Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word...

48
COORDINAMENTO REGIONALE PUGLIA Servizio di pastorale giovanile Caritas Ufficio per i Problemi sociali e il Lavoro “I laici nella Chiesa e nella società pugliese, oggi” III° Convegno Ecclesiale Regionale San Giovanni Rotondo, 28-30 aprile 2011 Elaborazione curata da Form.Ami (Associazione Formazione Amica). ----------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------- Segreteria Regionale Progetto Policoro Puglia: c/o Auditorium Diocesano “Benedetto XVI”, SS 275 km 23,600 –

Transcript of Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word...

Page 1: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

1

COORDINAMENTO REGIONALE PUGLIA

Servizio di pastorale giovanileCaritasUfficio per i Problemi sociali e il Lavoro

“I laici nella Chiesa e nella società pugliese,

oggi”III° Convegno Ecclesiale Regionale

San Giovanni Rotondo, 28-30 aprile 2011

Elaborazione curata da Form.Ami (Associazione Formazione Amica).

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Segreteria Regionale Progetto Policoro Puglia: c/o Auditorium Diocesano “Benedetto XVI”, SS 275 km 23,600 – 73031 AlessanoTel e Fax: 0833.784105, email: [email protected][email protected]

Page 2: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

2

Page 3: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

INDICE

1. Premessa………………………………………………………………… p.4

2. Il Contesto economico e il lavoro in Puglia……………………………...p. 6

3. Una regione ed i suoi punti di forza…………………………………….. p. 12

4. Indicazioni operative e proposte………………………………………...p. 15

5. Gesti concreti delle Diocesi della Puglia……………………………….. p. 20

6. Equipes Regionale ed Equipe Diocesana……………………………… p. 29

7. Schema Progetto Policoro………………………………………………. p. 31

3

Page 4: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Riflessione del Coordinamento Regionale Progetto Policoro Puglia scaturita in preparazione al Convegno Ecclesiale Regionale, partendo da alcune domande della scheda III/b: Questione sociale e Vangelo – La chiave essenziale del lavoro- dal sussidio a schede per la preparazione personale e comunitaria.

Il Progetto Policoro in Puglia: segnale concreto di rinnovamento e di speranza

di una comunità cristiana che ha per protagonisti i giovani pugliesi.

1. PREMESSA

I Vescovi italiani, nel Documento “Per un paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno” (21 febbraio 2010), nel secondo capitolo dal titolo “Coltivare la speranza”, hanno dedicato un intero paragrafo al Progetto Policoro (punto 12 “Un esempio: il Progetto Policoro”). In premessa a questa relazione, riportiamo integralmente ciò che scrivono i Vescovi italiani in questo prezioso documento:

“Tra i segnali concreti di rinnovamento e di speranza che hanno per protagonisti i giovani, vogliamo citare in particolare per tutti il “Progetto Policoro”, avviato dall’incontro dei rappresentanti delle diocesi di Calabria, Basilicata e Puglia, a cui si unirono successivamente le diocesi di Campania, Sicilia, Abruzzo-Molise e Sardegna, con l’intento di affrontare il problema della disoccupazione giovanile, attivando iniziative di formazione a una nuova cultura del lavoro, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile e costruendo rapporti di reciprocità e sostegno tra le Chiese del Nord e quelle del Sud, potendo contare sulla fattiva collaborazione di aggregazioni laicali che si ispirano all’insegnamento sociale della Chiesa.

Il “Progetto Policoro” costituisce una nuova forma di solidarietà e condivisione, che cerca di contrastare la disoccupazione, l’usura, lo sfruttamento minorile e il “lavoro nero”. I suoi esiti sono incoraggianti per il numero di diocesi coinvolte e di imprese sorte, per lo più cooperative, alcune delle quali lavorano con terreni e beni sottratti alla mafia. Il Progetto rappresenta uno spazio di evangelizzazione, formazione e promozione umana per sperimentare soluzioni inedite al problema della disoccupazione. Così le nostre comunità ecclesiali investono sulle capacità dei giovani di promuovere un autentico sviluppo e di dare una testimonianza cristiana caratterizzata dalla solidarietà e dal rispetto della legalità. Esso ha una finalità essenzialmente educativa: ha reso possibile la formazione di animatori di comunità e ha promosso iniziative di scambio e forme di reciprocità. Come tale, costituisce un modello e uno stimolo a promuovere iniziative analoghe.

Del resto, non mancano certo esperienze di carattere locale e non solo in ambito lavorativo, suscitate e sostenute dalle Caritas diocesane, nella forma di organizzazioni di volontariato e di centri di accoglienza per immigrati”.

Quanto scrivono i Vescovi italiani è la rappresentazione coerente di quello che è stato ed è il Progetto Policoro all’interno della Chiesa e della società pugliese. L’iniziativa è nata appunto a Policoro nel dicembre del 1995, sulla spinta del Convegno ecclesiale nazionale di Palermo, conclusosi qualche settimana prima ed ha visto, per la prima volta, tre Uffici della CEI lavorare e camminare insieme: la Pastorale Sociale e del Lavoro, la Pastorale Giovanile e la Caritas Italiana.

E’ stata fondamentale l’intuizione di un uomo della Chiesa del Nord, Don Mario Operti, sacerdote piemontese scomparso prematuramente nel giugno del 2001, a dare vita a questo singolare progetto ed a questo nuovo modo di lavorare in rete nella Chiesa.

Da quel dicembre 1995 molta strada è stata fatta. Tante idee e tanti progetti si sono concretizzati, altri sono da realizzare. Quello che molti religiosi e laici hanno compreso è che non si

4

Page 5: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

può restare indifferenti di fronte al dramma della disoccupazione che attanaglia giovani e tanti adulti del Sud.

Il progetto ha mosso i suoi primi passi partendo dalla riflessione sull’icona biblica (At 3,1-10) :

…“Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina !”. Lo prese per la mano destra e lo sollevò…. Esso si prefigge di:

- offrire alle comunità cristiane nuove opportunità per affrontare la piaga della disoccupazione giovanile (e degli adulti) in una prospettiva di evangelizzazione e di promozione umana;

- stimolare le aggregazioni ecclesiali laicali a lavorare “in rete” in un’ottica di sinergia e collaborazione reciproca;

- aiutare le Chiese, anche di regioni diverse, ad interagire tra di loro in uno spirito di solidario e reciproco scambio di doni.

In poco più quindici anni di vita si sono realizzate molte iniziative e prodotti più di 500 gesti concreti nelle otto Regioni del Sud, anche all’interno della nostra Regione sono stati avviati:

- progetti formativi per giovani ed adulti;- nuove imprese sia in forma individuale che società di persone;- la rete con le filiere dell’evangelizzazione e della formazione, con la partecipazione attiva di

soggetti sociali e rappresentanze di categoria di ispirazione cristiana, sia su base nazionale che nelle singole regioni del Sud, compresa la Puglia, per aggregare le diverse esperienze laicali ed educarle a lavorare insieme.

Dopo 15 anni il Progetto Policoro può essere a buon diritto considerato un’iniziativa ecclesiale che mira a cancellare la divaricazione tra pratica religiosa e vita civile e sollecita i giovani a una conoscenza più approfondita dell’insegnamento della Chiesa, che aiuti a coniugare l’annuncio del Vangelo con la testimonianza delle opere di giustizia e di solidarietà.

All’interno delle singole realtà diocesane è importante l’apporto degli animatori di comunità, figure di giovani laici che dedicano tre anni della loro vita a servizio del progetto nella propria diocesi, impegnandosi a garantire un servizio di assistenza e di consulenza ai percorsi lavorativi dei giovani. Attualmente in Puglia sono 17 le diocesi, su un totale di 19, impegnate nel Progetto Policoro, con 28 animatori attualmente in servizio.

Molto importante e significativo si sta rilevando lo sviluppo dei rapporti di reciprocità fra le Chiese del Sud e quelle del Centro Nord, nella prospettiva delineata dai documenti della CEI sul Mezzogiorno, secondo cui il nostro Paese non potrà che crescere insieme, e non secondo il meccanismo perverso delle “due velocità”.

Questa crescita comune, secondo le indicazioni dei tre Uffici, potrà avvenire se si moltiplicano le esperienze di:

- messa in comune di esperienze e metodologie per affrontare le problematiche del mondo del lavoro giovanile, comprendendo in questo i modelli cooperativistici e di nuova imprenditorialità;

- scambio sul piano delle iniziative di evangelizzazione del mondo giovanile e del lavoro, facilitando l’incontro fra giovani provenienti dai diversi contesti territoriali, favorendo il superamento delle barriere dell’incomunicabilità.

La Puglia ha sviluppato da tanti anni un rapporto di reciprocità con la Chiesa dell’Emilia Romagna e tante sono state le iniziative in cui le Chiese locali si sono messe in relazione e diverse le iniziative imprenditoriali nate in Puglia grazie all’apporto del sistema imprenditoriale e

5

Page 6: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

cooperativistico emiliano. Tutto ciò si è ottenuto partendo dal presupposto della reciprocità, che vuol dire mettere in moto un meccanismo dove ambedue le parti sentono l’esigenza di arricchirsi e crescere con il confronto fra le esperienze (da segnalare che, anche grazie all’azione del Coordinamento regionale pugliese, alcune diocesi emiliane e romagnole, precisamente Imola, Forlì e Rimini, hanno avvertito il bisogno di impegnarsi direttamente all’interno del Progetto Policoro).

In sostanza, questa esperienza è testimonianza di una Chiesa che si occupa dei problemi della gente, senza preoccuparsi di entrare “a gamba tesa” quando di mezzo c’è la sofferenza dell’uomo, ma anche pronta a farsi da parte in quanto la competenza tecnica, politica e professionale è sempre a carico delle istituzioni preposte.

Nell’ambito del III° Convegno Ecclesiale Regionale “I laici nella Chiesa e nella società pugliese oggi”, il desiderio del Coordinamento Regionale del Progetto Policoro, oltre a sottolineare che si tratta di un Progetto Pastorale dove le tre pastorali( servizio di pastorale giovanile, caritas e pastorale sociale e del lavoro) cercano insieme di sostenere i giovani educandoli alla “vita buona del Vangelo” nell’ambito della costruzione del proprio futuro, è anche, quello di richiamare tutti ad un impegno operativo delle comunità cristiane sul tema del lavoro che riguarda giovani e adulti, nella prospettiva di un rinnovato impegno dei laici non solo nella Chiesa, ma soprattutto nella società pugliese, interessata in questi ultimi tempi da problemi di grandissima rilevanza.

Questo lavoro di ricerca è stato programmato dal Coordinamento Regionale che ha chiesto alle equipes diocesane del Progetto Policoro attraverso gli animatori di comunità, delle 17 Diocesi della Puglia (Altamura – Gravina - Acquaviva delle Fonti, Andria, Bari-Bitonto, Brindisi-Ostuni, Castellaneta, Cerignola-Ascoli Satriano, Conversano-Monopoli, Foggia-Bovino, Lecce, Lucera, Manfredonia-Vieste, Molfetta-Giovinazzo-Terlizzi-Ruvo, Nardò-Gallipoli, Oria, Otranto, Trani-Barletta-Bisceglie, Ugento-Santa Maria di Leuca),di effettuare un’indagine aggiornata sull’andamento socio-economico dei propri territori, soffermandosi soprattutto sulle problematiche che concernono il lavoro, l’occupazione e la disoccupazione, di individuare sulla base di alcune valutazioni maturate nell’ambito del Progetto Policoro e sulla base di studi effettuati in ambito regionale quelli che sono i punti di forza e di criticità del contesto socio-economico regionale e, infine, di provare a delineare un quadro di proposte operative per agire all’interno della Chiesa ed essere interlocutore e tramite efficace delle istituzioni regionali, locali e degli attori sociali ed economici pugliesi.

