Il Mosaiko Kids 6-2006

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R oberto Baratella è un attore, ha un volto molto più che bello, un volto particolare, espressivo, che si carica di sfuma- ture e di significati mentre, nella cucina della sua casa, ad Isola Sant’ Antonio, mi parla con tran- quillità della sua esperienza pro- fessionale. Nelle sue parole si per- cepisce la profondità di un’arte che alberga nell’anima ed è stata prodiga di successi e di dolori. Sia- mo felici che abbia acconsentito a svelarci, con la sensibilità che lo contraddistingue, qual è la vita di un attore, nel bene e nel male, e quanto un mestiere così particola- re possa riempire la vita di un uo- mo. La prima domanda è un po’ l’in- terrogativo perenne, il mistero in- soluto intorno al quale orbita que- sta affascinante arte e tutto il suo universo variegato di interpreti. Cosa significa per un attore reci- tare? La recitazione per me è sofferen- za, significa aver sofferto nella vi- ta. Se uno non conosce la soffe- renza, secondo me non è in grado di manifestare l’arte, è un concet- to complicato da spiegare, diffici- le, ma anche molto profondo. Tramite l’arte comunichiamo, esprimiamo noi stessi e siamo in grado di dare sentimenti veri ai personaggi; sono sensazioni che spesso derivano da un vissuto sof- ferto, da un’infanzia difficile. Sofferenza è stare male con gli al- tri, non essere sereni, diventare chiusi; di conseguenza l’arte, che è una forma di libertà di espres- sione, dà la possibilità di essere come tu vuoi. Nei personaggi che devo interpre- tare vengono fuori tutte le sensa- zioni vissute e devo lavorare con la testa, devo riflettere su quale po- trebbe essere la loro vita e chie- dermi: “Se io fossi questo perso- naggio come mi comporterei? Qua- le potrebbe essere la sua storia, come ha vissuto?”. Si deve andare in profondità, ricercare le espe- rienze di vita che potrebbero esse- re comuni a quei personaggi, ca- pirli e dar loro la nostra anima. Conosco tanti attori che hanno al- le spalle storie di sofferenze e che, grazie alla loro grande sensi- bilità, hanno saputo donare se stessi ai personaggi che interpre- tavano. La recitazione può essere conside- rata come un processo terapeutico perché si lavora sui propri stati d’animo e questi si trasformano, da un ostacolo alla comunicazio- ne, ad una ricchezza da elargire, una risorsa peculiare di ogni atto- re. Sentimenti che si tende a celare diventano, tramite l’arte, un mez- zo di espressione unico e meravi- glioso; pensiamo alla recitazione ma anche alla pittura, alla musi- ca… In uno sceneggiato per esempio ho interpretato un assassino e ho do- vuto lavorare molto sulla sua per- sonalità, tra l’altro in quel periodo avevo perso un carissimo amico d’infanzia, e ho interpretato que- sto ruolo difficile del quale condi- videvo lo stato di profonda soffe- renza. Da bambino hai mai recitato? Certo, facevo tanti spettacolini a scuola e in giro, mi piaceva fare il clown! Anche da solo, mi divertivo a recitare ma non ho mai pensato: “Voglio fare l’attore!”, la mia pas- sione si è manifestata casualmen- te. Pensa che quando ero piccolo sognavo di fare il prete! Quali sono state le tue prime esperienze nel mondo dello spet- tacolo? Ho iniziato a diciotto anni con pic- cole esperienze nel campo della pubblicità e, dopo una breve in- terruzione, a ventisei anni ho ri- preso con energia la mia attività di attore. Ho iniziato subito a lavorare tanto, a sentire il coinvolgimento e la soddisfazione per i miei successi ed allora ho capito che potevo proseguire in questo campo. Anche nelle pubblicità puoi inter- pretare tanti ruoli interessanti, non devi essere bellissimo ma ave- re sempre qualcosa da manifesta- re. Come hai ottenuto questi lavori, hai lasciato i tuoi dati alle agen- zie pubblicitarie o qualcuno ti ha Il Mosaiko Kids si riceve tramite abbonamento annuale, richiedendolo al seguente indirizzo: Favolarevia Editore, via C. Alberto 13 15053 Castelnuovo Scrivia (AL) - Tel. 0131 856018 e-mail: [email protected] - [email protected] Anno 3 - n° 6, giugno 2006 Aut. Tribunale di Tortona N° 2/04 reg. periodici del 22/09/2004 Proprietà ed Editore: Favolarevia, via C. Alberto, 13 - Castelnuovo S. (AL) Periodico mensile Direttore responsabile: Antonella Mariotti Stampa: Tipografia-litografia Fadia, via Soldini 12 - Castelnuovo Scrivia (AL) i i d d Il Mosai o K Il M osai o K s s pagg. 2-3 pag. 4 pag.5 pag.7 pag.8 Cara Margherita Nel volto e nell’anima dell’attore Esperienza, serietà, preparazione... ma anche voglia di divertirsi e di divertire Mimma Franco Daniele Accatino Elisa Pareti, Mimma Franco segue a pag. 4 Intervista all’attore Roberto Baratella Una lettera... azzurra foto Riccardo Allegrone foto Elisa Pareti C ara Margherita, subbuglio a Castelnuovo: si sente solo un nome, Margherita, Margheri- ta, Margherita Roda la ballerina, «dov’è finita Margherita?», «Mar- gherita ad Castarnöov?»… Chi ha letto il giornale ha fatto un vero e proprio tuffo nel passato! È bello ascoltare la gente: dalle lo- ro discussioni si capisce che tutti ti ricordano, non solo per il tuo ta- lento artistico ma anche per la tua sensibilità e la tua capacità di co- municare. Quanto affetto traspare dalle loro parole! La piazza di Ca- stelnuovo sente la tua mancanza, soprattutto in questo periodo. Complimenti per il tuo spettacolo, mi ha lasciata di stucco. Io, che tecnicamente di danza non so quasi nulla, ho notato che i ragaz- zi erano veramente preparati per- ché mi hanno trasmesso grandi emozioni. E quando un artista sa trasmettere un’emozione forte, può essere sicuro di aver raggiun- to l’unico traguardo a cui deve davvero mirare. Impressi indelebilmente nel nastro della mia memoria: l’eleganza senza tempo dei minuscoli angio- letti rosa, il calore mediterraneo della tarantella, l’emozione del ri- sveglio della vita. Come Castelno- vese sono orgogliosa di aver visto sul palco Laura Mandirola, Cecilia Crivelli, Andrea Marcone, Vanessa Campo, Marta Santi e Federica Vil- lani. Avevo i brividi, a stento sono riuscita a trattenermi dal gridare «forza Castelnuovo!!!», so che è provinciale, ma non ci posso fare nulla… A loro auguro una grande serenità, sia nella vita di tutti i giorni che nel loro desiderio di af- frontare una carriera artistica. Brava Margherita, te lo dico con tutto il cuore. Il tuo lavoro si è vi- sto sul palco. Sono contenta di averti conosciuta, abbiamo tante cose in comune, in primis adoria- mo i bambini. Grazie per aver re- galato a me e a tutti i ragazzi del- la redazione una bellissima serata! Roberto Baratella nella redazione di Mosaiko C ari azzurri, vi scrivo questa lettera per augurarvi un bel mondiale, con tante emozioni e con tante soddisfazioni, ma anche per dirvi di lasciare alle vostre spalle lo scandalo di calciopoli, e di far ve- dere a tutti la vostra tecnica e la vostra lealtà in campo, valori che contraddistinguono un calcio bello e soprattutto pulito. Animo! Non siete soli, vi siamo accanto con il no- stro entusiasmo: dimostrate a tutti che i valori di cui parlavo prima fanno parte di voi e non vi ab- bandoneranno mai. Sono sicuro che questo sarà uno dei più bei mon- diali, sia dal punto di vista calcistico, sia da quello spettacolare. Noi tifosi vi seguiremo da ogni parte d’Italia, nelle piazze, nelle case, insieme agli amici, nei bar… vi trasmetteremo la nostra passione, la nostra alle- gria e, all’unisono, urleremo: forza Italia! CONVEGNO SU MATTEO M. BANDELLO di Elena Pisa MESSAGGI POSITIVI della Consulta Comunale Giovani di Tortona Isola Sant’Antonio INTERVISTA AL SINDACO di Mimma Franco L’ITALIA E’ SEMPRE FORTE di Daniele Accatino UN ANNO DI BASKET di Andrea Accatino L’INCANTESIMO DELLA DANZA di Marta Lamanuzzi UN SALUTO A MAURI... CONCORSO DI POESIA “EMILIO ARZANI 2006” Le poesie premiate

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Il periodico dell'Associazione Il Mosaiko Kids

