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Schema delle ‘Istruzioni di vigilanza in materia di trasparenza’ in merito alle modifiche e integrazioni recate al
Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 dal Decreto legislativo 13 dicembre 2018, n. 147, in attuazione della
direttiva (UE) 2016/2341.
Il presente documento, recante lo schema delle ‘Istruzioni di vigilanza in materia di trasparenza’, è sottoposto alla
procedura di pubblica consultazione.
Eventuali osservazioni, commenti e proposte dovranno pervenire entro l’11 aprile 2020 al seguente indirizzo di
posta elettronica: [email protected].
Al termine della fase di consultazione saranno resi pubblici sul sito della COVIP i commenti pervenuti, con
l’indicazione del mittente, salva espressa richiesta di non procedere alla divulgazione. Il generico avvertimento di
confidenzialità del contenuto della e-mail, eventualmente riportato in calce alla stessa, non sarà considerato quale
richiesta di non divulgare i commenti inviati.
Roma, 10 febbraio 2020
Relazione
A seguito delle modifiche e integrazioni recate al Decreto lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 (di seguito:
‘Decreto’) dal Decreto lgs. 13 dicembre 2018, n. 147, di attuazione della Direttiva (UE) 2016/2341 (di
seguito: ‘Direttiva’) relativa alle attività e alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali o
professionali, la COVIP ha dato avvio a una complessiva attività di revisione delle proprie disposizioni
interessate dalle modifiche legislative.
Le novità legislative in tema di trasparenza, introdotte per il recepimento della succitata Direttiva,
ancorché di portata limitata per il nostro ordinamento, hanno comunque determinato la necessità di
rivedere, tra l’altro, le disposizioni della COVIP fin qui emanate in materia.
La normativa primaria esplicita adesso i principi di carattere generale in materia di informativa,
prescrivendo l’accuratezza, la tempestività, la chiarezza, la gratuità e la facilità di reperimento delle
informazioni fornite, ai sensi del Decreto, agli aderenti, potenziali ed effettivi, nonché ai beneficiari
(art. 13-septies, del Decreto).
Inoltre, nel Decreto sono state introdotte disposizioni volte a: determinare i contenuti delle
informazioni generali sulla forma pensionistica complementare, da rendere agli aderenti e beneficiari
(art. 13-bis); descrivere le informazioni che devono essere fornite ai potenziali aderenti (art. 13-ter);
definire le informazioni periodiche agli aderenti che tutte le forme pensionistiche sono tenute a mettere
a disposizione (art. 13-quater) degli aderenti; stabilire che, durante la fase di prepensionamento, in
aggiunta alle informazioni di cui all’art. 13-quater siano fornite all’aderente, almeno tre anni prima
dell’età di pensionamento, informazioni circa le opzioni di erogazione della prestazione pensionistica
maturata (art. 13-quinques); disciplinare l’informativa da rendere ai beneficiari durante la fase di
erogazione delle rendite (art. 13-sexies).
Sebbene le attuali disposizioni della COVIP risultino coerenti con gran parte delle novità introdotte in
recepimento della Direttiva, l’adeguamento ha consentito di riesaminare interamente le suddette
disposizioni per aggiornarle e renderle più attuali. Con l’occasione, la disciplina è stata organizzata in
un unico documento (‘Istruzioni di vigilanza in materia di trasparenza’) che qui si sottopone a pubblica
consultazione.
Il testo, che sostituisce le precedenti disposizioni dettate dalla COVIP in materia di trasparenza (ivi
comprese le Circolari), si articola nelle seguenti sezioni:
Sezione I – Disposizioni di carattere generale;
Sezione II – Gli annunci pubblicitari;
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti;
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari;
Sezione V – Disposizioni sulle proiezioni pensionistiche;
Sezione VI – Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti.
Le ‘Disposizioni di carattere generale’ (Sezione I) contengono i principi di cui all’art. 13-septies del
Decreto, le definizioni e le regole generali di redazione.
La Sezione relativa a ‘Gli annunci pubblicitari’ (Sezione II) è sostanzialmente una trasposizione
delle disposizioni in vigore, con alcune variazioni di carattere marginale.
Gli interventi di revisione apportati alla ‘Nota informativa per i potenziali aderenti’ (Sezione III)
sono stati, invece, più significativi e hanno riguardato la struttura, i contenuti e la forma grafica.
La Nota Informativa è stata suddivisa in due PARTI:
la prima, da consegnare al momento dell’adesione, contiene le informazioni di base (Parte I –
‘Le informazioni chiave per l’aderente’) che l’iscritto deve conoscere prima di aderire;
la seconda, alla quale l’interessato può accedere attraverso il sito web della forma pensionistica
complementare/società, è dedicata a informazioni di approfondimento (Parte II – ‘Le
informazioni integrative’).
A loro volta la Parte I e la Parte II sono state suddivise in SCHEDE tematiche.
All’interno della Parte I confluiscono anche le informazioni riguardanti le proiezioni pensionistiche
contenute ne ‘La mia pensione complementare – versione standardizzata’. Tale soluzione comporta
una semplificazione, in quanto il set informativo diffuso in fase di adesione, attualmente costituito da
due documenti separati (‘Informazioni chiave per l’aderente’ e ‘La mia pensione complementare –
versione standardizzata’), viene ridotto a uno soltanto.
I contenuti della Nota informativa, inoltre, sono stati ridotti e semplificati sia in termini di linguaggio
utilizzato sia dal punto di vista della quantità di informazioni. L’aderente ha comunque la possibilità
di accedere alle informazioni non presenti nella Nota informativa seguendo le indicazioni in merito a
dove e come trovare ulteriori documenti e/o informazioni utili che le forme pensionistiche sono
comunque tenute a fornire.
Sempre con riferimento ai contenuti si segnala, in particolare, che l’adeguamento alla Direttiva ha
comportato, riguardo alle linee di investimento, l’inserimento dell’indicazione esplicita circa l’assenza
di una garanzia, per quelle che ne risultano prive, e della indicazione sul se e sul come si è tenuto conto
dei fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario (fattori ESG) nella definizione della
politica di investimento.
È stata poi rivista completamente la forma grafica, al fine di aumentare l’efficacia informativa del
documento.
Relativamente alle ‘Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari’
(Sezione IV) gli interventi hanno riguardato i seguenti documenti:
‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo’ – consiste nell’informativa
periodica da inviare annualmente e relativa alla posizione individuale;
‘Altre informative da fornire in corso d’anno al verificarsi di determinati eventi’ – si tratta
delle altre comunicazioni che potrebbero essere trasmesse nel corso dell’anno in casi
particolari (ad esempio, nel caso di riallocazione della posizione in un percorso life-cycle);
‘Prospetto in caso di liquidazione di prestazioni diverse dalla rendita’ – costituisce il
documento informativo da inviare una tantum al momento della liquidazione di prestazioni
diverse dalla rendita (anticipazioni, riscatto, trasferimento, prestazione pensionistica in
capitale);
‘Prospetto in caso di conversione in rendita’ – si tratta dell’informativa da trasmettere una
tantum al momento della conversione della prestazione in rendita;
‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di erogazione’ – consiste nell’informativa
periodica da fornire ai percettori di rendita.
Con riguardo al ‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo’, corrispondente alla
Comunicazione periodica prevista dalle attuali disposizioni, l’adeguamento alla Direttiva ha
comportato principalmente l’inserimento della previsione in merito all’indicazione sul se e sul come,
nell’impostare la politica di investimento, si è tenuto conto dei fattori ESG.
Un’ulteriore novità riguarda l’inserimento di una sezione aggiuntiva da trasmettere agli aderenti che
si trovano in fase di prepensionamento (quando mancano 3 anni o meno alla presumibile età di
pensionamento di vecchiaia), contenente informazioni relative alle opzioni di erogazione delle
prestazioni pensionistiche.
Anche in questo caso, si è ritenuto opportuno far confluire direttamente all’interno di questo Prospetto
le informazioni riguardanti le proiezioni pensionistiche contenute nel documento ‘La mia pensione
complementare – versione personalizzata’ al fine di presentare tutte le informazioni in un unico
documento, razionalizzando i contenuti e rivedendo la forma grafica.
Per quanto riguarda le ‘Disposizioni sulle proiezioni pensionistiche’ (Sezione V), gli interventi
effettuati sono stati volti prevalentemente a trasfondere i contenuti di precedenti disposizioni COVIP
nel testo delle presenti Istruzioni, aggiornandoli sotto il profilo lessicale e normativo.
Le disposizioni sui ‘Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti’ (Sezione VI)
rappresentano una novità e riguardano, in generale, l’utilizzo delle tecnologie informatiche per
semplificare e rendere più efficace la gestione dei rapporti con gli aderenti, nonché per favorire la
diffusione di documenti e informazioni utili. In particolare, sono stati definiti i contenuti dell’area
pubblica e dell’area riservata dei siti web e, per la prima volta, sono state date indicazioni sulle
modalità di realizzazione di quest’ultima.
Con particolare riguardo all’area riservata, si è ritenuto opportuno prevedere che l’aderente possa
effettuare, inserendo le proprie credenziali di accesso, una serie di operazioni quali, ad esempio, la
trasmissione di richieste di liquidazione delle prestazioni pensionistiche/esercizio di prerogative
individuali nonché di reclami, l’accesso a documentazione personale con possibilità di archiviazione
delle comunicazioni tra aderente e forma pensionistica complementare/società in un’apposita sezione
per tutta la durata del rapporto di partecipazione.
Le disposizioni contenute in questa Sezione del provvedimento incentivano inoltre l’utilizzo
dell’adesione on-line, richiedendo al fondo pensione di valutare tale modalità nel piano strategico sulle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (da inserire nel ‘Documento politiche di
governance’) e, qualora lo stesso ritenga di non poter adottare tale modalità, di evidenziare
chiaramente i motivi che giustificano tale scelta. Ciò anche con riferimento alle adesioni collettive
nelle quali potrà essere la stessa forma pensionistica, una volta acquisita l’adesione del lavoratore, a
coinvolgere il datore di lavoro al fine di verificare l’effettivo diritto del lavoratore all’iscrizione al
fondo e attivare i relativi flussi contributivi.
Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione
ISTRUZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI TRASPARENZA
pagina bianca
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Indice
SEZIONE I p. 3
DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE
1. Premessa
2. Principi generali
3. Definizioni
4. Regole generali di redazione
SEZIONE II p. 6
GLI ANNUNCI PUBBLICITARI
1. Premessa
2. Ambito di applicazione
3. Criteri per la predisposizione degli annunci pubblicitari
SEZIONE III p. 8
LA NOTA INFORMATIVA PER I POTENZIALI ADERENTI
1. Premessa
2. Ambito di applicazione
3. Altre regole di redazione
4. Deposito, aggiornamento e diffusione
5. Schema di Nota informativa
Nota metodologica per il calcolo dell’indicatore sintetico dei costi
Nota metodologica per il calcolo standardizzato del rendimento al netto della tassazione dei piani individuali
pensionistici di tipo assicurativo
Nota metodologica per il calcolo standardizzato del rendimento del benchmark al netto della tassazione
Nota metodologica per il calcolo dell’indicatore di turnover di portafoglio
SEZIONE IV p. 45
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COMUNICAZIONI AGLI ADERENTI E AI BENEFICIARI
1. Premessa
2. Ambito di applicazione
2
3. Altre regole di redazione
4. Diffusione
5. Schemi di comunicazioni agli aderenti/beneficiari
SEZIONE V p. 67
DISPOSIZIONI SULLE PROIEZIONI PENSIONISTICHE
1. Premessa
2. Ambito di applicazione
3. Variabili utilizzate per la costruzione di proiezioni pensionistiche personalizzate
4. Istruzioni per l’elaborazione delle proiezioni pensionistiche fornite periodicamente nell’ambito del
‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo’
5. Istruzioni per l’elaborazione delle proiezioni pensionistiche standardizzate fornite nell’ambito della
Nota informativa
6. Altre procedure per la proiezione della prestazione pensionistica complementare
SEZIONE VI p. 73
SITI WEB, TECNOLOGIE INFORMATICHE E RAPPORTI CON GLI ADERENTI
1. Premessa
2. Ambito di applicazione
3. Caratteristiche del sito web
3.1 Sito web – area pubblica
3.2 Sito web – area riservata
4. Adesioni on-line
5. Utilizzo della posta elettronica certificata
Sezione I – Disposizioni di carattere generale
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SEZIONE I
DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE
1. Premessa
Le presenti Istruzioni sono volte a dettare regole uniformi relativamente alle principali informative che le forme
pensionistiche complementari sono tenute, in base al Decreto lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 (di seguito, Decreto),
a fornire ai potenziali aderenti, aderenti e beneficiari.
2. Principi generali
Le informazioni ai potenziali aderenti, aderenti e beneficiari sono rese con modalità che garantiscano la
correttezza, la completezza e la comprensibilità delle informazioni, in conformità ai principi di cui all’art. 13-
septies del Decreto.
Le presenti Istruzioni si affiancano alle disposizioni previste da altri settori dell’ordinamento in materia di
trasparenza e correttezza dei comportamenti nei confronti della clientela. Nello svolgimento delle proprie
attività i soggetti incaricati del collocamento considerano l’insieme di queste discipline come un complesso
regolamentare integrato e curano il rispetto della regolamentazione nella sua globalità, adottando le misure
necessarie.
Le presenti Istruzioni sono emanate ai sensi dell’art. 19, comma 2, lett. g) del Decreto.
3. Definizioni
Ai fini del presente provvedimento valgono le definizioni dettate dal Decreto. In aggiunta, si intende per:
adesione collettiva: la modalità di adesione alle forme pensionistiche complementari definita sulla base
di accordi collettivi a qualunque livello, anche aziendali, che intervengono tra datori di lavoro e
lavoratori;
adesione contrattuale: la modalità di adesione che deriva da una previsione inserita in un contratto
collettivo che introduce, a favore di tutti i lavoratori dipendenti cui si applica il contratto, il versamento
di un contributo da parte del datore di lavoro, da versare alla forma pensionistica complementare
individuata nel contratto stesso. Il versamento di tale contributo genera l’adesione contrattuale, mentre
per i lavoratori dipendenti già aderenti alla forma pensionistica complementare si aggiunge al contributo
posto a carico del datore di lavoro;
adesione individuale: la modalità di adesione alla previdenza complementare consentita a ciascun
individuo, a prescindere dalla sua condizione lavorativa o dal possesso di un reddito da lavoro;
adesione tacita: l’adesione dei lavoratori dipendenti del settore privato che non esprimono alcuna
volontà nei tempi e nei modi fissati dal Decreto per il conferimento del TFR maturando alla previdenza
complementare;
Albo: l’elenco ufficiale tenuto dalla COVIP, ai sensi dell’art. 19, comma 1, del Decreto, al quale sono
iscritte le forme pensionistiche complementari dalla stessa vigilate;
annuncio pubblicitario: ogni messaggio contenente informazioni relative a forme pensionistiche
complementari, al fine di promuoverne le adesioni;
Sezione I – Disposizioni di carattere generale
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attivo netto destinato alle prestazioni (ANDP): il patrimonio della forma pensionistica complementare
dato dalla differenza tra il valore di tutte le attività e il valore di tutte le passività; è diviso in quote e
frazioni di quote;
classi di quote: terminologia che si riferisce all’emissione di quote di diversa categoria a fronte di uno
stesso patrimonio in gestione. Tale procedura consente di applicare commissioni di gestione
diversificate. L’emissione di differenti classi di quote avviene a fronte di adesioni su base collettiva
(fondi pensione aperti) e di convenzionamenti con associazioni di lavoratori autonomi e liberi
professionisti (fondi pensione aperti e PIP). L’applicazione di commissioni più basse rispetto
all’aliquota base fa sì che le corrispondenti quote assumano nel tempo un valore più alto rispetto a
quello della quota base;
coefficiente di conversione/trasformazione: coefficiente applicato al montante accumulato per calcolare
la prestazione pensionistica che dipende dall’età dell’aderente al momento di pensionamento, dal sesso
e dal tasso tecnico;
comparto: rappresenta l’opzione di investimento offerta dal fondo pensione all’aderente caratterizzata
da una specifica politica di investimento;
duration: si tratta della durata finanziaria. Costituisce un indicatore del rischio di tasso di interesse cui
è sottoposto un titolo o un portafoglio obbligazionario. Nella sua versione più comune è calcolata come
media ponderata delle scadenze dei pagamenti per interessi e capitale associati a un titolo
obbligazionario. La duration modificata esprime invece la semi elasticità del prezzo di un titolo rispetto
al rendimento ed è calcolata come rapporto tra la variazione percentuale del prezzo e la variazione
assoluta del rendimento;
fondo interno assicurativo: modalità di gestione degli investimenti che prevede la costituzione di
appositi fondi all’interno dell’impresa di assicurazione in cui vengono investiti i premi versati dagli
assicurati che hanno sottoscritto particolari polizze assicurative (ad esempio, polizze di ramo III);
gestione separata: nelle assicurazioni sulla vita, fondo appositamente creato dall’impresa di
assicurazione e gestito separatamente rispetto al complesso delle attività dell’impresa. Le gestioni
separate sono utilizzate nei contratti di Ramo I e sono caratterizzate da una composizione degli
investimenti tipicamente prudenziale;
turnover di portafoglio: esprime la quota del portafoglio di un fondo pensione che nel periodo di
riferimento è stata ‘ruotata’ ovvero sostituita con altri titoli o forme di investimento.
4. Regole generali di redazione
Le informazioni inerenti alla forma pensionistica complementare sono redatte sulla base dei seguenti criteri
generali:
la lingua utilizzata è quella italiana;
il linguaggio utilizzato è semplice e immediato; è evitato l’uso di espressioni gergali e di termini tecnici
laddove si possono utilizzare termini di uso comune;
i caratteri tipografici utilizzati nel testo devono assicurarne la leggibilità;
le informazioni sono accurate e aggiornate;
le informazioni, ove possibile e opportuno, sono fornite in forma tabellare e con una forma grafica che
ne renda agevole la consultazione;
le informazioni non sono fuorvianti ed è assicurata la coerenza delle informazioni all’interno della
documentazione informativa;
Sezione I – Disposizioni di carattere generale
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le ‘AVVERTENZE’ e i ‘RIMANDI’ sono inseriti con caratteri grafici di maggiore evidenza e
contrassegnati da icone; le icone sono posizionate a SINISTRA del testo che accompagnano; qui di
seguito vengono riportate, in forma tabellare, le istruzioni in merito alle icone da utilizzare con evidenza
della denominazione [che sarà usata per richiamarle nel testo delle presenti Istruzioni] e la relativa
regola di utilizzo:
Denominazione Descrizione Regola di utilizzo
Icona ‘AVVERTENZA’ un triangolo bordato di rosso con un
punto esclamativo al centro
evidenzia le indicazioni da inserire in
forma di ‘AVVERTENZA’.
Icona ‘RIMANDO INTERNO’ un occhio aperto
contraddistingue un rimando a
informazioni che si trovano all’interno
del documento.
Icona ‘RIMANDO ESTERNO’ un libro aperto
accompagna un rimando preciso a
Guide ‘COVIP’ o ad altri documenti
contenenti informazioni di interesse
per l’aderente, effettivo o potenziale.
I ‘RECAPITI’ della forma pensionistica complementare/società sono inseriti con caratteri grafici di
maggiore evidenza e/o contrassegnati da icone; le icone sono posizionate a SINISTRA del testo che
accompagnano; qui di seguito vengono riportate, in forma tabellare, le icone da utilizzare con evidenza
della denominazione [che sarà usata per richiamarle nel testo delle presenti Istruzioni] e la relativa
regola di utilizzo:
Denominazione Descrizione Regola di utilizzo
Icona ‘CASA’ una casa evidenzia l’indirizzo postale.
Icona ‘CORNETTA’
un cerchio al centro del quale
è posizionata una cornetta
telefonica
contraddistingue i recapiti telefonici.
Icona ‘BUSTA-LETTERA’ una busta da lettera evidenzia recapiti di posta
elettronica/PEC.
Icona ‘MAPPAMONDO’ un mappamondo Indica l’indirizzo del sito web.
Sezione II – Gli annunci pubblicitari
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SEZIONE II
GLI ANNUNCI PUBBLICITARI
1. Premessa
Le Istruzioni contenute nella presente Sezione riguardano gli annunci pubblicitari relativi a forme
pensionistiche complementari diffusi attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione, anche per via telematica.
2. Ambito di applicazione
Le Istruzioni contenute nella presente Sezione si applicano a tutte le forme pensionistiche complementari
iscritte all’Albo.
3. Criteri per la predisposizione degli annunci pubblicitari
Gli annunci pubblicitari relativi alle forme pensionistiche complementari devono essere facilmente
individuabili come tali e non devono indurre in errore circa le caratteristiche, la natura e i rischi delle forme
pensionistiche complementari. Pertanto, non appare in linea con il suddetto principio l’utilizzo di modalità
grafiche difformi per enfatizzare i vantaggi rispetto ai rischi dell’investimento.
Le informazioni contenute negli annunci pubblicitari sono espresse in modo chiaro e corretto, non equivoco e
coerente con quelle riportate nelle note informative, negli statuti e regolamenti e per i PIP anche nelle condizioni
generali di contratto.
Ogni annuncio pubblicitario reca la seguente ‘AVVERTENZA’:
“Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari – prima dell’adesione
leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente, della Nota informativa”.
L’avvertenza è redatta con caratteri di stampa tali da consentirne la facile lettura. Nel caso di annunci
pubblicitari diffusi attraverso strumenti audiovisivi, l’avvertenza è riprodotta in audio e risultare di agevole
ascolto.
Espressioni quali ‘garanzia’, ‘garantito’ o termini analoghi che inducono a ritenere sussistente il diritto
dell’aderente a una prestazione certa possono essere utilizzate solo se sussiste effettivamente un siffatto
impegno giuridico.
Gli annunci pubblicitari relativi a forme pensionistiche complementari sono presentati in modo da risultare
chiaramente distinti rispetto ai messaggi pubblicitari o informativi relativi all’offerta di servizi o prodotti di
altra natura. Laddove l’annuncio riporti i rendimenti conseguiti dalla forma pensionistica complementare
occorre:
specificare l’arco temporale di riferimento per il calcolo del rendimento. L’arco temporale di
riferimento, in coerenza con la natura di medio-lungo periodo dello strumento di previdenza
complementare, è pari a 5 anni e deve in ogni caso risultare prossimo alla data di diffusione
dell’annuncio;
indicare il comparto [fondo interno/gestione interna separata/OICR], o combinazione predefinita di
comparti, al quale il rendimento si riferisce, specificando in modo chiaro il relativo profilo di rischio;
in caso di rendimenti riferiti a specifiche classi di quote, indicare i relativi destinatari;
Sezione II – Gli annunci pubblicitari
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rappresentare i rendimenti della gestione al netto degli oneri gravanti indirettamente sull’aderente e
degli oneri fiscali;
riportare con adeguata evidenza, tale da renderla facilmente leggibile, la seguente ‘AVVERTENZA’:
“I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri”.
L’avvertenza è riprodotta anche negli annunci pubblicitari diffusi attraverso strumenti audiovisivi ed
essere di agevole lettura e/o ascolto da parte dei destinatari. Se l’annuncio pubblicitario è effettuato
attraverso un documento scritto, l’avvertenza dovrà essere riportata negli stessi termini grafici del
messaggio che riporta i rendimenti passati;
il rendimento indicato è quello medio annuo composto del periodo preso a riferimento. In alternativa,
può essere indicato il rendimento riferito a ciascuno degli anni considerati senza annualizzare i
rendimenti relativi a eventuali frazioni di anno.
Eventuali rappresentazioni grafiche dei rendimenti sono effettuate in modo coerente con le modalità di
rappresentazione utilizzate nella Nota informativa.
In ogni annuncio pubblicitario è sinteticamente indicato come è possibile ottenere ovvero consultare la
documentazione informativa della forma pensionistica complementare ed è riportato il sito web sul quale sono
pubblicate le informazioni relative alle forme pensionistiche complementari indicate.
Gli annunci pubblicitari che riportino risultati di statistiche, studi o elaborazioni di dati, o comunque vi facciano
riferimento, ne indicano le fonti.
L’eventuale comparazione di diverse forme pensionistiche complementari o comparti contiene l’indicazione
degli elementi di raffronto e i dati riportati devono essere pubblicamente disponibili. La comparazione inerente
i rendimenti è consentita solo tra forme o comparti caratterizzati da analoghi profili di rischio-rendimento.
Rimane fermo quanto previsto dal Decreto lgs. 23 ottobre 2005, n. 206 (c.d. Codice del Consumo).
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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SEZIONE III
LA NOTA INFORMATIVA PER I POTENZIALI ADERENTI
1. Premessa
La Nota informativa è il documento volto a illustrare le caratteristiche della forma pensionistica complementare
e a facilitarne il confronto con le altre.
2. Ambito di applicazione
Le Istruzioni di cui alla presente Sezione si applicano alle seguenti forme pensionistiche, qualora siano aperte
alla raccolta di nuove adesioni:
fondi pensione negoziali;
fondi pensione aperti;
piani individuali pensionistici (PIP);
fondi pensione preesistenti, di cui all’art. 20, comma 1, del Decreto lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 (di
seguito, Decreto), in regime di contribuzione definita, o con una sezione a contribuzione definita, con
almeno 1.000 aderenti attivi al 31 dicembre dell’anno precedente.
I fondi pensione preesistenti a contribuzione definita, o con una sezione a contribuzione definita, con meno di
1.000 aderenti attivi al 31 dicembre dell’anno precedente, che siano aperti alla raccolta di nuove adesioni
predispongono solo la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’.
Sono esonerati dall’obbligo i fondi pensione preesistenti rivolti esclusivamente a pensionati e/o differiti.
Le forme pensionistiche complementari chiuse al collocamento predispongono solo la Parte II ‘Le informazioni
integrative’ (Scheda ‘Le opzioni di investimento’; Scheda ‘Le informazioni sui soggetti coinvolti’) e la Scheda
‘I costi’, che deve poter essere facilmente acquisita, accedendo al sito web, dagli aderenti che intendono
trasferirsi ad altra forma pensionistica complementare.
Le Istruzioni di cui alla presente Sezione si applicano inoltre, in quanto compatibili, alle forme pensionistiche
dell’Unione europea di cui all’art.15-ter, comma 1, del Decreto.
