Il Notiziario del donatore - Dicembre 2012

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donatore notiziari dal donatôr krvodajalski vestnik Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 nº46) art.1 comma 2 - DCB/Gorizia il notiziario del Simon Gregor č i č sacerdote, poeta e contadino Gorizia, 22 settembre 2012 La sfida dei giovani Villesse a Crevalcore un aiuto concreto all’Emilia n. 2 - DICEMBRE 2012 periodico semestrale federata

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donatorenotiziari dal donatôr krvodajalski vestnik

P o s t e I t a l i a n e S p a - S p e d i z i o n e i n a b b o n a m e n t o p o s t a l e - D . L . 3 5 3 / 2 0 0 3 ( c o n v. i n L . 2 7 / 0 2 / 2 0 0 4 n º 4 6 ) a r t . 1 c o m m a 2 - D C B / G o r i z i a

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Simon Gregorčičsacerdote, poeta e contadino

Gorizia, 22 settembre 2012

La sfidadei giovani

Villessea Crevalcoreun aiuto concreto all’Emilia

n. 2 - DICEMBRE 2012periodico semestrale

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donatorenotiziari dal donatôr krvodajalski vestnik

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2 donatorei l not iz iar io del

Direttore responsabileFeliciano Medeot

RedazioneLuana de Francisco

Impaginazione e grafica2b

StampaPoligrafiche San Marco – Cormòns

Hanno collaborato a questo numeroEgidio Bragagnolo, Michele Calligaris,Stefano Capacchione, Peter Cernic,Andrea Cimador, Chiara Comuzzi,Marco Fonzar, Baldassarre Medeot,Feliciano Medeot, Enzo Mucchiut.

SedeVia Cancelleria Vecchia, 634071 Cormòns

Recapito PostaleCasella Postale 3834071 Cormòns

Posta [email protected]

Presidente Feliciano Medeot

Presidente onorarioEgidio Bragagnolo

ConsiglieriTiziana BattistuttaPaolo BrainiDaniele BrumatStefano CapacchionePaolo DominiMarco FonzarFederico FranzBaldassarre MedeotEnzo MucchiutBenito Tofful

Revisori dei contiManlio BregantMichela ClinecAdriano Dugaro

Collegio dei probiviriClaudio FemiaGianfranco LorenzutRenato Portelli

SezioniCapriva del FriuliCormònsDolegnaFarra d’IsonzoGoriziaGradisca-SagradoGradoI.S.I.T.LucinicoMariano-CoronaMedeaMoraroMossaSan Lorenzo IsontinoSavognaRomans d’IsonzoVillesse

Associazione riconosciuta iscritta al Registro delle Persone Giuridiche della Prefetturadi Gorizia n. 66

Iscritta al Registro Regionaledel Volontariato(D.P.G.R. del 18 febbraio 1997)

Anno XIV Numero 2 – Dicembre 2012Registrazione Tribunale di Gorizia n. 295 del 20/12/99

S.I.T. di Goriziac/o ospedale “San Giovanni di Dio”via Fatebenefratelli, 34 – Gorizia tel. 0481 592990(per info fino ore 13.00)da lunedì a sabatoorario 8.00-10.30Prenotazione necessariaper plasmaferesi

Centro di raccolta di Cormònsc/o distretto sanitariotel 0481 629270venerdì (alternato con Grado)orario 8.00-10.00 sangue intero 10.00-12.00 plasma

Centro di raccolta di Gradoc/o distretto sanitariotel 338 8988930venerdì (alternato con Cormòns)orario 8.00-10.00 sangue intero 10.00-12.00 plasma

Centro di raccolta di Monfalconec/o ospedale “San Polo”via Galvani, 1 - Monfalconetel. 0481 487658/59da lunedì a sabatoorario 8.15-10.15Per la prima donazionedal lunedì al venerdì alle 8.00

S.I.T. di Udinec/o A.O.U. “S. Maria della Misericordia”p.le S. Maria della Misericordia - Udinetel. 0432 552341prenotazione plasma e piastrinetel. 0432 552346da lunedì a domenicaorario 7.30-11.00 sangue intero 9.00-13.00 plasma

Centro di raccolta di Cividalec/o A.S.S. 4 Medio Friulivia Santa Chiara - Cividaletel. 0432 708333da lunedì a sabato (no martedì)orario 8.00-10.00

Centro trasfusionale Palmanovac/o A.S.S. 5 Bassa Friulanavia Natisone - Jalmicco, Palmanovatel. 0432 921262prenotazioni plasmatel. 0432 921262da lunedì a sabatoe prima domenica del meseorario 8.00-9.30

Ospedale Maggiore di Triestevia della Pietà, 2/3 - Triestetel. 040 3992858da lunedì a sabatoorario 8.00-11.00

Ospedale Burlo Garofolo di Triestevia dell’Istria, 54 - Triestetel. 040 3785274da lunedì a venerdìorario 8.00-11.00

Dove donare

federata

Associazione DonatoriVolontari Sangue

Gorizia

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Inspire a generation

Tra i tanti eventi che sono accaduti nel corso del 2012, un ricordo particolare meritano sicuramente i giochi olimpi-ci e paraolimpici che si sono tenuti a Londra tra luglio e agosto. Mi si dirà: cosa centrano i donatori di sangue con i giochi olimpici? Tantissimo.La prima, forse più importante, è data dal motto che gli organizzatori della manifestazione hanno voluto dare ai giochi: Inspire a generation che tradotta in italiano vuol dire ‘Ispirare una generazione’. In un momento in cui, sia per crisi economica ma anche e soprattutto per crisi di valori, cercare di motivare ed interessare, partendo da un evento sportivo, una intera generazione di giovani è senza dubbio un’ambizione importante. Una ambizione e una missione che, a ben vedere, sono le stesse dei donatori di sangue: ispirare una nuova generazione di giovani ai valori della dona-zione libera, anonima, gratuita e periodica del proprio sangue della tutela della salute e del vo-lontariato è uno dei nostri compiti principali dal punto di vista associativo.Ecco allora l’importanza di un percorso che ha preso inizio lo scorso 22 settembre con l’incontro con gli studenti delle scuole su-periori della Provincia di Gorizia, organiz-zato nell’ambito della Manifestazione In-ternazionale del Volontariato. A questo incontro, dal titolo “Il dono del sangue: esempio di volontariato intergene-razionale” (l’articolo sull’evento è ri-portato nelle pagine seguenti), hanno partecipato quasi 400 giovani da tutta la Provincia: un primo passo quindi per ri-entrare nel mondo della scuola.Anche grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolasti-co Regionale, la nostra Associazione potrà, nei prossimi mesi, organizzare una serie di incontri nei diversi istituti superiori per promuovere la donazione e la prima dona-zione in ambito scolastico, anche attraverso la presenza dell’autoemoteca nei singoli plessi scolastici, non solo per promuovere i valori della donazione ma anche e soprat-tutto per raccogliere donazioni di sangue e plasma, grazie a nuovi, giovani donatori.Un obiettivo associativo ambizioso che ci impegnerà per i primi mesi del 2013 e negli anni a venire, anche grazie al progetto “Cine Dono” un progetto ideato per promuovere la donazione e i suoi valori tra le nuove generazioni attra-verso un concorso per la realizzazione di un documenta-rio.Si tratta di azioni tutte ideate e realizzate per coinvolgere i più giovani, per convincere non solo i giovani a donare la prima volta, ma per motivarli a donare e a continuare a donare e a collaborare attivamente nelle realtà associati-ve, per fare interessare le nuove generazioni ai valori del volontariato e della solidarietà sociale, in pratica – come

per le olimpiadi – per “ispirare una generazione”. Ma oltre all’impegno per i giovani non è mancato in questi mesi l’impegno nell’ambito associativo: a questo propo-sito è doveroso rendere noto a tutti gli associati che l’As-sociazione Donatori Volontari di Sangue di Gorizia è stata iscritta, con decorrenza dal 26 settembre 2012, al registro delle persone giuridiche della Prefettura di Gorizia. Questo riconoscimento non va solo a regolarizzare aspetti econo-mici e amministrativi dell’Associazione, ma vuole essere anche un importante riconoscimento del ruolo sociale e

civile che il nostro Sodalizio svolge a favore di tutta la comunità provinciale.

