, fate asciugare il bucato all’aperto. Il soleasciuga i tessuti gratuitamente edesercita anche un’azione disinfettante.Il bucato asciuga all’aria aperta non solo in piena estate, ma anche

quando fa freddo – basta che non ci siano precipitazioni atmosferiche.● Se asciugate il bucato in casa, utilizzate un’asciugatrice a riciclo d’ariaambiente o un’asciugatrice a pompadi calore della classe energetica A.(Troverete gli elettrodomestici energeticamente più efficienti al sitowww.topten.ch). Questa nuova generazione di asciugatrici è più cararispetto ai modelli tradizionali, ma dimezza il consumo di corrente perché recupera il calore. Informatevipresso il vostro fornitore di energiaelettrica su eventuali contributi dipromozione. Ad esempio, l’aziendaelettrica di Zurigo fornisce un contri-buto di 200 franchi a chi acquistaun’asciugatrice a pompa di calore.

Altri consigli per fare il bucato con pochi chilowattora

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Il copritetti continua come sempre a ricoprire il tetto, ma orasi chiama ufficialmente poli-costruttore e s’intende di coiben-tazione termica tanto quanto di tegole. Nell’ambito di questanuova categoria professionale siindividuano anche le specializ-zazioni seguenti: costruzione di facciate, impermeabilizzazione,ponteggi e sistemi di protezionesolare, in pratica, tutto ciò che ri-guarda l’involucro edilizio, dallefondamenta al colmo.

Con la definizione del nuovo profiloprofessionale del policostruttore e coni due centri di formazione di Uzwil eChâtel-St-Denis, l’Associazione SvizzeraTetti e Facciate e i suoi partner stannorivoluzionando il settore. Il know-howrelativo all’involucro edilizio diventaglobale e una coibentazione termica ottimale assume la stessa importanzadella protezione dal vento e dalle in-temperie.

Percorso ideale verso il risanamento edilizioIl settore lancia ora un’offensiva perconvincere i proprietari di case del co-siddetto «percorso ideale verso il risa-namento edilizio». «Un risanamentoedilizio energeticamente efficiente co-mincia da un involucro edilizio ben coi-bentato», è questo il messaggio princi-pale del nuovo opuscolo pubblicatodall’Associazione Tetti e Facciate. «È quiche risiedono le maggiori potenzialitàdi riduzione del consumo energeticoe delle emissioni di CO2. Il fabbisognoener getico può essere ridotto del 30 % –70% senza penalizzare il comfort.»

Per bloccare lo spreco energetico nelsettore edilizio, occorre dare maggioreimportanza al risanamento dell’involu-cro edilizio: la maggior parte delle vec-chie case svizzere hanno facciate e tettiscarsamente o per niente affatto iso-lati, e le caldaie di 30 o 50 anni non sonopoi una rarità. Abbinare un impiantodi riscaldamento efficiente a una coi-bentazione termica ottimale è il modomigliore per abbattere le spese di riscal-damento.

Costi elevati, grandi vantaggiIl risanamento dell’involucro edilizio –sia che venga realizzato a tappe o in uncolpo solo – comporta sempre investi-menti considerevoli. Nel suo opuscolo,l’Associazione Tetti e Facciate riporta iprezzi indicativi seguenti: risanare lafacciata costa 200 franchi circa al metroquadro, risanare il tetto 230 franchi almetro quadro, mentre delle nuove fine-stre costano 700 franchi circa al metroquadro.

Prendiamo, ad esempio, una casa uni-familiare costruita nel 1955 e con unasuperficie di riferimento energetico di130 m2. Risanarne l’involucro ediliziocosta complessivamente 73 000 franchi.Questo esempio è ampiamente docu-mentato nell’opuscolo con cifre e in-formazioni relative ai singoli interventi.Ad esempio, dopo il risanamento il con-sumo di gasolio per il riscaldamento èdiminuito di 2600 litri scendendo adappena 842 litri all’anno. A un prezzodel gasolio di 1.05 franchi, ne consegueun risparmio annuo di 1846 franchi.

Quanto tempo occorre per ammor-tizzare l’investimento? Dipende, da unlato, dall’andamento dei prezzi del-l’energia e, dall’altro, dai contributi dipromozione e dalle agevolazioni fiscali.In questo caso, ad esempio, solo la Fon-dazione Centesimo per il clima paga10530 franchi.

Ma nel calcolare quanto ci si guada-gna ad eseguire il risanamento, si deveanche considerare che il comfort abi-tativo di una casa ristrutturata è deci-samente maggiore e il valore dell’im-mobile aumenta. Oggi le case non coi-bentate ad alto consumo energetico

Il policostruttore sul tetto protegge la casa dal freddoCome mai ora gli specialisti in involucri edilizi si chiamano policostruttori e perché mirano anche e soprattuttoad abbattere le spese di riscaldamento.

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Nel settore professionale degli involucri edilizi collaborano tra loro le cinque associazioni seguenti che, tutte assieme, gestiscono anche il centro di formazione per poli-costruttori. Quest’ultimo offre un ampio ventaglio di corsi che vanno dalla formazione di base allaformazione imprenditoriale: ● Associazione Svizzera Tetti

e Facciate● Pavidensa – Impermeabilizzazioni

soffitte Svizzera

● Associazione professionale svizzeraper facciate ventilate

● Società degli Imprenditori Svizzeridei Ponteggi

● Associazione dei fornitori svizzeri di sistemi di protezione solare e d’intemperie

L’opuscolo «Percorso ideale verso il risanamento edilizio» (disponibile soloin tedesco) può essere scaricato dalsito Internet dell’Associazione SvizzeraTetti e facciate: www.svdw.ch

I policostruttori specializzati in facciate isolano la parete esterna conpannelli EPS di 18 cm di spessore.

8 Ottobre 2008 Involucro edilizio

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rezza e un miglior mantenimento delvalore». Nel fissare i tassi d’interesse,la BEKB tiene conto sia dell’aspettodello sfruttamento oculato delle ri-sorse, che della solvibilità del mutuata-rio, sottolinea Inniger.

Le ipoteche a risparmio energeticosono molto richiesteL’edilizia ecologica in Svizzera coglie lospirito del nostro tempo: «Il riscontro èpositivo», spiega Roger Wiesendanger.Solo nel periodo dal 2004 al 2007,presso la Banca cantonale di Zurigo ladomanda di ipoteche a condizioni con-venienti per gli edifici Minergie è cre-sciuta del 305 per cento. Nel CantonZurigo tutto ciò ha avuto ripercussionipositive anche sullo sviluppo delle co-struzioni Minergie. L’effettivo di questecostruzioni è aumentato sensibilmentedal 1999 al 2007: se nel 1999 nel Can-tone si contavano appena 100 case co-struite in base allo standard Minergie,otto anni dopo il numero di questo tipodi costruzioni è balzato a 2500 fra edi-fici nuovi e ristrutturati.

Anche la Banca Coop rileva una «con-tinua crescita» nei suoi modelli di ipo-teche a risparmio energetico. NatalieWaltmann, membro della direzione, riconduce l’«evidente maggiore inte-resse» nei confronti degli edifici eco-logici – e dunque anche nei confrontidelle ipoteche a risparmio energetico –al forte aumento dei costi dell’energiae alla costante attenzione dei media atemi come il riscaldamento del pianeta,la protezione dell’ambiente e la soste-nibilità. E lo può provare: «Il numerodelle ipoteche Minergie nel portafoglio

della Banca Coop è raddoppiato nelcorso dell’esercizio 2007.» La BancaCoop concede fino allo 0,60 per centodi sconto sugli attuali interessi ipote-cari per progetti di ristrutturazione checomportano un risparmio energetico(ipoteche a risparmio energetico) o peredifici che vengono costruiti o ristrut-turati in base agli standard Minergie,Minergie-P o Minergie-ECO.

E anche la Banca Migros offre delleagevolazioni per immobili con certifi-cazione Minergie: accredito dei costieffettivi della certificazione Minergiefino a max. 2000 franchi; in linea di mas-sima, concessione di un mutuo ipote-cario fino ad un massimo dell’85 % delvalore commerciale; riduzione dell’ali-quota delle spese accessorie dall’1 % allo0.5 %; aumento della durata massimadell’ammortamento.

Rinuncia volontaria agli interessi «Il nostro cahier des charges com-prende il rispetto della società e del-l’ambiente», ribadisce Rico Kessler, re-sponsabile della comunicazione dellaBanca Alternativa con sede a Olten. 18anni fa la BAS è stata la prima banca inSvizzera ad offrire condizioni preferen-ziali ai proprietari immobiliari attentiall’ambiente. La banca ecologica pionieradispone di un notevole effettivo di fondiconvenienti per finanziare come isti-tuto di credito i suoi servizi improntatiall’ecologia e alla socialità. Come ci rie-sce? Rico Kessler: «Il finanziamento èpossibile perché i clienti rinunciano vo-lontariamente agli interessi.» Una de-cisione ripagante per la BAS: nell’eser-cizio 2007 alla BAS sono state sotto-

Cantonale Grigionese (BCG) fornisceun contributo alla promozione dell’edi-lizia energeticamente efficiente conun’ipoteca Minergie, spiegando il prov-vedimento come una reazione «allacontinua crescita della domanda di pro-dotti ecologicamente compatibili». Iltasso delle ipoteche Minergie è infe-riore dello 0,5 per cento rispetto al tassodi riferimento per le ipoteche fisse, va-riabili e del mercato monetario. Si calcolaun contributo massimo di 200 000 fran-chi per le case unifamiliari e di 500 000franchi per i condomini per una duratadi quattro anni. Il cliente della BCG,proprietario di una casa unifamiliare,beneficia così di un risparmio sugli in-teressi di 4000 franchi. Per un condo-minio il risparmio è quantificabile a 10000 franchi. Con la sua offerta l’istitutogrigionese non si limita a promuoveregli edifici costruiti in base allo standardMinergie: lo sconto sugli interessi deveanche servire da incentivo alla «certi-ficazione degli edifici energeticamenteefficienti», dichiara la direzione in uncomunicato.

Sempre più spesso vengono concessisconti sugli interessi anche per lenuove costruzioni e per le ristruttura-zioni di tipo convenzionale. Anche laBanca cantonale bernese (BEKB) èun’«ottima» mutuante nel settore del-l’edilizia ecologica quando si tratta difinanziare un buon progetto con speseaccessorie limitate e bassi costi di ri-scaldamento, spiega Erwin Inninger. Ilresponsabile della gestione ambientalegiustifica l’iniziativa della banca ber-nese con l’argomento che «l’edilizia eco-logica garantisce una maggiore sicu-

18 anni fa la Banca AlternativaSvizzera (BAS) era l’unico istituto finanziario a premiarel’edilizia e la ristrutturazione sostenibili offrendo condizionipreferenziali. Nel frattempo le banche si contendono i clientiproponendo loro ipoteche a risparmio energetico.

DORIS BURKHARDT ROHRER

«Ci assumiamo la responsabilità per lanatura e l’ambiente»: è con questo mottoche le banche sostengono l’ediliziaenergeticamente efficiente, medianteipoteche a risparmio energetico o pre-stiti ambientali. Varie banche offronocondizioni interessanti a chi punta suforme energetiche alternative nell’edi-lizia o nella ristrutturazione. Ad esem-pio, le Banche cantonali di Svitto, Bernae Grigioni offrono anche le cosiddetteipoteche Minergie con un risparmio su-gli interessi dello 0,5–0,75 per cento. Labanca Raiffeisen propone uno scontodello 0,5 per cento sugli interessi. An-cora più generose nei confronti dello«sfruttamento energetico sostenibile»sono ad esempio la Banca cantonale diZurigo e quella di Friburgo: la ZKB of-fre ai suoi clienti prestiti ambientali ela FKB ipoteche Minergie a tassi d’in-teresse inferiori dell’1 per cento rispettoal tasso di riferimento per le ipotechefisse e variabili.

Progetto e solvibilità non devonofare una grinzaDall’inizio dell’anno anche la Banca

Interessi preferenziali per proprietari immobiliari attenti al consumo energetico

Finanziamento Ottobre 2008 9

scritte obbligazioni d’incentivazioneper 62 milioni di franchi, ossia obbliga-zioni di cassa a un tasso d’interesse ri-dotto o con rinuncia agli interessi. Daparte sua, la Banca ha concesso creditid’incentivazione a condizioni preferen-ziali per 60 milioni di franchi.

Iniziativa fine a sè stessa?L’Hypothekenzentrum AG di Zurigo,specializzato nella gestione di ipotechenel settore Business-to-Business seguecon occhio critico le attività a indirizzoecologico delle banche. «Le banchespingerebbero l’idea della sostenibilitàper ragioni di immagine e di marketing»,pensa il direttore Lorenz Heim, secondoil quale la maggior parte di esse nontrarrebbero peraltro «nessun direttovantaggio» dalle ipoteche a risparmioenergetico. «Il rischio di credito noncambia con l’edilizia energeticamenteefficiente», spiega Heim. Il portavocedella Banca cantonale di Zurigo, RogerWiesendanger, non può non confutareuna simile affermazione: «Da un lato,gli edifici ottimizzati a livello ecologicohanno un valore aggiunto», puntua-lizza. E dall’altro lato, presso la Bancacantonale di Zurigo i fondi depositatisui conti di risparmio ecologico potreb-bero essere rimessi in circolazione ainteressi convenienti.

Pagina 10: Intervista a Roger Wiesendanger, responsabile product management finanziamento della ZKB

INSERZIONE

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La Sua banca offre ipoteche piùconvenienti per le case conformiallo standard Minergie e altre costruzioni rispettose dell’am-biente. Quale strategia perseguecosì facendo?La Banca cantonale di Zurigo è convinta che il successo dell’economiaa lungo termine sia subordinato a uncomportamento responsabile versol’ambiente e verso la società. La Bancacantonale di Zurigo vorrebbe assu-mersi questa responsabilità – sancitaanche nel suo mandato legale di prestazioni - assieme ai propri clienti.In particolare, con i suoi prodotti sostenibili, la nostra banca mira a pro-curare valore aggiunto ai suoi clienti,all’ambiente e alla società.

Che cosa ci guadagna la Bancacantonale di Zurigo ad agevolare idebitori ipotecari che abitano incase a basso consumo energetico?In primo luogo, la nostra banca ha un mandato di sostenibilità da adem-piere. In secondo luogo, l’incentivazionedella proprietà immobiliare fa partedel mandato di servizio. A ciò si ag-giunge che un immobile costruito o ri-strutturato nel rispetto del clima e inbase a standard qualitativi elevati,rappresenta un minor rischio inerenteal credito.

Quali requisiti deve possedere un cliente per ottenere un migliorcredito ipotecario? Occorre che la casa sia certificata conforme-mente a uno standard ben preciso,tipo Minergie, oppure anche unsemplice «hobbista» che desideri

ammodernare la propria abitazionepuò usufruire di un credito del genere? Gli immobili residenziali – siano essi di nuova costruzione o risanati - devonoessere conformi agli standard Minergie,Minergie-P o Minergie-P-Eco. Un certificato di conformità a Minergiefunge da «attestato di concessione» percontrarre un prestito ambientale. Gli edifici costruiti secondo un altrostandard rispettoso del clima – adesempio, lo standard della casa pas-siva – vengono esaminati individual-mente dall’ufficio ambiente dellaBanca cantonale di Zurigo. Inoltre, conil prestito ambientale, la Banca canto-nale di Zurigo promuove altre energierinnovabili come gli impianti a energiasolare, gli impianti a biomassa o pro-getti pionieristici dal punto di vistaecologico.

La Banca cantonale di Zurigo finan-zia con crediti più convenienti anche i risanamenti energetici? Oltre al prestito ambientale, la Bancacantonale di Zurigo offre il buono di ristrutturazione. Per ottenerlo, non è

necessario rimodernare l’intera casa in conformità dello standard Minergie,ma è sufficiente ottimizzare alcuni moduli in base a criteri prestabiliti, persoddisfare i quali occorre, ad esempio,coibentare tetto e facciata o sostituirele finestre. Sono previsti incentivi anche per chi installa un sistema di ri-scaldamento rispettoso del clima. Nello stesso tempo, i clienti della Bancacantonale di Zurigo possono avva-lersi della consulenza indipendente inmateria energetica fornita dalleAziende elettriche del Canton Zurigo.Infatti, dopo l’attuazione delle misureritenute necessarie, la Banca cantonaledi Zurigo si accolla il 50 per cento dei costi di consulenza delle Aziendeelettriche del Canton Zurigo.

Come reagiscono il mondo econo-mico e le associazioni all’«offensivaclimatica» sferrata dalla Bancacantonale di Zurigo? I nostri partner di cooperazione (WWFSvizzera, Aziende elettriche del Can-ton Zurigo, Ufficio rifiuti, acqua, energiae aria (AWEL) e Associazione Miner-gie) sostengono fortemente la nostrainiziativa e non perdono occasione perparlare della Banca cantonale di Zu-rigo come di un partner modello – cosache va a vantaggio della nostra im-magine di banca sostenibile e fa piacereai nostri clienti aziendali.

La Banca cantonale di Zurigo offreanche la possibilità di investire in fondi con aziende che operanoin modo sostenibile. Come rea-gisce la Svizzera – piuttosto conser-vativa – a queste offerte?

Le reazioni sono molto positive. Inoltre,la nostra partnership con il WWF Svizzera, che funge un po’ da «auditor»neutrale, è molto apprezzata.

Nei normali rapporti tra banca eclienti, che importanza rivestonol’ecologia, il risparmio energeticoe gli investimenti sostenibili? La sostenibilità è una costante del nostro piano di consulenza ed è consi-derata molto importante da tutti iclienti e gli assistenti alla clientela.Tanto più che anche le cifre di crescitanel settore della sostenibilità hanno seguito un andamento molto positivo.

Signor Wiesendanger, che cosa fa Lei personalmente per la soste-nibilità ecologica?Posseggo un immobile che ha quasitrent’anni. Ho sostituito il vecchio impianto di riscaldamento a gasolio conun sistema più ecologico dotato dipompa di calore a sonde geotermiche ele vecchie finestre hanno lasciato il posto a dei moduli conformi allo stan-dard Minergie. Tutte le idee di ristrut-turazione prese in considerazione dalla famiglia Wiesendanger vengonovagliate in base ai criteri della soste-nibilità e dell’economicità. Per esperien -za, posso dire che, nel lungo periodo, irisanamenti ecologici si rivelano ancheeconomici.

INTERVISTA DI DORIS BURKHARDT ROHRER

Prestito ambientale della Banca cantonale di Zurigo:● somma soggetta ad agevolazioni

per le case di proprietà di nuova costruzione conformi allo standardMinergie: Fr. 200 000.–, Minergie-P: Fr. 300 000.–

● durata dell’ipoteca: 5 anni● abbuono interessi: 1 per cento max● abbuono interessi su 5 anni:

Fr. 10 000.–● i costi di certificazione sono a

carico della banca: Fr. 80.–● risparmio complessivo:

10 807 franchi (Minergie-P: 17 152 franchi)

Bonus di ristrutturazione dellaBanca cantonale di Zurigo:● ipotesi: la ristrutturazione (ad es.

coibentazione e nuovo impianto diriscaldamento) costa Fr. 90 000.–

● di questi, Fr. 60 000.– soddisfano icriteri del bonus di ristrutturazionedella Banca cantonale di Zurigo

● il cliente riceve un buono pari al 5 per cento di questa somma, ovvero Fr. 3000.–

Il bonus viene corrisposto sottoforma di abbuono sugli interessi nonappena viene prodotta la documen-tazione richiesta (prova che la ristrut-turazione soddisfa determinati criteri di sostenibilità energetica).

