Il Notiziario del donatore - Dicembre 2014

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LA SFIDA DELLA RIFORMA SANITARIA INTERVISTA ALL’ASSESSORE REGIONALE MARIA SANDRA TELESCA AMICI PER LA VITA IL NUOVO PROGETTO DIDATTICO IL NOTIZIARIO DEL NOTIZIARI DAL DONATÔR KRVODAJALSKI VESTNIK n. 2 - ANNO XVI DICEMBRE 2014 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L . 353 / 2003 ( conv. in L . 27 / 02 / 2004 nº 46 ) art . 1 comma 2 - DCB/Gorizia

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La sfida deLLa riforma sanitariaintervista aLL’assessore regionaLe maria sandra teLesca

amici per La vitaiL nuovo progetto didattico

IL NOTIZIARIO DEL

NOTIZIARI DAL DONATÔR KRVODAJALSKI VESTNIKn. 2 - ANNO XVI DICEMBRE 2014

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Direttore responsabile Feliciano Medeot

Redazione Patrizia Zampi

Grafica Punktone

Impaginazione e stampa Poligrafiche San Marco

IL NOTIZIARIO DEL

NOTIZIARI DAL DONATÔR KRVODAJALSKI VESTNIK

Associazione riconosciuta iscritta al n. 66 del Registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Gorizia

Iscritta al Registro Regionale del Volontariato (D.P.G.R. del 18 febbraio 1997)

Hanno collaborato a questo numero:Monica Barcobello, Tiziana Battistutta, Daniele Brumat, Silvia Da Ros, Feliciano Medeot, Chiara Montingelli, Enzo Mucchiut, Paolo Nutarelli, Matteo Trevisan, David Vecchiet, Liliana Vidoz, Patrizia Zampi

Federata

Associazione DonatoriVolontari Sangue

Gorizia

SedeVia Cancelleria Vecchia, 6 - 34071 CormònsRecapito PostaleCasella Postale 38 - 34071 CormònsPosta [email protected] MedeotConsiglieriTiziana Battistutta, Paolo Braini, Daniele Brumat,Stefano Capacchione, Paolo Domini, Marco Fonzar,Federico Franz, Baldassarre Medeot, Enzo Mucchiut,Benito ToffulRevisori dei contiManlio Bregant, Michela Clinec, Adriano DugaroCollegio dei probiviriClaudio Femia, Gianfranco Lorenzut, Renato PortelliSegretarioMauro Turus

Anno XVI Numero 2 - Dicembre 2014Registrazione Tribunale di Gorizia n.295 del 20/12/99

SOMMARIO

EDITORIALE ....................................................3

VITA ASSOCIATIVAEgidio Bragagnolo: talenti per il bene comune… ........................4Egidio Bragagnolo e la sua autoemoteca ...5Grazie Egidio! Il 14 giugno ti abbiamo ricordato così ........8

Dalle sezioni ...................................................18

Presentiamo il nostro sito internet .............25“Amici per la vita”, l’impegno continua .......26

L’INTERVISTALa sfida della nuova riforma sanitaria .........10Per una donazione autonoma e d’eccellenza .................................................13

SALUTEIl Plasma: l’oro del sangue ............................14KEDRION Keep Life Flowing .........................16Donazione Prenotata: un primo bilancio .....17

APPROFONDIREIl dono del sangue non conosce confini .....28

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Feliciano Medeot | Presidente Advsg Gorizia

il 2014 si avvia al termine e, come sempre, dicembre è tem-po di bilanci.

Quest’anno si è aperto con una perdita umana in-colmabile, quella del nostro Egidio, ma si deve andare e si è andati avanti. A luglio è partita la

donazione prenotata presso il Centro trasfusionale di Gorizia,un progetto a cui la nostra Associazione

ha creduto fin da subito ed ha moltoinvestito in termini di risorse, credibilità e comunicazione. A pochi mesi dalla partenza, i risultati sono confortanti se non lusinghieri e la novità è stata accolta favorevolmente da parte dei donatori, una scelta dunque che si è rivelata azzeccata.

Advs Gorizia ha saputo precorrere i tempi: non l’abbiamo fat-to per essere i primi della classe o per dimostrare che siamo i più temerari, ma perché siamo convinti che la donazione di sangue e di emoderivati sta cambiando, anzi, si sta rivoluzio-

nando e quindi è necessario saper leggere i segni dei tempi.

A fronte infatti di una contrazione del consumo di globuli rossi che sta continuando da diversi anni anche grazie al miglioramento delle tecniche chi-rurgiche, sta crescendo, in maniera quasi esponenziale, la necessità di plasma, di piastrine e, in generale, di prodotti medicinali plasmaderivati.

Il nostro impegno quindi deve essere in funzione delle esigenze di autosufficienza del sistema trasfusionale regionale e, per quanto possibile, di quello nazionale. Magari rimodulando la donazione di sangue in quella di plasma, oppure anche di piastrine.

Cosa chiediamo quindi ai nostri donatori? Di continuare a donare, ma donare in maniera responsabile, ciò che serve e quando serve.

Per una donazione resPonsabile

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È bello ritrovarsi insieme per ricordare Egidio. Sono certo che anche lui ne è contento, guardando-ci da dove si trova… Egidio era un uomo con tante qualità: i famosi talenti della parabola evangelica dati ad ogni uomo perché possano essere usati per il bene comune. Non importa quanti talenti hai… ciò che importa è metterli a frutto… Nel suo piccolo, che poi tanto piccolo non è, Egidio ha fatto questo. Non ha fatto grandi cose: “ha semplicemente speso i doni che aveva per rendere più bello e umano il mondo in cui viveva”… è quello che lui sosteneva sempre.

Quando si ricorda qualcuno, si corre sempre il ri-schio di fermarsi al ricordo… ci si commuove… ma, per come la penso io, è rischioso. Io desidererei che questo ricordo non ci fermi al passato ma possa regalarci alcune chiavi interpretative per il futuro, il nostro futuro, non quello di Egidio ma il nostro futuro… Egidio, lo ripeto, aveva tante qualità messe in gioco per il bene comune… la passione per la pit-tura, per l’arte in sé, la missione dei donatori di san-gue, l’esperienza gelosa e riservata per la sua nume-rosa famiglia, la grande arte oratoria che lo portava a non avere paura di prendere in mano un microfo-no per parlare, per presentare, per dare importan-za ad un evento o ad una manifestazione… Egidio, permettetemi, aveva una grande spiritualità… Oggi potremmo parlare d’interiorità. Un’interiorità preci-sa che lo induceva ad aprirsi al trascendente. Il suo rapporto con Dio che ha sempre alimentato nel suo percorso di vita e che, inevitabilmente, negli ultimi mesi ha approfondito ancora di più… perché la Fede non s’improvvisa… è ricerca di una vita, è relazione da curare.

Quando un uomo si apre al Trascendente si ac-corge che la sua vita qui su questa terra è dono, da scoprire, da condividere ma che soprattutto c’è una prospettiva che va, oltre, questa nostra storia. Ti ac-corgi che la linea sulla quale cammini non si spez-za… per cui il bello, il bene che si semina rimane e

diventa seme per l’avvenire. Questo era Egidio per me: un uomo attaccato alla vita ma non chiuso su di essa. Un uomo che ha avuto il dono, perchè dono lo è, di guardare la vita, la sua propria vita in una di-mensione religiosa, aperta alla vita eterna, illumina-ta dal Vangelo di Cristo. Da questa prospettiva trae-va forza e vigore, il suo impegno sociale e civico che finchè ha potuto, ha mantenuto con entusiasmo e competenza, con il suo stile unico e coinvolgente. Vado a concludere.

Molti hanno nel cuore Egidio, il ricordo più bello è quello che t’invita, ti sprona a mettere in pratica ciò che da lui abbiamo imparato ed ammirato. Certi che, nel portare avanti questa bella ed impegnativa eredità, non siamo soli.

In modo nuovo e diverso, Egidio continua a stare vicino ai suoi cari, familiari ed amici. Un giorno, nel mondo di Dio, quando tutto ci sarà più chiaro, nuo-vamente faremo un brindisi non solo in suo onore ma con lui stesso.

Grazie Egidio, ci si vede.

eGidio braGaGnolo:talenti Per il bene comunedi Paolo Nutarelli

Il ricordo del parroco di Cormons il 14 giugno in occasione dell’intitolazione dell’autoemoteca a Egidio

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di Liliana Vidoz | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

cConoscevo già da tempo Egidio Bragagnolo, sia per le sue frequenti visite in Fondazione per pre-sentare in anteprima i progetti dell’Associazione Do-natori Volontari Sangue del mandamento di Gorizia e della sezione di Cormòns, sia perché lo incontravo alla Festa dei Donatori a Mossa – sono ex donatrice e mamma di un donatore – o in altre circostanze. Si finiva sempre per parlare delle necessità dell’as-sociazione e dei volontari, dei problemi dovuti alla burocrazia che rallentavano la raccolta del sangue e così via. Lo consideravo una persona alla mano e un bravo presidente, molto attivo e con una mente acuta e pronta. Dal 2007 al 2010, però, i miei rap-porti con il presidente Bragagnolo sono diventati molto più stretti, direi quasi quotidiani, occupando spesso parte della mia giornata lavorativa con visite, telefonate, fax, contatti con l’ASS ed altre associa-zioni: questo perché il vulcanico presidente aveva intuito – e deciso - che era venuto il momento di do-tarsi di un nuovo mezzo per migliorare la raccolta del sangue e soprattutto del plasma sul territorio, e con ciò migliorare il servizio ai “suoi” donatori. Aveva anche capito che l’unico ente a cui poteva rivolgersi per ottenere un contributo adeguato era la Fondazione. Così ha cominciato a venire in avan-scoperta, per sondare il terreno, forte dei numeri che poteva presentare: quasi 6.000 iscritti con un numero di donazioni pari a circa 5.200, di cui oltre 4.000 di sangue e poco più di 1.000 di plasma.

