IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 ·...

13
Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 1 IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU BASE ICF Angelo Lascioli Luciano Pasqualotto UNIVERSITÀ DI VERONA www.icf-scuola.it Come costruire un profilo di funzionamento su base ICF: dalla descrizione narrativa di un caso alla codifica ICF L‟avvicinamento della scuola all‟ICF

Transcript of IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 ·...

Page 1: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 1

IL PROFILO DI

FUNZIONAMENTO SU

BASE ICF

Angelo Lascioli

Luciano Pasqualotto

UNIVERSITÀ DI VERONA

www.icf-scuola.it

Come costruire un profilo di

funzionamento su base ICF:

dalla descrizione narrativa

di un caso alla codifica ICF

L‟avvicinamento della scuola all‟ICF

Page 2: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 2

2.2 - Diagnosi Funzionale (DF)

La Diagnosi Funzionate, predisposta ai sensi della legge 104/92, è l'atto di valutazione dinamica di

ingresso e presa in carica, per la piena integrazione scolastica e sociale. Alla Diagnosi Funzionale

provvede l'Unità Multidisciplinare presente nei Servizi Specialistici per l'Infanzia e l'adolescenza del

territorio di competenza. La Diagnosi Funzionale è redatta secondo i criteri del modello bio-psico-

sociale alla base dell'ICF dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, e si articola nelle seguenti parti:

- approfondimento anamnestico e clinico;

- descrizione del quadro di funzionalità nei vari contesti;

- definizione degli obiettivi in relazione ai possibili interventi clinici sociali ed educativi e delle idonee

strategie integrate di intervento;

- individuazione delle tipologie di competenze professionali e delle risorse strutturali necessarie per

l'integrazione scolastica e sociale.

In questa nuova versione, la Diagnosi Funzionale include anche il Profilo Dinamico Funzionale e

corrisponde, in coerenza coi i principi dell'ICF, al Profilo di funzionamento della persona.

Intesa tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e

Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane in merito

alle modalità e ai criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in

carico dell'alunno con disabílità.

Intesa ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n.

131.

LINEE GUIDA (2009)

PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA

DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

L‟ICF sta penetrando nelle pratiche di

diagnosi condotte dalle AA.SS.LL.,

E‟ dunque opportuno che il personale

scolastico coinvolto nel processo di

integrazione sia a conoscenza del modello …

e che si diffonda sempre più un approccio

culturale all‟integrazione che tenga conto del

nuovo orientamento volto a considerare la

disabilità interconnessa ai fattori contestuali.

Direttiva BES 27/12/2012

Gli alunni con disabilità si trovano inseriti

all‟interno di un contesto sempre più

variegato, dove la discriminante tradizionale -

alunni con disabilità / alunni senza disabilità -

non rispecchia pienamente la complessa

realtà delle nostre classi.

Anzi, è opportuno assumere un approccio

decisamente educativo, per il quale

l‟identificazione degli alunni con disabilità non

avviene sulla base della eventuale

certificazione, (…)

continua...

A questo riguardo è rilevante l‟apporto, anche

sul piano culturale, del modello diagnostico

ICF (International Classification of

Functioning) dell‟OMS, che considera la

persona nella sua totalità, in una prospettiva

bio-psico-sociale.

Fondandosi sul profilo di funzionamento e

sull‟analisi del contesto, il modello ICF

consente di individuare i Bisogni Educativi

Speciali (BES) dell‟alunno prescindendo da

preclusive tipizzazioni.

NO

Page 3: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 3

Circolare n° 8/2013

Per "la rilevazione, il monitoraggio e la

valutazione del grado di inclusività della

scuola …

Ci si potrà avvalere dell‟approccio fondato sul

modello ICF dell‟OMS e dei relativi concetti di

barriere e facilitatori.

Esiti di un‟indagine conoscitiva, realizzata

dell‟Università di Verona nel 2018, finalizzata a

indagare la conoscenza dell‟ICF da parte degli

insegnanti del territorio.

Si è predisposto un questionario online,

raggiungibile alla pagina web www.icf-scuola.it,

che è stato divulgato nelle scuole veronesi

attraverso la collaborazione dei Referenti di

ambito per l‟inclusione della provincia di

Verona.