Altre novità che riguardano l’Associazione sono

già state esami-nate dal consiglio

mandamentale e, auspichiamo, ver-

ranno approvate dall’assemblea man-

damentale: queste modifiche riguarderan-

no sia i riconoscimenti dei benemeriti del dono

che la organizzazione di un congresso associativo.

Numerose sono le conside-razioni che hanno portato

alla formulazione di queste proposte operative: si tratta

di proposte che mirano da un lato a fidelizzare e garantire un

giusto e pubblico riconoscimento ai nostri donatori e, dall’altro, ad

organizzare una occasione per una riflessione aperta sulla nostra realtà associativa, sul ruolo che essa svolge e sugli obiettivi che essa si pone.Sono questi obiettivi che troveranno già un primo riscon-tro operativo nel corso del 2013 e che, auspico, divente-ranno dei punti qualificanti della nostra azione associativa. Una azione associativa che continua anche con questo nostro notiziario informativo che vuole essere non solo un bollettino associativo, ma intende proporre sempre più informazioni sanitarie utili ai donatori, ma anche curiosità e aneddoti associativi.Tanta carne al fuoco dunque, che per essere messa in pra-tica e realizzata necessita dell’impegno di tutti, non solo dei dirigenti, ma di tutta la compagine associativa: nella promozione della donazione del sangue, nelle attività as-sociative svolte all’interno delle nostre comunità, nel re-clutamento di nuovi donatori e tanto altro ancora.Tanto altro da fare assieme.

Feliciano Medeot

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Quasi 400 studenti rappresentanti di classe e di istituto di tutte le scuole medie superiori della provincia di Gorizia hanno partecipato all’incontro “Il dono del sangue: esempio di volontariato intergenerazionale”, che si è svolto al Kinemax di piazza Vittoria, a Gorizia.Inserito nell’ambito della manifestazione internazionale del volontariato e organizzato dalle Advs di Gorizia e Monfalcone, dall’Ass n. 2 “Isontina”, dalla Consulta provinciale degli studenti di Gorizia, dalla Provincia di Gorizia e dall’Ufficio scolastico regionale per il Fvg, il convegno è stato aperto dai saluti del direttore generale dell’Azienda sanitaria, Marco Bertoli, dal dirigente provinciale dell’Usr, Arturo Campanella, e da Franco Devidè, presidente dell’Advs Monfalcone. A seguire, le relazioni di Renzo Peressoni, presidente regionale della Fidas, che si è soffermato sul ruolo dei giovani per il futuro della donazione, e dei medici di medicina trasfusionale Luca Mascaretti e Dario Franchi, che hanno illustrato cosa vuol dire donare sangue e l’evoluzione della donazione del sangue nella provincia di Gorizia anche alla luce dell’andamento demografico.Hanno poi portato la loro testimonianza Matteo Benci, coordinatore nazionale Fidas, e Mario Zwölf, docente dell’Isis “Galilei” che per primo, nel 2006, ha promosso la costituzione di una sezione studentesca. Beniamino Godeas, coordinatore provinciale Fidas, ha poi presentato il progetto “Cine Dono” promosso dall’Advs Gorizia con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Il progetto intende premiare i migliori lavori realizzati da studenti singoli, in gruppo o di lavori di classe, per la realizzazione di una sceneggiatura per un documentario sulla promozione del dono del sangue. In chiusura, il presidente dell’Advs Gorizia, Feliciano Medeot, ha rimarcato l’importanza di questo primo appuntamento con gli studenti delle scuole medie superiori e al quale seguiranno altri nelle singole scuole e istituti, con l’auspicio di promuovere la cultura del dono del sangue e “arruolare” nuovi giovani donatori.

Il referente provinciale per il volontariato dell’Ufficio scolastico regionale, Paolo Mileta, che ha coordinato i lavori della mattinata, ha poi lanciato gli ambiziosi obiettivi della giornata: la formazione in ogni singolo istituto di istruzione superiore della provincia di Gorizia di un gruppo di giovani donatori di sangue, anche attraverso la presenza dell’autoplasmoemoteca dell’Ass nei singoli plessi scolastici. Un obiettivo ambizioso che è stato poi ripreso dall’assessore provinciale al volontariato, Bianca Della Pietra, nelle conclusioni dell’incontro. A tutti gli studenti è stato distribuito del materiale, tra cui depliant informativo e porta badge personalizzati, nell’auspicio che gli studenti di oggi diventino i donatori di sangue di domani.

e v e n t iLa carica dei 400 all’incontro con i giovani

Il pubblico al Kinemax di Gorizia per l’incontro sul volontariato intergenerazionale.

Feliciano Medeotè il nuovo presidente Fidas Fvg

Cambio al vertice dei donatori di sangue del Friuli Venezia Giulia. Il 3 dicembre, a Udine, nel corso dell’assemblea delle federate, il nostro presidente, Feliciano Medeot, è stato eletto anche presidente regionale della Fidas Fvg. La Federazione regionale raggruppa sei associazioni territoriali - Afds Udine, Ads Trieste, Afds Pordenone, Advs Gorizia, Advs Monfalcone e Gadas Torviscosa - tutte aderenti alla Federazione italiana delle associazioni dei donatori di sangue. Medeot sostituirà Renzo Peressoni, presidente di Afds Udine, dimessosi dalla carica di presidente regionale dopo l’elezione a consigliere nazionale della Fidas. L’incarico comincerà il 1° gennaio 2013 e durerà fino al 2015. Nel suo primo messaggio di saluto in qualità di neo presidente, Medeot ha ricordato le parole dello storico presidente di Afds Udine “stin unîts, volinsi ben”, per rimarcare il proprio impegno per favorire il coordinamento di strategie e possibili sinergie tra le diverse associazioni dei donatori di sangue del Fvg.

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L’ADVSG - Associazione Donatori Volontari Sangue di Go-rizia, bandisce un concorso per la realizzazione di sce-neggiatura per Video Documentario “CINE DONO”, rivol-to alle Scuole secondarie di secondo grado e parificate con sedi nel territorio della Provincia di Gorizia, finalizza-to a selezionare e premiare sceneggiature per un video documentario che abbiano come tema sul tema della promozione del dono del sangue e della salute.Il progetto viene realizzato grazie al sostegno della Fon-dazione Cassa di Risparmio di Gorizia.Con il Patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, della Regione Autonoma Friuli Ve-nezia Giulia e della Provincia di Gorizia.

