Il Grillo Parlante - IIS BACHELET · La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il...

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Mensile di Cultura e Informazione I.I.S. “V. Bachelet” Abbiategrasso (MI) Numero 1 Anno 2012 In q ue s to nu me r o In q ue sto num e ro ta nti a rt i coli d i ta nti a rti coli d i A TT U ALI TA’ A T TU ALIT A ,, , E mo lto a ltro ,, , E mo lto a ltr o a ncora !! a ncora !! A fo n d o pa g ina A fo n d o p agin a Su d o k u e Cru cive rb a, Su d o ku e Cru c i v erb a , ma so prat tutt o t ante ma s o p r a t t u t t o t an te n u o v e fra si d i Pro f . e n u o ve f r a si d i Pro f. e St u d enti! Stud e n ti! Il Grillo Parlante Il Grillo Parlante R ecensio n e: Recensio ne : “ L a Ps ich i atr a “ L a Ps ich i atra “ e e “ Th e Ro cky H o rr o r “ Th e Ro cky H o rr or Picture Sh o w P ictur e Sh o w Dal “Wanderer above the Sea of Fog” C. D. Friedrich [MODIFICATO] La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione. - Giorgio Gaber -

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IIll GGrriilllloo PPaarrllaanntteeIndice ArticoliCorso di laurea in Lettere Università Cattolica del Sacro CuoreUniversità Cattolica del Sacro Cuore Campus Milano Recensione: La PsichiatraRecensione: U/A/C/S, Io ricordo con rabbia, 2011Recensione: The Rocky Horror Picture ShowL’altro 11 SettembreUn volgo disperso, repente si desta, intende l'orecchio e sollevala testaIl Silenzio del Male: riflessioni sulle tragedie del confine orientale d’Italia

DIVERSI DA CHI?QUANDO GLI “ALTRI “ ERAVAMO NOIConsumismo, Mon AmourTutto può succedere, siamo qui, siamo soli ... ?Tutta una questione di dimensioniGiornata aperta ... CHE GIORNATA!!!Nascondi cio’ che sono e aiutami a trovare la maschera piùadatta alle mie intenzioni.“BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE”La Libertà è come un fioreRabbia e LegnaIl Paese dei BalocchiVoci di Corridoio

Pag. 2 Pag. 3 Pag. 4Pag. 5 Pag. 6Pag. 8

Pag. 9Pag. 11Pag. 13 Pag. 14 Pag. 15 Pag. 16Pag. 17

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LA REDAZIONE:Davide Locati Eleonora Cavalli Evaluna Perez Guillen: caporedattriceFabrizio “ Brosius “ Belloni Federico RhoGiacomo Forges “ in attesa d’ispirazione “Giacomo ZulianiGiovanni Sarracino “ Ω “: caporedattore

Jacopo CreaMattia Di SchienaMartina ”Hecate” DentelloMarzia MilanNoemi Re DionigiRiccardo GiampiccoloSara Gaiera

Ringraziamo i docenti:Prof. G. MereghettiProf. A. Maffeis

DDiisseeggnnii ee VViiggnneettttee a cura di MMaarrttiinnaa DDeenntteelllloo GGrraaffiiccaa ee IImmppaaggiinnaazziioonnee a cura di RRiiccccaarrddoo GGiiaammppiiccccoolloo

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IIll GGrriilllloo PPaarrllaannttee

La Bussola

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CORSO DI LAUREA IN LETTERE PRESSOL'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO

CUORE [a cura di]

MMaarrzziiaa MMiillaann

Il Corso di laurea in Lettere è finalizzato a formare uno studente estremamente professionalecon un alto profilo culturale in ambito argomentativo, linguistico, in grado di destreggiarsi incampo editoriale e dell'istruzione. In esso sonointeramente centrali materie e tematiche di tipoumanistico, ma al contempo il corso si coniugaperfettamente con le “necessità” del mondo moderno, ci si sta indirizzando sempre di più, infatti, verso aree del sapere relative allacomunicazione di massa e alle nuove tecnologie.La laurea triennale in Lettere da allo studente, nel complesso, largo spazio allapersonalizzazione del proprio percorso di studioffrendo l'opportunità di costruire la propria carriera universitaria rimanendo fedeli a quelli chesono i propri interessi.II ppiiaannii ddii ssttuuddiioo:: lleetttteerree ccllaassssiicchhee ee lleetttteerree mmooddeerrnnee..Le lettere classiche sono un Corso di studi totalmente incentrato su quello che è il mondo antico nei suoi più stravaganti e vari aspettilinguistici e letterari, storici e archeologici. Sitratta di arrivare ad avere una buona capacità dipadroneggiare la lingua greca e quella latina,sapersi orientare nella letteratura e nella storiadel tempo e conoscere le discipline annesseallo studio del mondo antico.Il percorso di studi si articola in 3 anni:I anno: lingua, letteratura, storia greca e latina;II anno: letteratura italiana, archeologia classica, filologia, lingua straniera più materie a

scelta di carattere umanistico;III anno: storia della lingua, letteratura italiana,più insegnamenti a scelta sempre di carattereumanistico. Le lettere moderne si suddividonosecondo quattro filoni differenti: filologicoletterario, storicoculturale, criticoeditoriale e artisticoteatrale. Questi filoni sono detti inCattolica profili e ciascun “profilo” rimane sostanzialmente molto legato alle discipline umanistiche e nello stesso tempo vuoleapprofondire temi più specifici e moderni rispetto al corso in Lettere classiche.Nel particolare il profilo Filologicoletterario sioccupa dell'insegnamento della letteratura italiana considerando anche lo studio approfonditodella parola in sé. Costituisce un percorsoadatto alla formazione di futuri docenti e sopratutto include già quasi tutti i requisiti necessarial Tirocinio formativo che è generalmente previsto alla fine della laurea magistrale.Il profilo Storicoculturale, affine al primo, permette l'avvicinamento dello studente a discipline e materie prettamente tipiche del corso diStoria, è indicato, come percorso di studi, pertutti coloro che oltre alla possibilità dell'insegnamento sono interessati alla ricerca in campoumanistico e nelle iniziative di carattere culturale.Invece il “profilo” Artisticoteatrale, presentaporte allo studente la possibilità di apprenderetutto ciò che c'è da sapere riguardo all'espressione estetica del teatro e delle arti figurative,del cinema e del linguaggio dei media.

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IIll GGrriilllloo PPaarrllaanntteeLLaa BBuussssoollaa

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Gli sbocchi lavorativi spaziano dall'organizzazione di eventi culturali alla rappresentazionescenica piuttosto che a qualcosa di più teorico.Infine, ma non meno importante e sicuramenteinteressante per i giovani desiderosi di esprimere la loro opinione e dare spazio alla creatività, c'è il “profilo” Criticoeditoriale che offrecompetenze specifiche nei campi di critica e

commento letterario, editoria del libro e editoriamultimediale. Gli sbocchi sono sicuramentemolteplici e adatti a coloro che sono interessatial giornalismo, alla scrittura o all'editoria. Sicuramente questo è uno il corso che offre un maggior numero di possibilità a livello lavorativorispetto ai precedenti che sono molto più statici.

UNIVERSITA' CATTOLICA DELSACRO CUORE

- CAMPUS DI MILANO -[a cura di]

MMaarrzziiaa MMiillaann

L'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milanofondata nel 1921 come ente di istruzione privatodi ispirazione cattolica, è ancor oggi una dellepiù popolari e prestigiose università della Lombardia.Vanta di ben 9 Facoltà Economia, giurisprudenza, lettere e filosofia, psicologia, sociologia,scienze bancarie, scienze della formazione,scienze politiche, scienze linguistiche e letterature straniere per un numero complessivo di 50corsi di laurea. Al suo interno, ogni giorno, moltissimi studenti provenienti da ogni parte delmondo e dal modesto circondario attraversano ichiostri bramanteschi del campus. A loro disposizione ci sono servizi di ogni tipo, come adesempio una mensa interna, una libreria interna, il supporto ai disabili, il wireless, la biblioteca e lo sportello cultura. L'organizzazione èfondamentalmente incentrata sullo studente, ilquale si trova a studiare un ambiente accogliente e di livello.

......PPEERR OORRIIEENNTTAARRSSII VVEERRSSOO LLAA ““CCAATTTTOOLLIICCAA””......