3. Altre regole di redazione
In aggiunta alle ‘Disposizioni di carattere generale ’ di cui alla Sezione I delle presenti Istruzioni, valgono i
seguenti criteri generali:
in caso di utilizzo di termini tecnici o in lingua straniera di uso non comune, questi sono inseriti nel
paragrafo ‘Glossario dei termini tecnici o stranieri utilizzati’, della Scheda ‘le opzioni di investimento’,
della Parte II ‘Le informazioni integrative’, accompagnati da una breve spiegazione del significato
assunto;
la numerazione delle pagine è effettuata con riferimento alle singole schede, di cui la Nota informativa
è composta, riportandone il numero totale.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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4. Deposito, aggiornamento e diffusione
Deposito dei documenti informativi
La Nota informativa è resa pubblica mediante deposito presso la COVIP.
A tal fine, i fondi pensione negoziali/preesistenti e i soggetti istitutori dei fondi pensione aperti e dei PIP
trasmettono alla COVIP una comunicazione, a firma del legale rappresentante, contenente l’attestazione che la
Nota informativa è stata redatta in conformità allo Schema predisposto dalla COVIP ed è coerente con lo Statuto
o Regolamento approvato dalla COVIP (e, per i PIP, con le Condizioni generali di contratto). Alla
comunicazione è allegata la Nota informativa.
I fondi pensione negoziali e i soggetti istitutori dei fondi pensione aperti e dei PIP provvedono, contestualmente
alla suddetta comunicazione, a inoltrare alla COVIP la Nota informativa con modalità telematiche, secondo le
specifiche dalla stessa fornite con Circolare prot. n. 5603 del 3 ottobre 2008.
Con riferimento ai fondi di nuova istituzione, la comunicazione di cui sopra è inviata alla COVIP una volta
acquisita l’iscrizione all’Albo della forma pensionistica complementare e prima dell’avvio della raccolta delle
adesioni.
La data di deposito è individuata:
nel caso di invio con modalità telematiche, con riferimento al giorno di trasmissione alla COVIP;
nel caso di invio per posta ordinaria/PEC, con riferimento al giorno di consegna/ricevimento presso la
COVIP.
Variazione delle informazioni contenute nella Nota informativa
Ogni variazione delle informazioni alla Nota informativa comporta il suo tempestivo aggiornamento.
È possibile procedere alla redazione di un supplemento qualora le modifiche siano relative ai soggetti coinvolti
nell’attività della forma pensionistica complementare e ai luoghi previsti per la raccolta delle adesioni (Scheda
‘Le informazioni sui soggetti coinvolti’, della Parte II ‘Le informazioni integrative’). Al di fuori dei suddetti
casi, su richiesta degli interessati, la COVIP può consentire l’utilizzo di supplementi in ipotesi particolari e per
periodi limitati.
Qualora la variazione delle informazioni interessi il contenuto del Modulo di adesione è in ogni caso necessario
procedere alla predisposizione di una nuova versione integrale dello stesso.
Entro il 31 marzo di ogni anno la Nota informativa è aggiornata con le informazioni relative all’andamento
della gestione, nonché con tutte le altre informazioni interessate da variazioni, comprese le novità riportate
eventualmente nei supplementi. Il nuovo testo dovrà formare oggetto di deposito presso la COVIP entro il
medesimo termine. Ogni singola scheda di cui la Nota informativa è composta dovrà riportare nell’intestazione
la nuova data di efficacia.
I fondi pensione preesistenti, il cui modello gestionale prevede una gestione di tipo assicurativo, provvedono
all’adempimento di cui sopra entro un mese dall’approvazione del bilancio consuntivo da parte dei competenti
organi e, comunque, non oltre il termine del 30 giugno. Entro detto termine è, in ogni caso, effettuato il deposito
presso la COVIP.
In presenza di modifiche a efficacia differita, è necessario, nel periodo che precede la data di efficacia delle
stesse, corredare la Nota informativa con una comunicazione che illustri le modifiche deliberate e ne indichi la
decorrenza. A tal fine, è possibile utilizzare la medesima comunicazione eventualmente predisposta per la
preventiva informazione degli iscritti.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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Comunicazione alla COVIP degli aggiornamenti della Nota informativa
Le variazioni apportate alla Nota informativa, anche mediante l’utilizzo di supplementi, sono tempestivamente
comunicate alla COVIP. Solo a seguito della predetta comunicazione è possibile utilizzare i documenti
informativi così modificati e l’eventuale nuovo Modulo di adesione.
A tal fine, è trasmessa alla COVIP una comunicazione, a firma del legale rappresentante, che illustri le
modifiche apportate e le relative motivazioni. La comunicazione contiene, inoltre, l’attestazione che le
modifiche sono conformi allo Schema predisposto dalla COVIP e coerenti con lo Statuto o Regolamento
approvato (e, per i PIP, con le Condizioni generali di contratto) e che sulle restanti parti dei documenti
informativi non sono state apportate variazioni.
Le suddette comunicazioni possono essere inviate alla COVIP anche a mezzo di posta elettronica certificata.
Alla comunicazione è allegata la seguente documentazione:
nuova Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ ovvero nuova Parte II ‘Le informazioni
integrative’ della Nota informativa (ovvero, ove ammesso, supplemento), ovvero nuovo Modulo di
adesione;
per i PIP, nel caso in cui le modifiche conseguano a variazioni delle Condizioni generali di contratto,
testo aggiornato delle Condizioni suddette.
Per i fondi pensione diversi dai fondi pensione preesistenti la documentazione da allegare alla comunicazione
è altresì inoltrata alla COVIP con modalità telematiche, secondo le specifiche dalla stessa fornite.
Qualora le variazioni conseguano a modifiche statutarie o regolamentari da sottoporre all’approvazione della
COVIP, i documenti informativi modificati possono essere diffusi solo a seguito dell’avvenuta approvazione,
espressa o tacita, da parte della COVIP delle modifiche statutarie o regolamentari.
Se le variazioni conseguono a modifiche statutarie o regolamentari soggette solo a comunicazione, i documenti
informativi modificati possono essere diffusi solo a seguito dell’avvenuta trasmissione alla COVIP della
predetta comunicazione. Tempestiva comunicazione alla COVIP è data anche nell’ipotesi di modifiche a
efficacia differita.
Diffusione
La Nota informativa (le Schede di cui è composta devono essere scaricabili separatamente), gli eventuali
supplementi e il ‘Modulo di adesione’ sono resi disponibili sul sito web del la forma pensionistica
complementare/società e, ove possibile, sul sito dei soggetti che effettuano l’attività di raccolta delle adesioni,
con modalità responsive, in grado cioè di adattare automaticamente le proprie funzionalità al tipo e alle
dimensioni del dispositivo utilizzato dall’utente per l’accesso (computer con diverse risoluzioni, tablet,
smartphone, cellulari, web tv).
Con particolare riguardo alla Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’, utilizzata per la raccolta delle
adesioni, gli eventuali relativi supplementi, nonché il Modulo di adesione sono resi disponibili anche in formato
cartaceo e gratuitamente, nella sede legale del fondo pensione e dei soggetti istitutori dei fondi pensione aperti
e dei PIP e presso gli uffici dei soggetti che effettuano l’attività di raccolta delle adesioni. In ogni caso è
ammessa l’acquisizione su supporto durevole.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
11
5. Schema di Nota informativa
È composta da schede tematiche che, in base ai contenuti, è possibile classificare in due parti:
Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’, che contiene le informazioni di base e che viene
consegnata in fase di adesione;
Parte II ‘Le informazioni integrative’, che contiene informazioni più di dettaglio destinate a coloro che
vogliono approfondire ulteriormente le caratteristiche della forma pensionistica complementare
accedendo all’area pubblica del sito web della forma pensionistica complementare/società.
Nella Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ è ricompresa la Scheda ‘I costi’. Tale scheda, che riporta
le informazioni sui costi che gravano sull’aderente/beneficiario nella fase di accumulo/erogazione della forma
pensionistica complementare, è lo strumento volto a consentire la confrontabilità delle forme pensionistiche
sotto il profilo dell’economicità.
Nell’ambito di tale scheda, con particolare riguardo alla fase di accumulo, l’informativa sui costi previsti viene
fornita:
nel dettaglio, con riferimento alle singole voci di costo applicate, direttamente o indirettamente
sull’aderente;
sinteticamente, attraverso l’utilizzo dell’Indicatore sintetico dei costi (ISC), anche mediante una
rappresentazione grafica che illustra l’onerosità della forma pensionistica complementare rispetto alle
altre.
Nell’area pubblica dei siti web delle forme pensionistiche complementari è resa, autonomamente accessibile e
scaricabile, almeno la Scheda ‘I costi’ che fa riferimento ai costi praticati per la generalità degli aderenti e che
non tiene conto di eventuali agevolazioni. Le forme pensionistiche adottano tutti i necessari accorgimenti tecnici
affinché le Schede pubblicate sul sito siano facilmente reperibili utilizzando i principali motori di ricerca.
Parte integrante della Nota informativa è il Modulo di adesione, al cui interno si trova il ‘Questionario di
autovalutazione’. La struttura e i contenuti del Questionario sono da considerarsi non modificabili.
Non sono previste versioni differenti del ‘Questionario di autovalutazione’ per particolari categorie di potenziali
aderenti (ad esempio, soggetti privi di reddito o minori rientranti nella categoria di familiari a carico).
Nel caso in cui la forma pensionistica complementare/società ravvisi la necessità di acquisire, in fase di
adesione, ulteriori elementi informativi, anche in relazione alle disposizioni di settore che regolano i
comportamenti delle reti di distribuzione abilitate al collocamento dei prodotti assicurativi o finanziari, tali
elementi potranno essere acquisiti integrando il Modulo di adesione ovvero ricorrendo a modalità alternative
(ad esempio, fogli aggiuntivi al Modulo di adesione). Anche in tali casi, l’integrazione del Modulo di adesione
è consentita a condizione che non alteri le caratteristiche di snellezza e semplicità dello stesso.
Struttura della Nota informativa
Qui di seguito si riporta la struttura della Nota informativa, suddivisa in Parti, Schede e Paragrafi:
Parte I ‘Le Informazioni chiave per l’aderente’
• Scheda ‘Presentazione’
Paragrafo ‘Premessa’
Paragrafo ‘Le opzioni di investimento’
Paragrafo ‘I comparti’
Paragrafo ‘Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione’
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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Paragrafo ‘Cosa fare per aderire’
Paragrafo ‘I rapporti con gli aderenti’
Paragrafo ‘Dove trovare ulteriori informazioni’
• Scheda ‘I costi’
Paragrafo ‘I costi nella fase di accumulo’
Paragrafo ‘L’indicatore sintetico dei costi (ISC)’
Paragrafo ‘I costi nella fase di erogazione’
• Scheda ‘I destinatari e i contributi’ [per i fondi pensione negoziali/preesistenti]
Parte II ‘Le informazioni integrative’
• Scheda ‘Le opzioni di investimento’
Paragrafo ‘Che cosa si investe’
Paragrafo ‘Dove e come si investe’
Paragrafo ‘I rendimenti e i rischi dell’investimento’
Paragrafo ‘La scelta del comparto’
Paragrafo ‘Fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario (ESG)’
Paragrafo ‘Glossario dei termini tecnici o stranieri utilizzati’
Paragrafo ‘Dove trovare ulteriori informazioni’
Paragrafo ‘I comparti. Caratteristiche’
Paragrafo ‘I comparti. Andamento passato’
• Scheda ‘Le informazioni sui soggetti coinvolti’
Paragrafo ‘Le fonti istitutive’ [per i fondi pensione negoziali/preesistenti]/
Paragrafo ‘Il soggetto istitutore/gestore’ [per i fondi pensione aperti e per i PIP]
Paragrafo ‘Gli organi’ [per i fondi pensione negoziali/preesistenti]/
Paragrafo ‘Il Responsabile’ [per i fondi pensione aperti e per i PIP]
Paragrafo ‘La gestione amministrativa’ [eventuale]
Paragrafo ‘Il depositario’ [per i fondi pensione negoziali/preesistenti e per i fondi pensione
aperti]
Paragrafo ‘I gestori delle risorse’
Paragrafo ‘L’erogazione delle rendite’
Paragrafo ‘Le altre convenzioni assicurative’ [eventuale]
Paragrafo ‘La revisione legale dei conti’
Paragrafo ‘La raccolta delle adesioni’
Paragrafo ‘Dove trovare ulteriori informazioni’ [per i fondi pensione negoziali/preesistenti]
• Modulo di adesione
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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Intestazione
Ogni scheda dovrà contenere la medesima intestazione, redatta con le seguenti modalità:
in ALTO A SINISTRA, riportare la denominazione e la denominazione breve, ove esistente, della
forma pensionistica complementare, il logo [eventuale], il numero di iscrizione all’Albo tenuto dalla
COVIP e lo Stato membro in cui la stessa è stata istituita.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare altresì la denominazione e il logo [eventuale] del
soggetto istitutore nonché il gruppo di appartenenza dello stesso [eventuale]
[qualora il soggetto istitutore del fondo pensione aperto/PIP non coincida più con il soggetto
gestore, i richiami al soggetto istitutore contenuti nel presente Schema vanno riferiti al soggetto
gestore].
in ALTO A DESTRA, riportare le seguenti informazioni:
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: sede legale e sede amministrativa, se diversa.
Per i fondi pensione aperti: sede legale della società e sede ove è svolta l’attività del fondo, se
diversa.
Per i PIP: sede legale della società e sede della direzione generale, se diversa.
Indicare il recapito telefonico, l’indirizzo di posta elettronica semplice e quello di posta elettronica
certificata (PEC) utilizzabili dall’aderente per comunicazioni e richieste nonché il sito web.
Le imprese di assicurazione straniere specificano se operano in Italia in regime di stabilimento o di
libera prestazione di servizi.
Riportare, di seguito, quanto segue:
“Nota informativa per i potenziali aderenti” [in evidenza grafica]
(depositata presso la COVIP il … [indicare la data]);
Il fondo pensione/La società … [inserire denominazione del fondo pensione ovvero, per i fondi
pensione aperti e per i PIP, del soggetto istitutore] è responsabile della completezza e veridicità
dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota informativa.”.
Informare in merito alla suddivisione in parti (con informazioni di base e di approfondimento) e schede,
precisando che la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ viene consegnata in fase di adesione e la Parte
II ‘Le informazioni integrative’ è disponibile sul sito web della forma pensionistica.
Inserire la denominazione della parte [Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’/Parte II ‘Le informazioni
integrative’; in evidenza grafica]
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
14
Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’
Scheda ‘Presentazione’
Inserire la denominazione della scheda [‘Presentazione’; in evidenza grafica] e indicare la data dalla quale sono
in vigore le informazioni riportate.
Paragrafo ‘Premessa’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Premessa’; in evidenza grafica].
Il testo è suddiviso in capoversi distinti per tematiche e contrassegnati da un titolo [in evidenza grafica, a sinistra
del testo], come qui di seguito rappresentato.
‘Quale è l’obiettivo’
Indicare che la forma pensionistica complementare è un fondo pensione negoziale/preesistente/fondo pensione
aperto/PIP, disciplinata dal Decreto, ed è sottoposta alla vigilanza della Commissione di vigilanza sui fondi
pensione (COVIP).
‘Come funziona’
Indicare che la forma pensionistica complementare, o una sua sezione, opera in regime di contribuzione definita
e che l’importo della posizione individuale dipende dai contributi versati e dai rendimenti della gestione.
Riportare le seguenti indicazioni:
“Tieni presente che i rendimenti sono soggetti a oscillazioni e l’andamento passato non è
necessariamente indicativo di quello futuro. Valuta i risultati in un’ottica di lungo periodo.”
‘Come contribuire’
Indicare sinteticamente le fonti di finanziamento della forma pensionistica complementare.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: indicare che l’adesione al fondo dà diritto a un contributo
del datore di lavoro se l’aderente versa la contribuzione minima fissata dalle fonti istitutive.
Per i fondi pensione aperti, che acquisiscono adesioni di lavoratori dipendenti su base collettiva:
evidenziare se l’adesione al fondo dà diritto a un contributo del datore di lavoro e, in caso positivo,
indicare che il contributo del datore di lavoro spetta se l’aderente versa la contribuzione minima prevista
nel contratto/accordo collettivo/regolamento aziendale.
Per i fondi pensione aperti che acquisiscono adesioni su base individuale e per i PIP: indicare le modalità
di contribuzione e richiamare la facoltà dell’aderente di fissarne liberamente la misura.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
15
‘Quali prestazioni puoi ottenere’
Indicare sinteticamente le tipologie di prestazioni che l’aderente può ottenere al pensionamento e durante il
periodo di partecipazione [rendita e/o capitale, anticipazioni, riscatto parziale/totale, rendita integrativa
temporanea anticipata].
‘Trasferimento’
Indicare sinteticamente quando è possibile esercitare tale prerogativa.
‘I benefici fiscali’
Indicare che la partecipazione alla forma pensionistica complementare consente agli aderenti di beneficiare di
un trattamento fiscale di favore sui contributi versati, sui rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite.
Inserire un ‘RIMANDO’ al Paragrafo ‘Dove trovare ulteriori informazioni’, della scheda medesima, chiarendo
che al suo interno vengono fornite indicazioni in merito a dove e come ottenere informazioni aggiuntive;
utilizzare l’icona ‘RIMANDO INTERNO’.
Paragrafo ‘Le opzioni di investimento’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Le opzioni di investimento’; in evidenza grafica].
Indicare, in forma tabellare, su tre colonne:
denominazione dei comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate];
categoria del comparto, individuata tra le seguenti:
garantito [prevede una garanzia di restituzione di capitale o di rendimento minimo];
obbligazionario puro [prevede l’investimento esclusivamente in titoli di debito];
obbligazionario misto [prevede un investimento in titoli di capitale non superiore al 30% del
patrimonio];
azionario [prevede l’investimento in titoli di capitale per almeno il 50% del patrimonio];
bilanciato [in tutti gli altri casi, compresi quelli flessibili; in tale ultimo caso specificare, accanto
alla categoria ‘bilanciato’, l’adozione dello stile di gestione flessibile];
altre indicazioni, caratterizzanti i comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate]:
per i fondi pensione negoziali/preesistenti rivolti a lavoratori dipendenti e per i fondi pensione
aperti che acquisiscono adesioni di lavoratori dipendenti su base collettiva: specificare il comparto
al quale sono destinati i flussi di TFR maturando conferiti tacitamente;
per i fondi pensione negoziali/preesistenti, nel caso di adesioni contrattuali, indicare il comparto
destinato ad accogliere i contributi contrattuali;
per i PIP: riportare la tipologia del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata].
Indicare, ove previsto, il comparto identificato dalla forma pensionistica complementare/società che si
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
16
attiva in caso di mancata scelta da parte dell’aderente [comparto di default in caso di mancata scelta].
Indicare il comparto più prudente in cui verrà fatta confluire la porzione della posizione individuale di
cui si chiede l’erogazione sotto forma di RITA, salvo diversa scelta dell’aderente [comparto di default
in caso di RITA].
Dare evidenza [con un asterisco] dei comparti caratterizzati da una politica di investimento che tiene
conto dei fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario (fattori ESG) informando
sinteticamente, in forma di annotazione in calce alla tabella, in merito alla strategia utilizzata al
riguardo.
Dare altresì evidenza di eventuali comparti chiusi al collocamento.
Indicare, se presente, il profilo life-cycle a cui è possibile aderire e le relative caratteristiche.
Specificare, se è previsto, l’investimento in combinazioni predefinite di comparti [fondi interni/OICR/gestioni
interne separate], indicandone la denominazione e, nel caso in cui le percentuali di allocazione della posizione
tra i diversi comparti restino invariate nel tempo, anche la composizione.
Riportare le seguenti indicazioni:
“In fase di adesione ti viene sottoposto un questionario (‘Questionario di autovalutazione’) che ti aiuta
a scegliere a quale comparto aderire”.
Inserire un ‘RIMANDO’ alla Scheda ‘Le opzioni di investimento’, chiarendo che al suo interno sono contenute
ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate] e che la
stessa è disponibile sul sito web della forma pensionistica; utilizzare l’icona ‘RIMANDO INTERNO’.
Paragrafo ‘I comparti’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I comparti’; in evidenza grafica].
Per ciascun comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] sono redatti sottoparagrafi distinti,
contrassegnati dalla relativa denominazione [in evidenza grafica], ciascuno contenente le seguenti
informazioni:
categoria del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] [in evidenza grafica;
individuata come nel Paragrafo ‘Le opzioni di investimento’];
orizzonte temporale di investimento consigliato [in evidenza grafica], individuato tra i seguenti:
breve [fino a 5 anni dal pensionamento];
medio [tra 5 e 10 anni dal pensionamento];
medio/lungo [tra 10 e 15 anni dal pensionamento];
lungo [oltre 15 anni dal pensionamento];
finalità della gestione in relazione ai potenziali aderenti;
presenza o meno della garanzia [ove prevista, riportarne le caratteristiche];
data di avvio dell’operatività del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] e patrimonio
netto di fine periodo risultante dai documenti contabili;
rendimento netto conseguito nell’ultimo anno solare.
indicare se e come sono tenuti in considerazione fattori ambientali, climatici, sociali e di governo
societario (fattori ESG) nella politica di investimento del comparto.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
17
I rendimenti vanno riportati al netto dei costi e della fiscalità e sono espressi in forma percentuale con due valori
decimali.
Per i PIP: riportare la tipologia del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata]. I
rendimenti sono rappresentati al netto della fiscalità, sulla base dei criteri definiti nella ‘Nota
metodologica per il calcolo standardizzato del rendimento al netto della tassazione dei piani individuali
pensionistici di tipo assicurativo’, di cui alle presenti Istruzioni.
Illustrare con un grafico a barre il rendimento medio annuo composto del comparto [fondo
interno/OICR/gestione interna separata] nel corso degli ultimi 3, 5, 10 e 20 anni solari. Nel caso di pluralità di
comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate] i grafici vengono redatti utilizzando la medesima scala
di valori. Per i comparti operativi da meno di 5 anni riportare nel grafico, in luogo degli istogrammi dei
rendimenti pluriennali, gli istogrammi relativi ai rendimenti dei singoli anni di attività senza annualizzare i
rendimenti relativi a eventuali frazioni di anno, precisando che il comparto è operativo da meno di 5 anni.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti rivolti a lavoratori dipendenti e per i fondi pensione aperti
che acquisiscono adesioni di lavoratori dipendenti su base collettiva: con riferimento al comparto
destinato ad acquisire i flussi di TFR conferiti tacitamente riportare anche la misura della rivalutazione
del TFR relativa ai periodi considerati.
Se previsto, riportare nel grafico i dati relativi al benchmark, al netto degli oneri fiscali vigenti sulla base dei
criteri definiti nella ‘Nota metodologica per il calcolo standardizzato del rendimento del benchmark al netto
della tassazione’, di cui alle presenti Istruzioni. Evidenziare che la performance riflette oneri gravanti sul
patrimonio del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] e non contabilizzati nell’andamento
del benchmark.
Nel caso in cui, in alternativa al benchmark, sia stato specificato un indicatore di rendimento, riportare nel
grafico tale indicatore.
Nel caso in cui, in assenza di un benchmark e di un indicatore di rendimento, sia stata specificata una diversa
misura di rischio, inserire un ‘RIMANDO’ alla Scheda ‘Le opzioni di investimento’ chiarendo che al suo interno
sono contenute informazioni sulla misura di rischio del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna
separata]; utilizzare l’icona ‘RIMANDO INTERNO’.
Con riferimento ai PIP, nelle rappresentazioni dei dati di rischio/rendimento sopra indicati relativi alle gestioni
interne separate il confronto prende in considerazione il tasso annuo di rendimento netto effettivamente
retrocesso agli aderenti e, in luogo del benchmark, il tasso di rendimento medio dei titoli di Stato e delle
obbligazioni, entrambi considerati al netto della tassazione.
Rappresentare, mediante diagramma circolare [cosiddetto ‘grafico a torta’], la ripartizione del portafoglio del
comparto per tipologia di investimenti, distinguendo tra la quota investita in titoli di debito, nella quale viene
inclusa anche la liquidità, da quella investita in titoli di capitale (o strumenti finanziari a questi assimilabili).
In caso di investimenti rilevanti in immobili darne evidenza nel grafico. Nel calcolo delle quote in titoli di debito
e di capitale considerare anche gli investimenti effettuati indirettamente, attraverso altri strumenti finanziari,
utilizzando, qualora sia necessario, stime effettuate sulla base delle informazioni disponibili.
Nel caso in cui la forma pensionistica complementare/società consenta all’aderente di impiegare i contributi
versati in combinazioni predefinite di comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate], riportare, per
ciascuna combinazione, le seguenti informazioni:
denominazione;
orizzonte temporale di investimento consigliato;
orizzonte temporale individuato come sopra indicato [breve, medio, medio/lungo e lungo];
finalità della gestione in relazione ai potenziali aderenti;
composizione in termini di quote percentuali di patrimonio investito in comparti [fondi
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
18
interni/OICR/gestioni interne separate];
modalità di ribilanciamento, ove previsto. In alternativa, specificare che non è previsto il
ribilanciamento e che, pertanto, la composizione del capitale investito potrebbe nel tempo non essere
più in linea con quella originaria.
Nel caso in cui il comparto sia chiuso al collocamento darne evidenza.
Paragrafo ‘Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione’; in evidenza
grafica].
Fornire simulazioni, in forma tabellare, del valore della posizione individuale al momento del pensionamento e
del corrispondente valore della rata di rendita annua attesa con riferimento ad alcuni casi esemplificativi.
Per la determinazione dei suddetti importi utilizzare le indicazioni fornite nell’ambito della Sezione V
‘Disposizioni sulle proiezioni delle prestazioni pensionistiche’ delle presenti Istruzioni.
Dare evidenza, in forma di annotazione, che gli importi sono calcolati al lordo della fiscalità e sono espressi in
termini reali. Precisare inoltre che il valore della rata di rendita fa riferimento a una rendita vitalizia immediata
a un’età di pensionamento pari a 67 anni.
Riportare, in forma di ‘AVVERTENZA’, le seguenti indicazioni:
“Gli importi sopra riportati sono proiezioni fondate su ipotesi di calcolo definite dalla COVIP e
potrebbero risultare differenti da quelli effettivamente maturati al momento del pensionamento. Le
indicazioni fornite non impegnano pertanto in alcun modo né … [riportare la denominazione breve
della forma pensionistica complementare/società] né la COVIP.
Tieni inoltre in considerazione che la posizione individuale è soggetta a variazioni in conseguenza della
variabilità dei rendimenti effettivamente conseguiti dalla gestione e che le prestazioni pensionistiche
sono soggette a tassazione.”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Inserire un ‘RIMANDO’ al sito web [indicare link] in merito a dove ottenere informazioni inerenti alla
metodologia e alle ipotesi sottostanti al calcolo dei citati importi, nonché a dove trovare i motori di calcolo per
effettuare simulazioni personalizzate del valore futuro della posizione individuale; utilizzare l’Icona
‘RIMANDO ESTERNO’.