Transcript of Il Mosaiko Kids 6-2006

Roberto Baratella è un attore,ha un volto molto più chebello, un volto particolare,

espressivo, che si carica di sfuma-ture e di significati mentre, nellacucina della sua casa, ad IsolaSant’ Antonio, mi parla con tran-quillità della sua esperienza pro-fessionale. Nelle sue parole si per-cepisce la profondità di un’arteche alberga nell’anima ed è stataprodiga di successi e di dolori. Sia-mo felici che abbia acconsentito asvelarci, con la sensibilità che locontraddistingue, qual è la vita diun attore, nel bene e nel male, equanto un mestiere così particola-re possa riempire la vita di un uo-mo.La prima domanda è un po’ l’in-terrogativo perenne, il mistero in-soluto intorno al quale orbita que-sta affascinante arte e tutto il suouniverso variegato di interpreti. Cosa significa per un attore reci-tare?La recitazione per me è sofferen-za, significa aver sofferto nella vi-ta. Se uno non conosce la soffe-renza, secondo me non è in gradodi manifestare l’arte, è un concet-to complicato da spiegare, diffici-le, ma anche molto profondo.Tramite l’arte comunichiamo,esprimiamo noi stessi e siamo ingrado di dare sentimenti veri aipersonaggi; sono sensazioni chespesso derivano da un vissuto sof-ferto, da un’infanzia difficile.Sofferenza è stare male con gli al-tri, non essere sereni, diventarechiusi; di conseguenza l’arte, cheè una forma di libertà di espres-

sione, dà la possibilità di esserecome tu vuoi.Nei personaggi che devo interpre-tare vengono fuori tutte le sensa-zioni vissute e devo lavorare con latesta, devo riflettere su quale po-trebbe essere la loro vita e chie-dermi: “Se io fossi questo perso-naggio come mi comporterei? Qua-le potrebbe essere la sua storia,come ha vissuto?”. Si deve andarein profondità, ricercare le espe-rienze di vita che potrebbero esse-re comuni a quei personaggi, ca-pirli e dar loro la nostra anima.Conosco tanti attori che hanno al-le spalle storie di sofferenze eche, grazie alla loro grande sensi-bilità, hanno saputo donare sestessi ai personaggi che interpre-tavano.La recitazione può essere conside-rata come un processo terapeuticoperché si lavora sui propri statid’animo e questi si trasformano,da un ostacolo alla comunicazio-ne, ad una ricchezza da elargire,una risorsa peculiare di ogni atto-re.Sentimenti che si tende a celarediventano, tramite l’arte, un mez-zo di espressione unico e meravi-glioso; pensiamo alla recitazionema anche alla pittura, alla musi-ca…In uno sceneggiato per esempio hointerpretato un assassino e ho do-vuto lavorare molto sulla sua per-sonalità, tra l’altro in quel periodoavevo perso un carissimo amicod’infanzia, e ho interpretato que-sto ruolo difficile del quale condi-videvo lo stato di profonda soffe-renza.Da bambino hai mai recitato?Certo, facevo tanti spettacolini ascuola e in giro, mi piaceva fare il

clown! Anche da solo, mi divertivoa recitare ma non ho mai pensato:“Voglio fare l’attore!”, la mia pas-sione si è manifestata casualmen-te. Pensa che quando ero piccolosognavo di fare il prete!Quali sono state le tue primeesperienze nel mondo dello spet-tacolo?Ho iniziato a diciotto anni con pic-

cole esperienze nel campo dellapubblicità e, dopo una breve in-terruzione, a ventisei anni ho ri-preso con energia la mia attività diattore.Ho iniziato subito a lavorare tanto,a sentire il coinvolgimento e lasoddisfazione per i miei successied allora ho capito che potevoproseguire in questo campo.

Anche nelle pubblicità puoi inter-pretare tanti ruoli interessanti,non devi essere bellissimo ma ave-re sempre qualcosa da manifesta-re.Come hai ottenuto questi lavori,hai lasciato i tuoi dati alle agen-zie pubblicitarie o qualcuno ti ha

Il Mosaiko Kids si riceve tramite abbonamento annuale, richiedendolo al seguente indirizzo:Favolarevia Editore, via C. Alberto 1315053 Castelnuovo Scrivia (AL) - Tel. 0131 856018e-mail: [email protected] - ilmosaiko @tiscali.it

Anno 3 - n° 6, giugno 2006 Aut. Tribunale di Tortona N° 2/04 reg. periodici del 22/09/2004Proprietà ed Editore: Favolarevia, via C. Alberto, 13 - Castelnuovo S. (AL)Periodico mensileDirettore responsabile: Antonella MariottiStampa: Tipografia-litografia Fadia, via Soldini 12 - Castelnuovo Scrivia (AL)

ii ddIl Mosai oKIl Mosai oK ss

pagg.2-3

pag. 4

pag.5

pag.7

pag.8

Cara Margherita

N e l v o l t o e n e l l ’ a n i m a d e l l ’ a t t o r eEsperienza, serietà, preparazione... ma anche voglia di divertirsi e di divertire

Mimma Franco

Daniele Accatino

Elisa Pareti, Mimma Franco

segue a pag. 4

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Cara Margherita, subbu glio aCastelnuovo: si sente solo unnome, Margherita, Margheri-

ta, Margherita Roda la ballerina,«dov’è finita Margherita?», «Mar-gherita ad Castarnöov?»…Chi ha letto il giornale ha fatto unvero e proprio tuffo nel passato!È bello ascoltare la gente: dalle lo-ro discussioni si capisce che tutti tiricordano, non solo per il tuo ta-lento artistico ma anche per la tuasensibilità e la tua capacità di co-municare. Quanto affetto trasparedalle loro parole! La piazza di Ca-stelnuovo sente la tua mancanza,soprattutto in questo periodo.Complimenti per il tuo spettacolo,mi ha lasciata di stucco. Io, chetecnicamente di danza non soquasi nulla, ho notato che i ragaz-zi erano veramente preparati per-ché mi hanno trasmesso grandiemozioni. E quando un artista satrasmettere un’emozione forte,può essere sicuro di aver raggiun-to l’unico traguardo a cui devedavvero mirare. Impressi indelebilmente nel nastrodella mia memoria: l’eleganzasenza tempo dei minuscoli angio-letti rosa, il calore mediterraneodella tarantella, l’emozione del ri-sveglio della vita. Come Castelno-vese sono orgogliosa di aver vistosul palco Laura Mandirola, CeciliaCrivelli, Andrea Marcone, VanessaCampo, Marta Santi e Federica Vil-lani. Avevo i brividi, a stento sonoriuscita a trattenermi dal gridare«forza Castelnuovo!!!», so che èprovinciale, ma non ci posso farenulla… A loro auguro una grandeserenità, sia nella vita di tutti igiorni che nel loro desiderio di af-frontare una carriera artistica.Brava Margherita, te lo dico contutto il cuore. Il tuo lavoro si è vi-sto sul palco. Sono contenta diaverti conosciuta, abbiamo tantecose in comune, in primis adoria-mo i bambini. Grazie per aver re-galato a me e a tutti i ragazzi del-la redazione una bellissima serata!

Roberto Baratella nella redazione di Mosaiko

Cari azzurri, vi scrivo questa lettera per augurarvi un belmondiale, con tante emozioni e con tante

soddisfazioni, ma anche per dirvi di lasciare allevostre spalle lo scandalo di calciopoli, e di far ve-dere a tutti la vostra tecnica e la vostra lealtà incampo, valori che contraddistinguono un calciobello e soprattutto pulito.Animo! Non siete soli, vi siamo accanto con il no-stro entusiasmo: dimostrate a tutti che i valori dicui parlavo prima fanno parte di voi e non vi ab-bandoneranno mai.Sono sicuro che questo sarà uno dei più bei mon-diali, sia dal punto di vista calcistico, sia da quellospettacolare.Noi tifosi vi seguiremo da ogni parte d’Italia, nellepiazze, nelle case, insieme agli amici, nei bar… vitrasmetteremo la nostra passione, la nostra alle-gria e, all’unisono, urleremo: forza Italia!

CONVEGNO SU MATTEO M. BANDELLO di Elena Pisa

MESSAGGI POSITIVI della Consulta Comunale Giovani di Tortona

Isola Sant’AntonioINTERVISTA AL SINDACO

di Mimma Franco

L’ITALIA E’ SEMPRE FORTEdi Daniele Accatino

UN ANNO DI BASKET di Andrea Accatino

L’INCANTESIMO DELLA DANZAdi Marta Lamanuzzi

UN SALUTO A MAURI...

