Il progetto LIFE COMEBIS

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Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli REGIONE LAZIO Misure urgenti di conservazione per la biodiversità della costa centro-mediterranea Il progetto LIFE COMEBIS

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Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli

Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli

REGIONE LAZIO

Misure urgenti di conservazione per la biodiversitàdella costa centro-mediterranea

Il progetto LIFE COMEBIS

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Indice

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Cos'è il Life pag. 2

La Rete Natura 2000 pag. 2

Il Progetto Life COMEBIS pag. 3

pag. 4Gli obiettivi

Le aree di intervento pag. 5

I Fondali tra le foci del Torrente Arrone e del Fiume Marta pag. 6

Il Litorale tra Tarquinia e Montalto di Castro pag. 7

Le Secche di Tor Paterno pag. 8

Macchiatonda pag. 9

Macchia Grande di Focene e Macchia dello Stagneto pag. 10

Isola Sacra pag. 11

Tor Caldara pag. 12

Il Litorale di Torre Astura pag. 13

I Fondali da Crotone a Le Castella pag. 14

Alcune specie di interesse comunitario oggetto del Life COMEBIS pag. 15

Crediti pag. 16

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Il LIFE è un programma comunitario di finanziamentoche nasce nel 1992 per contribuire allo sviluppo eall'attuazione della legislazione ambientale dell'UnioneEuropea e, in particolare, per la conservazione dellanatura. La Direttiva 79/409/EU, nota come “DirettivaUccelli” e la Direttiva 92/43/EU, nota come “Direttivahabitat”, illustrano le indicazioni per la conservazionedella biodiversità negli Stati Membri. Queste due diret-tive prevedono la realizzazione di una rete, chiamata“Natura 2000”, di aree caratterizzate dalla presenza dispecie e habitat minacciati.

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Cos'è il Life

La Rete Natura 2000

La Rete Natura 2000 è costituita dalle Zone Speciali diConservazione (ZSC) e dalle Zone di ProtezioneSpeciale (ZPS).Attualmente la "rete" è composta da due tipi di aree: leZone di Protezione Speciale e i Siti di ImportanzaComunitaria (SIC) che diventeranno ZSC.L'individuazione dei siti è stata realizzata in Italia dallesingole Regioni e Province Autonome in un processocoordinato, a livello centrale, dal Ministerodell’Ambiente.

Foto di R. Sequi

Litorale di Torre Astura

Cernia bruna

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Il progetto Life Natura 2006 Co.Me.Bi.S. (ConservationMeasures for the Biodiversity of Central-MediterraneanSea) prevede l'attuazione di misure urgenti di conser-vazione per la biodiversità della costa centro-mediterranea.Obiettivo principale di questo progetto è quello di ripri-stinare e valorizzare habitat costieri e marinid'interesse comunitario, alcuni dei quali prioritari,caratteristici delle zone del litorale laziale e calabrese,parzialmente compromessi o degradati per l’azionediretta o indiretta dell'uomo, al fine di attuare una stra-tegia gestionale “su larga scala” capace di avere unarisonanza sui restanti siti Natura 2000 lungo la lineacostiera. I siti appartenenti alla Rete Natura 2000 pre-senti lungo la costa laziale e calabrese rappresentanogli ultimi serbatoi di biodiversità del Mar Tirreno e delMare Ionio. Il progetto ha lo scopo di implementare suun territorio vasto la filosofia LIFE utilizzando le meto-dologie e gli approcci tecnico-scientifici e amministrati-vi più avanzati.

