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L’ITALIA: LA “FIAT 500” 1957 2017 124/2017 | GIORNALE ITALIANO DE ESPAÑA - GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET | D.L.: MA-884-2008

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L’ITALIA: LA “FIAT 500”

1957

2017124/2017 | GIORNALE ITALIANO DE ESPAÑA - GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET | D.L.: MA-884-2008

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Pag. 2 124/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

È LA NOSTRA ... LA FIAT 500 E I SUOI 60 ANNI

La sua storiaFiat 500, un nome legato in maniera indissolu-bile alla storia dell’Italia post bellica, un’icona della marca in Italia le cui radici affondano nel lontano 1936. In quegli anni Fiat cercava a tutti i costi di portare all’attenzione del pubblico un’auto per tutti, obiettivo che venne centrato parzialmen-te prima con la Balilla e poi con la 500 Topoli-no. La Casa torinese cercava infatti di produrre un’auto “minima perfetta” dalla motorizzazione adatta alle esigenze ed al portafoglio dell’italiano medio. Dopo anni di prototipi bocciati dai verti-ci Fiat Dante Giacosa, a capo dell’ufficio tecnico Fiat, diede i natali al progetto 110, in pratica l’e-rede della stessa Topolino, divenuta ormai troppo anziana per essere ancora appetibile. Auto prag-matica, la 110 era dotata di un bicilindrico quattro tempi da circa mezzo litro raffreddato ad aria, con trazione posteriore. Al momento della sua uscita, era letteralmente lo stato dell’arte della tecnica automobilistica. L’impostazione del telaio era la medesima della 600 che stava per vedere la luce ed intorno alla meccanica lo stesso Giacosa impo-stò in prima persona la carrozzeria. Voleva ottene-re un risultato che soddisfacesse appieno Vittorio Valletta e perciò realizzò due modelli: una ispirata alla 600 e l’altra dal carattere più distinto, che tro-vò poi le preferenze di Valletta. Linee rastremate e tondeggianti caratterizzavano queste proposte, in maniera da contenere la superficie di lamiera, mentre tra le altre caratteristiche vi era la potenza non inferiore ai 13 CV, il consumo medio di 4,5 litri di carburante ogni 100 km, il peso inferiore ai 400 kg e lo spazio necessario ad ospitare almeno 2 persone. Il 18 ottobre del 1955 a Stupinigi si ten-ne una storica riunione durante la quale i prototipi vennero approvati con entusiasmo, dando vita alla Fiat Nuova 500 ed alla Autobianchi Bianchina. Giacosa nelle sue memorie spiega come nel corso

di quella storica riunione alcuni dirigenti abbia-no palesato delle perplessità, dubbi che però per fortuna non hanno impedito al progetto di pren-dere vita. Era l’estate del 1957 quando finalmen-te la Fiat Nuova 500 debuttò. Lunga 2,97 metri, dalla forma moderna ed originale, pesante 470 kg a vuoto, con un motore da 479 cc e 13 CV ed un consumo di 4,5 litri/ 100 km precisi, proprio come nel progetto iniziale. Unico neo il prezzo: 465.000 Lire sembravano decisamente troppe, visto il suo aspetto minimal. Anche la strumentazione era ri-dotta all’osso, i finestrini erano fissi ed il tergicri-stallo privo del movimento di ritorno. Insomma la Nuova 500 era troppo costosa se rapportata a quello che offriva. Dopo soli tre mesi perciò, Fiat presentò la 500 in veste rinnovata e due distinte versioni: Normale (con  vetri  discendenti  e  fini-ture più accurate) e Economica (quasi uguale al modello originario ma con l’aggiunta di due po-sti posteriori. Vennero apportati anche aggiorna-menti meccanici (+2 CV) e la velocità di punta arrivò a 90 km/h. La Fiat 500 Normale aveva un costo di 490mila Lire, mentre la Economica solo

440.000 Lire. Fu l’inizio del successo. Nel 1958 Fiat introdusse la 500 Sport, percependone il po-tenziale grintoso. La Fiat 500 Sport aveva 21 CV e toccava i 105 km/h, era una due posti secchi ed era caratterizzata da una fascia rossa sotto la li-nea di cintura. Si poteva avere con tetto rigido in metallo o con tettuccio apribile (metà anteriore della capote apribile e parte posteriore in metallo). Una configurazione giunta fino all’età moderna. Nel 1960 arriva la Fiat 500D, con piccole mo-difiche alla  fanaleria, dato che nel  frattempo era cambiato il Codice della Strada. Il motore era quello della Sport depotenziato a 17,5 CV, la ve-locità massima 95 km/h ed il peso si fermava a 500 kg, mentre i consumi aumentavano, seppur di poco (4,8 litri / 100 km). Cinque anni più tardi, nel 1965, esce la Fiat 500F, pesante 520 kg ma dai consumi decisamente superiori (5,5 litri ogni 100 km). Le portiere non erano più controvento ed anche il parabrezza era leggermente più grande, accorgimenti che diedero enorme successo alla 500F. Così Fiat fece uscire la 500L, intesa come Lusso, la cui meccanica era identica a quella della 500F ma dotata di nuovi profili cromati e di stu-pendi rostri tubolari ai paraurti. Anche il logo Fiat 500L era nuovo, ma le novità più succose erano all’interno della vettura. La plancia era rivestita in materiale sintetico e la strumentazione divenne da circolare a rettangolare. Infine nel 1972 arrivò l’ultima 500, la Fiat 500 R, Rinnovata. Dotata di un motore da 594 cc e 18 CV (quello depotenzia-to della 126), la 500 R era l’estremo tentativo di tenere in vita un modello storico, ma avviato al declino. La pensione arrivò nel 1975 dopo ben 2.677.313 unità vendute. Una leggenda che ha ri-preso vigore qualche anno fa, con la nascita della moderna 500, una citycar vendutissima in Italia ma anche all’estero, tanto da far innamorare persi-no gli americani, solitamente amanti delle vetture imponenti. Forse è proprio da progetti così validi e geniali che l’Italia dovrebbe prendere spunto sia in campo automobilistico che in altri settori, per ripartire di slancio. Magari a bordo di una 500.

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Nuova Fiat 500 Anniversario arriverà nelle concessionarie, pronta per essere ordinata, a 60 anni esatti dal debutto. Era il 4 luglio del 1957 quando il Cinquino fece irruzione sulla scena. Oggi, dopo l’anteprima al Salone di Ginevra, un’edizione speciale richiamerà lo stile degli anni Sessanta, la Dolce Vita, abbinandolo alle caratteristiche tecniche e dotazioni tecnologiche della rinnovata nuova 500. Ovviamente verrà proposta sia con carrozzeria berlina che cabrio, la Fiat 500 Anniversario, così come potrà con-tare sull’intera gamma di motori, a partire dai 69 cavalli dell’1.2 aspirato, arrivando ai 95 ca-valli dell’1.3 Multijet turbodiesel. In mezzo non mancheranno le alternative TwinAir benzina e la bifuel benzina-gpl da 69 cavalli. Il prezzo di nuova Fiat 500 Anniversario berlina è stato fissato in 13.600 euro al lancio, prezzo di pro-mozione e riferito alla versione 1.2 benzina.

Ricorrendo  al  finanziamento  dell’importo  si avrà un ulteriore sconto di 1.000 euro. Cosa de-finisce,  tuttavia, nuova Fiat 500 Anniversario? Anzitutto saranno disponibili due colorazioni della carrozzeria esclusive, il Verde Riviera e l’Arancio Sicilia si rifanno ai colori degli esor-di,  così  come  le  diffuse  cromature  di  serie,  i baffi sulla  calandra  e  la presa d’aria,  la  corni-ce inferiore sul paraurti, l’inserto longitudinale sul cofano motore, le calotte degli specchietti.Il particolare che spicca maggiormente sono, però, i cerchi da 16 pollici. Il disegno pieno, un mix di cromature e bianco, si rifà alle soluzioni della 500 del 1957. In alternativa sarà possibile optare per cerchi in lega diamantati dal disegno a raggi, ovviamente anch’essi ispirati ai raggi in-crociati del tempo. I più attenti noteranno anche il logo Fiat storico all’anteriore, mentre sul por-tellone posteriore sarà presente la scritta Anni-

È LA NOSTRA ... LA FIAT 500 E I SUOI 60 ANNINASCE LA NUOVA FIAT DELL’ANNIVERSARIO

versario, ripetuta all’interno, cucita sui tappetini.Interni di Fiat 500 Anniversario caratterizzati dalla fascia in plancia nello stesso colore della carrozzeria, con richiami sui sedili, e razze del volante impreziosite da estese cromature. Lo sguardo al passato cede il passo alla modernità quando si tratta di rilevare la dotazione multi-mediale. Di serie sarà offerto il Pack UConnect Link Plus, che comprende lo schermo centrale da 7 pollici, radio UConnect HD Live, la stru-mentazione digitale da 7 pollici e la compati-bilità con Apple CarPlay e Android Auto. A ri-chiesta si potrà abbinare il navigatore Tom Tom.