La sostenibilitàrende: due esempi

«Solo chi porta avanti una politica sostenibile ha successo a lungo termine.»

Roger Wiesendanger lavora per laBanca cantonale di Zurigo: si occupa di finanziamenti e product manage-ment e fa parte della direzione.

INSERZIONE

10 Ottobre 2008 Finanziamento

ProgrammaEdifici

Riduca i Suoi costi di riscaldamentoe contemporaneamente le emissionidi CO2 del Suo edificio. Mediantespecifici provvedimenti di rinnova-zione è possibile ottimizzare il bilan-cio energetico del Suo edificio eal tempo contribuire alla protezioneefficace del clima.

Il Programma Edifici della Fonda-zione Centesimo per il Clima (FCC)La sostiene in questo.

Il Programma Edifici della FCC sos-

tiene unicamente le seguenti misure

concernenti il rivestimento di edifici

esistenti:

– Isolamento termico del tetto risp.

del pavimento del solaio

– Isolamento termico dei muri

verso l’esterno o contro terra risp.

del pavimento verso l’esterno

– Rinnovazione delle finestre

– Isolamento termico dei muri verso

locali non riscaldati risp. del

pavimento contro locali non riscaldati

o contro terra

Tutti i seguenti criteri devono essere

soddisfatti per ottenere un contributo

della FCC:

– È possibile iniziare i lavori di rinnova-

zione soltanto dopo la conferma di

approvazione del contributo e questi

devono essere completati al più tardi

dopo 12 mesi.

– Il proprietario presenta un avam-

progetto elaborato con uno specialista

conformemente alle norme della

SIA. In caso di progetti piccoli, l’avam-

progetto può essere sostituito da

offerte di imprese di costruzione speci

fiche per l’edificio in questione.

– Edificio costruito prima del 1990.

– Al momento dell’inoltro della domanda

l’edificio è riscaldato ad olio, gas o

carbone.

– La temperatura ambiente nei locali

riscaldati è di almeno 18° C.

– L’investimento è pari ad almeno

20’000.– Fr. (incl. IVA, ma senza even-

tuali costi per costruzioni annesse

o ingrandimenti).

– Non più del 30% del consumo ener-

getico fossile della produzione di

calore usato per il calore di processo.

– L’edificio non è oggetto di una con-

venzione volontaria sugli obiettivi con

l’Agenzia dell’energia per l’economia.

Informazioni dettagliate sono ottenibili su:

www.centesimo-per-il-clima.ch

oppure al numero 0840 220 220

Rinnovazione edifici –per una protezione efficace del clima!

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La temperatura di mandata è latemperatura alla quale un impianto diriscaldamento invia acqua ai radiatori.Dato che un tempo le case erano malcoibentate, l’acqua doveva passare at-traverso i radiatori a temperature ele-vatissime, intorno a 60–70 gradi. Oggi,con i moderni riscaldamenti a pavimentoe i radiatori a lamelle, è sufficiente unatemperatura di mandata di 45 gradi almassimo. Ciò richiede un impianto diriscaldamento a bassa temperatura,che spesso però può funzionare anchecon i vecchi radiatori perché oramai lemoderne finestre montano vetri di qua-lità migliore.

Nel boiler o scaldabagno si troval’acqua calda per il bagno e la cucina.L’acqua viene riscaldata dalla caldaia odirettamente dal boiler con un ele-mento elettrico riscaldante che fun-ziona analogamente a un bollitore adimmersione per il tè. Per riscaldare lastessa quantità d’acqua, un boiler apompa di calore consuma tre voltemeno di un boiler elettrico.

Boiler a pompa di calore, montaggioincluso: Fr. 6000.- ca.

L’acqua per uso domestico può es-sere riscaldata da un collettore solare.D’estate avete mai aperto un lucernarioe notato che le tegole del tetto scottano?Sul tetto c’è tanta energia gratis. Con icollettori solari potete risparmiaretanta corrente elettrica o abbattere i co-sti del riscaldamento dell’acqua. I col-lettori solari funzionano anche con gliimpianti di riscaldamento esistenti.

Costi: materiale Fr. 12 000.–, incl. installazione Fr. 15 000.–. circa.

I collettori solari servono anche asupportare il funzionamento del riscal-damento. Occupano gran parte dellasuperficie del tetto ma in cambio for-niscono tanta acqua sia per il riscalda-mento che per la doccia. Così, l’im-pianto di riscaldamento funzionerà permolte ore in meno all’anno facendovirisparmiare parecchia energia. Gli im-pianti come questi sono detti bivalentiperché funzionano con diversi tipi dienergia.

Costi: materiale per i collettori solari Fr. 16 000.–, totale incl. installa-zione Fr. 20 000.–. circa

Il riscaldamento a gas funziona piùo meno come il riscaldamento a gaso-lio. La tecnica è ancora quella del po-tere calorifico. Se nelle vicinanze dicasa vostra c’è una linea del gas, non viresta che far realizzare un condotto diderivazione che porti il gas fino in casa.Dal momento che il serbatoio del gaso-lio non vi servirà più, avrete una stanzain più dove magari potrete dedicarvi alfai-da-te o al fitness.

Costi di un impianto di riscaldamentoa gas a potere calorifico: materiale

incl. boiler e centralina di comando a partire da Fr. 8000.–, totale incl. installazione a partire da Fr. 13 000.–;nuovo allacciamento domestico da Fr. 4000.– a Fr. 6000.–, canna fumariaFr. 3000.–, smaltimento del serbatoiodel gasolio Fr. 3000.– circa.

La pompa di calore aria-acqua traeil calore dall’aria e, con l’aiuto della cor-rente elettrica, la trasforma in calore diriscaldamento. I costi relativi all’eser-cizio e all’energia sono molto più bassirispetto ad altri tipi di riscaldamento ein più non vengono emessi gas di sca-rico nell’aria. Se preferite non consu-mare corrente elettrica, potete sempreacquistare dalla centrale elettrica cor-rente prodotta con l’energia idrica ocon l’energia solare.

Costi: materiale incl. boiler e cen-tralina di comando a partire da Fr. 24000.–, totale incl. installazione apartire da Fr. 32000.–.

Vi è mai capitato di passare nella gal-leria del san Gottardo d’estate o d’in-verno? Ebbene, lì la temperatura sitrova costantemente intorno ai 14 gradi.Le sonde geotermiche della pompa dicalore terra-acqua o salamoia-ac-qua sfruttano la temperatura costantedelle viscere della montagna. Il con-sumo di corrente elettrica è inferiore aquello di una pompa di calore ad aria.

Costi: materiale incl. boiler e centralina di comando a partire da Fr. 21 000.–, trivellazione da Fr. 14 000.–a Fr. 25 000.–, a seconda del fabbisognoenergetico e delle condizioni del posto.Totale incl. installazione e trivellazionetra Fr. 45 000.– e Fr. 57 000.–. Il risanamento del camino non serve. Smaltimento del serbatoio del gasolioFr. 3000.–.

Il riscaldamento a pellet brucia deicilindretti di segatura pressata ottenutadal legname delle foreste svizzere. Ilserbatoio del gasolio può essere con-vertito in un serbatoio per pellet.

Costi: apparecchi incl. boiler e centralina di comando a partire da Fr. 27 000.–, incl. installazione a partire da Fr. 35 000.–.

Se la vostra casa non è ben coiben-tata, se l’impianto di riscaldamento è ob-soleto e se la facciata cade a pezzi, quelloche vi serve è un bel risanamento.Niente paura: i lavori di ristrutturazionepossono essere suddivisi nell’arco dipiù anni. L’importante è coordinaretutti i lavori. Ad esempio, se decidetedi coibentare le pareti, tenete conto chedopo vi basterà un impianto di riscal-damento meno potente e quindi piùeconomico.

mica di cui necessita la vostra casa. Adesempio: 3000 litri di gasolio all’annodiviso 300 fanno 10 kilowatt. Se pertutto l’anno non riscaldate l’acqua conla caldaia ma, ad esempio, con un boilerelettrico, dovete dividere il consumo digasolio per 250.

Un impianto di riscaldamento a gasolio è composto da un bruciatore,una caldaia e una centralina di comando.Come accade per l’alimentazione adiniezione dell’auto, il bruciatore ne-bulizza il gasolio e lo brucia assiemeall’aria. I gas di scarico caldi passano

per la caldaia e riscaldano l’acqua peri radiatori e per il consumo. Un brucia-tore a modulazione può regolare lafiamma – e quindi anche la potenza – inmodo continuo. Non serve più, dunque,accendere e spegnere di frequente il ri-scaldamento, come accadeva coi vecchiimpianti. I cosiddetti bruciatori lownox (ovvero a basso rilascio di ossidid’azoto) sono ancora più sofisticati per-ché in più prevedono il raffreddamentodella fiamma con conseguente diminu-zione dei gas di scarico.

Nelle caldaie a condensazione o a potere calorifico, i gas di scaricorilasciano calore ancora una voltaprima di finire nel camino. L’impianto diriscaldamento con caldaia a poterecalorifico viene detto impianto a po-tere calorifico. La gente che tossisced’inverno vi innervosisce? Sappiateche, in qualità di proprietari di un im-pianto di riscaldamento, potete faremolto per mantenere pulita l’aria chetutti respiriamo. Tanto per cominciare,se volete continuare a riscaldare la vo-stra casa a gasolio, potete acquistaregasolio ecologico. È un po’ più caro,ma contiene molto meno zolfo del nor-male gasolio da riscaldamento. Se lo fate,prima di riempire il serbatoio, fate inmodo che quest’ultimo contenga la mi-nore quantità possibile di vecchio com-bustibile. L’ideale sarebbe farlo pulire.

Costo di un moderno impianto di riscaldamento a gasolio a potere calorifico: materiale, incl. boiler e centralina di comando a partire daFr. 12 000.–, totale incl. installazione apartire da Fr. 21 000.–. canna fumariaincl. montaggio a partire da Fr. 3000.–.

Possedete un vecchio camino? I gasdi scarico dei nuovi impianti di riscal-damento non sono più così caldi comeuna volta e quindi possono danneggiarei muri a causa della condensa. Oggi seinstallate un nuovo impianto di riscal-damento, nella maggior parte dei casidovete montare una canna fumaria,ovvero un tubo di plastica o di acciaiocromato.

Costo incl. montaggio a partire da Fr. 3000.–.

Volete sostituire la vostra vecchia caldaia ma non aveteidea di come funzionano i mo-derni impianti di riscaldamento? Non c’è niente di strano, per.ché la maggior parte della gentesi intende più di auto che di riscaldamenti. Ma ra le cosecambieranno! Lasciate che vi in-segniamo le prime parole di «riscaldamentese».

MANUEL JOSS

Chi si compra una nuova auto o unnuovo impianto di riscaldamento devespendere un mucchio di quattrini: perl’acquisto prima e per l’esercizio dopo.Con l’auto, almeno, si può fare un girodi prova e se in seguito non ci soddisfapiù, possiamo sempre rivenderla. L’im-pianto di riscaldamento no: ha un costonotevole, viene progettato in base alleesigenze della vostra casa ed è fatto perdurare nel tempo. Non comprate a occhichiusi lasciando che sia il tecnico a occu-parsi di tutto, ma parlatene con lui nellasua stessa lingua: il «riscaldamentese».

Fase n. 1: fate un identikit della vostra casa.Prima di parlare col tecnico, raccoglietealcune informazioni importanti. Lacosa migliore da fare è annotare subitotutto su un foglietto: in che anno è statacostruita la casa? Esistono ancora leplanimetrie? Come sono fatte le paretie quanto sono spesse? A che anno risalel’impianto di riscaldamento? Che tipodi radiatori avete? Sono dotati di valvoletermostatiche? La casa è nello stato ori-ginario o avete sostituito le finestre omagari isolato il tetto? Infine, prendetedal cassetto della scrivania le fatture delgasolio degli ultimi anni.

Fase n. 2: vi diciamo che cosa offre il mercato, come funziona equanto costa.

Che vuol dire riscaldamento cen-tralizzato? Che in casa c’è un unicoimpianto deputato alla produzione delcalore, che viene distribuito nelle diversestanze mediante il passaggio di acquanei tubi. I primi riscaldamenti centra-lizzati in Svizzera furono costruiti dagliantichi Romani. Basta fare una gita adAu gusta Raurica per vederne i resti. NelMedioevo erano soprattutto i focolari ariscaldare le abitazioni, mentre 600 annifa furono inventate le stufe di maiolicache mantengono il calore grazie al lorospesso rivestimento. Il moderno riscal-da mento centralizzato a radiatori e il ri-scaldamento a pavimento si sono impo-sti sul mercato solo negli ultimi decenni.

La potenza termica viene misuratain kilowatt. Dividete il vostro fabbiso-gno annuo di gasolio per 300 e otterreteapprossimativamente la potenza ter-

Parlate il «riscaldamentese»?Corso accelerato per i proprietari di una casa che necessitano di un nuovo impianto di riscaldamento

Sostituzione dell’impianto di riscaldamento Ottobre 2008 11

Fase n. 3: Chiedete a un profano e ad almenodue professionisti.Se avete letto tutto fino a questo punto,ne sapete già abbastanza. Ora ascoltateil parere dei vostri conoscenti: qual-cuno è entusiasta del suo nuovo im-pianto di riscaldamento? Andate a tro-varlo, sarà felice di ricevervi. Chi è or-goglioso del proprio riscaldamento, neparla sempre volentieri. E a quel punto,potrete dire la vostra. Naturalmente, in«riscaldamentese».

Adesso riprendete in mano i vostriappunti. Ora sì che siete pronti per par-lare con un installatore di impianti diriscaldamento o con il consulente inmateria energetica del vostro comune.Molti installatori possono consigliarviin merito a tutti i tipi di riscaldamento,altri invece sono specializzati in un de-terminato campo e preferiscono uncerto tipo di impianto. E hanno anchei loro buoni motivi per farlo. Quindi,ascoltate almeno due pareri.

L’argomento vi interessa e desiderateulteriori informazioni? Al sito www.energysystems.ch potete farvi cal-colare e mettere a confronto diversi tipidi riscaldamento per il vostro im-mobile. Anche alle pagine Internet dei maggiori produttori di impianti diriscaldamento, come www.hoval.ch,potete trovare tante informazioni utilima anche raffrontare costo dell’inve-stimento, emissione di sostanze in-quinanti, costi d’esercizio e costi ener-getici di diversi tipi di riscaldamento.Potete anche telefonare e farvi spediredei dépliant a casa.

Con il calcolatore dei costi energe-tici* sulla pagina Internet di WalterMeier potete immettere voi stessi ilfabbisogno di gasolio annuo e l'attualeprezzo di gasolio, gas, corrente elettricae pellet per vedere subito quanto coste-ranno gli impianti e a quanto ammon-teranno i relativi costi d'esercizio neiprossimi dieci anni.

* Walter Meier ha creato appo-sitamente per i lettori dell’Edizionestraordinaria i seguenti link diretti:

Calcolatore dei costi energetici:www.klimanews.ch/energie-kosten-rechnerwww.climatnews.ch/calculateur-frais-chauffage

Tutti i sistemi di riscaldamento in sintesi:www.climanews.ch/info-rinnovare.pdf

Prezzi indicativi:www.climanews.ch/rinnovare-prezzi-indicativi.pdf

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fondamentali: affidabilità, forza innovativa, orientamento all’ambiente, economicità e responsabilità sociale.

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possono inoltre integrare il riscaldamento. Le celle solari (foto-voltaiche) invece producono cor-rente; i fornitori di energia acquistanola corrente da chi la produce a una tariffa a copertura dei costi. È anchepossibile venderla tramite una borsa della corrente ecologica. Entrambele tecnologie sono buone. Gli impiantisolari termici sono però più con-venienti rispetto ai sistemi fotovol-taici e sono ammortizzabili finanzia-riamente dopo pochi anni.

Costi calcolabiliMentre i vettori energetici fossili provengono dall’estero e sono soggetti a oscillazioni di prezzo do-vute al mercato, l’energia solare è autoctona e gratuita, a parte gli in-vestimenti necessari per l’impianto.

coli. Anche gli invitati all’aperitivo sonopositivamente impressionati.

È assai probabile che in questa stradadi quartiere di Winterthur ci sarannopresto altri tetti dotati di collettori so-lari.

Calcolate il potenzialedel vostro futuro impianto solare:www.wwf.ch/solarCon il «Calcolatore energia solare»scoprirete subito e senza fatica quantaenergia potete produrre con un im-pianto solare a casa vostra e quantaenergia fossile potrete così rispar-miare. Inoltre il programma fornisce unapanoramica sui migliori fornitori di impianti nella vostra regione e sullesovvenzioni di cui potrete eventual-mente beneficiare.

Un impianto solare termico di cinquemetri quadrati di superficie costa circa 14 500 franchi e permette di pro-durre la metà dell’acqua calda per usodomestico di una famiglia e di rispar-miare 250 litri di gasolio da riscalda-mento all’anno.

A seconda della località di residenza, i contributi di promozione e le detra-zioni fiscali possono coprire una partesignificativa dei costi di un impiantosolare. Molto generoso di sovven-zioni è il Cantone di Basilea-Città, cheversa 6370 franchi a impianto; assiemealle agevolazioni fiscali, i sussidi complessivi ammontano a 8601 fran-chi, in pratica a più della metà dei costi. Negli altri Comuni la somma deicontributi di promozione oscilla fra1200 e 6000 franchi.

Acqua calda senza corrente: ci pensa il sole!Con il sole è possibile produrre due tipi di energia: i collettori solari riscal-dano l’acqua per uso domestico –gli impianti di maggiori dimensioni

Acqua calda a sufficienza, anche per la piscinaA poco a poco arrivano gli invitati. Unacoppia che vive di fronte e che vededalla finestra i collettori sul tetto di Leuenberger è interessata al funziona-mento e alla potenza dell’impianto. Leuenberger li accompagna in cantinadov’è installata la centrale tecnica. Undisplay indica la temperatura dell’ac-qua che scende dal tetto e quella del-l’acqua nell’accumulatore. L’accumula-tore ha una capacità di oltre 1000 litri.

Così nel semestre invernale Leuen-berger riscalda parzialmente la casa ed’estate la piscina. Un boiler più piccolocontiene l’acqua necessaria per la doccia e il bucato; grazie a un allaccia-mento dell’acqua calda anche la lava-trice funziona con acqua riscaldata dalsole e consuma così meno corrente.L’acqua per uso domestico basta per 48ore, spiega Leuenberger. Solo se pioveintensamente per più di due giorni, latemperatura scende al di sotto di 40gradi. Nel semestre estivo non devepraticamente mai accendere il riscalda-mento a gas integrativo: «Basta che ilsole faccia capolino fra le nuvole per unpaio d’ore.»

Prima l’isolamento termico, poi i collettori solariL’ex specialista in aiuti allo sviluppo ha avuto i primi contatti con l’energiasolare già negli anni Settanta. All’epocalavorava in Nepal dove questa tecnicaveniva già utilizzata. Nel frattempo l’efficienza dei collettori è almeno rad-doppiata. Prima di montare i collettori,Leuenberger voleva però dotare la suavilletta degli anni Sessanta di unabuona coibentazione termica. «È cosìche si ottengono i massimi risultati a li-vello termotecnico.» Ha isolato la fac-ciata esterna e cambiato le finestre. Nel2006 era giunto il momento di instal-lare l’impianto solare.