ESTRATTO DEL REGOLAMENTO

Art. 1: Finalità e obiettiviL’intento dell’iniziativa è di promuovere e divulgare tra i giovani della Provincia di Gorizia il valore del dono libero, anonimo, periodico, volontario e gratuito del sangue e degli emoderivati, nonché la promozione e la tutela della salute attraverso l’impegno diretto dei giovani studenti e sfruttando il mezzo audiovisivo come forma espressiva.Art.2: PartecipazioneIl concorso è rivolto agli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado e Parificate con sede nel territorio della Provincia di Gorizia. La partecipazione è gratuita.Gli studenti partecipanti, singoli o in gruppo di classe, dovranno essere assistiti e coordinati, nel loro impegno, da almeno un docente.Art. 3: Oggetto del concorsoIl concorso intende premiare la migliore sceneggiatura originale per un video documentario che promuova la donazione libera, anonima, periodica, volontaria e gra-tuita del sangue e degli emoderivati, la tutela della salu-te e la promozione dei valori del volontariato e del terzo settore. La sceneggiatura per un video documentario dovrà:• prevedere una durata massima di 12/15 minuti;• riferirsi all’argomento elencati nell’art.1 del seguente bando (finalità e obiettivi);• utilizzare generi quali sit-com ovvero ambientazioni tratte dal mondo della scuola e della cultura giovanile;• evitare di contenere indicazioni didascaliche e nozioni-stiche sul dono del sangue e degli emoderivati.Saranno ammesse al concorso solo sceneggiature inedi-te, indipendenti e/o amatoriali.Art. 4: Modalità di presentazione delle domandePer partecipare al concorso sarà necessario inviare la do-

cumentazione richiesta entro la data del 31.03.2013 al seguente indirizzo:Associazione Donatori Volontari di Sangue di GoriziaCasella Postale 38 – 34071 CormònsNon saranno prese in considerazione i plichi pervenuti o spediti oltre il termine fissato: farà fede il timbro dell’Uf-ficio postale accettante. Le spese di spedizione sono a carico del mittente.La documentazione dovrà pervenire in plico chiuso, con firma e timbro dell’Istituto sui lembi, e dovrà contenere:• scheda di partecipazione;• la sceneggiatura del video documentario.Art. 5: Commissione esaminatrice e criteri di valutazio-neEntro la data del 1 dicembre 2012 l’ADVSG nominerà la Giuria e il presidente della Giuria del Premio. Il giudizio della Giuria, motivato e insindacabile, verrà reso pubbli-co entro il mese di febbraio 2013.La Giuria procederà formulando inizialmente un giudizio di ammissione al Premio; formulerà quindi una gradua-toria motivata tenendo conto dell’originalità dei lavori rispetto al tema proposto, della congruità e modalità di utilizzo delle fonti utilizzate, del supporto bibliografico, dell’attenzione comparativa, della qualità e originalità dell’eventuale supporto iconografico, della qualità della scrittura.Art. 6: Assegnazione dei premiLa migliore sceneggiatura originale che risulterà vincitri-ce in base alle decisioni della giuria, verrà tradotta in un video documentario, messo in scena, girato, realizzato e registrato dagli stessi studenti che hanno redatto il la-voro con la collaborazione e l’assistenza di una troupe professionista. Oltre alla realizzazione del video documentario la Giuria ha facoltà di suddividere la borsa-premio, in materiali di-dattici, che viene fissata in € 1.500.,00; potranno essere inoltre assegnate delle menzioni speciali.Art. 7: PremiazioneLa premiazione sarà inserita nella Manifestazione fina-le che si terrà nel periodo di maggio/giugno 2013, nel corso della quale sarà proiettato il video documentario vincitore.L’ADVSG si riserva comunque l’utilizzo, la duplicazione e la proiezione dei video prodotti, nel corso di manifestazioni e in diversi contesti territoriali. L’ADVSG potrà editare in qualsiasi modo le opere per renderle compatibili con gli strumenti di proiezione usati, senza alterarne contenuti e qualità, con citazione degli autori e dell’iniziativa.I lavori dei partecipanti saranno comunque visionabili, a conclusione del concorso, sul sito internet dell’ADVSG.

CINE DONO: un concorso per sceneggiare la promozione del dono

Per informazioni: [email protected]

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Calendario per la raccolta mobile 2013

d o v e e q u a n d o

Autoemoteca: istruzioni per l’uso

Ecco un utile “promemoria” sulle modalità organizzative per l’utilizzo delle Unità mobili di raccolta, cioè per l’autoemoteca, stabilite lo scorso 17 ottobre, nel corso di una riunione a Udine.Distribuzione temporale delle uscite. Il numero mensile delle uscite deve essere omogeneo nel corso dell’anno, privilegiando però i mesi di carenza (gennaio, febbraio, giugno luglio agosto); particolare attenzione tra due uscite nella stessa sede per gli intervalli di donazione.Logistica. Nell’individuazione delle sedi, vanno privilegiate le sedi disagiate lontane dai centri raccolta, le scuole/università, le caserme e aziende; una volta individuato e verificato per l’idoneità il luogo di sosta del mezzo, questo deve essere mantenuto; va altresì individuata una stanza adeguata per il colloquio del medico selezionatore; i mezzi abbisognano di almeno 5 Kw per il funzionamento, gli impianti elettrici cui ci si collega devono essere a norma e il collegamento elettrico deve essere eseguito da un elettricista identificato dal responsabile della struttura ospitante; il luogo di sosta deve essere facilmente raggiungibile da un mezzo di soccorso in ogni momento della seduta; vi devono essere luoghi idonei per l’accoglimento e riposo donatori, vicino allo stazionamento autoemoteca.Numero di donatori in autoemoteca. Dipende dalla tipologia di donazione. Scuole o sedi dove sono previsti soprattutto nuovi donatori: circa 20 donatori di cui 14-15 nuovi donatori; solo donazioni di plasma: min 20 - max 25 donatori; donazioni di solo sangue intero: min 30 – max 35 donatori (di cui 4-6 nuovi donatori); donazioni di sangue e plasma: 12 plasma + 15 sangue intero. E’ indispensabile programmare i flussi dei donatori, per evitare lunghe attese degli ultimi arrivati (una plasmaferesi dura circa 40 minuti). Nel caso di prelievi di sangue intero, si avviano al prelievo di sangue intero circa 7-9 donatori l’ora (a seconda della regolarità del flusso, non malesseri del donatore ecc.). E’ preferibile che i nuovi donatori vengano scaglionati.

Gennaio 8 Grado 11 Cormòns 18 Grado 25 Cormòns 29 Gradisca

Febbraio 1 Grado 4 Grado 8 Cormòns 15 Grado 22 Cormòns

Marzo 1 Grado 8 Cormòns 15 Grado 22 Cormòns

Aprile 5 Cormòns 10 Mossa 12 Grado 19 Cormòns 26 Grado

Maggio 3 Cormòns 7 Gradisca 10 Grado 17 Cormòns 24 Grado 31 Cormòns

Giugno 7 Grado 14 Cormòns 15 Gorizia 19 San Lorenzo 21 Grado 28 Cormòns

Luglio 5 Grado 12 Cormòns 19 Grado 26 Cormòns

Agosto 23 Cormòns 30 Grado

Settembre 6 Cormòns 13 Grado 17 Gradisca 20 Cormòns 27 Grado

Ottobre 4 Cormòns 11 Grado 18 Cormòns 25 Grado

Novembre 8 Grado 15 Cormòns 22 Grado 29 Cormòns

Dicembre 6 Grado 10 Gradisca 13 Cormòns 20 Grado

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La donazione di sangue del cordone ombelicale