Come tutte le università milanesi, anche la Cattolica ci “aiuta a scegliere” che cosa vogliamo

fare dopo la scuola superiore, per tanto ci offrela possibilità di partecipare alle diverse e frequenti attività organizzate ai fini dell'orientamento.Il primo punto di contatto tra il mondo delle superiori e quello universitario è, nel caso specifico, l'openday che viene organizzato,solitamente, nei mesi di febbraio e luglio con loscopo di fare conoscere alle future matricoleuna nuova realtà ed a predisporle ad una nuovamentalità.Purtroppo però non tutti riescono a partecipareagli openday, pertanto è possibile organizzareanche incontri specifici direttamente all'internodelle scuole, per presentare in breve l'intera offerta formativa, gli sbocchi professionali e sopratutto le modalità di accesso che oggigiornocambiano di continuo.Durante il corso dell'anno scolastico, comunque, c'è sempre la disponibilità da parte dell'università di organizzare visite guidate, lezioni“aperte” in aula, colloqui e consulenze individuali o con le famiglie. L'importante è rimanereaggiornati riguardo a questi eventi. Come fare?Controllare periodicamente il sitohttp://www.unicattolica.it/

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IIll GGrriilllloo PPaarrllaannttee

Il Grillo Lettore

-La psichiatra -Non credere a nessuno

Non fidarti nemmeno di te stessoNon cercare la verità’

Sarà’ la verità’ a trovare te[a cura di]

AAlliiccee BBeelllloonnii

Stanza numero 7. E' questa la stanza della clinica psichiatrica in cui Ellen deve incotrare lasua nuova paziente. Solitamente entrando nellestanze dell'ospedale si percepisce l'odore dellapaura, ma questa volta è diverso. La paziente èrannicchiata in un angolo al buio, sporca epiena di lividi. Questa paziente è diversa. E' unapaziente senza nome, di cui non si sa praticamente nulla. Ellen rimane sconcertata quandola donna, con voce da bambina, le dice che èinseguita dall'Uomo Nero.Quando il giorno seguente la donna scompare,Ellen sembra precipitare in un incubo dal qualesarà difficile uscire. Nessuno ha visto la sua paziente entrare o uscire dalla clinica tutte e le documentazioni su di lei sono sparite.Cosa sinasconde dietro il caso della paziente senzanome?E chi è l'uomo nero?La psichiatra è il romanzo d'esordio dello scrittore Wulf Dorn, il quale dopo aver dedicato l'intera vita alla psichiatria ha deciso di scriverequesto libro. Un libro che scava nella psicheumana, capace di farti sussultare durante la let

tura e capace di tenerti con il fiato sospeso finoalla fine. Non è i solito trhiller o giallo, in cui bisogna capire chi è il colpevole, ma un capolavoro di tecnica della suspance, capace diintrecciare particolari apparentemente insignificanti per poi riverarli nella loro grandezza.Una ragnatela psicologica che porta il lettore adinoltrarsi nella storia con la mente e il corpo, ingrado di suscitare con le sole parole sensazionipiù reali di quelle suscitate dalle immagini di unfilm. Non leggerlo significa perdersi la possibilitàdi scoprire una parte di se stessi.

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Titolo: “ La Psichiatra “Autore: “ W. Dorn “

Se anche tu vuoi dire la tua e vuoi pubblicare un articolo puoi scrivere a:[email protected]

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disco è viva musica, è la più pura delle sensazioni, è un ritmo serrato e incalzante, è la dolcecadenza della poesia e il graffiante tono della

voce e degli strumenti.Questo disco non èarte, è qualcosa di piùricco, complesso e fertile, è il grido di ribellione che sgorga dalleviscere ed erompe conla voce, è il viso innocente segnato dallosforzo di esistere e ribellarsi. E’ l’amore, è labellezza infinita di ognifiglio che viene allaluce, è tutta l’impazienza di libertà di questo mondo, è l’infartodella rabbia e il rancoreacerbo del liquore, è ilprorompente antitei

smo che nega gli dei e solleva i macigni, è il tremore prima di addormentarsi, è l’etica chelibera la bellezza, è il naturale diritto di ogniuomo ad odiare.E’ un’esperienza. Di quellevere, quelle che si fanno sentire e che riecheggiano per sempre nella mente e nello spirito.

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Io ricordo con rabbia. Quattro parole, quattroparole pesanti come macigni. Quattro paroleper dire tutto. Quattro parole per essere tutto.Pronome, verbo, preposizione, sostantivo: quattroforme grammaticali legatefino alla morte in un potente impeto di costruttivaaffermazione. Quattrosemplici parole che megliodi mille altre riassumono ilduplice scopo di questodisco: riportare al cuore,farlo con indignazione,sfrontatezza, violenza verbale e fisica e, soprattutto,dare un senso alla rivolta,naturale ambizione dell’uomo cosciente, a partireproprio dal prorompentefluire dell’inarrestabilepassione – dal pugno chesi chiude, dalle nocche sbiancate, dalle unghieche penetrano la carne, dal violento tremore,dal petto che si gonfia ansimando, dalle tempieche scoppiano, dalla tensione epica che cristallizza ogni muscolo e pensiero.Una missione dura e difficile, che non concedesconti a nessuno, una missione che travolgel’ascoltatore, sconvolgendolo. Perché questo

Arte & Musica

Recensione: U/A/C/S, Io ricordo con rabbia, 2011

A proposito di MUSICA Il 6 Marzo 2012 passa dal Mediolanum Forum di Assago il tanto atteso Tour dei Litfiba ! Music starts at 9Pm, i prezzi dei biglietti partono da 30 Euro, affrettatevi! @ Circolo Arci Magnolia CALIBRO 35 + TWISTand SHOUT! , Venerdì 9 Marzo 2012.“Venerdì sera a Milano sembra di essere tornati indietro di 50 anni”. E’ vero, ma mai frase è suonata cosìbene.Torna al Magnolia ‘Twist and Shout! A 50’s and 60’sNight’, la serata più esplosiva del panorama milanese, la serata che ha dato un calcio al conformismomeneghino ed ha riportato in auge un genere chedopo cinquant’anni fa ballare ancora la gente. Fifties,Sixties, rock 'n' roll, rhythm and blues, American, English and Italian Graffiti, boogie woogie, twist, shout,loud, colonne sonore del ventennio più fervente ditutti i tempi che ormai da un anno fanno agitare bacinied anche dei giovani milanesi, gente che ha voglia di

ballare ritmi autentici sino all’esaurimento.

GGiioovvaannnnii SSaarrrraacciinnoo

[a cura di]

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E’ un viaggio che tutti dovrebbero compiere,per sentire in sé il risveglio ribelle del proprioanimo, troppo spesso lasciato in silenzio nell’indifferenza dei piccoli egoismi quotidiani. Perquesto motivo, è anche e soprattutto un autentico dono per il futuro, una creazione che incitaa creare, è qualcosa che – senza mezze misure

– risveglia le coscienze, per ritornare pienamente a vivere. E a ruggire.

Il film che vogliamo proporvi questo mese èThe Rocky Horror Picture Show del 1975, diretto da Jim Sharman e tratto dall’omonimospettacolo teatrale di R. O’Brien, sceneggiatore,autore ed attore. Questo film è stato considerato fuori dagli schemi per l’esplicita trattazionedi tematiche sessuali utilizzateper dimostrare quanto sianoeffimeri i ruoli imposti dalla“normalità”.La trama vede due fidanzatinimolto pudichi, Janet e Brad,che avendo bucato su unastrada in un bosco cercano riparo in un castello cupo ed inquietante, dove verrannoaccolti da un maggiordomonon meno strano. Dopo essersi ritrovati nel bel mezzo diun alquanto strano balletto, conosceranno il padrone di casa, FrankNFurter, abbigliato solo ditacchi a spillo, calze a rete, baby doll e collana

AArrttee && MMuussiiccaa

DON’T DREAM IT, BE IT

[a cura di]

EEvvaalluunnaa PPeerreezz GGuuiilllleenn

di perle. Comprendono quindi di essere capitatialla convention dei Transvestiti della Transilvania durante la quale viene data vita a Rocky, ilperfetto giocattolo sessuale.I due poveri fidanzati sono sconvolti dai personaggi che abitano il castello ma saranno co

stretti a rimanere per la notte,e quest’ultima segnerà la loroiniziazione al sesso.Il messaggio che viene lanciato incita a liberarsi delleproprie frustrazioni e a lasciarsi trasportare dai propridesideri. Per quanto si possarimanere scioccati da questabreve descrizione, il film èstato inserito tra i migliori cultmovie di sempre; nella classifica stilata nel 2003 dalla rivi

sta Entertainment Weekly viene piazzato alprimo posto, precedendo di gran lunga Scarface e Freaks.