Poiché si tratta di un impianto di di-mensioni importanti e l’accumulatoredell’acqua è stato costruito su misuraper la grandezza della cantina, l’im-pianto è costato 42 000 franchi. All’epocaLeuenberger non ha beneficiato di sov-venzioni, ma di una piccola riduzionefiscale. Leuenberger è del parere che unimpianto tanto grande non sia finan-ziariamente vantaggioso, ma si nota lagioia che prova in questa tecnica rispet-tosa dell’ambiente. Quasi ogni giornova in cantina a guardare il display e acontrollare come lavora l’impianto.«L’energia del sole mi ha sempre affa-scinato», dichiara.

E questo fascino sembra essere con-tagioso: dopo aver installato l’impianto,anche altri due proprietari residentinella stessa strada hanno deciso dimontare degli impianti solari più pic-

Il risparmio energetico può essereanche divertente: Urs Leuenbergerprende l’energia dal tetto dellasua villetta. D’inverno si gode ilpiacevole tepore in casa, ha sempre sufficiente acqua calda perfare la doccia e il bucato, e d’estatesguazza nella piscina riscaldata,tutto senza sensi di colpa.

ANDREA SÖLDI

Flûte e noccioline sono pronti perl’«ape ritivo solare». Su un tavolinosono esposti opuscoli informativi. Èuna bella giornata: il sole splende el’impianto solare installato sul tettofunziona a pieno regime. Questo sabatopomeriggio di metà agosto Urs Leuen-berger vuole dimostrare come funzional’impianto a conoscenti e vicini.

È da due anni e mezzo che il proprie-tario della villetta a schiera di Winter-thur riscalda l’acqua con l’energia solare.Poiché con la sua piscina ha bisogno ditanta acqua calda anche d’estate, Leuen-berger ha optato per un impianto moltogrande: la ditta Soltop di Elgg ha mon-tato sul tetto 12,5 metri quadrati di col-lettori solari. Il proprietario ne è moltosoddisfatto: «Tutto funziona automa-ticamente e l’impianto non richiedepraticamente manutenzione.»

La maggior parte dei suoi conoscentiavrebbero comunque già visto l’im-pianto, dice tutto orgoglioso il proprie-tario di questo impianto solare. Ogginon si aspetta dunque troppa gente alsuo aperitivo. Ha distribuito dei volan-tini fra i vicini e appeso dei piccoli ma-nifesti nei negozi del quartiere.

«Basta che il sole faccia capolino fra le nuvole.»Oltre 120 proprietari immobiliari hanno invitato a un «aperitivo solare» lanciato dal WWF.

L’aperitivo solare è stato promossoe lanciato da WWF assieme all’As-sociazione per l’energia solareSwissolar. Come Urs Leuenbergerdi Winterthur, circa 120 proprie-tari immobiliari di tutta la Svizzerahanno invitato a un aperitivo acasa loro vicini e conoscenti perpresentare il loro impianto solare.L’obiettivo di questa promozione è di suscitare l’entusiasmo neiconfronti di questa tecnica rispet-tosa dell’ambiente e generare unasorta di spirito d’emulazione.

Urs Leuenberger riscalda in modo energeticamente efficiente anche l’acqua della piscina: con i collettori solari. (Fotos: Arnold Kohler)

Mettiti il sole in casa. In Svizzera su oltre 50 000 tetti sono in funzione dei pannelli solari.Per montarne anche sul tuo tetto o per informarti sui programmi di sostegno entra in wwf.ch/solar

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12 Ottobre 2008 Tetti solari

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Chi fa che cosa? Ottobre 2008 13

con questo numero iniziamo ad allestire una pagina dove le ditte possono proporsi con i loroservizi e prodotti nel settore del risanamentoenergetico immobiliare. Gli indirizzi degli inser-zionisti potranno esservi utili per richiedereeventuali preventivi. A partire dal 1° gennaio2009 uscirà «Chi fa che cosa?» anche al sito Internet www.energycom.ch.

Isolamento termico(isolamento di tetto, facciate, pavimenti disoffitta, solette di cantine ecc.)

8890 FlumsFlumroc AGIndustriestrasse 8, casa postale, 8890 FlumsTelefono 081 734 11 11, fax 081 734 12 [email protected]

Finestre6943 VeziaEgoKiefer SAVia San Gottardo 22, 6943 VeziaTelefono 091 967 18 [email protected] di apertura dello showroom:Mo–Fr 08.00– 12.00 und 14.00–17.00Puro risparmio energetico con la nuova finestraEgoKiefer XL® di PVC/alluminio – Eleganza acolori.

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INSERZIONI

Edizione straordinaria per i proprietari immobiliari

3a edizione, ottobre 2008 Tiratura 1 214 520 copie Pubblicata due volte all’anno (marzo e settembre) in italiano, tedesco e francese.

Editore Programma SvizzeraEnergia Ufficio federale dell’energia UFECasella postale3003 Berna Telefono 031 322 56 11 Internet: www.svizzeraenergia.ch E-mail: [email protected]

SvizzeraEnergia Il programma per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili è sostenuto da Confede-razione, Cantoni e Comuni nonché da numeroseassociazioni e organizzazioni economiche, ambientaliste e dei consumatori. Il programma è diretto dall’Ufficio federale dell’energia UFE.

Direzione del programma SvizzeraEnergia Michael Kaufmann, Direttore del programma SvizzeraEnergia e vicedirettore dell’Ufficio federale dell’energia UFEHans-Peter Nützi, Capo Sezione SvizzeraEnergia e sostituto reponsabile del programmaNicole Zimmermann, Capo sezione Poteri pubblici e EdiliziaHans-Ulrich Schärer, Capo Sezione Energie rinnovabiliMartin Sager,Capo Sezione Efficienza energetica

RedazioneRedazione energycom.chVue des Alpes 172515 PrêlesTelefono 032 623 77 22E-mail: [email protected]

Adattamento in italiano: Dr. Marina Graham, GümligenAdattamento in francese: Yvette Mignot, Ste-Croix

Foto: Regula Roost, BernaLitografie: Denz Lith-Art, Berna

Annunci energycom.ch gmbhVue des Alpes 172515 Prêles Telefono 032 623 77 22Internet: www.energycom.ch E-mail: [email protected]

Stampa Druckzentrum Basler Zeitung

Distribuzione La Posta Svizzera

Copyright © SvizzeraEnergia, Ufficio federale dell’energia UFE

ImpressumServizi finanziari6500 BellinzonaBanca MigrosVia Camminata 1, 6500 BellinzonaTelefono: 0848 845 400e-mail: [email protected] banca universale per ogni esigenza, caratterizzata da condizioni estremamente vantaggiose, rapidità d'esecuzione e competenza professionale.

La Posta SvizzeraPostFinance Filiale BellinzonaViale Stazione 18, 6501 BellinzonaTelefono 091 807 68 30Lu–Ve 09.00–12.15, 15.15–18.00Sa 09.00–12.00(su appuntamento)

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Care proprietarie immobiliari,cari proprietari immobiliari,

Care imprenditrici,cari imprenditori,A partire dal 1° dicembre 2008, le imprese che desiderano fare un’inserzione nella pagina «Chifa che cosa?» che verrà pubblicata nel numerodi marzo 2009 troveranno tutte le informazioninecessarie assieme a un modulo d'iscrizione alsito www.energycom.ch. La prossima edizioneconterrà le rubriche seguenti:

Ammodernamento edilizio:● Architettura e progettazione● Isolamento termico

isolamento di tetto, facciate, pavimenti di soffitta, solette di cantine ecc.

● Finestre● Falegnameria e carpenteria in legno● Carpenteria in metallo e in vetro● Energie rinnovabili● Impiantistica domestica, riscaldamento

e acqua calda● Bagno e cucina● Elettrodomestici

lavatrici, asciugatrici, fornelli, frigoriferi ecc.● Illuminazione● Servizi finanziari● Varia

Rubriche Mobilità:● Automobili energeticamente efficienti● Biciclette

Se avete altre rubriche da suggerirci, vi preghiamo di inviare una mail a: [email protected]

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Offriamo ipoteche interessanti a condizioni vantaggiose. Sulle abitazioni rinunciamo alla maggiorazione del tasso per le ipoteche di 2° grado. Inoltre potete pagare gli interessi in due sole rate annuali. Il vostro immobile ha il certificato Minergie? In tal caso beneficiate di un interessantebonus e di altri vantaggi. Ulteriori informazioni nel sito www.bancamigros.ch oppure chiamando la Service Line allo 0848 845 400.

Dormito bene?Sicuramente, se avete un’ipoteca alla Banca Migros. Altrimenti: buona notte.

State pensando di sostituire l’impianto di riscaldamento convenzionalecon un nuovo vettore energetico più ecologico ed economico?Pianificate interventi sulla vostra abitazione per migliorarne l’efficienzaenergetica? Immaginate una migliore pianificazione energetica nel vostro comune? Desiderate una più efficiente flotta di veicoli nellavostra azienda o siete semplicemente curiosi?

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Cari inserzionisti,quante case unifamiliari e bifamiliari ci sono nel Canton Ticino?Sono 62 904, per la precisione. Nel marzo 2009 potrete contattarle tutte con un annuncio nell’edizione cantonale. Dal 1° novembre 2008 cliccate sull’attuale documentazione al sito www.energycom.ch o inviate una mail a [email protected].

Page 15: Il programma per l’efficienza energetica e per le energie ... · prove su strada della Svizzera in collaborazione con gli importatori d’automobili. Nelle prossime settimane potrete

Canton Ticino Ottobre 2008 15

Informarsi pertempo convienesempre!State per costruire una casa nuova?Oppure state pensando di ammo-dernare quella esistente? O magari avete intenzione – o siete obbligati –a risanare la vecchia caldaia che non rispetta più le normative in vigore?In ogni caso, piuttosto che procedereimmediatamente con i lavori e con gli investimenti, è utile riflettere concalma ed informarsi adeguatamente.Infatti, dal momento che la casa e gliimpianti dureranno diverse decine di anni, è importante scegliere soluzioniche rimangano valide per gli anni a venire. Temi quali l’efficienza ener-getica, costi di gestione, impattoambientale, ma anche sicurezza di ap-provvigionamento e sostenibilità meri-tano un po’ del vostro tempo. Ancheperché non sempre la variante menocara all’inizio è quella più convenientesul lungo termine. Spesso, nel set-tore degli edifici, degli impianti e degliapparecchi, vale proprio il motto «chipiù spende meno spende».In alcuni casi è pure possibile ricevereaiuti finanziari che riducono di moltoo annullano il maggior costo iniziale.In pratica, è anche semplicemente unaquestione di buon senso: chi vorrebbeacquistare un vecchio telefonino? Lemoderne tecniche energetiche sannorispondere in modo affidabile alle esigenze odierne e future di economi-cità, comfort e rispetto ambientale.Perché non approfittarne?Ecco perché vi consigliamo di appro-fittare dei consigli gratuiti e neutrali edella documentazione messa a dispo-sizione dagli enti indicati a lato.

Gli indirizzi degli«sportelli energe-tici» in Ticino:SvizzeraEnergia / AELSI / Swissolar6670 AvegnoTelefono 091 796 36 08Fax 091 796 36 04Email: [email protected]: www.svizzera-energia.chwww.energia-legno.chwww.aelsi.chwww.swissolar.ch ● risparmio ed efficienza energetica

in generale (edifici, impianti, appa-recchi elettrodomestici)

● riscaldamenti a legna (ciocchi, pellet, cippato)

● energia solare termica (acqua caldao riscaldamento) e fotovoltaica(elettricità solare)

SUPSI – ISAACScuola universitaria professionaledella Svizzera italiana6952 CanobbioTelefono 058 666 63 51Fax 058 666 63 49Email: [email protected] Internet: www.isaac.supsi.ch● edifici standard Minergie

(nuovi o ammodernati)● pompe di calore● energia geotermica● check-up energetico case

monofamigliari

Per informazioni sullo standard Minergie (descrizione, lista edifici giàrealizzati in Ticino e in Svizzera): www.minergie.ch

Piattaforma TicinoEnergia:www.ticinoenergia.ch

Ticino: Che aiuti finanziari posso ricevere?● Attualmente (sino ad esaurimento

del credito) sono a disposizione incentivi per:

– costruzione di nuovi edifici con certificazione Minergie

– risanamento energetico completo di edifici esistenti, con certifica-zione Minergie

– riscaldamenti a legna con potenzadi almeno 70 kW

Esistono pure aiuti speciali per gli enti pubblici o per singole tecnologie.Per ulteriori informazioni e per sca-ricare i formulari di richiesta:www.ti.ch/incentivi

Ufficio del risparmio energeticoDipartimento del territorioVia Carlo Salvioni 2a6501 Bellinzona Telefono 091 814 37 40Fax 091 814 44 33Email: [email protected]: www.ti.ch/risparmio-energetico● incentivi finanziari● basi legali (leggi, ordinanze, ecc.)

Altri aiuti possono essere ottenuti presso:● La Fondazione del Centesimo per il

clima, a certe condizioni, concededegli aiuti finanziari anche per semplici lavori di miglioria, come lasostituzione o il risanamento par-ziale di alcuni elementi dell’edificio (tetto, serramenti ecc.): www.centesimo-per-il-clima.ch

● Singole aziende elettriche (informar-si presso la propria) concedono aiutiper l’installazione di pompe di calore.

● Diversi Comuni sostengono finan-ziariamente i privati che optano peredifici energeticamente efficienti(nuovi o ammodernati) o per le ener-gie rinnovabili (solare, legna, pompedi calore): contattare la cancelleria ol’Ufficio tecnico del proprio Comune.

In Svizzera circa il 45% di energia finaleviene impiegata per la costruzione e ilriscaldamento (risp. il raffreddamento)di edifici e per la produzione di acquacalda. Non stupisce pertanto che l’am-modernamento del parco immobiliaresvizzero sia una delle misure priorita-rie contenute nel Programma federaleSvizzeraEnergia. In linea con questiobiettivi, in marzo 2007 l’Istituto di Sostenibilità Applicata all’AmbienteCostruito (ISAAC) della SUPSI ha pre-sentato al pubblico un servizio di ana-lisi energetica degli edifici denominato«Check-up energetico».

Considerando che gli edifici necessi-tano di interventi di risanamento in me-dia ogni 30–40 anni e che questo pe-riodo corrisponde alla durata di tempodurante il quale dobbiamo conviverecon le nostre decisioni, l’importanza dieffettuare scelte lungimiranti e sosteni-bili nell’ambito della sostituzione degli

Un Check-up energetico per abitazioni monofamiliari, per orientarsi al meglio fra i possibili interventi di ammodernamento

impianti o del risanamento dell’invo-lucro degli edifici è palese. Il «Check-up energetico» ha l’obbiettivo di aiutareil proprietario immobiliare ad orien-tarsi verso le soluzioni di impiantistica(collettori solari, termopompa, riscal-damento a legna, ecc.) e gli interventisull’edificio (cappotto esterno, isola-mento tetto, sostituzione serramenti,ecc.) più adatti alle peculiarità dell’abi-tazione. I risultati dell’analisi, riassuntiin un rapporto tecnico, forniscono con-sigli sugli interventi più convenienti epermettono di paragonarli in base a trecriteri principali: costi di esercizio, red-ditività energetica e redditività ecolo-gica. Il «Check-up energetico» è quindiun supporto decisionale per il proprie-tario immobiliare che vuole realizzareinterventi mirati alla riduzione dei con-sumi, all’utilizzo di fonti energeticherinnovabili e alla diminuzione dell’im-patto ambientale.

Inizialmente nato come collabora-zione tra l’ISAAC e il WWF, il serviziosi è ampliato nel tempo anche grazie al-l’interesse di alcuni Comuni in Ticino,che hanno deciso di promuoverlo fi-nanziariamente presso i propri abitanti.Sinora sono state realizzate 80 analisi,mentre 30 sono in corso. Il «Check-upenergetico» è oggi integrato nella Piat-taforma TicinoEnergia, un’iniziativavoluta dal Dipartimento del Territoriocantonale per supportare privati ed entipubblici con informazioni e consulenzenell’ambito dell’efficienza energetica,delle energie rinnovabili e della mobi-lità sostenibile.

Maggiori informazioni:www.ticinoenergia.ch

tari immobiliari hanno destinato soloun quarto degli investimenti a caricodegli affittuari. Così facendo, la renditadell’immobile è al momento diminuita,ma i proprietari sanno che a lungo ter-mine l’incremento del valore dell’im-mobile ripagherà gli investimenti fatti.

Flawil dimostra che vale la pena in-vestire negli interventi di risanamento.Chi ammoderna secondo lo standardMINERGIE avrà una casa moderna an-che fra 20 anni, risparmierà fino a 50 %di energia e godrà di un maggiore be-nessere abitativo.

Ulteriori informazioniAgenzia MINERGIE TicinoVia Trevano6952 Canobbio (TI)[email protected]

Incentivi cantonali per risanamentisecondo lo standard MINERGIEUfficio del risparmio energeticoVia Salvioni 2°6500 Bellinzonawww.ti.ch/incentivi

Programma Edifici della Fondazione Centesimo per il ClimaFondazione Centesimo per il climaFreiestrasse 1678032 [email protected]

Un’abitazione plurifamiliare ammodernata secondo lo stan-dard MINERGIE impiega circa il 50 % in meno di energia eraggiunge un plusvalore del 9 % in confronto ad una palazzinasvizzera convenzionale.

Ormai si sa – negli anni del boom edi-lizio, tra il 1950 ed il 1980, non si tenevaparticolarmente conto della qualità delcostruito, tantomeno delle prestazionienergetiche degli stabili. Ciò che con-tava era la quantità. Tanto maggiore ri-sulta oggi la necessità di risanare e am-modernare molti edifici plurifamiliaridi quell’epoca.

Avendo approssimativamente un ci-clo di vita di 40 anni, gli appartamenticostruiti tra gli anni ’60, ’70 ed ’80 oggirischiano di perdere attrattività sul mer-cato. Sempre più spesso queste unitàabitative non soddisfano più le esigenzeodierne e i lavori di risanamento risul-tano indispensabili per garantire qua-lità e comfort, mantenere una certacompetitività sul mercato e la possibi-lità di affittare le abitazioni. Non solo.Tra riscaldamento, produzione di ac-qua calda sanitaria, impiego di elettro-domestici ed illuminazione privata, leabitazioni di vecchia data risultano es-sere le più «energivore», presentandoagli inquilini bollette alquanto più sa-late.

Applicando lo standard di ammo-dernamento MINERGIE è tuttavia pos-sibile invertire rotta. Ciò è dovuto alfatto che lo standard MINERGIE non silimita ai cosiddetti interventi «di fac-ciata», o meglio – di «ritinteggiatura».Per raggiungere lo standard sono obbli-gatori un elevato isolamento termicodell’involucro dell’edificio, un impiantodi riscaldamento efficiente, come ancheun sistema di aerazione controllata.L’aumentata tenuta all’aria e l’isola-mento termico dell’involucro riduconoin modo significativo il consumo ener-getico dell’edificio, mentre il sistemadi aerazione controllata protegge da

Ammodernare secondo MINERGIE da plusvalore

umidità e muffe e garantisce un elevatocomfort interno grazie ad un ricambiod’aria costante anche in caso di assenzadegli inquilini.

