IL NATALE - parrocchiaazzanodecimo.it · Solo allora Natale sarà annuncìò di Dio in mezzo a noi,...

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BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia tori e di schiavi. Per proclamarlo Gesù-Salvatore è necessario entrare con Lui nell'immenso tessuto della nostra storia, nella logica di un a· more che salva donandosi, che li- bera morendo, che trasforma con- dividendo. Solo allora Natale sarà annuncìò di Dio in mezzo a noi, luce che brilla nelle tenebre, salvezza per tutti i popoli. IL NATALE tanti auguri Il Natale e il Nuovo Anno sono l'occasione per uno scambio di saluti e di tervidi auguri ai bene tra tutti noi. KivOlgo il mio cariSSimo saluto agli Emigranti di tUtti i paesi e al tUHI I continenti, saluto quelli cne in tre viaggi ali e- stero ho potuto vedere e conoscere, saluro anc le quelli che non ho mai VIStl.- A tutti au- guro prosperità, salute, e pace nelle tamlglle. A tUtti gli Azzanesi voglio tar giungere un sa- luto coroiale e l'augurio di beneVOlenza e di gioia grande nel tiignore. Quando venne al mondo, era una notte come tante altre. Sua Madre io diede alla luce in un povero ri- fugio tra i monti di Giudea, perché " per bro non c'era post:,) ) nella città. Eppure quel Bimbo era atteso. Profeti e saggi avevano parlato di Lui. Un intero popolo viveva, lotta- va, soffriva in nome della sua ve- nuta. Solo i piccoli, i poveri, gli stra- nieri lo riconobbero: rudi pastori, principi venuti da lontano. I grandi, i sapienti del suo popolo lo temet· tero, .lo odiarono: altri bimbi, altri innocenti pagarono col sangue que- sta paura. .. Mentre più era atteso veniva ri- fiutato. Perché un Dio--bambino è un as- surdo. Perché un Liberatore inerme scandalizza la nostra logica di po- tenza e di efficienza, perché la rive- lazione paziente del mistero di Dio, scandita al ritmo di una crescita umana lenta e progressiva, non può saziare la nostra avidità di cambia- mento, la nostra impazienza di so- luzioni storiche immediate. « Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi ». In mez· zo- a noi popolo di peccatori non di giusti, di schiavi non di liberi. In mezzo a noi come bimbo tra i bimbi, immerso in un solco di vita, quello delia discendenza che lo ave- va preceduto e preparato, di cui conosceva le 'grandezze e le mi- serie. Perché l'amore non umilia condivide, non distrugge trasforma, non ferisce assapora fino in fondo la fonte amara dell'altro. Dio venne tra noi così. Dio con- tinua a venire tra noi così. Per riconoscerlo, per adorarlo è necessario mettersi in cammino verso quei rifugi tra i monti che sono le mille grotte di Betlemme di oggi, accompagnarsi con cuore di poveri ai rudi pastori e ai pellegrini stranieri. Per vedere in Lui il Figlio di Dio è necessario riconoscersi eredi di quello stesso solco di vita che l'ha generato, popolo di pecca- Dopo le Feste, come ormai uso fare da alcuni anni, inizierò la visita alle tamlglie e porterò la benedizione del tiignore in ogOl casa. Per me questa visita è una cosa granoe, Che desidero tortemente, anche perché è occasione di vederci e di scambiarci qualche parOla e qualche consiglio. -Prendo l'occasione del Natale per ringraziare quanti tra voi lavorate per la nostra chiesa, per l'asilo e per l'oratorio. Rin- grazio le buone signore, che di settimana in settimana, provvedono alla pulizia della chiesa, ringrazio i due gruppi corali che guidano esem- plarmente con il canto le assemblee liturgiche delle nostre Messe, un grazie ai chierichetti i che da sempre servono ali 'altare nei giorni fe- stivi e feriali, un grazie grande, grande ai Ca- techisti, che assicurano l'istruzione religiosa ai fanciulli e ragazzi della Parrocchia con la loro generosa presenza settimanale da ottobré · ii maggio di ogni anno. Un grazie ai membri del Consiglio della chiesa e della scuola ma" terna, che con la loro opera instancabile aSSI" curano il buon andamento e il funzionamento di tutte le nostre belle strutture parrocchiaH: A tutti Buon Natale e Buon Anno Nuovo. L'ARCIPRETE

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BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

tori e di schiavi. Per proclamarlo Gesù-Salvatore è necessario entrare con Lui nell'immenso tessuto della nostra storia, nella logica di un a· more che salva donandosi, che li­bera morendo, che trasforma con-

dividendo. Solo allora Natale sarà annuncìò

di Dio in mezzo a noi, luce che brilla nelle tenebre, salvezza per tutti i popoli.