In effetti l’ASS2 “Isontina” aveva proposto ed attuato in modo quasi “pionieristico” la plasmafe-resi al di fuori degli ospedali – con ben 5 punti di raccolta - già negli anni ’90, motivata dal fatto che

solo un’unità mobile poteva “andare” dai donatori sparsi in tutto il territorio, e che Gorizia – pur es-sendo capoluogo di una fra le province più piccole d’Italia – riforniva di sangue anche le altre province della regione, potendo contare su una donazione media di 1,6 contro una media nazionale dell’1,4. Inoltre, rimarcava Bragagnolo con la sua ben nota parlantina, il veicolo fino a quel momento adibito ad autoemoteca risaliva al 1995, aveva quasi raggiun-to i 200.000 Km e presentava diversi inconvenienti tecnici che condizionavano pesantemente l’attività svolta sul territorio, a fronte di una raccolta di pla-sma comunque in aumento del 29% negli ultimi 5 anni e con uscite del mezzo più che raddoppiate.

Era caparbio e tenace Bragagnolo, pieno di entu-siasmo e con una visione positiva della vita, per cui era fermamente convinto che il nostro Ente avreb-be capito l’importanza di tale iniziativa e la ricaduta che essa avrebbe avuto sul territorio provinciale e regionale, anche a livello di promozione del dono del sangue al quale avrebbe conferito una maggior visibilità. Cominciò quindi un vero e proprio pres-sing sui vertici della Fondazione: non solo sull’allora

eGidio braGaGnolo e la sua autoemoteca

Pubblichiamo questo ricordo che riassume la vicenda, ricca di aneddoti e curiosità, dell’acquisto dell’autoemoteca, uno dei più importanti risultati del Presidente Egidio Bragagnolo

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presidente Obizzi e sul segretario generale, ma sui singoli componenti del Consiglio di Amministrazione e di Indirizzo, oltre che sull’intero staff dell’ente, in particolare la sottoscritta che si occupa di istruire le pratiche di contributo. Si presentava più e più volte, agli orari più strani e spesso anche fuori orario, sem-pre sorridente e propositivo, per perorare la validi-tà e l’importanza del suo progetto. E non si trattava certo di un progetto a buon prezzo, anzi, lui voleva il meglio per i suoi donatori, e la ricerca della ditta produttrice e la verifica delle caratteristiche tecniche dell’emoteca fu lunga ed accurata. Non parliamo poi della tipologia di allestimento del mezzo, concordata minuziosamente con l’Azienda Sanitaria – di cui era altrettanto assiduo ospite – ed in particolare delle 4 postazioni della sala prelievo e relative apparecchia-ture. Insomma, vi assicuro che non fu un’impresa facile trovare il mezzo “giusto”.

La richiesta ufficiale, comprendente preventivi dettagliati e altrettanto dettagliate relazioni sull’atti-vità svolta dall’associazione e sui miglioramenti che il nuovo acquisto avrebbe apportato, fu presentata il 22 aprile 2008 e prevedeva un costo totale di Euro 222.000,00 diviso su due esercizi finanziari. Si trat-

tava di una cifra importante – e comunque spuntata solo dopo lunga trattativa fatta con le unghie e con i denti sia da parte di Bragagnolo che da parte mia per conto della Fondazione con la ditta prescelta – su cui però occorreva far convergere l’accordo di tutti i nostri Consiglieri. Le perplessità da superare erano tante: alcuni ritenevano il costo esagerato, altri non capivano cosa c’entrassero i donatori di sangue con un mezzo che sarebbe stato donato all’ASS ed usato dall’ASS, altri ancora non erano propensi ad assumer-si un impegno biennale, qualcuno poi assicurava che si poteva utilizzare l’autoemoteca già in possesso per almeno altri 10 anni e così via. E quasi tutti passa-vano anche dal mio ufficio per esprimere perplessità o chiedere maggiori informazioni o anche solo per lamentarsi dell’eccessiva insistenza con cui veniva perorato il progetto. Posso dire in tutta sincerità che quello non fu un periodo molto facile per me, presa com’ero tra due fuochi, anche perché con il passar del tempo ero entrata in confidenza ed in sintonia con Egidio e, oltre alla stima e al rispetto reciproci, con-dividevo con lui le piccole soddisfazioni di un passo fatto in avanti e la delusione per certi atteggiamenti che qualcuno dimostrava nei suoi confronti, delusio-ne che però non scalfiva la sua incrollabile fiducia che tutto sarebbe finito bene perché la sua proposta era una cosa buona, bella, giusta e utile a tutti.

Alla fine, dopo aver ampiamente discusso e valu-tato l’acquisto, anche su sollecito dell’Azienda Sani-taria, i vertici dell’Ente trovarono l’accordo, colpiti, oltre che dalla validità del progetto, sicuramente an-che dalla infinita dedizione di Bragagnolo, che cre-deva talmente nella sua idea da recarsi più volte per-sonalmente e a proprie spese presso l’azienda forni-trice del mezzo, a Catania, per verificarne l’operato.

Così il CdA della Fondazione deliberò l’8 settem-bre di quell’anno l’acquisto della nuova unità mobile di plasmaferesi allestita su veicolo base IVECO Euro-cargo con doppia cabina. Ma non era ancora finita. Due mesi dopo, durante un’altra visita compiuta da Bragagnolo a Catania per controllare l’allestimento del mezzo, incominciò a mettere in discussione alcu-ne dotazioni tecniche già scelte insieme a tavolino, ma che dal vivo riteneva poco adatte e non opportu-ne; volendo essere certo che il tutto fosse funzionale al lavoro degli operatori sanitari e dei suoi donatori, si fece fare direttamente dalla ditta altri preventivi relativi ad una parte di allestimento di alta qualità, ma ovviamente anche più costoso. Da Catania poi cominciò a telefonare insistentemente alla Fondazio-

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ne e al Direttore dell’ASS, sostenendo che era inutile spendere tanto se non si poteva avere il meglio che il mercato offriva spendendo solo poco di più. Una volta a casa, tornò alla carica con lo stesso entusia-smo e fiducia del primo giorno, finchè ottenne che entrambi gli enti si prendessero in carico una parte del costo delle ulteriori – e, oggi possiamo dirlo – utili modifiche che fece apportare in corso d’opera. Opere che seguì dal primo all’ultimo passo, sempre vigile e attento che qualcosa non venisse modifica-to, tenendoci costantemente aggiornati – anche con telefonate domenicali fatte a casa – sugli sviluppi e sollecitando continuamente i lavori, perché voleva che il mezzo fosse pronto per i festeggiamenti del 50° dell’Advs mandamentale di Gorizia.

L’autoemoteca fu materialmente consegnata solo nel 2009, dopo il pagamento da parte della Fonda-zione dell’intera somma di Euro 228.324,00 e donata ufficialmente il 29 ottobre 2009 all’Azienda per i Ser-vizi Sanitari n.2 Isontina con atto notarile sottoscrit-to dal Presidente Obizzi e dall’allora Direttore Sani-tario dott. Roberto Ferri presso il notaio Arcidiacono di Gorizia. Venne presentata ufficialmente in piazza Vittoria a Gorizia il 10 ottobre 2009 alla presenza del presidente nazionale FIDAS, Aldo Ozino Caligaris, del Prefetto di Gorizia, Maria Augusta Marrosu, dell’Arci-vescovo Dino De Antoni e dei vertici dell’ASS 2 e del-la Fondazione, in concomitanza con i festeggiamenti per il 50° anniversario, proprio come aveva voluto Bragagnolo, finalmente sereno ed appagato. Grazie alla nuova plasmoteca, un vero gioiello della tecnica,

unica in quegli anni in Italia perchè permetteva di ab-battere le temperature di conservazione fino a -85°C, garantendo così una elevata qualità agli emoderivati isontini, si sono potute realizzare molte più uscite sul territorio regionale incrementando la raccolta e pro-muovendo la donazione del sangue.

Personalmente, posso solo ringraziare l’amico pre-sidente Bragagnolo per la lezione di vita che ha la-sciato a me e a tanti altri colleghi e amministratori: lui ha veramente messo in pratica l’umiltà di chi, pur essendo al di sopra degli altri, si mette al loro servizio con il sorriso di un bambino, la tenacia di chi combat-te con tutte le proprie forze – a Gorizia così come in regione o a livello nazionale - per un fine nobile e che possa essere d’aiuto agli altri, anche a costo di essere a volte giudicato un “rompiscatole”. Ci ha insegnato concretamente cosa vuol dire fare il “volontario” nel-la società attuale, coinvolgendo gli altri nel lavoro da fare ma dando anche l’esempio in prima persona e rimettendoci spesso di tasca propria.

A volte rimpiango quel periodo intenso, stressante ma ricco di soddisfazioni, la sua fede incrollabile nella bontà e nella buonafede degli altri, il rispetto profon-do verso ogni uomo, specie se malato o bisognoso, rimpiango di non poter più parlare e confrontarmi con una persona che, prima di essere presidente, era un uomo semplice e buono, che credeva nella vita, nell’amicizia, nel servizio reso ai suoi donatori, agli ammalati, alla società civile tutta. E bene hanno fat-to i donatori ad intitolargli la “sua” autoemoteca, per cui ha lavorato con tutte le sue forze.