Paragrafo ‘Cosa fare per aderire’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Cosa fare per aderire’; in evidenza grafica].
Indicare le modalità di adesione, rinviando espressamente al ‘Modulo di adesione’.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti rivolti a lavoratori dipendenti e per i fondi pensione aperti
che acquisiscono adesioni di lavoratori dipendenti su base collettiva: ricordare che l’adesione effettuata
mediante conferimento tacito del TFR maturando non è preceduta dalla sottoscrizione e trasmissione
del ‘Modulo di adesione’.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: nel caso di adesione contrattuale ricordare che la stessa non
è preceduta dalla sottoscrizione e trasmissione del ‘Modulo di adesione’.
Menzionare gli adempimenti cui la forma pensionistica complementare/società è tenuta al fine della conferma
dell’adesione.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
19
Indicare se è previsto l’utilizzo di tecniche di comunicazione a distanza per le operazioni di adesione,
trasferimento e riscatto. In tal caso rinviare al relativo sito web.
Paragrafo ‘I rapporti con gli aderenti’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I rapporti con gli aderenti’; in evidenza grafica].
Indicare gli adempimenti informativi periodici cui la forma pensionistica complementare/società è tenuta nei
confronti degli aderenti e dei beneficiari, in conformità alle presenti Istruzioni.
Indicare che l’aderente può trovare nel sito web [indicare dove] informazioni di dettaglio relative ai versamenti
effettuati e alla posizione individuale tempo per tempo maturata, nonché strumenti utili a guidarlo nelle proprie
scelte.
Riportare che in caso di necessità si può contattare la forma pensionistica complementare/società, indicandone
le modalità.
Riportare le modalità con le quali gli aderenti possono inoltrare alla forma pensionistica complementare/società
eventuali reclami relativi alla partecipazione alla forma pensionistica complementare, chiarendo che i reclami
devono essere presentati per iscritto.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: nel caso in cui lo Statuto contenga la clausola
compromissoria rinviare allo stesso per l’indicazione delle modalità previste per la risoluzione delle
controversie.
Inserire un ‘RIMANDO’ alla ‘Guida pratica alla trasmissione degli esposti alla COVIP’; utilizzare l’icona
‘RIMANDO ESTERNO’.
Paragrafo ‘Dove trovare ulteriori informazioni’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Dove trovare ulteriori informazioni’; in evidenza grafica].
Riportare la seguente indicazione:
“Se ti interessa acquisire ulteriori informazioni puoi consultare i seguenti documenti:
la Parte II della Nota informativa;
[lo/il Statuto/Regolamento], che contiene le regole di partecipazione a … [inserire la
denominazione breve della forma pensionistica] e ne disciplina il funzionamento;
il Documento sul regime fiscale, il Documento sulle anticipazioni e il Documento sulle rendite,
che contengono informazioni di dettaglio sulle relative tematiche;
il Documento sulla politica di investimento, che illustra la strategia di gestione delle risorse di …
[inserire la denominazione breve della forma pensionistica];
altri documenti la cui redazione è prevista dalla regolamentazione (ad esempio, [il
Bilancio/Rendiconto], ecc.).”
Inserire un ‘RIMANDO’ all’area pubblica del sito web della forma pensionistica, specificando che i suddetti
documenti possono essere acquisiti accedendo alla stessa; indicare che è inoltre disponibile sul sito web della
COVIP la ‘Guida introduttiva alla previdenza complementare’; utilizzare l’Icona ‘RIMANDO ESTERNO’.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
20
Scheda ‘I costi’
Inserire la denominazione della scheda [‘I costi’; in evidenza grafica] e indicare la data dalla quale sono in
vigore le informazioni riportate.
per i fondi pensione aperti e i PIP che prevedono agevolazioni finanziarie per collettività o per
particolari categorie di soggetti aderenti: redigere una scheda per ogni collettività/categoria di aderenti
per la quale è prevista un’agevolazione; tale scheda viene redatta sulla base dei relativi costi applicati e
riporta l’indicazione della collettività/categoria di aderenti per la quale è prevista l’agevolazione.
Evidenziare inoltre, in forma di ‘AVVERTENZA’, che l’aderente ha l’onere di verificare che la scheda
si applichi alla sua collettività di appartenenza e, in caso di adesione su base collettiva a un fondo
pensione aperto, che le informazioni sulla contribuzione prevista dalla fonte istitutiva che lo riguarda
gli vengano fornite unitamente alla scheda medesima. Evidenziare altresì se le agevolazioni si applicano
anche ai familiari fiscalmente a carico degli aderenti.
Nella Scheda ‘I costi’ relativa ai costi ordinariamente previsti viene inserita l’indicazione che gli importi
ivi riportati devono intendersi come importi massimi applicabili.
Indicare che la presenza di costi comporta una diminuzione della posizione individuale e quindi della
prestazione pensionistica e richiamare l’attenzione dell’aderente sull’importanza di confrontare i costi con
quelli previsti dalle altre forme pensionistiche, principalmente in fase di adesione e di eventuale trasferimento
ad altre forme.
Paragrafo ‘I costi nella fase di accumulo’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I costi nella fase di accumulo’; in evidenza grafica].
Riportare informazioni di dettaglio su tutti i costi che gravano, direttamente o indirettamente, sull’aderente nella
fase di accumulo della posizione individuale. Illustrare sinteticamente i costi applicati avvalendosi dello schema
di Tabella che segue:
Tipologia di costo Importo e caratteristiche
Spese di adesione ****
Spese da sostenere durante la fase di accumulo:
Direttamente a carico dell’aderente ****
Indirettamente a carico dell’aderente:
Comparto ****
Fondo interno e/o OICR ****
Gestione interna separata ****
Spese per l’esercizio di prerogative individuali
Anticipazione ****
Trasferimento ****
Riscatto ****
Riallocazione della posizione individuale ****
Riallocazione del flusso contributivo ****
Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) ****
Spese e premi da sostenere per le prestazioni accessorie ad
adesione obbligatoria (eventuale)
…
****
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
21
Nella colonna ‘Importo e caratteristiche’ specificare le modalità di calcolo [ad esempio, in cifra fissa, in
percentuale dei versamenti, in percentuale del patrimonio ... ]. Nel caso di spese fissate in percentuale dei
versamenti, specificare le voci interessate [ad esempio, contributo minimo del lavoratore, contributo del datore
di lavoro, contributi volontari aggiuntivi, flusso di TFR]. Per tutti i costi indicati, riportare la misura, la
periodicità e le modalità di prelievo.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti rivolti a lavoratori dipendenti: tra le spese direttamente a
carico dell’aderente, tenere conto della intera quota associativa gravante sul flusso contributivo,
comprensivo della quota a carico dell’azienda.
Qualora per la copertura degli oneri amministrativi siano previsti appositi versamenti a carico dei datori
di lavoro, anche se determinati in misura forfettaria, precisare, in calce alla Tabella, se si tratta di
versamenti periodici ricorrenti ovvero temporanei o una tantum e descriverne le caratteristiche.
Specificare i casi in cui le quote associative non sono dovute o sono previste in misura ridotta.
Indicare chiaramente se è previsto il prelievo della quota associativa nel caso di RITA totale.
I costi indirettamente a carico dell’aderente sono replicati per ciascun comparto [fondo interno/OICR/gestione
interna separata]. Con riferimento ai comparti ovvero ai fondi interni/OICR, i medesimi costi sono espressi in
percentuale sul patrimonio e su base annua; con riferimento alle gestioni interne separate, gli stessi sono espressi
in percentuale dei rendimenti, indicando l’eventuale misura minima trattenuta.
Nel caso in cui siano previste commissioni di incentivo, fornire i dettagli relativi al calcolo, alla periodicità e
alle modalità di prelievo.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: chiarire che gli oneri annualmente gravanti sugli aderenti
durante la fase di accumulo sono determinabili soltanto in relazione al complesso delle spese
effettivamente sostenute dal fondo. Precisare che gli importi indicati nella Tabella sono pertanto il
risultato di una stima, volta a fornire all’aderente una indicazione della onerosità della partecipazione.
Eventuali differenze, positive o negative, tra le spese effettivamente sostenute dal fondo e le somme
poste a copertura delle stesse sono ripartite tra tutti gli aderenti.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: con riferimento ai costi relativi ai comparti [fondi
interni/OICR/gestioni interne separate], specificare che le commissioni riportate non considerano altri
costi che gravano sul patrimonio degli stessi a consuntivo, elencandone le relative voci (spese legali e
giudiziarie, imposte e tasse, oneri di negoziazione), coerentemente a quanto previsto nel Regolamento.
In caso di investimenti in FIA diversi da quelli collegati, riportare la misura massima delle commissioni
applicabili.
Nei costi sono ricompresi le spese e i premi da corrispondere per le coperture accessorie ad adesione
obbligatoria, anche qualora non ne venga data separata evidenza.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti rivolti a lavoratori dipendenti e per i fondi pensione aperti
che acquisiscono adesioni di lavoratori dipendenti su base collettiva: nel caso in cui le spese per
coperture accessorie ad adesione obbligatoria siano sostenute direttamente dal datore di lavoro, la
Tabella fornisce chiaramente tale informazione.
In ogni caso, le informazioni sono riportate in modo chiaro, tale da escludere che l’aderente possa avere una
errata percezione dei costi effettivamente praticati.
Paragrafo ‘L’indicatore sintetico dei costi (ISC)’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘L’indicatore sintetico dei costi (ISC)’; in evidenza grafica].
Spiegare sinteticamente il significato dell’indicatore. Evidenziare le principali ipotesi di costruzione. Precisare
che l’ISC viene calcolato per tutte le forme pensionistiche complementari utilizzando gli stessi criteri definiti
nella ‘Nota metodologica per il calcolo dell’indicatore sintetico dei costi’, di cui alle presenti Istruzioni.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
22
Inserire un ‘RIMANDO’ alla ‘Guida introduttiva alla previdenza complementare’, rappresentando che è
disponibile sul sito web della COVIP; utilizzare l’Icona ‘RIMANDO ESTERNO’.
Riportare, in forma di ‘AVVERTENZA’, le seguenti indicazioni:
“È importante prestare attenzione all’ISC che caratterizza ciascun comparto. Un ISC del 2% invece che
dell’1% può ridurre il capitale accumulato dopo 35 anni di partecipazione di circa il 18% (ad esempio,
lo riduce da 100.000 euro a 82.000 euro).”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Riportare l’indicatore in forma tabellare, secondo lo schema che segue:
Indicatore sintetico dei costi
Comparti Anni di permanenza
2 anni 5 anni 10 anni 35 anni
Comparto / fondo interno / OICR /
gestione separata
Chiarire, in forma di ‘AVVERTENZA’, che per condizioni differenti rispetto a quelle considerate ovvero nei
casi in cui non si verifichino le ipotesi previste tale Indicatore ha una valenza meramente orientativa;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Per i PIP: evidenziare che i costi sono diminuiti della maggiorazione della prestazione derivante dai
bonus periodici o a scadenza, ove previsti.
Illustrare, in un apposito grafico di tipo box e con riferimento a ciascun comparto [fondo interno/OICR/gestione
separata]:
l’ISC del comparto [fondo interno/OICR/gestione separata] medesimo;
gli ISC medi dei comparti [fondo interno/OICR/gestione separata] relativi ai fondi pensione
negoziali/preesistenti, ai fondi pensione aperti e ai PIP complessivamente considerati e appartenenti
alla stessa categoria di investimento del comparto [fondo interno/OICR/gestione separata] oggetto del
box;
l’ISC minimo e massimo dei comparti relativi ai fondi pensione negoziali/preesistenti, ai fondi pensione
aperti e ai PIP complessivamente considerati e appartenenti alla stessa categoria di investimento del
comparto [fondo interno/OICR/gestione separata] oggetto del box.
Gli ISC da prendere in considerazione per il grafico sono quelli riferiti a un periodo di permanenza di 10 anni.
Spiegare sinteticamente il significato del grafico e indicare che i valori degli ISC medi di settore sono rilevati
dalla COVIP con riferimento alla fine di ciascun anno solare.
Inserire un ‘RIMANDO’ al ‘Comparatore dei costi delle forme pensionistiche complementari’, rappresentando
che è disponibile sul sito web della COVIP; utilizzare l’Icona ‘RIMANDO ESTERNO’.
Paragrafo ‘I costi nella fase di erogazione’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I costi nella fase di erogazione’; in evidenza grafica].
Illustrare sinteticamente i costi applicati nella fase di erogazione della prestazione previdenziale [caricamenti
per spese di pagamento rendita, costi trattenuti sulla misura annua di rivalutazione, …], indicandone le modalità
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
23
di prelievo.
Inserire un ‘RIMANDO’ al ‘Documento sulle rendite’, rappresentando che è disponibile sul sito web della
forma pensionistica complementare; utilizzare l’Icona ‘RIMANDO ESTERNO’.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
24
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti:
Scheda ‘I destinatari e i contributi’
Inserire la denominazione della scheda [‘I destinatari e i contributi’; in evidenza grafica] e indicare la data dalla
quale sono in vigore le informazioni riportate.
Indicare la fonte istitutiva del fondo.
Nel caso di adesione contrattuale indicare le fonti istitutive ovvero le disposizioni normative che hanno
introdotto il versamento del contributo che genera l’adesione.
Indicare le categorie di soggetti cui il fondo è rivolto.
Riportare le misure di contribuzione fissate dalle fonti istitutive, la decorrenza e la periodicità dei versamenti,
anche con riferimento ai contributi contrattuali nel caso in cui siano previsti.
Precisare, inoltre, ove previsto dai contratti/accordi collettivi di riferimento, la quota parte di TFR da destinare
al fondo.
Nel caso di fondi pensione territoriali indicare che i contributi che affluiscono al fondo ai sensi dell’art.
1, comma 171, primo periodo, della Legge 27 dicembre 2017, n. 2015 (cosiddetti ‘contributi
aggiuntivi’) si aggiungono, salvo diversa scelta dell’aderente, al versamento dei contributi ordinari già
in essere.
Indicare che l’aderente può determinare la contribuzione a proprio carico anche in misura maggiore rispetto a
quella minima determinata dalle fonti istitutive medesime, riportando le modalità eventualmente previste.
Nel caso in cui sia consentita l’adesione di familiari fiscalmente a carico degli aderenti, indicare la facoltà, per
tali soggetti, di fissare liberamente la misura della contribuzione e riportare le modalità di versamento.
In caso di presenza di più contratti/accordi collettivi/regolamenti aziendali che dispongono l’adesione al fondo,
le informazioni inerenti ciascun contratto/accordo collettivo/regolamento aziendale possono essere contenute
in un unico Allegato o, alternativamente, in appositi Allegati, ognuno chiaramente riferito al singolo
contratto/accordo collettivo/regolamento aziendale e recante le informazioni di pertinenza dello stesso.
Inserire un ‘RIMANDO’ alla Scheda ‘Le informazioni sui soggetti coinvolti’, ricordando che al suo interno
sono contenute le informazioni sulle fonti istitutive; utilizzare l’icona ‘RIMANDO INTERNO’.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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Parte II ‘Le informazioni integrative’
Scheda ‘Le opzioni di investimento’
Inserire la denominazione della scheda [‘Le opzioni di investimento’; in evidenza grafica] e indicare la data
dalla quale sono in vigore le informazioni riportate.
Paragrafo ‘Che cosa si investe’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Che cosa si investe’; in evidenza grafica].
Indicare come avviene il finanziamento della forma pensionistica complementare.
Per le forme rivolte a lavoratori dipendenti, indicare che il finanziamento può avvenire mediante conferimento
dei flussi di TFR in maturazione o quota parte degli stessi ove previsto dai contratti/accordi
collettivi/regolamenti aziendali.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti rivolti a lavoratori dipendenti e per i fondi pensione aperti
che acquisiscono adesioni di lavoratori dipendenti su base collettiva: indicare che al finanziamento
concorre anche il datore di lavoro con un versamento a proprio carico se l’aderente versa al fondo un
contributo almeno pari a quello minimo fissato dai contratti/accordi collettivi/regolamenti aziendali.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: inserire un ‘RIMANDO’ alla Scheda ‘I destinatari e i
contributi’, ricordando che al suo interno sono contenute le informazioni sulla misura della
contribuzione; utilizzare l’icona ‘RIMANDO INTERNO’.
Indicare che se l’aderente ritiene utile incrementare l’importo della sua pensione complementare, può versare
contributi ulteriori rispetto a quello previsto.
Paragrafo ‘Dove e come si investe’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Dove e come si investe’; in evidenza grafica].
Indicare che le somme versate nel comparto scelto sono investite, al netto degli oneri trattenuti al momento del
versamento, sulla base della politica di investimento definita per ciascun comparto del fondo. Indicare altresì
che gli investimenti producono nel tempo un rendimento variabile in funzione degli andamenti dei mercati e
delle scelte di gestione.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: avvertire che la gestione è affidata a intermediari
specializzati, sulla base di specifiche convenzioni di gestione stipulate a seguito di un processo di
selezione svolto secondo regole appositamente dettate dalla COVIP. Evidenziare che i gestori sono
tenuti ad operare sulla base delle linee guida di investimento fissate dall’organo di amministrazione del
fondo.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti e per i fondi pensione aperti: indicare che le risorse sono
depositate presso un depositario.
Paragrafo ‘I rendimenti e i rischi dell’investimento’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I rendimenti e i rischi dell’investimento’; in evidenza grafica].
Riportare le seguenti indicazioni:
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
26
“L’investimento delle somme versate è soggetto a rischi finanziari. Il termine ‘rischio’ è qui utilizzato
per esprimere la variabilità del rendimento dell’investimento in un determinato periodo di tempo.
Il rischio connesso all’investimento dei contributi, alto o basso che sia, è a tuo carico.”
Ove previste, precisare, da un lato, che le garanzie di risultato limitano i rischi assunti dall’aderente e, dall’altro,
che i rendimenti risentono del maggior costo dovuto alla garanzia.
Riportare le ulteriori seguenti indicazioni:
“Il rendimento che puoi attenderti dall’investimento è strettamente legato al livello di rischio che decidi
di assumere e al periodo di partecipazione. Se scegli un’opzione di investimento azionaria puoi
aspettarti rendimenti potenzialmente elevati nel lungo periodo, ma anche ampie oscillazioni del valore
dell’investimento nei singoli anni.
Se scegli invece un’opzione di investimento obbligazionaria puoi aspettarti una variabilità limitata nei
singoli anni, ma anche rendimenti più contenuti nel lungo periodo.
Tieni presente tuttavia che anche i comparti più prudenti non garantiscono un investimento privo di
rischi.
I comparti più rischiosi possono rappresentare un’opportunità interessante per i più giovani mentre non
sono, in genere, consigliate a chi è prossimo al pensionamento.”
Paragrafo ‘La scelta del comparto’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘La scelta del comparto’; in evidenza grafica].
Indicare il numero dei comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate] in cui possono essere investiti i
contributi netti versati e rimandare ai contenuti della presente scheda per approfondire le caratteristiche di
investimento degli stessi.
Ove prevista, evidenziare la facoltà per l’aderente di ripartire la propria posizione individuale maturata e/o il
flusso contributivo tra più comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate].
Riportare le seguenti indicazioni:
“Nella scelta del comparto o dei comparti ai quali destinare la tua contribuzione, tieni in considerazione
il livello di rischio che sei disposto a sopportare. Oltre alla tua propensione al rischio, valuta anche altri
fattori, quali:
l’orizzonte temporale che ti separa dal pensionamento;
il tuo patrimonio, come è investito e quello che ragionevolmente ti aspetti di avere al momento del
pensionamento;
i flussi di reddito che ti aspetti per il futuro e la loro variabilità.
Nella scelta di investimento tieni anche conto dei costi: i comparti applicano infatti commissioni di
gestione differenziate.”
Indicare che la scelta di allocazione della posizione individuale e/o dei flussi contributivi può essere variata nel
tempo (‘riallocazione’) e che tale scelta può riguardare sia la posizione individuale maturata sia i flussi
contributivi futuri.
Evidenziare che tra ciascuna riallocazione e la precedente deve tuttavia trascorrere un periodo non inferiore a
12 mesi.
Evidenziare l’importanza di monitorare nel tempo la scelta di allocazione in considerazione del mutamento dei
fattori che hanno contribuito a determinarla. Riportare che, a tal fine, la forma pensionistica/società sottoporrà
periodicamente il ‘Questionario di autovalutazione’, utilizzato in fase di adesione, per aiutare l’aderente a
verificare se la scelta iniziale è ancora valida.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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Paragrafo ‘Fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario (ESG)’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario (ESG)’;
in evidenza grafica].
Nel caso in cui le decisioni di investimento promuovano tra le altre, caratteristiche ambientali, climatiche,
sociali e di governo societario nella strategia di investimento, riportare le modalità con cui tali caratteristiche
sono rispettate, con particolare riferimento alla metodologia utilizzata per la promozione di tali caratteristiche
e al monitoraggio degli strumenti finanziari acquistati. Riportare, inoltre, le modalità con cui sono valutate le
buone pratiche di governo societario in relazione agli emittenti in cui si investe.
Nel caso in cui le decisioni di investimento abbiano come obiettivo investimenti sostenibili, che tengono conto
dei fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario, descrivere la strategia di investimento adottata
nel medio-lungo periodo integrando l’analisi finanziaria con quella extra-finanziaria. Esplicitare, in particolare:
gli obiettivi che qualificano la politica di investimento come sostenibile;
i criteri di selezione degli strumenti finanziari adottati in funzione degli obiettivi indicati;
le modalità con cui gli investimenti selezionati contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi
perseguiti;
le modalità adottate e gli obiettivi che si intende perseguire nell’esercizio dei diritti di voto connessi
agli strumenti finanziari detenuti;
i codici e i principi di investimento sostenibile, promossi da soggetti specializzati, a cui il fondo ha
aderito.
Nel caso in cui le decisioni di investimento non prendono in considerazione o non hanno come obiettivo di
investimento i fattori ESG darne informativa.
Paragrafo ‘Glossario dei termini tecnici o stranieri utilizzati’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Glossario dei termini tecnici o stranieri utilizzati’; in evidenza
grafica].
Riportare i principali termini tecnici o stranieri utilizzati e illustrarne brevemente il significato.
Paragrafo ‘Dove trovare ulteriori informazioni’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Dove trovare ulteriori informazioni’; in evidenza grafica].
Riportare le seguenti indicazioni:
“Ti potrebbero inoltre interessare i seguenti documenti:
il Documento sulla politica di investimento;
il [Bilancio/Rendiconto] (e le relative relazioni);
gli altri documenti la cui redazione è prevista dalla regolamentazione.”
Inserire un ‘RIMANDO’ all’area pubblica del sito web della forma pensionistica, specificando che i suddetti
documenti possono essere acquisiti accedendo alla stessa; indicare che è inoltre disponibile sul sito web della
COVIP la ‘Guida introduttiva alla previdenza complementare’; utilizzare l’Icona ‘RIMANDO ESTERNO’.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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Paragrafo ‘I comparti. Caratteristiche’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I comparti. Caratteristiche’; in evidenza grafica].
Per ciascun comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] sono redatti sottoparagrafi distinti,
contrassegnati dalla relativa denominazione [in evidenza grafica], ciascuno contenente le seguenti
informazioni:
categoria del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata],
[la categoria è individuata come indicato nel Paragrafo ‘Le opzioni di investimento’, della Scheda ‘Le
informazioni chiave per l’aderente’];
finalità della gestione in relazione ai potenziali aderenti;
presenza o meno di una garanzia. Ove siano previste garanzie di risultato illustrarne le caratteristiche.
Per quanto riguarda il comparto destinato ad acquisire i flussi di TFR conferiti tacitamente indicare in
particolare se, oltre a quanto richiesto dalla legge, è prevista la garanzia di un tasso di rendimento
minimo e esplicitare l’orizzonte temporale e/o gli eventi (pensionamento, premorienza, riscatto per
invalidità o per inoccupazione superiore a 48 mesi) al verificarsi dei quali opera la garanzia;
per i fondi pensione negoziali/preesistenti: indicare, in forma di ‘AVVERTENZA’, che nel caso
in cui mutamenti del contesto economico e finanziario comportino condizioni contrattuali
differenti, il fondo si impegna a descrivere agli aderenti interessati gli effetti conseguenti, con
riferimento alla posizione individuale maturata e ai futuri versamenti; utilizzare l’icona
‘AVVERTENZA’;
per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare, in forma di ‘AVVERTENZA’, che mutamenti del
contesto economico e finanziario possono comportare variazioni nelle caratteristiche della
garanzia. Specificare che, in caso di introduzione di condizioni di minor favore, gli aderenti hanno
il diritto di trasferire la propria posizione e indicare l’impegno della società a descrivere agli
aderenti interessati gli effetti conseguenti, con riferimento alla posizione individuale maturata e ai
futuri versamenti; utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’;
altre indicazioni, caratterizzanti dei comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate];
[come indicato nel Paragrafo ‘Le opzioni di investimento’, della Scheda ‘Le informazioni chiave per
l’aderente’];
orizzonte temporale di investimento consigliato,
[l’orizzonte temporale è individuato come indicato nella Paragrafo ‘I Comparti della forma
pensionistica’, della Scheda ‘Le informazioni chiave per l’aderente’];
politica di investimento: descrivere sinteticamente la politica di investimento, anche con riferimento
alla ripartizione strategica delle attività in relazione alle caratteristiche del comparto [fondo
interno/OICR/gestione interna separata], alle categorie di strumenti finanziari ed eventuali limiti, stile
di gestione, scelte in materia di limitazione dei rischi ecc., fornendo le indicazioni in modo da
caratterizzare stabilmente il comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] in una
prospettiva di lungo periodo, coerentemente con la finalità previdenziale dell’investimento. La
descrizione è redatta in modo tale da consentire all’aderente di individuare chiaramente le peculiarità
di rischio/rendimento proprie di ciascuno dei comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate];
fattori ESG: indicare se la politica di investimento del comparto tiene conto dei fattori ambientali,
climatici, sociali e di governo societario (fattori ESG). In caso positivo specificare sinteticamente la
strategia seguita;
per i PIP con prestazioni collegate a gestioni interne separate: evidenziare il collegamento della
politica di gestione con i criteri contabili utilizzati per determinare il rendimento della gestione;
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
29
parametro di riferimento [benchmark/obiettivo di rendimento/misura di rischio]: indicare il benchmark,
riportando gli indicatori che lo compongono e il peso di ciascun indicatore sul totale. Nel caso in cui
come parametro di riferimento venga utilizzato esclusivamente un obiettivo di rendimento, indicare il
livello previsto e il periodo di riferimento. Nel caso in cui venga utilizzata come parametro di
riferimento una misura di rischio chiarire le modalità di calcolo della stessa anche attraverso
esemplificazioni.
