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1 ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Il Programma Leonardo da Vinci: il Trasferimento dell’Innovazione a supporto della mobilità transnazionale

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ISFOL

Agenzia Nazionale LLP

Programma settoriale Leonardo da Vinci

Il Programma Leonardo da Vinci: il Trasferimento

dell’Innovazione a supporto della mobilità transnazionale

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Lo studio “Il Programma Leonardo da Vinci: il Trasferimento dell’Innovazione a supporto della mobilità transnazionale” è stato realizzato nell’ambito delle attività del Piano esecutivo di funzionamento dell’Agenzia Nazionale LLP - Programma settoriale Leonardo da Vinci 2012, finanziato dall’ISFOL, dalla Commissione Europea – Direzione Generale Istruzione e Cultura, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – Direzione Generale per le Politiche Attive e Passive del Lavoro e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per gli Affari internazionali.

Hanno collaborato al gruppo di lavoro: Rossano Arenare, Silvia Minneci e Valentina Maria Grazia Violi.

Sono autori del testo: Anna Sveva Balduini (Introduzione); Rossano Arenare (capp. 1, 4); Silvia Minneci (capp. 3 e 5); Valentina Maria Grazia Violi (capp.2 e 5).

Testo chiuso: dicembre 2012.

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Indice

Introduzione .............................................................................................................................................. 4

1. La metodologia di analisi....................................................................................................................... 6

2. Le politiche europee rilevanti ............................................................................................................... 8

3. La mobilità transnazionale nel Programma Leonardo da Vinci .......................................................... 12

4. Il contributo del Trasferimento di innovazione alla mobilità transnazionale: gli Inviti a presentare

proposte 2011 e 2012 ............................................................................................................................. 16

5. Prodotti, strumenti e approcci ........................................................................................................... 19

Bibliografia e Sitografia ........................................................................................................................... 29

Allegato 1 Schede descrittive dei progetti – Inviti 2011-2012 ................................................................ 31

Schede descrittive dei progetti – Altri progetti rilevanti ........................................................................ 37

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Introduzione

Il Programma di Apprendimento Permanente LLP e, in particolare, il Programma Settoriale Leonardo da Vinci,

rappresentano uno dei principali strumenti a supporto dell’attuazione delle politiche europee per

l’innovazione dei sistemi di Istruzione e Formazione, attraverso la realizzazione di progetti finalizzati alla

promozione, all’adattamento, al testing ed al mainstreaming di metodologie e strumenti innovativi.

A partire dal processo di Lisbona-Copenhagen, avviato nel 2000, fino ad arrivare al lancio del Programma

Istruzione e Formazione 2020, istituito nella cornice della strategia di cooperazione Europa 2020, i sistemi

educativi hanno visto un progressivo rafforzamento del quadro strategico per la cooperazione europea, con

l’obiettivo di affrontare le sfide che l’Europa deve superare per diventare un’economia basata sulla

conoscenza e per rendere l’apprendimento permanente una realtà per tutti. Tale cooperazione, orientata alla

promozione dell’apprendimento permanente e della mobilità, al miglioramento della qualità e dell’efficacia

dell’istruzione e della formazione, alla promozione della coesione sociale e all’innovazione dei sistemi, è

sostenuta, in una logica bottom up, proprio dalle sperimentazioni realizzate nel quadro del richiamato

Programma di Apprendimento Permanente, a sostegno dell’attuazione delle politiche comunitarie.

In tale quadro generale è stata progettata la realizzazione della presente pubblicazione al cui interno viene

presentata una panoramica delle esperienze progettuali, a titolarità italiana, realizzate nell’ambito della

priorità del Programma Leonardo da Vinci dedicata allo sviluppo ed al trasferimento delle strategie di mobilità

nell’Istruzione e Formazione Professionale nel biennio 2011-2012, al fine di promuovere la visibilità di tali

iniziative, in coerenza con gli sviluppi delle politiche educative e formative dell’Unione Europea dell’ultimo

decennio che hanno progressivamente sottolineato la valenza strategica delle esperienze di mobilità a fini di

apprendimento. L’intento è pertanto quello di valorizzare il contributo delle esperienze messe in campo, grazie

al Programma europeo, e nel contempo avviare una prima riflessione sugli esiti della programmazione in

corso, anche al fine di contribuire alla discussione in atto circa la futura programmazione 2014-2020 ed il

nuovo Programma dedicato all’apprendimento permanente, nell’ambito del quale le iniziative di mobilità

risulteranno centrali. La panoramica delle esperienze in via di realizzazione in tale ambito intende, inoltre,

offrire utili spunti anche agli organismi che intendano, in futuro, sviluppare iniziative progettuali. L’analisi

presenta, difatti, gli strumenti e gli approcci innovativi in corso di definizione, e conseguentemente, evidenzia

gli ulteriori spazi di sviluppo e innovazione. L’analisi svolta intende, pertanto, rappresentare uno strumento

operativo a supporto dei potenziali promotori di progetti e, al contempo, un’istanza di riflessione a beneficio di

tutti gli attori istituzionalmente coinvolti nel disegno e nell’attuazione dei processi di sviluppo dei sistemi di

Istruzione e Formazione, in linea con gli orientamenti strategici della nuova programmazione.

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I progetti multilaterali di Trasferimento dell’Innovazione sono finalizzati a migliorare i sistemi di Istruzione e

Formazione attraverso l’acquisizione, l’adattamento e l’integrazione, all’interno dei sistemi pubblici e privati di

formazione, di strumenti e prassi già compiute e sperimentate, realizzate attraverso varie fonti di

finanziamento (europee, nazionali, locali, ecc.). La caratteristica principale di tali progetti è quella di costruire

una logica innovativa della didattica e dell’apprendimento partendo dalla valorizzazione dell’esistente e

sostenendo una strategia di impatto reale sui sistemi e di sostenibilità futura dei cambiamenti messi in atto.

L’analisi presenta, in particolare, le esperienze di Trasferimento dell’Innovazione in corso di realizzazione

nell’ambito della priorità del Programma Leonardo da Vinci dedicata allo sviluppo ed al trasferimento delle

strategie di mobilità nell’Istruzione e nella Formazione Professionale. Attraverso tali iniziative il dispositivo

mira ad arricchire il contesto educativo con nuove strategie, prassi, metodologie, percorsi formativi e figure

professionali che sostengano l’impatto positivo delle esperienze di mobilità ai fini dell’apprendimento. Al fine

di dare evidenza dello specifico contributo di ciascuna iniziativa progettuale a valere sulla richiamata priorità

introdotta nell’Invito a presentare proposte 2011 e poi confermata anche nel successivo Invito relativo

all’annualità 2012 le stesse vengono presentate attraverso schede descrittive delle attività previste e dei

risultati attesi, mentre una analisi trasversale presenta il contributo delle iniziative analizzate in termini di

strumenti, prassi, metodologie e figure di supporto alle iniziative di mobilità transnazionale a fini di

apprendimento.

Anna Sveva Balduini Direttore dell’Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci

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1. La metodologia di analisi

Il Programma Leonardo da Vinci sin dalla sua nascita ha promosso interventi connessi alle principali

politiche comunitarie in materia di istruzione e formazione professionale. Tra queste, la mobilità

transnazionale, intesa come opportunità di accrescere le competenze, le abilità e le conoscenze degli

individui mediante un’esperienza professionalizzante in un altro Paese europeo, è divenuta, nel corso degli

anni, una delle tematiche su cui si è andata sempre più accentrando l’attenzione.

Nel 2011 e nel 2012 la Commissione europea ha deciso di dedicare una specifica priorità, all’interno degli

Inviti a presentare proposte relativi all’Azione Progetti Multilaterali di Trasferimento dell’Innovazione (TOI),

allo sviluppo e al trasferimento delle strategie di mobilità nell’ambito dell’Istruzione e della Formazione

Professionale.

In tale ambito, la Commissione ha voluto promuovere, in particolar modo, lo sviluppo di tre attività

principali:

1. l’adozione e il trasferimento di strutture e strumenti finalizzati al sostegno della mobilità nell’Istruzione

e nella Formazione Professionale, dedicando una particolare attenzione alla partecipazione delle PMI e

ai tirocini presso le imprese;

2. il trasferimento di approcci per la generalizzazione e l’integrazione della mobilità nei programmi

dell’Istruzione e della Formazione Professionale, in settori specifici, branche, settori o aree

dell’Istruzione e della Formazione Professionale;

3. il trasferimento di modelli finalizzati a favorire gli scambi reciproci di tirocinanti, in particolare, degli

apprendisti all’interno di imprese.

Il lavoro di seguito presentato, nasce dalla volontà di render conto delle iniziative progettuali finanziate

nell’ambito di tali priorità e attualmente in fase di realizzazione, al fine di presentare il quadro complessivo

della situazione e di anticipare, in qualche modo, la conoscenza dei risultati che a breve saranno resi

disponibili.

Inoltre, nell’ottica di fornire una visione più ampia sul contributo che anche i progetti di sperimentazione

hanno fornito al tema, si è deciso di aprire una finestra sul passato. Verranno presentate, infatti, a titolo

esemplificativo, alcune iniziative progettuali connesse alla promozione della mobilità transnazionale,

realizzate sia nella precedente fase di programmazione che in quella attuale. L’intento è quello di mostrare

i risultati prodotti da iniziative che, nonostante non ci fossero priorità squisitamente dirette alla

promozione della mobilità transnazionale, sono intervenute sul tema.

Nel complesso, quindi, le iniziative prese in considerazione afferiscono a due differenti periodi di

programmazione: Progetti Pilota (fase 2000-2006) e Progetti Multilaterali di Trasferimento dell’Innovazione

(fase 2007-2013).

La ricognizione dei progetti è stata effettuata secondo la seguente metodologia:

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- analisi delle rilevanti politiche comunitarie in materia di istruzione e formazione professionale con

particolare riferimento alla promozione della mobilità transnazionale;

- lettura della documentazione ufficiale del Programma Leonardo da Vinci e, in particolare, degli Inviti a

presentare proposte pubblicati nel corso delle due fasi di programmazione con una particolare

attenzione al biennio di riferimento;

- analisi delle schede descrittive dei progetti finanziati dal Programma Leonardo da Vinci a valere sulla

Misura “Progetti Pilota” e sull’Azione “Progetti Multilaterali di Trasferimento dell’Innovazione”;

- ricognizione e analisi quantitativa e qualitativa delle iniziative selezionate.

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2. Le politiche europee rilevanti

Le politiche europee rivolte ai giovani trovano base giuridica nel Trattato di Lisbona che evidenzia come

l’azione dell’Europa sia tesa, tra l’altro, a favorire lo sviluppo degli scambi di giovani e di animatori di

attività socioeducative e a incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell’Europa1. Nel

novembre del 2009, la Commissione Europea è intervenuta con una Risoluzione che ha definito un quadro

rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù per il periodo 2010 – 20182, mirato a sviluppare

per tutti i giovani, all’insegna della parità, maggiori opportunità nell’istruzione e nel mercato del lavoro e a

promuovere la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e la solidarietà. Il quadro rinnovato delinea 8 campi

di azione nei quali realizzare progetti intersettoriali finalizzati a sostenere i giovani. Si tratta, in particolare,

degli ambiti dell’istruzione e formazione, dell’occupazione e dell’imprenditorialità, della salute e del

benessere, della partecipazione, delle attività di volontariato, dell’inclusione sociale, dei giovani del mondo

e della creatività e della cultura. Nella cornice della richiamata volontarietà della cooperazione europea in

materia di gioventù, ed al fine di raggiungere gli obiettivi generali di sviluppo delle opportunità a favore dei

giovani, è stato previsto un approccio duplice articolato sulla promozione di iniziative specificatamente

rivolte ai giovani in settori quali l’apprendimento non formale, la partecipazione e il volontariato,

l’animazione socioeducativa, la mobilità e l’informazione nonché iniziative di integrazione caratterizzate da

un approccio trasversale nel quale si tiene conto delle tematiche inerenti i giovani nell’elaborazione,

attuazione e valutazione delle politiche e delle azioni in ogni settore che abbia ripercussioni sulla vita dei

giovani. Nel contesto del Metodo di Coordinamento Aperto in materia di gioventù il modello di lavoro

delineato dalla richiamata Risoluzione prevede che la cooperazione europea in materia si basi, per il

periodo 2010-2018 su cicli di lavoro, il primo dei quali ha riguardato il periodo 2010-2012. Ciascun ciclo di

lavoro è caratterizzato da priorità adottate dal Consiglio per consentire la cooperazione tra tutti gli Stati

Membri oppure una più stretta cooperazione tra un numero limitato di Stati, in funzione delle priorità

nazionali. In particolare per la prima parte del primo ciclo di lavoro3 è stata individuata quale priorità

generale l’occupazione giovanile, con alcuni punti di attenzione definiti su base semestrale 4 .

Successivamente, in coerenza con le Conclusioni del Consiglio in materia di mobilità giovanile del novembre

20085 e con il Libro verde “Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento” del giugno 20096, la

1 Trattato di Lisbona Art. 165 (ex Art. 149 TCE). 2 Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 27 novembre 2009 su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (2010-2018) 2009/C 311/01. 3 Periodo compreso tra il 1° gennaio 2010 ed il 30 giugno 2011.

4 In particolare nella prima metà del 2010 gli Stati Membri sono stati chiamati a focalizzare le proprie attività sull’inclusione sociale, attraverso iniziative mirate a rafforzare il Patto europeo per la gioventù nel contesto della strategia di Lisbona, all’inclusione dei giovani con minori opportunità, al sostegno del ruolo delle Autorità locali e regionali nella politica giovanile ed alla cooperazione con i Paesi dell’America Latina. Il secondo semestre del 2010 è stato dedicato all’animazione socioeducativa, attraverso attività mirate a promuovere l’accessibilità all’animazione e alle attività socioeducative per i bambini e i giovani più poveri nonché all’accesso dei giovani alla cultura mentre il primo semestre del 2011 ha visto le attività degli Stati Membri in materia incentrarsi sulla promozione della cittadinanza attiva e della partecipazione dei giovani, con particolare attenzione alla partecipazione sociale, economica, culturale e politica e ai diritti umani nonché delle attività di volontariato dei giovani. 5 Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio il 21 novembre 2008, sulla mobilità dei

giovani (2008/C 320(03). 6 COM (2009)329 definitivo.

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Commissione Europea ha ribadito l’importanza della mobilità ai fini dell’apprendimento, attraverso la

Comunicazione “Youth on the Move”7 del 2010, che rappresenta un’iniziativa mirata a valorizzare il

potenziale dei giovani ai fini di quella crescita intelligente, sostenibile e inclusiva auspicata dalla Strategia

Europa 2020. Nel suo complesso l’iniziativa risulta finalizzata a migliorare l’efficienza dei sistemi di

insegnamento e agevolare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. L’obiettivo è quello di aumentare

l’attrattiva internazionale degli istituti europei di insegnamento superiore e migliorare la qualità

dell’istruzione e della formazione a livello europeo, combinando eccellenza ed equità, mediante la

promozione della mobilità di studenti e tirocinanti, anche al fine di promuovere l’occupabilità dei giovani.