IL NATALE tanti auguri

Il Natale e il Nuovo Anno sono l'occasione per uno scambio di saluti e di tervidi auguri ai bene tra tutti noi. KivOlgo il mio cariSSimo saluto agli Emigranti di tUtti i paesi e al tUHI I continenti, saluto quelli cne in tre viaggi ali e­stero ho potuto vedere e conoscere, saluro anc le quelli che non ho mai VIStl.- A tutti au­guro prosperità, salute, e pace nelle tamlglle. A tUtti gli Azzanesi voglio tar giungere un sa­luto coroiale e l'augurio di beneVOlenza e di gioia grande nel tiignore.

Quando venne al mondo, era una notte come tante altre. Sua Madre io diede alla luce in un povero ri­fugio tra i monti di Giudea, perché " per bro non c'era post:,) ) nella città. Eppure quel Bimbo era atteso. Profeti e saggi avevano parlato di Lui. Un intero popolo viveva, lotta­va, soffriva in nome della sua ve­nuta.

Solo i piccoli, i poveri, gli stra­nieri lo riconobbero: rudi pastori, principi venuti da lontano. I grandi, i sapienti del suo popolo lo temet· tero, .lo odiarono: altri bimbi, altri innocenti pagarono col sangue que­sta paura. . . Mentre più era atteso veniva ri­fiutato.

Perché un Dio--bambino è un as­surdo. Perché un Liberatore inerme scandalizza la nostra logica di po­tenza e di efficienza, perché la rive­lazione paziente del mistero di Dio, scandita al ritmo di una crescita umana lenta e progressiva, non può saziare la nostra avidità di cambia-

mento, la nostra impazienza di so­luzioni storiche immediate.

« Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi ». In mez· zo- a noi popolo di peccatori non di giusti, di schiavi non di liberi. In mezzo a noi come bimbo tra i bimbi, immerso in un solco di vita, quello delia discendenza che lo ave­va preceduto e preparato, di cui conosceva le 'grandezze e le mi­serie. Perché l'amore non umilia condivide, non distrugge trasforma, non ferisce assapora fino in fondo la fonte amara dell'altro.

Dio venne tra noi così. Dio con­tinua a venire tra noi così.

Per riconoscerlo, per adorarlo è necessario mettersi in cammino

verso quei rifugi tra i monti che sono le mille grotte di Betlemme di oggi, accompagnarsi con cuore di poveri ai rudi pastori e ai pellegrini stranieri. Per vedere in Lui il Figlio di Dio è necessario riconoscersi eredi di quello stesso solco di vita che l'ha generato, popolo di pecca-

Dopo le Feste, come ormai uso fare da alcuni anni, inizierò la visita alle tamlglie e porterò la benedizione del tiignore in ogOl casa. Per me questa visita è una cosa granoe, Che desidero tortemente, anche perché è occasione di vederci e di scambiarci qualche parOla e qualche consiglio. -Prendo l'occasione del Natale per ringraziare quanti tra voi lavorate per la nostra chiesa, per l'asilo e per l'oratorio. Rin­grazio le buone signore, che di settimana in settimana, provvedono alla pulizia della chiesa, ringrazio i due gruppi corali che guidano esem­plarmente con il canto le assemblee liturgiche delle nostre Messe, un grazie ai chierichetti i che da sempre servono ali 'altare nei giorni fe­stivi e feriali, un grazie grande, grande ai Ca­techisti, che assicurano l'istruzione religiosa ai fanciulli e ragazzi della Parrocchia con la loro generosa presenza settimanale da ottobré · ii maggio di ogni anno. Un grazie ai membri del Consiglio della chiesa e della scuola ma" terna, che con la loro opera instancabile aSSI" curano il buon andamento e il funzionamento di tutte le nostre belle strutture parrocchiaH:

A tutti Buon Natale e Buon Anno Nuovo. L'ARCIPRETE

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pag.2 BOLLETTINO PARROCCHIALE Dicembre 1~80

UN INCONTRO INDIMENTICABILE

Non è facile tradurre in parole le emozioni ed i momenti indimen­ticabili delle nostre giornate roma­ne. Siamo partiti in cinquanta da Az­zano con un pullman, la mattina del sei dicembre per unirci a Roma ai quasi quattromila pellegrini della

Giovanni Paolo Il.

nostra diocesi. Era con noi anche un gruppo di Praturlone con il quale abbiamo creato subito un clima di famiglia.