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AArrttee && MMuussiiccaa

A proposito di TEATRO

Ritorna in scena a Milano il Musical dei record: “Notredame de Paris” festeggia il decimoanniversario al teatro degli Arcimboldi di Milano, uno dei più grandi e prestigiosi palcoscenici d'Europa.E allora cosa aspettate? Non perdete l'occasione di rivivere una nuova grande emozione.Notre Dame de Paris sarà in scena a Milanodal 24 al 29 di Aprile 2012, i biglietti sono già invendita su TicketOne. Avevate mai pensato di poter ridere in Anticipo ? Tutte le Domeniche a Zelig Cabaret“PROVE APERTE PRIMA DELLE REGISTRAZIONI TELEVISIVE DI ZELIG”Una vera occasione per assistere in anteprimaalle gag e agli sketch che i senatori della comicità insieme alle nuove leve dell’ultima edizionedi Zelig Off, proporranno durante le registrazioni delle puntate televisive di Zelig sul palcodel Teatro degli Arcimboldi di Milano. Conducono la serata, come da programma, ClaudioBisio e Paola Cortellesi. Prezzi: Tavolo 15€ eTribuna 12€. Indirizzo: Zelig Cabaret, VialeMonza 140, Milano.

A proposito di ARTE “ Tiziano e la Nascita del Paesaggio Moderno “Cinquanta opere alla scoperta della nascita del paesaggio moderno nella pittura del Cinquecento, un selezionatissimo gruppo di straordinari dipinti dei grandimaestri.La mostra si terrà al Palazzo Reale di Milano fino al 20Maggio e l'ingresso ha un costo di 9 Euro. “ Dialogo Nel Buio ”Un viaggio di oltre un’ora nella totale oscurità, che trasforma una semplice passeggiata in un’esperienzastraordinaria. Chi l’ha compiuto racconta di aver vissuto qualcosa di unico, che ha cambiato il propriomodo di pensare. Di cosa si tratta? “Dialogo nel Buio”è una mostra/percorso allestita da dicembre 2005presso l’Istituto dei Ciechi di Milano.Si differenzia da un'esposizione tradizionale per l’assenza totale di luce e per il fatto che i visitatori peresplorare gli ambienti devono affidarsi esclusivamenteai sensi del tatto, dell'udito, dell'olfatto, del gusto.Dialogo nel Buio non è una simulazione della cecità,ma l’invito a sperimentare come la percezione della realtà e la comunicazione possano essere molto più profonde e intense in assenza della luce.Il costo è di 15 Euro a persona, ma presentando laTessera dello Studente avremo una riduzione delprezzo a 12 Euro.

QQuuaallccoossaa iinn ppiiùù nnoonn gguuaassttaa mmaaii ......Venerdì 9 marzo 2012 alle ore 21.00 presso il Cinema Teatro “AlCorso” di Abbiategrasso, l'Associazione Lule presenterà “Animelle: uneuro al chilo”.Lo spettacolo è incentrato sulla tratta delle donne, sul fatto che noi oggiconsideriamo tutto mercificabile, sottovalutando l'importanza o il valoredelle cose. Viene presentata una verità cruda e inaccettabile di questomondo. Ogni personaggio preso in considerazione si racconterà e con igesti, più che con le parole, si farà conoscere...Per informazioni e costi visitare il sitohttp://www.luleonlus.it/2012/02/animelle1uneuroalchilo/

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Al di là della Siepe

L’altro 11 settembre[a cura di]

GGiioovvaannnnii SSaarrrraacciinnoo

Epoca di declassamenti, la nostra. Declassamenti non solo economici e finanziari maanche, etici e morali. Il declassamento piùgrave, davvero insopportabile dal punto di vistadell’onestà intellettuale, è tuttavia quello storicoa cui da decenni, imperturbabili, assistiamo. Ultima forma in ordine cronologico di tale volontaria negazione del puro fatto storico èl’imposizione, da parte del Ministero dell’Istruzione della Repubblica cilena, di una sostanziale modifica ai testi scolastici di storia,modifica non semplicemente formale : il governo che resse il Paese dal 1973 al 1989 nonsarebbe stato infatti una brutale, fascista, ed assassina dittatura bensì, semplicemente un “necessario” regime militare per arginare la crisieconomica cui il Paese sudamericano andavaincontro.Tale definizione rappresenta non solo un’arrogante sfida alla storia, ma diventa un imperdonabile oltraggio alle oltre 130.000 personearrestate, torturate, violentante, alle ttrreemmiillaa vittime del democidio e alle diverse decine di migliaia di desaparecidos. Un oltraggio alla loromemoria, alla coscienza democratica, e, sututti, al Presidente Salvador Allende. Perché ciòche successe in quel lontano 11 settembre1973 non è altro che la tessitura di uno dei tantifili della ragnatela che per decenni ha ricopertoil Sud America, impedendone una crescita eduno sviluppo liberi e indipendenti: come unacappa di sangue e piombo che affonda le radici

negli anni ’60 – con, ad esempio, l’assassinio diErnesto Guevara – e si protrae sino alla fineagli anni ’80 – con l’intromissione violenta nellapolitica interna del Nicaragua sandinista.Ma chi interpretò il ruolo dell’abile – e al contempo malvagio – tessitore, in quei decenni dioscuri movimenti politici? E, soprattutto, perchélo fece? La domanda appare retorica, e ai piùmaliziosi (o ai meglio informati) la risposta risulta facile: Il governo degli Stati Uniti d’America. La Casa Bianca. Gli ancora oggi indiscussi“eroi” della guerra per la pace. Sia per motivi“ideologici” che per puro utilitarismo. Washington, in piena Guerra Fredda, non poteva infattisopportare l’idea dell’esistenza di un’alternativaai suoi modelli di sviluppo, ed intollerabili eranoper lei le politiche economiche del governo cileno legittimo (ad esempio: la nazionalizzazionedelle miniere di rame), che andavano a lederegli interessi delle grandi multinazionali a stellee strisce.Le emblematiche parole dell’allora segretario diStato statunitense Henry Kissinger (premioNobel per la Pace!) non lasciano poi dubbi suquali fossero le finalità e i metodi degli U. S. A.,e l’entità del loro coinvolgimento nelle operazioni: «Non vedo perché dovremmo restare conle mani in mano a guardare mentre un Paesediventa comunista a causa dell'irresponsabilitàdel suo popolo.

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Un volgo disperso, repente si desta, intende l'orecchio e solleva la testa

[a cura di]

FFaabbrriizziioo BBeelllloonnii

LLaa qquueessttiioonnee èè ttrrooppppoo iimmppoorrttaannttee ppeerrcchhéé gglliieelleettttoorrii cciilleennii ppoossssaannoo eesssseerree llaasscciiaattii aa ddeecciiddeerreeddaa ssoollii..» (1972)E allora trovano una spiegazione prima gli ingenti finanziamenti elettorali ai partiti d’opposizione cileni, quindi i tentativi di corruzione dellealte gerarchie militari e, infine, l’utilizzo dellaSchool of Americas di Panama per formare, addestrare, ed indottrinare migliaia di soldati e ufficiali. Ed è da quella scuola del terrore e dellatortura che uscì il generale Augusto Pinochet,colui che guidò il golpe dell’11 settembre 1973e che, con brutale pugno di ferro, instaurò in seguito una delle più sanguinose dittature chel’America Latina abbia mai conosciuto.In quella mattina del settembre 1973 si consumava quindi una tragedia che avrebbe lasciatoil segno nella vita di milioni di persone: entravain azione il piano – a lungo preparato dalla CIA– per porre fine ad un governo democraticamente eletto, il cui unico “peccato” era essereispirato da principi diversi da quelli dominanti.La cronaca di quei momenti, cristallizzata nei

messaggi radiofonici di Allende, è un documento di raro impatto, non solo documentale,ma soprattutto emotivo. A tutti è consigliato leggerlo: http://www.ossimoro.it/AllendeRadio%20110973.htm#italianoEd è per tutti questi motivi che quello che appare come un semplice cambiamento verbalesimboleggia in realtà l’orrendo crimine contronatura di ignorare la dura verità del proprio passato per abbandonarsi alla melliflua illusioneche questo sia sempre stato e sempre sarà ilmigliore dei mondi possibile; e purtroppo tale visione è destinata a vincere. Non solo perchéverrà “insegnata” ai bambini sin dalla più teneraetà, ma anche perché vicende storiche comequeste tendono a cadere nel dimenticatoio. Mail nostro ddoovveerree resta inderogabile: ricordare.Ricordare con rabbia. Affinché il sacrificio di Allende – e migliaia di altri – non sia vano e diventi una lezione morale che castigherà lafellonia, la codardia e il tradimento. E non importa se un proiettile spegnerà la voce del cambiamento: noi continueremo a sentirla.