Nei casi in cui le decisioni di investimento promuovano, ovvero abbiano come obiettivo di
investimento, i fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario, indicare in che misura il
parametro di riferimento utilizzato è coerente con gli obiettivi e con le caratteristiche della strategia di
investimento adottata.
Qualora il benchmark non costituisca un parametro significativo per lo stile gestionale adottato,
riportare l’indicatore di rendimento della gestione ovvero, in mancanza, esplicitare una misura di
rischio coerente con l’orizzonte temporale di riferimento;
per i PIP con prestazioni collegate a gestioni interne separate: fare riferimento al tasso medio di
rendimento dei titoli di Stato e delle obbligazioni.
Nel caso in cui sia adottata una politica di investimento atta a minimizzare, attraverso l’utilizzo di particolari
tecniche di gestione, la probabilità di perdita del capitale investito (cosiddetta gestione ‘protetta’), descrivere le
modalità gestionali adottate per la protezione, rappresentando, preferibilmente in forma tabellare, gli scenari
probabilistici del rendimento atteso nell’orizzonte temporale di riferimento, anche attraverso simulazioni
numeriche. In tal caso, e qualora non sia prevista esplicitamente anche una garanzia di risultato, riportare, in
forma di ‘AVVERTENZA’, che la protezione del capitale non costituisce garanzia di rendimento o restituzione
del capitale investito; utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Paragrafo ‘I comparti. Andamento passato’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I comparti. Andamento passato’; in evidenza grafica].
Per ciascun comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] sono redatti sottoparagrafi distinti,
contrassegnati dalla relativa denominazione [in evidenza grafica], ciascuno contenente le informazioni qui di
seguito indicate.
Le informazioni generali sulla gestione possono essere riportate in apertura del presente paragrafo, prima delle
informazioni proprie di ciascun comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata].
I dati storici di rischio/rendimento sono aggiornati entro il 31 marzo di ciascun anno, con riferimento alla fine
dell’anno solare precedente.
I fondi pensione preesistenti, il cui modello gestionale prevede una gestione di tipo assicurativo, provvedono
all’adempimento di cui sopra entro un mese dall’approvazione del bilancio consuntivo da parte dei competenti
organi e, comunque, non oltre il termine del 30 giugno.
Per le combinazioni predefinite di comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate], i paragrafi riportano
esclusivamente le informazioni indicate nel sottoparagrafo ‘Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento’
e i dati di rischio/rendimento tengono conto della composizione delle stesse.
Riportare la denominazione del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] ovvero combinazione
predefinita la data di avvio dell’operatività e il valore del patrimonio netto di fine periodo risultante dai
documenti contabili.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: è da intendersi quale data di avvio del comparto la data di
primo conferimento delle risorse della stessa al/i gestore/i finanziario/i.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: indicare i soggetti incaricati della gestione delle risorse.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare che alla gestione delle risorse provvede il soggetto
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
30
istitutore.
Informazioni sulla gestione delle risorse
Inserire la denominazione del sottoparagrafo [‘Informazioni sulla gestione delle risorse’; in evidenza grafica].
Indicare, preferibilmente in forma tabellare, le principali tipologie di strumenti finanziari in cui sono investite
le risorse e la relativa valuta di denominazione. Riportare le principali aree geografiche/mercati di riferimento
degli investimenti, nonché le principali categorie di emittenti [specificando se trattasi di emittenti governativi,
sopranazionali, societari, cosiddetti ‘corporate’, altro] e/o settori industriali, ove rilevanti.
Riportare la rilevanza, sul totale del patrimonio, di eventuali investimenti in quote/azioni di OICR, specificando
se e in quale misura sono stati acquisiti OICR istituiti o gestiti dal soggetto gestore del comparto [fondo
interno/OICR/gestione interna separata] o da società appartenenti al medesimo gruppo dello stesso.
Descrivere, ove rilevanti, gli investimenti effettuati in titoli emessi da società a bassa capitalizzazione, in titoli
cosiddetti ‘strutturati’ e in strumenti finanziari di emittenti dei cosiddetti ‘Paesi emergenti’, nonché gli eventuali
altri elementi di rischio presenti in portafoglio.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: riportare informazioni relative agli eventuali investimenti
diretti effettuati.
Riportare la durata media finanziaria (‘duration’) del portafoglio alla fine dell’anno.
Descrivere, ove rilevanti, le operazioni in strumenti finanziari derivati effettuate, nonché l’incidenza del loro
utilizzo sul profilo di rischio.
Nel caso in cui le decisioni di investimento promuovano, ovvero prendano in considerazione, i fattori
ambientali, climatici, sociali e di governo societario, indicare i criteri di investimento adottati per selezionare
gli strumenti finanziari in portafoglio e le eventuali iniziative, anche di azionariato attivo, poste in essere per la
promozione delle caratteristiche, o per il raggiungimento degli obiettivi di investimento sostenibile.
Fornire una breve descrizione dello stile gestionale adottato, evidenziando la relazione esistente tra il parametro
di riferimento prescelto e gli obiettivi di investimento.
Fornire altresì informazioni sul tasso di movimentazione annuale del portafoglio (‘turnover’), in conformità ai
criteri definiti nella ‘Nota metodologica per il calcolo dell’indicatore di turnover di portafoglio’, di cui alle
presenti Istruzioni.
Nella spiegazione sintetica dell’indicatore andrà precisato, a titolo esemplificativo, che un livello di turnover di
0,1 significa che il 10 per cento del portafoglio è stato, durante l’anno, sostituito con nuovi investimenti e che
un livello pari a 1 significa che tutto il patrimonio è stato, durante l’anno, oggetto di disinvestimento e
reinvestimento. Se il livello dell’indicatore è influenzato dalla necessità di sostituire investimenti obbligazionari
in scadenza si potrà segnalare che:
“Una parte del livello dell’indicatore pari a … (es. 0,30) è derivato dal reinvestimento di titoli
obbligazionari in scadenza”.
Quest’ultima informazione dovrà essere comunque coerente con il dato di ‘duration’ indicato.
Andrà inoltre precisato che:
“A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione
con conseguente riduzione dei rendimenti netti”.
In presenza di movimentazione di portafoglio effettuata tramite strumenti derivati andrà esplicitato che:
“Il suddetto indicatore non tiene conto dell’operatività in derivati effettuata durante l’esercizio”.
I fondi pensione preesistenti: ai fini del calcolo del turnover, devono essere considerati inclusi gli
investimenti in polizze assicurative (Rami vita I, III e V), equiparando le sottoscrizioni di polizze ad
‘acquisti’ e i riscatti a ‘vendite’; deve essere esclusa, invece, la quota di patrimonio investita
direttamente in immobili; i fondi pensione che non procedono alla valorizzazione del patrimonio con
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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periodicità mensile devono effettuare il calcolo del turnover prendendo a riferimento i patrimoni di fine
anno.
Riportare inoltre informazioni sulle variazioni relative allo stile di gestione adottato eventualmente previste a
breve termine.
Illustrare le tecniche adottate per la gestione dei rischi, indicando i metodi utilizzati per la individuazione, la
misurazione e il controllo degli stessi, in coerenza con la finalità previdenziale della gestione.
Descrivere l’eventuale scelta di affidare la gestione di una parte del patrimonio tramite mandati che prevedano
una garanzia di risultato.
Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento
Inserire la denominazione del sottoparagrafo [‘Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento’; in evidenza
grafica].
Illustrare con un grafico a barre il rendimento annuo del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna
separata] nel corso degli ultimi 10 anni solari. Nel caso di pluralità di comparti [fondi interni/OICR/gestioni
interne separate] i grafici vengono redatti utilizzando la medesima scala di valori.
Riportare, in forma tabellare, il rendimento medio composto del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna
separata], su base annua, nel corso degli ultimi 3, 5 e 10 anni solari.
Indicare, in forma di ‘AVVERTENZA’, che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli
futuri e che occorre valutarli prendendo a riferimento orizzonti temporali ampi; utilizzare l’icona
‘AVVERTENZA’.
I rendimenti vanno riportati al netto dei costi e della fiscalità.
Per i PIP: i rendimenti sono rappresentati al netto della fiscalità sulla base della metodologia definita
dalla COVIP.
Specificare che i dati di rendimento non prendono in considerazione i costi gravanti direttamente sull’aderente.
Se previsto, inserire i dati relativi al benchmark, sia nel grafico a barre sia nella rappresentazione dei rendimenti
a 3, 5 e 10 anni. Al fine di consentire un confronto corretto, evidenziare che la performance riflette oneri gravanti
sul patrimonio del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] e non contabilizzati
nell’andamento del benchmark. Detto benchmark è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti sulla base della
metodologia definita dalla COVIP, dandone opportuna evidenza.
Nel caso in cui, in alternativa al benchmark, sia stato specificato un indicatore di rendimento, riportare nel
grafico tale indicatore.
Nel caso in cui, in assenza di un benchmark e di un indicatore di rendimento, sia stata specificata una diversa
misura di rischio, il confronto è effettuato tra tale misura ex ante e quella corrispondente calcolata ex post con
riferimento ai rendimenti.
Nel caso in cui il comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] sia operativo da meno di 10 anni, i
dati sono riportati per tale minore periodo.
Il benchmark andrà sempre rappresentato per l’intero periodo richiesto.
Qualora vi siano state modifiche della politica di investimento, nel grafico è data evidenza di dette modifiche e
di quelle apportate al benchmark, precisandone la data.
Con riferimento agli stessi periodi di tempo sopra indicati riportare il confronto tra la misura della volatilità
effettiva del rendimento e quella del benchmark.
Con riferimento ai PIP, nelle rappresentazioni dei dati di rischio/rendimento sopra indicati relativi alle gestioni
interne separate il confronto prende in considerazione il tasso annuo di rendimento netto effettivamente
retrocesso agli aderenti e, in luogo del benchmark, il tasso di rendimento medio dei titoli di Stato e delle
obbligazioni, entrambi considerati al netto della fiscalità.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
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Per i fondi pensione aperti e per i PIP con prestazioni collegate a fondi interni/OICR: in caso di
emissione di distinte classi di quote, riportare le informazioni distintamente per ciascuna classe di quote
emessa.
Total expenses ratio (TER): costi e spese effettivi
Inserire la denominazione del sottoparagrafo [‘Total expenses ratio (TER): costi e spese effettivi’; in evidenza
grafica].
Riportare il rapporto percentuale, riferito a ciascun anno solare dell’ultimo triennio, fra il totale degli oneri posti
a carico del patrimonio del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata(1)] e il patrimonio dello
stesso alla fine di ciascun periodo.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: integrare l’informazione mediante indicazione di tutti i costi
riportati nella Scheda ‘I costi’, Paragrafo ‘I costi nella fase di accumulo’ che, non incidendo sul
patrimonio del fondo, gravano direttamente sull’aderente. Tali oneri, di cui viene fornita una evidenza
separata, sono espressi in percentuale del patrimonio del comparto [fondo interno/OICR/gestione
interna separata] di riferimento. Nel caso in cui agli aderenti sia consentito ripartire il flusso contributivo
su più comparti [fondi interni/OICR/gestioni interne separate], l’imputazione avviene secondo criteri
di proporzionalità.
Chiarire che nel calcolo del TER non si tiene conto degli oneri di negoziazione né degli oneri fiscali sostenuti.
Per la rappresentazione utilizzare i seguenti schemi:
Per i comparti dei fondi pensione aperti e per i fondi interni/OICR dei PIP
Anno t Anno t-1 Anno t-2
Oneri di gestione finanziaria % % %
di cui per commissioni di gestione finanziaria % % %
di cui per commissioni di incentivo % % %
Altri oneri gravanti sul patrimonio % % %
TOTALE 1 % % %
Oneri direttamente a carico degli aderenti % % %
TOTALE 2 % % %
(1) Per le gestioni interne separate, nel calcolo del TER il termine ‘patrimonio’ va opportunamente interpretato come
riferito alle riserve matematiche di pertinenza delle stesse.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
33
Per le gestioni interne separate dei PIP
Anno t Anno t-1 Anno t-2
Oneri di gestione finanziaria: per rendimento non retrocesso
agli aderenti % % %
Altri oneri gravanti sul patrimonio % % %
TOTALE 1 % % %
Oneri direttamente a carico degli aderenti % % %
TOTALE 2 % % %
Per i comparti dei fondi pensione negoziali/preesistenti
Anno t Anno t-1 Anno t-2
Oneri di gestione finanziaria % % %
di cui per commissioni di gestione finanziaria % % %
di cui per commissioni di incentivo % % %
di cui per compensi depositario % % %
Oneri di gestione amministrativa % % %
di cui per spese generali e amministrative % % %
di cui per oneri per servizi amm.vi acquistati da terzi % % %
di cui per altri oneri amministrativi
(se del caso specificare le voci più rilevanti) % % %
TOTALE % % %
Indicare, in forma di ‘AVVERTENZA’, che il TER esprime un dato medio del comparto [fondo
interno/OICR/gestione interna separata] e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione
individuale del singolo aderente; utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: riportare i criteri e le modalità secondo cui sono state
ripartite tra i lavoratori associati le eventuali differenze fra le spese gravanti sugli aderenti e i costi
effettivamente sostenuti dal fondo nell’anno.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
34
Scheda ‘Le informazioni sui soggetti coinvolti’
Inserire la denominazione della scheda [‘Le informazioni sui soggetti coinvolti’; in evidenza grafica] e indicare
la data dalla quale sono in vigore le informazioni riportate.
per i fondi pensione negoziali/preesistenti:
Paragrafo ‘Le fonti istitutive’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Le fonti istitutive’; in evidenza grafica].
Riportare l’indicazione delle fonti istitutive del fondo.
Nel caso di forme pensionistiche complementari che risultino da operazioni di fusione, scissione, cessione di
rami d’azienda o simili, riguardanti la forma pensionistica complementare o il soggetto istitutore, indicare
sinteticamente le caratteristiche dell’operazione e i soggetti interessati.
per i fondi pensione aperti e per i PIP:
Paragrafo ‘Il soggetto istitutore/gestore’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Il soggetto istitutore/gestore’; in evidenza grafica].
Riportare le seguenti informazioni:
denominazione, forma giuridica, tipologia e gruppo di appartenenza;
sede sociale e sede amministrativa principale, se diversa;
estremi del provvedimento di autorizzazione della competente Autorità di vigilanza e il numero di
iscrizione nel relativo Albo;
presentazione delle attività esercitate e sintesi delle attività effettivamente svolte;
capitale sociale sottoscritto e versato; azionisti che, secondo le informazioni a disposizione della
società, detengono una percentuale del capitale superiore al 5%; persone fisiche o giuridiche che,
direttamente o indirettamente, singolarmente o congiuntamente, esercitano o possono esercitare un
controllo sulla società.
Nel caso di forme pensionistiche complementari che risultino da operazioni di fusione, scissione, cessione di
rami d’azienda o simili, riguardanti la forma pensionistica complementare o il soggetto istitutore, indicare
sinteticamente le caratteristiche dell’operazione e i soggetti interessati.
Riportare, inoltre, le seguenti ulteriori informazioni:
generalità e carica ricoperta con relativa scadenza dei componenti l’organo amministrativo;
generalità e scadenza dalla carica dei componenti l’organo di controllo.
Paragrafo ‘Gli organi’ [per i fondi pensione negoziali/preesistenti]
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Gli organi’; in evidenza grafica].
Riportare le seguenti informazioni:
per i fondi pensione negoziali/preesistenti:
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
35
generalità, carica ricoperta con relativa scadenza, attribuzione dell’incarico (elezione dei
lavoratori/pensionati, designazione dei datori di lavoro) dei componenti dell’organo di
amministrazione;
generalità, carica ricoperta con relativa scadenza, attribuzione dell’incarico (elezione dei
lavoratori/pensionati, designazione dei datori di lavoro) dei componenti dell’organo di controllo;
generalità del direttore generale e eventuale data di scadenza.
Paragrafo ‘Il Responsabile’ [per i fondi pensione aperti e per i PIP]
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Il Responsabile’; in evidenza grafica].
Riportare le generalità del responsabile del fondo e eventuale data di scadenza dalla carica.
Paragrafo ‘La gestione amministrativa’ [eventuale]
Inserire la denominazione del paragrafo [‘La gestione amministrativa’; in evidenza grafica].
Indicare denominazione e forma giuridica, sede legale e amministrativa principale, se diversa, del soggetto
incaricato della gestione amministrativa.
Paragrafo ‘Il depositario’ [per i fondi pensione negoziali/preesistenti e per i fondi pensione aperti]
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Il depositario’].
Indicare denominazione e forma giuridica; sede legale e amministrativa principale, se diversa, nonché sede
presso cui sono espletate le funzioni di depositario.
Paragrafo ‘I gestori delle risorse’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I gestori delle risorse’; in evidenza grafica].
Indicare denominazione e forma giuridica, sede legale e amministrativa principale, se diversa, dei soggetti
incaricati della gestione delle risorse finanziarie.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare che alla gestione provvede il soggetto istitutore. Nel
caso in cui per la prestazione di garanzie di restituzione del capitale o di rendimento minimo siano state
stipulate apposite convenzioni con soggetti terzi, indicare denominazione e forma giuridica, sede legale
e amministrativa principale, se diversa, del soggetto contraente.
Indicare denominazione e forma giuridica, sede legale e amministrativa principale, se diversa, dei soggetti cui
sono state conferite deleghe di gestione.
Paragrafo ‘L’erogazione delle rendite’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘L’erogazione delle rendite’; in evidenza grafica].
Indicare denominazione e forma giuridica, sede legale e amministrativa principale, se diversa, della impresa di
assicurazione incaricata dell’erogazione delle rendite.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
36
Per i fondi pensione negoziali autorizzati alla erogazione diretta delle rendite: indicare la data di
autorizzazione all’esercizio di tale attività; indicare inoltre i soggetti incaricati della gestione finanziaria
degli attivi di copertura, le caratteristiche delle convenzioni stipulate e la relativa scadenza nonché il
soggetto con cui è stata stipulata la convenzione assicurativa contro il rischio di sopravvivenza in
relazione alla speranza di vita oltre la media.
Paragrafo ‘Le altre convenzioni assicurative’ [eventuale]
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Le altre convenzioni assicurative’; in evidenza grafica].
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti e per i fondi pensione aperti: indicare denominazione e forma
giuridica; sede legale e amministrativa principale, se diversa, delle imprese di assicurazione con cui
sono state stipulate le convenzioni per le coperture accessorie per invalidità e premorienza [eventuale,
nonché per non autosufficienza].
Paragrafo ‘La revisione legale dei conti’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘La revisione legale dei conti’; in evidenza grafica].
Indicare denominazione e forma giuridica del soggetto incaricato della revisione del bilancio/rendiconto;
estremi della deliberazione di conferimento dell’incarico e durata dello stesso.
Paragrafo ‘La raccolta delle adesioni’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘La raccolta delle adesioni’; in evidenza grafica].
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: indicare i luoghi in cui avviene la raccolta delle adesioni.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare denominazione e forma giuridica, sede legale e
amministrativa principale, se diversa, dei soggetti che procedono al collocamento. È consentito il rinvio
ad apposito foglio allegato.
In caso di raccolta delle adesioni mediante sito web, riportare il relativo indirizzo.
Paragrafo ‘Dove trovare ulteriori informazioni’ [per i fondi pensione negoziali/preesistenti]
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Dove trovare ulteriori informazioni’; in evidenza grafica].
Riportare le seguenti indicazioni:
“Ti potrebbero inoltre interessare i seguenti documenti:
lo Statuto (Parte IV - profili organizzativi);
il Regolamento elettorale;
il Documento sul sistema di governo;
altri documenti la cui redazione è prevista dalla regolamentazione.”
Inserire un ‘RIMANDO’ all’area pubblica del sito web della forma pensionistica, specificando che i suddetti
documenti possono essere acquisiti accedendo alla stessa; indicare che è inoltre disponibile sul sito web della
COVIP la ‘Guida introduttiva alla previdenza complementare’; utilizzare l’Icona ‘RIMANDO ESTERNO’.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
37
Modulo di adesione
Indicare, in forma di ‘AVVERTENZA’, che l’adesione deve essere preceduta dalla consegna e presa visione
del documento ‘Informazioni chiave per l’aderente’.
Riportare la seguente indicazione:
“La Nota informativa, lo [Statuto/Regolamento/Regolamento e Condizioni generali di contratto] sono
disponibili sul sito web. Gli stessi verranno consegnati in formato cartaceo soltanto su espressa richiesta
dell’aderente.”
Riportare gli elementi utili alla instaurazione del rapporto contrattuale e ogni altro elemento ritenuto necessario
per corrispondere agli obblighi informativi nei confronti della COVIP.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare i mezzi di pagamento utilizzabili e i relativi giorni di
valuta.
Indicare se l’aderente è titolare o meno di una posizione presso altra forma pensionistica complementare e, in
caso affermativo, riportare gli elementi identificativi di detta forma, prevedere la consegna della Scheda ‘I costi’
della forma pensionistica alla quale risulta iscritto e dare evidenza dell’avvenuta presa visione da parte
dell’aderente.
Riportare indicazioni sulle modalità, e relativi termini, con le quali l’aderente può eventualmente esercitare il
diritto di recesso o di ripensamento sulla base della normativa applicabile.
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: indicare, in forma di ‘AVVERTENZA’, che l’aderente perde
la propria qualifica nei casi in cui la posizione individuale rimanga priva di consistenza per un anno.
Evidenziare che in tali casi il fondo comunica all’aderente, almeno 60 giorni prima del decorso
dell’anno, che provvederà alla cancellazione dello stesso dal libro degli aderenti, salvo che questi
effettui un versamento prima del decorso del suddetto termine.
Peri i fondi pensione aperti e i PIP: indicare, in forma di ‘AVVERTENZA’, che il versamento della
prima contribuzione deve essere effettuato entro sei mesi dall’adesione al fondo. Evidenziare che in
caso di inadempimento la società può risolvere il contratto comunicando all’aderente la propria volontà
di avvalersi della clausola risolutiva espressa, salvo che l’aderente non effettui un versamento entro 60
giorni dalla ricezione della comunicazione della società. Specificare inoltre che la società può avvalersi
della clausola risolutiva espressa anche nel caso in cui l’aderente interrompa il flusso contributivo con
conseguente azzeramento della posizione a seguito dell’applicazione delle spese annuali.
Indicare che l’aderente è responsabile della completezza e veridicità delle informazioni fornite, ivi compresa la
sussistenza dei requisiti di partecipazione eventualmente richiesti.
Riportare il seguente ‘Questionario di autovalutazione’:
Questionario di Autovalutazione
Il ‘Questionario di autovalutazione’ è uno strumento che aiuta l’aderente a verificare il proprio livello di
conoscenza in materia previdenziale e ad orientarsi tra le diverse opzioni di investimento.
CONOSCENZE IN MATERIA DI PREVIDENZA
1. Conoscenza dei fondi pensione
ne so poco
sono in grado di distinguere, per grandi linee, le differenze rispetto ad altre forme di investimento,
in particolare finanziario o assicurativo
ho una conoscenza dei diversi tipi di fondi pensione e delle principali tipologie di prestazioni
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
38
2. Conoscenza della possibilità di richiedere le somme versate al fondo pensione
non ne sono al corrente
so che le somme versate non sono liberamente disponibili
so che le somme sono disponibili soltanto al momento della maturazione dei requisiti per il
pensionamento o al verificarsi di alcuni eventi personali, di particolare rilevanza, individuati dalla
legge
3. A che età prevede di andare in pensione?
anni
4. Quanto prevede di percepire come pensione di base, rispetto al suo reddito da lavoro appena prima del
pensionamento (in percentuale)?
per cento
5. Ha confrontato tale previsione con quella a Lei resa disponibile dall’INPS tramite il suo sito web ovvero
a Lei recapitata a casa tramite la ‘busta arancione’ (cosiddetta ‘La mia pensione futura’)?
si
no
6. Ha verificato il paragrafo ‘Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione’, della Scheda
‘Presentazione’, della Parte I ‘Le informazioni chiave per l'aderente’, al fine di decidere quanto versare
al fondo pensione per ottenere una integrazione della Sua pensione di base, tenendo conto della Sua
situazione lavorativa?
si
no
in alternativa, per i soli fondi pensione preesistenti:
Ha un’idea di quanto versare al fondo pensione per ottenere una integrazione della Sua pensione di
base, tenendo conto della Sua situazione lavorativa?
si
no
CONGRUITÀ DELLA SCELTA PREVIDENZIALE
Per trarre indicazioni sulla congruità della opzione di investimento scelta è necessario rispondere integralmente alle
domande 7, 8 e 9
7. Capacità di risparmio personale (escluso il TFR)
Risparmio medio annuo fino a 3.000 Euro (punteggio 1)
Risparmio medio annuo oltre 3.000 e fino a 5.000 Euro (punteggio 2)
Risparmio medio annuo oltre 5.000 Euro (punteggio 3)
Non so/non rispondo (punteggio 1)
8. Fra quanti anni prevede di chiedere la prestazione pensionistica complementare?
2 anni (punteggio 1)
5 anni (punteggio 2)
7 anni (punteggio 3)
10 anni (punteggio 4)
20 anni (punteggio 5)
Oltre 20 anni (punteggio 6)
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
39
9. In che misura è disposto a tollerare le oscillazioni del valore della Sua posizione individuale?
Non sono disposto a tollerare oscillazioni del valore della posizione individuale accontentandomi
anche di rendimenti contenuti (punteggio 1)
Sono disposto a tollerare oscillazioni contenute del valore della posizione individuale, al fine di
conseguire rendimenti probabilmente maggiori (punteggio 2)
Sono disposto a tollerare oscillazioni anche elevate del valore della posizione individuale
nell’ottica di perseguire nel tempo la massimizzazione dei rendimenti (punteggio 3)
Riportare: ‘Punteggio ottenuto ’.
Specificare che il punteggio va riportato solo in caso di risposta alle domande 7, 8 e 9 e che costituisce un
ausilio nella scelta fra le diverse opzioni di investimento offerte dal fondo pensione, sulla base della griglia di
valutazione.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Punteggio fino a 4 Punteggio tra 5 e 7 Punteggio tra 8 e 12
Categoria del
comparto
Garantito
Obbligazionario puro
Obbligazionario misto
Obbligazionario misto
Bilanciato
Bilanciato
Azionario
Chiarire che la scelta di un percorso life-cycle (o comparto data target) è congrua rispetto a qualunque punteggio
ottenuto dal ‘Questionario di autovalutazione’ e che, in caso di adesione a più comparti, la verifica di congruità
sulla base del Questionario non risulta possibile ed è l’aderente a dover effettuare una propria valutazione circa
la categoria nella quale ricade la combinazione da lui scelta.