Ai fini del raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di Europa 2020 è difatti fondamentale garantire ai

giovani un’istruzione e una formazione di qualità, un’efficace integrazione nel mondo del lavoro e maggiori

opportunità di mobilità. L’iniziativa vuole rappresentare un programma quadro che individua nuove azioni

prioritarie, rafforza le attività esistenti e garantisce l’applicazione di altre misure rilevanti a livello europeo e

nazionale, nel rispetto del principio di sussidiarietà. In particolare l’iniziativa è stata definita al fine di

contribuire al raggiungimento dell’obiettivo secondo cui entro il 2020 tutti i giovani in Europa dovranno

avere la possibilità di compiere una parte del loro percorso formativo all’estero. L’iniziativa si concentra su

4 principali linee d’azione: l’apprendimento permanente, l’istruzione superiore, la mobilità e l’occupazione

giovanile. In particolare l’iniziativa ha previsto che i programmi dell’Unione a favore della mobilità siano

rivisti, ampliati ed integrati con le iniziative finanziate a livello nazionale e regionale. La strategia proposta

dalla Commissione europea è articolata in sette iniziative faro tra le quali rileva, in particolare, ai fini della

presente analisi l’iniziativa faro “Youth on the Move” diretta a promuovere la mobilità di studenti e

tirocinanti, migliorando l’efficienza dei sistemi di insegnamento e agevolando l’ingresso dei giovani nel

mercato del lavoro. L’obiettivo principale di tale iniziativa è aumentare l’attrattività degli istituti europei di

insegnamento superiore ed innalzare la qualità dei sistemi di istruzione e formazione europei, combinando

eccellenza ed equità, mediante la promozione della mobilità di studenti e tirocinanti, al fine di migliorare la

situazione occupazionale dei giovani. In una linea di continuità si inserisce la successiva Raccomandazione

del Consiglio finalizzata ad incoraggiare gli Stati membri a promuovere la mobilità dei giovani per

l’apprendimento e ad eliminare gli ostacoli che impediscono i progressi in tale settore.8 Tra gli interventi

dell’iniziativa “Youth on the Move” rileva, inoltre, l’azione Il tuo primo lavoro EURES, il cui obiettivo per il

periodo 2012-2013 è aiutare circa 5.000 giovani a trovare un impiego all’interno dell’Unione Europea

attraverso interventi per favorire l'incontro della domanda e dell'offerta di lavoro e di sostegno al

collocamento. In particolare vengono messi a disposizione finanziamenti per sostenere le spese di viaggio

per affrontare un colloquio oppure il trasferimento all'estero per iniziare un nuovo lavoro. Sempre

nell’ottica di promozione dell’occupazione giovanile, nel dicembre del 2011 la Commissione europea ha

7 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni,

Youth on the Move, COM (2010) 477 definitivo del 15/09/2010. 8 Raccomandazione del Consiglio del 28 giugno 2011, Youth on the Move – Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento, 2011/C

199/01.

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lanciato l’iniziativa “Youth opportunities”9 invitando gli Stati membri a seguire tre indirizzi per fronteggiare

l’emergenza occupazionale giovanile: prevenire l’abbandono scolastico, aiutare i più giovani ad acquisire

delle competenze spendibili nel mercato del lavoro ed assicurare ai giovani l’ingresso nel mondo del lavoro

con un profilo adeguato, attraverso work experiences ed esperienze di alternanza scuola - lavoro. Nel

quadro di tale iniziativa la Commissione ha richiamato gli Stati membri ad un più efficace utilizzo delle

risorse FSE, promuovendo contestualmente un set di azioni finanziate in via diretta da fondi europei. E’

stata prevista, in particolare, la destinazione di gran parte dei fondi al placement in azienda, con un target

di almeno 130.000 assunzioni entro il 2012 quale impatto atteso delle attività finanziate attraverso i

Programmi Erasmus e Leonardo da Vinci, sottolineando, quindi, il valore strategico di tali dispositivi rispetto

all’obiettivo di contrasto al fenomeno della disoccupazione giovanile. All’inizio del 2012, nell’ottica di

rafforzamento dell’impatto delle richiamate iniziative europee, il Presidente della Commissione europea

Barroso ha presentato un vero e proprio patto per i giovani 10, richiedendo a ciascun Stato membro

l’elaborazione entro aprile 2012 di piani per l’occupazione giovanile nell’ambito dei Programmi Nazionali di

Riforma. La proposta prevedeva, inoltre, l’invito agli Stati membri ad aumentare, in accordo con le parti

sociali, l’aumento del numero degli apprendistati e dei tirocini e la riassegnazione delle risorse dei Fondi

Strutturali non utilizzate dando priorità agli interventi di contrasto alla disoccupazione giovanile. Infine il

piano ha previsto l’utilizzo degli attuali regimi di sostegno dell’Unione Europea per sostenere la mobilità dei

giovani, integrando risorse europee e nazionali. Lo stesso Barroso, alla vigilia dell’approvazione del bilancio

dell’Unione Europea 2014-2020 ha richiamato gli Stati membri a non perdere l’opportunità di utilizzare il

bilancio europeo per combattere la disoccupazione giovanile. In particolare Barroso ha sottolineato le cifre

allarmanti relative alla disoccupazione giovanile a livello europeo, sottolineando la già richiamata necessità

di riprogrammare l’utilizzo dei Fondi strutturali negli 8 Paesi membri, tra cui l’Italia, caratterizzati da una

disoccupazione giovanile sopra la media UE definendo efficaci misure di contrasto. Chiave di volta

dell’operazione è quindi l’utilizzo dei Fondi strutturali, per rendere più efficaci le misure adottate a livello

nazionale contro la disoccupazione e per sostenere le PMI, garantendo che le misure politiche e tutte le

risorse disponibili siano utilizzate per affrontare queste sfide fondamentali. Accanto al Programma di

Apprendimento Permanente ulteriori Programmi europei sostengono le politiche europee rivolte ai giovani,

ed al riguardo è essenziale richiamare il contributo del Programma Gioventù in Azione11 che promuove

l’educazione non formale, i progetti europei di mobilità giovanile internazionale di gruppo ed individuale

attraverso gli scambi e le attività di volontariato all’estero, l’apprendimento interculturale e le iniziative

rivolte ai giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni. Nell’ambito dell’obiettivo generale di promozione

della cittadinanza attiva dei giovani, ed in particolare della loro cittadinanza europea, il Programma offre ai

giovani l’opportunità di partecipare ad iniziative di mobilità, sviluppare l’apprendimento interculturale e

9 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni,

Opportunità per i giovani, COM (2011) 933 final del 20/12/2011. 10 Presentazione di J. M. Barroso, Presidente della Commissione europea al Consiglio europeo informale, 30 gennaio 2012. 11

Decisione n. 1719/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 che istituisce il programma “Gioventù in azione” per il

periodo 2007-2013.

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sviluppare il loro sentimento di appartenenza all’Unione Europea. Da tale punto di vista emerge quale

significativo il contributo che i Programmi dell’Unione, ed in particolare il Programma Leonardo da Vinci,

garantiscono ed hanno garantito negli anni, sia in termini di sostegno alla mobilità che di contributo allo

sviluppo ed alla internazionalizzazione dei sistemi nonché di diffusione di buone pratiche, metodologie,

strumenti ed approcci volti a facilitare la mobilità dei giovani in tutti i contesti di apprendimento e

formazione.

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3. La mobilità transnazionale nel Programma Leonardo da Vinci

Il Programma Leonardo da Vinci è chiamato a contribuire alla realizzazione di uno spazio educativo europeo

favorendo lo sviluppo dell'istruzione e della formazione durante l'intero arco della vita e garantendo il

proseguimento della cooperazione a livello comunitario fra i protagonisti della formazione professionale.

L’attenzione e il contributo concreto del Programma alle tematiche prioritarie dell’agenda politica di

Lisbona - Copenhagen ha trovato una declinazione operativa nei diversi Inviti a presentare proposte

Leonardo da Vinci. L’azione di Mobilità transnazionale Leonardo da Vinci permette agli organismi pubblici e

privati interessati alle tematiche dell’apprendimento permanente di cooperare per la realizzazione di

periodi di formazione e di lavoro all’estero (tirocini e scambi) presso imprese o istituzioni formative, situate

in un Paese ammesso a partecipare al Programma di Apprendimento Permanente (LLP). Prima e durante il

tirocinio e lo scambio, i partecipanti hanno la possibilità di frequentare corsi preparatori nella lingua del

Paese di accoglienza o nella lingua che utilizzeranno nel periodo di permanenza all’estero e di approfondire

la conoscenza della cultura del Paese ospitante. Questa azione rappresenta uno strumento essenziale per la

creazione di uno spazio europeo dell’apprendimento permanente, per la promozione dell’occupazione e di

un’attiva cittadinanza europea, secondo quanto previsto dalla Decisione istitutiva del Programma di

Apprendimento Permanente12.

In sintesi l’azione di Mobilità transnazionale mira a:

rafforzare e migliorare la qualità dei sistemi e delle pratiche di istruzione e di formazione;

sostenere l’acquisizione e l’utilizzo di conoscenze, competenze e qualifiche per facilitare lo sviluppo

personale, l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo;

migliorare e aumentare il volume della mobilità in tutta Europa delle persone coinvolte

nell'istruzione e formazione professionale iniziale e nella formazione continua, affinché il

Programma di Apprendimento Permanente porti i tirocini in azienda ad aumentare almeno fino ad

80.000 unità l’anno;

incoraggiare l’apprendimento di lingue straniere moderne.

Dai dati a disposizione dell’Agenzia Nazionale nel 2012 i partecipanti alla mobilità transazionale sono

aumentati rispetto al 2011 di circa 648 unità.

12 Decisione n. 1720/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 che istituisce un programma d’azione nel campo dell’apprendimento permanente.

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Tab. 1 - I partecipanti alle azioni di mobilità transnazionale Programma Leonardo da Vinci - annualità 2011 e 2012

Tipologia Mobilità previste 2011

Mobilità previste 2012

Differenza

IVT 2.918 2.943 25

PLM 2.871 3.604 733

VETPRO 731 724 -7

Totale 6.520 7.271 648

Fonte: ISFOL - Agenzia Nazionale LLP – Programma settoriale Leonardo da Vinci

Si evidenzia, quindi, un aumento significativo della partecipazione del target group relativo ai soggetti

disponibili sul mercato del lavoro (PLM - People on the Labour Market). Nell’ambito di tale misura,

beneficiano dei contributi i soggetti che svolgono un periodo di formazione all’estero in un contesto di

formazione professionale (lavoratori, lavoratori autonomi o persone disponibili sul mercato del lavoro,

compresi i laureati). Nel contesto attuale, caratterizzato dalla profonda crisi economica europea nonché

dalla difficoltà di affermazione di una visione effettivamente europeistica, tale azione fornisce un

contributo al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 che si propone, tra l’altro,

l’incremento dei posti di lavoro ed il miglioramento complessivo delle condizioni di vita dei “cittadini

europei”. Essa non mira soltanto a uscire dalla crisi che continua ad affliggere l'economia di molti Paesi, ma

vuole anche migliorare il modello di crescita europeo, creando le condizioni per uno sviluppo economico

intelligente, sostenibile e solidale.

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Fonte: Agenzia Nazionale LLP - Indire. Festival D’Europa, Firenze, maggio 2011.

Nel quadro delle attività per l’implementazione della strategia, ed in particolare dell’iniziativa faro “Youth

on the Move”, le Agenzie Nazionali del Programma di Apprendimento Permanente LLP, Isfol e Indire, hanno

partecipato al lancio dell’iniziativa stessa, realizzato in occasione del Festival dell’Europa che si è tenuto a

Firenze dal 6 al 10 maggio 2011. All’interno del Festival le Agenzie Nazionali hanno presentato buone prassi

progettuali e realizzato brevi seminari per la presentazione dell’azione. L’iniziativa è di fatto al centro della

strategia della Commissione europea per i giovani, come chiaramente evidenziato dal Commissario

Vassiliou “La mobilità dell’apprendimento è un modo privilegiato per acquisire competenze ed esperienze

preziose. Essa accresce l’adattabilità delle persone, oltre alle loro capacità comunicative e interculturali. Si

tratta inoltre di un’occasione ideale per imparare a parlare in un’altra lingua senza impaccio”. Ritorna,

quindi, l’importanza della mobilità, intesa come possibilità di svolgere tirocini formativi in uno dei paesi

dell’Unione europea. Bisogna capire che un’esperienza al di fuori del proprio contesto nazionale è

un’opportunità per acquisire nuove competenze e conoscenze sotto diversi punti di vista: dal professionale

al culturale. In un’ottica di promozione dell’importanza della mobilità si inserisce la nuova

programmazione, che prevede un nuovo Programma per l’istruzione e la formazione, attualmente definito

“Erasmus For All”. Tale Programma prevede 4 target di riferimento:

Erasmus – Istruzione superiore: Istruzione superiore (compresa IFP di livello terziario);

Erasmus – Formazione: Istruzione e formazione professionale Apprendimento degli adulti;

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Erasmus – Scuole: Istruzione scolastica;

Erasmus – Giovani: Apprendimento non formale dei giovani.

La declinazione delle azioni richiama l’attenzione sull’esperienza Erasmus, intesa nella sua accezione più

ampia di esperienza formativa all’estero. La posta in gioco è molto alta. L'Europa ha infatti bisogno di una

forte crescita economica e di un elevato tasso di occupazione per sostenere i suoi livelli di protezione

sociale, a fronte dell'invecchiamento della popolazione. L’obiettivo principale è quello di creare una forza

lavoro capace di superare la crisi economica e sociale, dando una forte risposta a livello europeo, nel

quadro della cooperazione tra gli Stati membri. La sfida aperta è rappresentata dall’effettivo utilizzo degli

strumenti disponibili, per trasformare gli ambiziosi obiettivi della Strategia 2020 in realtà.

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16

4. Il contributo del Trasferimento di innovazione alla mobilità

transnazionale: gli Inviti a presentare proposte 2011 e 2012

Per poter comprendere pienamente l’apporto che può essere fornito dal Trasferimento d’Innovazione alla

mobilità transnazionale è necessario introdurre l’Azione e specificare cosa rappresenta quest’ultima nel

complesso dell’offerta che la Commissione europea garantisce attraverso il Programma Settoriale Leonardo

da Vinci. I Progetti multilaterali di Trasferimento dell’Innovazione (TOI) rappresentano indubbiamente una

delle novità più interessanti che ha caratterizzato la fase di programmazione 2007 - 201313. Si tratta di

un’opportunità di finanziamento destinata a coloro che operano nel campo dell’istruzione e della

formazione professionale, finalizzata a facilitare la cooperazione al fine di adattare e trasferire nei sistemi,

negli istituti e nelle prassi di istruzione e formazione professionale, a livello nazionale, locale, regionale e

settoriale, prodotti e risultati esistenti, ma che si presentano fortemente innovativi per i contesti nei quali si

interviene. Mediante l’Azione si intende, quindi, promuovere la qualità e l’attrattiva del sistema europeo di

istruzione e formazione professionale attraverso l’adattamento e l’integrazione di contenuti o di risultati

innovativi, ottenuti da precedenti progetti Leonardo da Vinci o da altre tipologie di progetti, nei sistemi

pubblici o privati di istruzione e formazione professionale e nelle aziende a livello nazionale, regionale,

locale o settoriale.