La straordinaria manifestazione era stata organizzata ccn una du­plice finalità: rinnovare al Vicario di Cristo l'impegno di testimonianza della comunità diocesana nel deci­mo anniversario della consacrazione episcopale del nostro Vescovo e chiedere l'elevazione agli onori de­gli altari di un illustre figlio della terra friulana, il cappuccino padre Marco d'Aviano.

La concelebrazione in San Pietro del nostro Vescovo con una folta schiera di Sacerdoti della nostra diocesi e della basilica romana, l'udienza del Papa di domenica e la concelebrazione in San Giovanni al Laterano del giorno dell'Immaco­lata sono stati i momenti più in­tensi che tutti abbiamo vissuto con profonda e commossa partecipa­zione.

Lunedì sera, durante il viaggio di rientro abbiamo potuto riascoltare il discorso del Papa, che era stato registrato da Bruno Sappa e che ci ha fatto rivivere insieme le emo­zioni più vive dell'udienza e di altri momenti significativi.

Alcune partecipanti del nostro gruppo hanno potuto stringere la mano al santo Padre : « Sembra che il Papa abbia avuto uno sguardo par­ticolare per noi azzanesi » - affer­ma sorridendo Gemma Tilotti, una delle fortunate -; sono dello stes­so parere Anna Maria Mucignat, Mara Del Bel Belluz, M. Antonia Biasotto, Mariapia Miot, Elena Bas­so, Maria Del Rizzo e Veronica Del Rizzo che come lei hanno stretto la mano del santo Padre. Anna Ma­ria aveva un messaggio da portare al Papa; così, dopo avergli stretto la mano, gli ha detto: «Santità, i miei bambini di catechismo mi han­no incaricata di portarle i loro sa­luti». A queste parole il Papa si è volto nuovamente verso di lei, le na tracciato un segno di croce sulla fronte e le ha impartito la benedi­zione da portare ai nostri bambini. « Non ci siamo neppure rese conto del privilegio che ci è toccato - di­ce Mariapia -; a me veniva da piangere quando l'ho avvicinato ». Mara continua: «Mi pareva di non riusc ire ad arrivare a toccarlo; lo stavo guardando commossa mentre entrava, quando ha afferrato le ma­nine di una bambina protese verso di lui, poi ne ha cercato il vi setto nascosto tra la folla e l'ha acca­rezzato; subito dopo, inaspettata­mente si è voltato verso di me e mi ha dato la mano; fatta coraggio­sa, gli ho toccato anche la veste ". E tutte le altre «fortunate» ag­giungono: «Nella nostra vita non abbiamo mai vissuto un momento così emozionante e indimenticabi­le ».

Ogni partecipante ha una propria testimonianza da offrirci, sentimen­ti ed impressioni che non potranno essere cancellati dal tempo. E sa­rebbe bello riportarli tutti qui, pro­prio come i protagonisti Il riferisco-

I Pellegrini a Roma.

no, ma a questo punto manca purtroppo lo spazio per farlo.

Tutti sono concordi nell 'affermare che la straordinaria affluenza dei nostri pellegrini a Roma è stata un segno della vitalità della Chiesa e della forza che noi cristiani pos­siamo essere se cerchiamo di re­stare uniti e di lavorare insieme; come ha affermato efficacemente l'arciprete, abbiamo vissuto a Ro­ma l 'universalità della Chiesa nel­l 'incontro con la Chiesa locale.

La possibilità di incontrarci a tu per tu con il Papa è una grazia del nostro tempo; quest'uomo di Dio

che ha sulle spalle un enorme peso e che si china sulle persone pro­prio come faceva Gesù quando pas­sava per le vie della Palestina, eser­cita un fascino straordinario. Anche noi, come tutte le folle, lo abbiamo accolto con entusiasmo irrefrena­bile e le sue parole ci sono rimaste nel cuore proprio perché, come Egli ci ha detto « tutto passa, ma l'amore resta»; e, in fondo, il nostro viag­gio ha contributo ad accrescere il nostro amore per Lui e per la Chie­sa di cui mai forse come in questi giorni ci siamo sentiti parte viva.