CONCORSO DI POESIA “EMILIO ARZANI 2006”

Le poesie premiate

2

Castelnuovo ha ospitato un convegno internazionale di studi sul novelliere Matteo Maria Bandello

L’illustre Castelnovese,

Il sindaco di Castelnuovo Gianni Tagliani ed il sindaco di Tortona Marguati

Partecipando al convegno su Mat-teo Bandello tenutosi a Castel-nuovo e a Tortona, mi sono resa

conto delle mie limitate conoscenzesul nostro più illustre scrittore e nar-ratore del Cinquecento. Ascoltandole lezioni tenute dai più grandi intel-lettuali e studiosi del nostro compae-sano, sono riuscita a colmare le mielacune e ho avuto la possibilità di in-teragire con la Cultura in persona.Questa esperienza mi ha fatto capirequanto le mie conoscenze corrispon-dano ad una millesima parte dell’in-finito sapere esistente nell’interouniverso, ma hanno incentivato lamia curiosità e la voglia di continua-re a conoscere. Seguendo il convegnoe ascoltando durante le pause i con-vegnisti dialogare, mi sono sentita

come un’intrusa, una serva tra i no-bili della cultura… Non nego il miodisagio ma posso ritenermi fortunataed onorata di essere stata lì, al lorofianco. L’emozione e l’imbarazzohanno raggiunto le stelle quando, du-rante quei due giorni, sono riuscitaad intervistare due di loro, Maestri eFiorato, ringraziandoli parti - colarmente per la disponibilità chehanno potuto concedermi. Quello che mi ha meravigliato e so-prattutto scandalizzato è stato il fat-to che la maggior parte dei castelno-vesi non è minimamente interessataed ignora completamente l’esistenzadi Bandello. Per Castelnuovo è davve-ro un disonore! Si promuovono moltee piacevoli manifestazioni di intrat-tenimento sociale, ma non ci si impe-gna per far conoscere la persona percui andare fieri di appartenere al no-stro paese. Bisognerebbe divulgare sututto il territorio la sua conoscenza:si potrebbero effettuare dei corsi in-

tegrativi nelle scuole del paese dovevengano lette e spiegate le sue no-velle, raccontata la sua storia e ilmodo di vivere del tempo, e, per ren-dere il tutto più divertente e menopesante, si potrebbero riproporre igiochi che utilizzavano durante il suoperiodo storico. Bisognerebbe rende-re la sua casa il nostro piccolo museoda visitare: un modo semplice percomprendere più da vicino la sua per-sona ed avere così la possibilità diviaggiare nel tempo, anche se per po-co. Questo per i più giovani; per i piùanziani si potrebbero organizzarespettacoli nella nostra piazza stori-ca, che rappresentino in modo sem-plice, chiaro e divertente le sue no-velle.Basta nascondere e cercare di ucci-dere la cultura, è ora di farla risorge-re… non sempre cultura è sinonimo dinoia: apre la mente, spalanca le por-te sul mondo, è divertente se fatta incompagnia e si impara molto!

Elena Pisa

Attraverso tre vie: innanzitutto Bandello come cronista della storia culturale dell’Italia e del Rina-scimento; in seguito attraverso la modernità di Bandello nei racconti di tipo quotidiano/giornalisti-co; infine attraverso le novelle letterarie storiche.

B a n d e l l o s p i e g a t o d a g l i s t u d i o s i

A d e l i n C h a r l e s F i o ra t o e D e l m o M a e s t r i

Elena Pisa

Il rapporto tra letteratura e cultura con la popolazione italiana non è facile. Questa conoscenzapuò essere acquisita utilizzando testi letterari e di cultura, non con un linguaggio difficile, ma conun linguaggio più sciolto e semplice, nutrito da chiarezza. Ciò può andare a modificare il metodoper cui si può riuscire ad infondere nella gente un maggior interesse per la cultura. Per questoscopo sono molto efficaci le lettere brevi e la Lectura Dantis, entrata nella politica culturale dimolte città italiane.

Cosa fa nella vita? Quale è stata la sua professione?

Sono Professore ordinario alla Sorbonne di Parigi, vicerettore dell’Università e specialista della let-teratura italiana del Cinquecento. Da quando sono in pensione continuo a studiare argomenti dicultura italiana del Cinquecento, in particolare traduco le poesie integre di Michelangelo e i seivolumi di Bandello. Oltre a questo sto scrivendo, “Come il mio Bandello racconti, novelle” e an-che un romanzo, inoltre un prestigioso editore “Les Belles Lettres” mi ha affidato la traduzionebilingue delle novelle di Bandello in sei volumi.

Ho insegnato all’Istituto Tecnico di Alessandria e ho collaborato con l’Università di Torino. Sonoappassionato della scrittura rinascimentale di Bandello oltre a quella contemporanea di Beppe Fe-noglio e Italo Calvino.

L’immediata corrispondenza sentimentale per il novelliere castelnovese è nata dal fatto che, trail 1530 ed il 1536, Bandello ha soggiornato nel Veronese. Sono nato a Sant’Ambrogio di Valpolicel-la, in provincia di Verona: è stato questo lo spunto per approfondire gli studi su uno dei più gran-di narratori italiani e, probabilmente, il primo romanziere moderno della letteratura italiana. Leg-gere Bandello significa buonumore, umorismo, gioia della vita.

Nasce durante la mia giovinezza, quando ancora ero studente a Torino. Sul concetto di Manieri-smo della seconda metà del Cinquecento, Bandello ha scritto esempi di questa condizione per lasua visione del mondo multiforme e scoordinata, per l’appunto a scheggia.

Bandello è un religioso pregno di cultura monastica e umanistica, influenzato da una tragedia per-sonale e italiana di predominio, inoltre riporta nelle sue novelle un ritratto della società italianadel suo tempo. Ritengo sia il più grande scrittore del Cinquecento ed il primo romanziere moder-no della letteratura italiana, questo spiega il favore che ha avuto presso Balzac (scrittore del Ro-manticismo).

Potremmo definirlo un carattere curioso della realtà, persuaso della sua impossibilità di riuscirea spiegare dei casi infiniti da accostare uno per uno, convinto del valore del mondo, delle pas-sioni smodate e dell’insieme delle necessità di rappresentarlo, affrontandolo con “intento animo”e “fermo giudicio”.

È difficile da dire: penso che per secoli e secoli Bandello sia stato ignorato in Italia e venne riva-lutato solo durante il Romanticismo, mentre oggi in Francia è in corso un revival di Bandello, nonsolo attraverso articoli ma anche attraverso le sue novelle.

A livello culturale è diffuso in tutta Europa ma soprattutto in Francia. Un gruppo di critici fran-cesi italianisti ha un giudizio critico su Bandello. Mentre in Italia la sua figura è più discussa: lacritica accademica e universitaria è influenzata dal Classicismo che svalutava Bandello per lo sti-le e per la mancanza del proporzionale e del bello, non tenendo presente che egli voleva raffi-gurare il mondo in un’altra direzione.

Innanzitutto rendendo periodica la rivista e pubblicando un volume tematico; in seguito creandouna borsa di studio e un concorso per una novella a cui concorrano i giovani e i meno giovani conestensione verso la Francia, operazione questa peraltro già fatta alcune volte.

Il Centro Bandelliano passa da una fase artigianale come questa ad una fase sistematica attraversoi mass media ed Internet. Bisognerebbe costruire qui a Castelnuovo un gruppo di volontari inte-ressati e appassionati (non necessariamente intellettuali, ma anche persone di media cultura) chepossano sostenere le iniziative del Centro. Il Centro pubblica annualmente una rivista, possiedeun sito Internet ed ha in progetto la costruzione di una biblioteca bandelliana tra Castelnuovo eTortona. Per ampliare la diffusione servono letture, spettacoli, iniziative di carattere musicale ri-nascimentale, utilizzando gli interessanti spazi che Castelnuovo possiede .

dai Castelnovesi dimenticato...

Come è arrivato ad interessarsi a Bandello? Da dove nasce questo amore?

Secondo i suoi studi, come definirebbe caratterialmente Bandello?

Bandello è più conosciuto in Francia o in Italia?

Quali suggerimenti darebbe per promuovere il Centro Bandelliano?

Come avvicinare la conoscenza del Bandello alla popolazione?