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Società Italiana di Beneficenzac/Agustín de Betancourt, 3 - www.beneficenzaitaliana.es

(0034) 91 5333106 - (0034) 91 5348423 - (0034) 690 065577

SOCIETÀ ITALIANA DI BENEFICENZAL'Assemblea Generale del 4/07/16 ratificherà il cambio alla Presidenza della SIB (So-cietà Italiana di Beneficenza) di Madrid, votato durante il Consiglio del 6/06 u.s: Fran-cesco Perniciaro, dopo anni di intenso lavoro lascia la Pre-sidenza ad Almerino Furlan. Questa centenaria Istituzione, stampella della Cancelleria Consolare di Madrid, conti-nua con il suo programma di espansione per poter soddi-sfare l'aumento costante della

richiesta di aiuto da parte dei cittadini italiani e spagnoli. Questo primo documento vuol essere una lettera di presen-tazione è una descrizione dei possibili obbiettivi della nuo-vo Consiglio.

Come possiamo fissarli?Negli ultimi 10 anni i residenti italiani sono passati da 50.000 a più di 200.000, arrivati dall'Italia e dal Sudamerica alla ricerca di un posto di lavoro o di godersi la pensione al sole del sud o nelle isole spagnole e che si sono concentrati maggiormente in Madrid, nella Catalogna (Barcellona e Ge-rona), in Andalusia (Malaga e Siviglia), in Alicante e alle Iso-le Canarie. La crisi degli ultimi anni ha creato delle sacche di povertà alle quali la SIB, con scarse risorse, dovrà dare una risposta creativa.

Questa realtà deve essere affrontata dalla nostra Istituzio-ne con un allargamento delle nostre frontiere madrilene e creare, se così lo vuole il Consiglio della SIB, nuove filiali lad-dove altri italiani di buona volontà, vorranno associarsi ai nostri obbiettivi e con nuove attività generare nuove risorse da destinare ai più bisognosi.

Sono obbiettivi ambiziosi?, può darsi, però se la domanda è in aumento la nostra risposta si dovrà allineare: la generosi-tà saprà essere all'altezza della necessità solo se noi saremo all'altezza della situazione.

In ogni caso non vorrei dimenticare l'Obbiettivo 15.000 del Presidente Perniciaro sottolineandola con la citazione del Manzoni “Si dovrebbe pensare più a far bene che a star bene; e così si finirebbe anche a star meglio”. Concludo rin-graziando al gran lavoro svolto dal Presidente Perniciaro ed il suo Consiglio e auguri alla nuova squadra perché sappia raggiungere gli obbiettivi dei propositi e delle richieste di-mostrando organizzazione negli intenti e trasparenza nei risultati.

Grazie in anticipo a tutti coloro che ci vorranno aiutare.

Il Presidente Almerino Furlan

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La Fiat 500 è un mito senza tempo e diver-se  produzioni  cinematografiche  le  hanno  reso omaggio sul grande e sul piccolo schermo. I più piccoli sicuramente la ricorderanno nei film di animazione della Pixar Animation “Cars” e “Cars 2” nel ruolo di Luigi, il gommista ami-co del protagonista, Saetta MacQueen. Un altro noto cartone animato in cui troviamo la piccola di casa FCA è Lupin III. Di produzione nippo-nica e tratto da un noto Manga la serie riprende le avventure del noto ladro Arsenio Lupin nato dalla penna dello scrittore Maurice Leblanc. Ancora in programmazione, in Italia ha rag-giunto l’apice del successo durante gli anni ’90.

La nostra 500 appare anche nella famosa serie animata Dragon Ball, una della più ama-te  in  assoluto.  Sul  grande  schermo  la  500  si  rende  protagonista  nel  film  “Radiofreccia”,  pelli-cola diretta dal cantante Ligabue e prodotta da Domenico Procacci. Uscito nelle sale nel 1998  il  film  si  ispira  al  primo  libro  scritto  dal  cantautore  italiano  ed  ottiene  un  succes-so inaspettato vincendo premi di fama internazionale come il David di Donatello. La pel-licola viene anche proiettata al Museo d’Arte Moderna di New York. Guardando al futu-ro,  la  500  avrà  un  ruolo  di  primo  piano  nel  nuovo  film  della  saga  di  James  Bond  del  2015.

LA FIAT 500 È PROTAGONISTA NEL CINEMA

JAMES BOND E LA 500 - Siamo per le strade di Roma, in mezzo al traffico più caotico. E’ in corso un inseguimento, una serie di auto sfreccia a grande velocità tra i passanti. Il rombo del motore, gli spari, auto che si scontrano e prendono fuoco, gente ferita. E’ il delirio più totale per le strade della Capitale, la città è bloccata. E’ una scena del film di James Bond. Tutto asso-lutamente spettacolare ma l’auto della spia inglese, non è la solita Aston Martin o una Ferrari e ne una Lamborghini, infatti Daniel Craig, come James Bond è al volante di una Fiat 500.

Audrey Hepburn a Roma in Piazza di Spagna e la 500 La Fiat 500 protagonista anche in “Mamma Roma ” (1962)

Molti, in Italia, sono cresciuti con i car-toni della sgangherata banda compo-sta da Lupin, Jigen, Goemon e l’affa-scinante Fujiko. Ma dall’altra parte del mondo, nel Sol Levante, in molti han-no sognato l’italianissima Fiat 500. Lo strano intreccio è dovuto a un lungome-traggio a cartoni animati: ‘Lupin III - Il castello di Cagliostro’ (1979), in cui una 500 gialla truccata è protagonista delle rocambolesche fughe del ladro genti-luomo dall’ispettore Zenigata. In questi giorni, lo strano intreccio di destini si ri-pete. E se oggi è il giorno della presen-tazione della nuova auto della Fiat, ve-nerdì toccherà al capolavoro di Hayao Miyazaki, premio Oscar 2003 e Leone alla carriera a Venezia 2005, approda-re per la prima volta nelle sale cinema-tografiche italiane, per festeggiare i 40 anni dalla nascita dell’esuberante per-sonaggio inventato da Monkey Punch. Il felice binomio Lupin - 500 “nacque per la mania di Miyazaki e soprattut-to del responsabile dell’animazione, Yasuo Otsuka - spiegano i responsa-bili di YamatoVideo, la società mila-nese che distribuisce in Italia i cartoni giapponesi -, che in passato avevano avuto proprio questa macchina. L’ac-coppiata, tra l’altro, continua ancora, in Giappone, in alcuni spot Tv per i prodotti più diversi, curati da Otsuka.