s a l u t e

Il cordone ombelicale è l’organo di scambio ematico tra madre e feto ed ini-zia a formarsi a partire dalla quinta settimana di gravidanza. La funzione del cordone ombelicale è di trasportare tramite la vena il sangue ossigenato ed i nutrienti dalla placenta al feto e di raccogliere da quest’ultimo, mediante le arterie, il sangue ricco in anidride carbonica e cataboliti veicolandoli alla pla-centa. Il cordone ombelicale contiene mediamente 60-80 cc di sangue ed in questo si trovano le cellule staminali. Recenti evidenze scientifiche dimostrano che è possibile crioconservare (conservare cioè a bassissime temperature) ed utilizzare efficacemente le cellule staminali del cordone ombelicale per alme-no 24 anni senza alterarne la vitalità.Cos’è. Il sangue del cordone ombelicale è sangue fetale, ricco di cellule sta-minali emopoietiche, cioè cellule progenitrici del sangue, simili a quelle del midollo osseo, capaci di autoriprodursi e di generare continuamente tutte le cellule mature del sangue e del sistema immunitario. Le cellule staminali emo-poietiche sono contenute nel residuo di sangue che resta all’interno del cor-done ombelicale reciso dopo la nascita del bambino. Già negli anni Novanta si è scoperto che questo sangue è una fonte molto ricca di cellule staminali che hanno lo stesso potere curativo di quelle del midollo osseo e che costituiscono un’alternativa terapeutica consolidata al trapianto di midollo osseo per la cura di molte malattie del sangue. Come si dona e come si conserva. Il prelievo avviene subito dopo il parto, sia naturale che cesareo, quando il cordone ombelicale è già stato reciso. Mentre la placenta è ancora in sede si collega una sacca dove viene raccolto il sangue, senza rischi né dolore per la mamma e per il neonato. La raccolta e la conservazione avviene su base solidaristica e previa firma di un consenso informato solo nell’ambito di ospedali e Punti Nascita abilitati. Una volta raccolta, la sacca viene inviata alla Banca del Sangue Cordonale dove verrà analizzata, conservata e resa disponibile per i Centri di tra-pianto nazionali ed internazionali che ne facciano richiesta.Chi lo utilizzerà. Ogni anno, circa 13000 pazienti nel mondo, che non dispongono di un donatore compatibile in fa-miglia, hanno bisogno di un trapianto di cellule staminali emopoietiche. Un quinto di questi pazienti è trattato con il sangue del cordone ombelicale. Le cellule staminali emopoietiche contenute nel sangue del cordone ombelicale sono in grado di generare globuli bianchi, rossi e piastrine esattamente come quelle del midollo osseo.Il trapianto di cellule staminali emopoietiche viene effettuato per curare malattie tumorali del sangue, come la leu-cemia e i linfomi (tumori del sistema linfatico), patologie non tumorali come la talassemia (malattia ereditaria del sangue), l’aplasia midollare (mancata produzione delle cellule del sangue), immunodeficienze congenite (malfunziona-mento del sistema immunitario che causa una maggiore predisposizione alle infezioni) e per curare persone sottoposte a chemioterapia o radioterapia ad alte dosi. Perché la donazione e non la conservazione ad uso personale. La conservazione del sangue cordonale per uso per-sonale è a carico del Sistema Sanitario Nazionale solo in caso di patologia in atto nel neonato o in un consanguineo al momento della raccolta o nelle famiglie a rischio di malattia ereditaria, esclusivamente per quelle malattie per le quali risulti indicato il trapianto di cellule staminali ad uso personale. Lo Stato Italiano non permette attualmente la conservazione ad uso personale del sangue cordonale in assenza delle condizioni sopracitate, mentre ciò è possibile, a proprie spese, fuori dal territorio nazionale. Questa scelta è basata sulla mancanza di evidenze scientifiche che dimostrino l’effettiva utilità di conservare a scopo personale il sangue cor-donale; la probabilità che un neonato utilizzi entro i 20-25 anni di vita le proprie cellule staminali emopoietiche, per curare una delle malattie consentite, è fortunatamente molto bassa, mentre, se venisse donato, molti altri pazienti potrebbero beneficiare dello stesso sangue cordonale. È come se noi pensassimo di prelevarci del sangue e “tenercelo da parte” in caso di bisogno. Tralasciando le questioni tecniche, intervengono aspetti di carattere etico-sociale molto rilevanti: attraverso la donazione volontaria, il patrimonio di cellule raccolte entra a far parte dell’inventario pubblico cui ogni centro trapianti può accedere per trovare l’unità compatibile per il suo paziente. Aderire alla donazione è in-dispensabile per sostenere il sistema solidaristico che consente a tutti i cittadini di avere a disposizione le migliori cure disponibili in quel momento e un’offerta clinico-assistenziale uguale per tutti.

Chiara Comuzzi

Per ulteriori informazioni: http://www.trapianti.ministerosalute.it

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Il dono del sangue è un inno alla carità, un piccolo gesto d’amore vero che porta dentro di sé un grandissimo valore se solo si pensa che può salvare delle vite umane. Come diceva un gigante della carità come Maria Teresa di Calcutta, “Goccia dopo goccia si forma il mare della solidarietà, della speranza per un mondo più umile, più luminoso e più ricco d’umanità!”. E c’è proprio bisogno di un mondo migliore, dove esistano uomini non solo con diritti, ma anche con doveri forti, come la salvaguardia della vita, e che mettano gratuitamente davanti al proprio “Io” l’altro, il vicino, lo sconosciuto. In fondo, il senso della vita risiede nella capacità di esprimere amore, non nel potere mondano. “La vita non aspetta, diventa donatore di sangue”! Con queste bellissime parole tratte dall’omelia di don Claudio possiamo riassumere il vero senso del dono del sangue e della 41a Giornata del Donatore di Capriva del Friuli, che si è svolta il 21 ottobre. La sezione sta attraversando un momento interlocutorio: a fronte di uno sforzo costante da parte del direttivo per la propaganda del dono, si verifica un calo di donazioni rispetto agli anni precedenti che preoccupa un po’. Non sappiamo da cosa sia dovuto. Forse è solo un momento fisiologico. La speranza, come ha ribadito anche il sindaco Antonio Roversi, è che non sia dovuto a un calo della tensione sociale. Viviamo un momento difficile, nel quale chi ruba fa più rumore di chi dona e ciò che è un valore diventa spesso un prezzo. Ben vengano, quindi, giornate capaci di dimostrare come, a fronte di una minoranza di persone che si comporta in modo spregevole, ci sia una marea di altre persone che fanno del bene, senza pensare al proprio tornaconto. Ed è importante che vicino a costoro ci siano le istituzioni.Alla giornata era presente anche il consigliere provinciale Luca

Bigot, che ha ribadito la sua vicinanza ai donatori di sangue e ci ha spronato a continuare senza remore sulla strada intrapresa, visto che siamo l’esempio dell’Italia che lavora con determinazione. Il presidente mandamentale Feliciano Medeot ci ha incoraggiati nel lavoro che stiamo svolgendo e che porterà sicuramente i suoi frutti e ha reso noto che l’Advsg di Gorizia è diventata una personalità giuridica e nel 2013 sarà organizzato un simposio, per discutere insieme ai politici e ad esperti i problemi e i possibili rimedi per il settore. Possiamo ben sperare per il futuro, non foss’altro che per i 9 nuovi donatori premiati alla fine, assieme al cospicuo numero di donatori benemeriti. Grazie di cuore: abbiamo assoluto bisogno di tutti voi, della vostra costanza e di quel passaparola che è alla base del nostro lavoro di promozione. Tra le attività invernali, immancabili il brulè della notte di Natale, il concorso dei presepi del paese, la preparazione del calendario dei donatori 2013 e il fuoco epifanico. Speriamo diano qualche frutto. Dopotutto, goccia dopo goccia...

Il direttivo Advsg Capriva

A Capriva si lavora “goccia dopo goccia”

v i t a a s s o c i a t i v a

Premiazioni e convivialità: alcuni momenti della 41a Giornata del donatore di Capriva

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9donatorei l not iz iar io del

Nelle scuole di Cormònssi parla di dono

Nell’ambito delle iniziative di divulgazione e promozione del dono del sangue, la sezione Advsg di Cormòns ha avviato una collaborazione con l’Istituto comprensivo di Cormòns, per sensibilizzare i giovani studenti alla donazione del sangue. Nel corso di alcuni incontri in classe, il dottor Franchi, del Centro trasfusionale di Gorizia, il presidente della sezione, Egidio Bragagnolo, e due donatori, tra cui un papà, hanno spiegato come si svolge la donazione e tutti i benefici che essa porta per la cura delle malattie e della salute dell’uomo. Una vera e propria lezione di vita, insomma, introdotta dalla proiezione di un filmato e seguita dalla chiacchierata con i volontari e il personale sanitario. Il programma prevedeva anche una visita all’autoemoteca, che per l’occasione ha fatto sosta alla sede scolastica cormonese. Inoltre, per i ragazzi delle classi

quinte delle scuole elementari e terze della scuola media, è stato organizzato un concorso di disegno dedicato al dono del sangue. Le premiazioni sono avvenute alla presenza delle autorità locali.Questa e altre iniziative di promozione alla donazione, hanno contribuito a portare quest’anno 28 nuovi donatori e un sensibile incremento delle donazioni, con una sessantina di sacche di sangue in più rispetto a quelle raccolte nel 2011.Per le festività natalizie, la sezione si è resa disponibile a vendere le Stelle di Natale, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione alla lotta contro le leucemie, linfomi e mielosa dell’Ail. Come da tradizione, infine, dopo la messa natalizia di mezzanotte si terrà la mescita del vin brulé sul sagrato del duomo di Cormòns.

