Il Laureato in Terapia Occupazionale

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Che cos'è la Terapia Occupazionale La Terapia Occupazionale promuove la salute e la partecipazione attraverso l'impegno in occupazioni La terapia occupazionale utilizza il termine occupazione per catturare l’ampiezza ed il significato delle "attività" in cui l’uomo è impegnato, che strutturano la vita di tutti i giorni e contribuiscono alla salute e al benessere. L'impegno in occupazioni, come centro dell'intervento di terapia occupazionale, coinvolge sia gli aspetti soggettivi (emozionali e psicologici) che quelli oggettivi (fisicamente osservabili) della performance. I terapisti occupazionali considerano l’impegno da questa prospettiva duale e olistica e affrontano tutti gli aspetti della performance quando intervengono. La terapia occupazionale è in continua evoluzione, guidata dalla scienza occupazionale, una disciplina dedicata allo studio dell’occupazione, che supporta la pratica clinica di terapia occupazionale ampliando la conoscenza dell’occupazione. Le occupazioni sono fondamentali per l’identità ed il senso di competenza dell’utente (persone, organizzazioni e popolazione) e, oltre ad avere un particolare significato e valore, influenzano la decisione di come passare il proprio tempo. I terapisti occupazionali usano spesso i termini occupazione e attività in modo intercambiabile per descrivere la partecipazione nelle attività della vita quotidiana, Una persona può essere considerata indipendente quando svolge o dirige le azioni necessarie per partecipare, a prescindere dal grado e dal tipo di assistenza richiesta o desiderata. In contrasto con le definizioni riduttive di indipendenza, i terapisti occupazionali considerano una persona indipendente se svolge da solo le attività, le svolge in ambienti adattati o modificati, fa uso di vari ausili o strategie alternative o supervisiona lo svolgimento dell’attività da parte di altri (AOTA, 2002a). Le occupazioni sono spesso condivise e quando coinvolgono due o più individui possono essere definite co-occupazioni; Ad esempio prestare cura ad una persona è una co-occupazione che coinvolge la partecipazione attiva da parte del caregiver e di chi riceve le cureLa considerazione delle co-occupazioni favorisce una visione integrata dell’impegno del cliente nelle relazioni con altre persone significative all’interno di numerosi contesti.

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Che cos'è la Terapia OccupazionaleLa Terapia Occupazionale promuove la salute e la partecipazione attraverso l'impegno in occupazioni

La terapia occupazionale utilizza il termine occupazione per catturare l’ampiezza ed il significato delle "attività" in cui l’uomo è impegnato, che strutturano la vita di tutti i giorni e contribuiscono alla salute e al benessere. L'impegno in occupazioni, come centro dell'intervento di terapia occupazionale, coinvolge sia gli aspetti soggettivi (emozionali e psicologici) che quelli oggettivi (fisicamente osservabili) della performance. I terapisti occupazionali considerano l’impegno da questa prospettiva duale e olistica e affrontano tutti gli aspetti della performance quando intervengono.La terapia occupazionale è in continua evoluzione, guidata dalla scienza occupazionale, una disciplina dedicata allo studio dell’occupazione, che supporta la pratica clinica di terapia occupazionale ampliando la conoscenza dell’occupazione.Le occupazioni sono fondamentali per l’identità ed il senso di competenza dell’utente (persone, organizzazioni e popolazione) e, oltre ad avere un particolare significato e valore, influenzano la decisione di come passare il proprio tempo.I terapisti occupazionali usano spesso i termini occupazione e attività in modo intercambiabile per descrivere la partecipazione nelle attività della vita quotidiana, Una persona può essere considerata indipendente quando svolge o dirige le azioni necessarie per partecipare, a prescindere dal grado e dal tipo di assistenza richiesta o desiderata. In contrasto con le definizioni riduttive di indipendenza, i terapisti occupazionali considerano una persona indipendente se svolge da solo le attività, le svolge in ambienti adattati o modificati, fa uso di vari ausili o strategie alternative o supervisiona lo svolgimento dell’attività da parte di altri (AOTA, 2002a). Le occupazioni sono spesso condivise e quando coinvolgono due o più individui possono essere definite co-occupazioni; Ad esempio prestare cura ad una persona è una co-occupazione che coinvolge la partecipazione attiva da parte del caregiver e di chi riceve le cureLa considerazione delle co-occupazioni favorisce una visione integrata dell’impegno del cliente nelle relazioni con altre persone significative all’interno di numerosi contesti.La terapia occupazionale ritiene che la salute sia supportata e mantenuta quando le persone sono in grado di impegnarsi in occupazioni e attività che permettono la partecipazione, necessaria o desiderata, nella vita in casa, a scuola, al lavoro e nella collettività. I terapisti occupazionali sono quindi interessati non solo alle occupazioni ma anche alla complessità dei fattori che favoriscono e rendono possibile l’impegno e la partecipazione delle persone in occupazioni positive per la promozione della salute. Da qui deriva il concetto di giustizia occupazionale (Townsend) che rappresenta il diritto delle persone di avere pari opportunità di partecipare nelle occupazioni in cui esse decidono di impegnarsi. Per garantire la giustizia occupazionale, la terapia occupazionale pone attenzione ai fattori etici, morali e civici che possono favorire od ostacolare l’impegno salutare in occupazioni e la partecipazione alla vita dentro e fuori casa, impegnandosi per migliorare le politiche sociali, gli atti e le leggi che permettano alle persone di impegnarsi nelle occupazioni che danno scopo e significato alla propria vita.L’interesse della terapia occupazionale, in merito all’impegno in occupazioni e alla giustizia occupazionale, è complementare alla visione che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha della salute. L’OMS, infatti, nel suo sforzo di ampliare l’interpretazione degli effetti delle malattie e della disabilità sulla salute, ha riconosciuto che la salute può essere compromessa

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dall’incapacità di svolgere attività e di partecipare alle situazioni di vita a causa delle barriere ambientali come pure dei problemi a carico delle funzioni e strutture del corpo (WHO, 2001). Il terapista occupazionale, come membro di una comunità globale, sostiene il benessere per tutte le persone, gruppi o popolazioni con l’impegno di inclusione e di non discriminazione.

L’Associazione Americana di Terapia Occupazionale (AOTA) ha riassunto dei principi correlati che definiscono e guidano la pratica di terapia occupazionale. La Framework, intesa come struttura teorica di riferimento, è stata sviluppata per esprimere chiaramente quale sia il contributo unico della terapia occupazionale nella promozione della salute e della partecipazione delle persone, delle organizzazioni e della popolazione attraverso l’impegno in occupazioni. La Framework è divisa in due sezioni principali: il DOMINIO, che definisce la visione della professione e le aree nelle quali i suoi membri hanno approfondito la pratica, la conoscenza e l’esperienza e il PROCESSO centrato sul paziente e l’occupazione dinamica usati negli interventi di terapia occupazionale. ll dominio e il processo di terapia occupazionale guidano i terapisti occupazionali nel focalizzasi sulla performance occupazionale vista come risultante dell'intersezione dinamica tra cliente, contesto e ambiente e le occupazioni del cliente. Nonostante il dominio e il processo siano descritti separatamente, in realtà essi sono inestricabilmente collegati in una relazione trans-azionale.

Il profilo professionale del Terapista Occupazionale

Art. 1

1. È individuata la figura professionale del terapista occupazionale, con il seguente profilo: il terapista occupazionale è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, opera nell'ambito della prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti da malattie e disordini fisici, psichici sia con disabilità temporanee che permanenti, utilizzando attività espressive, manuali - rappresentative, ludiche, della vita quotidiana.

2. il terapista occupazionale, in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell'ambito delle proprie competenze ed in collaborazione con altre figure socio-sanitarie:

a) effettua una valutazione funzionale e psicologica del soggetto ed elabora, anche in équipe multi disciplinare la definizione del programma riabilitativo, volto all'individuazione ed al superamento dei bisogni del disabile ed al suo awiamento verso l'autonomia personale nell'ambiente di vita quotidiana e nel tessuto sociale;

b) tratta condizioni fisiche, psichiche e psichiatriche, temporanee o permanenti, rivolgendosi a pazienti di tutte le età; utilizza attività sia individuali che di gruppo, promuovendo il recupero e l'uso ottimale di funzioni finalizzate al reinserimento, all'adattamento e alla integrazione dell'individuo nel proprio ambiente personale, domestico e sociale;

c) individua ed esalta gli aspetti motivazionali e le potenzialità di adattamento - delllindividuo, proprie della specificità terapeutica occupazionale;

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d) partecipa alla scelta e all'ideazione di ortesi congiuntamente o in alternativa a specifici ausili;

e) propone, ove necessario, modifiche dell'ambiente di vita e promuove azioni educative veno il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività;

f) verifica le rispondenze tra la metodologia riabilitativa attuata e gli obiettivi di recupero funzionale e psicosociale.