Flavia Sacilotto

la corale parrocchiale Da vari mesi le messe delle feste

più importanti sono accompagnate dalla « Corale Parrocchiale », sorta su proposta del consiglio pastorale. Chiediamo al maestro Gino Sartor, che ne è l 'ist ruttore, come è com· posta la corale. « E' formata da 40 elementi, 14 uomini e 26 donne -ci dice -. L'Arciprete mi ha affi· dato l'incarico all'inizio e io ne sono lieto. Ci sono state delle difficoltà iniziali , soprattutto per coloro che erano completamente a digiuno CIi musica. C'è stato un lavoro paziente e un interesse comune. C'è stata molta buona volontà e disposizione nell'apprendere, amalgamare e fon­dere le voci e poi l'entusiasmo nel venire alie prove. Questo è inoltre un momento per incontrarsi, stare in compagnia e prolungare la serata con altri canti in allegria e schietta serenità. Sono molto tenaci e spero con il tempo di dire alla comunità un gruppo che raggiunga ulteriori riSUltati. Abbiamo eseguito messe di Perosi e Zardini e canti liturgici. Tra poco iniziamo il canto grego­riano.

Fra i presenti Anna Rita Favretto di 12 anni: «Sono venuta sponta­neamente, come tutti gli altri. E' molto bello trovarsi insieme e ac­compagnare col canto liturgico le funzioni. Un altro componente, Luigi Sponga di 66 anni , bidello: «Canto da 50 anni e sento mio dovere im­pegnarmi ancora soprattutto in una

corale con fini liturgici. La gente accoglie la corale con partecipazio­ne ea entusiasmo perché sente che ie funzioni sono più complete. Per quanto posso cerco di tenere uniti i gIOvani e Invogliarli ad entrare in questo coro " .

Un giovane, Paolo Mantellato di 17 anni, studente, ci dice: « Faccio parte della corale perché mi piace la musica nell'insieme e lo stare in c,ompagnia. E' molto bello rivivere questi tempi di corale che da tempo si era sciolta. Sono sempre pre­'sente e questo anche per spinta e stimolo da parte degli altri giovani. -I..-.-:

Infatti mi costa sacrificio essere sempre presente perché a casa ab­biamo un ambiente pubblico e sia­mo molto impegnati ». L'ultima per­sona è Teresa Liut di 40 anni, ca­salinga: «Contadina - precisa -perchè lavoro anche nei campi. Mi piace di più il canto di chiesa ed è per questo che sono nella corale. Mi costa sacrificio essere sempre presente. Terminati i lavori e le mie faccende domestiche, con i minuti contati, porto alle prove anche mio figlio di 10 anni. Siamo in un ambiente sano ed educativo dove si impara ad amare il canto e a trovare degli interessi che non sono solo passatempo vuoto ed inu· tile. Invito altre persone a trovare il tempo per impegnarsi in questa corale, come riesco, a trovarlo io " .

Bruno Sappa

Dopo il pellegrin aggio: alcune riflessioni su solitudine e vecchiaia

L'imponente partecipazione al pel­legrinaggio annuale per anziani e ammalati che si è svolto domenica 'I settembre presso il santuario ma­riano di «Madonna di Fatima» di Portogruaro è stata testimonianza di fede ed espressione corale di fiducia nella Madre di Dio.

La sensibilità di alcuni giovani particolarmente che hanno curato

l'organizzazione della settimana del· la carità e la riuscita dell'iniziativa hanno sottolineato ancora una volta l'attenzione ai problemi delle per­sone sole e sofferenti. Chi di noi ha partecipato all'incontro di dome­nica, ha avuto certamente occasio­ne di riflettere sulla realtà molte· plice e multiforme della sofferenza, della solitudine e della vecchiaia

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Dicembre 1980 BOLLETIINO PARROCCHIALE

che sono intorno a noi, ma che spesso ci sfuggono, presi come sia­mo dalla fretta e dall'assillo di tanti prouremi e più ancora dalla super­ticialità e dall'indifferenza.

Nina Ceschin, l'attuale responsa­bile della locale «San Vincenzo» (che ha sostituito Lucilla Pascotto, per lunghi anni attiva animatrice di iniziative di solidarietà) offre alcuni spunti alla nostra considerazione, con il calore e la forza di un ap­pello, alla luce di un'esperienza che sta vivendo fin dagli anni giovanili con ininterrotto impegno. Da sempre per la S. Vin'cenzo

«Potrei atfermare che mi sono sempre dedicata alla San Vincen-zo ».

Domanda. Si dice da qualche par­te che questa associazione è su­perata?