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Gli interventi di Luciano Patat, Mauro Bigot, Alessio Gratton, Miryam Vidi

La benedizione dell’autoemoteca

Gli interventi di Maria Augusta Marrosu, Gianni Cortiula, Vincenzo De Angelis, Feliciano Medeot

L’intitolazione dell’autoemoteca

graZie egidio!il 14 giugno ti abbiamo ricordato così

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Le testimonianze di Claudio Fabbro, Dario Raccaro, Kamal El Ammari, Raffaele Catapano

Le testimonianze di Renzo Peressoni, Rosita Orlandi, Michele Carnevale. Matteo Femia ha presentato la serata

I videomessaggi di Bruno Pizzul, Aldo Ozino Caligaris Elena Orzan consegna i premi dell’Ex-tempore

Il pubblico presente in sala civica

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LLa legge 17/2014 della Regione Friuli Venezia Giulia sul “Riordino dell’assetto istituzionale e orga-nizzativo del Servizio sanitario regionale e norme in materia di programmazione sanitaria e sociosani-taria”, è stata pubblicata mercoledì 22 ottobre sul Bollettino ufficiale della Regione. Insieme a Maria Sandra Telesca, assessore alla salute, integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia, abbiamo cercato di tratteggiare gli obiettivi e il percorso della riforma che, lo ricordiamo, prevede la cancellazione delle undici aziende sanitarie e ospedaliere per fare posto a cinque Enti per l’assistenza sanitaria (EAS) che integreranno i vari aspetti delle Aziende, siano essi territoriali, ospedalieri e ospedaliero-universitari.

Assessore, lei ha dichiarato che “i contenuti ven-gono prima dei contenitori”: può spiegare questo concetto?La riforma sanitaria avviata con la Legge regionale 16 ottobre 2014 n. 17, si basa su solidi principi etici per dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini e rispettare la dignità della persona in ogni fase della vita. Si è quindi partiti dai bisogni reali dell’utenza e su questi sono stati studiati i percorsi assistenziali e conseguentemente i contenitori, cioè le strutture fisiche e le funzioni.

L’incremento dell’età media e la conseguente pre-senza di una popolazione anziana, oltre alla bas-sa natalità, implicano un radicale cambiamento dell’offerta sanitaria. A questa prospettiva in che modo risponde la nuova riforma?Questo è uno dei dati epidemiologici su cui è stata costruita la riforma. Popolazione anziana significa

cittadini portatori di patologie croniche, spesso di multipatologie; per questi pazienti il problema non è l’assistenza nella fase acuta ma la stabilizzazione dello stato di salute. Per questo la legge di riforma sviluppa

le cure primarie e dà grande rilievo ai Medici di Medicina Generale (MMG). L’assistenza primaria è caratterizzata dalla “medicina di iniziativa”, basata sul concetto di prevenire lo scompenso delle pa-tologie: solo i MMG, che seguono nel tempo i loro assistiti, possono svolgere questa funzione, ovvia-mente supportati da un modello organizzativo ad alta integrazione.

La riforma prevede la costituzione di cinque Enti per l’assistenza sanitaria. Cosa cambia per il cittadino paziente?La costituzione degli Enti non modifica i percor-si clinici; il cittadino rimane, ovviamente, libero di scegliere la struttura a cui rivolgersi. La ridefinizione strutturale segue solamente criteri di semplificazio-ne amministrativa. Non dimentichiamo che al gior-no d’oggi la sanità può funzionare solo con supporti amministrativi e tecnologici di ottimo livello. L’era dei solisti, ammesso che sia mai esistita, è finita da tempo.

La nuova legge conferma la suddivisione tra ospe-dali hub e spoke. Quale ruolo per gli ospedali hub e quale per gli ospedali spoke? Lei crede sia possibile una razionalizzazione nelle specialità ospedaliere in una regione di 1.200.000 abitanti? Sarà possibile attivare delle reti integrate tra ospedale e territo-rio per garantire la massima efficiente dei servizi e

la sFida della nuoVa riForma sanitaria

La legge 17/2014 della Regione Friuli Venezia Giulia sul Riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale. Cosa cambia per il cittadino-paziente?

di Patrizia Zampi

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soprattutto una gestione efficace delle risorse per eliminare sprechi e potenziare i servizi realmente necessari?Credo che la risposta alla domanda, in questa sede, sia una sola: leale collaborazione tra enti e tra ope-ratori, fine degli antagonismi e della concorrenza. Trattamenti di alto livello richiedono formazione professionale adeguata e casistiche di struttura e per singolo operatore in linea con gli standard in-ternazionali.

Per entrare più in dettaglio vi invito a leggere, o perlomeno scorrere, il testo della legge: la modalità organizzativa viene declinata capitolo per capitolo.

Quale ruolo immagina per la sanità isontina, tra mobilità transfrontaliera, medicina di base e del territorio? La chiusura del punto nascita di Gorizia è una ferita ancora aperta, sarà compensata con un miglioramento di quali funzioni? La sanità isontina trarrà beneficio, come ogni altra area della nostra regione, da una riorganizzazione che avvicina all’utente le cure di base nel rispetto del principio di prossimità e concentra nei grandi ospedali le patologie acute e di alta specializzazio-ne. La cooperazione sanitaria transfrontaliera è va-lorizzata in un articolo specifico della legge (Art. 16).

L’integrazione tra le 2 aziende ASS2 e ASS5 quali vantaggi e quali problemi comporterà in considera-zione del fatto che, per la maggior parte delle fun-zioni ospedaliere, la bassa friulana ha come riferi-mento attuale Udine, mentre Gorizia e Monfalcone gravitano su Trieste?L’integrazione non comporterà nessun cambiamen-to diretto per gli utenti. I percorsi di cura non cam-biano e tutti i cittadini potranno scegliere a quale struttura fare riferimento. Come già detto si tratta di un cambiamento amministrativo e delle funzioni di supporto.

Nel corso dei lavori in consiglio regionale sono stati accolti diversi ordini del giorno, presentati da con-siglieri di maggioranza e opposizione, ad esempio sull’apertura degli ospedali dalle 8 alle 24 per gli esa-mi diagnostici e i servizi ambulatoriali, sulla mobilità transfrontaliera e sulla prosecuzione del servizio so-cio, psico, pedagogico sloveno a Trieste con estensio-ne dei servizi a Gorizia e Udine. Cosa ne pensa?I lavori del Consiglio regionali sono stati molto co-struttivi su questi argomenti;il miglioramento del

sistema, nelle sue diverse diramazioni, è l’obiettivo dichiarato della riforma.

Parliamo del sistema trasfusionale della nostra Re-gione. La riforma rimanda alla predisposizione di un successivo “piano sangue”. Quale prospettiva per questa funzione che vede il Friuli Venezia Giulia a livelli di assoluta eccellenza a livello italiano?Il sistema trasfusionale della Regione gode di ottima salute ma i crescenti livelli di complessità della fun-zione trasfusionale richiedono una costante “manu-tenzione” dell’architettura; il nuovo piano sangue (che la riforma prevede) dovrà dare risposta alle ri-chieste che vengono dal “pianeta sangue”. In primo luogo dovrà concentrarsi sul mantenimento delle donazioni di sangue in un contesto sociale che sta invecchiando, identificando strumenti per potenzia-re, con le Associazioni e Federazioni del volontaria-to del sangue, il reclutamento e la fidelizzazione dei donatori e diffondendo la raccolta di sangue sul ter-ritorio regionale. Anche la qualità e la sicurezza del sangue dovranno essere ulteriormente valorizzati: la concentrazione delle attività di lavorazione e di qualificazione del sangue donato in un unico polo regionale (già prevista dalla legge di riordino) costi-tuisce un elemento di indispensabile intervento sul sistema perché consente di affrontare i necessari in-vestimenti in moderna tecnologia solamente laddo-ve sono necessari, senza sprechi di risorse. D’altra parte, tutti i sistemi trasfusionali avanzati in Europa hanno già effettuato, da tempo, questa concentra-zione di attività e, se vogliamo mantenere i livelli di eccellenza che giustamente ci rendono orgogliosi, dobbiamo continuare a progredire sulla strada della modernizzazione del sistema.

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Infine non va trascurato l’intervento sull’appro-priatezza dell’uso del sangue; il futuro piano sangue dovrà valorizzare le metodologie di controllo del buon uso del sangue all’interno degli ospedali, con approcci multidisciplinari alla terapia trasfusionale ma mantenendo la vigilanza del sistema trasfusio-nale sull’uso appropriato della “risorsa sangue”. Mi-riamo allo scopo: il sangue giusto al paziente giusto nel momento giusto in quantità giusta e per una giusta indicazione.

Il “III piano sangue del FVG” aveva come modello organizzativo i dipartimenti di area vasta. Udine, Pordenone hanno mantenuto autonomia, mentre Gorizia e Monfalcone sono state aggregate a Trie-ste dal 1° luglio 2013. E per il futuro? Ritiene oppor-tuna una ulteriore riorganizzazione, fermo restan-do l’autonomia del sistema?Per quanto riguarda la donazione del sangue, dob-biamo pensare all’introduzione di formule orarie più “accattivanti” e compatibili con lo scenario del

mondo del lavoro (tanto nel settore privato come in quello pubblico) e quindi andrà senz’altro valorizza-to l’uso delle autoemote-che sul territorio regionale per garantire una diffusio-ne capillare della raccolta.

Ciò deve però associarsi ad una corretta program-mazione delle donazioni, perché il sangue sia dispo-nibile quando serve ma non vada sprecato e perché le risorse professionali del sistema vengano utilizza-te con intelligenza. Sul versante delle funzioni tecni-che, la concentrazione delle attività di lavorazione e qualificazione del sangue in un unico polo regionale costituisce, come già detto, una necessità non più rinviabile. Infine le funzioni cliniche ospedaliere del-

la trasfusione del sangue devono seguire la logica del riordino del sistema sanitario: gli ospedali “hub” dovranno quindi coordinare e garantire la funzione trasfusionale negli ospedali che ad essi fanno rife-rimento. Da questo punto di vista il sistema trasfu-sionale è già molto avanzato perché questa parte di riforma è già operativa, proprio grazie all’esperienza maturata con i dipartimenti trasfusionali.

