Il Mistero Della Volonta

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    Dalle considerazioni che facciamo qui ormai da tempo ma anche dalle considerazioni di questi

    giorni dovrebbe risultare con evidenza quanto sia necessario per levoluzione dellumanit che nellosviluppo della cultura umana si pervenga a quanto si pu definire scienza delliniziazione. Va dettogi oggi, senza alcuna riserva, che la salvezza dellumanit per uscire da una evoluzione in regressorisiede unicamente in ci: che lumanit si rivolga ad una rivelazione offerta da quanto pu esserecompreso soltanto attraverso la conoscenza spirituale.

    Si facciano pure obiezioni emotive o logiche dogni genere; si dica pure che sar oggi difficileche cerchie pi ampie di persone acquisiscano conoscenze che in un primo tempo possono inveroprovenire solo da alcuni, i quali riescano ad elevarsi alla facolt di guardare nel mondo spirituale:

    tutte le obiezioni che si possono porre e che possono essere in apparenza persino giustificate, nonsignificano proprio nulla di fronte al fatto che, senza recepire quanto viene qui definito scienza dellospirito antroposofica la cultura dellumanit dovr cadere in rovina, mentre sulla terra opererannopotenze che non congiungono allumanit la loro evoluzione nel cosmo.Le cose si svolgeranno cos. Se lumanit dovesse conseguire la salvezza in quella direzione, unnumero sufficiente di persone dovr compenetrarsi con quanto si appena cercato di dire. Infattisoltanto chi non vuole assolutamente prestare attenzione a quanto sta accadendo oggi in tutto ilmondo, come risultato degli ultimi catastrofici anni, pu chiudere gli occhi di fronte al fatto che citroviamo allinizio del processo distruttivo dal quale pu farci uscire soltanto qualcosa di nuovo.Qualsiasi cosa si cerchi allinterno del processo distruttivo stesso, non potr che essere se non unaltraforza di distruzione. Soltanto quanto attinger veramente a fonti che non appartengono allevoluzioneterrestre compiuta sino ad ora, potr divenire forza di ricostruzione.

    Si presentano difficolt molto grandi allingresso dei risultati di quelle fonti. Si dice sovente che lascienza delliniziazione non potrebbe essere presentata allumanit incondizionatamente, poich necessario che essa venga accolta in un certo modo. Se ne parla ogni volta; ma proprio in ci si continuaa peccare. Facciamo un solo esempio, molto semplice: una tra le primissime e pi elementari attenzioniche devono essere osservate per recepire la scienza delliniziazione, consiste nel cercare di eliminare das ci che si suole indicare come ambizione, soprattutto quando essa si esprime sotto forma di ungiudizio sulla propria personalit in confronto ad altre. Si pu facilmente constatare che proprio in quellache chiamiamo Societ Antroposofica (a che gioverebbe tacere?) si continua ad ammettere che unacosa del genere giusta, mentre proprio allinterno di un movimento come quello antroposofico siverificano le cose pi spiacevoli, perch proprio nel suo seno si sviluppano rancori ed invidie reciproche.Voglio soltanto accennare a fenomeni del genere, poich oggi devo parlare delle pi grandi difficolt

    che sono poste allingresso della scienza iniziatica nella cultura terrena.Vedete: tra le prime cose che dovranno venire ampiamente mostrate allumanit vi quanto sipotrebbe chiamare il mistero delle volont umana. Tale mistero si nascosto, a partire dalla met delXV secolo, dallinizio cio della quinta epoca postatlantica, alla pi recente civilt umana. Si pudire che la nuova concezione che lumanit ha del mondo non abbia la bench minima nozione dellavolont.

