Il Golf i Termini Specifici

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New Golf Company ® edition Il Golf: i termini specifici Pubblicazione edita da New Golf Company, marchio depositato - tutti i diritti riservati, la riproduzione anche parziale dela presente pubblicazione è vietata senza il consenso scritto dela New Golf Company sia per la versione cartacea che per quele su altri supporti quali CD, DVD, rom, schede di memoria e in generale qualsiasi supporto elettronico anche online. web site: www.newgolfcompany.com vers. 13.0

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New Golf Company® edition

Il Golf:i terminispecifici

Pubblicazione edita da New Golf Company, marchio depositato - tutti i diritti riservati, la riproduzione anche parziale della presente pubblicazione è vietata senza il consenso scritto della New Golf Company sia per la versione cartacea che per quelle su altri supporti quali CD, DVD, rom, schede di memoria e in generale qualsiasi supporto elettronico anche online. web site: www.newgolfcompany.com vers. 13.0

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Le originiLa storia del Golf è molto controversa e pur se si attribuisce agli scozzesi la pratica del Golf con regole, percorsi e attrezzature simili a quelle attuali a partire dalla fine del XIII° secolo, gli olandesi affermano di praticare il “COLF” dalla fine del XII° secolo.

Alcuni fanno risalire il Golf addirittura alla Roma dell'età imperiale dove sembra venisse praticato, con bastoni in legno ricurvi e palline di pelle compressa, un gioco del tutto simile all'attuale.

Sempre secondo le medesime fonti, il gioco fu fatto conoscere dai legionari romani nelle provincie appassionando in modo particolare gli scozzesi.

Secondo altri invece furono gli scozzesi a proporlo ai romani che lo fecero proprio.

Naturalmente la diatriba non si esaurirà mai.

In ogni caso è nel 1744 ad Edimburgo che viene fondato il primo Golf Club di tipo moderno e sempre in Scozia dieci anni dopo viene creato il Reale ed Antico club di St. Andrews che attualmente viene considerato la culla del Golf. Quindi il Golf, quantomeno quello moderno, è un gioco scozzese e i suoi termini sono quasi interamente anglosassoni. Per facilitare la comprensione immediata del gioco a tutti coloro che vi si avvicinano per la prima volta sarà quindi utile un elenco dei principali e più utilizzati termini golfistici.

In realtà quello che segue è ben più di un glossario quasi un compendio che fornisce utili indicazioni, curiosità e materiale interessante per tutti: per questo motivo ne consigliamo una lettura sistematica più che consultazione occasionale.

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Addressare – Indica il gesto di posizionare il corpo prima del tiro, a parte di una routine per raggiungere la massima concentrazione.

Agente estraneo - Qualsiasi persona, oggetto od animale che non faccia parte della partita come uno spettatore, un osservatore, o un animale che si avventa sulla pallina.

Air shot – Letteralmente colpo all'aria, indica un colpo a vuoto, usuale soprattutto agli inizi quando si tende per prudenza a tenere il bastone più alto per evitare di colpire il terreno.

Albatross – Realizzare una buca con 3 colpi di meno rispetto al limite stabilito dal progettista del campo ed indicato dal Par.

Alza-pitchmark – Piccolo accessorio a due punte da utilizzare per riparare i danni causati dal bastone che colpisce il prato durante il colpo, in particolare per le fossette causate dall'impatto della palla.

Approccio - Colpo giocato per arrivare al green: quando si riesce ad avvicinarsi molto alla bandiera si dice regolato o in regolazione.

Asta con bandiera - Paletto in fibra o metallo completato da una bandiera posta in cima che infilato nella buca ne reca il numero segnalandone la posizione da lontano. Deve essere sfilata dalla sua posizione dal primo giocatore che arriva al green e ricollocata nuovamente dall'ultimo del gruppo ad imbucare per segnalare al gruppo che segue che la buca è libera.

Avant-green – La zona del fairway nelle immediate adiacenze del green dove generalmente si trovano condizioni intermedie fra green e fairway.

Back door – A volte la palla supera la buca senza cadervi dentro ma poi per effetto di una pendenza o perché il tiro è stato effettuato imponendo alla palla un effetto retroverso, questa torna indietro e cade in buca dal lato posteriore appena superato cioè dalla “porta posteriore” come indica il termine inglese.

Back spin - Rotazione inversa della palla che permette di fermare la palla all'impatto, frequentemente utilizzata per arrivare sul green vicino alla buca fermando la palla senza farla rimbalzare ulteriormente. E' l'esatto contrario del top-spin cioè la rotazione della palla in avanti che normalmente viene impressa ad ogni colpo dalle

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sottili incisioni presenti sulla superficie della pallina: questa rotazione però non è un effetto aggiunto ma crea per la particolare conformazione a fossette della palla golf una sorta di effetto portante che prolunga il volo della pallina. Questo effetto aerodinamico viene attivato anche con la rotazione inversa del back spin anche se in modo meno accentuato. Per ottenere di prolungare significativamente il volo della palla sfruttando questo effetto aerodinamico la rotazione deve essere efficacemente trasmessa dalla faccia del bastone alla palla senza intermediazioni. Quindi è fondamentale utilizzare sempre bastoni e palle pulite. Anche i fili d'erba riducono significativamente questo effetto per questo la palla colpita nel rough (erba più alta) compie traiettorie inferiori.

Back swing – Indica la prima parte dello swing, durante la quale si porta il bastone all'indietro volgendo le spalle alla direzione del tiro.

Baseball grip – Un tipo di impugnatura da eseguire con il mignolo della mano destra tenuto aderente all'indice della sinistra che facilita chi ha le mani piccole nel rendere più salda la presa.

Bastone (club) – Ha sostituito il termine mazza da golf ormai in disuso nell'indicare genericamente ogni tipo di attrezzo utilizzato nel golf per colpire la palla: driver, legni, ferri, ibridi, wedge e putter. Complessivamente si possono portare ed utilizzare sul campo sino a 14 bastoni ma sui campi veloci, in allenamento e per i giocatori occasionali o non professionisti quelli da utilizzare effettivamente sono circa la metà o anche meno. All'inizio poi vanno utilizzati pochissimi bastoni per un rapido apprendimento della tecnica.

Best ball – Una gara fra coppie nella quale ogni giocatore gioca la propria palla ma per ogni buca si seleziona solo il risultato migliore fra i componenti della squadra. Generalmente permette ottimi risultati assorbendo momentanee cadute di attenzione dei singoli anche se capita a volte che entrambi i giocatori di una squadra facciano bene e male nelle medesime buche.

Birdie - Realizzare una buca con 1 colpo di meno rispetto al par.

Bogey - Realizzare una buca con 1 colpo in più rispetto al par, si utilizzano anche i termini doppio e triplo bogey per indicare rispettivamente la conclusione della buca con 2 o 3 colpi in più

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rispetto al par.

Bounce - Curvatura tipica della suola del sand-wedge, che gli consente di scivolare nella sabbia senza penetrare in profondità, quando per uscire da un bunker è necessario colpire la palla da sotto mirando alla sabbia. Il bastone Sand (sabbia) permette più facilmente di evitare di dissipare l'energia del colpo contro la sabbia trasferendola in massima parte alla palla. Una palla nella sabbia colpita troppo sotto o con un bastone inadatto compirà una traiettoria molto più corta del previsto.

Buca (hole) – Indica sia la cavità nel green obbiettivo della buca nella quale portare la palla, sia l'intero percorso per raggiungerla.Tradizionalmente i campi da golf sono a 9 e 18 buche ma sempre di più vengono preferiti i campi business a 9 buche: sono più divertenti, richiedono meno impegno fisico e meno tempo, e permettono allenamenti più efficaci. Un campo da 9 buche, come il primo storico campo di St. Andrews, permette anche di eseguire un doppio percorso da 9 + 9 = 18 buche con il grande vantaggio di fare due volte le stesse buche nella stessa giornata. I campi business in generale e quelli New Golf Company in particolare permettono di migliorare molto rapidamente il proprio gioco e il proprio handicap.

Bunker – Ostacolo del percorso costituito da una depressione con fondo sabbioso o in erba incolta che trae origine dalle buche di 20 o 30 cm nei campi scozzesi create dalle pecore per ripararsi dal freddo vento notturno della Highlands.

Caddie – Il solo aiuto concesso al giocatore per portare la sacca con i bastoni, normalmente sostituito dal carrello porta-sacca viene utilizzato dai professionisti nei tornei per i quali svolge anche la funzione di consulente tecnico-strategico. Il caddie infatti viene scelto tra i giocatori che conoscono meglio il campo e ottiene una percentuale sui premi del torneo vinti dal giocatore che assistono.

Calpestare - Attraversare la linea di tiro di un altro giocatore, disturbandone la concentrazione e danneggiando la superficie del green. Viene considerata una scorrettezza inaccettabile anche se involontaria, sul green è bene prestare molta attenzione ai propri movimenti per evitarla.

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Campo da golf – Il percorso completo di 9 o 18 buche.