Questi si sono dimostrati uno strumento valido per coordinare efficacemente le attività produttive con quelle di servizio, garantendo la capillarità del-la raccolta sangue ed il soddisfacimento dei com-plessi bisogni della medicina trasfusionale in tutti gli ospedali della rete, in virtù del mandato affida-to agli ospedali di riferimento (Udine, Pordenone e Trieste). Il tutto va naturalmente attuato con una vi-sione unitaria e non frammentata dell’intera catena trasfusionale, dalla donazione del sangue all’utilizzo clinico degli emocomponenti e degli emoderivati, con il mantenimento della responsabilità del siste-ma trasfusionale sull’intero processo “dalla vena del donatore alla vena del ricevente”, come richiesto dalle norme europee e nazionali, e in un contesto di sinergia con le Associazioni e Federazioni del Volon-tariato del Sangue. Le Associazioni hanno raggiunto nella nostra Regione una integrazione nel sistema trasfusionale che è giudicata strategica ed indispen-sabile al suo funzionamento, poiché intervengono nel momento essenziale del reclutamento e della fidelizzazione dei donatori di sangue, come previ-sto dalla Legge; è infatti necessario ricordare che la quasi totalità dei donatori di sangue della nostra Re-gione è rappresentata da donatori volontari, perio-dici ed associati, vale a dire l’elemento di maggiore sicurezza dal punto di vista della fonte di approvvi-gionamento del sangue umano, come richiamato dalle direttive europee del settore.

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• la opportunità di impostare una organizzazio-ne coerente, che preveda il coordinamento e la concentrazione delle funzioni trasfusionali per garantire “omogeneo trattamento a tutta la popolazione” regionale;

• la necessità di definire il perimetro del servi-zio trasfusionale incentrato sulle attività tipi-che del percorso “da vena a vena”: le attività accessorie assegnate al servizio trasfusionale dovranno essere definite d’intesa con le Asso-ciazioni e Federazioni dei donatori di sangue e finanziate in maniera supplementare.

Le Associazioni e Federazioni dei donatori di San-gue del Friuli Venezia Giulia aderenti alla FIDAS Friuli Venezia Giulia (Associazione Donatori Sangue, Trie-ste, Associazione Donatori Volontari Sangue Gorizia, Associazione Donatori Volontari Sangue Monfalco-ne, Associazione Friulana Donatori Sangue Udine, Associazione Friulana Donatori Sangue Pordenone, Gruppo Autonomo Donatori Aziendale Sangue, Tor-viscosa) e AVIS Friuli Venezia Giulia, ricordano che la legge 21 ottobre 2005, n.219 “Nuova disciplina del-le attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati” riconosce (articolo 7) un ruolo istituzionale all’associazionismo del sangue nella definizione del sistema trasfusionale.

Ribadiscono:

• l’importanza di mantenere l’autonomia del servizio trasfusionale regionale nell’organizza-zione ospedaliera;

• l’importanza del mantenimento degli stan-dard di eccellenza a livello europeo del Siste-ma trasfusionale regionale, non ultimo l’ac-creditamento Plasma Master File;

• che la raccolta del sangue e dei plasmaderiva-ti deve rimanere pubblica ed affidata al servi-zio trasfusionale regionale, di concerto con le Associazioni e le Federazioni dei donatori di sangue;

• chel’organizzazione della raccolta territoriale (attraverso i centri trasfusionali fissi e le au-toemoteche) deve essere capillare e garantire degli standard di efficienza;

Per una donazione autonoma e d’eccellenzaLe Associazioni e le Federazioni dei Donatori di Sangue del Friuli Venezia Giulia hanno presentato al Consiglio Regionale un documento congiunto sul riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del Sistema Sanitario Regionale nel corso dell’audizione in terza commissione a Trieste il 3 settembre 2014

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con l’aferesi, al donatore viene prelevato esclusivamente plasma e vengono restituiti gli altri componenti. Questa procedura permette in primo luogo una più mirata ed efficace terapia, nonché un notevole risparmio di donatori poiché la donazione può essere effettuata più di frequente. Se questa tecnica da una parte richiede più impegno per la maggiore durata del prelievo, dall’altra permette di economizzare sulle risorse dell’organismo. Nel corso della donazione in aferesi il sangue passa attraverso un separatore cellulare che lo sottopone a centrifugazione, separa il plasma dalla componen-te corpus colata e restituisce i globuli rossi al dona-tore.

UtilizzoIl plasma fresco congelato viene utilizzato clini-camente in caso di trasfusioni massive di san-gue in cui il volume di globuli rossi trasfusi in poche ore sia superiore a quello del paziente, in caso di assunzione eccessiva di anticoagulanti orali, come terapia sostituiva delle carenze mul-tiple dei fattori vitamina K dipendenti (II, VII, IX, X), proteina C, proteina S, nel trattamento della porpora trombotica trombocitopenia e nella te-rapia sostitutiva delle carenze congenite dei sin-goli fattori o inibitori della coagulazione quando non è immediatamente disponibile l’emoderi-vato specifico, quando siano sufficienti anche bassi livelli plasmatici del fattore carente (X, XIII) oppure non esistono emoderivati specifici (fat-tori V, XII).

il Plasma: l’oro del sanGue

Il sangue è utilizzato come un farmaco prezioso, insostituibile che, a differenza di quanto avveniva in passato, non viene più somministrato in toto ma viene scomposto nei differenti componenti: globuli rossi, plasma e piastrine che vengono utilizzati a seconda delle specifiche necessità del paziente

di Silvia Da Ros | Dipartimento di Medicina Trasfusionale di Udine

Intervallo tra le donazioni• da Sangue Intero a Plasma 1 mese• da Sangue Intero a Piastrinoaferesi 1 mese• da Plasma a Sangue Intero 14 giorni• da Plasma a Plasma 14 giorni• da Plasma a Piastrinoaferesi 14 giorni• da Piastrinoaferesi a Sangue Intero 14 giorni• da Piastrinoaferesi a Plasma 1 mese• da Piastrinoaferesi a Piastrinoaferesi 14 giorni

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L’estrema oculatezza con cui va somministrato il pla-sma (come tutti gli emoderivati) deriva dagli effetti collaterali che la sua somministrazione può provo-care.

Derivati plasmaticiDal plasma possono essere estratte alcune compo-nenti molto preziose quali l’albumina, le immuno-globuline ed i fattori della coagulazione.

L’albumina è la proteina predominante nel plasma ed è stata la prima componente plasmatica ad es-sere purificata e largamente impiegata in clinica. Essa è responsabile dell’80% della pressione colloi-do-osmotica del sangue, ruolo fondamentale nella distribuzione dell’acqua dentro e fuori il circolo va-scolare. È una proteina di trasporto di acidi grassi, ormoni, bilirubina, ioni e farmaci ed una proteina di riserva dell’organismo; la diminuzione di 1 grammo di albu-mina plasmatica equivale alla perdita di 30 grammi di proteine totali.L’albumina viene utilizzata in casi di ipoalbumine-mia associata a grave ritenzione idrosalina, in caso di shock ipovolemico, ustioni gravi ed estese, nelle dermatiti esfoliative, nella cirrosi epatica dopo pa-racentesi di grandi volumi di liquido ascitico, nelle enteropatie protido-disperdenti nelle resezioni epa-tiche, nei trapianti d’organo, nella chirurgia cardiaca e nelle plasmaferesi terapeutiche.

Le Immunoglobuline costituiscono la componente essenziale dell’immunità umorale. Sono sintetizza-te dai linfociti B e dalle plasmacellule e svolgono la funzione di anticorpi circolanti diretti contro anti-geni esterni (es. agenti infettivi). Tra le indicazioni all’utilizzo delle immunoglobuline vi sono gli stati di ipogammaglobulinemia congenita o acquisita, i difetti selettivi delle IgG, le infezioni neonatali da streptococco di gruppo B, specialmente nel prema-turo, le infezioni da Cytomegalovirus nei soggetti con immunodeficienza primaria o secondaria, le importanti piastrinopenie mediate da meccanismi immunologici.Le immunoglobuline vengono inoltre utilizzate come profilassi per alcune malattie virali, quali la varicella e l’herpes zoster, nei pazienti immunode-pressi o di età inferiore ai 15 anni dopo avvenuto contatto con soggetti affetti, nei neonati da madri che sviluppano esantema vari celliforme nei 5 gior-

ni prima – 2 giorni dopo il parto, nelle gravide non immuni esposte al contagio nel III trimestre di gravi-danza, nei bambini di età inferiore ad 1 anno e/o im-munodepressi o non vaccinati ed esposti al contagio del morbillo, nei soggetti morsi d animali rabbici o sospetti, nei pazienti immunodepressi siero negati-vi sottoposti a contagio con citomegalovirus, nelle donne non immunizzate esposte al contagio della rosolia nel primo trimestre di gravidanza.Le immunoglobuline specifiche anti –Rh (D) sono inoltre utilizzate nella prevenzione della malati emolitica del neonato e somministrate a tutte le donne Rh negative a rischio di essere sensibilizzate dall’antigene D: parto, aborto amniocentesi, oppure trasfusione accidentale con sangue Rh positivo.

Il trattamento sostitutivo delle sindromi emorragi-che dovuto a difetti congeniti o acquisiti dei singoli i fattori della coagulazione si basa sulla sommi-nistrazione di emoderivati specifici contenenti la frazione proteica carente. Per una corretta terapia sostitutiva occorre quindi identificare il fattore ca-rente, determinare il grado di carenza funzionale ri-cercando la presenza di eventuali inibitori circolanti anti fattore della coagulazione e procedere all’even-tuale somministrazione dl fattore carente in caso di sanguinamento. L’impiego del plasma fresco congelato può avere il valore di un’immediata utilizzazione in assenza ed in attesa, degli emoderivati specifici che, da soli, sono in grado di assicurare valori di emostaticamente efficaci dei fattori carenti, senza compromettere la condizioni cardiocircolatorie del paziente od espor-lo a rischi allergici o infettivi.