Il beneficiario del progetto LIFE Co.Me.Bi.S. è laRegione Lazio, che si avvale del supporto tecnicodell'Agenzia Regionale Parchi, istituita nel 1993 e crea-ta per supportare le politiche di sistema dei parchidella Regione.Obiettivi generali dell'ARP sono di assistere gli organi-smi di gestione nella progettazione e realizzazione deiprogrammi di sviluppo compatibile, collaborare con gliuffici regionali alla elaborazione di programmi e delleprevisioni finanziarie in materia di aree protette ivi com-presi quelli per l'accesso ai finanziamenti nazionali ecomunitari e svolgere attività di formazione professio-nale, aggiornamento e qualificazione del personaledelle aree protette.I partner del progetto sono il

(Viterbo), l'AreaMarina Protetta (AMP) di “Capo Rizzuto” e la societàTemi srl.Il DECOS svolgerà attività di coordinamento scientificonel corso di tutto il progetto.L'Ente Gestore dell'AMP di “Capo Rizzuto”, laProvincia di Crotone, progetterà e realizzerà le attivitàe le opere previste nell’area protetta.La Temi srl è una gio-vane società di inge-gneria che ha il com-pito di elaborare iprogetti definitividelle azioni previstedal progetto LIFECo.Me.Bi.S.

Dipartimento di Ecologiae dello Sviluppo Economico Sostenibile (DECOS)dell'Università degli Studi della Tuscia

Il Progetto Life COMEBIS

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Gamberetto tra gli anemoni

Litorale dell’AMP “Capo Rizzuto”

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Gli obiettivi

Ripristinare e valorizzare habitat costieri e marinid'interesse comunitario, alcuni dei quali prioritari,caratteristici delle zone del litorale laziale e cala-brese (Mar Tirreno e Mar Ionio), parzialmente com-promessi o degradati per azione diretta o indirettadell'uomo, al fine di attuare una strategia gestio-nale “su larga scala” capace di avere una risonan-za sui restanti siti Natura 2000 lungo la lineacostiera.

Favorire le specie della flora e della fauna elencatenelle Direttive comunitarie “Uccelli” e “Habitat” epresenti nelle aree oggetto degli interventi.

Implementare su un territorio vasto la filosofiaLIFE utilizzando le metodologie e gli approcci piùavanzati come l’ICZM (gestione integrata delleAree Costiere).

A partire dagli interventi del progetto LIFE Natura,proseguire con azioni di sensibilizzazione e promo-zione, anche in chiave turistica, dei valori ambien-tali espressi dalla Rete Natura 2000 per incremen-tare la sensibilità sociale e l'appoggio conseguen-te, anche economico, da parte delle pubblicheamministrazioni ed Enti competenti, per la manu-tenzione della qualità raggiunta negli habitatoggetto d'intervento.

4

Foto di F. Cerfolli

Foto di F. Cerfolli

Foto di F. Cerfolli

Foto di D. D'Amelia

Foto di R. Sequi

Fondali dell’AMP “Capo Rizzuto” Litorale di Torre Astura

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1.

2.

3.

4.

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Le aree di intervento

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Litorale tra Tarquiniae Montalto di Castro

Fondali tra le focidel T. Arrone e del F. Marta

Macchiatonda

Macchia Grande di Focenee Macchia dello Stagneto

Isola Sacra

Secche di Tor Paterno

Tor Caldara

Litorale di Torre Astura

Fondali da Crotonea Le Castella

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I Fondali tra le foci del Torrente Arrone edel Fiume MartaIl sito è ubicato sui fondali della costa laziale compresitra le foci del torrente Arrone e il fiume Marta, nel trattodi costa che ricade nel comune di Tarquinia, in provin-cia di Viterbo. Il SIC si estende su una superficie di1266 ettari; si tratta di un'area caratterizzata da fon-dali compresi tra i 5 e i 30 metri di profondità.

Il SIC è caratterizzato dalla presenza di un esteso posi-donieto (habitat prioritario 1120*) che si estende suuna superficie pari al 50% dell'intero SIC. Il sito costi-tuisce uno dei banchi settentrionali di Posidonia piùestesi del Tirreno centrale e larisulta essere la specie strutturante di uno degli ecosi-stemi più ricchi di biodiversità del Mar Mediterraneo.Per la sua estensione e il suo stato di conservazione ilSIC riveste un importante ruolo nella conservazione diquesto habitat. L'area presenta una morfologia com-plessa caratterizzata da pozze e da batimetriche fra-stagliate.