In sintesi, si vuole fornire un contributo al cambiamento del contesto dell’istruzione e formazione

professionale favorendo la diffusione dell’innovazione esistente (prodotta in precedenti esperienze) e

contribuire, di conseguenza, all’innalzamento del livello qualitativo dell’offerta di istruzione e formazione.

La capacità di produrre un impatto è certamente la caratteristica fondamentale del Trasferimento di

Innovazione. Ciò significa che le iniziative devono essere in grado di produrre un insieme di effetti positivi

funzionali al raggiungimento degli obiettivi generali delle politiche dell’Unione Europea, allo sviluppo

dell’offerta educativa e formativa, al miglioramento del sistema di istruzione e formazione professionale e,

infine, alla crescita delle competenze del target individuato e allo sviluppo del settore di riferimento nel

quale si interviene. Per poter essere presa in considerazione la pratica oggetto del trasferimento dovrebbe

possedere almeno le seguenti quattro caratteristiche: essere considerata una buona pratica nel contesto

originario di selezione; presentarsi fortemente innovativa per il contesto che la riceve; avere un

collegamento a esperienze precedenti; essere capace di produrre valore aggiunto laddove viene utilizzata.

Il processo di trasferimento, che caratterizza un’iniziativa, deve sostanziarsi in un complesso di azioni

consequenziali, che possono essere così sintetizzate: l’identificazione e l’analisi dei bisogni dei contesti e dei

gruppi target; l’identificazione, la selezione e l’analisi dei prodotti innovativi indirizzati a soddisfare tali

bisogni e la verifica della fattibilità del trasferimento; la sperimentazione dei prodotti aggiornati e adattati e

la loro validazione; l’utilizzo concreto dei prodotti e l’integrazione dei contenuti prescelti nei sistemi e nelle

13

I Progetti Multilaterali di Trasferimento dell’Innovazione sono stati istituiti con Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio n.

1720/2006/CE che costituisce la base giuridica per l’istituzione del Programma di Apprendimento Permanente.

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17

prassi di istruzione e formazione; la disseminazione e la valorizzazione del prodotto presso gli stakeholder e

gli altri utenti potenzialmente interessati.

È facile comprendere, sulla base di quanto detto, quale ruolo significativo possa svolgere l’Azione di

Trasferimento dell’Innovazione per lo sviluppo dell’innovazione nell’ambito delle attività connesse alla

mobilità transnazionale ai fini dell’apprendimento. Trasferire approcci, strumenti, pratiche, modelli

innovativi che facilitino, ad esempio, la mobilità dei tirocinanti e degli apprendisti o la gestione delle attività

connesse alla mobilità transnazionale, che promuovano la qualità dei tirocini o lo sviluppo delle

competenze degli operatori della mobilità o ancora che favoriscano un maggiore coinvolgimento delle PMI

nelle attività stesse, sono solo alcuni esempi di risultati che possono essere perseguiti con i progetti. Per

tale motivo, la Commissione europea, partendo anche dal presupposto che la mobilità ai fini

dell’apprendimento rientra tra le priorità fondamentali della Strategia Europa 2020 in materia di istruzione

e formazione e tenendo conto delle richiamate Conclusioni del Consiglio in materia di mobilità giovanile del

novembre 200814, del libro verde “Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento” del giugno

200915 nonché della richiamata iniziativa “Gioventù in movimento”, ha previsto, negli inviti a presentare

proposte riferiti a due annualità differenti (2011 e 2012), una priorità diretta in maniera specifica allo

sviluppo e al trasferimento delle strategie di mobilità nell’istruzione e nella formazione professionale (cfr.

Tab. 2). La Commissione europea ha evidenziato, inoltre, come, nell'ambito dell’istruzione e della

formazione professionale, la partecipazione ai programmi di mobilità risulta essere ancora relativamente

bassa. In gran parte, questa si sostanzia in tirocini svolti presso le imprese, quindi, si tratta di una mobilità

orientata alle esperienze pratiche e, nel caso specifico dell’apprendistato, sono le stesse imprese ad

occuparsi della destinazione degli apprendisti. Diventa necessario, quindi, per incrementare la

partecipazione alla mobilità, promuovere la creazione di strutture di cooperazione sostenibile tra le

organizzazioni competenti al fine di garantire la qualità dei tirocini, sostenere il reperimento dei partner e,

infine, incoraggiare la partecipazione delle PMI. Nel corso degli anni, sull’argomento, sono stati elaborati

numerosi strumenti, concetti e approcci che, con i dovuti adattamenti, possono essere trasferiti ai contesti

che richiedono specifici interventi. L’Azione di Trasferimento dell’Innovazione risulta essere, quindi, in linea

generale, lo strumento che risponde a tale bisogno. È anche sulla base di tale motivazione che negli inviti a

presentare proposte presi in considerazione, ai promotori dei progetti multilaterali di Trasferimento

dell’Innovazione è stato richiesto di concentrarsi su una serie di obiettivi:

• adottare e trasferire strutture e strumenti per sostenere la mobilità nell’istruzione e formazione

professionale e, in particolare, la partecipazione delle PMI e i tirocini presso le imprese;

• trasferire approcci per la generalizzazione e integrazione della mobilità nei programmi dell’istruzione e

formazione professionale, in settori specifici o aree dell’istruzione e formazione professionale;

• trasferire modelli per scambi reciproci di tirocinanti, in particolare, di apprendisti all’interno di imprese.

14 Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio il 21 novembre 2008, sulla mobilità dei

giovani (2008/C 320(03). 15

COM (2009)329 definitivo.

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Tab. 2 – La priorità negli Inviti a presentare proposte del Programma Leonardo da Vinci 2011 e 2012

Invito a presentare proposte

Priorità (N. e titolo) Sintesi contenuto priorità

2011

4. Mobilità : favorire lo sviluppo ed il trasferimento delle strategie di mobilità nell’Istruzione e Formazione Professionale

Le proposte sono chiamate a realizzare uno dei seguenti obiettivi:

adottare e trasferire strutture e strumenti per sostenere la mobilità nell’IFP, in particolare, la partecipazione delle PMI e i tirocini presso le imprese;

trasferire approcci per la generalizzazione/integrazione della mobilità nei programmi dell’IFP, in settori specifici, branche, settori o aree dell’IFP;

trasferire modelli per scambi reciproci di tirocinanti, in particolare, di apprendisti all’interno di imprese.

2012

4. Mobilità: favorire lo sviluppo ed il trasferimento delle strategie di mobilità nell’Istruzione e Formazione Professionale

Le proposte sono chiamate a realizzare uno dei seguenti obiettivi:

adottare e trasferire strutture e strumenti per sostenere la mobilità nell’IFP, in particolare, la partecipazione delle PMI e i tirocini presso le imprese;

trasferire approcci per la generalizzazione/integrazione della mobilità nei programmi dell’IFP, in settori specifici, branche, settori o aree dell’IFP;

trasferire modelli per scambi reciproci di tirocinanti, in particolare, di apprendisti all’interno di imprese.

Fonte: ISFOL - Agenzia Nazionale LLP – Programma settoriale Leonardo da Vinci

Nella cornice di tali Inviti sono state approvate le seguenti 6 iniziative progettuali, descritte nel dettaglio nel

compendium allegato.

Tab. 3 - Elenco dei progetti rilevanti

Codice indentificativo Organismo beneficiario TITOLO

2011-1-IT1-LEO05-01895 Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività Veneto

E.R.M.E.S. - Enhancing Resources for Mobility Experiences and Strategies

2011-1-IT1-LEO05-01950 Provincia di Sassari PROMETEUS - Promoting Mobility Expertise of Teachers of EU Students

2011-1-IT1-LEO05-01952 Accademia Europea di Firenze

Transfer of tools for managing and mentoring the international workplacements to guarantee the recognition of the competences acquired and the quality of the learning process in the school system

2012-1-IT1-LEO05-02779 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia TRACK – Transnational Acknowledgement of work experience in foreign companies

2012-1-IT1-LEO05-02783 Associazione Centro Studi Città di Foligno

European Knowledge Center for Mobility

2012-1-IT1-LEO05-02800 Provincia Autonoma di Trento - Servizio Europa - Ufficio Fondo Sociale Europeo

Prepara la mobilità

Fonte: ISFOL - Agenzia Nazionale LLP – Programma settoriale Leonardo da Vinci

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5. Prodotti, strumenti e approcci

L’Unione Europea promuove da anni diversi Programmi ed iniziative a sostegno della mobilità

transnazionale ai fini d’apprendimento. Tuttavia, nonostante gli sforzi persistenti, la percentuale dei giovani

che intraprendono esperienze di mobilità transnazionale rimane bassa. Osservando l’eterogeneità delle

normative e delle organizzazioni a livello europeo, appare chiaro che, attualmente, in diversi Paesi, tale

opportunità è ancora poco sviluppata all’interno dei programmi formativi. Vi è, dunque, la necessità di

migliorare qualitativamente e quantitativamente la mobilità europea ma, alcuni ostacoli devono essere

affrontati al fine di promuovere tali esperienze. Si tratta, in particolare, di:

scarse opportunità di percorsi strutturati di mobilità ai fini d’apprendimento nonché limitata

conoscenza e bassa consapevolezza da parte della maggior parte dei giovani dei significativi

vantaggi derivanti da un’esperienza di mobilità;

limitata conoscenza e assenza di incentivi a promuovere tali opportunità da parte di insegnanti e

formatori che dovrebbero, invece, agire come promotori delle esperienze di mobilità

internazionale;

procedure amministrative spesso troppo complesse che dissuadono gli enti dall’accesso a tali

Programmi;

scarsa conoscenza della lingua e della cultura di altri Paesi;

barriere finanziarie e assenza di un sistema di qualità coerente che stabilisca criteri precisi per i

percorsi di mobilità internazionale;

significativo numero di studenti che non riceve riconoscimento e certificazione dei risultati di

apprendimento acquisiti all’estero.

Tradizionalmente, come già richiamato, i Programmi dell’Unione hanno permesso lo sviluppo e la diffusione

di buone pratiche e di strumenti volti ad agevolare la mobilità dei giovani in tutti i contesti di

apprendimento e di formazione. Alla luce di tali riflessioni, ma anche in considerazione dei perduranti

ostacoli alla mobilità evidenziati, appare interessante analizzare i prodotti e gli strumenti in corso di

elaborazione nel quadro delle iniziative progettuali di Trasferimento dell’Innovazione considerate, ponendo

particolare attenzione al loro specifico contributo all’attuazione delle politiche europee di promozione della

mobilità transnazionale nell’ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale. Una prima

considerazione riguarda la specificità di tali strumenti, fortemente caratterizzati dalla natura stessa degli

interventi progettuali oggetto di analisi16, ovvero iniziative mirate al trasferimento ed alla messa a sistema

di output individuati precedentemente quali esperienze innovative di eccellenza. Tali iniziative di

trasferimento non realizzano esclusivamente elaborati meramente attestanti l’avvenuto trasferimento

16

Cfr. Compendium allegato.

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20

negli ambiti previsti bensì una produzione innovativa che risulta quale esito dell’adattamento dei prodotti

ai diversi settori e contesti considerati, in una tendenza ampiamente riscontrabile nella produzione delle

iniziative considerate. In una linea di continuità con l’esperienza dei progetti pilota si conferma la

peculiarità delle iniziative Leonardo da Vinci, tradizionalmente caratterizzate da un elevato numero di

prodotti attesi, con una tendenza, inoltre, al progressivo aumento quantitativo degli stessi. Dal punto di

vista del contributo al miglioramento della qualità delle esperienze di mobilità transnazionale emerge il

progetto in corso di implementazione da parte della Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività

Veneto. Si tratta, in particolare, dell’iniziativa “E.R.M.E.S.”17 che sta operando il trasferimento dei risultati

innovativi di due precedenti progetti Leonardo da Vinci18, rispettivamente finalizzati alla creazione di un

portale per la mobilità supportato da un database di aziende ospitanti nel commercio internazionale e

turismo, alla formulazione di moduli formativi sull’interculturalità e all’elaborazione di strumenti

informativi e formativi per la figura del tutor aziendale. Particolarmente rilevante ai fini della presente

analisi risulta la prevista creazione di un portale europeo per la gestione dei progetti di mobilità

internazionale supportato da specifici criteri per l'assicurazione della qualità dei tirocini all’estero.19 Tale

Portale intende rappresentare uno strumento di supporto alle azioni di mobilità in termini di

semplificazione delle relative attività organizzative e gestionali, attraverso la messa a disposizione di

tirocinanti, aziende ospitanti ed enti di formazione di una gamma di strumenti on-line per l’organizzazione

e gestione efficace di esperienze di mobilità. All’interno del Portale sarà disponibile un database di tutti i

tirocinanti, delle aziende ospitanti e degli organismi di formazione che consentirà il trasferimento di tali dati

in tutti i documenti relativi alla mobilità, quali ad esempio il Patto Formativo e Europass Mobilità, che

saranno generati automaticamente dal sistema. Per affrontare l'eterogeneità degli elementi descrittivi e dei

contenuti dei progetti di mobilità e per consentire la trasparenza e il riconoscimento dei risultati di

apprendimento acquisiti durante il percorso di mobilità, il Portale prevede, inoltre, l'utilizzo di format20 che

descrivono i profili professionali o le unità di risultati di apprendimento secondo le linee guida e le

specifiche tecniche contenute nel Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente21 e

17

Progetto 2011-1-IT1-LEO05-01895 “E.R.M.E.S. – Enhancing resources for mobility experiences and strategies”. 18

Si tratta delle iniziative 501230-LLP-1-2009-1-BE-LEONARDO-LAM “EU mobility Portal in VET” e NL/07/LLP-LDV/TOI/123010 “INTENT – International entrepreneurship”. 19

Tale strumento verrà definito a partire dalla struttura e dai servizi offerti dalla piattaforma Campus Azione Impresa, precedentemente sviluppata dalla Fondazione Giacomo Rumor in collaborazione con Unioncamere, apportando miglioramenti e integrazioni nei contenuti e funzionalità garantendo, nel contempo, la coerenza con il Quadro Comune Europeo di Assicurazione della Qualità e le specifiche tecniche del Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET). 20

Tali format sono stati progettati per assegnare Conoscenza – Abilità – Competenza (KSC) alle attività fondamentali di una professione o di una unità formativa. Alcune delle competenze chiave (quali la comunicazione nelle lingue straniere, la competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità e consapevolezza ed espressione culturale), definiti nel Quadro di Riferimento Europeo, sono descritte altresì in termini di conoscenze, capacità e competenze che possono essere acquisite durante il percorso di mobilità per la realizzazione e lo sviluppo personale, la comprensione interculturale, cittadinanza attiva e occupazione. Tali competenze chiave possono essere selezionate per arricchire la descrizione dei progetti di mobilità. 21

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente - EQF 2008/C 111/01.