Nelle foto: Elena Pisacon Adelin CharlesFiorato (a sin.) e Del-mo Maestri (a destra)

2006

La Consulta Comunale dei Giovani di Tor-tona, in particolare modo nella suaCommissione Disagio giovanile e Preven-

zione dipendenze che ha contribuito operati-vamente alla promozione del concorso "Stu-pefacente è solo la nostra creatività...", èmolto soddisfatta della buona riuscita diquesta iniziativa del Mosaiko Kids. Tale affer-mazione, sottolineiamo, non è la solita frasefatta perché nella nostra visita, in qualità dirappresentanti della Consulta, alla redazionedel Mosaiko di sabato 6 maggio, per visiona-re i lavori pervenuti ed assegnare i nostripremi, abbiamo realmente e positivamentevalutato il riscontro avuto da questo "richia-mo" contro le dipendenze patologiche. Lanostra soddisfazione è dovuta a due motiva-zioni che vogliamo ben evidenziare: 1) per-ché abbiamo constatato, e constatiamo, chenon è assolutamente vero che i ragazzi non

sono sensibili ai problemi legati alla droga, alfumo e all'alcol, forse non se ne dà loro mo-do di parlarne adeguatamente 2) perché ve-dere Mimma, anima del Mosaiko, entusiastadel lavoro realizzato, sinceramente ha riem-pito il nostro cuore di una gioia immensa.Veniamo ai nostri cinque premi assegnati, neavremmo voluti assegnare molti di più, manon è stato possibile: per la categoria "Mes-saggi positivi" il premio in denaro di 100 Eu-ro è andato al disegno n. 5 di Spurio Marzia,classe 3ª B dell'Istituto Comprensivo "Baxilio"di Castelnuovo Scrivia; per la categoria "Sim-patia" l'altro premio in denaro di 100 Euro èstato assegnato al disegno n. 1 di BarcellonaMatteo, classe 2ª della Scuola A.F.T.FOR.Al"operatore elettrico impiantista civile indu-striale" di Alessandria. Altresì abbiamo rite-nuto di assegnare tre medaglie, consideratiparticolarmente simpatici i lavori realizzati,

a: disegno n. 2 di Solarolo Ilaria, classe 2ª Bdella Scuola Media "Luca Valenziano" di Tor-tona; disegno n. 3 di Neve Gianluca, classe 3ªC dell'Istituto Comprensivo "Baxilio" di Ca-stelnuovo Scrivia; disegno n. 4 di Sestito Si-mona, classe 2ª B dell'Istituto Comprensivo"Baxilio" di Castelnuovo Scrivia. Infine ci rite-niamo in totale sintonia con la CommissioneGiudicatrice dei lavori per l'assegnazione deiprimi premi.Le ore trascorse a visionare i lavori sono sta-ti momenti di attenzione, grande riflessionee, a tratti, anche di divertimento. Ci ha col-pito quella naturale fantasia dei ragazzi che,attraverso immagini quando positive del fio-re donato alla propria fidanzata dicendole:"Smetti, di fumare!", mistiche della Luce cherappresenta la salvezza dalla dipendenza ne-

gativa, macabre della bara che rappresental'estrema negatività della dipendenza pato-logica, oppure di simpatia del motto "No dro-ga, si party", ha colto nel segno il messaggioche si è voluto trasmettere con questa ini-ziativa: "Stupefacente è solo la nostra (la lo-ro) creatività...".

Il Presidente della Consulta Comunale dei Giovani di TortonaSara MirabelliI componenti della Commissione Disagiogiovanile e Prevenzione dipendenzeMarzia DamianiLeo NoceMonia Ben ToumiaMatteo TorreValentina Calabrò

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Amedeo Luviè,Liceo Scientifico“G.Galilei” -Voghera)1° sez. logo

Alice Marzella Istituto Statale d’Arte “B. Cellini”Valenza (AL)1° sez. slogan

Federica Oliva (Baxilio Castelnuovo Scrivia) 1° sez. slogan

Concorso “Stupefacente è solo la nostra creatività”, i premi della Consulta Comunale Giovani di Tortona

Amedeo Luviè ci spiega come è nato i l suo o r i g ina le logo

L’idea di disegnare una supposta che contenesse sostanze og-getto di dipendenze (spinelli, eroina, cocaina, alcol) e altrioggetti relativi ad esse (mazzette) è venuta dalle pubblicità

della Absolut Vodka: all’interno della forma della bottiglia sono in-seriti degli oggetti (come ad esempio dei fiori), al di sotto dell’im-magine compare una scritta composta da “ABSOLUT” e da un altrotermine collegato all’immagine stessa (come ad esempio ABSOLUTSPRING).Di per sè la supposta che ho disegnato non significa molto,ma unita alla testata e allo slogan trasmette un messaggio moltoforte. A parer mio, l’unico modo per attirare l’attenzione di perso-ne che hanno seri problemi di dipendenza, è utilizzando un messag-gio che sia veramente d’impatto. Spero di esserci riuscito.

I complimenti del Dr. Edoardo Cozzolino Primario SERD ASL Milano - Dirigente Federserd

Carissime e carissimi, ,seguo costantemente l’evoluzione del vostro giornale chetrovo sempre più ricco e maturo.Sono convinto che i vostri sforzi saranno ricompensati e, al-meno in parte, lo siano già grazie all’ottimo livello di ciò cherealizzate.Continuate così.Un abbraccio

Dr. Edoardo Cozzolino

L a p a r o l ac h e l i b e r a !

stupefacente creatività... I primi classificati alConcorso Nazionale

è solo la nostra

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Roberto RaselliIstituto Stataled’Arte “B. Cellini”Valenza (AL)1° ex aequo sez. logo

SLOGAN

SEZIONEChiara Fossati (BaxilioCastelnuovo Scrivia)1° sez. slogan

notato? Non sono mai andato a cercare illavoro perché ho sempre avuto lafortuna di ricevere delle proposte:mi hanno notato e mi hanno consi-gliato di fare dei provini. All’inizionon mi interessava tanto, ma dopodue provini mi hanno preso a lavo-rare e da lì ho iniziato la mia car-riera.Ho speso i soldi per un book ades-so che ho quarant’anni, prima disoldi per queste cose non ne ho ti-rati fuori. Consiglio ai ragazzi dinon spendere tanto per iniziare lacarriera dell’attore o del modelloe di stare attenti a tutte questescuole fittizie che ci sono in giro.Hai studiato recitazione? Qualisono stati i tuoi maestri?Ho frequentato delle scuole di re-citazione a Milano (la CTA), e a Ro-ma presso Beatrice Bracco, che miha insegnato “il metodo Stanislav-skij”, un metodo basato sulla ri-nuncia agli effetti esteriori e su unrapporto attore - personaggio tesoall’interiorizzazione della situa-zione. C’erano anche Cortellesi,Massimo Bulla e tanti altri...Un consiglio che daresti ad un ra-gazzo che vuole diventare atto-re?Prima di tutto gli direi di finire lescuole medie e le scuole superioriper avere una cultura di base cheè importante per poter comunica-re con le persone, poi di frequen-tare una scuola di recitazione se-ria. Bisogna allenarsi ad esercitarela voce e soprattutto studiare di-zione e recitazione.Sembra paradossale, ma una dellecose che esigono da un attore è laserietà, bisogna andare a dormirepresto la sera per svegliarsi riposa-ti al mattino ed affrontare nel mo-do migliore la giornata lavorativa.Se tu non dimostri serietà, sei ta-

gliato fuori. In questo lavoro si può guadagnarebene e velocemente, ma non biso-gna dimenticare il valore dei soldisperperandoli in fretta senza pen-sare ad assicurarsi un futuro. L’ambiente dello spettacolo è an-che pieno di tranelli, di personespudorate che fanno “avances”esplicite sfruttando la loro posi-zione per aver in cambio partico-lari favori. Che ne pensi?Le persone che cercano di fartiscendere a compromessi per farecarriera nel mondo dello spettaco-lo ci sono e bisogna impa-rare ad evitarle, spessoappartengono a quella ca-tegoria che noi attori defi-niamo “parassiti”, sonopersone che ti fanno capi-re che contano, che sonoimportanti ed alla finescopri che non contanoniente.Sono individui che vannoscartati subito perché nonsono seri e non meritanoniente, valgono zero.Le persone valide invecericonoscono quanto seibravo e non si permettonodi perderti con qualche ri-catto meschino.Cosa rappresenta per tela donna, quanto è im-portante l’universo fem-minile nella tua vita?Per me la donna è una fi-gura di assoluta centralità,ho avuto tante storie im-portanti e la vicinanza diuna compagna mi ha sem-pre sostenuto. La tua professione principale èquella di attore o hai altre attivi-tà?Io sono stato economicamente in-dipendente per quindici anni gra-zie al lavoro di attore: gli stipendisono molto alti. Ho fatto teatro,fotoromanzi, pubblicità, “fic-tions”.Cosa ti piace fare di più, cosa ti

realizza maggiormente?La pubblicità, perché ci sono“budgets” diversi. Mi piaccio an-che le “fictions”, ma dipende dairuoli, se sono fissi o no.Io amo fare le pubblicità perchémi danno molto… è più diverten-te, c’è più serietà, gente più cor-retta e si guadagna meglio.Quale delle tue esperienze lavo-rative ti ha coinvolto di più?Ricordo una pubblicità - progressoche rappresentava una casa su duelivelli: sotto era tutta diroccata erappresentava il Terzo Mondo; so-