Campione di riferimento poco o nulla abbastanza o molto

Insegnanti specializzati per il

sostegno (N=48)

56% (27) 44% (21)

Funzioni strumentale per

l‟inclusione con spec. per il sostegno (N=24)

54% (13) 46% (11)

Funzioni strumentale per

l‟inclusione (N=10)

60% (6) 40% (4)

Insegnanti curricolari (N=40) 70% (28) 30% (12)

TOTALE 61% (74) 39% (48)

Sintesi risposte alla domanda

"In che misura ritiene di

conoscere l’ICF?"

Page 4: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 4

Elementi basilari dell‟ICF

La classificazione Internazionale

del Funzionamento, della

Disabilità e della Salute (ICF)

Condizione di salute (malattia/disturbo)

ICD-10

Fattori

ambientali

Fattori

personali

Funzioni e

Strutture corporee

(menomazione)

Attività

(limitazione) Partecipazione

(restrizione)

Il modello biopsicosociale

dell’ICF FUNZIONAMENTO

CORPO ATTIVITA’ PARTECIPAZIONE

MENOMAZIONE LIMITAZIONE RESTRIZIONE DELLA

DELL’ATTIVITA’ PARTECIPAZIONE

DISABILITA’

Page 5: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 5

Fattori contestuali

18

capacità performance

Fattori

Ambientali Fattori

Personali

- Barriere

+ Facilitatori

Distinzione tra "capacità" e "performance"

Il Funzionamento come

Performance

Il costrutto di Performance descrive ciò che una persona fa (riesce a fare) nel suo ambiente attuale di vita (es. a scuola).

Le performance, in altri termini, rappresentano il funzionamento effettivo della persona dentro un determinato contesto di vita.

Cosa s'intende per profilo?

Profilo = linea che delimita un oggetto

alla vista, fornendo i dati essenziali

per individuarne o ricostruirne

l'aspetto

Cosa significare "profilare" il

funzionamento di alunno?

Un'immagine che consenta di

individuare i tratti essenziali che

caratterizzano quell'alunno, il

suo modo unico e particolare di

entrare in relazione con

l'ambiente scuola.

Page 6: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 6

Dalla descrizione narrativa di un

caso alla codifica ICF

Costruire Profili di

Funzionamento su base ICF

Immagine tratta da Dario Ianes e Vanessa Macchia - Università di Bolzano

Condizione di salute (malattia/disturbo)

ICD-10

Fattori

ambientali

E

Fattori

personali

B Funzioni e

S Strutture corporee Attività & Partecipazione D

Il modello biopsicosociale

dell’ICF

Page 7: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 7

1. Strutture del sistema nervoso

2. Occhio, orecchio e strutture collegate

3. Strutture collegate alla voce e all'eloquio

4. Strutture dei sistemi cardiovascolare,

immunologico e respiratorio

5. Strutture collegate al sistema digestivo,

metabolico e endocrino

6. Strutture collegate al sistema genitourinario e

riproduttivo

7. Strutture collegate al movimento

8. Cute e strutture collegate

1. Funzioni mentali

2. Funzioni sensoriali e dolore

3. Funzioni della voce e dell’eloquio

4. Funzioni del sistema cardiovascolare,

ematologico, immunologico e respiratorio

5. Funzioni del sistema digestivo, metabolico e

endocrino

6. Funzioni genito-urinarie e riproduttive

7. Funzioni neuromuscoloscheletriche e collegate

al movimento

8. Funzioni cute e strutture associate

ICF-CY Attività & Partecipazione

D7. INTERAZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI

D8. AREE DI VITA PRINCIPALI D9. VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITÀ

D3. COMUNICAZIONE

D1. APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLA CONOSCENZA D2. COMPITI E RICHIESTE GENERALI

D4. MOBILITÀ

D5. CURA DELLA PROPRIA PERSONA D6. VITA DOMESTICA

D1. APPRENDIMENTO ED APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE

D8. AREE DI VITA PRINCIPALE D9. VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITÀ

E1. Prodotti e tecnologia

E2. Ambiente naturale e cambiamenti effettuati dall’uomo

E3. Relazioni e sostegno sociale

E4. Atteggiamenti E5. Servizi, sistemi e

politiche

CODIFICARE IL FUNZIONAMENTO

Un esempio: il caso di Marco

Marco ha 11 anni

Diagnosi:

f70 ritardo mentale lieve

f90.0 disturbo dell‟attività e dell‟attenzione

f98.5 balbuzie

f93.9 disturbo emozionale dell‟infanzia

Page 8: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 8

Un esempio: il caso di Marco

Marco frequenta la quinta classe

della scuola primaria.