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21

nel sistema ECVET22. Attraverso la compilazione on-line di questionari di valutazione finale da parte del

tirocinante e del tutor aziendale al termine dell’esperienza di mobilità, il Portale consentirà di ottimizzare le

prestazioni lavorative del personale che si occupa di progetti di mobilità, semplificandone la gestione

attraverso l’automatizzazione delle relative procedure gestionali, con esiti positivi in termini di riduzione dei

tempi operativi e dei possibili errori. Le aziende ospitanti potranno accedere alle possibili offerte di tirocinio

internazionale, definire il programma di tirocinio selezionando le attività lavorative che il tirocinante dovrà

svolgere, nonché valutare le performance del tirocinante attraverso la compilazione on-line di un

questionario di valutazione. Numerosi sono i vantaggi che anche i tirocinanti potranno ottenere dall’utilizzo

del Portale E.R.M.E.S. accedendo all’area riservata di uno specifico progetto di mobilità. I tirocinanti

possono trovare informazioni e strumenti per le diverse fasi dell’esperienza di mobilità: supporto logistico

relativo alle modalità di viaggio, assicurazione, sicurezza sociale e assistenza medica; informazioni

sull’organismo ospitante; format per report giornalieri e settimanali; forum di discussione in cui possono

inviare messaggi di testo e caricare video e foto; autovalutazione dell’esperienza di tirocinio all’estero.

Infine, il Portale consentirà l’elaborazione di risultati statistici sulle competenze sviluppate attraverso i

workplacement internazionali e sul livello di competenza raggiunto dagli allievi dei percorsi di istruzione e

formazione, attraverso una valutazione fornita direttamente dalle singole imprese. Inoltre i dati aggregati,

una volta raggiunta una dimensione significativa, possono costituire un indicatore significativo in un’ottica

di programmazione. Attraverso il coinvolgimento di una pluralità di soggetti organizzativi ed istituzionali,

operanti in diversi sistemi nazionali e regionali di formazione professionale a livello politico-decisionale,

tecnico-istituzionale e tecnico-operativo, il progetto si propone, dunque, di apportare un contributo

significativo allo sviluppo di strategie integrate a supporto della mobilità internazionale promuovendo

l’utilizzo di uno strumento di lavoro per gli operatori in un ottica di innalzamento qualitativo della propria

offerta. Il progetto intende, infine, contribuire alla promozione della trasparenza e comparabilità dei

programmi formativi, la validazione e riconoscimento dei risultati di apprendimento acquisiti all’estero e

l’integrazione dei programmi di mobilità all’interno di tali programmi. Rilevante appare, inoltre,

l’esperienza progettuale in corso di realizzazione da parte della Provincia di Sassari23 per la promozione

della diffusione di metodologie e competenze utili alla predisposizione di interventi di mobilità

transnazionale di qualità. Particolarmente significativa appare la prevista la realizzazione di un corso di

formazione "Progettare la Mobilità", di una piattaforma on-line, delle relative linee guida per l'utilizzo della

piattaforma nonché di un manuale rivolto ai progettisti di iniziative di mobilità transnazionale. Si tratta di

strumenti finalizzati a promuovere, pianificare e gestire efficacemente le opportunità di mobilità messe a

disposizione attraverso risorse nazionali ed europee che, in un mercato del lavoro sempre più complesso e

competitivo, rappresentano, se opportunamente inserite in un quadro di sviluppo del territorio,

un’opportunità di inserimento lavorativo per le giovani generazioni. Attraverso le attività progettuali che 22

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 sull’istituzione di un sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale 2009/C 155/02. 23

Progetto 2011-1-IT1-LEO05-01950 “PROMETEUS – Promoting mobility expertise of teachers of EU students”.

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prevedono il trasferimento, l’adattamento e l’aggiornamento delle metodologie e dei materiali realizzati

nell’ambito del precedente progetto “OUT IN”, nonché una intensa attività di coaching e tutoraggio dei

formatori e degli insegnanti coinvolti, si intende agevolare e migliorare le azioni preparatorie alla

predisposizione di un progetto di mobilità, aumentando il numero dei potenziali destinatari ed innalzando

le competenze dei formatori e dei progettisti che collaborano con le imprese e i lavoratori. La piattaforma,

alla quale si accede attraverso il sito web dedicato al progetto www.prometeus-project.eu, prevede un

percorso in autoistruzione propedeutico all’attivazione di laboratori e project work finalizzati allo sviluppo

di proposte cantierabili di progetti di mobilità. E’, inoltre, prevista la predisposizione di un’area Forum,

mirata ad offrire ai formandi uno spazio attraverso il quale scambiare riflessioni, dubbi ed opinioni

pertinenti e rilevanti rispetto ai contenuti didattici del corso. L’area Forum prevede anche uno spazio

“news”, funzionale alla divulgazione di informazioni aggiornate che riguardino la Mobilità (eventi,

documenti e pubblicazioni on-line, nuovi bandi, etc.). E’, infine, prevista la realizzazione di un’area Project

Work, articolata in due diverse sezioni: una sezione Partner Database - in cui saranno archiviate e rese

disponibili informazioni relative ai Membri che si iscriveranno nell’area in quanto interessati alla ricerca di

partner e alla progettazione di un intervento di mobilità; una sezione work Space, attraverso la quale,

tramite modalità simili al Forum, i soggetti registrati possano scambiare messaggi (message board) e

documenti (upload e download di file). Nella cornice della iniziative che intendono sostenere la mobilità

transnazionale rileva il trasferimento del Manuale "TACTIC" e dei relativi strumenti al contesto

dell'Istruzione secondaria e della formazione tecnico professionale, in corso di implementazione da parte

dell’Accademia europea di Firenze24. Nel loro complesso le attività progettuali risultano finalizzate a

mettere a disposizione degli istituti di istruzione e formazione professionale competenze e strumenti per

una l’efficace gestione delle esperienze di work placement in ambito transnazionale, per l’integrazione

delle stesse nelle attività curriculari e per il riconoscimento e la certificazione delle competenze acquisite

dai partecipanti. Il percorso di trasferimento verrà arricchito dall'adattamento di ulteriori due strumenti

esito della precedente esperienza progettuale "ICT SKILLS2"25, che a partire dai risultati e dall’approccio

metodologico della ricerca “ICT Skills for Guidance Counsellors”, ha inteso strutturare il profilo

dell’operatore virtuale (e-practitioner) per operatori di orientamento e più in generale per i professionisti

dell’apprendimento permanente. Gli strumenti esito della precedente iniziativa consistono in una

piattaforma moodle26, che verrà utilizzata come strumento di formazione dei docenti degli Istituti scolastici

24

Progetto 2011-1-IT1-LEO05-01952 “T-TACTIC@SCHOOL - Transfer of tools for managing and mentoring the international workplacements to guarantee the recognition of the competences acquired and the quality of the learning process in the school system”. 25

Progetto 135602-LLP-1-2007-1-IT-KA3-KA3MP “ICT Skills 2: ICT tools and training for e-practitioners”. 26

Nell’ambito della precedente esperienza progettuale la piattaforma open source consentiva l’accesso a differenti strumenti on-line per identificare e valorizzare le competenze ICT acquisite in contesti formali, informali e non formali, attraverso strumenti on-line di bilancio delle competenze, nonché l’acquisizione di nuove competenze per l’erogazione di servizi basati sulle ICT, l’accesso ad un percorso formativo blended learning nonché la capitalizzazione della performance degli operatori, degli standard, del processo e delle diverse modalità di apprendimento grazie all’utilizzo del richiamato e-portfolio.

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e dei formatori degli enti di formazione all'utilizzo del manuale ed in un e-portfolio, che sarà adattato ai

destinatari dei percorsi di mobilità internazionale promossi dagli Istituti Secondari Superiori e dagli enti di

formazione, al fine di facilitare il percorso di riconoscimento, certificazione e validazione dei percorsi di

mobilità transnazionale e delle competenze sviluppate nel corso dell’esperienza all'estero. Particolarmente

interessante, in termini di supporto alle iniziative di mobilità transnazionale, appare l’iniziativa in corso di

sviluppo da parte della Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del progetto “TRACK”27, focalizzata sul

potenziamento del valore d’uso delle esperienze di mobilità, in termini di sviluppo della spendibilità delle

stesse nel mercato del lavoro. Tale valore d’uso potrà, difatti, essere aumentato quanto più il mercato del

lavoro ed il sistema produttivo di riferimento riconoscano utile l’esperienza di mobilità. Si intende, quindi,

supportare il mercato del lavoro ed i sistemi produttivi di riferimento nel riconoscimento dell’utilità e della

validità delle iniziative di mobilità, soprattutto in termini di riconoscimento dei risultati di apprendimento.

La spendibilità delle esperienze risulta strettamente connessa alla certificazione delle competenze

acquisite, la quale non può essere autoreferenziale e quindi avulsa dal sistema di produzione ma nel

sistema di produzione deve poter trovare un riscontro e un suo riconoscimento. Ne consegue che per poter

strutturare un valido sistema di mobilità internazionale è necessario attivare un sistema di certificazione

delle competenze in acquisizione che valorizzi il ruolo formativo dell’impresa e ne amplifichi la capacità di

riconoscimento degli apprendimenti. Da questo punto di vista appare strategica l’esperienza della Regione

Friuli Venezia Giulia che ha realizzato, a partire da una mappatura delle competenze dei profili

professionali, l'analisi di 90 processi lavorativi, classificati per codice ATECO, e la loro descrizione in termini

di competenze e attività, utilizzati poi come standard minimi di riferimento per la progettazione formativa

da un lato, e per l'attestazione dei learning outcomes dall'altro28. Tale esperienza rappresenta un modello

che, per le caratteristiche di flessibilità di applicazione a diversi contesti organizzativi, economici,

territoriali, può essere mutuato come strumento utile per il riconoscimento delle competenze in

acquisizione nell’ambito di percorsi di mobilità formativa. Inoltre tali prassi innovative per la codifica ed il

riconoscimento delle competenze in uscita dai percorsi di mobilità internazionale degli allievi in formazione

iniziale e dei soggetti disponibili sul mercato del lavoro, rappresentano uno strumento di supporto alla

spendibilità di tali esperienze all’interno dei sistemi economici di riferimento. In termini di risultati

progettuali l’esito principale dell’iniziativa sarà rappresentato da uno strumento che consenta la traduzione

e formalizzazione Europass delle competenze acquisite all’interno di percorsi di mobilità transnazionale e la

trascrizione delle stesse all'interno del libretto formativo, in una logica di capitalizzazione delle stesse e di

attribuzione di valore d'uso reale, che corrisponda ad una spendibilità sul mercato del lavoro derivante dal

fatto che le definizioni utilizzate risulteranno condivise, trasparenti e utilizzabili nei diversi contesti

27

Progetto 2012-1-IT1-LEO05-02779 “TRACK - Transnational Acknowledgement of work experience in foreign companies”. 28

Le unità formative sono state sviluppate a partire dalla mappatura dei processi di lavoro, le cui descrizioni in termini di competenze rappresentano il riferimento per la definizione degli obiettivi formativi e per la valutazione degli esiti di apprendimento degli allievi in formazione.

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organizzativi. Parallelamente al richiamato sistema di classificazione delle competenze l’iniziativa

progettuale punta, inoltre, al trasferimento del modello degli assessment center che verrà contestualizzato

in ambito aziendale al fine di superare le problematiche connesse al riconoscimento delle qualifiche e dei

titoli di studio da parte delle imprese, attraverso l’utilizzo di strumenti di riconoscimento delle competenze

in acquisizione all’interno di esperienze formative realizzate in contesti non formali. Difatti al fine di

sostenere il riconoscimento degli esiti di apprendimento da parte del sistema delle imprese, accanto alla

trasparenza del repertorio delle competenze, emerge la necessità di sistemi di assessment che possano

procedere, a livello locale, alla verifica dell’effettivo possesso delle competenze dichiarate come acquisite

ed alla certificazione delle stesse, rendendole quindi spendibili all’interno del mercato del lavoro di

riferimento29. Le attività realizzeranno, quindi, la definizione di uno strumento che permetta la traduzione e

formalizzazione Europass delle competenze acquisite all’interno di percorsi di mobilità transnazionale e la

trascrizione delle stesse all'interno del libretto formativo, in una logica di capitalizzazione delle stesse e di

attribuzione di valore d'uso reale, che corrisponda alla effettiva spendibilità sul mercato del lavoro.

L’esperienza maturata dagli allievi in mobilità potrà, pertanto, essere agevolmente tradotta, certificata ma

soprattutto riconosciuta dal sistema produttivo diventando effettivamente spendibile all’interno del

mercato del lavoro locale. In tale ottica verranno sviluppati un report di raccomandazioni per l’assessment

nonché delle linee guida per il riconoscimento dei saperi maturati nel corso delle work experiences in

impresa30. Infine il repertorio delle competenze verrà reso disponibile on-line per la compilazione di

Europass e del libretto formativo, realizzando un’applicazione on-line per la stampa delle competenze

certificate su documento Europass. Tra gli ulteriori strumenti in corso di definizione nell’ambito delle

iniziative di Trasferimento dell’Innovazione in corso si segnala, inoltre, il previsto "Centro Europeo di

Conoscenza per la Mobilità", una piattaforma on-line in corso di realizzazione nell’ambito del progetto

“EUKCEM”31 dal partenariato che ha come capofila l’Associazione Centro Studi Città di Foligno. Tale

strumento intende rappresentare un supporto alla realizzazione di tutte le fasi di un’esperienza di mobilità

transnazionale, garantendone la qualità e favorendo la certificazione delle competenze acquisite prima e

durante la mobilità stessa. Oggetto del trasferimento è il modello Q-Placements, sperimentato nel contesto

di un precedente progetto Leonardo da Vinci32, e progettato per assicurare che le aspettative dei beneficiari

della mobilità siano soddisfatte, così come le esigenze qualitative dei vari attori, organizzazioni

coordinatrici, organismi di formazione professionale, aziende ospitanti e studenti in formazione

professionale iniziale nei Paesi mittenti e in quelli ospitanti. Tale modello facilita la partecipazione di

aziende, studenti in formazione professionale iniziale ed enti di formazione professionale iniziale agli stage

transnazionali, stabilisce le procedure per ogni attività, le responsabilità minime per ogni attore coinvolto,

29

L’iniziativa realizzerà, quindi, l’individuazione di una serie di aziende disponibili ad operare quali assessment centers a livello settoriale, per il riconoscimento e la certificazione delle competenze maturate nelle esperienze di mobilità in una chiave di spendibilità nei relativi settori. 30

Linee guida per la certificazione delle competenze in acquisizione. 31

Progetto 2012-1-IT1-LEO05-02783 “EUKCEM - European Knowledge Center for Mobility”. 32

Progetto ES/08/LLP-LdV/TOI/149008 “Q-Placements”.