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Festa d’autunno a Farra,aspettando MonacoSi chiama “Festa d’autunno” ed è proprio in una classica giornata dal clima autunnale che, lo scorso novembre, la sezione Advs di Farra, in collaborazione con la locale parrocchia, ha dato vita alla sua terza edizione. Nonostante a pioggerella, al pomeriggio il prato retrostante la chiesa si è in breve riempito di bambini che si sono affrontati in entusiasmanti percorsi in mountain bike, per poi proseguire nelle combattute sfide di calcio e pallavolo. Il tutto sotto lo sguardo attento e il sostegno di mamme e papà, mentre i più “grandi” si sfidavano nell’ormai irrinunciabile gara di briscola. A fine giornata, prima della pioggia vera e propria, merenda a base di ribolla e castagne per tutti.Sempre in novembre, è tornata la tradizionale “Castagnata” alla scuola dell’infanzia, cui sono intervenuti anche i bambini della classe prima della vicina scuola elementare. Infine, il 17 novembre, al ristorante “Dal Checco” di Peteano, donatori simpatizzanti si sono ritrovati per la cena sociale.

L’anno si chiuderà con il brindisi di mezzanotte, dopo la messa di Natale. Il primo appuntamento del 2013, sarà come di consueto l’iniziativa “Una giornata insieme”, con i donatori impegnati a preparare il pranzo per gli anziani nella palestra comunale e, nel pomeriggio, con l’arrivo della “Befana del donatore” e lo spettacolo per i più piccini, con gran finale di tombola e fuochi d’artificio. Con il 2013 si apriranno anche i festeggiamenti per il 30° anniversario di fondazione della sezione farrese, che avranno tra gli appuntamenti di rilievo la gita a Monaco di Baviera, in occasione della “Frühlingsfest”, il 26, 27 e 28 aprile. Il programma prevede la visita al prestigioso museo della Scienza e della tecnica e al castello di Neuschweinstein, celebre per avere ispirato i famosi castelli dei film disneyani. Da non perdere anche le serate nelle rinomate birrerie bavaresi. A breve tutte le informazioni saranno disponibili sul sito www.donatorifarra.it.

Si era rivelata un’ottima iniziativa l’anno scorso e tale ha confermato essere quest’anno: la raccolta del sangue e del plasma nel centro del paese, con il posizionamento in piazza dell’autoemoteca, il 26 settembre, ha centrato ancora una volta l’obiettivo. Dimostrandosi efficace non tanto o non solo per il numero di donatori che ha scelto di presentarsi in quell’occasione, ma anche e soprattutto per l’importante vetrina di propaganda e divulgazione del dono del sangue e dell’attività dell’associazione che offre. Circa 25 le donazioni effettuate in questa seconda edizione, che ha visto coinvolti anche i bambini delle classi 4° e 5° elementare

della scuola di Mossa, portati a visitare il mezzo e vedere da vicino una donazione, per capire quanto un gesto così importante sia allo stesso tempo un’azione molto semplice e alla portata di tutti.Oltre alla “Giornata del donatore”, celebrata il 2 giugno, l’attività della sezione è proseguita con la consegna di materiale didattico e con la “Castagnata”, in occasione della festa e recita con i nonni, nell’asilo di Mossa, a loro volta una maniera per far sentire l’associazione vicina a tutti i cittadini e, in particolare, ai bambini, futuro della nostra società. Immancabile infine, prima di Natale, una bicchierata per lo scambio degli auguri.

Una “vetrina”nella piazza di Mossa

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La donazione transfrontaliera fa bis

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Sensibilizzare sul dono del sangue e allargare l’orizzonte oltre i confini: questo l’obiettivo cercato e raggiunto con la 2^ “Donazione di sangue transfrontaliera”, organizzata il 16 giugno, in piazza della Transalpina, dall’Advs “Remo Uria Mulloni” di Gorizia e il Comune di Gorizia, in collaborazione con la Croce rossa e il Mladinski Center di Nova Gorica. A margine della donazione, proprio il Mladinski Center ha realizzato il 2° “Festival del volontariato senza confini”, un villaggio solidale con stand espositivi, nel quale si sono mescolate associazioni di volontariato italiane e slovene dell’area transfrontaliera. Il progetto ha eletto la piazza a simbolo della donazione di sangue in Europa. Quest’anno, infatti, l’invito è stato esteso e accolto con entusiasmo dalle associazioni donatori sangue di Rieka (Croazia) e di Klagenfurt (Austria), presenti con una loro delegazione. “Per il prossimo anno – ha detto la presidente dell’Advs di Gorizia, Patrizia Zampi – è nostra intenzione estendere l’invito ad altri paesi dell’Ue, magari a donatori francesi e spagnoli, proprio per lanciare un messaggio di promozione della donazione di sangue ultranazionale e ribadire l’importanza della collaborazione su problematiche sociali e in qualsiasi forma di altruismo sociale”. Alla manifestazione, anche quest’anno, è stato concesso l’Alto patronato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A partire dalle 8, sull’autoemoteca dell’Asl 2 si sono alternati 20 donatori sloveni, 25 italiani, 3 croati e 2 austriaci. Presenti per la donazione di sangue l’assessore comunale Stefano Ceretta, l’assessore provinciale Bianca Della Pietra, il consigliere comunale Giuseppe Cingolani e il sindaco di Nova Gorica, Matej Arcon. Numerose le autorità civili e militari presenti: dal sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, agli assessori della sua giunta Silvana

Romano, Roberto Sartori e Francesco Del Sordi, e dal presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, ai rappresentanti militari tra cui la Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli.

Nella sala Della Torre della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, intanto, si è svolto il convegno “La donazione di sangue: un aiuto alla vita. Incontro tra Istituzioni, medici di Mg e associazioni di volontariato”, finalizzato a individuare con l’Ordine dei medici le linee guida da seguire per la promozione della donazione del sangue anche attraverso i canali istituzionali. Relatori, Feliciano Medeot. presidente mandamentale Advs di Gorizia, Dario Franchi, responsabile Centro trasfusionale area vasta giuliano-isontina, Carlo Donada, responsabile Dipartimento medico di Gorizia, e Chiara Bregant, della Fimmg.

Pochi ma intrepidi e fortunati. I poco più di cento partecipanti all’XI edizione della “Gorizia in bici”, la pedalata cicloturistica cittadina organizzata il 7 ottobre dall’Advs “Remo Uria Mulloni”, sono stati premiati prima

di tutto dal cielo, che ha concesso una tregua dalla pioggia e regalato un timido raggio di sole proprio al momento della partenza. A giocare a sfavore di una più numerosa partecipazione è stata anche la contemporaneità di manifestazioni simili. Non meno sentiti, naturalmente, i ringraziamenti della presidente, Patrizia Zampi, a tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione: dalla Polizia locale, alla Protezione civile, oltre che tutti i volontari. Ai nastri di partenza, anche l’assessore comunale Francesco Del Sordi, donatore della sezione con oltre 33 donazioni, e il collega Alessandro Vascotto, che ha dato il via ufficiale al giro di 15 chilometri circa, con arrivo al convitto salesiano San Luigi, dove si è concluso con pastasciutta e premiazioni. La coppa offerta dalla Tabaccheria Fontana (la cui titolare Antonella è figlia di quel Remo Uria Mulloni, cui la sezione di Gorizia è dedicata) per il Premio speciale è andata al gruppo più numeroso formato da dieci studenti.