AAll ddii llàà ddeellllaa SSiieeppee

In seguito ai provvedimenti legislativi adottatidal nostro nuovo governo tecnico, tutta Italia èrimasta alquanto scontenta ed amareggiata,specialmente le classi sociali più deboli che nonpossono far altro che subire questi cambiamenti,a loro spese, come pedine sacrificabili in manoa questi grandi ed eruditi signori della politica finanziaria.

Nella seconda metà di Gennaio abbiamo tuttiassistito a ciò che avveniva nelle piazze e sulle

strade siciliane tramite TG e quotidiani. In questo breve articolo vi propongo un'intervista aSalvatore “Turi” Torrisi, studente del LiceoScientifico Boggio Lera di Catania, riguardantegli avvenimenti da Gennaio che hanno portatoal blocco totale della Sicilia per diversi giorni.

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IIll GGrriilllloo PPaarrllaannttee

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CCiiaaoo SSaallvvaattoorree,, iinnnnaannzziittuuttttoo ssppiieeggaaccii ccooss''èè iillmmoovviimmeennttoo ddeeii FFoorrccoonnii ee ccoossaa hhaa ssiiggnniiffiiccaattoo ppeerrvvooii ssttuuddeennttii ssiicciilliiaannii..

Riguardo al movimento vi posso dire che ècomposto da persone che sono veramente esasperate della situazione economica e sociale attuale, in particolare per quanto riguarda lapressione tributaria. Un esempio da citare èl'eccessivo aumento dei prezzi causato dallavenuta del governo Monti: l'IVA al 21% (da Settembre al 23%) e le accise straordinarie sullabenzina hanno pesato ben di più del loro valorenumerico e tutti stanno sfruttando la situazioneper guadagnare il più possibile, ovviamente adanno dei consumatori finali. Altra cosa datener presente è che all'aumentare dei costi deibeni di consumo la distanza sociale tra classiaumenta, creando sempre più un sistema acaste a forma piramidale. Per noi studenti, operlomeno per alcuni, questo movimento rappresenta una via che porta al miglioramento delnostro futuro; dico alcuni perché, come in ogniscuola d'Italia, alcuni studenti considerano i momenti di autogestione o di sciopero come momenti per marinare la scuola andando altrove.

MMoollttee ppaarroollee ssoonnoo ssttaattee ddeettttee rriigguuaarrddoo aa cchhii oorrggaanniizzzzaavvaa llee pprrootteessttee,, eerraannoo ppeerrssoonnee ccoommuunniisseemmpplliicceemmeennttee ssttuuffee ddeellllaa lloorroo ccoonnddiizziioonnee ooppeennssii cchhee ppootteesssseerroo eesssseerree mmaannoovvrraattee ddaa oorrggaanniizzzzaazziioonnii ccrriimmiinnaallii??

Quello che so è che coloro che organizzavanole manifestazioni e gli scioperi erano tutte persone genuine e non mi risulta ci fossero, allespalle di queste proteste, organizzazioni criminali. Non vorrei essere un illuso a dire questoma qui a Catania, pian piano, ci stiamo liberando dalla Mafia.

QQuueessttaa pprrootteessttaa vvii hhaa ccaauussaattoo ppaarrttiiccoollaarrii ddiissaaggii??

Si, il prezzo dei principali beni di consumo,come il latte e la frutta, è schizzato alle stellenei pochi posti dove erano ancora reperibili.Vorrei far notare che questo è stato anche causato da molti commercianti che toglievanomerci dagli scaffali, approfittando dell'occasioneper guadagnare il doppio. Altra cosa che io ritengo a dir poco orrenda è ciò che hanno fatto ibenzinai: la protesta è nata per l'eccessivocosto dei carburanti e, nonostante questo,hanno osato vendere la benzina fino a 3 euro allitro, cosa fra l’altro illegale. Inutile aggiungereche la situazione a scuola, soprattutto perquanto riguardava i mezzi pubblici, non è tornata normale fino alla fine delle proteste.

CCoossaa nnee ppeennssii ddeellllaa ttuuaa rreeggiioonnee??

Penso che sia una terra di grandi lavoratori epensatori che danno molto. Proprio per questomotivo non sopporto quando ci definiscono parassiti dello stato. Non possiamo venire sempreetichettati in base alla nostra storia, così non c'ènessuna unità d'Italia. Se avessimo tutte le possibilità di cui il centro/nord dispone sono sicuroche nessun siciliano si dimostrerebbe inferiorea qualunque altro italiano. Oltre a questo considero anche la Sicilia una risorsa turistica importante, con delle zone stupende e suggestiveche tutti dovrebbero visitare almeno una voltanella vita.

GGrraazziiee mmiillllee ppeerr ll''iinntteerrvviissttaa,, hhaaii qquuaallcchhee ccoonnssiiddeerraazziioonnee ffiinnaallee??

Si, spero che questa mia breve intervista trasmetta tutti gli aspetti positivi e negativi del vivere e dello studiare in una regione bellissimama anche maledetta come la Sicilia. Buona fortuna per il vostro giornalino scolastico!

AAll ddii llàà ddeellllaa SSiieeppee

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Il Silenzio del Male[a cura di]

GGiiaaccoommoo FFoorrggeess

La storia della Seconda Guerra Mondiale e piùpropriamente quella legata al nostro Paese,tesse una trama fitta di avvenimenti tanto tragiciquanto ancora oscuri. I fatti drammatici che, dal1943 in poi, travagliarono il confine orientale italiano risultano a tutt’oggi ignorati o sconosciuti.Il 10 febbraio, ricorrenza istituita nel 2004 come“Giorno del Ricordo per la tragedia delle foibe edell’esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia”, è trascorso anche quest’anno nell’indifferenza, dominato da quel silenzio che per oltresessant’anni è stato una pugnalata ulteriore alcuore straziato di migliaia di persone. Non furono meno di 16.500 le vittime per mano slavocomunista, alcuni storici riportano elenchi conaddirittura 18.900 nomi e cognomi. Se si considera poi che in Istria esistono oltre 1.700 foibe,la maggior parte delle quali situate oggi in territorio non italiano, e quindi fuori dalla giurisdizione del nostro Stato, è facile immaginare chele cifre siano destinate a salire. “Ma cosa sonole foibe?” Si tratta di cavità carsiche che siaprono naturalmente nel terreno, sprofondandovi più o meno verticalmente per decine dimetri. Voragini a forma di imbuto utilizzate inpassato dalla popolazione come “discarica” percarcasse animali o materiale avariato, anche acausa della vegetazione spontanea che ne nascondeva la bocca (o inghiottitoio), tornaronoutili ai partigiani di Tito per gettarci dentro lagente, viva o morta che fosse. Si narra che leurla dei disgraziati che provenivano da quegliabissi si sentissero per giorni e giorni, e qualcuno è convinto di udirle ancora oggi nelle nottipiù silenziose. Il progetto di Tito e quello del suocollaboratore Kardeli, capo del Partito Comunista Sloveno, era di raggiungere dopo la guerrail confine dell’Isonzo ed eliminare senza scru

poli tutti coloro che potessero difendere la comunità italiana. Un piano degno dei più spietatiaccoliti di Hitler, ma da pochi conosciuto. Nellefoibe finì anche qualche fascista, ma solo unapiccola minoranza, poiché i più convinti lasciarono l’Istria per servire la Repubblica Sociale, inprevalenza la tragica sorte toccò agli exfunzionari dello Stato italiano o presunti collaboratori:carabinieri, guardie di finanza e relative famiglie; a uomini di diverse estrazioni: cattolici, liberali e anche esponenti del Partito ComunistaItaliano che si opponevano al regime jugoslavo.Oltre a questa tragedia nel Dopoguerra si consumò anche il dramma dell’esodo: 350.000 italiani, per sfuggire al pericolo di morte e per lapaura di dover vivere in uno Stato che non erala loro Patria, abbandonarono quelle terre prontia costruire una nuova vita in Italia; ma le peneper loro non erano ancora finite. Non poteronolegalmente portare via nulla, perché la moralecomunista jugoslava concepiva i beni mobili eimmobili come proprietà dello Stato; una volta inItalia ricevettero un’accoglienza tutt’altro checordiale e vennero in genere collocati per diversi anni in campi profughi di fortuna, dove adividere gli spazi tra le famiglie non vi eranodelle pareti, bensì alcune coperte appese a deifili.L’opinione pubblica sapeva poco sul loroconto e quello che si diceva li rendeva spessoodiosi alla popolazione.