pra era lussuosa e rappresentaval’Occidente.Il messaggio che voleva trasmette-re era molto efficace: se crolla ilpiano diroccato della casa va giùanche il piano bellissimo, ovverose cade il Terzo Mondo con essocade anche l’Occidente.È stato bello, ricordo che ho mes-so tanto di mio e che ognuno si da-

va da fare a prescindere dallo sti-pendio che in questo caso era bas-so. Il più delle volte nelle pubbli-cità - progresso non c’è nemmenoun “budget” da spartire. Anche se non ci avessero dato nul-la ci saremmo ugualmente impe-gnati al massimo perché sentiva-mo di fare qualcosa di molto utilee che allo stesso tempo ci realiz-zava.Un altro lavoro interessante è sta-to fare la pubblicità di una notacasa automobilistica con la regiadel bravissimo Alessandro D’Alla-

tri, creatore di un modo tutto par-ticolare di fare pubblicità, unasorta di genio che ha lasciato l’im-pronta in molti degli spot più ap-prezzati e conosciuti. Poi, tra lealtre mille cose che ho fatto, mipiace ricordare la sigla nazionaledei campioni di calcio con Baglionie la regia di Renzo Martinelli.I canali televisivi per cui hai la-

vorato?Beh, tutti, soprattutto la RAI. Alcuni dei miei lavori principali so-no: Il soffitto con Laura Efrikian,distribuito a livello internazionalee vincitore di numerosi premi; ilfilm Morte di Veronica, realizzatoper la televisione svizzera; lo sce-neggiato TV L’occhio di falco; la“fiction” Vivere nel quale ha in-terpretato il ruolo di Enrico Merlo,le diverse esperienze teatrali finoagli ultimissimi lavori con la tele-visione svizzera italiana.Quanto ti ha cambiato e quanto

ti è servita sul pianoumano la carrieraartistica? Fare l’attore mi hadato tantissimo, miha fatto crescere, miha fatto diventarepiù uomo e, come di-cevo, mi ha permes-so di uscire dal mioisolamento e diesternare le mieemozioni.Una mia insegnanteci aveva detto: “Ra-gazzi volete diventa-re attori?” e noi tuttiin coro “Sììì” e lei:“Allora prima diven-tate uomini”.Noi viviamo in luoghidove non c’è nulla diartistico, in questipiccoli paesi non cisono possibilità tea-trali, sono luoghiagricoli in cui i ra-gazzi non hanno mo-do di manifestare le

loro doti artistiche e spesso ri-schiano di chiudersi in se stessi co-me ho fatto io, rinchiudendosi inun bar con gli amici senza la possi-bilità di fare qualcosa di bello.Trovo che in queste piccole realtàdecentrate sia molto importanterealizzare una scuola o anche solodei corsi in modo che tutti possa-no trovare uno sfogo.

Non penso solo ai ragazzi, che ver-rebbero aiutati nel loro percorsodi crescita, ma a tutte le personeche si trovano in difficoltà, diqualsiasi età. Recitare non è comefare il calciatore o altri mestieried è indicato a tutti, ai bambinicome agli anziani.Bisogna creare le possibilità… co-stituire delle piccole compagnieteatrali, per esempio dialettali,recuperando le nostre tradizionilinguistiche e contadine, sarebbeun modo per stare insieme, perdivertirsi e far divertire, senten-dosi parte di un gruppo. Per esempio ad Isola Sant’ Antoniomanca tutto questo, è un paeseche conta quasi ottocento abitantima ci sono delle persone sole, in-soddisfatte, che potremmo aiuta-re creando delle situazioni cheformino il gruppo ed instaurinodelle belle amicizie. Io sono entra-to in politica per questo, perchého questo sogno e vorrei vederemeno ipocrisia e più solidarietà. Racconti ai nostri lettori un epi-sodio divertente del quale seistato protagonista?Ricordo, durante le riprese di Sel-vaggi, regia di Vanzina, che mi di-vertivo ad architettare uno scher-zo ai danni di un mio amico atto-re, è meglio che non faccia nomiperché non è ancora venuto a sa-perlo. Nei momenti in cui non gi-rava il film e poteva dormire finoa mezzogiorno, io gli mettevo lasveglia alle sei del mattino… e luiogni volta si svegliava arrabbiatis-simo e impazziva per capire cosaavesse quella dannata sveglia...Attento Roberto, questo attorepotrebbe essere un lettore di Mo-saiKo…Può essere, comunque siamo an-cora amici e penso che in ogni ca-so, anche se dovesse scoprire tut-to, non avrebbe alcun problema ariderci sopra.Vuoi continuare il lavoro di atto-re?Certo, la recitazione è la mia vita.

4

Per iniziare, qualche noti-zia su Ezio Pallavicini….

Sono nato ad Alessandria nelmarzo del 1962 e ho sempre vis-suto ad Isola S. Antonio, paese dicui la mia famiglia è originaria daparecchie generazioni.Dopo il diploma in ragioneriapresso l’istituto Dante di Torto-na, ho deciso di diventare agri-coltore, come mio padre, tra-sformando in realtà professionalequella che è stata fin da piccolouna vera passione: lavorare laterra.La “campagna” non è stata perlei solo una scelta professiona-le, ma anche di vita, visto cheha deciso di abitare con la pro-pria famiglia in una cascina…Sicuramente da parte mia c’è unforte legame col paese e il suoterritorio. I boschi vicini alloScrivia e le lanche del Po sonostati i luoghi dove giocavo dabambino con gli amici. Quasi tut-ti i miei ricordi di ragazzo peresempio, sono legati ad episodidi vita sul fiume, alle sue pienerabbiose, alla solidarietà dellamia gente in quelle occasioni. E

poi i tanti personaggi di una vol-ta, caratteristici del paese e pro-tagonisti di storie e aneddoti chesi raccontano ancora nei bar diIsola durante le serate. In realtà,questa pianura apparentementemonotona e dal clima ingrato, haqualcosa che, se ci sei cresciuto,ti segna dentro e ti lega profon-damente.Questo legame profondo con leproprie origini potrebbe essereuno dei motivi che l’hannospinta a candidarsi come sinda-co?Penso di sì; soprattutto questamotivazione deve aver funziona-to come molla inconscia quando,nel 1996 l’allora sindaco OrnellaArfini mi ha chiesto per la primavolta se volevo occuparmi dellapubblica amministrazione, parte-cipando alla sua lista per le ele-zioni comunali di Isola. Una pro-va nuova e stimolante che alloradecisi di accettare e che si è ri-velata talmente positiva e coin-volgente da indurmi a continua-re, stavolta in modo più diretto eimpegnativo, candidandomi co-me sindaco.Si dice che stavolta la campagnaelettorale sia stata particolar-mente infuocata ad Isola…Quest’anno infuocata come nonmai, ma noi Isolani sappiamo diessere gente passionale e sangui-

gna. Pare che molti di noi di-scendano da antiche tribù di zin-gari.I giovani sono molto sensibilialle problematiche legate al-l’ambiente e alla sua preserva-zione. È vero che nel vostroprogramma sarebbero conte-nuti progetti “antiecologici”che potrebbero mettere a ri-schio la salubrità del territo-rio?Assolutamente falso! Come po-trei sostenere con la mia ammi-nistrazione dei progetti contrariall’interesse di quel territorio incui ho scelto di vivere e lavora-re, danneggiando la mia fami-glia e tutto ciò che mi dà da vi-vere? Sarebbe un comportamen-to insano e incoerente.Che sindaco vuole essere EzioPallavicini?Un sindaco per la gente, la cuiamministrazione si pone in con-tinuità col grande e buon lavorofatto da quella precedente. Unamministratore obiettivo e dis-ponibile. Riconosco di svolgereuna professione molto impegna-tiva, soprattutto in questa sta-gione, ma i miei concittadinisanno bene, in caso di necessità,dove possono trovarmi durantetutto il giorno perché vivo e lavo-ro nel nostro paese.Un’ultima domanda: cos’ha in

progetto per i giovani il sindacoPallavicini?La valorizzazione delle aree ver-di già esistenti e la creazione dinuove. La ristrutturazione del-l’antica casa natale di Mons. Sil-

vani permetterà di avere a dispo-sizione un centro polifunzionalecomprendente una biblioteca,una sala proiezioni e altri spazisociali di cui i giovani potrannousufruire.

L’aspetto più importante, a mioavviso, consiste nel mantenere ecreare tutte quelle condizioniche riescano ad invogliare i gio-vani, isolani e non, a scegliere divivere nel nostro paese.