Con questa relazione, vogliamo apportare al Convegno il nostro contributo dando la disponibilità a sostenere un rinnovato impegno all’interno delle singole comunità parrocchiali e diocesane, a servizio delle giovani generazioni attraverso la proposta del Progetto Policoro.

2. IL CONTESTO ECONOMICO E IL LAVORO IN PUGLIA

Con le equipes delle diciassette diocesi attualmente impegnate nel Progetto Policoro abbiamo provato a fotografare l’attuale situazione economica ed occupazionale del territorio pugliese.

La grave crisi che ha colpito in profondità anche la nostra Regione sta probabilmente modificando un’immagine ormai consolidata della nostra Regione, considerata spesso, ed a ragione, come un’anomalia in positivo all’interno del Mezzogiorno. La crisi di questi ultimi anni, a cui bisogna aggiungere gli effetti perversi dei processi di globalizzazione già in atto prima della grande crisi, hanno modificato in profondità il contesto. Tanto per fare un esempio se fino a dieci anni fa potevamo vantare la presenza di distretti produttivi in grado di tenere il passo delle economie più sviluppate, come il mobile imbottito della zona di Altamura o il calzaturiero di Barletta e di

6

Page 7: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Casarano-Tricase, adesso dobbiamo anche in questi casi ragionare in termini di crisi, anche per gli effetti dell’onda lunga della globalizzazione. Hanno retto, con fatica, alcuni sistemi produttivi, come quello della meccatronica orbitante su Bari e dintorni o come quello dell’aeronautica nella zona di Brindisi e Grottaglie. La stessa grande industria è stata investita in pieno dagli effetti della crisi (v. ILVA di Taranto ed industria chimica di Brindisi).

Per tutte queste ragioni siamo qui a parlare di una Regione che sta faticando a tenere il passo, all’interno di un sistema meridionale, ma possiamo anche dirlo con franchezza, di un sistema Paese che non cresce.

Il 2010, ad ogni modo, dal punto di vista della vivacità imprenditoriale, si è rivelato un anno che potrebbe rappresentare un punto di svolta importante. I dati di Movimprese1 riferiti alla Puglia, che raggruppano le informazioni dalle diverse Camere di Commercio, sulla nati-mortalità delle imprese, dopo due anni contrassegnati da una prevalenza delle cessazioni e chiusure di imprese rispetto all’avvio di nuove iniziative, denotano una significativa inversione di tendenza. Nella nostra regione si registra, infatti, un saldo positivo di 1785 imprese. Un po’ tutti i settori e quasi tutte le province hanno contribuito a questo risultato, che naturalmente va interpretato adeguatamente, in quanto le imprese nuove che sono nate sembrano ispirarsi alle tendenze dl passato, non si intravedono molti elementi di novità. La nostra struttura imprenditoriale, basata prevalentemente sulla piccola e sulla micro-impresa, continua a soffrire di fenomeni di nanismo. Si pensi che soltanto il 12% delle imprese attive in Puglia ha la forma giuridica di società di capitali, mentre quasi il 76% delle stesse è rappresentata da imprese individuali.

Questo nostro tessuto di piccole e piccolissime imprese fatica ancora a ragionare in termini di sistema. In Puglia prevale ancora nettamente l’individualismo ed il particolarismo, almeno quando ci si confronta con le dinamiche dell’economia e dell’impresa.

Le conseguenze della crisi ed alcune problematiche endemiche dell’economia pugliese hanno fatto sì che tutti i dati relativi al mercato del lavoro presentino un andamento negativo, situazione acuita nel corso degli ultimi due anni.

Con l’aiuto delle equipes diocesane e prendendo in considerazione i dati provenienti dal sistema dei Centri territoriali per l’Impiego e le rilevazioni campionarie dell’ISTAT, le più attendibili da questo punto di vista, possiamo tracciare delle linee di lettura relative al mercato del lavoro pugliese, con riferimento al 2010.

Prendiamo in considerazione, anzitutto, la tabella n.1, che riguarda il confronto relativo al tasso di attività, ovvero il rapporto fra la popolazione attiva (le forze di lavoro) ed il totale della popolazione con età superiore ai 15 anni. In ogni tabella, il confronto viene effettuato considerando il sesso, le province pugliesi (l’ISTAT ancora non considera la sesta provincia BAT) e confrontando i dati provinciali e regionali con quelli della ripartizione meridionale e con il dato nazionale.

Tabella 1- Tasso di attività nelle province pugliesi ed a livello regionale- anno 2010 (dati in %)

Maschi Femmine totaleFoggia 66,6 28,7 47,5Bari 70,7 36,5 53,5Taranto 63,9 33,7 48,6Brindisi 63,7 33,8 48,4Lecce 68,5 40,3 54Puglia 67,9 35,3 51,4Mezzogiorno 65,6 36,3 50,8Italia 73,3 51,1 62,2

1 Sistema statistico delle Camere di Commercio italiane che consente di verificare l’andamento anagrafico delle imprese.

7

Page 8: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Si può notare come nel 2010, in cui buona parte dei dati sono peggiorati, il tasso di attività pugliese si fermi al 51,4%. Solo le province di Bari e Lecce riescono a mantenersi sopra questo dato, leggermente superiore al dato meridionale, ma molto lontano da quello nazionale. Il peggioramento dei dati si può spiegare con quello che gli economisti chiamano come effetto di scoraggiamento, ovvero ci sono tante persone, soprattutto donne, che non solo smettono di lavorare, ma smettono anche di cercare un impiego, proprio perché perdono gradualmente le speranze di poterlo trovare.

Vediamo, ora, cosa succede sul piano strettamente occupazionale, prendendo in considerazione il tasso di occupazione, ovvero il rapporto fra la popolazione impegnata in un’attività lavorativa e la popolazione con un’età superiore ai 15 anni. La tabella 2 illustra questi dati.

Si può notare come i tassi di occupazione siano estremamente bassi per quanto concerne le donne. Negli ultimi anni il tasso è sceso sotto il 30%, un dato addirittura inferiore a quello meridionale.

In un’Italia che non ha raggiunto gli obiettivi di Lisbona in termini occupazionali e soprattutto di occupazione delle donne, la Regione Puglia, soprattutto con il dato femminile, dimostra ancora una volta di essere lontanissima da queste perfomances europee (ed anche nazionali). Nella strategia di Europa 2020, che prosegue il percorso tracciato con Lisbona 2010, si fa riferimento al raggiungimento dell’obiettivo di un tasso di occupazione del 75% e sicuramente questi dati, a dieci anni di distanza dal traguardo del 2020, ci fanno pensare alle enormi difficoltà che le nostre province e la nostra Regione incontreranno ancora una volta per raggiungere l’obiettivo.

Tabella 2- Tasso di occupazione nelle province pugliesi ed a livello regionale -anno 2010 (dati in %)

Maschi Femmine totaleFoggia 57,9 24,6 41,2Bari 63,2 31,3 47,2Taranto 57 28,4 42,5Brindisi 55,5 27,6 41,2Lecce 57,8 31,7 44,4Puglia 59,6 29,5 44,4Mezzogiorno 57,6 30,5 43,9Italia 67,7 46,1 56,9

Prendiamo in considerazione, con la successiva tabella n.3, la struttura occupazionale delle province pugliesi e della nostra regione, così come emerge dalla media delle rilevazioni trimestrali ISTAT del 2010.

Tabella n.3- Occupati per settore di attività economica in Puglia e nelle province pugliesi- Anno 2010 (dati in migliaia di unità e valori %)

Agricoltura % Industria % Servizi % totaleFoggia 24 12,8 44 23,5 119 63,7 187Bari 42 8,1 128 24,7 348 67,2 518Taranto 18 10,8 40 24,1 108 65,1 166Brindisi 13 11,6 25 22,3 74 66,1 112Lecce 12 5,0 55 22,9 173 72,1 240Puglia 109 8,9 292 23,9 822 67,2 1223Mezzogiorno 417 6,7 1332 21,5 4452 71,8 6201Italia 891 3,9 6511 28,5 15471 67,6 22873

8

Page 9: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Si può notare come in Puglia siano 1.223.000 le persone che lavorano ed esse sono impegnate prevalentemente, come succede nel resto d’Italia e nel Mezzogiorno, nell’ambito dei servizi (in Puglia tale percentuale è del 67,2% in linea con il corrispondente dato nazionale, ma al di sotto di più di 4 punti rispetto al dato meridionale). Questo perché in Puglia c’è un peso relativo ancora maggiore sia dell’industria che dell’agricoltura, con tre province pugliesi dove il dato del settore primario presenta ancora una percentuale di occupati in agricoltura superiore al 10%. Il secondario continua ad avere una sua consistenza, grazie anche al peso del comparto delle costruzioni. La presenza prevalente della piccola e piccolissima impresa determina però il gap del nostro comparto industriale rispetto al dato nazionale. Soltanto le province di Bari e di Taranto, dove c’è una presenza consistente di media e grande impresa industriale, presentano delle percentuali di occupati nel secondario superiori al dato medio regionale.

Ad ogni modo, da almeno venti anni, anche nella struttura occupazionale pugliese, possiamo notare il consolidarsi del fenomeno di terziarizzazione dell’economia, che nel nostro caso è avvenuto senza passare da un consolidamento e piena affermazione del comparto industriale, ma in forme e modalità piuttosto casuali e sporadiche.

Per completare questa analisi dell’esistente, è opportuno affrontare la problematica della disoccupazione, che da sempre possiamo dire caratterizza la nostra regione così come le altre regioni del Sud. La disoccupazione, in questi ultimi due anni, per effetto della grande crisi, è tornata a crescere, dopo alcuni anni in cui era calata anche nelle nostre province. La successiva tabella n.4 mette in evidenza il tasso di disoccupazione, ovvero il rapporto fra le persone in cerca di occupazione ed il totale delle forze di lavoro, considerando l’ampia fascia di età fra i 15 ed i 64 anni, secondo la media delle rilevazioni trimestrali dell’Istat del 2010. E’ opportuno ricordare che in Puglia, secondo queste rilevazioni, risultano disoccupate ed in cerca di impiego 192.000 persone, di cui 112.000 maschi e 80.000 femmine.