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pulizia etnica e non una mera rivalsa sui fascisti. Purtroppo gli italiani non celebrano questaricorrenza con il dovuto sentimento, specialmente i più giovani. Se solo fosse esistita una“Anna Frank” istriana e fosse stato versato perlei anche solo una goccia del mare di inchiostroche è stato giustamente usato per la Shoah,oggi ci sarebbe molta più giustizia per migliaiadi “infoibati”. Non posso quindi non ricordare lastoria di una figura che più di ogni altra mi hacolpito: Norma Cossetto, studentessa poco più

che ventenne, gettatanella foiba di Villa Suraninel 1943 dopo un’interminabile serie di sevizie daparte di 17 partigiani titini; oggi Medaglia d’Oroal Valor Civile. È per persone come Norma, checi deve essere una memoria collettiva. Il 10 febbraio dovrà essere unadata che non alimentil’odio, perché la lotta politica la si fa con le idee enon con la Storia. Gli ita

liani, così divisi tra nord e sud, tra destra e sinistra, dovranno riscoprirsi in questa ed altrecelebrazioni prima di tutto amanti della verità eliberi dal rancore. Non è un minuto di silenzioquello che serve in questa occasione, ma casomai sempre più minuti in cui se ne parli e incui si informino i giovani. Forse il “Giorno del Ricordo” non diventerà mai una sonante ricorrenza, ma per i più sensibili basterà anche soloun sussurro, una timida voce di quel pezzod’Italia che non c’è più, perché il silenzio dellamorte venga finalmente rotto.

In alto: tipico ingresso ad un una foiba

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I comunisti italiani, per lo meno i più ignoranti, litacciarono di traditori, vigliacchi, che fuggivanodal paradisiaco Stato dell’eroe Tito, colui cheaveva sconfitto da solo i nazisti. Emblematico èil caso della stazione di Bologna, dove ad untreno di esuli che stava viaggiando verso Romavenne impedito di fermarsi, per far rifocillare ipasseggeri sfiniti. Ad assaltare il treno furonodei manifestanti della CGIL, i quali quel giorno,anziché interessarsi dei diritti dei lavoratori, sipreoccuparono di infierire ignobilmente suquelle persone, le qualinon erano però exfascistio repubblichini, ma in prevalenza proprio operai,donne e bambini. Su queste vicende la Storia nonha ancora fatto definitivachiarezza. A questo proposito sono sorte sostanzialmente due tesi: unaprima negazionista, purtroppo ancora sostenutada alcuni individui (oggipochissimi), che tentò sinda subito di smentire l’esistenza delle foibe. Essa è stata fortunatamentesmontata in breve tempo con la pubblicazionedei primi censimenti ufficiali delle vittime. La seconda, che ancora oggi è tristemente accolta damolti, è quella giustificazionista, la quale tende,invece, a dare alle azioni di Tito un’interpretazione di matrice vendicativa e di reazione neiconfronti dell’occupazione fascista. Peccato chei crimini italiani durante la guerra non furonocompiuti certo in Istria e che le accuse risultinospesso fragili, senza prove e del tutto prive difondamento. Risulta ormai chiaro che da partedi Tito vi era un progetto ideologicostrategico di

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DIVERSI DA CHI?QUANDO GLI “ALTRI “ ERAVAMO NOI

[a cura di]

EElleeoonnoorraa CCaavvaallllii

Arrivano ,via mare o via terra, dopo aver sacrificato i loro risparmi, venduto le loro terre o abbandonato le loro famiglie per aver la possibilitàdi acquistare un biglietto grazie al quale sperano di trovare lavoro e uno stile di vita più dignitoso in un nuovo paese. Vengono accusati dirubare il lavoro agli abitanti locali perché accettano di svolgere, con un salario ridotto, le mansioni che altri si rifiutano di compiere. Il solofatto che provengano da altri paesi genera diffidenza e sospetto verso di loro. Non sono immigrati Albanesi, Marocchini, Turchi, non arrivanoda nessun paese dell’est Europa, sono italiani.L’esodo migratorio italiano ebbe inizio nel1861, immediatamente dopo la dichiarazionedell’unità d’Italia .Questo evento, sicuramenteimportante dal punto di vista politico, non avevaperò portato significativi cambiamenti per coloroche soffrivano per la fame e per la mancanza dilavoro e che si vedevano quindi costretti a cercare un occupazione all’estero.Nei primi annil’emigrazione interessò maggiormente regionicome il Piemonte, il Veneto e il FriuliVeneziaGiulia.Gli italiani che decisero di trasferirsi all’estero non ebbero vita facile, furono oggetto dinumerosi episodi di xenofobia attraverso glianni.Nel 1893 in Francia, otto italiani furono uccisi da una folla di lavoratori francesi che li accusava di rubare il lavoro che non gli spettavadi diritto.Nel 1901 una simile sorte toccò ad undici siciliani, uccisi a New Orleans perché accusati di appartenere alla Mafia. Venivano spessodiffuse notizie che sottolineavano la violenzadegli italiani.Chi partiva da casa nel tentativo di

cominciare una nuova vita cadeva spessopreda di sfruttatori senza scrupoli e comprendeva di essere stato raggirato non appena varcava il confine della nazione prescelta. Unesempio di ciò che poteva accadere è rappresentato dalla sorte toccata ad un gruppo di italiani che, appena sbarcati negli Stati Unitid’America, si ritrovarono rinchiusi in carri bestiame e trasportati in West Virginia ed impiegati praticamente come schiavi nelleminiere.Leggendo queste righe probabilmentequalcuno si sarà domandato come potesseroessere oggetto di tali pregiudizi e come ,acausa di questi, potessero essere uccisi o sfruttati senza che nessuno se ne curasse realmente.Ma questa situazione ,in realtà,rispecchia perfettamente quella degli odierni immigrati che si trovano a dover combattere contro i pregiudizi e l’odio, accusati di esserecriminali e guardati con sospetto perché appartenenti ad una particolare etnia o perché provenienti da un paese che non è il nostro. Cosìcome sembra assurdo oggi leggere le accuseche venivano rivolte agli italiani basate sul presupposto che fosse nella loro naturale ingannare e fare del male, allo stesso mododovrebbero sembrare assurdi i pregiudizi cheproliferano nella nostra società che tende ad ergere i crimini di alcuni come prova della crudeltà di un intero popolo.Il tentativo dicomprendere l’altro potrebbe non solo migliorare la società moderna ma significherebbeanche trarre insegnamento da ciò che questimilioni di italiani hanno dovuto subire.

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[a cura di]

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Consumismo, mon amour

AAlliiccee BBeelllloonnii

La società odierna è basata su individui checomprano e vendono, sono soggetti, più omeno consapevolmente, a milioni di stimoli cheli inducono a continuare con il loro stile di vita.Ovviamente si trattadella società moderna, quella deipaesi industrializzatiche a partire dall'America, dopo laseconda guerra mondiale, hanno dato ilvia a questo "girotondo d'anime" perennementeinsoddisfatte. L'economia ha "puntato"tutto sul consumismoe ha vinto.Forse cioche non aveva previsto era il cambiamento a cui le persone sarebbero andateincontro. Se sentiamo la parola consumismo ciimmaginiamo tante persone indaffarate con illoro carrello al centro commerciale che sgomitano e discutono per accaparrarsi l'ultimo cellulare che la "Apple" ha prodotto. Ma chi decidedavvero le regole? I consumatori che sborsanoquattrini per ogni prodotto che viene pubblicizzato o le "menti" del consumismo che fannocredere a questi ultimi di volere cio che in realtà

non vogliono? La società ha alienato se stessapur di mettersi in fila con le altre pecore , seguendo un pastore che neanche esiste. Lo stiledi vita consumistico si basa prettamente sul

continuo acquistoda parte dei consumatori, dato dalsenso di insoddisfazione che lapubblicità e i mediaci fanno provare.Ormai tutto si basasul principio "dell'usa e getta", compresi i rapportiumani, nati con ladata di scadenza.Ma fermiamoci perun momento a riflettere. Vale davvero la pena

portare avanti un tipo di economia che imponeuna divisione netta tra chi può e chi non puòstare "al passo con i tempi"?! Credo che nel2012, l'anno dei Maya, le persone che credonoche questo mondo vada migliorato, aggiustato,guarito possano far sentire la loro voce, perchèi giovani possono farla davvero la differenza.Crediamoci!