    Il singolo uomo non sperimenta mai, da sveglio, la vera essenza della sua volont. Da svegliosperimenta lessenza della sua vita di rappresentazione, come in sogno sperimenta lessenza delsentimento, ma egli dorme parzialmente, pur essendo desto, per quanto concerne la sua volont.Andiamo per il mondo come cosiddette persone deste; ma in realt siamo desti solo per lerappresentazioni, siamo desti a met, ossia sognanti riguardo ai sentimenti e completamenteaddormentati riguardo alla volont. Non facciamoci illusioni in proposito. Abbiamo rappresentazioni dici che vogliamo, ma sperimentiamo da desti la volont soltanto quando questa si trasforma inrappresentazione, quando si delinea come intelligenza. Luomo comune non sa oggi nulla di quantoaccade nelle profondit dellessere umano allorch solleva anche soltanto una mano, ossia quando mettein moto la sua volont. Ci significa che il mistero della volont praticamente del tutto sconosciuto

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    alluomo di oggi; ci dipende in realt dal fatto che tutta la nostra cultura attuale, in particolare modoquella che si affermata a partire dal XV secolo, una cultura intellettualistica, una cultura dellaragione; anche la cultura scientifica infatti una cultura intellettuale. La volont gioca un ruolo minimoin tutto ci che afferriamo con lintelletto, in ci che pratichiamo con la ragione. Quando pensiamo,quando elaboriamo delle rappresentazioni, vi naturalmente coinvolta anche la volont, ma in unaforma molto raffinata. Luomo non si accorge di come la volont pulsi nellattivit immaginativa ocomunque di come essa agisca entro il suo essere; egli appunto non lo sa. Il mistero della volont non svelato agli uomini dei tempi moderni, in un certo senso a causa della cultura esclusivamenteintellettualistica di oggi. Se dunque ci si appresta allanalisi della volont con i mezzi offerti dallascienza dello spirito, di cui vi ho qui sovente parlato, ovvero se si cerca di destare, con laiuto dellaimmaginazione e della ispirazione, le forze che sono in grado di penetrare nel processo che viene mossoquando luomo vuole, ci si accorge che nel nostro corpo fisico tra la nascita e la morte la volont legata non a processi costruttivi, bens a processi distruttivi. Ne abbiamo parlato sovente. Se nel nostrocervello si verificassero unicamente processi costruttivi, se vi si verificasse soltanto quanto prodottoad esempio dalla nutrizione assimilata dalle forze vitali, non potremmo sviluppare una vita dellanima edello spirito per mezzo dei nervi e del cervello; lelemento animico e quello spirituale si insediano in ciche si distrugge solamente grazie al fatto che nel nostro cervello sono in corso processi di demolizione,

    d distruzione. La volont agisce proprio in questi. La volont umana sostanzialmente qualcosa che inparte lavora per la morte delluomo gi durante la vita fisica. Stiamo sempre morendonellorganizzazione del capo, moriamo in ogni istante. Viviamo solamente grazie al fatto che la nostrarestante organizzazione agisce di continuo in contrasto con la morte del capo. Ci che attivo nellamorte del capo innanzi tutto la volont. Nel nostro capo ha luogo di continuo lo stesso processo che,indipendentemente da noi, si verifica nel cosmo quando abbiamo attraversato la morte fisica.

    In quanto individualit umane ed in quanto entriamo attraverso la soglia della morte nei mondianimico-spirituali, il nostro cadavere in realt non ci riguarda; ma questo cadavere riguarda invecemolto da vicino il cosmo; esso viene infatti in qualche modo consegnato agli elementi della terra (non ciinteressa ora se per mezzo della cremazione o della sepoltura); qui esso prosegue a modo suo la stessaazione condotta parzialmente dalla nostra volont, tra nascita e morte, nel sistema dei nervi e dei sensi.Pensiamo ed immaginiamo grazie al fatto che la volont distrugge in noi qualcosa. Consegniamo alla

    terra il nostro cadavere e la terra intera pensa ed immagina, con laiuto del cadavere indecomposizione, il quale continua solamente lo stesso processo che noi compiamo durante la vita. Ciche si svolge di continuo nella terra (alcuni mesi or sono ve lho caratterizzato da altri punti di vista)grazie alla reciproca azione tra lelemento terreno originario e ci che ha luogo nella terra grazieallunione con i corpi morti degli uomini, unattivit identica nel genere allattivit volitiva che in noisi esplica continuamente tra la nascita e morte in modo inconscio nei processi di demolizione e didistruzione, operando in modo cadaverico nel nostro sistema dei nervi e dei sensi. Tra la nascita e lamorte entro i limiti della nostra pelle agisce distruggendo, unendosi al nostro io, la stessa volont cheagisce cosmicamente tramite il nostro cadavere, nellattivit di pensiero e di rappresentazione della terraintera, allorquando le abbiamo appunto consegnato il nostro cadavere. Siamo cos legati cosmicamentea quanto si potrebbe chiamare il processo animico-spirituale dellintero essere della terra. Questaimmagine importante; colloca infatti concretamente luomo nellelemento cosmico della nostraesistenza terrena. Ci dimostra quanto la volont umana sia affine a ci che le forze di morte producononella nostra esistenza terrena; mostra laffinit della volont umana con il modo in cui agisce la volontcosmica universale entro lesistenza terrena, nel distruggere, nel causare condizioni di morte.