Posidonia oceanica

6

Murena

Posidonia oceanica

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Pinna nobilis

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Il Litorale tra Tarquinia e Montalto di Castro

“Dune con foreste di e/o ”copre il 43% dell'area ed è il prevalente. Si tratta per lopiù di boschi artificiali che nel tempo hanno acquisitoun elevato grado di naturalità.Si rileva anche la presenza degli habitat prioritari “Dunecostiere con spp.“ e “Dune fisse del litoraledel ” che interessano l'areaimmediatamente a ridosso del primo cordone dunale.In alcuni tratti, per l'assenza di quest'ultimo, tali habi-tat si presentano in uno stato di sofferenza dovutoall’azione del vento marino, che necrotizza le cime dellespecie vegetali, e delle mareggiate, che erodono labase della duna fissa scoprendo le radici degli esem-plari più esposti. Tra le specie animali di interessecomunitario è presente la mentretra le altre specie importanti si segnalano tra gli anfibi ilRospo smeraldino ( ) e tra gli invertebrati la

, la , la.

Pinus pinea Pinus pinaster

Juniperus

Crucianellion maritimae

Testudo hermanni,

Bufo viridis

Lophyridia littoralis Stenostoma rostratum Xero-

secta contermina

7

Foto di D. D'Amelia

Disegno di F. Gemma

Il sito è ubicato lungo la costa laziale immediatamentea sud del centro abitato di Montalto Marina, nel comu-ne di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. Il SIC èdelimitato a nord dal centro abitato di MontaltoMarina, a sud dal torrente Arrone; si sviluppa su unafascia costiera che ha una profondità media di 400metri e si estende su una superficie di 200 ettari; sitratta di un'area prevalentemente pianeggiante.L'area del SIC è il frontemare di una piana agricolapoco urbanizzata e costituisce uno dei poli di riferimen-to per il turismo balneare della provincia di Viterbo. Ilsito è caratterizzato dalla presenza di dune discreta-mente conservate, importanti per l'entomofauna,l'erpetofauna e l'avifauna che ospita, nonché per lapresenza di due habitat prioritari tipici delle coste medi-terranee, quali “Dune costiere con .” e“Dune con foreste di ”.Il sito è uno dei relitti costiero ambientali più interes-santi del Tirreno, una volta estesi da Livorno al Circeo.Il SIC riveste un ruolo fondamentale nella conservazio-ne degli ambienti dunali costieri ormai in rarefazionelungo le coste italiane,

. L'habitat prioritario

Juniperus spp

Pinus pinea e/o Pinus pinaster

caratterizzati da alti tassi di bio-diversità animale e vegetale

Ambiente dunale

Pineta

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Le Secche di Tor Paterno

cie dato che le acque nella zona sono spesso abba-stanza torbide a causa del fiume Tevere, che sfocia nelmare solo pochi chilometri a nord. Ma proprio i mate-riali traspor tati qui dal fiume costituisconoun'importante base per lo sviluppo della vegetazionemarina e sono anche i responsabili della alta "produtti-vità ecologica” della zona: difatti, sulle Secche si con-centra una sorprendente quantità di vita animale evegetale.La sommità del banco roccioso è popolata dalla

che qui vive fino a circa 25 metri di profon-dità.Più in profondità si trovano interessanti colonie di celen-terati, stretti parenti del corallo, come la bellissima Gor-gonia rossa e gli Alcionari, rarissimi altrove.

Uno studio di pochianni fa attesta la pre-senza di

, un raro celentera-to noto come "Corallonero". Sono numero-se le specie di pesci,sia di fondale, come laMurena, il Gronco, e laRana pescatrice, chedi acque libere, comela Spigola, il Cefalo,l'Occhiata, il Sarago.In superficie, in alcu-ne stagioni, non è diffi-cile avvistare i delfini.