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Il Brodo Primordiale

Tutto può succedere, siamo qui, siamo soli..?

[a cura di]

JJaaccooppoo CCrreeaa

Per tutti coloro che potrebbero fraintendere, larisposta è no, non è il ritornello di una canzonedel mitico Vasco sempre di moda anche quest’anno, ma bensì il titolo di un articolo chevuole ragionare sulla condizione della Terra nell’universo.Prerogativa dell’uomo è sempre stata quella diritrovarsi favoriti su di unpianeta sperduto al centro dell’Universo. E secosi non fosse? Iniziatea dubitare perché le premesse sono a favore ditutto il contrario. Siamoinfatti ormai a conoscenza di numerosinuovi pianeti (più di1100 dal maggio del2009), definiti “abitabili”.Il ruolo dell’uomo quindi potrebbe non esserepiù lo stesso al cospetto di altre forme divita,magari piu intelligenti. Ma entriamo nellospecifico: la missione Kepler, iniziata circa 3anni fa dalla NASA, ha portato recentementealla scoperta di 54 pianeti con misure simili alnostro; inoltre il 5 dicembre 2011, poco più di 2mesi fa,c’è stata la scoperta di un importantepianeta! Il Kepler22b presenta condizioni simili

a quelle presenti sulla Terra, ruota attorno adun sole come il nostro e quasi sicuramente possiede acqua liquida sulla superficie, permettendo la vita anche se in forme elementari. Sitratta quindi di un risultato fondamentale per lacomunità scientifica, che da sempre si è cimentata nella ricerca di altre forme di vita nell’uni

verso. E se non fossimosoli, quindi? Secondo mequesto è ormai certo: perla legge dei grandi numeri, tutte le condizioniche si sono verificate sulnostro pianeta per permettere la vita,devono essersi verificate per forzasu altri pianeti,tenendoconto che esistono un’infinità di stelle. Per rendere

meglio l’idea di quanto sia un’infinità di stelleimmaginate di essere al mare e di poter contareogni singolo granello di sabbia che riuscite aprendere con la vostra mano,ogni granello rappresenta una stella:ecco, ora immaginate chel’universo sia formato da tutte le spiagge delmondo..quante sono le stelle? fate vobis!

IIll GGrriilllloo PPaarrllaannttee

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IIll BBrrooddoo PPrriimmoorrddiiaallee

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TUTTA UNA QUESTIONE DI DIMENSIONI

[a cura di]

EEvvaalluunnaa PPeerreezz GGuuiilllleenn

“Siamo partiti dal dato di fatto fondamentaleche, all’interno di una massa e per influsso diquesta, il singolo subisce una profonda modificazione della propria attività psichica. La sua affettività viene esaltata, la sua capacitàintellettuale si riduce considerevolmente, ed entrambi i processi tendono a uguagliarlo agli altriindividui della massa. “

Queste sono le parole di Freud, che spiegacome ciascun individuo conformi il propriocomportamento aquello altrui. La tesi diFreud è stata sostenuta da altre personalità importanti come adesempio da Le bon,che spiega appuntocome i nostri comportamenti e le nostrecredenze siano influenzate in tutto e pertutto dall’altro. Ma perché? E’ tutta colpa dellacorteccia orbitofrontale laterale! A suggerirlo èuno studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori della New York University,della Aarhus University e del Wellcome TrustCentre for Neuroimaging all'University Collegedi Londra.Questi hanno misurato i volumi dellediverse regioni cerebrali di 28 volontari me

diante una tecnica basata sui Votex, in seguitohanno valutato la risposta alle pressioni socialidei vari soggetti facendo una scoperta davverosingolare!I partecipanti sono stati sottoposti adalcuni test attraverso il quale si poteva osservare se e come cambiavano le loro preferenzemusicali nei confronti di alcuni brani, dopo cheera stato loro detto cosa ne pensavano alcuniautorevoli "critici musicali".I ricercatori hanno

potuto osservare cheesisteva una correlazione diretta tra il volume della cortecciaorbitofrontale lateralee la risposta all’influenza sociale. "Lostudio apre un nuovocapitolo sulle conseguenze sociali diun'atrofia cerebrale edello sviluppo del cervello", ha affermatoDaniel CampbellMei

klejohn, "Le persone con un danno a questa regione spesso mostrano cambiamenti dipersonalità e nelle interazioni sociali. Questascoperta suggerisce che forse dovremmo guardare a come questi individui imparano ciò che èimportante basandosi sule preferenze espressedegli altri."

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Tra i Banchi diScuola

[a cura di]

DDaavviiddee LLooccaattii

Lunedì 13 Febbraio si è tenuto un evento moltoimportante all’interno del nostro istituto: infatti,si è svolta la Giornata Aperta, un’ iniziativa chelascia la libertà agli studenti di organizzare deicollettivi, di diversa natura, sfruttando lo spaziodella nostra scuola. Anche se molti sono contrari a ciò, di fatto l’iniziativa è molto utile, datoche consente a qualsiasi studente (notare: qualsiasi) di creare dei ‘gruppetti’ in cui si svolgono,per l’ intera giornata scolastica di cinque ore, oanche solo per due o per tre, degli incontri divario tipo. Quel giorno, infatti, dopo l’appello, edopo una breve riunione tenuta dai nostri rappresentanti d’istituto (in cui si è ribadita la responsabilità di ciascuno riguardo all’ambientescolastico), ha avuto inizio la Giornata Aperta,forse una delle meglio riuscite negli ultimi anni. Icollettivi sono stati abbondantemente frequentati (quale più, quale meno), e noi ragazzi, bisogna dirlo, ci siamo comportati bene,ricambiando la fiducia del preside e del consiglio d’istituto nell’affidarci uno spazio pubblicoimportante come quello della scuola. Inoltre,l’iniziativa ha raggiunto il suo obiettivo, quello di

compiere un ulteriore passo verso una maggiore unità tra gli studenti, abbattendo i muridelle classi, e verso una migliore identificazionedello studente in quanto tale, in quello che fa, enel riconoscersi come parte integrante dellascuola, e perché no, della società più in generale. Alla fine della giornata, eravamo tutti soddisfatti del risultato della giornata, perché, purnon avendo frequentato regolarmente le lezioni(tranne qualcuno che ha fatto questa scelta rispettabilissima), abbiamo potuto confrontarcicon realtà in parte sconosciute (è il caso delcollettivo sulle foibe, un argomento non moltochiaro, il più delle volte, o di quello sull’evasionefiscale), oppure con le nostre passioni (come èstato per il collettivo di musica Rock e quello diHipHop), o ancora con dei dibattiti tratti dallavisione di diversi film (‘Qualcuno volò sul nidodel cuculo’, ‘Scarface’, ‘Into the Wild’ ed altri ancora). E questa non è una cosa di basso conto,perché il confronto sta alla base di una societàcivile, ma non nel senso di integra ed elegante,bensì nel senso di giusta; e, soprattutto, che dialo stesso spazio a tutti.

Giornata aperta … CHE GIORNATA!!!

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maliati in particolare modo dalla parentesi governativa, dagli insabbiamenti di notizie.Altro aspetto senza dubbio non trascurabile èl'amore che Evey si accorge di provare per V,colui capace di ingannarla e torturarla per diversi giorni. Questo sentimento ha due significati particolari: il primo è dato dagli autori chedesideravano introdurre tra le tematiche del filmquella della sindrome di Stoccolma (Affezionementale per il quale la vittima si infatua del suorapitore) mentre il secondo consiste nel volerfar impersonare da V la figura del salvatore morale, capace di far innamorare di se stesso siaEvey che la società intera.Il meccanismo con cui V scatena la rivoluzionedel 5 Novembre è anch'esso più che mai attuale; i disordini avvenuti nell’Inghilterra(reale)tra il 6 ed il 10 Agosto 2011 sono nati dall'uccisione di un ventinovenne, padre di quattrofigli, per cause apparentemente futili da parte diun poliziotto. In quell'occasione, esattamentecome accade nel film, interi quartieri di Londrasi sono sollevati contro la polizia che è statavista come un corpo corrotto, ipocrita ed egoista, incapace di lavorare per il bene delle persone comuni. Coloro che in quei giornidecidevano di coprirsi il volto per protestare lofacevano proprio indossando la maschera di V,anche solo per comunicare la propria aderenzaalla causa. Ma quanto è stato influente V perVendetta sull'opinione pubblica allora?