Risposta. Mai come ora i vecchi ed i sofferenti sono stati emargi­nati e bisognosi di solidarietà. AI ai là delle esigenze materiali, che non sono più tanto gravi e diffuse come un tempo, c 'è bisogno di vi­cinanza, di disponibilità, di dialogo. Quando vado a trovare gli amma­lati, i vecchi, capisco che il fatto che ci conosciamo da anni li in­duce alla confidenza e allo sfogo. Ma io sto invecchiando ed avrei pertanto bisogno di essere affian­cata da forze nuove, giovanili, per poter potenziare anche l'assistenza alle persone ricoverate nelle varie case di riposo. Purtroppo non ab-

l'oratorio Con l'inizio dell'anno scolastico

anche il nostro Oratorio Don Bosco ha ripreso tutte le attività catechi­litiche e ricreative.

Da parte dell'Oratorio sono stati svolti quest'anno, durante il perio­do estivo, tre campeggi: il Gruppo AGESCI Iii è accampato ad Andreis in Valcellina, il Gruppo A.C. Ra­gazzi Gabbiani Azzurri delle Medie nella vallata di Tarvisio ed il Grup­po A.C. Ragazzi Gabbiani Azzurri delle Superiori nella spiaggia di Li­gnano Riviera.

Il periodo di campeggio è sem­pre un momento forte per i ragazzi in quanto si cerca di vivere comu­nitariamente e si svolgono, alter­nati ai momenti ricreativi, delle te­matiche che sono a conclusione di un anno vissuto in Sede in Oratorio e inizio-programmazione di un nuo­vo anno. Il Gruppo AGESCI, in­fatti, ha concluso l'Impresa « Mar­co Pollo» (la ricerca della persona) mentre il Gruppo A .C. Ragazzi ha svolto il tema «Come è bello e giocoso stare assieme nel nome di Colui che ci spinge all'esercizio della Carità ».

A fine settembre, in Oratorio, è iniziato l'anno catechistico 1980-81 : ben ventiquattro gruppi, assistiti

biamo qui ad Azzano una casa di riposo ed è per questo che ho indi­rizzato tempo fa una mia poesia al sindaco in cui gli ho chiesto fra l 'altro «una casa de riposo / un po' moderna che la sia, / dove i poveri veci i fa la ciocolada / e, perchè no, anca la briscolada ".

Tanto lavoro pochi aderenti Attualmente la nostra San Vin­

senzo comprende una ventina di aderenti, ma soltanto poche sono in grado di impegnarsi attivamente.

A proposito del sostegno econo­mico all'associazione, la Ceschin cont inua: « Riceviamo un consisten­te contributo annuale (un milione anche quest'anno) dalla locale Cas­sa Rurale e le offerte per l'uso delle tunichette della prima comu­nione; ma, ripeto, più che il proble­ma economico ci preme l'urgenza di reperire energie nuove; c'è bi­sogno di persone che siano dispo­nibili ad offrire parte del proprio tempo ed un po' di calore umano a chi ne ha bisogno.

La gioia di parlare con la gente umile

AI giorno d'oggi SI e perso un grande valore: la gioia di fermarsi a parlare, di fare quattro chiac­chiere anche con chi si incontra per la strada; non ci si sminuisce fermandosi a parlare con persone di basso livello sociale, anzi ci si arricchisce.

Flavia Sacilotto

dai loro catechisti, settimanalmente si incon-trano per approfondire la Verità della fede cristiana: un «pae­se» di ragazzi e ragazze dalla se­conda elementare alla seconda me­dia, con il loro catechismo e qua­dernone nella borsa, ogni pomerig­gio in Oratorio. Gli altri gruppi di catechismo si incontrano nelle va­rie zone della parrocchia. In que­sto periodo, poi, in Oratorio, si è tenuto un Corso a livello foraniale per catechisti ave sono stati svilup­pati esegeticamente e pastoralmente i sacramenti del Battesimo, della Confessione e della Eucarestia.

Poi ha avuto luogo un Corso per fidanzati in preparazione al sacra­mento del Matrimonio.

Inoltre ogni sabato pomeriggio, oltre all'incontro dei gruppi ACR, c'è l'attività ricreativa del Gruppo Sportivo Condor-Oratorio: incontri di calcio a livello provinciale per Esordienti, Giovanissimi ed Allievi; incontri di tennistavolo per Senio­res ed Juniores; fra non molto ini­zio del Campionato Provinciale di Pallacanestro a livello Prima Divi­sione Maschile.

Nel periodo natalizio, infine, l'O­ratorio indice il Concorso Presepi: un gruppo di giovani passeranno per le case a visitare i vari presepi e poi il giorno della Epifania in Oratorio la conclusione.

Don Antonio

IL TERREMOTO La sera del 23 Novembre una

terribile scossa di terremoto ha se­minato distruzione e morte in molti paesi delle regioni Campania e Ba­silicata.