Posido-

nia oceanica,

Gerardia sava-

glia

8

Il sito è ubicato a largo del Lido di Castel Fusano,nel comune di Roma; il SIC si estende su una superficiedi circa 27 ettari; si tratta di un'area caratterizzata dafondali compresi tra i 18 e i 60 metri di profondità.L'ente gestore dell'Area Marina Protetta è RomaNatura.

Le sono costituite da una for-mazione rocciosa, coperta da organismi animali evegetali che, scavando o costruendo le loro "tane" nelcorso dei secoli, ne hanno modificato l'aspetto. Appa-re come una vera e propria isola sul fondo del mare, inun ampio "deserto" di sabbia e fango.La profondità massima è di circa mentre lasommità della "montagna" giunge a sotto illivello del mare.Dunque, nulla di questa montagna sottomarina emer-ge dall'acqua, né è normalmente visibile dalla superfi-

Secche di Tor Paterno

60 metri

18 metri

Colonia di celenterati

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Fondali delle Secche

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Il sito è ubicato lungo la costa laziale immediatamentea Sud rispetto a Santa Severa, ai piedi delle propagginicollinari dei Monti della Tolfa e dei Colli Ceriti, nel comu-ne di Santa Marinella, in provincia di Roma. La stradastatale Aurelia delimita il lato Nord, il mare quello Sudmentre i poligoni militari di Furbara e Santa Severa ne"proteggono" i lati Est ed Ovest.

Attualmente la Riserva Naturale Regionale di Macchia-tonda è gestita dal comune di Santa Marinella. Il SIC si estende su una superficie di 242 ettari; si trat-

ta di un'area prevalentemente pianeggiante conun'altezza media sul livello del mare di circa 2 metri.L'area è costituita per la maggior parte di terreni colti-vati. L'habitat prioritario “Lagune costiere” copre il25% dell'area, seguito dall'habitat “Boscaglia fitta di

“ che interessa l'area a bosco di Olmo eAlloro dalla cui forma tondeggiante prende il nome ilSIC. Il 10% della superficie è interessata dalla presen-za dell'habitat “Pascoli inondati mediterranei (

)” mentre una superficie di circa 12 ettari èoccupata da “Vegetazione pioniera a Salicornia e altrespecie annuali delle zone fangose e sabbiose”. Il SICper la sua naturalità ospita numerose specie di uccellimigratori: sono state qui segnalate circa 200 specie diuccelli, quasi la metà di quelle presenti in Italia.

Laurus nobilis

Junceta-

lia maritimi

Macchiatonda

9

Cavalieri d’Italia

Cormorano

Litorale

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Il sito è ubicato lungo la costa laziale tra i centri abitatidi Fregene e Focene, a ridosso dell'aeroporto Leonardoda Vinci, in comune di Fiumicino, provincia di Roma.L'area del SIC è un'oasi del WWF e la società WWF Oasisi occupa della gestione naturalistica. Tale area fin daldopoguerra è parte dell'Azienda Agricola di Maccarese,che negli anni ne ha garantito la conservazione. Il SIC siestende su una superficie di 317 ettari: si tratta diun'area prevalentemente pianeggiante. Il SIC di “Mac-chia Grande di Focene e Macchia dello Stagneto” pre-senta vari habitat di importanza comunitaria: oltreall'habitat prioritario “Dune costiere con

“, sottoposto a stress per via della crescente frui-zione antropica non regolamentata, vi è l'habitat “Fore-

Juniperus

spp.

Macchia Grande di Focene e Macchiadello Stagneto

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ste di e/o ”, che copreil 40% dell'area con una fitta lecceta, e il “Matorral arbo-rescenti di ”, che occupa una superficiedi circa 6 ettari. Le condizioni ambientali hanno deter-minato la presenza di specie vegetali di rilevanza natu-ralistica tipiche del bacino mediterraneo. Sull'anticaduna fossile si creano le condizioni per lo sviluppo dellamacchia mediterranea associata a specie proprie delladuna quali l' (Sperto pungente) e il

(giglio di mare), sulle quali è evi-dente l'incessante azione dei venti del mare. In questocontesto ricavano il loro spazio lentisco, fillirea, gineprie lecci che costituiscono importanti elementi di coesio-ne delle dune sabbiose. Il SIC ospita numerose speciedi uccelli migratori tra cui la Ge il Tarabusino .