    Ma come la nostra evoluzione nel mondo spirituale, dopo aver attraversato la soglia della morte,dipende dal fatto che non abbiamo pi il cadavere, che non operiamo pi con queste forze, bens conaltre, cos la proficua evoluzione di tutta la terra dipende dal fatto che lumanit di questa terra si uniscaa forze che non siano di distruzione, bens vitali, le quali si sviluppano in senso diverso rispetto alleforze di morte. Esprimere queste cose allumanit di oggi, piena di intenti e sentimenti personali, giin fondo piuttosto amaro; la seriet di una simile verit viene infatti oggi percepita in modo moltolimitato. Lumanit ha infatti disimparato a considerare le grandi verit con la seriet con cuidovrebbero essere prese. Bisogna pur tuttavia chiedersi ancora: com dunque connesso quanto giace

    nella volont umana, nel modo che ho descritto, ai processi distruttivi della natura esterna? In che modoquanto ho illustrato come il vero carattere della volont umana collegato con i processi distruttivi dellanatura esterna?. Vedete, proprio qui che ritroviamo, direi, la pi grande illusione dellumanit deitempi recenti. Cosa fa infatti in realt luomo di oggi quando volge lo sguardo alla natura? Egli dice:

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    ecco un processo naturale in corso. Prima desso se n svolto un altro, che ne costituisce la causa;prima di questo un altro ancora, che ne a sua volta la causa. Luomo moderno trova cos nella naturauna catena di cause e di effetti ed molto orgoglioso quando riesce a capire il mondo esterno in questosenso, ossia seguendo il filo conduttore della causalit. Cosa avviene allora? Chiedetelo, appellandovialla loro coscienza, ad un geologo, ad un fisico, ad un chimico o ad un altro scienziato ortodosso di oggi;egli avr sovente timore di trarre le conseguenze ultime della sua visione del mondo; ma chiedetegli senon dovrebbe piuttosto immaginare che la terra, com oggi in quanto terra (o le pietre, le piante edanche molti animali) non si sarebbe evoluta proprio come avvenuto se luomo non fosse esistito. Nonsi costruirebbero case, n macchine, non si costruirebbero aratri per bufali e tori e via dicendo; tutto ilresto, per, che non viene percepito oggi come prodotto dalluomo, dovrebbe esistere dallinizio allafine anche se luomo non fosse esistito, poich nella natura esteriore sussisterebbe una catena di cause edi effetti. Secondo la visione che se ne ha oggi, quanto segue sarebbe la conseguenza di ci che venutoprima, e luomo non parteciperebbe in realt al formarsi di tale catena. Questa concezione ha in s ilmedesimo errore che avrebbe la concezione seguente. Guardate, alla lavagna scrivo semplicemente lafrase: Stoccarda una citt. Qualcuno si imbatte ora nella frase scritta e dice: Voglio analizzarescientificamente quanto trovo scritto qui sulla lavagna. Cominciando dal fondo, abbiamo come primalettera la j. Essa deriva dalla W. Prendiamo ora la W, che deriva dalla Wche precede, la Wdalla L, e la L dalla

    precedente F. Abbiamo ogni volta leffetto della causa che precede. La j effetto della W, la Wdellaltra We cos via. Vedete bene che ci assurdo. Ogni lettera ha origine unicamente per il fatto che io lhoscritta, e certamente la lettera che precede non ha prodotto quella che segue. dunque completamenteassurdo dire che la lettera che precede la causa di quella che segue, che quella che precede producaquella che segue. Unanalisi approfondita e scevra da pregiudizi dellessenza dei fenomeni naturali ciconduce alla medesima convinzione. Abbandonandoci alle grandi illusioni della scienza moderna,diciamo che gli effetti sono la conseguenza delle relative cause. Ma non cos. Le vere cause vannoricercate altrove, cosi come dobbiamo ricercare la causa della successione delle lettere nel nostrointelletto. E dove risiedono, le cause dellaccadere naturale in generale? Lo si pu stabilire soltanto permezzo della concezione spirituale. Le cause risiedono nellumanit.