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le procedure di azione per ogni fase della mobilità e presenta diversi metodi di monitoraggio e valutazione.

Tale modello mira a diventare un sistema di assicurazione di qualità ed un benchmark finalizzato

all'implementazione delle esperienze di mobilità nelle condizioni migliori. Tali condizioni ed i relativi

requisiti sono descritti nel modello Q-placements per facilitare l'esperienza della mobilità internazionale

per gli enti di istruzione e formazione professionale e gli allievi dell’istruzione e formazione professionale

nonché per le aziende, in qualunque contesto l’esperienza si realizzi, alle stesse condizioni del sistema di

istruzione del Paese mittente. Significativa in materia di promozione delle iniziative di mobilità

transnazionale appare anche l’iniziativa in corso di realizzazione da parte della Provincia Autonoma di

Trento nella cornice dell’iniziativa “Pre-Mo – Prepara la mobilità”33, caratterizzata da una particolare

attenzione alle strategie di accompagnamento alla mobilità nell’istruzione e formazione professionale.

L’obiettivo di miglioramento della capacità dei sistemi territoriali dei Paesi coinvolti di sostenere la mobilità

nell’ambito dei percorsi di istruzione e formazione verrà perseguito attraverso una duplice focalizzazione

che prevede il trasferimento di modelli e strumenti di supporto alle attività preparatorie della mobilità per i

giovani in formazione professionale iniziale e gli apprendisti nonché agli scambi reciproci di stagisti e

tirocinanti. Tali strumenti e modelli faranno riferimento, in particolare, a due fasi della preparazione di

un’esperienza di mobilità transnazionale ovvero le fasi d’invio e di accoglienza, con una particolare

attenzione alle esigenze dei soggetti interessati a prendere parte a tali esperienze. Le esperienze oggetto

del trasferimento di innovazione sono rappresentate dagli approcci definiti in Germania ed in Francia, ed in

particolare da strumenti di preparazione pedagogica e culturale nonché da modelli per la mobilità

caratterizzati da una specifica attenzione all’apprendistato. I contenuti innovativi dell’iniziativa sono

individuabili nell’articolazione della struttura territoriale per la mobilità, che rappresenta qualcosa di

inedito per le aree interessate, che vedranno sistematizzate esperienze e realtà locali finora non coordinate

nonché nella formazione per operatori della mobilità, potenzialmente ripetibile in altri territori, ed

innovativa in considerazione delle competenze trasferite, codificate a partire dai processi lavorativi e non

dai contesti. Carattere di innovatività hanno, inoltre, le attività progettuali che prevedono una varietà di

azioni finalizzate ad adattare approcci innovativi ai territori coinvolti, ed in particolare l’identificazione di

standard di qualità per sostenere la fase preparatoria della mobilità, l’identificazione delle competenze

specifiche degli operatori a sostegno della mobilità, la formazione degli operatori a seconda delle

competenze identificate, l’apertura di sportelli locali a sostegno delle iniziative di mobilità. Tra gli output

previsti rilevano, in particolare, le Linee guida relative alla struttura territoriale per la mobilità nonché

nonché la realizzazione di un Vortale per la mobilità.

33

Progetto 2012-1-IT1-LEO05-02800 “PreMo – Prepara la mobilità”.

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Tab. 4 - Quadro di sintesi delle iniziative progettuali rilevanti

Progetto acronimo

Anno di approvazione

Priorità europea di intervento Area tematica di

riferimento Settore di intervento

Destinatari degli interventi

MULTI MATCH 2001 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell'IFP

Qualità dei sistemi di IFP - Mobilità

Istruzione Docenti - Formatori - Giovani - Tutor

WEM 2002

Capacità di inserimento professionale: Migliorare la qualità dei sistemi d'istruzione e formazione professionale e dei dispositivi di orientamento come anche l'accesso alla formazione e alle qualifiche, onde promuovere l'occupabilità dei giovani

Qualità dei sistemi di IFP - Alternanza/Apprendistato - Mobilità

Istruzione Docenti - Formatori - Giovani - Studenti - Tutor

PATENT 2003 Valorizzare l'apprendimento

Trasparenza delle competenze e delle qualificazioni - Mobilità - Formazione continua

Pubblica amministrazione

Funzionari pubblici

BEATRIC 2004 Valorizzare l'apprendimento Trasparenza delle competenze e delle qualificazioni - Mobilità

Istruzione Docenti - Formatori - Occupati - Studenti - Tutor

Q-CASE 2006

Migliorare la qualità dei sistemi e delle prassi nel settore dell'istruzione e della formazione professionale

Qualità dei sistemi di IFP - Alternanza/Apprendistato - Mobilità

Costruzioni Apprendisti - Inoccupati - Studenti

EUROPEMOBILITY 2008

Sviluppare le capacità e le competenze di insegnanti, formatori e tutor operanti nel campo dell'istruzione e della formazione professionale

Formazione dei professionisti dell'IFP - Mobilità

Istruzione Docenti - Formatori - Giovani - Tutor - Imprenditori/Manager

ERMES 2011 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell'IFP

Mobilità - Trasparenza delle competenze e delle qualificazioni

Istruzione - Formazione

Aziende ospitanti - Enti di formazione - Tirocinanti

PROMETEUS 2011 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell'IFP

Mobilità - Formazione continua

Istruzione - Formazione

Docenti - Formatori - Funzionari pubblici - Occupati - Studenti - Tutor

T-TACTIC@SCHOOL 2011 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell'IFP

Formazione formatori - Certificazione delle competenze

Cultura Docenti - Formatori - Studenti - Tutor

TRACK 2012 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell'IFP

Mobilità - Trasparenza delle competenze e delle qualificazioni

Edilizia - Turismo Docenti - Formatori - Funzionari pubblici - Tutor

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EUKCEM 2012 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell'IFP

Mobilità - Qualità dei sistemi formativi

Istruzione - Formazione

Docenti - Formatori - Giovani - Studenti - Tutor

PREMO 2012 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell'IFP

Mobilità - Alternanza Pubblica amministrazione

Apprendisti - Giovani - Occupati - Studenti

Fonte: ISFOL - Agenzia Nazionale LLP – Programma settoriale Leonardo da Vinci

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Tab. 5 -Quadro di sintesi dei Paesi e del numero di organismi coinvolti nelle iniziative rilevanti

Paesi coinvolti nelle iniziative rilevanti

Numero organismi coinvolti per Paese

Austria 2

Belgio 4

Francia 7

Germania 10

Grecia 1

Italia 58

Irlanda 1

Paesi Bassi 6

Polonia 4

Portogallo 4

Regno Unito 3

Repubblica Ceca 4

Romania 2

Slovenia 2

Spagna 10

Svezia 1

Svizzera 1

TOTALE 108

Fonte: ISFOL - Agenzia Nazionale LLP – Programma settoriale Leonardo da Vinci

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Bibliografia e Sitografia

Documenti europei

Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni del 20 settembre 2011 - Sostenere la crescita e l’occupazione, un progetto per la modernizzazione dei sistemi d’istruzione superiore in Europa

Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 28 giugno 2011 Youth on the Move – Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento (2011/C 199/01)

Council conclusions – Promoting youth employment to achieve the Europe 2020 objectives, 17 June 2011

Preparation of a new programme in the field of education and training post-2013. Results of the public consultation, June 2011

Interim evaluation of the Lifelong Learning Programme 2007 - 2013, maggio 2011 Commission Staff Working paper “Development of benchmarks on education and training for

employability and on learning mobility”, SEC(2011) 670 final, 24 May 2011 European Commission, Progress towards the common European objectives in education and

training (2010/2011) – Indicators and benchmarks, 18 April 2011 Cedefop, The economic benefits of VET for individuals, April 2011 Comunicato dei Ministri europei responsabili dell’istruzione e della formazione professionale, delle

parti sociali europee e della Commissione europea, riuniti a Bruges il 07/12/2010 per riesaminare l’approccio strategico e le priorità del processo di Copenhagen per il periodo 2011-2020

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni – COM 2010 682 definitivo del 23.11.2010

Conclusioni del Consiglio del 26 novembre 2009 GUCE C 302/6 del 12.12.2009 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio al Comitato economico e

sociale europeo e al Comitato delle Regioni – COM (2010) 477 definitivo del 15.09.2010 Comunicazione della Commissione europea “EUROPA 2020 Una strategia per una crescita

intelligente, sostenibile e inclusiva”, Bruxelles, 3 marzo 2010 COM(2010) 2020 Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del programma di lavoro

“Istruzione e formazione 2010” (doc. 5394/10) Commission Staff working document “Lisbon Strategy evaluation” - SEC (2010) final Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European

Economic and Social Committee and the Committee of the Regions of the 25 November 2009 - Key competences for a changing world

LIBRO VERDE – Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento COM(2009) 329/3 del 08/07/2009

Recommendation of the European Parliament and of the Council of 18 June 2009 on the establishment of a European Credit System for Vocational Education and Training (ECVET)

Recommendation of the European Parliament and of the Council of 18 June 2009 on the establishment of a European Quality Assurance Reference Framework for Vocational Education and Training (2009/C 155/01)

Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione («ET 2020»), GUCE C 119/2 del 28.5.2009

Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions - New Skills for New Jobs Anticipating and matching labour market and skills needs - COM(2008) 868 final – 16 Dec. 2008)

Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1720/2006/CE che istituisce un programma d'azione nel campo dell'apprendimento permanente (Testo rilevante ai fini del SEE) n. 1357/2008/CE del 16 dicembre 2008

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Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri del 21 novembre 2008 “Preparare i giovani per il XXI secolo: un ordine del giorno per la cooperazione europea in materia scolastica” GUCE C 319/20 del 13.12.2008

The Bordeaux Communiqué on enhanced European cooperation in vocational education and training – 26 November 2008

Recommendation of the European Parliament and of the Council of 23 April 2008 on the establishment of the European Qualifications Framework for lifelong learning

“Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo”, Allegato della “Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente”, GUCE L 394/10 del 30.12.2006

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE) GUCE L 394/10 del 30.12.2006

Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa alla mobilità transnazionale nella Comunità a fini di istruzione e formazione professionale – Carta europea di qualità per la mobilità (2006/961/CE)

The Helsinki Communiqué on Enhanced European Cooperation in Vocational Education and Training – 5 December 2006

Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 che istituisce un programma d'azione nel campo dell'apprendimento permanente (2006/1720/CE)

Council Resolution of 19 December 2002 on the promotion of enhanced European cooperation in vocational education and training (2003/C 13/02) [OJ C 13, 18.01.2003]

The Copenhagen Declaration on enhanced European cooperation in vocational education and training (30.11.2002)

Recommendation 2001/613/EC of the European Parliament and of the Council of 10 July 2001 on mobility within the Community for students, persons undergoing training, volunteers, teachers and trainers (OJ L 215, 09.08.2001)

Documenti Programma Settoriale Leonardo da Vinci

Official announcement of the Lifelong Learning Programme — Call for proposals 2012 (DG EAC/27/11) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:233:0015:0016:EN:PDF

Lifelong Learning Programme — General Call for proposals 2011-2013 - Strategic Priorities 2012 http://ec.europa.eu/education/llp/doc/call12/prior_en.pdf

Official announcement of the Lifelong Learning Programme — Call for proposals 2011 (DG EAC/49/10) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:290:0013:0014:EN:PDF

Lifelong Learning Programme — General Call for proposals 2011-2013 - Strategic Priorities http://ec.europa.eu/education/llp/doc/call11/prior_en.pdf

Decision n. 1720/2006/EC of the European Parliament and of the Council of 15 November 2006, establishing an action programme in the field of lifelong learning http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:327:0045:0068:en:PDF

Altri riferimenti

Mettere in pratica gli strumenti europei di trasparenza. Progetti, sperimentazioni e risultati del Programma LLP – Leonardo da Vinci, AA.VV., ISFOL 2012

Glossary – Quality in education and training, Cedefop 2011 Accordo tra Governo, Regioni e Parti Sociali “Linee guida per la formazione 2010”, del 18 febbraio

2010 Il libretto formativo del cittadino. Dal Decreto del 2005 alla sperimentazione: materiali e supporti

metodologici, ISFOL (Collana Temi & Strumenti, Studi e Ricerche, 21), Roma 2007

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Allegato 1 Schede descrittive dei progetti – Inviti 2011-2012

Progetto E.R.M.E.S – Enhancing Resources for Mobility Experiences and Strategies

Identificativo 2011-1IT1-LEO05-01895

Fondazione Giacomo Rumor – Centro Produttività Veneto Corso Fogazzaro, 37 36100 Vicenza 0039 0444994700/01 - http://www.cpv.org

Partner Regione del Veneto Direzione Formazione (IT) - USRV Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (IT) - UCV Unione Regionale delle Camere di Commercio I.I.A. del Veneto - Eurosportello del Veneto (IT) - DEKRA Akdemie GmbH (DE) EU-GESEU (DE) - Albeda College (NL) - KCH International (NL) - CPU (SI) - PGZ (SI)

Priorità di intervento 4. Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell’IFP

Area tematica di riferimento Mobilità / Trasparenza delle competenze e delle qualificazioni

Settore produttivo Istruzione / Formazione

Destinatari Tirocinanti - Aziende ospitanti - Enti di formazione

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

La proposta è finalizzata a realizzare l'analisi, l'adattamento ed il trasferimento della struttura e dei servizi disponibili attraverso la

piattaforma on-line Campus Azione Impresa, precedentemente sviluppata dal promotore in collaborazione con Unioncamere Veneto. Il

previsto adattamento verrà realizzato implementando miglioramenti ed integrazioni dei contenuti e delle funzionalità già disponibili, in

coerenza con la Raccomandazione EQAVET e con le specifiche tecniche di ECVET. Il progetto intende, inoltre, sviluppare un network

transnazionale di Istituzioni competenti e di organismi intermediari che forniscano, attraverso una piattaforma collaborativa on-line,

expertise, informazioni e supporto nell'ambito delle iniziative di mobilità realizzate da Enti di formazione, a beneficio dei partecipanti e

delle PMI. Il progetto intende, inoltre, sviluppare la qualità delle informazioni e degli strumenti disponibili, al fine di sviluppare un

partenariato sostenibile nel tempo ed un “sistema di assistenza alla mobilità” che fornisca informazioni di carattere organizzativo,

amministrativo, finanziario e legale. L'iniziativa mira, inoltre, ad implementare un sistema di qualità efficace, attraverso la definizione di

criteri di qualità per le strutture dell'offerta formativa VET e per le imprese, promuovendo la cultura della qualità tra gli attori e gli

stakeholder coinvolti. Gli strumenti oggetto del trasferimento adattati saranno testati nell'ambito di programmi di mobilità al fine di

consentire le modifiche necessarie e la validazione degli strumenti opportunamente adattati. Si configura un trasferimento geografico di

tipo IMPORT dai Paesi Bassi verso Italia, Germania e Slovenia, dei risultati di 2 precedenti iniziative Leonardo da Vinci, ed in particolare

dei progetti "EU mobility portal in VET" e "INTENT - International Entrepreneurship: enhancing international entrepreneurial

competences in Europe by creating optimal conditions for mobility". In particolare, il progetto "EU mobility portal in VET" ha sviluppato

un portale web-based per la gestione di tirocini all'estero che mette a disposizione servizi integrati e strumenti specifici rivolti a studenti,

enti di formazione ed imprese nonché un data-base delle aziende selezionate sulla base di criteri di qualità ed affidabilità. Il progetto

"INTENT" ha sviluppato strumenti, metodologie e programmi formativi rivolti a formatori, studenti, lavoratori e datori di lavoro per

svilupparne le competenze di imprenditorialità internazionale, con un focus specifico sull'interculturalità. Il progetto intende contribuire

alla promozione della trasparenza e comparabilità dei programmi formativi, la validazione e riconoscimento dei risultati di

apprendimento acquisiti all’estero e l’integrazione dei programmi di mobilità all’interno di tali programmi. L’iniziativa “E.R.M.E.S.”

intende, infine, promuovere una maggiore conoscenza di ECVET e delle sue specifiche tecniche favorendo una più ampia comprensione e

del valore aggiunto di tale dispositivo da parte dei diversi attori dei sistemi di istruzione e formazione professionale. Attraverso la

definizione condivisa tra i soggetti a vario titolo coinvolti nell’organizzazione e gestione dei percorsi di mobilità di criteri per

l’assicurazione della qualità anche nei dispositivi di valutazione delle competenze acquisite, l’iniziativa progettuale intende, infine,

contribuire al consolidamento del mutual trust che rappresenta il presupposto fondamentale per il dialogo e la cooperazione tra i diversi

sistemi europei di istruzione e formazione professionale.