3. Il terapista occupazionale svolge attività di studio e ricerca, di didattica e di supporto in tutti gli ambiti in cui è richiesta la specifica professionalità.

4. Il occupazionale contribuisce alla formazione del personale di supporto e Concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale.

5. Il terapista occupazionale svolge la sua attività professionale in strutture socio-sanitarie, pubbliche O private, in regime di dipendenza o libero professionale.

Art. 2

1. Il diploma universitario di terapista occupazionale, Conseguito ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, abilità all'esercizio della professione.Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, Sara inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. É fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

CODICE DEONTOLOGICO 2008DEI TERAPISTI OCCUPAZIONALI

Premessa

Tutti i gruppi professionali stabiliscono norme deontologiche, a seconda dell’attività dei loro associati, sulla base dei valori etici che sono fondamento dell’essere della professione nei confronti degli utenti.

L’etica professionale intesa come tutela e rispetto dei diritti dei Cittadini ha raccolto il nome più espressivo di deontologia.

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Il Codice di Deontologia dei Terapisti Occupazionali è un insieme di regole di autodisciplina predeterminate dalla professione, vincolanti per gli iscritti all'albo che a quelle norme devono quindi adeguare la loro condotta professionale.

Il comportamento etico è un processo psicodinamico che coinvolge la formazione personale, i valori, la cultura e le leggi; richiede comprensione e educazione ai principi deontologici, che portano ad una intima convinzione di rispetto dei diritti umani e ad un alto concetto dei propri doveri, così da svolgerli con competenza, impegno e correttezza morale e intellettuale.

Il Codice Deontologico è la guida del Terapista Occupazionale per lo sviluppo dell’identità professionale e per l’assunzione di comportamenti professionali eticamente responsabili. È uno strumento che informa il cittadino sui comportamenti che può attendersi dal Terapista Occupazionale.

Il Terapista Occupazionale è l’operatore sanitario che, in possesso del titolo abilitante all’esercizio della professione, conseguito nelle forme e con le procedure previste dalle norme legislative e regolamentari, opera nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti da malattia e disordini fisici, psichici sia con disabilità temporanee che permanenti, utilizzando attività espressive, manuali-rappresentative, ludiche, della vita quotidiana.Esse non sono mai proposte a caso, ma selezionate e graduate attentamente secondo i bisogni e desideri del paziente. Inoltre vengono tenute in considerazione componenti come l’età, la malattia, e il contesto sociale dell’individuo.

La Terapia Occupazionale si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari, di natura tecnica, relazionale e educativa.

Tramite l’osservazione e l’analisi della performance occupazionale della persona, il terapista occupazionale valuta ed elabora il programma riabilitativo del paziente per favorirne la partecipazione nella vita quotidiana, intervenendo anche sugli ambienti di vita, come il proprio domicilio, la scuola o il posto di lavoro.

I Terapisti Occupazionali impegnati a promuovere l’abilità dell’uomo ad autogestirsi nel suo ambiente di vita e di lavoro, svolgono una funzione peculiare, in diretto rapporto con il paziente e la sua famiglia.

La Terapia Occupazionale consiste nel prendere in carico (in cura) la persona nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell’individuo.

Il recupero, visto dalla terapia occupazionale, non si limita solo alle funzioni compromesse, ma vuole coinvolgere tutti gli aspetti di una persona: il corpo, la mente e la relazione.

Il Terapista Occupazionale, con la partecipazione ai propri organismi di rappresentanza, manifesta l’appartenenza al gruppo professionale, l’accettazione dei valori contenuti nel Codice deontologico e l’impegno a rispettarli.

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Il Codice di Deontologia del Terapista Occupazionale contiene principi e regole che i Terapisti Occupazionali iscritti all’albo devono osservare nell'esercizio della professione.Il comportamento del Terapista Occupazionale, anche al di fuori dell'esercizio della professione, deve essere consono al decoro e alla dignità della stessa.

Il Terapista Occupazionale è tenuto alla conoscenza delle norme del presente Codice, la cui ignoranza non lo esime dalla responsabilità disciplinare.

L'inosservanza degli obblighi e dei divieti fissati dal presente Codice Deontologico e ogni azione od omissione, comunque disdicevoli al decoro o al corretto esercizio della professione, sono punibili con le sanzioni disciplinari previste dalla legge e dallo Statuto dell’A.I.T.O.

Le sanzioni, adottate nella forma e con le procedure previste dalla legge e dallo Statuto dell’A.I.T.O., devono essere adeguate alla gravità degli atti.

A. RAPPORTI CON GLI UTENTI

A.1 ll Terapista Occupazionale nel rapporto con gli utenti deve improntare la propria attività professionale al rispetto dei diritti fondamentali della persona.A.2 Il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e dei principi etici della professione sono condizioni essenziali per l’assunzione della responsabilità dei processi riabilitativi di competenza del Terapista Occupazionale.A.3 Il Terapista Occupazionale riconosce la salute nell’accezione più ampia del termine, come condizione di benessere fisico e psichico dell’individuo, e interesse della collettività, e s’impegna a tutelarla, nell’ambito delle proprie competenze professionali e delle proprie conoscenze tecnico-scientifiche, con attività di prevenzione, cura e riabilitazione, promuovendo, attraverso l’educazione, e/o la rieducazione, stili di vita sani, che consentano di mantenere il massimo livello di autonomia funzionale possibile.B. Responsabilità verso il paziente

B.1 Il Terapista Occupazionale ascolta, informa, coinvolge la persona e valuta, con la stessa, i bisogni, anche al fine di esplicitare il livello d’assistenza garantito e consentire alla persona di condividere le finalità del percorso riabilitativo ed aderire al medesimo mediante un atto di consenso.B.2 Tra gli obiettivi fondamentali dei Terapisti Occupazionali vi sono: fornire utili informazioni agli utenti per rendere più agevole il contatto degli utenti con l’insieme dei servizi sanitari, per snellire le procedure di accesso alle prestazione di cui hanno bisogno e diritto.B.3 Il Terapista Occupazionale, rispettando le indicazioni espresse dal paziente, ne facilita i rapporti con la comunità e le persone per lui significative, che coinvolge nel piano riabilitativo.B.4 Il Terapista Occupazionale, nell’aiutare e sostenere la persona nelle scelte riabilitative, garantisce le informazioni relative al piano di trattamento ed adegua il livello di comunicazione alla capacità di comprensione del paziente. Si adopera, nel rispetto dei vincoli giuridici, affinché la persona disponga di informazioni globali e non solo cliniche.

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B.5 Il Terapista Occupazionale assicura e tutela la riservatezza delle informazioni relative alla persona. Nella raccolta, nella gestione e nel passaggio di dati, si limita a ciò che è pertinente al trattamento riabilitativo.B.6 Il Terapista Occupazionale promuove in ogni contesto terapeutico/riabilitativo le migliori condizioni possibili di sicurezza psicofisica del paziente e dei familiari.B.7 Il Terapista Occupazionale che rilevi maltrattamenti o privazioni a carico della persona, deve mettere in opera tutti i mezzi per proteggerla ed allertare, ove necessario, l’autorità competente.B.8 Il Terapista Occupazionale è impegnato a fornire la miglior qualità della prestazione a tutti i pazienti senza alcuna discriminazione di età, sesso, razza, nazionalità, religione, condizione economica, cultura, livello sociale e tipo di disabilità.C. Competenze e principi della professione