    Sapete dove dovete volgere lo sguardo se volete riconoscere le cause reali dellevoluzionenaturale della terra? Dovete analizzare in che modo la volont umana, che rispetto alla coscienza di oggi

    resta profondamente nellinconscio, collocata al centro del corpo umano, ossia nelladdome. Nel capoumano attiva solamente una parte della volont; la parte pi significativa della volont centratanellaltra organizzazione delluomo. E quanto entra nellesistenza come processo naturale esterioredipende dal modo in cui luomo si trova in relazione con la sua volont inconscia Sinora abbiamopotuto addurre un unico caso significativo per levolversi della natura, ma lo stesso vale per linterocorso naturale.

    Vi ho fatto sovente notare che in epoca atlantica luomo si era dato ad una specie di magia nera.Conseguenza ne fu la congelazione del mondo civilizzato. In senso pi ampio, levoluzione della natura in realt la conseguenza dellattivit volitiva non del singolo uomo, bens del concorso di diverse forzedi volont nellambito dellumanit, le quali provengono dai baricentri umani. Se un essereadeguatamente evoluto volesse studiare la terra ed il suo corso, partendo, diciamo, da Marte o da

    Mercurio, tale essere non descriverebbe la natura come farebbe luomo che vuole essere erudito, maabbraccerebbe la terra con uno sguardo e direbbe: laggi vi la terra; vi sono molti punti ed in questisono accentrate le forze che causano il corso della natura. Per lui questi punti non sarebbero per nellanatura, bens sempre dentro agli uomini. Colui che volesse guardare dallesterno, avvertirebbe che,volendo ricercare le cause di quanto avviene nei processi della natura, dovrebbe guardare nellinterioritdellumanit. Comprendere la connessione tra la volont umana ed il corso naturale in generale (lerrorepu sorgere ovviamente soltanto osservando i processi della natura senza andare pi in l del proprionaso, poich allora la connessione non risulta davvero), tra gli effetti della volont - della direzione dellavolont dellumanit - ed il corso della natura dovr divenire per lumanit parte integrante della scienzafutura. Con una scienza del genere luomo si sentir responsabile per ci che egli in modocompletamente diverso da quanto non faccia comunemente oggi. Da cittadino della terra luomo diverrcittadino del cosmo. Imparer a considerare il cosmo come qualcosa che gli appartiene.

    Riflettete per su ci, che non appena si richiama lattenzione su cose del genere, il sapere di essesi fa spazio in noi. Questa conoscenza non agisce in modo offuscato, come avviene per il nostro sapereintellettualistico, ma, essendo tratta dalla realt in misura di gran lunga maggiore, agisce perci in modoreale. E proprio perch agisce in modo molto pi reale di quanto non faccia il sapere non illuminato

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    dellumanit attuale, necessario che luomo prenda seriamente quanto gli si dischiude attraverso diessa Non si pu da un lato divenire cittadino del cosmo nel senso test descritto e rimanere dallaltro ilfilisteo di sempre, formatosi nei secoli scorsi, a partire dalla met del XV secolo. Non si pu volersiinserire coscientemente nei processi del cosmo e ad un tempo sparlare dei propri simili come avvenivain epoca borghese, in occasione di ogni caff. Se deve seriamente giungere la scienza delliniziazione, necessario che regnino allo stesso tempo una moralit diversa, altri impulsi morali. Ci che ostacolaoggi in particolar modo il diffondersi della scienza delliniziazione quanto, nellerrore, favoriscequella che chiamerei lapparizione di Arimane sulla terra. Ho gi accennato recentemente a questo fatto,per caratterizzare in parte la giusta atmosfera festosa di questo Natale; voglio ora riparlarne soltantobrevemente.