Prevedere le seguenti attestazioni inerenti la sottoscrizione del ‘Questionario di autovalutazione’:
una attestazione per il caso in cui il Questionario sia stato compilato in ogni sua parte, nella quale
l’aderente dichiara di aver valutato la congruità o meno della propria scelta sulla base del punteggio
ottenuto;
una attestazione per il caso in cui il Questionario non è stato compilato, oppure è stato compilato solo
in parte, nella quale l’aderente dichiara di essere consapevole che la mancata compilazione, parziale o
totale, della sezione relativa alla Congruità della scelta previdenziale non consente di utilizzare la griglia
di valutazione come ausilio per la scelta dell’opzione di investimento.
A seconda dei casi l’aderente provvederà alla sottoscrizione dell’una o dell’altra attestazione, indicando anche
il luogo e la data.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
40
Nota metodologica per il calcolo dell’indicatore sintetico dei costi
L’‘indicatore sintetico dei costi’ è volto a fornire una rappresentazione complessiva dei costi che gravano a
vario titolo nella fase di accumulo della prestazione previdenziale, esprimendo l’incidenza percentuale annua
dei costi sulla posizione individuale dell’aderente.
Il calcolo è effettuato facendo riferimento allo sviluppo nel tempo della posizione individuale di un aderente-
tipo che effettua un versamento contributivo annuo di 2.500 euro (versati in unica soluzione all’inizio di ogni
anno). I versamenti sono rivalutati ad un tasso di rendimento costante, fissato, in fase di prima applicazione,
nella misura del 4 per cento annuo. L’indicatore viene calcolato con riferimento a differenti ipotesi di
permanenza nella forma pensionistica complementare, in particolare 2 anni, 5 anni, 10 anni e 35 anni, ed è dato
dalla differenza tra:
a) il tasso interno di rendimento determinato sui flussi di cassa relativi a un piano di investimento, avente
le caratteristiche sopra descritte, per il quale, per ipotesi, non sono previsti oneri (di seguito indicato
come RT);
b) il tasso interno di rendimento determinato sui flussi di cassa relativi ad un piano di investimento
analogo, considerando i costi di adesione e gli altri costi previsti durante la fase di accumulo, ad
eccezione del prelievo fiscale (di seguito indicato come RN).
L’indicatore, di seguito definito CT, è pertanto calcolato come (RT- RN).
Nel calcolo di RN vengono quindi considerati tutte le spese e gli oneri gravanti, direttamente o indirettamente,
sull’aderente (con l’eccezione del prelievo fiscale), nel rispetto di quanto di seguito indicato.
Per quanto riguarda i costi relativi all’esercizio di prerogative individuali, viene considerato unicamente il costo
del trasferimento. Tale costo non è tuttavia incluso nel calcolo dell’indicatore relativo al 35esimo anno di
partecipazione, assunto quale anno di pensionamento.
Tra gli oneri indirettamente a carico dell’aderente vengono ricompresi anche, sotto forma di stima, eventuali
oneri gravanti sul patrimonio della forma pensionistica ma che risultino determinabili soltanto a consuntivo.
Nell’effettuare la stima si tiene conto dei dati a consuntivo riportati nei conti economici relativi agli esercizi
precedenti e dei fattori che inducano a prevedere una diversa incidenza delle spese amministrative per il futuro.
Restano in ogni caso esclusi i costi relativi a eventuali commissioni di incentivo e a commissioni di
negoziazione, nonché, più in generale, quelli che presentano carattere di eccezionalità o sono comunque
collegati a eventi o situazioni non prevedibili a priori (ad esempio, le spese legali e giudiziarie).
Con riferimento ai prodotti PIP, nel caso in cui siano garantite maggiorazioni delle prestazioni alla scadenza
del contratto (bonus a scadenza) o a ricorrenze prestabilite (bonus periodici), tali bonus vengono considerati nel
calcolo come maggiorazione della prestazione e determineranno pertanto una diminuzione dei costi fino a quel
momento sostenuti.
Qualora l’adesione alla forma pensionistica preveda il pagamento di premi per coperture di puro rischio ad
adesione obbligatoria (anche se riferiti a prestazioni accessorie) ovvero per garanzie di risultato, anche tali
componenti sono considerate nel calcolo del tasso di rendimento RN.
In questo caso è necessario calcolare anche il tasso interno di rendimento RL derivante dai flussi di cassa relativi
all’investimento che considera solo queste componenti e non anche gli altri costi sostenuti all’atto dell’adesione
o durante la fase di accumulo, al fine di presentare una scomposizione dell’indicatore in:
una prima parte, di seguito CA, relativa alle coperture di puro rischio e garanzie di risultato, calcolata
come differenza tra il tasso di rendimento RT e il tasso di rendimento RL;
una seconda parte, di seguito CG, relativa più strettamente agli oneri di amministrazione e gestione,
calcolata come differenza tra il tasso di rendimento RL e il tasso di rendimento RN.
Con riferimento alla parte definita come CA viene inoltre presentata un’ulteriore scomposizione per singole
coperture assicurative; qualora, tuttavia, tale ulteriore scomposizione non sia tecnicamente possibile, tali
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
41
coperture vengono comunque indicate separatamente nella tavola relativa all’indicatore sintetico presentata
nella Nota informativa, mentre il relativo costo viene presentato in forma aggregata.
In presenza di garanzie di tipo assicurativo o finanziario con riferimento alle quali non sia scorporabile la
relativa parte di costo, neanche mediante procedimento di stima, le stesse vengono considerate nell’ambito della
componente definita CG (oppure dell’indicatore totale CT, nel caso in cui non si proceda al calcolo di CG). In
tal caso, nella tavola relativa all’indicatore sintetico presentata nella Nota informativa, a tali garanzie verrà data
evidenza a livello descrittivo, come componenti separate di CG (ovvero CT).
Tavola riepilogativa delle modalità di calcolo dell’indicatore sintetico dei costi
Misura Modalità di calcolo
CT RT - RN ovvero CA + CG
CA RT - RL
CG RL - RN
RT Tasso interno di rendimento determinato sui flussi di cassa relativi all’investimento - tipo,
sotto l’ipotesi che non siano previsti oneri.
RL Tasso interno di rendimento determinato sui flussi di cassa relativi all’investimento - tipo,
considerando solamente i costi sostenuti per il pagamento dei premi per coperture di puro
rischio, anche se riferiti a prestazioni complementari e/o accessorie, purché ad adesione
obbligatoria ovvero per garanzie di risultato.
RN Tasso interno di rendimento determinato sui flussi di cassa relativi all’investimento - tipo,
considerando tutti i costi previsti per l’adesione e durante la fase di accumulo, ad eccezione
del prelievo fiscale, nonché quelli relativi al pagamento di premi per coperture di puro rischio
e per garanzie di risultato che rientrano nel calcolo di RL
L’indicatore sintetico viene calcolato separatamente con riferimento a ciascun comparto/fondo
interno/OICR/gestione interna separata e a ciascuna combinazione predefinita degli stessi.
Infine, se è prevista una differenziazione dei costi in base all’assunzione di rischi assicurativi, l’indicatore è
calcolato separatamente con riferimento a figure-tipo che maggiormente evidenziano le differenze tra tali costi.
A fini di comparabilità, tra le figure-tipo presentate va in ogni caso considerato un aderente maschio di 30 anni
di età.
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
42
Nota metodologica per il calcolo standardizzato del rendimento al netto della
tassazione dei piani individuali pensionistici di tipo assicurativo
Al fine di assicurare la confrontabilità dei risultati di gestione delle forme pensionistiche complementari,
tenendo conto delle modalità di applicazione del regime fiscale, si forniscono le Istruzioni per il calcolo del
rendimento, al netto della tassazione, dei piani individuali pensionistici di tipo assicurativo (PIP) di cui all’art.
13, del Decreto. Il procedimento di calcolo del rendimento al netto della tassazione è così individuato:
nel corso dell’anno T, il risultato lordo(2) di ciascun PIP per l’intervallo di tempo che va dalla fine
dell’anno T-1 fino alla fine del mese/trimestre di uscita (rendimento infrannuale) ovvero fino alla fine
dell’anno T (rendimento annuale), su cui applicare l’imposta sostitutiva, è supposto pari al rendimento,
RLT, che l’impresa di assicurazione utilizza per rivalutare la posizione individuale di un ipotetico
aderente che esce dalla forma pensionistica alla fine del periodo considerato;
il rendimento netto RNT si determina moltiplicando il rendimento lordo dei PIP per un fattore di
nettizzazione c = (1 - T), dove x dipende dall’aliquota fiscale tempo per tempo vigente, secondo la
seguente formula RNT = RLT x c;
il fattore di nettizzazione c’è pari a:
i) per gli anni precedenti al 2014: (1 - 0,11), corrispondente a un’aliquota x dell’11 per cento;
ii) per l’anno 2014: (1 - 0,115), corrispondente a un’aliquota x dell’11,5 per cento(3);
iii) dal 1° gennaio 2015: (1 - (0,125 x wts + 0,2 x (1 - wts))), dove wts è la quota del portafoglio investita
direttamente e tramite OICR in titoli del debito pubblico ed equiparati così come individuati dalla
normativa vigente, mentre 0,125 e 0,2 corrispondono alle aliquote fiscali applicate,
rispettivamente, ai titoli pubblici ed equiparati e ai restanti strumenti finanziari. Ad esempio,
nell’ipotesi di una quota di titoli pubblici ed equiparati, detenuti direttamente e indirettamente pari
al 50 per cento del portafoglio, il fattore di correzione fiscale sarà pari a: c = (1 - 0,1625).
la quota dei titoli pubblici ed equiparati di ciascun PIP presa a riferimento per la determinazione del
fattore di nettizzazione dell’anno T è calcolata sulla base dell’ultimo rendiconto annuale disponibile.
Così determinato, il fattore di nettizzazione dovrà essere utilizzato per tutto l’anno T;
nell’ipotesi di un PIP collegato a una nuova gestione separata/fondo interno/OICR, il fattore di
nettizzazione è calcolato ipotizzando una quota di titoli pubblici (ed equiparati) pari a quella presente
nel benchmark di riferimento; in caso di assenza del benchmark, esso è determinato assumendo un
fattore di nettizzazione c pari allo 0,875 per le gestioni separate e allo 0,80 per quelle unit-linked;
nell’ipotesi che il rendimento utilizzato per rivalutare le posizioni individuali nelle gestioni di ramo I si
riferisca a un esercizio contabile che non coincide con l’anno solare, la quota dei titoli pubblici ed
equiparati nel portafoglio di ciascun PIP per la determinazione del fattore di nettizzazione viene rilevata
sulla base dell’ultimo rendiconto disponibile, ed è valida per tutto l’anno successivo.
(2)
Nelle gestioni di ramo I, il rendimento lordo è quello effettivamente utilizzato per rivalutare le posizioni individuali, al
netto di quanto trattenuto dall’impresa di assicurazione (rendimento lordo retrocesso). Nelle gestioni di ramo III, esso
coincide con la variazione del valore della quota del fondo interno/OICR nel periodo considerato. (3)
In conformità alle indicazioni fornite nella Circolare COVIP n. 158 del 9 gennaio 2015, sui rendimenti dei fondi
interni/OICR dell'anno 2014 si applica il fattore di nettizzazione calcolato secondo il procedimento di cui al punto sub ii)
in quanto tali gestioni adottano il sistema di valorizzazione in quote; per il solo anno 2015, il fattore di nettizzazione
calcolato secondo il procedimento di cui al punto sub iii) tiene conto del conguaglio fiscale stabilito dalla Legge 190/2014
a valere sul rendimento dell’anno 2014, versato in occasione della prima valorizzazione in quote dell’anno 2015.
Per i rendimenti delle gestioni separate, invece, si anticipa già al 2014 il fattore di nettizzazione calcolato secondo il
procedimento di cui al punto sub iii).
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
43
Nota metodologica per il calcolo standardizzato del rendimento del benchmark al
netto della tassazione
Al fine di rappresentare in modo omogeneo il rendimento del benchmark utilizzato dalle forme pensionistiche
complementari per il confronto dei risultati della gestione, si forniscono le Istruzioni per il calcolo
standardizzato del rendimento al netto della tassazione.
Il procedimento di calcolo del rendimento del benchmark al netto della tassazione (RBNT) è così individuato:
il rendimento del benchmark al netto della tassazione (RBNT ) è determinato applicando al rendimento
lordo RBLT un fattore di nettizzazione c = (1 — T), dove T dipende dall’aliquota fiscale tempo per
tempo vigente, secondo la seguente formula: RBNT = RBLT x c;
il fattore di nettizzazione c è pari a:
i) per gli anni precedenti al 2014: (1 — 0,11), corrispondente a un’aliquota t dell’11 per cento;
ii) per l’anno 2014: (1 — 0,115), corrispondente a un’aliquota t dell’11,5 per cento(4);
iii) dal 1° gennaio 2015: (1 — (0,125 x wts + 0,2 x (1 — wts))), dove wts è la quota del portafoglio del
benchmark investita direttamente e tramite OICR in titoli del debito pubblico ed equiparati così
come individuati dalla normativa vigente; 0,125 e 0,2 corrispondono alle aliquote fiscali applicate,
rispettivamente, ai titoli pubblici ed equiparati e ai restanti strumenti finanziari (ad esempio,
nell’ipotesi di una quota di titoli pubblici ed equiparati detenuti direttamente e indirettamente pari
al 50 per cento del portafoglio, il fattore di correzione fiscale sarà pari a: c = (1 — 0,1625));
la verifica della quota dei titoli pubblici ed equiparati presa a riferimento per il calcolo del fattore di
nettizzazione è effettuata alla fine dell’anno T-1, sulla base della composizione del paniere costituente
il benchmark rilevata alla stessa data. Così determinato, il fattore di correzione fiscale dovrà essere
utilizzato per tutto l’anno T;
nel caso di benchmark costituito da più indicatori, il fattore di nettizzazione si applica al rendimento di
ciascun indicatore elementare; così operando, il rendimento netto del benchmark sarà pari al rendimento
netto di ciascun indicatore ponderato per il rispettivo peso sul portafoglio benchmark complessivo;
nel caso venga utilizzato come parametro di riferimento la rivalutazione del TFR, il fattore di
nettizzazione si determina tenendo conto della relativa aliquota fiscale tempo per tempo vigente (ad
esempio dal gennaio 2015 il fattore di nettizzazione è pari allo 0,83, corrispondente ad un’aliquota t del
17 per cento);
nel caso di variazioni in corso d’anno per via dell’avvio di un nuovo prodotto o di una modifica del benchmark,
la data di riferimento per la determinazione della quota di titoli pubblici ed equiparati è quella di entrata in
vigore dell’offerta o dell’aggiornamento della Nota informativa.
(4) In analogia con le indicazioni fornite nella Circolare COVIP n. 158, del 9 gennaio 2015, tale fattore di nettizzazione si
applica per il 2014 ai rendimenti dei benchmark delle forme pensionistiche che adottano il sistema di valorizzazione in
quote; per il solo anno 2015, in analogia con quanto previsto per i rendimenti delle forme pensionistiche, il fattore di
nettizzazione calcolato secondo il procedimento di cui al punto sub iii) tiene conto dell’incremento della tassazione sui
rendimenti maturati nell’anno 2014 ai sensi della Legge 190/2014. Per le forme pensionistiche che non adottano il sistema
di valorizzazione in quote, è anticipato già al 2014 il fattore di nettizzazione del benchmark calcolato secondo il
procedimento previsto al punto sub iii).
Sezione III – La Nota informativa per i potenziali aderenti
44
Nota metodologica per il calcolo dell’indicatore di turnover di portafoglio
L’indicatore è calcolato come rapporto tra il valore minimo individuato tra quello degli acquisti e quello delle
vendite di strumenti finanziari effettuati nell’anno e il patrimonio medio gestito:
min (acquisti: vendite)
patrimonio medio
L’utilizzo al numeratore del valore minimo tra acquisti e vendite nel periodo costituisce un efficace strumento
per permettere di neutralizzare gli effetti distorsivi sul calcolo dell’indicatore derivanti dalle entrate e dalle
uscite della gestione previdenziale. Il denominatore del rapporto è rappresentato dalla media semplice dei valori
mensili relativi al patrimonio investito in strumenti finanziari.
Vengono considerati tutti gli acquisti e le vendite con data dell’operazione compresa tra il 1° gennaio e il 31
dicembre.
I rimborsi di titoli di debito sono equiparati a vendite.
In caso di investimenti in OICR, le sottoscrizioni sono equiparate a ‘acquisti’ e i rimborsi a ‘vendite’
Gli acquisti e le vendite di strumenti derivati non entrano nel calcolo dell’indicatore.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
45
SEZIONE IV
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COMUNICAZIONI AGLI ADERENTI E AI
BENEFICIARI
1. Premessa
Le Istruzioni di cui alla presente Sezione riguardano le seguenti comunicazioni destinate agli aderenti e ai
beneficiari, suddivise secondo la fase in cui vengono rese:
fase di accumulo
A. l’informativa periodica da fornire agli aderenti nella fase di accumulo circa la posizione individuale,
(‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo’); tale informativa dovrà essere integrata
in fase di prepensionamento con ulteriori informazioni (Sezione ‘Informazioni all’avvicinarsi del
pensionamento di vecchiaia’);
B. le altre informative da rendere in corso d’anno (‘Altre informative da fornire in corso d’anno al
verificarsi di determinati eventi’);
C. l’informativa da rendere una tantum al momento della liquidazione di prestazioni diverse dalla rendita
(‘Prospetto in caso di liquidazione di prestazioni diverse dalla rendita’);
D. l’informativa da rendere una tantum al momento della liquidazione della prestazione in rendita
(‘Prospetto in caso di liquidazione di prestazione in rendita’);
[nel caso di erogazione della prestazione pensionistica sia in capitale sia in rendita trasmettere un
unico prospetto]
fase di erogazione in rendita
E. l’informativa periodica da fornire ai beneficiari in caso di erogazione della rendita (‘Prospetto delle
prestazioni pensionistiche – fase di erogazione’).
2. Ambito di applicazione
Le Istruzioni di cui alla presente Sezione si applicano alle seguenti forme pensionistiche complementari:
fondi pensione negoziali;
fondi pensione aperti;
piani individuali pensionistici (PIP);
i fondi pensione preesistenti di cui all’art. 20, comma 1, del Decreto, in regime di contribuzione definita,
o con una sezione a contribuzione definita, con almeno 1.000 aderenti attivi al 31 dicembre dell’anno
precedente.
I fondi pensione preesistenti a contribuzione definita con meno di 1.000 aderenti attivi al 31 dicembre dell’anno
precedente e quelli a prestazione definita, a prescindere dal numero degli aderenti, trasmettono almeno le
informazioni previste nell’art. 13-quater, comma 2, del Decreto, e nell’art. 13-sexies, commi 1 e 2, del Decreto.
I fondi pensione preesistenti trasmettono altresì l’informativa di cui all’art. 13-bis, comma 3.
Sono esonerati dall’obbligo i fondi pensione preesistenti rivolti esclusivamente a pensionati e/o differiti.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
46
Le Istruzioni di cui alla presente Sezione si applicano inoltre, in quanto compatibili, alle forme pensionistiche
dell’Unione europea di cui all’art.15-ter, comma 1, del Decreto.
3. Altre regole di redazione
Le informative indicate in Premessa, da trasmettere agli aderenti e beneficiari, sono redatte in conformità alle
disposizioni di carattere generale di cui alla Sezione I delle presenti Istruzioni e, sulla base dei seguenti criteri:
in caso di impiego di termini in lingua straniera di uso non comune, questi verranno accompagnati da
una breve spiegazione del significato assunto;
sono utilizzate le seguenti immagini grafiche per identificare alcuni concetti di base; qui di seguito
vengono riportate in forma tabellare le icone da utilizzare con evidenza della denominazione, che sarà
usata per richiamarle nel testo delle presenti Istruzioni, e la relativa regola di utilizzo:
Denominazione Descrizione Regola di utilizzo
Icona ‘ENTRATE CONTRIBUTIVE’ banconote e monete identifica il concetto di contributi versati
nella posizione, a vario titolo.
Icona ‘ALTRE ENTRATE’ una mano con una moneta identifica il concetto altre entrate.
Icona ‘RISULTATO NETTO DELLA
GESTIONE’ monete impilate
identifica il concetto di redditività netta
della posizione individuale.
Icona ‘USCITE’ moneta con le ali
evidenzia il concetto di uscite dalla
posizione individuale per anticipazioni,
riscatti parziali e RITA.
Icona ‘POSIZIONE INDIVIDUALE A
FINE ANNO’ un salvadanaio
rappresenta il valore della posizione
individuale alla fine dell’anno di
osservazione.
Icona ‘POSIZIONE INDIVIDUALE AL
MOMENTO DEL PENSIONAMENTO’ un portamonete
rappresenta la stima del valore della
posizione individuale al momento del
pensionamento.
la numerazione delle pagine è effettuata riportandone il numero totale.
4. Diffusione
I prospetti sono trasmessi mediante posta elettronica all’indirizzo dell’aderente, previamente acquisito dalla
forma pensionistica complementare, ovvero messi a disposizione nell’area riservata del sito web, con modalità
responsive. In tale ultimo caso, l’aderente è tempestivamente informato dell’avvenuto inserimento del
documento nell’area riservata tramite un messaggio di posta elettronica, o mediante un sms al numero di
telefono ove disponibile. La forma pensionistica complementare/società individua le modalità con le quali
l’aderente sceglie come ricevere i prospetti, nonché le modalità con le quali tale scelta può essere modificata.
L’invio dei prospetti in formato cartaceo mediante posta ordinaria potrà prevedere l’applicazione di costi che,
comunque, non potranno eccedere i costi di spedizione. L’invio per posta elettronica è gratuito.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
47
5. Schemi di comunicazioni agli aderenti/beneficiari
A. ‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo’
Adempimenti
Il prospetto è predisposto con cadenza annuale e riferito a un periodo coincidente con l’ultimo anno solare.
Esso è trasmesso a coloro che risultano aderenti al 31 dicembre di ciascun anno, entro il 31 marzo dell’anno
successivo.
I fondi pensione preesistenti, il cui modello gestionale prevede una gestione di tipo assicurativo, provvedono
all’adempimento di cui sopra entro un mese dall’approvazione del bilancio consuntivo da parte dei competenti
organi e, comunque, non oltre il termine del 30 giugno.
È possibile interrompere l’invio del prospetto nel caso in cui la posizione individuale dell’aderente, che non
versi contributi da almeno un anno, risulti priva di consistenza (inferiore a 100 euro).
Il prospetto è integrato con le informazioni relative alla fase di prepensionamento (Sezione “Informazioni
all’avvicinarsi del pensionamento di vecchiaia”) quando mancano 3 anni o meno alla presumibile età del
pensionamento di vecchiaia dell’aderente.
Entro il medesimo termine previsto per l’invio agli aderenti è inviato alla COVIP un esemplare del ‘Prospetto
delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo’, completo della Sezione ‘Informazioni all’avvicinarsi del
pensionamento di vecchiaia’. Tale esemplare deve riportare in chiaro tutte le informazioni richieste (anche
quelle di tipo quantitativo) con eccezione dei dati identificativi dell’aderente.
Schema
Riportare le informazioni e le frasi di seguito indicate. Informazioni ulteriori possono essere fornite solo
laddove sia strettamente necessario e, in ogni caso, coerentemente con la natura di rendiconto personale del
prospetto.
Riportare l’intestazione redatta con le seguenti modalità:
in ALTO A SINISTRA, riportare la denominazione e la denominazione breve, ove esistente, della
forma pensionistica complementare, il logo [eventuale], il numero di iscrizione all’Albo tenuto dalla
COVIP e lo Stato membro in cui la stessa è stata istituita.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare altresì la denominazione e il logo [eventuale] del
soggetto istitutore, nonché il gruppo di appartenenza dello stesso [eventuale]
[qualora il soggetto istitutore del fondo pensione aperto/PIP non coincida più con il soggetto
gestore, i richiami al soggetto istitutore contenuti nel presente Schema vanno riferiti al soggetto
gestore].
in ALTO A DESTRA, riportare le seguenti informazioni:
Per i fondi pensione negoziali: sede legale e sede amministrativa, se diversa.
Per i fondi pensione aperti: sede legale della società e sede ove è svolta l’attività del fondo, se
diversa.
Per i PIP: sede legale della società e sede della direzione generale, se diversa;
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
48
utilizzare l’icona ‘CASA’.
Indicare il recapito telefonico [inserire l’icona ‘CORNETTA’], l’indirizzo di posta elettronica semplice
e quello di posta elettronica certificata (PEC) utilizzabili dall’aderente per comunicazioni e richieste
[inserire l’icona ‘BUSTA - LETTERA’], nonché il sito web [inserire l’icona ‘MAPPAMONDO’].
Le imprese di assicurazione straniere specificano se operano in Italia in regime di stabilimento o di
libera prestazione di servizi.
Riportare, di seguito, quanto segue:
“Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo (Anno aaaa).”
Sezione ‘I tuoi dati’
Inserire la denominazione della sezione [‘I tuoi dati’; in evidenza grafica].
Indicare i dati anagrafici dell’aderente (cognome e nome, luogo e data di nascita, residenza, codice fiscale), la
tipologia di adesione (su base individuale o collettiva), il codice di adesione/numero di polizza, la data di
adesione alla forma pensionistica complementare e quella di iscrizione alla previdenza complementare, la data
prevista per il pensionamento di vecchiaia [inserire la data comunicata dall’aderente, ovvero, nel caso in cui
l’aderente non l’ha indicata, quella che la forma pensionistica complementare/società ricava sulla base delle
informazioni disponibili. Nel caso in cui la data non possa essere individuata sulla base delle informazioni a
disposizione, riportare quella prevista per il pensionamento di vecchiaia dei lavoratori dipendenti].
Riportare la seguente ‘AVVERTENZA’:
“Verifica la completezza e l’esattezza dei dati riportati; se riscontri anomalie contatta … [inserire la
denominazione breve della forma pensionistica complementare/società]”.
Indicare la tipologia dei soggetti (designati/eredi) che hanno diritto di riscattare la posizione individuale in caso
di decesso dell’aderente prima del pensionamento. Qualora i beneficiari siano diversi dagli eredi, indicare il
cognome, il nome, il codice fiscale e la residenza del/i soggetto/i designato/i.
