IL PRIMO CONTO TERMICO PER IL COMUNE DI MODENA · 2016-04-28 · coperture con un impianto...

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IL PRIMO CONTO TERMICO IL PRIMO CONTO TERMICO PER IL COMUNE DI MODENA PER IL COMUNE DI MODENA Modena, Modena, 27 27 aprile 2016 aprile 2016 A cura di: Ing. Michele Bocelli A cura di: Ing. Michele Bocelli Energy Manager Comune di Modena Energy Manager Comune di Modena

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IL PRIMO CONTO TERMICO IL PRIMO CONTO TERMICO

PER IL COMUNE DI MODENAPER IL COMUNE DI MODENA

Modena, Modena, 27 27 aprile 2016aprile 2016

A cura di: Ing. Michele BocelliA cura di: Ing. Michele Bocelli

Energy Manager Comune di ModenaEnergy Manager Comune di Modena

A fine 2009 incontro il Comune di Modena, che ha da tempo intrapreso la via dell’efficienza energetica per i propri immobili; ad esempio: - dagli anni ‘90 ha iniziato a riqualificare i propri generatori di calore, a condensazione;

- ha in corso un contratto di gestione calore tipo “EPC” (ante litteram): caldaie a condensazione, cogenerazione…

- anche partecipando a bandi regionali e nazionali (ad es. “il sole a scuola”) sta installando diversi impianti solari, sia termici, sia FV;

- con un contratto di finanziamento tramite terzi ha sostituito con i LED tutte le lanterne semaforiche;

- si accinge a sperimentare la via alla Concessione di superfici comunali per installazioni FV in conto energia da parte di terzi;

- fra i progetti più innovativi, il ricorso all’energia geotermica nella riqualificazione di edilizia storica;

Nel frattempo il Comune partecipa al Bando che la Regione ha indetto nell’ambito del

Piano Energetico Regionale, il “Programma Regionale di Qualificazione Energetica ex

DGR 417/2009”, il cosiddetto “500TEP”

Il Comune di Modena propone un programma che viene approvato, ma alcune iniziative “pesanti”,

inizialmente previste, non si sviluppano e pertanto nel 2013 viene proposta e approvata dalla Regione una

variante del programma più complessa, in cui vengono ricondotti a sistema tutta una serie di interventi

realizzati, compatibili con la filosofia e le tempistiche del Bando (dopo il novembre 2007)

Versione di rendicontazione provvisoria, per conseguire un acconto sul contributo.

L’intervento di cui parliamo nel seguito in questa fase è solamente abbozzato, (poi rendicontato a consuntivo)

PIANIFICAZIONE

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IVO

AMBIENTE

ISTRUZIONE

Il Comune di Modena nel 2013

Che fatica portare avanti un progetto

“TRANS-SETTORIALE” !!!

E’ un problema comune a tutte le amministrazioni?

O a quelle più grandi e strutturate?

Pare che la competizione prevalga sulla cooperazione

Immagini tratte da:

“Asterix e Obelix e le 12 fatiche di Ercole”

(riproduzione non autorizzata)

SCHEMA DI UN PROCESSO VIRTUOSO (ma non circolare)

Quantifica e rendiconta alla Regione Emilia Romagna circa 9 M€ di investimenti per 840TEP

La Regione eroga un anticipo sul La Regione eroga un anticipo sul contributo totale previsto in circa 1,2 contributo totale previsto in circa 1,2 MM€€

Grazie alla collaborazione con il Settore Finanziario, il Settore Grazie alla collaborazione con il Settore Finanziario, il Settore Ambiente “intercetta” un acconto di 600.000 Ambiente “intercetta” un acconto di 600.000 €€, reinvestendone , reinvestendone circa 400.000 in un appalto di manutenzione straordinaria di circa 400.000 in un appalto di manutenzione straordinaria di

lavori con STM, isolando 3 tetti di scuole in modo conforme al lavori con STM, isolando 3 tetti di scuole in modo conforme al conto termico. conto termico.

Altri 200.000 purtroppo non seguono la stessa strada virtuosa, Altri 200.000 purtroppo non seguono la stessa strada virtuosa, così come il successivo saldo del contributo regionale.così come il successivo saldo del contributo regionale.

TEP

TEP

SCELTA DEL PROGETTO

Per investire in efficienza energetica l’acconto del Bando 500TEP, si istituisce una collaborazione fra i Settori Ambiente e STM.

Viene istituito dapprima un tavolo di confronto in cui le esigenze strettamente manutentive di diversi immobili vengono incrociate con considerazioni sull’efficienza energetica degli stessi. Il Comune dispone fra l’altro di diagnosi energetiche effettuate su numerosi edifici scolastici, oltre che di indagini dirette, anche strumentali, relative al comfort degli utenti.

Col budget a disposizione, si sceglie di riqualificare 3 coperture piane di edifici scolastici mediante la posa di sandwich di lamiera coibentata, il cui potere isolante sia conforme ai requisiti del C.T.

Anche con la finalità sperimentale di redigere un progetto del tutto conforme alle prescrizioni dei VVF in materia di prevenzione incendi, parte del budget è impiegata per integrare una delle coperture con un impianto fotovoltaico.

Intervento sulla copertura

Consiste nella sovrapposizione all’attuale copertura (in

calcestruzzo con manto impermeabilizzante in guaina

bituminosa) con lastre sandwich isolate con polistirene

espanso di spessore adeguato e da lamiera in acciaio

rivestito.