Tabella 4 – Tasso di disoccupazione nelle province pugliesi ed a livello regionale- anno 2010 (dati in %)

Maschi Femmine totaleFoggia 12,9 14,3 13,6Bari 10,4 14,1 11,7Taranto 10,8 17,6 12,5Brindisi 12,6 18,4 14,7Lecce 15,8 21,1 17,7Puglia 12,1 16,3 13,5Mezzogiorno 12,0 15,8 13,4Italia 7,6 9,7 8,4

La Puglia con un tasso di disoccupazione del 13,5%, in linea con quello meridionale, è molto lontana dalla media nazionale dell’ 8,4% ed è soprattutto il dato femminile, superiore anche a quello meridionale, a fare la differenza (16,3%). Da evidenziare la situazione della provincia di Lecce, dove il tasso di disoccupazione femminile è addirittura superiore al 20%, in quanto in questa provincia c’è un tasso di attività relativamente più elevato di altre province pugliesi. Anche la forbice fra il tasso di disoccupazione femminile e quello maschile nella nostra regione è più ampia sia del dato nazionale che di quello meridionale.

Abbiamo provato anche a confrontare i dati sulla disoccupazione con riferimento ad alcune fasce di età giovanili. Le prossime due tabelle si soffermano su questi dati.

9

Page 10: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Tabella n.5- Tasso di disoccupazione in Puglia (confronto Mezzogiorno e Italia) popolazione in età 20-24 anni (dati in %)

Maschi Femmine totalePuglia 32,4 31,1 31,9Mezzogiorno 35,9 37,7 36,6Italia 23,9 25,9 24,7

Tabella n. 6 Tasso di disoccupazione in Puglia (confronto Mezzogiorno e Italia) popolazione in età 25-34 anni (dati in %)

Maschi Femmine totalePuglia 16,6 21,8 18,6Mezzogiorno 17,7 24,5 20,3Italia 10,4 14 11,9

Il problema della disoccupazione giovanile, più elevato nella fascia dai 20 ai 24 anni, è un problema nazionale, ma che si accentua decisamente nelle regioni meridionali ed anche in Puglia. Nella fascia di età fra i 25 ed i 34 anni torna ad essere un problema dai connotati prevalentemente femminili (21,8% il tasso di disoccupazione in questa fascia di età fra le donne contro il 16,6% maschile).

Secondo una recente rilevazione2, è molto ampia anche in Puglia, la fascia di giovani che vengono definiti NEET (Not in Employment, education and training), cioè giovani fra i 15 ed i 29 anni che attualmente non sono impegnati né in attività lavorative né in attività di studio e formazione. In Puglia, questo dato raggiunge il 28,6% della popolazione giovanile di riferimento, con una punta del 31,2% fra le donne. Questa dato a livello nazionale, comunque significativo, è del 21,2% e riguarda poco più di due milioni di giovani. Un dato preoccupante, una vera e propria emergenza sociale, tenendo conto che facciamo riferimento soprattutto a giovani in possesso di una scolarizzazione bassa.

Insomma, in tutta questa analisi, il problema della carenza occupazionale si presenta in tutta la sua complessità e drammaticità. Fra l’altro, visto che facciamo riferimento a dati ufficiali statistici, non possiamo non ricordare come la Puglia sia interessata anche da problematiche come l’incremento dei lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali (Cassa integrazione, mobilità, etc.). Non ci sono dati precisi sul numero di persone, ma secondo una stima di fonte sindacale ci sono circa 15.000 lavoratori che attualmente beneficiano di Cassa integrazione o di mobilità in deroga. L’INPS, inoltre, ci informa che nel mese di marzo 2011 risultano autorizzate in Puglia 3.586.980 ore per trattamenti di integrazione salariale. Queste sono persone che le statistiche considerano come occupate, ma in realtà per buona parte di loro è difficile pensare ad una ripresa a breve dell’attività lavorativa.

Nel loro complesso, le rilevazioni statistiche ci dicono due cose molto importanti:

- il problema occupazionale è prevalentemente una questione femminile ed è probabile che sull’aggravamento recente della situazione abbia inciso la crisi di alcuni comparti a maggiore densità occupazionale per le donne, come è il caso del tessile-abbigliamento calzaturiero (il 65% degli addetti di questo settore, infatti, è di sesso femminile);

- esiste da sempre una fortissima questione giovanile, pur in presenza di un problema crescente di ricollocazione di alcune fasce di adulti nel mercato del lavoro, a dimostrazione di come ci siano forti barriere di ingresso che ritardano enormemente l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro. E’ un problema che riguarda in misura prevalente chi è in possesso di un titolo di studio medio-alto, ma anche, e in modo spesso più drammatico e dimenticato,

2 Elaborazione Staff Statistica Studi e Ricerche sul mercato del Lavoro di Italia Lavoro su Microdati RCFL- Istat.

10

Page 11: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

chi è in possesso di una scolarità bassa e di competenze inadeguate o obsolete. Negli ultimi anni, secondo i dati dello SVIMEZ3, questa situazione è andata ad accentuarsi nelle regioni meridionali, in quanto sono andati persi 344mila posti di lavoro fra i giovani con meno di 34 anni in due anni (dal giugno 2008 al giugno 2010).

A questi dati, aggiungiamo altre riflessioni, sviluppate dalle stesse equipes diocesane, che riguardano, la nostra regione e che possono aiutarci a comprendere meglio l’attuale situazione:

a. nel corso del 2009, un autorevole istituto di ricerca sulle dinamiche del Sud, lo SVIMEZ, ci ha detto che quasi 26.000 giovani e meno giovani pugliesi sono andati al Nord per lavorare. Non è, sicuramente il ritorno all’epoca delle valigie di cartone, ma ci troviamo di fronte ad un fenomeno nuovo tutto da capire, che riguarda soprattutto risorse umane in possesso di competenze ed esperienze scolastiche medio-alte. Un fenomeno che va avanti da almeno dieci anni e che continua ad essere sottovalutato dai decisori politici ed istituzionali, ma che certamente sta producendo un impoverimento delle risorse umane a disposizione della crescita della nostra regione;

b. il nostro Sud, continua a lottare, e convivere nel contempo, con situazioni di flessibilità estrema e di precariato che sconfinano nell’irregolarità, nel lavoro nero o sommerso. L’Istat stima che l’irregolarità in Puglia sia di poco superiore al 20%, raggiungendo in settori critici, come l’edilizia, percentuali vicine al 30%. Ma c’è da credere che questi numeri siano chiaramente sottodimensionati, in quanto uno sguardo più o meno attento alla realtà ci fa percepire una situazione certamente peggiore. Dai territori diocesani, le equipes esprimono con evidenza l’allarmante situazione di un lavoro nero e di un sommerso che continuano a svolgere nella nostra Regione una funzione che possiamo considerare di ammortizzatore sociale, consentendo ai giovani ed alle famiglie di conservare dei livelli di consumo altrimenti improponibili con i tassi di occupazione e di disoccupazione prima illustrati. Una situazione che in alcuni territori, come il Foggiano, coinvolge anche molti lavoratori extra-comunitari in agricoltura e che rappresenta un notevole ostacolo allo sviluppo ed all’affermazione di vere politiche di accoglienza;

c. anche dalle nostre parti, a determinare un notevole tasso di disoccupazione contribuiscono alcuni nodi critici legati alle politiche del lavoro. A cominciare dal funzionamento carente dei servizi per l’impiego. Nonostante i miglioramenti qualitativi che ci sono stati indubbiamente negli ultimi anni, percepibili anche in Puglia, possiamo dire che i servizi per l’impiego contribuiscono ancora poco a fare incontrare domanda ed offerta di lavoro (appena il 4% delle richieste di personale transita da questi servizi), anche per le difficoltà che ci sono dal punto di vista di una domanda da parte delle imprese spesso poco qualificata e, dal lato dell’offerta, per le aspettative troppo elevate di tanti aspiranti lavoratori in proporzione alle possibilità del contesto imprenditoriale (v. anche una diffusa cultura del “posto fisso” ancora radicata anche nelle nuove generazioni);

d. si continua a notare un notevole scollamento fra il sistema formativo/scolastico ed il mondo del lavoro. Non si tratta, ovviamente, di invocare la trasformazione delle scuole in tanti centri di addestramento professionale, perché non è questa la loro missione. Si tratta di costruire più esperienze di integrazione fra il sistema produttivo e quello formativo e scolastico, sfruttando in modo più intensivo alcuni gli strumenti previsti dalle riforme degli ultimi anni sul mercato del lavoro e dalle leggi che hanno riformato il sistema di istruzione e formazione (ad esempio lo strumento dell’alternanza scuola-lavoro). Le storie dei nostri giovani ci raccontano, ancora oggi, di una scarsa comunicazione fra questi due mondi, che non aiuta certamente i nostri giovani nella loro collocazione lavorativa;

e. lo scollamento è determinato anche dalla carenza dei servizi di orientamento. Spesso, si nota come sul tema dell’orientamento ci sia una sottovalutazione, anche in ambito scolastico,

3 Si veda il paper SVIMEZ “Le nuove generazioni: “frontiera” tra opportunità e declino” di Giuseppe Provenzano, pubblicato su We think, piattaforma digitale presentata il 14 aprile 2011 a Roma.

11

Page 12: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

dell’importanza di queste esperienze. Si ha una percezione fin troppo semplicistica, come se debba essere un processo finalizzato a risolvere le emergenze, mentre, in realtà, è una grande opportunità offerta ai giovani per programmare e progettare la propria vita, un modo concreto per sfuggire alla logica perdente del “tirare a campare” e del “vivere alla giornata”.

Insomma emerge sicuramente un quadro in cui prevalgono le tinte fosche. La grande crisi, in assenza di interventi strutturali decisi, non ha fatto altro che aggravare situazioni che già si vivevano. La Puglia è stata sostanzialmente ferma, lo ribadiamo ancora in un Sud che è rimasto fermo ed in un Paese che è ancora fermo, incagliato nell’incapacità di risolvere alcuni problemi strutturali, incapace di adottare la logica (saggia) delle scelte che incidono sul medio-lungo termine.

3. UNA REGIONE ED I SUOI PUNTI DI FORZA

Il racconto che emerge dalle schede delle equipes diocesane non è solo fatto di lamentele e di rimpianti. Non può e non deve essere questa la sola chiave di lettura per capire ed affrontare i problemi della nostra Regione, anche se i dati statistici e le principali analisi presi in considerazione nelle pagine precedenti ci inducono con più facilità a parlare degli elementi di criticità, che non delle risorse positive Per fortuna, anche grazie all’esperienza di questi quindici anni del Progetto Policoro, sui territori abbiamo potuto prendere consapevolezza delle grandi risorse di questa Regione, in termini sia di risorse naturali che di tradizioni, vocazioni e soprattutto di risorse umane. Di questo vogliamo parlare in questo terzo paragrafo.

Risorse naturalistiche e patrimonio artistico-culturale

Emerge dalle analisi diocesane che la principale ricchezza di questa Regione è costituita dalle sue risorse naturalistiche e paesaggistiche e dall’immenso patrimonio storico-culturale e artistico rimasto ancora non adeguatamente valorizzato; risorse che unitamente alla sua strategica posizione geografica rendono la Puglia potenzialmente oggetto di grande interesse turistico globale con evidenti opportunità di crescita e valorizzazione dei territori e di occupazione per i giovani. «Con un trend di crescita secondo cui si stima che il turismo mondiale raddoppierà nei prossimi tredici anni (Organizzazione Mondiale del Turismo, 2007) il fenomeno turistico è, infatti, destinato ad intensificarsi e diffondersi ulteriormente su scala planetaria, divenendo uno dei settori industriali a più alto potenziale di crescita, potente propulsore di dinamiche di sviluppo territoriale e forma di interazione interculturale.