C.1 La Terapia Occupazionale viene eseguita, in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, da terapisti occupazionali in possesso del titolo abilitante all’esercizio della professione. Il Terapista Occupazionale deve garantire impegno e competenza professionale, non assumendo impegni che non sia in grado di soddisfare.C.2 Egli deve effettuare la valutazione necessaria per definire il programma riabilitativo con il massimo scrupolo, dedicandovi il tempo necessario per un approfondito colloquio e per una adeguata valutazione, avvalendosi delle indagini ritenute necessarie.C.3 Nel condividere con il paziente il programma riabilitativo deve fornirgli, in termini comprensibili e documentati, tutte le informazioni per consentirgli di verificare, per quanto possibile, la corretta esecuzione del trattamento.C.4 Il Terapista Occupazionale, al quale vengano richieste prestazioni che contrastino con la sua coscienza o con il suo convincimento clinico/tecnico/professionale, può rifiutare la propria opera, a meno che non gli venga imposto dall’autorità sanitaria di riferimento e/o che questo comportamento non sia di grave e immediato nocumento per la salute della persona.C.5 In nessun caso il Terapista Occupazionale dovrà accedere a richieste del paziente in contrasto con i principi di scienza e coscienza allo scopo di compiacerlo, sottraendolo alle sperimentate ed efficaci attività riabilitative disponibili.C.6 Il Terapista Occupazionale deve, altresì, soddisfare le richieste di informazione del cittadino in tema di prevenzione.C.7 La documentata volontà della persona presa in carico di non essere informata o di delegare ad altro soggetto l'informazione deve essere rispettata.C.8 L'informazione a terzi è ammessa solo con il consenso esplicitamente espresso dal paziente, fatto salvo quando ricorre un grave pericolo di salute o la vita di altri.C.9 Il Terapista Occupazionale non deve intraprendere le attività di competenza senza l'acquisizione del consenso informato del paziente.C.10 Il consenso deve essere acquisito in forma scritta nei casi previsti dalla legge.C.11 Allorché si tratti di minore, interdetto o inabilitato, il consenso agli interventi diagnostici e terapeutici, nonché al trattamento dei dati sensibili, deve essere espresso dal rappresentante legale.C.12 Il Terapista Occupazionale ha l'obbligo di dare informazioni al minore e di tenere conto della sua volontà, compatibilmente con l'età e con la capacità di comprensione, fermo restando il rispetto dei diritti del legale rappresentante.D. Indipendenza e dignità della professione

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D.1 Dovere del Terapista Occupazionale è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza discriminazioni di età, di sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera.D.2 Il Terapista Occupazionale nell'esercizio della professione deve attenersi alle conoscenze scientifiche e ispirarsi ai valori etici fondamentali, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della persona; non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura.D.3 Il Terapista Occupazionale deve denunciare agli organismi dell’AITO ogni iniziativa tendente a imporgli comportamenti non conformi alla deontologia professionale, da qualunque parte essa provenga.D.4 In nessun caso il Terapista Occupazionale deve abusare del suo status professionale.D.5 Il Terapista Occupazionale che riveste cariche pubbliche non può avvalersene a scopo di vantaggio professionale.E. Svolgimento dell'attività professionale

E.1 Gli accordi, i contratti e le convenzioni diretti allo svolgimento di attività professionale in forma singola o associata, utilizzando strutture di società per la prestazione di servizi, devono essere conformi alle regole della deontologia professionale.E.2 Il Terapista Occupazionale non deve partecipare o collaborare con imprese industriali, commerciali o di altra natura che ne condizionino la dignità e l'indipendenza professionale.-non deve subire condizionamenti della sua autonomia e indipendenza professionale;-non può accettare limiti di tempo e di modo della propria attività, nè forme di remunerazione in contrasto con le vigenti norme legislative e regolamentari (contratti e/o convenzioni) e lesive della dignità e della autonomia professionale.E.3 Nell'interesse del cittadino il Terapista Occupazionale deve intrattenere buoni rapporti di collaborazione con le altre professioni sanitarie rispettandone le competenze professionali.F. Obblighi deontologici del Terapista Occupazionale a rapporto di lavoro dipendente o libero professionale

F.1 I Terapisti Occupazionali lavorano in strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, pubbliche o private: ospedali, cliniche, centri di riabilitazione, case di cura o istituzioni per malattie croniche, nelle residenze sanitarie assistenziali, a domicilio, nelle scuole, nelle prigioni e nei luoghi di lavoro, in regime di dipendenza e/o libero professionale.F.2 Il Terapista Occupazionale che presta la propria opera a rapporto d'impiego o di convenzione, nell'ambito di strutture sanitarie pubbliche o private, è soggetto, oltre agli obblighi connessi al rapporto contrattuale, alla potestà del codice deontologico.F.3 L’esercizio professionale del Terapista Occupazionale si fonda su conoscenze validate, ovvero sulle migliori evidenze possibili (E.B.O.T.) così da garantire alla persona le cure e l’assistenza più efficaci.F.4 Il Terapista Occupazionale partecipa alla formazione professionale, promuove ed attiva la ricerca, cura la diffusione dei risultati, al fine di migliorare la Terapia Occupazionale.

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F.5 Il Terapista Occupazionale assume responsabilità in base al livello di competenza raggiunto e ricorre, se necessario, all’intervento e alla consulenza di esperti. Riconosce che l’approccio multidisciplinare è la migliore possibilità per far fronte ai problemi dell’assistito; riconosce altresì l’importanza di prestare consulenza, ponendo le proprie conoscenze, ed abilità, a disposizione della comunità professionale.F.6 Il Terapista Occupazionale riconosce i limiti delle proprie conoscenze e competenze e declina la responsabilità quando ritenga di non poter agire con sicurezza. Ha il diritto e il dovere di richiedere formazione e/o supervisione per pratiche nuove o sulle quali non ha esperienza; si astiene dal ricorrere a sperimentazioni prive di guida che possano costituire rischio per la persona.F.7 Il Terapista Occupazionale partecipa alla formazione professionale, promuove ed attiva sperimentazione e ricerca, cura la diffusione dei risultati nel rispetto delle implicazioni etiche; utilizza tecniche e metodologie di provata efficacia e basate sul ragionamento clinico, ricordando sempre che la peculiarità del proprio intervento si fonda sulla rilevanza della performance occupazionale rispetto al livello di partecipazione e qualità di vita della persona.F.8 Il Terapista Occupazionale deve assolvere all’obbligo della formazione continua, nell’ambito di quanto disposto in materia dalle norme legislative e regolamentari, nonché di quanto disposto dall’Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali al fine di adeguare le sue conoscenze e competenze al progresso culturale e clinico scientifico.F.9 Dalla mancata partecipazione alla formazione continua discendono responsabilità deontologiche e legali nei confronti dell’associazione e dei pazienti.F.10 L’agire professionale deve essere espressione d’integrità personale, lealtà affidabilità e apertura mentale, non deve essere condizionato da pressioni o interessi personali.F.11 Il Terapista Occupazionale può svolgere forme di volontariato con modalità conformi alla normativa vigente e al Codice Deontologico.F.12 E' vietato al Terapista Occupazionale di collaborare a qualsiasi titolo o di favorire chi eserciti abusivamente la professione.F.13 Il Terapista Occupazionale, a conoscenza di casi di esercizio abusivo o di favoreggiamento o collaborazione, è obbligato a farne denuncia agli organismi dell’AITO e alle autorità competenti.F.14 Il Terapista Occupazionale, che venga a conoscenza di prestazioni di Terapia Occupazionale effettuate da persone prive del titolo abilitante alla professione, è obbligato a farne denuncia agli organismi dell'AITO.G. Segreto professionale

G.1 Il Terapista Occupazionale deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è confidato e che può conoscere in ragione della sua professione, deve, altresì, conservare il massimo riserbo sulle prestazioni professionali effettuate o programmate, nel rispetto dei principi che garantiscano la tutela della riservatezza.G.2 Il Terapista Occupazionale rispetta il segreto professionale non solo per obbligo giuridico, ma per intima convinzione e come risposa concreta alla fiducia che la persona presa in carico ripone in lui; solamente con il consenso esplicito del paziente possono essere utilizzati dettagli personali.G.3 La rivelazione assume particolare gravità quando ne derivi profitto, proprio o altrui, o nocumento della persona o di altri.