Riportare la seguente ‘AVVERTENZA’:
“Nel caso tu voglia cambiare i soggetti (designati/eredi) contatta … [inserire denominazione breve
della forma pensionistica complementare/società]”.
Riportare, in forma di annotazione alla presente sezione, la seguente precisazione:
“I dati personali in possesso della forma pensionistica complementare/società sono trattati nel rispetto
del Regolamento (UE) 2016/679 e del Decreto lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati
personali) e, in tale ambito, sono trasmessi a soggetti o a società esterne che forniscono servizi
strettamente connessi e strumentali all’attività della forma pensionistica complementare medesima,
nonché alla COVIP per i compiti istituzionali dell’Autorità, e ad altri organismi di vigilanza nei casi
previsti dalla normativa vigente.”
Sezione ‘Quanto hai finora maturato nella tua posizione individuale’
Inserire la denominazione della sezione [‘Quanti hai finora maturato nella tua posizione individuale’; in
evidenza grafica].
Riportare il valore della posizione individuale alla fine dell’anno di riferimento con il dettaglio delle singole
componenti che ne hanno determinato la sua costituzione [tali valori sono coerenti con quelli indicati nel
Paragrafo ‘Come si è formata la tua posizione individuale’, della Sezione ‘La tua posizione individuale’].
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
49
Rappresentare graficamente il valore della posizione come somma delle sue componenti, indicandone la
denominazione e mediante l’utilizzo delle seguenti icone, come di seguito indicato:
icona ‘ENTRATE CONTRIBUTIVE’ +
[indicare, in forma di annotazione, che l’importo comprende i contributi del lavoratore, del datore di lavoro
(incluso il contributo aggiuntivo), il TFR, nonché i contributi derivanti dalla conversione dei premi di risultato]
icona ‘ALTRE ENTRATE’ –
[indicare, in forma di annotazione, che l’importo comprende i trasferimenti da altra forma pensionistica e i
reintegri di anticipazioni]
icona ‘USCITE’ +
icona ‘RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE’ =
[indicare, in forma di annotazione, che si tratta di valori calcolati al netto delle imposte gravanti sui rendimenti
e dei costi previsti dalla forma pensionistica]
icona ‘POSIZIONE INDIVIDUALE A FINE ANNO’.
Inserire un ‘RIMANDO’ al Paragrafo ‘Come si è formata la tua posizione individuale’, nella Sezione ‘La tua
posizione individuale’; utilizzare l’icona ‘RIMANDO INTERNO’.
Sezione ‘Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione’
Inserire la denominazione della sezione [‘Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione’; in evidenza
grafica].
Riportare, di seguito, quanto segue:
“Se continuerai a contribuire, come stai facendo ora, al MOMENTO DEL PENSIONAMENTO potresti avere:”
Riportare il valore della posizione individuale al momento del pensionamento e il corrispondente valore della
rata di rendita annua attesa, nell’ipotesi che l’intera prestazione sia erogata in forma di rendita vitalizia
immediata senza reversibilità; utilizzare l’icona ‘POSIZIONE INDIVIDUALE AL MOMENTO DEL
PENSIONAMENTO’ per rappresentare tale concetto.
Per la determinazione dei suddetti importi utilizzare le indicazioni fornite nell’ambito della Sezione V
‘Disposizioni sulle proiezioni delle prestazioni pensionistiche’ delle presenti Istruzioni.
Dare evidenza, in forma di annotazione, che gli importi sono al lordo della fiscalità e sono espressi in termini
reali. Precisare inoltre che la tipologia di rendita a cui si fa riferimento è la rendita vitalizia immediata.
Riportare, in forma di ‘AVVERTENZA’, le seguenti indicazioni:
“Gli importi sopra riportati sono proiezioni fondate su ipotesi di calcolo definite dalla COVIP e
potrebbero risultare differenti da quelli effettivamente maturati al momento del pensionamento. Le
indicazioni fornite non impegnano pertanto in alcun modo né … [riportare la denominazione breve
della forma pensionistica complementare/società] né la COVIP.
Tieni inoltre in considerazione che la posizione individuale è soggetta a variazioni in conseguenza della
variabilità dei rendimenti effettivamente conseguiti dalla gestione e che le prestazioni pensionistiche
sono soggette a tassazione.”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Inserire un ‘RIMANDO’ al sito web [indicare link] in merito a dove ottenere informazioni inerenti alla
metodologia e alle ipotesi sottostanti al calcolo dei citati importi, nonché a dove trovare i motori di calcolo per
effettuare simulazioni personalizzate del valore futuro della posizione individuale; utilizzare l’Icona
‘RIMANDO ESTERNO’.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
50
Sezione ‘La tua posizione individuale’
Inserire la denominazione della sezione [‘La tua posizione individuale’; in evidenza grafica].
Paragrafo ‘Come si è formata la tua posizione individuale’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Come si è formata la tua posizione individuale’; in evidenza grafica].
Rappresentare in forma tabellare, secondo lo schema fornito più avanti, lo sviluppo della posizione individuale
dando evidenza del valore della posizione maturata alla fine dell’anno di riferimento e dell’anno precedente.
Riportare l’ammontare del totale delle entrate nel corso e alla fine dell’anno di riferimento al lordo dei costi,
distinguendo tra entrate contributive [specificare nel dettaglio, ove del caso, i contributi del lavoratore, quelli
del datore di lavoro, i contributi contrattuali, il TFR, i contributi aggiuntivi del datore di lavoro nonché i
contributi derivanti dalla conversione dei premi di risultato erogati in forza di contratti collettivi aziendali o
territoriali ai sensi dell’art. 1, comma 182, della Legge 208/2015] e altre entrate [specificare nel dettaglio, ove
del caso, i reintegri di anticipazioni e le somme provenienti da trasferimenti].
Riportare il totale delle uscite, distinguendo tra anticipazioni, riscatti parziali e RITA. Nel caso di erogazione
della RITA, riportare l’ammontare delle rate di rendita erogata, precisando che l’importo è dato dalla somma
delle rate corrisposte al lordo degli eventuali costi amministrativi sostenuti per l’erogazione.
Riportare il risultato netto della gestione dall’iscrizione e in corso d’anno, calcolato come segue:
il risultato netto della gestione dall’iscrizione si ottiene sottraendo il totale delle entrate dalla somma
del valore della posizione alla fine dell’anno di riferimento e del totale delle uscite;
Il risultato netto della gestione nel corso dell’anno si ottiene sottraendo le entrate dell’anno dalla
somma della variazione della posizione individuale rispetto all’anno precedente e delle uscite
dell’anno.
Posizione individuale al 31/12/aaaa [t-1] ***
Sviluppo della posizione individuale Dall’iscrizione Nel corso del aaaa
Totale entrate *** ***
Entrate
contributive
contributi lavoratore *** ***
contributi datore di lavoro *** ***
TFR *** ***
contributi aggiuntivi del datore di lavoro *** ***
premi di risultato *** ***
Altre entrate reintegri di anticipazioni *** ***
trasferimenti da altra forma pensionistica *** ***
Totale uscite *** ***
anticipazioni *** ***
riscatti parziali *** ***
RITA *** ***
Risultato netto della gestione *** ***
Posizione individuale al 31/12/aaaa [t] *** ***
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
51
Paragrafo ‘Come è composta la tua posizione individuale’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Come è composta la tua posizione individuale’; in evidenza grafica].
Rappresentare, mediante diagramma circolare (cosiddetto ‘grafico a torta’):
la ripartizione della posizione individuale per tipologia di strumenti finanziari, distinguendo tra la quota
complessivamente investita in titoli di debito, nella quale è inclusa anche la liquidità, e quella in titoli
di capitale. Nel calcolo di tali quote considerare, per la parte di pertinenza della posizione individuale,
anche gli investimenti effettuati indirettamente attraverso strumenti finanziari derivati ovvero OICR,
utilizzando, qualora sia necessario, stime effettuate sulla base delle informazioni disponibili [inserire
il seguente titolo: ‘Composizione per strumenti finanziari’; in evidenza grafica];
la ripartizione della posizione individuale per i comparti scelti dall’aderente [inserire il seguente titolo:
‘Composizione per comparto investimento’; in evidenza grafica].
Riportare, di seguito, quanto segue:
“Il valore della tua posizione individuale è dato dal prodotto del valore di quota per il numero delle
quote che ti sono state assegnate. Qui di seguito trovi la ripartizione della tua posizione individuale con
riferimento a ciascun comparto in cui hai deciso di investire:”
Riportare, in forma tabellare, il valore della posizione individuale alla fine del periodo di riferimento e alla fine
dell’anno precedente. La posizione individuale è indicata al netto degli oneri gravanti nella fase di accumulo e
dell’imposta sostitutiva.
Evidenziare il comparto prescelto.
Per i fondi pensione negoziali, per i fondi pensione preesistenti che prevedono la valorizzazione in
quote, per i fondi pensione aperti e per i PIP attuati con contratti di ramo III evidenziare il numero di
quote assegnate e il valore unitario della quota alla fine dell’anno precedente e di quello di riferimento.
Ove del caso, tutte le informazioni dovranno essere distinte per comparto, precisando, altresì, la percentuale di
allocazione del valore delle posizione individuale.
Nel caso in cui l’aderente abbia sottoscritto polizze per l’erogazione di prestazioni accessorie, indicare il tipo
di prestazione e fornire informazioni di sintesi sul livello della copertura.
Riportare, in forma di ‘AVVERTENZA’, le seguenti indicazioni:
“Verifica che le caratteristiche dei comparti ai quali sei iscritto corrispondano alle tue esigenze
previdenziali. Nel farlo tieni conto dell’età, del reddito, della situazione lavorativa, degli obiettivi
previdenziali, della possibilità di oscillazioni di valore della posizione individuale e della capacità di
risparmio personale. A tal fine puoi compilare nuovamente il ‘Questionario di autovalutazione’.”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Inserire un ‘RIMANDO’ all’area riservata del sito web al fine di indicare dove trovare il ‘Questionario di
autovalutazione’ e le informazioni di dettaglio sulla composizione della posizione individuale; utilizzare l’Icona
‘RIMANDO ESTERNO’.
Sezione ‘Informazioni di dettaglio sulla tua posizione individuale’
Inserire la denominazione della sezione [‘Informazioni di dettaglio sulla tua posizione individuale’; in evidenza
grafica].
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
52
Paragrafo ‘Dettaglio delle operazioni effettuate nell’anno’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Dettaglio delle operazioni effettuate nell’anno’; in evidenza grafica].
Riportare, in forma tabellare, il dettaglio delle operazioni effettuate nel corso dell’anno, indicando:
la tipologia (ad esempio, contributo, anticipazione, reintegro di anticipazione, trasferimento da altra
forma pensionistica complementare o da/verso altro comparto di investimento; con riferimento ai
contributi dare evidenza di quelli derivanti dalla conversione dei premi di risultato);
la data (è da intendersi riferita, per le entrate, al giorno in cui la forma pensionistica complementare
riceve la disponibilità delle somme afferenti alle operazioni di versamento e, per le uscite, al giorno in
cui le somme sono prelevate dalla posizione individuale);
il comparto sul quale insiste l’operazione;
l’importo delle entrate, distinguendo, ove del caso, tra contributo dell’aderente, contributo del datore di
lavoro, quote di TFR indicando le entrate a titolo diverso (ad esempio, reintegro di anticipazione,
trasferimento da altra forma pensionistica complementare o da altro comparto);
l’importo delle uscite, indicando le somme erogate (ad esempio, anticipazione, riscatto parziale,
pagamenti delle rate della RITA) o trasferite verso altro comparto;
l’ammontare delle spese direttamente a carico dell’aderente, da intendersi come tutti gli oneri sostenuti
direttamente dall’aderente e prelevati in relazione a ciascuna operazione sulla base di quanto previsto
dallo Statuto/Regolamento e dalla Nota informativa (spese di adesione, spese relative alla fase di
accumulo, spese collegate all’esercizio di prerogative individuali, spese addebitate per l’erogazione
della RITA, spese e premi relativi alle prestazioni assicurative accessorie(5), secondo le modalità di
prelievo utilizzate dalla forma pensionistica complementare/società);
l’ammontare investito/disinvestito, da intendersi come le somme che per ogni operazione hanno
incrementato o diminuito la posizione individuale;
il totale delle entrate, delle uscite e delle somme investite/disinvestite nel corso dell’anno. Ove del caso,
tutte le informazioni dovranno essere distinte per comparto.
Per i fondi pensione negoziali, i fondi pensione preesistenti che prevedono la valorizzazione in
quote, per i fondi pensione aperti e per i PIP attuati con contratti di ramo III, evidenziare il valore
unitario della quota alla data della valorizzazione, il corrispondente numero delle quote attribuite
o annullate e il totale del numero di quote attribuite/annullate nell’anno. Ove del caso, tutte le
informazioni dovranno essere distinte per comparto.
Nel caso di erogazione della RITA, fornire le informazioni sull’ammontare dell’imposta applicata; indicare il
numero delle rate residue e la periodicità delle stesse(6), precisando che il relativo importo dipende dai risultati
di gestione del comparto in cui il residuo montante è confluito. Indicare la data dell’ultima rata di cui è prevista
l’erogazione.
Riportare, in forma di ‘AVVERTENZA’, le seguenti indicazioni:
“Verifica la correttezza delle informazioni riportate (in caso di anomalie contatta … [inserire la
denominazione breve della forma pensionistica/società]).
(5) Precisare se il costo delle prestazioni assicurative accessorie è compreso negli altri costi di partecipazione. (6) L’erogazione della RITA deve avere una periodicità non superiore ai tre mesi.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
53
Ricorda che i contributi sopra riportati sono soltanto quelli che, nel corso dell’anno, sono stati
effettivamente versati alla forma pensionistica complementare, già attribuiti alla posizione individuale
e disponibili per l’investimento anche se non ancora trasformati in quote.
I contributi relativi all’ultimo periodo di contribuzione dell’anno, se versati nel corso dell’anno
successivo, verranno riportati nel prossimo prospetto.”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Paragrafo ‘Cessione del quinto’ [eventuale]
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Cessione del quinto’; in evidenza grafica].
Indicare gli eventuali contratti di finanziamento con cessione del quinto notificati alla forma pensionistica
complementare/società, precisando la denominazione dell’intermediario e la data di notifica.
Sezione ‘Aspetti fiscali’
Inserire la denominazione della sezione [‘Aspetti fiscali’; in evidenza grafica].
Indicare l’ammontare dei contributi che risultano versati e non dedotti nell’anno di riferimento, nonché nel
corso della complessiva partecipazione dell’aderente alla previdenza complementare. Precisare che
l’ammontare indicato si basa sulle comunicazioni effettuate dall’aderente alla forma pensionistica ovvero, nel
caso di trasferimento da altra forma pensionistica, da quest’ultima.
Riportare, in forma di ‘AVVERTENZA’, le seguenti indicazioni:
“Ricordati di comunicare, entro il 31 dicembre del corrente anno, l’importo di eventuali contributi che
nell’anno precedente non hanno fruito della deduzione fiscale, al fine di evitare una doppia imposizione
in fase di liquidazione delle prestazioni.
Ricordati di comunicare, entro il medesimo termine, l’importo dei contributi versati al fondo e derivanti
dalla conversione dei premi di risultato erogati in forza di contratti collettivi aziendali o territoriali,
affinché non siano tassati al momento della liquidazione delle prestazioni.”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
54
Sezione ‘Informazioni all’avvicinarsi del pensionamento di vecchiaia’
[Le informazioni riportate in questa parte del prospetto andranno inserite unicamente per gli aderenti ai quali
mancano 3 o meno anni alla presumibile età di pensionamento di vecchiaia, come individuata nello Schema di
“Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo” (Sezione ‘I tuoi dati’).]
Inserire la denominazione della sezione [‘Informazioni all’avvicinarsi del pensionamento di vecchiaia’; in
evidenza grafica].
Chiarire che in questa parte del documento sono fornite all’aderente informazioni quando mancano 3 o meno
anni, alla presumibile età di pensionamento di vecchiaia.
Riportare, di seguito, quanto segue:
“In vista del pensionamento tieni conto che, una volta conseguiti i requisiti, puoi:
PROSEGUIRE LA CONTRIBUZIONE [in evidenza grafica] oltre il raggiungimento dell’età
pensionabile di vecchiaia prevista dal regime obbligatorio di appartenenza (se, alla data di
pensionamento di vecchiaia, puoi far valere almeno 1 anno di contribuzione alla previdenza
complementare);
RICHIEDERE L’EROGAZIONE DELLA PRESTAZIONE PENSIONISTICA [in evidenza
grafica], in RENDITA e/o CAPITALE;
TRASFERIRE [in evidenza grafica] la tua posizione individuale presso altra forma
pensionistica complementare alla quale puoi iscriverti, per avvalerti delle condizioni di
erogazione della rendita praticate da quest’ultima.”
Riportare la seguente ‘AVVERTENZA’:
“L’ammontare delle prestazioni pensionistiche sarà determinato al momento dell’accesso al
pensionamento e pertanto può differire dal valore della posizione individuale riportato nel “Prospetto
delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo”, in conseguenza della variabilità dei rendimenti
effettivamente conseguiti dalla gestione.”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Paragrafo ‘Informazioni sulla rendita’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Informazioni sulla rendita’; in evidenza grafica].
Specificare che le condizioni di rendita effettivamente applicate all’aderente saranno quelle in vigore al
momento del pensionamento.
Precisare che non verranno applicate eventuali modifiche relative ai coefficienti di trasformazione in rendita
nei casi in cui l’aderente eserciti il diritto alla prestazione pensionistica in forma di rendita nei tre anni
successivi alla modifica medesima.
Nel caso di PIP che prevedono una garanzia demografica: precisare che le modifiche alle basi
demografiche hanno effetto solo con riferimento ai versamenti successivi all’entrata in vigore delle
modifiche medesime.
Illustrare sinteticamente le modalità di calcolo della rata di rendita con riferimento all’ammontare della
posizione individuale maturata e all’applicazione dei coefficienti di conversione, fornendo un esempio di
calcolo.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
55
Riportare, in forma tabellare, le proiezioni dell’importo della posizione individuale maturata e del
corrispondente valore della rata annua per ciascuna tipologia di rendita offerta (7), con riferimento alla
presumibile età di pensionamento di vecchiaia e ai 4 anni successivi. Qualora l’età anagrafica dell’aderente sia
maggiore della presumibile età di pensionamento di vecchiaia indicata nel presente documento, riportare, per
ciascuna tipologia di rendita, l’importo corrispondente con riferimento all’età anagrafica dell’aderente, e ai 4
anni successivi.
Per la determinazione dell’importo delle rate di ciascuna tipologia di rendita utilizzare le indicazioni fornite
nell’ambito della Sezione V ‘Disposizioni sulle proiezioni delle prestazioni pensionistiche’ delle presenti
Istruzioni.
Dare evidenza, in forma di annotazione in calce alla tabella, che l’importo della rata è al lordo della fiscalità ed
è espresso in termini reali. Precisare inoltre che la tipologia di rendita a cui si fa riferimento è la rendita vitalizia
immediata.
Riportare la seguente ‘AVVERTENZA’:
“Gli importi sopra riportati sono proiezioni fondate su ipotesi di calcolo definite dalla COVIP e
potrebbero risultare differenti da quelli effettivamente maturati al momento del pensionamento. Le
indicazioni fornite non impegnano pertanto in alcun modo né … [riportare la denominazione breve
della forma pensionistica complementare/società] né la COVIP.
Le opzioni di rendita e i coefficienti di conversione di rendita utilizzati per il calcolo sono quelli in
essere al momento dell’invio del prospetto e potrebbero non corrispondere a quelli previsti alla data
dell’effettivo pensionamento.”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Inserire un ‘RIMANDO’ al sito web [indicare link] in merito a dove ottenere informazioni inerenti alla
metodologia e alle ipotesi sottostanti al calcolo dei citati importi, nonché a dove trovare i motori di calcolo per
effettuare simulazioni personalizzate del valore futuro della posizione individuale; utilizzare l’Icona
‘RIMANDO ESTERNO’.
Precisare che il calcolo di ciascuna rata di rendita si basa su un’ipotesi di rateizzazione annuale; indicare le
altre tipologie di rateizzazione, qualora consentite, evidenziando che possono essere previsti costi differenziati
in base alla periodicità della rateizzazione.
Paragrafo ‘Tipologie di rendite previste’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Tipologie di rendite previste’; in evidenza grafica].
Fornire in forma tabellare, per ogni tipologia di rendita disponibile, una breve descrizione.
Riportare la seguente ‘AVVERTENZA’:
“Contatta … [inserire la denominazione breve della forma pensionistica complementare/società] per
farti supportare nella scelta della tipologia di rendita più adatta alle tue esigenze.”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Inserire un ‘RIMANDO’ al Documento sulle rendite, reperibile nell’area pubblica del sito web, per ulteriori
informazioni riguardanti la fase di erogazione e i costi di erogazione applicati; utilizzare l’Icona ‘RIMANDO
ESTERNO’.
(7) Con eccezione della rendita vitalizia reversibile, precisando (in forma di annotazione in calce alla tabella) che non viene
riportata in quanto il calcolo della rata dipende dall’età del soggetto reversionario.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
56
Sezione ‘Informazioni di carattere generale’
Inserire la denominazione della sezione [‘Informazioni di carattere generale’].
Paragrafo ‘I rendimenti e la gestione finanziaria’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I rendimenti e la gestione finanziaria’; in evidenza grafica].
Indicare, in forma tabellare, il rendimento netto medio composto del comparto scelto dall’aderente, su base
annua, nel corso dell’anno di riferimento, degli ultimi 3, 5 e 10 anni in confronto con il rendimento netto del
benchmark, o di altro indicatore di rendimento. Nel caso di comparti operativi da meno di 5 anni riportare il
rendimento netto dei singoli anni di attività, senza annualizzare i rendimenti relativi a eventuali frazioni di anno,
precisando che il comparto è operativo da meno di 5 anni.
Per i PIP con prestazioni collegate a gestioni interne separate, qualora sia prevista la rivalutazione della
posizione individuale a una scadenza diversa dal 31 dicembre, indicare il valore della posizione
individuale rivalutata sulla base del rendimento netto che l’impresa avrebbe utilizzato con riferimento
all’anno solare al quale si riferiscono i dati.
Dare evidenza [con un asterisco] dei comparti caratterizzati da una politica di investimento che tiene conto dei
fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario (fattori ESG) informando sinteticamente, in forma
di annotazione in calce alla tabella, in merito alla strategia utilizzata al riguardo.
Riportare la seguente ‘AVVERTENZA’:
“Si ricorda che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri e vanno
considerati prendendo a riferimento orizzonti temporali ampi.”;
utilizzare l’icona ‘AVVERTENZA’.
Con riferimento ai rendimenti e alle variazioni del benchmark utilizzare la metodologia indicata nello Schema
di Nota informativa. Fornire al riguardo le medesime specifiche indicate nel citato Schema.
Nel caso di ripartizione della posizione individuale su più comparti, riportare le informazioni sopra indicate per
ognuno dei comparti prescelti.
Riportare, le seguenti indicazioni:
“Nell’esaminare i dati sui rendimenti occorre tener presente che:
i dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull’aderente;
il rendimento del comparto risente degli oneri di gestione che invece non influenzano
l’andamento del benchmark; il rendimento del comparto e il benchmark sono calcolati al netto
degli oneri fiscali.”
Paragrafo ‘I costi’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘I costi’; in evidenza grafica].
Riportare, in forma tabellare, il TER del comparto prescelto dall’aderente relativo all’anno di riferimento.
Fornire una sintetica spiegazione del significato del dato. Il TER è calcolato con la medesima metodologia
indicata nello Schema di Nota informativa.
Riportare, in forma di annotazione in calce alla tabella, quanto segue:
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
57
“Il Total Expenses Ratio (TER) esprime l’incidenza dei costi effettivamente sostenuti nell’anno per la
gestione finanziaria e amministrativa (a eccezione degli oneri connessi alla negoziazione dei titoli e di
quelli fiscali) sul patrimonio del comparto alla fine del … [inserire l’anno di riferimento].”
Inserire un ‘RIMANDO’ alla Nota informativa, reperibile nell’area pubblica del sito web, per ulteriori
informazioni sulle caratteristiche dei comparti, sull’andamento della gestione e i costi di OMEGA; utilizzare
l’Icona ‘RIMANDO ESTERNO’.
Nel caso di ripartizione della posizione individuale su più comparti, riportare le informazioni sopra indicate per
ognuno dei comparti prescelti.
Sezione ‘Dove trovare altre informazioni’
Inserire la denominazione della sezione [‘Dove trovare altre informazioni’; in evidenza grafica].
Paragrafo ‘Dove trovare la documentazione informativa’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Dove trovare la documentazione informativa’; in evidenza grafica].
Indicare che nell’area pubblica del sito web della forma pensionistica complementare [inserire link] sono resi
disponibili tutti i documenti di cui la normativa e la COVIP ne prevedono la pubblicazione e ogni altro
documento e/o informazione di carattere generale utile all’aderente.
Paragrafo ‘Altre informazioni rilevanti’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Altre informazioni rilevanti’; in evidenza grafica].
Indicare che è inoltre disponibile sul sito web della COVIP la ‘Guida introduttiva alla previdenza
complementare’.
Paragrafo ‘Cosa puoi fare nell’area riservata’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Cosa puoi fare nell’area riservata’; in evidenza grafica].
Riportare tutte le operazioni che l’aderente può effettuare mediante l’accesso all’area riservata del sito web.
Paragrafo ‘Come contattare … [inserire la denominazione breve della forma pensionistica
complementare/società]’
Inserire la denominazione del paragrafo [‘Come contattare … [inserire la denominazione breve della forma
pensionistica complementare/società]’; in evidenza grafica].
Indicare i recapiti (telefono, indirizzo di posta elettronica certificata, indirizzo di posta elettronica semplice,
indirizzo postale) utilizzabili dall’aderente per comunicazioni e richieste.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
58
B. Altre informative da fornire in corso d’anno al verificarsi di determinati eventi
Le presenti disposizioni si applicano alle altre informazioni da rendere in corso d’anno e sono trasmesse/messe
a disposizione con le medesime modalità. Qui di seguito vengono riportate le fattispecie che danno luogo a tali
informative.