Quercus ilex Quercus rotundifolia

Laurus nobilis

Ammophila arenaria

Pancratium maritimum

Egretta garzetta)

( )

arzetta (

Ixobrycus minutus

Coleottero delle dune

Foto di F. CerfoliGiglio di mare

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Nelle aree maggiormente depresse l’elevata salinitàdel suolo crea caratteristiche condizioni per lo sviluppodi specie vegetali adattate a vivere su terreni ricchi disale. Le tipologie di habitat presenti sono tutte riferibiliad habitat costieri a vegetazione alofitica e a dunemarittime e interne: “Vegetazione pioniera a Salicorniae altre specie annuali delle zone fangose e sabbiose”;“Pascoli inondati mediterranei ( )”;“Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici ( ); “Depressioniumide interdunari”.

Juncetalia maritimi

Sarcocornetea fruticosi

Isola Sacra

Il sito è ubicato lungo la costa laziale nel comune di Fiu-micino, provincia di Roma, immediatamente alle spal-le del faro di Fiumicino sulla foce del Tevere. L'area èdelimitata da confini rettilinei coincidenti con le operedi canalizzazione artificiale presenti in tutta l'areadella foce a nord del Tevere.Il SIC si estende su una superficie di 26 ettari; s

importante per la presenza di specie vegetalirare e di una prateria a Salicornia. La Salicornia è unapianta erbacea perenne di colore verde chiaro, inautunno rosso, assai singolare sia per l'aspetto siaper la capacità di adattamento a terreni saturi di acquasalata.

i trattadi una depressione retrodunale periodicamente inon-data,

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Cavaliere d’Italia

Salicornieto

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estendeva per oltre10.000 ettari tra le pen-dici dei Colli Albani ed ilmare.Le condizioni ambientalihanno determinato lapresenza di specie vege-tali di grande interesse

botanico, tra le quali si evidenzia il. L'area presenta inoltre un nucleo relittuale di

bosco di Ontano nero .Si segnala la Felce florida ( ) che costi-tuisce una vera rarità nell'Italia centro meridionale, conuna diffusione legata alla presenza di suoli acidi ed ospi-ta varie specie di uccelli migratori:

; ;;

. Rilevante è la presenza del Gruccione (), migratore dal piumaggio sgargiante che

nidifica sulle falesie sabbiose del SIC, con una tra le piùnumerose colonie dell'intera costa laziale.Altre specie ormairare nelle aree for-temente antropiz-zate e presenti aTor Caldara sonola testuggine palu-stre (

) e la Ranaagile

.

Cyperus polystac-

hyos

(Alnus glutinasa)

Osmunda regalis

) Ixobrycus minutus)

Ficedula albicollis) Milvus

migrans) Me-

rops apiaster

Emys orbicu-

laris

(Rana dal-

matina)

NitticoraTarabusino Balia dal

Collare Nibbio bruno

(Nycticorax

nycticorax (

( (

Il sito è ubicato lungo la costa laziale, tra le localitàLavinio Lido di Enea e Lido di Cincinnato nel comune diAnzio, provincia di Roma. Tor Caldara è Riserva Natura-le Regionale dal 1988 ed è gestita dal comune diAnzio. Il SIC ha confini regolari e la sua superficie assu-me la forma di una quadrilatero. Si affaccia sulla costaTirrenica e lo separano dal tessuto urbano tre linee ret-te, una delle quali coincide con la strada litoraneaOstia Anzio. Il territorio di Tor Caldara si estende suuna superficie di 44 ettari.