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G.4 Il Terapista Occupazionale deve tutelare la riservatezza dei dati personali e della documentazione in suo possesso riguardante le persone, anche se affidata a codici o sistemi informatici.G.5 Sono vietate l'adozione e la diffusione di terapie non provate scientificamente o non supportate da adeguata sperimentazione e documentazione Clinico-Scientifica.H. Rapporti professionali tra colleghi e con altre professioni

H.1 I Terapisti Occupazionali collaborano tra loro e con operatori di altre professioni, di cui riconoscono e rispettano lo specifico ruolo all’interno dei processi assistenziali/ riabilitativi, in particolare all’interno del lavoro di équipe, in quest’ambito il contributo del Terapista Occupazionale è basato sugli effetti della performance occupazionale per la salute e il benessere della persona.H.2 Il Terapista Occupazionale tutela la dignità della propria professione, attraverso comportamenti ispirati al rispetto e alla solidarietà. Si adopera affinché la diversità di opinione non ostacoli il progetto di cura e di riabilitazione della persona.H.3 Il Terapista Occupazionale ha il dovere di autovalutarsi e di sottoporre il proprio operato a verifica all'interno della professione, nel rapporto con gli utenti e le loro associazioni, ed in tutti i processi di accreditamento, anche ai fini dello sviluppo professionale.H.4 Il Terapista Occupazionale tutela la dignità della propria professione anche attraverso il rispetto delle norme che regolano la pubblicità sanitaria.H.5 Il Terapista Occupazionale è tenuto a segnalare agli organismi dell’AITO ogni abuso, o comportamento contrario alla deontologia, attuato dai colleghi.I. Rapporti con le istituzioni

I.1 Il Terapista Occupazionale s’impegna, per quanto possibile, nella promozione in modo etico della sua professione verso il pubblico, le altre organizzazioni professionali, le istituzioni politiche e governative a livello territoriale regionale, nazionale ed internazionale.I.2 Il Terapista Occupazionale, ai diversi livelli di responsabilità, di fronte a carenze o disservizi, provvede a darne comunicazione e per quanto possibile, a ricreare la situazione più favorevole.I.3 Il Terapista Occupazionale riferisce a persona competente, e all’autorità professionale, qualsiasi circostanza che possa pregiudicare l’esito del processo riabilitativo o la sua qualità, con particolare riguardo agli effetti sulla persona.I.4 Il Terapista Occupazionale ha il diritto/dovere di segnalare agli organismi dell'AITO tutte le situazioni in cui si registrano circostanze o persistono condizioni che limitano l’esercizio professionale.L. Pubblicità in materia sanitaria e informazione al pubblico

L.1 Il Terapista Occupazionale è responsabile dell'uso che si fa del suo nome, delle sue qualifiche professionali e delle sue dichiarazioni.L.2 Egli deve evitare che attraverso organi di stampa, strumenti televisivi e/o informatici, collaborazione a inchieste e interventi televisivi, si concretizzi una condizione di promozione e di sfruttamento pubblicitario del proprio nome o quello di altri colleghi.

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L.3 L'informazione sanitaria resa dal Terapista Occupazionale non può assumere le caratteristiche della pubblicità commerciale.L.4 Per consentire ai cittadini una scelta libera e consapevole tra strutture, servizi e professionisti è indispensabile che l'informazione, con qualsiasi mezzo diffusa, non sia arbitraria e discrezionale, ma utile, veritiera, certificata con dati oggettivi e controllabili.L.5 Il Terapista Occupazionale che partecipi a iniziative di educazione alla salute, su temi corrispondenti alle sue conoscenze e competenze, deve garantire, indipendentemente dal mezzo impiegato, informazioni scientificamente rigorose, obiettive, prudenti (che non producano timori infondati, spinte consumistiche o illusorie attese nella pubblica opinione) ed evitare, anche indirettamente, qualsiasi forma pubblicitaria personale o della struttura nella quale opera.

Norme Finali

Il rapporto tra i Terapisti Occupazionali deve ispirarsi ai principi del reciproco rispetto e della considerazione della rispettiva attività professionale.

Le norme deontologiche contenute nel presente Codice sono vincolanti in tutti gli ambiti e condizioni in cui opera il Terapista Occupazionale. La loro inosservanza è punibile con le sanzioni e le procedure previste dalla Legge e dallo Statuto dell’A.I.T.O.(Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali)

Le associazioni professionali scientifiche AITO e SITO si rendono garanti, nei confronti della persona e della collettività, della professionalità dei singoli professionisti e della competenza acquisita e mantenuta dai Terapisti Occupazionali.

Il Terapista Occupazionale è, e resta, responsabile dei propri atti.

Questo codice tiene conto delle linee elaborate dalla WFOT e dal COTEC.

Il presente Codice Deontologico è stato approvato definitivamente dal Consiglio Direttivo Nazionale, con delega dell’assemblea nazionale dei soci tenutasi l’8 marzo 2008, dopo una capillare consultazione della categoria, ed aver richiesto i pareri alle associazioni degli utenti, nella seduta del 19 luglio 2008.La terminologia

LA TERMINOLOGIA DI TERAPIA OCCUPAZIONALE

Il processo di traduzione consensuale della terminologia di terapia occupazionale, egregiamente coordinato da Patrizia Ianes, che ha visto coinvolti Alexandra Palombi, Alessia Tafani e Silvio Tocco, ha prodotto ottimi risultati. Attualmente abbiamo a disposizione la traduzione definitiva che deve però, ancora trovare la legittimazione dell’ENOTHE, che si configura come inizio e fine del processo di traduzione della terminologia.L’uso della terminologia specifica di terapia occupazionale è fondamentale per conferire identità e dignità alla terapia occupazionale, se vogliamo che essa si inserisca davvero come scienza

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riabilitativa sia a livello clinico che accademico nel mondo sanitario italiano. Per questo, tutti i colleghi che già non li conoscessero, sono invitati a familiarizzare con i termini riportati di seguito, ed usarli nella redazione di tutta la documentazione clinica. A fronte di un iniziale sforzo, di certo in pochi anni raccoglieremo i meritati frutti.

Terminologia

Abilità: caratteristica personale che permette la performance occupazionale

Attività: una serie strutturata di azioni o compiti che contribuiscono alle occupazioni

Assessment: un processo di raccolta con cui si ottengono ed interpretano le informazioni che riguardano sia le funzioni che l'ambiente delle persone, utilizzando l'osservazione, gli strumenti di valutazione e le misurazioni, al fine di pianificare l'intervento e monitorare i cambiamenti.

Valutazione: un processo di raccolta con cui si ottengono ed interpretano le informazioni che riguardano sia le funzioni che l'ambiente delle persone, utilizzando l'osservazione, gli strumenti di valutazione e le misurazioni, al fine di pianificare l'intervento e monitorare i cambiamenti.

Autonomia: la libertà di fare delle scelte basate sulla considerazione di circostanze interne ed esterne, e di agire in base a tali scelte

Contesto: la relazione tra l'ambiente, i fattori personali e gli eventi che influenzano il significato di un compito, di un'attività o di un'occupazione per chi la svolge.

Dipendenza: la condizione di aver bisogno di aiuto per svolgere le attività quotidiane in modo soddisfacente

Coinvolgimento: un senso di coinvolgimento, scelta, significato positivo, impegno durante lo svolgimento di un'attività o occupazione.

Ambiente: fattori fisici esterni, socioculturali e temporali che influenzano e strutturano la performance occupazionale

Valutazione: il processo con cui si ottengono, interpretano e valutano le informazioni con lo scopo di dare priorità ai problemi e ai bisogni, per pianificare e modificare l'intervento e per verificare la sua efficacia.

Funzione:1. Le sottostanti componenti fisiche e psicologiche che sostengono la performance occupazionale2. La capacità di usare le componenti della performance occupazionale per portare a termine un compito, un'attività o un'occupazione

Abitudine: uno schema di performance nella vita quotidiana, acquisito attraverso frequenti ripetizioni, che richiede minima attenzione e permette una funzione efficiente

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Indipendenza: la condizione di essere in grado di svolgere le attività della vita quotidiana ad un livello soddisfacente

Interdipendenza: la condizione di una mutua dipendenza ed influenza tra membri di un gruppo sociale

Motivazione: una guida che orienta le azioni di una persona verso il raggiungimento dei bisogni

Occupazione: un gruppo di attività che ha un significato personale e socioculturale, è definita all'interno di una cultura e favorisce la partecipazione nella società. Le occupazioni possono essere classificate come cura personale, produttività e /o tempo libero

Aree della performance occupazionale: categorie di compiti, attività e occupazioni che fanno tipicamente parte della vita quotidiana. Di solito vengono definite come cura personale, produttività e tempo libero.

Componenti della performance occupazionale: abilità e capacità che permettono ed influenzano la partecipazione nei compiti, nelle attività e nelle occupazioni. Queste possono essere raggruppate in categorie, per esempio fisiche, cognitive, psico-sociali e affettive.

Ambiente della performance occupazionale: fattori esterni che richiedono e strutturano la performance occupazionale. Questi fattori sono fisici, socioculturali e temporali.

