IL MUSEO DEL MONDO 15 - Uomo Vitruviano Di Leonardo Da Vinci - La Repubblica 07.04.2013

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  • 7/28/2019 IL MUSEO DEL MONDO 15 - Uomo Vitruviano Di Leonardo Da Vinci - La Repubblica 07.04.2013

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    RCULT 56

    DOMENICA 7 APRILE 2013

    llaa RReeppuubbbblliiccaaIL MUSEODELMONDOMELANIA MAZZUCCO

    FOTODIBASSO CANNARSA

    LARTISTA

    Leonardo da Vinci(1452-1519) il geniorinascimentale pereccellenza. Dipinge,progetta, costruisce,scrive. Si forma allabottega delVerrocchio, lavora peri Medici a Firenze eper gli Sforza aMilano. Trasferitosi inFrancia, porta con sLa Gioconda

    orniamo a Roma, alla corte di pa-pa Leone X lamico degli scrit-tori, il protettore di Raffaello, ilmecenate prodigo, il cacciatoremiope. Tra i pittori che ospita in

    Vaticano, dal 1513, c ancheLeonardo da Vinci. Al servizio diGiuliano de Medici, alloggia inun appartamento al Belvedere.Lo accompagna la fama di geniouniversale, ma la sua creativitdeclina. Inquieto, malaticcio,non pi giovane, a disagio in unacitt estranea, Leonardo nonconclude neanche unopera.Prosegue i suoi studi sul movi-mento, sullanatomia, sulli-draulica (progetta di risanare lepaludi pontine); disegna alluvio-ni, addomestica lucertole e fab-brica palloncini con le budelladi montone. Quando il papa gli

    commissiona finalmente unquadro, Leonardo risponde checomincer a distillare oli ed erbeper preparare la vernice. Com-prendendo che mai lo realizzer,Leone X esclama: ohim, costuinon per far nulla, da che co-mincia a pensare alla fine innan-zi il principio dellopera!.

    La molteplicit degli interessidi Leonardo, che la prova delsuo genio, anche il suo limite.Sa troppe cose e cerca di saperequelle che ignora. Tutto lo inte-ressa, lo assorbe, lo appassiona:il cuore di un bue e il cadavere diun centenario, il feto nellutero eil sorriso ineffabile di GiovanniBattista, le macchine, le maree, icolori. dispersivo, disordinato,inconcludente; sembra manca-re di una dote necessaria: la sin-tesi. Da vecchio, lui che ha stu-

    diato e sperimentato ogni cosa,giunger a concludere di aversprecato il suo tempo (!). Ma ve-ro che realizza solo uninfimaparte di ci che potrebbe. Gli ap-punti che dissemina sui fogli nondiventano libri. Scoperte e intui-zioni annotate in caratteri sini-strorsi restano private. Eppure,nella sua affascinante produzio-ne grafica, c un disegno che lesempio pi perfetto della sin-tesi. Di arte e scienza. Di pensie-ro e immagine. Di spirito e mate-ria, linea e parola.

    chiamato lUomo vitruvia-no, perch sul foglio Leonardoricorda Vitruvio e si propone dirappresentare visivamente il ca-none delle proporzioni ideali delcorpo umano che lo stesso Vitru-vio, vissuto nel II secolo d. C., ave-va elaborato nel libro III del suoDe Architectura. Che il corpoumano, inscrivibile nel cerchio enel quadrato, sia figura geome-trica per eccellenza per Vitruviouna verit funzionale: il com-plesso calcolo di proporzioni emisure delle parti del corpo gliserve come paradigma per lacreazione di unarchitettura ar-

    lizzato come un ritratto. Duro evirile bench adorno di capellimedusei, quasi femminei. Nongiovane, gi segnato da rughedespressione. E soprattutto gliocchi: fissi davanti a s eppurenon rivolti allo spettatore, ma aldi sopra di lui verso lorizzonte,lo spazio, la posterit. Occhi pe-netranti, intelligenti, indagatori.Non sono gli occhi sognanti deipersonaggi di Leonardo, n diLeonardo stesso almeno, nonquelli che si dato negli autori-tratti o che aveva ricevuto dallanatura: soffriva di disturbi alla vi-sta, e li proteggeva con vezzosiocchiali dalle lenti azzurre. Masono i suoi occhi interiori: quellicon cui guardava il mondo.LUomo vitruviano, nudo e di-sarmato, trasmette qualcosa diinvincibile: il coraggio del futuro.