    Retrocedendo nellevoluzione della terra sino allVIII secolo a.C., prima della nostra attualecultura materialistica troviamo la cultura greco-latina. Un paio di secoli dopo linizio dellepoca greco-latina vediamo affiorare quanto si vorrebbe definire come lantica vita di saggezza della preistoria, gifiltrata in Grecia. Nietzsche ebbe in questo senso notevoli percezioni, bench patologiche. Sin dagli inizidella sua attivit spirituale egli si sent nemico di Socrate e non si stanc mai di parlare del valoresuperiore della cultura presocratica greca rispetto a quella socratica e post-socratica. Non voglioaddentrarmi in questo argomento, se non per dire che indubbio che se con Socrate ebbe inizio, per

    lumanit, unepoca grande, che giunse al suo apice tra il XIV ed il XX secolo, lera di Socrate peroggi terminata, e lo davvero: essa ha infatti estrapolato la logica pura, la dialettica pura dallaprecedente saggezza istintiva. Lestrapolazione della logica, della dialettica pura dallantica saggezzachiaroveggente costituisce la caratteristica della nostra cultura occidentale. Essa ha dato la sua improntaanche al Cristianesimo; anche la teologia occidentale infatti una teologia dialettica. Ma quanto affiorin Grecia come dialettica, come spiritualit filtrata fino alla astrazione, risale appunto ai misteridellOriente. In questi misteri vi erano anche coloro che fondarono una cultura (che divenne poi lacultura cinese); tra questi si incarn la figura di Lucifero.

    Non dobbiamo nasconderci che lo stesso Lucifero si incarn un giorno entro un corpo, allo stessomodo in cui Cristo percorre le terra al tempo del mistero del Golgota. Considerando tutto quanto statoprodotto da Lucifero come una sorta di noli me tangere si disconosce per in modo filisteolincarnazione luciferica. Da Lucifero partita ad esempio anche la grandezza della cultura greca, larteantica stessa, limpulso artistico dellumanit cos come lo consideriamo in definitiva anche noi.Soltanto che in Europa tutto ci si irrigidito sino a divenire luogo comune, privo di contenuto.Sapienza luciferica era altres quella attraverso cui in un primo tempo venne compreso il Cristianesimoin Europa. significativo proprio il fatto che con la saggezza greca, sviluppatasi come gnosi percomprendere il mistero del Golgota, abbia cooperato lantica sapienza luciferica, dando una formaallantica gnosi. Il fatto che levento del mistero del Golgota si sia rivestito di quanto Lucifero avevadato allevoluzione della terra, costituisce per quei tempi la pi grande vittoria del Cristianesimo. Mamentre la cultura di Lucifero va scomparendo, si delinea a poco a poco ci che predispone la futuraincarnazione di Arimane nel mondo occidentale. Quando i tempi saranno maturi (e vi si stannopreparando), Arimane si incarner semplicemente in un corpo umano, nel mondo occidentale. Questoevento si dovr verificare, come pure si incarnato Lucifero e come si incarnato il Cristo, poich ci

    stabilito per levoluzione terrestre. La sola cosa che conta considerare questo evento in modo tale checi si prepari nel giusto modo; Arimane non agir infatti unicamente nel momento in cui comparir sullaterra in veste umana; sin dora egli predispone dai mondi soprasensibili la sua apparizione. Egli operagi entro levoluzione dellumanit; dallaldil egli ricerca gli strumenti attraverso i quali predisporrequanto dovr venire. Uno strumento fondamentale perch quanto Arimane dovrebbe portare allumanitpossa avere un effetto positivo (allo stesso modo di Lucifero, anchegli porter con s aspetti positivi) costituito dal fatto che lumanit si ponga nei suoi confronti nel giusto modo. Ci che importa chelumanit non si lasci sfuggire dormendo la comparsa di Arimane. Quando un giorno egli comparir nelmondo occidentale, sui registri comunali si annoter: nato William Smith (non sar questo il nome,naturalmente) ed egli verr considerato un cittadino grassoccio come tanti altri e ci si lascer sfuggirequanto star veramente accadendo. I nostri professori universitari non si preoccuperanno di certoaffinch ci non sfugga. Colui che far allora la sua comparsa sar per loro William Smith, ma ci che

    importa che gli uomini dellepoca arimanica sappiano che si tratter soltanto esteriormente di WilliamSmith, mentre nellinteriorit sar presente Arimane; inoltre importante che non ci si lasci ingannarenel valutare quanto avviene, in un sogno illusorio. Gi ora non lecito abbandonarsi ad alcuna illusionesul fatto che si stanno preparando simili eventi. Tra i mezzi pi significativi di cui Arimane dispone per