Gorizia in bici piace anche con il maltempo

Coppa ai vincitori dell’11a edizione

Il sindaco Romoli assiste alle donazioni in autoemoteca

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Nel dono una marcia in più per risalire la chinaÈ certo che l’anno che sta per finire sarà ricordato come quello in cui la crisi economica ha raggiunto livelli sconosciuti da diverse generazioni di italiani. Gli effetti sono davanti ai nostri occhi e si proiettano inevitabilmente sulla quotidianità: la crescente richiesta di cassa integrazione, la perdita del lavoro per i cinquantenni, la disoccupazione fra i giovani sono dati preoccupanti. La sensazione di precipitare nella povertà colpisce ormai le fasce sociali che fino a poco fa non pensavano nemmeno di correre questo rischio. Le difficoltà economiche delle famiglie condizionano non solo il presente, ma anche il futuro delle giovani generazioni. Un numero crescente di ragazze e ragazzi probabilmente modificherà il percorso di studi e rinuncerà ai sogni,e a sviluppare attraverso gli studi universitari talento e potenzialità. Intanto, assistiamo quasi attoniti agli scandali e allo sperpero di risorse e denaro pubblico in modo indegno per un Paese civile.Qualcuno si chiederà cosa centrino queste considerazioni con la donazione di sangue. Sono fermamente convinto che per ripartire e risalire la china dobbiamo rafforzare quei presidi sociali, come l’Advs, che in questi anni hanno mantenuto fermo il valore della solidarietà come uno dei principi irrinunciabili del vivere civile. Le associazioni di volontariato così radicate nel tessuto sociale assumono un ruolo decisivo, per supportare la continua carenza di risorse che mette a rischio il nostro welfare. La donazione di sangue è uno degli atti di solidarietà umana più profondi che si possano compiere.Ringrazio dunque i donatori che diffondono il nostro messaggio e instancabilmente mettono in campo il loro tempo libero per collaborare con le altre associazioni presenti nel Comune. I nostri concittadini partecipano sempre numerosi alle manifestazioni che organizziamo durante l’anno: momenti di aggregazione che fanno comunità. Siamo presenti alle feste religiose e sociali: patrono, festa dell’anziano, marcia del donatore,

castagnata, torneo di calcetto e ancora. Assicuriamo la presenza nelle scuole, per gettare un seme fra i giovani che contribuiranno all’indispensabile ricambio generazionale.Abbiamo bisogno di buoni esempi. Non serve e non aiuta chiudersi nella solitudine e pensare ciascuno per sé. Per tornare a vivere serve una collettiva, tenace e quotidiana pratica della solidarietà. L’Associazione dei donatori è con voi tutti.

Enzo MucchiutAdvsg Mariano-Corona

Con Zoff a Mariano, un amico e un testimonial per l’Advs

I veri campioni, nello sport e nella vita, si vedono dopo le grandi vittorie. Anche se sono saliti agli onori della cronaca per le loro performance indimenticabili, sono capaci di ritornare subito con i piedi per terra: uomini “semplici”, aperti, disponibili all’impegno duraturo e solidale. Dino Zoff è uno di questi. Non è per noi solo il campione che tutti conoscono, ma un amico che ogni anno, a luglio, ci onora della sua presenza al torneo di calcetto “Memorial Luciano Luisa”.Quest’anno, i nostri giovani hanno vinto per la quarta volta e questo ci ha reso molto orgogliosi, perchè uno dei nostri obiettivi è di creare un collegamento tra l’associazione e il mondo dello sport. Riteniamo importantissimo tenere viva l’attenzione sui temi della donazione e del volontariato tra i giovani che sono il nostro futuro. Le notizie, in questo senso, sono confortanti: abbiamo registrato anche iscrizione di giovani, in particolare ragazze. Comprendendo l’importanza della presenza di Zoff, un gruppo di suoi amici ha messo a disposizione del pubblico la sua casa natale, dove sono in esposizione tutti i riconoscimenti della sua lunga e prestigiosa carriera. Per prenotare la visita, contattare i seguenti numeri telefonici: 33384778585 oppure 3663938743.

San Lorenzo tra sport e musica

Sport e musica, quest’anno, per arricchire il tradizionale menù della “Giornata del donatore” di San Lorenzo. Preceduta, appunto, da due novità. Al venerdì sera, si è voluto recuperare i tornei di calcio, ormai abbandonati da almeno tre anni, e affiancarvi quello di pallavolo, allargando così la platea dei partecipanti. Ad accompagnare le prodezze degli atleti e divertire i bambini, dalla casetta gonfiabile posta vicino al campo sportivo, uno spassosissimo dj. Per il sabato, consci della buona risposta dell’anno scorso, è stata riproposta la serata rock, ampliandola con ulteriori iniziative: l’esibizione del gruppo danza del ventre Donatella Simoni e, a seguire, quella degli amici del gruppo dei “Daccapo”. E arriviamo alla domenica e alla 43esima “Giornata del donatore”,

spazzata fin dal mattino da un forte vento. Accolti dalla banda di Grado, i labari si sono disposti intorno all’altare maggiore della chiesa. Don Bruno Sandrin ha officiato la sua prima messa, dalla nomina a parroco del paese. Il corteo ha poi attraversato via Gavinana fino ad arrivare nell’area sportiva sanlorenzina, dove è stata la volta dei discorsi e dei saluti, oltre che delle premiazioni dei nuovi donatori (Roberta Braini, Elisa Brumat, Daniela Curci, Stefania Franco e Paolo Scarpini) e di quelli più meritevoli (tra cui Moreno Bonaldo per 75 donazioni).Ultima doverosa annotazione: gli appuntamenti, per dicembre, sono per la notte di Natale, dopo la messa, con “il brulè del donatore”, e il 28 dicembre, dopo il concerto Mitteleuropa, con “brulè e panettone”.

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Non è stata una “Giornata del donatore” come tutte le altre quella celebrata a Villesse quest’anno, in occasione del 40° di fondazione della sezione. A rendere l’appuntamento speciale è stata l’intitolazione della “festeggiata” al compianto socio fondatore e presidente onorario, Fulvio Sclaunich.La festa è cominciata nel pomeriggio di sabato 1° settembre, con un torneo di calcio a 6 molto partecipato, vinto dalla squadra della nostra sezione, e continuata, grazie alla collaborazione con l’associazione “Viva Musica”, con un concerto rock della band di Daniele Stallone, seguito da numerosi giovani nonostante l’inclemenza del tempo. Il successo ottenuto dal binomio sport e musica suggerisce una sua riproposizione annuale nell’ambito della “Giornata del donatore”. Domenica, i donatori si sono ritrovati alle 9.30 con quelli delle consorelle vicino al municipio, per essere accompagnati dalla locale Banda dei donatori di sangue nella chiesa parrocchiale per la messa. Alle 11, nell’androne di palazzo Ghersiach, il presidente Livio Tolloi ha invitato il presidente mandamentale emerito, Egidio Bragagnolo, a ricordare la figura e l’opera di Fulvio Sclaunich, svolgendo poi lui stesso una relazione storica sulla fondazione della sezione, ricordando i donatori defunti e invitando i fondatori superstiti al ritiro di una targa ricordo.Dal passato al presente, Tolloi si è dunque soffermato sui frutti che il seme posto 40 anni fa dai fondatori ha dato e sta dando ancora e sull’iniziativa, promossa dalla sezione di Villesse e alla quale hanno

aderito numerose associazioni e gruppi del Comune, di raccolta fondi pro ambulatorio trasfusionale di Crevalcore (Bologna), reso inservibile dal terremoto che l’ha pesantemente colpito. Contattati il sindaco di Crevalcore e i responsabili dell’Advs della provincia di Bologna e di Crevalcore stesso, è stata inviata una prima somma di 3 mila 850 veuro. La raccolta comunque non è finita e permetterà sicuramente di inviare altro denaro.La premiazione dei soci benemeriti ha chiuso la cerimonia. Sono state consegnate 2 medaglie d’oro, una d’argento, 5 di bronzo, oltre a 7 attestati e una targa particolare al donatore Egidio Corsi per aver effettuato ben 125 donazioni. Ai 5 nuovi donatori è stato rivolto un saluto di caloroso benvenuto. Il corteo si è poi spostato al parco festeggiamenti, dove autorità e donatori hanno incontrato e pranzato con i bambini bielorussi ospiti di alcune famiglie locali.