“Londra, 2019, un regime repressivo e totalitario, capeggiato dal cancelliere Sutler e dal suobraccio destro Mr. Creedy, tiene nella propriamorsa l'intera Gran Bretagna, limitando ogni genere di libertà in cambio di un falsa promessa disicurezza ed ordine... Vendetta... Nonostante ilpopolo sia tuttora spaventato dalle minacce chehanno portato Norsefire al potere, esso racchiude ancora al suo interno i valori morali d'indipendenza e libertà che caratterizzano lastessa esistenza umana; V lo sa bene e prepara la sua crociata morale per ribaltare il regime e, finalmente, vendicarsi. Emissario dellarivoluzione e colto individuo che fa della propriavita un simbolo, riuscirà nel suo intento immolando se stesso in un tranello capace di darescacco matto sia a Creedy che a Sutler contemporaneamente, liberando così la popolazione inglese in un mastodontico e suggestivospettacolo pirotecnico. “

Il 13 Febbraio, in occasione della giornataaperta del nostro istituto, è stato proiettato inaula Magna V per Vendetta, film diretto dai fratelli Wachowosky (Matrix) e tratto dall'omonimographic novel di successo di Alan Moore (Watchmen, From Hell). Questo film ricco di simbolismo anarchico, citazioni di autori del calibro diShakespeare e messaggi inneggianti alla libertàdi pensiero, ha suscitato un grande interessetra noi ragazzi che siamo rimasti stupiti ed am

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TTrraa ii BBaanncchhii ddii SSccuuoollaa

[a cura di]

FFaabbrriizziioo BBeelllloonnii

Nascondi cio’ che sono e aiutami atrovare la maschera più’ adatta alle

mie intenzioni.

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IIll GGrriilllloo PPaarrllaannttee

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E' difficile dirlo, anche perché i “2011 Englandriots” sono stati nobili e sani solo nei primi duegiorni, poi sono degenerati in fenomeni di violenza ingiustificata, furti e vandalismo. La cosacerta è che da quest'estate, il simbolo della ribellione contro il sistema, da New York a Milano, da Pechino a Sydney, è diventata lamaschera di V, tornando in auge a distanza di 5anni dall'uscita del film e di 30 anni dall'uscitadel fumetto.

E noi? Siamo stati influenzati positivamente dalfilm, dalla sua stupenda colonna sonora e daiprofondi messaggi morali contenuti in esso?Possiamo rispondere solo a noi stessi, magariquando capiterà l'occasione di far emergerequei valori apparentemente sopiti ma che tuttinoi possediamo.

TTrraa ii BBaanncchhii ddii SSccuuoollaa

[a cura di]

II RRaaggaazzzzii ddeellllaa 22BBLL

“BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE” DI A. D’AVENIA

- Occasione per un vivace confronto in 2BL -

La lettura del romanzo “Bianca come il latte,rossa come il sangue” di Alessandro D’Aveniaci era stata assegnata durante le vacanze diNatale; tornati a scuola, la nostra professoressadi Italiano, anziché farci fare il tipico tema di riflessione sul libro, ci ha proposto di commen

tarlo in classe in un dibattito aperto, che si è rivelato utile e stimolante. Abbiamo raccolto alcune delle riflessioni più significative di quelgiorno, così che anche voi lettori del giornalino,abbiate l’occasione di riflettere su questo romanzo e sui temi che l’autore ha trattato.

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©© MMaarrzziiaa MMiillaann

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IIll GGrriilllloo PPaarrllaanntteeTTrraa ii BBaanncchhii ddii SSccuuoollaa

I PRO:

Il protagonista del romanzo è Leonardo, un giovane 16enne, che solo apparentemente si confonde tra i suoi coetanei.

“Abbiamo osservato nel suo carattere una sortadi doppia personalità, ed è proprio in questosuo essere ‘estremo’ che noi ci identifichiamo inquesto personaggio; infatti riesce a trattare temiimportanti come la malattia, la morte e l’amorecon tatto ed è profondo anche il rapporto che hacon Silvia, la sua migliore amica. L’autore secondo noi è riuscito a fondere due personalitàdei nostri coetanei che difficilmente riescono acoesistere nella realtà.”

“E’ da apprezzare lo sforzo nobile dell’autore dimostrare ai lettori, per lo più giovani, delle realtàche fanno riflettere più di ogni altra, quella dellamalattia e della morte, cercando di farci capirecome relazionarsi con il dolore, sempre presente nella vita di ognuno di noi.”

“Abbiamo apprezzato il modo in cui D’Aveniariesce a trattare temi importanti attraverso lametafora dei colori: ha accostato il colore rosso(simbolo di amore e passione) al bianco (che invece rappresenta il vuoto, il dolore, secondoLeonardo), nel personaggio di Beatrice, di cui ilprotagonista è innamorato.”

“Abbiamo concentrato la nostra attenzioneanche su altri personaggi come Silvia, la migliore amica di Leo, ma soprattutto su “il Sognatore”, supplente di storia e filosofia, che sirivela un insegnante molto diverso dagli altri;egli infatti crede in ciò che fa e cerca di trasmet

tere la sua passione e il suo interesse ancheagli alunni, così che ben presto diventa il puntodi riferimento di Leonardo.”

I CONTRO:

“A noi il romanzo “Bianca come il latte, rossacome il sangue” di Alessandro D’Avenia non èpiaciuto per diversi motivi.Innanzitutto troviamo che sia veramente intrisodi stereotipi sull’adolescenza. Prendiamo peresempio il protagonista: è un ragazzo un po’ignorante e talvolta arrogante con i professori,ma che si sente adulto solo perché ama una ragazza, che neanche conosce. Inoltre in questopersonaggio sono presenti due aspetti del carattere: uno forse anche troppo infantile e unoinvece più profondo. In tutti noi certo sono presenti questi aspetti, ma entrambi sono così accentuati e portati agli estremi che è pococredibile che possano coesistere nella stessapersona. Su che cosa ci basiamo per fare queste affermazioni? Ad esempio Leo passa da affermazioni come: “Chissà se ai suoi tempiDante usava il T9” a frasi filosofiche sull’amoree sulla vita, come le metafore che utilizza perparagonare i colori agli stati d’animo e ai sentimenti di una persona. In più troviamo che iltema che l’autore ha voluto affrontare sia troppoambizioso; il messaggio nobile che voleva trasmettere meritava di essere sviluppato in modopiù approfondito e originale, invece è stato trattato superficialmente, in un racconto dalla tramaabbastanza banale e dagli esiti prevedibili.

Insomma … è una ben riuscita operazione commerciale, ma non molto di più, almeno per noi!”

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zio Gibillini nasce nel 1924 in Francia e l’annosuccessivo rientra con la famiglia a Milano.Nell’agosto del ’43 viene assegnato alla 23°fanteria Vercelli. Disertore alla leva rientra a Milano e trova lavoro presso un deposito locomotive, ma in seguito ad atti di sabotaggio (di cuivenne tuttavia accusato ingiustamente) vienearrestato, portato al carcere di S. Vittore e successivamente trasferito in Germania. Primadella sua tanto attesa liberazione,“Giba”, vide ilLager di Flossenburg e quello di Kottern (sottocampo di Dachau). Durante l’incontro organizzato dal comune abbiamo avuto l’opportunità disentire, non solo acusticamente, le esperienzedi un deportato sopravvissuto. Questi ci ha fattopartecipi delle paure, degli orrori che ha dovutofronteggiare. Ci ha parlato della sua nonvita,che lo ha portato ad essere un senza nome tratanti, un vestito zebrato tra i morti. I ragazzi chel’hanno incarcerato erano italiani, non tedeschi.Il Kapò che lo fece spogliare di tutto, anchedella sua dignità, e che lo fece rasare, non eratedesco nemmeno lui. Noi ora potremmo chiederci, perché? Com’è stato possibile tutto questo orrore? Non esiste una risposta esoprattutto non c’è nulla che potremmo fare alriguardo se non Ricordare.E’ importante che queste cose ci rimangano impresse nella memoria affinché l’eco delle vocidei bambini, delle madri e dei padri, vittime diquesta sottospecie di epidemia di demenza,non svanisca mai.