I morti a quindici giorni di di­stanza, sono oltre 3.000, molti i dispersi, moltissimi i feriti e i senza tetto. Memori della solidarietà che l'Italia e il mondo intero, ha dimo-

strato quattro anni fa per iI nostro Friuli terremotato, anche noi assie­me a tutti i paesi del mondo, as­sieme ad enti e associazioni di ogni genere e di ogni paese, vogliamo dimostrare comprensione, solidarie­tà e aiuto verso tanti fratelli così dolorosamente provati. Ad aggra­vare ancora di più una situazione già di per sé rovinosa, si è aggiunto in questi giorni anche il maltempo, prima la pioggia ed ora il freddo, la temperatura quasi ovunque è scesa sotto zero e la neve ha im­biancato molti paesi. Anche nella nostra Parrocchia è aperta una sot­toscrizione in favore dei terremo-

I FUNERALI E' veramente bella l'usanza di

celebrare la preghiera del Rosario nella casa dei nostri defunti, la sera precedente il funerale. La preghiera giova ai defunti ed è di grande con­forto per i familiari. Nel dolore le parole valgono poco, il raccogli­mento e la preghiera valgono molto di più.

Si vorrebbe suggerire ancora una

il buon (LUGLIO-DICEMBRE)

Durofil Alba a ricordo figlio Coro rado a.OOO, sposi Pessa Mario Borghello Maria Angela 25.000, Bat­tesimi di Luglio 120.000, fratelli Ga­lasso a ricordo dei genitori 50.000, fam. in morte di Mio Bertolo Luigi 25.000, fam. in morte di Toffolo Pao­la 15.000, sposi Piccolo Alessandro e Moras Danila 60'.000, per il 50' di Brussolo Giovanni e Emma il fi­glio Alfonso e il genero Ennio 50 mila, i figli per il 500 di Lovisa Eva­risto e Rosina 45.000, sposi Facca Claudio e Gaiatto Eleonora 20.000, sposi Spadotto Luigi e moglie 10 mila, fam. in morte di Moretti Linda 20.000, Zavagnin Mario e Alfredo a ricordo dei genitori 15.000, N.N. 50.000, battesimi di Agosto 50.000, fam. in morte di Segat Rosina 35 mila, i figli in morte di Ballardin Matteo 70'.000, a ricordo di Panon­tin Giuseppe la moglie Zulema 10 mila, a ricordo di Pasianot Evelina il marito 10.000 e il figlio 10'.000, in morte di Luvisotto Francesco ·fam. 85.000, figlia Angela e genero Delfino Mascarin 20'.000, sposi Bot­tos Renzo e Sartorello Patrizia 25 mila, fam. in morte di Del Bianco Eugenio 80.000', fam. in morte di Secondi n Giovanni 30.000, in morte di Betti Palmira fam. 85.000, nipote Narciso Jogna 20.000, fam. in morte di Facca Giacomo 25.0'00, fam. in morte di Pascon Giovanni 5.000, sposi Driussi Giorgio e Gratto An­na 25.000, sposi Mio Bertolo Renzo e Biavati Malba 5.000, Rosset Mario e Natalino in morte di padre 10.000, battesimi di Settembre 80.000, fam. in morte di Basso Alcide 20.000', N.N. per grazia ricevuta 50.000, spo­si Camatta Giorgio e Facca Loretta 35.000, Comitato festeggiamenti dei Bembo 65.000, per il50P di Lovisotto Giovanni e Anna Maria 95.000', fam.

pago 3

tati. Le offerte della prima settima­na s'aggirano sulle 650.000 lire e sono già state consegnate alla Ca· ritas diocesana. Sappiamo che il nostro Vescovo, al termine del pel­legrinaggio di Roma è sceso in Campania e precisamente a Nusco a portare i primi soccorsi delle Pt:tr­racchie della Diocesi. Nusco è Ulia piccola Diocesi, fu a suo tempo la prima sede episcopale di Mons. Luigi Paulini, che fu nostro Ve­scavo dal 1919 al 1945, anno della morte.