Sfortunatamente il rinnovo dei palazziplurifamiliari vecchi è molto lento. Certo,ammodernare costa. Ma spesso alcuniproprietari cercano di trarre il massimoreddito dall’immobile, limitandosi adeseguire la manutenzione minima neces-saria per mantenere il palazzo abitato,senza però rendersi conto della poca lun-gimiranza: il risanamento rappresentaun investimento a lungo termine moltovantaggioso ed indispensabile per ilmantenimento del valore e dell’attrat-tiva di un edificio, come confermano leprognosi fatte da analisti nel campoedile e congiunturale. Di fatto, studi con-dotti dalla Zürcher Kantonalbank di-mostrano che gli edifici MINERGIEraggiungono in media un plusvalore del9 % in confronto agli immobili conven-zionali della stessa età, categoria e loca-zione. Oggi, grazie agli incentivi canto-nali e a programmi come «Fondazionecentesimo per il clima» è possibile rea-lizzare interventi di ammodernamentosecondo MINERGIE a costi agevolati.Per chi ha l’esigenza di garantire agli in-quilini di restare in casa durante le fasidi intervento oppure ha a disposizionesolo un budget ridotto, può tranquilla-mente realizzare interventi di ammo-dernamento MINERGIE parziali, inblocco e ripartiti negli anni.

L’esempio di ammodernamento MI-NERGIE di due palazzine degli anni ‘70a Flawil in Säntisstrasse 12 e 14 dimo-stra come sia possibile risanare l’invo-lucro dell’edificio senza ritoccare gliappartamenti stessi e, nel contempo, ri-durre i consumi d’energia oltre il 50 %e aumentare notevolmente il comfortabitativo degli appartamenti. Dopo ilrisanamento gli inquilini giovano di unamigliore protezione acustica, un buonricambio d’aria interna e un maggiorecomfort abitativo. Anche se l’affitto èaumentato lievemente, le reazioni daparte degli inquilini sono state positive,perché soddisfatti e appagati. I proprie-

La Piattaforma TicinoEnergia è uno stru-mento dell’Associazione TicinoEnergia.Quest’ultima raggruppa i principali entied organizzazioni attivi negli ambitidell’efficienza energetica, delle energierinnovabili e della mobilità sostenibile.Essa è nata su iniziativa del CantoneTicino ed in collaborazione con i so-praccitati enti, allo scopo di offrire unagamma completa, coordinata ed inte-grata di informazioni, documenti e con-sigli utili. Il sito web – ovvero la Piatta-forma TicinoEnergia – evidenzia e pro-muove le consulenze e le prestazioni

Piattaforma TicinoEnergiaofferte dai partner (gestione della mo-bilità aziendale, check-up energetico,analisi flotta veicoli, certificazione conil marchio Città dell’energia) e, graziead un segretariato permanente, offreuna prima consulenza orientativa al-l’utente che non trova le informazionidi cui necessita.

La Piattaforma TicinoEnergia è infunzione da marzo 2008. Durante questiprimi mesi di attività sono state inol-trate – via e-mail o contattando l’appo-sito numero telefonico – circa 60 richie-ste di una prima consulenza orienta-tiva. Al sito accedono in media 16 nuovivisitatori al giorno, mentre sono 5 co-loro che quotidianamente tornano a vi-sitare la Piattaforma TicinoEnergia incerca di ulteriori informazioni.

Il grafico di sinistra mostra che l’8.2%dei visitatori naviga nella PiattaformaTicinoEnergia dai 5 minuti a 1 ora men-tre il 14.8 % per più di un’ora. Di coloroche accedono alla Piattaforma, il 25.4 %torna a visitare il sito. Questi dati indi-cano che circa il 25 % dei visitatori dellaPiattaforma TicinoEnergia naviga nelsito alla ricerca delle informazioni di cuinecessita e torna poi per trovarne di ulteriori. Questo risultato è da ritenerebuono, soprattutto in considerazione delfatto che la Piattaforma TicinoEnergianon è stata lanciata attraverso un’ampiacampagna di comunicazione.

Se state pensando di sostituire l’im-pianto di riscaldamento convenzionalecon un nuovo vettore energetico piùecologico ed economico, pianificate in-terventi sulla vostra abitazione per mi-gliorarne l’efficienza energetica, imma-ginate una migliore pianificazioneenergetica nel vostro Comune, una piùefficiente flotta di veicoli nella vostraazienda o siete semplicemente curiosi,visitate il sito www.ticinoenergia.ch

troverete tutte le informazioni che statecercando.

Associazione TicinoEnergia:Repubblica e Cantone TicinoInfovelSvizzeraEnergiaSUPSI–ISAACwww.ticinoenergia.ch

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77%

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Numero di rivisitazioni

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15.6%

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Una parte in meno e una in piùA Pasqua del 2007 la famiglia diede ini-zio ai lavori preparatori. «Tutti hannodato una mano, anche la nonna!», rac-conta Daniela Kraut. «Abbiamo tolto irivestimenti dei pavimenti, ‘polveriz-zato’ la soffitta e smontato i termosi-foni...». E Max Kraut aggiunge: «Il com-portamento di mia madre mi ha lasciatodi stucco. Ha subito assunto un atteg-giamento positivo nei confronti di que-sti cambiamenti radicali e delle no-vità.»

A proposito della parziale demoli-zione della casa e dell’eliminazione deltetto, nel rapporto dell’architetto silegge: «I lavori di demolizione mostra-

vano di tanto in tanto quadri desolati, icapricci del tempo ci impensierivano,l’edificio non era protetto dalle intem-perie.» Dopo la fase della parziale de-molizione, scrive: «Con alcuni accorgi-menti statici, sono stati spostati i col-legamenti e i carichi, sempre nell’in-tento di non sacrificare neppure uncentimetro della scarsa altezza dei lo-cali.» E continua: «Una volta terminatii lavori, dalla nuova entrata alla solettadella soffitta passando per la scala pree-sistente che portava in cantina, tuttiaspettavamo con ansia l’aggiunta delpiano in legno.» Per evitare di sovrac-caricare inutilmente la struttura dellacasa, l’architetto aveva pensato di rea-lizzare il terzo piano con una strutturaleggera in legno. Gli elementi eranostati prefabbricati su misura in una fa-legnameria locale.

«È stato un giorno emozionante»,racconta Daniela Kraut ricordando ilmomento in cui la gru sollevò in aria glielementi prefabbricati per il terzopiano: «La casa iniziava a prendereforma e ci si poteva immaginare comesarebbe diventata.»

La scelta giustaCiò che fu deciso a Pasqua del 2007 eterminato dopo Capodanno si rivelò es-sere la scelta giusta. Ora parlando sullagrande terrazza coperta al terzo piano,si può dire di aver fatto bene a optareper la variante del «risanamento totalecon sopraelevazione». Le due unità abi-tative autonome hanno risolto la situa-zione. La parte esistente della casa e ilterzo piano aggiunto costituiscono untutt’uno dando vita a una moderna casadotata di tutti i comfort per tre genera-zioni. La vecchia casa del 1962 è diven-tata una costruzione energeticamenteefficiente, le cui parti essenziali sonoconformi allo standard Minergie.

Coibentazione di tetto e paretiLe pareti della parte vecchia della casasono state munite di un isolamentoesterno di 22 cm di spessore.

calcestruzzo sul lato a monte e a valleda muratura Durisol, scarsamente iso-lante e molto diffusa negli anni Ses-santa. Il pavimento della cantina nonera coibentato.

«Decidemmo di risanare completa-mente l’edificio aggiungendo un pianoperché, in fin dei conti, la casa era statacostruita al posto giusto, là dove la si sa-rebbe costruita anche oggi», raccontaMax Kraut. Si decise dunque di elimi-nare il tetto a spioventi e la soffitta sot-tostante e di aggiungere alla casa unterzo piano con tetto piano. Per lanonna si pensò di ampliare il già esi-stente appartamento autonomo conuna costruzione annessa.

Chi non lo sa, non immaginerebbemai che questa moderna casa trigenerazionale costituita da dueunità abitative sia sorta sulle ceneri di una casa unifamiliare del1962 piuttosto piccola e malri-dotta. ANNEMARIE BRECHTBÜHL

Fino a un anno fa, Marie-Therese Kraut(75), nonna di Marion (16) e Sandro (15),viveva da sola nella sua casa unifami-liare, situata in un signorile quartiereresidenziale lungo un pendio, con unasplendida vista sul lago e sui monti.L’immobile era una tipica casa unifami-liare degli anni Sessanta: tetto a duespioventi, due piani, cinque stanze e unpiccolo appartamento autonomo. Il ri-scaldamento e le finestre erano anti-quati, i sanitari e la cucina erano mal-ridotti, l’involucro edilizio scarsamentecoibentato, l’impianto di riscaldamentoconsumava la bellezza di 3500 litri digasolio all’anno (le case nuove o risa-nate di analoghe dimensioni ne consu-mano anche meno di 1000).

Com’è possibile fermare la svalutazione di una casa del genere?Marie-Therese Kraut sapeva che la casaconsumava troppa energia e che non sod-disfaceva più le moderne esigenze dicomfort. Decise dunque di non riman-dare oltre il problema ma di trovare assieme alla sua famiglia una soluzionerivolta al futuro.

Due dei suoi tre figli vivevano già datempo in altre regioni del Paese e nonerano interessati all’immobile. Suo figlioMax, invece, all’epoca abitava con lasua famiglia in un appartamento di pro-prietà nello stesso paese. Il rapporto franuova e vecchia generazione era buonoe a tutti sarebbe piaciuto vivere assiemenella stessa casa. A condizione, però, checi fossero due unità abitative indipen-denti e spazio sufficiente per tutti i com-ponenti della famiglia.

Obiettivo: aumentare lo spazio, il comfort e l’efficienza energetica Dopo i primi accertamenti e calcoli, fuchiaro che dei piccoli ritocchi qua e lànon sarebbero bastati a raggiungerel’obiettivo prefissato, ovvero creare ab-bastanza spazio per tutti, garantire ilmoderno comfort e migliorare il piùpossibile l’efficienza energetica. A quelpunto, accantonò l’idea di effettuare in-vestimenti.

La famiglia Kraut si mise allora a ta-volino assieme all’architetto RichardFürsinger, un esperto in edifici certifi-cati Minergie, per considerare con ladovuta attenzione le due varianti: «ri-costruzione ex novo» e «risanamentototale con sopraelevazione». Daun’analisi della casa emerse che l’invo-lucro esterno era costituito da muri in

Una casa cresce e riacquista la giovinezzaDemolire e ricostruire ex novo oppure ristrutturare e sopraelevare? Un bel dilemma!

Il terzo piano aggiunto è stato rea-lizzato secondo le moderne tecnichedell’edilizia in legno ed è perfettamenteisolato: 16 cm di materiale isolante al-l’interno e 6 cm all’esterno come base perl’intonaco. Il tetto piano è stato rivestitocon uno strato ghiaioso impermeabileche d’estate protegge efficacementel’edificio dal caldo. Al di sotto, c’è unostrato isolante di 6 cm di spessore. Se-gue la struttura in legno coibentata con24 cm di materiale isolante e, infine, ilbel soffitto rivestito di pannelli in legnomassiccio chiaro.

Il pavimento del pianterreno dell’ap-partamento annesso costituiva un pro-

Daniela, Sandro, Marion e Max Kraut (da sin. a destra) hanno tutte le ragioni di sorridere. Il risanamento della casa con l’aggiunta di un piano èstato un successo. (Foto: Regula Roost)

Poiché è stato possibile migliorarel’efficienza energetica della casa, laFondazione Centesimo per il clima ha stanziato un contributo finanziarioai costi di risanamento secondo quantoprevisto dal suo Programma edifici. Il primo punto di questo programma èil risanamento energetico degli invo-lucri edilizi delle costruzioni esistenti,ovvero di tetto, pareti e finestre. Gliedifici devono essere stati costruitiprima del 1990 e, al momento dell’inol-tro della domanda, devono essere dotati di un riscaldamento a gas o anafta. La Fondazione Centesimo per ilclima viene finanziata con una tassadi 1,5 centesimi per ogni litro di benzinae gasolio importati. Se avete domandesul Programma edifici, potete contat-tare la centrale telefonando allo0840 220 220 o inviando una mail [email protected].(www.klimarappen.ch)

Dulcis in fundo: le sovvenzioni dellaFondazione Cente-simo per il clima

La vecchia casa del 1962 necessitava di un ammodernamento ed era troppo piccola.

16 Ottobre 2008 Reportage

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blema perché con dei locali alti appena2,20 metri era impensabile installare unriscaldamento a pavimento convenzio-nale. Oggi, in queste stanze, il comfortè assicurato da un isolamento di 6 cmdi spessore con riscaldamento a pavi-mento integrato. Questo sottile stratocaldo è rivestito di parquet e in partedi piastrelle in ceramica.

Il trucco delle finestrePer dare l’impressione di una maggiorealtezza dei soffitti nella zona giorno, intutte le stanze sono state montate fine-stre ampie e porte-finestre scorrevoli invetro a tutta altezza, dal pavimento alsoffitto. Inoltre le veneziane sono state«nascoste» nella facciata (fra lo stratoisolante e i pannelli esterni nei quali èstato applicato l’intonaco), in modo taleda non rubare nemmeno un centimetroalle finestre – e dunque da non perdereneanche un filo di luce diurna. Quandosi è in questa casa, ci si sente un tut-t’uno con il giardino e il paesaggio. Me-rito dei trucchi abilmente adottati dal-l’architetto per gli infissi. Tutte le fine-stre e le porte-finestre scorrevoli in ve-

Reportage Ottobre 2008 17

Anche nella parte posteriore del soggiorno aperto, l’eliminazione delle pareti e l’installazione di finestre a tutta altezza hanno contribuito molto a ringiovanire la casa.

tro hanno la struttura in legno e metalloe sono munite di vetri atermici.

Riscaldamento ad ariaConsiderati i continui aumenti delprezzo del gasolio da riscaldamento, lafamiglia Kraut ha deciso di passare alleenergie rinnovabili – non al riscalda-mento a cippato o a pellet, però, datoche non era possibile realizzare unastanza di stoccaggio. Si è optato, dun-que, per una moderna pompa di caloread aria, senza la quale il riscaldamentoa pavimento di tutta la casa e l’impiantoper la produzione di acqua calda nonpotrebbero funzionare alla perfezione.

Aria fresca sempre e più tranquillità di nottePer ragioni di tecnica energetica lamaggior parte delle stanze della casasono state dotate di una ventilazione dicomfort costituita da uno scambiatoredi calore, sistemato nel capanno degliattrezzi in giardino, e da un sistema ditubi che attraversano tutte le stanzedella casa. Attraverso questi spessi tubi,l’aria fresca entra continuamente in

casa, mentre l’aria viziata viene costan-temente espulsa all’esterno.

Come spesso accade negli ammoder-namenti edilizi, anche qui si è posto ilproblema di come nascondere i tubi.Problema che è stato prontamente ri-solto posando un pavimento di legnodello spessore di 12 cm sopra la soletta

in calcestruzzo della soffitta della partevecchia della casa. È in questo pavimentoche sono stati integrati i tubi della ven-tilazione di comfort assieme ai fili elet-trici e alle condutture idrauliche.

La ventilazione di comfort è un’ot-tima soluzione perché fa risparmiaresulle spese di riscaldamento. Ma per la

famiglia Kraut presenta anche un altrovantaggio importante, quello di poterdormire con le finestre della camera daletto chiuse per non sentire più i rumoridella vicina autostrada. Di giorno, na-turalmente, le finestre possono essereaperte a proprio piacimento. Non èvero, infatti che le finestre di una casadotata di una ventilazione di comfortdebbano restare sempre chiuse.

Tutto è bene quel che finisce bene.Giovani e meno giovani sono contentidi vivere nella loro «nuova» casa. An-che Nera, il Labrador di famiglia, che ciha accompagnato scodinzolando pertutta la durata del sopralluogo, sembraapprezzare il cambiamento.

Dove prima c’era la soffitta, adesso c’è una grande terrazza coperta edegli splendidi locali di soggiorno.

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Minergia per i vostri sposta-menti: utilizzate il treno.Con una casa costruita in modo efficiente sul piano energetico fornite già un importante contributo alla protezione del clima.Ma potete dare un impulso ancora maggiore alla salvaguardia dell’ambiente utilizzando il treno per i vostri spostamenti.L’«Ecopassenger» che trovate nel sito www.ffs.ch/ambiente vi indicherà quanto la ferrovia sia rispettosa dell’ambiente.Trovate informazioni in merito alle costruzioni efficienti sul piano energetico nel sito www.minergie.ch.

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tabile. Spesso, se non fosse per la dispo-nibilità della gente del posto, questepersone sarebbero perse perché, nonsapendo dell’esistenza di un piccolopulsante giallo nell’angolo in basso adestra, probabilmente non riuscireb-bero mai a fare il biglietto.

Nonostante queste pecche, Emil di-chiara: «Sono e resto un utente con-vinto dei trasporti pubblici che, oltre apreservare il clima e l’ambiente, sono

dei mezzi sui quali è un piacere viag-giare.»

Scattiamo la foto accanto alla scalamobile. Sullo sfondo, una parete su cuicampeggia un grande logo delle FFS.Non a caso, in questa foto Steinbergeralza il braccio e mostra tre dita. Inprimo luogo, ciò vuol dire che EmilSteinberger scommette sulle FFS e, insecondo luogo, che questa è la pura ve-rità. «Quando mio figlio era piccolo»

rapidamente in posa per la fotografa al-l’entrata della galleria.

Durante il pranzo sulla terrazza del-l’albergo, Emil racconta: «Niccel e iocamminiamo molto e veniamo spessofin quassù. Per gli escursionisti non c’èniente di più pratico dei mezzi pubblici.Si possono seguire dei bellissimi per-corsi senza essere costretti, alla sera, atornare da dove si è partiti solo per ri-prendere l’auto.»

Tre angeli e le FFSTornati a Montreux, andiamo alla sta-zione, dove avevamo previsto di scattareuna foto intitolata «Emil davanti a unacarrozza delle FFS», ma lui si dirige istin-tivamente sull’altro lato del marciapiede,sale sul nostalgico vagone ristorantedella linea ferroviaria Montreux-Ober-land (MOB) facendo finta di essere unpasseggero che consulta il menù. Iltreno della linea ferroviaria panoramicaGolden Pass parte da Montreux e, pas-sando per Gstaad, giunge fin nell’Ober-

land bernese con coincidenza per Lu-cerna.

Come è già accaduto molte altre volteoggi, anche qui Emil viene subito rico-nosciuto dalla gente, che gli sorride.Qualcuno chiama entusiasta il suonome. Qualcun altro, poco prima che ilnostalgico treno Belle Époque parta,sale in carrozza per salutarlo. Nono-stante la confusione e l’allegria che hasuscitato, Emil non si scompone, sem-bra la tranquillità fatta persona. Ora,però, scendiamo prima che il treno co-minci a muoversi: con Emil vogliamoscattare una bella foto delle FFS. In findei conti, prima ha detto di essere unfan delle ferrovie.

«Per capire con che tipo di societàferroviaria si ha a che fare, basta guar-dare le rotaie. Se i binari sono invasidalle erbacce, si è già capito tutto. Nonè così per i binari delle FFS che sonotenuti alla perfezione. Questo è il para-diso dei trasporti pubblici!» affermaconvinto Steinberger, che possiede unabbonamento metà prezzo triennaledel costo di Fr. 350.–. Poi decanta la co-modità delle carrozze, la silenziositàdei convogli, la pulizia e la puntualitàdei treni. «Per non parlare delle cura-tissime stazioni. Non c’è confronto conle tristi e grigie stazioni di provinciache si incontrano in Germania. Le Fer-rovie Federali Svizzere hanno capitoche i clienti si attirano non solo con ilcomfort delle carrozze ma anche con lapulizia e la manutenzione delle sta-zioni.»