Esecuzione di occupazione/attività/compito: scegliere, organizzare e svolgere occupazioni/attività/compiti interagendo con l'ambiente circostante

Partecipazione: coinvolgimento nelle varie situazioni della vita quotidiana attraverso lo svolgimento di attività in un contesto socioculturale

Ruolo: norme sociali e culturali e aspettative della performance occupazionale che sono associate all’identità sociale e personale dell’individuo

Routine: sequenza prevedibile e prestabilita di attività o compiti

Capacità: un’abilità sviluppata attraverso la pratica, che permette una performance occupazionale efficace

Compito: una serie di fasi strutturate (azioni e/o pensieri) previste per raggiungere un obiettivo specifico. Questo obiettivo può essere1. l’esecuzione di un'attività2. Parte di un lavoro che l'individuo deve svolgere

Volizione: la capacità di scegliere di fare o di continuare a fare qualcosa con la consapevolezza che lo svolgimento dell’occupazione/attività/compito è volontaria

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I termini che seguono, sono stati usati solo recentemente nella letteratura di terapia occupazionale, per questo non ci sono ancora sufficienti citazioni per costruire una definizione di consenso. Dato che il termine indica un nuovo concetto in terapia occupazionale una definizione sarà selezionata dalla letteratura prodotta in futuro.

Alienazione occupazionaleSegregazione occupazionaleEquilibrio occupazionaleDeprivazione occupazionaleSquilibrio occupazionaleGiustizia occupazionalePratica centrata sul pazienteAbilitazioneScienza occupazionale

Competenze generali del terapista occupazionale

Competenze strumentali:• Capacità di analisi e sintesi• Programmazione e gestione del proprio tempo• Conoscenze generali di base nel campo di lavoro• Integrare conoscenze di base della professione nell`attivita`professionale• Conoscenza di una seconda lingua• Conoscenze di base in informatica• Capacità di svolgere una ricerca• Capacità di gestire informazioni (abilità di cercare, trovare, e analizzare informazioni da diverse fonti)• Risoluzione di problemi• Elaborazione e gestione di progetti

Competenze interpersonale:• Comunicazione orale e scritta nella lingua madre• Lavoro di equipe• Abilità interpersonale• “Leadership” (capacità di motivare e guidare un gruppo di lavoro)• Abilità di lavorare in equipe interdisciplinare• Abilità di comunicare con persone non esperte nel campo• Apprezzamento delle diversità e specificità culturali• Abilità di lavorare in un contesto internazionale• Impegno etico

Competenze sistematiche:• Capacità di applicare le conoscenze nell’attività professionale

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• Capacità di apprendere• Abilità critiche e autocritiche• Capacità ad adattarsi a situazioni nuove• Capacità di concepire idee nuove• Prendere decisioni• Conoscenza di culture e tradizioni di altri paesi• Abilità di lavoro autonomo• Spirito d’iniziativa e imprenditoriale• Attenzione alla qualità• Desiderio di avere successo.

Competenze specifiche del terapista occupazionale

Conoscenze di Terapia Occupazionale

Il Terapista Occupazionale è in grado di:1. spiegare i concetti su cui si fonda la terapia occupazionale, in particolare la natura occupazionale degli esseri umani e la loro performance occupazionale2. spiegare la relazione esistente tra la performance occupazionale,la salute e il benessere.3. sintetizzare e applicare le conoscenze pertinenti provenienti dalle scienze biologiche, mediche, umane, psicologiche, sociali, tecnologiche ed occupazionali insieme alle teorie dell’ occupazione e della partecipazione.4. analizzare nel contesto della società che cambia le complessità nell’applicazione delle teorie formali e della evidenza scientifica in relazione all’occupazione.5. coinvolgere ed influenzare gli altri in discussioni logiche e razionali riguardo all’ occupazione umana e alla terapia occupazionale.

Il Processo di terapia occupazionale e il ragionamento professionale

Il Terapista Occupazionale è in grado di:6. lavorare insieme ad altri individui e gruppi in tal modo di essere coinvolti nella promozione della salute, la prevenzione, la riabilitazione e il trattamento.7. selezionare, modificare, ed applicare teorie appropriate, modelli di pratica professionale e metodi per soddisfare le esigenze occupazionali e di salute della populazione.8. usare il ragionamento professionale ed etico in maniera efficace durante il processo di terapia occupazionale9. ulizzare la potenzialita` terapeutica dell’ occupazione attraverso l’uso dell’attività, dell’analisi e della sintesi dell’occupazione 10. adattare ed applicare il processo di terapia occupazionale in stretta collaborazione con gli individui.

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11. Facilitare l’accessibilità e l’adattabilità di tutti gli ambienti e promuovere la giustizia occupazionale12. collaborare con la communita` per promuovere la salute e il benessere dei cittadini attraverso la loro partecipazione nelle occupazioni.13. cercare attivamente, valutare criticamente e applicare una larga varietà di informazioni ed evidenze per assicurare che l’attivita` professionale sia aggiornata e appropriata al cliente14. valutare l’attivita` professionale del terapista occupazionale, per assicurare che l’attenzione rimanga centrata sull’ occupazione e sulla performance occupazionale.

Relazioni professionali e collaborazione (partnership)

Il Terapista Occupazionale è in grado di:15. lavorare secondo i principi della attivita` professionale centrata sul cliente.16. costruire una relazione terapeutica come fondamento del processo di terapia occupazionale.17. stabilire relazioni collaborative, consultare e consigliare i clienti, i famigliari, i membri dell’ equipe, e gli altri responsabili per facilitare l’occupazione e la partecipazione nelle occupazioni.18. collaborare con i clienti per promuovere il diritto di soddisfare le loro esigenze occupazionali.19. apprezzare e rispettare le differenze individuali, credenze culturali, tradizioni e la loro influenza sull’ occupazione e sulla partecipazione.

Autonomia Professionale e Responsabilità

Il terapista occupazionale è in grado di:20. preparare, gestire e aggiornare documentazioni del processo di terapia occupazionale21. rispettare i protocolli e le procedure locali, regionali, nazionali, europee; gli standard professionali e le regole del datore di lavoro.22. aggiornarsi continuamente durante la carriera professionale per promuovere la terapia occupazionale.23. esercitare la professione in modo etico rispettando i clienti e la deontologia professionale24. dimostrare capacita` di gestione e conoscenza di sé e dei propri limiti in qualità di terapista occupazionale.

Ricerca e sviluppo nella scienza dell’occupazione /terapia occupazionale

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Il terapista occupazionale è in grado di:25. identificare le necessita`di ricerca su argomenti legati all’occupazione, alla terapia occupazionale e o scienza occupazionale e formulare ipotesi di ricerca significative.26. dimostrare capacità di ricerca autonoma, di esame critico e di integrazione della letteratura scientifica e di altre informazione importanti.27. comprendere, selezionare e giustificare progetti di ricerca e metodi appropriati all’occupazione umana considerando aspetti etici.28. interpretare, analizzare, sintetizzare e criticare i risultati delle ricerche fatte.29. sviluppare la conoscenza dell’occupazione e della pratica professionale30. divulgare i risultati delle ricerche alle figure interessate.

Gestione e promozione della terapia Occupazionale

Il terapista occupazionale è in grado di:31. Stabilire e priorizzare/priotizzare i servizi di terapia occupazionale.32. comprendere e applicare principi di gestione manageriali ai servizi di terapia occupazionale, includendo la relazione costo-beneficio, la amministrazione delle risorse e dei materiali e stabilendo protocolli di terapia occupazionali.33. partecipare in un processo continuo di valutazione e miglioramento della qualità dei servizi di terapia occupazionale, coinvolgendo i clienti in maniera adeguata e comunicando gli esiti agli responsabili.34. assumere un atteggiamento propositivo nello sviluppo, nel miglioramento e nella promozione della terapia occupazionale.35. tenere conto degli sviluppi nella sanità, nella societa` e nelle legislazioni internazionali, nazionali e locali che influenzano i servizi di terapia occupazionale.

Il laureato in Terapia occupazionale (abilitante alla professione sanitaria di Terapista occupazionale) per raggiungere tali obiettivi deve acquisire oltre alle competenzegenerali comuni ai professionisti dell'area sanitaria, quelle specifiche di terapia occupazionale.