Campo pratica (driving range) - Zona dedicata al perfezionamento dello swing costituita da postazioni fisse aperte su una zona di prato con segnali che indicano le distanze raggiunte o box dotati di rete o drappi per fermare subito la palla realizzabili anche indoor. I tipi migliori dispongono di superficie in erba o terriccio sabbioso sul quale disporre il proprio tee o direttamente la palla, mentre quelli meno sofisticati hanno una pavimentazione rigida con un tappetino e un tee flessibile fisso. Permettono di allenarsi con ogni tipo di bastone escluso il putter. I campi pratica in Italia, dove non esistevano prima dell'arrivo della New Golf Company campi pubblici, costituivano l'unica possibilità di allenarsi o apprendere i rudimenti del Golf. Naturalmente colpire una palla per lanciarla contro un drappo o nel vuoto non è divertente ne allena al gioco del Golf perché il Golf è tutt'altro che colpire la palla con la maggiore violenza possibile. Solo sul campo si calibrano i tiri, si fanno scelte strategiche, si superano gli ostacoli, si impara ad affrontare il campo nelle situazioni più varie. Solo sul campo si impara a giocare a Golf e ci si diverte. Oltretutto nei campi pratica vengono utilizzate palline economiche ,di qualità scadente, più dure e resistenti che possono essere utilizzate quasi indefinitamente inadatte al gioco normale che falsano lo swing in rapporto a quelle da gioco.

Carrello – Accessorio indispensabile con la sacca completa dotato di grandi ruote che permette di portare la sacca senza sforzo e senza stress per la schiena e la colonna vertebrale non costretti a sollevare e poggiare continuamente la sacca con l'attrezzatura.L'avversione di alcuni contro questo utilissimo accessorio è una forma di snobbismo dettata dall'ignoranza della fisiologia umana e in particolare dei danni che il carico-scarico di pesi possono causare al corpo.Può essere non utilizzato quando in allenamento si utilizza una “mezza sacca” cioè si utilizzano pochi bastoni, generalmente da 3 a 6. Utilizzare pochi bastoni, in particolare pochi ferri, è il modo migliore e più rapido di apprendere la tecnica del Golf imparando a dosare lo swing e calibrare il tiro in funzione della distanza da

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raggiungere.

Caddie-car o Golf Kart – Piccola auto elettrica biposto in grado di trasportare anche le sacche utile nei percorsi con buche molto lontane e disperse, a volte utilizzata anche in gara.

Cast – Un errore frequente che pregiudica il tiro e consiste nel rilascio troppo anticipato dei polsi durante il downswing.

Cavity back – Conformazione innovativa della testa dei ferri realizzata con una cavità posteriore che distribuisce il peso verso l'esterno consentendo un migliore e più facile controllo della direzione del tiro mediante lo spostamento ai bordi della massa metallica principale nella testa del bastone.

Chip – Colpo a parabola di approccio al green che si solleva di poco dal terreno e rotola a lungo, utilizzato dall'esterno del green quando non è possibile giocare il putter: un colpo di precisione pensato per cercare di imbucare o di avvicinarsi molto alla buca. In alternativa si può giocare il wedge-putt colpendo la palla con la lama del wedge per giocare un colpo diritto facendo rotolare la palla senza alzarla come con il putter.

Chip and run – Un chip giocato da grande distanza dal green, a volte dalla partenza nelle buche corte generalmente con un ibrido in modo da alzare poco la palla ma farla rotolare a lungo sfruttando le zone di erba rasata bassa.

Cleek - Soprannome per il ferro n° 2 ormai praticamente inutilizzato.

Club – Vedere bastone.

Club fitting – Indica la modifiche personali che un giocatore può apportare ad un bastone rimanendo entro i limiti del regolamento.

Club house - L'edificio centrale del campo da Golf.

Club shop o pro shop – Il negozio generalmente annesso alla club house, che vende abbigliamento, accessori e attrezzatura da golf anche per esigenze dell'ultimo minuto: come ad esempio palline, tee o qualche accessorio da sostituire. A volte il negozio si occupa anche delle riparazioni e offre occasioni da valutare sia per il nuovo che nel settore dell'usato.

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Colpo (Shot) – Quello effettuato dal giocatore colpendo la palla con il bastone per avvicinarla o mandarla in buca.

Compressione del nucleo – Indice della durezza della palla che influenza la sensibilità al vento ma non la lunghezza del tiro: i valori più diffusi sono 90 efficace con vento debole o calma e 100 che fornisce risultati migliori con vento sostenuto.

Consiglio - Suggerimento strategico che in gara può essere dato solo dal caddie o da un compagno di squadra. Quando si gioca per allenarsi o divertirsi con giocatori più bravi si possono ricavare molte utili indicazioni dall'attenta osservazione del gioco del loro gioco e del loro modo di comportarsi in campo, potendo anche chiedere e ricevere qualche utile suggerimento sempre con molta discrezione evitando di eccedere. In effetti il modo migliore di imparare a giocare a Golf è proprio giocare 2 o 3 partite a settimana.

Course rating CR – E' il coefficiente che indica la difficoltà di un percorso e viene utilizzato per adeguare il proprio handicap personale alla difficoltà del campo.

CSA - Correttivo giornaliero allo score del campo adottato per il calcolo dell'handicap in condizioni di gioco non standard viene utilizzato prevalentemente in condizioni particolari in gara.

Custodire la bandiera - Impugnare l'asta della bandiera per segnalare la posizione della buca ad un altro giocatore sollevandola appena eseguito il colpo per evitare che venga colpita dalla palla che sopraggiunge. L'asta della bandiera può essere colpita da un colpo eseguito dall'esterno del green ma non da uno eseguito dal green, quindi la bandiera deve essere tolta e poggiata delicatamente a terra o tenuta in mano quando si gioca sul green per evitare penalità. Ma a molti metri e difficile individuare con precisione la posizione della buca ed è considerata una cortesia custodire la bandiera nel modo descritto. E' infine consuetudine che il primo giocatore ad arrivare sul green tolga la bandiera e l'ultimo ad imbucare la reinserisca nella buca stessa.

Cut – Significa taglio e indica la selezione che viene eseguita durante i tornei dei professionisti con l'esclusione dopo i primi percorsi che si considerano di qualificazione di tutti i giocatori oltre una certa posizione di classifica per riservare gli ultimi percorsi ai

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migliori classificati e rendere più spettacolare il torneo stesso.

Data - Palla data – Colpo concesso – Nel gioco informale o nelle gare di match play quando la palla si ferma vicinissima alla buca gli altri giocatori possono concedere il colpo anche senza che questo venga materialmente giocato: viene ritenuta una forma di cortesia spesso usata per rendere il gioco più veloce. Ad esempio se un giocatore con il suo terzo colpo arriva vicinissimo alla buca rendendo evidente che con il colpo successivo non potrà fallire la buca se gli viene concesso il colpo dagli altri giocatori potrà evitare di tirare il suo 4° colpo segnando 4 come score.

Dimples – Il nome tecnico delle centinaia di cavità simmetriche sulla superficie delle palline che con la rotazione creano un effetto dinamico portante che prolunga la traiettoria aumentando la distanza del colpo. E' fondamentale mantenere la palla pulita e priva di imperfezioni: se graffiata o deteriorata va sostituita.

Divot – Cavità inavvertitamente creata durante l'esecuzione di un colpo impattando il terreno con la testa del bastone che fa saltar via una piccola zolla: questa va ricollocata al suo posto dopo aver arieggiato la cavità con il piccolo attrezzo dedicato a questo scopo simile ad una forchetta. Quando prima del tiro si effettuano swing di prova senza palla è buona norma fare molta attenzione sfiorando il terreno con la parte inferiore del bastone senza colpirlo per non danneggiarlo. A parte colpi particolari con i quali è necessario alzare molto la traiettoria della palla colpendola da sotto, normalmente la palla si deve colpire piena sfiorando il terreno senza toccarlo per non dissipare inutilmente l'energia del colpo contro di esso.

Divot tool – Piccolo attrezzo specifico con due punte che permette di riparare i danni causati dagli impatti della palla sul green generalmente una fossetta da compressione generata da una palla molto alta che ricade su un punto delicato di terreno. Dopo o durante la pioggia ( a Golf si gioca come al calcio anche con la pioggia ) il terreno umido è più vulnerabile agli impatti e si dovrà prestare maggiore attenzione. La riparazione avviene inserendo da direzioni diverse le punte dell'attrezzo dal bordo di impatto verso il centro con un angolo di 45° e forzando con esse il terreno sotto il manto erboso a ricostituirsi premendolo e alzando con le punte da sotto il centro del piccolo cratere. Dopo aver eseguito più volte da varie angolazioni questo movimento il piccolo cratere non sarà più

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visibile e si potrà con il fondo piatto del putter accertarsi che non si sia formato un minuscolo dosso.

Dog leg (zampa di cane) – Indica una buca con tracciato curvo o a gomito con ostacoli naturali alberi o dossi che impediscono la visuale dell'intera buca. Le buche di questo tipo richiedo spesso un colpo in più rispetto a quelle normali di pari lunghezza.

Dormie – In una “partita a buche” nella quale si conta un punto per ogni buca conquistata indipendentemente dai colpi complessivi giocati indica il giocatore o la squadra con un vantaggio pari alle residue buche che quindi può solo vincere o al massimo pareggiare la gara. In questo tipo di partita si assegna un punto per ogni buca realizzata in meno colpi rispetto agli avversari e nessun punto per quelle pareggiate cioè realizzate con lo stesso numero di colpi.

Downswing - La rotazione del bastone durante lo swing dall'apice del backswing fino all'impatto con la palla. Per effettuare bene questo movimento è essenziale mantenere costantemente lo sguardo fisso sulla palla da colpire e descrivere con le braccia e il bastone un movimento fluido ed armonioso.

Draw – E' un colpo ad effetto eseguito generando una rotazione controllata da destra a sinistra allo scopo di deviare intenzionalmente la traiettoria della palla.