Continuiamo a ricordarci dei po­veri terremotati anche in occasione del prossimo Natale.

bella pratica religiosa, che alcuni del resto già fanno. Sarebbe bene che i familiari nel giorno del fune­rale dei loro cari, s'accostassero alla Comunione. La visita in chiesa, magari a un Santuario vicino per accostarsi ai sacramenti della Con­fessione e dell'Eucaristia è cosa sommamente raccomandabile. Il Si­gnore forse attende ciascuno di noi, per la conversione del cuore e la ripresa cristiana della vita, proprio in occasione della morte di un fa­miliare o di un amico.

cuore in morte di Bottos Pietro 35.000, moglie in morte di Morettin Ernesto

O.UUO, per il 500 c;1i ~ala-Ptetro-e

Teresa 10.000, sposi Verona Adria­no e Del !jel l:lelluz Patnzia o.UUU, battesimi di OttObre 30.UUU, sposi Taianol Edi e Uel l:lel l:lelluz ua­niela 45.0UO, fam. Pellarin a ncorao di Ceciliot Pietro 1 U.UUU, TrevI san Luigi a ricorao aella moglie UetTIna 10U.UOO, tam. Tolusso a ricordO ai Sergio e Enrico 100.000, sposi U­niati Silvano e Pivetta l:lruna LO.UUU, Banca del Friuli 100.0UO, tam. in morte di Rossi Elisa 30.000, sposi Lazzaretto Walter e Tesotin IVlansa 25.000, fam. in morte di Favret Ma­tilde 30.000, fam. in morte di Tur­bian Benvenuta 50'.000, battesimi di Novembre 10.000, fam. in morte di Santin Teresa 20.000, i cinquatenni 15.000, Belluz Antonio 50.000, of­ferte suffragio mese novembre 907 mila, figlia Maria Luisa e genero Giuseppe in morte di Furlanis Tran­quilla 35.000, figli in morte di mam­ma Candido Pasqua L. 50.000. Emigranti pro chiesa

Zentil Joe 1.000.000, Badanai Um­berto 1.000.000, Modolo Giovanni 10.000, Pizzinato Arduino 10.000, Za­nette Antonio 40.000, Roccola Al­fredo 15.000, Schincariol Angelo 15.000, Schincariol Severino 10.000, Ragogna Irmo e Liliana 20.000, Brus­solo Alfonso 35.000.

Emigranti pro Bollettino Favot Antonio 10.000, Bet Dome­

nico 10.000, Roccola Alfredo 15.000, Valvasori Emilio 5.000, Suor Pasqua­Iina Mascarin 5.000, Moretti Narciso e Giannina 15.000, Dolcetti Giovanni 10.000, Schincariol Severino 5.000, Fabris Angela 10.000, Candido Cle­mente 10.000, Pizzinato Arduino 10 mila, Piccinin Luciano e Luigina 10 mila, Frattolin Ugo e Bianca 10.000,

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Frigeri Gianfranco e Dely 10.000, Bottos Cesira e Giovanni 15.000, Lovisotto Giacomo 10.QOO, N.N. 14 mila, Mascarin Guerrino 50.000, Mascarin Norina 10.000, Del Bel Belluz Luigi 7.000, Mascarin Maria­no 10.000, Ortolan Rino 10.000, Brus· solo Alfonso 15.000, Mascarin Del­fino 10.000, Marsonet Antonio 4.000, Infanti Aldo 10.000, Facca Enzo 4.000, Battiston Fernando 10.000, Maroni Itailo e Alba 4.000, Tessari Basilio 4.000, Schincariol Angelo 30 mila, Taiariol Marino 6.500, Cardet­tini Dina 5.000_ '

CORRISPONDENZA Cardettini Dina, la ringrazio del

ricordo. Taiariol Marino, ho dispo­sto per una Messa e per il Bollet­tino. Sponga Antonio ho segnato la Messa in onore della Madonna. Piccinin Luciano e Luigina le Mes­se sono state celebrate, una per i genitori Luigi e Amalia, l'altra per i defunti delle famiglie Piccinin-Fur­lanetto; Frattolin Ugo e Bianca, la Messa per i defunti Brunetta è sta­ta celebrata. Frigeri Dely tutte le Messe che avete ordinate sono state celebrate per i vostri cari.

dati anagrafici (AGOSTO-NOVEMBRE) BATTESIMI

Morettin Daniele di Ilario e ' Li­liana, Favretto Alessio di Nevio e Davina, Sacilotto Dario di Danilo e Maria Rosa, Dazzan Diego di Fran­cesco e Maria Luisa, Vadori Katia di Mario e Clara, Brunetta France­sco di Emilio e Lucia, Moretton Mauro di Pietro Walter e Lucia, Buset Alessandro di Carlo e Rober­ta, Santi n Elisa di Alfonso e Maria, Silvestre Mara di Sergio e Elena, Polesel Mario di Gianfranco e Ma­ra, Del Rizzo Arianna di Stefano e Ivana, Sacilotto Massimo di Antonio e Doralice, Mascarin Lodovico di Gianni e IIva, Ragogna Emanuele di Onnorio e Maria Anna, Cirianni Filippo di Giuseppe e Flavia, Bottos Roberta di Paolo e Anny, Miot Paolo di Giannino e Maria Grazia, Cusin Elvis di Graziano e Marisa, Bocca­lon Valentina di Luigi e Neris, For­nelli Gloria di Renzo e Giuliana, Sponga Tania di Angelo e Graziella, Faro Fabio di Angelo e Maria. MATRIMONI

