Il popolo armeno - comprensivosavio.gov.it · Armenia ieri e oggi Una buona parte dell'Armenia...

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Il popolo armeno Gli Armeni sono un popolo antichissimo, il cui capostipite, Haik, secondo la leggenda, sarebbe il discendente di Noè; infatti il Monte Ararat (una montagna sacra per gli Armeni) è tradizionalmente considerato il luogo dove si posò l'arca di Noè dopo il diluvio universale.

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Il popolo armeno

Gli Armeni sono un popolo antichissimo, il cui capostipite, Haik, secondo la leggenda, sarebbe il discendente di Noè; infatti il Monte Ararat (una montagna sacra per gli Armeni) è tradizionalmente considerato il luogo dove si posò l'arca di Noè dopo il diluvio universale.

Armenia ieri e oggi

Una buona parte dell'Armenia storica, tra cui anche il Monte Ararat, si trova oggi in Turchia.L’Armenia attuale è un quinto del territorio abitato storicamente dagli armeni. La storia dell'Armenia si identifica quindi con la storia degli armeni, popolo oggi disseminato in tutto il mondo..

Una terra molto ambitaL'Armenia non è solo uno spazio geografico, è un'identità. Pensaci un istante. Hai mai provato a contare quanti sono stati i popoli che ci hanno invaso, occupato e tiranneggiato? Quegli invasori hanno potuto radere al suolo le nostre case e devastare i nostri campi, ma non sono mai riusciti a sradicare la nostra memoria. Ricorda: la memoria armena è immortale.[ Gilbert Sinoué, "Armenia" ]

Moltissimi conquistatori si sono avvicendati in questa terra tra Asia ed Europa: i romani, i persiani, i sasanidi, gli arabi, i turchi ottomani, i sovietici...

La dominazione OttomanaGli Ottomani rimasero padroni della regione per centinaia di anni, fino al 1918.

A fine Ottocento fra i circa 2 milioni di armeni (di religione cristiana in un Impero Islamico) che vivevano nell'Impero ottomano aveva cominciato a svilupparsi un movimento per l'indipendenza, appoggiato dalla Russia.

Scoppiarono allora tra il 1894 e il 1896 numerose rivolte repressenel sangue. Fu il primo massacro di massa contro gli armeni(in meno di due anni 200.000 Morti).

Lo sterminio degli Armeni

Bisogna arrivare all'epoca della Prima Guerra Mondiale per assistere al vero e proprio Sterminio (o “Genocidio”) armeno, commemorato il 24 aprile di ogni anno.

Nella foto: Memoriale del Museo del Genocidio Armeno (Yerevan)

I Giovani Turchi

Al governo, dal 1908, c'erano i "Giovani Turchi", che volevano una monarchia costituzionale che sostituisse l’Impero, mal amministrato e poco democratico.

La loro idea era quella di avvicinare il paese alla cultura occidentale. I Giovani Turchi avevano anche un gruppo militare che nel 1908 marciò sulla capitale e ottenne dal sultano una costituzione più aperta e alcuni cambiamenti all’ordinamento dello stato.

La Turchia nella Guerra Mondiale

La Turchia nel primo conflitto mondiale era alleata della Germania, dell'Austria e della Bulgaria. Nello schieramento opposto: Francia, Inghilterra, Russia, Italia.

Nel 1915 l'esercito russo cominciò a reclutare armeni che in precedenza avevano militato nell'esercito ottomano. L'Impero ottomano usò questo pretesto per procedere al loro sterminio.

In realtà, nelle file russe la maggior parte degli armeni erano quelli da sempre appartenenti alla Russia e non quelli "ottomani".

Il massacro degli intellettuali

Tutto iniziò nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915, quando a Costantinopoli (o Istanbul) più di mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e delegati al Parlamento furono deportati verso l'interno dell'Anatolia e massacrati lungo la strada.

La deportazioneTra il mese di maggio e il mese di luglio dello stesso anno gli armeni di 7 province orientali - Erzerum, Bitlis, Van, Diyarbakir, Trebisonda, Sivas e Kharput - vengono uccisi o deportati. I loro beni vengono confiscati. Gli uomini in salute vengono uccisi sul posto,donne, bambini e vecchi vengono deportati, obbligati a sostenere lunghe marce verso il deserto, all'unico scopodi farli morire di fatica. I convogli vengono fatti attaccare da nomadi curdi al servizio del governo.

La deportazione

Nel mese di agosto il governo turco è riuscito a sradicare completamente gli armeni da una regione nella quale avevano vissuto per secoli.

Tra l'agosto 1915 e il luglio 1916 vengono eliminati gli armeni nella altre zone della Turchia, in particolare quelle dell'Ovest, come la Cilicia.