Competenze generali del terapista occupazionale.- competenze strumentali: capacità di analisi e sintesi; programmazione e gestione del proprio tempo; conoscenze generali di base nel campo di lavoro; integrare conoscenzedi base della professione nell'attività professionale; conoscenza di una seconda lingua; conoscenze di base in informatica; capacità di svolgere una ricerca; capacità di gestireinformazioni (abilità di cercare, trovare e analizzare informazioni da diverse fonti); risoluzione di problemi; elaborazione e gestione di progetti;- competenze interpersonali: comunicazione orale e scritta nella lingua madre; lavoro di equipe; abilità interpersonale; "leadership" (capacità di motivare e guidare un gruppo

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di lavoro); abilità di lavorare in equipe interdisciplinare; abilità di comunicare con persone non esperte nel campo; apprezzamento delle diversità e specificità culturali;abilità di lavorare in un contesto internazionale; impegno etico;- competenze sistematiche: capacità di applicare le conoscenze nell'attività professionale; capacità di apprendere; abilità critiche e autocritiche; capacità ad adattarsi asituazioni nuove; capacità di concepire idee nuove; prendere decisioni; conoscenza di culture e tradizioni di altri paesi; abilità di lavoro autonomo; spirito d'iniziativa eimprenditoriale; attenzione alla qualità; desiderio di avere successo.Competenze specifiche del terapista occupazionale. Conoscenze di Terapia occupazionale. Capacità di:- spiegare i concetti su cui si fonda la terapia occupazionale, in particolare la natura occupazionale degli esseri umani e la loro performance occupazionale;- spiegare la relazione esistente tra la performance occupazionale, la salute e il benessere;- sintetizzare e applicare le conoscenze pertinenti provenienti dalle scienze biologiche, mediche, umane, psicologiche, sociali, tecnologiche ed occupazionali insieme alleteorie dell'occupazione e della partecipazione;- analizzare nel contesto della società che cambia le complessità nell'applicazione delle teorie formali e dell'evidenza scientifica in relazione all'occupazione;- coinvolgere ed influenzare gli altri in discussioni logiche e razionali riguardo all'occupazione umana e alla terapia occupazionale.Processo di terapia occupazionale e ragionamento professionale. Capacità di:- lavorare insieme ad altri individui e gruppi in modo tale da essere coinvolti nella promozione della salute, la prevenzione, la riabilitazione e il trattamento;- selezionare, modificare, ed applicare teorie appropriate, modelli di pratica professionale e metodi per soddisfare le esigenze occupazionali e di salute della popolazione;- usare il ragionamento professionale ed etico in maniera efficace durante il processo di terapia occupazionale;- utilizzare la potenzialità terapeutica dell'occupazione attraverso l'uso dell'attività, dell'analisi e della sintesi dell'occupazione;- adattare ed applicare il processo di terapia occupazionale in stretta collaborazione con gli individui;- facilitare l'accessibilità e l'adattabilità di tutti gli ambienti e promuovere la giustizia occupazionale;- collaborare con la comunità per promuovere la salute e il benessere dei cittadini attraverso la loro partecipazione nelle occupazioni;- cercare attivamente, valutare criticamente e applicare coscienziosamente una grande varietà di informazioni ed evidenze;- assicurare che l'attività professionale sia aggiornata e appropriata al cliente;- valutare l'attività professionale del terapista occupazionale, per assicurare che l'attenzione rimanga centrata sull'occupazione e sulla performance occupazionale.Relazioni professionali e collaborazione (partnership). Capacità di:- lavorare secondo i principi dell'attività professionale centrata sul cliente;- costruire una relazione terapeutica come fondamento del processo di terapia occupazionale;- stabilire relazioni collaborative, consultare e consigliare i clienti, i familiari, i membri dell'equipe e gli altri responsabili per facilitare l'occupazione e la partecipazione nelleoccupazioni;- collaborare con i clienti per promuovere il diritto di soddisfare le loro esigenze occupazionali;

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- apprezzare e rispettare le differenze individuali, convinzioni e tradizioni culturali e la loro influenza sull'occupazione e sulla partecipazione degli individui.Autonomia professionale e responsabilità. Capacità di:- preparare, gestire e aggiornare documentazioni del processo di terapia occupazionale;- rispettare i protocolli e le procedure locali, regionali, nazionali, europee;- rispettare gli standard professionali e le regole del datore di lavoro;- aggiornarsi continuamente durante la carriera professionale per promuovere la terapia occupazionale;- esercitare la professione in modo etico rispettando i clienti e la deontologia professionale;- gestione e conoscenza di sé e dei propri limiti in qualità di terapista occupazionale.Ricerca e sviluppo nella scienza dell'occupazione /terapia occupazionale. Capacità di:- identificare le necessità di ricerca su argomenti legati all'occupazione, alla terapia occupazionale e/o scienza occupazionale e formulare ipotesi di ricerca significative;ricerca autonoma, di esame critico e di integrazione della letteratura scientifica e di altre informazioni importanti;- comprendere, selezionare e giustificare progetti di ricerca e metodi appropriati all'occupazione umana considerando aspetti etici;- interpretare, analizzare, sintetizzare e criticare i risultati delle ricerche fatte;- sviluppare la conoscenza dell'occupazione e della pratica professionale;- divulgare i risultati delle ricerche alle figure interessate.Gestione e promozione della terapia occupazionale: Capacità di:- istituire e priorizzare i servizi di terapia occupazionale;- comprendere e applicare principi di gestione manageriali ai servizi di terapia occupazionale, includendo la relazione costo-beneficio, l'amministrazione delle risorse e deimateriali e stabilendo protocolli di terapia occupazionale;- partecipare in un processo continuo di valutazione e miglioramento della qualità dei servizi di terapia occupazionale, coinvolgendo i clienti in maniera adeguata ecomunicando gli esiti ai responsabili;- assumere un atteggiamento propositivo nello sviluppo, nel miglioramento e nella promozione della terapia occupazionale;- tenere conto degli sviluppi nella sanità, nella società e nelle legislazioni internazionali, nazionali e locali che influenzano i servizi di terapia occupazionale.

Aspetti del dominio di terapia occupazionaleTutti gli aspetti del dominio interagiscono per supportare l’impegno, la partecipazione e la salute in maniera eterarchica.

Il dominio definisce la visione della professione e le aree nelle quali i suoi membri hanno approfondito la pratica, la conoscenza e l’esperienza. Esse sono schematizzate nella figura sotto e sono le aree di performance, le abilità di performance, gli schemi di performance, i contesti e gli ambienti, le esigenze dell’attività e i fattori de cliente.

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Aree di performance. Il terapista occupazionale considera i molteplici tipi di occupazioni in cui l’utente potrebbe impegnarsi. La vasta gamma di attività o occupazioni sono divise in categorie dette  “aree di occupazione” – attività del vivere quotidiano, attività strumentali del vivere quotidiano, sonno e riposo, lavoro, gioco, tempo libero e partecipazione sociale. I differenti modi in cui le persone classificano le proprie occupazioni, riflettono la complessità e la multidimensionalità di ogni occupazione. La categoria di appartenenza di un’occupazione, dal punto di vista della perdona, varia in base alle sue necessità e ai suoi interessi. Il livello e la natura dell’impegno è importante tanto quanto l’impegno di per sé; ad esempio un eccessivo lavoro senza riguardo agli altri aspetti della vita come dormire, o relazionarsi con gli altri, pone la persona a rischio di problemi di saluteFattori dell’utente. Sono abilità, caratteristiche e convinzioni specifiche che risiedono nella persona e possono influenzare la performance nelle aree di occupazione. Avendo una visione olistica della persona, i terapisti occupazionali tengono in considerazione i fattori dell’utente che comprendono i valori, le convinzioni e la spiritualità, oltre alle funzioni e alle strutture del corpo. Questi fattori di base sono poi influenzati dalla presenza di malattie, disabilità o deprivazioni; i fattori, dunque, influenzano e sono influenzati dalle abilità di performance, gli schemi di performance, le esigenze dell’attività e i fattori contestuali ed ambientali. Nonostante la loro importanza, le strutture e le funzioni del corpo, di per sé non determinano necessariamente il successo o la difficoltà che una persona ha nello svolgimento delle

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occupazioni della vita quotidiana. I fattori che influenzano la performance, come i facilitatori dell’ambiente fisico e sociale, possono permettere di manifestare delle abilità in una data area anche con deficit assenza o delle funzioni. È proprio nel processo di osservazione di un utente che svolge un’occupazione, che il terapista occupazionale è in grado di determinare la trans-azione tra i fattori e la performance.