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    agire sulla terra dallaldil, vi quello di promuovere nellumanit il pensiero astratto. E dal momentoche il pensiero astratto oggi tanto amato stiamo preparando nel modo pi favorevole ad Arimane lasua comparsa. Nulla potrebbe meglio predisporre la cattura della terra intera da parte di Arimane, per laevoluzione, che il continuare la vita astratta ed astraente gi oggi penetrata persino nella vita sociale. questa una delle finzioni, uno degli scherzi attraverso cui Arimane prepara, secondo il suo disegno, ilsuo regno sulla terra. Invece di mostrare oggi agli uomini ci che ha da venire in base ad unesperienzacompleta, si parla allumanit di teorie generiche, persino di teorie sociali. Coloro che parlano di teorieritengono astratto proprio quanto si rif allesperienza, poich non hanno alcuna idea della vita. Tuttoci fa parte del piano voluto da Arimane.

    Arimane ha per anche un altro modo di predisporre la sua venuta, ossia attraverso, una erratainterpretazione dei Vangeli (ed anche qui si tratta di qualcosa che oggi deve venire reso noto). Sapeteche oggi vi sono molti uomini, in particolar modo tra i rappresentanti ufficiali delle varie religioni, checombattono radicalmente proprio quanto la scienza delliniziazione fa fiorire tra noi per una nuovaconoscenza del Cristo. Tali persone, se non sono semplicemente schiave del razionalismo, accettano perlo meno ancora i Vangeli; ma cosa sanno in fondo della vera natura dei Vangeli? Questi sono statiproprio gli uomini che nel XIX secolo si sono serviti per interpretare i Vangeli, del metodo esteriore elaico, storico-scientifico. E che ne stato dei Vangeli sottoposti al metodo scientifico del XIX secolo?

    Non si avuto altro che una graduale materializzazione dellinterpretazione dei Vangeli. Per prima cosasi poterono constatare le contraddizioni dei quattro vangeli messi a confronto. Dalla percezione di talicontraddizioni ebbe in fondo inizio la caduta verso il basso, fino a giungere allinterpretazione diSchmiedel; cosa rappresenta infatti in definitiva nello studio dei Vangeli tutto quanto ci viene dalloSchmiedel di Basilea? (Non intendo il nostro Schmiedel, bens il teologo, professor Schmiedel). Checos questo, se non ci che definirei lo scardinamento dei Vangeli? Che cosa cerca dunque il buonSchmiedel nei Vangeli? Egli cerca di dimostrare che essi non sono semplicemente prodotti dellafantasia, sorti unicamente per glorificare il Cristo Ges, e perviene ad un limitato numero di punti, ifamosi punti fondamentali di Schmiedel, nei quali esprime anche cose negative sul Cristo. Secondolui, se i Vangeli fossero stati scritti solamente per glorificare Ges, questi elementi negativi non visarebbero stati. Si ha alla fine la sensazione che egli si fondi su tutto ci che di negativo viene attribuitoal Cristo Ges per salvare, di fronte ai Vangeli, almeno un lembo della scienza laica. Anche questo

    lembo ceder; dalla scienza laica non si potr ricavare alcunch che serva a dimostrare lautenticit deiVangeli nel senso in cui vogliono uomini come questo. Per avere latteggiamento giusto nei confrontidei Vangeli si dovr sapere perch essi sono nati; ci significa che si dovr sapere cosa vogliono indefinitiva i Vangeli. Lo si potr riconoscere soltanto fecondandosi veramente con quanto pu proveniredalla Scienza dello Spirito.