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AMBASCIATA D’ITALIA | Calle Lagasca, n. 98 - 28006 MADRID Centralino automatizzato consolare (dalla Spagna): 902.050.141www.ambmadrid.esteri.it - e-mail: [email protected]

CANCELLERIA CONSOLARE MADRID | Capo Cancelleria Consolare: Dott.ssa Gilda SANTANGELO | Indirizzo: Calle Agustín de Bethencourt, 3 - 28003 MadridTelefono: 902 05.01.41 | Call Centre: 807 30.07.47(servizio a pagamento, disponibile solo in Spagna - il numero non è valido da altri paesi) Fax: 91 554.66.69 - Cellulare per emergenze: (0034) 629.842.287www.consmadrid.esteri.it - e-mail: [email protected]

Per gravi e reali emergenze che richiedano l’intervento dell’Amministrazione centrale, è possibile chiamare il Funzionario di Turno del Ministero degli Affari Esteri al n. (0039) 06 - 36.91.26.66Per telefonare in Italia a carico del destinatario, il telefono gratuito è il 900.990.391

CONSOLATO GENERALE BARCELLONA | Console Generale: Cons. Stefano NICOLETTI | Indirizzo: Calle Mallorca, 270 - 08037 Barcellona | Telefono: 902 05.01.41 Call Centre: 807.505.883 (servizio a pagamento, disponibile solo in Spagna - il numero non è valido da altri paesi) Fax: 93 487.00.02www.consbarcellona.esteri.it - e-mail: [email protected]

UFFICI ONORARI DIPENDENTI DALLA CANCELLERIA CONSOLARE IN MADRID

CONSOLATO BILBAO | Console Onorario: Giorgio BARAVALLE | Circoscrizione: Alava, VIZCAYA Indirizzo: Calle Ercilla, 14 - 48009 Bilbao | Telefono e Fax: 944.230.772 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

VICE CONSOLATO BURGOS | Vice Console Onorario: Giancarlo FEDERIGHI RINCÓN | Circoscrizione: Burgos, León, Palencia, Soria, Valladolid, ZAMORA Indirizzo: Avenida de la Paz, 10 - 1º B - 09004 Burgos | Telefono: 947.270.723 | e-mail: [email protected]

CONSOLATO CEUTA | Corrispondente Consolare Onorario: Clemente CERDEIRA MORTERERO | Circoscrizione: Ceuta, Melilla, Islas Chafarinas, Peñones de Alhucemas, Velez de la Gomera | Indirizzo: Calle Cervantes, 8 - 51001 Ceuta | Telefono: 956.514.574 - Fax: 956.510.589 | e-mail: [email protected]

VICE CONSOLATO GRANADA | Vice Console Onorario: Marcello MEMOLI | Circoscrizione: Almería, Granada, Jaén | Indirizzo: Ap.do de Correos n. 314 - 18080 Granada | e-mail: [email protected] Attenzione telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512 Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento

VICE CONSOLATO JEREZ | Vice Console Onorario: Gabriel GONZÁLEZ GORDON ARANDA | Circoscrizione: Jerez | Indirizzo: Calle Manuel María González (Bodegas González Byass) - 11403 Jerez de la Frontera | Telefono - 956 357 000 - Fax 956 357 057 | e-mail: [email protected] riceve dal lunedì al venerdì ore 10.00 - 13.30

VICE CONSOLATO LA CORUÑA | Vice Console Onorario: Francesco MILANI | Circoscrizione: La Galizia | Indirizzo: Calle Rosalia de Castro, 13/bajo - 15004 La Coruña | Telefono: 663.787.010 - Fax: 981.224.462 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

CONSOLATO LAS PALMAS DE GRAN CANARIA | Console Onorario: José Carlos DE BLASIO | Circoscrizione: Fuerteventura, Gran Canaria, Lanzarote | Indirizzo: Calle Reyes Católicos, 44 - 35001 Las Palmas de Gran Canaria | Telefono: 928.241.911 - Fax: 928.244.786 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

CONSOLATO MÁLAGA | Console Onorario: Francisco Javier CREMADES GARCÍA | Indirizzo: C/ Atarazanas, 2/1B - 29005 Malaga | Telefono: 952.365.593 | e-mail: [email protected] Orario telefonico al pubblico: da lunedi a venerdi dalle ore 10:00 alle ore 13.00 Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento

VICE CONSOLATO OVIEDO | Vice Console Onorario: Paolo Augusto ERCOLANI | Circoscrizione: Il Principato delle Asturie | Indirizzo: Avda. Valentín Masip, 25 - Entlo. Oficina 7 - 33013 Oviedo | Telefono: 680.155.013 - Fax: 984.246.534 | e-mail: [email protected]

CONSOLATO PAMPLONA | Console Onorario: Carlo TAMBURRI MOSO | Circoscrizione: La Rioja, NAVARRA Indirizzo: Calle Taconera, 2 - 31001 Pamplona (Navarra) | Telefono: 948.222.822 - Fax: 948.223.716 | e-mail: [email protected]

CONSOLATO SANTA CRUZ DE TENERIFE | Console Onorario: Silvio PELIZZOLO | Circoscrizione: Tenerife, Hierro, La Gomera, La Palma | Indirizzo: Calle Cruz Verde, 10 2ºA - 38003 Santa Cruz de Tenerife | Fax: 922.241.040 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512

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CONSOLATO SIVIGLIA | Console Onorario: Carlos RUIZ- BERDEJO Y SIGURTÁ MUCHETTI | Circoscrizione: Algeciras, Badajoz, Cáceres, Cádiz, Córdoba, Huelva, Sevilla Indirizzo: Calle Fabiola, 10 - 41004 Siviglia | Fax: 954.228.549 | e-mail: [email protected] telefonica prestata dalla società “Innovatel Europe s.l” al numero 807.300.747 (servizio a pagamento). Per chiamate dall’estero +34 902 502512Si riceve il martedì e giovedì ore 10.30 - 12.30 e venerdì ore 17.00 - 19.00

UFFICI ONORARIDIPENDENTI DAL CONSOLATO GENERALE IN BARCELLONA

VICE CONSOLATO ALICANTE | Vice Console Onorario: Danilo ANGELINI | Circoscrizione: la provincia di Alicante e la Regione MURCIA Indirizzo: Avenida da Benito Pérez Galdós, 9-11 1º dcha. - 03004 Alicante | Telefono:965.141.133 - Fax: 965.141.143 | e-mail: [email protected]

VICE CONSOLATO CASTELLÓN DE LA PLANA | Vice Console Onorario: Federico PASCARELLA | Circoscrizione: la provincia di Castellón | Indirizzo: Calle Benarabe, 5 bajo (entresuelo) - 12005 Castellón de la Plana | Telefono: 964.237.466 - Fax: 964.261.295 | e-mail: [email protected]

VICE CONSOLATO GIRONA | Corrispondente Consolare Onorario: Emanuela CARMENATI | Circoscrizione: Girona | Indirizzo: Avenida de la Pau nº26, 1º 3ª - 17250 Platja d’Aro (Girona) | Tel.: +34 972 82 61 82 - Fax: +34 972 82 55 40 - e-mail: [email protected] (solo su appuntamento): lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 VICE CONSOLATO IBIZA (Baleari) | Vice Console Onorario: Monica LACALAMITA | Circoscrizione: le isole di Ibiza e Formentera | Indirizzo: Calle Diputado Josè Ribas, s/n - 07800 Ibiza (Baleares) | Telefono 971.199915 - Fax 971.191746 | E-mail: [email protected] Apertura al pubblico: lunedì, mercoledí e venerdí dalle ore 11,00 alle 13,00

VICE CONSOLATO PALMA DI MAIORCA (Baleari) | Vice Console onorario: Alessio PAOLETTI | Circoscrizione: le isole di Maiorca e Minorca | Indirizzo: Calle Baro de Pinopar, 11 esc.B 1º - 9ª puerta - 07012 Palma de Mallorca | Telefono 971 097 013 fax: 071570402 | E-mail: [email protected] al pubblico: martedì, mercoledì e giovedì dalle 11:00 alle 13:00

VICE CONSOLATO SARAGOZZA | Vice Console Onorario: Massimo MARCHETTI | Circoscrizione: le province di Saragozza, Huesca e Teruel | Indirizzo: Calle Espoz y Mina, 6 principal - 50003 Saragozza | Telefono: 976.228.659 - Fax: 976.223.294 | e- mail: [email protected]

CONSOLATO ONORARIO VALENZA | Console Onorario: Adriano CARBONE | Circoscrizione: la provincia di Valenza | Indirizzo: Calle Quart, 14 - 46001 Valenza | Telefono: 96.321.72.34 - Fax: 96.193.02.95 | Cellulare 672.770.743 | E-mail: [email protected] al pubblico: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10:00 alle 13:00

CORRISPONDENTE CONSOLARE FORMENTERA (Baleari) | Corrispondente Consolare: Alessio Paoletti | Circoscrizione: Isola di Formentera | Telefono: 630 655 397 | E-mail: [email protected]