Il sindaco di Villesse consegna una targa alla moglie del compianto Sclaunich e un’altra al socio fondatore Portelli

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Si chiama “IO TU NOI”, fa parte dell’Associazione musicale Banda dei donatori di sangue di Villesse e ne ha sposato in toto i principi. Ecco perchè, in ogni sua esibizione, non perde occasione per ricordare come ogni goccia di sangue sia una goccia di vita, di amore e di unione. Stiamo parlando di un coro. Una splendida esperienza nata del 2005, per sole voci bianche, sotto la guida della maestra Laura Belviso, nella scuola di musica di Villesse, e andata crescendo ed evolvendo via via in coro giovanile. Obiettivo: trasmettere la grande gioia che si prova nel fondere tante voci in una continua armonia di suoni e di emozioni.Vasto il repertorio che può già vantare, anche grazie alla costante crescita tecnica ottenuta mantenendo molti dei ragazzi con i quali si era costituito. Dal 2006, il coro è iscritto all’Usci (Unione società corali italiane) e partecipa a numerose manifestazioni. Degno di nota è il concerto per coro di voci bianche e orchestra giovanile del compositore Valter Sivilotti “Il mio paese che canta” tenuto nel 2008

nelle province di Trieste e Gorizia. E indimenticabile anche il concerto natalizio organizzato in una grotta naturale di San Michele del Carso, in occasione della manifestazione corale regionale e di Alpe Adria “Nativitas”, nel dicembre 2008. Nello stesso anno e poi ancora nel 2010, ha conquistato il primo posto alla rassegna “Una giornata per cantare insieme”, ottenendo così il diritto a partecipare ai concerti di gala al teatro Verdi di di Pordenone nella sala Tripcovich, a Trieste. Suo, nel 2009, il 4°posto al Concorso di Malcesine sul Garda, e sua anche la vittoria al festival regionale “Gocce di note”, nel 2010, seguita da un concerto, nell’ambito del “Maggio Musicale”, nella chiesetta Santa Maria in Monte di Fogliano. Nel 2011, ha partecipato alla realizzazione di due Cd con l’incisione dei brani popolari friulani “Sfumature friulane” e “Gocce di note”. Quest’anno, in giugno, ha partecipato alla 36° edizione di “Venezia in coro”, concerto corale itinerante attraverso le calli e i ponti della città lagunare.

Il coro che fa emozionare i donatori

Il 40° di Villesse in memoria di Fulvio Sclaunich

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L’ambulatorio trasfusionale di Crevalcore, reso inagibile dopo il recente terremoto in Emilia, rinasce anche grazie alla solidarietà isontina. Dal 26 agosto, la sezione Advs di Villesse ha avviato una raccolta fondi, che ha coinvolto anche il Comune e le associazioni locali, finalizzata ad avviarne la ricostruzione. La consegna della prima somma, pari a 3.850 euro, è avvenuta nel corso di un incontro avvenuto nello stesso storico centro in provincia di Bologna. A portare il denaro è stata una delegazione villessina formata dal presidente della sezione, Livio Tolloi, Renato Portelli, il presidente Advs mandamentale, Feliciano Medeot, e il sindaco Lucio Cabass. All’incontro con il presidente provinciale Advs di Bologna, Luciano Zanolli, e la segretaria Anna Sandoni, è seguito quello con il sindaco di Crevalcore, Claudio Broglia, in una sala adoperata come sede municipale, visto che anche il palazzo del Comune non era ancora agibile.La comunità di Villesse è stata accolta con calore e ringraziata per la sensibilità dimostrata e il presidente Tolloi si è detto a sua volta entusiasta per l’accoglienza ricevuta

e ha apprezzato il Comune per la generosità e lo spirito solidaristico dimostrati. La collaborazione proseguirà anche in futuro. L’Advs di Gorizia sta già pensando a nuove iniziative, tanto che a tutt’oggi la sottoscrizione per la ricostruzione dell’ambulatorio trasfusionale ha raggiunto quota 4.300 euro circa.A Villesse c’è soddisfazione non soltanto per l’aspetto morale ed economico dell’iniziativa, ma anche per il contribuito “diplomatico” dato all’associazione locale emiliana, di attivarsi e aprire un filo diretto con le istituzioni locali. Il sindaco Broglia e la sua giunta stanno cercando una soluzione al problema logistico dell’associazione, mentre il presidente Tolloi si tiene costantemente aggiornato sull’evolvere della situazione attraverso contatti periodici con il presidente Advs di Bologna.Al progetto, a Villesse, hanno aderito e contribuito 19 associazioni locali: dimostrazione evidente del fatto che, quando si lavora in sintonia e in stretta collaborazione con altre realtà del paese per una buona causa, i risultati non possono che essere eccellenti.

s o l i d a r i e t àDa Villesse un aiuto concreto agli amici terremotati di Crevalcore

Uno scorcio di Crevalcore e l’incontro tra la delegazione villessina e i donatori e le autorità locali

Centro Trasfusionale di Crevalcore

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Vi presento Remo Uria Mulloni