Elisa Paretisegue dalla prima

Mimma Franco

Roberto Baratella

Ezio Pallavicini

l a t e r r a n a t a l eIl primo cittadino e la sua grande passione per

n e l l ’ a r c i p e l a g o c u l t u r a l e d i M o s a i k oIsola Sant’ Antonio

N e l v o l t o e n e l l ’ a n i m a d e l l ’ a t t o r e

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Elena Pisa

Via Mazzini, 50I s o l a S a n t ’ A n t o n i o ( A L )Tel. 0131 857569

B a r S p o r tdi Venicia e Tatiana

LOCALE SKY

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L'evento calcistico piùimportante di que-st'anno, che attira

moltissimi tifosi da ogniparte del Mondo: i Mondia-li di calcio.Sono iniziati il nove Giugnoe finiranno il nove luglio.Si svolgono in Germania,dove per l'occasione, sonostati costruiti stadi nuovi.Io sono molto appassionatodi calcio, e non mi perdoneanche una partita, so-prattutto quelle dell'Italia.Questa manifestazione,non è solamente un evento

sportivo importante, ma èanche un modo per mette-re a confronto diverse tifo-serie, che con bandiere,striscioni, magliette… cre -ano un'atmosfera straordi-naria.L'Italia ha perso gran partedella sua credibilità a cau-sa dello scandalo di calcio-poli, nel quale sono coin-volte molte tra le più notesquadre italiane.Nonostante ciò l'Italia èsempre forte dal punto divista tecnico, e lo ha dimo-strato nelle prime partitedisputate.Un in bocca al lupo a tuttigli azzurri, con la speranzadi rivivere uno straordina-rio giorno: il cinque luglio1982, anno della vittoriaitaliana al mondiale.

La stagione cestistica del Ba-sket Club Castelnuovo si èappena conclusa, con la

splendida e ben riuscita festapresso la piscina "Onda Blu".L'annata appena terminata è sta-ta molto ricca di soddisfazioniper la mia squadra: abbiamoconquistato un ottimo quarto po-sto in un campionato molto mol-to difficile, ci siamo fatti valerein tutte le partite e abbiamo lot-tato sempre fino allo scadere deiquaranta minuti di gioco. Impor-tantissima è stata la vittoria sul-la Lauretana Biella, squadramolto forte, che ha terminato ilcampionato con una sola sconfit-ta, proprio contro di noi. Ho benimpressi nella mente gli ultimiistanti di quella partita. Al fi-schio finale eravamo strematidalla fatica,l ma strafelici per ilrisultato raggiunto. Al terminedei festeggiamenti abbiamo fat-

to una splendida foto ricordo checonservo gelosamente appesa almuro della mia camera. Quest'anno cestistico è stato im-portante per ognuno di noi, sia dalpunto di vista tecnico, perché èevidente che i nostri "fondamenta-li" (passaggio, palleggio e tiro) so-no migliorati, ma soprattutto dalpunto di vista mentale: siamosempre rimasti concentrati tuttala stagione, abbiamo imparato agiocare con la grinta giusta ma an-che a saper usare la testa nei mo-menti topici delle partite. È statoun anno che ci ha anche aiutato amaturare e crescere dal lato uma-no. Lo spirito di squadra è sempreprevalso: abbiamo gioito insiemedelle buone prestazioni del singoloed abbiamo sofferto per la delu-sione di qualche sconfitta, sempreuniti e concordi.Spero, anzi sono sicuro, che l'annoprossimo potremo diventare anco-ra più forti e competitivi e ripete-re il buon campionato di quest'an-no.

Giovedì 8 giugno, alle ore 15.30, nel salone della bibliotecadella Scuola Elementare "Matteo Bandello", abbiamo saluta-to la fine dell'anno scolastico con un "evento dedicato" ai ge-

nitori degli alunni delle classi prima e seconda che hanno frequen-tato le attività opzionali di educazione musicale, lettura animata enuoto.Abbiamo voluto condividere con il folto pubblico presente una pic-cola parte delle esperienze che abbiamo vissuto nel corso di que-st'anno.Abbiamo raccontato come è stato lavorare in gruppo con bambinidi altre classi; abbiamo raccontato come siamo diventati "più" ami-ci; abbiamo dimostrato di aver imparato a suonare gli strumenti apercussione, abbiamo cantato in coro, da solisti e qualcuno di noispera in un futuro da "San Remo"…Alcuni di noi hanno raccolto il proprio lavoro in un CD che spiegacosa significa e come fare un percorso di lettura animata.Infine quelli di noi che nel 1° quadrimestre hanno frequentato ilcorso di nuoto (che rifaremo il prossimo anno, quindi… piscina ar-riviamo!) hanno pensato alle coreografie, fantastiche, rigorosa-mente in rima e si sono occupati della presentazione. È stato veramente bello lavorare con compagni ed insegnanti di-verse da quelle di classe; ogni attività ci ha lasciato qualcosa di im-portante: la gioia del cantare, la precisione che richiede il suono,un modo diverso di vedere la lettura come piacere di scoprire, ri-elaborare ed inventare.Il nuoto non è stato semplicemente sport: il viaggio sul pulmino, iltempo trascorso negli spogliatoi tra una cuffia "scomparsa" ed uncolpo di phon, le lezioni in acqua hanno risaldato dei legami, han-no permesso a qualcuno di "aprirsi", a qualcun altro di liberarsi del-le proprie paure; molti si sono scaricati e tutti ci siamo davvero di-vertiti! Alcuni hanno imparato a galleggiare autonomamente, altripensano già alle prossime Olimpiadi.Tutto questo e ancora altro è accaduto in un anno scolastico e noiabbiamo cercato di raccontarvelo in poche righe… ma ora CIAO eBuone Vacanze a tutti!

Andrea Accatino

Daniele Accatino

l'Italia è sempre forte e lo ha dimostratoI mondiali di calcio in Germania,l’evento calcistico più emozionante

B a s k e t , r i f l e s s i o n i s u l l ’ a n n os p o r t i v o a p p e n a t e r m i n a t o

P i k k o l i P i k k o l i

P i k k o l iFesta di fine anno

alla scuola elementareMatteo Maria Bandello di Castelnuovo Scrivia

Alunni della classe 2°A

CastelnuovoForza

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F A N T A P I Z Z A

In ginocchio da sinistra: Andrea Felicetta, Alberto Gatti, Ni-colò Marcone, Mattia Vigani, Luca Agnoli, Alessandro Setti.Seconda fila in piedi da sinistra: Federico Maggi, Alessio Mar-cone, Salvatore Neve, Lorenzo Barilli.Ultima fila da sinistra gli allenatori Antonio Gatti e Alessan-dro Bassi, i dirigenti Luciano Agnoli e Francesco Maggi.

I pulcini dell’A.S. Castelnovese

Basket Club Castelnuovo Scrivia

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Sentendo parlare di un'"Assemblea comunale"ho sempre supposto di

sapere abbastanza precisa-mente di cosa si trattasse,anche se,sinceramente,nonho mai riflettuto troppo ap-profonditamente sulle impli-cazioni,teoriche e pratiche,di tale parola, relegandola inun angolo della mia menteinsieme a tante altre cose*che sai che esistono, ma chepensi non ti riguardino*.Già perché sino alla sera divenerdì 9 giugno la mia ideadi *partecipazione attiva allavita politica della comunità*si limitava al semplice anda-re a votare ogni 5 anni, pen-sando che i miei diritti e do-veri si limitassero, più o me-no, a questo.Non avevo mai neanche lon-tanamente preso in conside-razione il fatto che la citta-dinanza potesse parteciparealla vita politica del paese inmaniera più attiva, senten-dosi maggiormente partecipedi essa e riscoprendo quindianche un senso di apparte-nenza alla comunità chespesso rimane sopito se nondel tutto soppresso.Non è mia intenzione com-mentare ciò che è stato dis-cusso durante l'Assembleacomunale di venerdì 7 giu-gno, non è mia competenza enon penso neanche di esser-ne all'altezza, vorrei solo li-mitarmi ad esporre le im-pressioni che tale occasionepuò suscitare in qualsiasi gio-vane digiuno dei meccanismipolitici interni al suo stessopaese. La cosa più sorprendente èstato l'impatto con la sala incui l'assemblea si è svolta masoprattutto con tutte le per-sone che la gremivano. Quan-do mi era stato infatti racco-mandato di arrivare con unbuon margine di anticipo erorimasta un po' basita all'idea,

ritenendo sinceramente chela partecipazione sarebbestata scarsa…e invece no, an-zi, la puntualità è stata pre-miata, visto che il numero dipersone presenti era superio-re al numero dei posti a se-dere.Non l'avrei mai creduto, nonavrei mai creduto, dall'altodella mia ignoranza in mate-ria, che un'assemblea comu-nale potesse destare cosìtanto interesse e partecipa-zione, partecipazione chenon si limitava alla mera pre-senza, ma includeva ancheuna partecipazione alle te-matiche discusse.Ciò che mi ha poi altrettantocolpito, facendomi sentire unpo' meno in colpa per il miopassato disinteresse nei con-fronti della vita comunalecittadina, è stata la presso-ché totale mancanza di gio-vani. Mancanza forse giustifi-cabile, dal momento che an-ch'io non avevo mai sentitoalcuna necessità di parteci-pare a tali adunanze, ma nonper questo accettabile. Ri-tengo infatti che bisognereb-be mirare a una sensibilizza-zione del mondo giovanilenei confronti della vita citta-dina, che viene per lo più vi-sta come qualcosa che non ciriguarda, di competenza de-gli adulti, dimenticandociche presto gli adulti saremonoi e sarà molto difficile ri-coprire un posto nel mondose non sappiamo nemmenocome funziona il nostro pae-se.Credo pertanto che sarebbeopportuno tentare, da partedel Comune stesso o da partedelle numerose persone cheho visto essere presenti al-l'assemblea, di avvicinare lenuove generazioni ad unmondo che sembra essere co-sì distante, aiuterebbe a farsì che il Comune e il paesestesso non vengano percepitecome entità quasi astratte,ma come realtà contingenti,che ci riguardano così pro-fondamente.