Ma qualcosa da migliorare c’è: adesempio, per coloro che non prendonoregolarmente i mezzi pubblici comepure per i turisti in visita a Montreux,i distributori automatici di biglietti pos-sono diventare un ostacolo insormon-

L’uomo che per vent’anni ha fatto ridere gli Svizzeri nei panni di«Emil» ma che li ha fatti anche ri -flettere impersonando il protagoni-sta del film «I fabbricasvizzeri»prende regolarmente i mezzi pub-blici e usa l’auto solo in caso dinecessità.

ANNEMARIE BRECHTBÜHL

Emil Steinberger ci riceve nell’ufficiodella sua casa editrice al centro di Mon-treux. È invecchiato, come tutti noi delresto. Ora ha 75 anni. I suoi capelli dimedia lunghezza sono diventati grigima il passo è ancora spedito, la risatacontagiosa e lo sguardo brillante comesempre.

Steinberger ci svela alla maniera diEmil uno dei motivi principali per cuisi è trasferito a Montreux: «Dopo avervissuto per sei anni a New York, miamoglie Niccel e io facemmo un viaggio

a Vienna. Dato che lei è sempre statauna fan della principessa Sissi, natural-mente andammo a vedere il suo monu-mento nei giardini di Vienna. Qualchegiorno dopo, durante una gita al lagoGinevra, con nostro stupore ci imbat-temmo in un altro monumento di Sissi.In quello stesso istante, lo sguardo cicadde su una meravigliosa palazzina instile liberty recentemente ristrutturata.Sull’impalcatura c’era un cartello consu scritto «vendesi». ‹È un segno›, disseNiccel. Comprammo l’appartamento alquarto piano, dove viviamo ormai dapiù di dieci anni, felici e contenti.» (At-tento, caro Emil: ci sono monumenti diSissi anche a Trieste, Merano, a Szegedin Ungheria, a Madeira, Corfù e in tantealtre città del mondo!)

Quando una giornata comincia conuna storia così, non può che essere unabuona giornata. Emil si rivela fin dalprimo momento un interlocutore sim-patico e un fotomodello disinvolto sututti i mezzi pubblici della sua città,Montreux. Lo immortaliamo persinoaccanto a Sissi.

E ora, in vetta!Dopo questo cordiale benvenuto, sa-liamo sulla ferrovia a cremagliera Ter-ritet–Glion–Rochers-de-Naye. Anno dicostruzione: 1883. Pendenza massima:22 per cento (!). La ferrovia è così ripidada far venire le vertigini. Ma tutto tornaa posto alla fermata intermedia di Glionda dove si gode una magnifica vistadelle Alpi, del lago di Ginevra e dei vi-gneti del Vaud.

Essendo stato un grafico, Steinbergersi permette di proporre lui stesso losfondo per la prossima foto: «Così sa-rebbe perfetto: il segnale e io davanti aquesto bello sfondo nero» e si mette

Tre angeli! E un «hip-hip hurrà» per la ferrovia.Emil Steinberger, che nel suo nuovo programma «Drei Engel!» racconta delle vere… frottole, usa i mezzipubblici praticamente tutti i giorni. Ed è vero.

Mobilità Ottobre 2008 19

spiega «gli raccontavo delle storie, veree inventate. Quando non voleva crederealle storie vere, facevo questo gesto edicevo ‹tre angeli!›. A Lucerna si usadire così quando si giura.»

Questi tre angeli hanno un ruolomolto importante nelle esibizioni concui oggi il cabarettista e autore entusia-sma il pubblico nell’ambito di un pro-gramma di un’ora e mezza dedicato allestorie tratte dalla vita di Emil. «Dai nor-

«Anch’io in posa come Sissi.» «Ora basta con le sciocchezze!»

Con l’abbonamento metà prezzo triennale, Emil Steinberger risparmia un sacco di soldi. (Foto: Regula Roost)

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mali incontri in libreria che hanno se-guito l’uscita del mio libro ‹Wahre Lü-gengeschichten› (Frottole vere) sonopassato a un programma vero e propriodove di tanto in tanto alzo tre dita e dico‹tre angeli!› assicurando al pubblicoche la storia che sto raccontando èvera» dice Emil a proposito del suo at-tuale programma. E continua: «Delle30 storie, solo sei sono inventate...» Laprefazione di Niccel Steinberger al li-bro del marito la dice lunga: «Leggendoil libro, vi accorgerete che talvolta la ve-rità è davvero sorprendente e che ci of-fre delle storie tali da superare persinola fantasia.» Chi vuole assistere agli

spettacoli in cui la mimica di Emil in-contra l’arte della narrazione di Stein-berger, troverà le date nel riquadro e suwww.emil.ch. Divertentissimo anche ilsuo nuovo CD «Suppe, Wurscht undBrot» (Zuppa, pane e salsiccia), sotto-titolo: «Me cha ässe!» (Da mangiare!).Dedicato esclusivamente al tema delcibo, contiene anche una canzone instile rap in cui Emil scandisce le sue ti-piche frasi al ritmo della musica. Unpresente originale da offrire ai padronidi casa quando si è invitati a pranzo oa cena.

Il CD, il libro sulle frottole e altrechicche del genere potete trovarle al sito

www.emilshop.ch o presso Edition E,Avenue des Alpes 27, Casella postale1208, 1820 Montreux. Con questa casaeditrice, fondata da Niccel ed EmilSteinberger al loro rientro da New York,i due pubblicano i loro libri, CD e DVDdedicati agli sketch di Emil, organizzanole esibizioni di Emil, firmano insieme unsettimanale, pianificano e organizzanoesposizioni delle loro pubblicazioni edi altre opere letterarie, e organizzano i«LachsemiNarr» di Niccel Steinberger.

Relax sul lagoAlla stazione, Emil insiste per andar via:«Adesso vi mostro i piroscafi a ruote».

Ama i battelli. «A volte, quando vogliamostaccare la spina e allontanarci dal traf-fico stradale, prendiamo il piroscafo efacciamo un giro sul lago di Ginevra. Èmagnifico.»

Con ben otto piroscafi a ruote, laCompagnie Générale de Navigation surle Lac Léman gestisce la più grandeflotta Belle Époque d’Europa. Quandoarriviamo, assistiamo all’attracco della«Simplon». Raggiante, Emil si sistemaproprio nel punto giusto e per mettersimeglio in posa sale su un muretto senzaparapetto «così la fotografa potrà pren-dere meglio la ruota di questo splen-dido battello».

Al lavoro in autobus e a passeggiolungo le rive del lagoQuando Emil non è in tournée, prendel’autobus per recarsi in ufficio presso lasua casa editrice nel centro di Mon-treux. Possiede una carta Sésame, diquelle che si ricaricano al distributoreautomatico di biglietti. Gli Steinbergeramano molto anche andare a piedi.«Dato che Montreux è in collina, pur-troppo le strade sono tutto un sali-scendi. E allora la prendiamo per illungo e passeggiamo lungo le rive dellago» racconta Emil parlando con en-tusiasmo delle sue camminate seraliquando, sul lungolago, al tramonto ecircondati dalle palme, sembra di es-sere in Tailandia: «Stucchevolmentebello.»

L’auto di EmilPur essendo un fan dei mezzi pubblici,Emil non è un estremista. «A volte è pro-prio pratica» dice quando gli si parladell’auto e sottolinea che quando va intournée non può fare a meno di riem-pire il bagagliaio di libri e CD.

Sul finire del giorno, mentre siamosul lungolago, gli scattiamo ancoraun’ultima foto ritratto. Nel giro di po-chi secondi compaiono i primi fan. Sitratta di una famiglia tedesca di cinquepersone, evidentemente in vacanza. Glivanno incontro chiamandolo per nomee ridendo, si dicono felici di averlo in-contrato e lo immortalano mentre posaper la nostra fotografa.

Emil Steinberger tesse le lodi della ferrovia e col gesto «tre angeli!» sottolinea che è vero. (Foto: Regula Roost)«Drei Engel!» di Emil SteinbergerInformazioni sulla prevendita:www.emil.ch>Termine>Events

16./17./18./19./20./21. Dez. 2008: Kleintheater Luzern5. Februar 2009:Kulturforum Würth, Chur(leider schon ausverkauft)10./11./12./13./14. Februar 2009:Casinotheater Winterthur8./9./10 März 2009:Theater am Hechtplatz, Zürich23/25/26/27/28 mars 2009:Théâtre Montreux-Riviera30./31 März und 1./2. April 2009:Theater Fauteuil, Basel4. April 2009:Casino, Zug

Le date della tournée

Gli Svizzeri sono tra gli utentidelle ferrovie più assidui delmondo. Non c’è da meravigliarsivisto che le ferrovie qui funzio-nano benissimo. Insomma, vale lapena prendere il treno e non solo per i continui aumenti delprezzo della benzina: il treno è un mezzo di locomozione inte-ressante anche per i pendolari, le famiglie e gli escursionisti.

Viaggiare spendendo pocoPrendendo spesso il treno si risparmia.Merito dell’abbonamento generale e degli abbonamenti metà prezzo o dipercorso.

L’abbonamento generale (AG)consente di spostarsi liberamente sul-l’intera rete dei trasporti pubblici: ferrovia, autopostale, tram, battelli ediverse ferrovie di montagna. Costo:3100.– all’anno in seconda classe, 4850.–in prima classe. Gli anziani, i giovanie gli studenti hanno diritto a tariffe ridotte. Anche il secondo abbona-mento in seconda classe per una per-sona facente parte della stessa econo-

mia domestica costa meno rispettoalla tariffa normale: solo 2100 franchi,mentre l’abbonamento supplementareper i bambini costa 620.– franchi eper i ragazzi 830.– franchi.

L’abbonamento metà prezzo èl’ideale per chi non prende spesso imezzi pubblici. In pratica, i biglietticostano la metà. Il prezzo dell’abbo-namento metà prezzo per un anno èdi 150 franchi, per due anni 250 e pertre anni 350 franchi.

A chi compie regolarmente semprela stessa tratta ferroviaria – per andareal lavoro, a scuola o in palestra – con-viene fare un abbonamento di per-corso, che può essere settimanale,mensile o annuale.

Per ulteriori informazioni su tutte levarianti di abbonamento – Interre-gionale, di comunità o Binario 7 peri giovani tra i 16 e i 25 anni – ci si puòrivolgere agli sportelli ferroviari, consultare il sito www.sbb.ch o tele-fonare allo 0900 300 300 (Fr. 1.19/min).

Connubio auto-trenoAndare alla stazione in auto e lì pren-dere il treno fino al posto di lavoro è il modo ideale di combinare mezzidi trasporto pubblici e privati. Al di-

stributore automatico di biglietti peril parcheggio si possono acquistarebiglietti orari, mentre allo sportello sipossono comprare biglietti mensili e annuali, che possono essere richiestianche telefonicamente: 0900 300 300.

Prima il treno e poi l’autoC’è poi la variante opposta, ovvero co-prire in treno – comodamente sdraiatiin poltrona – gran parte del tragittoevitando, ad esempio, i rallentamenti alSan Gottardo se si è diretti in Ticino.Una volta arrivati alla stazione, siscende dal treno per salire su un’autoa noleggio di Mobility precedente-mente riservata via Internet suwww.sbb.ch/carsharing oppure tele-fonicamente chiamando il ServiceCenter 24 ore o il numero 0848 824812.

Riduzioni per le famiglieLa Carta Junior, che costa solo 20.–all’anno, fa risparmiare le famiglie chescelgono di viaggiare in treno. Conquesta carta, infatti, i ragazzi fino a 16anni accompagnati dai genitori viag-giano gratis. Anche l’abbonamentogenerale è più conveniente per le fa-miglie. Infatti, i ragazzi fino a 16 anni i

cui genitori possiedono già un AG lopagano solo 620 franchi, mentre per igiovani fino a 25 anni l’AG costa 830.–.

Bike and RideAnche la bici e il treno sono un con-nubio interessante. La bici può es-sere noleggiata presso un’ottantinadi stazioni. Costo: a partire da 20.–per mezza giornata. In alternativa, sipuò viaggiare con la propria bici-cletta. In tal caso, si hanno tre possi-bilità: consegnare la bici all’appositoservizio spedizioni delle FFS spen-dendo una somma a partire da 16.– ;trasportarla personalmente sisteman-dosi dove c’è posto; oppure smontarlae portarla con sé ben impacchettatanell’apposito borsone (gratis) comebagaglio a mano.

Gli orari in un clic su www.sbb.chPer conoscere gli orari delle FFS, basta un clic su www.sbb.ch. È suffi-ciente inserire partenza e arrivo per vedere sullo schermo i prossimicollegamenti. Addirittura porta aporta se si indicano anche gli indirizzi.O da un luogo d’interesse all’altro.

Se si è in giro, si possono ricevereinformazioni sugli orari anche col te-

lefonino. O inviando un SMSal 222 al costo di 60 cts (basta indi-care partenza e arrivo, ad esempioZurigo Berna). O, ancora più comoda-mente, con il tool NaviGo: basta an-dare col telefonino sulla pagina webwww.sbb.ch/navigo o inviare un SMScol testo NaviGo al 222 per scaricaresul cellulare l’apposito programma.Consultare l’orario delle FFS con NaviGo costa pochi centesimi, più omeno a seconda dell’operatore tele-fonico. L’orario resta poi memorizzatonel telefonino per un anno.

Per informazioni: ttp://mct.sbb.ch/mct/reise zeit/mobiletools/navigo.htm

Per il biglietto non servono gli spiccioliI biglietti possono essere acquistati ai distributori automatici anche senzaspiccioli, bensì con Postcard, cartadi credito o carta EC. In alternativa, si può comodamente richiedere il biglietto da casa online con il TicketShop: da caricare sul telefonino pa-gando con carta di credito o da stam-pare subito in formato PDF. Trovatetutto su www.sbb.ch.

7 buoni consigli per chi vuole cominciare a prendere il treno

I trasporti pubblici in stile come ilvagone ristorante Belle Époque e ipiroscafi a ruote lo affascinano, maper andare in ufficio al centro diMontreux, Emil Steinberger prendeun moderno autobus. Possiede una carta ricaricabile Sésame deiTransports Publics VMCV.

20 Ottobre 2008 Mobilità

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taggi a livello di ambiente, salute edeconomia. Witzig è convinto che lastrategia del Consiglio federale per unosviluppo sostenibile approvata lo scorsoaprile darà importanti impulsi al raf-forzamento e allo sviluppo del trafficolento.

Sovvenzioni federali milionarie peril traffico d’agglomeratoNel perseguire questo obiettivo, laConfederazione non è sola ma può con-tare sul valido aiuto di tutti i Cantoni egli agglomerati svizzeri come puredelle associazioni e delle organizza-zioni che promuovono gli spostamenti

a piedi e in bicicletta, come Svizzera-Mobile, Pro Velo, Mobilità pedonale,Sentieri Svizzeri e l’Associazione Traf-fico e Ambiente (ATA). Da anni tuttiquesti soggetti compiono piccoli ma im-portanti passi avanti verso una mobilitàche, invece di sottolineare la competi-tività tra i diversi mezzi di trasporto,punta sulla loro complementarità.

Nei prossimi anni la Confederazionestanzierà sei miliardi di franchi per l’at-tuazione di progetti relativi alle infra-strutture dei trasporti negli agglome-rati. Questa «iniezione» finanziaria sibasa sulla legge sul fondo infrastruttu-rale entrata in vigore all’inizio di que-st’anno. Il traffico ciclistico e quello pe-donale contribuiranno a risolvere ilproblema. Il Parlamento ha già desti-nato una prima tranche del fondo infra-strutturale pari a 2,6 miliardi di franchicirca a progetti infrastrutturali urgentidi prossima realizzazione per quantoconcerne il traffico d’agglomerato – an-zitutto per i trasporti pubblici (TP). Trail 2011 e il 2024 la Confederazione vuolecofinanziare altri progetti d’agglome-rato stanziando una cifra pari a 3,4 mi-liardi di franchi, parte dei quali an-

dranno a vantaggio anche del trafficociclistico e pedonale.

I punti deboli della rete«È partito in quarta ma non è ancora incorsia di sorpasso»: con queste paroleThomas Schweizer, direttore di Mobilitàpedonale, l’associazione svizzera deipedoni, parla degli sforzi finora com-piuti in favore del «traffico lento». Que-sta associazione, fondata nel 1975, si con-sidera una patrocinatrice dei pedoni

nonchéuna guidaintellet-tuale e laco-idea -trice di unapolitica deitrasporti fa-vorevole aipedoni. «C’èancora molto dafare affinché sitenga sufficiente-mente conto delle esi-genze dei pedoni», sotto-linea Schweizer. Nella rete visono errori e punti deboli sistematici.Spesso sono le «piccole cose» a fare ladifferenza tra uno spostamento a piedipiacevole e uno decisamente difficol-toso. «Spesso il marciapiede viene usatocome un percorso alternativo o comeun’area di sosta. Le mamme che spin-gono la carrozzina o i pedoni che tra-sportano un bagaglio devono faticareper passare tra le auto che, in barba aldivieto di sosta, stazionano sul marcia-piede, o addirittura sono costretti a scen-dere dal marciapiede e a proseguire

Un potenziale notevoleQueste cifre impressionanti non sonopassate inosservate nel nostro Paese: a tutti i livelli, ormai, si deve ricono-scere che in Svizzera l’infrastruttura deitrasporti è «giunta, in alcuni casi, al li-mite delle proprie capacità», comespiega Gottlieb Witzig, responsabiledel settore Traffico lento, dotato di 4,5posti. Dal 2000 questo team insediatopresso l’Ufficio federale delle strade(USTRA) persegue un obiettivo ambi-zioso: «far superare alla quota del traf-fico lento la soglia del 54 per cento».«Occorre attuare soluzioni intelligentinel giro di poco tempo perché viviamonella Svizzera più mobile di tutti itempi. L’esigenza di mobilità non dimi-nuirà», afferma Gottlieb Witzig, con-vinto del senso e dell’utilitàdel suo compito, quello

cioè di incenti-vare la locomozione

prodotta dalla forza muscolare. Masenza la costanza, non ci si possonoaspettare miracoli: «In Svizzera i cam-biamenti avvengono lentamente.» Ilpotenziale non ancora sfruttato deimezzi di trasporto azionati dalla forzamuscolare è enorme, come pure i van-

Spostarsi sfruttando la forza deipropri muscoli, di gusto e senzastress: la Svizzera scopre la len-tezza. Muoversi a piedi, cal zandoun paio di comode scarpe, è unatendenza sociale alla quale gliesperti attribuiscono grandi poten-zialità. Da questa nuova culturadella mobilità anche il settorecalzaturiero spera di trarre van-taggio incrementando le venditedelle agili suole di produzionenazionale.

DORIS BURKHARDT ROHRER

Oramai il traffico lento – così definitoufficialmente dalla politica dei tra-sporti – sta acquistando un’importanzasempre maggiore: in media, gli Svizzeridedicano agli spostamenti 88 minuti algiorno, 35 dei quali camminando e 4 pe-dalando in sella a una bici. Mentre il 37per cento degli spostamenti vengonocoperti con un veicolo a motore pri-vato e solo il 12 per cento con un mezzodi trasporto pubblico, il 45 per centodegli spostamenti vengono fatti a piedie il 6 per cento in bici o con un mezzodi trasporto simile. È quantoemerge da «Microcensimentotrasporti», una ricercache l’Ufficio federale di statistica (UFS) e l’Ufficio federaledello sviluppo ter-ritoriale (ARE)eseguono ognicinque anni apartire dal lon-tano 1974. Per traf-fico lento gli espertiintendono la locomo-zione non motorizzataprodotta dalla forza mu-scolare umana anziché dai car-buranti fossili. Questa definizione ab-braccia, quindi, gli spostamenti a piedie in bicicletta ma anche con mezzi dilocomozione più moderni come gli in-line-skate, la mountainbike, i pattini arotelle e il kickboard.