Il SIC di Tor Caldara rac-chiude un patrimonio vege-tale di grandissimo inte-resse botanico e culturaletestimone delle grandiestensioni forestali chesenza soluzione di conti-nuità coprivano l'intero set-tore costiero meridionalelaziale. In questo conte-sto, nonostante la limitataestensione e il relativo iso-lamento biogeografico

dell'area, la compresenza di habitat e biotipi differen-ziati permettono la sopravvivenza di un popolamentofaunistico ancora importante per un ambiente oggetti-vamente marginale rispetto al contesto territoriale.Le Foreste di e/ocoprono il 40% dell'area: quest'area di bosco rappre-senta uno degli ultimi residui di una grande foresta, laSelva di Nettuno, che fino alla fine del XVIII secolo si

Quercus ilex Quercus rotundifolia

Tor Caldara

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Felce florida

Pozza sulfurea

Litorale

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La duna presenta caratteri geomorfologici e climaticitipici del litorale Tirrenico, con mediterraneismo benmarcato e con formazioni vegetali che si succedonoben conservate.Le condizioni ambientali hanno determinato la presen-za di specie vegetali termo-xerofile di tipo mediterraneoche hanno caratteristiche ecologiche tipiche delle spe-cie appartenenti alla zona fitoclimatica del Lauretum. Inquesto contesto, la serie delle formazioni vegetali chesi succedono sulle dune costiere è ben conservata, adeccezione della duna con foreste di e/o

. L'habitat dunale con foreste die/o della Pineta del Litorale di

Torre Astura copre il 55% dell'area del SIC.Tra le numerose specie di interesse, il SIC ospita il

, un uccello che è soli-to trovarsi nella fascia dunale, nelle aree umide e neglihabitat di acqua dolce e salmastra. Nelle formazionidunali si conserva un'entomofauna tipica.

Pinus pinea

Pinus pinaster Pinus

pinea Pinus pinaster

Charadrius dubius)

Cor-riere piccolo (

Il Litorale di Torre Astura

Il sito è ubicato lungo la costa laziale in prossimitàdella foce del fiume Astura, nel comune di Nettuno, inprovincia di Roma. Il SIC è compreso per la quasi totali-tà all'interno del Poligono di tiro di Nettuno, area dicompetenza del Ministero della Difesa, DirezioneGenerale degli Armamenti Terrestri, Ufficio Tecnico Ter-ritoriale Armamenti Terrestri di Nettuno (U.T.T.A.T.).Il SIC “Litorale di Torre Astura” presenta pinete e zoneumide retodunali, depositi dunali antichi e recenti edepositi eolici costieri, prevalentemente sabbiosi,costituiti da complessi e stabili sistemi dunali, origina-tisi in coincidenza di tratti di costa bassa.

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Litorale

Pineta

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Il fondale è caratterizzato dalla presenza di un ampiaprateria a che copre circa il 70%del SIC, a tratti in ottimo stato di conservazione, alpunto che può essere utilizzato come esempio di comu-nità climax.L'area è ad elevata biodiversità ed è importante come

per molti pesci anche di interesse commerciale.Le aree oggetto di intervento sono state individuate inquanto rappresentano le zone che presentano un mag-giore grado di vulnerabilità e frammentazione causatadalla pesca abusiva con reti a strascico ed esplosivo. Ilposidonieto di Capo Rizzuto rappresenta la più estesaprateria di della costa ionica. Granparte dell'area, al netto dei danni della pesca a stra-scico, può essere utilizzata come condizione climaxper l'intero Mar Mediterraneo.

Posidonia oceanica

nursery

Posidonia oceanica

I Fondali da Crotone a Le Castella

Il sito è ubicato nel tratto costiero a sud di Crotone, traCapo Donato e Barco Vercillo (36 km di costa), su unasuperficie di 13.500 ettari e per una profondità di 100metri verso il mare aperto. L'area del SIC è stata istitu-ita come Area Marina Protetta di Capo Rizzuto. L'entegestore dell'Area Marina Protetta è la Provincia di Cro-tone.