I dati sui flussi turistici degli ultimi anni confermano una crescente attenzione verso la nostra regione, essendo in crescita sia gli arrivi che le presenze. Certo gli stessi dati ci dicono di un settore che ancora soffre molto della concentrazione dei flussi nel bimestre estivo luglio-agosto (quasi il 70% degli arrivi avviene in questi due mesi) e che dovrebbe affrontare con decisione il problema della destagionalizzazione dell’offerta turistica, aspetto che non è stato sviluppato finora con coerenza.

Con riferimento alla realtà pugliese, finora non è emersa la capacità di sfruttare le risorse disponibili e beneficiare in maniera significativa delle opportunità offerte dalle dinamiche internazionali del turismo e dalla posizione strategica all’interno del bacino mediterraneo. Dalle analisi locali circa le principali cause che frenano lo sviluppo e la crescita del comparto turistico, indicate dalle equipes diocesane quali fattori di debolezza dei territori, emergono in modo quasi omogeneo: la frammentarietà e lo spontaneismo con cui si sviluppa l’offerta turistica, assieme ad un livello qualitativo modesto in rapporto ai prezzi; la carenza di servizi complementari e la scarsa attenzione alla qualità del territorio; le insufficienze della dotazione infrastrutturale e logistica relativamente ai collegamenti stradali e ferroviari interni ed esterni; la mancata valorizzazione delle eccellenze attraverso azioni integrate tali da far diventare protagonisti gli attori locali dentro un quadro di seria e incisiva programmazione regionale. La scarsa propensione all’innovazione e

12

Page 13: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

all’investimento e l’assenza di piani e di strategie regionali in grado di superare i forti individualismi locali e la parcellizzazione degli interventi di sviluppo, depotenziano inoltre la crescita del territorio con il rischio fondato di creare sfiducia e rassegnazione nelle nuove generazioni, abbandono e impoverimento dei territori. L’analisi delle forme con cui si è sviluppato il turismo evidenzia inoltre la presenza di modelli per nulla soddisfacenti sotto il profilo della sostenibilità, oltre al fatto che sono rimaste ancora parzialmente inesplorate le dimensioni del turismo culturale, del turismo sociale e del turismo rurale, in un territorio che conserva un patrimonio storico-artistico con valenze archeologiche e storico-culturali rilevanti e tradizioni culturali e religiose ancora vive e poco conosciute.

Oltre al turismo, secondo l’analisi svolta nei territori, è importante anche la valorizzazione delle vocazioni naturali del territorio, in funzione soprattutto dello sviluppo rurale ed agricolo. La Puglia, a detta degli animatori, conserva fra le sue peculiarità anche il paesaggio rurale. La conservazione e la valorizzazione dello stesso rappresentano delle opportunità di sviluppo da non trascurare, in funzione di una crescita che l’UE ci ricorda deve essere intelligente e sostenibile. Così come è importante, a detta delle equipes, puntare sulla valorizzazione e sul recupero dei prodotti tipici.

In sostanza, si deve prendere consapevolezza dell’importanza delle risorse che già possediamo, delle vocazioni, senza avere la frenesia di inventarci cose che non esistono e che non hanno possibilità di successo nel nostro territorio. il nostro è un territorio che non ha bisogno di vivere una nuova fase di “colonizzazione”, ma di incrementare il valore di ciò che da tempo immemorabile possediamo.

Giovani qualificati

Le equipes diocesane insistono su un’altra importante risorsa della Puglia, ovvero la presenza di una generazione che scalpita, rappresentata dai giovani formati e competenti, i quali potrebbero costituire il fulcro della crescita e dello sviluppo delle comunità territoriali e che, spesso, come si diceva prima, rischiano di essere i nuovi protagonisti dei flussi migratori verso il Nord. Se, infatti, da una parte i giovani e le famiglie reagiscono alla sfida dell’incertezza e alla vischiosità del sistema occupazionale innalzando i loro livelli di istruzione, dall’altra parte a questi giovani non rimane altro che cercare altrove opportunità di lavoro e realizzazione della propria vocazione professionale.

È evidente che in Puglia dove le potenzialità dello sviluppo si sono innestate in un’economia fragile, con un’incapacità di fondo nel governare gli stessi processi, sulla base di un vero approccio sistemico ed integrato, gli interventi sono stati realizzati senza prevedere una vera integrazione con i soggetti, privilegiando, così, quella che in molti hanno denunciato essere la solita logica delle appartenenze piuttosto che quella delle competenze.

Però nelle loro analisi le equipes diocesane del Progetto Policoro hanno voluto insistere sull’importanza delle risorse umane giovanili, perché se debitamente sfruttate possono diventare una risorsa importante per la crescita della Puglia. In questo senso, nelle singole realtà diocesane, il Progetto Policoro ha dato il suo umile contributo, favorendo la nascita dei cosiddetti gesti concreti, ovvero nuove piccole iniziative imprenditoriali o sociali che vedono spesso come principali protagonisti i giovani.

In questo senso, anche in Puglia è importante puntare sullo sviluppo dell’economia della conoscenza, facendo riferimento ai centri universitari e di ricerca che già esistono e favorendo la loro integrazione con il territorio, in quanto il capitale umano è importante per lo sviluppo quanto le risorse naturali disponibili.

L’Importanza delle Reti

Il Progetto Policoro insiste molto sull’importanza di fare rete. Di fatto, con l’interazione fra tre Uffici rappresenta un modello di integrazione già in ambito ecclesiale. Fra i punti di forza che proponiamo al territorio ci deve essere questo che possiamo definire adesso solo come un approccio ed un atteggiamento da valorizzare. In Puglia, come dicono gli animatori nelle loro analisi, l’unica

13

Page 14: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

rete che dimostra di funzionare è quella familiare. Certamente una famiglia che ancora funziona può rappresentare un punto di forza per la Puglia, ma da sola non è più sufficiente. Ecco perché il Progetto Policoro è impegnato nella promozione di un nuovo modo di intendere lo sviluppo del territorio che va oltre le sole logiche economiche per lasciare spazio ad una pianificazione innovativa che persegua la “sostenibilità dello sviluppo”, attraverso la creazione di reti fra tutti i soggetti interessati: le Istituzioni, le imprese e soprattutto i giovani accompagnati e sostenuti dalla Chiesa. E’ importante dunque riaffermare che le genti di Puglia devono essere protagoniste del proprio riscatto, si deve superare l’atteggiamento di attesa passiva di soluzione generate dall’alto o in altri contesti. E’ la logica di fare rete, di promuovere le sviluppo locale, anche in considerazione del fatto che è da queste importanti sollecitazioni e da questa riflessione che nasce e si struttura il Progetto Policoro. Partendo da questo, sollecitiamo gli attori sociali ed economici di questa regione, a lavorare in un’ottica di integrazione, superando i particolarismi che finora hanno rappresentato un grandissimo ostacolo allo sviluppo.

Nuova cultura del Lavoro e dell’Impresa

Considerando i 15 anni in cui il Progetto Policoro ha operato attraverso l’animazione territoriale e la promozione di politiche attive del lavoro, per incoraggiare e sostenere un tipo di sviluppo che partisse dalle risorse delle persone per cambiare positivamente la cultura e i territori, sicuramente nel contesto pugliese registriamo dei segnali di cambiamento relativi ad una nuova consapevolezza relativamente al lavoro ed all’impresa. Non parliamo chiaramente di atteggiamenti ed approcci maggioritari, ma vediamo nei territori locali crescere una cultura della ricerca del lavoro attenta ad altre soluzioni diverse dal tradizionale approccio del posto fisso. I giovani prestano più attenzione alle opportunità di diventare imprenditori e di mettersi insieme, magari in cooperativa, con l’adesione ad un modello che mette al centro la persona e recupera la dimensione collettiva del lavoro e la sua capacità di generare solidarietà e coesione sociale. I gesti concreti riguardanti la creazione di nuove cooperative sociali in questi 15 anni dimostrano l’emergere di questi nuovi atteggiamenti. In alcune realtà locali, il Progetto Policoro ha sollecitato la creazione di fondi di garanzia per il microcredito sociale, indirizzato al sostegno all’avvio di nuove micro-imprese (v. esperienza consolidata della Diocesi di Andria con il Progetto Barnaba e la Fondazione Mons. Vito De Grisantis della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca con il Progetto Tobia).

Le equipes diocesane hanno lavorato molto sulle dimensioni educative relative al lavoro, attraverso le attività quotidiane nei centri di servizio e negli incontri svolti nelle parrocchie sparse nel territorio regionale. In tante diocesi si sono svolte attività di formazione indirizzate ai giovani per sviluppare una nuova cultura del lavoro e dell’impresa. L’adesione delle organizzazioni di ispirazione cristiana all’interno della filiera regionale del Progetto Policoro, ha consentito la disponibilità di risorse umane qualificate impegnate in questa azione di educazione e di formazione.

In sostanza, il modello portato avanti in questi anni sta a dimostrare che esiste un’attenzione crescente nella società pugliese verso questi temi e che uno sforzo ulteriore deve essere implementato da tutti i soggetti impegnati su questi terreni soprattutto per promuovere la cultura della cooperazione e del mettersi insieme per risolvere i propri problemi. Su questo in Puglia bisogna insistere un po’ di più, in quanto il tarlo dell’individualismo che pervade i rapporti fra le persone, deve essere gradualmente aggredito e superato. Come sostiene il prof. Zamagni, lo sviluppo di un territorio si misura anche dalla sua capacità di generare fiducia fra le persone e questo valore sociale deve essere promosso nell’implementazione delle politiche del lavoro e dello sviluppo.

Oltre questo, visto che stiamo parlando di formazione, bisogna lavorare molto per sviluppare dei percorsi di educazione alla legalità nel lavoro e nell’impresa, in una realtà dove i fenomeni di illegalità sono piuttosto diffusi. Fare comprendere l’importanza di operare nella legalità come atteggiamento di rispetto verso gli altri e verso il territorio, mettendo in discussione tutti quegli approcci in cui gli altri diventano nemici da abbattere ed il territorio un qualcosa da annettere con logiche prevaricatrici.

14

Page 15: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

La nostra esperienza si innesta sulla Dottrina Sociale della Chiesa e su tutta la riflessione sviluppata sul tema del senso del lavoro, sul senso di fare impresa. Con il sostegno al Progetto Policoro, la Chiesa pugliese conferma il suo ruolo di comunità di credenti, che testimonia la fede in Cristo, e che non assume su di sé una funzione sociologica o politica sui temi del lavoro. Ma la comunità di credenti, proprio perché investita della missione di “semina della speranza viva” non può rinunciare, sui temi del lavoro, ad esercitare il proprio ruolo di profezia e di provocazione alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa. I cristiani sono chiamati ad essere testimoni della speranza, evidenziandone i “segni” anche sui temi del lavoro. Richiamando soprattutto i soggetti che si ispirano alla Dottrina Sociale alla loro funzione di testimonianza nella comunità ecclesiale, affinchè siano costantemente segno di presenza del messaggio evangelico e della Dottrina sociale nel mondo del lavoro e dell’economia.

