IL PROGETTO ARCHITETTONICO · del restauro architettonico e di tutela della struttura esistente....

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THE NEXT BUILDING DOSSIER CASE STUDY DICEMBRE 2017 60 DICEMBRE 2017 61 Case Study Recupero VILLA PRIVATA - TRIUGGIO (MONZA BRIANZA) MATERIALI IPER ISOLANTI E TERMO RIFLETTENTI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI UN EDIFICIO SOTTOPOSTO A VINCOLO DELLA SOVRINTENDENZA. CON ECCELLENTI RISULTATI DI TRASMITTANZA TERMICA FINALE ELENA LUCCHI Un’efficiente... villa di delizia I l progetto di risanamento energetico e di restauro conservativo su Villa Roncaello, una storica “villa di delizia” di Triuggio in Brianza, ha avuto inizio nel mese di luglio del 2013 per volontà di una committenza privata che originariamente voleva fare un importante investimento immobiliare. Partendo da questa premessa, lo studio joinMI è stato inizialmente incaricato di redigere un progetto preliminare di edilizia residenziale, che prevedesse anche il consolidamento strutturale del fabbricato e il restauro delle facciate esterne poste sotto tutela diretta della Sovrintendenza del Comune di Milano. Con il passare del tempo, la committenza ha deciso di mantenere per sé la villa e il parco, suddividendo l’immobile in due appartamenti privati, con una particolare attenzione al contenimento energetico. L’impianto planimetrico originale era improntato alla massima semplicità: ognuno dei tre piani fuori terra, di forma rettangolare, è attraversato da due muri di spina perpendicolari ai muri perimetrali dando luogo a tre ambienti comunicanti di superficie analoga. Il nuovo impianto distributivo intende ricreare due unità abitative distinte, coniugando gli antichi locali con le moderne esigenze abitative. A piano terra si accede alla prima unità attraverso un ingresso monumentale, dove una decorazione muraria geometrica nasconde dalla vista i locali di servizio (bagno ospiti e lavanderia) e la zona studio. La zona giorno è contraddistinta da un grande open space dove la sala da pranzo, il living e la cucina sono delimitati da un camino passante, da una pedana sopraelevata che accoglie il tavolo e da una quinta in muratura che accoglie i mobili della cucina. Nell’ala opposta della villa è inserita la zona notte, composta dalla camera da letto, locale bagno e camera padronale. Separata da una quinta muraria, la zona lavabi free-standing è delimitata dalla cabina armadio che nasconde la zona dei sanitari. Ai piani superiori, invece, si dirama la seconda La villa ha un’origine ottocentesca e inizialmente era composta da un corpo principale di tre piani fuori terra e da un corpo basso edificato nei primi anni del Novecento. Il progetto ha voluto ripristinare le antiche fattezze della villa ottocentesca, restaurando le storiche facciate esterne del corpo alto e mantenendo le tracce e i sedimenti delle decorazioni antiche IL PROGETTO ARCHITETTONICO

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THE NEXT BUILDING DOSSIER CASE STUDY

DICEMBRE 2017 60 DICEMBRE 2017 61

Case Study RecuperoVilla priVata - triuggio (Monza Brianza)

Materiali iper isolanti e terMo riflettenti per la riqualificazione energetica di un edificio sottoposto a vincolo della sovrintendenza. con eccellenti risultati di trasMittanza terMica finale ElEna lucchi

Un’efficiente... villa di delizia

Il progetto di risanamento energetico e di restauro conservativo su Villa Roncaello, una storica “villa di delizia” di Triuggio in Brianza, ha avuto inizio nel mese

di luglio del 2013 per volontà di una committenza privata che originariamente voleva fare un importante investimento immobiliare. Partendo da questa premessa, lo studio joinMI è stato inizialmente incaricato di redigere un progetto preliminare di edilizia residenziale, che prevedesse anche il consolidamento strutturale del fabbricato e il restauro delle facciate esterne poste sotto tutela diretta della Sovrintendenza del Comune di Milano. Con il passare del tempo, la committenza ha deciso di mantenere per sé la villa e il parco, suddividendo l’immobile in due appartamenti privati, con una particolare attenzione al contenimento energetico. L’impianto planimetrico originale era improntato alla massima semplicità: ognuno dei tre piani fuori terra, di forma rettangolare, è attraversato da due muri di spina perpendicolari ai muri perimetrali dando luogo a tre ambienti comunicanti di superficie analoga. Il nuovo impianto distributivo intende ricreare due unità abitative distinte, coniugando gli antichi locali con le moderne esigenze abitative. A piano terra si accede alla prima unità attraverso un ingresso monumentale,

dove una decorazione muraria geometrica nasconde dalla vista i locali di servizio (bagno ospiti e lavanderia) e la zona studio. La zona giorno è contraddistinta da un grande open space dove la sala da pranzo, il living e la cucina sono delimitati da un camino passante, da una pedana sopraelevata che accoglie il tavolo e da una quinta in muratura che accoglie i mobili della cucina. Nell’ala opposta della villa è inserita la zona notte, composta dalla camera da letto, locale bagno e camera padronale. Separata da una quinta muraria, la zona lavabi free-standing è delimitata dalla cabina armadio che nasconde la zona dei sanitari. Ai piani superiori, invece, si dirama la seconda