Esigenze dell’attività. Si riferiscono ad elementi specifici di un’attività che influenzano il tipo e la quantità di sforzo richiesto per svolgere l’attività stessa. I Terapisti Occupazionali analizzano le attività con lo scopo di capire quali sono le esigenze della persona e quelle dell’attività, e la relazione che entrambe hanno con lo svolgimento dell’occupazione. Le esigenze dell’attività includono l’uso nell’attività di oggetti specifici con le loro proprietà, lo spazio fisico necessario per l’attività, le esigenze sociali, la sequenza e il tempo, le azioni richieste o le abilità necessarie, le funzioni e le strutture del corpo necessarie durante lo svolgimento dell’attività.Le esigenze dell’attività sono specifiche per ogni attività. Il cambiamento di un elemento di un’attività può cambiare la quantità di richieste in un altro elemento della stessa attività. Ad esempio, un aumento del numero di passi di una sequenza o di fasi in un’attività aumenta la richiesta di abilità e di attenzione.

Abilità di performance. In accordo con quanto sostiene Fisher, le abilità di performance sono osservabili, concrete, azioni finalizzate al raggiungimento di un obbiettivo che la persona usa per svolgere le occupazioni della vita quotidiana. Inoltre, Fisher definisce queste abilità come unità piccole e misurabili in una catena di azioni che sono osservate quando una persona svolge un compito significativo. Queste abilità sono apprese e sviluppate nel tempo, e sono collocate in contesti e ambienti specifici. Fisher classifica le abilità di performance come segue: abilità motorie, abilità di processo e abilità di comunicazione ed interazione. Rogers e Holm (2008) sostengono che quando utilizziamo le abilità durante lo svolgimento di un compito, svariate strutture e funzioni del corpo si fondono in combinazioni uniche che influenzano la performance nella vita reale. Le abilità di performance, all’interno della Framework, sono definite come le abilità che le persone dimostrano nelle azioni che svolgono e includono le abilità motorie e prassiche, senso-percettive, di regolazione emotiva, cognitive e comunicative e sociali.

Numerose funzioni e strutture del corpo sono alla base della performance e la rendono possibile. Se le funzioni del corpo come quelle mentali (affettive, cognitive, percettive), sensoriali, neuromuscolari, e correlate al movimento (WHO, 2001) riflettono le capacità che risiedono nel corpo, le abilità di performance sono, invece, delle abilità dimostrate del cliente. Per esempio le abilità prassiche possono essere osservate attraverso le azioni dell’utente come imitazione, mettere in sequenza e costruire; le abilità cognitive possono essere osservate quando l’utente dimostra organizzazione, gestione del tempo e sicurezza; l’abilità di regolare le emozioni può essere osservata attraverso l’appropriatezza dei comportamenti mostrati dal cliente per esprimere emozioni. Numerose funzioni del corpo sono alla base di ogni abilità di performance.Molteplici fattori, come il contesto nel quale l’occupazione è svolta, le specifiche esigenze dell’attività che devono essere rispettate, le strutture e le funzioni della persona, ne influenzano la capacità di acquisire o di mostrare abilità di performance. Le abilità di performance sono strettamente collegate e utilizzate in combinazioni l’una con l’altra per consentire alla persona di svolgere un’occupazione. Il cambiamento in una sola abilità di performance può influenzare le altre. Nella pratica e in alcuni studi, le abilità di performance sono spesso definite in varie combinazioni come abilità percettivo-motorie e socio-emozionali.I Terapisti Occupazionali osservano e analizzano le abilità di performance con lo scopo di capire le trans-azioni tra le performance occupazionali e il supporto o l’ostacolo fornito dai fattori sottostanti che supportano od ostacolano l’impegno in occupazioni e la performance occupazionale.

Schemi di performance. Si riferiscono alle abitudini, alle routine, ai ruoli e ai rituali, utilizzati per svolgere le occupazioni o le attività. Le abitudini si riferiscono a comportamenti automatici e specifici che possono essere utili, predominanti, o impoveriti, mentre le routine sono sequenze stabilite di occupazioni o attività

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che forniscono una struttura alla vita quotidiana. Le routine possono sia favorire che danneggiare la salute. I ruoli sono insiemi di comportamenti richiesti dalla società, delineati dalla cultura e possono essere ulteriormente concettualizzati e definiti dal cliente. I ruoli possono sia fornire una guida nel selezionare le occupazioni che portare ad una stereotipizzazione e restrizione degli schemi delle attività svolti. Jackson invita alla cautela nel descrivere le persone attraverso i loro ruoli, poiché questo può essere riduttivo e può favorire la frammentazione dell’occupazione piuttosto che la sua globalità. Nel considerare i ruoli, i terapisti occupazionali si interessano al modo in cui le persone costruiscono le loro occupazioni per realizzare i propri ruoli percepiti e identificare e rinforzare i loro valori e le loro convinzioni. I rituali sono azioni simboliche con un significato spirituale, culturale o sociale, che contribuiscono all’identità della persona e rafforzano i suoi valori e le sue convinzioni. Le abitudini, le routine, i ruoli e i rituali possono ostacolare o facilitare la performance occupazionale.Le persone, le organizzazioni e le popolazioni mettono in atto schemi di performance nella vita quotidiana. Si sviluppano nel tempo e sono influenzati da tutti gli altri aspetti del dominio. Quando i terapisti valutano gli schemi di performance dell’utente, sono ben capaci di capire la frequenza e la maniera in cui le abilità di performance e le occupazioni sono integrate all’interno della sua vita. Nonostante la persona possa avere l’abilità o la capacità per attuare una performance competente, se queste abilità non sono inserite in schemi efficaci per l’impegno in occupazioni, la salute e la partecipazione possono esserne influenzate negativamente.

Contesto ed ambiente. L’impegno di una persona nelle occupazioni ha luogo all’interno di un ambiente fisico e sociale situato all’interno di un contesto. In letteratura i termini  ambiente e contesto sono spesso utilizzati in modo intercambiabile. Nella Framework, entrambi i termini sono utilizzati per sottolineare l’importanza di considerare l’enorme varietà di condizioni combinate, interne ed esterne al cliente, che influenzano la performance.Il termine ambiente si riferisce all’ambiente fisico e sociale esterno che circonda la persona e nel quale si svolgono le sue occupazioni quotidiane. L’ambiente fisico si riferisce all’ambiente naturale e costruito, non umano e gli oggetti che vi si trovano. L’ambiente sociale è costituito dalla presenza, relazioni e aspettative delle persone, gruppi e organizzazioni con i quali la persona ha contatto.Il termine contesto si riferisce ad una serie di condizioni combinate che esistono all’interno e nell’ambiente circostante al cliente. Questi contesti combinati spesso sono meno tangibili rispetto agli ambienti fisici e sociali ma tuttavia esercitano una forte influenza sulla performance. I contesti, così come descritti nella Framework sono culturali, personali, temporali e virtuali. Il contesto culturale include le usanze, le convinzioni, gli schemi di attività, i comportamenti standard e le aspettative accettate dalla società di cui il cliente è membro. Il contesto personale si riferisce ad elementi demografici dell’individuo come l’età, il genere, lo stato socio-economico ed il livello di istruzione, che non fanno parte del livello di salute (WHO, 2001). Il contesto temporale include le fasi della vita, periodi del giorno o dell’anno, durata e ritmo dell’attività o della storia. Il contesto virtuale è costituito da interazioni simulate in tempo reale o in differita in assenza di contatto fisico. Alcuni contesti sono esterni al cliente (ad esempio il contesto virtuale) alcuni sono interni al cliente (ad esempio il contesto personale) ed altri ancora possono avere sia elementi esterni che convinzioni e valori interiorizzati (ad esempio il contesto culturale).L’impegno della persona nelle occupazioni evolve all’interno del proprio ambiente sociale e fisico e riflette la propria interdipendenza da questi ambienti. I contesti culturali spesso influenzano la modalità in cui le occupazioni sono scelte, priorizzate ed organizzate. I contesti e gli ambienti influenzano l’accessibilità della persona alle occupazioni, così come la soddisfazione della performance. Un paziente che abbia difficoltà nello svolgere occupazioni in modo efficace in un ambiente, in un contesto, può riuscirvi quando l’ambiente o il contesto è modificato. Il contesto all’interno del quale si svolge l’occupazione è unico per ogni persona. I contesti degli ambienti sono correlati sia fra loro che con tutti gli altri aspetti del dominio.

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Il processo della terapia occupazionaleIl processo illustrato nella grafica trova sempre applicazione a prescindere che faccia riferimento all'intervento nell'ambito di terapia, consulenza, promozione della salute/prevenzione primaria o trattamento in fase acuta/riabilitazione (vedi capitolo 3).

