Il Principe di Machiavelli

29
Il principe di Machiavelli

Transcript of Il Principe di Machiavelli

Page 1: Il Principe di Machiavelli

Il principe di Machiavelli

Page 2: Il Principe di Machiavelli

• “Il Principe” è un’opera composta nel 1513 • La dedica a Lorenzo de’ Medici fu aggiunta in

seguito; difatti l’opera era inizialmente indirizzata a Giuliano de’ Medici. La dedica alla famiglia fiorentina è testimonianza della volontà del poeta di rientrare attivamente nella vita politica della città toscana.

• L’opera è un breve trattato che si rifà agli specula principis, cioè a dei trattati, molto diffusi nel Medioevo, nei quali si forniva un’immagine di un regnante dotato di tutte le più lodevoli virtù (Es. clemenza, mitezza, fedeltà).

Page 3: Il Principe di Machiavelli

• Machiavelli, pur ispirandosi ai trattati medioevali, rivoluzionò le caratteristiche del regnante, caratteristiche che non sono più le virtù morali ma tutte quelle virtù ed azioni che abbiano come fine il mantenimento ed il rafforzamento dello stato.

• Machiavelli possedeva questo pensiero in quanto, osservando la “verità effettuale della cosa” ( la realtà), si rese conto che il regnante doveva confrontarsi con uomini malvagi e per farlo doveva essere coraggioso da imbrogliare, crudele e spregiudicato ma soltanto quando se ne aveva l’effettiva esigenza.

Page 4: Il Principe di Machiavelli

Un’opera in 6 parti

• Parte I: capitoli I – XI (I tipi di principato) • Parte II: capitoli XII – XIV (Le milizie) • Parte III: capitoli XV – XXIII (I comportamenti

del Principe)• Parte IV: capitolo XXIV (Perché i principi

italiani hanno perso i loro stati) • Parte V: capitolo XXV (Virtù e fortuna) • Parte VI: capitolo XXVI (Esortazione finale)

Page 5: Il Principe di Machiavelli

Primo Capitolo

• Non parla delle Repubbliche• Tratta di tre tipi di Principato

1) Ereditario, cioè completamente ereditato2) Nuovo, cioé completamente acquisito3) Misto, cioé una parte ereditata e una parte

acquisita• A Machiavelli interessa il ‘Principato nuovo’

perché é quello che interessa anche ai Medici

Page 6: Il Principe di Machiavelli

• Il popolo a seconda dei casi può passare da un monarca all’altro o dalla Repubblica alla Monarchia

• Il Regno può essere acquisito dalla virtù del principe, cioé dalla sua capacità politica, o dalla fortuna (caso)

Page 7: Il Principe di Machiavelli

Sesto capitolo

• Machiavelli afferma che bisogna prendere come riferimento i modelli antichi

• I Medici dovrebbero imitare i principi nuovi protagonisti della storia passata come Mosè

• Il criterio dell’imitazione é una linea guida: l’immagine dell’arciere che per colpire il bersaglio più lontano è la similitudine che viene usata per indicare il ricorso al modello degli antichi

Page 8: Il Principe di Machiavelli

• Il principe faticherà molto a porre le basi del proprio potere ma poi non avrà problemi nella sua gestione

• Ogni principe deve possedere proprie milizie a lui fedeli quindi non devono mai essere mercenarie

• Pensa – Machiavelli - che il popolo é volubile e conservatore e non vede i vantaggi di un principato nuovo

• La provvidenza non interviene mai ma Dio é il supremo conoscitore dell’arte dello stato, quello che ha ispirato Mosè

Page 9: Il Principe di Machiavelli

Settimo capitolo

• L’esempio del Valentino per Machiavelli è decisivo• La sua virtù consiste nell’avere costruito un

principato dopo avere avuto la fortuna di averlo avuto dal padre papa Alessandro Sesto

• Senza la virtù del Valentino alla morte del padre il regno sarebbe finito

• Ne parla in maniera dettagliata perché fatti e persone erano conosciuti direttamente da Machiavelli

Page 10: Il Principe di Machiavelli

Cesare Borgia: Storia di una conquista

• Alessandro VI scioglie il matrimonio di Luigi XII, Re di Francia

• Luigi XII consente al Valentino di fondare uno stato in Romagna su territori concessi dal padre Alessandro VI

• Con l’aiuto dei francesi occupa il territorio del nuovo stato

• Si dota di un esercito non mercenario• Il Valentino elimina i seguaci della famiglia Colonna

Page 11: Il Principe di Machiavelli

• Elimina la fazione degli Orsini• Finge di riconciliarsi con loro ed invece li

stermina durante una festa• Elimina gli eredi dei Signorotti spodestati in

Romagna • Per evitare il timore della Francia di un suo

eccesso di potere si allea con alcune famiglie nobili a Roma

• Si allea con i cardinali che devono eleggere il nuovo papa

• Incarica un ministro di mettere ordine all’interno dello stato poi lo uccide in piazza per ingraziarsi il popolo