    Tuttavia approfondendo i Vangeli ed accogliendone il contenuto e le forze si ottiene un contenutoanimico. Nessuna scienza esteriore potr spiegarci i Vangeli, ma possiamo approfondirli, ricavandonecos un contenuto animico. Questo contenuto animico per una grande allucinazione, per quanto sitratti di unallucinazione raffinata, lallucinazione del mistero del Golgota. La cosa pi alta che si possaricavare dai Vangeli appunto lallucinazione del mistero del Golgota, n pi n meno. Vedete, propriola chiesa cattolica pi recente conosce questo segreto. Per questo essa in fondo non vuole che i Vangeli

    vengano conosciuti dai profani, poich teme che si arriverebbe a comprendere che attraverso di essi sipu giungere solamente allallucinazione del mistero del Golgota, ma non alla conoscenza storica diCristo. Potrei anche definirla immaginazione, poich lallucinazione tanto raffinata da essere una veraimmaginazione. Ma attraverso il contenuto dei Vangeli non possibile ottenere pi cheunimmaginazione.

    Qual la via dallimmaginazione alla realt? Tale via viene appunto schiusa dalla Scienza delloSpirito, soltanto per mezzo di essa e non di quanto ne sta al di fuori. Ci significa che limmaginazionedei Vangeli deve essere elevata a realt dalla scienza dello spirito. di estremo interesse per Arimanepredisporre la propria incarnazione in modo tale che gli uomini non percorrano tramite la scienza dellospirito il cammino dallimmaginazione dei Vangeli alla realt del mistero del Golgota. Proprio comeArimane ha il massimo interesse a conservare il senso per lastrazione, cos ha pure il massimo interesseche lumanit sviluppi sempre pi una religiosit che si basa unicamente sui Vangeli. Se riflettete su

    questo fatto, vi renderete conto che gran parte delle confessioni religiose oggi esistenti non sono altroche una preparazione di Arimane per realizzare i suoi fini nellesistenza terrena. In che modo adesempio si potrebbe meglio servire Arimane, se non decidendo di sfruttare un potere di cui si inpossesso per ordinare a coloro che in tale potere credono ed a cui si assoggettano, di non leggere la

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    letteratura antroposofica? Non si potrebbe rendere ad Arimane servizio migliore che il provvedere a che

    un certo numero di persone non legga la letteratura antroposofica. Vi ho indicato, durante queste

    considerazioni, quali sono le persone che hanno preso questa decisione. Non possibile oggi prospettarecerti fatti senza riserve rispetto alla luce della verit! Oggi si deve invece riconoscere che levoluzionedel mondo si trova in un preciso rapporto con i tempi cosmici, delimitati dallincarnazione luciferica chesi verific, nello spazio e nel tempo, in epoca anteriore al mistero del Golgota. Questo corso viene perostacolato dallincarnazione occidentale di Arimane, proprio affinch le forze si rafforzino di fronteallostacolo. Lincarnazione di Arimane avr luogo in un futuro non tanto lontano e pu essereaddirittura favorita da una culto offuscato dei vangeli o dallastrazione. Molte persone hanno oggi uninteresse interiore a chiudere gli occhi per indolenza di fronte a questa seria realt. Gli antroposofi nondovrebbero avere un interesse del genere; dovrebbero piuttosto sviluppare un certo impulso a fare il pipossibile per diffondere nellumanit la scienza dello spirito. del tutto errato che si continui a crederedi doversi intendere con persone come Traub. Non ha senso reputare di potersi intendere con individuidel genere; essi infatti non lo vogliono. Quel che importa far luce su queste persone e parlarne al restodellumanit. stato fatto davvero tutto perch possano intendersi con noi. Sarebbe sufficiente cheleggessero ed approfondissero senza pregiudizi quanto gi esiste. Bisogna distinguere severamente tra lacaratteristica di tali esseri nocivi allevoluzione dellumanit e le altre persone, di fronte alle quali

    bisogna presentarsi e parlare di quello che di essi deve avvenire. Il tentativo dintesa con loro non hasenso n significato; esse infatti propenderanno immediatamente per lintesa quando non avranno piseguaci che diano loro solidit. Allora vi saranno spontaneamente propensi. Oggi necessario chiarireagli uomini la loro condizione. Oh, se non serpeggiano sovente proprio tra di noi la disposizione a farecompromessi in questo senso, a non dichiararsi necessariamente con coraggio dalla parte della verit!Non affatto necessario che ci abbandoniamo allillusione di poter far in modo di giungere ad unintesacon chi non ne vuole sapere. Potrebbe forse giovarci? necessario per noi parteggiare con coraggio perla verit, per quanto sia possibile. Questo quanto mi pare emergere in particolare dalla conoscenza diquanto collegato allevoluzione dellumanit.