    Gli occhi dellUomo vitruviano di Leonardonascondono il coraggio invincibile del futuro

    POLLOCK

    Full FathomFive(3 febbraio)

    BEATOANGELICO

    Annunciazione

    (13 gennaio)

    ACHEROPITA

    Il SantissimoSalvatore(27 gennaio)

    RAFFAELLO

    Ritratto diLeone X(10 febbraio)

    BCKLIN

    Lisoladei morti(17 febbraio)

    DI COSIMO

    La mortedi Procri(24 febbraio)

    KOKOSCHKA

    La sposadel vento(20 gennaio)

    KLEE

    AdParnassum(6 gennaio)

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    MONDRIAN

    Lalberogrigio(3 marzo)

    CORREGGIO

    Giove e io(10 marzo)

    MATISSE

    Violinistaalla finestra(17 marzo)

    GIOTTO

    Resurrezionedi Lazzaro(24 marzo)

    DE STAL

    Footballeurs(31 marzo)

    monica.Quel libro, Leonardo forse

    non laveva neppure letto. Omosanza lettere, non conosceva illatino: cominci a studiarlo soloa quarantanni. Del trattato par-lavano tutti, comunque, daquando era stato citato da LeonBattista Alberti, pubblicato daSulpicio di Veroli e studiato dalfrate matematico Luca Pacioli. Elarchitetto Francesco di GiorgioMartini ci si era appena confron-tato quando nel 1490 a Pavia Leo-nardo ebbe a che fare con lui equando forse realizz questo di-segno. Non sappiamo se quelpasso lo interess come architet-to, come pittore, o solo come es-sere umano.

    Limmagine la conoscete tut-ti. unicona della civilt occi-dentale. riprodotta sul rectodelle monete italiane da un euro.

    Sulle divise degli astronauti dellaNASA, che la portano nel cosmodurante i loro viaggi. Su cartoli-ne, magliette, francobolli. Il fo-glio originale custodito dal1822 alle Gallerie dellAccade-mia di Venezia protetto dalla lu-ce e dagli sbalzi atmosferici. Lacarta fragile: viene esposto pe-riodicamente. Limmagine, apenna e inchiostro assediatadalla microscopica scrittura leo-nardesca raffigura un uomonudo, inscritto contemporanea-mente ( la geniale trovata diLeonardo) nel cerchio e nel qua-drato. Le figure geometriche chePlatone riteneva le pi perfette, eche nel Rinascimento simboliz-zavano lo spirito e la materia.

    Per dire un uomo in uncerto senso unimprecisione. In-fatti, pur avendo una sola testa eun solo membro, luomo ha

    quattro gambe, e quattro brac-cia. come se lo vedessimo inmovimento, o su due fotogram-mi sovrapposti: a gambe divari-cate con le braccia aperte soprale spalle; a gambe chiuse (la sini-stra ruotata) con le braccia a cro-ce perpendicolari al busto.Lombelico rappresenta il centrodelluomo inscritto nel cerchio(lorigine della sua parte spiri-tuale); i genitali il centro delluo-mo inscritto nel quadrato (lori-gine della parte fisica). Il micro-cosmo del corpo umano rifles-so del cosmo, la misura di tuttele cose.

    Vi risparmio i calcoli e le pro-porzioni di Vitruvio. Che Leonar-do riporta, con qualche variante,nella parte destra del foglio. Conuna minuziosit delirante e qua-si poetica, indica quale deve es-sere la giusta distanza fra capelli

    e mento, mammelle e testa, go-mito e spalle, piede e ginocchio,e via dicendo. Non so se davveroqueste misure potessero servirea costruire templi, o se qualcheessere umano corrisponda a unsimile ideale matematico di per-fezione. Mi ricordo che una voltada ragazzina, col decametro, mimisurai lampiezza delle bracciadistese, dalla punta dellindicedestro a quello sinistro. Poichcorrispondeva alla mia altezza come prescrive Leonardo mi il-lusi che sarei diventata un esem-plare perfetto, speranza che pur-troppo presto si rivel illusoria.

    Comunque lelemento pi af-fascinante dellUomo vitruvianoper me non la teoria filosofica,cosmologica e umanistica chesottintende, n il corpo delluo-mo, per quanto statuario: il vi-so. Non astratto, anzi, individua-

    T

    LOPERALeonardo:

    Uomo

    vitruviano

    Venezia

    Accademia