Se ogni offesa alla dignità del lavoro è offesa alla sacralità del lavoro, inteso come completamento dell’azione creatrice di Dio, la comunità cristiana deve saper testimoniare con forza la denuncia contro tutto ciò che ostacola il lavoro giusto ed equo sul territorio regionale.

Ma la comunità cristiana deve anche saper sostenere tutte quelle esperienze che sui territori diocesani costituiscono già da adesso elementi di speranza e di testimonianza di “autentica profezia di futuro possibile”. Si pensi appunto ai gesti concreti nati e sostenuti all’interno del Progetto Policoro ed alle reti costruite nei diversi territori diocesani, insieme alle tante iniziative di sostegno all’orientamento, alla formazione professionale, ed all’inserimento occupazionale praticate dal laicato cattolico organizzato.

E’ a partire da queste esperienze, che la Chiesa pugliese nelle sue articolazioni territoriali, e con il sostegno di esperienze come quelle del Progetto Policoro, oltre alla denuncia profetica dei limiti che impediscono la piena realizzazione della sacralità del lavoro, è impegnata a promuovere reti solidarietà e di imprese sociali che alimentano circuiti virtuosi di condivisione e di testimonianza di speranza cristiana.

4. INDICAZIONI OPERATIVE E PROPOSTE

La lettura del territorio effettuata dalle equipes diocesane con lo sguardo di una Chiesa che ama la sua comunità con le fragilità che la contraddistinguono e confrontata questa lettura con le statistiche e gli studi specialistici e di settore che fanno luce sulla reale situazione socio-economica del territorio regionale, in quanto Progetto Policoro ci stimola a declinare le nostre progettualità in una organica e sostenibile agenda operativa per il futuro della Puglia.

Per questo motivo il Progetto Policoro non può fare a meno di ponderare i suoi interventi sul territorio misurandoli con il metro dello sviluppo locale e incrociandoli con gli strumenti di programmazione regionale attualmente operativi in Regione.Il tema dello sviluppo locale infatti costruisce il banco di prova della capacità della nostra azione di incidere nella dimensione territoriale dei processi di animazione e di costruzione di opportunità di crescita e di lavoro consapevole e solidale per i giovani, esaltato proprio dalla capacità della Rete di Policoro di essere presente sui territori e nelle dimensioni locali dei processi civili, ecclesiali ed economici.

L’esperienza dello sviluppo locale, è stata infatti assunta negli ultimi anni come un approccio fondamentale e innovativo per la riqualificazione dei processi di sviluppo e per il governo locale dell’economia e della società. Momento culminante di una tendenza, già positivamente sperimentata negli anni precedenti con i diversi strumenti della programmazione negoziata (es. patti territoriali, patti d’area, programmi integrati territoriali, ecc.), di costruzione di una logica di governo dello sviluppo locale, basato sul ruolo protagonista e fondamentale degli attori dello sviluppo, cioè dei protagonisti del territorio, in termini di partenariato sociale ed istituzionale dal basso, esprimendo una capacità di orientamento delle scelte di programmazione che si impone alle scelte strategiche del livello di governo regionale.

15

Page 16: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

In questo senso, la prima sollecitazione che vogliamo rivolgere a tutti gli attori sociali, istituzionali ed economici è proprio quella di recuperare il senso ed il valore dell’esperienza condivisa delle azioni di sviluppo locale, una logica che ultimamente sembra essersi impantanata nella logica dei veti incrociati ed in atteggiamenti diffusi di autoreferenzialità nei diversi attori.

La Regione Puglia ha offerto di recente, attraverso la proposta del Piano straordinario per il Lavoro, presentato nel gennaio 2011, una significativa opportunità di azione sulle dinamiche dello sviluppo locale. Inoltre, la Regione gestisce le risorse rappresentate dai Fondi Strutturali 2007-2013, su cui di recente l’Unione Europea ed il Governo Nazionale hanno sollecitato le istituzioni regionali ad operare in fretta per l’utilizzo entro quest’anno di buona parte di queste risorse, pena la revoca dei finanziamenti. In questa cornice, il Commissario Europeo Hahn, nel suo incontro a Bari con i vertici regionali e con il Ministro Fitto, ha voluto rimarcare le difficoltà nello sblocco delle cosiddette Aree Vaste, nella programmazione 2007-2013, il punto cruciale delle politiche concertate di sviluppo locale ed anche questo deve costituire elemento di riflessione molto preoccupata circa le capacità dei soggetti locali di intervenire efficacemente sulla crescita dei propri territori.Insomma, in questi prossimi mesi vengono offerte alle nostre comunità delle opportunità per partecipare consapevolmente a processi significativi ed azioni finalizzate in primo luogo a contrastare la crisi occupazionale, ma anche a creare opportunità nuove per lo sviluppo dei nostri territori.

Considerando l’analisi sviluppata precedentemente, vediamo alcune proposte concrete che vengono rivolte alla società pugliese e che riguardano anche il migliore radicamento del Progetto Policoro nella Chiesa e sui territori in cui operiamo.

La partecipazione attiva ai processi di sviluppo

E’ evidente come i processi di sviluppo locale si siano incagliati. L’esperienza farraginosa di molte Aree Vaste, la deludente esperienza del primo triennio di programmazione delle politiche sociali tramite i Piani Sociali di Zona sono lì a dimostrarlo. Quando gli Enti Locali si mettono insieme, anche provando ad avviare dei processi di concertazione con i soggetti attivi sul territorio, si sono avuti degli esiti poco incoraggianti. Nonostante questo, però, noi siamo convinti che bisogna proseguire sulla strada della concertazione e della condivisione delle molteplici esperienze, superando gli atteggiamenti di autoreferenzialità che finora hanno condizionato queste realtà. La soluzione è sempre quella giusta. Devono essere gli attori a recitare meglio il copione loro assegnato.

In questo senso, il Progetto Policoro, che nasce come esperienza di condivisione all’interno della Chiesa, che ha sempre voluto interagire con le persone che vivono nei territori, può avere la grande responsabilità di favorire questi processi, attraverso la partecipazione attiva delle comunità ecclesiali. Per questo, consigliamo di essere attenti a queste grandi e complesse proposte come il Piano per il Lavoro o come la Programmazione dei Fondi strutturali, in quanto riteniamo che questi strumenti possono diventare dei motori autentici per lo sviluppo locale. Attenzione che significa essere informati costantemente su quello che succede, interagendo con quei soggetti della filiera, come la Cisl o la Confcooperative, con cui il coordinamento regionale del Progetto Policoro ha costruito e sta costruendo delle collaborazioni finalizzate in primo luogo alla condivisione delle risorse informative.Nelle singole comunità diocesane, la nostra sollecitazione è quella di seguire direttamente, anche con proposte concrete, le proposte riguardanti le Aree Vaste o altri processi in cui i territori sono chiamati ad organizzare e decidere sui propri destini. E’ opportuno sempre ricordare alle istituzioni locali che i processi decisionali, in un’ottica di democrazia e cittadinanza attiva, devono essere possibilmente condivisi da una pluralità di soggetti e certamente le comunità ecclesiali, che esprimono l’attenzione all’Uomo nella prospettiva della Dottrina Sociale, hanno a cuore particolarmente le sorti delle persone che vivono sui territori.Oltre all’attenzione, poi possiamo esprimere su tanti punti di questa pianificazione delle proposte concrete, riprendendo l’esperienza di questi 15 anni e l’attenzione specifica su alcuni aspetti sia del Piano per il Lavoro che sulla programmazione dei Fondi Strutturali. Basti ricordare, ad esempio,

16

Page 17: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

che quando si parla di turismo e beni culturali, le nostre Diocesi e le Parrocchie possono interagire con efficacia, essendo proprietarie di buona parte dei beni architettonici di pregio. Inoltre, il Progetto Policoro ha contribuito alla nascita di oltre 100 gesti concreti e queste realtà imprenditoriali e sociali rappresentano delle basi da cui si deve partire per avanzare proposte in termini di crescita della cultura imprenditoriale e dei servizi per il lavoro. Insomma, possiamo avere una voce in capitolo ed attraverso l’esperienza del Progetto Policoro e le organizzazioni della filiera possiamo avanzare delle proposte in funzione della programmazione dello sviluppo locale. Poi, naturalmente, sappiamo che la Chiesa non svolge una funzione politica e che quando si passa alla gestione deve lasciare spazio a chi deve concretamente operare ed agire.

La formazione

E’ nostro obiettivo fondamentale, considerando le criticità che riguardano il mercato del lavoro pugliese e la difficile congiuntura economico-sociale, continuare ad agire sul piano della formazione. In particolare, insistere nei diversi territori sulla promozione di una nuova cultura del lavoro, e continuare ad agire sul piano regionale sulla formazione degli animatori di comunità, in rapporto stretto di collaborazione con i soggetti aderenti alla filiera del Progetto Policoro. Gli interventi formativi che si propongono sono i seguenti:

- formazione alla cultura di impresa nelle realtà diocesane, prendendo spunto da alcune esperienze consolidate realizzate in alcune diocesi (v. esperienza di Altamura). L’obiettivo potrebbe essere quello di proporre un modello formativo da sviluppare nei diversi contesti diocesani, coinvolgendo i giovani ed accompagnandoli, con il supporto dei soggetti della filiera, nella concretizzazione delle idee imprenditoriali e nell’avvio dell’attività imprenditoriale;

- formazione alla cooperazione, con interventi su base provinciale più che diocesana, promuovendo l’importanza dell’economia solidale ed il senso del lavoro come piena realizzazione dell’uomo, servendosi dell’apporto tecnico di un’organizzazione come la Confcooperative;

- promozione nelle scuole di attività di orientamento con gli studenti delle classi terminali, sviluppando dei moduli brevi, estremamente interattivi, con il coinvolgimento diretto degli animatori di comunità;

- promuovere, sempre nelle scuole, esperienze di educazione alla legalità attraverso l’animazione diretta ai giovani nei territori (compresi gli studenti) ed attraverso la promozione della coesione sociale realizzata con il lavoro di rete.

In ambito regionale, il Coordinamento del Progetto Policoro, di intesa con gli organismi nazionali, continuerà a garantire un servizio formativo ad ampio raggio, che permetta agli animatori di potenziare le conoscenze e le competenze per essere sempre più efficaci nel lavoro all’interno della comunità ecclesiale e con i giovani e gli adulti con cui interagisce quotidianamente. Sollecitiamo, inoltre, le singole equipes diocesane a sviluppare i percorsi formativi che vengono realizzati sugli specifici territori, esprimendo interesse verso queste attività, molte delle quali potrebbero essere promosse in questi anni all’interno del Piano per il Lavoro e con l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo, facendo attenzione che siano esperienze che servano effettivamente alla crescita dei nostri giovani e facilitino l’inserimento occupazionale.

Le politiche attive per il lavoro

Un tema strettamente legato al precedente, in cui possiamo esprimere delle proposte operative. Un impegno che vogliamo sviluppare è quello di riuscire a creare una vera e propria agenzia per il lavoro che agisca all’interno del Progetto Policoro o, comunque, trovare una collaborazione con un’agenzia già operativa. La legge 30/203, più nota come Legge Biagi, ha previsto la creazione delle agenzie private per il lavoro (le agenzie di somministrazione di lavoro).