(Slide(Slide trattetratte dada illustrazioneillustrazione dell’interventodell’intervento allaalla scuolascuola BuonBuon Pastore)Pastore)

I vantaggi sono molteplici:

• Durabilità e tenuta all’acqua riducendo al

minimo le manutenzioni

• Risparmio energetico

• Comfort termico (il tetto dell’ultimo piano non

sarà mai troppo freddo, né troppo caldo)

• Comfort acustico

• Predisposizione all’installazione di impianto FV

nelle migliori condizioni operative

Intervento sulla copertura (Slide(Slide trattetratte dada illustrazioneillustrazione dell’interventodell’intervento allaalla scuolascuola BuonBuon Pastore)Pastore)

Isolamento copertura

Il consumo energetico dell’edificio è relativamente

elevato, si aggira di norma sui 60.000 mc di metano,

cui corrispondono circa 60.000 € annui.

Una criticità evidente consiste nella prestazione

scadente dei serramenti, che sono molto ampi e di

vecchia concezione. Sostituire i serramenti però è

estremamente costoso.

L’isolamento della copertura (circa 1.900 mq)

è un intervento con ottimo rapporto

costi/benefici

(Slide(Slide trattetratte dada illustrazioneillustrazione dell’interventodell’intervento allaalla scuolascuola BuonBuon Pastore)Pastore)

Isolamento copertura

La stima dei risparmi previsti è di circa 10.000 mc di

gas = 10.000 € anno.

Limitatamente al tetto, la capacità di

trattenere il calore verrà aumentata di quasi 7

volte!

Anche diminuendo la potenza della caldaia, il piano

sottotetto garantirà buone condizioni di benessere

(superficie del soffitto calda).

Discorso speculare nel periodo caldo.

(Slide(Slide trattetratte dada illustrazioneillustrazione dell’interventodell’intervento allaalla scuolascuola BuonBuon Pastore)Pastore)

Viste prospettiche Viste prospettiche dell’impiantodell’impianto

L’impianto verrà L’impianto verrà applicato alla nuova applicato alla nuova copertura, predisposta copertura, predisposta ad accoglierlo senza ad accoglierlo senza rischio di infiltrazioni o rischio di infiltrazioni o analoghi inconvenienti.analoghi inconvenienti.

(Slide(Slide trattetratte dada illustrazioneillustrazione dell’interventodell’intervento allaalla scuolascuola BuonBuon Pastore)Pastore)

Il Settore Manutenzione, più strutturato rispetto al Settore Ambiente per progettare, bandire e dirigere i lavori, venne incaricato di questo procedimento, avvalendosi anche della parziale collaborazione di tecnici del Settore LLPP.

Questo approccio collaborativo “intersettoriale”, che attualmente si sta sempre più consolidando (ora i Settori LLPP e STM sono stati unificati…), solo pochi anni fa era un’innovazione inaudita!!!

IL PROCEDIMENTO REALIZZATIVO

Nota: un ulteriore contributo progettuale è stato offerto da AESS mediante il progetto “Elena” (in particolare per la progettazione fotovoltaica)

Il percorso di accesso al Conto Termico, non solo a causa di una certa rigidità insita nel procedimento, ma soprattutto per un livello di comunicazione ancora embrionale fra colleghi di diverse strutture, non è stato affatto semplice! Per dirne alcune:

- già in fase di progettazione esecutiva, i livelli di isolamento considerati “inconsueti” sono stati introdotti in progetto quasi “obtorto collo”; (e dire che in fase di offerta l’appaltatore ha migliorato non poco la prestazione energetica richiesta…)

- l’ inconsapevolezza del procedimento per il Conto Termico, e i rapporti discontinui fra il sottoscritto e la Direzione Lavori hanno comportato, dopo l’ultimazione degli stessi, una rincorsa forsennata alla raccolta documentale entro i 60 giorni previsti per l’accesso diretto;

- elemento emblematico: le modalità di fatturazione da parte dell’impresa, che inizialmente comprendeva anche l’impianto FV; alcune causali sono state corrette, mentre una piccola parte del contributo accessibile è stata “bruciata”.

MODENA 0,159 M€ 3

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CRITICITA’ OPPORTUNITA’

- Il Primo Conto termico per alcuni

aspetti appariva macchinoso, e il

procedimento telematico rigido e

difficilmente rettificabile in caso di errore

- La frammentazione organizzativa del

Comune di Modena è stata una fucina

di occasioni perse

- Vedremo se il Conto Termico 2.0 ha smussato

alcuni spigoli

- Ci sono recenti buoni presupposti di migliore

collaborazione fra Settori sul versante trasversale

dell’Energia

- L’effetto di alcuni fra gli interventi sopra accennati, senza

contare i risparmi energetici “indiretti”, comporta introiti

(fra canoni di concessione e contributi GSE quali CT, CE,

SSP e RID) di circa 100.000 € annui, che entrano indistinti

nel bilancio del Comune. Generare un “salvadanaio”

destinato al reinvestimento in interventi energetici

consentirebbe la disponibilità finanziaria immediata per

nuovi interventi e l’accesso a nuovi contributi (CT, POR-

FESR)

- Il processo virtuoso sopra descritto,

pur non strutturato e non semplice da

governare, è stato frutto di decisioni

agili in uno specifico contesto di

disponibilità finanziarie favorevoli

- Il vecchio contratto Servizio Energia

prevedeva una somma importante

nella disponibilità del Comune per

l’esecuzione di interventi straordinari

- Il nascente contratto EPC prevede invece molti interventi

a carico dell’appaltatore e a suo beneficio quanto a

contributi. La struttura dovrebbe poter consentire

l’accesso al CT, e comunque in caso di iniziativa del

Comune è prevista la possibilità di “stornare” edifici

nell’ambito del 6° quinto.