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Progetto PROMETEUS - Promoting Mobility Expertise of Teachers of EU Students

Identificativo 2011-1-IT1-LEO05-01950

Provincia di Sassari Piazza D'Italia 31 - 07100 Sassari +39 0792069000 - http://www.provincia.sassari.it

Partner MCG Manager Consulting Group Soc. Coop. (IT) - Provincia Regionale di Messina (IT) - Provincia Regionale di Ragusa (IT) - Associazione Tecla (IT) - Asociacion Pro Personas con Discapacidad Intelectual (ES) - Greta de Nancy Lorraine Centre (FR)

Priorità di intervento 3.2.4. Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell’IFP

Area tematica di riferimento Mobilità / Formazione continua

Settore produttivo Istruzione / Formazione

Destinatari Occupati - Docenti - Formatori - Tutor - Studenti - Funzionari pubblici

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

Attraverso il trasferimento di strumenti a supporto della progettazione di azioni di mobilità l’iniziativa mira a sensibilizzare e preparare

decisori, amministrazioni locali, scuole e agenzie formative all’implementazione di azioni di mobilità, promuovendo l’accesso a tale

opportunità da parte di studenti e lavoratori. Il trasferimento, l’adattamento e l’aggiornamento delle metodologie e dei materiali

realizzati nell’ambito del precedente progetto “OUT IN” risultano finalizzati a migliorare le azioni preparatorie alla predisposizione di un

progetto di mobilità, aumentando il numero dei possibili destinatari e accrescendo le competenze dei formatori e dei progettisti che

collaborano con le imprese e i lavoratori. In particolare la prevista attività di tutoraggio dei formatori e degli operatori coinvolti mira ad

assicurare un percorso formativo integrato, caratterizzato dall’alternanza di apprendimento teorico, aggiornamento delle informazioni

di base, applicazione simulata di regole e norme e role playing. L’iniziativa è basata sui risultati del richiamato progetto “OUT IN”, che

era stato realizzato esclusivamente per i contesti scolastici, mentre l’intervento attuale intende rivolgersi anche al mondo delle imprese

e dei lavoratori. In particolare il progetto si basa su uno strumento formativo sperimentato nell’ambito del precedente progetto e

finalizzato a trasferire agli operatori degli istituti scolastici le conoscenze e le competenze utili alla progettazione di azioni di mobilità

transnazionale. Si prevede l'aggiornamento degli aspetti linguistici e dei riferimenti disponibili nei database del courseware esistente, i

cui contenuti sono disponibili in italiano e in inglese, e i cui moduli contengono riferimenti a Programmi e strategie non più attivi o che

hanno subito importanti variazioni. Si prevede, inoltre, di integrare i contenuti didattici con unità di approfondimento e con Learning

Objects specifici per approfondire tematiche rispondenti ai bisogni della nuova utenza. Infine il progetto vuole allargare l’esperienza

verso le due Regioni insulari italiane e altri due Paesi (Spagna e Francia) per cogliere ulteriori elementi di contributo derivanti dai

contesti dell'amministrazione pubblica locale (Italia), delle parti sociali (Francia) e dell'associazionismo sociale (Spagna). Il trasferimento

che si propone avviene su una pluralità di piani. Dal punto di vista geografico, si prevede il trasferimento dall'Italia verso i contesti

francese e spagnolo, individuati per la rilevanza della partecipazione di tali Paesi ai Programmi europei che finanziano azioni di mobilità

transnazionale. Inoltre il progetto intende realizzare il trasferimento dal sistema dell’istruzione scolastica ad una dimensione più locale,

attivando il protagonismo di amministrazioni pubbliche, associazioni e attori impegnati nello sviluppo locale, che agiscono all'interno di

spazi territorialmente e amministrativamente più circoscritti e definiti. Al fine di sostenere il trasferimento e l’impatto in termini di

cambiamenti attesi le soluzioni proposte saranno sostenute dall’implementazione delle richiamate prassi di consulenza, coaching e

affiancamento operativo: fuori, quindi da un contesto di simulazione, tipico delle prassi di sperimentazione dando spazio, invece,

all’immediata operatività degli strumenti individuati.

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Progetto T-TACTIC@SCHOOL - Transfer of tools for managing and mentoring the international workplacements to guarantee the recognition of the competences acquired and the quality of the learning process in the school system

Identificativo 2011-1-IT1-LEO05-01952

Accademia Europea di Firenze Via Spartaco Lavagnini, 4 – 50122 Firenze 0039/055 244200 - http://www.aefonline.eu

Partner CIPAT Consorzio Istituti professionali associati Toscana (IT) - CSP Centro Studi Pluriversum (IT) - Provincia di Lecce (IT) - XENA Centro scambi e dinamiche interculturali (IT) - Amadeus (AT) - GEB Gesellschaft für Europabildung e. V (DE) - DEP Institut d’Estudis I Professions S.L. (ES) - Gobierno de Navarra Departamento de Educaciòn (ES) - ONECO Consultoría y Movilidad (ES) - CAP ULYSSE (FR) - Euroyouth Portugal Unipessoal Lda (PT) - FLS Foyle Language School Limited (UK)

Priorità di intervento 3.2.4. Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell’IFP

Area tematica di riferimento Formazione formatori / Certificazione delle competenze

Settore produttivo Cultura

Destinatari Docenti - Formatori - Tutor - Studenti

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

Il progetto ha inteso mettere a disposizione strumenti e competenze nella gestione delle attività di monitoraggio dei percorsi di

mobilità internazionale, agli istituti secondari superiori e agli enti di formazione tecnico-professionale, nonché strumenti per la

validazione e la certificazione delle competenze acquisite. La proposta progettuale intende incrementare e migliorare la

collaborazione tra il mondo dell'istruzione e quello della formazione, attraverso l'innalzamento delle competenze dei docenti e dei

tutor nonché migliorare l'acquisizione di competenze chiave da parte degli utilizzatori del Manuale e degli utenti finali, ottenendo in

questo modo un complessivo miglioramento della qualità e dell’efficacia dei percorsi di mobilità transnazionale. In particolare

l’iniziativa intende adattare e trasferire il Manuale "TACTIC" ed i relativi strumenti al contesto scolastico e della formazione

professionale. Il percorso di trasferimento passerà attraverso l'implementazione e l'adattamento non soltanto del Manuale verranno,

inoltre riadattati due strumenti principali del precedente progetto "ICT SKILLS2": la piattaforma moodle, che verrà usata come

strumento di formazione dei docenti degli istituti scolastici e dei formatori degli enti di formazione nonché l'e-portfolio, che a sua

volta sarà adattato al contesto scolastico per la certificazione e la validazione dei percorsi di mobilità internazionale e delle

competenze acquisite. Il progetto si configura come un trasferimento settoriale, in quanto il manuale verrà trasferito al contesto della

formazione scolastica, geografico, poiché il prodotto trasferito sarà distribuito in tutti i Paesi partner ed anche in Paesi non

direttamente coinvolti nel progetto. Dal contesto italiano il prodotto verrà trasferito in Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Francia

e Gran Bretagna. I principali prodotti del Progetto saranno rappresentati dalla versione riadattata e tradotta del Manuale TACTIC,

dallo strumento E-portfolio adattato per la certificazione delle competenze e un Cd-rom contenente il Manuale TACTIC. Verranno,

inoltre, creati una serie di strumenti di disseminazione e diffusione del progetto e del manuale.

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Progetto TRACK - Transnational Acknowledgment of work experience in foreign companies

Identificativo 2012-1-IT1-LEO05-02779

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Piazza Unità d’Italia, 1 - 34132 Trieste 0039/040 3771111 - www.regione.fvg.it

Partner Ente ACLI Istruzione Formazione Professionale Friuli Venezia Giulia (IT) - Provincia autonoma di Trento (IT) - Regione Valle d'Aosta (IT) - EVTA European Vocational Training Association (BE) - Dirección general de formación Consejería de educación y empleo (ES) - KCH Services (NL) - TNOIK Towarzystwo Naukowe Organizacji i Kierownictwa Oddział w Gdaosku (PL)

Priorità di intervento 3.2.4 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell’IFP

Area tematica di riferimento Mobilità / Trasparenza delle competenze e delle qualificazioni

Settore produttivo Edilizia / Turismo

Destinatari Funzionari pubblici - Docenti - Formatori - Tutor

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

L'iniziativa intende sostenere l’incremento dei processi di mobilità all’interno del sistema della formazione professionale,

promuovendo l’attrattività di tali esperienze e la spendibilità delle stesse nel mercato del lavoro. L’idea progettuale è stata sviluppata,

quindi, a partire dall’esigenza di individuare strumenti e prassi utili per il riconoscimento delle competenze acquisite nell’ambito di

esperienze di mobilità e per migliorarne la spendibilità, sostenendo, conseguentemente, l’occupabilità dei soggetti coinvolti. La

spendibilità delle esperienze dipende, difatti, dalla capacità del sistema di formazione professionale di rendere trasparente, leggibili e

quindi riconoscibili le competenze acquisite in mobilità. In tale ottica la Regione Friuli Venezia Giulia ha sviluppato un sistema di

descrizione delle competenze riferito alle strutture dei processi di lavoro, e quindi sganciato dal sistema delle qualifiche professionali,

di difficile comprensione ed utilizzo da parte delle imprese. All’interno del sistema di formazione professionale della Regione Friuli

Venezia Giulia è stata, quindi, realizzata una mappatura delle competenze dei profili professionali che ha permesso l'analisi di 90

processi lavorativi, classificati per codice ATECO, e la loro descrizione in termini di competenze e attività utilizzati poi come standard

minimi di riferimento per la progettazione formativa da un lato e per l'attestazione dei learning outcomes dall'altro. Le unità

formative pertanto sono state sviluppate a partire dalla mappatura dei processi di lavoro, le cui descrizioni di competenze sono state

prese a riferimento per la specificazione degli obiettivi formativi e per lo sviluppo delle schede di valutazione degli esiti di

apprendimento degli allievi in formazione. Tale “sintassi” costituisce la prassi innovativa per realizzare la codifica delle competenze in

acquisizione nei processi di mobilità. Per le sue caratteristiche di semplicità di approccio, chiarezza nella specificazione delle attività

professionali, flessibilità di applicazione a diversi contesti organizzativi, economici, territoriali, può essere mutuata come strumento

utile per il riconoscimento delle competenze in acquisizione nell’ambito di percorsi di mobilità formativa. Parallelamente al sistema di

classificazione delle competenze, realizzato all’interno della Regione Friuli Venezia Giulia, l’iniziativa intende trasferire anche il

modello degli assessment center che si intende contestualizzare in ambito aziendale poiché il riconoscimento da parte del sistema

delle imprese necessita di sistemi di assessment che, a livello locale, procedano alla verifica dell'effettivo possesso della competenza

dichiarata come acquisita. Il trasferimento dei due modelli ovvero il repertorio delle competenze sulla base della mappatura dei

processi di lavoro nonché il modello di assessment center consentiranno di fornire al partenariato gli strumenti necessari per la

costruzione di una piattaforma concettuale indispensabile per strutturare un sistema di riconoscimento e certificazione delle

competenze in acquisizione nell’ambito di percorsi di mobilità internazionale. L'iniziativa intende pervenire alla costituzione di un

sistema comune di certificazione delle competenze: aziende certificatici individuate in ogni territorio di riferimento per i partner, linee

guida per la certificazione delle competenze e la stampa del documento Europass consegnate alle imprese. Nel complesso le attività

progettuali mirano a contribuire ad incrementare la qualità e l’attrattività del sistema europeo della formazione professionale

attraverso il trasferimento di prassi innovative per il riconoscimento delle competenze in acquisizione all’interno di processi di

mobilità internazionale degli allievi in formazione professionale iniziale e dei soggetti disponibili sul mercato del lavoro.