CORRISPONDENTE CONSOLARE MINORCA (Baleari) | Corrispondente Consolare: Ornella Varesano | Circoscrizione: Isola di Minorca | Telefono: 971 36 54 48 | Cellulare: 610 21 50 14 | E-mail: [email protected]

CORRISPONDENTE CONSOLARE MURCIA | Corrispondente Consolare: Dott. Giuseppe Leotta | Circoscrizione: le provincie di Murcia e Cartagena | Telefono: 727 729 050 | E-mail: [email protected]

CONSOLATO ONORARIO AD ANDORRA | Console Onorario: Alberto Rossi | Circoscrizione: Principato di Andorra | Indirizzo: Carretera dels Vilars a Urbanización Sant Romà dels Vilars, Ed. Vilars B, Àtic - AD700 Escaldes Engordany | Principato di Andorra

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Pag. 13124/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

M A D R I DIl Ministro degli Affari Esteri e della Coope-razione Internazionale, Angelino Alfano, è giunto a Barcellona per portare le sue condo-glianze alla città colpita dall’attentato del 17 agosto ed incontrare i familiari delle vittime e dei feriti italiani. Al suo arrivo il Ministro Alfano è stato accolto, in aeroporto, dal Mi-nistro degli Esteri spagnolo, Alfonso Maria Dastis Quecedo. Alfano ha abbracciato il suo omologo, esprimendo la sua profonda commozione e il cordoglio dell’Italia, Pae-se da sempre amico fraterno della Spagna.“I terroristi - ha affermato Alfano - attacca-no il nostro bene più grande che è la nostra libertà e noi dobbiamo difenderla con fie-rezza e orgoglio. Per difenderla è necessaria una risposta coordinata che metta insieme una strategia di intelligence, una strategia militare, una strategia culturale e il raf-forzamento di tutte le norme che in tutti i Paesi contrastano il terrorismo”. I due mi-nistri si sono poi appartati per un colloquio approfondito sugli ultimi dolorosi eventi. Successivamente, il Ministro Alfano ha vi-sitato i luoghi dell’attentato, ove ha depo-sto una corona di fiori in omaggio alle vit-time, ed ha firmato il libro di condoglianze aperto presso il Municipio di Barcellona.

IL MINISTRO DEGLI ESTERI ALFANO A BARCELLONA

(sin). Il Ministro spagnolo Dastis con il Ministro Alfano Il Ministro Angelino Alfano, con le autorità locali, mentre firma il libro di condoglianze nel Municipio di Barcellona

AMBASCIATA D’ITALIA

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Pag. 14 124/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

M A D R I D

Si comunica che sulla sezione bandi di gara e contratti - amministrazione traspa-rente – ambasciata di questa pagina web è stato pubblicato un avviso esplorativo per l’acquisizione di manifestazioni di interes-se per la realizzazione di lavori di restauro, recupero funzionale e tinteggiatura degli infissi in legno e delle persiane in ferro del primo e secondo piano della sede dell’am-basciata, in calle Lagasca 98, MadridCosi come per la realizzazione di la-vori di adeguamento del quadro elettri-co generale di bassa tensione e della li-nea di derivazione elettrica principale nel compound dell’Ambasciata d’Italia in Madrid, in callae Lagasca 98, Madrid

BANDI

Il 24 luglio scorso il Presidente del Consi-glio, Paolo Gentiloni (foto), il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maro-ni, e il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, hanno pubblicamente presentato la can-didatura di Milano a nuova sede dell’A-genzia europea dei medicinali (EMA). L’evento si è svolto a Milano, nel sugge-stivo osservatorio Enzo  Jannacci,  sito  al 31° piano del grattacielo Pirelli, emble-matico edificio del Capoluogo  lombardo offerto da parte italiana per ospitare l’A-genzia che, nel contesto della Brexit, do-vrà lasciare l’attuale sede di Londra entro il marzo del 2019. Con la candidatura di Milano, l’Italia offre all’Unione Europea una nuova sede perfettamente in grado di garantire la continuità gestionale delle attività di EMA, un’Agenzia che riveste una rilevanza strategica per la salvaguar-dia della salute di 500 milioni di citta-dini europei avendo la responsabilità di autorizzare l’immissione sul mercato dei nuovi farmaci. In particolare, la dispo-nibilità  immediata di un edificio quale  il grattacielo Pirelli, di proprietà pubblica e di agevole riconversione alle esigenze di EMA, rappresenta un punto di forza per Milano. L’Italia è convinta di disporre di una candidatura altamente competitiva ed autorevole, preparata con cura da una “ca-bina di regia nazionale” guidata dal Con-sigliere del Presidente del Consiglio per la promozione della dislocazione a Milano della sede dell’Agenzia europea per i me-dicinali, Prof. Enzo Moavero Milanesi, con la partecipazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazio-

MILANO E L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALIDal 22 agosto 2017, la Si-gnora Monica Lacalamita è la Vice Console Onora-ria in Ibiza. Sostituisce il Signor Lanfranco Fabbro che ha cessato le sue fun-zioni dal 21 agosto 2017. I recapiti dell’ufficio con-solare del Vice Consolato Onorario di Ibiza sono ri-masti invariati, così come i giorni e gli orari di apertu-ra al pubblico. Si ringrazia il Signor Lanfranco Fabbro per l’eccellente e prezio-sa collaborazione prestata nel corso del suo manda-to, in coordinamento con il Consolato Generale d’I-talia a Barcellona, a favo-re di tutta la collettività italiana residente ad Ibiza.

VICE CONSOLATO ONORARIO IBIZA

VICE CONSOLATO IBIZA CIRCOSCRIZIONE ISOLE IBIZA E FORMENTERAcalle Diputado Josè Ribas - 07800 Ibiza Telefono 971199915 Fax 971191746e-mail : [email protected]

AMBASCIATA D’ITALIA

nale, degli Interni, dell’Economia e delle Finanze, dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, della Salute, della Regione Lom-bardia e del Comune di Milano. Il proces-so decisionale prevede più fasi e si con-cluderà a Bruxelles in occasione del Con-siglio Affari  Generali  del  20  novembre.

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M A D R I DMARCINELLE, 61º ANNIVERSARIO DI UNA TRAGEDIA

Il Ministro degli Esteri, Angelino Alfano ha indirizzato il suo messaggio ai cittadini italiani all’estero per commemorare il 61º anniversario della tragedia di Marcinelle.

Cari Connazionali,

vorrei esprimere la mia più sentita parte-cipazione all’anniversario della tragedia di Marcinelle dell’8 agosto 1956. Dal 2001 questa ricorrenza è stata proclama-ta  “Giornata nazionale del  sacrificio del lavoro italiano nel mondo”. Ogni anno, quindi, il nostro commosso pensiero è ri-volto a tutti gli Italiani caduti sul lavoro all’estero. Vogliamo onorare la loro me-moria. Il mondo dell’emigrazione, attra-verso il coraggio, l’ingegno, il sacrificio, ha reso possibile nei decenni l’incontro tra persone, culture, professionalità, e nazioni, come quelle europee, che oggi condividono il comune progetto dell’in-tegrazione dell’Europa. Quella tragedia, che tolse la vita a 262 minatori tra cui 136 italiani, contribuì in maniera determinan-te alla formazione di una coscienza euro-pea. E ciò accadeva soltanto un anno pri-ma della firma dei Trattati  istitutivi del-le Comunità Europee, di cui quest’anno abbiamo festeggiato il 60° anniversario. Quell’Europa unita che è riuscita nell’al-lora inimmaginabile obiettivo di mante-nere la pace sul continente per oltre mez-zo secolo, che ha promosso lo sviluppo di tutti i Paesi che ne sono membri, e che oggi permette ai nostri figli di viaggiare e di vivere in tutto il territorio del conti-nente in condizioni ben diverse da quelle dei minatori di Marcinelle. La tragedia di