In Svizzera, il principale mezzo di trasporto è e resta... la scarpaConfederazione, Cantoni e Comuni vogliono far superare alla quota del traffico lento la soglia del 54 per cento.

sulla carreggiata.» Thomas Schweizerè convinto che basterebbero dei piccoliaccorgimenti per ottenere un gran saltodi qualità. «Analizzare i punti deboliaiuta a individuare le potenzialità.»

Un’opportunità per il settore calzaturiero svizzeroPer Michael Neugel, posizionare laSvizzera come Paese del traffico lentooffre «una grande opportunità al set-tore calzaturiero svizzero». Neugel èvicepresidente dell’Unione svizzera deicommercianti di calzature. Lo scorsoanno, l’industria della calzatura – che,schiacciata dalla strapotenza della con-correnza estera, punta sui mercati dinicchia e sui prodotti di qualità – ha ot-tenuto buoni risultati e ha aumentato ilfatturato del 2–3 per cento. Merito so-prattutto delle vendite di scarpe co-

mode e sane. Secondo Neugel, lasciarel’auto in garage e spostarsi facendoaffidamento sulle proprie gambe esu un comodo paio di scarpe coglie«l’essenza del nostro tempo».

Stando a un’indagine condottadall’Unione svizzera dei commer-

cianti di calzature, delle oltre40 milioni di paia di scarpe

del valore di 2,1 miliardi difranchi vendute ogni anno,il 30 per cento è costituitoda scarpe comode desti-

nate a clienti di età com-presa tra i 6 e i 95 anni.

A ravvivare il mer-cato ci ha pensatosoprattutto il du-raturo boom dellesneakers, ormaicon siderate delle

calzature presenta-bili anche in ufficio.

In media, ognifamiglia svizzeraacquista 6 paia discarpe all’anno, 4delle quali desti-nate alla donna.Neugel conclude: «Inegozianti di scarpe

continueranno a ri-volgere la loro atten-

zione prevalentementealla clientela femminile.»

Scarponcino da montagna leggero del calzaturificio «Kandahar», fondato nel 1932 daFritz von Allmen di Mürren. Per chi ama camminare in inverno cisono modelli foderati in agnellino. www.kandahar-vintage.com.(Foto: Regula Roost)

Spazi pubblici, sentieri e piazze cheinvogliano a passeggiare, una rete invitante e sicura di sentieri pedonalitracciati secondo un filo logico: sono questi i progetti che ogni tre oquattro anni l’associazione Mobilitàpedonale premia in collaborazionecon l’ATA e con l’Ufficio federale dellestrade. Quest’anno il concorso na-zionale intitolato «Flaneur d’Or»,giunto alla sua sesta edizione, mette

in palio un premio di 10 000 franchi. Per i loro interessanti piani di traffico,modelli e piani d’azione, Grenchen,Baar, Lyss, il complesso residenzialeLerchenberg a Zurigo, Basilea, Giubiasco, Soletta, Ginevra, ZurigoMobilspiele 2003, Berna/Köniz, Bösingen, Svitto, Unterstammheim,Winterthur, Burgdorf e Lucerna sisono aggiudicati riconoscimenti epremi per l’innovazione. (db)

Traffico pedonale di qualità

INSERZIONE

Mobilità Ottobre 2008 21

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Page 22: Il programma per l’efficienza energetica e per le energie ... · prove su strada della Svizzera in collaborazione con gli importatori d’automobili. Nelle prossime settimane potrete

1 Controllate nel Manuale d’uso qual èla pressione ottimale dei pneumaticidella vostra auto. In alcuni modelli ciòè riportato su un adesivo collocato al-l’interno della portiera o dello sportel-lino del serbatoio, nel box portaoggettio sull’aletta parasole. Per rendere la vettura più confortevole, i produttoriindicano valori inferiori che possonoessere aumentati di 0,2–0,3 bar senzadover rinunciare al comfort.

2 Controllate la pressione dei pneuma-tici almeno una volta al mese o natural-mente più spesso se viaggiate molto.(Ogni mese i pneumatici perdono 0,1 bardi pressione!)

3 Servitevi del compressore (a ruote oestraibile) presente presso ogni area diservizio.

4 Svitate la valvola a farfalla facendo at-tenzione che non si stacchi.

5 Infilate il raccordo del misuratoresulla valvola aperta e leggete la pres-sione sul quadrante. Se è troppo bassa,premete il tasto «più» fino a raggiun-gere il valore desiderato (più 0,2–0,3 barrispetto al valore indicato nel Manualed’uso). Se la pressione è troppo alta,premete il tasto «meno».

6 Riavvitate accuratamente la valvolaa farfalla.

7 Ogni tanto ricordatevi di controllareanche la pressione della ruota di scorta.

8 Possibilmente, misurate la pressionedelle gomme a freddo.

Jürg Thrier, esperto del centro tecnicoTCS, afferma: «Naturalmente, la pres-sione delle gomme dipende anche dallatemperatura esterna. Ad esempio, chid’estate si reca in Italia non deve spa-ventarsi se il calore fa gonfiare un po’troppo i pneumatici. L’importante, primadi partire per le vacanze, è adeguare la

pressione al carico. Indicazioni di que-sto tipo sono contenute nel Manualed’uso dell’auto.» E aggiunge: «D’inverno,la pressione dei pneumatici invernalipuò essere aumentata di 0,2 bar perchéquando la temperatura si abbassa, lapressione diminuisce lievemente.

Altre utili informazioni sono con-tenute nelle info-guide TCS «Pneu-matici estivi» e «Pneumatici invernali».(www.infotechtcs.ch)

I sistemi di controllo della pressione dei pneumatici sono una buona cosaNegli Stati Uniti hanno già riconosciutoe affrontato i problemi legati a una pres-sione insufficiente dei pneumatici.Conformemente all’ordinanza dell’au-torità statunitense per la sicurezza deltraffico, tutte le auto di nuova immatri-colazione a partire dal model year 2006devono essere dotate di un sistema dicontrollo della pressione dei pneuma-tici che fa accendere una spia in casodi gonfiaggio insufficiente.

Esistono tre diversi sistemi di con-trollo. Gli apparecchi più costosi misu-rano direttamente la pressione. Sono do-tati di una sonda di pressione o di tem-peratura e pressione situata all’internodel pneumatico. Il valore rilevato vienevisualizzato via radio sul cruscotto.

hanno superato Fr 1.90. Per quanto ri-guarda il gasolio, quest’anno tale sogliaè già stata ripetutamente superata conpunte di Fr. 2.10–2.20.

Ma fare attenzione alla pressione deipneumatici non è importante solo perl’elevato prezzo dei carburanti: infatti,se gonfiate al punto giusto, le gommedurano di più perché si usurano meno.

È pericoloso.È normale che i pneumatici perdano con-tinuamente un po’ di pressione, all’in-circa 0,1 bar al mese. Se non si sta at-tenti, dunque, presto ci si può ritrovarecon le gomme sgonfie. Ciò si ripercuotenegativamente sulla resistenza in velo-cità, sulla portata, sulla stabilità di mar-cia e sul comportamento del veicolo incaso di aquaplaning. Ad alta velocità,una pressione insufficiente dei pneu-matici può anche far sì che essi nonreggano più il carico e che quindi si ro-vinino fino a provocare incidenti. L’80per cento di tutti i guasti legati ai pneu-matici sono dovuti a una scarsa pres-sione di gonfiaggio.

Un altro aspetto importante è che ilsistema antibloccaggio (ABS) e il con-trollo elettronico della stabilità (ESP)dell’auto funzionano perfettamente solose i pneumatici sono correttamente gon-fiati!

È dannoso per il clima.I conti per l’ambiente sono presto fatti:ogni litro di benzina o gasolio rispar-miato vuol dire meno emissioni di CO2.Quindi, guidare con i pneumatici bengonfiati è anche una dimostrazione dibuon senso.

Cinque minuti al mese per l’am-biente – e per la vostra sicurezzaPrendete l’abitudine di controllare edeventualmente adeguare la pressionedei pneumatici almeno una volta almese, approfittando di una sosta al-l’area di servizio. Per tutti coloro chenon l’hanno mai fatto da soli (o che nonlo fanno più da tempo), ecco come si fa:

Secondo alcuni, tre auto su diecihanno i pneumatici sgonfi. Altriparlano addirittura del 90 % deiveicoli. E questo è un male sia perl’ambiente che per il portafogli. E per di più, è anche pericoloso.

Chi va in bici lo sa bene: se i pneuma-tici sono sgonfi, pedalare è più faticosoe il respiro diventa affannato. Insomma,c’è un maggior dispendio di energia.Questo vale anche per le auto, le moto,i trattori e gli autocarri, ovvero per tuttii veicoli dotati di ruote pneumatiche. Ilproblema dei pneumatici sgonfi è ri-masto nell’ombra per molto tempo.Oggi, invece, sempre più automobilistiriconoscono che essi comportano moltisvantaggi. Perché?

È costoso.Un’auto con i pneumatici sgonfi con-suma più carburante. E per ovvi motivi:meno aria c’è nella gomma, maggiore è lavariazione della superficie d’appoggioin fase di marcia perché, per sua na-tura, il pneumatico – che è rotondo – è co-stret to ad appiattirsi. Questa continuadeformazione della struttura del pneu-matico provoca una perdita di energiache tocca al motore compensare. Quandoil pneumatico è correttamente gonfiato,la sua superficie d’appoggio sulla stradaè grande come quella di una normalecartolina postale. Se la pressione digonfiaggio è troppo bassa, la superficied’appoggio è maggiore e la resistenzaal rotolamento aumenta.

Quanto si può risparmiare viaggiandocon i pneumatici correttamente gon-fiati? La risposta a questa domanda lafornisce Eco-Drive (un’organizzazionedi associazioni del traffico, offerenti dicorsi, enti federali e organizzazioni pri-vate) ed è impressionante: sul sito webdi Eco-Drive si può vedere un filmatoche mostra un’auto di categoria mediasul banco a rulli. Questo esperimentoha dimostrato che con una pressioneottimale delle gomme, si può tran-quillamente risparmiare mezzo litro di carburante ogni 100 km. (www.eco-drive.ch>Fahrsicherheit>Reifendruck)

Secondo Donatus Grütter dell’AMAG,se ci si discosta di 0,2 bar dalla pres-sione ottimale, già si spreca una certaquantità di carburante. Prendiamo, adesempio, una VW Golf con i pneuma-tici sgonfi (-0,5 bar rispetto alla pres-sione ottimale): ad ogni pieno, il pro-prietario di quest’auto spenderà ben trefranchi in più.

Nel gennaio 2004, un litro di benzinaalla pompa costava Fr. 1.30 circa, men-tre oggi ci stiamo avvicinando alla so-glia dei due franchi con prezzi che

Pffft…! Quand’è l’ultima volta che avetecontrollato la pressione dei pneumatici?Con i pneumatici sgonfi, si consuma più carburante e si viaggia meno sicuri.

I sistemi di misurazione indiretti, in-vece, sono dotati di sensori che ten-gono sotto controllo il numero di giridelle ruote. Questi sistemi sono già in-corporati in molti veicoli. Se una ruotaperde pressione, perde anche di scor-revolezza e quindi il numero di giri aumenta e il sistema individua una per-dita di pressione. Questi due sistemi dicontrollo della pressione dei pneuma-tici possono essere richiesti all’acquistodella vettura e quindi essere montati giàin fabbrica oppure possono essere in-stallati in un secondo momento.

Il terzo tipo di sistema consiste in unsemplice indicatore collocato sulla val-vola a farfalla. È economico e può essereinstallato in qualsiasi momento ma haun piccolo svantaggio: per effettuare lalettura è necessario scendere dall’auto.

A ciò che negli Stati Uniti è già ob-bligatorio per le auto nuove, da noi inEuropa non viene ancora riconosciutala stessa importanza. Tuttavia, ancheda noi, chi acquista un’auto nuova fa-rebbe ugualmente bene ad equipaggiarlacon un sistema di controllo della pres-sione dei pneumatici.

Naturalmente la pressione ottimaledei pneumatici è soltanto uno dei tantitasselli che compongono il mosaico di una guida sicura, rispettosa dell’am-biente ed economica. A tale scopo, la Quality Alliance Eco-Drive ha svilup-pato una tecnica di guida basata suipunti seguenti: ● accelerare rapidamente● passare al più presto alla marcia su-

periore e scalare il più tardi possibile ● guidare con la marcia più alta

● guidare con attenzione e senza inutili frenate/accelerazioni.

Chi si avvale regolarmente della tecnicadi guida Eco-Drive può risparmiare dal 10 al 15 per cento di carburante eguidare all’insegna di un maggior re-lax e di una maggiore sicurezza. Ogni anno, in Svizzera, oltre 60 000 automobilisti apprendono questa in-telligente tecnica di guida.(www.eco-drive.ch)

Eco-Drive, per una guida intelligente

Per conto dell’Ufficio federale del-l’energia e in collaborazione con laCoop Mineraloel AG, la Quality Alliance Eco-Drive sta attuando unacampagna su larga scala in favore di una corretta pressione di gonfiag-gio dei pneumatici. Dal prossimo autunno fino al 4 luglio 2009, pressole aree di servizio Coop Pronto, teamspeciali controlleranno la pressionedei pneumatici e all’occorrenza lacorreggeranno immediatamente. Ilservizio è gratuito. Inoltre, sul postovi verranno fornite informazioni importanti sulla pressione dei pneu-matici del vostro veicolo.

Dove e quando?Per sapere in quali giorni e a qualeora saranno all’opera i team dellearee di servizio Coop Pronto della vo-stra regione, vi rimandiamo al sitowww.coop-pronto.ch.

Campagna allapompa presso le aree di servizioCoop Pronto

Misurare la pressione dei pneumatici nell’area di servizio una volta al mese fa bene all’ambiente e al portafogli. Inoltre, va a tutto vantaggio delperfetto funzionamento del sistema antibloccaggio (ABS) e del controllo elettronico della stabilità (ESP) dell’auto.

22 Ottobre 2008 Mobilità

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La receptionist si alza in piedi e sor-ridendo spiega: «Naturalmente un’uti-litaria consuma meno di qualsiasi altravettura. Nel Catalogo dei consumi delTCS troverà un elenco di tutte le vet-ture nuove vendute in Svizzera e il re-lativo consumo, come pure la loro sud-divisione in classi di efficienza. In pra-tica, viene calcolato il consumo rispettoal peso complessivo – non solo delle uti-litarie, naturalmente. Ha presente l’ade-sivo a bande colorate applicato suglielettrodomestici nuovi, dove sono indi-

cati la potenza e il consumo di lavatricio frigoriferi? Nelle auto questi dati sitrovano sempre dietro il parabrezza…vede, qui. Se desidera prendere un caffèal bar qui dietro mentre aspetta che ilvenditore si liberi, faccia pure.» L’in-viato speciale per l’energia ringrazia perle informazioni e prosegue il suo giro.

Niente station-wagon. E un’ibrida?Lungo una delle più frequentate straded’uscita dalla città l’inviato speciale visita un altro grande concessionario diautomobili. A destra e a sinistra la stradaè fiancheggiata da enormi padiglionivetrati. «È qui per la riparazione?» glichiede un uomo in tuta blu. Ma poi ag-giunge: «Scusi, l’ho scambiata per un’al-tra persona. La venditrice è là dietro.»Tra le auto in esposizione c’è una scri-vania con un computer. Una donna stasistemando delle scartoffie. «Buongiorno, posso esserle utile? Attual-mente non trattiamo station-wagon»,spiega, «oggi sono molto più richiestele monovolume, ma forse per lei è unpo’ troppo grande. Le mostro un paiodi modelli con un bagagliaio spaziosoe poi deciderà lei se li trova interes-santi o meno.» L’inviato speciale per

mente ad alto regime. Con un consumomedio di 7 litri di gasolio ogni 100 km,non dovrà temere più di tanto la sostaalla stazione di servizio. Ma c’è unaspetto che deve considerare: un dieselimpiega più tempo a carburare. Non hasenso comprarsi un diesel solo per an-dare a fare la spesa a poche centinaiadi metri da casi o per fare brevi sposta-menti nel circondario o, ancora, soloper percorrere poche migliaia di chilo-metri all’anno. In tal caso, è meglio op-tare per un benzina.»

Il suo discorso non fa una grinza.L’inviato speciale per l’energia lascia laconcessionaria con dépliant e listinoprezzi in mano ma è curioso di sentirealtri pareri.

Uno sguardo alle utilitarieProprio lì accanto c’è un’esposizione diutilitarie. Anche lì c’è un gran movi-mento: i venditori sono tutti impegnatie discutono con i clienti accanto alleauto dalle portiere aperte. Al bancodella receptionist ci sono due pile diopuscoli: il Catalogo dei consumi delTCS e il dépliant pubblicitario delnuovo modello a basso consumo il cuimotore si spegne automaticamente ognivolta che la vettura si ferma.

L’inviato speciale per l’energiaalla ricerca dell’auto giusta. Magari una station-wagon – contanto spazio di carico e un motore che non consumi troppo.

PremessaLa cassetta della posta contiene una co-municazione importante: l’ordine del-l’Ufficio della circolazione di effettuareil collaudo. L’inviato speciale per l’ener-gia sa che è la fine. Il meccanico l’avevaavvertito: «La tua auto cammina an-cora, ma scordati che possa superare ilprossimo collaudo. L’elenco delle coseche non vanno è lungo come lo scon-trino della spesa del fine settimana. Leriparazioni ti costeranno almeno comedue settimane bianche.» Con un po’ dimalinconia, il nostro inviato specialeripensa ai viaggi, alle avventure e ai chi-lometri percorsi assieme.

Come sarà la sua nuova auto? Recen-temente un amico gli ha confessato chepreferisce lasciare in garage la sua sta-tion-wagon sportiva nera e spostarsicon l’utilitaria della moglie che con-suma la metà. Ma un’utilitaria è troppopiccola per l’inviato speciale per l’ener-gia che, oltre a viaggiare spesso per la-voro, quando parte con la famiglia deveportarsi dietro parecchi bagagli. Luivorrebbe un’unica vettura e soprattuttoche consumi poco. Riuscirà a trovarla?Comprare un’auto è un po’ come met-tersi alla ricerca di una nuova casa. Visi troverà bene o il nuovo vicino co-mincerà a disturbarlo già la prima nottefacendo rumore alle quattro e mezzodel mattino? Insomma, la nuova auto glifarà venire il mal di schiena già dopo ilprimo lungo viaggio?

Un motore come si deveIl giorno dopo, l’inviato speciale perl’energia si reca presso la concessiona-ria più vicina e piazza l’auto nel par-cheggio riservato ai clienti. Le saraci-nesche sono alzate e il sole del mattinoinonda di luce l’officina. Al suo internoi meccanici sono indaffarati a esami-nare la parte inferiore di un’auto, unfurgoncino consegna una partita dipezzi di ricambio e dappertutto risuo-nano rumori metallici. L’inviato spe-ciale per l’energia apre la porta delloshow-room ed entra in un atrio vetratodall’alto soffitto.