I pochi sopravvissuti vengono raccolti in campi di concentramentoin Siria, alcuni condotti verso la Mesopotamia, per la precisione a Deir es-Zor, il cui carnaio del luglio 1916 passerà alla storia comeil simbolo del genocidio armeno.

La deportazioneNelle regioni dell’Armenia centrale, tutti i maschi dai dodici anni in su furono oggetto di uno sterminio collettivo, che li vide freddati a colpi di arma da fuoco, annegati, gettati nei burroni o vittime di altri supplizi. In ogni città e in ogni villaggio che attraversavano, gli armeni erano esposti ai cittadini islamici, autorizzati a scegliere degli schiavi tra loro. Gli armeni inermi vennero sgozzati barbaramente, in gran numero.

Gli scampati fuggirono per il mondo in una diaspora ignorata.

Le marce della morte

Nelle marce della morte, che coinvolsero 1.200.000 persone, centinaia di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento. Queste marce si possono considerare come "prova generale" delle più note marce ai danni dei deportati ebrei durante la seconda guerra mondiale.

Il prototipo dei genocidi

Secondo la maggior parte degli storici il massacro degli armeni (che secondo le stime ha fatto circa un milione di vittime) ebbe origine dal progetto politico dei Giovani Turchi di creare in Anatolia uno Stato turco etnicamente omogeneo (privo di Armeni).

Tale sterminio è stato dunque definito il "prototipo dei genocidi del ventesimo secolo" (l'esempio perfetto della distruzione il più possibile completa di un gruppo etnico da parte di uno Stato), il progetto più vicino all'Olocausto nazista.

Pare che Hitler un giorno abbia detto: chi volete che si ricordi dello sterminio degli armeni?

Genocidio?

Secondo altri storici il termine GENOCIDIO che indica "Gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso" non sarebbe tecnicamente corretto per definire questo tragico evento, non perché non sia accaduto, ma soltanto perché non si sono trovati i DOCUMENTI che dicono in modo inconfutabile che ci fosse questa precisa e drammatica INTENZIONE.

In pratica essi sostengono che non fu approntato un piano sistematico di eliminazione paragonabile a quello messo in pratica dai nazisti contro gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale (e infatti ad esempio non tutti i numerosi armeni d'Istanbul furono coinvolti nel massacro).

Cosa dice la Turchia? 1) La responsabilità non è nostra: sono gli armeni che ci

hanno tradito e attaccato (ci furono infatti alcuni attacchi a villaggi turchi da parte di bande armene venute dalla Russia).

2) I massacri, è vero, ci sono stati, ma mancavano da parte nostra l'intenzione, la premeditazione, la pianificazione scientifica dello sterminio.

3) Eravamo in guerra civile, aggravata dalla malattia e dalla carestia: anche di turchi ne sono morti un gran numero.

4) Gli armeni nell'Impero Ottomano prima del genocidio erano tra i 200.000 e gli 800.000 e non 1 o 2 milioni come dite voi, per cui le cifre reali delle vittime sono molto più basse di quelle che sostenete voi.

Omhar PamukNato a Istanbul nel 1952, nel 2005 Omhar Pamuk – Premio Nobel per la Letteratura - è stato processato per aver dichiarato al settimanale svizzero Das Magazin che “noi turchi abbiamo ucciso 30 mila curdi e un milione di armeni e nessuno, tranne me, in Turchia osa parlarne”. Inizialmente è stato assolto dal tribunale di Istanbul, in seguito però, la Corte suprema ad Ankara ha deciso di rigettare la decisione del Tribunale di primo grado e di procedere contro Pamuk proprio per aver riconosciuto il suo Paese responsabile del “genocidio” armeno e commettendo così un grave reato secondo quanto stabilisce il codice penale turco.

Turchia ed Europa

Ad oggi la Turchia non ha mai AMMESSO LA SUA COLPA e ciò rende difficili i rapporti tra questo Stato e l'Europa (anche in vista di un'eventuale inclusione della Turchia nell'Unione Europea).

Conclusione

Comunque vogliamo definire questo drammatico evento, la sostanza non cambia:sicuramente più di un milione di armeni trovarono la morte in pochi anni a causa di un governo oppressivo e criminale. Case, villaggi, chiese e un intero patrimonio culturale è stato disperso. Milioni di persone – sparse in tutto il mondo - aspettano giustizia.

In cuor mio bevvi alla salute della giovane Armenia con le sue case di pietra color dell'arancia.

[ Osip Mandel'stam ]

In tutto il mondo milioni di Armeni pensano con nostalgia alla loro terra e guardano commossi le foto del monte Ararat.