Marcinelle ci dà ancora oggi la forza di lavorare per un’Europa più coesa e soli-dale, come l’avevano immaginata i padri fondatori. Un’Europa che trae origine e sostanza dal genuino spirito di fratellanza fra i suoi popoli. Un’Europa che sappia fornire una risposta condivisa, unitaria e partecipe alle grandi emergenze dei no-stri giorni. Mi riferisco in particolare al flusso continuo di migranti disperati che oggi, come allora, cadono troppo spesso vittime. La tragedia di Marcinelle ci in-duce a riflettere sul tema del lavoro sotto il  profilo della  sua dimensione umana e sociale. Non dobbiamo dimenticare mai che il lavoro senza tutele uccide anche laddove si svolge in luoghi che dovreb-bero essere meno pericolosi delle viscere della terra. Va difeso, perché il lavoro è sinonimo di speranza e di futuro. E’ pre-condizione necessaria per la nascita di una famiglia e per la crescita individuale dei singoli nel loro rapporto con la co-munità. Cari connazionali, il nostro pen-siero in questa occasione è rivolto sia ai pionieri della nostra emigrazione, sia ai loro discendenti, ma ugualmente ai nuovi emigrati, che espatriano oggi in condizio-ni diverse anche se, molti di loro, sono spinti dagli stessi desideri e speranze. Come Fabrizia, Marco e Gloria che ab-

biamo perso a Berlino e a Londra, vittima la prima di un vile attacco di terrorismo, i secondi di una fatalità che forse si poteva evitare. La nostra vicinanza va allo stesso modo agli Italiani che vivono all’estero in contesti particolarmente difficili, come in Venezuela, che seguiamo con attenzio-ne per agevolare l’adozione di soluzioni per l’esito pacifico delle crisi che stanno vivendo. Siamo orgogliosi del contribu-to dato da tutti voi, Italiani nel mondo, al nostro Paese. Chi ha lasciato e ancora oggi lascia l’Italia contribuisce, in tanti modi diversi, al dialogo e al rafforzamen-to delle relazioni con i Paesi di destina-zione, dando lustro ai valori più profondi e positivi dell’italianità. E in tanti modi diversi contribuite alla crescita dell’Italia. E’ con questa consapevolezza che rivolgo a voi il mio più sincero ringraziamento.

AMBASCIATA D’ITALIA

Le miniere di carbone di Marcinelle, in Belgio, al momento del disastroso incendio

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M A D R I Da cura di Mario Petri

L’emigrazione degli italiani all’estero, dopo gli in-tensi movimenti negli anni ’50 e ’60, è andato ridi-mensionandosi negli anni ’70 e fortemente riducen-dosi nei tre decenni successivi, fino a collocarsi al di sotto delle 40.000 unità annue. Invece, a partire dalla crisi del 2008 e specialmente nell’ultimo triennio, le partenze hanno ripreso vigore e, secondo stime, hanno raggiunto gli elevati livelli postbellici, quan-do erano poco meno di 300.000 l’anno gli italiani in uscita. Sotto l’impatto dell’ultima crisi economica, che l’Italia fa ancora fatica a superare, i trasferimenti all’estero hanno raggiunto le 102.000 unità nel 2015 e le 114.000 unità nel 2016, mentre i rientri si atte-stano sui 30.000 casi l’anno. E’ quanto emerge dalle anticipazioni del Dossier Statistico Immigrazione 2017 di IDOS e Confronti. A emigrare sono sempre più persone giovani con un livello di istruzione supe-riore. Tra gli italiani con più di 25 anni, registrati nel 2002 in uscita per l’estero, il 51% aveva la licenza media, il 37,1% il diploma e l’11,9% la laurea ma già nel 2013 l’Istat ha riscontrato una modifica radi-cale dei livelli di istruzione tra le persone in uscita: il 34,6% con la licenza media, il 34,8% con il diploma e il 30,0% con la laurea, per cui si può stimare che nel 2016, su 114.000 italiani emigrati, siano 39.000 i diplomati e 34.000 i laureati. Le destinazioni europee più ricorrenti sono la Germania e la Gran Bretagna; quindi, a seguire, l’Austria, il Belgio, la Francia, il Lussemburgo, i Paesi Bassi e la Svizzera (in Europa dove si indirizzano circa i tre quarti delle uscite) men-tre, oltreoceano, l’Argentina, il Brasile, il Canada, gli Stati Uniti e il Venezuela. “Questi dati – sottolinea IDOS – meritano già di per sé un’attenta conside-razione anche perché ogni italiano che emigra rap-presenta un investimento per il paese (oltre che per la famiglia): 90.000 euro un diplomato, 158.000 o 170.000 un laureato (rispettivamente laurea triennale o magistrale) e 228.000 un dottore di ricerca, come

risulta da una ricerca congiunta condotta nel 2016 da IDOS e dall’Istituto di Studi Politici ‘S. Pio V’ sulla base di dati Ocse”. In realtà, i flussi effettivi sono ben più elevati  rispetto a quelli  registrati dalle anagrafi comunali, come risulta dagli archivi statistici dei pa-esi di destinazione, specialmente della Germania e della Gran Bretagna (un passaggio obbligato per chi voglia inserirsi in loco e provvedere alla registrazioni di un contratto, alla copertura previdenziale, all’ac-quisizione della residenza e così via). Come emerso in alcuni studi, rispetto ai dati dello Statistisches Bun-desamt tedesco e del registro previdenziale britanni-co (National Insurance Number), le cancellazioni anagrafiche  rilevate  in  Italia  rappresentano appena un terzo degli italiani effettivamente iscritti. Pertanto, i dati dell’Istat sui trasferimenti all’estero dovrebbero essere aumentati almeno di 2,5 volte e di conseguen-za nel 2016 si passerebbe da 114.000 cancellazioni a 285.000 trasferimenti all’estero, un livello pari ai flussi dell’immediato dopoguerra e a quelli di fine Ottocento. Peraltro, non va dimenticato che nella stessa Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero il numero dei nuovi registrati nel 2016 (225.663) è più alto rispetto ai dati Istat. Naturalmente, andrebbe effettuata una maggiorazione anche del numero de-gli espatriati ufficialmente nel 2008-2016, senz’altro superiore ai casi registrati (624.000). Sono queste, in sostanza, le conclusioni cui si giunge nel capitolo che il Dossier Statistico Immigrazione 2017, in uscita in autunno, dedica di consueto agli italiani nel mondo. Anche quest’anno il rapporto viene curato da IDOS insieme al Centro Studi Confronti, con la richiesta di un sostegno dell’Otto per Mille della Tavola Valdese. “I flussi degli italiani verso l’estero, così si conclude nel rapporto meritano maggiore attenzione. Innanzi tutto – si legge in una nota del Centro Studi e Ricer-che IDOS – sotto l’aspetto quantitativo, avendo rag-giunto, se non superato, i livelli conosciuti dall’Italia quando si concepiva ancora come un paese di emi-grazione. Ma va preso in considerazione anche l’a-

spetto qualitativo, per-ché è elevato il numero di diplomati e laureati coinvolti. Seppure in un contesto globaliz-zato – sottolinea IDOS – la mobilità rappre-senti una prospettiva normale, è necessario attuare una politica occupazionale più in-cisiva e occuparsi con maggiore concretezza dell’assistenza a quan-ti si sentono costretti a emigrare, assicurando loro in pieno il diritto di essere cittadini ita-liani, incluso il voto”.

Il Professor Paolo Ernesto Balboni parteci-perà al “III Convegno Internazionale di Glot-todidattica Teatrale” a Madrid il 16 di settem-bre. Organizzato dal Comitato di Madrid della Società Dante Alighieri. Il Professor Balboni è un punto di riferimento mondiale nell’inse-gnamento dell’italiano e uno dei pilastri della scuola veneziana che da più di quarant’ anni si occupa di ricerca glottodidattica. Professore presso l’Università Ca’ Foscari, è il decano del settore «Didattica delle lingue moderne». Ha fondato,diretto e dirige, centri di ricerca, rivi-ste, collane, videocorsi dedicati all’educazione linguistica, molti dei quali sono gratuitamente ac-cessibili sul sito www.reteducazionelinguistica.it. La terza edizione del Convegno, verterà sul te-atro come strumento per l’ apprendimento delle lingue straniere e sarà inaugurata dal Professor Paolo Balboni con la relazione “Così è, se vi pare… E anche se non vi pare! L’uso del tea-tro nell’insegnamento dell’italiano a stranieri”.