Page 12: Il Principe di Machiavelli

• Amplia i propri territori assaltando città toscane

• Muore il padre ma riesce ad avere l’appoggio del successore

• Il Valentino compie un errore quando non riesce ad impedire l’elezione del nuovo papa Giulio II a lui ostile

• La storia del Valentino dimostra che Machiavelli pensa che per tenere in pugno lo stato il principe non deve avere scrupoli morali

Page 13: Il Principe di Machiavelli

Ottavo capitolo

• Machiavelli effettua una distinzione tra la crudeltà del regnante che può essere:

1) bene usata, cioè quando vi è una vera necessità: la crudeltà deve sempre avere come scopo il bene dello stato e dei sudditi;

2) male usata, cioè quando il regnante si trasforma in un tiranno, crudeltà che in questo caso fa si che i vantaggi siano esclusivamente del tiranno.

Page 14: Il Principe di Machiavelli

Quindicesimo capitolo

• Machiavelli per la prima volta nella storia vede la politica indipendente dalla morale

• Si pensi che Platone aveva auspicato uno stato governato dai filosofi

• Secondo Machiavelli c’é un’opposizione fra come ci si dovrebbe comportare e come ci si comporta

• La politica si deve occupare della realtà effettiva, quindi non dei doveri morali

• Si afferma dunque l’autonomia del giudizio politico

Page 15: Il Principe di Machiavelli

• Comportamenti immorali hanno però una ricaduta politica perché possono condizionare il potere del principe nel senso che potrebbe perdere il consenso dei cittadini

• Il principe dovrebbe evitare quei vizi che gli tolgono autorità e potere

• Se un vizio nuoce alla conservazione del potere il principe non deve rispettare la morale

• I due vizi indispensabili per governare sono l’astuzia e la violenza

Page 16: Il Principe di Machiavelli

Diciottesimo capitolo

• Inventa la pedagogia del centauro: il principe perfetto é quello che sa usare sia la natura umana e morale sia quella animale e immorale

• Per Machiavelli il male é nella natura umana• Il principe deve usare il male a proprio

vantaggio sennò lo stato é destinato alla rovina• Le bestie che deve prendere come modello

sono la volpe e il leone

Page 17: Il Principe di Machiavelli

• La volpe = astuzia• Il leone = forza• Il principe ideale deve possedere entrambe queste doti:

con la forza si vincono i nemici violenti, con l’astuzia si aggirano le trappole

• Deve il principe mantenere la parola data?I. Si, se le circostanze sono favorevoliII. No, se mantenendola rischia di perdere il potereIII. La parola data va però violata con astuzia e con ottime

scuse• Secondo Machiavelli fare il bene é impossibile in un mondo

dove gli uomini sono malvagi e dove conservare la parola data é controproducente perché nessuno mantiene le proprie promesse

Page 18: Il Principe di Machiavelli

Ventiquattresimo capitolo

• In questa quarta parte l’autore esamina le cause che hanno portato alla caduta i principi italiani. Per lui la causa principale è l’ignavia.

Page 19: Il Principe di Machiavelli

Venticiquesimo capitolo

• Secondo Machiavelli il 50 % degli eventi é in mano alla fortuna ed il resto dipende dalla virtù dell’uomo

• Usa l’immaigne del fiume in piena: rinforzando gli argini l’uomo può ridurre i danni causati dalla violenza dell’acqua

• Ci sono due tipi di uomini:I. A. Quelli con indole calda e impetuosa II. B. Quelli con indole fredda, prudente e cauta

Page 20: Il Principe di Machiavelli

• Il successo di un principato dipende dalla corrispondenza fra l’indole del principe e la natura delle circostanze

• Il dramma avviene se un principe si trova ad affrontare una situazione che richiede un comportamento diverso da quello tenuto fino a quel momento: difficilmente il principe farà violenza a se stesso comportandosi diversamente dalla propria indole

• L’autore privilegia una gestione audace e forte del potere

Page 21: Il Principe di Machiavelli

XXVI capitolo

• Machiavelli si rivolge alla casata dei Medici perché liberino l’Italia dal dominio di Francia e Spagna

• Secondo lui nel 1513 c’erano le condizioni uguali a quelle che permisero ai principi nuovi del passato ad assumere il potere ( Mosè )

• Le parole di Machiavelli sembrano un’invocazione profetica

• Propone di riformare le milizie per contrastare la forza e le debolezze degli eserciti spagnoli e svizzeri

Page 22: Il Principe di Machiavelli

• Il consiglio di Machiavelli é quello di trovare un nuovo modo di combattere

• Non si dimentichi che per Machiavelli l’Italia é un’entità geografica e culturale per cui quello che propone non é una unità politica della penisola, bensì l’egemonia di Firenze sugli altri stati

Page 23: Il Principe di Machiavelli

Teoria e prassi

• Le idee di Machiavelli sono il frutto della fusione tra teoria (ideali) e pratica (esperienza diretta della realtà).