La Prima Volta…i n C o m u n e !

Livia Granata

P r e s t o g l i a d u l t is a r e m o n o i g i o v a n i

Convocazione prima seduta a Palazzo Centurione del Consiglio C o m u n a l e

a l v ia l ’amministrazione “Tagl iani bis”

Andy, una dolcissima dalmata,si era smarrita unasettimana fa e i suoi

padroni, Paolo e Maria, lacercavano disperatamente.Grande sensibilità anche da partedel nostro sindaco Gianni Tagliani,che ci ha aiutato nelle ricerche.Una volta tanto, la storia è a lietofine: il castelnovese Sergio Ricciha ritrovato Andy e l’hapremurosamente tratta in salvo.L’abbraccio liberatorio tra cane epadrone ci ha ricompensati diogni fatica: sotto il sole cocentedi una calda giornata estiva,Maria non riesce a trattenere lagioia e urla “Abbiamo ritrovatoAndy!!!”. È stato uno dei momenti piùemozionanti della nostra vita.

Sergio Ricci ha ritrovato Andy e con lesue premure l’ha salvata.

La dolce Andy e la sua padrona Maria.

Elena e Mimma

Via Cavour, 4CASTELNUOVO SCRIVIA

tel . 0131 826588

Venerdì, 09.06.2006, al-le ore 21.15, è stataconvocata la prima se-

duta del Consiglio Comunaledi Castelnuovo Scrivia, primaoccasione per presentare lanuova Amministrazione “Ta-gliani bis”.Dopo il giuramento del primocittadino, si sono espletatele formalità della prima con-vocazione previste per Leg-ge.Il Consiglio Comunale, in or-dine alfabetico, risulta quin-di essere così composto:Andriolo Francesco – BregliaRaffaele – Casasco Aldo –Chiodi Celso – Concaro Mauri-zio – Debenedictis Giuseppe –Del conte Roberto Carlo –Ferrari Gianni – Ferrari Patri-zia – Girani Giovanni – Mala-spina Pier Giuseppe – ParenteChiara Matilde Andreina –Rossi Gianni – Sacco Silvia An-gela – Scaffino Giuseppe – Ta-gliani Gianni – Tuccio Giovan-ni Pietro.Da quanto emerso in uno deipunti all’ordine del giorno laGiunta Comunale sarà così

composta:• Gianni Tagliani - Sindaco• Celso Chiodi - Vice-Sinda-co – Assessore all’Agricolturae Tutela del Territorio, BeniAmbientali, Risorse Idriche eIdrogeologiche, Parchi eGiardini, Igiene urbana e Tu-tela degli animali• Raffaele Breglia - Assesso-re alle Manifestazioni, Gran-di Eventi, Fiere e Mercati,Promozione Sportiva, Ricrea-tiva e Turistica• Aldo Casasco - Assessoreall’Urbanistica, Grandi Ope-re, Lavori Pubblici, ServiziCimiteriali, Edilizia Pubblicae Privata• Patrizia Ferrari - Assesso-re all’industria, Artigianatoe Commercio, Beni Monu-mentali e Artistici, Persona-le, Riqualificazione Urbana• Giovanni Girani - Asses-sore al Bilancio, Finanze eTributi, Lavoro e Polizia Mu-nicipale• Silvia Angela Sacco - As-sessore alla Pubblica Istru-zione, Servizi Sociali e So-cio-Assistenziali, U.R.P. eInformagiovani, Famiglia eImmigrazione.Come vuole la tradizione,c’è stata una grande af-fluenza di pubblico, compli-

ce sicuramente la curiosità diassistere alla prima sedutadel Consiglio Comunale.Di particolare interesse e contoni particolarmente infuo-cati si è rivelata la discussio-ne sull’operato delle listeconcorrenti, sui “modi di fa-re campagna elettorale”: unchiarimento pubblico, a volteteso e sofferto, su ciò che inpoco più di un mese di pro-paganda si è detto, fatto e

scritto.Tolti quelli che in gergo ven-gono chiamati “sassolini nel-le scarpe”, i rispettivi Capi-gruppo hanno rilasciato di-chiarazioni che, al di là ditutto, lasciano presupporrela possibilità di un quinquen-nio amministrativo proficuo,attivo e attento.Al termine della seduta unlauto rinfresco ha salutatotutti i numerosi presenti.

Progetto grafico e impaginazione:

Favolarevia - Elisa Pareti

Fotografie: favolarevia - Riccardo Torti.

Redazione

Direttore Resp.: Antonella Mariotti

Presidente: Mimma Franco

- Giovanna Spantigati - Paola Maggi - Eli-

sa Pareti - Silvia Pareti - Marta Lamanuzzi

- Livia Granata - Simona Lucarno - Davide

Varni - Elena Pisa - Paolo Pareti - Marcel-

lo Spinetta - Giorgia Bresciani - Cecilia

Sacco - Andrea Accatino - Claudio Berto-

letti - Elio Pisa - Manuela Gandolfi - Paola

Picena - Riccardo Torti - Elvis Quaglia -

Mattia Conte - Roberto Baratella (corri-

spondente da Isola S. Antonio).

Piccoli Piccoli

Lisa R. Magnaghi - Cecilia Crivelli - Chiara

Fossati - Federica Oliva - Cecilia Mariotti -

Martina Ruta - Sofia Falchetto - Daniele

Accatino - Federica Marini - Marta Chia-

pedi - Laura Mandirola - Marco Mandirola.

Illustrazioni

Carlotta Ruotolo - Martina Delfanti

Segreteria

Elena Pisa

Proprietà artistica letteraria

Casa Editrice

Favolarevia

Via C. Alberto, 13

15053 Castelnuovo Scrivia (AL)

Vietato riprodurre senzaautorizzazione testi, foto-grafie e impostazionegrafica

Mimma Franco

Una squadra di Castelnovesi si mobilita per ritrovare un cane smarrito

B e n t o r n a t a A n d y !Alle ricerche ha partecipato attivamente anche il Sindaco Tagliani

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Martedì 20 giugno alleore 21.30 circa,quando mi sono sedu-

ta a poca distanza dal palcoallestito nel Cowboy GuestRanch, pensavo di assistereal solito saggiodi danza, curio-so e coinvolgen-te per i primidieci minuti et e r r i b i l m e n t esoporifero per lerestanti quattroore. Mi sbaglia-vo.Tutto è iniziatoall'insegna dellatenerezza, unadecina di batuf-foli di tutù rosacon due treccine attorci-gliate sulle orecchie ha in-trodotto a suon di musicaclassica uno spettacolo didanza di livello molto ele-vato. Due giovani condutto-ri, lui esilarante, lei esper-ta ballerina, hanno accom-pagnato con spigliata mae-

stria il mix di tecnica, pas-sione e fantasia che da anniMargherita Roda, direttricedel California Dance Schooldi Voghera, trasmette attra-verso i suoi allievi. Non hoassistito a semplici balletti,ai soliti passi, più o meno aritmo con le solite musiche,

con la solitissima divisapantajaz e canotta. Sul pal-co sono comparsi dipinti,tele realizzate da un abilepittore, che hanno preso vi-ta davanti hai miei occhi.Le coreografie varie e viva-ci, l'ottima esecuzione tec-nica, i costumi preziosi e le

musiche suggestive hannocatturato totalmente ilpubblico, trasportandolo inun viaggio di colori, emo-zioni e festa. Ogni scenario,dalla Napoli in tarantella almito della rinascita, dalmondo dei cartoons a quel-lo delle fiabe, ha preso for-ma grazie alla collaborazio-ne di esponenti dei diversicorsi intermedi e avanzati.Ci è stato offerto anche unassaggio del nuovo corso dilatino-americano, un assolodell'impeccabile VanessaCampo, un'ammirevole in-terpretazione di "Sei nell'a-nima"di Gianna Nannini euna breve esibizione di Kle-di, l'arcinoto ballerino diAmici.Una serata che mi ha lascia-to un dolce e affascinantearoma di poesia, mi ha sve-lato il segreto e smisuratopotere della danza e mi hadimostrato quanto in altopossa arrivare chi crede inquello che fa e vi dedicatutta la propria ispirazione,la propria vita e il propriocuore.

l ' i n c a n t e s i m o d e l l a d a n z aMarta Lamanuzzi

Complimenti ai nostriredattori Laura Man-dirola e Cecilia Crivel-li che hanno dimostra-to grande talento nel-l'interpretare i diversiballi.