Quando sentiamo parlare di deportazione pensiamo subito alla Germania, al Nazismo. Civengono in mente quei libri che ci hanno fattoleggere dalle medie, pieni zeppi di raccontiatroci e di testimonianze di persone, per lo piùebree, che furono prese dalle loro case e portate in luoghi di morte.Pensiamo subito ad Hitler, e alla follia tedesca.Ma non all’Italia ed al fascismo. Eppure il 4 settembre del 1940 Mussolini firmò un decreto concui vennero istituiti i primi 43 campi di internamento, nella quale venivano costrette varie categorie di persone: ebrei, italiani antifascisti,sudditi di "paesi nemici",zingari, antifascisti stranieri. Dal settembre/ottobre 1943 all’aprile 1945i nazisti, in collaborazione con la polizia dellaRepubblica Sociale Italiana di Salò, istituirono egestirono, nell’Italia occupata, quattro campi dismistamento rispettivamente a Cuneo, Modena,Grosseto e Bolzano. Da questi campi gliitaliani rastrellati ed arrestati a vario titolo venivano poi avviati ai Lager tedeschi, disseminatiin Europa. Questi campi tuttavia non erano verie propri Lager ma semplici campi di “concentramento”; ovviamente l’Italia fascista non volevafarsi mancar nulla e così istituì a Trieste uncampo di sterminio dotato di forno crematoriodove furono bruciate senza pietà circa 5.000persone.Il 15 febbraio le classi quinte si sono recatepresso la fiera per assistere all’intervento di“Giba”, sopravvissuto alla deportazione. Venan

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TTrraa ii BBaanncchhii ddii SSccuuoollaa

LA LIBERTA’ E’ COME UN FIORE

[a cura di]

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Il Cantastorie

Rabbia e Legna

[a cura di]

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Tutti battono le mani, pestano i piedi per terra,picchiano sulle sedie, contro le pareti e qualunque cosa produca abbastanza rumore. Schiamazzi, urla, incitamenti di ogni tipo, tra volgaritàe insulti, ricoprono il piccolo spazio come unacappa di soffocante eccitazione che confonde isensi e fa ribollire gl’istinti finché non esplodono. Null’altro esiste. La rabbia schiaccia tuttoil resto come un gigante, sprofondandolo sottol’oscurità della sua orma, e noi ne siamo vittimeaccecate. Questo è solo l’inizio dei giochi, perché poi il combattimento accresce la sua fame,è insaziabile e più noi andiamo avanti, più lasua ingordigia aumenta: una volta entrato nelperimetro, non posso più scappare dall’ebbrezza della lotta. È la mia tortura, la mia piagae non posso uscirne. Eccomi qui, ora, di fronteall’ennesimo avversario, all’ennesimo dado dalanciare per decidere la sorte di questo incontro. L’unica cosa che mi spinge a non abbandonare tutto è la voglia di vivere, è il pensare chepotrà esserci dell’altro, che ho ancora qualcosada scoprire dietro la maledizione di questa natura affamata di libertà malata e falsa. Ora nonho più tempo, è cominciato…Un colpo. Distratto. Dolore. Sfogo. Furia. Altrocolpo. Lacrime. Altro colpo. Dolciastro. Ruvido.Taglio. Bruciore. Salato. Altro colpo. Duro. Debole. Sporco. Cieco…nero, rosso. Dubbio. Fine. ,,, Vivo. Anche questa volta. Piano piano le mieorecchie tornano a sentire. Cos’è? Un ap

plauso. Un…composto e piacevole applauso sileva dal pubblico? Non sono più sicuro di essere uscito vincitore dall’incontro, perché non èpossibile quello che sto sentendo. Alzo losguardo, mi rimetto in piedi e mi guardo attorno:facce sorridenti e felici mi guardano, gente contenta mi fa cenni d’assenso, come volesse dirmiche sono stato bravo e che sono fieri di me. Mache…? A un certo punto tutto comincia a girarmi intorno, dapprima lentamente, poi semprepiù in fretta, finché non riesco a più a distinguere figure, suoni, colori, pensieri, idee, immagini… Tutto nero. Tutto bianco. Come una foto appena scattata, piano piano si forma nei mieiocchi la scena che ho davanti: una scimmia,uno snello? castoro con le orecchie da lepree un uomo con una benda sull’occhio chesuona un violino. Mentre lo strano personaggiointona una melodia senza senso, i due strambianimali dibattono, quasi litigando, chiedendosise il colore delle nuvole sia blu marino o azzurro cielo. Eh sì, credo proprio di non avervinto io l’incontro, questa volta. <<Ehi tu, di checolore sono le nuvole?>>, mi chiede il similcastoro dopo che entrambe le creature si sono accorte di me.

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Se anche tu vuoi pubblicare una poesia oun racconto oppure una particolare fotopuoi scrivere a:[email protected]

zione. Improvvisamente l’ormai avviato sottofondo musicale, che sembrava non dovesse finire mai, cessa. Il musicista alza lo sguardoverso di me, fa come per gridare, si blocca immediatamente, allarga le braccia in un gestod’accoglienza e dice: <<ora sei libero, miocaro!>>.

<<Bianche?>>, rispondo io, osservando meglioil violinista ancora concentratissimo sulla suamusica apparentemente del tutto stonata.<<Bianche, bianche, bianche…>>, ripetono trasé e sé i due, con aria meditabonda. <<Macerto! Questo qui ha ragione!>>. Così dicendo,si mettono a saltellarmi intorno congratulandosicon me e stringendomi la mano in continua

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Il Paese dei Balocchi

SSttuuddeennttee:: Prof, si può essere puniti per qualcosa che non si ha fatto?

IInnsseeggnnaannttee:: No, certo che no!SSttuuddeennttee:: Prof, non ho fatto i compiti!

IInnsseeggnnaannttee:: Gli scudi sacri sono caduti dalcielo ... speriamo non addosso a qualcuno! IInnsseeggnnaannttee:: Hai detto una cosa intelligente,ma l’hai mischiata a cose meno intelligenti! IInnsseeggnnaannttee:: Questa interpretazione è più aderente ... IInnsseeggnnaannttee:: Se le renne vengono a prelevarmiè perchè negli scrutini sono stata brava comeBabbo Natale! IInnsseeggnnaannttee (durante un’interrogazione): Vogliosilenzio in aula! Devo giudicare! IInnsseeggnnaannttee:: Prima di stramazzare al suolo,stramazza sul banco! IInnsseeggnnaannttee (fine lezione):: L’assemblea èsciolta.

IInnsseeggnnaannttee:: Chi era Attico?SSttuuddeennttee:: eh quello in cui vive la Chiara!

IInnsseeggnnaannttee:: allora voi dovete tenere a menteche il passato remoto è un tempo puntuale...quindi ditemi: io studiai com'è da considerarsi??un tempo...

SSttuuddeennttee:: eh, perso... IInnsseeggnnaannttee:: I batteri termofili vivono a pagina209 ... e ora possiamo andare a dormire.

Et primus tot cladibus fessis Romanis [..] bellidedit = E per primo Claudio diede dei fessi atutti quei bei Romani

Cum portas excidere conatus esset = aprendole porte vomitò

Da LORO non ce lo saremmo aspettato ...... Ma neanche da noi!

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Orizzontali1. Lo è castro 6. Le usa il falegname 9. Misura la sensibilità di pellicole fotografiche 10. Finestra sul tetto 14. Sodio 15. Molto pesante 16. Gran ciambellano 17. Lega diFerro e Carbonio 18. Un trampoliere 19. Noper sempre 20. Una tassa 22. Fiume europeo 23. Città sul lago di Garda 24. Villa romana a Tivoli 26. Può essere luminosa 28. Moneta europea 29. Asti 30. Incisione sulegno 34. Dopo il duo 35. Veloce felino 37. E’ letale 40. Un satellite di Giove 41. Conto corrente 42. Base del prato 44. Musicista Polacco 48. Argo 49. E’ famosa la sua arca 50. Test gastronomico

Verticali1. Il migliore amico dell’uomo 2. Stati Unitid’America 3. Bari 4. I Famosi 7 5. Grossi egrassi 6. Famosa carta di credito 7. IstitutoNazionale Assicurazioni 8. Torino 11. UnaFiat 12. Aosta 13. Cauto, prudente 15. Stato americano 16. Deposito di cereali 17. Trattato di Della Casa 18. Gran raccordoanulare 19. Un grande cinese 21. Dio degliinferi 22. Verbo del soccorritore 23. Errore 25. Reggio Calabria 27. Lo si dà al Re 31. Ascoli Piceno 32. Croce Rossa Italiana33. A Roma è una famosa villa 36. Sopra aLondra 38. Oristano 39. Indica la via ai naviganti 41. Soprannome di Guevara 43. Losono certi cavalli 44. Como 45. Peso Atomico 46. Iridio 47. Anca al centro

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Soluzioni del Numero precendete:

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DDaa lloorroo nnoonn ccee lloo ssaarreemmmmoo aassppeettttaattoo ............ MMaa nneeaanncchhee ddaa nnooii!!

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Voci di Corridoio

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