BIOGRAFIA

Nato nel 1948, Laurea cum laude in Lettera-tura inglese nel 1971, Università Ca’ Fosca-ri, Venezia, Borse Fullbright: UCLA (1981) e NYU (1986); Professore Ordinario di Glot-todidattica a Ca’ Foscari, Venezia; Presi-dente del Centro Linguistico di Ateneo, Ca’ Foscari;Direttore del Centro di Ricerca sulla Didattica delle Lingue, Ca’ Foscari; Presiden-te della Fédération Internationale des Profes-seurs de Langues Vivantes (FIPLV); Direzione di riviste scientifiche : Educazione Linguistica – Language Education, EL.LE (Edizioni Ca’ Foscari); Rassegna Italiana di Linguistica Ap-plicata, RILA (Bulzoni Editore); Direzione di collane  scientifiche: Le  sfide  di   Babele  (Utet Università); Lingua & Linguaggi (Bonacci-Lo-escher); SAIL. Studi sull’apprendimento e l’in-segnamento linguistico (Edizioni Ca’ Foscari).

PAOLO ERNESTO BALBONIGLI EMIGRATI ITALIANI NEL MONDOCOM.IT.ES.

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Pag. 19124/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

M A D R I DGiovedì 28 settembre, nell’ambito della “II Settimana Europea delle Lingue”, organizzata da Eunic España in collaborazio-ne con la Rappresentanza in Spagna della Commissione Eu-ropea dal 25 al 29 del mese, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid organizza una giornata di proiezioni dedicata all’in-clusione sociale: “Emociones de Europa”. Partecipano: Isti-tuto Italiano di Cultura di Madrid, Ambasciata di Bulgariain Spagna, Foro Cultural de Austria e Instituto Cultural Rumano.

PROGRAMMA:

11.00 h: Proiezione del cortometraggio “You are beautiful” di Hristo Poriazoff (VO con sottotitoli in inglese, 17.32 min)

11.30 h: Proiezione del film Kebab mit Alles (Kebab con todo)” di Wolfgang Murnberger (VO con sottotitoli in spagnolo, 2011, 90 min)

18.00 h: Proiezione del film “Morgen” di Marian Crişan (VO con sottotitoli in spagnolo, 2010, 100 min)

20.00  h:  Proiezione  del  film  “Io  Rom Romantica”  di  Laura Halilovic (VO italiano, 2015, 80 min)

Istituto Italiano di Cultura di Madrid. C/Mayor, 86 – 28013 Madrid

Maggiori informazioni e programma completo della II Setttimana Europea delle Lingue: http://eunic-espana.eu/

“II SETTIMANA EUROPEA DELLE LINGUE”

“IL RICHIAMO-L’APPARTENENZA” DI MARIA TERESA INFANTEMaria Teresa Infante nasce e vive a San Severo, un paese della provincia di Foggia, in Puglia. È una scrittrice che si sta affermando sempre più nel panorama nazionale come valida ed elegante poetessa e come narratrice di quei sentimenti universali che oscillano tra passato e attualità. Ha scritto varie sillogi poetiche ed è ideatrice e curatrice della trilogia poetica e letteraria “Ciò che Caino non sa”, antologia nata per la sensibilizzazione contro la violenza di genere. È anche Vice presidente e responsabile del settore editoria-le dell’Associazione culturale L’Oceano nell’Anima. La sua ultima opera è un romanzo in-titolato “Il richiamo – L’appartenenza”, edito da L’Oceano nell’Anima per la collana Icaro, romanzo che è la versione integrale del racconto che ha vinto il prestigiosissimo Premio Lupo IX Edizione (2016). Nelle storie dei protagonisti del racconto, storie che si intrec-ciano in un turbinio misto tra passioni amorose, rivelate e non, e passione per la propria terra, nonché con il rifiuto della stessa, la scrittrice riesce a donarci degli spaccati della sua anima profondamente legata alle proprie radici, analizando, con un linguaggio sciol-to e sicuro, gli aspetti della società dell’Italia Meridionale che per taluni versi ancora conserva tradizioni e usanze che altro non sono che la memoria di un mondo che ci ap-partiene.Ma “Il richiamo- L’appartenenza” non è solo questo, è anche un romanzo che ci aiuta a capire noi stessi attraverso l’esperienza cognitiva del protagonista Peppino che, dopo un lungo viaggio físico e interiore, prende coscienza di se stesso e del suo ruolo nella società. La narrazione è coinvolgente e lascia spazio alla riflessione su fatti, usi e costumi di un Mezzogiorno che, nonostante l’introduzione dell’industria, rimane ancorato alla terra e alle sue tradizioni. Maria Teresa Infante ha un occhio di riguardo anche per le figure femminili che non hanno un ruolo di contorno in questa storia, ma costiruiscono, con il loro silenzio e le loro azioni energiche e vigorese, e nel contempo graduali e lente, la vera struttura portante della stessa, come avviene specularmente nella società del profondo Sud italiano. Sono donne che con semplici sguardi o con azioni mirate riescono a comunicare tra di loro, a intrecciare quel sodalizio che è la forza delle famiglie, della società. Lucrezia, Soccorsa e Maria sono donne che conoscono perfettamente il loro ruolo, sanno qual è la posizione che ognuna di loro deve occupare affinché si manten-gano gli equilibri delle famiglie, affinché la vita possa scorrere senza apparenti traumi, con quella gioia mite e disciplinata che fa contenere emozioni e passioni, rivelandole solo a tempo debito, sebbene, spesso, non ce ne sia alcun bisogno: già è tutto scritto, già è tutto deciso negli usi e costumi della società meridionale.Il distacco, il ritorno, quel voler rimanere per immergersi completamente nelle radici e nei colori, nei dolori e negli umori della difficile terra, acquisisce maggior concretezza nella narrazione flu-ida e spontanea di Maria Teresa Infante che attraverso questa storia ha voluto risaltare l’identità di un popolo che, nonostante l’av-vento della modernità, ancora mantiene. La Madre Terra chiama e richiama sempre i suoi figli, che forti del loro vissuto risponderanno lasciando testimonianza del loro passaggio. Il romanzo “Il richiamo - L’appartenenza” di Maria Teresa Infante è una lunga “poesia d’amore” per la propria Terra, per le proprie origini, per il Sud che tanto ama e che così bene incarna. È un libro da consigliare nella lettura per conoscere e vivere una storia che è la madre di molte delle storie che formano il nostro essere italiani, il nostro essere umani.

“IL MONDO DELLO SCRITTORE”

Rubrica diElisabetta Bagli

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA

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B A R C E L L O N ADAL 1871 .... LA FESTA DELLA MERCÉ

La Festa della Mercè è la festa più im-portante di Barcellona. Viene celebrata fin dal 1871. Il governo proclamò per la prima volta i festeggiamenti in onore del-la Madonna della Mercede, in catalano: “Mare de Déu de la Mercè”. Il “pregó” è il discorso inaugurale della Festa, che viene scritto e letto da una personali-tà del mondo culturale di Barcellona.

I PREGÓNERI DAL 1995

1995: Tarik Kupusovic,    Sindaco  Sara-jevo; 1996: Rafael Moneo, architetto navarrès; 1997: Lord Yehudi Menuhin, violinista e director d’orquestra esta-tunidenc; 1998: Eduardo Leal Spen-gler; 1999: Maruja Torres, periodista i escriptora catalana; 2000: Robert Hu-ghes, escriptor i crític australià; 2001: José Antonio Marina, assagista  i filòsof manxec; 2002: Valentí Fuster, cardiòleg català; 2003: Fàtima Mernissi, escrip-tora, feminista i sociòloga marroquina; 2004: Carlos Ruiz Zafón, escriptor ca-talà; 2005: Rosa Regàs, escriptora ca-talana; 2006: Elvira Lindo, escriptora andalusa; 2007: Pepita Castellví i Piu-lachs; 2008: Jaume Sisa, cantant català; 2009: Montserrat Carulla i Vicky Peña, actrius  catalanes;  2010:  Joan  Margarit, poeta  i  arquitecte  català[2];  2011:  Joa-quim Maria Puyal, periodista català[3]; 2012: Lluís Torner i Sabata, investiga-dor català; 2013: Ferran Adrià, cuiner; 2014: Núria Gispert, attore; 2015: An-dreu Buenafuente, periodista e comico.

