Il modello collaborativo di gestione della RRT: l ... · con alterazioni dello stato coagulativo...

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M Pallotti, P Maida, C Venanzio Dipartimento di Area Medica, SCDO di Nefrologia e Dialisi Direttore: Giorgio TRIOLO Azienda Ospedaliera C.T.O./Maria Adelaide, Torino Consensus Conference sul trattamento sostitutivo renale del malato critico”, Centri Dialisi del Piemonte e Valle d’Aosta" Aula Magna dell'Ospedale CTO, Torino, 14 Novembre 2008 Il modello collaborativo di gestione della RRT: l’esperienza del CTO

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M Pallotti, P Maida, C Venanzio

Dipartimento di Area Medica, SCDO di Nefrologia e DialisiDirettore: Giorgio TRIOLO Azienda Ospedaliera C.T.O./Maria Adelaide, Torino

M Pallotti, P Maida, C Venanzio

Dipartimento di Area Medica, SCDO di Nefrologia e DialisiDirettore: Giorgio TRIOLO Azienda Ospedaliera C.T.O./Maria Adelaide, Torino

“Consensus

Conference

sul trattamento sostitutivo renale del malato critico”, Centri Dialisi del Piemonte e Valle d’Aosta" Aula Magna dell'Ospedale CTO, Torino, 14 Novembre 2008

Il modello collaborativo di gestione della RRT: l’esperienza del CTO

Il modello collaborativo di gestione della RRT: l’esperienza del CTO

Il Centro di

Nefrologia

e Dialisi

del CTO nasce

nel

Luglio

1999, nel contesto

di

una

Struttura

Ospedaliera

che

e’

il

Centro di

riferimento

per l’Emergenza

della

Regione

Piemonte.

Terapia

Intensiva

Traumatologica

piano

13 posti

lettoTerapia

Intensiva

DEA Grandi

Traumi

5 posti

letto

Terapia

Intensiva

Grandi

Ustionati

8 posti

letto

-

immagine tratta da:it.wikipedia.org/wiki/Grattacielo_del_CTO

PROBLEMATICHE ANTICOAGULATIVE

I pazienti con IRA ricoverati nelle ICUs Traumatologica, DEA GT o GU spesso sono:

-

malati settici e/o con shock settico-

con ipotensione e bassa portata cardiaca

-

con alterazioni dello stato coagulativo(piastrinopenia,ridotta ATIII, Quick

ridotto)

ANTICOAGULAZIONE

----

> Terapia Extracorporea Continua (CRRT) o di lunga durata (SLED)

----

>

Terapia extracorporea con eparina----

> Rischio di sanguinamento----

> Tecnica di anticoagulazione

regionale con citrato

TOLLERANZA / ADEGUATEZZA DIALITICA

DIFFERENTE IMPEGNO ASSISTENZIALE DEL PERSONALEINFERMIERISTICO DIALITICO

HF/HDF CONTINUA

HF/HDF LENTA (DSHF / DSHDF)

MODELLO ORGANIZZATIVO

HF / HDF STANDARD

….. per una migliore organizzazione del lavoro…..

un solo tipo di Monitor Acuti*

• permettere i diversi tipi di metodiche •

avere livelli di allarme sensibili e compatibili con il

modello organizzativo scelto• portare a risparmio di tempo nel teaching• essere adatto all’anticoagulazione regionale con citrato

*

in aggiunta

scelta tecnica della CPFA-CVVHD per determinati pazienti con shock settico

….. per una migliore organizzazione del lavoro…..

un solo tipo di dialisi ---

> EMODIAFILTRAZIONE

• permettere una omogeneita’

di tecnica •

flussi sangue, infusione (sempre in prediluizione) e

dialisato

di base uguali sia con EPARINA che con CITRATO) • riduzione del margine di errore• portare a risparmio di tempo nel teaching

….. CITRATO …..

Anticoagulazione

Regionale con citrato

……

modifiche della tecnica dialitica standard del monitor, con la creazione di protocolli di lavoro costruiti ad hoc

-

attualmente come protocollo validato in HDF e CPFA dal 2001, con esperienza di piu’

di 800 giorni di dialisi

- Problematiche organizzative nel:- pianificare il protocollo- validare la metodica (fuori Reparto)

Livello di conoscenza della CPSI dell’ ICU e della Dialisi

CPSI ICU CPSI DIALISI

Tempo di presenza ++++ ++

Conoscenza dettagliata del paziente

++++ ++

Conoscenza della tecnica dialitica

+ ++++

Compiti della CPSI nella ICU

Valutazione della prescrizione dialitica e preparazione del monitor/materiale

Iniziare il trattamento dialitico•

Sistemare il monitor dialisi in rapporto ai devices

della stanza•

Gestire il catetere venoso centrale

Lavoro sul campo di teaching

alla CPSI della ICU•

Ricerca

del costante

miglioramento

dei

protocolli

Gestione di tipo collaborativo

Lavoro di teaching

del medico e CPSI•

Trattamenti continui

Utilizzo schede dialisi di facile consultazione, con protocolli di lavoro allegati al monitor

Gestione dei cvc

da dialisi •

Controlli ad orario (mattino e sera)

-

rilevazione parametri dialitici e vitali•

-

controllo monitor, linee e filtro•

-

preparazione di nuovo materiale

Controllo su chiamata della CPSI di “Acuti”

(cordless)•

Reperibilità

notturna

Spazi dedicati al materiale dialisi nella ICU

Accessi Vascolari (I)

Cateteri venosi temporanei femorali / giugulari / succlavia–

Materiale fornito dal Centro di Nefrologia e Dialisi

Protocollo di chiusura*

del cvc:•

sodio citrato 3.8%

Eparina + urochinasi 12.500 U se sospetto di parziale trombosi

*

I protocolli di chiusura sono presenti sul monitor

Accessi vascolari (II)

Importanza del corretto posizionamento del cvc

Cura dell’accesso

Allarmi che possono verificarsi legati all’accesso vascolare (arterioso / venoso)

CRRT incidence along period 1999-2007 CTO Hospital, Nephrology and Dialysis Unit

Time

% o

f al

l tre

atm

ents

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 20070

20

40

60

80

100 CRRT

Conclusioni

Il modello collaborativo scelto e’

stato proficuo in termini di risultati clinici e di crescita professionale

Per il futuro, ottimizzare il lavoro con le opportune modifiche dei protocolli in uso, in una visione dinamica del problema e di continua interazione con il personale della ICU.

Grazie per l’attenzioneSi ringraziano, per la collaborazione nella stesura del lavoro, il personale Medico ed Infermieristico della Nefrologia e Dialisi del CTO, ed in particolare il Dr. Filippo MARIANO e il Dr. Giorgio TRIOLO