Droppare – l'azione per mettere in gioco una nuova palla lasciandola cadere per terra in modo casuale dopo la perdita della pallina giocata o per evitare una ostruzione o in caso di palla ingiocabile o finita in acqua. A seconda dei casi può comportare anche una o più penalità. Generalmente si esegue lasciando cadere la palla dalla mano a braccio teso e sguardo distolto oppure lasciando cadere la palla dalla mano al di sopra e dietro le spalle.

Drive - driver - E' il nome del legno n° 1 cioé il bastone più potente ma meno preciso utilizzato per il colpo iniziale nelle buche lunghe, molto lungo e difficile da padroneggiare possiede una testa grande e pesante. Recentemente vengono realizzati driver anche di forma squadrata per migliorare la capacità di dirigere la traiettoria aumentandone il momento d'inerzia per contrastare le deviazioni dovute ad un impatto imperfetto con la palla. Il medesimo termine Indica anche i potenti tiri di avvicinamento alla

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critica zona finale della buca.

Driving contest – Piccolo gara entro la gara che assegna un premio al giocatore che gioca il colpo di partenza valido più lungo cioè tenendo la palla entro il fairway in una buca stabilita.

Driving range – Vedere Campo pratica.

Eagle - Realizzare una buca con 2 colpi in meno rispetto al par.

EGA - European Golf Association sigla con la quale si indica convenzionalmente il sistema di handicap internazionale adottato anche in Italia a partire dall'1 aprile 2003, volto ad adattare l'handicap alla difficoltà di ciascun campo al quale vengono attribuiti due indici di difficoltà calcolati sulla base delle possibilità dei giocatori di media-alta e medio-bassa abilità. I due indici, Course rating e Slope rating insieme all'exact handicap personale del giocatore vengono utilizzati in una formula che definisce l'handicap per un determinato giocatore in un determinato campo in modo da uniformare i risultati conseguiti. I coefficienti in questione vengono calcolati da una apposita commissione della Federazione Nazionale locale, per questo motivo i campi di nuova costruzione in un primo periodo non posseggono coefficienti o ne hanno di provvisori.

Etichetta – Usi e consuetudini per la tutela del campo e il rispetto degli altri giocatori quali ad esempio: evitare di muoversi, fare rumore o ostruire la linea di tiro durante il gioco altrui, riparare i pitch mark e le zolle inavvertitamente asportate, rastrellare la sabbia dei bunker calpestata, spostarsi rapidamente tra un colpo e il successivo, liberare velocemente il green completata la buca, non danneggiare i green gettando bastone o bandiera, spostarsi tenendosi ai lati del fairway, non passare con il carrello sul green, urlare “FORE” quando la traiettoria di un colpo errato si dirige verso altri giocatori per avvertirli, evitare di rallentare il gioco e lasciar passare avanti i giocatori più veloci offrendogli la possibilità di farlo alla buca successiva, non danneggiare il campo con swing di prova, seguire sempre il volo della palla degli altri giocatori aiutandoli nelle ricerche della stessa quando risulta non visibile, comportarsi sempre con cortesia e rispetto verso tutti.

Explosion – La tecnica utilizzata per tirarsi fuori da un bunker colpendo la sabbia prima della palla allo scopo di colpirla nella parte

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inferiore e sollevando una fontana di sabbia insieme alla palla.

Faccia – La superficie scanalata della testa del bastone con la quale si colpisce la palla, molto importante e da mantenere sempre pulita per l'ottimale riuscita del colpo. Le scanalature imprimono alla palla una rotazione che insieme alle minuscole depressioni della sua superficie genera un effetto portante in grado di allungare il tiro significativamente. Per questo motivo è necessario utilizzare sempre bastoni puliti e pulire sempre quando permesso la palla.

Fade - E' un colpo ad effetto eseguito generando una rotazione controllata e intenzionale da sinistra a destra allo scopo di deviare intenzionalmente la traiettoria della palla.

Fairway – La superficie di erba accuratamente rasata che rappresenta la parte più veloce e scorrevole del tracciato della buca circondata dalle zone di erba alta ed incolta dette rough dove la palla si ferma quasi subito e che rende più difficile e meno potente il colpo successivo. Quasi tutta la strategia del golf si basa sulla scelta del migliore punto di arrivo del colpo spesso scegliendo di coprire distanze minori pur di rimanere sul fairway.

Feet – Vedere piede.

Ferro (iron) - Bastone utilizzato per i colpi di distanza media e corta, con testa piccola di varia inclinazione e con lunghezza variabile contrassegnati da numeri progressivi dal n°1 (il più potente) al n°9 (quello che genera la traiettoria più corta). Normalmente si utilizzano quelli dal n°5 al n°9 con quelli più potenti sostituiti da un ibrido più potente e gestibile. Nel Golf con il tiro standard si raggiunge all'apice della traiettoria una quota di circa 20 / 30 metri. Con questo presupposto ogni ferro permetterà di raggiungere grazie alle sue caratteristiche ed in particolare all'inclinazione della faccia distanze differenti sempre più corte sino al ferro 9 cioè quello con la faccia più inclinata.

Finish – La posizione terminale dello swing con il petto rivolto alla direzione del tiro nella quale ci si ferma per seguire la traiettoria della palla ed individuarne la posizione finale in modo da ritrovarla rapidamente entro i 5' stabiliti. Se la palla non risulta visibile è necessario fissare la sua probabile posizione rispetto a riferimenti vicini e raggiungerla continuando a tenere lo sguardo sul punto di

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arrivo altrimenti risulta a volte facile non ritrovare la palla.

Flappa – Colpire non intenzionalmente il terreno prima della palla sollevando una zolla, che dovrà essere subito riparata, recuperandola e riponendola nella sua sede, ricompattandola e livellando nuovamente il terreno con la suola.

Flop shot – Colpo di avvicinamento alla buca nelle immediate vicinanze del green con parabola molto alta per fermare la palla al primo rimbalzo e superare un ostacolo a difesa del green come un dosso o un bunker.

Flyer - Colpo più lungo del previsto generalmente causato da erba frapposta tra la palla e la faccia del bastone in particolare dal rough.

Follow through – La rotazione dello swing immediatamente dopo l'impatto con la palla sino alla conclusione del movimento del bastone.

Fore! - E' la parola da urlare quando la traiettoria di un colpo errato si dirige verso altri giocatori per avvertirli del pericolo. La palla da golf infatti è piccola e dura e può causare danni.

Foursome – Tipo di competizione fra due coppie di giocatori che giocano alternativamente la stessa palla.

Front nine / Back nine – Questi nomi individuano rispettivamente il primo ed il secondo gruppo di 9 buche di un percorso di 18 buche complessive. Non è solo una divisione teorica ma molto di più infatti da qualche anno ci si è resi ben conto nella Federazione Internazionale come sia sempre più difficile per i giocatori trovare le circa 5 ore o più necessarie per giocare un percorso da 18 buche compresi i preliminari e l'indispensabile post-partita, quindi sempre più spesso vengono giocate solo 9 buche e quasi tutti i campi permettono di scegliere tra i due percorsi per permettere ai giocatori di alternarli e giocarli anche se in giorni diversi. In questo modo una partita dura solo 2 o 3 ore. Allo scopo di accorciare ancora questi tempi e permettere a tutti di prendersi una pausa in giorni diversi da quelli festivi sono stati creati i campi da 9 buche veloci con un percorso di circa 1000 m che permettono di giocare una partita in circa 1 ora e senza stancarsi eccessivamente per proseguire poi la propria giornata di lavoro senza problemi.

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Le prime 9 buche vengono sempre definite Front mentre la seconda serie in un campo da 9 o quelle dal n° 10 al 18 in un campo da 18 buche vengono definite Back. Questa denominazione deriva dalla consuetudine dei campi scozzesi di avere 9 buche ad andamento rettilineo che venivano eseguite dalla prima alla nove all'andata (Front) e dalla nove alla prima a ritroso (Back) per tornare al punto di partenza. Oggi tutti i migliori campi sono progettati in modo da avere la partenza della prima buca vicino all'arrivo della nona ed eventualmente la partenza della decima vicino alla conclusione della diciottesima ma per tradizione si continuano a chiamare Front e Back la prima e la seconda serie di buche. Naturalmente nei campi da 9 buche Front e Back coincidono.

Fuori limite (Out of bounds) - Zona esterna al campo da gioco oppure temporaneamente interdetta al gioco normalmente per rinfoltire o ripristinare il manto erboso delimitata da paletti e cordino. In questo ultimo caso si può riportare nel campo senza penalità una palla inavvertitamente finita nella zona esclusa.

Gioco corto – Il gioco negli ultimi 100 m circa della buca nei quali non serve più la potenza ma predominano tecnica, sensibilità, precisione, strategia e fantasia. Nel gioco corto è fondamentale la scelta del bastone e del tipo di tiro oltre alla capacità di eseguire swing parziali per calibrare la distanza.

Gioco lungo – L'avvicinamento agli ultimi fondamentali metri nelle buche più lunghe ove prevale la potenza del tiro.

GPS – Acronimo di sistema di posizionamento globale, è un sistema di localizzazione geografica basato su una rete satellitare, nella versione dedicata al golf permette di mappare i campi e memorizzare ed analizzare il proprio gioco nel tempo. Alla partenza di ogni buca fornisce dati come distanza dal green e dai principali ostacoli e continua a fornire dati rilevando ogni colpo e tenendo conto del punteggio della partita. Alcuni modelli rilevano anche le statistiche dei singoli colpi tenendo conto della massima distanza e di quella in media raggiunta con ogni bastone che utilizziamo. Il sistema è molto utile in allenamento ma tende a distrarre l'attenzione del giocatore.

