Il muro e la casa | Prima esercitazione

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IL MURO E LA CASA prima esercitazione - l’arte dei modelli UNIVERSITÀ DI CAGLIARI SCUOLA DI ARCHITETTURA Laboratorio Integrato di Progettazione e Costruzione I Prof. Giorgio Peghin (Modulo Composizione Architettonica) Prof. Antonello Sanna (Modulo Architettura Tecnica) tutors: Susanna Curioni, Carlo Pisano, Melinda La Mantia corso di laurea in scienze dell’architettura A.A. 2012/2013

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Dispense sul modello

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IL MURO E LA CASAprima esercitazione - l’arte dei modelli

UNIVERSITÀ DI CAGLIARI SCUOLA DI ARCHITETTURA

Laboratorio Integrato di Progettazione e Costruzione I

Prof. Giorgio Peghin (Modulo Composizione Architettonica)Prof. Antonello Sanna (Modulo Architettura Tecnica)

tutors: Susanna Curioni, Carlo Pisano, Melinda La Mantia

corso di laurea in scienze dell’architettura A.A. 2012/2013

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“Corpo” e “Atmosfera” i due poli della lavorazione: lo sguardo dell’architetto rimbalza tra l’una e l’altra tipologia di esperimento alla ricerca della proporzione perfetta, del suono giusto, del racconto preciso che da quei materiali deve e dovrà riecheggiare. Modelli da abitare, all’interno dei quali misurare le proprie proporzioni, modelli da aggiustare e verificare in Atelier di fronte allo staff al completo dell’ufficio, per valutare insieme le alternative possibili e toccare tutti con mano, ogni campione, ogni sample, ma anche ogni dimensione. La profondità di una finestra ri-disegnata e rimodellata cento volte per capire quanta parte dello sguardo è necessario ospitare, quanto questa possa essere definita “luogo” o solo cornice da attraversare con gli occhi per contemplare il paesaggio.

I modelli architettonici di Peter ZumthorFrancesco Garutti

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IL MODELLO FISICO IN ARCHITETTURA

Durante la fase progettuale, l’architetto utilizza un’ampia serie di strumenti per chiarire e definire l’idea e la forma dell’oggetto architettonico. Schizzi, piante, sezioni, assonometrie, prospettive, montaggi sono strumenti grafici bidimensionali utili alla rappresentazione ed esplicazione dell’idea progettuale, ma sempre vincolati ad un certo punto di vista, deciso dall’architetto.Da questo nasce la necessità di uno strumento di rappresentazione capace di mostrare, con immediatezza, il progetto da più punti di vista, passando da una visione piatta e bidimensionale ad una a tre dimensioni. In questo modo è possibile prevedere lo spazio creato nell’architettura e dall’architettura, comprendendo le relazioni esistenti tra il progetto ed il suo contesto.

Il metodoNella fase di progetto del modello architettonico, in genere la più lunga e complessa, è innanzitutto necessario comprendere quali sono gli elementi fondamentali necessari a comunicare l’idea progettuale. Per compiere questo lavoro di sintesi è possibile utilizzare schizzi assonometrici o piccoli modelli di studio che scompongono l’architettura nei sue elementi costitutivi attraverso una operazione di semplificazione molto legata alla scala e al livello di dettaglio del modello finale. Durante questa fase sarà necessario decidere i materiali da utilizzare, le loro relazioni e la struttura del modello (come realmente il modello si reggerà in piedi, tipicamente per sovrapposizione o per incastri).Questi due passi sono strettamente legati tra loro, infatti sarà necessario conoscere le proprietà fisiche dei diversi materiali per poterli utilizzare ed aggregare al meglio. Una volta definite le linee generali del modello, andranno realizzati i disegni in scala necessari alla creazione del modello finale.

Le categorieE’ possibile effettuare una distinzione tra due tipologie di modelli architettonici. La prima categoria, forse la più comune, comprende i modelli realizzati con lo scopo di presentare e spiegare in modo immediato il progetto finito ad un generico cliente.La seconda categoria comprende i modelli di studio, quei modelli attraverso i quali si crea il progetto. L’utilizzo di una rappresentazione tridimensionale nella fase creativa è molto utile per comprendere se l’idea progettuale realmente funziona da tutti i punti di vista.

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MATERIALE:

-cartone strutturale o carton plume BIANCO 3mm-cartone strutturale NERO 5mm (50x70cm)-colla vinilica o colla gel (tipo UHU)-cutter o bisturi-riga di metallo-nastro adesivo

N.B.Evitare l’uso di super attak

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ESERCIZIO DIMOSTRATIVO

MATOSINHOS (PORTOGALLO), 1999EDUARDO SOUTO DE MOURA

piano di basecartone strutturale NERO 5mm

recinto, muri portanti e solaicartone strutturale BIANCO 3mm

Disegno preparatorio

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Soluzione d’angolo con incisione del cartone strutturale in modo da ottenere una perfetta continuità

Recinto

Recinto e muri portanti

Recinto, muri portanti e solai