Perdita dei requisiti di partecipazione
Nel caso in cui vengano meno i requisiti di partecipazione alla forma pensionistica complementare, la forma
pensionistica complementare/società trasmette una comunicazione all’aderente per informarlo che è possibile
mantenere la posizione individuale in gestione presso la forma pensionistica complementare, anche in assenza
di ulteriore contribuzione. Tale opzione trova automatica applicazione in difetto di diversa scelta da parte
dell’aderente, e fatta salva l’ipotesi in cui la posizione individuale non sia superiore all’importo di una mensilità
dell’assegno sociale, determinato sulla base della normativa vigente; in tale circostanza il fondo informa
l’aderente della facoltà di trasferire ad altra forma pensionistica complementare o di riscattare l’intera posizione
individuale.
Trasferimento in caso di modifiche peggiorative delle condizioni economiche e di modifiche delle
caratteristiche della forma pensionistica
Nel caso di modifiche peggiorative delle condizioni economiche e di modifiche delle caratteristiche della forma
pensionistica la forma pensionistica complementare/società fornisce la relativa informativa all’aderente
interessato in merito alla possibilità di trasferire la posizione maturata presso altra forma pensionistica
complementare anche prima che siano decorsi due anni dall’iscrizione e a titolo gratuito. L’invio è effettuato
almeno 120 giorni prima della relativa data di efficacia.
Switch nell’ambito della scelta di un percorso life-cycle
La forma pensionistica complementare/società fornisce un’informativa all’aderente a percorsi life-cycle che si
trova in prossimità di uno switch automatico, contenente informazioni sulla composizione della posizione
individuale e sulle modifiche che interverranno per effetto della riallocazione stessa. L’invio è effettuato almeno
30 giorni prima della data stabilita per ciascuna riallocazione automatica.
Posizioni nulle
La forma pensionistica complementare/società fornisce un’informativa all’aderente non versante la cui
posizione risulti priva di consistenza, in merito alla risoluzione del contratto, salvo che lo stesso non provveda
a riattivare la contribuzione entro il termine indicato.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
59
C. Prospetto in caso di liquidazione di prestazioni diverse dalla rendita
Adempimenti
Le presenti Disposizioni si applicano ai casi di:
anticipazione;
riscatto (parziale o totale) della posizione individuale maturata;
trasferimento ad altra forma pensionistica;
prestazione pensionistica in capitale(8).
Il prospetto è trasmesso all’interessato (aderente/avente diritto in caso di premorienza) entro 30 giorni dalla
liquidazione della prestazione.
Schema
Riportare l’intestazione redatta con le seguenti modalità:
in ALTO A SINISTRA, riportare la denominazione e la denominazione breve, ove esistente, della
forma pensionistica complementare, il logo [eventuale], il numero di iscrizione all'Albo tenuto dalla
COVIP e lo Stato membro in cui la stessa è stata istituita.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare altresì la denominazione e il logo [eventuale] del
soggetto istitutore, nonché il gruppo di appartenenza dello stesso [eventuale]
[qualora il soggetto istitutore del fondo pensione aperto non coincida più con il soggetto gestore,
i richiami al soggetto istitutore contenuti nel presente Schema vanno riferiti al soggetto gestore].
in ALTO A DESTRA, riportare le seguenti informazioni:
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: sede legale e sede amministrativa, se diversa.
Per i fondi pensione aperti: sede legale della società e sede ove è svolta l’attività del fondo, se
diversa.
Per i PIP: sede legale della società e sede della direzione generale, se diversa;
utilizzare l’icona ‘CASA’.
Indicare il recapito telefonico [inserire l’icona ‘CORNETTA’], l’indirizzo di posta elettronica semplice
e quello di posta elettronica certificata (PEC) utilizzabili dall’aderente per comunicazioni e richieste
[inserire l’icona ‘BUSTA - LETTERA’], nonché il sito web [inserire l’icona ‘MAPPAMONDO’].
Le imprese di assicurazione straniere specificano se operano in Italia in regime di stabilimento o di
libera prestazione di servizi.
Riportare, di seguito, quanto segue:
“Prospetto in caso di liquidazione di prestazioni diverse dalla rendita”
(8) Nel caso di erogazione della prestazione pensionistica sia in capitale che in rendita trasmettere un unico prospetto.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
60
Sezione ‘I tuoi dati’
Inserire la denominazione della sezione [‘I tuoi dati’; in evidenza grafica].
Indicare i dati anagrafici del richiedente (cognome e nome, luogo e data di nascita, residenza, codice fiscale),
la tipologia di adesione (su base individuale o collettiva), il codice di adesione/numero di polizza, la data di
adesione alla forma pensionistica complementare e quella di iscrizione alla previdenza complementare.
Indicare la tipologia di richiesta [anticipazione/riscatto parziale/riscatto totale/trasferimento della posizione
individuale; prestazione pensionistica in capitale].
Per le richieste di trasferimento indicare la forma pensionistica presso la quale è trasferita la posizione.
Riportare la seguente ‘AVVERTENZA’:
“Verifica la completezza e l’esattezza dei dati riportati; se riscontri anomalie contatta … [inserire la
denominazione breve della forma pensionistica complementare/società]”.
Riportare, in forma di annotazione alla presente sezione, la seguente precisazione:
“I dati personali in possesso della forma pensionistica complementare/società sono trattati nel rispetto
del Regolamento (UE) 2016/679 e del Decreto lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati
personali) e, in tale ambito, sono trasmessi a soggetti o a società esterne che forniscono servizi
strettamente connessi e strumentali all’attività della forma pensionistica complementare medesima,
nonché alla COVIP per i compiti istituzionali dell’Autorità, e ad altri organismi di vigilanza nei casi
previsti dalla normativa vigente.”
Sezione ‘La posizione individuale maturata’
Inserire la denominazione della sezione [‘La posizione individuale maturata’; in evidenza grafica].
Nei casi di riscatto totale, trasferimento e prestazione pensionistica in capitale, riportare le informazioni
contenute nella Sezione ‘La tua posizione individuale’ dello Schema di “Prospetto delle prestazioni
pensionistiche – fase di accumulo”, relativamente al periodo compreso tra il 31 dicembre dell’anno
precedente e la data in cui la posizione individuale viene disinvestita. Non occorre riportare i diagrammi
circolari né le ‘AVVERTENZE’ e i ‘RIMANDI’ ivi indicati.
Nei casi di anticipazione e riscatto parziale indicare il totale dei contributi versati nel periodo compreso
tra il 31 dicembre dell’anno precedente e la data in cui la relativa parte di posizione individuale viene
disinvestita, il valore della posizione individuale maturata alla stessa data, nonché l’ammontare dei
contributi versati e non dedotti.
Sezione ‘Aspetti fiscali’
Inserire la denominazione della sezione [‘Aspetti fiscali’; in evidenza grafica].
Riportare le informazioni contenute nella Sezione ‘Aspetti fiscali’ dello Schema di “Prospetto delle prestazioni
pensionistiche – fase di accumulo”, fino alla data in cui la posizione individuale viene disinvestita. Precisare
che l’ammontare indicato si basa sulle comunicazioni effettuate dall’aderente alla forma pensionistica ovvero,
nel caso di trasferimento da altra forma pensionistica, da quest’ultima.
Non occorre riportare le ‘AVVERTENZE’ ivi indicate.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
61
Sezione ‘L’importo liquidato’
Inserire la denominazione della sezione [‘L’importo liquidato’; in evidenza grafica].
Precisare, qualora abbiano operato sulla posizione individuale garanzie di risultato, gli importi riconosciuti in
relazione al verificarsi degli eventi assicurati.
Nel caso in cui l’aderente abbia sottoscritto polizze per l’erogazione di prestazioni accessorie, riportare gli
importi liquidati a tale titolo.
Nell’ipotesi di anticipazione, riscatto e prestazione pensionistica in capitale: indicare altresì
l’ammontare complessivo dell’imposta applicata, precisando nel dettaglio l’importo della stessa con
riferimento ai diversi regimi impositivi tempo per tempo vigenti e rinviando al documento sul regime
fiscale per la descrizione dei regimi impositivi.
Nei medesimi casi, indicare l’eventuale ammontare della posizione individuale da erogare a terzi a
seguito di cessione del credito.
Indicare l’importo richiesto dall’aderente.
Riportare i costi applicati a ciascuna tipologia di prestazione.
Indicare l’importo risultante e liquidato e il valore della posizione individuale residua.
Qualora la forma pensionistica sia a conoscenza di ritardi nei versamenti contributivi ovvero sussistano altre
cause che non permettano di liquidare l’intero importo spettante, precisare che la liquidazione è provvisoria e
che pertanto, non appena gli importi residui verranno versati alla forma pensionistica, sarà inviata la relativa
comunicazione integrativa. Anche nel redigere tale comunicazione integrativa, la forma pensionistica si attiene
alle presenti Disposizioni, con i necessari adattamenti e semplificazioni.
Inserire un ‘RIMANDO’ al “Documento sul regime fiscale”, rappresentando che è disponibile sul sito web della
forma pensionistica complementare; utilizzare l’icona ‘RIMANDO ESTERNO’.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
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4. ‘Prospetto in caso di liquidazione di prestazione in rendita’
Adempimenti
Le presenti Disposizioni si applicano ai casi di prestazione pensionistica in rendita(9).
Il prospetto è trasmesso all’interessato entro 30 giorni dalla conversione della posizione.
Schema
Riportare l’intestazione redatta con le seguenti modalità:
in ALTO A SINISTRA, riportare la denominazione e la denominazione breve, ove esistente, della
forma pensionistica complementare, il logo [eventuale], il numero di iscrizione all’Albo tenuto dalla
COVIP e lo Stato membro in cui la stessa è stata istituita.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare altresì la denominazione e il logo [eventuale] del
soggetto istitutore, nonché il gruppo di appartenenza dello stesso [eventuale]
[qualora il soggetto istitutore del fondo pensione aperto non coincida più con il soggetto gestore,
i richiami al soggetto istitutore contenuti nel presente Schema vanno riferiti al soggetto gestore].
in ALTO A DESTRA, riportare le seguenti informazioni:
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: sede legale e sede amministrativa, se diversa.
Per i fondi pensione aperti: sede legale della società e sede ove è svolta l’attività del fondo, se
diversa.
Per i PIP: sede legale della società e sede della direzione generale, se diversa;
utilizzare l’icona ‘CASA’.
Indicare il recapito telefonico [inserire l’icona ‘CORNETTA’], l’indirizzo di posta elettronica semplice
e quello di posta elettronica certificata (PEC) utilizzabili dall’aderente per comunicazioni e richieste
[inserire l’icona ‘BUSTA - LETTERA’], nonché il sito web [inserire l’icona ‘MAPPAMONDO’].
Le imprese di assicurazione straniere specificano se operano in Italia in regime di stabilimento o di
libera prestazione di servizi.
Riportare, di seguito, quanto segue:
“Prospetto in caso di conversione in rendita” [in evidenza grafica]
Sezione ‘I tuoi dati’
Inserire la denominazione della sezione [‘I tuoi dati’; in evidenza grafica].
Indicare i dati anagrafici del richiedente (cognome e nome, luogo e data di nascita, residenza, codice fiscale),
la tipologia di adesione (su base individuale o collettiva), il codice di adesione/numero di polizza, la data di
adesione alla forma pensionistica complementare e quella di iscrizione alla previdenza complementare.
(9) Nel caso di erogazione della prestazione pensionistica sia in capitale che in rendita trasmettere un unico prospetto.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
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Riportare la seguente ‘AVVERTENZA’:
“Verifica la completezza e l’esattezza dei dati riportati; se riscontri anomalie contatta … [inserire la
denominazione breve della forma pensionistica complementare/società]”.
Riportare, in forma di annotazione alla presente sezione, la seguente precisazione:
“I dati personali in possesso della forma pensionistica complementare/società sono trattati nel rispetto
del Regolamento (UE) 2016/679 e del Decreto lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati
personali) e, in tale ambito, sono trasmessi a soggetti o a società esterne che forniscono servizi
strettamente connessi e strumentali all’attività della forma pensionistica complementare medesima,
nonché alla COVIP per i compiti istituzionali dell’Autorità, e ad altri organismi di vigilanza nei casi
previsti dalla normativa vigente.”
Sezione ‘La posizione individuale maturata’
Inserire la denominazione della sezione [‘La posizione individuale maturata’; in evidenza grafica].
Riportare le informazioni contenute nella Sezione ‘La tua posizione individuale’ dello Schema di “Prospetto
delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo”, relativamente al periodo compreso tra il 31 dicembre
dell’anno precedente e la data in cui la posizione individuale viene disinvestita. Non occorre riportare i
diagrammi circolari né le ‘AVVERTENZE’ e i ‘RIMANDI’ ivi indicati.
Sezione ‘Aspetti fiscali’
Inserire la denominazione della sezione [‘Aspetti fiscali’; in evidenza grafica].
Riportare le informazioni contenute nella Sezione ‘Aspetti fiscali’ dello Schema di “Prospetto delle prestazioni
pensionistiche – fase di accumulo”, fino alla data in cui la posizione individuale viene disinvestita. Precisare
che l’ammontare indicato si basa sulle comunicazioni effettuate dall’aderente alla forma pensionistica ovvero,
nel caso di trasferimento da altra forma pensionistica, da quest’ultima.
Non occorre riportare le ‘AVVERTENZE’ ivi indicate.
Sezione ‘L’importo trasformato in rendita’
Inserire la denominazione della sezione [‘L’importo trasformato in rendita’; in evidenza grafica].
Riportare le seguenti informazioni:
la denominazione del soggetto erogatore della rendita;
la tipologia di rendita scelta dall’aderente;
la periodicità dei pagamenti;
la data di pagamento della prima rata di rendita.
Indicare, ove prevista, la possibilità di modificare la rateizzazione dei pagamenti.
Riportare il valore della posizione individuale disinvestita.
Precisare, qualora abbiano operato sulla posizione individuale garanzie di risultato, gli importi riconosciuti in
relazione al verificarsi degli eventi assicurati.
Indicare l’eventuale ammontare della posizione individuale da erogare a terzi a seguito di cessione del credito.
Indicare il coefficiente di trasformazione utilizzato.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
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Riportare i costi di erogazione della rendita, indicando se si tratta di costi inclusi nel coefficiente di conversione.
Indicare altresì l’ammontare complessivo dell’imposta applicata, precisando nel dettaglio l’importo della stessa
con riferimento ai diversi regimi impositivi tempo per tempo vigenti e rinviando al documento sul regime fiscale
per la descrizione dei regimi impositivi.
Indicare l’importo della rata di rendita risultante dalla trasformazione del capitale e liquidata.
Qualora la forma pensionistica sia a conoscenza di ritardi nei versamenti contributivi ovvero sussistano altre
cause che non permettano di convertire l’intero importo spettante, precisare che la conversione è provvisoria e
che pertanto, non appena gli importi residui verranno versati alla forma pensionistica, sarà inviata la relativa
comunicazione integrativa. Anche nel redigere tale comunicazione integrativa, la forma pensionistica si attiene
alle presenti Disposizioni, con i necessari adattamenti e semplificazioni.
Inserire un ‘RIMANDO’ al “Documento sul regime fiscale”, rappresentando che è disponibile sul sito web della
forma pensionistica complementare; utilizzare l’icona ‘RIMANDO ESTERNO’.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
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5. ‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di erogazione’
Adempimenti
Il prospetto è predisposto su base annuale dopo il pensionamento ed è trasmesso all’interessato entro il 31
marzo di ciascun anno con riferimento all’ultimo anno solare.
Nel caso in cui l’erogazione della rendita avvenga sulla base di un incarico conferito a un’impresa di
assicurazione, le informazioni del “Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di erogazione” possono
essere fornite direttamente dall’impresa erogante conformemente alle presenti disposizioni.
La forma pensionistica complementare/società acquisisce copia informatica delle comunicazioni inviate agli
interessati al fine di inserirle nell’area riservata.
Schema
Riportare l’intestazione redatta con le seguenti modalità:
in ALTO A SINISTRA, riportare la denominazione e la denominazione breve, ove esistente, della
forma pensionistica complementare, il logo [eventuale], il numero di iscrizione all’Albo tenuto dalla
COVIP e lo Stato membro in cui la stessa è stata istituita.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare altresì la denominazione e il logo [eventuale] del
soggetto istitutore, nonché il gruppo di appartenenza dello stesso [eventuale]
[qualora il soggetto istitutore del fondo pensione aperto non coincida più con il soggetto gestore,
i richiami al soggetto istitutore contenuti nel presente Schema vanno riferiti al soggetto gestore].
in ALTO A DESTRA, riportare le seguenti informazioni:
Per i fondi pensione negoziali/preesistenti: sede legale e sede amministrativa, se diversa.
Per i fondi pensione aperti: sede legale della società e sede ove è svolta l’attività del fondo, se
diversa.
Per i PIP: sede legale della società e sede della direzione generale, se diversa;
utilizzare l’icona ‘CASA’.
Indicare il recapito telefonico [inserire l’icona ‘CORNETTA’], l’indirizzo di posta elettronica semplice
e quello di posta elettronica certificata (PEC) utilizzabili dall’aderente per comunicazioni e richieste
[inserire l’icona ‘BUSTA - LETTERA’], nonché il sito web [inserire l’icona ‘MAPPAMONDO’].
Le imprese di assicurazione straniere specificano se operano in Italia in regime di stabilimento o di
libera prestazione di servizi.
Riportare, di seguito, quanto segue:
“Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di erogazione” [in evidenza grafica]
Fornire le informazioni di dettaglio relative agli importi pagati nel corso dell’anno di riferimento con riguardo
a ciascuna rata, indicando le rispettive date di pagamento.
Riportare il tasso di rivalutazione applicato alla rendita che sarà corrisposta nell’anno successivo a quello in
corso di erogazione specificando, in forma di annotazione, che è al lordo della fiscalità, il valore annuo della
rata di rendita rivalutata, la periodicità di pagamento e il valore della singola rata di rendita rivalutata secondo
la periodicità prescelta.
Sezione IV – Disposizioni in materia di comunicazioni agli aderenti e ai beneficiari
66
Fornire ai beneficiari informazioni adeguate nel caso in cui gli stessi assumano una parte significativa del rischio
di investimento nella fase di erogazione.
Indicare le modalità con cui il beneficiario deve fornire alla forma pensionistica complementare, nel caso di
erogazione diretta della rendita, prova dell’esistenza in vita.
Sezione V – Disposizioni sulle proiezioni pensionistiche
67
SEZIONE V
DISPOSIZIONI SULLE PROIEZIONI PENSIONISTICHE
1. Premessa
Le Istruzioni di cui alla presente Sezione sono volte a definire una metodologia uniforme per l’elaborazione di
proiezioni che le forme pensionistiche complementari/società utilizzano per fornire, in qualunque forma e a
qualunque fine, anche promozionale, indicazioni circa le prestazioni attese.
In particolare, le forme pensionistiche complementari/società nell’ambito della Parte I ‘Le informazioni chiave
per l’aderente’, della Nota informativa, forniscono proiezioni standardizzate prendendo a riferimento figure-
tipo di aderenti. Tale documento informativo, che viene consegnato al potenziale aderente prima dell’adesione,
è volto a illustrare:
l’importo della prestazione attesa al momento del pensionamento;
il valore della rendita corrispondente alla posizione individuale maturata.
Le forme pensionistiche complementari/società forniscono altresì annualmente agli aderenti proiezioni
personalizzate nell’ambito del ‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo’ (cfr. Sezione IV),
basate sulle caratteristiche proprie dell’aderente (posizione individuale maturata, misura delle contribuzioni,
età anagrafica).
Inoltre nei siti web nei quali sono pubblicati i documenti relativi alla forma pensionistica complementare è reso
disponibile al pubblico un motore di calcolo per lo sviluppo di proiezioni personalizzate.
2. Ambito di applicazione
Le Istruzioni di cui alla presente Sezione si applicano alle seguenti forme pensionistiche:
fondi pensione negoziali,
fondi pensione aperti,
piani individuali pensionistici (PIP);
fondi pensione preesistenti, di cui all’art. 20, comma 1, del Decreto lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 (di
seguito, Decreto), in regime di contribuzione definita, o con una sezione a contribuzione definita;
sono esonerati dall’obbligo i fondi pensione preesistenti rivolti esclusivamente a pensionati e/o differiti.
Le Istruzioni di cui alla presente Sezione si applicano inoltre, in quanto compatibili, alle forme pensionistiche
dell’Unione europea di cui all’art.15-ter, comma 1, del Decreto.
3. Variabili utilizzate per la costruzione di proiezioni pensionistiche personalizzate
Per la costruzione di proiezioni pensionistiche personalizzate si considerano informazioni relative al singolo
aderente, informazioni proprie della forma pensionistica complementare e ipotesi definite dalla COVIP in modo
uniforme per tutte le forme pensionistiche complementari. Le variabili utilizzate sono le seguenti:
Sezione V – Disposizioni sulle proiezioni pensionistiche
68
Variabili
Dati relativi
all’aderente
Dati relativi
alla forma
pensionistica
complementare
Ipotesi definite
dalla COVIP
1. dati anagrafici dell’aderente (età e sesso) X
2. misura della contribuzione X
3. tasso atteso di crescita della contribuzione/retribuzione X
4. tasso annuo atteso di inflazione X
5. costi connessi alla partecipazione nella fase di accumulo X
6. profilo di investimento X
7. tasso atteso di rendimento della gestione X
8. età prevista al pensionamento X
9. basi tecniche per il calcolo della rendita X X
10. costo relativo alla trasformazione della posizione
individuale in rendita X X
Dati anagrafici: l’età e il sesso sono quelli relativi all’aderente.
Misura della contribuzione: la misura della contribuzione è quella risultante alla forma pensionistica
complementare sulla base delle indicazioni dell’aderente ovvero quella che risulti effettivamente versata con
carattere di stabilità. La stessa è espressa su base annuale.
Tasso atteso di crescita della contribuzione/retribuzione: la contribuzione è rivalutata annualmente. La
rivalutazione avviene a un tasso reale dell’1%, qualora la contribuzione sia espressa in cifra fissa; qualora la
stessa sia invece espressa in percentuale della retribuzione, si assume un tasso annuo atteso di crescita della
retribuzione pari all’1% in termini reali.
Tasso annuo atteso di inflazione: il tasso annuo atteso di inflazione è posto pari al 2%.
Costi connessi alla partecipazione nella fase di accumulo: i costi relativi alla fase di accumulo sono quelli
effettivamente applicati all’aderente; gli stessi tengono pertanto conto delle eventuali agevolazioni
commissionali praticate dalla forma pensionistica complementare. Con riferimento ai criteri di individuazione
e di trattamento dei costi, si fa riferimento a quanto previsto nella Nota metodologica per il calcolo
dell’indicatore sintetico dei costi da riportare nella Nota informativa, con esclusione del costo per il
trasferimento della posizione individuale ad altra forma pensionistica complementare. Le variabili relative alla
misura della contribuzione e alle ipotesi di rendimento atteso sono tuttavia individuate sulla base di quanto
indicato nelle presenti Istruzioni.
Profilo di investimento: il profilo di investimento è quello scelto dall’aderente. In presenza di meccanismi di
riallocazione automatica della posizione individuale o dei flussi di contribuzione tra comparti (o fondi
interni/OICR/gestioni interne separate) o combinazioni degli stessi in funzione dell’età dell’aderente o degli
anni mancanti al pensionamento (life cycle style), lo sviluppo delle proiezioni ne tiene conto secondo le modalità
previste dalla forma pensionistica complementare.
Sezione V – Disposizioni sulle proiezioni pensionistiche
69
Tasso atteso di rendimento della gestione: al fine di tenere conto delle differenti caratteristiche di investimento
dei comparti (o fondi interni/OICR/gestioni interne separate), i parametri di rendimento sono definiti in
funzione delle diverse classi di attività (azionario o obbligazionario). Le ipotesi di rendimento sono pertanto
distinte per gli investimenti azionari e per quelli obbligazionari. I tassi di rendimento riportati nella Tabella che
segue sono espressi in termini reali e al lordo dei costi e della tassazione:
Rendimento obbligazionario
(rOBB)
Rendimento azionario
(rAZ)
Rendimento medio annuo 2,00% 4,00%
Con riferimento a ciascun comparto (o fondo interno/OICR/gestione interna separata) rientrante nel profilo di
investimento scelto dall’aderente, i versamenti sono rivalutati annualmente sulla base dei seguenti parametri di
rendimento (r), calcolati secondo le formule che seguono:
r = rAZ + rOBB
I coefficienti e rappresentano le percentuali di investimento, rispettivamente, azionario e obbligazionario
di ciascun comparto (o fondo interno/OICR/gestione interna separata), corrispondenti alla composizione del
relativo benchmark. I coefficienti assumono pertanto valori tali per cui ( + ) = 1. Qualora il benchmark non
costituisca un parametro significativo per lo stile gestionale adottato, la ripartizione degli investimenti viene
definita sulla base di ogni informazione utile, coerentemente con la politica di investimento perseguita in un
orizzonte temporale di lungo periodo (composizione effettiva realizzata negli esercizi precedenti, informazioni
riportate nella nota informativa ...). Laddove ciò non sia possibile, è posto per convenzione, in caso di comparti
caratterizzati da garanzie di risultato, = 0 e = 1 e in tutti gli altri casi = 0,3 e = 0,7.
Età di pensionamento: si tratta della presumibile età di pensionamento di vecchiaia, come individuata nello
Schema di “Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo” (Sezione ‘I tuoi dati’) e ai 4 anni
successivi.
Ipotesi tecniche per il calcolo della rendita: il calcolo della prima rata annua di rendita è effettuato applicando
i coefficienti di conversione relativi alle seguenti ipotesi:
basi demografiche: la tavola di mortalità è la IPS55, ove la forma pensionistica complementare preveda
una differenziazione per sesso, e, negli altri casi, la IPS55U (IPS55 indifferenziata per sesso),
corrispondente alla combinazione 60 per cento maschi, 40 per cento femmine;
basi finanziarie: il tasso tecnico è posto pari allo 0%;
costo relativo alla trasformazione della posizione individuale in rendita: 1,25% della posizione
individuale maturata al termine della fase di accumulo.
Qualora i coefficienti di conversione effettivamente utilizzati dalla forma pensionistica complementare al
momento dell’elaborazione del documento risultino meno favorevoli all’aderente rispetto a quelli sopra indicati,
il calcolo della prima rata annua di rendita è effettuato applicando i coefficienti propri della forma pensionistica
complementare.
Nei casi in cui sussista un impegno contrattuale al mantenimento dei coefficienti di conversione in rendita, la
simulazione può essere effettuata sulla base delle condizioni applicate dalla forma pensionistica
complementare, per le situazioni riguardate da detto impegno.
Qualora al momento dell’elaborazione le condizioni per l’erogazione delle rendite non risultino ancora definite,
le ipotesi relative alle basi tecniche da impiegare sono in ogni caso quelle sopra indicate.