3.2.1 Diagnostica della terapia occupazionale: analisi e chiarimento del caso

Prima di ogni intervento, il terapista occupazionale svolge gli accertamenti relativi alla situazione di partenza, in particolare considerazione degli aspetti aventi rilievo per il caso specifico. In merito va tenuto conto di stati emotivi, abitudini, interessi, obiettivi ed esperienze personali, tecniche culturali, capacità sociali, ecc. del soggetto interessato, considerato anche come "cliente" del servizio prestato.

I seguenti fattori di analisi variano per quanto riguarda l'ordine in cui sono considerati, e risultano talvolta sovrapposti e diversamente ponderati, in funzione del tipo di intervento.

a) Accertamenti relativi al problema

Il processo inizia al primo contatto con il soggetto. Il terapista occupazionale spiega al cliente i principi e le procedure basilari della terapia occupazionale. Si decide, di comune accordo, in quale lingua comunicare.

Si passa quindi a far luce sulle eventuali incertezze e ad integrare i dati ancora mancati, considerando in merito anche i termini di finanziamento. Il terapista occupazionale viene quindi informato sui problemi e sulle aspettative rivolte al suo intervento o dal cliente interessato o da una persona di riferimento che funge da interlocutore.

b) Valutazione iniziale

In base agli accertamenti svolti in merito al problema, il terapista occupazionale elabora una prima valutazione. Gli accertamenti sono svolti con riferimento ai criteri della classificazione internazionale proposta dall'OMS (ICF). La valutazione iniziale è finalizzata a rilevare limitazioni e risorse in termini di capacità d'azione in considerazione delle capacità di agire e di partecipare che interessano il cliente o un intero gruppo di clienti. Contemporaneamente vanno individuate strutture e funzioni fisiche compromesse nonché i vari fattori ambientali (aspetti sociali, culturali, istituzionali e materiali).

Il terapista occupazionale valuta la capacità di azione del cliente, tenendo conto delle condizioni ambientali e delle procedure aventi rilievo per il caso specifico.

c) Ipotesi di lavoroe

Il terapista occupazionale definisce l'ipotesi operativa. Stabilisce l'ordine e il rilievo sia delle risorse del soggetto sia dei problemi che lo assillano, coinvolgendolo in tale processo e definendo quindi un primo approccio alla pianificazione dell'intervento.

d) Il ricorso a strumenti di misura

Page 23: Il Laureato in Terapia Occupazionale

Secondo l'incarico e la problematica da trattare, si prevede l'utilizzo di strumenti di misura e di test validati, previo consenso del cliente. Essi servono ai fini di un'analisi differenziata e della documentazione della situazione iniziale, permettendo in tal modo di rilevare le risorse dell'interessato e le limitazioni cui è soggetto in relazione alla sua capacità di agire.

Tale rilievo potrà essere ripetuto in futuro per verificare l'effetto dell'intervento.

e) Verifica dell'indicazione

Il terapista occupazionale passa a verificare se la problematica e l'incarico giustificano il suo intervento. Informa quindi il cliente in merito al tipo di intervento (terapia/misure o consulenza) più indicato nella sua situazione, spiegandogli in particolare di quali esiti favorevoli potrà beneficiare.

Nei casi in cui il terapista occupazionale ritenga non indicato un intervento in tal senso, non accetterà l'incarico e comunicherà le ragioni del suo rifiuto sia al cliente sia al medico curante.

3.2.2 Pianificazione

f) Obiettivi

La pianificazione dell'intervento inizia con la definizione delle finalità. Gli obiettivi sono definiti in base ai risultati della diagnostica e quindi formulati di comune accordo con il cliente. Tali obiettivi vanno adeguati alle esigenze maggiormente sentite dal cliente e che siano per lui autentica fonte di motivazione. Le finalità sono adeguate sia ai fattori oggettivi (risultati delle misure) sia a quelli soggettivi (esigenze ed obiettivi del cliente).

Nei casi in cui sono coinvolti rappresentanti di altri gruppi professionali (intervento interdisciplinare) va tenuto conto delle informazioni da questi fornite. Gli obiettivi e l'iter procedurale saranno in tal caso definiti di comune accordo.

La definizione degli obiettivi da raggiungere dipende anche dalla durata prevista dell'intervento. Essi vanno orientati all'azione e configurati in modo concreto e misurabile. Il livello di raggiungimento degli obiettivi è controllato a regolari intervalli di tempo, per la durata intera dell'intervento.

g) Metodi e scelta dei mezzi

IIl terapista occupazionale stabilisce il modo di procedere di comune accordo con il cliente. Può avvalersi di molteplici metodi e strumenti che sceglierà tenendo conto delle richieste e delle capacità del cliente.

3.2.3 L'intervento (consulenza, terapia)

h) Conformità dell'intervento agli obiettivi

Page 24: Il Laureato in Terapia Occupazionale

L'intervento rispetta la centralità del cliente ed è orientato agli obiettivi definiti. All'inizio di ciascuna fase d'intervento programmata, il terapista occupazionale provvede ad accertare lo stato d'animo dell'interessato. Verifica che le condizioni operative siano adeguate agli obiettivi accordati. Gli scopi da raggiungere nell'ambito di ogni intervento vanno costantemente osservati da parte del terapista e resi comprensibili, nei limiti del possibile, anche nei confronti dell'interessato.

Qualora l'intervento costituisca una terapia, il terapista occupazionale può operare secondo diverse dimensioni ICF, adeguando il supporto prestato al cliente, alle possibilità e agli obiettivi. Ricorrono, quindi, con frequenza non indifferente, forme miste d'intervento:il terapista occupazionale lavora con il cliente secondo la dimensione della partecipazione a quelle attività che hanno il maggiore rilievo per l'interessato.il terapista occupazionale opera a livello di dimensione delle attività.il terapista occupazionale lavora al fine di migliorare le strutture e le funzioni fisiche.il terapista occupazionale, nel proprio lavoro con l'individuo interessato, tiene conto dei fattori ambientali e di quelli caratterizzanti la persona (adattamento dell'ambiente a cui abituare il cliente).i) Riflessione ed adeguamento

Il terapista occupazionale osserva le norme legislative e si attiene all'etica professionale proposta dall'associazione della categoria.

A conclusione di ciascuna fase di intervento si procede, insieme al cliente, alla verifica degli effetti ottenuti con i mezzi ed i metodi scelti. Il terapista occupazionale opera una riflessione in più sul proprio modo di procedere. I risultati di tale verifica saranno considerati nella pianificazione dei passi successivi da intraprendere.

3.2.4 Valutazione

k) Valutazione

Per tutta la durata dell'intervento si provvede ad una valutazione costante di ogni cambiamento che possa interessare il cliente (eventualmente anche le persone di riferimento) oppure i fattori ambientali (valutazione del processo).

Le valutazioni dettagliate sono invece effettuate sia al raggiungimento dell'obiettivo, sia quando intercorrono fenomeni di cambiamento o di stasi del processo, ed in ogni caso a conclusione dell'intervento. A tal fine si ricorre agli stessi strumenti di misura usati all'inizio, per ottenere dei dati che permettano un confronto fra la situazione iniziale e quella raggiunta (valutazione dei risultati).

Il terapista occupazionale considera i risultati dell'intervento ponendoli in relazione con i mezzi ed i metodi impiegati per poi discuterli con il cliente ed eventualmente con i rappresentanti degli altri gruppi professionali coinvolti.

l) Documentazione

Ogni singolo passo dell'intero processo viene sistematicamente documentato.

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I risultati del rilievo sono registrati per iscritto e discussi con il cliente, nei limiti del possibile. Il terapista occupazionale descrive la situazione iniziale, considerando in particolare i problemi, le capacità e le risorse del cliente, tenendo però conto anche delle condizioni ambientali.Gli obiettivi dell'intervento sono definiti anche a livello di documentazione. Qualora alcune problematiche che affliggono il cliente non siano considerate a livello di obiettivi e pianificazione del trattamento, anche tali particolari aspetti vanno resi nella documentazione.In particolare vanno indicati i metodi usati per raggiungere gli obiettivi fissati e spiegati i risultati ottenuti.L'iter procedurale va reso in modo comprensibile garantendo nel contempo aspetti apparentemente contrastanti, quali la necessità di disporre dei dati pertinenti soggetti tuttavia al principio di riservatezza.3.2.5 Conclusione

Nei casi in cui dalla valutazione non risulti alcuna ulteriore esigenza d'intervento, si procede alla conclusione del trattamento.