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Progetto EUKCEM - European Knowledge Center for Mobility

Identificativo 2012-1-IT1-LEO05-02783

Associazione Centro Studi Città di Foligno Via Oberdan, 123 - 06034 Foligno (Perugia) 0039/0742 342922 - http://www.cstudifoligno.it

Partner Wisamar Bildungsgesellschaft gemeinnützige GmbH (DE) - Cambra Oficial de Comerç i Indústria de Terrassa (ES) - EPRALIMA Vocational School of Alto Lima, C.I.P.R.L. (PT) - Inspectoratul Şcolar Judeţean Iaşi (RO) - STPKC Swedish TelePedagogic Knowledge Centre AB (SE) - Anniesland College of Further and Higher Education (UK)

Priorità di intervento 3.2.4 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell’IFP

Area tematica di riferimento Mobilità / Qualità dei sistemi formativi

Settore produttivo Istruzione / Formazione

Destinatari Giovani - Studenti - Docenti - Formatori - Tutor

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

Il progetto nasce dalla necessità di mettere a sistema tutta una serie di riflessioni e azioni intraprese a livello europeo sul tema della

qualità nella mobilità transnazionale nel contesto dei progetti Leonardo da Vinci. Il partenariato intende implementare una strategia

comune volta all'identificazione delle necessità di tutti gli attori coinvolti nell'organizzazione delle mobilità transnazionali che siano

esse riferite alla formazione professionale iniziale, alla formazione per persone disponibili sul mercato del lavoro o all'aggiornamento

dei professionisti nell’ambito dell’istruzione e della formazione. Le istituzioni partner avranno la possibilità di analizzare e valutare gli

strumenti presenti in Europa per l'organizzazione, gestione e certificazione delle esperienze di mobilità finanziate dal Programma

Leonardo da Vinci. Il "Centro Europeo di Conoscenza per la Mobilità" consisterà, quindi, in una piattaforma on-line che faciliterà la

realizzazione di tutte le fasi d'implementazione di una mobilità transnazionale, garantendo alti livelli di qualità e favorendo la

certificazione delle competenze acquisite prima e durante la mobilità stessa. Oggetto del trasferimento è il modello sperimentato nel

contesto del progetto Leonardo da Vinci di Trasferimento dell’Innovazione Q-Placements ES/08/LLP-LdV/TOI/149008. Il modello Q-

Placements è progettato per assicurare che i beneficiari della mobilità soddisfino le loro aspettative, nonché le esigenze qualitative dei

vari attori, organizzazioni coordinatrici, organismi di formazione, aziende ospitanti e studenti in formazione professionale iniziale nei

Paesi mittenti e in quelli ospitanti. Si tratta di uno stumento che mira a facilitare la partecipazione di aziende, studenti ed enti di

formazione alle esperienze di mobilità transnazionale, stabilendo le procedure per ogni attività tra gli attori, definendo le

responsabilità minime per ogni attore, definendo le procedure di azione per ogni fase della mobilità, in accordo con i relativi obiettivi

e presentando diversi metodi di monitoraggio e valutazione. Tale modello mira a diventare un sistema di assicurazione di qualità ed

un benchmark che consenta l'implementazione di esperienze di mobilità nelle condizioni migliori. Queste condizioni e requisiti sono

descritti nel modello Q-placements per facilitare l'esperienza della mobilità internazionale per gli enti di istruzione e formazione

professionale, gli allievi nonché per le aziende, in qualunque luogo l’esperienza si realizzi, alle stesse condizioni del sistema di

istruzione del Paese mittente. La chiave di questo modello è il ruolo delle organizzazioni coordinatrici sia nel paese mittente che nel

paese ospitante, visto che sono tutt’e due più vicine alla realtà del mondo formativo e del mondo imprenditoriale nei rispettivi Paesi.

Nel modello Q-Placements, le organizzazioni coordinatrici rappresentano il filo conduttore per lo sviluppo dell'esperienza di stage

attraverso il monitoraggio, la valutazione e il controllo continui. Grazie all'implementazione delle attività progettuali s'intende

rafforzare la consapevolezza dei cittadini europei riguardo le opportunità di mobilità transnazionale, i requisiti necessari e gli aspetti

legati alla qualità. L’iniziativa nel suo complesso mira, quindi, a promuovere le opportunità di mobilità Leonardo da Vinci, sia nei

confronti dei potenziali organismi d'invio sia tra i diretti beneficiari, evidenziando l'importanza che tali esperienze possono avere per

lo sviluppo personale e professionale, e concretamente incrementando il numero di studenti, tirocinanti e professionisti della

formazione in invio nei Paesi coinvolti. In questo senso le attività mirano ad una crescita nella competitività dei sistemi formativi

nazionali, nonché al miglioramento dell'attrattività della formazione professionale e ad un'effettiva implementazione di un sistema

per il monitoraggio e l'assicurazione della qualità.

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Progetto Identificativo

PreMO - Prepara la mobilità 2012-1-IT1-LEO05-02800

Provincia Autonoma di Trento – Servizio Europa – Ufficio Fondo Sociale Europeo Via Romagnosi, 9- 38122 Trento 0039/0461 491200 - http://www.fse.provincia.tn.it

Partner Regione Friuli Venezia Giulia (IT) - Regione Marche (IT) - Provincia di Torino (IT) - AL HH Arbeit und Leben (DE) - Generalitat Catalunya (ES) - APCMA Assemblée permanente des chambres de métiers et de l'artisanat (FR) - Chambre régionale de métiers et de l'artisanat Languedoc-Roussillon (FR)

Priorità di intervento 3.2.4 Sviluppo e trasferimento delle strategie di mobilità nell’IFP

Area tematica di riferimento Mobilità / Alternanza

Settore produttivo Pubblica Amministrazione

Destinatari Giovani - Apprendisti - Studenti - Occupati

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

L’obiettivo generale dell’intervento consiste nel migliorare la capacità dei sistemi territoriali dei Paesi partner di sostenere la mobilità

nell’istruzione e formazione professionale, attraverso una duplice focalizzazione: il trasferimento di modelli e strumenti di supporto

alle attività preparatorie della mobilità rivolta ai giovani in formazione professionale iniziale nonché il trasferimento di strumenti e

modelli per scambi reciproci di stagisti e tirocinanti. Strumenti e modelli faranno riferimento in particolare a due fasi della

preparazione alla mobilità: le fasi d’invio e di accoglienza e sarà posta particolare attenzione alle esigenze dei soggetti interessati alla

partecipazione ad esperienze di mobilità transnazionale. L’esigenza di elaborare e mettere in opera strategie di accompagnamento

alla mobilità nell’istruzione e formazione professionale è stata rilevata nell’ambito del quadro strategico ET 2020, che ha valorizzato

l’importanza e l’impatto della mobilità ai fini dell’apprendimento. L’iniziativa si inserisce in tale quadro, poiché mira a costituire

strutture territoriali, per fornire servizi e strumenti agli operatori che organizzano mobilità in uscita ed entrata. Ad una fase di analisi

dei processi, delle competenze chiave, dei dispositivi e dei meccanismi di funzionamento delle strutture a sostegno della mobilità,

segue una fase di trasferimento che si esplicita attraverso linee guida e formazione per operatori. Si prevede poi di validare e

formalizzare le procedure, attraverso carta di servizi e accordi di partenariato al fine di garantine la qualità complessiva. Con

riferimento alle tre regioni italiane coinvolte nell’iniziativa, così come per la Provincia di Torino, la dimensione innovativa consiste nel

contributo al miglioramento dell’offerta di mobilità per i propri cittadini, in particolare per quelli in formazione iniziale e per gli

apprendisti. La focalizzazione su questo target particolare è stata una delle ragioni della scelta dei prodotti oggetto del trasferimento,

poiché i partner francesi operano con gli apprendisti favorendone la mobilità e i tirocini all’estero, mentre il partner tedesco agisce

prevalentemente con un target giovanile, agevolando la mobilità in ingresso e in uscita. L’articolazione e la configurazione della

struttura territoriale per la mobilità rappresentano qualcosa di inedito per le aree interessate, che vedranno sistematizzate esperienze

e realtà locali finora non coordinate. La formazione per operatori della mobilità è anch’essa un’azione innovativa, potenzialmente

ripetibile in altri territori, dato che le competenze trasferite sono codificate a partire dai processi lavorativi e non dai contesti. La

tipologia del trasferimento è intersettoriale e fra territori. Infatti, l’obiettivo generale del trasferimento consiste nel migliorare la

capacità dei sistemi riceventi (Provincia di Trento, Generalitat Catalunya, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Marche e Provincia di

Torino) di preparare mobilità in uscita e in entrata per giovani in formazione iniziale e apprendisti, a prescindere dal settore di

appartenenza. In ciò, i prodotti oggetto del trasferimento possono essere utili in quanto l’agenzia per la mobilità di Arbeit & Leben ha

sviluppato ed utilizza un approccio articolato alla fornitura di servizi a quanti intendono svolgere un tirocinio o un periodo di mobilità

all’estero o in ingresso in Germania. I due partner francesi "fonti" dell'innovazione, invece, sono più focalizzati sul target apprendisti e

dispongono di strumenti e approcci (molti dei quali disponibili on-line) per agevolare il matching fra domanda di mobilità e offerta di

ambienti per lo svolgimento dei tirocini.

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Schede descrittive dei progetti – Altri progetti rilevanti

Progetto Identificativo

MULTI MATCH – A modular course to enhance key skills of transnational placement operators 1/01/B/F/PP-120462

ERDISU - Ente Regionale per il Diritto e le opportunità allo Studio Universitario Salita Monte Valerio, 3 - 34127 Trieste 0039/040 3595356 - http://www.erdisu.trieste.it

Partner Associazione Industriali di Trieste (IT) - Azienda Speciale ARIES della Camera di Commercio di Trieste (IT) - IAL Friuli Venezia Giulia (IT) - Silp (IT) - Simulware Srl (IT) - Università degli Studi della Calabria (IT) - Università degli Studi di Catania (IT) - Università degli Studi di Trieste (IT) - Universität Klagenfurt (AT) - Masarykova Univerzita (CZ) - Universidad de Murcia (ES)

Priorità di intervento 1. Capacità d’inserimento professionale: migliorare la qualità dei sistemi d'istruzione e formazione professionale e dei dispositivi di orientamento come anche l'accesso alla formazione e alle qualifiche, onde promuovere l'occupabilità di giovani e adulti

Area tematica di riferimento Mobilità / Qualità dei sistemi di Istruzione e Formazione Professionale

Settore produttivo Istruzione / Formazione

Destinatari Docenti - Formatori - Tutor - Giovani

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

Il progetto ha inteso individuare e definire le competenze chiave degli operatori di mobilità in impresa, in particolare in relazione alla

progettazione e gestione degli stage in azienda a livello transnazionale. A tal fine, l’iniziativa ha definito un percorso formativo per

sviluppare ed esercitare le competenze individuate, dal punto di vista dei contenuti e dei metodi d’insegnamento, nonché i contenuti dei

singoli moduli formativi. Il corso per la formazione di operatori della mobilità transnazionale in impresa, veicolato nel CD-Rom “A

modular course to Enhance key skills of Transnational Placement Operators”, è composto da due sezioni principali: la simulazione

interattiva, in lingua inglese, in cui l’utente è chiamato ad impersonare un operatore di mobilità durante una tipica settimana lavorativa,

e il materiale didattico, disponibile in formato elettronico in lingua inglese, ceca, italiana, spagnola e tedesca. Il percorso formativo ha

preso in considerazione tutti i contesti organizzativi nei quali la figura si trova ad operare e l'approccio metodologico prescelto ha

consentito di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalla nuove tecnologie, ricostruendo virtualmente il contesto lavorativo nel quale

l’operatore si trova ad intervenire. Le due sezioni sono risultate essere strettamente correlate tra loro poiché la simulazione è stata

pensata come uno stimolo motivazionale allo studio del materiale didattico, che, a sua volta, è stato utilizzato per la creazione delle

singole giornate lavorative della simulazione, ma reso fruibile anche in maniera completamente indipendente. All’utente è in tal modo

consentito di scegliere se iniziare il percorso didattico interagendo con la simulazione, oppure consultando direttamente i contenuti

suddivisi nei seguenti moduli: “I sistemi educativi europei e i programmi di mobilità”; “Orientamento e stage”; “La costruzione dello

stage”; “Comunicazione interculturale”; “La promozione della mobilità”; “Competenze informatiche”. Oltre a presentare le situazioni

normative dei differenti contesti nazionali, i moduli didattici elaborati sono connotati da una integrazione dei contenuti. E’ stato inoltre

realizzato un sito web dedicato al progetto, utilizzato sia per la fruizione del corso che per l’aggiornamento dei materiali didattici nonché

come strumento di disseminazione dei risultati progettuali.

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Progetto Identificativo

WEM – Work experience management 1/02/B/F/PP-120118

IAL Piemonte

Partner CISL Regionale Piemonte (IT) - Confcooperative Piemonte (IT) - ORFEO Scsrl (IT) - 3i Srl (IT) - ATHENA (CZ) - Regional Chamber of Commerc Ostrava (CZ) - VSB Technical University of Ostrava (CZ) - TUV Akademie GmbH (DE) - ROC Midden Brabant (NL) - Mundiservicos Lda (PT)

Priorità di intervento 1. Capacità d’inserimento professionale: migliorare la qualità dei sistemi d'istruzione e formazione professionale e dei dispositivi di orientamento come anche l'accesso alla formazione e alle qualifiche, onde promuovere l'occupabilità di giovani e adulti

Area tematica di riferimento Mobilità / Qualità dei sistemi di Istruzione e Formazione Professionale / Alternanza

Settore produttivo Istruzione / Formazione

Destinatari Docenti - Formatori - Tutor - Giovani - Studenti

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

Il progetto è stato finalizzato alla definizione di una procedura standardizzata e certificata per la realizzazione di tirocini ed alla

definizione di modalità di certificazione degli stessi mediante formalizzazioni e sistemi di monitoraggio e valutazione condivisi. L’iniziativa

ha sostenuto il consolidamento della rete dei partner interessati a promuovere percorsi in alternanza scuola-lavoro transnazionali al fine

di incrementare la mobilità transnazionale. A partire dalla realizzazione di uno studio preliminare, le attività progettuali hanno definito

una procedura standardizzata che contiene un repertorio di strumenti che qualificano il processo di preparazione, realizzazione,

monitoraggio e valutazione dei tirocini e rappresentano un modello di accompagnamento di tutto il processo delle azioni di alternanza

condotte all’estero nel campo dell’Istruzione e Formazione in ambito transnazionale. L’iniziativa, ponendosi nell’alveo degli strumenti

Europass, ha, quindi, adottato una strumentazione condivisa di gestione e monitoraggio del tirocinio, uniformando linguaggi, concetti e

definizioni, ed approfondendo, attraverso strumenti di verifica appropriati, la definizione delle competenze. Tale aspetto è stato

analizzato quale completamento del libretto Europass, ponendo in evidenza le competenze sviluppate dal tirocinante nel corso della

esperienza lavorativa in azienda. La metodologia sviluppata è stata oggetto di azioni di informazione e disseminazione rivolte alle

organizzazioni dell’Istruzione e Formazione, di aziende e di beneficiari di percorsi di alternanza scuola-lavoro. Rispetto a questi ultimi, in

particolare, l’iniziativa ha voluto contribuire ad incrementare le opportunità di tirocinio all’esterno attraverso la creazione di un database

contenente le informazioni degli organismi che forniscono percorsi in alternanza, delle imprese che ospitano tirocinanti, il repertorio

degli skills disponibili, i costi, le eventuali borse di studio. E’ stata elaborata una pubblicazione contenente la guida e gli strumenti per la

gestione dei tirocini all’estero, denominata “Treasure of Tolls and User Guide – management Aid for project managers and information

for Trainees”, a cui è stato allegato un Cd-Rom. La versione su supporto cartaceo è stata realizzata in lingua inglese mentre il Cd-Rom

contiene il prodotto nelle lingue dei partners: ceco, tedesco, italiano, olandese e portoghese. La pubblicazione è suddivisa in due macro-

sezioni: la Guida dell’utilizzatore e gli Strumenti. La Guida dell’utilizzatore raccoglie le buone prassi nella gestione dei tirocini e

rappresenta un supporto per le strutture ospitanti. Lo strumento illustra le fasi di un tirocinio all’estero e rispetto a ciascuna fase indica lo

strumento di supporto da utilizzare o a cui fare riferimento per la gestione della fase stessa. Tale indicazione non si limita solo a citare lo

strumento, ma a fornirne una breve descrizione, a indicarne il numero con il quale è stato riportato nella sezione della pubblicazione,

denominata Strumenti, che raccoglie gli strumenti realizzati oppure adattati dal partenariato. Il Cd-Rom contiene, inoltre, i report

nazionali ed il report comparativo frutto dell’analisi condotta dal partenariato nei contesti nazionali di provenienza, preliminarmente allo

sviluppo del prodotto finale. E’ stato elaborato un sito web dedicato al progetto.