Mattiuzzi Domenico e Campagna Gianna, Moras Aldo e Luvisutto Ful­via, Camata Giorgio e Facca Loret­ta, Bottos Renzo e Sartorello Pa­trizia, Driussi Giorgio e Grotto An­na, Mio Bertolo e Biavati Malba, Verona Adriano e Del Bel Belluz Pa­trizia, Taiariol Edi e Del Bel Belluz Daniela, Uniati Silvano e Pivetta Bruna, Lazzaretto Walter e Tesolin Marisa, Perin Virgilio e Pascot An-

-+---~na Lisa.

FUNERALI Durofil Antonio di anni 87 ve­

dovo di Del Bel Belluz Angelica, Mio Bertolo Luigi di anni 65 marito di Frosio Santina, Nascimben Linda di anni 75 vedova di Moretti Marco, Rosset Rosa di anni 84 vedova di Segat Pietro, Ballardin Matteo di anni 86 vedovo di Costa Virginia, Manzato Antenore di anni 53 marito di Colledan Gisella, Luvisotto Fran­cesco di anni 82 marito di Bonotto Domenica, Del Bianco Eugenio di

BOLLETIINO PARROCCHIALE

anni 86 marito di Mattiuz Cesina, Jogna Prat Elvira Palmira di anni 69 moglie di Betti Mario, Secondin Giovanni fu Gioacchino di anni 78 marito di Gottardello Elvira, Facca Giacomo di anni 62 marito di Va c­cher Teresa, Pascon Giovanni di anni 57 marito di Luccon Pierina, Basso Alcide di anni 69 marito di Piccolo Danila, Polesel Mario di giorni 1, Ceciliot Pietro di anni 53 marito di Sartor Luigia, Bottos Pie­tro di anni 89 marito di Moretton Maria, Morettin Ernesto di anni 78 marito di Facca Elisabetta, Zentil Matilde di anni 95 vedova di Favret Luigi, Breda Elisa di anni 70 vedova di Rossi Gino, Cover Delfina di anni 54 moglie di Trevisan Luigi, Villalta Pasqua di anni 73 vedova di Candido Giuseppe, Sellan Ben­venuta di anni 88 vedova di Turbian Pasquale, Favret Emilio di anni 66 marito di Moro Anna, Candido Te­resa di anni 82 vedova di Santi n Angelo, Furlanis Tranquilla di anni 80 vedova di Furlanis Vincenzo.

Pascot Milvia in Santi n m. 17-12-77

I genitori e le sorelle la ricordano nel 3° anniversario

Del Rizzo Evelina in Burella m. 24-11-77

Il marito, i figli e i nipoti la ricordano nel 3° anniversario

Biasotto Alessandro m. 20-11-74

La moglie e i figli lo ricordano nel 6" anniversario

Villalta Pasqua vedo Candido m. 12-11-80

I figli e familiari la ricordano con affetto

Iogna Prat Palmira in Betti m. 1-9-80

Il marito, i figli e i nipoti la ricordano con affetto

Luvisotto Francesco m.23·8-80

La moglie, i figli e i nipoti lo ricordano con affetto

Basso Alcide m. 9·9·80

La moglie, la figlia e i nipoti lo ricordano con affetto

Mascarin Giovanni Mascarin Amabile m. 19-9-78 m. 18-12-78

I familia'ri li ricordano nel 2° anniversario

Dicembre 1980

Candido Teresa vedo Santi n m. 24-11-80

I figli e i familiari la ricordano con affetto

Cover Delfina in Trevisan n. a Mar del Plata 16·10·79

s. a Azzano 21-10·80 Il marito la ricorda con affetto

Facca Giacomo m. 8-9-80

La moglie, i figli e i nipoti lo ricordano con affetto

Basso Patrizio m. 21-11-58

La sorella e i familiari lo ricordano nel 22° anniversario

Bottos Pietro m. 7-10·80

La moglie, i figli, le sorelle e i nipoti lo ricordano con affetto

Direttore responsabile: Mons. Domenico Cadore

Tip. Azzanese