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Il balletto dei più piccoli

Il ballo “La tarantella”. A sinistra: Cecilia Crivelli, Vanessa Campo. Al centro: Laura Mandirola,Manuel Paradiso, Andrea Marcone, Beatrice Bernini.

Il ballo “La rinascita”

Non è mai stato cosìdifficile come oggiparlare con te, ma

noi vogliamo farlo lo stes-so.Se dovessimo trovare unsolo aggettivo per descri-verti useremmo SOLARE;solare per la tua vivacità,per la tua spensieratezza,per il tuo modo di vivere irapporti con gli altri, per iltuo modo di divertirti, peril modo in cui affrontavi lavita!Ed è davvero ingiusto chequesta ti sia stata strappa-ta a causa di una fatalità,ma noi ti ricorderemo sem-pre per le tue battute eper il tuo SORRISO.Ricordavamo in modo par-ticolare l'episodio che piùci ha uniti: l'esperienza deicoscritti.Non si può dimenticare l'e-silarante balletto in cui tisei esibito dando un toccodi umorismo, comicità edanche follia alla serata.

O ancora il tuo modo di es-sere fuori dagli schemi, ec-centrico e stravagante inogni situazione, crediamotu sia stato uno dei pochiad aver sfoggiato tutte letinte per capelli in com-mercio.Così come dice Vasco nellatua canzone preferita:"SIA-MO SOLO NOI CHE TORNIA-MO A CASA LA MATTINAPRESTO E CI SVEGLIAMOCON IL MAL DI TESTA"Sono parole che ci ricorda-no le tante pazze seratetrascorse insieme.Ed è per questo che ognivolta rivivremo le stesseemozioni, sarai semprecon noi e nel profondo delnostro cuore.Non bastano queste pochee semplici parole per dirtiche il tuo ricordo vivrà persempre dentro ad ognunodi noi.Ti vogliamo bene.

Ciao scanno.i tuoi coscritti

Un saluto a Mauri... un ragazzo straordinario!

c i a o S c a n n o ,t i v o g l i a m o b e n e

Ciao Mauri, , mi ricordo che quand'eri piccolo ti raccontavo tante sto-rie e ogni sera dovevo inventarne di nuove altrimenti

non andavi a dormire.Poi, quando sei diventato un po' più grande le storie sono di-ventate quelle dei personaggi famosi: c'erano i grandi conqui-statori, gli scienziati che avevano scoperto cose meravigliose,filosofi che avevano fatto ragionamenti bellissimi. Tu le ascol-tavi allo stesso modo in cui ascoltavi le favole, per te questipersonaggi erano come i maghi, le streghe e le fate dei primiracconti. Alla fine mi dicevi: "Sai che sei bravo a raccontarmile storie, perché non vieni a fare il maestro nella mia scuola?".Si…tu me lo dicevi che io ero bravo mentre io te l'ho dettotroppo raramente.In questa società in cui i padri chiamano i loro figli "CAMPIO-NI", io non l'ho mai fatto perché penso che di campioni ce nesiano pochi e se poi non diventano campioni, per i figli sonosolo sofferenze.Quando facevi arrabbiare la mamma perché eri sempre di cor-sa e non mettevi a posto i vestiti, riuscivi… con il tuo sorriso,la tua faccia tosta, le tue trovate a inventare 1000 modi perfarti perdonare. Avrei dovuto dirtelo che eri bravo e avevi unafantasia incredibile, ma non te l'ho mai detto.E in questi otto mesi che abbiamo lavorato insieme… oltre adessere stati bellissimi perché ci si vedeva quasi tutti i giorni,ho potuto constatare quanto grande fosse il tuo impegno e latua serietà.Quando eseguivi degli interventi io ti ascoltavo alla radio tra-

smittente, sapevo quali difficoltà potevi incontrare in quantola tua esperienza era limitata. Ma, grazie al tuo impegno,quando alla sera chiedevo a te e ai tuoi colleghi il resocontodella giornata, il tuo lavoro era sempre perfetto. Tant'è chealla fine quelli dell'impianto molte volte volevano proprio te.

Ricordi… ti chiamava-no per radio "CANOB-BIO FIGLIO", c'è unostrumento che nonfunziona, quella pro-cedura la conosce be-ne Maurizio… Ma ionon ti chiamavo cam-pione.Anche quando haiscritto la lettera al tuoamico Gigio hai saputotrovare parole meravi-gliose. E ancora non tel'ho detto.Anche oggi penso chenon sia giusto chiama-re i propri figli "CAM-

PIONE" ma quando ti capita un figlio straordinario come è ca-pitato a me forse, qualche volta in più avrei dovuto dirtelo.Scusami, ciao Mauri.

il tuo papà

8

Emilio Arzani(1908-1987),maestro diCastelnuovoScrivia, alla suamorte, ha lasciatouna somma didenaro alle scuoleelementari e mediaper promuovereattività didattichee premiare glialunni che sidistinguono nellascrittura creativa. Autodidatta,impegnato nellavita civile, maanche poeta, èautore di unaraccolta di versi,pubblicatapostuma, che trovale sue fontiispiratrici nellecomposizioni deipoeti classici e nelmondo contadino incui egli è cresciuto. Con malinconicanostalgia vive ilpassaggio dalla vitaagreste altravolgenteprogresso degli anni’70.

Composizione intensa, di forti emozioni etensione.Le rapide descrizioni delle prime righe ce-dono poi alle metafore, alle riflessioni sulsenso del vuoto, da sopportare con dignità eda rimediare eventualmente con la scrittu-ra poetica.

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L e l i r i c h e p r e m i a t e a l C o n c o r s o d i P o e s i a “ E m i l i o A r z a n i ” 2 0 0 6

P i c c o l i p o e t i c r e s c o n o . . .Come ogni anno, il concorso della Scuola Media di Castelnuovo Scrivia riserva piacevoli sorprese

Paride

Ecco Paride, saetta nera.Sfreccia felice sul prato bagnatosu di lui gocciolano tetrele lacrime del cielo depresso.Danza triste il suo cuore stancobalza spensieratoancora non saquale saràil suo destinoil giorno, quel maledetto giorno,è vicinoio lo so,lo vedrò morire davanti agli occhi.

2 ° c l a s s i f i c a t o

Tempo

Il caldo ventomuove

pale di mulini.Dal cielo

scendono gocceraccolteda calle.

Dalle montagnegiunge

il profumo del fieno;passa il tempo

comeun temporale d'estate.

Testo armonico e misurato, scanditoda una sicura padronanza del verso:ne scaturisce una lettura lenta e ca-denzata, nonché una raffinata at-mosfera di pensiero.

Davide Grassi, 3° A

3 ° c l a s s i f i c a t o

Beatrice Bianchi, 3° B

p r e m i o c r e a t i v i t à

Salvatore Neve, 1° B

Vestito nuovo

In un angolo del cortile,

un micio, un mese di vita,

gioca con un'ape dorata.

Il prato indossa l'abito ricamato,

le farfalle quello per la danza.

Il rampicante,

una sciarpa di foglie tenere e fiori blu,

avvolge il pilastro.

Anch'io mi vestirò di nuovo.

Il miracolo delle piccole cose e dei piccoligesti, della natura e della vita in paroleleggere ed eleganti culminanti nel termi-ne, forte e deciso, "pilastro"... per ripren-dere, subito dopo, con il tono lieve e scan-zonato caratterizzante tutto il testo.

La fattoria matta

Due cammelli

mica tanto belli

un gatto

un po' matto

un cane

che mangia il pane,

un pappagallo

che assomiglia ad un gallo

Il contadino son io

tutto questo è mio.

Si viene introdotti, con disarmantesemplicità, in una dimensione dovetutto appare facilmente lineare.La conclusione, in prima persona,aggiunge un ulteriore tocco di iro-nia.