Javier Mariscal è l’autore del “cartel de las fiestas de la Mercè”. Quest’anno si celebra il 25º anniversario dei “los Juegos Olimpicos de 1992”. Le celebrazioni comince-ranno come sempre dopo il “pregon” di Maria Garcès, professoressa universitaria di Filosofia de  la Universidad de Zaragoza. La “ Mercé”  immaginata da Mariscal ha una collana che fa riferimento alla necessità di riciclare e degli occhiali da sole che servono come placca solare. Riferimenti che l’artista fa in merito alla protezio-ne del medio ambiente ed è un invito ai barcellonesi e alle istituzioni di appoggiare tutte quelle iniziative che contribuiscono a fare di Barcellona una città sostenibile.

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Pag. 21124/2017Il Giornale Italiano de España è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nei Consolati Italiani, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei 24 Vice Consolati Italiani

B A R C E L L O N A

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LE INTERVISTE - LE INTERVISTE

Marco Midali, perché arrivi in Spagna , a Madrid?

Arrivo a Madrid nel Novembre del 2007 per una  opportunità  professionale  che mi  offre Avon. Diventare Head of Sales di Avon Spa-gna. Accetto perché professionalmente è una sfida molto interessante e perché personalmen-te si adatta molto alle esigenze della mia fami-glia, mia moglie Olga è spagnola di Madrid.

Nel tuo interessante cur-riculum si parla dell’espe-rienza di marketing azien-dale?

Il marketing è stata la mia prima esperienza in Avon. Mi ha aiutato a capire l’importan-za di ascoltare i clienti e di trovare il giusto equilibrio tra status quo ed innovazione. Una esperienza molto interessante che mi ha aper-to la strada alla mia crescita professionale.

E la” strategia” per una azienda quanto è impor-tante ed influisce sul suo andamento?

La strategia è fondamentale per l’anda-mento di un’azienda. Nella mia posizione attuale GM Iberia per Avon abbiamo ses-sioni strategiche per preparare il triennio seguente. Gli investimenti sono necessa-

ri se si vuole crescere le dimensioni delle aziende e una area sempre più importan-te è quella del “funding” ovvero come può una impresa finanziare i propri investimenti senza che questi siano sempre incrementali.

Quanto e come il mercato e la globalizzazione hanno cambiato l’organizzazione di una impresa?

Le aziende negli ultimi anni hanno punta-to molto sulla globalizzazione questo ha influito  notevolmente  sull’organizzazio-ne. Sempre più funzioni globali e regio-nali con le quali interagire per arrivare ai risultati richiesti. Ultimamente mantenen-do fermo il concetto di globalizzazione si sta  lavorando  molto  sulla  semplificazio-ne e sul concetto di “accountability” che in qualche area aziendale era venuto meno.

Quali sono i “punti fermi” che una azienda deve sem-pre tener presente per il suo successo?

I clienti e il mercato di riferimento. Fonda-mentale capire le necessità del cliente per sviluppare prodotti in linea alle aspettative. Negli ultimi anni nella cosmesi la batta-glia sui prezzi é diventata molto aggressiva e un’analisi dei concorrenti é fondamenta-le per capire come muoversi nel mercato.

Il mercato spagnolo e quel-lo italiano, quali spunti in comune e quali no?

Il mercato spagnolo è molto più sensibile al prezzo quello italiano rimane più influenzato dalla marca. “El empleado español” è più cre-ativo, più passionale mentre il “dipendente ita-liano” è più pianificato e dettaglista. In Italia ho lavorato nell’area di Milano soprattutto, forse influenza il mio modo di vedere le differenze. Per quanto riguarda la vendita diretta il poten-ziale in Italia è più alto rispetto alla Spagna.

Nel tuo curriculum leggo: General Manager Transfor-mation Mediterranean Clu-ster?

Si è stata un esperienza interessante che è durata poco più di sei mesi dove con un gruppo di colleghi abbiamo lavora-to  sulla  semplificazione  di  processi  in Avon  con  il  fine  di  migliorare  il  servi-zio alle nostre venditrici “Distribuidoras”.

Parliamo della tua vita pri-vata ...Sei sposato con Olga, spa-gnola che parla benissimo l’italiano, donna efficien-tissima ed impegnata an-che nel volontariato della Società Italiana di Benefi-cenza.Una domanda che rivolgo sempre a chi ha sposato una spagnola o spagno-lo……

A casa tua c’è più Spagna o Italia?

A casa mia c’è molto delle due culture, par-liamo indifferentemente spagnolo ed italiano (a volte cominciamo la frase in una lingua e

MARCO MIDALI - A MADRID UN ITALIA NO AL MARKETING DELL’AVON SPAGNALE INTERVISTE DEL DIRETTORE PAOLA PACIFICI AGLI ITALIANI ED AGLI SPAGNOLI CHE FANNO PARTE DEL NOSTRO QUOTIDIANO. IL LORO LAVORO E LA LORO PROFESSIONALITA’ RENDE FIERI L’ITALIA E LA SPAGNA

Le aziende negli ultimi anni hanno puntato molto sulla globalizzazione questo ha influito notevolmente sull’organizzazione e si sta lavorando sulla semplificazione. Il mercato spagnolo è molto più sensibile al prezzo, quello italiano rimane più influenzato dalla marca. Il “dipendente italiano” è più pianificato e dettaglista.

I segreti del Successo che dura da 50 anni (agosto 2016)

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LE INTERVISTE - LE INTERVISTE

MARCO MIDALI - A MADRID UN ITALIA NO AL MARKETING DELL’AVON SPAGNA

la finiamo con l’altra), vediamo la televisione spagnola ed italiana e la cucina prevede sem-pre piatti dei due paesi. Anche sui figli siamo stati equilibrati, Diego il maggiore è nato a Milano e Matteo il piccolo è nato a Madrid.

Quanti figli avete ? Quando devi rimproverargli lo fai in italiano od in spagnolo?

La lingua del rimprovero dipende dal li-vello di arrabbiatura, più è alto più la lingua madre è necessaria quindi io in italiano e mia moglie in spagnolo.

Come passi le tue ore libe-re ( se le hai…) e le vacan-ze ?

Il fine settimana con la famiglia, spesso uscia-mo con amici a cena. Sono amante del calcio, tifoso del Milan ma soprattutto seguo mio figlio “Alevin” del Canillas. Da un anno ho anche ripreso a giocare a tennis e finalmen-te sto tornando ad un livello apprezzabile.

Che cosa hai portato in Spagna dell’Italia?

Più di 100 scatoloni!! A parte quello a tavola c’è tanta Italia ma ormai quasi tutto lo trovia-mo a Madrid e poi direi fondamentale “Sky” la televisione digitale italiana per seguire le notizie dall’Italia e per guardare il Milan.

Torniamo al tuo lavoro

LE INTERVISTE DEL DIRETTORE PAOLA PACIFICI AGLI ITALIANI ED AGLI SPAGNOLI CHE FANNO PARTE DEL NOSTRO QUOTIDIANO. IL LORO LAVORO E LA LORO PROFESSIONALITA’ RENDE FIERI L’ITALIA E LA SPAGNA

Le aziende negli ultimi anni hanno puntato molto sulla globalizzazione questo ha influito notevolmente sull’organizzazione e si sta lavorando sulla semplificazione. Il mercato spagnolo è molto più sensibile al prezzo, quello italiano rimane più influenzato dalla marca. Il “dipendente italiano” è più pianificato e dettaglista.

Foto 1: Il management team di Avon con la General Manager Andrea Slater alla sinistra di Marco Midali (agosto 2012) - Foto 2: Saluto da tutto il field di Avon Spagna prima di rientrare in Italia (settembre 2012) - Foto 3: Glass Walking, dare l’esempio per dimostrare che con la volontà ogni obiettivo è raggiungibile - Foto 4: Premio ad una delle migliori commerciali di Avon Spagna (agosto 2016) - Foto 5: Discorso introduttivo prima di consegnare la Coppa alla migliore Divisione di Avon Spagna (agosto 2016)

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Che cosa è la prima cosa che si deve fare quando l’azienda è in deficit o in crisi o quando il suo Pae-se è in crisi ?