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Kedrion è un’azienda biofarmaceutica specia-lizzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di farmaci plasmaderivati utilizzati per la cura e il trat-tamento di pazienti affetti da emofilia, immunodefi-cienze e altre patologie gravi.La nostra storia di azienda familiare si riflette anche nel nostro presente e guida il nostro futuro. Mettia-mo al centro le persone, perseguendo il benessere di coloro che beneficiano dei nostri prodotti, così come delle comunità e degli individui con cui ope-riamo e collaboriamo.Abbiamo solide radici in Italia e la nostra sede prin-cipale si trova a Castelvecchio Pascoli, in provincia di Lucca. Inoltre, con aziende operanti in Europa, Stati Uniti, America Latina e Asia, e con oltre 1800 dipen-denti, di cui circa 900 in Italia, siamo presenti in più di 90 Paesi nel mondo.

Ci impegniamo a espandere e diffondere il più possibile la nostra espe-rienza, il nostro know-how e le nostre tecno-

logie, al fine di p r o m u o v e r e l’autosufficien-za nell’approv-vigionamento di farmaci pla-s m a d e r i v a t i nelle comunità e nei sistemi sanitari in tutto il mondo. In Italia, per raggiungere quest’obiettivo collaboriamo con il Ser-vizio Sanitario Nazionale, di cui da molti anni siamo partner industriale.Il modello italiano rappresenta un’eccellenza a li-vello mondiale: è un sistema pubblico al centro del quale c’è il dono, espressione del contributo sociale e del ruolo strategico di quasi 1.800.000 donatori, che donano in forma volontaria, anonima e non re-munerata. Le Regioni italiane raccolgono il plasma nei 318 centri trasfusionali e lo inviano a Kedrion, che lo converte in farmaci salvavita e lo restituisce agli ospedali affinché possano soddisfare le esigen-ze terapeutiche della popolazione.Kedrion è il ponte che dal donatore porta fino al pa-ziente: per noi è un privilegio poter aiutare le perso-ne ad aiutare altre persone.

www.kedrion.it

Kedrion KeeP liFe FlowinGdi Chiara Montingelli | Donors Project Manager

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con il 1 luglio è partito il progetto sperimenta-le per la prenotazione della donazione di sangue nel centro trasfusionale di Gorizia.

A quattro mesi dalla partenza del progetto è possibile una valutazione del gradimento riscosso dall’iniziativa tra i donatori del goriziano.

I risultati sono molto confortanti, quasi lusinghie-ri, considerando anche che la prenotazione è partita in corrispondenza dei mesi estivi, periodo in cui le donazioni sono minori rispetto al resto dell’anno.

Questo avvio “soft” delle prenotazioni ha portato a degli esiti interessanti: a luglio sono state 49 le do-nazioni prenotate su un totale complessivo di 274 donazioni registrate a Gorizia, 34 ad agosto (a fron-te di 200 donazioni complessive), 41 a settembre (231 le donazioni totali) e addirittura 68 a ottobre (su 225 totali).

Le giornate particolarmente gradite per la preno-tazione, così come per le donazioni, sono quelle del fine settimana: tra luglio e ottobre, al venerdì sono stati 63 i prelievi prenotati e 32 al sabato.

Ad ottobre il numero delle donazioni prenotate è stato dunque pari al 30% delle donazioni comples-

sive; mentre, sempre a otto-bre, i posti pre-notati rispetto a quelli a dispo-sizione per la prenotazione è stato pari al 36%.

Questi ri-sultati confer-mano la bon-tà della scelta della prenotazione ed un ringraziamento deve an-dare all’Associazione Donatori Volontari di Sangue Gorizia che non solo ha creduto nell’iniziativa, ma ha anche realizzato una importante campagna di comunicazione a sostegno del progetto con la re-alizzazione di materiali promozionali che sono stati particolarmente apprezzati dai donatori.

Considerando gli esiti più che positivi, la fase sperimentale può dirsi conclusa e, quindi, la pre-notazione delle donazione di sangue è a regime.

Con il 2015, si potrà prenotare la donazione di sangue anche a Monfalcone, telefonando sem-pre allo stesso numero telefonico 0481 592949. Si potrà quindi sce-gliere non solo la data e l’orario, ma anche la sede dove effettuare la donazione in quanto l’agenda di prenotazione sarà unica.

donazione Prenotata: un Primo bilancio

A 4 mesi dall’avvio della sperimentazione, una prima valutazione sull’andamento delle donazioni prenotate al Centro Trasfusionale di Gorizia. Nel mese di ottobre una donazione su tre era prenotata, coperti il 36% dei posti disponibili

di Monica Barcobello | Direttore f.f., Dipartimento di Medicina Trasfusionale, Azienda Ospedaliera di Trieste

Prenotazioni sangue intero

mese luglio agosto settembre ottobre

prenotazioni 49 34 41 68

donazioni totali 274 200 231 225

prenotazioni/donazioni 18,20% 17,00% 17,75% 30,00%

prenotazioni/posti prenotabili 25,93% 18,68% 22,53% 35,98%

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“siamo una delle poche sezioni che, in que-sto momento di generale disaffezione, è capace di far salire i numeri delle presenze. Ogni anno sono sempre più numerosi i giovani che si avvicinano e si iscrivono alla nostra sezione. Ciò ci rallegra e ci fa guardare al futuro con ottimismo.”

Con queste parole il nostro presidente, Alessan-dro Tirel, riassume la 43° Giornata del Donatore di Capriva del Friuli che si è svolta il 12 ottobre davanti ad un folto gruppo di donatori e di Autorità. La gior-nata è stata inaugurata dalla Santa Messa officiata da don Claudio che, da attivissimo donatore ha con-quistato tutti con un’accorata omelia. Impreziosita dalla presenza del Coro Polifionico Caprivese e della Banda dei Donatori di Villesse, la giornata è stata un’occasione per mettere a fuoco il mondo del dono del sangue. Parole di sincero ringraziamento vanno al presidente mandamentale Feliciano Medeot, al nostro sindaco Daniele Sergon e a tutta l’Ammini-strazione comunale per l’incoraggiamento e la vici-nanza, da sempre importanti dei punti di riferimen-to per la nostra sezione. Non ultimi tutti i donatori e donatrici che ci rendono orgogliosi di far parte di questa famiglia. Il vento di ottimismo ci accompa-gna fino a questi ultimi giorni di novembre, infatti il numero di donazioni continua ad aumentare e sono ben 18 i nuovi donatori che dall’inizio dell’anno han-no deciso di entrare a far parte della nostra grande famiglia! Ma siamo sicuri che non saranno gli ultimi grazie alle numerose prossime iniziative della se-

zione focalizzate alla propaganda del dono del san-gue. Siamo particolarmente felici, il duro lavoro del direttivo sezionale sta dando i suoi meritati frutti. Degno di essere ricordato è l’interessante incontro avuto con la dottoressa Veronica Guerci con la qua-le abbiamo potuto approfondire il tema del plasma e della plasmaferesi e soddisfare diverse curiosità su altri temi legati al dono del sangue e che toccano da vicino la nostra salute.

Mercoledì 19 novembre, nel piazzale dinanzi al municipio, abbiamo accolto l’autoemoteca per le donazioni assieme all’allegra compagnia dei bambi-ni della V elementare della scuola di Capriva. Spie-gando cos’è il sangue e chi sono i donatori abbiamo cercato di gettare il seme per il nostro futuro es-sendo consapevoli che saranno proprio loro a pren-dere in mano le redini della nostra sezione. Sabato 22 novembre, inoltre, si è tenuta l’annuale “Cena del Donatore”, mentre venerdì 12 e sabato 13 di-cembre, come tradizione negli ultimi due anni, è nostra intenzione partecipare alla raccolta fondi di Telethon con la staffetta non competitiva “24x1ora” che si svolgerà lungo il centro di Udine. Un’occasio-ne per portare alto il nome dei donatori di sangue, con grande divertimento ed altruismo. Infine, con-sueto appuntamento con il “brulè augurale” dopo la messa di mezzanotte e la “fugarela epifanica” del 5 gennaio. Siamo certi che non mancheranno le oc-casioni per incontrarsi ancora… sperando che il ven-to continui a soffiare così!

Vento di ottimismoCapriva del Friuli

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il 2014 è stato un anno diffi-cile per la nostra sezione, ini-ziato con la perdita improvvisa del nostro amato presidente e amico Egidio Bragagnolo, co-lonna portante e figura inso-stituibile all’interno dell’asso-ciazione. Per il nostro Direttivo non è stato facile continuare senza la guida di Egidio, in par-ticolare capire come gestire la sezione, le donazioni del ve-nerdì e, soprattutto, affrontare il deciso calo di donazioni tra i mesi di maggio e giugno, calo che, in un periodo di tagli alla sanità, avrebbe potuto portare alla riduzio-ne delle uscite dell’autoemoteca su Cormòns. Se ci siamo ripresi ed abbiamo migliorato i numeri delle donazioni rispetto agli anni precedenti lo dobbiamo solo ed esclusivamente ai donatori che, numerosi, hanno subito risposto ai nostri appelli.

Durante l’anno abbiamo portato avanti la maggior parte delle iniziative programmate, prima tra tutte la 2a Cena del Donatore che anche quest’anno ha riscosso numerosi consensi e che ripeteremo sicu-ramente nel 2015. Il 14 giugno, giornata mondiale della Donazione di Sangue, in collaborazione con il Direttivo Mandamentale, abbiamo organizzato una donazione collettiva in piazza XXIV Maggio con l’in-titolazione dell’autoemoteca a Egidio Bragagnolo ed una serata, sempre in suo onore, dal titolo “Grazie Egidio!”.

Nel rispetto della tradizione la nostra squadra di calcio ha partecipato al torneo “Bigot” e con grande soddisfazione si è classificata al secondo posto. Per quanto riguarda il “Progetto Scuole”, purtroppo, a causa di gravi problemi strutturali all’Istituto Com-prensivo “G.Pascoli”, non siamo riusciti ad organiz-zare i consueti incontri con gli studenti ma, sentiti i

docenti e la Dirigente scolastica, abbiamo concorda-to di riprendere a breve le attività. Crediamo forte-mente in questo progetto, spinti dalla convinzione che bisogna educare i piccoli sull’importanza del dono.