17

Page 18: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Ci sono delle agenzie che operano in Puglia avendo l’autorizzazione dal Ministero del Lavoro. La Regione Puglia, in attuazione di questa legge, deve regolamentare prossimamente la disciplina delle autorizzazioni su base regionale. Interagendo con i soggetti della filiera, ci sembra questa un’ottima proposta affinché tutto il lavoro che attualmente si svolge per informare ed orientare i disoccupati possa confluire un una struttura organizzata finalizzata all’inserimento lavorativo dei giovani.Inoltre, nelle singole realtà diocesane, abbiamo deciso di interagire meglio con la rete dei servizi per l’impiego, anche perché il nostro radicamento sul territorio può essere utile anche ai diversi centri presenti nel territorio regionale. E’ opportuno anche una nostra collaborazione a programmi del Ministero del Lavoro o della Regione Puglia o delle singole Province in materia di politiche attive del lavoro.

La promozione della cooperazione e dell’impresa

Resta una delle priorità della nostra azione nel prossimo futuro, prima di tutto, come abbiamo visto, sul piano formativo, poi, sul piano del sostegno alla creazione di nuove esperienze imprenditoriali, con un’attenzione particolare alla cooperazione. In sostanza, riprendere con forza il lavoro finalizzato alla nascita dei gesti concreti. Ai giovani dobbiamo guardare con un’azione sistematica che ponga a fattore comune le competenze dei migliori modelli e delle migliori prassi di animazione territoriale, con un’attenzione particolare alla costruzione di effettive opportunità lavorative e di protagonismo giovanile. A questo proposito, una formazione mirata alla creazione di impresa in generale e di impresa sociale come fattore di sviluppo locale oltre che fornire ai giovani una formazione professionalizzante, si propone parallelamente di promuovere una nuova cultura del lavoro, fondata sulle strategie di rete, dello sviluppo endemico e della solidarietà. Anche le comunità ecclesiali devono mettersi in gioco su questo fronte, partecipando alla rete finalizzata alla creazione di impresa e lavoro, attraverso:

- l’utilizzo di beni e terreni confiscati alla mafia;- i patrimoni artistici e culturali presenti nelle Diocesi e poco valorizzati;- la promozione di forme di turismo sociale e culturale ancora poco espresse;- l’adozione dello sport quale strumento educativo e aggregativo dei giovani, che può

trasformarsi in opportunità di creazione di impresa.

Tale approccio appare peraltro ancor più strategico in considerazione degli strumenti di programmazione cha la Regione Puglia si è data, attraverso i fondi comunitari strutturali, che hanno inteso appunto concentrare gran parte degli interventi sullo “sviluppo locale” e sulla “progettazione strategica”, valorizzando l’apporto degli attori locali dello sviluppo ed una “governance” multilivello della programmazione e dell’attuazione degli interventi.

In questa prospettiva, il Coordinamento regionale del Progetto Policoro, prendendo coscienza del fatto che spesso l’esperienza dell’animatore di comunità, una volta concluso il mandato, rimane senza prospettive di continuità, intende ragionare in termini di strumenti concreti per favorire la continuità dell’esperienza ed il consolidarsi delle professionalità maturate durante il triennio. Partendo da un’esperienza attuata nella Metropolia di Lecce, dove nel 2004 è stata costituita l’Associazione Form.Ami (Formazione Amica), attualmente impegnata nella gestione della formazione regionale degli animatori, si sta pensando di estendere questo modello a tutta la Puglia, realizzando una struttura che lavori negli ambiti non solo della formazione, ma anche delle politiche del lavoro, del sostegno alla creazione di impresa e dello sviluppo dell’impresa sociale. A questo proposito questa realtà potrebbe lavorare in direzione di un’assistenza e sostegno alle Diocesi ed alle imprese, sull’euro–progettazione, allo scopo di creare competenze e professionalità specifiche che si aggiungono alla sensibilità di chi ha vissuto un’esperienza di servizio ecclesiale.

18

Page 19: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Dall’esperienza triennale degli animatori di comunità e dei giovani interessati potrebbe venire fuori una sorta di nuova figura, chiamiamolo euro progettista della solidarietà, qualificata nella progettazione dello sviluppo locale attraverso gli strumenti regionali offerti dai fondi comunitari.Si tratta di un progetto a medio - lungo termine, che si intende condividere con le organizzazioni della filiera, per fare in modo che l’esperienza del Progetto Policoro diventi effettivamente una fucina di opportunità che vadano oltre il mandato triennale e per servire meglio la comunità pugliese. Ecco perché abbiamo voluto parlare di questo nel momento in cui abbiamo affrontato il tema della promozione della cooperazione e dell’impresa.

In definitiva, il Progetto Policoro intende proseguire nella sua esperienza di laicato impegnato nella società pugliese, sviluppando ulteriormente la sua consapevolezza di essere Chiesa, di essere radicato nella più che centenaria esperienza della Dottrina Sociale, alla ricerca di nuove soluzioni per essere più efficace nel rapporto con le persone che vivono nelle nostre realtà particolari e nel promuovere le condizioni perché l’esperienza possa consolidarsi ulteriormente, potenziando la sua presenza oltre l’esperienza del Centro servizi ed oltre l’animatore o l’animatrice di comunità, dandosi degli strumenti professionali e specialistici che consentono di affrontare con più determinazione e rigore i problemi e le criticità che coinvolgono la comunità pugliese.

Questo materiale è a disposizione delle singole Chiese di Puglia basta richiederlo all’Ass. Form.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi.c/o Auditorium Diocesano “Benedetto XVI”, SS 275 km 23,600 – 73031 AlessanoTel e Fax: 0833.784105, email: [email protected][email protected]

19

Page 20: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

COORDINAMENTO REGIONALE PUGLIA

Servizio di pastorale giovanile Caritas Ufficio per i Problemi sociali e il Lavoro

Gesti concreti delle Diocesi della Puglia 96 gesti concreti aggiornati al 24/04/2011

88 operativi 8 in attivazione

Diocesi Altamura-Gravina–AcquavivadelleFonti

(15gesti già operativi+2 in attivazione)

1. “Marmomarco creazioni orafe” Laboratorio artigianale di oreficeria. in Altamura di Moramarco Nicola

2. “I giocherelloni” Ludoteca in Acquaviva delle Fonti di Ascatigno Chiara

3. “Primo piano” Laboratorio artigianale di sartoria in Altamura di Francesca Iacovone

4. Liste Nozze “Giorgio” Negozio specializzato in oggettistica e in Acquaviva delle Fonti di Giorgio Nicola Pierpaolo

5. “A.B.S. Oggettistica” Laboratorio specializzato nella lavorazione artigianale di oggetti di legno, bomboniere, articoli religiosi etc… in Altamura di Masi Grazia

6. Cooperativa sociale di servizi “D.E.S.A. Service a.r.l.”. Per l’acquisizione di lavoro di movimentazione, carico e scarico, facchinaggio, magazzinaggio, e distribuzione merci in Acquaviva delle Fonti di Giuseppe Magistro

7. Cooperativa sociale “Di.Gi.Esse.Service a.r.l.” specializzata nei seguenti servizi: lavori di pulizia, assistenza agli anziani, trasporto merci, giardinaggio, catagolazione, organizzazione feste e congressi, in Spinazzola

20

Page 21: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

8. Mani aperte per servire onlus servizi alla persona: trasportare ammalati con appositi mezzi attrezzati, formazione dei volontari per la corretta assistenza agli anziani, …in Acquaviva Delle Fonti

9. Zero difetti Ditta individuale, vendita all’ingrosso e al dettaglio di cosmesi. Prodotti per parrucchieri di Filomena Balestra in Gravina di Puglia

10. Computer informatica Ditta individuale -assemblaggio personal computer , progettazione e vendita di mobili per ufficio, progettazione e realizzazione di siti internet… di Carenza Giacomo in Acquaviva delle Fonti

11. NetService Ufficio Ditta individuale _ assemblaggio personal computer , progettazione e vendita di mobili per ufficio, progettazione e realizzazione di siti internet… di L. Carbone in Spinazzola

12. Coop. Sociale di tipo A Il Sorriso servizi alle persone ammalate, ai minori…. Spinazzola

13. Orafo Arte Oro Societa Sas di Loseto Massimiliano, Creazioni oreficeria ed argenteria; vendita oreficeria varia…in Acquaviva

14. Libre Ensemble di Annunziata Loporcaro, gruppo musicale in Altamura

15. Ricami & Ricami di Roberto Ficarra, Sartoria liturgica “Linea Annalella”, ricami in genere…in Santeramo

Progetti in corso di attivazione 1. Asilo nido- Ludoteca in Gravina in Puglia2. Attualmente il progetto è in una fase embrionale: si è in cerca

della struttura ove realizzare il centro.

Diocesi di Andria

(18 gesti già operativi+2 in attivazione)

1. Compagnia teatrale “Teatro minimo” specializzata nella realizzazione di laboratori, produzioni e spettacoli teatrali.

2. Cooperativa sociale “Opus Spei A.R.L.” specializzata nel servizio di assistenza domiciliare ad eccezione di quella sanitaria, manutenzione del verde pubblico e privato - servizi di pulizia di diversi enti in Minervino Murge e gestione della Masseria Sassi.

3. Coop. Soc. “L’ALBERO” gestisce servizi integrati socio sanitari, anche domiciliari in convenzione, ideazione e organizzazione e gestione di percorsi formativi socio-culturali

21

Page 22: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

per insegnanti, animatori, volontari ed operatori del terzo settore in Minervino Murge.

4. Coop. Sociale “OPUS LABORIS” da 12 socie ( 11 socie disabili) produzione maglieria e inserimento lavorativo di persone svantaggiate il prodotto è commercializzato dalla filiera del Commercio Equo Solidale. Minervino Murge.

5. “Scuola di Moda” Ditta individuale sartoria-insegnante cucito, taglio e ricamo di D’Avanzo Angela in Andria.

6. “Brizzi Rachele” Ditta individuale di vendita al dettaglio di frutta, verdura, prodotti agricoli semilavorati e/o trasformati artigianalmente.

7. “DI NOIA Immobiliare” Ditta Individuale vendita di immobili in Andria.

8. “GAR” Ditta individuale tappezzeria di Rella Gianluca in Andria.

9. “S-C FRESCO DI SIMONE PIERPAOLO” Ditta individuale commercio all'ingrosso di prodotti alimentari e non alimentari senza deposito in Andria.

10. “ARTE E DECORI DI CAMPANILE VINCENZO” Ditta individuale agente di commercio di decorazioni e serigrafie su piastrelle.

11. “D’AMORE GIUSEPPE Ditta ind.” commercio al dettaglio di carni in Andria.

12. “S.N.C. SOLUZIONI ENERGIA” attività servizi alle imprese e ad enti pubblici riguardanti il risparmio energetico in Andria.

13. “ARCORIFLESSO” Associazione culturale creazione e produzione di spettacoli di teatro-danza in Andria.