Utilitarie, station-wagon, monovo-lume, auto sportive e pick-up fannobella mostra di sé. Un venditore dà con-sigli a un gruppetto di tre donne, un al-tro mostra una monovolume a una cop-pia mentre i bambini urlanti salgono escendono dalla vettura. L’inviato spe-ciale si siede su una comoda poltron-cina proprio accanto all’ingresso. Sultavolinetto davanti a lui un cesto dimele fresche, riviste automobilistiche edépliant. Poco distante, l’angolo per ibambini con un piccolo tavolo da dise-gno e alcune macchinine a pedali.

Finalmente, uno dei venditori si li-bera. Indossa un paio di jeans e una ca-micia a scacchi stile boscaiolo e lo sa-luta con una poderosa stretta di mano.Dopo aver ascoltato la richiesta dell’in-viato speciale per l’energia, il venditoregli chiede che tipo di auto possiede equanti chilometri percorre all’anno,dopo di che lo invita a seguirlo: «Vengadi là con me, penso di avere l’auto chefa per lei. Vede, è un’auto molto spa-ziosa. Le consiglio il motore di 2 litri,anche per una questione di sicurezza.Immagini di dover sorpassare un trat-tore che sta trainando un rimorchio ca-rico di fieno. Con un motore così le ba-sta premere un po’ sull’acceleratore persuperarlo, mentre con un motore menopotente impiegherebbe più tempo asorpassare, quindi sarebbe costretto arestare più a lungo nella corsia oppo-sta, ovvero in zona pericolo, e nel frat-tempo potrebbe sopraggiungere un vei-colo. Se percorre spesso strade in salita,le serve un po’ di potenza altrimentiandrà a passo di lumaca. E in autostradaconsumerà di meno perché il motorenon sarà costretto a girare continua-

Oggi chi cerca un’auto che consumipoco può trovarla L’inviato speciale per l’energia ha dedicato un’intera giornata alla ricerca di un’auto a basso consumo.

In ricognizione con l’inviato speciale per l’energia Ottobre 2008 23

l’energia sale su alcuni modelli, si famostrare come si abbassano i sedili posteriori. L’ultima delle auto in fila èsistemata su un piedistallo di plasticarotondo. «Vuole vedere la nostra autoibrida?» Si tratta di un’auto di mediacategoria con motore elettrico e a ben-zina. Consuma poco, come un’utilitaria.L’inviato speciale lascia che gli spie-ghino la nuova tecnologia ma trova cheil vano di carico sia un po’ troppo pic-colo.

A lezione di aerodinamica«Sa, non è la prima persona che michiede un modello a basso consumooggi», confessa il venditore di un’altraconcessionaria. Il sole del pomeriggiosplende nell’ampia sala vetrata riscal-dandola. «Per ogni modello da noitrova una variante diesel e una a ben-zina in cambio di un modesto sovrap-prezzo. Che cos’ha di diverso? Il motoreè stato ottimizzato, i pneumatici sonopiù stretti e la speciale mescola digomma riduce la resistenza al rotola-mento. Le aperture della griglia del ra-diatore sono più piccole del normale egli specchietti retrovisori più aerodi-namici. Inoltre, la parte inferiore del-l’auto è rivestita per evitare che, comeaccade in altri modelli, il vento incon-tri resistenza nei tubi e nelle diverseparti costruttive formando dei muli-nelli che rallentano la vettura, soprat-tutto ad alta velocità. Basti pensare alleauto da corsa la cui carrozzeria lisciapermette loro di sfrecciare in pista adaltissima velocità.»

Un mezzo intelligente: la bicicletta a pedalata assistitaL’inviato speciale per l’energia visitaanche altre concessionarie per poi con-cludere il suo giro da un rivenditore dibiciclette. Una conoscente gli ha rac-contato di aver recentemente acqui-stato una bici a pedalata assistita cheutilizza tutti i giorni per andare al lavoro.Per lei, i cinque chilometri dell’andatanon rappresentavano un problemanemmeno prima, ma l’erta salita del ritorno era troppo faticosa. È qui cheentra in gioco il motorino elettrico.«Per quest’anno sarà difficile», dice lavenditrice, «ma se la prossima prima-vera vorrà spostarsi con la bicicletta apedalata assistita, è meglio che la ordiniora perché la lista d’attesa è lunga. Ma,se preferisce, prima può fare un giro diprova o noleggiarne una.»

Resoconto di una giornata interessanteNel suo giro l’inviato speciale perl’energia ha appreso e osservato moltecose: oggi chi cerca una vettura checonsumi poco può tranquillamente tro-varla. Ma quando si chiede un’alterna-tiva al motore a benzina o diesel, moltirivenditori si mostrano titubanti o ad-dirittura contrari, nonostante le marcheche rappresentano offrano modelli al-ternativi di serie. A questo proposito,può essere di aiuto la pagina Internete-mobile.ch dove trovate un elenco deirivenditori che tengono vetture diprova alimentate da carburanti alter-nativi, convinti della loro validità.

Se non si ha necessariamente biso-gno di una vettura nuova, ma di un’autoecologica che consumi poco, si può ricorrere al motore di ricerca di eco-car4you.ch immettendo il tipo e laquantità di carburante che si desideraconsumare.

Per finire, l’inviato speciale perl’energia si domanda quale sia il carbu-rante migliore, quello che presenta menosvantaggi. Dopo aver letto una monta-gna di relazioni e dépliant pubblicitarisull’argomento, giunge alla conclusioneche non tutti gli esperti la pensano allastessa maniera. A quanto pare, il carbu-rante veramente pulito è solo quelloche non viene utilizzato.

L’inviato speciale Manuel Joss è architetto dipl. ETH/EPFL oltre cheuna persona estremamente curiosa.Gira la Svizzera per conto dell’Edi-zione straordinaria e, con fare spon-taneo, chiede alla gente che cosa sta facendo per migliorare l’efficienzaenergetica. Le sue esperienze e osservazioni rispecchiano la realtàdel nostro Paese.

L’inviato speciale per l’energia

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Qui potete provare le auto energeticamente efficienti

6500 BellinzonaVOLKSWAGENAMAG Automobili e motori SAAMAG RETAILVia S. Gottardo 71, 6500 Bellinzona 5Telefono 091 820 60 40

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6532 CastioneSUBARUGarage Pellandini SAVia Cantonale 5, 6532 CastioneTelefono 091 829 29 59

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6533 Lumino-CastioneOPELAutodono SAVia Quatorta, 6533 LuminoTelefono 091 829 36 02

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6535 RoveredoDAIHATSUGarage Bucher WalterVia Cantonale, 6535 RoveredoTelefono 091 827 33 21

6537 GronoHYUNDAIGarage Albizzati SAstrada cantonale, 6537 GronoTelefono 091 827 11 22

6557 CamaMITSUBISHIGarage Molera S.A.G.L.Via Cantonale, 6557 Cama

6572 QuartinoCADILLAC, DAIHATSU, OPELAuto Luserte SAVia Luserte 2, 6572 QuartinoTelefono 091 851 90 10

6593 CadenazzoVOLKSWAGENGarage Piergiorgio Nessi6593 CadenazzoTelefono 091 858 15 10

Garage Ricca SA �Via Monte Ceneri, 6593 CadenazzoTelefono 091 858 11 15

VOLVOGarage Tarcisio Pasta SA, Agenzia VolvoVia Monte Ceneri 1, 6593 CadenazzoTelefono 091 850 20 20

6592 S. AntoninoSEATDi Leo Motors SAVia Stazione, 6592 S. Antonino Telefono 091 857 57 70

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HONDAGarage Runner Car SaglVia Cantonale, 6594 ContoneTelefono 091 858 35 68

6595 RiazzinoCITROËN, MITSUBISHIAuto Chiesa SAVia Cantonale 63, 6595 RiazzinoTelefono 091 850 50 10

HYUNDAIAuto Fontile SAAlla Bolla, 6595 RiazzinoTelefono 091 840 93 83

SUBARU, SUZUKIGarage Luca DomenighettiVia Cantonale, 6595 RiazzinoTelefono 091 859 34 24

MERCEDESWinteler & Co SAVia Cantonale 32, 6595 Riazzino

6596 GordolaAUDI, ŠKODATOGNETTI AUTO SAVia San Gottardo 139, 6596 GordolaTelefono 091 735 15 50

VOLKSWAGENTOGNETTI AUTO SAVia San Gottardo 139, 6596 GordolaTelefono 091 735 16 90

6600 LocarnoCITROËNAuto Lonni SaglVia S.Balestra 44, 6600 LocarnoTelefono 091 751 13 53

FORDBelcar S.A.Via S. Balestra 27, 6600 LocarnoTelefono 091 756 60 20

SUZUKIGarage Campagna SaglVia V. D’Alberti 15, 6600 LocarnoTelefono 091 752 39 40

PEUGEOTGarage BianchettiPiazza Castello, 6600 LocarnoTelefono 091 751 44 93

FIAT, LANCIAGarage Starnini SAVia Sempione 12, 6600 Muralto-LocarnoTelefono 091 743 33 55

CHEVROLET, OPELSant’ Antonio Car SAVia Vallemaggia 16, 6600 LocarnoTelefono 091 756 60 10

6612 AsconaDAIHATSU, TOYOTAAuto Storelli SAVia Locarno 15, 6612 AsconaTelefono 091 785 80 60

VOLKSWAGENGarage Buzzini SAVia Locarno 20, 6612 AsconaTelefono 091 791 24 14

KIA, SUBARUGarage Cristallina SAVia Circonvallazione 3, 6612 AsconaTelefono 091 791 13 20

OPELGarage MaggioniRotonda Ponte Maggia, 6612 AsconaTelefono 091 791 18 78

HONDAGarage Parsifal SAVia Circonvallazione 2, 6612 AsconaTelefono 091 792 17 07

HYUNDAIMoscia S.A.Via Collinetta 127, 6612 AsconaTelefono 091 791 44 34

SEATSant’Antonio-Car SAVia Locarno 97, 6612 Ascona Telefono 091 785 80 60

6616 LosoneDAIHATSUAuto DaylaVia Truscio 10, 6616 LosoneTelefono 091 791 83 16

MERCEDESWinteler & Co SAVia dei Patrizi 1, 6616 Losone

6648 MinusioMAZDAGarage Jolly-Car SAVia San Gottardo 153, 6648 MinusioTelefono 091 743 41 33

OPELGarage Rally SAVia Remorino 20, 6648 MinusioTelefono 091 743 33 06

BMW, MINIGarage Rivapiana SAVia Rinaldo Simen 56, 6648 MinusioTelefono 091 735 89 31

6674 SomeoVOLKSWAGENAUTO MATTEI6674 SomeoTelefono 091 753 12 38

6703 OsognaHONDAGarage Mondauto Daniele Arioli6703 OsognaTelefono 091 863 25 03

HYUNDAIGarage Pironaci SAVia Cantonale, 6703 OsognaTelefono 091 863 43 20

Incredibile: sul mercato svizzero vengono pro-poste 895 auto compatibili con l’ambiente appar-tenenti alla categoria di efficienza A. L’elencodelle vetture A al sito www.etichettaenergia.chè lungo quasi cinque metri e contiene pagine epagine di berline, station wagon, minivan e ca-briolet che consumano solo da quattro a sei litriogni 100 km. Alcune consumano addiritturameno di quattro litri.

Quando acquistate un’auto, occhio all’etichetta-EnergiaGrazie a questa vasta scelta, oggi per chi deve ac-quistare una nuova auto è facile trovare un mo-dello amico del clima che consuma due, tre oquattro litri di carburante in meno. Cogliete alvolo questa opportunità, perché oggi prende ilvia la più grande campagna di prove su stradadella Svizzera. Nelle prossime settimane ognunadi queste concessionarie avrà a disposizione al-meno una vettura di categoria di efficienza A daprovare su strada. Mettetevi comodi, dunque, edivertitevi a bordo di un’auto con minori emis-sioni di CO2.

Prima di andare in concessionaria, tele-fonate per fissare la data della prova sustrada, in questo modo, eviterete di trovare la vettura di prova già impegnata.

www.etichettaenergia.chL’etichettaEnergia contiene informazioni sulconsumo di carburante, sulle emissioni di CO2 esull’efficienza energetica di un’automobile. Alsito Internet di SvizzeraEnergia troverete tutti idati relativi a ogni marca e modello. E potretescaricare il catalogo dei consumi pubblicato dalTCS e da SvizzeraEnergia, comprendente anche la topten dei veicoli di ogni categoria, dalle micro-car alle cabriolet.

� Le concessionarie contrassegnate da un aste-risco figurano anche nell’elenco delle concessio-narie pubblicato dall’Associazione svizzera deiveicoli stradali elettrici ed efficienti (e-mobile) edispongono almeno di un veicolo di prova adalimentazione ibrida, elettrica, a metano oa bioetanolo. Troverete l’elenco completo etutti i dettagli al sito www.e-mobile.ch.

Continua a pagina 25

24 Ottobre 2008 Auto amiche del clima

Page 25: Il programma per l’efficienza energetica e per le energie ... · prove su strada della Svizzera in collaborazione con gli importatori d’automobili. Nelle prossime settimane potrete

Auto amiche del clima Ottobre 2008 25

6814 CadempinoSUZUKIGarage Sport Lugano SAVia Cantonale 7, 6814 CadempinoTelefono 091 966 26 16

6818 MelanoVOLKSWAGENCalderari SA Garage Nord-SudVia Cantonale, 6818 MelanoTelefono 091 640 10 30

6828 BalernaDAIHATSUGarage Bonfanti SAVia San Gottardo 44, 6828 BalernaTelefono 091 690 18 22

MAZDAGarage Tarcisio Pasta SAVia Sottobisio 22, 6828 BalernaTelefono 091 695 56 60

CITROËN, SUBARUGarage Tarcisio Pasta SAVia San Gottardo 47, 6828 BalernaTelefono 091 695 85 00

FORDGarage Tarcisio Pasta SAVia Sottobisio 22, 6828 BalernaTelefono 091 695 56 60

BMW, MINIRolando Agustoni SAVia San Gottardo 6, 6828 BalernaTelefono 091 683 33 53

HYUNDAISolc Auto Sagl.Via San Gottardo 10, 6828 BalernaTelefono 091 682 18 22

6833 VacalloSUZUKIAuto Più SaglVia dei Lauri 2, 6833 VacalloTelefono 091 682 93 68

6834 Morbio InferioreCHEVROLET, OPEL, SAABAUTOPASTA SACentro Corona, 6834 Morbio InferioreTelefono 091 640 44 30

HONDAGarage Carrozzeria Pemocar SAVia Maestri Comacini 12, 6834 Morbio InferioreTelefono 091 683 13 38

6850 MendrisioDAIHATSUGarage BinaghiVia Franchini, 6850 MendrisioTelefono 091 646 17 68

TOYOTAGarage Bonfanti SAVia Morée 6, 6850 MendrisioTelefono 091 646 42 22

MITSUBISHI, SUZUKIGarage Cadei SAVia Vignalunga 3, 6850 MendrisioTelefono 091 646 74 16

HYUNDAIForestauto SAVia Mola, 6850 MendrisioTelefono 091 646 81 65

CITROËNNuova Tre Antenne Auto SA �Via C. Maderno 49, 6850 MendrisioTelefono 091 646 24 48

MERCEDESMercedes-Benz Automobili SAVia Borromini 5, 6850 Mendrisio

6852 Genestrerio-MendrisioKIAAutospazio SA Gianni Pasta & FigliVia Campagnadorna, 6852 GenestrerioTelefono 091 647 31 37

NISSAN, PEUGEOTGarage Carlo Steger SA Via Adorna, 6852 Genestrerio-MendrisioTelefono 091 641 70 70

VOLVOCarlo Steger SA AutomobiliVia Adorna, 6852 Genestrerio-MendrisioTelefono 091 647 15 81

6883 NovazzanoHONDAGarage Giovanni FelicianiVia Roncaglia 1, 6883 NovazzanoTelefono 091 683 30 45

6900 LuganoŠKODA, VOLKSWAGENAMAG Automobili e motori SAAMAG RETAILVia Monte Boglia 24, 6900 LuganoTelefono 091 973 33 33

DAIHATSUAmicar SA AutomobiliVia Sonvico 17, 6900 Lugano-ResegaTelefono 091 935 05 60

CITROËNBemauto S.A.Via Sorengo 11, 6903 LuganoTelefono 091 966 31 76

CITROËNGarage BogliaVia Monte Boglia 8, 6900 LuganoTelefono 091 971 85 25

PEUGEOTGarage Camenisch SAResega di Cornaredo, 6904 LuganoTelefono 091 935 05 55

MITSUBISHIGarage Pico SAVia Pico 17, 6900 Lugano

MITSUBISHIGarage ScaramozzaVia San Gottardo 6, 6900 Lugano

6906 Cassarate-LuganoFORDAutocentro M. Vismara SAVia Concordia 2, 6906 Lugano-CassarateTelefono 091 971 26 14

ALFA ROMEO, LANCIAGarage Castagnola SAVia Maggio 10, 6906 Lugano-CassarateTelefono 091 973 32 32

TOYOTAGarage LidautoSAVia del Tiglio 9, 6906 Cassarate-LuganoTelefono 091 972 67 51

BMWVanossi SAVia Vicari 12, 6906 Lugano CassarateTelefono 091 973 22 22

6915 Noranco-LuganoFORD, KIA, LEXUS, MITSUBISHI, SUZUKI,TOYOTA, VOLVOEmil Frey SA Auto-Centro Noranco �Via Cantonale, 6915 Noranco-LuganoTelefono 091 960 96 96

MERCEDESMercedes-Benz Automobili SAVia Pian Scairolo 31, 6915 Pambio-Noranco

CITROËNNoranco Zampetti S.A.Via Del Piano 13, 6915 NorancoTelefono 091 994 57 42

SUBARUSonico Automobili SAVia Cantonale, 6915 NorancoTelefono 091 985 69 69

6916 GranciaDAIHATSUNorancar SAVia Cantonale-Barbengo 4, 6916 GranciaTelefono 091 994 18 66

HYUNDAILochi Car SAVia Cadepiano 38, 6916 GranciaTelefono 091 994 45 69

HONDARacing Car SA6916 Grancia-LuganoTelefono 091 994 55 71

6928 MannoDAIHATSUCanam CarVia Vedeggio 3, 6928 MannoTelefono 091 605 31 04

6932 BreganzonaSEATAMAG Automobili e motori SAAMAG RETAILVia S. Carlo 4, 6932 BreganzonaTelefono 091 961 21 71

AUDIAMAG Automobili e motori SACentro Audi AMAG BreganzonaVia S. Carlo 6, 6932 BreganzonaTelefono 091 961 21 81

6933 MuzzanoSUZUKIGarage Vedeggio SAPiodella, 6933 MuzzanoTelefono 091 994 71 10

HYUNDAIRobbiani Automobili SAVia Piodella 9, 6933 MuzzanoTelefono 091 612 48 10

6934 BioggioSMARTWinteler & Co SAVia Pianon 1, 6934 BioggioTelefono 091 985 29 20

6942 Savosa-LuganoFIAT, LANCIAGarage Bernasconi SAVia San Gottardo 143, 6942 Savosa-LuganoTelefono 091 961 81 81

6943 VeziaMERCEDESMercedes-Benz Automobili SAVia Kosciuszko 1, 6943 Vezia

6944 CuregliaCITROËN, CHEVROLETCastelli e Perucchi SAVia Cantonale 8, 6944 CuregliaTelefono 091 966 66 11

6950 TessereteVOLKSWAGENGarage Carrozzeria Maffeis SAVia Cantonale, 6950 TessereteTelefono 091 943 24 57

6952 CanobbioCHEVROLET, OPELAmicar SAVia Sonvico 17, 6952 CanobbioTelefono 091 935 05 60

SAABAutocentro M. Vismara SAVia Sonvico 2, 6952 Canobbio-LuganoTelefono 091 940 68 33