Il 19 ottobre si è tenuta la 52° Giornata del Dona-tore di Sangue in cui sono stati premiati 48 donatori benemeriti. Il 17 dicembre la consueta donazione in piazza XXIV Maggio con “salsicciata” e per il 24 di-cembre il tradizionale brulè al Duomo dopo la mes-sa di mezzanotte.

Negli ultimi mesi abbiamo cercato di informatiz-zare e gestire al meglio gli avvisi ai nostri donatori: abbiamo attivato il numero 370 3133082 per richie-dere informazioni via sms o whatsapp ed abbiamo creato la pagina Facebook/Ass. Donatori Volontari Sangue Cormons.

Ricordiamo, infine, che il nostro mandato scadrà nel 2015 quindi, per chiunque volesse darci una mano, entrando nel Direttivo o come collaboratore esterno… lo accoglieremo a braccia aperte perchè, come diceva sempre il nostro Egidio: “Le idee cam-minano sulle gambe degli uomini!”.

Buone feste a tutti!

reaGire con VolontÀ ad un anno diFFicile

Cormòns

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La sezione di Farra d’Isonzo, in collaborazione con la parrocchia, ha organizzato sabato 8 novem-bre la tradizionale “castagnata” nel parco della chie-sa. Nonostante il tempo non sia stato clemente, l’affluenza non è mancata. Le caldarroste e l’ottimo vino novello hanno portato allegria a tutti, dai più piccoli ai nonni.

Sabato 22 novembre si è tenuta, invece, la cena sociale alla trattoria “Blanch” dove i donatori del-

la nostra sezione, accompagnati da amici e parenti, hanno trascorso una splendida serata avvolti da un particolare calore famigliare, uniti nei valori e negli ideali che contraddistinguono i donatori.

Tra i prossimi appuntamenti ci sarà martedì 6 gennaio 2015 la “Giornata Insieme” con la parte-cipazione dell’ amministrazione comunale di Farra d’Isonzo.

Ricordiamo, inoltre, che nel mese di febbraio 2015 ci sarà l’assemblea associativa per il rinnovo delle cariche sezionali. Invitiamo chi fosse interes-sato ad entrare nel nostro direttivo a prendere con-tatto con la sezione… la nostra porta è aperta per chiunque volesse condividere idee, iniziative e tanta buona volontà. Per concludere rivolgiamo a tutti i nostri migliori auguri di buone feste e di uno splen-dido 2015.

Un sincero ringraziamento anche a tutte le perso-ne che hanno aiutato la nostra sezione… tanti i tra-guardi raggiunti e il nostro GRAZIE è fondamentale.

il 27 settembre, durante la manifestazione “Aperi-tivo in piazza”, la sezione di Medea ha presentato a tutti i donatori le nuove magliette sezionali. E’ stata l’occasione per questo simpatico “scatto” con tutti i componenti della sezione, dai più grandi ai più picco-li… futuro della nostra sezione!Da parte del nostro Consiglio Direttivo, i più sinceri auguri a tutti, donatori e non, un sereno Natale ed un fortunato 2015.

la nuoVa “diVisa” della sezione di medea

Medea

il Piacere di stare insiemedi Daniele Brumat

Farra d’Isonzo

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La sezione Donatori Volontari di Sangue di Gradisca e Sagrado è una sezione molto radicata sul territorio, propone diverse attività a carattere divulgativo sulla promozione del dono e molteplici incontri conviviali. Cerchiamo di coinvolgere i bambini delle scuole ele-mentari, potenziali futuri nuovi donatori, informandoli sul tema del volontariato e sulla donazione di sangue attraverso la lettura del libro “Il paese del dono”. La no-stra sezione, infatti, sta svolgendo un lavoro capillare nelle scuole, con l’obiettivo di far conoscere ai giovani il mondo del dono. Tra gli appuntamenti goliardici, ab-biamo organizzato la prima “gara del salame” che ha riscosso grande successo con ben 15 salami in gara. I salumi sono stati giudicati da una giuria qualificata che comprendeva alcuni componenti dell’organizzazione ONAS (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi) , tra i quali il presidente di giuria il maestro assaggiatore Lorenzo Pertoldi. I gustosissimi salami sono stai premia-ti da sindaco Franco Tommasini e dal presidente della sezione Claudio Roppa. Nei giorni 3 e 4 ottobre, invece, in occasione dei festeggiamenti del centro commerciale naturale, la sezione si è ritagliata uno spazio “coloran-do” di rosso la piazza di Gradisca con i gonfaloni e lo stand associativo. Sono stati due giorni importanti dal punto di vista promozionale anche grazie al fatto che il pubblico presente ha potuto visitare l’autoemoteca inti-tolata al presidente onorario Egidio Bragagnolo. Grazie all’impegno di tutto il direttivo è stato possibile orga-nizzare quattro donazioni in autoemoteca nel corso del 2014, coinvolgendo anche le classi quinte dell’Istituto Giovanni Brignoli, favorendo così un netto incremento di giovani donatori ventenni. Anche se, a livello statisti-co, le donazioni sono in leggero calo rispetto al 2013, abbiamo registrato un incremento di nuovi giovani do-natori, dai 18 ai 20 anni.

Volontà della nostra sezione è anche il mantenimen-to delle vecchie tradizioni, infatti ogni primo sabato del mese ci rituffiamo nel passato con la gara di briscola presso la sede sezionale in via Dante. Immancabili, inol-

tre, i festeggiamenti popolari per San Martino con il tra-dizionale “Mignestron e Crudighin” e le caratteristiche castagne accompagnate dalla buonissima ribolla. Fino a fine anno la sezione avrà un calendario ricco di impegni ed incontri. A dicembre saremo impegnati nel-le scuole medie per una serie di incontri sulla donazione con un medico professionista. Babbo Natale, invece, si presenterà accompagnato dal nostro direttivo venerdì 19 dicembre alla scuola materna di Sagrado con distri-buire piccoli doni a tutti i bambini; sabato 20 saremo alla casa di riposo di Gradisca per uno scambio di augu-ri; lunedì 22 presenzieremo alla scuola materna di Gra-disca ed infine la vigilia di Natale alle ore 17.30 appunta-mento con “Il Natale del Bambino” dove Babbo Natale si presenterà al Monte di Pietà con regali per i bambini e il tradizionale scambio di auguri. Il 2015 sarà un anno importante, un anno di cambiamenti e rivoluzioni. Uno dei primi appuntamenti del nuovo anno sarà riservato ai giovanissimi della scuola primaria di Gradisca dove i bambini saranno protagonisti di un gioco-simulazione sull’importanza del sangue. Il secondo appuntamento, invece, sarà riservato ai giovani dell’Istituto Giovanni Brignoli dove verrà organizzato un incontro informativo sulle tematiche del dono e l’autoemoteca sarà a dispo-sizione degli alunni che vorranno effettuare la loro pri-ma donazione. Infine, ad aprile, appuntamento con le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo.

un anno ricco di attiVitÀdi Matteo Trevisan

Gradisca d’Isonzo

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nonostante Giove Pluvio si fosse scatenato fino a qualche ora prima, un timido raggio di sole ha premiato i partecipanti della tredicesima edizione della “Gorizia In Bici”, la pedalata cicloturistica cittadi-na organizzata domenica 14 settembre dalla sezione “Remo Uria Mulloni” di Gorizia. Alla partenza dal piaz-zale Donatori di Sangue di via Boccaccio c’erano oltre 150 partecipanti. In tutto 20 chilometri circa, con arri-vo al convitto salesiano San Luigi. Qui pastasciutta per tutti e premiazioni alla presenza degli assessori comu-nali Silvana Romano e Alessandro Vascotto.

si è tenuto domenica 9 novembre il tradizionale appuntamento con la Giornata del Donatore di San-gue della sezione “Remo Uria Mulloni” di Gorizia.

La celebrazione della 47a Giornata si è svolta nel-la chiesa di San Giusto alla presenza di autorità ci-vili e militari e a quella della delegazione dell’Avis di Lendinara, sezione gemellata con Gorizia.

123 i donatori benemeriti premiati durante i festeggiamenti, tra i quali il donatore Giorgio San-tarossa che, unico caso in regione, ha raggiunto il traguardo delle 212 donazioni.

Gorizia in bici

Giornata del donatore

Gorizia

Sabato 13 dicembre Concerto di Natale – Parole e Musica per la vita, Kulturni Center Lojze Bratuz di viale XX Settembre ore 20.30, con la scuola di musica GoMusic diretta dal Maestro Giorgio Magnarin. Organizzato dalla sezione di Gorizia, in collaborazione con ADO e ADMO, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.Sabato 20 dicembre Natale del Donatore. Corso Verdi – zona pedonale (tutto il giorno). Consegna gadget natalizio per chi ha donato nel pe-riodo dicembre 2013 - novembre 2014 e animazione per i più

piccoli con Babbo Natale, trucca bimbi e baby dance. Il gadget natalizio potrà essere ritirato anche presso la sede sezionale tutti i lunedì e venerdì di dicembre, dalle ore 10 alle ore 12.Martedì 6 gennaio 2015 ore 10.00 Befana del Figlio del Donatore. In collaborazione con il SAP (Sindacato Autonomo Polizia) di Gorizia, al Kinemax Gori-zia (sala2), proiezione dell’ultimo film Disney. Ai figli dei donatori sarà offerta la visione del film e una “consumazio-ne”. È necessaria la prenotazione (per figli e familiari), en-tro lunedì 29 dicembre, telefonando allo 0481 30117 il lunedì e il venerdì dalle 10 alle 12. Posti limitati.