i l p e r s o n a g g i o

Durante l’ultima riunione del direttivo mandamentale ho manifestato il desiderio di conoscere la storia delle per-sone speciali, cui abbiamo intitolato alcune sezioni. Se di Remo ho avuto notizie e racconti, di Mario Visintin o Gi-rolamo Paravan, di Tullio Vittori, Gino Dionisio, Florinda Nicolazzi e Fulvio Sclaunich non so quasi nulla. E questo non vale solo per me. Chi erano nel vivere quotidiano, ma soprattutto cosa ci insegnano, oggi, con il loro esempio?I ricordi più belli e significativi di Remo sono scolpiti nel-la memoria della nostra sezione da racconti e battute nel dialetto istro-giuliano di Aldo Fabro, socio fondatore con Remo dell’associazione. Amiamo risentire e Aldo adora ri-peterci il racconto “della gita all’ospedale di Udine sulla Topolino di Uria Mulloni”, dove assieme a Marcello Tuntar, altro socio fondatore, si erano recati a donare per un col-lega infortunatosi alla Safog. A Udine seppero della neo-nata Afds e sul ritorno a Gorizia, Aldo disse: “Remo, cosa ti disi ti se fazessimo anche noi una asociazion de donatori a Gorizia?”. E Remo: “Fabro, ne parleremo molto presto, si tenga pronto”. Seguirono i contatti con la direzione della Safog, la prefettura e l’ospedale e dopo l’11 maggio 1959, una volta fondata l’Advsg, Remo e soci proseguirono nel-la diffusione del volontariato, in città e nei Comuni dove divampava il desiderio di impegnarsi per gli altri, moltipli-candosi in sezioni. Ma questa è la storia dell’Advsg.Ebbene, Remo Uria Mulloni, goriziano, nacque il 7 otto-bre 1920, sposatosi con Eugenia, ebbe tre figli: Massimo, Elisabetta e Antonella. Assunto alla Safog come impiegato amministrativo a cavallo degli anni ‘40-’50, andò in pen-sione nel 1979, proprio quando l’Advsg compì i primi 20 anni e Gorizia si mutò in sezione. Come dirigente-accom-pagnatore e con Livio Collini allenatore, elevò la squadra di basket del Dopolavoro (Safog-Cotonificio-Selveg) a li-vello nazionale grazie a un vivaio, dal quale uscirono Aldo Rosa, Corrado Vescovo, Waldi Medeot e Pino Brumatti fra i tanti. La gloriosa esperienza del Dopolavoro si arrestò negli anni ‘60, mentre Remo, che stava accrescendo con passione l’Advsg, divenne collaborare dell’Ardita. Fu pre-sidente associativo in momenti difficili ma cruciali, dal ‘63 al ‘65 e dal ‘67 al ‘71, gli anni in cui sorsero quasi tutte le nostre sezioni. In città dovette affrontare più volte il pro-blema “sede sociale” risolvendolo grazie alle amicizie che spesso divennero collaboratori delle iniziative associative.Sono un inguaribile romantico farcito di nostalgia e scrivo di Remo come fosse un amico con cui mi sento ogni gior-no, ricordando episodi di un passato lontano, ma è come se lo avessi al mio fianco. Forse l’aver giocato con alcuni campioni contribuisce al legame. Siamo legati da Remo. Nel 2008, quando gli abbiamo intitolato la sezione, è sta-to commovente conoscere e abbracciarne moglie e figlie. Nel 1959 alla Safog si manifestarono alcune difficoltà eco-nomiche della squadra. Nel frattempo, Remo fu attratto

dall’idea di fondare l’Advs. Da qualche anno era già “dato-re di sangue” (chi offriva il sangue per aiutare il prossimo sfortunato). Non c’era una vera organizzazione, ma alcuni dipendenti della prefettura preposti alla chiamate in caso di necessità. L’associazione fu creata dal nulla, quando le auto erano poche, i telefoni rari e le comunicazioni diffici-li. Si contattavano i potenziali donatori porta a porta e in fabbrica per accompagnarli a donare a Udine, visto che il Centro trasfusionale a Gorizia ancora non c’era. Passione e impegno per ciò che faceva li stimolavano vicendevol-mente.Di seguito, il ricordo di altri amici di Remo.Aldo Rosa: “Uria Mulloni è stato un grandissimo dirigente del basket isontino, lo dimostrano i risultati che ottenne con noi “ragazzi” alla Safog e i 30 anni di presidenza della Zona 1 e Fip provinciale”.Corrado Vescovo: “E’ stato un incredibile dirigente al Do-polavoro, anche per opera sua e la rivalità storica con l’Ugg, Gorizia divenne fucina di talenti per il basket na-zionale”.Giorgio Stabon: “Eravamo colleghi con incarichi molto dif-ferenti, pertanto i contatti erano sporadici, lavorava all’uf-ficio spedizioni, era stimato per correttezza e disponibilità. Ma poi, quando iniziarono con l’Associazione, divenne un punto di riferimento del volontariato nascente”.Mi piace immaginare Remo come uno dei tuttofare dei nostri direttivi, quelli che sanno trovarti la tal circolare del tal anno o ti aiutano per ottenere un prezioso contributo e dicono sempre di sì, se non c’è nessuno che vada con il labaro alle Giornate sezionali. Sono le persone da seguire e a cui ispirarci per passare il testimone ai donatori diri-genti del domani. Forse la nostalgia e i ricordi non sempre aiutano, ma essere tutti parte della Advs di Gorizia ci age-volerà nel condividere il futuro.

Marco Fonzar

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Ai Dimenticati

Il giorno dei morti!Sulla dimora che il silenzio copre, dove si dorme il non destabil sonno, e che sarà, ben presto, mia dimora− ed anche tua -,calato è in questa notte un folto sciame:diman sarà di tutti i morti il giorno, di tutti i morti il giorno!Di mille luci sulle tombetrepida lo smorto bagliore, si posan su sepolcri e croci e stellecorone di fiori autunnalinel giorno dei morti. Là, dove i cari giacciono dopo il funebre rito, i vivi a stuoli tornanocon animo contrito, le lacrime a versar. Stanotte il cuore è per metà sotterrae per metà su in cielo.Amaro scende sulle tombe il pianto,ardenti al cielo salgono le preci.O sì, prostratevi e pregate, piangete sopra i non dimenticati,perché di pianto aspersa sia la tombail giorno di domaniche è di tutti i morti il giorno. Piangete!Pregate!Ma io?...Mentre ciascuno i morti suoi ricorda, chi deve ricordare il mio cuore? Chi devo rammentare?Voi, di obliate tombe,che né una croce né una stele segna, su cui nessuno porta un fiore,né accende una candela. Ma se stanotte nessuno vi ricorda,no vi ha scordati un povero poeta, né il cielo mai vi scorderà!

i l p e r s o n a g g i oSimon Gregorčič: sacerdote, poeta e contadino

Simon Gregorčič nasce in una famiglia contadi-na nel paesino di Vrsno, sotto il monte Nero, il 15 ottobre del 1844. In questo bucolico ambien-te trascorre un’infanzia spensierata.Vista l’inclinazione per lo studio, compiuti gli 8 anni si trasferisce a Go-rizia, dove frequenta la scuola normale e poi lo Staatsgymnasium. Supe-rate le iniziali difficoltà termina la carriera sco-lastica con successo. Ap-passionato di filologia classica, vorrebbe appro-fondire gli studi classici,

ma una sofferta e tormentata decisione lo porta a scegliere il semina-rio. Ordinato sacerdote il 27 ottobre 1867, prende servizio in qualità di cappellano a Kobarid (Caporetto) l’anno seguente. Qui diventa subito protagonista della vita culturale del paese. Sono anni prolifici che lo vedono impegnato tra la sua gente sul fronte culturale e patriottico. Gregorčič fonda il locale circolo culturale nel quale, dal 1872, lavora a stretto contatto con la maestra Dragojilija Milek. Tra i due sboccia una relazione che egli stesso così descrive: Ci amammo, oh sì senza peccato! Chi sa, tra voi, così amar? Costretto ad abbandonare Kobarid, rinuncia alla carica di vicario in duomo e si stabilisce a Rihemberg (Rifenbergo), dove presta servizio come cappellano dal 1873 al 1881. Nel 1878 tenta nuovamente di proseguire gli studi, ma senza successo. Malato di cuo-re, nel 1881 chiede il congedo temporaneo che non gli viene concesso. L’anno seguente vengono pubblicate le sue Poesie I che si trasformano in un vero e proprio caso letterario spaccando l’opinione pubblica e la critica in difensori e detrattori delle sue opere. Profondamente ferito dalle critiche rivoltegli e dopo una serie di conflitti con il locale parroco, chiede il vicariato di Gradišče (Gradiscutta di Prvačina) per poi andare in pensione comprandosi con grandi sforzi un ap-pezzamento di terreno e una casa, sperando di poter vivere una vita tran-quilla di sacerdote, poeta e contadino. Depresso e con difficoltà economiche, vive dieci anni a Gradišče, per poi ab-bandonare il paese con l’aggravarsi della malattia e trasferirsi a Gorizia nel 1903. Qui si dedica con gran fervore alla scuola slovena in via Croce. Muore il 24 ottobre 1906.

Peter Černic

Casa nativa di Simon Gregorčič

Traduzione Franc Husutratto da Canti scelti

Trieste, 1990

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Associazione DonatoriVolontari Sangue

Gorizia