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Progetto Identificativo

PATENT - Public administration training european network for the harmonisation of training approach 1/03/B/F/PP-154078

FORMEZ Viale Marx, 15 - 00137 Roma 0039/06 84891 - http://www.formez.it

Partner AGDP (IT) - Euform.it (IT) - Dipartimento della Funzione Pubblica (IT) - Presidenza del Consiglio dei Ministri (IT) - Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione (IT) - Eurotec (BE) - Le College d’Europe (BE) - Universitè “La Sorbonne” Paris 1 Departement de Sciences Politiques (FR) - Civil Service Office della Repubblica di Polonia (PL) - LSE (UK)

Priorità di intervento 1. Valorizzare l’apprendimento

Area tematica di riferimento Trasparenza delle competenze e delle qualificazioni / Mobilità

Settore produttivo Pubblica Amministrazione

Destinatari Funzionari pubblici

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

Il progetto si è posto l’obiettivo di migliorare la competitività e la qualità della Pubblica Amministrazione. A tal fine l’iniziativa ha

inteso diffondere la cultura della qualità nella PA analizzando, attraverso un confronto costante con gli istituti di formazione della PA

in Europa e gli altri governi europei, i modelli formativi più efficaci allo scopo di favorire la diffusione di pratiche e competenze

comuni tra i funzionari pubblici. Tale cooperazione è stata finalizzata alla definizione di moduli di formazione comuni tradizionali e in

e-learning, a favorire la mobilità internazionale e valorizzare l’apprendimento attraverso la scambio di esperienze e buone prassi.

Nell’ambito delle attività progettuali sono state realizzate alcune analisi sullo stato dei bisogni formativi della Pubblica

Amministrazione, un Repertorio delle competenze manageriali nelle PMI ed un Modello di rilevazione del fabbisogno di competenze

per i manager delle PMI. Sulla base di tali analisi, è stato successivamente elaborato un CD-Rom (“Patent - Didactic toolkit for

European civil servants”), disponibile in lingua inglese e rivolto a dirigenti delle PPAA dei paesi appartenenti all’Unione Europea, nel

quale sono stati raccolti: il piano didattico generale e dettagliato del corso per l’allineamento delle competenze dei funzionari; il

modulo formativo “Institutions Framework” sviluppato per intero in modalità Learning Object per l’autoformazione; test di

autovalutazione dell’apprendimento relativi a ciascuno dei Moduli del Piano didattico. Un altro prodotto realizzato è stata la Banca

Dati finalizzata ad incrociare la domanda e l’offerta di mobilità dei funzionari delle PPAA. Tale strumento ha inteso costituire la base

per la definizione e la progettazione delle caratteristiche tecnico-funzionali dell’Albo della mobilità dei funzionari pubblici europei e ha

portato allo sviluppo di un applicativo in grado di gestire l’incrocio fra domanda e offerta di mobilità. Il duplice obiettivo dell’Albo della

mobilità era quello di consentire ai funzionari di iscriversi on-line per candidarsi a ricoprire incarichi di lavoro all’estero e alle

Amministrazioni di offrire opportunità di mobilità. Un sistema di backoffice per la validazione degli inserimenti ha consentito sia alle

Amministrazioni che ai funzionari di aggiornarne i propri dati. Il prodotto è stato completato da una definizione in nuce delle

caratteristiche del cosiddetto “Patentino” (PC - Patent Certificate), una smart card che, pur in versione di prototipo, avrebbe dovuto

certificare il possesso dei requisiti necessari per candidarsi a esperienze di mobilità europea nel campo della PA e consentire l’accesso

alla banca dati.

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Progetto Identificativo

BEATRIC – Building european passport for transparent and international certification 1/04/B/F/PP-154111

Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera “A. Moro” Via Provinciale Vitagliano - 73020 Santa Cesarea Terme (LE) 0039/0836 944131 - http://www.ipsartsct.le.it

Partner Associazione Italiana Tecnologia e Ambiente (IT) - Centro servizi amministrativi Venezia (IT) - Consorzio Turismo e Promozione (IT) - EBIT Ente Bilaterale Nazionale dell’Industria Turistica (IT) - EBNT Ente Bilaterale Nazionale Turismo (IT) - Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa (IT) - Istituto Professionale Industriale e Artigianato “Sannino Petriccione” (IT) - Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “P. Borsellino” (IT) - Formazione ECAP (CH) - ICC International Certificate Conference (DE) - WBS Training AG (DE) - ΟEEK Organisation for vocational education and training (EL) - CR2i CIEP (FR) - Tourism College Killybegs (IE) - LOB HTV (NL) - Centre of the Republic of Slovenia for Vocational Education and Training (SL) - National Centre for Technical and Vocational Education Development (RO)

Priorità di intervento 1. Valorizzare l’apprendimento

Area tematica di riferimento Trasparenza delle competenze e delle qualificazioni / Mobilità

Settore produttivo Istruzione / Formazione

Destinatari Studenti - Docenti - Formatori - Tutor - Occupati

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

Il progetto ha inteso apportare un contributo alla costituzione di uno spazio comune europeo di formazione e lavoro attraverso la

creazione di strumenti volti a facilitare la mobilità dei cittadini in formazione, il riconoscimento delle qualifiche e delle competenze di

chi desidera lavorare o frequentare scuole in un altro paese dell'Unione europea e la verifica “sul campo” della funzionalità del

Certificate Supplement contenuto nell’Europass. Nella ricerca “Landscape for VET” sono state individuate le diverse tipologie di

percorsi formativi superiori non accademici dei paesi partner del progetto, definiti gli standard di competenze della figura

professionale del Tecnico Superiore del settore turistico, gli obiettivi di certificazione e le modalità di attribuzione dei crediti a livello

europeo, nazionale e delle singole regioni. Tra i contenuti della ricerca, un ruolo centrale ha assunto l’analisi del Certificate

Supplement e dei relativi documenti di certificazione utilizzati negli Stati partner. Il core dell’attività progettuale è rappresentato dal

documento “Tools for Transparency in VET”, che individua e formalizza una definizione con valenza semantica dei nuclei concettuali

più significativi del Certificate Supplement e contiene tre strumenti fondamentali: il Manuale Operativo, per la compilazione del

Certificate Supplement; il Meccanismo di Raccordo, che definisce una metodologia per raccordare i sistemi formativi comunitari degli

Stati partner; il Protocollo di Compilazione, contenente le linee guida per la compilazione dello strumento di certificazione. Sono

inoltre stati realizzati: un report di sintesi di Interviste On The Job, effettuate ad opinion leader del settore turistico per la rilevazione

dell'efficacia dei nuclei concettuali formalizzati, la comprensibilità dei temi usati per descrivere la figura professionale di riferimento

nel mondo del lavoro; “Tool Kit for Testing”, uno strumento di controllo che, oltre ad esempi di Certificate Supplement compilati,

contiene questionari e interviste a opinion leader, imprese, parti sociali e operatori della formazione per verificare l’effettiva leggibilità

e fruibilità dei descrittori ed indicatori delle competenze da riportare nel documento di certificazione; un “Manuale per promuovere

l'utilizzo del Certificate Supplement”, finalizzato a promuovere l'utilizzo e la diffusione del Certificate Supplement nel settore della

formazione superiore non accademica; un sito web dedicato al progetto e un Cd-Rom contenente i prodotti realizzati nell’ambito del

progetto (tutti disponibili in italiano e inglese).

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Progetto Identificativo

Q-CASE – La qualità nei cantieri scuola europei 1/06/B/F/PP-154129

Scuola Edile di Perugia Via Pietro Tuzi, 11 - 06128 Perugia 0039/075 5059480 - http://www.scuolaedile.perugia.it

Partner Ecap Consulenze Srl (IT) - Formedil (IT) - MC Consulting Srl (IT) - Scuola Professionale Edile di Firenze (IT) - Formation PME LIEGE (BE) - BZB Bildungszentren des Baugewerbes E.V. (DE) - Fundacion Laboral de la Construccion (ES) - CCCA BTP Comité Central de Coordination de l’apprentissage du Batiment et des Travaux Publics (FR) - Zwiazek Zawodowy “Budowlani”(PL) - CENFIC (PT)

Priorità di intervento 2. Migliorare la qualità dei sistemi e delle prassi nel settore dell’istruzione e della formazione professionale

Area tematica di riferimento Qualità dei sistemi di Istruzione e Formazione Professionale / Mobilità / Alternanza

Settore produttivo Edilizia

Destinatari Studenti - Apprendisti - Disoccupati

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

Obiettivo principale del progetto era quello di assicurare in tutti gli Stati membri un livello elevato ed omogeneo di qualità della

formazione iniziale e continua svolta nei “cantieri scuola”, coerentemente con i problemi e le esigenze rilevate nel sistema europeo di

formazione di tale settore e delle connesse attività di mobilità transnazionale. Prendendo il via dalla capitalizzazione e comparazione

delle esperienze nazionali e transnazionali dei “cantieri scuola” e delle buone pratiche maturate per l’assicurazione della qualità

dell’IFP nel settore costruzioni, il progetto ha inteso delineare uno scenario europeo di assicurazione e sviluppo della qualità per i

“cantieri scuola”, con la definizione di linee guida condivise per il successivo sviluppo tecnico-scientifico di comuni criteri e procedure

per l’assicurazione della qualità, di indicatori di qualità (con particolare riferimento alla valutazione delle opportunità di formazione

professionale) e approcci di autovalutazione e giungere all’elaborazione tecnico-scientifica di un modello operazionale. Il primo

prodotto realizzato è stato un rapporto di ricerca che espone i risultati dell’indagine svolta in tutti i paesi partner sulla diffusione della

qualità nelle scuole/enti di formazione in campo edile. Attraverso il metodo dello European local scenario workshop, è stata svolta

un’attività di ricerca volta a raccogliere indicazioni sui punti di forza e sulle criticità degli scambi nei cantieri scuola e per approfondire i

temi più significativi per garantire la qualità nei cantieri scuola europei, con particolare riferimento alle situazioni di scambio e

mobilità. Il prodotto centrale del progetto è rappresentato dal Modello operazionale per l’assicurazione e lo sviluppo della qualità dei

Cantieri scuola europei, realizzato in versione bozza sulla base dei risultati delle prime attività di indagine e successivamente testato e

finalizzato in veri e propri scambi transazionali in cantieri scuola. La versione finale del modello è composta da una introduzione sul

modello stesso e sui suoi collegamenti con lo European Common Quality Assurance Framework, che include alcune indicazioni per

l’uso con la descrizione dei contesti per cui è stato studiato. Il modello contiene inoltre strumenti di rilevazione della qualità tarati

appositamente sugli scambi in cantieri scuola europei e check list per il controllo della qualità sia nella fase di progettazione che di

attuazione degli scambi. Sono inoltre stati realizzati un report comparativo sulla sperimentazione del modello nei diversi cantieri in cui

sono avvenuti gli scambi, che rappresenta un utile supporto all’applicazione del modello stesso, e un sito web dedicato al progetto.

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Progetto Identificativo

EuropeMobility - raising the quantity and quality of work placements abroad LLP-LDV/TOI/08/IT/563

CSCS Centro Studi Cultura e Sviluppo Via Puccini, 80 - 51100 Pistoia 0039/0573 50444 - http://www.cscs.it

Partner EFVET European Forum of Technical and Vocational Education and Training (BE) - Youth European Social Work Forum Y.E.S. Forum (DE) - IKASLAN Association of Public Vocational Colleges from the Basque Country (ES) - PricewaterhouseCoopers Advisory N.V. (NL) - AVIVA Training and Human Development Center (PL)

Priorità di intervento 1. Sviluppare le capacità e le competenze di insegnanti, formatori e tutor operanti nel campo dell’istruzione e della formazione professionale

Area tematica di riferimento Formazione dei professionisti dell'Istruzione e Formazione Professionale / Mobilità

Settore produttivo Istruzione / Formazione

Destinatari Docenti - Formatori - Tutor - Giovani - Imprenditori/Manager

OBIETTIVI, CONTENUTI E RISULTATI

L’obiettivo del progetto è stato quello di favorire l’innalzamento della qualità e del volume dei tirocini, attraverso l'adattamento ed il

trasferimento ai professionisti dell’Istruzione e Formazione professionale, agli studenti e alle imprese coinvolte da iniziative di

mobilità, i principi di base, gli strumenti, le metodologie, le prassi ed il know-how sviluppati nell'ambito della ricerca MoVE-iT,

commissionata dalla DG per l'Istruzione e la Cultura della Commissione Europea a uno dei partner del progetto, al fine di identificare

gli ostacoli alla mobilità nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale iniziale. Nello specifico, si è realizzato un trasferimento

geografico di tipo Import verso l'Italia e gli altri Paesi partner dei risultati innovativi del progetto di ricerca. Tali elementi mirano ad

assicurare la qualità dei tirocini in azienda, l'efficacia delle relative iniziative di mobilità e il necessario effetto moltiplicatore,

superando gli ostacoli alla mobilità, sia di carattere legale-amministrativo, sia legati alla bassa consapevolezza circa i benefici effetti

delle esperienze di tirocinio all'estero. Il progetto ha, peraltro, sviluppato una strategia di comunicazione basata su esperienze reali e

sulla promozione della figura degli Ambasciatori della mobilità per contribuire a diffondere una reale consapevolezza della validità

delle esperienze di tirocinio all'estero. È stata realizzata una guida mirata a supportare gli studenti nella definizione dei tirocini

all'estero, caratterizzata da informazioni aggiornate e da un elevato livello di coerenza ed uniformità con i programmi e gli strumenti

europei disponibili. Il progetto ha sviluppato, inoltre, un programma didattico focalizzato su un approccio blended, che coniuga

sessioni in aula con attività realizzate attraverso il portale di progetto, e consente ai soggetti coinvolti nella progettazione e

implementazione di iniziative di mobilità quali i coordinatori delle iniziative, gli studenti ed i datori di lavoro di accedere on-line a

strumenti, risorse ed informazioni utili, strutturate in coerenza con l'intero ciclo dell’organizzazione della mobilità che comprende le

fasi di preparazione, implementazione e valutazione.