Grain – Indica l'inclinazione delle singole lamelle dell'erba che varia in funzione di moltissimi fattori e addirittura in momenti diversi

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della stessa giornata. L'inclinazione dell'erba può essere favorevole o sfavorevole al tiro in particolare sul green ove può rendere la palla più o meno veloce. E' necessario tenerne conto in modo particolare per i putt molto lunghi.

Grande slam - La vittoria nello medesimo anno dei quattro tornei più prestigiosi al mondo i cosiddetti Major: USA Masters, USA Open, British Open e PGA Championship.

Green – La piazzola di erba bassa con la buca, identificata dalla bandiera, bersaglio del percorso. L'erba bassa e secca rendono la palla veloce e difficile da controllare rispetto a quella più alta e umida. Sarà quindi opportuno evitare di giocare sempre nelle stesse ore del giorno e con le medesime condizioni atmosferiche per acquisire la maggior esperienza possibile perché la variazione delle condizioni del green è sempre avvertita anche da chi inizia. Il green normalmente dispone di più buche con quella in uso identificata dalla bandiera che viene periodicamente spostata per rendere diverso e più vario il gioco in giorni diversi e anche per far riposare a cicli l'erba.

Green in regulation – Nella progettazione dei campi da golf si valutano sempre due colpi per imbucare dopo aver raggiunto il green. Quindi si definisce Green in regulation raggiungere il green stesso in 1, 2 o 3 colpi rispettivamente nelle buche par 3, 4 e 5. Raggiungere il green nel numero di colpi previsto in pratica con due colpi meno del par della buca indica una tecnica corretta per il gioco lungo e permette con un putt decisivo di effettuare un birdie.

Greenkeeper – Il manager che si occupa della gestione del campo, scegliendo qualità e altezza dell'erba di green, fairway e rough determina e modifica anche sensibilmente nel tempo le condizioni del campo rendendo le partite più interessanti.

Greensome - Gara di due coppie di giocatori nella quale entrambi effettuano il primo tiro selezionando il migliore e continuando alternandosi nei colpi da quel momento sino alla conclusione di ogni buca.

Grip – E' la capacità di una superficie di offrire una buona tenuta. Nel golf identifica l'impugnatura del bastone e spesso anche il manico stesso una volta in cuoio ora in materiali a base di gomma e

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polimeri. Esistono impugnature che facilitano la presa identificando la posizione dei polpastrelli delle dita. E' molto efficace utilizzare bastoni con impugnatura uguale in modo da uniformare l'impugnatura in tutti i tiri. Il foro sulla sommità dell'impugnatura serve invece per inserire il marker: una sorta di grossa puntina da disegno in plastica utile per marcare la posizione della palla sul green quando si solleva la palla per pulirla o per evitare che costituisca un ostacolo per gli altri giocatori. Nel golf dopo il primo tiro che viene effettuato sulla base della classifica della buca precedente, i successivi sono eseguiti in ordine di distanza dalla buca con il giocatore più indietro e distante dalla buca che tira per primo e così via, quindi una palla vicino alla buca sulla linea di tiro di un altro giocatore deve essere temporaneamente tolta sostituendola con un marker. Spesso in particolare nelle partite informali si utilizzano come marker anche semplici monete. Quando sono in vigore le “winter rule” che permettono di marcare la posizione della palla per prenderla in mano e pulirla riponendola poi entro un raggio di 15 cm dalla posizione originale senza però avvicinarsi alla buca è utile utilizzare come marker un tee.

Gross score – Vedere punteggio lordo.

Ground under repair – Indica una zona di terreno in riparazione o con erba in crescita segnalato con paletti, corde o linee di calce bianca interdette al gioco. Se la palla vi finisce dentro è possibile senza alcuna penalizzazione estrarla e dropparla cioè lasciarla cadere in un punto esterno al limitare della zona interdetta senza però avvicinare la pallina alla bandiera.

Half swing – Vedere mezzo swing.

Handicap - Vantaggio relativo che ogni singolo giocatore ha rispetto al par del campo che rappresenta approssimativamente il suo punteggio medio in quel percorso. All'inizio i giocatori posseggono un handicap alto 36 che man mano si abbassa sino ad annullarsi; ciò permette a giocatori di diversa abilità di confrontarsi alla pari. Alla fine della partita si sottrae dal punteggio finale il proprio handicap per un raffronto che stabilisce il vincitore della partita. In pratica la vittoria va a chi ha giocato meglio in rapporto alle proprie capacità e non al più bravo in assoluto. Questo semplice meccanismo rende possibile, competitivo e divertente

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giocare con chiunque indipendentemente dal livello di abilità e rende il Golf un gioco unico.

Hazard – Vedere ostacolo.

Head - testa – Indica letteralmente la testa del bastone cioè la sua estremità ovoidale per legni e ibridi o a spatola per ferri e wedge. La zona frontale che colpisce la palla è la faccia, la parte inferiore la lama, la zona di attacco allo shaft (cioè il manico) il tacco e l'estremità opposta è detta punta. La testa e la faccia in particolare vanno mantenute sempre pulite curando di non danneggiarle con impatti contro palline deteriorate o terreni duri per la presenza di sassi. Quando la pallina finisce imprevedibilmente su un supporto duro come ad esempio un sentiero battuto o asfaltato in un partita informale si preferisce spostare la pallina annunciandolo agli altri giocatori droppandola senza avvantaggiarsene su un terreno che non danneggi il bastone da utilizzare.

Hook - Colpo ad effetto causato da un impatto non perfetto con la faccia del bastone troppo chiusa che genera un rotazione verso sinistra nella parte finale della traiettoria. Può essere volontario per permettere alla palla di seguire un fairway a gomito o aggirare un gruppo di alberi oppure accidentale e portare la pallina in ostacoli o fuori percorso.

Hole – Vedere Buca.

Hole in one – Letteralmente buca in uno, rappresenta il sogno di ogni golfista. E' un evento eccezionale e rarissimo, possibile praticamente solo nelle buche par 3 anche se esistono eccezioni. A volte nei tornei professionistici viene destinato un premio speciale di gran valore per chi completa con un unico tiro una particolare buca.

Honour – Cioè onore, è definito il diritto a giocare per primi il colpo di partenza attribuito alla prima buca dallo starter, mentre in quelle successive il colpo iniziale spetta a chi ha concluso quella precedente nel minor numero di colpi.

Iarda (yard) – Misura inglese ormai obsoleta da quando anche l'Inghilterra si è convertita al sistema metrico decimale che sopravvive in alcune nicchie, come a volte nel Golf nel quale indica le distanze. 1 iarda (yard) equivale a 3 piedi (feets) oppure a 36 pollici (inchs). Viene abbreviata in yd ed equivale a 0,9144 m quindi

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è possibile trasformare yards in metri sottraendo il 10%. Ad esempio 100 yd diventano 100-10=90 metri valutazione velocissima ma vicina a quella reale pari a 91,44 m. Nei campi anglosassoni vengono ancora utilizzate yards per la lunghezza delle buche e del campo ma si fa strada anche nel Golf lo standard metrico.

Imbucare - Inviare la palla in buca: è possibile farlo partendo dall'esterno del green anche colpendo l'asta o partendo dall'interno del green ma solo dopo aver estratto l'asta della bandiera altrimenti si viene penalizzati.

Impedimenti sciolti – Qualsiasi elemento naturale non trattenuto dal terreno che rappresenta un ostacolo alla pallina come foglie e rami secchi, sassi, ecc.

Interlock grip – Il tipo di impugnatura del bastone da golf che blocca le mani incrociando il dito indice della mano sinistra con il dito mignolo della mano destra.

Iron – Vedere ferro.

Leggere il green – Valutare la scorrevolezza e le pendenze del green per calibrare direzione e velocità del tiro. Per vederlo efficacemente a volte è necessario farlo da più angolazioni quasi sempre si ottengono maggiori informazioni osservando da una posizione bassa sedendosi sui talloni.

Leggere la buca – Esaminare alla partenza della buca gli elementi salienti: par, distanza, larghezza e andamento del fairway, ostacoli alti e bassi, dislivelli, ecc. allo scopo di valutare i tiri da eseguire e la migliore strategia di avvicinamento alla bandiera. E' un momento fondamentale ma spesso trascurato dai giocatori impazienti o superficiali non destinati a grandi risultati.

Legno - Bastone destinato ai tiri più lunghi e potenti una volta realizzato in legno che tradizionalmente conserva questo nome anche se realizzato con materiali e tecnologie completamente diversi. I più utilizzati sono i n° 1,3,4 e 5 con potenza decrescente per i numeri alti. La tradizionale forma ovoidale viene lentamente soppiantata da altre forme più squadrate forse meno eleganti ma più efficaci che permettono un migliore controllo laterale del tiro e maggiore precisione.

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Lie – Indica la posizione relativa della palla rispetto al terreno: quindi può essere in salita o in discesa, buono o cattivo. Il migliore sul fairway è in piano e possibilmente su un ciuffetto di erba che solleva la palla dal terreno come un tee il piccolo sostegno che può essere utilizzato solo alla partenza. Per i ferri indica l'angolo formato da suola e shaft. A volte viene utilizzato anche per indicare quanto la palla affonda nell'erba.