la villa ha un’origine ottocentesca e

inizialmente era composta da un corpo principale di tre piani

fuori terra e da un corpo basso edificato

nei primi anni del novecento. il progetto

ha voluto ripristinare le antiche fattezze della

villa ottocentesca, restaurando le storiche

facciate esterne del corpo alto e mantenendo

le tracce e i sedimenti delle decorazioni

antiche

IL PROGETTO ARCHITETTONICO

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abitazione che, grazie alla presenza di una scala elicoidale in ferro e legno, si contraddistingue per lo sviluppo verticale e per la presenza di un volume a doppia altezza che contiene l’ampio soggiorno e la cucina. Al piano superiore è situata la zona notte con i relativi servizi. Infine, all’ultimo livello nella torretta, si trova la suite degli ospiti con il relativo bagno esclusivo.

RESTAURO CONSERVATIVOL’intervento edilizio esterno è stato condotto seguendo i criteri del restauro architettonico e di tutela della struttura esistente. L’intonaco, le cornici e i davanzali in pietra arenaria e le soglie in granito sono stati mantenuti e recuperati. Le pietre arenarie sono state ripulite dalle precedenti stuccature a base di cemento e nuovamente stuccate con materiali idonei, ricreando finiture naturali compatibili con il contesto storico preesistente. Gli intonaci, ripuliti dagli attacchi biologico in corso e riconsolidati, sono stati integrati ove necessario con nuovi materiali a base

calce e con caratteristiche tecniche fedeli a quelle degli intonaci esistenti. Dal punto di vista strutturale tutta la superficie del piano terra è stata scavata al fine di realizzare un vespaio areato oltre che per realizzare delle contro fondazioni strutturali. I solai lignei, mantenuti quasi nella loro totalità, sono stati consolidati strutturalmente attraverso la tecnologia della piolatura.

RISANAMENTO ENERGETICOLa presenza di un vincolo architettonico sulle facciate non ha permesso di intervenire con un sistema di isolamento esterno. Per questa ragione si è deciso di studiare un sistema di isolamento interno a secco particolarmente innovativo. Attraverso la tecnologia degli isolamenti termoriflettenti stratificati (Actis Triso Murs+, spessore 12 mm, trasmittanza termica 0,280 W/m2K, resistenza 3,571 m2K/W), derivati dal settore aerospaziale, si è potuto operare con un materiale isolante particolarmente performante dal punto di vista energetico. La trasmittanza termica finale della parete: 0,178 W/m2K. Particolare attenzione è stata prestata nella progettazione dei nodi e dei ponti termici, in particolare in corrispondenza delle aperture dove, i davanzali in pietra esistenti non erano perfettamente idonei ad accogliere i nuovi serramenti. Si è, quindi, provveduto alla posa di un contro davanzale interno in legno il quale, sormontando il vecchio davanzale, fornisce una superficie idonea per la posa dei nuovi serramenti oltre a un taglio termico tra l’esterno e l’interno dell’edificio. In parallelo, i serramenti esistenti, ormai degradati, sono stati sostituiti con serramenti di legno che riprendono fedelmente il disegno all’inglese dei preesistenti. Infine, a livello impiantistico sono stati progettati due impianti di riscaldamento autonomi a pannelli radianti a pavimento alimentati ognuno da una pompa di calore ad alta prestazione supportata, per i picchi stagionali, da una caldaia a condensazione a integrazione. A corredo due impianti autonomi di ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore al fine di garantire un continuo ricambio dell’aria ed aumentare l’efficienza energetica dell’immobile. I due appartamenti risultano essere in Classe A2 e B.

Risparmiare spazio, ottimizzando la prestazione energetica.il commento al progetto dell’architetto John Paul Fontana di joinMi – architecture Design & Rendering

come è nata l’idea di questo progetto?Il progetto di ristrutturazione e restauro

conservativo delle facciate della Villa Roncaello, storica dimora della famiglia Viganò, ha inizio nel mese di luglio del 2013 quando, per conto di una committenza privata (della quale faccio parte anch'io) che aveva originariamente intenzione di fare un importante investimento immobiliare, Lo studio joinMI viene incaricato di pensare a un progetto preliminare con lo scopo di consolidare strutturalmente il fabbricato, restaurarne le facciate esterne (sotto vincolo diretto della Sovrintendenza del Comune di Milano) e di proporre sul mercato una serie di progetti “commerciali” dal target elevato in modo da avere un’indicazione sul tipo di intervento da eseguire da un punto di vista architettonico. Con il passare del tempo la committenza si convince di non mettere sul mercato l’immobile, ma ti mantenere per sè la villa e il suo parco. Ed è a questo punto che nasce la necessità di suddividere l’immobile in due appartamenti privati dal design contemporaneo e con una particolare attenzione al contenimento energetico.