• Egli è a conoscenza della crisi politica, dovuta alla mancanza di organismi unitari statali; della crisi militare, dovuta alla mancanza di eserciti formati dai cittadini dello stesso stato; della crisi morale, dovuta alla mancanza dei valori civili (amor della patria, eroismo, sacrificio e onore) che nell’antica Roma erano predominanti.

• Per Machiavelli l’unico modo per uscire da questo grande periodo di crisi è la figura di un principe di virtù capace di riorganizzare lo stato e difenderlo dagli attacchi degli stranieri.

Page 24: Il Principe di Machiavelli

Il metodo della scienza politica

• Machiavelli viene considerato come il fondatore della scienza politica delimitando il campo della politica distinguendolo da altre discipline come ad esempio l’etica, sia quella laica che quella religiosa.

• Effettuò questa distinzione poiché secondo l’autore la politica ha delle proprie leggi ed i politici devono essere valutati soltanto in base a queste leggi.

• Ciò significa che un principe può assumere qualsiasi tipo di comportamento (buono – crudele; volpe – leone) a patto che alla fine raggiunga gli obbiettivi utili per il bene dello stato.

Page 25: Il Principe di Machiavelli

Le leggi dell’agire politico

• Machiavelli aveva una visione dell’uomo totalmente pessimistica.

• Secondo lui tutti gli uomini erano malvagi ma non andò a trovare le cause che portavano ai comportamenti che rendevano malvagi gli uomini.

• Constata gli effetti che i comportamenti hanno sulla realtà. Da questa constatazione Machiavelli arrivò alla conclusione che tutti gli uomini agivano sempre e soltanto per i propri interessi nella maggior parte dei casi materiali.

Page 26: Il Principe di Machiavelli

Lo stato e il bene comune• Secondo Machiavelli l’unico rimedio possibile alla malvagità umana era

uno stato forte che potesse perdurare nel tempo. Per far sì che perdurasse erano necessarie delle virtù civili come l’amore per la propria patria, l’onestà e la solidarietà. Affinché queste virtù potessero risiedere in uomini malvagi per Machiavelli erano necessarie diverse istituzioni:

I. la religione, in quanto, usata come strumento politico, obbligava i cittadini ad un rispetto reciproco

II. le leggi, in quanto disciplinavano l’agire degli uomini III. le milizie, che, se formate dai cittadini dello stato stesso,

potevano far si che si rafforzasse nei cittadini stessi l’amore per la propria patria

Page 27: Il Principe di Machiavelli

Il rapporto fra virtù e fortuna

• Per Machiavelli esistevano due concezioni diversi di virtù:

1. la virtù straordinaria di un singolo individuo che sapeva affrontare, in maniera brillante, le situazioni più complicate

2. la virtù normale di un comune cittadino che svolgeva i compiti a lui affidati nelle istituzioni cittadine

Page 28: Il Principe di Machiavelli

• Machiavelli, nonostante il suo pessimismo, aveva molta fiducia nei confronti dell’agire degli esseri umani, riconoscendone tuttavia i propri limiti. Secondo l’autore l’uomo poteva gestire soltanto la metà delle proprie azioni; l’altra metà dipendeva da fattori che faceva rientrare nel concetto di fortuna.

• Per Machiavelli la fortuna era una forza laica che poteva essere anche fronteggiata.

• Un modo per fronteggiarla, quando si trattava di una fortuna negativa, quindi avversa, era la prevenzione: un buon politico doveva riuscire a comprendere in anticipo le difficoltà che gli si presentavano dinanzi, riuscendo così ad attuare le necessarie contromosse.

• Un altro modo per fronteggiare la fortuna negativa è quello di “riscontrarsi coi tempi” cioè di essere in grado di adattare il proprio comportamento alle difficili situazioni che si presentano.

• Un ulteriore modo per fronteggiarla, quando si trattava di un fortuna positiva, era quello di cogliere l’occasione che essa offriva. Per Machiavelli un buon politico, se avesse avuto delle ottime doti ma non avesse trovato l’occasione giusta, non avrebbe mai potuto sfruttare le sue capacità che sarebbero rimaste soltanto potenziali; viceversa, un’occasione potrebbe rimanere potenziale se non ci fosse un buon politico che la sappia cogliere ed approfittarne.

Page 29: Il Principe di Machiavelli

La lingua e lo stile

• Lo stile che Machiavelli ha utilizzato è profondamente diverso da quello usato dagli autori rinascimentali. Quest’ultimi utilizzavano uno stile che tendeva al sublime, attraverso l’utilizzo di diverse frasi subordinate o di figure retoriche come le metafore.

• Machiavelli invece impiegò uno stile più crudo e diretto in quanto riteneva che per esprimere i suoi concetti non erano necessari degli ornamenti letterari.