Sezione V – Disposizioni sulle proiezioni pensionistiche
70
4. Istruzioni per l’elaborazione delle proiezioni pensionistiche personalizzate fornite
periodicamente nell’ambito del ‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di
accumulo’
Nell’ambito del ‘Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo’ vengono fornite proiezioni
pensionistiche volte a consentire all’aderente una valutazione sintetica e prospettica del proprio programma
previdenziale. Tali rappresentazioni costituiscono pertanto uno strumento di ausilio nella adozione delle scelte
relative alla partecipazione alla forma pensionistica complementare per le variabili dipendenti da
determinazioni dell’aderente medesimo.
In particolare, la Sezione ‘Quanto riceverai quando andrai in pensione’ contiene una proiezione della posizione
maturata al momento del pensionamento e della relativa rata annua di rendita attesa nell’ipotesi che l’intera
prestazione sia erogata in forma di rendita vitalizia immediata senza reversibilità.
Inoltre, nella Sezione ‘Informazioni all’avvicinarsi del pensionamento di vecchiaia’ (che viene fornita in
aggiunta agli aderenti ai quali mancano tre anni o meno alla presumibile età di pensionamento) viene altresì
riportata una stima del valore della posizione individuale maturata e della relativa rata di rendita per ciascuna
tipologia di rendita offerta (con eccezione della rendita vitalizia reversibile) in corrispondenza alla presumibile
età di pensionamento di vecchiaia e ai quattro anni successivi.
Il valore della posizione individuale prospettica e il corrispondente valore della rata annua di rendita attesa sono
rappresentati in termini reali, anche qualora sia necessario effettuare il relativo calcolo in termini nominali. Il
documento contiene chiara indicazione del fatto che si tratta di valori espressi in termini reali.
L’elaborazione delle proiezioni inerenti al valore della posizione individuale si basano sulle seguenti
esemplificazioni:
I versamenti sono considerati al lordo dei costi gravanti direttamente sull’aderente e, per il primo anno,
delle spese di adesione, nonché dei costi e premi relativi a eventuali prestazioni assicurative ad adesione
obbligatoria. I versamenti non includono invece eventuali somme destinate al finanziamento di
prestazioni assicurative a carattere facoltativo.
Per semplicità si assume che i versamenti vengano effettuati all’inizio di ciascun anno. Qualora, per i
lavoratori dipendenti, i versamenti comprendano anche il flusso di TFR, si assume inoltre che gli
eventuali contributi a carico del datore di lavoro e/o del lavoratore (ove non determinati in cifra fissa)
siano espressi in percentuale della retribuzione utile per il calcolo del TFR, anche laddove i contratti o
accordi collettivi utilizzino una base di calcolo differente.
La posizione individuale relativa a ciascun anno di sviluppo della proiezione è calcolata tenendo conto
della contribuzione lorda relativa a ciascun anno, del tasso di rendimento corrispondente al profilo di
investimento dell’aderente, dei costi praticati dalla forma pensionistica complementare e del prelievo
fiscale sui rendimenti della gestione, secondo la normativa tempo per tempo vigente.
In sede di aggiornamento annuale del documento per l’elaborazione delle proiezioni inerenti al valore della
posizione individuale maturata si assume quale dato iniziale la posizione individuale effettivamente maturata
dall’aderente alla fine dell’anno solare precedente e, per la relativa conversione in rendita, si utilizzano i
coefficienti di conversione calcolati sulla base delle ipotesi tecniche sopra riportate. L’indicazione della rata di
rendita è al lordo della tassazione.
L’aggiornamento tiene conto delle condizioni di partecipazione in vigore al momento in cui si procede alla
elaborazione.
Sezione V – Disposizioni sulle proiezioni pensionistiche
71
5. Istruzioni per l’elaborazione di prestazioni pensionistiche standardizzate fornite
nell’ambito della Nota informativa
Nella Nota informativa sono fornite simulazioni effettuate nel rispetto delle Istruzioni sopra indicate, avendo a
riferimento figure-tipo aventi le seguenti caratteristiche:
età anagrafica al momento dell’adesione: 30 e 40 anni;
contributo annuo: 2.500 e 5.000;
età di pensionamento: 67 anni.
In particolare il Paragrafo ‘Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione’, della Parte I ‘Le informazioni
chiave per l’aderente’, della Nota informativa, riporta il valore della posizione individuale e il corrispondente
valore della rata annua di rendita attesa, calcolata con riferimento alle suddette ipotesi.
Qualora la forma pensionistica complementare adotti basi demografiche differenziate per sesso, nel medesimo
Paragrafo ‘Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione’, della Nota informativa riporta, in versione
standardizzata per ogni figura-tipo, il valore della prima rata annuale di rendita distintamente per maschi e
femmine.
L’elaborazione è compiuta per ciascun comparto (o fondo interno/OICR/gestione interna separata) e/o
combinazione predefinita offerti dalla forma pensionistica complementare.
6. Altre procedure per la proiezione della prestazione pensionistica complementare
Le procedure che le forme pensionistiche complementari utilizzino per fornire, in qualunque forma e a
qualunque fine, anche promozionale, indicazioni circa le prestazioni attese sono implementate in ottemperanza
delle presenti Istruzioni.
Nei siti web nei quali sono pubblicati i documenti relativi alla forma pensionistica complementare è reso
disponibile al pubblico un motore di calcolo per lo sviluppo delle proiezioni.
Per quanto attiene alla individuazioni delle variabili da impiegare nelle elaborazioni, il motore di calcolo
consente la modificabilità delle ipotesi in materia di:
dati anagrafici dell’aderente;
misura della contribuzione;
tasso annuo atteso di crescita della contribuzione/retribuzione: per questo aspetto, i motori possono
anche consentire all’utente di scegliere l’andamento della crescita contribuzione/retribuzione (ad
esempio, ipotizzando dinamiche lineari, concave o convesse). In ogni caso, il tasso medio annuo atteso
di crescita della contribuzione/retribuzione non può superare il 3% reale;
profilo di investimento;
età prevista al pensionamento.
Il programma può sviluppare modalità di rappresentazione del rischio connesso all’investimento, indicando le
ipotesi alla base di tale rappresentazione.
Nel caso in cui ciò avvenga mediante l’indicazione di scenari alternativi, come scenario centrale dovrà essere
utilizzato quello definito sulla base delle Istruzioni COVIP; gli altri scenari dovranno essere definiti in modo
simmetrico rispetto a quest’ultimo; a tale scenario centrale dovrà essere data particolare evidenza, indicando
che esso è quello corrispondente alle menzionate Istruzioni COVIP.
Sezione V – Disposizioni sulle proiezioni pensionistiche
72
Il programma può inoltre consentire di simulare l’effetto sulla posizione individuale in maturazione e sulla
prestazione pensionistica attesa di eventuali opzioni esercitabili dall’aderente (anticipazioni, riscatti parziali,
riallocazione della posizione individuale e/o dei versamenti contributivi, ecc.).
La presentazione del motore di calcolo è corredata da chiare istruzioni per l’utilizzo e dare evidenza delle
medesime indicazioni riportate nel documento redatto in forma cartacea. Queste ultime sono riportate anche
nelle versioni a stampa delle simulazioni effettuate sul sito web.
Il programma consente all’aderente il raccordo con le proiezioni fornite nell’ambito del ‘Prospetto delle
prestazioni pensionistiche – fase di accumulo’.
Nelle modalità di accesso al programma i fondi possono acquisire informazioni relative all’aderente stesso
anche finalizzate alla redazione del documento in versione personalizzata.
I motori di calcolo possono altresì consentire di stimare il tasso di copertura atteso dal sistema di previdenza
obbligatoria di appartenenza. Nella rappresentazione del tasso complessivo atteso di copertura pensionistica
deve essere possibile identificare chiaramente la quota riconducibile alla prestazione di base e quella relativa
alla prestazione complementare.
Le forme pensionistiche complementari precisano che sul sito dell’INPS è comunque disponibile il servizio “La
mia pensione”, che permette di simulare quella che sarà presumibilmente la prestazione di base che un
lavoratore iscritto al Fondo pensione lavoratori dipendenti o ad altri fondi o gestioni amministrati dall’INPS
riceverà al termine dell’attività lavorativa.
Sezione VI – Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti
73
SEZIONE VI
SITI WEB, TECNOLOGIE INFORMATICHE E RAPPORTI CON GLI ADERENTI
1. Premessa
Le Istruzioni contenute in questa Sezione sono volte ad accrescere l’utilizzo di tecnologie informatiche da parte
delle forme pensionistiche complementari/società, con l’obiettivo di favorire la diffusione di documenti e di
informazioni utili agli aderenti, effettivi e potenziali, nonché di rendere più efficace la gestione dei rapporti con
gli stessi.
L’utilizzo di tecnologie informatiche comporta un necessario e continuo processo di adeguamento i cui profili
evolutivi sono oggetto di attenzione da parte delle forme pensionistiche complementari/società nel piano
strategico sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, da inserire nel ‘Documento politiche di
governance’. In particolare, in tale ambito sono riportate le scelte al riguardo operate dalla forma pensionistica
complementare/società, le valutazioni di ordine economico e di fattibilità delle possibili soluzioni analizzate e
le tempistiche previste per le implementazioni.
La semplificazione dei rapporti tra forma pensionistica complementare/società e aderenti può avvenire già dalla
fase di adesione; è pertanto importante che si sviluppino ulteriormente le modalità di adesione on-line.
Anche tale ultimo profilo forma oggetto di attenzione nel suddetto piano strategico. In particolare, il piano
strategico dovrà contenere le valutazioni effettuate dalla forma pensionistica complementare/società riguardo
l’adozione di tale modalità, evidenziando chiaramente, qualora la forma pensionistica complementare/società
ritenga di non poter adottare tale modalità, i motivi che giustificano tale scelta.
2. Ambito di applicazione
Le disposizioni di cui alla presente sezione si applicano ai fondi pensione negoziali, ai fondi pensione aperti, ai
PIP nonché ai fondi pensione preesistenti, di cui all’art. 20, comma 1, del Decreto, dotati di soggettività
giuridica con le precisazioni e nei termini sotto indicati.
Sito web – area pubblica:
I fondi pensione preesistenti con soggettività giuridica, con meno di 1.000 aderenti attivi e beneficiari
che ad oggi non sono ancora dotati di un proprio sito web, procedono alla creazione del sito web – area
pubblica con le caratteristiche previste dalle presenti Istruzioni entro 12 mesi dall’entrata in vigore delle
stesse.
Sono esonerati dall’obbligo i fondi pensione preesistenti rivolti esclusivamente a pensionati e/o
differiti.
Sito web – area riservata:
Sono esonerati dall’obbligo i fondi pensione preesistenti rivolti esclusivamente a pensionati e/o
differiti.
posta elettronica certificata (PEC)
Tutte le forme pensionistiche complementari attivano almeno una casella di posta elettronica certificata
entro XXXXXXX.
Sezione VI – Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti
74
Le forme pensionistiche complementari istituite da società o all’interno di società/enti possono limitarsi alla
creazione di una sezione dedicata sul sito web dell’azienda.
Le disposizioni di cui alla presente Sezione si applicano inoltre, in quanto compatibili, alle forme pensionistiche
comunitarie di cui all’art.15-ter, comma 1, del Decreto.
3. Caratteristiche del sito web
Il sito web è redatto almeno in lingua italiana. Il linguaggio utilizzato è semplice e comprensibile a un pubblico
ampio.
Le modalità di realizzazione dei siti sono tali da rendere agevole l’accesso alla documentazione informativa e
l’acquisizione della stessa. La documentazione ivi contenuta, pertanto, deve essere facilmente scaricabile.
I siti web delle forme pensionistiche complementari sono realizzati con modalità che consentano una chiara e
immediata distinzione delle informazioni relative alle forme di previdenza rispetto a quelle inerenti agli altri
prodotti eventualmente offerti.
I siti sono realizzati con modalità di design di tipo responsive, in grado cioè di adattare automaticamente le
proprie funzionalità al tipo e alle dimensioni del dispositivo utilizzato dall’utente per l’accesso (computer con
diverse risoluzioni, tablet, smartphone, cellulari, web tv).
La documentazione ivi contenuta deve essere facilmente scaricabile.
3.1 Sito web – area pubblica
Nella home page, ovvero in un’apposita pagina direttamente accessibile dalla home page, sono fornite, in
maniera chiara e visibile, almeno le seguenti informazioni:
denominazione della forma pensionistica complementare, il numero di iscrizione all’Albo, la sede
legale e l’eventuale sede secondaria della forma pensionistica complementare (o quelle della società al
cui interno è istituita la forma pensionistica complementare);
indicazione dei contatti o qualsiasi altro strumento idoneo a fornire tempestiva e gratuita assistenza agli
aderenti, l’indirizzo di posta elettronica e di posta elettronica certificata;
indicazione che la forma pensionistica complementare è soggetta alla vigilanza della COVIP,
riportando il sito web dell’Autorità;
eventuale possibilità di aderire alla forma pensionistica complementare tramite il sito web.
L’area pubblica contiene specifici documenti/informazioni riguardanti la forma pensionistica complementare
di cui la normativa di settore impone la pubblicazione. In particolare si tratta di:
Statuto/Regolamento/Regolamento e Condizioni generali di contratto;
Nota informativa (ed eventuali supplementi), la Scheda ‘I costi’ e il ‘Modulo di adesione’;
‘Istruzioni per l’elaborazione di prestazioni pensionistiche standardizzate fornite nell’ambito della Nota
informativa;
‘Documento sul regime fiscale’, ‘Documento sulle anticipazioni’ e ‘Documento sulle rendite’;
Bilanci/Rendiconti (e relative relazioni);
‘Documento sul sistema di governo’;
informazioni essenziali e pertinenti relative alla politica di remunerazione;
Sezione VI – Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti
75
‘Documento sulla politica di investimento’;
ogni altro documento che, in base alla normativa, deve essere pubblicato sul sito web della forma.
In tale ambito sono rese disponibili le informazioni relative ai seguenti aspetti:
esercizio di prerogative individuali (switch, anticipazione, trasferimento, riscatto, RITA);
opzioni di rendita esercitabili in caso di pensionamento;
altre opzioni esercitabili in caso di raggiungimento dell’età pensionabile.
Nell’area pubblica è, altresì, reso disponibile un ‘motore di calcolo’ che consenta di generare simulazioni sulla
prestazione pensionistica, ottenute sulla base delle Istruzioni di cui alla Sezione V (‘Disposizioni sulle
prestazioni pensionistiche’) e sulla base delle informazioni personali inserite dall’aderente o dal potenziale
aderente. Tale strumento consente di effettuare simulazioni prendendo in considerazione anche ulteriori opzioni
quali, a titolo esemplificativo, gli effetti della fruizione di anticipazioni o riscatti parziali. La presentazione del
motore di calcolo è corredata da chiare istruzioni per l’utilizzo, che sono riportate anche nelle versioni a stampa
delle simulazioni effettuate.
L’area pubblica può contenere ulteriori documenti/strumenti ritenuti utili all’aderente, effettivo o potenziale,
per effettuare più consapevolmente le scelte relative al rapporto di partecipazione.
Nel caso in cui le decisioni di investimento promuovono caratteristiche ambientali, climatiche, sociali e di
governo societario nella strategia di investimento, ovvero hanno come obiettivo investimenti sostenibili che
tengano conto dei fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario (fattori ESG) riportare, in una
sezione ben visibile e facilmente accessibile del sito web, le seguenti informazioni assicurando la coerenza con
quanto rappresentato al riguardo in Nota informativa:
la descrizione delle caratteristiche ambientali, climatiche, sociali e di governo societario promosse,
ovvero dell’obiettivo di investimento sostenibile perseguito;
le informazioni sulle metodologie utilizzate per valutare, misurare e monitorare le caratteristiche e gli
obiettivi citati o l’impatto degli investimenti sostenibili selezionati;
le informazioni in materia di investimenti sostenibili e responsabili inserite nella relazione sulla
gestione allegata al bilancio/rendiconto della forma pensionistica complementare.
Nel caso in cui non si prendano in considerazione i fattori ambientali, climatici, sociali e di governo societario,
darne informativa.
3.2 Area riservata
La forma pensionistica complementare/società predispone sistemi informatici per la gestione telematica dei
rapporti tra forma pensionistica complementare/società e aderenti/beneficiari attraverso l’accesso ad aree
riservate.
I sistemi informatici consentono di effettuare almeno le seguenti operazioni:
trasmissione di richieste di liquidazione delle prestazioni pensionistiche e di quelle inerenti all’esercizio
di prerogative individuali (switch, anticipazione, trasferimento, riscatto, RITA);
trasmissione di reclami attraverso la compilazione di moduli o schede on-line.
Consentono altresì all’aderente/beneficiario di effettuare le ulteriori operazioni:
modifica dei dati personali;
Sezione VI – Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti
76
possibilità di valutare la coerenza delle scelte di investimento effettuate dall’aderente, anche attraverso
la ri-sottoposizione periodica (almeno ogni 3 anni) della sezione sulla congruità della scelta
previdenziale del ‘Questionario di autovalutazione’ di cui allo Schema di Nota informativa;
realizzazione di simulazioni personalizzate in merito alla prestazione pensionistica attraverso l’utilizzo
del ‘motore di calcolo’ di cui sopra, senza la necessità di inserire le informazioni relative all’aderente
(sesso, età e valore della posizione individuale maturata al momento della simulazione).
I sistemi informatici consentono inoltre all’aderente di accedere ai dati relativi alla propria posizione individuale
rendendo disponibili alla consultazione almeno le seguenti informazioni:
Dati identificativi e inerenti a scelte effettuate in fase di adesione
dati personali dell’aderente;
tipologia di adesione;
codice di adesione/numero di polizza;
data di adesione alla forma pensionistica complementare e quella di iscrizione alla previdenza
complementare;
tipologia dei beneficiari (designati/eredi) e, se diversi dagli eredi, i relativi dati personali;
sottoscrizione di prestazioni accessorie;
scelta dei comparti, percentuali di allocazione delle risorse destinate alle prestazioni, eventuale
presenza di garanzie.
Dati inerenti alla contribuzione e alla situazione in essere
contributi versati in corso d’anno;
evoluzione della posizione individuale maturata (con evidenza, qualora la forma pensionistica
complementare/società preveda la valorizzazione in quote, del numero di quote e valore della
quota).
Informazioni utili nel corso della fase di accumulo
informazioni sull’esercizio di prerogative individuali (switch, anticipazioni, trasferimento, riscatto,
RITA);
informazioni sulle opzioni di rendita esercitabili in caso di pensionamento;
altre opzioni esercitabili in caso di raggiungimento dell’età pensionabile.
Novità intervenute nel corso dell’anno
Informazioni sulle novità di interesse per l’aderente (ad esempio, informazioni relative a vicende della
forma pensionistica complementare/società, intervenute novità legislative/orientamenti interpretativi,
ecc.).
Per i fondi pensione negoziali e per i fondi pensione preesistenti: illustrare le variazioni degli
accordi istitutivi, con particolare riguardo al livello contributivo e alle modalità di elezione dei
delegati in assemblea. Riportare criteri e modalità secondo cui sono state ripartite tra i lavoratori
associati le eventuali differenze tra le spese gravanti sugli aderenti e i costi effettivamente sostenuti
dalla forma pensionistica complementare. Riportare le modifiche che hanno interessato le
convenzioni di gestione.
Per i fondi pensione aperti e per i PIP: indicare gli eventi societari di particolare rilevanza che
hanno interessato il soggetto istitutore.
Tali informazioni sono contenute in un’apposita sezione, da istituirsi all’interno dell’area riservata
(Sezione ‘Novità’).
Sezione VI – Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti
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Comunicazioni tra aderente e forma pensionistica complementare/società
La documentazione trasmessa dall’aderente alla forma pensionistica complementare/società, nonché i
documenti inviati dalla forma pensionistica complementare/società all’aderente con riguardo alle
seguenti tipologie di comunicazioni:
Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo;
Altre informative da fornire in corso d’anno al verificarsi di determinati eventi;
Prospetto in caso liquidazione di prestazioni diverse dalla rendita;
Prospetto in caso di conversione in rendita;
Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di erogazione;
copia delle lettere di riscontro trasmesse all’aderente con riguardo alle istanze effettuate dallo
stesso nel corso del rapporto. In tali casi il sistema consente all’aderente di seguire lo stato di
avanzamento della pratica.
Tale documentazione è archiviata in un’apposita sezione istituita all’interno dell’area riservata (sezione
‘Documentazione’) e conservata in tale sezione almeno per tutta la durata del rapporto di partecipazione
alla forma pensionistica e nel corso della fase di erogazione.
La documentazione è predisposta in formati di comune utilizzo e deve poter essere salvata su supporto
durevole anche consentendo all’aderente l’acquisizione di più documenti contemporaneamente.
La forma pensionistica complementare/società aggiorna le informazioni contenute nelle aree riservate con una
tempistica coerente con le caratteristiche della forma pensionistica complementare a cui si riferiscono e indica
chiaramente la data di aggiornamento.
La forma pensionistica complementare/società deve consentire l’accesso all’area riservata mediante link da
home page del proprio sito web (o della pagina dedicata, laddove consentito).
In aggiunta a tale modalità, la forma pensionistica complementare/società può prevedere che l’accesso all’area
riservata avvenga anche mediante apposita applicazione mobile utilizzabile sui principali sistemi operativi di
pc, tablet e smartphone, ovvero da altra modalità di accesso da remoto.
Nella predisposizione delle modalità di accesso la forma pensionistica complementare/società adotta idonei
presidi di sicurezza al fine di garantire la tutela della riservatezza e la protezione dei dati e delle informazioni
nel rispetto del Regolamento (UE) 2016/679 del Decreto lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei
dati personali). Il livello di sicurezza deve essere proporzionato alle operazioni e funzioni messe a disposizione
dell’aderente.
La forma pensionistica complementare/società garantisce la gratuità e la natura continuativa del servizio e la
fruibilità della connessione da qualsiasi postazione e indica nel sito le modalità di contatto idonee a fornire
tempestiva e gratuita assistenza agli utenti nel caso di difficoltà di accesso o consultazione dell’area.
L’aderente ha diritto di richiedere in ogni momento alla forma pensionistica complementare/società le
credenziali di accesso all’area riservata.
La forma pensionistica complementare/società rende nota la possibilità di richiedere le credenziali di accesso
all’area riservata, specificandone le modalità, mediante la pubblicazione di un’apposita informativa nella home
page del proprio sito web (o della pagina dedicata alla previdenza complementare).
Nell’area riservata è, altresì, reso disponibile un ‘motore di calcolo’ che consenta di generare simulazioni sulla
prestazione pensionistica, ottenute sulla base delle Istruzioni di cui alla Sezione V (‘Disposizioni sulle
proiezioni pensionistiche’) e sulla base delle informazioni personali inserite dall’aderente. Tale strumento deve
altresì consentire di effettuare simulazioni prendendo in considerazione anche ulteriori opzioni quali, a titolo
esemplificativo, gli effetti della fruizione di anticipazioni o riscatti parziali. La presentazione del motore di
Sezione VI – Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti
78
calcolo è corredata da chiare istruzioni per l’utilizzo, che sono riportate anche nelle versioni a stampa delle
simulazioni effettuate.
Il sito web può contenere ulteriori documenti/strumenti ritenuti utili all’aderente, effettivo o potenziale, per
effettuare più consapevolmente le scelte relative al rapporto di partecipazione.
In caso di cessazione del rapporto di partecipazione la forma pensionistica complementare/società comunica
tempestivamente all’aderente che l’accesso alla propria area riservata gli sarà consentito per ulteriori dodici
mesi, al fine di scaricare la documentazione ivi contenuta. La forma pensionistica complementare/società
avverte l’aderente almeno 60 giorni prima che venga chiuso l’accesso all’area riservata e fornisce un ulteriore
avviso tramite un messaggio di posta elettronica, o mediante un sms, almeno 5 giorni prima della scadenza del
suddetto termine.
Il sistema informatico di gestione dell'area riservata consente la predisposizione di un’utenza fittizia per ogni
forma pensionistica complementare, realizzata con le medesime modalità e funzionalità delle utenze reali, per
consentire le verifiche da parte degli organi di controllo della forma pensionistica/società e da parte della
COVIP.
Al suo interno dovranno essere replicati i contenuti obbligatoriamente previsti e reso disponibile un esemplare
dei seguenti documenti:
Prospetto delle Prestazioni Pensionistiche – fase di accumulo (comprensivo della Sezione
‘Informazioni all’avvicinarsi del pensionamento di vecchiaia’);
Prospetto in caso di liquidazione di prestazioni diverse dalla rendita;
Prospetto in caso di liquidazione di prestazione in rendita;
Prospetto delle prestazioni pensionistiche - fase di erogazione.
4. Adesioni on-line
Le procedure di collocamento mediante sito web sono definite dal ‘Regolamento sulle modalità di adesione alle
forme pensionistiche complementari’, di cui alla Deliberazione COVIP del 25 maggio 2016, e successive
modificazioni e integrazioni.
Con particolare riguardo alle adesioni collettive, si ritengono ammissibili procedure che prevedono il
coinvolgimento del datore di lavoro su iniziativa della forma pensionistica complementare in una fase che segue
l'adesione da parte del lavoratore. In altri termini, potrà essere la stessa, una volta acquisita l’adesione del
lavoratore secondo procedure conformi a quanto previsto dal richiamato ‘Regolamento sulle modalità di
adesione alle forme pensionistiche complementari’, a coinvolgere il datore di lavoro al fine di:
verificare l’effettivo diritto del lavoratore a iscriversi al fondo;
attivare i relativi flussi contributivi.
5. Utilizzo della posta elettronica certificata
La forma pensionistica complementare/società attiva un indirizzo di posta elettronica certificata (di seguito,
indirizzo PEC) per le interlocuzioni con gli aderenti, beneficiari, Autorità di vigilanza e con tutti i soggetti terzi
a ciò interessati.
L’indirizzo PEC della forma pensionistica complementare/società è indicato sulla carta intestata, nello
Statuto/Regolamento, nella Nota informativa, nel Prospetto delle prestazioni pensionistiche e sul sito web della
forma pensionistica complementare/società. La forma pensionistica complementare/società consente la
trasmissione di moduli per la modifica dei dati personali, di richieste di liquidazione di prestazioni e di quelle
Sezione VI – Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti
79
inerenti all’esercizio di prerogative individuali (switch, anticipazione, trasferimento, riscatto, RITA), nonché di
reclami attraverso l’utilizzo di PEC da parte di coloro che ne dispongano.
La forma pensionistica complementare/società adotta modalità organizzative adeguate per la corretta gestione
di tutte le richieste trasmesse attraverso l’indirizzo PEC da parte di coloro che ne dispongano.