Linea di tiro – La traiettoria che la palla deve seguire nel suo percorso verso la buca. Il rispetto per gli altri giocatori e per la loro concentrazione vuole che si eviti anche di attraversare la linea di tiro mentre un giocatore si sta preparando al tiro. In modo particolare sul green per evitare di calpestare la superficie schiacciandola irregolarmente.

Links – Campo molto tecnico con fairway stretti circondati da rough folti, con bunker sabbiosi, pochi alberi centrali e grossi ostacoli naturali come boschetti o acqua su uno dei lati che ricordano nella morfologia i classici campi scozzesi. I Links più famosi sono in Scozia: St. Andrews, Birkdale, Lytham & St. Annes, Troon, Carnoustie ma esistono link in ogni parte del mondo come ad esempio gli affascinanti Pebble Beach e Cypress Point in California.

Loft – rappresenta l'angolo d'inclinazione della faccia del bastone. Il piccolo loft a partire da 5° o 6° fornisce tiri lunghi a traiettoria bassa ed è riservato ai bastoni più potenti mentre uno grande di 40°, 50° o 60° alza la traiettoria accorciando il tiro dei wedge. Normalmente è il Sand il bastone più angolato che realizza i tiri più corti e alti.

Long game – Vedere gioco lungo.

Louisiana – Una gara a squadre di due giocatori che giocano sempre ogni colpo entrambi scegliendo però la posizione finale migliore fra le due raggiunte per ogni coppia di tiri. In pratica ad ogni colpo si scarta il peggiore dei membri della squadra.

LPGA - Ladies Professional Golfer's Association. La più famosa, importante e seguita associazione professionistica femminile di origine americana.

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Major – Con questo appellativo si indicano i quattro più famosi tornei di golf annuali: US Masters e US Open, British Open e PGA Championship. Il giocatore che riesce a vincere nello stesso anno tutti e quattro i Major cioè i maggiori tornei di golf realizza il celebre Grande Slam un termine derivato dal gioco del bridge che significa vincere in un unica partita tutte le prese possibili.

Marker – Significa marcatore e indica sia chi si occupa di annotare ad ogni buca il punteggio di un altro giocatore, sia il piccolo segnale che memorizza sul campo la posizione di una pallina sollevata per essere pulita o per evitare intralci sul green ad un altro giocatore che deve tirare prima: nel golf il giocatore con la pallina più distante dalla bandiera tira prima degli altri che seguono sempre in rapporto alla distanza della pallina dalla bandiera. I marker di segnalazione sono piccoli dischi colorati in plastica con una piccola punta di sotto ma si perdono facilmente e nelle partite informali spesso si utilizzano monetine al loro posto. Si dice che da neofiti tutti hanno una volta raccolto una monetina lasciata come marker da un giocatore più esperto. Il punteggio finale (score) firmato dal giocatore (player) che lo ha realizzato e da chi lo ha annotato (marker) viene consegnato al circolo per il calcolo dell'handicap. Il giocatore può naturalmente annotare da solo il proprio punteggio poiché il golf è un gioco particolare nel quale ognuno è giudice di se stesso e della correttezza del proprio comportamento. Barare nel golf non ha alcun senso poiché il golf è principalmente rispetto verso se stessi e verso gli altri: un giocatore sorpreso a barare viene escluso ed allontanato dalle gare e dai campi dal circolo e dalla Federazione ma soprattutto messo all'ostracismo dagli altri giocatori.

Match play – Una delle gare più famose nella quale ogni buca viene aggiudicata al giocatore che la completa nel minor numero di tiri o definita pari se entrambi la completano nello stesso numero di colpi. Viene assegnato un punto per ogni buca vinta e nulla per quelle perse o pareggiate. La partita di match play può terminare prima di completare il percorso completo quando uno dei giocatori possiede un vantaggio ormai incolmabile: ad esempio quando rimane una sola buca e il vantaggio è di due punti o rimangono due buche e il vantaggio e di tre punti e così via.

Mazza (bastone, club) – Si usa per indicare genericamente

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qualsiasi bastone da golf ma viene considerato un termine desueto e viene poco utilizzato in favore del termine bastone.

Medal - La gara più antica del golf vinta dal giocatore che completa il percorso con il minor numero di tiri. Al contrario di quanto potrebbe pensarsi è forse la formula più difficile nella quale si deve mantenere concentrazione e impegno psico-fisico al massimo livello sino all'ultima buca che quasi sempre decide la gara e nella quale una distrazione o una valutazione strategica errata può causare una disastrosa conclusione.

Mezzo swing (half swing) – Un tiro corto effettuato con un movimento (swing) parziale per controllare la distanza giocato nella parte critica finale della buca o per aggirare un ostacolo o in approccio al green. Colpo molto tecnico di grande precisione e maggiore difficoltà rispetto a quello a swing pieno che richiede solo la massima potenza a scapito della precisione, il tiro con swing parziale richiede una valutazione ed esecuzione estremamente accurati.

Mulligan – E' la possibilità a volte concessa dagli avversari nel gioco informale di ripetere un colpo totalmente errato: questa seconda possibilità ovviamente non può essere utilizzata mai nel gioco ufficiale o nei tornei.

Nearest to the pin – Un premio speciale assegnato a volte nelle gare per dilettanti a chi si avvicina di più alla bandiera con il primo colpo in una specifica buca par 3 tra tutti i giocatori che hanno raggiunto il green. Simile è il premio per il primo colpo che arriva a distanza maggiore sul fairway in una specifica buca.

Nett score – Vedere punteggio netto.

Obstruction – Vedere ostruzione.

Offset – Identifica l'arretramento della faccia del ferro rispetto allo shaft molto comune nella maggior parte dei ferri che permette più facilmente di allineare la la faccia nella giusta direzione al momento di colpire la pallina. Un offset accentuato manterrà una traiettoria più bassa e orientata verso sinistra uno meno sensibile determinerà una traiettoria più alta e verso destra.

One putt – Dopo aver raggiunto il green concludere la buca con

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un unico colpo del putter. Un risultato eccellente confrontato con i due colpi che il progettista ipotizza necessari sul green. Al contrario three putt cioè utilizzare dopo aver raggiunto il green altri 3 colpi è un risultato pessimo anche se a volte con green difficili si possono rovinare buone partite sprecando un numero maggiore di colpi. Indipendentemente da ogni altra considerazione nel golf si patta per vincere in pratica sono i colpi sul green che risultano quasi sempre determinanti per vincere le partite. Ed è proprio qui che deve essere concentrato il massimo sforzo in allenamento e la maggiore concentrazione.

Open – E' un torneo professionistico aperto anche ai dilettanti nel girone di qualificazione. I tornei open sono fondamentali perché permettono ogni anno a dilettanti particolarmente dotati di mettersi in luce e ne facilitano il passaggio fra i professionisti.

Ostacolo (hazard) - Elemento permanente del percorso realizzato dal progettista per ostacolare il gioco e renderlo più interessante dando la possibilità generalmente di applicare strategie diverse ed esaltare le doti dei giocatori. Generalmente si tratta di bunker di sabbia, sentieri, corsi d'acqua, laghetti o macchie di alberi, ma a volte si possono trovare persino piccole insenature o green posti su isolotti al centro di piccoli laghetti. A volte la palla può essere giocata dall'ostacolo come accade con i bunker di sabbia in altri casi come ad esempio se finisce in acqua profonda ne va tirata un'altra generalmente con una penalizzazione aggiuntiva di un colpo rigiocando la nuova palla a volte da dove si è giocata la precedente a volte al limite dell'ostacolo nel punto più vicino.

Ostruzione (obstruction) - Qualsiasi elemento artificiale in grado di ostacolare il gioco sia di tipo mobile che immobile. Può quindi essere una falciatrice, una sacca da golf, un kart elettrico, una staccionata, un cartello, un paletto, ecc. ma non ad esempio un albero poiché l'albero non è un elemento artificiale. Qualunque sia l'ostruzione artificiale è possibile spostare la palla per evitarla senza incorrere in penalità curando però che la nuova posizione non avvicini la palla alla bandiera.

Out of bounds – Vedere fuori limite.

Overlap grip – Un tipo di impugnatura che blocca le due mani

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con la sovrapposizione del mignolo della mano destra all'incavo tra dito indice e medio della mano sinistra evitando di intrecciare le dita. Da molti viene giudicata più comoda: la scelta dell'impugnatura più adatta è assolutamente soggettiva perché dipende dalla personale costituzione fisica.

Palla provvisoria – Allo scopo di guadagnare tempo quando si sospetta che la palla appena lanciata possa risultare introvabile o irraggiungibile, perché ad esempio finita in acqua o fuori limite, è possibile annunciandolo giocare una nuova palla detta provvisoria.Se la palla originale viene trovata si prosegue il gioco normalmente recuperando la “palla provvisoria” giocata cautelativamente altrimenti, se quella originale non si riesce a trovare si dichiara perduta e si prosegue a giocare con quella provvisoria aggiungendo un colpo di penalità e da quel momento la palla originale anche se successivamente recuperata non è più in gioco.

Par – Il numero di colpi che il progettista del campo ritiene ideale per concludere una buca. Viene determinato valutando i colpi effettivamente necessari per raggiungere il green e sommando a questi i due putt che usualmente vengono ritenuti necessari per concludere la buca una volta raggiunto il green. Le buche possono essere par 3, 4 o 5 e la somma dei par di tutte le buche indica il par del campo.