Sabato 31 gennaio 2015 ore 15.00 Assemblea sezionale. Si terrà in prima convocazione il 30.01.2015 alle ore 23.59 e in seconda convocazione SABATO 31 gennaio alle ore 15 – sede sezione via Duca d’Aosta 111. A seguire le votazioni per il rinnovo del diret-tivo per il quadriennio 2015-2019, seggio aperto sabato 31 gennaio dalle 16 alle 19. Tutti i donatori che intendono proporsi per sostenere e contribuire alle attività della sezio-ne sono invitati a candidarsi.

CALENDARIO INIZIATIVE

di Patrizia Zampi

di Patrizia Zampi

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si discute ormai da tempo della crisi economi-ca globale ma si rivolge meno attenzione agli effetti negativi sul benessere psicologico delle persone. Il lavoro, infatti, non è solamente una possibilità di so-stentamento, ma significa soprattutto determinare la nostra posizione nella comunità di appartenen-za, e contribuire al buon funzionamento della socie-tà in un’ottica di cooperazione. L’aggravarsi della crisi economica desta grande preoccupazione nel mon-do del volontariato, costretto spesso a supplire alle difficoltà del pubblico nel rispondere ai bisogni so-ciali ed incapace, a volte, di attrarre nuovi volontari. In particolare la difficoltà economica ha aggravato la condizione dei giovani perché non permette loro di dedicare una piccola parte del tempo al volontariato e dobbiamo riconoscere che facciamo molta fatica a coinvolgerli in modo costante nel percorso delle do-nazioni. Comunicare con i giovani richiede tempo, pazienza e consapevolezza che i valori dei senior non sempre sono acquisiti e scontati. Nella comu-nità di Mariano e Corona cerchiamo di coinvolgerli, trovare momenti di aggregazione mettendo in cam-po attività che li possano rendere protagonisti attivi. Nel mese di luglio, ad esempio, ben undici squadre di giovani hanno dato vita al torneo di calcetto “Me-morial Luciano Luisa”. In un clima di grande allegria e solidarietà, anche molte famiglie hanno sostenuto l’evento. A settembre si è svolta anche la tradizionale “Marcia del Donatore”, le iscrizioni, superando le no-

stre aspettative, hanno raggiunto quota seicento con un’incredibile partecipazione di pubblico. A metà ottobre abbiamo animato il piccolo centro di Corona offrendo caldarro-ste alle tante persone intervenute; anche i bambini si sono divertiti a sbucciare castagne e giocare con i palloncini. Per qualche ora adulti, gio-vani, bambini, hanno condiviso una piazza per parlare, discutere e confrontarsi in modo sereno e naturale.L’8 novembre, invece, il consueto appuntamento sociale ha visto protagonisti al Parco a Buttrio quasi cento persone in una magnifica serata tra musica e intrattenimento. La predominante presenza di giova-ni è per noi motivo di grande soddisfazione. Il mese di dicembre sarà dedicato alle scuole per lo scambio degli auguri e la consegna di un nostro contributo. La scuola è il nostro ambito privilegiato dove possiamo gettare il seme del valore del dono. Seme che potrà dare i sui frutti nella maggiore età, nella condivisione dei valori della solidarietà. Lo scambio degli auguri con i donatori e le donatrici è una consuetudine che aiuta la sezione ad essere sempre più coesa e determinata a proseguire nell’impegno sociale. Per questo motivo ri-cordiamo che il 31 dicembre scade il mandato dell’at-tuale Consiglio Direttivo e il sottoscritto, dopo 16 anni di presidenza, pensa sia giunto il momento di passare il testimone. Auguro di cuore a tutti un sereno e pro-spero Natale e un buon inizio di nuovo anno.

Per un’eFFicace cooPerazione tra Junior e seniordi Enzo Mucchiut

Mariano del Friuli

Valentina e Francesco Medeot neo sposi

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anche per la sezione di Moraro è arrivato il momento di trarre le prime conclusioni sull’attività svolta dal direttivo guidato per il secondo mandato consecutivo dal presidente Violetta Vecchiet.L’occasione si è presentata durante l’ultimo incon-tro del direttivo per la stesura degli impegni di fine anno che di fatto concluderanno l’attività prima del rinnovo delle cariche nella primavera prossima. Con-fermate le iniziative del periodo natalizio. Oltre allo scambio di auguri la notte della Vigilia, non mancherà la partecipazione alla “fugarela “ e la consueta gita sulla neve di inizio anno. Ottima riuscita anche per la festa della “Natività della Madonna” dell’8 settembre scorso e le partecipazioni estive ai tornei di calcetto con un soddisfacente secondo posto ottenuto al tor-neo di Mariano del Friuli. Più importanti, ovviamen-te, i dati sulle donazioni effettuate. Dal punto di vista numerico, è confermato il numero delle donazioni in linea con gli anni precedenti, sebbene il raggiun-gimento delle cento donazioni sia stato solo sfiorato ma non ancora raggiunto nella storia della sezione. Buono il continuo flusso di nuovi donatori, non solo giovani, grazie all’adesione di donatori provenienti da altre realtà in seguito al trasferimento nel comune di

cHe Futuro ci asPettadi David Vecchiet

Moraro

Moraro. Questo dato, costante e in aumento negli ul-timi anni, riflette anche il cambiamento sociale, con un flusso di nuovi residenti nella nostra piccola co-munità, ciò fa ben sperare per il futuro che ci aspet-ta. Alla luce di ciò, il direttivo auspica che si possano gettare le basi per un rinnovo delle cariche in prima-vera. I volontari che hanno tenuto in vita l’associazio-ne sono ormai “sul campo” da oltre 20 anni e hanno contribuito a fare la storia di questa sezione, punto di riferimento per l’intera comunità. L’ADVSG di Mo-raro non manca di dare il suo apporto, contribuendo a mantenere in essere feste tradizionali e altri mo-menti di associazionismo. Ma come in tutti gli ambiti sociali, culturali, politici o di volontariato, un ricambio generazionale sarebbe un toccasana per ripartire con nuove idee e nuove iniziative. L’esperienza dei vete-rani sarà utile per continuare nella giusta direzione e la volontà di continuare da parte degli attuali compo-nenti non manca, ma il ricambio è un bisogno vitale per dare nuovo impulso e per stimolare nuove forme di aggregazione e di avvicinamento alla realtà dei do-natori. Pertanto il nostro auspicio è di poter contare sul contributo di nuovi donatori, soprattutto di colo-ro che, provenendo da altre realtà, hanno dimostrato di voler far parte di questa comunità con il semplice gesto di aderire alla nostra sezione. Noi li aspettiamo perché c’è la volontà di continuare e di rinnovare il progetto della nostra sezione, quello di avvicinare più persone possibili alle tematiche del dono del sangue. Questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati.

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i donatori di sangue del goriziano protagonisti della Manifestazione internazionale del volontariato che si è tenuta sabato 20 settembre a Romans d’Isonzo.

Alla presenza di numerose autorità (la senatrice Laura Fasiolo, il consigliere regionale Alessio Gratton, l’assessore provinciale al volontariato, Ilaria Cecot, il sindaco di Medea, Igor Godeas, e l’assessore di Ro-mans, Raffaella Scarazzolo) l’Advsg ha infatti presenta-to il proprio sito internet www.advsg.org.

Oltre alle pagine istituzionali dedicate all’Associa-zione e alle diverse sezioni territoriali, molto ricche sono le pagine dedicate alla donazione di sangue: in-formazioni utili su quali sono i requisiti per la donazio-ne e per l’esclusione dalla donazione, su quali sono gli emocomponenti che si possono donare e su quali sono i centri trasfusionali in cui poter donare con i ri-spettivi orari e recapiti telefonici. Sempre sul sito sono consultabili tutti i numeri del notiziario del donatore,

oltre a tutta la documentazione as-sociativa nell’area riservata. Infine è disponibile un servizio di new-sletter per un contatto diretto tra associazione e donatori.

Come spiega il presidente dell’Advsg, Feliciano Medeot, “questo portale intende comple-tare la presenza dell’Associazione in tutti i canali di comunicazione e si va ad aggiungere al tradizionale, sempre affidabile e non sostituibi-le, contatto umano con i donatori, ma vuole soprattutto essere una vetrina informativa dell’Advsg, delle sue attività e di tutto quanto riguarda la donazione del sangue e la tutela della salute”.

Di più, “il sito internet associa-tivo, in prospettiva futura, è de-stinato a crescere nel tempo con nuovi contenuti – conclude Mede-ot – con le versioni in lingua friula-na e slovena e con l’implementa-zione, quando i sistemi informativi lo consentiranno, di un servizio automatizzato per segnalare ai donatori lo stato delle scorte di sangue disponibili in regione, ri-partite per gruppo e fattore rh”.

Presentiamo il nostro sito internetwww.advsg.org

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dopo il successo de “Il paese del dono”, Advs Gorizia di nuovo protagonista di un progetto didat-tico per bambini. Ecco dunque “Amici per la vita”, un libretto pensato per i bambini delle ultime classi delle scuole primarie.

Un libro per i ragazzi delle scuole primarie che, attraverso un fumetto e un testo divulgativo, pre-senta una storia nella storia.

Se con “Il paese del dono” è stata ricordata l’im-portanza di donare per crescere con valori positivi come l’altruismo e il volontariato, con questo secon-do lavoro si entra più nello specifico, con la cono-scenza del sangue e dei suoi componenti.

Infatti, accanto ad una storia di amicizia tra bam-bini, scopriamo chi sono e che ruolo hanno i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine: tutti assieme danno vita ad una storia nella storia, amici per la vita appunto, compagni che assieme assicurano e garantiscono la nostra vita.

Per rendere al meglio questo racconto si è pen-sato al fumetto, un linguaggio di testi e immagini particolarmente apprezzato, sia dai bambini che dai diversamente bambini, che restituisce con efficacia i concetti espressi nelle storie.

A questo progetto hanno collaborato Stefano Ratti, soggetto e sceneggiatura, Dimitri Fogolin, re-alizzazione delle tavole dei fumetti, Veronica Ileana Guerci, introduzione medica, e Alessia Nemaz con-sulenza pedagogica.

