LEZIONE 1 DELLA SCUOLA DEL SABATO

IL PERSONAGGIO PIETRO

SABATO 1 APRILE 20172° TRIMESTRE 2017

Esaminando la vita di Pietro, vediamo una persona piena di contrasti. Impulsivo e pieno di autosufficienza, ma a volte umile e sensato. L’amore per il Salvatore permise a Gesù di lavorare questa pietra grezza, e fare di lui una pietra vivente e utile per la predicazione dell’Evangelo.

“Vedendo questo, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me perché sono un uomo peccatore».” (Luca 5:8)

Giunto al Giordano, Andrea portò suo fratello Simone davanti a Gesù, il Messia. Vedendolo, Gesù esclamò: “tu sarai chiamato Cefa (che vuol dire Pietro)” (Giov. 1:42).

Per un tempo, i fratelli continuarono col loro lavoro di pescatori mentre seguivano sporadicamente il Maestro.

Ma un giorno, Gesù chiese a Pietro un favore personale: che gli permettesse di predicare dalla sua barca, poiché la gente affollava la spiaggia (Luca 5:1-3).

“Vedendo questo, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me perché sono un uomo peccatore».” (Luca 5:8)

Alla fine della sua predicazione, Gesù chiese a Pietro di gettare la sua rete da pesca.

Con parole di fede e con incredulità, Pietro obiettò che non era il momento di pescare (tutta la notte avevano pescato senza ottenere un solo pesce). Ciononostante, erano disposti a gettare la loro rete nel nome di Gesù (Luca 5:5).

Vedendo la sua barca miracolosamente piena di pesci, Pietro percepì la santità di Gesù. Percepì anche la sua peccaminosità e la confessò pubblicamente.

Pietro era un uomo spirituale, pronto a seguire Gesù non importava il costo.

“E Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».” (Matteo 16:16)

Il suo concetto egoista del regno lo portò a rimproverare Gesù (“questo non ti accadrà mai”) e a ricevere da Lui dure

parole. (Matteo 16:22-23)

Aveva bisogno di mettere da parte il suo egoismo, e imparare che seguire Gesù include la sofferenza. (1P. 4:12)

Sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, Pietro dichiarò la sua fede in Gesù come Messia promesso.

Qual era il concetto di Pietro riguardo il Messia?

Pietro non era preparato ad ascoltare che Gesù doveva “morire” (Matteo 16:21).

Lui sperava, come tutti gli altri in un regno terreno e un’importante posizione in esso.

F I D U C I A E T I M O R E“E Pietro, rispondendogli disse: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque». Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sulle acque, per venire da Gesù. Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò dicendo: «Signore, salvami!».” (Matteo 14:28-30)

Pietro confidava completamente in Gesù. Per questo, gli fece l’insolita richiesta di camminare, come Lui, sulle acque.

Presto iniziò a confidare in sé stesso e perse di vista Gesù. Ebbe paura e cominciò ad affondare.

Quando confidiamo in Gesù e manteniamo i nostri occhi su di Lui le tempeste della vita non possono distruggerci.

Ma quando perdiamo di vista Gesù e confidiamo in noi stessi, nel mare più calmo, nella prova più lieve, avremo paura e la nostra fede affonderà.

“E il Signore, voltatosi, guardò Pietro. E Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». Allora Pietro uscì fuori e pianse amaramente.” (Luca 22:61-62)

“Lo spirito è pronto, ma la carne è debole” (Marcs 14:38). Pietro aveva buone intenzioni, ed era disposto ad andare “non solo in carcere, ma anche a morire” (Luca 22:33).

Ma, quando avrebbe dovuto vegliare e pregare (Luca 22:40), Pietro dormiva. Pertanto, quando arrivò il momento della prova, la forza gli mancò e prese cattive decisioni.

Nascondendo la sua identità, rinnegò Gesù. Al cantare del gallo, guardando Gesù, comprese la grande lezione: “dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata”. (Romani 5:20)

“Gesù voleva dare, soprattutto a Pietro, un’altra

lezione. Rinnegando il Maestro, Pietro si era messo in

contraddizione con le sue precedenti professioni di

fedeltà. Aveva disonorato il Cristo e aveva perso la

fiducia dei suoi fratelli. Essi pensavano che non

sarebbe stato più reintegrato nella sua posizione

primitiva, ed egli stesso sentiva di aver tradito il suo

mandato. Prima di essere richiamato al ministero

apostolico, doveva dimostrare il suo pentimento. Se

non lo avesse fatto, avrebbe distrutto la sua autorità

come apostolo del Cristo. Il Salvatore gli offrì

un’occasione per riconquistare la fiducia dei suoi

fratelli ed eliminare così il più possibile l’ombra che

aveva gettato sul messaggio del Vangelo.”

E.G.W. (La Speranza dell’uomo - pag. 621)

“Avendo conosciuto la grazia che mi era stata data, Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano di associazione,

affinché noi andassimo fra i gentili, ed essi fra i circoncisi.” (Galati 2:9)

Pietro fu un grande leader della chiesa.

E’ detto il primo in tutte le liste degli apostoli. (Matteo 10:2; Marco 3:16; Luca 6:14)

Propose la sostituzione di Giuda Iscariota. (Atti 1:15-22)

Predicò il primo messaggio missionario. (Atti 2:14-36)

Realizzò il primo miracolo dopo l’ascensione di Gesù. (Atti 3:6)

Fu il primo ad essere arrestato e a predicare davanti al Sinedrio. (Atti 4:1-20)

Attraverso la sua mediazione, il primo gentile si convertì. (Atti 10:1-48).

Fu il primo apostolo nell’accettare Paolo. (Galati 1:18)

Era considerato una delle tre colonne della chiesa. (Galati 2:9).

“Ma quando Pietro venne in Antiochia, io gli resistei in faccia, perché era da riprendere” (Galati 2:11)

Nonostante la sua leadership, Pietro non era esente da errori.

Quando alcuni giudei vennero da Gerusalemme a Antiochia, Pietro –che fino a quel momento conviveva coi gentili cristiani– smise di relazionarsi apertamente con loro. (Galati 2:11-14).

Questo atteggiamento, in alcuni credenti provocò l’abbandono della dottrina della giustificazione per fede e iniziarono a credere nella giustificazione per opere.

Paolo, indignato davanti all’atteggiamento equivoco di Pietro, lo rimproverò pubblicamente. Leggendo le lettere dell’apostolo Pietro, ci rendiamo conto come imparò dai suoi errori e lasciò operare lo Spirito affinché purificasse le sue virtù.

“La trasformazione di

Pietro fu un miracolo

della tenerezza divina. E’

una lezione viva per tutti

quelli che cercano di

seguire le orme del

Maestro dei maestri”

E.G.W. (Educazione - pag. 82)