Playing through – E' il diritto - dovere, traducibile con “concedere il passo”, che deve essere dato sul campo da un gruppo di giocatori più lenti ad uno più veloce di passare avanti per non farli aspettare. Una regola di etichetta e rispetto che evita ai giocatori più esperti e rapidi che quindi concludono le buche in meno colpi e tempo di non dover aspettare dietro giocatori meno esperti che impiegano più colpi e tempo per giocare. Quando la squadra immediatamente dietro il nostro gruppo è visibilmente più rapida è necessario concedergli il passo attendendoli alla partenza della buca successiva. Un indice del miglioramento del proprio gioco si riscontra proprio attraverso questa regola: all'inizio dovremo concedere il passo a tutti poi man mano saranno gli altri a concederlo a noi. Al momento dello swing si deve raggiungere la massima concentrazione senza avere fretta ma giocare rapidamente significa seguire la traiettoria della palla (nostra e

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altrui) per ritrovarla subito, raggiungere senza attardarsi la posizione per il tiro successivo, prepararsi al tiro mentre gli altri eseguo il loro swing ed al termine, dopo che tutti hanno imbucato liberare subito il green segnando il punteggio dopo averlo fatto.

Penalità – Generalmente consiste in un colpo che viene aggiunto al punteggio del giocatore per un'infrazione alle regole oppure quando perdiamo una palla in un ostacolo o oltre i limiti del campo (fuori limite). Una palla persa va sostituita da un'altra che deve essere “droppata” cioè lasciata cadere a braccio teso o dietro le spalle senza avvicinarsi alla bandiera. Esistono casi specifici, come le ostruzioni artificiali, nei quali la palla si può spostare “droppandola” senza penalità.

Piano dello swing - E' il piano geometrico nel quale deve muoversi idealmente il bastone durante l'esecuzione dello swing che passa per la retta che congiunge spalle, bastone e pallina.Contenendo sempre in un unico piano il movimento del bastone lo swing risulta fluido ed efficace altrimenti sarà irregolare, scarsamente controllato e condurrà a fallire la pallina o a lanciarla in una direzione non voluta o ad imprimergli indesiderati effetti.

Piede (feet) – Misura inglese ormai obsoleta da quando anche l'Inghilterra si è convertita al sistema metrico decimale che sopravvive in alcune nicchie, come a volte nel Golf nel quale indica le distanze. 1 piede (feet) abbreviato in ft equivale a 30,48 cm quindi con 3 piedi che equivalgono a circa 0,9 m è possibile trasformare i piedi in metri dividendo per 3 e diminuendo del 10%. Ad esempio 120 ft diventano 120/3=40-4= 36 metri valutazione velocissima ma vicina a quella reale pari a 36,57 m.

Pitch mark – Viene chiamato in questo modo il danno causato dall'impatto della palla sulla superficie del campo, in genere del green. Un avvallamento che deve essere subito riparato con un piccolo attrezzo specifico dotato di due punte. La riparazione avviene inserendo in più punti le punte dell'attrezzo sul bordo di impatto con un angolo di 45° e forzando con esse il terreno sotto il manto erboso a ricostituirsi premendolo verso il centro del piccolo cratere. Dopo aver eseguito più volte da varie angolazioni questo movimento il piccolo cratere non sarà più visibile e si potrà con il fondo piatto del putter accertarsi che non si sia formato un

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minuscolo dosso. Se siamo privi dell'attrezzo dedicato possiamo riparare il danno al green utilizzando sempre con la medesima tecnica un tee a condizione che il sostegno sia di plastica poiché quelli in legno non si flettono e possono spezzarsi rimanendo nel terreno.

Pitching green – Si tratta di un green non associato a nessuna buca ma dedicato a far pratica del gioco corto con i wedge per allenarsi ad eseguire tiri di approccio da bordo green molto corti e con traiettorie alte.

Pollice (inch) – Misura inglese ormai obsoleta da quando anche l'Inghilterra si è convertita al sistema metrico decimale che sopravvive in alcune nicchie come a volte nel golf nel quale indica generalmente la lunghezza dei bastoni. 1 pollice (inch) abbreviato con in o con un doppio apice ” equivale a 2,54 cm quindi con 4 pollici che equivalgono a circa 10 cm è possibile trasformare i pollici in centimetri rapidamente e con buona approssimazione dividendo per 4 e aggiungendo uno zero. Se ad esempio uno shaft risulta di 46” questi equivalgono a 46/4=11,5x10=115 cm valutazione velocissima ma vicina a quella reale pari a 116,84 cm.

Pro am – E' una particolare gara mista nella quale uno o più dilettanti giocano insieme ad un professionista e stilando due classifiche separate quella dei risultati dei professionisti che vanno a formare una classifica di un torneo individuale professionistico e quella della squadra composta dal risultato del professionista stesso che si somma a quello del o dei dilettanti della sua squadra valida per la sezione dilettantistica del torneo. Un sistema per offrire al pubblico uno spettacolo completo e ai dilettanti la possibilità di gareggiare con i professionisti e mettersi in luce. Nei tornei di tennis esiste qualcosa di simile il “doppio giallo” torneo di coppie di giocatori di differente abilità.

Punch shot - E' un colpo a traiettoria bassa che evita gli effetti di un vento sfavorevole, si esegue con i bastoni da fairway posizionando la palla vicina al piede destro per arrivare a colpirla con la faccia del bastone molto verticale cioè chiusa. E' anche utilizzato per uscire da un boschetto evitando i rami.

Punteggio lordo (gross score o gross) – Il numero di colpi effettivamente eseguito dal giocatore senza detrarre l'handicap,

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viene utilizzato nelle gare di livello professionistico i cui partecipanti hanno handicap personali molto bassi o prossimi allo zero.

Punteggio netto (nett score o nett) – Il punteggio finale ottenuto dopo aver detratto al numero di colpi effettivamente utilizzati l'handicap individuale, viene utilizzato nelle partite informali e nei tornei non professionistici. Il punteggio netto permette di far competere giocatori di abilità molto diversa permettendo anche ai meno esperti di conseguire la vittoria.

Push - Colpo privo di effetto, generalmente involontario, che parte dritto verso destra (per i giocatori destrorsi). E' causato da una traiettoria del ferro dall'interno verso l'esterno, o dalla faccia del bastone molto aperta al momento dell'impatto con la palla.

Putter – L'unico bastone che viene e può essere utilizzato sul green per imbucare, per il quale non si utilizza né il guanto, né l'impugnatura standard, né il movimento dello swing. Il Putter viene impugnato nel modo più semplice e comodo senza incrociare o sovrapporre la mani. E' necessario impugnarlo saldamente senza però serrare eccessivamente le mani e utilizzare il bastone come fosse un prolungamento delle braccia che oscillano armoniosamente sino ad impattare la palla. Fondamentale è la perpendicolarità della faccia del putter alla linea di tiro perché influenza la traiettoria molto di più della direzione di oscillazione. Un tempo venivano realizzati con shaft in bambù e testa simile ai legni, attualmente invece sono di due tipi: leggeri con testa stretta e più pesanti con testa molto larga e piatta.

Putting green – Un particolare green utilizzato per la pratica dotato di più buche segnalate da piccole bandierine in metallo o plastica dotate di un sistema per sollevare la pallina finita in buca senza costringere il giocatore che si sta allenando a chinarsi per recuperare la palla dalla buca. Spesso è situato vicino alla partenza del percorso per permettere ai giocatori di far pratica mentre attendono per iniziare la propria partita.

Putt for green in regulation - Indice statistico che consiste nella media dei putt giocati per buca, calcolata soltanto nelle buche in cui si è raggiunto il green con i colpi regolamentari. E considerato l'indice più affidabile dell'abilità nel putt perché si assume che

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riguardi in gran parte putt dalla media e lunga distanza.

Royal and Ancient Golf Club of St. Andrews – Abbreviato a volte in R&A è considerato il più antico club del mondo e promulga le regole ufficiali per l'Europa, l'Asia ed il Commonwealth.

Rescue – E' un recupero di successo alle conseguenze di un colpo sbagliato che permette di riportare la pallina in buona posizione per giocare nuovamente per il par della buca dopo un colpo che ne aveva pregiudicato la possibilità. Sotto il profilo psicologico è molto importante sapere che anche un colpo sbagliato può sempre essere recuperato con un successivo colpo perfetto.

Regole locali - Si tratta di regole strettamente connesse ad un determinato campo che vengono stabilite per regolamentare situazioni particolari che si possono verificare frequentemente in un determinato campo, generalmente ai fini della sicurezza o dettate da una particolare morfologia del terreno o da situazioni climatiche specifiche.

Reverse overlap grip – Un tipo di impugnatura molto particolare e poco utilizzata che prevede di sovrapporre il dito indice della mano sinistra al mignolo della mano destra cioè esattamente l'inverso di quanto normalmente si tende a fare. Un tipo di impugnatura molto personale per alcuni efficace.

Rough - Zona di erba alta e incolta che circonda il fairway e il green e la sua zona esterna. Il tipo di erba utilizzato nel rough e l'altezza alla quale viene tagliata determinano in grande misura la difficoltà intrinseca del percorso rappresentandone uno degli elementi caratteristici che può anche essere variato nel tempo per rendere diverso e più interessante il campo. Nei links zone di rough sono presenti anche al centro dei fairway e costituiscono il fondo dei bunker erbosi. A volte il rough non è punitivo, non per tutti almeno, ad esempio erba alta in zone a forte pendenza fanno fermare la palla quasi subito evitando rotolamenti indesiderati verso il basso.