Ha un lieve deficit intellettivo

caratterizzato da difficoltà nel

mantenere l‟attenzione sia su

compiti semplici e ancor più su

compiti articolati, dove ha maggiori

difficoltà per le quali riceve aiuto

dall‟insegnante di sostegno

D8. Aree di vita

principali

B1. Funzioni

mentali

D1.

Apprendimento e

applicazione

conoscenza

E3. Fattore

ambientale

Un esempio: il caso di Marco

La fragilità emotiva e le sue

difficoltà cognitive

rendono difficoltosa la capacità di

risolvere autonomamente problemi

di vita quotidiana.

Fa fatica a gestire e portare a

termine le incombenze quotidiane

come prepararsi per andare a

scuola, riordinare il materiale,

preparare la cartella e pianificare i

compiti.

B1. Funzioni

mentali

D1.

Apprendimento e

applicazione

conoscenza

D2. Compiti e

richieste generali

Un esempio: il caso di Marco

Parla con grande difficoltà e ha

moderate difficoltà nella capacità di

comprendere il linguaggio.

L‟aiuto di una persona migliora sia la

comprensione che l‟espressione ma

solo limitatamente.

Non ha nessun problema nel

movimento

ed è completamente autonomo nella

cura della persona fatto salvo per

lavarsi i denti

dove viene aiutato dai genitori

D3.

Comunicazione

E3. Fattore

ambientale

D4. Mobilità

D5. Cura della

propria persona

E3. Fattore

ambientale

Un esempio: il caso di Marco

Durante il percorso scolastico ha

fatto solo minimi miglioramenti

nell‟apprendimento della lettura che

tuttora avviene attraverso strumenti

compensativi

Ha ancora difficoltà a scrivere e a

fare di conto.

In queste attività l‟utilizzo del

computer e di programmi per la

didattica determina un parziale

miglioramento

D1. Apprend.e

applicazione

conoscenza

E3. Fattore

ambientale

E3. Fattore

ambientale

D1. Apprend. e

applicazione

conoscenza

Page 9: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 9

Un esempio: il caso di Marco

Tende un po‟ ad isolarsi nelle

attività sociali e ricreative non

strutturate come durante la

ricreazione, mentre si coinvolge

pienamente in quelle strutturate

come ad esempio con gli scout.

Ha bisogno di essere sostenuto per

partecipare ad attività sociali e del

tempo libero disponibili nel comune

in cui vive

D9. Vita sociale

E5. Fattore

ambientale

E3. Fattore

ambientale

La grande quantità di informazioni raccolte da fonti e persone diverse,

con vari strumenti

deve essere sintetizzata in modo significativo

per individuare gli obiettivi educativi prioritari e per impostare le attività/interventi più

adeguati/efficaci

Un modello di profilo di

funzionamento su base ICF

funzionale alla redazione del PEI

DLgs n. 66/2017 - Art. 5

modifica la L. 104/1992

Successivamente all‟accertamento della

condizione di disabilità […] è redatto un profilo

di funzionamento secondo i criteri del modello

biopsicosociale della Classificazione ICF

ai fini della formulazione del progetto

individuale di cui all'art. 14 della legge n.

328/2000, nonché per la predisposizione del

Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Page 10: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 10

DLgs n. 66/2017 - Art. 5

Il Profilo di funzionamento: CHI LO DEVE

FARE

è redatto dall„UVM composta da un medico

specialista della condizione di salute della

persona; neuropsichiatra infantile; un terapista

della riabilitazione; un assistente sociale

con la collaborazione dei genitori e la

partecipazione di un rappresentante della

scuola.