MAZDAAutoresega SAGLVia Sonvico 3a, 6952 CanobbioTelefono 091 942 01 55

6962 Lugano-ViganelloMAZDAGarage CrottaVia Merlina 8, 6962 ViganelloTelefono 091 972 18 28

OPELGarage Sport Lugano SAVia alla chiesa 2, 6962 ViganelloTelefono 091 971 27 55

KIAGarage Twin Car ServiceVia al Campanile 1, 6962 Lugano-ViganelloTelefono 091 972 70 40

VOLVOSilvagni automobili SAVia Merlina 18, 6962 Lugano-ViganelloTelefono 091 971 27 71

6963 PregassonaBMW, MINICencini SAVia Ceresio 2, 6963 Lugano PregassonaTelefono 091 971 28 26

NISSANGarage Stadio SA Via delle Scuole 496963 Lugano-PregassonaTelefono 091 940 48 36

SUZUKIGrifone Autofficina SaglVia Fola 13, 6963 PregassonaTelefono 091 972 25 16

6964 Davesco-SoragnoMITSUBISHICiccone S.a.g.l.Via Sonvico, 6964 Davesco

HYUNDAIGarage Boffelli SAStrada Ponte di Valle 9, 6964 Davesco-SoragnoTelefono 091 942 13 22

6982 AgnoHONDARobbiani Automobili SAVia Lugano 8, 6982 Agno-LuganoTelefono 091 612 48 00

6982 Serocca d’AgnoTOYOTABoschetti ClaudioVia alla Campagna, 6982 Serocca d’AgnoTelefono 091 605 33 30

6710 BiascaŠKODAAMAG Automobili e Motori SAVia Chiasso 5, 6710 BiascaTelefono 091 862 18 55

KIA, SUBARUDevittori all cars plus SAVia Chiasso 21, 6710 BiascaTelefono 091 862 58 05

CITROËNDi Ascenzo SAVia Prada 1, 6710 BiascaTelefono 091 862 35 81

TOYOTAGarage Biauto SAVia Chiasso 21a, 6710 BiascaTelefono 091 862 51 31

MITSUBISHIGarage Di Ascenzo SAVia Prada 1, 6710 Biasca

ALFA ROMEO, FIAT, LANCIAGarage Giorgio SAVia Lugano 17, 6710 BiascaTelefono 091 862 43 50

BMW, MINIPino Vescovi SAVia Chiasso 16, 6710 BiascaTelefono 091 862 52 52

6715 DongioOPELGarage Val Sole Sagl Lorenzo ArcioniVia Cantonale, 6715 DongioTelefono 091 871 15 07

6742 PollegioSUZUKIDevittori Ilario e Alfiero6742 PollegioTelefono 091 862 17 27

6743 BodioOPELGarage J. RussoVia Cantonale, 6743 BodioTelefono 091 864 21 27

6760 FaidoVOLKSWAGENGarage Karpf & Co6760 FaidoTelefono 091 866 11 51

6775 AmbriSUZUKIGarage Erta SA6775 AmbriTelefono 091 868 17 01

6780 AiroloDAIHATSUGarage Brasi SAVia San Gottardo, 6780 AiroloTelefono 091 869 11 77

SUBARUGarage Marco WolfisbergVia San Gottardo, 6780 AiroloTelefono 091 869 10 55

6814 LamoneBMW, MINIAll Cars SAVia Vedeggio, 6814 LamoneTelefono 091 966 76 71

MAZDAGarage Autotris SASerta, 6814 LamoneTelefono 091 945 34 22

6818 MelanoTOYOTACremona Rolando GarageStrada Cantonale, 6818 MelanoTelefono 091 648 25 66

6804 BironicoSUZUKIGarage Mari Birmo SA6804 BironicoTelefono 091 946 44 51

Continua da pagina 24

Qui potete provare le auto energeticamenteefficienti:

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Un momento del safari fotografico notturno: la casa a schiera a sinistranon è isolata, quella a destra invece è coibentata. Alla termocamera non sfugge nulla: dietro alle imposte chiuse, la finestra al primo piano èrimasta aperta. Una buona immagine termografica deve riportare sulbordo la banda spettrale e la data dello scatto. Solo con questi dati allamano, l’esperto può valutare correttamente la dispersione termica visualizzata. (Foto: QC-Expert)

estrae dal dossier, dove sono annotatitanti altri dati sulla costruzione, sulle fi-nestre, sul riscaldamento, sul consumoenergetico e persino sulla temperaturadelle singole stanze.

Zoomare… a piediI committenti del lavoro hanno ricevutoistruzioni precise per evitare di doversaltare giù dal letto nel cuore dellanotte: finestre chiuse, imposte e tappa-relle aperte, cane rigorosamente incasa. Anche i vicini sono stati avvisatiche quella notte potrebbero vederequalcuno aggirarsi intorno alla casa.Aggirarsi non è esattamente la parolagiusta perché Christoph Tanner schizzaletteralmente da un angolo all’altro delgiardino, salta siepi e si arrampica suimuri per inquadrare meglio l’oggettodella sua indagine. E c’è un motivo percui fa tutto questo: la sua termocameraprofessionale vede tutto ma non è dotatadi zoom né di obiettivi intercambiabili.

Se non riesce a inquadrare bene lacasa, Tanner è costretto a indietreg-giare di qualche metro per ritrovarsimagari il passo sbarrato dal muro delgiardino del vicino. La procedura si ri-pete per tutti e quattro i lati della casa,poi si passa ad alcuni dettagli della can-tina e del tetto. Il tutto avviene così ra-pidamente che la fotografa che si affannadietro a Tanner riesce a scattargli unafoto solo alla terza casa.

L’equazione «rosso = cattivo isolamento» porta spesso a inter-pretazioni sbagliateQuando risaliamo in macchina ab-biamo il tempo per qualche spiega-zione. Tanner è appassionato di termo-grafia anche se in realtà è architetto,nonché esperto di energia e soprattuttodi danni alla sostanza edilizia. Anche itribunali ricorrono alle sue vaste cono-scenze in materia. Per questo, Tannerè sempre così preciso.

Un’immagine termografica raffigurala temperatura superficiale di un datooggetto. La sua radiazione termica, invi-sibile all’occhio umano, viene calcolatanella banda infrarossa e viene visualiz-zata. In effetti, la termocamera fornisceuna matrice numerica con determinati

valori di temperatura che poi, messi in-sieme, danno vita a un’immagine solograzie al software. A ogni pixel, a secondadella temperatura, corrisponde un de-terminato colore.

Le termocamere possono visualiz-zare differenze di temperatura fino a undecimo di grado Celsius. Regolando ivalori minimi e massimi sulla scala cro-matica della temperatura è possibilevariare la sensibilità. È così che si de-termina la maggiore o minore ampiezzadella gamma di temperature da visua-lizzare con l’immagine. Modificando leregolazioni, quindi, dallo stesso scattosi possono ottenere immagini termo-grafiche completamente diverse.

L’obiettivo di Christoph Tanner èrealiz zare immagini incisive ma nonesagerate con un’abile regolazione dellabanda spettrale. Anche le migliori fine-stre isolanti possono apparire rosse sul-l’immagine termografica se la bandaspettrale è stata regolata in modo troppo

Safari fotografico notturno per il Weinland zurighesePer capire bene che cos’è la termogra-fia, abbiamo seguito uno dei massimiesperti in materia in uno dei suoi safarifotografici notturni. Siamo fortunati.Le previsioni del tempo non pro-met tono niente di buono: «Oggi moltonuvoloso con piogge intermittenti so-prattutto sul versante alpino nord-orientale, fenomeni in attenuazionenella seconda metà della notte». Con-dizioni ideali per Christoph Tannerdella QC-Expert AG di Dübendorf,un’azienda spin-off dell’EMPA.

Se il cielo non è stato coperto ancheil giorno precedente, Tanner non simette all’opera nemmeno in alta sta-gione. Il calore residuo accumulato daimuri potrebbe falsare le immagini ter-mografiche anche a distanza di dodiciore. La pioggia prevista per la sera nonlo preoccupa, primo, perché lui si metteall’opera solo dopo la mezzanotte e, se-condo, perché il meteorologo al qualetelefona ogni giorno ha previsto solodelle pioggerelle sul Weinland – un fattore che disturba le foto meno, adesempio, di una notte stellata.

Il lavoro inizia all’una e un quartodel mattinoIncontriamo Tanner sul parcheggio diuna piscina alla periferia di Winterthur.L’ultimo autobus entra nell’autorimessae tutt’attorno le luci sono ormai spente.È buio pesto e fa molto freddo. Tannerci aveva avvisati consigliandoci di in-dossare un giaccone pesante e degli sti-vali. All’una e un quarto in punto arrivauna vecchia station-wagon e il reportersi accomoda sul sedile posteriore per-ché su quello anteriore è stato allestitoun vero e proprio ufficio ambulantecon tanto di termocamera accurata-mente riposta in una speciale scatolatermica a temperatura stabilizzata.

Si parte subito perché, nel giro che cicondurrà a Rafz, Tanner deve realizzaredodici servizi. Il navigatore satellitareci indica la strada verso la prima casa.È talmente buio che non si riescono aleggere nemmeno i numeri civici. Peressere sicuro che si tratti della casa giu-sta, Tanner dà un’occhiata a una foto che

Ripresa in una foto termografica,anche una qualsiasi casa svizzerapuò far venire in mente le vario-pinte serigrafie di Andy Warholcon l’effigie di Marilyn Monroe edi altri personaggi famosi. Unistante di incertezza e poi ancheun non addetto ai lavori riesce a riconoscere in quelle macchie dicolore un volto noto o magari lapropria casa. Ma per interpretarecorrettamente un’immagine termo-grafica occorrono una grandeesperienza e una solida prepara-zione.

L’idea di mettere in evidenza i punti de-boli dell’isolamento con una termo-camera a infrarossi è geniale. Una seriedi foto scattate in poco tempo rendesuperflue centinaia di misurazioni e inpiù consente di visualizzare il risultato.Ecco perché le immagini termografichesono ormai così richieste. E i prezzi sistanno sciogliendo come neve al sole.Alcuni fornitori di energia offrono ailoro clienti immagini termografiche aprezzi scontati accollandosi spesso granparte dei costi.

I prezzi oscillano da 100 a più di 1000 franchiNon capita spesso di eseguire un inca-rico ad hoc per una singola casa unifa-miliare. Normalmente i mandati vengonoraggruppati per regioni per contenerei costi di trasferta. Le offerte più con-venienti si aggirano intorno ai 99.90franchi.

Chi è disposto a investire qualchecentinaio di franchi affidandosi aun’impresa che gode di buona fama tragli ad detti ai lavori, riceverà non solouna serie di immagini impeccabili maanche un rapporto tecnico, quasi piùimportante delle foto stesse. Infatti, èl’interpretazione di un esperto a fare diun’immagine termografica un vero eproprio elemento di prova della qualitàdi un isolamento termico. Un’imma-gine termografica scadente può farebella figura tutt’al più se incorniciata eappesa sul caminetto del soggiorno.

Tanto richieste e tanto discusseBoom della termografia. Con grandi differenze non solo di prezzo ma anche di qualità.

sensibile. E se il chiarore di una nottefredda e stellata si riflette sul vetro,quella stessa finestra appare blu. Perciò,Tanner annota sempre le condizionimeteorologiche e i fattori ambientaliche sussistono a ogni suo scatto.

L’arte dell’interpretazione delle immaginiCome i quadri esposti al museo, nonsempre immediatamente comprensibiliall’occhio del profano, anche le imma-gini termografiche devono essere inter-pretate da un esperto che può valutarese i colori corrispondono alla realtà,che significato hanno nel caso partico-lare e quanto è grave la perdita di caloreevidenziata.

In ogni suo rapporto, Tanner spiegail significato dei colori. Ad esempio:notevoli dispersioni termiche all’en-trata posteriore. La causa viene subitoanalizzata: «Forti spifferi d’aria dovutia connessure non stagne. In molti casi,i vetri della porta d’ingresso e le vetra-ture secondarie sono qualitativamentepiù scarsi rispetto ai vetri delle altre fi-nestre. Si raccomandano migliorie.»

Ore 7.30: prima colazioneChristoph Tanner organizza sempre ilsuo giro in base a una tabella di marciaben precisa, in modo tale da avere inmano le foto prima che faccia giorno.Quasi sempre, alle 7.30, segue la cola-zione alla mensa dell’EMPA. Prima,però, Tanner fotografa ogni volta lastessa casa nei dintorni di Dübendorfper verificare se durante la notte le con-dizioni di ripresa rientravano o menonei valori di tolleranza e per capire sedeve prestare particolare attenzionenell’interpretazione delle foto.

Finito di fare colazione, la giornatanon è ancora finita. Christoph Tannervisiona e salva le foto scattate, scaricada Internet le previsioni del tempo ag-giornate e annota le sue osservazioninei dossier. Il lavoro vero e proprio co-mincia solo adesso. Quando un clientegli richiede un check-up energeticocompleto della casa, ci vogliono alcuneore di lavoro prima che il rapporto siapronto. Quest’ultimo contiene tutti idati possibili, compresi i prezzi indica-tivi dei lavori di risanamento consigliatie l’indicazione delle priorità in livelli da1 a 4. A questo punto, un esperto edile cheabbia visionato l’edificio anche dall’in-terno dispone di tutti i dati necessari perpreparare una proposta di risanamentocompleta.

26 Ottobre 2008 Immagini termografiche

INSERZIONE

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Accendere il fuoco senza fare fumoQuesto nuovo modo di accendere il fuoco riduce di molto le emissioni di sostanze nocive. E funziona.

C’è un nuovo metodo di accensioneanche per gli impianti a legna con«combustione dal basso», come gliimpianti centralizzati e le stufe ad accumulazione. Il principio è simile.L’accendifuoco viene collocato direttamente davanti all’apertura attra-verso la quale i gas combusti esconodalla camera di combustione. Conquesti impianti più potenti, è possibileridurre drasticamente le emissioninocive usando la legna giusta e il giusto metodo di accensione. Al sitowww.energia-legno.ch trovate unpromemoria dedicato all’ «accensionedal basso».

Riscaldamenticentrali e stufe adaccumulazione

Per prima cosa, occorre comesempre inserire la legna da arderenella camera di combustione. Sopra a questo mucchio di legna sidevono incrociare pezzi di legnopiù piccoli uno sopra l’altro e col-locare l’accendifuoco – ad esempiodei trucioli di legno impregnati di cera – nello spazio vuoto tra lalegna.

La pira di legno d’abete lunga una ventina di cm e spessa 3 pren-derà subito fuoco. Volendo, si possono utilizzare anche pezzi dilegno più sottili. In tal caso, ne occorre una maggiore quantità.

In poco tempo, l’intera catastabrucerà senza fare fumo.

Il fuoco si accende nella parte superiore e brucia verso il basso, come avviene in una candela. I gas combusti, passando attraverso le alte temperature della fiamma, bruciano quasi completamente. (Foto: Regula Roost)

A prima vista, non sembra logicoaccendere il fuoco da sopra anzi-ché da sotto. Ma le prove eseguitehanno dimostrato che non si vedee non si sente un filo di fumo, perla gioia non solo dell’ambientema anche dei vicini.

Basta un solo fiammifero per far pren-dere fuoco a una catasta di legno di faggio. Prima bruceranno i trucioli dilegno impregnati di cera, poi la legnapiù piccola e poco dopo l’intera catasta.

Questo nuovo modo di accendere ilfuoco è un espediente semplice mamolto efficace per ridurre notevol-mente le emissioni di sostanze nocive.È adatto a tutti gli impianti a legna incui i gas combusti escono dalla cameradi combustione salendo verso l’alto. Lamaggior parte degli impianti collocatinella zona giorno – dal caminetto allastufa a caminetto o ad accumulazione– hanno un’uscita per i fumi in alto equindi si prestano a questo nuovo me-todo di accensione.

Dall’alto in bassoLa legna brucia gradualmente dall’altoverso il basso. I gas combusti che si pro-ducono bruciano completamente pas-sando attraverso la fiamma evitando inu-tili emissioni di fumo e sostanze nocive.Inoltre, la combustione avviene in modopiù controllato rispetto al metodo diaccensione dal basso.

Accendere il fuoco nel modo giusto èimportante anche nei moderni impiantia legna, perché l’impianto da solo nonpuò garantire il rispetto per l’ambiente.A una combustione non inquinante

concorrono anche il combustibile giu-sto e il corretto funzionamento dell’im-pianto.

Dove c’è fumo ci sono sempre anchele polveri sottili. Ma usando l’impiantocorrettamente, il fuoco prodotto dallalegna non produce più fumo già dopo15 minuti al massimo. Così potete giu-dicare voi stessi se vi state scaldandoin modo pulito o meno. Un impianto alegna che fa continuamente fumo nonsolo viola le disposizioni dell’ordinanzacontro l’inquinamento atmosferico(OIAt), ma è anche dannoso per la sa-lute.

La legna deve essere asciuttaBruciate solo legna pulita, naturale easciutta che è stata tenuta per un paiod’anni in un luogo protetto. Prima diessere usata, la legna da ardere do-vrebbe essere conservata per almenoun giorno in una stanza riscaldata per-ché la legna brucia male non soloquando è bagnata ma anche quando èfredda.

Che cosa non si deve bruciare?Un lungo elenco di cose. Tutti sannociò che è dannoso per l’ambiente e perla nostra salute. Si deve assolutamenteevitare di bruciare i rifiuti domestici,ma anche giornali, riviste, cartone, materiali da imballaggio, legno pro-veniente da fabbriche, cantieri edili, ristrutturazioni e demolizioni, cassetteo gabbie da imballaggio.

Usando dei combustibili non adatti sirischia anche di danneggiare l’im-pianto, che si sporca prima e scalda dimeno. Alcune parti possono corrodersie richiedere costose riparazioni. Usareil proprio caminetto come un piccoloinceneritore è sconsigliato anche per-ché sempre più Cantoni controllanoche cosa vi viene bruciato. I residui delcamino rivelano molte cose.

Altri suggerimenti per un funzionamento pulitoL’impianto di riscaldamento a legnafunzionerà alla perfezione se vi atterretealle regole d’oro seguenti: non affievo-lite il fuoco riducendo l’afflusso d’ariao strozzando il tiraggio del camino. Sem-mai, aggiungete meno legna e posatelasopra la brace ardente, in modo tale cheprenda subito fuoco. Chiudete la presad’aria e lo sportello del camino soloquando non c’è quasi più brace, inmodo tale che la stufa non si raffredditroppo presto.

Per permettere la corretta fuoriuscitadei fumi, l’impianto di combustionedeve essere pulito regolarmente. Lapresenza di depositi nella canna fumariaimpedisce la fuoriuscita dei gas e com-promette lo sfruttamento del calorecon svantaggi indiretti anche per l’af-flusso d’aria.

Pronti per una prova?Tutto funzionerà alla perfezione se ac-cenderete il fuoco con legna piccola e

asciutta e se non dimenticherete diaprire le prese d’aria. Questo nuovometodo è caldamente raccomandatoanche da Energia Legno Svizzera(www.energia-legno.ch), dal gruppo dilavoro FairFeuern (www.fairfeuern.ch)e da tanti esperti del settore.

Energia del legno Ottobre 2008 27

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