Scanalature – Sono le sottili righe parallele incise sulla faccia della testa dei bastoni che permettono di imprimere alla palla il movimento rotatorio in grado di generare l'incremento di portanza che ne prolunga il volo allungando il tiro. Possono essere utilizzati per innescare il back spin ovvero la rotazione antioraria che frena la

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palla all'impatto con il terreno. E' fondamentale che siano sempre pulite dopo ogni singolo colpo poiché la loro sottile incisione perde immediatamente efficacia con i residui di terra ed erba. Come al solito il putter ha caratteristiche diverse con la faccia liscia o con scanalature incrociate oppure un inserto ad elevato grip: qui non si deve innescare la rotazione della palla in volo ma solo spingere la palla in buca con delicata fermezza.

Score card (scheda punteggio) – E' il cartoncino segnapunti che ci viene consegnato alla club house prima di iniziare la partita sul quale annotare buca per buca i colpi eseguiti. Contiene anche i dati salienti di ogni buca con distanza e par e spazi per annotare i punteggi totali lordi (il numero di colpi effettivi) e netti (colpi effettivi – handicap personale). I migliori score card forniscono anche una mini mappa del campo e le regole locali. Le informazioni sulla distanza sono preziose perché permettono al giocatore di valutare il bastone da utilizzare ed il tipo di colpo da effettuare, poiché solo nei migliori campi è presente alla partenza la tabella con la planimetria e le informazioni circa il par e la distanza di ogni singola buca.

Scratch (Giocatore scratch) – Secondo il sistema handicap internazionale, indica un giocatore che possiede un handicap personale pari a zero e per estensione indica le gare che stilano la classifica solo in base al punteggio lordo senza la detrazione dell'handicap personale. Il giocatore scratch può concludere qualsiasi campo con un par, e giocare colpi di 250 o 210 yards rispettivamente per gli uomini e le donne corrispondenti a 229 e 192 metri. Questo valuta la differenza tra giocatori e giocatrici a circa il 20%, dato che però non viene generalmente applicato nella differenza fra le partenze dedicate agli uomini (colore giallo) e alle donne (colore rosso) perché, salvo rarissimi casi, indipendentemente dalla lunghezza della buca la differenza fra le due partenze è di 10 o 20 metri mentre dovrebbe essere di 40 metri per buche di 200 m, 60 m per quelle di 300 m, 80 m per quelle di 400, ecc. I campi multi-percorso New Golf Company hanno invece sempre partenze molto differenziate e adeguate al giusto rapporto fra le diverse caratteristiche fisiche di giocatori e giocatrici.

Set – Indica la serie completa dei bastoni, come quasi tutto nel Golf ogni set è assolutamente personale e raramente se ne trovano di uguali perché ogni giocatore seleziona i bastoni da portare nella

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sacca in base alle proprie esigenze e valutazioni personali e ai propri gusti.

Shaft – L'asta del bastone da golf che collega la testa che colpisce la pallina all'impugnatura. Agli inizi era realizzata in legno di hickory o in bambù ora è in acciaio o in materiali compositi quali resine, grafite, carbonio, ecc. La sua flessibilità, caratteristica del materiale utilizzato, e la distribuzione di detta flessibilità determinata dalla sua sezione geometrica variabile determinano il comportamento del bastone, la potenza del tiro, la precisione, ecc. Generalmente gli shaft in acciaio più rigidi sono adatti ai giocatori con muscolatura potente e baricentro basso mentre quelli in materiale composito si adattano meglio ai giocatori agili e con baricentro alto perché la maggior flessibilità fornisce di per se maggiore potenza al colpo trasferendo maggiore energia cinetica alla pallina.

Short game – Vedere gioco corto.

Shotgun - Gara nella quale i partecipanti partono contemporaneamente da una buca diversa del percorso invece che in successione dalla prima buca.

Shot and run – Un colpo giocato sul fairway tenendo la traiettoria bassa con l'intenzione di far rotolare il più possibile la palla al termine della traiettoria per massimizzare la distanza.

Shot line – Vedere linea di tiro.

Skin play – Gara che prevede per ogni buca un punteggio progressivamente crescente che viene aggiudicato al giocatore che vince la buca oppure in caso di parità aggiunto a quello della buca successiva. Vince il giocatore che al termine accumula più punti.

Slice - Colpo ad effetto causato da un impatto non perfetto con la faccia del bastone troppo aperta che genera un rotazione verso destra nella parte finale della traiettoria. Può essere volontario per permettere alla palla di seguire un fairway a gomito o aggirare un gruppo di alberi oppure accidentale e portare la pallina in ostacoli o fuori percorso.

Slope rating - E' il coefficiente relativo alla difficoltà del percorso per i giocatori di handicap medio-alto in condizioni di campo e tempo standard nel sistema di calcolo EGA. Lo slope standard è

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pari a 113, uno slope più alto indica un campo più difficile rispetto alla media mentre uno più basso un percorso più facile. Inizialmente l'handicap non teneva in considerazione il percorso ma naturalmente un giocatore con un handicap ottenuto su un percorso facile non aveva la stessa abilità di un altro con lo stesso handicap ma ottenuto giocando usualmente su un percorso più difficile. Ciò aveva scarsa importanza quando la stragrande maggioranza dei giocatori utilizzavano solo il proprio campo ma è fondamentale oggi con i giocatori abituati a giocare su campi diversi e a fare golf-turismo anche se non si tratta di professionisti.

Shank - Socket – un grave errore che si verifica quando la pallina non viene colpita con la faccia del bastone ma con il tacco ovvero con il punto di attacco tra lo shaft e la testa. La palla parte nettamente verso destra con i ferri e verso sinistra con i legni e gli ibridi per effetto delle marcate differenze di forma della testa stessa. Si tratta di un colpo incontrollato quasi sempre molto difficile da recuperare effetto di uno swing male eseguito. Generalmente si evita tenendo ferma la testa e gli occhi sulla palla.

Spikes – Sono i sistemi che permettono la massima presa alle suole delle scarpe da Golf. All'inizio costituiti da chiodi metallici come per le scarpe da atletica o da calcio sono diventati in gomma o resina e sostituibili perché avvitati utilizzando una chiave dedicata. E' bene controllare periodicamente la loro tenuta perché le sollecitazioni alle quali vengono sottoposti durante il percorso tendono ad allentarli rendendo possibile perderli. E' bene evitare di camminare con gli spikes su superfici dure.

Sopra (up) / sotto (down) – Indicano rispettivamente il numero di colpi di cui si è in svantaggio o in vantaggio rispetto al par o agli avversari.

Spin - La rotazione della palla lungo il suo asse durante il volo, sia in senso longitudinale che trasversale. Lo spin trasversale è causa del fade, dello slice, del draw e dell'hook e fa deviare a destra o a sinistra la traiettoria. Lo spin longitudinale è detto back-spin o top-spin a seconda del verso della rotazione e frena o fa scorrere la palla alla fine della traiettoria di volo.

Stableford – Una gara a punti sempre più utilizzata che assegna buca per buca punteggi fissi pari ad un punto per il bogey, due per il

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par, tre per il birdie, quattro per l'eagle e cinque punti per l'albatross, risultando vincitore chi totalizza più punti alla fine del percorso. I punteggi si riferiscono ai risultati netti delle buche: quindi al numero di colpi effettivamente utilizzato va detratto l'handicap del giocatore diviso 18. L'handicap si riferisce normalmente ad un percorso di 18 buche quindi un principiante con un handicap di 36 dovrà dedurre 36/18 = 2 colpi al risultato di ciascuna buca e confrontare il risultato netto con il par. Quindi il principiante che conclude in 5 colpi una buca par 4 la esegue in 5-2 = 3 colpi netti realizzando un birdie e ottenendo 3 punti come il professionista con handicap 0 che conclude la stessa buca in soli 3 tiri 3-0 = 3. La formula Stableford è più facile della Medal perché limita i danni non esistendo un punteggio per la singola buca peggiore del doppio bogey che non dà punti ed è anche una gara più veloce perché il numero di colpi che ciascuno dei giocatori può giocare è limitato non avendo alcun senso continuare a tirare oltre il bogey perché i successivi colpi non farebbero alcuna differenza. Al contrario nella formula Medal nella quale è possibile che un giocatore inesperto o emozionato utilizzi magari 10 colpi in un par 4 rallentando il gioco del suo gruppo e di tutti quelli che lo seguono.

Stance open / close – Indica la posizione del corpo rispetto al bersaglio si definisce aperto (open stance) quando le linee che collegano le punte dei piedi e le spalle prolungate finiscono a sinistra del bersaglio e chiuso (close stance) a destra.

Starter – E' il direttore della prima buca al quale i giocatori si presentano all'arrivo sul campo e che determina l'ordine di partenza alla prima buca, dà il consenso ad occupare il tee quando la squadra precedente è a distanza di sicurezza o ha liberato il green ed eventualmente addebita sanzioni per ritardi o altre infrazioni.