14. “S.N.C. NUOVE DIMENSIONI” gestione sotto qualsiasi forma ed anche in franchising di alberghi, ristoranti, bar, sale di intrattenimento con somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; commercio all'ingrosso ed al dettaglio di articoli di telefonia fissa e mobile, attivazioni e ricariche telefoniche, elettronica di consumo, articoli di informatica in Minervino Murge.

15. “Ditta ind. DLF” autolavaggio in Andria.16. “S.N.C. ARCADE'” attività design e stiling relativo a

tessili, abbigliamento, calzature, gioielleria, mobili e altri beni personali o per la casa in Andria.

17. “Il Solstizio Homo faber fortunae suae” Associazione Culturale attività di promozione culturale, gestione piccolo teatro, organizzazione di eventi, conferenze, e sportello per info- studenti.

18. “Policastro Benedetta” Ditta individuale Confezione e stireria di Camicie e T-Shirt.

22

Page 23: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Progetti in corso di attivazione 1. Il Circolo-Ass Culturale "l'Artificio" è un contenitore di mille

esperienze, un punto di riferimento per la promozione della cultura, delle sue forme espressive, della creatività e delle attitudini creative, degli spazi per l'espressione, la formazione, la creazione e fruizione culturale. L’Associazione ha in cantiere l’intento di inserire nel proprio programma le espressioni culturali più disparate e varie, rendendola fruibile a vari target di persone senza distinzione di ceto sociale, livello e gusto culturale.

2. B&B Tafuri. Masseria posta sulla Murgia, offre il servizio di B&B a chi vuole trascorrere le giornate a contatto con la natura.

Diocesi di Bari – Bitonto

(2 gesti già operativi+3 in attivazione)

1. Cooperativa sociale “Sicomoro” specializzata in attività ludiche per i bambini come animazioni o feste in Città Palo del Colle

2. Coop. Sociale ULIXES sei soci di cui cinque donne servizi: educazione ambientale e turismo sostenibile in Bitonto

Progetti in corso di attivazione:1. creazione di una cooperativa per la gestione di una struttura

polisportiva che ci verrebbe affidata in gestione dal comune di Bari (martedì 21 c.m. abbiamo un incontro con l’assessore Sannicandro);

2. apertura di un negozio per la vendita di prodotti artigianali;3. apertura di uno sportello per la tutela del consumatore.

Diocesi di Brindisi – Ostuni

(3 gesti già operativi)

1. “Casa del Sole Maria Immacolata srl” Ostello della gioventù in località Laureto nel comune di Fasano (BR). La struttura è organizzata per offrire un ambiente ospitale,

23

Page 24: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

sereno e di riposo, ove l’ospite ha l’opportunità di riscoprire i valori umani e cristiani, in un rapporto di rispetto, di fratellanza, di preghiera e cordialità con tutti.

2. “Oasi di Belvedere” Casa per ferie in C.da Belvedere – Carovigno (BR). La Casa per Ferie è una struttura ricettiva per il soggiorno temporaneo di persone o gruppi che condividono un percorso di fede e di spiritualità cristiana per un turismo sociale, ospitale e religioso, che accanto ai servizi per l’accoglienza offre all’ospite un’atmosfera ed un ambiente di serenità ove poter esercitare la preghiera e la meditazione in Cristo.

3. “L’elixir della Luna” in Brindisi; vendita di prodotti tipici dei monasteri, prodotti nati dalla paziente ricerca, dalla sapienza, dalla maestria dei monaci e delle monache che in ogni dove si impegnano col proprio ingegno e lavoro a mettere in pratica la regola benedettina dell' “Ora et labora” trasformando i frutti della natura in deliziosi prodotti o miracolosi rimedi ricercatissimi ancora oggi.

Diocesi di Castellaneta

(3 gesti già operativi)

1. Cooperativa “COOP.Soc.Mosaico A.R.L. che fornisce i servizi alle persone nel campo medico infermieristico in Laterza

2. Cooperativa Res Novae a.r.l. nove soci servizio per la valorizzazione e recupero dei beni ambientali

3. A SUA IMMAGINE ditta individuale di Vernice Francesco, stampa digitale e servizi connessi – Castellaneta (Ta)

Diocesi di Cerignola- Ascoli Satriano

(6 gesti già operativi)

1. ARTE E DECORI S.n.c. di Cotugno D. & Francia R. - CerignolaSocietà artigianale per produzione di controsoffitti in cartongesso e pitture varie di Cotugno Domenico

2. Associazione di promozione culturale e sociale RADICI - CerignolaAssociazione di animazione interculturale senza scopo di lucro per la valorizzazione e l’accrescimento delle capacità e delle

24

Page 25: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

potenzialità della cultura giovanile del sud Italia ed in particolare di Cerignola e dei paesi limitrofi.Referente: Camporeale Alberto

3. COMED S.r.l. - Settore Agricolo-zootecnico - CandelaSocietà di produzione e allevamento conigli da carne situata a circa 2 Km. da Candela, in prossimità dell’importante casello autostradale, crocevia dello sviluppo locale, incuneato tra Puglia, Basilicata e Campania. Referente: Carbosiero Francesco

4. Cooperativa Sociale PIETRA DI SCARTO - CerignolaCooperativa sociale di animazione interculturale ed inserimento lavorativo di ragazzi svantaggiati. In cooperativa sono presenti al momento due attività: un Laboratorio artigianale di ceramica “Il Grifo” e una Bottega del Mondo - Commercio equo e solidale “Stesso Sole”Referente: Fragasso Pietro

5. LADY CAMELOT S.n.c. di Balducci Morena & Antonella - CarapelleAttività di ristorazione, pub dallo stile caratteristico e dall’offerta gastronomica più varia per accontentare palati fini, ma anche gustare bevande particolari.Referente: Balducci Antonella

6. Società Cooperativa Sociale ALTERECO - Cerignola Cooperativa Sociale per la promozione dell'educazione e dell'informazione sulle tematiche ecologiche e ambientali, sulla gestione di strutture ricettive, sulla fruizione e gestione di aree naturali protette nel territorio sullo sviluppo di un turismo sostenibile (anche scolastico) teso alla tutela e alla rivalutazione del patrimonio storico-artistico e socio-culturale diocesano.Referente: Pugliese Vincenzo

Diocesi di Foggia – Bovino

(1 gesto già operativo)

1. “ Prisma service” azienda di Daniela Acquaviva specializzata nell’offrire servizi alle tipografie in Foggia

25

Page 26: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Diocesi di Lecce

(3 gesti già operativi+1 in attivazione)

1. “Bar Max” che si occupa della distribuzione al dettaglio di prodotti nazionali e locali in Lecce di Castelluzzo Vincenza

2. “V/G video” ditta che si occupa della realizzazione di video, montaggio e servizi fotografici in Lecce di Stamer Valerio

3. Società Cooperativa ZERO DD, nata anche in collaborazione con la Diocesi di Otranto, con sede in Lecce, via Stampacchia, 6, il cui presidente Luca Lotti. Questa società si occupa della gestione e della distribuzione di sistemi informatici e gestione di archivi.

Progetti in corso di attivazione:1. Associazione Culturale Musicale promozione di eventi

musicali, propaganda di nuovi musicisti (giovani neo-diplomati in conservatorio), laboratori di musica corale e musica d’insieme, corsi di alfabetizzazione musicale.

Diocesi di Nardò – Gallipoli

(1 gesto già operativo)

1. Associazione di promozione sociale “LeAli”. L’Associazione, formata prevalentemente da giovani, persegue finalità di solidarietà sociale mirate a favorire il diritto alla domiciliarità e a migliorare la qualità della vita agli anziani e ad altre persone in difficoltà.

Diocesi di Oria

(13 gesti già operativi)

1. Archè Cooperativa Sociale nata nel 1997. La stessa si occupa di servizi all’infanzia. Francavilla Fontana (Br)

2. Choreographie Negozio di abbigliamento per danza di Daniela Saracino. Francavilla Fontana (Br)

3. Alfonsetti pitturazioni pitturazioni interne ed esterne di Alfonsetti a Francavilla Fontana (Br)

4. Cooperativa Sociale Solidarietà nata nel 1998.La stessa si occupa di assistenza domiciliare a portatori di handicap. Erchie (Br)

26

Page 27: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

5. Consorzio di Cooperative Sociali Nuvola. Francavilla Fontana (Br)

6. Cooperativa sociale Mandarakè nata nel 2001. La stessa si occupa della gestione di servizi alla prima ed alla seconda infanzia ed all’adolescenza Francavilla Fontana (Br)

7. Cooperativa sociale Alveando nata nel 2008. La stessa si occupa di orientamento scolastico e formativo agli studenti con sostegno alla genitorialità responsabile. Francavilla Fontana (Br)

8. Cooperativa Sociale Nuova Hyria nata nel 2003. La stessa si occupa di promozione e valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio.Oria (Br)

9. Cooperativa Sociale Cedro nata nel 2004. La stessa si occupa della promozione e della gestione di diversi servizi tra i quali: Comunità educative di tipo familiare, centri socio-educativi, comunità alloggio ed un Centro di prima accoglienza.Oria (Br)

10.Cooperativa sociale Il Melograno nata nel 2006. La stessa si occupa di servizi all’infanzia. Francavilla Fontana

11.Cooperativa sociale Insieme nata nel 2007. La stessa opera nel campo dei servizi turistici dell’area ionico-salentina. Francavilla Fontana(Br)

12.Cooperativa Sociale Promovendo nata nel 2007. La stessa si occupa di promozione e valorizzazione del territorio.Guide ed accompagnamento turistici. Ceglie Messapica (Br)

13.Cooperativa sociale Lacio Drom nata nel 2008. La stessa si occupa della gestione di un Centro diurno socio educativo avvalendosi di figure professionali valide allo scopo di sostenere i minori a rischio. Veglie (Le)

Diocesi di Otranto

(10 gesti già operativi)

1. Cooperativa sociale “Appramata”specializzata nella gestione di asilo nido e assistenza domiciliare ai minori e agli anziani in Martano

2. Cooperativa sociale “Concordia” specializzata nella gestione di mense scolastiche, catering, parcheggi a pagamento, gestione del verde pubblico, pulizia uffici e appartamenti e facchinaggio in Martano

3. Laboratorio d’arte Ditta individuale di Irene Sanzò esposizione e vendita quadri in Giuggianello.

27

Page 28: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

4. Caracuta Francesco Ditta Individuale Somministrazione alimenti e bevande in forma itinerante in Maglie

5. P.I.E.L. Ditta Individuale Pronto Intervento Falegnameria, pittura, cartongesso, riparazioni varie in Martano

6. A.G.S. Ditta Individuale impianti elettrici e telecomunicazioni in Martano

7. Bach Music Academy (nata nel 2007 in Collepasso), Associazione che si occupa di formazione, soprattutto mediante corsi di recupero e approfondimento di materie scolastiche (umanistiche e scientifiche), e in particolar modo di corsi per tutti gli strumenti musicali. Organizza, altresì, altri momenti formativi ed eventi (concerti, saggi, etc.).

8. Akádemos Edizioni, marchio editoriale dell'Associazione culturale Akádemos, costituita nel 2007 in Collepasso e presieduta dall'AdC Stefano Marra, che si occupa di promozione del dibattito culturale, formazione, pubblicazione di testi, con attenzione particolare alla promozione del territorio e delle giovani risorse intellettuali.