Rimettersi in discussione, ascoltare il mercato e sviluppare le strategie nuove per rilanciarsi. Spesso da una situazio-ne  difficile  nascono  delle  opportunità  e dobbiamo essere preparati a coglierle. Come sarà l’azienda del futuro, avrà il suo perso-nale che lavora da casa?

Sempre di più. La tecnologia supporta questa possibilità in maniera decisiva. Il mio punto di vista è che dobbiamo facili-tare sempre di più il lavoratore attraverso il lavoro flessibile mantenendo elevato il livello di “accountability”. Quello che comunque dovremo salvaguardare è il contatto umano che è necessario in tutte le aziende per poter sviluppare le persone e creare un livello di “engagement” alto.

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MALAGA CON LA SUA “FERIA 2017”

ASOC. DE FERIANTES DE MÁLAGA; CLUB CULTURAL RICARDO LEÓN; PEÑA CABALLISTA MONTECLARO; CENTRO CULTURAL PATIO ANDALUZ PASTORAL AMIGOS DE STA. CRISTINA; PEÑA LOS PASTORES    DE  COLMENAREJO;  PEÑA MARTIRICOS; ASOC. CULTURAL “LOS CUBATAS”; PEÑA PALESTINA; PEÑA PORTADA  ALTA;  LA  TAJÁ;  PEÑA  LA VIRREINA; LA CAMPANÁ; ABUELO VENTURA; EL RUEDO; LA BOCANÁ; PEÑA ER SALERO; PEÑA RINCÓN DE CALLE ANCHA; FEDERACIÓN MALAGUEÑA DE PEÑAS; EL PIMPI; SAN MIGUEL; PTV MÁLAGA ; AMIGOS DE LOS MIMBRALES; PEÑA PERCHELERA; PEÑA LOS ROSALES; PEÑA LA BIZNAGA; LA MASCARADA; PEÑA ATLÉTICA PORTADA ALTA; PEÑA CIUDAD PUERTA BLANCA; PEÑA COSTA DEL SOL; CENTRO CULTURAL RENFE; CASETA AVOI;

CASA DE ÁLORA; PEÑA LOS ÁNGELES; PEÑA LOS CORAZONES; AGAPE; A.C.R. CICLISTA COSTA DE MÁLAGA; PEÑA RECREATIVA TRINITARIA; PEÑA EL SOMBRERK MAKANAN; PUERTO; AA.VV. LOS PRADOS; LA MAMI; SINDICATO DE ESTUDIANTES; TENTADERO; PEÑA “LA ESTRELLA”; PEÑA SANTA CRISTINA; PEÑA  CORTIJO  DE  TORRE;  ASOC. NENA PAINE-EL APROBAO; PEÑA EL BASTÓN; PEÑA EL PARRAL; REY DE COPAS; CENTRAL CIUDADANA; PEÑA TIRO DE PICHÓN; PEÑA LA PAZ; CASA DE MELILLA; TELEFÓNICA; PEÑA SIMPATÍA LA LUZ; PEÑA LA ASUNCIÓN; UGT-CASA DEL PUEBLO;COLEGIO AGENTES COMERCIALES 114 LAFAMA “LA CASA DEL ARTISTA” ; CARAMELO; IZQUIERDA  UNIDA  “ZONA  ROJA”; LOS CLAVELES-RINCÓN CUBANO; LA FERIA DE CANDELA; LA HUELLA DE MALAFAMA 125-126 GOLD; PEÑA EL PARCHÍS; PEÑA LA SOLERA; AMIGOS DE ASTURIAS; COPPOLA; LOS TRIGALES; CC.OO; EL RINCÓN; DE LUNARITOS; KZ LOS ÁLAMOS; AMIGOS DE MEDINACELI; KOKUM; TOUCHÉ-MARACA; LA CONGA; LATINOS;  PEÑA  LA  CHAMBA;  JÓVENES AVENTUREROS;  EL  CORTIJO;  VELVET; TENESSE-LA CHICA DE AYER-HAVANA CLUB; EL MILITANTE-IZQUIERDA REVOLUCIONARIA; COPACABANA; LEMOUR; COLEGA; LA GOZADERA; EL PALMEO; MALAGA CENTRO-SENSUI; NUEVOS 30; REINAS; MANÁ; GALLERY;  BIS    LA  CARRETA;  FUNK CALIFORNIA; CORTIJO CRISTOBAL; LOS PARAGUAYOS; LA CASA DEL MOJITO DE ELEGUA; CASETA DE INFORMACIÓN; CASETA MUNICIPAL DEL FLAMENCO Y LA COPLA; CASETA MUNICIPAL DEL MAYOR “EL RENGE”; LOS MELLIZOS; EL ZAGUÁN DE PEPE HIGO; LA CANASTA; LA REBOTICA DE D. HILARIÓN-MÁLAGA; AMIGOS DE LA ESPIGA; EL PÉNDULO; EL GAZPACHUELO; LA JARANA; EL PORTÓN; SIEMPRE ASÍ; PUERTOSOL;R. HDAD. DEL ROCÍO DE MÁLAGA LA CALETA; CASETA DE VERDIALES; EL PATINILLO; LOS COLORAOS; ASOCIACIÓN COSTUMBRES MALAGUEÑAS

LAS CASETAS

La ciudad de Málaga es hoy reconocida mundialmente por sus atractivos cultura-les, por su empuje emprendedor, la apues-ta por el talento de su gente y es envidia-da por su extraordinario clima y por la amabilidad de sus paisanos. En Agosto, la ciudad vive con intensidad una de las fies-tas más importantes del Mediterráneo. La Feria de Málaga es una fiesta nuestra que sabemos disfrutar saboreando las tradi-ciones y conservando las costumbres para que las señas de identidad permanezcan vivas. El espíritu cosmopolita y universal que invade nuestros corazones nos anima a tener nuestras mentes abiertas a las van-guardias y al talento de todos los que em-piezan. Os invito a compartir nuestra fiesta con mucha gente, a disfrutar de la alegría, de la música, con todos los que esos días nos visitan, y os animo a hacerlo con espí-ritu cívico, dando ejemplo de convivencia y de respeto hacia los que quieren vivir de otra forma la Feria. Solicito también el máximo apoyo para los servicios mu-nicipales que como cada año realizarán una magnífica labor para que en días tan extraordinarios como los de la Feria todo funcione bien, con normalidad y con efica-cia. Disfrutad de la Feria en el Centro y en el recinto ferial de Cortijo de Torres que el año que viene cumplirá 20 años como un equipamiento público consolidado, punte-ro en Andalucía, y con vocación de seguir sirviendo al desarrollo de múltiples activi-dades de ocio y esparcimiento ciudadano.

Francisco de la TorreAlcalde de Málaga

IL SALUTO DEL SINDACO

La Feria di Malaga 2017 ha visto anche quest’anno la presenza di moltissimi spagnoli e stranieri. Si sono rinnovate così le tradizioni più importanti e più sentite dell’ Andalusia e della Spagna.

MEJOR FAENADE LA FERIA 2016

Il  torero  Saúl  Jiméz  Fortes  è  stato il vincitore del “ Capote 2016” che è stato disegnato è confezionato dal “bordador” Salvador Oliver Urdia-les. La consejala de Fiestas Teresa Porras Teruel ha presentato il tro-feo che ogni anno l’ Ayuntamiento de Malaga consegna al torero che ha realizzato la “mejor faena de la Feria anterior”. Il capote de Paseo del 2016 fu consegnato al “ diestro malagueño” che ottenne dalla giu-ria 117,55 punti per la corrida del 17 di agosto “al segundo toro de su lote, octavo de tarde, numero 101, de nombre - Ropa Vieja- de la gana-deria de Torrealta de 562 Kilos de peso, nacido en febrero de 2012”.

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Il Sindaco di Malaga Francisco de la Torre e la concejala de Fiestas, Teresa Porras (sin.) hanno ricevuto Maria del Mar Rodriguez, “Lamari de Chambao”, che è stata la “Pregonera” della Feria di Malaga 2017

Pablo Ruiz Vergara, il vincitore del cartel

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