Quali sono i principi cardine del restauro che guidano l’intervento?La Villa Roncaello, risulta essere sotto vincolo diretto della Sovrintendenza di Milano, pertanto la totalità delle facciate dovevano essere completamente mantenute e restaurate con il principio della conservazione. Sia nella forma, mantenendo chiaramente la stessa sagoma, le medesime aperture, uguali gronde e volumi, sia da un punto di vista linguistico, mantenendo le stesse tipologie di serramenti in legno all’inglese. Ma anche da un punto di vista materico. Non è stato, infatti, possibile procedere con un classico cappotto esterno perché, come richiesto dalla Sovrintendenza, si è operato per un completo mantenimento e ripristino dell’intonaco esterno, delle soglie, dei davanzali e delle cornici in pietra arenaria al fine di salvaguardare l’antica materia. Internamente, pur sempre mantenendo un sentimento di rispetto nei confronti di una dimora storica, si è operato in linea con le attuali esigenze dell’abitare con una particolarissima attenzione agli aspetti di contenimento energetico.

Come ha studiato il sistema di isolamento dall’interno? L’isolamento interno, dettato dai vincoli imposti dalla Sovrintendenza, è stato studiato innanzitutto ricercando delle soluzioni che garantissero elevatissime prestazioni, ma con il minor spreco possibile di spazio interno. La scelta finale è ricaduta su un materiale iper-isolante termo-riflettente sottile il quale garantiva in poco più di 1 cm di spessore un potere isolante pari 14 cm di spessore di lana di vetro. Il giusto mix tra materiali ad alte prestazioni, impianti all’avanguardia (riscaldamento a pannelli radianti con pompa di calore ad alta prestazione e caldaia a condensazione ad integrazione, impianto di Ventilazione Meccanica Controllata), maniacale attenzione ai dettagli costruttivi e altissimo controllo nella messa in opera ci hanno permesso di arrivare ad un edificio in classe A.

Quali sono i vincoli e i problemi relativi a questo tipo di sistemi?Sicuramente una delle componenti molto rilevanti è la necessità di uno studio nei minimi dettagli di tutti quei nodi strategici e dei dettagli al fine di eliminare i possibili ponti termici.Necessario anche un’opera di costante controllo in fase di esecuzione dei lavori che permettesse di risolvere ogni tipo di problematica che potesse presentarsi in un intervento così complesso come quello della ristrutturazione di una villa ottocentesca. Certo che una corretta progettazione a secco presuppone una notevole e accurata conoscenza dei materiali impiegati e delle tecniche di esecuzione.

Quali sono invece gli elementi positivi della progettazione a secco in questo tipo di edifici?I vantaggi di una progettazione a secco sono da ricercare nei tempi di realizzazione, molto più rapidi rispetto ad una tecnologia tradizionale, nella flessibilità di gestione del cantiere, e del progetto stesso, e nella pulizia delle lavorazioni. Il mio studio si è specializzato negli interventi sul costruito e nella maggior parte dei casi proponiamo sempre il sistema a secco il quale ormai ha raggiunto un altissimo livello prestazionale che a mio avviso supera il sistema tradizionale.

INTERVENIRE SU UN EDIFICIO VINCOLATO

coMMittEntE: privato

PRogEtto aRchitEttonico: arch. John paul fontana studio joinMi

StRuttuRE: ing. sergio panarese

conSulEntE (bioarchitettura, acustica, termoidraulica e solare termico, impianti fotovoltaici, impianto elettrico,

progettazione del verde): XXXXXXXXXXXXXXXXX

PRogEttiSta iMPianti: ing. Massimo Monopolistudio simax

DiREttoRE DEi lavoRi: arch. fontana John paulstudio joinMi

aPPaltatoRE: edil castellucci

DatE PRogEtto: progetto luglio 2013-inizio lavori marzo 2014-fine lavori giugno 2016

SuPERFiciE utilE: immobile 1 (p.t): 190 m2 – immobile 2 (p1-2-3): 410 m2

SuPERFiciE vERDE: 3.000 m2

aPPaltatoRE: edil castellucci

MatERiali coStRuttivi: isolamento termico termoriflettente e tecnologia a secco - vanoncini

iMPianti tEcnologici: acqua+ srl

SERRaMEnti: p.f.r.

REStauRo conSERvativo FacciatE EStERnE: gasparoli

FoRnitoRE PaviMEnti E RivEStiMEnti: Kronos ceramiche

SanitaRi E RubinEttERia: gruppo porcelanosa

ScalE: officine sandrini

progettovilla PRivata

triuggio, Monza e Brianza

1 Muratura esistente in mattoni pieni

2 contro-fondazione in c.a.3 nuova trave di bordo di

consolidamento4 vespaio areato con igloo5 Magrone di sottofondo6 pannello di isolamento in

polistirene

7 cappa in cls con rete elettrosaldata

8 Massetto alleggerito per impianti

9 Materassino termo/acustico10 impianto di riscaldamento a

pannelli radianti11 finitura di pavimento12 intercapedine d'aria13 Magatelli di legno

14 isolamento termoriflettente15 lana di roccia16 cartongesso17 davanzale originale in pietra18 nuovo davanzale in legno19 serramento in legno20 solaio esistente in legno21 getto in cls armato con rete

e piolatura di irrigidimento

lEgEnDa