Stimpometro – E' uno strumento per misurare la velocità del campo in particolare del green che si basa su uno scivolo in alluminio di lunghezza e angolo definiti dal quale viene fatta rotolare una pallina. La distanza percorsa dalla palla viene misurata dallo stesso punto in due direzioni opposte per eliminare gli effetti dell'orientamento dell'erba e minimizzare l'influenza delle eventuali pendenze con la media delle due distanze percorse che viene presa ad indice della velocità del green. Le valutazioni per la tipologia dei green sono molteplici tra le quali:

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Green Lento Medio Veloce

USGA 1,37 m (4,5 ft) 1,98 m (6,5 ft) 2,59 m (8,5 ft)

US Open 1,98 m (6,5 ft) 2,59 m (8,5 ft) 3,20 m (10,5 ft)

Il record di velocità di un green appartiene ufficialmente al Memorial Tournament di Muirfiled Villageche dove nel 1981 sono stati misurati 4,27 m (14 ft).Naturalmente la velocità di un green non è sempre la stessa dato che viene e di molto influenzata dalle condizioni atmosferiche, dal grado di umidità dell'erba, dall'altezza di taglio e persino da ora e luce che modificano l'orientamento delle minuscole foglioline lamellari. Attualmente si cominciano ad utilizzare green o core-green artificiali veloci e molto meno influenzati dalle condizioni meteorologiche. Quelli esclusivi New Golf Company hanno inoltre una risposta all'impatto della palla praticamente uguale a quella dei green naturali eliminando lo svantaggio diffuso dei tipi artificiali che fanno rimbalzare la palla in modo innaturale.

Sudden death - Spareggio ad oltranza effettuato al termine di un torneo per determinare un vincitore tra giocatori a pari punti che giocano ulteriori buche risultando vincitore il primo che gioca una buca in un numero di colpi minore rispetto agli avversari che ricorda analoghi sistemi adottati in altri sports.

Sweet spot - E' l'area centrale della faccia della testa di un bastone, punto ideale per colpire la palla per ottenere potenza e precisione massime. Colpendo la palla in questa zona che rappresenta il nocciolo centrale d'inerzia la testa non subisce rotazioni verticali o orizzontali e la pressione del colpo è centrata mentre allontanandosi da questa si innesca una flessione deviata e l'imprecisione e la deviazione del colpo aumentano rapidamente generando anche rotazioni trasversali indesiderate e traiettorie ad effetto. La testa dei bastoni si allontana costantemente dalle semplici forme originarie per aumentare con una distribuzione diversa delle masse questa area di impatto ideale e rendere più facile il tiro: ne sono esempi notevoli i driver a testa squadrata e i ferri a cavità posteriore.

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Swing – Il movimento effettuato con lo scopo di colpire la palla. A differenza di quanto si può pensare è un movimento che coinvolge tutto il corpo: con un ampio movimento circolare delle braccia, una rotazione delle spalle di 90°, del torso di 45° accompagnati dalle gambe in minore misura. Solo la testa in effetti rimane quasi ferma con gli occhi fissi sulla palla da colpire. In questo movimento generale che deve essere coordinato ed armonioso risiede tutta la difficoltà dello swing. Soprattutto agli inizi è bene cercare swing ben eseguiti piuttosto che impegnarsi a colpire con forza la palla. Anzi una palla colpita correttamente con uno swing lento arriva molto più lontano di una colpita male pur grande forza. Si dice che il Golf viene giocato con una palla di 4 cm appoggiata su una di 12.000 Km (la Terra) e che tutta la difficoltà risieda nel riuscire a colpire la prima e non la seconda.

Swing di pratica - Nel golf non si possono mai eseguire sul campo colpi di prova per i quali esistono strutture dedicate i driver range o driver test, ma generalmente si utilizza qualche swing di prova prima del colpo: posizionandosi un po' più distanti dalla palla per eseguire uno o due movimenti “a vuoto” senza colpirla per accertarsi di essere nella posizione giusta o allo scopo di sciogliersi. Alcuni ritengono inutile o deconcentrante l'esecuzione di questi swing di prova che vanno evitati se ci si sente affaticati per riservare al tiro valido le residue energie.

Swing weight – Coefficiente di bilanciamento del bastone proporzionale all'inerzia determinata dalla lunghezza dello shaft e dalla massa della testa. Viene classificato con una sigla di una lettera da A a F e da un numero 0 a 9: ad esempio un D2 rappresenta un coefficiente medio in genere associato ad un ferro n°7 verso la A il coefficiente indica uno swing weight più leggero adatto a giocatori più veloci mentre verso la F diviene più pesante e adatto a muscolature potenti che realizzano swing lenti.

Tee – Indica sia la piazzola di partenza situata all'inizio di ogni buca che il supporto in legno o plastica che si può utilizzare per sollevare la pallina dal terreno giocando il colpo di partenza di ogni buca.

Time - timing – Il primo termine indica il tempo di esecuzione dello swing cioè la velocità del movimento, mentre il timing indica la giusta sequenza e cadenza del movimento da parte del corpo in

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tutte le componenti coinvolte. Entrambi sono elementi essenziali per la riuscita del colpo. Per rendersi conto del proprio swing e di eventuali errori da correggere risultano efficaci le telecamere dotate di rallenty che permettono di seguire “alla moviola” i movimenti e migliorarli più facilmente.

Texas wedge – Si dice di un colpo giocato con il putter dall'esterno del green. Anche se può sembrare la cosa più giusta da fare è necessario ricordare che il putter è un bastone speciale con caratteristiche particolari da utilizzare solo all'interno del green o al più dalla fascia esterna dello stesso larga generalmente un metro o meno. Quando la pallina è fuori da questa zona è molto più produttivo utilizzare un wedge o un ferro con la faccia poco inclinata o quasi verticale (il numero più basso disponibile) per far scorrere la pallina sull'erba oscillando le spalle come per utilizzare il putter o in alternativa utilizzare un colpo molto corto ma a traiettoria alta per arrivare il più vicino possibile alla buca fermando subito la pallina. Al contrario di quanto sembrerebbe sarà molto più facile giocare bene con uno di questi tiri piuttosto che utilizzare irritualmente il putter. Naturalmente tutto dipende dalla personale interpretazione del Golf.

Trolley – Vedere carrello.

Skull – Gravissimo ma molto frequente errore che consiste nel colpire la palla nella parte superiore con la lama cioè l'estremità inferiore del bastone. Rilevabile immediatamente dal caratteristico suono, impedisce alla palla di andare lontano trasferendo ad essa solo poca energia che viene invece dispersa nell'inutile impatto contro il terreno. E' uno degli errori iniziali più frequenti quando si teme di colpire il terreno con la testa del bastone durante lo swing e per evitarlo si colpisce la palla nella sua metà superiore schiacciandola contro il terreno.

Tour – Una serie di tornei riservati ai professionisti collegati tra loro da una classifica che tiene conto dei risultati ottenuti nel complesso.

Up / down – Vedere sopra / sotto.

Up and down (su e giù) – Espressione riferita ad una buca nella quale non si raggiunge il green nei colpi previsti ma che poi si recupera con un eccellente gioco corto ottenendo un par o un birdie in extremis. Un alto numero di up & down indica una decisa

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propensione ed abilità nel gioco corto associato ad una scarsa potenza e precisione nei colpi iniziali.

USGA - United States Golf Association, la federazione americana del golf dilettantistico, organizzatrice, tra l'altro dello US Open, di fatto la più importante organizzazione internazionale che stabilisce ormai gli standard.

Volo (carry) - Parte principale della distanza compiuta da una palla, al quale segue la fase di rotolamento e permette di superare ostacoli costituiti da specchi d'acqua, bunker o alberi. Quando si misura la distanza di un colpo, con particolare riferimento a quelli iniziali dalla partenza, la lunghezza del colpo può essere riferita solo al volo (carry) oppure alla distanza totale volo e rotolamento (carry and roll). Esistono competizioni o premi specifici dedicati al colpo valido (cioè che rimane sul fairway) più lungo realizzato in una specifica buca.

Waggle – Uno dei metodi più utilizzati per rilassare e sciogliere i muscoli di polsi, braccia e spalle prima di un tiro. Si esegue impugnando il bastone da utilizzare e facendolo oscillare con la testa che esegue un movimento a pendolo. E' particolarmente adatto ai colpi giocati con il putter sul green che sostanzialmente prevedono questo tipo di movimento per realizzare il colpo.

Wedge – Bastoni speciali più corti (cioè che coprono meno distanza) rispetto ai ferri con il loft cioè l'angolo rispetto alla verticale della faccia molto accentuato. Vengono utilizzati per i colpi corti e cortissimi. I più diffusi sono il pitching wedge o pitch con circa 52° di loft ed il lob wedge con circa 60°, tra questi il gap wedge e il sand wedge con circa 54°/56° di loft ma rispettivamente dotati di suola specifica per erba e per sabbia.

Winter rules – Regola locale in uso su campi che per vari motivi, generalmente legati a condizioni meteorologiche o ad un utilizzo intenso o pubblico del campo, consente di sollevare la palla dalla sua posizione, dopo averne marcato la posizione esatta, allo scopo di pulirla potendola poi piazzare entro un cerchio di 15 cm di raggio equivalenti a 6 pollici senza però avvicinarla alla bandiera. L'operazione non comporta alcuna penalità e quando permessa è senz'altro da attuare innanzi tutto perché la pulizia della pallina è fondamentale per l'esito del tiro, in secondo luogo perché in un

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raggio di 15 cm si possono facilmente trovare posizioni decisamente più favorevoli per la palla: a volte si trova un ciuffo d'erba più compatto che sostiene la pallina sul fairway in modo simile ad un tee che invece non possiamo utilizzare. Tale regola non si applica all'interno di ostacoli (acqua, bunker) e salvo eccezioni motivate solo nelle zone di erba rasata (fairway). In zona green invece è sempre possibile marcare, sollevare e pulire la palla che va riposta però esattamente dove si trovava.

Wood – Vedere legno.

Yard – Vedere iarda.

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