DLgs n. 66/2017 - Art. 5

Il Profilo di funzionamento […] (comma 4)

A COSA SERVE: è il documento propedeutico

e necessario alla predisposizione del Progetto

Individuale e del PEI;

QUANDO: è aggiornato al passaggio di ogni

grado di istruzione, a partire dalla scuola

dell‟infanzia, nonché in presenza di nuove e

sopravvenute condizioni di funzionamento della

persona.

Contenuto del Profilo di F.

Il Profilo di funzionamento

ricomprende la diagnosi funzionale e il profilo

dinamico-funzionale

deve essere su base ICF, quindi

biopsicosociale e non solo sanitario

definisce anche le competenze professionali

e la tipologia delle misure di sostegno e delle

risorse strutturali necessarie per l'inclusione

scolastica;

Formulazione del Profilo

D.Lgs. n. 66/2017, art. 5 comma 6: un

successivo decreto interministeriale, entro 180

giorni, avrebbe dovuto definire le Linee guida

contenenti:

a) i criteri, i contenuti e le modalità di

redazione della certificazione di disabilità in

età evolutiva

b) i criteri, i contenuti e le modalità di

redazione del Profilo di funzionamento,

secondo la classificazione ICF dell‟OMS.

Page 11: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 11

Una proposta di Profilo

L‟utilizzabilità del PdF nella pratica dipende in

buona misura dalla sua formulazione.

Se dovesse mantenere solamente le

caratteristiche descrittivo/narrative delle

diagnosi funzionali mancherebbe a uno dei suoi

scopi, cioè di fornire agli insegnanti degli

elementi chiari su cui costruire il PEI

PROPOSTA: una “lettura” immediata della

situazione complessiva di un alunno, una sorta

di istantanea in grado di dare evidenza dei

punti di forza e degli elementi di debolezza

della sua condizione fisica, psichica e sociale

Una proposta di Profilo

L‟ICF consente un assessment del

funzionamento, quindi, la valutazione dei

bisogni educativi, sociali, sanitari e

assistenziali di un alunno

che cambiano nel tempo e quindi non può

avere la temporalità prescritta dal Decreto

PROPOSTA: il Profilo precede il PEI ma può

avere anche una funzione di monitoraggio e

di valutazione finale

Una proposta di Profilo

In questa ottica, il Profilo di Funzionamento è

uno strumento che può essere utilizzato da

tutti gli insegnanti in funzione educativa, per

rilevare i bisogni educativi speciali degli

alunni

una necessità già sentita, visto che in molti

modelli di PEI sono presenti check list di

valutazione degli alunni

Page 12: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 12

Page 13: IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SU Come costruire un profilo di BASE ICF … · 2019-02-21 · Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto

Università di Verona - Dipartimento di Scienze Umane www.icf-scuola.it

Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto 13

DLgs n. 66/2017 - Art. 7

il PEI «individua strumenti, strategie e

modalità per realizzare un ambiente di

apprendimento nelle dimensioni della

relazione, della socializzazione, della

comunicazione, dell'interazione,

dell'orientamento e delle autonomie».

Spariscono le Aree/Assi della Diagnosi

Funzionale/Profilo Dinamico Funzionale? Cognitiva, Affettivo-relazionale, Linguistica, Sensoriale, Motorio-

prassica, Neuropsicologica, Autonomia.

DLgs n. 66/2017 e ICF

D.lgs 66/2017 ICF-CY

Attività & Partecipazione

RELAZIONE, INTERAZIONE D7. interazioni e relazioni interpersonali

SOCIALIZZAZIONE Partecipazione

D8. aree di vita principali D9. vita sociale, civile e di comunità

COMUNICAZIONE D3. comunicazione

AUTONOMIE

Scolastiche

D1. apprendimento e applicazione della conoscenza D2. compiti e richieste generali

Fisiche D4. mobilità e prassie

Personali D5. cura della propria persona D6. vita domestica

ORIENTAMENTO

Spazio-temporale D1. apprendimento ed applicazione delle conoscenze

Progetto di vita

D8. aree di vita principale D9. vita sociale, civile e di comunità

Grazie per

l’attenzione

Angelo Lascioli

Luciano Pasqualotto

www.icf-scuola.it