9. Laboratorio di pittura di Luca Saponaro, artista pittore di gusto neoclassico e romantico, specializzato in ritratti, paesaggistica, nature morte, copie d'autore, icone, aperto dal 2005 in Maglie.

10. Centro Studi di Psicopatologia "Sergio De Risio" - Puglia, Associazione nata nel 2004 (sede in Collepasso) che si occupa di ricerca e di formazione nell'ambito del counseling, per il quale eroga corsi abilitanti alla libera professione

Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie

(2 gesti già operativi)

1. Coop Sociale S.P.L. a.r.l. si occupa di gestione del verde pubblico e pulizie di uffici e condomini e inserimento nel lavoro di persone svantaggiate Trani

2. Coop. Sociale Social Vita servizio alla persona Trani

Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca

(11 gesti già operativi+1 in attivazione)

1. Ass. Form.ami nata per rispondere alle esigenze di formazione al lavoro del territorio salentino dalla

28

Page 29: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

collaborazione dei tre Uffici di Pastorale del Lavoro della Metropolia (Lecce Otranto, Ugento) . Cura in collaborazione con la filiera della formazione della Puglia la formazione degli animatori di comunità del Progetto Policoro Puglia. Sede operativa Benedetto XVI Alessano

2. “Tecno restauro”Laboratorio specializzato nel restauro e manutenzione di beni artistici monumentali e architettonici in Taurisano di Pinzetta Giovanni3. Mater Italia srl 2010 che opere nel settore della ricerca e

composizione di materiali innovativi per il risanamento e restauro dell’edilizia storica in Alessano. Il prodotto è distribuito in tutta Italia attraverso le loro sedi.

4. Mater Italia Editrice srl 2011, marchio editoriale per la pubblicazione di testi, con attenzione particolare alla promozione del territorio.

5. “Mastrotempo e parteners” che opera nel settore del restauro beni culturali azienda di fiducia della sovrintendenza in Corsano di Lecci Gianluca

5.“Jam’saudio” Negozio specializzato nell’attività di noleggio di attrezzature di audio e luci in Montesardo di Nicolì

Gianpaolo 6.“Play Time”: Centro Sportivo campo di calcetto, un campo da tennis, un campo da beach-volley in Santa Maria di Leuca di Coscia Angelo 7.“D.C.A.” Laboratorio di Del Casale Antonio specializzato nella lavorazione del ferro battuto ed alluminio in Alessano .

8. Autolavaggio “Camoffa” di Salvatore Serafino, specializzato nel lavaggio automezzi di ogni tipo di carrozzeria e di interni, effettua anche la pulizia della tappezzeria e servizio di igienizzazione bocchette dell’aria. Sede operativa Tiggiano (Le)

9. REHO SRL MareAperto Iimpianto di marecoltura è situato in mare aperto L'azienda di lavorazione è situata nella Zona Industriale di Gallipoli, e la modernissima struttura riconosciuta dal Bollo Sanitario Comunitario U105D oltre ad essere base logistica per la vendita all’ingrosso del pesce, dispone di locali e macchinari per la trasformazione del prodotto.Orata, Spigola, Ombrina bocca d’oro in Gallipoli.

10. Cooperativa sociale KAIROS – o.n.l.u.s. è una cooperativa sociale di tipo B che si fonda sull'idea che la persona svantaggiata, se opportunamente supportata, può essere avviata al lavoro e operare in un contesto produttivo. Le attività prevalenti riguardano i settori agroalimentare (produzione, trasformazione e vendita di primizie alimentari)

29

Page 30: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

e artigianale del legno (oggettistica sacro e non)in Supersano –Le-.

11. Fondazione Mons Vito De Grisantis costituita il 31 marzo 2011 per promuovere il Progetto Tobia all’interno della Diocesi attraverso la costituzione di un fondo di garanzia per un’azione di tutoraggio e di credito alle iniziative imprenditoriali di giovani, donne o adulti che hanno perso il lavoro.

Progetti in corso di attivazione

1. Cooperativa sociale ALBECA MULTISERVICE in Tiggiano

30

Page 31: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

COORDINAMENTO REGIONALE PROGETTO POLICORO PUGLIA

Equipes Regionale:

Componenti del coordinamento regionale:PSL Regionale : Don Nicola Macculi e Dott. Cataldo Lobello Caritas Regionale: Don Cassese Vito Servizio Di past. Giovanile reg: Don Claudio Barboni Coordinatore Progetto Policoro per le tre pastorali: Don Lucio CiardoSegretario Regionale: Gianni Giorgio Rappresentante AdC: Angelo RomitaRappresentante gesti concreti: dott.ssa Irene Milone Responsabile della formazione degli AdC: Dr Parisi Donato Filiera dell’evangelizzazione:

Equipes diocesane:Gli animatori di comunità della Puglia con Borsa Lavoro in servizio sono 28:

1. Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti:Animatori: Anna Maria Scisci(1°anno) – Francesco Cataldi (3°anno)Tutor: Don Vito Cassese( Caritas)

2. Diocesi Andria: Animatori: Rosa Pellegrino (1°anno) – Vito Chieppa (3°anno)Tutor: Don Vito Miracapillo(PSL)

3. Diocesi Bari-Bitonto: Animatori: Angelo Romita(3°anno) – Nunzio Locorriere(1°anno)Tutor: Sig Vito Micunco(PSL)

4. Diocesi Brindisi-Ostuni: Animatori: Emanuela Iurlano (1°anno) – Marco Candatore(3°anno)Tutor: Antonio Petraroli(MLC)

5. Diocesi Castellaneta: Animatori: Giuseppe Angelillo(2°anno)

31

Page 32: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Tutor: Don Giuseppe Oliva(PG)

6. Diocesi Cerignola-Ascoli Satriano: Animatori: Francesco Giannelli (2°anno) Tutor: Don Antonio Mottola(PSL)

7. Diocesi Conversano-Monopoli: Animatori: Francesca Rogondino(1°anno) Tutor: Giovanni Montanaro(PSL)

8. Diocesi Foggia-Bovino: Animatori: Manuela La Gatta(1°anno) – Alessia Lanciano(3°anno)Tutor:Prof. Lelio Pagliara(PSL)

9. Diocesi Lecce:Animatori: Gabriele Morello(2°anno)Tutor: Don Nicola Macculi(PSL)

10. Diocesi Lucera-Troia: Animatori: Alessandra Gorgone(1°anno) – Jessica Iannantuoni(3°anno)Tutor: Don Rocco Coppolella(PG)

11. Diocesi Manfredonia:Animatori: Concetta Notarangelo(1°anno) – Michele Gemma(3°anno)Tutor: Don Tonino Di Maggio(PSL)

12. Diocesi Molfetta-Ruvo-Giovianazzo-Terlizzi: Animatori: MariaChiara Pisani(1°anno) – Alessandra Farinola(3°anno)Tutor: Sig.Onofrio Losito(PSL)

13. Diocesi Nardò-Gallipoli: Animatori: Angela Rossetti(2°anno)Tutor: Don Camillo De Lazzari(Caritas)

14. Diocesi Oria:                                  Animatori: Giampiero Morleo(1° anno) – Chiara Carluccio (3°anno)Tutor: Don Battista Pezzarossa(PSL)

15. Diocesi Otranto: 32

Page 33: Il Progetto Policoro in Puglia: un’agenda operativa … · Web viewForm.Ami anche in formato word per approfondimenti all’interno di ogni singola Diocesi. c/o Auditorium Diocesano

Soggetti promotoriUfficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro

Servizio nazionalepastorale giovanile

Caritas italiana

… convinzioni di fondo Lavorare insieme Superare le proprie

metodologie Dividersi i compiti

Icona biblicaAt 3,1-10 «Non possiedo né argento, né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!».

sorretti da…

Animatori: Giovanni Palamà(1°anno) – Valentina Conte(3°anno)Tutor: Don Fabiano Leone(PSL)

16. Diocesi Trani-Barletta-Bisceglie: Animatori: Tommaso Graziani(2° anno)Tutor: Don Matteo Martire(PSL)

17. Diocesi Ugento-S. Maria di Leuca: Animatori: Melania Marzo(1°anno) – Patrizia Ricchiuto(3°anno)

  Tutor: Don Lucio Ciardo (PSL)

33

riflettono su…

… il problema

Giovani disoccupati

1° IncontroData: 14 dicembre 1995Luogo: Policoro (MT)Partecipanti: Delegati diocesani

delle tre pastorali e responsabili delle associazioni laicali

Regioni: Puglia, Basilicata e Calabria

Il Progetto PolicoroObiettivi

Offrire alla comunità cristiana nuove opportunità per affrontare il problema della disoccupazione giovanile in una prospettiva di evangelizzazione e di promozione umana.

Stimolare le varie pastorali e le aggregazioni laicali a lavorare “a rete” in un’ottica di sinergia e di collaborazione reciproca.

Aiutare le Chiese locali ad interagire tra di loro con spirito di solidarietà e di reciprocità.

Linee di intervento Evangelizzazione dei giovani

disoccupati o in situazione irregolare di lavoro.

Formazione delle coscienze per una nuova concezione del lavoro.

Gesti concreti di solidarietà e rapporti di reciprocità tra le Chiese locali.

Attualmente il Progetto è attivo nelle regioni: Abruzzo-Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, Emilia Romagna, UmbriaUmbriaUmbria

Policoro (in greco: territorio ampio) è ubicata nella piana di Metaponto, in provincia di Matera (Basilicata) e trae le sue origini da Heraclea, città della Magna Grecia.

La Filiera dell’evangelizzazione (Agesci, Gifra, Gioc, Giovani delle Acli, Mlac…) diffonde questa particolare attenzione pastorale verso i giovani in cerca di lavoro o con esperienze negative di lavoro, aiutandoli a crescere nella vita cristiana ricchi di fede e speranza.

La Filiera della formazione (Cenasca-Cisl, Confcooperative, Acli, Banca etica, Coldiretti, Sviluppo Italia, Volontariato-senior...) veicola una nuova mentalità verso il lavoro ispirata ai valori umani e cristiani della responsabilità personale, della solidarietà e della cooperazione.

Le Chiese locali si impegnano attraverso i…… Gesti concreti di solidarietà: sostenere l’avvio di nuove attività produttive da parte dei giovani per far crescere i segni di speranza.… Rapporti di reciprocità: realizzare delle opportunità di incontro con altre Chiese locali per costruire una rete di scambio di doni «in modo che la comunione ecclesiale sia fermento di solidarietà sociale e di unità nazionale».

Coordinamenti regionali tre delegati delle

pastorali rappresentanti delle

filiere

Corsi di base per giovani Corsi residenziali specifici Sostegno alle cooperative

e alle nuove imprese

Corsi regionali per formare gli animatori di comunità: nuova figura di laico che si adopera nella società seguendo le linee e gli obiettivi del Progetto Policoro e raccordando i bisogni e le risorse presenti sul territorio.

Incontri periodiciRoma: coordinamento nazionalePolicoro (MT): regioni peninsulariPergusa (EN): SiciliaTorre Grande (OR): Sardegna