Il progetto è sostenuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e gode del patrocinio dell’Uffi-cio Scolastico del Friuli Venezia Giulia, della Provin-cia di Gorizia, dell’ASS nr. 2 “Isontina” e della Fidas Nazionale.

Il volume è stato presentato in Sala Italia a Cor-mòns nella mattinata di giovedì 11 dicembre 2014 nell’ambito di Cormònslibri.

Grazie alla collaborazione dell’Istituto comprensi-vo di Cormòns, delle scuole primarie di Capriva del Friuli e di Medea parteciperanno alla presentazione oltre 250 bambini.

Per questo sono state programmate due presen-

“amici Per la Vita”, l’imPeGno continuaContinua l’impegno per la didattica dell’Associazione Donatori Volontari Sangue - Gorizia. Presentata a Cormòns l’11 dicembre in Sala Italia, nell’ambito di Cormònslibri

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ECCOLO!

DEVE AVER CERCATO DI ARRAMPICARSI SULLA FUNE.

MIO FIGLIO È ANEMICO, SI È SFORZATO TROPPO.

CHIAMO SUBITO IL PRONTO SOCCORSO, HA BISOGNO DI UNA TRASFUSIONE IMMEDIATA.

HO GIÀ CHIAMATO L’AMBULANZA, STIA TRANQUILLA.

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tazioni: una alle 9.15 e la seconda alle 10.30.Poichè è una presentazione per bambini si è

pensato ad una presentazione speciale: una lettura animata a cura di Elena Vesnaver.

Come già accaduto per “Il paese del dono” il volume sarà messo a disposizione, gra-tuitamente e tramite le sezioni di Advsg, per tutti gli allievi delle scuole primarie del territorio di Advs Gorizia: il volume è completato da una scheda con pro-poste didattiche ad uso dei docenti.

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gne! gne!

Hi! Hi! Hi!

arh!

arh!

gne!

gne!

PER

LA VITA!!!FERMIAMOLI!!!

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OGGI PARLEREMO

DEL SANGUE.

VI SARÀ CAPITATO

DI SBUCCIARVI UN

GINOCCHIO, O DI

PUNGERVI CON UNA

SPINA. IN QUESTO

CASO AVRETE VISTO

USCIRE DEL SANGUE

DALLA FERITA.

IL SANGUE È UNA SOSTANZA

ESSENZIALE PER LA

VITA DELL’UOMO...

...PERCHÈ porta ALLE

NOSTRE CELLULE LE

SOSTANZE ALIMENTARI,

L’OSSIGENO, ED ELIMINA

LE SOSTANZE DI RIFIUTO

CHE L’ORGANISMO PRODUCE.

CIO’ AVVIENE ATTRAVERSO LA

RESPIRAZIONE. AD OGNI ATTO

RESPIRATORIO I POLMONI FANNO

ENTRARE L’OSSIGENO NEL SANGUE

E RILASCIANO L’ANIDRIDE CARBONICA

IN ECCESSO.IL SANGUE VIENE SOSPINTO DAL

CUORE CHE FUNZIONA COME UNA

POMPA: SPINGE E ASPIRA.

IL SANGUE È COMPOSTO PER IL 55% DA UNA SOSTANZA

LIQUIDA CHIAMATA PLASMA E PER 45% DA GLOBULI ROSSI,

GLOBULI BIANCHI E PIASTRINE CHE SONO DEI MICROSCOPICI

CORPI, OGNUNO DI LORO CON UN COMPITO BEN PRECISO.

IL PLASMA È PER LO PIÙ FORMATO DA ACQUA CHE MANTIENE IN

SOLUZIONE PROTEINE, MINERALI E LE SOSTANZE OTTENUTE

DALLA DIGESTIONE DEGLI ALIMENTI. ESSO MANTIENE COSTANTE

IL VOLUME DEL SANGUE. RACCOGLIE LE SOSTANZE DI RIFIUTO,

CEDENDO QUELLE NUTRITIVE.

IL SANGUE CIRCOLA IN TUTTI NOI IN UN SISTEMA DI

CANALI O VASI,DIVISI IN ARTERIE, VENE E CAPILLARI.

NELLE ARTERIE VIAGGIA ILSANGUE RICCO DI OSSIGENO,

NELLE VENE, QUELLO CARICO DI ANIDRIDE CARBONICA

CHE È UNA SPECIE DI GAS DI SCARICO CHE DEVE ESSERE

ELIMINATO PERCHé È NOCIVO.

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I GLOBULI BIANCHI HANNO IL POTERE DI DEFORMARSI, DI

ATTRAVERSARE LE PARETI DEI CAPILLARI E DI PENETRARE NEI

TESSUTI. HANNO IL COMPITO DI ASSIMILARE E DISTRUGGERE I

BATTERI O ALTRI CORPUSCOLI ESTRANEI ALL’ORGANISMO E SONO

IL PIÙ VALIDO MEZZO DI DIFESA CONTRO I VIRUS E I BATTERI.

I GLOBULI ROSSI ASSORBONO L’OSSIGENO

DAI POLMONI, TRASPORTANDOLO IN TUTTO

IL CORPO, CEDENDOLO ALLE CELLULE, PER

POI TRASPORTARE L’ANIDRIDE CARBONICA

PRODOTTA DALLE CELLULE AI POLMONI.

LE PIASTRINE SI OCCUPANO

DELLA COAGULAZIONE DEL

SANGUE IN CASO DI FERITE.

è TUTTO IN ORDINE?

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“Il Paese del Dono”, il racconto per bambini realizzato lo scorso anno da Advs Gorizia, verrà distribuito gratuitamente dalla casa editrice Gulliver di Chieti, specializzata in didattica per gli insegnanti, in oltre 20 mila copie in tutta Italia. Analoga richiesta è pervenuta anche dall’Associazione dei donatori di sangue di Torino: anche i bambini piemontesi avranno quindi “Il Paese del Dono”

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La donazione di sangue è un gesto di generosità che non conosce confini di lingua, razza e cultura. Scatta la tua foto e postala sulla pagina facebook dell’associazione facebook.com/advsg oppure inviala all’indirizzo mail [email protected]

Parigi

Madrid (Spagna)

Parigi

EEklo (Belgio)

Olanda

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Londra (UK)

Strasburgo (Francia)

iL dono deL sangue non conosce confini

Belgrado (Serbia)

Donaueschingen (Germania)

Suriname (Olanda)

Zurigo (Svizzera)

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Gennaio 9 Cormòns 16 Grado 23 Cormòns 24 Gradisca 30 Grado

Febbraio 6 Cormòns 13 Grado 18 Grado 20 Cormòns 23 San Lorenzo 27 Grado

Marzo 6 Cormòns 13 Grado 20 Cormòns 27 Grado

Aprile 3 Cormòns 10 Grado 17 Cormòns 24 Grado 28 Gradisca 30 Cormòns

Maggio 8 Grado 15 Cormòns 18 Capriva 22 Grado 29 Cormòns

Giugno 5 Grado 12 Cormòns 19 Grado 26 Cormòns

Luglio 3 Grado 10 Cormòns 17 Grado 21 Gradisca 24 Cormòns

Agosto 20 Grado 21 Cormòns 28 Grado

Settembre 4 Cormòns 11 Grado 18 Cormòns 25 Grado

Ottobre 2 Cormòns 9 Grado 16 Cormòns 23 Grado 30 Cormòns

Novembre 6 Grado 10 Grado 13 Cormòns 17 Gradisca 18 Capriva 20 Grado 27 Cormòns

Dicembre 4 Grado 11 Cormòns 18 Grado

Avvertenza: alla data di pubblicazione il calendario è da considerarsi definitivo per il primo trimestre, ad eccezione delle sedi di Cormòns e Grado già definitive. Sarà cura dell’Associazione e delle Sezioni, segnalare eventuali modifiche o integrazioni di date.

calendario per la raccolta mobile 2015

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S.I.T. di Goriziac/o ospedale “San Giovanni di Dio” via Fatebenefratelli, 34 – Gorizia tel. 0481 592990 (per info fino ore 13.00)da lunedì a sabato orario 8.00 -10.30Prenotazione necessaria per plasmaferesi

Centro di raccolta di Cormòns c/o distretto sanitario tel. 370 3133082 venerdì (alternato con Grado)orario 8.00-10.00 sangue intero 10.00-12.00 plasma

Centro di raccolta di Grado c/o distretto sanitario tel. 338 8988930 venerdì (alternato con Cormòns) orario 8.00-10.00 sangue intero 10.00-12.00 plasma

Centro di raccolta di Monfalcone c/o ospedale “San Polo” via Galvani, 1 - Monfalcone tel. 0481 487658/59 da lunedì a sabato orario 8.15-10.15Per la prima donazione dal lunedì al venerdì alle 8.00

S.I.T. di Udine c/o A.O.U. “S. Maria della Misericordia” p.le S. Maria della Misericordia - Udine tel. 0432 552341 prenotazione plasma e piastrine tel. 0432 552346 da lunedì a domenica orario 7.30-11.00 sangue intero 9.00-13.00 plasma

Centro di raccolta di Cividale c/o A.S.S. 4 Medio Friuli via Santa Chiara - Cividale tel. 0432 708333 da lunedì a sabato (no martedì) orario 8.00-10.00

Centro trasfusionale Palmanova c/o A.S.S. 5 Bassa Friulana via Natisone - Jalmicco, Palmanova tel. 0432 921262 prenotazioni plasma tel. 0432 921262 da lunedì a sabato e prima domenica del mese orario 8.00-9.30

Ospedale Maggiore di Trieste via della Pietà, 2/3 - Trieste tel. 040 3992858 da lunedì a sabato orario 8.00-11.00

Ospedale Burlo Garofolo di Trieste via dell’Istria, 54 - Trieste tel. 040 3785274 da lunedì a venerdì orario 8.00-11.00

DOVEDONARE

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