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Polpo tra la posidonia

La costa Coppia di donzelle

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Alcune specie di interesse comunitario oggettodel Life COMEBISLa ( è l'unicatartaruga terrestre italiana. È caratterizzata da un cara-pace fortemente convesso, ovale, lungo in genere fino a25 cm e di colore giallo o bruno con disegni neri. Predili-ge gli ambienti costieri e subcostieri, è presente su dunecolonizzate, nella macchia, nei boschi di leccio e sughe-ro ed ai margini di campi coltivati ed oliveti. È una speciein pericolo diestinzione a cau-sa degli incendiestivi, del com-mercio illegale edell'antropizza-zione e per que-sto è protetta daleggi nazionali edinternazionali.La è una pianta marina con verdifoglie nastriformi, lunghe fino a un metro, unite in fasciche formano estese praterie e che colonizza soprattut-to i fondi sabbiosi a cui aderisce sviluppando robustirizomi. Vive normalmente tra 1 e 30 metri circa di pro-fondità ed arriva ai 40 metri solamente in acque moltolimpide, in quanto è strettamente condizionata dallapresenza della luce. La Posidonia è fondamentalenell'economia degli ecosistemi marini costieri. Grazieal suo notevole sviluppo fogliare è una grande produt-trice di ossigeno e svolge una funzione di riparo, dizona di riproduzione e di fonte di cibo per molti pesci,cefalopodi e invertebrati. La Posidonia fissa i substratidei fondali, protegge le spiagge dall'erosione e, essen-do molto sensibile agli agenti inquinanti, è un impor-tante indicatore biologico dello stato di salute dellearee costiere.

testuggine di Hermann Testudo hermanni)

Posidonia oceanica

L' ( )è un arbusto aromaticosempreverde con foglielucide, di colore verdebrillante ed ovali che setagliate, rilasciano un pro-fumo molto gradevole.L'Alloro fiorisce in prima-vera; durante questa sta-gione la pianta si riempiedi piccole infiorescenzedi colore giallo-verde. Lapianta, di origine medi-terranea, predilige le

posizioni soleggiate e il clima caldo.Il ( è un albero sempre-verde che trova il suo ambiente ideale vicino alla costedel Mediterraneo. È una specie eliofila che si spingesino a 1000 m, forma boschi su terreni sabbiosi o surocce acide. È utilizzato per contrastare l'erosione delvento in difesa di zone litoranee e per l'estrazione diresina .Il

è un albero altofino a 25 metri con tron-co corto e chioma globo-sa, che con il passaredel tempo assume unatipica forma ad ombrel-lo. La corteccia è spes-sa, di colore marrone,con delle profonde fes-sure verticali.

Alloro

Pino marittimo

Pino domestico

Laurus nobilis

Pinus pinaster)

(Pinus

pinea)

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Pineta

Testuggine di Hermann

Alloro

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16Stella di mare

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Coordinamento organizzativoed editoriale a cura di:Fulvio Cerfolli

Roberta Raschioni

Foto e disegni di:AMP “Capo Rizzuto” (Copertina, pagg. 3, 4, 14)

A. Cecca - Ditta TAXA (pag. 6)

F. Cerfolli (pagg. 6, 7, 9, 11, 15)

D. D’Amelia (pag. 9)

P. Federico (pag. 2)

F. Gemma (pag. 15)

S. Macchioni (pag. 8)

F. Petrassi (pag. 9)

A. Piazzi (pagg. 2, 10, 13)

C. Provenzani (Retrocopertina, pagg. 3, 8, 16)

R. Raschioni (pagg. 11, 12)

R. Sequi (pagg. 4, 13)

ARPCommissario Straordinario: Antonio Galano

Direttore: Vito Consoli

Grafica a cura di:Studio Cyan

Stampa a cura di:Tipografia Facciotti

Direttore Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli

Giovanna Bargagna

Assessore Ambiente e Cooperazione tra i Popoli

Filiberto Zaratti

REGIONE LAZIO

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Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli

Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli

REGIONE LAZIO

ARPAgenzia Regionale ParchiVia del Pescaccio 96 - 00166 RomaTel. 06 51687329 (Ufficio Life)Fax 06 [email protected]

I partner: