il Foglio del Comune di Pinzolo n.7 - dicembre 2008

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il Foglio del Comune di Pinzolo Anno IV - N. 7 dicembre 2008 - Semestrale

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il Foglio del Comune di PinzoloAnno IV - N. 7 dicembre 2008 - Semestrale

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INDICE

COMUNE

PAESE

Editoriale

Amministrazione

Giovani

Mavignola

Progetti e relazioni

Eventi

Cultura

Persone

Tradizioni a tavola

Curiosità

Come eravamo

1

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1IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EDITORIALEdi William BonomiSindaco

Cari concittadini,il black-out elettrico con il quale abbiamo iniziato il mese di dicembre per un mo-

mento ha contribuito a farci apprezzare ancor più il tepore delle stufe a legna, ancora presenti in tante nostre abitazioni. Si rientra volentieri da strade fredde, per lasciarsi avvolgere dal calore del fuoco vivo.

Senza indulgere in romanticismi, penso che l’immagine si presti anche per una veri-fica del nostro essere comunità. Alla fine di un anno è spontaneo tentare un bilancio: credo, come Amministrazione, che può dirsi positivo soltanto nella misura in cui un certo “calore” – una sicurezza di riferimenti, procedure snellite, progetti realizzati - ha raggiunto un po’ tutti.

Sarebbe presuntuoso affermare di sentirsi a posto, di non avvertire i ritardi e le si-tuazioni che, nonostante le promesse, ancora sono rimaste “congelate”.

Nonostante questo, mi sento di poter dire, anche con una certa soddisfazione, che qualche pezzo di legna siamo riusciti a farlo arrivare nelle stufe. Non mi riferisco tanto alla distribuzione materiale, che è stata fatta a beneficio soprattutto dei nostri anziani, ma penso, piuttosto, all’intensificarsi dei rapporti con i Comuni della valle, con quelli turistici e con quelli della nuova Comunità delle Giudicarie; con le Associazioni, gli Enti e le Società che operano sul nostro territorio; con le singole persone, portatrici di pro-blemi ai quali abbiamo cercato soluzione.

Penso, quindi, al progetto di mobilità Pinzolo-Campiglio, all’area ex-Coni, agli appal-ti affidati per la ristrutturazione a Pinzolo delle ex scuole elementari e del Ciclamino. Penso al Piano Strategico di Sviluppo, che sta completando la fase dell’ascolto e della raccolta dati. Penso a protocolli e ad accordi, ai tanti incontri, alle riunioni, alle serate di informazione, confronto ed approfondimento: sono legna buona, che riscalda l’in-verno della comunità.

Altra ne rimane ancora da tagliare. Vorrei, ad esempio, riuscire a migliorare il rap-porto con i dipendenti comunali, che meriterebbero maggiore attenzione e considera-zione. Allo stesso modo riconosco che, nel lavoro per il quale siamo stati eletti, accanto a tante risposte date, ve ne sono di mancanti e anche di sofferte, come quelle che ci hanno visto coinvolti nelle decisioni sulla ex Casa ECA.

Personalmente – e so di poter parlare anche a nome degli assessori e di tutti i con-siglieri – avverto i ritardi come uno stimolo a ravvivare la fiamma di un impegno più sollecito e puntuale.

Nell’auguravi Buon Natale e Buon Anno è attorno a questo fuoco che vorrei continua-re a ritrovarmi con voi.

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AMMINISTRAZIONE

MOBILITÀ PINZOLO – MADONNA DI CAMPIGLIOIl “collegamento” Pinzolo – Madonna di Campiglio è realtà: modalità, costi, copertu-

re finanziarie e tempi sono ormai definiti. Così, entro Na-

tale 2009 verrà sostituito l’attua-le impianto Cioca con una più funzio-nale quadriposto. Entro Natale 2010 sarà aperto il nuo-vo impianto Tulot con la “DoloMiti-ca Star”, un’ec-cezionale pista di rientro in paese; unitamente verrà inaugurato l’im-pianto di collega-mento Puza dei Fò - Patascoss.

PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO SOSTENIBILE

Il “Piano Strategico di Sviluppo Sostenibile”, che ha gli orizzonti della Val Rendena, ha concluso la fase d’ascolto, grazie al lavo-ro dell’Università di Trento e di un significativo gruppo di giovani della Valle.

Nel corso del 2009 si arriverà alla firma di un protocollo d’in-tesa da parte di tutti i soggetti coinvolti che partendo dalla si-tuazione attuale indichi le linee guida e le azioni da intraprendere per costruire, in maniera condivi-sa, lo sviluppo futuro della nostra Comunità.

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3IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

Nel 2008 l’Amministrazione comunale ha avviato numerose iniziative riguardan-ti i lavori pubblici. Ecco le opere princi-pali:• Nuova sede del centro traumatologi-

co a Madonna di Campiglio: - realiz-zato con Ragoli e l’Azienda Sanitaria Provinciale: sarà inaugurato a gennaio 2009.

• Edificio Polifunzionale a Pinzolo: pro-seguono i lavori del secondo lotto con inaugurazione prevista nel giugno 2009;

• Ex Scuole Elementari di Pinzolo: sono iniziati i lavori di ristrutturazione, che si dovrebbero completare entro gen-naio 2010;

• Ex municipio di Pinzolo: inizieranno nel 2009 i lavori di messa a norma;

• Edifico “Ciclamino”: sono stati appal-tati i lavori di ristrutturazione e tra-sformazione d’uso (sede nuova biblio-teca); dovrebbero concludersi entro febbraio 2010;

• Nuovo polo scolastico a Madonna di Campiglio ex area Coni: è stato pub-

blicato il bando di gara europea per la sua realizzazione;

• Bar-Ristorante Patascoss: l’iter di pro-gettazione è concluso; si andrà all’ap-palto per realizzarlo ed inaugurarlo entro il 30 novembre 2009;

• Sede dell’Azienda per il Turismo di Campiglio: è in fase di ultimazione il progetto esecutivo per appaltare i la-vori nel 2009;

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4 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

In collaborazione con l’Azienda per il turismo, le Pro Loco di Pinzolo, Mavignola e Campiglio e altre asso-ciazioni sono stati organizzati numerosi eventi rivolti sia ai turisti che ai residenti.

Gli atti di indirizzo del Sindaco hanno messo al primo posto “il valore delle relazioni. Fare sistema per fare svilup-po”. Sarebbe impensabile ricordare in poche righe le iniziative, gli incontri e le serate dedicate a dare contenuto a que-sti “atti di indirizzo”.

A quanti, a partire dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, hanno contribuito con il loro servizio alla crescita del bene comune, giunga il ringraziamento più sincero.

Wroom

Ritiro Juventus

Giovenche di razza Rendena

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5IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

il ringraziamento raggiunga i dipenden-ti e i collaboratori, nonché tutti coloro che aiutano a dare concre-tezza al secon-do tema degli atti di indiriz-zo: “Il cittadi-no al centro, valorizzare la persona per crescere”.

L’Amministrazione ha cercato di ascol-tare tutti i cittadini: alle risposte date segue l’impegno per un 2009 ancora più fruttuoso.

Sulla medesima linea si intende prose-guire il rapporto di dialogo e di collabo-razione con i Comuni della Val Rendena e con la Provincia.

Con l’immagine dei volontari, che ri-mandano ad un tessuto indispensabile di comunità, fatto di persone laboriose, altruiste e animate di grande passione,

AMMINISTRAZIONE

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6 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Antonio Masè

AMMINISTRAZIONE

“Il collegamento fra le aree sciabili di Pinzolo e di Madonna di Campiglio è solo un elemento – per quanto chiave – di un progetto complessivo, ampiamente con-diviso in Val Rendena. Vi siamo giunti dopo un confronto ormai trentennale”.

Antonio Masè, presidente di Funivie Pinzolo SpA, passeggia nel prato di Tulot, località a nord dell’abitato di Pinzolo. Qui in primavera partiranno i lavori per la realizzazione di un nuovo parcheggio (con capienza di circa 800 posti mac-china), di una stazione funiviaria che in meno di 7 minuti porterà a Malga Cioca, e di una nuova pista, la quale - andan-do ad incontrare le esistenti - formerà la “DoloMitica star”, un percorso con un dislivello di 1.248 metri, una lunghezza di 3.455 mt e, soprattutto, una pendenza media del 36%.

“Questo secondo impianto – dice – co-stituirà la possibilità di voltar pagina sul

rischio enor-me che abbia-mo corso ne-gli ultimi 40 anni: quello di veder «sal-tare» la sta-gione turistica a causa di un guasto all’uni-ca stazione di Pinzolo. Ma, soprattutto, ci offrirà una

pista pressoché unica nell’arco alpino”.Presidente, siamo ad un’altitudine di

850 metri: un po’ pochi, vista la scarsi-tà di neve degli ultimi anni…

Abbiamo firmato un accordo con Dolo-miti Energia – la società della Provincia che ha acquisito la rete dell’Enel – che ci venderà l’acqua per l’innevamento arti-ficiale.

E l’impoverimento del fiume?Non andiamo a sottrarre nulla al Sar-

ca, meno che meno a toccare acquedot-ti: l’acqua è presa fra quella già captata dalla rete energetica e destinata in gal-leria al lago di Molveno.

Il collegamento fra Pinzolo e Campi-glio è stato presentato come mobilità alternativa: una “scusa” per giustifi-carlo?

A dire il vero abbiamo sempre parlato di mobilità integrata…. Comunque, al di là del distinguo delle parole, nessuno è così sciocco da pensare che possa costi-tuire un’alternativa alla strada o al tre-no, specie per chi si reca in Campiglio per lavoro o perché vi abita. No, non ab-biamo venduto una fandonia per ottene-re i contributi della Provincia.

Dunque?Il progetto va visto nel suo insieme,

al cui interno c’è anche il collegamento tra le due aree. Se si vuol capire, occor-re rendersi conto non solo che il turismo costituisce l’asse portante dell’economia di questa valle, ma che richiede innova-zioni costanti, pena diventare un’area marginale.

In che senso la realizzazione di que-sto progetto qualificherebbe l’offerta turistica?

Già con una riduzione del traffico: la realizzazione del parcheggio in località Colarin - all’ingresso di Campiglio - con-

Sotto la fune

Il progetto di mobilità integrata visto da Pinzolo Funivie

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7IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

sentirà di disegnare all’interno del paese un’ampia zona a traffico limitato, servita da bus a metano o elettrici. Lo sciatore può muoversi da casa a piedi e trovarsi in pochi minuti sulle piste di Pinzolo come di Folgarida-Marilleva.

Con che prezzo per l’ambiente?Gli anni di dibattito non sono passati

invano, il Parco ha portato il suo contri-buto, una certa sensibilità è cresciuta in tutti. Oggi siamo davanti ad una proposta rispettosa che riduce al minimo l’impat-to sull’ambiente.

Dietro l’impianto non c’è il pericolo di piste future?

Assolutamente no. L’interconnessione tra le tre aree sciabili costituisce da sola un incremento delle potenzialità dell’of-ferta, visto che mette in rete 180 km di piste. Per questo abbiamo rinunciato alla

prima ipotesi di collegamento, che pre-vedeva la Pancugolo-Colarin e la Puza dai Fo-Plaza.

Però c’è il rischio di trasformare pro-prio Plaza in una zona di pesanti infra-strutture…

Non andiamo a Plaza per fare alcuna speculazione, se è questo che si teme. Nel 2003 il Comune di Pinzolo ha ottenu-to un allargamento dei confini del Parco Naturale Adamello Brenta proprio per in-trodurre fattori di garanzia per l’ambien-te e di deterrente ad iniziative edilizie e di urbanizzazione di qualsiasi natura: non sarà allargata nemmeno la strada, che, anzi, quando ci sarà il collegamen-to, potrà addirittura essere chiusa a S. Antonio di Mavignola.

(da Vita Trentina, 28 settembre 2008)

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8 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

Era scaduta il 31 dicembre 2007 la con-venzione novennale con la Spa Funivie di Pinzolo. È stata rinnovata la scorsa primavera con una serie di modifiche a vantaggio del comune e della popolazio-ne. Nel contrattarla l’amministrazione comunale ha messo in pratica il concetto che gli utili prodotti dai terreni sogget-ti ad uso civico dovrebbero portare dei benefici a tutti i cittadini. Così ha inse-rito nel contratto una serie di iniziative di loro interesse. Fra queste, per quanto riguarda l’imminente stagione inverna-le, la possibilità da parte dei residenti di staccare tutti i biglietti di corsa, tesse-re giornaliere e pomeridiane, e su ogni impianto di risalita spendendo il 50 per cento del loro costo. Ma non solo. Chi volesse la tessera stagionale potrà ac-quistarla al prezzo più basso praticato nei confronti degli enti pubblici locali. Inoltre la Società concederà il trasporto gratuito su tutti gli impianti agli alun-ni delle scuole elementari e medie del comune impegnati nel corso annuale di sci, e ai loro accompagnatori. Natural-mente l’accordo, che si articola in nu-merosi capitoli, regolamenta anche tanti altri aspetti, che testimoniano l’acquisi-zione di una sensibilità sempre maggiore nei confronti dell’ambiente, una progres-siva presa di coscienza delle ragioni per

cui l’azienda deve es-sere anche al servizio della comunità e la vo-lontà di andare incon-tro anche alle giuste aspettative delle altre categorie di lavorato-ri operanti nell’area (boscaioli, allevatori ecc.). È stato sottofir-mato dalle parti (Co-

mune e Società Funivie) nella primavera del 2008 ed avrà la durata di nove anni, fino al 31 dicembre 2016. Il comune ha concesso in uso alla Spa Funivie un’area complessiva di 475.941,50 metri quadra-ti, 3000 dei quali di proprietà demaniale (l’area a parcheggio intorno a San Vigi-lio, che dovrà essere tenuta sempre a di-sposizione degli utenti gratis), e il resto soggetto ai vincoli di uso civico, dai quali sono stati temporaneamente liberati. Si tratta dei terreni di fatto già adibiti a traccia per gli impianti di risalita, a pi-ste da sci, all’acquedotto e al laghetto per l’innevamento artificiale. Dovranno conservare la coltura pascoliva di alta montagna con un inerbimento perfetto e duraturo così da permettere il regolare alpeggio del bestiame dal primo di mag-gio a fine settembre. Proprio per questo le Funivie consegneranno ogni anno alla Società Bovini di Pinzolo 30 quintali di concime da spargere ove necessario. Do-vranno essere mantenuti sempre puliti, sia dai rifiuti dei turisti sia da materiali di deposito e la Società delle Funivie do-vrà provvedere alla manutenzione ordi-naria delle strade bianche necessarie a raggiungere i suoi impianti. Si tratta del raccordo da Pra Rodònt a Malga Ciòca, e il suo proseguimento fino al Plan dei Casinéi, oltre al tratto tra Pra Rodònt e Puza dei Fò. Fra le altre cose la Società si è impegnata, ove possibile dal punto di vista sindacale, ad assumere preferi-bilmente personale del posto. In virtù di questa convenzione il Comune riceve-rà ogni anno quasi 40.000 € dalla Società Funivie che verranno destinati al miglio-ramento e alla valorizzazione dei beni di uso civico. Ovviamente, qualora non venissero adempiuti i patti concordati, scatteranno delle penalizzazioni.

Convenzione funivie: sconto 50%

di Luciano Caola

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9IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

L’Amministrazione Comunale di Pinzo-lo, in questo primo anno di attività, ha lavorato a grandi progetti ed interventi. Contemporaneamente alle grandi opere, non è mancata l’attenzione per le pic-cole ma altrettanto importanti esigen-ze dei Censiti, nelle loro diverse fasce d’età.

Durante i lavori consiliari di lunedì 16 giugno gli Amministratori hanno deciso di regalare un autunno e un inverno più caldi ad anziani e persone bisognose che vivono sul territorio comunale fornendo loro “q.li 10-20 di legna (a seconda della disponibilità), già tagliata in stele, per uso personale e per nucleo famigliare. Detta quantità di legna verrà direttamente reca-

pitata nei pressi di ogni abitazione.”Condizioni necessarie per beneficiare

dell’opportunità sono state:a. essere residenti sul territorio del

comune di Pinzolo;b. avere raggiunto i 75 anni di età (o,

in assenza del requisito dell’età, i resi-denti dichiaratisi bisognosi o economica-mente disagiati);

c. essere in possesso ed utilizzare una stufa a legna o caldaia a legna o ca-minetti per uso domestico;

d. fare un uso strettamente persona-le della legna assegnata.

A fine giugno sono state inviate, a fir-ma del sindaco e degli assessori al pa-trimonio e alle foreste e alle attività sociali, più di 200 lettere agli ultraset-tantacinquenni del Comune. La delibera è stata poi pubblicizzata tramite Internet e i quotidiani locali, sono state inoltre affisse nelle bacheche dei nostri tre Pae-si delle locandine con l’invito a quanti rientrassero nelle due categorie, anzia-ni e bisognosi, a presentare domanda in municipio entro il giorno 19 luglio. Più di

140 ultrasettantacinquenni del Comune hanno inoltrato richiesta all’Ufficio Com-mercio, 6 le persone che si sono dichia-rate bisognose.

Individuati e tagliati 2.000 quintali di piante di faggio nei boschi comunali, una squadra di volenterosi ragazzi dell’Asso-ciazione Mato Grosso ha provveduto a fine settembre a consegnare nelle case degli anziani la parte di legna loro asse-gnata.

L’iniziativa, che ha avuto un grande successo, ha permesso all’Amministra-zione Comunale di compiere due Gesti d’Amore: riconoscere Chi ha dato un contributo significativo alla crescita eco-nomica, sociale e culturale della nostra Comunità, ma anche sostenere in solida-rietà un’associazione del territorio che opera nel bisogno e con chi ha bisogno.

Una proposta, quella della legna da ardere ad anziani e bisognosi, che vuole dimostrare la sensibilità e la grande at-tenzione che muovono l’Amministrazio-ne Comunale nelle sue scelte e nei suoi progetti.

Legna da ardere, spaccata, agli anziani e bisognosi…

di Giovanna Binelli

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10 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

La manifestazione, che è stata la prima nel suo genere nel nostro Comune, vo-leva essere un’occasione di festa e ag-gregazione, una giornata da trascorrere insieme “facendo sport”, un modo per comunicare a tutti la grandezza e la bel-lezza di una società “a misura di Fami-glia”.

L’obiettivo dell’Ammi-nistrazione era quello di realizzare una festosa ker-messe di sport per tutti, all’insegna del divertimen-to all’aria aperta. Oltre ad aggregare fasce d’età diverse nell’ambito di un grande e unitario evento sportivo, la Giornata vole-va offrire a tutti l’oppor-tunità di scoprire la realtà poliedrica dello sport, una possibilità per imparare a crescere, perché fare sport significa sacrificio, rinuncia... ma anche gioia.

Un numero consistente si erano pre-iscritti negli uffici comunali, i più si at-tendevano pochi minuti prima della partenza, prevista per le 9.45 da piazza Carera a Pinzolo.

L’entusiasmo e l’impegno degli or-ganizzatori non si è arreso nemmeno di

fronte alle previsioni sfavorevoli di Me-teotrentino. Alla fine la pioggia ha avuto sì la meglio… ma non sulla manifestazio-ne, che si è svolta ugualmente.

Domenica mattina in piazza Carera alle 8.30 si sono presentati i primi teme-rari, incuranti della pioggia che cadeva sottile e delle tristi previsioni che veni-vano prospettate per il pomeriggio. Dal palco della piazza una voce squillante provvedeva a rendere calda e frizzante la giornata, esortando i (pochi) passanti ad iscriversi alle gare.

Alle 10.00, con l’alzabandiera dell’As-sessore allo Sport Roberto Papa, i parte-cipanti hanno iniziato la loro gara... una sfida prima di tutto contro il tempo: la pioggia leggera si era nel frattempo tra-sformata in acqua battente. Inzuppati come savoiardi a colazione, i trenta con-

correnti sono giunti tutti al traguardo in cima a Pra’ Rodont, ad accoglierli il cam-bio d’abito, un buon the caldo con bi-scotti ma soprattutto il calore e la gene-rosità di Matteo Campigotto, anima della Manifestazione.

Alle 12.00 lo sparuto gruppo di “atle-ti” è stato raggiunto dal nostro Sindaco e da chi aveva deciso di salire in cabinovia per godersi ugualmente un po’ di diverti-mento e allegria. Dopo un lauto pranzet-

La prima giornata dello sport non si è arresa alla pioggia!

di Giovanna Binelli

Galvanizzata dal vento olimpico che si era appena concluso,

domenica 14 settembre l’Amministrazione Comunale di

Pinzolo ha promosso la1ª GIORNATA DELLO SPORT -

Sportivi e Famiglie Protagonisti

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11IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

to, preparato con cura e attenzione da Daniele Bertolini e dallo staff del risto-rante Pra’ Rodont, è seguita una nutrita premiazione con una testimonial d’ecce-zione, la nostra concittadina olimpionica Cecilia Maffei… Fuori il tempo continua-va a fare le bizze: acqua a catinelle, nu-vole scure e piene di umidità riempivano il cielo, dentro l’entusiasmo dei presenti testimoniava il successo dell’evento. Un risultato, viste le condizioni meteo con cui si è svolto, davvero imprevisto e in-sperato!!

Una manifestazione che l’Amministra-zione desidera ripetere l’anno prossimo e che, si auspica, possa diventare “una prassi” per il nostro Comune. Per chi, come chi scrive, ha partecipato attiva-mente alla realizzazione dell’evento, un bell’esempio di lavoro di squadra!!!!

Grazie quindi:

a chi ha organizzato la manifestazio-ne,

a chi vi ha partecipato,

alla Società Funivie Pinzolo che ha of-ferto a prezzo irrisorio la possibilità di ascendere al Doss,

a chi ha meticolosamente pulito da sterpaglie e sassi il percorso,

a chi è rimasto sotto l’acqua ad atten-dere gli stoici che passavano per offrire loro un ristoro,

alla Pro-Loco di Pinzolo, all’Alpin Go e alle tante persone che in silenzio e senza salire agli onori della cronaca hanno cu-rato nei giorni precedenti la manifesta-zione ogni piccolo particolare…

I partecipanti alla 1ª Giornata dello Sport al momento della partenza

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12 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

Nella settimana dal 25 al 30 agosto 2008 Pinzolo ha festeggiato, come ormai tra-dizione da due anni a questa parte, la festa della Vacca Rendena, l’unica razza bovina autoctona del Trentino i cui ca-postipiti sarebbero stati importati dalla Svizzera all’inizio del 1700 e sarebbero stati, questi, di razza bruno-alpina.

La settimana è stata riempita da una serie di eventi di contorno: rievocazione del Villaggio Contadino, Serate Culturali con la presentazione del libro “La prati-ca dell’alpeggio in Val Rendena” di Italo

Franceschini, serate enogastronomiche curate dalla Bocciofila di Pinzolo, spet-tacoli teatrali, mostre di artisti locali e laboratori didattici per bambini...

Sabato 30 agosto la manifestazione ha raggiunto il suo culmine con la Festa del-l’allevatore, curata nei minimi dettagli dall’Associazione del Filò da la Val Ren-dena.

Alle 16.30 una calca di gente riempiva il centro cittadino per assistere alla sfi-lata delle 163 vacche, provenienti da 24 stalle di allevatori della nostra Rendena. Ad aprire il corteo Ombretta, la Reginet-ta 2007, di proprietà di Pietro Savadei di Caderzone. Come delle vere e proprie star della televisione, addobbate a fe-sta con fiori colorati dalle mille forme, le mucche sono state fotografate, im-mortalate da videocamere, accarezzate da anziani e bambini. La sfilata, aperta dalla Banda del Paese, era seguita dalle carrozze delle Autorità e da una serie di

figuranti che im-mortalavano, nei costumi e nei mo-vimenti, ricordi e mestieri d’altri tempi.

Alle 18.00 il concerto della Banda locale, alle 21 il gran finale con la mostra del-le ventidue gio-venche finaliste e l’elezione della “Reginetta 2008” hanno chiuso la manifestazione.

La palma di Miss Rendena è andata a NOGARE’

Nogarè Pimpa: la reginetta di Mavignola!

di Giovanna Binelli

La manifestazione si è aperta lunedì 25 agosto alla presenza di

Autorità Civili e Militarie del Presidente della nostra

Provincia, Lorenzo Dellai

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13IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

PIMPA, giovenca di proprietà di Luca Collini, giovane allevato-re di S.A. di Mavignola che con passione e amore cura la sua stalla, assieme alla mamma Re-gina, alla moglie Rita e ai tre figlioletti, Marta, Leonardo e Francesca.

Un successo per tutti gli al-levatori, in primis per Luca e per la nostra Frazione che può fregiarsi di possedere la Regi-netta 2008!!

Mavignola quest’anno è sta-ta inoltre prescelta per ospita-re il Meeting autunnale degli allevatori di Razza Rendena: un incontro degli allevatori razza-Rende-na, organizzato dall’ANARE, dall’Unione allevatori della Val Rendena e dalla Fe-derazione provinciale degli allevatori. Mercoledì 15 ottobre, presso l’Azienda di Luca Collini, si è svolto questo importan-te consesso, che ha visto la partecipazio-ne anche delle vicine province di Padova, Vicenza e Verona.

Fin dal mattino in via Val Brenta era un susseguirsi di macchine e camion diretti verso la zona Salesiani, dove è stata alle-stita una mostra dei migliori capi di razza Rendena. L’incontro si è rivelato per tutti i convenuti un’importante occasione per confrontarsi e discutere su problemi che accomunano coloro che sono impegnati in questa tanto lusinghiera quanto fati-cosa professione. La parola è stata data dapprima al Presidente dell’ANARE, Bat-tista Polla, che ha portato all’attenzione dei politici presenti le grandi difficoltà che, come allevatori, stanno vivendo di fronte ad una resa economica del setto-re sempre più limitata. È seguito quindi l’intervento da parte del vicepresidente dell’Unione allevatori, Fabio Maffei, in-tervenuto a nome del Presidente, Mauro Povinelli.

Dopo una mattinata di serrato dibat-tito, gli allevatori sono stati accolti da La mucca reginetta

AMMINISTRAZIONE

Augusto presso il Ristorante Posta dove è stato servito a tutti gli intervenuti un prelibato e abbondante pranzo.

Un Grazie sincero va da queste pagine del Bollettino a tutti coloro che, con pas-sione e con amore, tengono in vita una professione che, lungi da quel mondo bucolico che la pubblicità spesso ci rap-presenta, è invece emblema di una vita all’insegna della fatica e del sacrificio.

Grazie quindi a tutti gli Allevatori del-la nostra Valle, grazie in particolare agli Allevatori di Mavignola: Severino Maffei, Sergio Bonapace, Ciro Maffei, Remo e Marino Collini, Cristian e Battista Ferrari e ultimo ma non da ultimo Luca Collini.

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14 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

Stagione teatrale Pinzolo-Tione

ABBONAMENTOIntero € 80,00Ridotto € 60,00

INGRESSOIntero € 15,00Ridotto € 10,00hanno diritto alle riduzioni:• gli studenti delle scuole medie e superiori;• gli anziani oltre i 65 anni;• gli abbonati ai circuiti collegati.

Uno sconto del 10% è riservato ai soci della Famiglia Cooperativa di Pinzolo

Prevendita biglietti:• per tutti gli spettacoli a decorrere da martedì 11 novembre esclusivamente presso gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino.Il servizio è fornito a titolo gratuito dalle Casse Rurali Trentine.

Orario biglietteria:• il giorno dello spettacolo a partire dalle ore 20.15.Gli spettacoli inizieranno improrogabilmente all’ora stabilita. Si raccomanda la massima puntualità evitando così di disturbare entrando in sala a spettacolo iniziato.InformazioniGli spettacoli della Stagione Teatrale avranno luogo:• a Tione presso il Teatro Comunale in Via Roma con inizio alle ore 21.00;• a Madonna di Campiglio presso il Centro Congressi in Via Monte Spinale, con inizio alle ore 21.00;• a Trento presso il Teatro Auditorium e presso il Teatro Sociale con inizio alle ore 20.30;• a Pinzolo presso la Chiesa di San Lorenzo.Per assistere a tutti gli spettacoli in cartellone nei Comuni di Tione e di Pinzolo è previsto il trasporto gratuito Madonna di Campiglio / Tione e Tione / Madonna di Campiglio e ritorno con autocorriera che partirà da Madonna di Campiglio alle ore 20.00 da Piazza Dolomiti, fermerà in tutti i paesi della Val Rendena e ritornerà a Madonna di Campiglio al termine dello spettacolo e rispettivamente partirà da Tione alle ore 20.00 da Via Roma presso il Teatro Comunale, fermerà in tutti i paesi della Val Rendena e ritornerà a Tione al termine dello spettacolo.

È giunta l’ora del teatro! In collaborazione con

il Comune di Tione è stato stilato un unico cartellone

di forte richiamo che propone momenti sia di divertimento

che di riflessione

Assessorato alla Cultura

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15IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Programma

TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00Martedì 11 novembre 2008Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura, Coordinamento Teatrale Trentino, Centro Servizi Culturali S. Chiara, Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Museo Storico in Trento, La Piccionaia - I Carrara, Teatro dell’Argine

PRIMA GUERRAtesto e regia di Mario Perrottacon Mario Perrotta, Paola Roscioli,Mario Arcari (oboe, clarinetto, percussioni),Maurizio Pellizzari (chitarra, tromba)

TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00Martedì 9 dicembre 2008Teatro dei Filodrammatici

UNA COPPIA INFEDELEdi e con Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto e I Goodfellasregia di Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto

TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00Venerdì 19 dicembre 2008Teatro Musica Novecento

LA VEDOVA ALLEGRAoperetta in tre atti di Victor Léon e Léon Steinmusica di Franz Lehárcon Silvia Felisetti, Fulvio Massa, Alessandro Brachetti, Cristina Cattabiani, Claudio Corradi, Giuliano Scaranello, Graziella Barbacini e Francesco Mei - corpo di ballo “Accademia” - coreografie di Costanza Chiapponi - orchestra “Cantieri d’Arte” diretta da Stefano Giaroliregia di Stefano orsini

TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00Venerdì 16 gennaio 2009Te.ma. Produzioni

PER COLPA DI BACCO...da ubriacarsi di risate...di Christian Massas, Giorgio Donati e Jacob olesen con Giorgio Donati e Jacob olesen e alle tastiere e fisarmonica Sandro Paradisiregia di Giorgio Donati e Jacob olesen

CENTRO CONGRESSI DI MADONNA DI CAMPIGLIO - ORE 21.00Giovedì 29 gennaio 2009Lux T srl

LA TRAPPOLAdi Norman James Crispcon Giancarlo Zanetti e Natalie Caldonazzoregia di Giancarlo Zanetti

CHIESA DI SAN LORENZO DI PINZOLO - ORE 21.00Sabato 14 febbraio 2009Club Armonia / Coordinamento Teatrale Trentino

LÀ, DOVE SCIVOLA LA TERRA(sulla tragedia di Stava del 19 luglio 1985)oratorio teatrale di Renzo Fracalossi ed Andrea Zanotticon Sara Ghirardi, Alberto Tafner, Massimo Nascimbeni, Claudia Furlani, Alberto Bailoni, Aldo Dorigati, Patrizia Dallago, Fabrizio Da Triestecon la partecipazione del Coro della S.o.S.A.T.e il Diapason Ensembleregia di Renzo Fracalossi(lo spettacolo è ad ingresso libero)

TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00Giovedì 5 marzo 2009La Contemporanea S.r.l.

LA COMMEDIA DI CANDIDOavventura teatrale di una gran donna, tre grandi e un grande libro (con tutto lo scompiglio che seguì)di Stefano Massini tratto dal Candido di Voltairecon ottavia Piccolo e Vittorio Vivianiregia di Sergio Fantoni

TEATRO SOCIALE DI TRENTO - ORE 20.30Sabato 7 marzo 2009Compagnia della Rancia

HIGH SCHOOL MUSICALtratto dal Disney Channel original Movieregia di Saverio Marconi associata Federico Bellonespettacolo riservato agli abbonati della stagione teatrale

CENTRO CONGRESSI DI MADONNA DI CAMPIGLIO - ORE 21.00Mercoledì 18 marzo 2009L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione

PAROLE INCROCIATEtesto e regia di Andrea Castellicon Andrea Castelli e Nicoletta Girardi

TEATRO AUDITORIUM DI TRENTO - ORE 20.30Venerdì 3 aprile 2009Coproduzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e NoctivagusProduzioni teatrali

I DUE GEMELLI VENEZIANIdi Carlo Goldoni e elaborazione drammaturgica di Nicola Fanocon Massimo Dapportoregia di Antonio Calendaspettacolo riservato agli abbonati della stagione teatrale

AMMINISTRAZIONE

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16 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

L’intasamento davanti al bar-ristoran-te, le autovetture parcheggiate sui bordi della stradina nel bosco… ricordi di altri tempi: in via sperimentale, dal 19 luglio al 24 agosto, un trenino con due vago-ni ha fatto spola tra Patascoss e Malga Ritort, facendo dimenticare a Valligiani e Turisti i fumi, il traffico, l’intasamento che caratterizzavano una delle passeg-giate estive più belle e panoramiche, ma fino allo scorso anno anche più traffica-te, di Campiglio.

L’iniziativa, proposta dal Comune di Pinzolo in collaborazione con il Parco Adamello Brenta, ha raccolto l’approva-zione di molti: della gente che ha potu-

AMMINISTRAZIONE

to respirare a pieni polmoni godendosi la tranquillità delle passeggiate all’aria aperta, della natura che ha potuto di-menticare per un mese i rumori, il traffi-co e l’inquinamento.

Il trenino è rimasto in funzione gratui-tamente tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, con un tempo di percor-renza tra le due località di dieci minuti. La strada è rimasta chiusa al traffico fino alle 18 di sera, quando veniva riaperta per consentire l’accesso in auto ai clienti del ristorante Malga Ritort.

Il Parco Adamello Brenta ha attivato le prime esperienze di mobilità sostenibile nel 2003, accettando la sfida di sviluppa-

re un’offerta tu-ristica che riduce l’impatto sull’am-biente, a partire da un approccio culturale nuovo al tema della mo-bilità. Oggi, a di-stanza di cinque anni dalla prima sper imentaz io -ne in Val Genova, sono numerose le Amministrazioni Comunali che ve-dono nelle inizia-tive promosse dal Parco un modello da seguire, colla-borano perciò con l’Area Protetta nel rendere sempre più adeguata e ar-ticolata la rete di servizi pubblici ed ecologici alternati-vi all’automobile.

Un trenino per arrivare a malga Ritort…

Nella foto il giorno dell’inaugurazione dell’iniziativa il 19 luglio 2008. In ordine da sinistra: il Direttore del Parco, Claudio Ferrari, il Delegato del Sindaco per M.di Campiglio, Bisti Franco, il Sindaco di Pinzolo, William Bonomi, l’Assessore al Patrimonio, Luciano Caola, il Presidente delle Regole, Zefferino Castellani, il Presidente del Parco, Antonello Zulberti, il Presidente dell’Asuc di Fisto, Nello Chesi.

di Giovanna Binelli

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17IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Da lunedì 4 agosto fa bella mostra di sé davanti all’entrata dell’ufficio del nostro Sindaco una teca con un prezioso violino. “Violino costruito con il legno della Val Rendena”: recita un’etichetta posta al-l’interno della bacheca.

Da dove proviene questo pregiato ma-nufatto?

Leggiamo assieme il cartiglio contenu-to nella teca:

“Nato a Vicenza il 15 aprile 1927. A quattordici anni fu assunto in una

fabbrica di mobili d’arte ove conobbe molte persone di talento e poté fare una buona esperienza nel settore.

Due liutai, il Pavan e lo Zamberti, en-trarono nella sua vita facendogli scopri-re l’amore per i violini e la liuteria.

Una passione che a diciannove anni lo portò ad esporre a Vicenza il suo primo violino.

Per cinque anni andò assiduamente a lezione di musica e violino, poi ne segui-rono altri.

Iscritto a Roma all’Associazione di Liuteria Artistica Italiana, partecipò a numerosi concorsi ma il più prestigioso riconoscimento lo ottenne a Cremona nel 1949 alla “Mostra di Liuteria Moderna” ove concorse con liutai di fama interna-zionale riuscendo a vincere e ricevendo la tessera di “Maestro Liutaio”.

Brevettò un nuovo ponticello “vuoto” che molto fece discutere nell’ambito della liuteria ma che si dimostrò valido e duraturo nel tempo e con ottimi risultati specialmente per i contrabbassi.

Creò vari strumenti tutti dal suono eccellente e ne restaurò molti fra i qua-li uno Stradivari ed un Amati. Espose al Teatro Olimpico di Vicenza, in occasione del mese di Mozart, sei dei suoi violini.

Dopo molto anni trascorsi a Pinzolo come villeggiante, ospitato all’Hotel Co-rona, pensò di creare uno strumento con il legno di queste valli.

Oggi, 4 agosto 2008, con gioia immen-sa, lo dona alla Comunità di Pinzolo af-finché possa far crescere nei giovani la curiosità, la passione e l’amore per la musica e la liuteria.

La stessa passione e lo stesso amore che lui ha trasferito a questo grande vio-lino.”

Ecco svelato l’arcano: la teca custo-disce “un dono”. Un oggetto di valore, forgiato dalle mani del Maestro Liutaio Brusaterra Mariano, da anni Gentile Ospite di Pinzolo; offrendo alla Comunità questo violino, il Maestro Brusaterra ha voluto ringraziarCi per quanto abbiamo saputo donare a lui e alla sua amata Fa-miglia in tanti anni di soggiorno.

Da parte nostra, giunga al Maestro Brusaterra il nostro GRAZIE più sincero per la sua gentilezza e grande sensibilità di cuore!

Grazie sulle note… di un violino!

AMMINISTRAZIONEdi Giovanna Binelli

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18 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

È stato scelto il soffione. Un fiore che si è trasformato, la cui bellezza è data dal-l’unione delle singole parti che creano la sua corolla, della stessa forma del sole e bianca come la neve.

E poi il puzzle. Un oggetto simbolico, con un significato preciso: rappresenta ciò che si costruisce un pezzo alla volta, con pazienza e attenzione, con una pas-sione che è pari solo alla meraviglia del risultato. Sono i simboli di due dei pro-getti in cui è impegnato il nostro Comu-ne, il “Piano Strategico di Sviluppo Soste-nibile” e “Cultura dell’Ospitalità. Essere comunità per essere competitivi”. Stret-tamente collegati e inscindibili, si pro-pongono di ragionare l’uno sul territorio, l’altro sulle persone che lo vivono.

Due progetti senza dubbio ambizio-si, che ricercano lo sviluppo ma voglio-no farlo trovando prima una visione co-mune, un obiettivo condiviso. La parola d’ordine? “Insieme”. L’unione fa la for-za, si è sempre detto. E la prova sono i progetti stessi: il Piano di Sviluppo e la Cultura dell’Ospitalità sono due cose di-stinte, ma hanno bisogno l’uno dell’altro, sono complementari, si aiutano a vicen-da. Puzzle e soffione: l’uno solidamente costruito e unito, l’altro in una posizio-ne di equilibrio precario, di instabilità. Cosa c’è di più differente? Le persone. Ogni persona è profondamente diversa da qualsiasi altra ed ha, di conseguen-za, opinioni che spesso si scontrano con quelle degli altri. Si è parlato di “raf-forzare lo spirito di collaborazione e di Comunità”, di mettere da parte “visioni troppo individualistiche” e di impegnar-ci a “dare tutti il nostro contributo”. Ci è stato chiesto, a noi, la Comunità, di fare gruppo. E qui Martin Buber lo cito

anche io. L’aneddoto di Eisik, riportato sul libretto di presentazione del Piano di Sviluppo, è un efficace passo de “Il cam-mino dell’uomo”, in cui l’autore espone la propria filosofia, incentrata sul tema del dialogo, della relazione, dell’inte-razione. Egli afferma che l’uomo non è altro che una “trama di rapporti”, che può realizzarsi “unicamente entrando in rapporto con altre persone”, e che “il dialogo riposa sulla reciprocità e sulla responsabilità”. Buber prosegue scriven-do che ogni uomo ha una propria strada, che non deve rivelarsi un “tentativo di imitazione di ciò che è già stato percorso - sarebbe sterile ripetizione - e nessu-na pretesa che la propria via escluda ad altri la loro via: non c’è una via unica, occorre invece scegliere la propria”. In-terazione, dialogo e confronto. Coope-razione, innovazione, corresponsabilità. Sembra la tattica perfetta del perfetto gioco di squadra…

E ora un duro comincia a giocare, un signore molto distinto e non troppo so-cievole, che con le sue teorie ha scos-so il mondo scientifico: si chiama John

L’ambizione coraggiosa della crescita di squadra

GIOVANIdi Maddalena Collini

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19IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Nash, premio Nobel per l’economia nel 1994. Egli afferma che “il miglior risul-tato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa quello che è meglio per sé e per il gruppo”. Non starò certo ad esplicitare ciò che appare chiaro in que-ste righe. Ma la conclusione mi sembra interessante se si pensa alla nostra real-tà: come può un rapporto esistere senza il dialogo? Come può un’azione rivelarsi sviluppo, se ripercorre strade già battu-te? Come può crescere un gruppo, se i componenti camminano per vie opposte? Si rivelerebbe come un organismo in cui le volontà delle singole parti non si tra-smettono alle altre, e ne uscirebbe un corpo che non sa ascoltare né crescere. Cos’è un puzzle che ha perso un pezzo? Come ogni singolo pezzo ha bisogno di quelli che gli stanno attorno per avere un proprio posto, per essere al suo posto giusto, così in ogni realtà tutti i settori hanno bisogno dell’appoggio degli altri. C’è bisogno di sinergia, occorre creare una squadra. Vera. Non si tratterà più di correre da soli in cerca di un progres-so individuale e individualistico, ma di seguire quelle linee guida che insieme si sono delineate. Sarà un po’ come se tutti seguissimo lo stesso programma di allenamento, che prevede tappe e con-quiste, e che ci permetta di arrivare alle Olimpiadi delle località turistiche, più competitivi che mai.

Chi si è lanciata in prima persona in questi progetti è la nostra vicesindaco, dott.ssa Patrizia Ballardini. Una delle pri-me cose che ha chiarito nelle presenta-zione dei progetti è stata il fatto che non esiste nessuno con la bacchetta magica, che non c’è nessuno che possa sapere con certezza quale sia la strada giusta da prendere, “ma non decidere – mi dice – è la cosa più grave che si possa fare. E spesso purtroppo succede, perché è più comodo e più facile”. La necessità di fare qualcosa c’è. Muoversi, cercare il meglio,

guardare avanti. E soprattutto è indispen-sabile la volontà di farlo insieme.

Cinque gli incontri della Cultura del-l’Ospitalità fino ad ora svolti. La prima parte è stata fatta, si è parlato di identi-tà, di cultura, di storia, di sostenibilità, di imprese, di turismo, di competitività… Ma ora è arrivata la parte più dura, quel-la del confronto. È arrivato il momento di mettersi a tavolino e dire cosa-ne-pen-siamo-di-cosa. È il momento di mettersi in gioco, di rischiare anche. Ma il rischio lo si prende insieme. Si tratta solo di sce-gliere dove vogliamo andare. Insomma: chi vogliamo essere tra dieci anni? Cosa saremo diventati tra dieci anni? Sono lunghi, eppure sono già qua. Il futuro è incerto, ma se è il tempo dove tutto è ancora possibile, allora potremmo co-minciare a renderlo probabile.

Forse è arrivato (o meglio, è ripassato per l’ennesima volta) il momento di met-tere da parte gli atteggiamenti reaziona-ri e del tutto-contro-tutti, che mirano solo all’involuzione e non sanno svezzarsi dal qui e ora per entrare in una logica al passo con i cambiamenti. Quelli in atto e quelli che verranno. Il Piano di Sviluppo si propone come uno strumento in conti-nua evoluzione, che sappia aggiornarsi, guidare e accompagnare lo sviluppo a cui mira.

Crescere significa imparare. E per im-parare occorre l’umiltà per farlo.

GIOVANI

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20 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

GIOVANI

Il Comune di Pinzolo, nell’ambito degli interventi finalizzati al progresso civile e culturale ed allo svilup-po economico della comunità ogni anno assegna agli studenti universitari residenti alcuni premi di studio in denaro quale riconoscimento dell’impegno personale ed economico profuso per il perseguimento di un titolo di studio universitario.

Quest’anno il Comune di Pinzolo ha bandito un concorso per l’assegnazione dei seguenti premi di studio:a) due, del valore di 1.000,00 € ciascuno, riservati a studenti che abbiano conseguito una laurea trien-

nale come definita nel D.M. 270/2004;b) due, del valore di 1.500,00 € ciascuno, riservati a studenti che abbiano conseguito un diploma di

laurea secondo l’ordinamento universitario previgente alla riforma del 1999;c) due, del valore di 500 € ciascuno, riservati a studenti che abbiano conseguito una laurea magistrale

o un master universitario di primo livello come definiti nel D.M. 270/2004.d) due, del valore di 400,00 € ciascuno, riservati a studenti che abbiano frequentato un corso di studi

presso un’università straniera nell’ambito del “Progetto Erasmus” o di programmi formativi simili, sostenen-do uno o più esami, ai sensi del D.M. 270/2004, nell’arco di un periodo di almeno sei mesi continuativi (a tal fine è considerata l’iscrizione effettiva dello studente all’università).

A tutti gli studenti ammessi al concorso e che al termine dello stesso non risultino assegnatari di uno dei premi sopra indicati è assegnato un premio di 150,00 € per la pubblicazione della laurea previo deposito della stessa presso gli Uffici Comunali.

Fatto salvo il requisito della residenza , è assegnato un premio di 100,00 €, non cumulabile, al conse-guimento della laurea e al suo deposito presso gli uffici comunali

Requisiti richiesti:a) essere residente nel Comune di Pinzolo sia alla data in cui è stato conseguito il titolo di studio o è ter-

minata la frequenza del corso di studi presso un’università straniera che alla data del bando di concorso;b) aver conseguito il titolo di studio o aver terminato la frequenza del corso di studi presso un’università

straniera nell’anno solare precedente a quello in cui è pubblicato il bando di concorso;c) aver conseguito un punteggio minimo nella discussione della tesi di laurea di 100/110; aver conseguito

un master universitario di primo livello o una laurea magistrale o aver frequentato un corso di studi presso un’università straniera nell’ambito del “Progetto Erasmus” o di programmi formativi simili, sostenendo esa-mi che abbiano comportato l’ottenimento di una votazione media di 25/30;

d) aver compiuto al massimo, nell’anno solare in cui è stato conseguito il titolo di studio o è terminata la frequenza del corso di studi presso un’università straniera:Ø il ventitreesimo anno di età per il premio di studio di cui all’art. 1, c. 2, lett. a);Ø il ventiseiesimo anno di età per il premio di studio di cui all’art. 1, c. 2, lett. b);Ø il ventinovesimo anno di età per il premio di studio di cui all’art. 1, c. 2, lett. c);Ø Per giustificati motivi adeguatamente documentati (soggiorni all’estero, attività lavorativa) il limite

di età sarà proporzionalmente aumentato.In riferimento al requisito di cui al c. 1, lett. b), del presente articolo, per il concorso da bandirsi nel

2008 è ammessa la partecipazione di studenti che abbiano conseguito il titolo di studio o hanno terminato la frequenza del corso di studi presso un’università straniera nel corso degli anni 2006 e 2007.

Archiviazione delle tesi di laurea1. Le tesi di laurea e gli elaborati conclusivi di master consegnati all’Amministrazione Comunale su sup-

porto elettronico saranno conservati nell’archivio comunale, a prescindere dall’eventuale assegnazione di un premio di studio.

2. Le tesi di laurea e gli elaborati conclusivi di master consegnati all’Amministrazione Comunale su sup-porto cartaceo saranno consegnati, previa autorizzazione dell’interessato dichiarata tramite la domanda di ammissione, alla Biblioteca Comunale di Pinzolo.

3. Detta documentazione su supporto elettronico e cartaceo sarà messa a disposizione dei richiedenti al fine della consultazione nel rispetto della normativa vigente in materia di diritto di autore.

Leggete il bando completo sul sito del Comune di Pinzolo www.comune.pinzolo.tn.it (www.comune.pinzolo.tn.it/bandi/dettaglio/60 )

ATTENZIONE: le domande di ammissione al concorso devono essere presentate entro il periodo di pub-blicazione del bando. Entro il 22 dicembre 2008

Premi di studio

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21IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

no Massimo Col-lini. È stata que-sta un’occasione speciale, anche per la gente del posto, di appro-fondire la storia del Forte Clemp, il bellissimo ma-nufatto che sor-ge sopra l’abita-to di Mavignola, alle pendici del Monte Ritort. La Festa con il coro della Sosat, organizzata dalla Pro-Loco il 24 agosto, ha coronato un’estate ricca di manifestazioni e intrattenimenti.

A 90 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale e a 20 anni dalla costruzione del Percorso della Via Crucis di Clemp, anche il nostro Comune ha voluto ricordare que-sti importanti avvenimenti provvedendo alla sostituzione completa dei 14 pali di larice, oramai marci e consunti, che portano alla S. Croce in cima al dosso di Clemp. Gli operai comu-nali, con un la-voro certosino di qualche settima-na, sono riusciti a togliere, sosti-tuire e mettere in sicurezza ogni stazione della Via Crucis, rega-lando in questo modo al Paese un percorso dav-vero suggestivo e… a prova di tempesta.

MAVIGNOLA

Due belle mostre hanno vivacizza-to l’estate 2008 della piccola frazio-ne di S.Antonio di Mavignola: la prima, un’esposizione di quadri dell’artista Eli-sa Zeni di Spormaggiore, la seconda, una rassegna fotografica a ricordo dei 90 anni della Grande Guerra. Entrambe le mo-stre sono state ospitate all’interno della Foresteria del Parco Adamello-Brenta.

Nell’esposizione Percorsi dell’Anima della giovane artista Zeni protagonista indiscussa la montagna, intesa e rappre-sentata come una Grande Madre: da essa, dai suoi nevai luminosi, sgorga l’acqua purissima dei torrenti, fonte suprema di vita. Squarci di luce sulla tela sono le ca-scate, gli scrosci che vanno a disegnare quelli che l’artista stessa definisce i Per-corsi dell’acqua. In questi quadri forte la vicinanza poetica con il Romanticismo ottocentesco; la Natura il vero specchio dell’animo umano, l’universo in cui im-mergersi, nel quale contemplare e con-templarsi. Le montagne sono luoghi a metà strada tra realtà e immaginazione, nei quali vi un senso di pace che l’uomo contemporaneo può ritrovare solo nel rapporto intimo fra natura e anima.

Sant’Antonio di Mavignola e il suo forte non potevano che ospitare una parte del-le celebrazioni per i 90 anni dalla Gran-de Guerra. Durante il mese di agosto è stata allestita una significativa mostra di fotografie: gruppi di truppe militari, pae-saggi invernali sconfinati, la nostra Valle Rendena all’inizio del XX secolo… e tanti altri soggetti immortalati dall’obiettivo. Interessante e partecipata è stata poi l’iniziativa, promossa dal Consorzio delle Pro-Loco e dall’Apt locale, a vantaggio di valligiani e gentili ospiti: la visita guidata al Fortino di Clemp, accompagnati da una Guida del Parco e dal nostro concittadi-

Mavignola: le mostre e… una rinnovata via crucis!

di Giovanna Binelli

La prima stazione della Via Crucis oggi.

La prima stazione della Via Crucis ieri.

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22 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

MAVIGNOLA

Ci sono giorni in cui il cielo… è più vi-cino alla terra, mi è accaduto di accor-germene qualche giorno fa salendo, in macchina, verso Mavignola.

L’aria limpidissima e l’azzurro intenso del cielo mi hanno riempito di uno stupo-re particolare, un sentimento che si pro-va, solo, quando si ritrova qualcosa che da tempo si è lasciato.

La sorpresa è divenuta ancora più grande, qualche attimo dopo, oltrepas-sando la porta della chiesa di S. Antonio. Lo spazio avvolgente e le decorazioni pit-toriche finalmente recuperate mi hanno subito parlato di qualcuno (…o più d’uno) che lì, usando pietre e colori, intonaco e legno, aveva cercato di trattenere la bellezza che pochi istanti prima mi aveva così profondamente colpito. Mi è parso evidente che i desideri e le speranze di chi aveva pensato e costruito quel luogo erano… sono, i miei stessi desideri e le mie stesse speranze. Il desiderio insop-primibile che la Bellezza ci si faccia vi-cina per aiutarci a comprendere meglio chi siamo e ad indagare con instancabile forza tutta la realtà alla ricerca del mes-saggio che porta al nostro cuore.

In un attimo uomini, persi nella storia, mi sono divenuti compagni ed ho com-preso con maggiore profondità le parole

di Th. W. Adorno “Non si tratta di con-servare il passato ma di realizzare le sue speranze”.

Al termine dell’affascinante avventu-ra che ha rappresentato per me il restau-ro della chiesa di S. Antonio a Mavignola mi preme ringraziare tutti quanti l’hanno resa possibile.

In primo luogo Padre Ermete che da sempre (…credo) ha desiderato questo restauro, e con il suo desiderio ha conta-giato il cuore di molti.

Giuseppe Ciaghi che mi ha presentato a padre Ermete, rendendo così possibile l’inizio di questa avventura.

Giovanna Binelli che ha seguito i lavo-ri con una passione ed una cura che vanno ben oltre il suo ruolo di assessore, con lei

Chiesetta Mavignola

di Roberto Paoliarchitetto

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23IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

MAVIGNOLA

va ringraziato tutto il Comune di Pinzolo nella persona del Sindaco per il sostegno economico e per l’interessamento presso la Provincia di Trento per la concessione del contributo.

La Provincia Autonoma di Trento che oltre al fondamentale contributo finan-ziario ha fornito la competenza e la pas-sione dei suoi funzionari dottoressa Ni-coletta Pisu (Soprintendenza per i beni archeologici); dottor Claudio Strocchi (Soprintendenza per i Beni Storico Arti-stici) e architetto Giorgio Bellotti (So-printendenza per i Beni Architettonici).

La Cassa Rurale e la Famiglia Coope-rativa di Pinzolo per il sostegno econo-mico.

Tutti i titolari e le maestranze delle ditte che hanno operato sul cantiere:

Arc-Team snc di Cles (Tn): indagini ar-cheologiche;

Ef fef fe r e s t a u r i snc di Ci-mego (Tn): s i s t e m a -zione delle c o p e r t u -re, conso-l idamenti statici, pa-v i m e n t a -zioni;

Restart di Nicola Donadon i

di Albino (Bg): recupero delle decorazioni pittoriche e delle superfici intonacate;

Progetto Arte Poli di Verona: serra-menti e vetrate;

Vorrei concludere queste brevi note augurando a tutti gli abitanti di Mavigno-la la stessa commozione e lo stesso stu-pore che ho provato all’interno della loro bellissima chiesa.

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24 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

La Compagnia degli Schützen Val Rendena durante la Messa

PROGETTI E RELAZIONI

Alle ore 9,30 di martedì 11 novembre, giorno in cui la liturgia ricorda e festeg-gia San Martino, l’omonima chiesa di via Pomponazzo in Mantova era ormai quasi piena di fedeli della parrocchia di San-ta Maria della Carità, da cui appunto la stessa dipende.

Alla medesima ora, si riunivano all’as-semblea in chiesa circa cento pellegrini giunti da Madonna di Campiglio, Mavi-gnola, Pinzolo e dai centri vicini di Ren-dena.

Il Coro Parrocchiale di Campiglio si si-stemava sul presbiterio per accompagna-re con i suoi canti il rito della S. Messa; gli alpini della locale sezione A.N.A. si schieravano di fronte all’altare dei Pin-zolesi; gli schützen della compagnia di Rendena presidiavano il tumulo ove si seppellivano i morti, mentre la gente riempiva i pochi ormai spazi vuoti tra i banchi e nelle corsie laterali.

La S. Messa, celebrata da don Rugge-ro Rizzi, rettore della parrocchia di S.M.

della Carità, è stata solennizzata dalla concelebrazione di don Angelo Cavana, rappresentante della Curia Vescovile, da don Stefano Peretti, cappellano militare della Polizia di Stato e dal sottoscritto don Mario, parroco di Madonna di Cam-piglio.

Nell’omelia ho voluto soffermarmi sul significato di questo momento, ricordan-do che pur lontani dai loro paesi e dal-le loro case i nostri avi non vennero mai meno alla religiosità, ai costumi ed alla spiritualità delle nostre genti; è signifi-cativa la comprovata testimonianza della loro grande dignità, nel chiedere come recita la pergamena “con richieste umi-li e garbate” la concessione di un altare per le loro funzioni religiose ed un tu-mulo per dare una decorosa sepoltura ai propri morti.

Alla fine del rito sacro, sempre in chie-sa, una breve ma significativa cerimonia civile: il Sindaco di Pinzolo, dott. William Bonomi in compagnia degli assessori Ca-rola Ferrari e Luciano Caola, ha voluto sottolineare il significato di questo incon-tro con la cittadinanza di Mantova e con le autorità diocesane offrendo ai rappre-sentanti di Comune e Curia dei simbolici doni.

Per l’amministrazione Mantovana ri-sponde l’assessore Rino Rosano che riba-disce il valore dell’incontro il cui scopo è finalizzato a rinsaldare l’amicizia e a conservare e sviluppare nuovi rapporti tra le due comunità.

Don Angelo Cavana a nome del Vescovo plaude a questa ormai consolidata inizia-tiva, sottolineando il concetto che non c’è futuro se non si riconosce il passato, e che è doveroso rivisitare le memorie storiche soprattutto se evidenziano le ra-dici cristiane di un popolo.

A Mantova il 18° pellegrinaggio all’Altare della Comunità di Pinzolo

di don Mario Bravin

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25IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Il gruppo degli alpini con il Sindaco William Bonomi e l’Assessore Carola Ferrari

to con simpatia dagli allievi della scuola alberghiera di Gazoldo degli Ippoliti, in compagnia con autorità ed amici gemel-lati.

Dopo il convivio, un’apprezzata visita al museo delle cere, sempre a Gazoldo, ove tra papi e vescovi, uomini di stato,

personaggi storici ed artisti è in bella mo-stra una mola con l’arrotino di Pinzolo. Ma questa della mola e dell’arrotino e del-l’amicizia con Gazol-do è un’altra storia.

Alle ore 17,00 par-tenza per il ritorno: sul pullman n° 1 il coro parrocchiale di Madonna di Campi-glio, sul secondo il “coro di fondo” im-provvisato dalla chi-tarra di Claudio; gli autisti sorridevano, ma per fortuna non si sono distratti!Il Coro Parrocchiale di Madonna di Campiglio con don Mario

PROGETTI E RELAZIONI

Commovente l’intervento del dott. Marco Collini presentato dal cerimonie-re come un ambasciatore rendenese in terra mantovana: Egli ha posto in eviden-za l’orgoglio delle sue origini, della sua identità, il senso di sentirsi “Rendener” come si sentono tutt’ora quelli che vivo-no e lavorano lontani dal campanile, an-che se in condizioni certamente più felici rispetto ai nostri antenati.

Prima di uscire dalla chiesa un salu-to unito ad un ringraziamento per la loro graditissima presenza ai signori Franca Ferretti e Mario Madella, rispettivamen-te Sindaco e Assessore di Gazoldo degli Ippoliti ed al prof. Ercole Montanari, Pre-sidente della Camera di Commercio di Mantova.

Dopo la celebrazione religiosa, men-tre i rappresentanti ufficiali del comune di Pinzolo visitavano le sedi della Camera di Commercio e della Provincia di Manto-va, i partecipanti al pellegrinaggio han-no avuto la possibilità di visitare alcune stanze del museo diocesano ove sono in mostra opere d’arte di valore mondiale.

Alle ore 13,00, breve trasferta per il pranzo, preparato squisitamente e servi-

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26 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EVENTI

Appena si giunge ai prati su cui sorgono i bei masi di Claemp (pronunciato Clemp come a volte viene anche scritto) a 1.540 mt. di quota, lo sguardo non può fare a meno di perdersi sul bellissimo panora-ma circostante. Dalle slanciate guglie dolomitiche del vicino Gruppo di Brenta, all’imponente granitica parete est della Presanella, dalle bianche distese ghiac-ciate della Vedretta di Lares da cui si in-nalza poderoso il Carè Alto alla verdeg-giante Val Rendena con tutti i suoi Paesi sino giù alla lontana Verdesina.

Solo la straordinaria visione che si ha da questo belvedere merita una visita. Si può compiere tranquillamente una pas-seggiata impiegando meno di un’ora e seguendo uno dei sentieri ben segnalati che salgono da S.A. di Mavignola.

Claemp è inoltre noto, almeno a gran parte degli abitanti della Val Rendena, per i resti di trincee e di un “fortino” in pietra ancora ben conservati, seppur la-sciati all’incuria del tempo, e risalenti al periodo della Grande Guerra del 1914-18.

Opere difensive mai interessate diretta-mente dal conflitto a fuoco, di “secon-da linea” come si usa dire, e per questo a lungo dimenticate dagli storici e dagli appassionati locali.

Alcuni di noi ricordano ancora di aver avuto un nonno, una nonna o addirittura per i più anziani un papà o una mamma che lassù, “in temp di guéra”, ha svolto il faticoso compito del portatore di assi o del manovale. Storie di sacrifici, di miserie quotidiane, di fame e di “fevar spagnöla” che ci sono state tramanda-te o raccontate direttamente. Storie di persone semplici, di “eroi silenziosi”, un po’ sbiadite forse dall’inesorabile pas-sare del tempo che, come i resti delle fortificazioni di Claemp, non meritano di cadere nell’oblio.

Per questo, in occasione dei No-vant’anni dalla fine della Grande Guerra, su sollecitazione della locale ed attiva Proloco GS di Mavignola, nella primave-ra del 2008, è stato promosso un sopral-luogo con alcuni studiosi tra i quali l’Ing. Jescheit Volker, storico accreditato al Museo storico di Vienna ed esperto in for-tificazioni militari asburgiche, autore tra l’altro di ben otto libri sulla Fortezza di Trento (Festung Trient) e Marco Gramo-la, Vicepresidente del Comitato Storico della SAT. È stato coinvolto successiva-mente anche il Museo storico della Guer-ra di Rovereto attraverso il suo responsa-bile dott. Nicola Fontana.

Grazie alle informazioni raccolte sul posto ed alla collaborazione degli esperti sono stati portati alla luce dagli archivi dei musei un’insperata quantità di, dise-gni, documenti e lettere, in gran parte scritti in lingua tedesca, che una volta tradotti e analizzati ci consentiranno di avere anche una lettura di rigore storico

Fortificazioni della Prima Guerra Mondiale in località Claemp

di Massimo Collini

Una storia tutta da riscoprire

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EVENTI

degli accadimenti di quegli anni. Vicende quindi più complete ed in gran parte ine-dite non solo sul fortino di Claemp, che in realtà si rivelerà essere una caserma capace di ospitare più di trecento solda-ti, ma più in generale sul complesso si-stema di fortificazioni difensive che i Co-mandi Imperiali avevano pianificato per “proteggere le spalle” ai forti della Val di Sole nei pressi della Sella del Tonale. Una intera linea difensiva (Verteidigungsli-nie) che sarebbe stata capace di ospitare ben 5 battaglioni di fanteria, che tagliava l’intera Val Nambino, come correttamen-te sulle mappe di allora veniva chiamata la diramazione della Val Rendena che da Carisolo saliva appunto lungo il corso del fiume Sarca sino al Lago di Nambino. Una linea suddivi-sa in dieci sottosettori autonomi collegati da trincee, che si esten-devano a partire dal Dos del Fò, in posizione dominante sulla Val Nambrone, per scendere giù, pas-sando da Valchestria e Claemp, sino a Mavignola per poi risalire sul versante opposto ai pascoli di Malga Cioca fin su al Dos del Sa-bion.

Il compito di realizzare la linea difensiva era stato affidato alla imperiale e regia Direzione del Genio di Riva del Garda (K.u.K Geniedirektion in Riva) che per l’occasione aveva costituito un apposito reparto a S.A. di Mavi-gnola denominato K.u.K Bau-leitung Mavignola i cui comandi erano stanziati nelle case e nei fienili ancora oggi presenti in lo-calità Limeda.

Parte delle opere da costrui-re, come la caserma fortino di Claemp, furono appaltate alla dit-ta privata Zontini con sede a Riva del Garda e Lardaro sotto la dire-zione degli ingegneri della leva di massa (Landsturmingenieurleut-

nant) Ernst Kanter e Rudolf Heuer con capomastro un certo signor Salvaterra. Il contratto stabilito il 19 novembre 1914 con la ditta Zontini era firmato dal diret-tore del Genio di Riva Colonnello Ellison von Nidlef.

Tra l’altro nel contratto si legge che l’impresa era obbligata a terminare la gettata in calcestruzzo della copertura dell’edificio entro il 24 dicembre 1914, tuttavia non riuscì a rispettare la sca-denza in seguito alle cattive condizioni meteorologiche, alla troppa neve ed alla carenza di materiale isolante. La getta-ta della copertura ebbe inizio il 19 di-cembre, ma i lavori furono sospesi il 31

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28 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EVENTI

K.u.K. Geniedirektion in Riva. K.u.K. Bauleitung Mavignola.

Avviso

In seguito a una circolare della K.u.K Geniedirektion in Riva del 18 Gennaio 1915 tutti coloro (uomini e donne) che sono occupati presso l’impresa Zontini e Bauleitung in Mavi-gnola devono sottostare alle leggi delle opera di Guerra (legge del 26 Dicembre 1912).

Secondo il § 9 di questa legge i lavoratori sono obbligati a sottostare assolutamente agli ordini degli organi militari ed osservare che ogni lesione di questo dovere verrà punito secondo i § 9 della legge penale militare.

La K.u.K Bauleitung ha il diritto di punire severamente tutti coloro che non osserve-ranno puntualmente i seguenti §§.

§1. I capi devono eseguire coscienziosamente i comandi ricevuti dalla K.u.K. Baulei-tung, inoltre sono obbligati ad annunciare alla stessa ogni prevaricazione dei lavoratori contro i §2-6.

§2. I comandi dati ai lavoratori dai loro capi sono da eseguirsi senza osservazioni.§3. I lavoratori non debbono permettersi di abbandonare il lavoro senza aver ottenu-

to il permesso dai loro superiori e devono tenersi all’orario prescritto.§4. I lavoratori che cercano d’ingannare i capi col non lavorare o in qualsiasi altra

maniera sono punibili.§5. I giorni di festa non è loro permesso di andare a casa senza la concessione di un

permesso della K.u.K. Bauleitung e al loro ritorno devono consegnarsi col permesso ri-cevuto al loro capo.

§6. Coloro che rubano o danneggiano appositamente gli attrezzi o materiale verranno puniti col rifondere gli stessi e mediante arresto.

La punizione di prevaricazione contro i §2-6 seguirà mediante multe in denaro o ar-resto fino a 10 giorni.

Questo avviso entra in vigore col 22 Gennaio 1915 e da mettere subito a cognizione dei lavoratori.

Mavignola, 21 gennaio 1915. Firmato

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29IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

In agosto si sono svolte visite guidate in Val Genova alla scoperta delle tracce e dei luoghi della Grande Guerra 1915/18, a cura dell’esperto storico Danilo Povinelli e da un esperto forestale del Parco Ada-mello Brenta.

EVENTI

del mese. Parte del materiale, tra cui le travi in ferro, proveniva addirittura dal cantiere del forte Valmorbia sull’altopia-no di Lavarone e Folgaria.

Nella documentazione rinvenuta, mol-to interessante è l’Avviso datato 21 gen-naio 1915, scritto a mano ed in lingua italiana, che sintetizza in sei paragrafi la disciplina a cui tutti, uomini e donne, im-piegati presso le opere di fortificazione di Mavignola dovevano sottostare. Esso si rifà alla legge delle opere di guerra del Dicembre del 1912 e, come probabilmen-te si soleva fare a quel tempo, sarà stato letto fuori dalla Chiesa alla popolazione al termine delle funzioni religiose della Domenica. Fa molto riflettere e lo ripor-tiamo qui nella sua versione originale.

Nei mesi scorsi il Consiglio Comunale di Pinzolo, con una delibera di indirizzo politico, ha preso atto del valore stori-co e culturale delle strutture fortificate esistenti nell’area Doss dal Fò – Claemp – Limeda – Doss del Sabion ed il ruolo che rivestono per la comunità di Mavignola, ma più in generale per tutta la Val Ren-dena.

Nella delibera si è impegnato:- a catalogare tutte le opere (trincee,

caverne, caserma fortino, cisterne, sen-tiero lastricato, ecc) ancora presenti;

- nel tutelare, sistemare, salvaguarda-re e valorizzare i manufatti ancora esi-stenti (tratti di trincea, caserma fortino, sentiero di accesso dalla loc. Mistrin, po-sizioni difensive, ecc.) nell’area Doss dal Fò – Claemp – Limeda – Doss del Sabion;

- nel ragionare con i privati, proprie-tari di aree sulle quali vi è la presenza di manufatti fortificati (come ad esempio la caserma – fortino), al fine di trovare di comune accordo le soluzioni migliori per garantirne la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione;

- a favorire la comprensione delle vi-cende storiche avvenute nell’area forti-ficata di Claemp e nelle aree limitrofe di S. A. di Mavignola, incentivando con borse di studio o con altre forme di con-tributo che l’Amministrazione comunale riterrà idonee, tutti gli studenti, i ricer-catori, gli storici, gli enti o le associazio-ni che vogliano approfondire, studiare e pubblicare tesi o testi;

- di sostenere tutti gli enti e le asso-ciazioni locali nelle loro iniziative volte a favorire un turismo “leggero”, relati-vamente a tutta l’area fortificata di Ma-vignola (Doss dal Fò - Claemp – Limeda - Doss dal Sabion) e basato sul trekking dai contenuti culturali, naturalistici e storici.

Ora non rimane che augurarsi che gli impegni formali si traducano finalmente in azioni concrete perché c’è una storia tutta da riscoprire e troppo tempo ormai è passato!

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30 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EVENTI

La III edizione sta per iniziare. Dal 28 giugno al 5 luglio 2009 verranno svolte lezioni di danza, canto, teatro e musical durante il giorno nelle palestre, nei teatri e nelle sale della nostra Pinzolo mentre la sera verrà animata magicamente da un galà di teatro-danza di alto livello.

L’edizione appena trascorsa ha riscon-trato circa 170 iscritti e tanti sono stati sia i ragazzi di Pinzolo che Trentini oltre che numerosissimi gli allievi provenienti da altre parti d’Italia.

Una settimana intensa, un’opportuni-tà culturale ed artistica eccezionale per-

ché internazionali sono i docenti che in-segnano per 9 ore al giorno fra le nostre montagne.

Un importante servizio che viene dato ai minorenni locali e turisti durante lo stage, in particolar modo ai bambini dai 6 ai 12 anni, è la sorveglianza ed anima-zione con uno staff specializzato per tut-ta la giornata fino a sera.

Nella sera del sabato Piazza Carera, gremita di gente, si è assistito al saggio finale dei corsisti ed il risultato sotto le stelle è stato incredibile sia per il pubbli-co che per i docenti e l’organizzazione.

L’edizione 2009 ospiterà grandissimi nomi della danza; a partire da Raffaele Paganini, a Iancu (ora ad Amici) agli inse-gnanti di ruolo dell’Accademia di Danza di Roma ed ancora ben 5 docenti prove-nienti dalla patria del Musical di Broad-way; gli Stati Uniti d’America. I nostri

Il palcoscenico delle tue emozioni!

Danza, canto, recitazione, musical ...ecco la III edizione 2009!

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31IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

ragazzi avranno quindi l’opportunità di studiare canto e musical in madre lingua inglese, anche se è ovviamente presente un interprete per ogni lezione

La promozione dell’evento sul territo-rio italiano avviene già da ottobre del-l’anno precedente la manifestazione. Per cui eccoci qui a ricordare ai bambini, ragazzi ed appassionati che la prossima edizione del Val Rendena Dance Thea-tre sarà veramente energica ed entusia-smante A febbraio inoltre, Pinzolo e la Val Rendena assieme a Rendena Eventi saranno presenti alla Fiera della Danza a Firenze Fortezza da Basso per far co-noscere sempre agli appassionati del set-tore ed alle loro famiglie le bellezze del nostro territorio e lo stage estivo.

Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento ed in particolar modo agli Assessorati alla Cultura, allo Sport ed al Turismo del Co-mune di PInzolo e all’Azienda per il Turi-smo Spa che tanto si sono adoperati per

EVENTI

aiutarci nell’organizzazione e speriamo che la prossima edizione di questo viag-gio nell’emozione raccolta sempre più adesioni di giovani e giovanissimi della nostra Comunità.

Per informazioni ed iscrizioni pote-te rivolgervi all’Apt Spa oppure potete consultate il sito www.rendenaeventi.org sezione Dance Theatre o inviare una e-mail a [email protected] o a [email protected]

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32 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Festa grande lo scorso 18 agosto a Ma-donna di Campiglio.

Per il 178° compleanno del Kaiser Francesco Giuseppe d’Asburgo, sono tor-nati i fasti imperiali in Conca Verde. Oltre 5.000 persone, tra adulti e bambini, sono accorse in una fresca sera d’estate per partecipare alla rievocazione storica mes-sa in scena dall’associazione Campiglio Asburgica, che ha visto oltre 40 volontari in scena. A fare gli onori di casa, Fabrizio Scaglia - nei panni del pittore Gottfried Hofer - per accompagnare la folta platea nella storia del primo incontro dell’Im-peratore con Sissi, della fuga da corte dell’imperatrice sotto mentite spoglie e quindi di quella festa di compleanno di tanti anni orsono, al termine della quale Francesco Giuseppe chiese la giovane Eli-sabetta di Wittelsbach in sposa.

E poi i balli, susseguirsi sulle note d’al-tri tempi. Il valzer, la marcia di Radetzky, la stella imperiale: una giostra di colo-ri mossa dalle ampie gonne degli abiti d’epoca, associati alle magnifiche petti-nature delle dame, per tornare indietro di oltre cento anni … sino a quel mitico 1894, l’ultimo anno nel quale Sissi e Cec-co Beppe scelsero Madonna di Campiglio quale meta delle vacanze estive.

Quest’anno anche l’associazione Cam-piglio Asburgica festeggia un traguardo importante: il quarto di secolo. Da ven-ticinque anni infatti, la comunità di Cam-piglio porta in scena le vicende storiche degli Asburgo – di Sissi e Franz Joseph in particolare – per rivivere nel presente un pezzo della storia di questa località, sin-tesi della sua identità culturale. “Vorrei ringraziare innanzitutto l’associazione Campiglio Asburgica” ha dichiarato la Vice Sindaco, Patrizia Ballardini, in apertura di serata “ringraziare tutti i volontari che, con tanto impegno e dedizione, ogni anno portano in scena rievocazioni storiche in grado di valorizzare la storia e l’identità di questo territorio. Con un plauso per chi oggi è protagonista come per chi ha dato vita a questa associazione nel 1983 ed a poi saputo passare il testimone ai giovani che si sono succeduti. Poter coinvolgere ogni anno la Comunità e gli Ospiti in que-sti momenti di arricchimento culturale è per noi un motivo d’orgoglio”.

I festeggiamenti sono terminati a not-te fonda con uno spettacolo pirotecnico memorabile. Il buio assoluto della Conca Verde e lo specchio d’acqua del laghetto, illuminati solo dalla luna piena, hanno creato uno scenario magico per ospitare gli spettacolari fuochi d’artificio, giocati in cielo sulle note dei valzer viennesi.

L’appuntamento è ora fissato per l’edi-zione invernale che si svolgerà a febbraio 2009. Per tutto il mese di novembre i volontari dell’Associazione hanno svol-to delle prove di coreografie e balli, ma l’occasione è stata soprattutto per ritro-varsi insieme.

Compleanno dell’Imperatore

Ricordiamo che tutti possono entrare a far parte della “Corte Asburgica”, non importa saper ballare, nei vari eventi serve certamente chi balla, ma serve anche chi pattina, chi scia o passeggia per le vie del paese, chi voglia fare una bella cena in un’atmosfera magica… chi insomma voglia mettere a disposizione un po’ del suo tempo libero divertendosi. Naturalmente per chi volesse imparare a ballare organizziamo ogni anno nel fuori stagione dei mini corsi dove si imparano anche le coreografie. Chi fosse interessato può scriverci all’indirizzo [email protected]; saremo grati di accogliervi. Il vestito d’epoca viene concesso in prestito gratuito a chi può garantire un numero minimo di presenze agli eventi.

Oltre 5000 persone in Conca Verde per i 25 anni dell’associazione

Campiglio Asburgica

EVENTI

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33IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EVENTI

L’iniziativa, nata dall’intraprendenza e dall’entusiasmo del Cav. Angiolino Binel-li, a partire dalla 25.ma edizione gode dell’Alto Patrocinato del Presidente della Repubblica e della benedizione partico-lare del defunto Pontefice Papa Giovanni Paolo II.

Il premio viene assegnato a chi si sia distinto per coraggio, solidarietà e al-truismo in montagna, ma anche a chi ab-bia difeso i valori della montagna e dei popoli di montagna.

Ogni anno un Comitato valuta tutte le segnalazioni “dei meritevoli” pervenute nella sede del Municipio e sceglie a chi assegnare l’ambito riconoscimento, co-stituito da una Targa d’Argento e da una medaglia d’oro con incisa la motivazione dell’assegnazione.

La Targa vuole essere un elogio alla straordinaria ed eroica generosità di chi ha saputo mettere in secondo piano se stesso per “l’altro”.

Tra i premiati figurano molti alpinisti, soccorritori e volontari che hanno rischia-to o sacrificato la loro vita per salvare quella altrui; nel 2001 il premio è andato al Dalai Lama e al Popolo Tibetano, nel 2004 al Santo Padre Giovanni Paolo II.

La solidarietà in montagna, caratteri-stica della gente che vive in un ambiente avaro di risorse ma ricco di umanità, non ha confini, abbraccia tutto il Pianeta!!!

Quest’anno il premio è andato a Tim Cochrane, membro della stazione di soc-corso alpino di Vail in Colorado, persona eccezionale non solo per il numero e la qualità dei soccorsi effettuati, diretti e coordinati, ma anche per la semplicità e modestia che connotano la sua persona.

Tim ha iniziato l’attività di soccorritore negli anni Sessanta, in Vietnam, sugli eli-cotteri della marina americana, poi passò nel Vermont, quindi nel sud della Califor-nia. Dal 1978 è membro del Soccorso Alpi-no di Vail, di cui ora è presidente.

Nel ringraziare la Comunità di Pinzolo e della Val Rendena, il premiato ha de-finito “significativa ed importante” la giornata che stava vivendo, sottolinean-do come il servizio gratuito svolto da un soccorritore viene ricompensato da un tornaconto “fantastico”.

Dopo l’assegnazione del premio è stata consegnata una Targa speciale ad Ashar Detassis, nipote del grande Bru-no, premiato con la Targa d’Argento nel 1982. Il Re del Brenta, scomparso all’età di quasi 98 anni lo scorso 8 maggio, era solito presenziare alla cerimonia. La sua figura indimenticabile, il suo esempio di solidarietà rimarranno scolpiti perenne-mente nel cuore di tutti, anche grazie alla strada di accesso a Campiglio, tito-lata dall’Amministrazione Comunale a lui e alla sua cara moglie Nella.

In Alaska il premio solidarietà alpina 2008

di Giovanna Binelli

Da oltre trent’anni, l’ultimo sabato di settembre, nella Sala Consiliare

del Comune di Pinzolo, si svolge la cerimonia per l’assegnazione della Targa d’Argento - Premio

Solidarietà Alpina.

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34 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EVENTI

Fra le iniziative organizzate quest’esta-te dalla Pro Loco di Pinzolo va segnalato il concorso Balcone fiorito. L’iniziativa non è forse originale per la formula, al-tri paesi propongono di premiare gli al-lestimenti floreali e anche in passato era stato proposto nel nostro paese, ma va segnalato come meritevole il modo con cui si è svolto.

Innanzitutto l’idea di riconoscere come valore comunitario la bellezza del-la propria abitazione. Rendere piacevole alla vista con fiori ben curati le proprie finestre e i propri giardini, contribuisce a abbellire e rendere accogliente l’intero paese ed è questa la motivazione scelta dal gruppo organizzativo per premiare i migliori allestimenti con buoni acquisto del valore di 150, 100 e 50 euro da spen-dere presso le locali fiorerie la prossima primavera.

Altro elemento importante del con-

corso è stata la giura, che ha operato con spirito di collaborazione e unità d’inten-ti, composta da 2 membri del direttivo della pro loco, l’assessore alla Cultura, Carola Ferrari, in rappresentanza del comune, la sig.a Collini Rossini Lucia, esperta in materia di fiori, i coniugi San-dri Romano e Lorenzi Miriam, con com-provato senso artistico, la sig.a Ines Lo-renzetti come conoscitrice del paese e la signora Paola Rossetti turista che da molti anni frequenta il nostro paese. Si è cercato di portare all’interno della giuria varie sensibilità, garantendo in tal ma-niera la valutazione di più aspetti delle composizioni: ossia la sana e rigogliosa crescita dei fiori, l’armonia e originalità delle composizioni, l’inserimento con il contesto architettonico, l’età del cura-tore... questi solo alcuni criteri utilizzati per stillare la graduatoria di merito.

Infine la serata di premiazione allie-tata dalle canzoni del Coro Presanella duran-te la quale sono state proiettate le immagini dei balconi premiati e consegnati complessiva-mente: il primo premio (vedi foto) del valore di 150 euro alla moglie del signor Cereghini Pieran-drea, 3 premi da 100 euro e 22 premi del valore di 50 euro nonché 3 targhe di merito per 3 hotel: Olympic Palace, Collini e Ferrari.

Ci auguriamo che an-che l’anno prossimo la Pro Loco inserisca nel proprio programma la nuova edi-zione del concorso.

Concorso Balcone Fiorito

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35IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EVENTI

Solo poche righe per spiegare all’inte-ra Comunità di Pinzolo quello che la Pro Loco intende portare a termine nel pe-riodo natalizio. L’animazione delle piaz-ze del paese sarà garantita da bravissimi e professionali artisti di strada, alcuni già da anni nostri ospiti che con la loro musica e le loro particolarità sapranno sicuramente catturare l’attenzione di vi-sitatori e residenti.

Le serate saranno allietate da nume-rosi concerti, a partire dal fantastico gospel, passando per il “Concerto Chri-stmas Friends” e quello della Banda e del Coro insieme, fino ad arrivare al concer-to “Dinànc da la Parzìf” organizzato dal nostro Coro Presanella.

La Pro Loco ha voluto rivangare anche alcune tradizioni che ormai stavano spa-rendo, come la preparazione di un Prese-pe a grandezza naturale in Piazza Collini, tre serate girando con la Stella e con il Presepe in collaborazione con i bambini delle scuole, la distribuzione di panettoni the e vin brulè dopo la Messa di mezza-notte a Natale, la mungitura e la prepa-razione della “mùsana” in piazza, fino ad arrivare con “Brùsa la Vècia” alla vigilia della Befana … tutte manifestazioni crea-te sì per gli ospiti di Pinzolo, ma soprat-tutto per noi Pinzulèr, per raccoglierci tutti insie-me attorno alle nostre t r a d i z i o -ni, senza l a s c i a r c i portar via le cose più importanti che abbia-mo: le no-stre radici.

Pro Loco Pinzolo

Selezioni di Miss Italia: una delle tante manifestazioni dell’estate

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PROGRAMMA INVERNALE

ven. 12/12/08 SANTA LUCIA piazze del paese 17-19.30

dom. 14/12/08 FRINGUELLI DEL BRENTA chiesa s. Lorenzo 16.00

merc 24/12/08 LA STELLA 17-20 PANETTONE, THE E VIN BRULE’ da-vanti alla chiesa 1.00

ven. 26/12/08 QUINTETTO DI OT-TONI piazze del paese 17-19.30

sab. 27/12/08 CONCERTO BANDA E CORO chiesa s. Lorenzo 21.00

dom. 28/12/08 PASTORI CON FISAR-MONICA piazze del paese 17-19.30 GOSPEL chiesa s. Lorenzo 21.00

lun. 29/12/08 SEXTETT piaz-ze del paese 17-19.30 CONCERTO CHRISTMAS FRIENDS chiesa s. Lorenzo 21.00

mart. 30/12/08 LA STELLA 17-20 MUNGITURA E PREPARAZIONE “MU-SANA” piazza carrera 17-19.30

giov. 01/01/09 CORNI DELLE ALPI piazze del paese 17-19.30

ven. 02/01/09 LA ZAG piazze del paese 17-19.30

sab. 03/01/09 JOSEF piazze del paese 17-19.30

dom. 04/01/09 DINANC DA LA PAR-ZIF chiesa s. Lorenzo 21.15

lun. 05/01/09 LA STELLA 17-20 CARILLON piazze del paese 17-19.30

mart. 06/01/09 BRUSA LA VECIA piazzale funivie 20.30

Page 38: il Foglio del Comune di Pinzolo n.7 - dicembre 2008

36 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EVENTI

In collaborazione con l’Amministrazione comunale, gli operatori economici del Paese e grazie ai finanziamenti provin-

ciali e di enti economici territoriali, nel corso della stagione invernale 2008/2009 sono in previsione una serie di iniziative di abbellimento, promozionali e di in-trattenimento, tendenti allo sviluppo ed alla valorizzazione della località

L’evento di maggior rilievo per il pros-simo inverno è la sagra di Sant’Antonio. Quest’anno per la prima volta si articole-rà in tre giornate:

L’inverno a S. Antonio di Mavignola è…

tra Sacro e profano

Iniziative e manifestazioni a cura della Pro Loco G.S. Mavignola

Presso i Bar del paese

Per tutti i bambini…verso le ore 18, nella piazzetta S. Antonio

per i soci e defunti soci della Proloco GS MavignolaOre 10.00 - Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio

con il Coro Presanella di PinzoloOre 22.00 - Chiesa parrocchiale di Sant’AntonioA seguire distribuzione di vin brulè

con il Coro “Pineta - Rio Bianco” di StenicoOre 21.00 - Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio

Entrata libera

con il coro “S. Lucia” di MagrasOre 20.30 - Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio

Entrata libera

Comune di Pinzolo

Siamo nel

di Angelo FedrizziPresidente Pro Loco G.S. Mavignola

Page 39: il Foglio del Comune di Pinzolo n.7 - dicembre 2008

37IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EVENTI

per i soci e defunti soci della Proloco GS Mavignola

Entrata libera

Entrata libera

dalle 20.00 Happy Spritz con DJ Giulio dalle 22.30 Radiovivafm fine serata con DJ Giulio servizio bar

NB: servizio bus navetta gratuito da Strembo;prima corsa ore 20.30, rientro dalle ore 01.00

ore 9.00 apertura vaso della fortuna ore 10.00 Santa Messa ore 11.15 inaugurazione della chiesetta

di Sant’Antonio dopo i recenti restauri

ore 14.00 Processione con la Banda Comunale di Pinzolo

ore 15.00 Giochi per bambini (scuole elementari e medie)

ore 21.15 Fiaccolata con gli sci aperta a tutti - a seguire distribuzione vin brulè)

ore 21.30 Spettacolo pirotecnico ore 22.30 Serata con il complesso “De

Poles” (capannone)NB: quest’anno ci siamo organizzati con servizio bus

navetta gratuito, con partenza da Stremboe da Madonna di Campiglio

Presso i ristoranti Alla Posta, Al Fratè, Tosa e Nambrone si potrà gustare il piatto tipico della sagra “La Trippa di

Sant’Antonio” ed altre specialità gastronomiche!

Serata riservata ai soci e simpatizzanti

Ore 18.30 apertura della festa Ore 19.00 aperitivo Ore 19.30 cena a buffet Ore 20.45 saluto del presidente e autorità Ore 21.00 proiezione di diapositive

riguardanti l’attività della proloco

Ore 22.00 musica dal vivo con Eros & Manu

Due sere a settimana presso palestra pro loco gs. Mavignola

Info e iscrizioni Nadia cell. 348/0103768

escursione con racchette da neve al chiaro di luna Info e iscrizioni internet

Luca cell. 338/3986306

Vivi con noi un’emozionante discesa sulle piste da slittino - In Val di Funes (Alto Adige)

Info e iscrizioni internet

“senso di armonia e nuova energia psicofisica” Per una vita più sana con maria bumes.Presso palestra pro loco gs.mavignola

Info e iscrizioni Nadia cell. 348/0103768

1) venerdì 16 gennaio serata curata e gestita dal gruppo giovanile del paese: Radiovivafm la radio in movimento. Ad ore 20.00 Happy Spritz in compagnia del Dj “Giulio” - Dalle 22.30 alle 01.00 Ra-diovivafm - Fine serata con Dj “Giulio”.

2) sabato 17 gennaio: sagra di San-t’Antonio: vaso della fortuna, giochi per bambini, concerto della banda musicale di Pinzolo che accompagna anche la pro-cessione, fiaccolata seguita dallo spetta-colo pirotecnico, serata con musica dal vivo e distribuzione di vin brulè. Nei ri-storanti del Paese si prepara per tutto il giorno la tipica trippa e polenta con co-

techino e crauti.3) domenica 18 gennaio – Proloco in

festa: viene proposta per la prima vol-ta una serata esclusivamente dedica-ta ai soci e simpatizzanti della Proloco GS Mavignola. Verrà allestito un buffet, proiettate dispositive e filmati riguar-danti l’attività della Proloco. Il tutto ac-compagnato con musica dal vivo.

Numerose le altre iniziative dedica-te ai grandi e piccoli del paese ed agli ospiti che soggiornano nel nostro am-bito turistico, come da programma che segue.

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38 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

EVENTI

Ad aprile 2008 è stata costituita la Pro Loco di Madonna di Campiglio e con l’ini-zio dell’estate si è subita data da fare per rendere piacevole il soggiorno ai tan-ti ospiti presenti in zona, ma ancora pri-ma è riuscita ad organizzare la visione su maxischermo delle partite dell’Italia agli Europei di calcio. Con l’arrivo della sta-gione estiva è stata geniale l’idea di apri-re ogni settimana presentando le iniziati-ve della Pro Loco con la distribuzione dei depliants informativi spiegandoli sul pal-co di Piazza Dolomiti: in questo modo il turista (ma anche lo stesso Campigliano) ha avuto la possibilità di poter scegliere tra le tante manifestazioni offerte.

Si è passati così, facendo qualche esempio, dall’intrattenimento musicale di vario genere, spaziando dai concerti tributi di Battisti con i “2 Mondi Live”, dei Pink Floyd rivisitati dai “Rabbit Run”, agli “Autoritratti”, passando dal country con gli “Yellow Kapras”, al rock con la serata-battaglia di note Rockin’da Moun-tain con il gruppo locale “Hot Funky Sty-le”, alle arie più allegre e itineranti dei “Pausa Merlot”, alle operette del “Gran Cafè Concert”, per concludere con il

concerto in chiesa del Coro Presanella con la pianista Maestranzi e il fisarmo-nicista Morelli. A luglio e agosto in paese si sono alternate le degustazioni “Sapo-re di sapere” di pietanze, vini locali e aperitivi “Rosso Ferrari”, affiancati dalle valutazioni dei funghi nella casetta del micologo supportate dalla mostra in Sala Congressi, mentre le piazzette sono sta-te rallegrate dai mercatini artigianali e le strade hanno visto girare la carrozza e il pony Napoleone per i più piccini.

La Pro Loco si è poi interessata alla salute del turista, attivando per lui, in-sieme alle Guide Alpine, escursioni di di-versi livelli: facili, come quella al Lago Ritorto, difficili, ne è un esempio il Rifu-gio Vioz, o per over 70, denominata “In montagna col Ragno”, ma anche facendo giocare i bambini nella “Settimana di av-vicinamento al Rugby” o con le gare di pesca.

A riguardo del settore culturale, in-vece sono state rappresentate in Conca Verde splendide opere teatrali del “Filò da la Val Rendena”, tra le quali si ricor-da “La Principessa Vallesinella”; ci sono stati incontri storici e mostre varie e per finire ha avuto un ottimo successo il “1° Concorso di pittura estemporanea e di scultura su legno”, nella quale una tren-tina di artisti si è cimentata con scalpello e pennello ad immortalare angoli sugge-stivi della perla delle Dolomiti.

Dopo aver premiato il vincitore del-l’altra simpatica iniziativa del “Balcone Fiorito” promossa anche in altre località limitrofe, e prima di passare alla Festa campigliana del 20 settembre, è utile ri-cordare la folle gara del “Gran premio di cyclicar” che ha fatto capire lo spirito giovane, allegro ma comunque impegna-to della neonata Pro Loco.

La svolta a Campiglio: la nascita della Pro Loco

di Elena Feltracco

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39IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

CULTURA

Sicuramente qualcuno avrà visto 5 asini girare in Pineta quest’estate. Erano gli asini, o meglio le asine, chiamate dalla biblioteca per l’iniziativa “Asino chi leg-ge” dedicata in particolare ai bambini di età prescolare. I piccoli venivano mon-tati in sella alle asine e accompagnati in una passeggiata lungo la pista ciclabile, durante il tragitto erano previste delle soste nelle quali veniva proposta la let-tura di alcuni libri della recente produ-zione per ragazzi.

Un’attività semplice, ma che è stata molto gradita dai bambini (e anche dai genitori che accompagnavano il tragitto) in quanto univa due elementi che ai pic-coli piacciono molto, ossia la lettura di fiabe e la presenza di un animale.

Il terzo appuntamento di settembre è stato riservato ai bambini dell’asilo di Pinzolo che hanno potuto così iniziare l’anno scolastico e il loro percorso didat-

tico che prevede quale elemento impor-tante il libro e il racconto.

Altra iniziativa che ha riscosso il gradi-mento dei partecipanti è stato il ciclo di incontri denominato Thè letterari. L’ap-puntamento era previsto per le ore 15 dei martedì d’agosto alla partenza delle funivie di Pinzolo. Da qui tutti assieme ci si recava al Rifugio Prà Rodont, ove sulla terrazza era stato allestito un gazebo in cui i partecipanti potevano accomodar-si per ascoltare le piacevolissime letture proposte dal gruppo dei Bandus, accom-pagnati da thè con i pasticcini.

Chi partecipava la volta successiva tornava portando con sé qualche paren-te o amico, segno questo del gradimento dell’iniziativa.

“Asino chi legge”

di Carla Maturi

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40 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

CULTURA

Danilo Povinelli ha percorso, fotografa-to, vissuto la Val Genova fin da quando era ragazzo e, con il fratello, accompa-gnava suo padre a recuperare i metalli dei vecchi ordigni bellici che la Grande Guerra, la “Guerra Bianca” fra Alpini e Kaiserjaeger, aveva disseminato fra il 1915 e il 1918 sui ghiacciai. Il suo libro su questa vallata unica nelle Alpi per storia e natura, per fatica di lavoro che sorreg-ge le comunità e libertà di acque che si trasmettono come energia vitale allo spi-rito dell’uomo, non poteva, quindi, che essere quello di un “recuperante”, che è poi il modo migliore – come ben sapeva Mario Rigoni Stern, cui questa ricerca sa-rebbe molto piaciuta – di scrivere, foto-grafare, narrare. I “recuperanti” salivano sulla montagna con fatica, rintracciava-no i bossoli con pericolo, li riportavano a valle ricevendone un magro compenso, ma consapevoli di aver “bonificato” la

loro mon-tagna, di essersene quasi riap-propriati, di aver ri-t a g l i a t o un piccolo pezzo di pace fra i sassi dila-niati dagli scoppi. Re-cuperare il metallo delle bom-be non era soltanto un lavoro, era fare anche opera di

pacificazione, riportare la montagna ai suoi ritmi naturali. Buoni.

Anche recuperare la memoria è lavo-rare per la pace. Per una vita più degna, per una natura che non venga calpesta-ta. È quello che Danilo Povinelli ha fat-to, percorrendo in questo grande, com-pleto volume, la storia millenaria della Val Genova, i momenti più significativi di un ambiente che è naturale e umano a un tempo, presentandone le visioni più rare. Le ha raccolte per tutta una vita, Povinelli, le immagini della Val Genova, salendo di persona fin sulle cime, entran-do nel gelo del suo inverno, abbandonan-dosi ai suoi temporali, documentandone le alluvioni, ricercando sulle bancarelle di mezza Europa, nei suoi viaggi, carto-line, disegni, testimonianze destinate, altrimenti, ad andare perdute. È il libro di una vita, composto ed edito non per compiacimento, o per pura illustrazione, ma per restituire ad una suggestione to-tale nel percorrerla, una valle che il turi-smo di massa rischia di banalizzare nella sua fretta. Senza contare che la voracità rumorosa della motorizzazione annulla i tempi, e annoia, rischiando di ridurre a scenario posticcio anche i paesaggi di più intensa bellezza. Coraggiosamente, invece, Danilo Povinelli recupera e ri-lancia. Il capitolo più affascinante, sotto questo aspetto, è il primo. Potrebbe ap-parire un po’ didascalico nel suo illustra-re, chilometro per chilometro, i luoghi e i momenti della valle. Ma in realtà costi-tuisce la chiave per comprendere tutto, per entrare nella dimensione fisica, sto-rica e al tempo stesso magica del percor-so. Perché davvero, in Val Genova, ogni sasso ha una storia, ogni baita un passa-to, perché davvero la natura più libera, ed anche violenta, si salda con vicende

Val Genova valle incantata storia e leggende

di Franco de Battaglia

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Presentazione del libro ad Arco

CULTURA

umane di altrettanta intensità, di lavoro, di fatica, di caccia, di guerra, di fuga, di conquista, di amore.

Dalle fotografie e dai testi di Danilo Po-vinelli la Val Genova emerge quindi come un personaggio in se stesso. Il masso da-vanti alle cascate Nardis portava un’iscri-zione nazista durante la guerra, mentre più su, a Bedole, Adamello Collini faceva la sua Resistenza portando aventi la tra-dizione di libertà delle guide alpine, tan-to da finire internato a Mauthausen, dove sarebbe morto nel 1945. La Val Genova è scavata dalle acque libere del Sarca, salvata dopo una dura e lunga battaglia contro le dighe e lo sfruttamento idroe-lettrico che l’avrebbero desertificata, ma è anche plasmata dai sentieri dei suoi bo-scaioli. È esaltata dalle solitarie imprese alpinistiche di Clemente Maffei “Gueret” in val Gabbiolo, ma anche adornata dalle cappelle votive, come quella della Raga-da, che la pietà valligiana ha opposto alla furia delle alluvioni. Sono i turisti che le percorrono nella zona diventata Parco, a darle vita ogni estate, ma anche gli alpini che al Bedole, ogni anno, quando scende il primo autunno, fanno testimonianza di pace là dove la guerra ha lasciato i suoi segni. Le teleferiche portavano in su mu-nizioni e calavano a valle i morti, sepolti poi in piccoli, suggestivi cimiteri da cam-po. Anche di questi momenti il libro fa memoria. La montagna non è un terreno di gioco, un luna-park ludico per vacanze di smemoratezza. È un ambiente dove la vita lascia i suoi segni, i suoi sorrisi, le sue cicatrici.

Danilo Povinelli ce ne avverte. Non è una valle dentro cui entrare distratta-mente, ma da scoprire tutta, anche at-traverso le suggestioni trasmesse da in-quietanti leggende. Non ci sono gli orsi che il mitico Fantoma abbatteva per ricavarne le taglie, ma anche le ninfe, le anguane che seducono i pastori, che attendono i viaggiatori avventurosi. Le acque che scendono violente nel Sarca,

infatti, si stendono poi in anse segrete, non facili a scoprirsi, ma visibili a chi le cerca, inumidiscono i prati, creano polle nascoste, macinano i sassi in rena finissi-ma, depositandole in spiagge di mistero. Se le cime incutono timore, il fondovalle trasmette una pacatezza segreta, qua-si l’invito ad un pericoloso abbandono. Se l’estate porta una musicale sinfonia di cascate, l’inverno gela il silenzio nel-l’immobilità. Solo chi entra, lentamente, con gli sci può penetrarla. Non chi la vio-lenta con le motoslitte.

Il libro di Danilo Povinelli, recupe-rando, e riproponendo ai visitatori e ai residenti della Rendena, questa valle stupenda ed unica par suggerire anche un’altra constatazione: che la valle è sempre in bilico fra la pace e la guerra, come ai tempi delle battaglie sull’Ada-mello, fra i pastori e i soldati, fra le armi d’allora e il consumismo “mordi e fuggi” come di sciacalli, di oggi. Nono-stante la sua possanza, l’immagine forte che con i suoi chilometri tra i monti tra-smette, la Val Genova è fragile. Ha su-perato mille offensive, e usure per pre-sentarsi come la vediamo. Tocca a noi, oggi, conservarla, salvarla e amarla, per poterla godere insieme, ed insieme scri-vere un nuovo capitolo della sua storia, Per costruire insieme una nuova civiltà della montagna.

La “val Genova valle incantata” sono 384 pagine e ben 813 illustrazioni fra foto bianco e nero, colori, cartine e documen-ti. Stampato da: Tipografia Antolini Tione per Edizioni Povinelli Pinzolo.

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42 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Presentazione del libro ad Arco

CULTURA

Comoda e pratica – trova posto in un ta-schino – la guida ai sentieri di Val Genova di Vittorio Maccarini viene a colmare una lacuna nel panorama delle pubblicazio-ni riguardanti questa zona, talune ormai obsolete e ripetitive. Il suo pregio più evidente è quello di essere aggiornata ai giorni nostri, completa, esaustiva, di fa-cile consultazione e molto precisa nella descrizione dei percorsi e dell’ambiente: un habitat che in questi ultimi anni ha subito modificazioni profonde per il pro-gressivo abbandono delle attività legate all’allevamento del bestiame (malghe ed alpeggi in alta quota), il conseguente avanzare della selva e del bosco in aree un tempo destinate a pascolo, con la scomparsa dei sentieri di accesso a questi luoghi per lasciar spazio ad altri percorsi, tracciati per gli escursionisti e per i turi-sti amanti della montagna e delle bellez-ze naturali. Tutti aspetti che l’autore ti fa toccar con mano e gustare nel proce-dere con lui alla scoperta di valli segre-te, ancora selvagge e poco frequentate, attraverso piste, tracce e tratturi rimasti ormai patrimonio del mondo dei caccia-tori o di esperti alpinisti. Altre qualità

del prezioso libretto (160 pagine) sono il rispetto dei tempi di percorrenza, dati a misura d’uomo, le informazioni sui rifu-gi, sui bivacchi e sulle casine, sul tipo di equipaggiamento da usare. Non mancano “frammenti di memoria”: uno sguardo al passato necessario per comprendere il presente e per consentirci magari un pensiero verso il futuro. Una considera-zione a parte merita il corredo fotografi-co, splendido e documentatissimo, dove scorci scattati dall’autore s’intrecciano con rare immagini fornite dall’archivio di Danilo Povinelli, sicuramente il più com-pleto riguardante la zona. Il volumetto, stampato a Tione da Antolini, la tipogra-fia delle storiche valli Giudicarie, compa-re nelle Edizioni Povinelli.

Sono 160 pagine e 209 illustrazioni.

I sentieri della Val Genova

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43IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

CULTURA

Nella sala riunioni del centro della Prote-zione civile di Pinzolo gremita di persone, pur in una sera fredda che non invitava ad uscire di casa, si è tenuto a battesimo il libro “La Banda di Pinzolo si racconta…”, scritto dal professor Gianni Ferrari. Si trat-ta innanzitutto di un doveroso e meritato riconoscimento per un’associazione le cui radici risalgono a quasi un secolo e mezzo fa e soprattutto ha svolto un ruolo sociale di tutto rilievo, facendo da indispensabile supporto a tantissime iniziative, religio-se, civili, culturali, sportive, della nostra comunità. Il lavoro passa in rassegna le vicende del gruppo musicale dal 1870, si chiamavano i “Musicanti di Pinzolo” e ne rimane una fotografia ufficiale, fino ad oggi, passando dalla “Società Musicale” del 1878 alla Banda musicale del 1906 e poi alla Banda Comunale del 1959. La struttura dell’opera è impostata seguen-do l’ordine cronologico per renderla più scorrevole e sequenziale, in modo che si possa leggere come una piacevole storia. Vi si trovano materiali storicamente do-cumentati e ricavati dagli archivi comu-nale, parrocchiale, statale e della Banda stessa, inoltre non mancano riferimenti tratti dai giornali dell’epoca.

Una parte ancora più viva e avvincente riguarda le testimonianze orali dirette di ex-suonatori e bandisti in attività, oltre che di tante altre persone, specialmente anziani, sentite direttamente dall’autore e utili a ricordare aspetti, tradizioni, si-tuazioni della vita del nostro paese. Una caratteristica fondamentale del libro è la ricchezza di materiale fotografico, molto spesso corredato da didascalie per poter riconoscere e quindi ricordare chi si tro-va ritratto.

Un altro capitolo del libro è dedicato alla storia centenaria dell’edificio, le ex

scuole elementari in-titolate a Nepomuce-no Bolognini, nel cui seminterrato si trova da sempre la sede della Banda.

La serata ufficiale di presentazione del libro è stata presen-tata da Marzia Maturi, segretaria della Banda, ed è stata aper-ta da due esecuzioni dei bandisti, diretti dal maestro Gilberto Bonapace, alle qua-li ha fatto seguito il coro Presanella, col maestro Massimo Caola. Ha preso quindi la parola il presidente della Banda, Gio-vanni Maffei, che ha soprattutto eviden-ziato il valore socializzante e formativo della musica e del far parte del gruppo musicale, poi è toccato all’assessore alla cultura, Carola Ferrari, portare il saluto dell’amministrazione comunale e l’ap-prezzamento per l’attività della Banda. Infine l’autore, Gianni Ferrari, ha espo-sto, con l’aiuto di una serie di slide di pa-gine del libro, una sintesi dell’opera, del-la quale ogni famiglia di Pinzolo avrà una copia. Un rinfresco ha chiuso la serata.

La Banda di Pinzolo si racconta…

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44 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

CULTURA

Una vita dedicata al “Benessere Possibile” e che, a partire da Pinzolo, lo ha visto guadagnare sempre più credibilità e stima come interlocutore a tutto campo sulle dinamiche e sulle ragioni del “male di vivere” della nostra contemporaneità.

Sociologo, Naturopata dalla Medicina Olistica e Psicosomatica, una poliedrica formazione in am-bito Nutrizionale e Sportivo e una lunga esperien-za come Trainer, Docente ad una delle scuole più autorevoli per la formazione e l’aggiornamento di Operatori al Benessere, è lui stesso che ci parla dei contenuti e delle intenzioni di questo libro:

“Tutto nasce da una grande passione e un grande amore per la comprensione. Non è sempre stato così ovviamente. All’inizio era una ricerca spontanea e una necessità anche personale per vivere meglio, insieme forse all’idea e alla grati-ficazione di fare del bene anche per gli altri. In-contrare le persone, i loro mondi ed i loro disagi è stato di fondamentale importanza per capire meglio le mie difficoltà, per mettere a nudo di volta in volta il limite della mia conoscenza e per avere gli stimoli e le motivazioni per con-tinuare a studiare, per riuscire a vedere oltre l’esemplificazione e l’apparenza.

D. In che modo gli studi Olistici e Psicosoma-tici sono stati utili in questo?

“La Naturopatia secondo la Medicina Olistica e Psicosomatica è prima di tutto un grande lavoro per la comprensione della realtà. Guarda all’uo-mo nella sua totalità contrariamente all’approccio terapeutico tradizionale che ragiona sul sintomo e usa la terapia farmacologica o specialistica per

curare il male in sé. Guar-dare alla natura dell’uomo significa considerare tutte le abitudini che provocano conflitto e quindi cercare di correggere le cause che interferiscono con l’auto-regolazione che ci appar-tiene e che da sola ci man-terrebbe in condizioni di salute, animata com’è dal principio vitale dell’auto-conservazione e dalla vo-cazione all’equilibrio”.

“Per fare questo però – prosegue Ceschinelli – è necessario prima di tutto coinvolgere la coscienza

della persona, portarla fuori dalla riduzione pe-ricolosa di dove siamo finiti, dalla miopia delle nostre opinioni e idee personali. Un percorso di cambiamento attraverso una opportuna “rifles-sione consapevole” che deve essere supportata da tutta la conoscenza possibile, che si prefigge di ripristinare, attraverso la responsabilità, li-bertà e passione di vivere, salute e serenità”.

“Questo era - continua Ceschinelli - il collan-te di tutto quanto avevo già visto e considerato strada facendo. Alimentazione ed attività fisica rimangono due aspetti fondamentali per rispon-dere ad altrettanti bisogni della natura biologi-ca che siamo e sono un terreno di “bonifica”, di “cura” e di prevenzione importantissimi e vitali. Ma proprio perché siamo una cosa sola, se non interveniamo sulla nostra dimensione “mentale” rischiamo di mantenere in vita una percezione distorta ed innaturale che è molto lontana dalla realtà dei fenomeni e delle necessità. Una distor-sione pericolosa e che da soli, nonostante ci vie-ne ricordata ogni giorno dalle difficoltà e dalla sofferenza, non siamo più in grado di vedere, di comprendere e soprattutto di cambiare”.

D. Perché è un libro destinato anche a chi si occupa della Salute e del Benessere altrui?

“Perché chiunque incontra il malessere e le malattie altrui, così come in ogni relazione si-gnificativa, ciascuno nel suo specifico campo, nel suo specifico ruolo, può fare molto per mettere a nudo questa contraddizione di fondo. Lo do-vrebbe fare il medico ed ogni operatore che si occupa di salute e benessere, ma lo può fare l’in-segnante, il genitore o più semplicemente ognu-no di noi. Questo è realizzabile solo se la nostra competenza, la nostra esperienza, si arricchisce di questa consapevolezza e di questa testimo-nianza. Una capacità forte del suo legame con la vita, del rispetto dei suoi principi e dei suoi bi-sogni fondamentali. Un processo che, soprattutto in questa particolare fase storica/evolutiva, va favorito e sostenuto affinché si affermi un modo più coerente di avere cura di Sé e del mondo a cui apparteniamo. Solo così il benessere diventa possibile proprio perché già scritto nella natura di ciò che siamo.

Info: 348 [email protected] Il libro si può trovare al “Bazar Giornali” di Collini Maddalena di Pinzolo

Da Pinzolo una novità editoriale, un contributo per la vita

Corrado Ceschinelli: IL BENESSERE POSSIBILEOvvero come vivere bene, vivere a lungo ma soprattutto vivere sani

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45IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

CULTURA

Dal primo di gennaio al 30 settembre di quest’anno ben 31.164 persone hanno vi-sitato la chiesa di San Vigilio a Pinzòlo durante le ore di apertura al pubblico (dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.30 dal 1 giugno al 30 settembre, nei periodi di alta stagione e quando ritenu-to necessario) o tramite appuntamento telefonico con la guida incaricata dalla Pro loco. Il servizio prosegue fino al 31 dicembre. Nel mese di ottobre, mentre scriviamo, già si sono superate le 2.700 unità. C’è chi vi è arrivato in pullman, chi in automobile e chi a piedi dagli al-berghi o dagli appartamenti dove ha trascorso le vacanze. Si tratta di gente venuta da tutto il mondo! Ovviamente fuori da quegli orari molti altri visitatori si sono soffermati nel cimitero ad ammi-rare la celebre danza macabra, l’antico San Cristoforo e le pitture affrescate al-l’esterno sulla facciata che guarda a sera

della originale struttura architettonica. Quindi ai numeri raccolti andrebbero aggiunti altri ancora. La cifra, se da un lato documenta il notevole interesse per queste testimonianze di arte, di storia, di religione e di spiritualità montanare, dall’altra dovrebbe sensibilizzare i poli-tici, responsabili del recupero culturale e della promozione turistica nelle valli.

L’analisi dei dati dimostra come un terzo dei visitatori sia straniero, venuto apposta a Pinzòlo a rendersi conto del-le pitture lasciateci in preziosa eredità dai frescanti dell’ Averària, mentre il re-sto si sia portato quassù, si può dire da tutt’Italia, isole comprese: cittadini di Palèrmo o gente di Clusóne a confrontare il Trionfo della Morte del cortile di palaz-zo Sclafàni o dell’Oratorio dei Disciplini con la nostra Danza macabra; montanari della Val Brembàna sulle tracce dei Ba-schènis; scuole di ogni ordine e grado:

Visitatori a San Vigilio

di Danilo Povinelli

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46 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

CULTURA

dalle elementari ai master universitari; associazioni ed enti vari: dai Centri studi ai gruppi della Sat, dai Circoli dei lavora-tori a quelli della terza età. E poi docenti ed allievi degli atenei di Vienna, Berli-no, Oxford, Monaco di Baviera, Milano, Trento, Bolzano e persino di Hong Kong, esperti d’arte da Cipro, dal Sud Africa e da Malta, letterati dai Paesi Bassi e stori-ci dalla Francia.

Fino al 30 di settembre abbiamo con-tato ben 201 pullman, 59 con italiani e 142 di stranieri, (oggi siamo a 236: 64 na-zionali e 172 esteri).

Le tabelle allegate, relative alle pre-senze negli ultimi tre anni, dimostrano come l’afflusso sia in continua crescita, vuoi in quantità (dai 21.000 del 2006 ai 35.000 visitatori del 2008), vuoi per l’in-teresse suscitato in un numero sempre maggiore di Paesi. A rendersi conto del complesso di San Vigilio, diventato un vero e proprio centro cosmopolita, sono arrivati studiosi, amanti dell’arte e cu-riosi da 49 Stati differenti: dal Giappó-ne all’Alàska facendo il giro del mondo verso occidente, e dal Sud Africa alla Svezia, parecchi dei quali appartenenti a religioni diverse dalla nostra, uomini di ogni colore e dai caratteri somatici più strani.

Di vario tipo anche le motivazioni, gli stimoli, le occasioni o il pretesto che ne hanno provocato la visita. Che vanno dal-la soddisfazione di interessi artistici, sto-rici e culturali alla curiosità, dalla scusa per trascorrere qualche ora al riparo dal-la pioggia a motivi di studio, o agli effetti di qualche strana combinazione. Come è capitato per gli olandesi. Dai 145 visi-tatori del 2006 e dai 161 del 2007 sono passati quest’anno a ben 561. Li aveva incuriositi Cees Nooteboom, il loro più grande scrittore vivente, che il 7 settem-bre del 2007 aveva pubblicato sul quoti-diano più diffuso nella terra dei tulipani - (possiamo paragonarlo al nostro Cor-riere della Sera) – due pagine complete

dedicate alla Danza macabra di Pinzòlo, con grandi foto dell’affresco e del centro del paese, esponendovi il colloquio con Giuseppe Ciaghi nella sua sosta con il camper presso la chiesa, le informazioni avute sul Ballo della Morte, un commen-to ai testi ed una singolare interpretazio-ne della pittura. Il tutto accompagnato da notizie su Pinzòlo e sulla Rendéna, sui negozi, sui garnì, sui ristoranti e sulle ca-ratteristiche dell’ospitalità valligiana.

I dati raccolti consentono di ragionare anche su altri aspetti, meritevoli di qual-che seria riflessione soprattutto a livello di programmazione scolastica e nel cam-po della promozione turistica. I restauri, ormai ultimati, delle chiese di San Vigilio a Pinzòlo, di Santo Stefano a Carisòlo e di Sant’Antonio a Pelùgo, e quelli in atto a Sant’Antonio di Mavignòla e a San Gio-vanni di Massimèno permetterebbero di organizzare itinerari storico-artistici di spessore, a carattere didattico, e di atti-vare iniziative (come concerti di musica sacra, conferenze od altro) destinate alla gente del posto e agli ospiti. Che sono diventati molto numerosi, e che rappre-sentano un patrimonio su cui val la pena di lavorare per far conoscere la nostra valle e le sue attrattive.

Dalle 7.441 presenze (6.930 italiani e 511 stranieri) registrate nel 1987, quan-do un gruppo di amici della Confraternita di San Gerolamo di Baldìno, all’indomani di alcuni interventi di restauro all’inter-no della chiesa, pensarono che sarebbe stato un peccato non mostrarli al pub-blico (va ricordato che San Vigilio veniva

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47IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

CULTURA

usata solo nella ricorrenza delle festività dei Defunti), siamo arrivati ai 35.000 vi-sitatori attuali.

Breve storia del servizio

Sull’ALTOADIGE del 22 ottobre 1987 compariva:

“Nella campagna di Soràno, legger-mente discosta dagli abitati di Pinzòlo e Baldìno, a metà strada per Carisòlo, pro-tetta nel suo raccoglimento da una fila di noci secolari, si erge l’antica chiesa cimi-teriale di S. Vigilio, il santuario celebre per la “Danza macabra” e gli affreschi dei Baschénis. In posizione isolata, fu og-getto spesso di furti, in seguito ai quali fu chiusa ai fedeli e agli estimatori delle opere d’arte. Negli ultimi anni alcuni in-terventi di restauro portarono alla luce nel suo interno nuovi stupendi affreschi, il tutto però inaccessibile al visitatore… Da qui l’idea accarezzata dagli Amici del-la Confraternita di San Gerolamo di Bal-dìno di aprirla agli ospiti di Pinzòlo e agli appassionati per alcune ore al giorno sot-to sorveglianza durante l’arco dell’esta-te. Sostenuti in questa iniziativa da Mau-ro Mancina, pure lui di Baldìno, direttore dell’Azienda di soggiorno, col permesso della parrocchia, tre di loro, Italo Maffei, Gilberto Cereghini e Giuseppe Ciaghi, ef-fettuarono delle ricerche documentali e stamparono un’utile scheda informativa sulle origini, l’architettura, le decorazio-ni, gli altari e l’arredo del tempio. L’azien-da di soggiorno provvide a tradurla in te-desco e in inglese e a stamparne un buon numero di copie. Due giovani studentesse (Oriana Maffei e Barbara Ciaghi), vestite da hostess, istruite dalla Confraternita, hanno così fatto da Cicerone e illustrato agli interessati i tesori artistici di San Vi-gilio da giugno a settembre. L’iniziativa ha avuto il conforto di un gran numero di visitatori: ben 6.930 italiani e 511 stra-nieri: dati che fanno meditare sull’oppor-tunità di incentivare il turismo culturale

e considerare le potenzialità effettive di queste nostre valli di periferia, località che vissero di una cultura propria invidia-bile prima di venir emarginate nel secolo scorso dall’asse stradale delle valli del-l’Adige e dalla costruzione della ferrovia del Brennero...”

Il servizio venne ripetuto con le due hostess per qualche stagione; furono poi sostituite per diversi anni dalla signora Maria Pia Camin, molto apprezzata per la sua capacità di comunicare e di far ri-flettere sui temi raffigurati. Attualmente presidia la chiesa Giuseppe Ciaghi, che ha al suo attivo anche alcune pubblica-zioni (un libro sulla figura di San Vigilio come viene proposta da Simone Basche-nis nel ciclo dell’abside, ed una guida alla chiesa, che si accompagna all’originale pieghevole realizzato da Danilo Povinelli tanti anni fa e rimasto ancora di grande interesse ed utilità)

Va detto che il complesso sacro per vent’anni è stato oggetto di restauri, gli

Oriana Maffei e Barbara Ciaghi

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48 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

CULTURA

ultimi da parte di Elisabetta Dossi e dei suoi collaboratori sotto la supervisione dell’architetto Paoli, durati fino all’otto-bre del 2007, e che tali interventi han-no condizionato parecchio l’accesso alla chiesa (era stato scavato tutto il pavi-mento, poi rifatto con un impasto di sab-bia e calce), la sua agibilità e la visibilità delle opere (spesso nascoste da impalca-ture e da teli). Andrebbero pure ricordati una serie di concerti di musica classica di alto spessore e la stupenda mostra sulle danze macabre allestitavi dalla Provincia, tutte iniziative che videro uno straordina-rio afflusso di pubblico e che, sempre se compatibili con le esigenze dell’ambien-te restaurato e delle istanze religiose, andrebbero ripresi col tempo. Anche per restituire il sacro tempio alla popolazione facendolo tornare a vivere.

Il servizio, reso possibile grazie alla parrocchia di San Lorenzo, che ne ha sempre concesso l’uso e che va ringra-ziata per la sua generosa disponibilità, venne gestito dapprima dalla Confrater-nita di San Gerolamo col sostegno del-l’Azienda di Soggiorno e del Comune di Pinzòlo. Cessata quest’associazione la sua attività, l’organizzazione delle visite

guidate passò al Centro Studi Val Rendé-na, sostenuto dal solo comune (l’Azienda di soggiorno, mutata nel suo assetto isti-tuzionale e più tardi privatizzata, negò il suo contributo). Oggi vi provvede la neo costituita Pro loco di Pinzòlo, intenzio-nata a valorizzare una risorsa, che si può definire unica, un’occasione imperdibile. La chiesa di San Vigilio ormai è entrata negli itinerari predisposti da gruppi ed agenzie di viaggio, specie tedesche, che operano sui laghi di Garda, d’Idro e di Molveno, oltre che in Val di Sole, ed è diventata una sosta obbligata per i loro pullman, prima di far tappa alle Cascate di Nardis in Val Genova.

Da ultimo meritano una nota i periodi di afflusso: il maggior numero di stranieri si ha nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre, dove superano o addirittura raddoppiano le presenze ri-spetto agli italiani, che invece vi si con-centrano nei mesi di luglio e di agosto.

Si ringraziano le funivie di Pinzolo per-ché mettono a disposizione dei pullman il piazzale e i servizi durante il periodo di apertura degli impianti. Sarebbe infine auspicabile un servizio autonomo vicino al deposito.

2008 * 2007 ** 2006 ***italiani stranieri presenze italiani stranieri presenze italiani stranieri presenze

GEN 477 30 507 679 86 765 188 56 244FEB 1052 119 1171 935 93 1028 150 88 238MAR 794 387 1181 504 322 826 128 155 283APR 367 1352 1719 421 797 1218 201 296 497MAG 1188 2461 3649 785 2010 2795 362 503 865GIU 2023 1657 3680 1914 1675 3589 1385 1482 2867LUG 5935 1111 7046 1409 528 1937 2025 966 2991AGO 6593 583 7176 923 310 1233 6220 532 6752SET 2448 2587 5035 1386 2874 4260 1665 3120 4785OTT 599 2105 2704 83 2178 2261 306 1169 1475NOV 154 2 156 28 2 30 7 0 7DIC 591 13 604 816 148 964totale 21630 12394 34024 9658 10888 20546 13453 8515 21968

* fino al 31 ottobre** nel periodo 13/7 - 23/8 2007 la chiesa è rimasta chiusa alle visite guidate per mostra*** periodo di apertura per visite guidate dal 1 giugno al 30 settembre

Visite guidate alla chiesa di S. Vigilio - dati statistici presenze italiani e stranieri

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49IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Si è da poco conclusa la prima parte del Corso di primo soccorso organizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con Infermieri e Medici della Centrale 118 di Trento.

La seconda parte è prevista per apri-le, e comunque le lezioni sono state or-ganizzate nei fuori stagione apposta per venire incontro alle esigenze dei Campi-gliani, che purtroppo non hanno risposto con così tanto entusiasmo, dato che l’af-fluenza è stata molto scarsa.

Peccato, dato che gli argomenti trat-tati sono stati molteplici, sono cose che tutti dovrebbero saper fare e il corso era gratuito; per farvi un’idea si è parlato di funzioni vitali, BLS, traumi, ferite, frattu-re, rimozione del casco, ustioni, urgenze psichiatriche, pediatriche e ostetriche, il tutto correlato da esercitazioni prati-che con il manichino, il defibrillatore, le steccobende e altri materiali in dotazio-ne all’ambulanza.

Diverso invece è stato l’approccio e l’entusiasmo di 11 bambini d’età com-presa tra 5 e 10 anni che hanno aderi-to alla giornata sul volontariato del 23 agosto in collaborazione con il gruppo “Ancora” di Tione. Ai piccoli curiosi è stato spiegato cosa facciamo tenendo conto della loro tenera età, facendoli giocare nel nostro garage e ricreando per loro tante scenette. Abbiamo usato un telefono finto e le nostre vere rice-trasmittenti e fatto esempi semplici di cose che possono succedere a casa o a scuola con disegni da colorare e adesi-vi, naturalmente spiegando loro che il 118 va chiamato solo per emergenze e concludendo la giornata con un piccolo giro in ambulanza. E’ stata un’esperien-za nuova e positiva per noi e anche per loro e in collaborazione con le Scuole Elementari verranno fatte altre giorna-te del genere.

Infine vogliamo segnalare che è ar-rivato il nuovo automezzo del-l’Associazione che è stato bat-tezzato e pre-sentato durante la Festa campe-stre alla piana di Nambino dell’10 agosto: si tratta di un Volkswa-gen Transporter t5 4X4 allestito come unità mo-bile di rianima-zione che è an-dato a sostituire un mezzo ormai vecchio e usura-to.

La vostra ambulanza

di Elena FeltraccoPERSONE

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50 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

PERSONE

Nei giorni 27 e 28 settembre il gruppo A.N.A. DI Pinzolo ha celebrato il quaran-tesimo anniversario dalla fondazione. Si era costituito il 14 ottobre del 1968 per commemorare degnamente il cinquan-tenario della vittoria nella prima guerra mondiale, manifestazione che vide i suoi iscritti in prima fila durante le solen-ni onoranze del 4 novembre. Furono 14 i soci fondatori (Liberio Collini, Giorgio Collini, Dante Ceschini, Onorato Maffei, Carlo Collini, Disma Caola, Fiorindo Cao-

la, Armando Melzani, Dario Pizzini, Nello Lorenzi, Mario Martello, G. Maturi, Ange-lo Lorenzi e Carlo Maffei) che partecipa-rono alla seduta della sua costituzione. In quella riunione venne eletto anche il primo capogruppo nella persona di Libe-rio Collini, la guida alpina figlio di Ada-mello, medaglia d’oro al valore civile.

Venne pure nominato il Direttivo e fu adottato il gagliardetto del Gruppo, madrina la signora Enni Collini, vedova del mutilato ed invalido di guerra Angelo

Il Gruppo Alpini di Pinzolo compie 40 anni

Dante CeschiniDisma Caola

Renzo MaffeiDanilo Povinelli Vito Collini

Liberio Collini

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51IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

PERSONE

Maffei e sorella dell’alpino caduto Ippo-lito Maturi. Da allora alla guida del Grup-po si sono succeduti Danilo Povinelli, per 30 anni, tanto che per questa sua bene-merita attività venne insignito del titolo di cavaliere, Vito Collini e Renzo Maffei, l’attuale responsabile.

Attualmente conta su una sessantina di soci iscritti. Ed ora veniamo alla celebra-zione del 40°, quando le note struggen-ti, del “silenzio”, suonato dalla cornetta della banda comunale di Pinzolo, hanno fatto passare un fremito, un brivido lun-go la schiena di quanti, schierati davanti al monumento ai Caduti nelle due guer-re mondiali, sull’attenti, tutti compre-si dal momento, hanno presenziato alla cerimonia della deposizione della corona d’alloro davanti al monumento.

Alla presenza del sindaco e di nume-rosi componenti la Giunta comunale di Pinzolo, dal comandante la stazione dei carabinieri Calabrò, dal generale degli alpini Guido Buonuomini, dal tenente colonnello Vincenzo Vinti, dal vice della sezione di Trento Carlo Covi.

Domenica mattina raduno nel parco del Ciclamino, sfilata lungo viale Trento fino alla chiesa di san Lorenzo, dove il parroco don Benito ha celebrato la san-ta messa, sottolineando nell’omelia le caratteristiche che fanno degli alpini un corpo tutto speciale. Dopo messa il corteo, al ritmo dei tamburi della ban-da comunale di Pinzolo, preceduto da un gruppo di simpatiche fanciulle in costumi tipici, ha raggiunto il monumento ai Ca-duti davanti alla chiesa di san Vigilio per l’alzabandiera e la deposizione della co-rona d’alloro alla memoria. Di lì sempre in sfilata si è spostato attraverso le vie principali del paese sino al bocciodromo, dove le autorità, militari e civili, hanno avuto modo di porgere il loro saluto e dove si era preparato un rancio alpino.

L’attuale direttivo è composto dal pre-sidente Renzo Maffei, dal vice presiden-te Fabio Cereghini, dal segretario Remo Vidi, dal cassiere Giorgio Bindo e dai consiglieri Guido Cereghini, Delfo Colli-ni, Dario Pizzini (uno dei soci fondatori), Danilo Povinelli e Crispino Salvaterra.

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52 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

PERSONE

Nell’80° anniversario della sua nascita lo ricordiamo come lui avrebbe voluto senza tante esaltazioni, ma con episodi molto interessanti, umani, sinceri.

Bortolo nasce a Pinzolo il 13 maggio del 1928 e muore il 14 giugno 2002.

È stato nominato portatore nel feb-braio del 1948 e guida nel 1951 abilita-to per la zona Brenta Adamello (come si usava dire allora).

Sfogliando il suo libretto di guida ver-rebbe la voglia di scrivere un libro. Natu-ralmente chi scrive sul libro delle guide ringrazia ed elogia il suo comportamento. Ma in questo libro emerge la personalità, il carattere, la professionalità di Borto-lo il quale riusciva sempre a comunicare con il suo cliente, anche nei momenti più difficili. La fiducia che il cliente aveva e i ringraziamenti che si susseguono in tutto il libretto sono un continuo ripetersi dei clienti più vari, ma sempre soddisfatti dell’ascensione compiuta. Guida di gran levatura, perizia, abilità.

Dopo aver letto tutto il libretto, una cliente significativa merita di riprendere alcuni passi delle sue emozioni.

BORTOLO MATURIguida alpina di Pinzolo

di Danilo Povinelli

Nel lontano 1881 nasce la “Società Guide Alpine di Rendena”

Il Gruppo Guide di Pinzolo al Rifugio Bedolle nel 1955 in occasione di una festa alpina. Da sinistra in piedi: Livio Binelli, Massimo Matteotti, Cornelio Collini, i coniugi Giuseppina e Giovanni Ferrari (Guida Alpina emerita), Rodolfo Pedri. Seduti: Antonio Bonapace, Remo Collini, Bortolo Maturi e Giordano Cunaccia.

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53IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

PERSONE

(1955) “Per la pri-ma volta ho provato oggi l’emozione di una scalata salendo sulla cima Tosa per la via normale. Mi ha dato una soddisfazione immensa e questo grazie alla sicurezza che mi ha dato la guida… A Bortolo sono molto grata e spe-ro di tornare con lui sulle montagne che ho impara-to ad amare.

(1956) Ghiacciai Man-drone e cima Adamello, seconda gita, ho conosciu-to anche i ghiacciai. Se-rietà e prudenza di Bortolo che è stato come sempre anche un buon compagno di gita.

(1957) Castelletto Inferiore, la mia prima arrampicata non poteva andare meglio, la sicurezza assoluta che mi ha dato la guida… per il tuo validissimo aiu-to la promessa è di ritornare al più presto possibile ad arrampicare insieme.”

Dai primi passi di alpinista Anna Zaret-ti con Bortolo ha conosciuto e amato le montagne incominciando dalla cima Tosa e arrivando sui ghiacciai dell’Adamel-lo, scalando con lui la cima più alta del gruppo e poi il Castelletto sul Brenta. Ma

Anna di Milano si era innamorata della montagna o di Bortolo? Questo non si è mai saputo.

Nel suo libro di guida il primo scritto nel 1948, l’ultimo nel 1974, 26 anni di at-tività. Notiamo come ha servito sempre molto attento anche la SISM e poi l’ENEL sui lavori di alta montagna nei ringrazia-menti che segnavano sempre i dirigenti.

L’ultimo scritto nel suo libretto è di Vigilio Bonenti dirigente ENEL; lo ringra-zia per la sua “nobile professione”.

Bortolo un personaggio schivo, tran-quillo, la sua storia sarebbe molto lun-ga, interessante, lo ricordiamo oltre ad

essere una brava guida alpi-na anche per la somiglianza molto evidente del lontano cugino d’America, il famoso attore Victor Mature. Il padre di Victor, Marcello Gelindo Ma-turi, emigrò da Pinzolo per gli USA nel 1900, dove nasce il fi-glio, la storia è poi nota.

Bortolo Maturi lo ricordere-mo con uno scritto dal suo li-bretto molto significativo che nel 1961 scrisse Marco Viti: “Ho fatto il Croz del Rifugio, ho avuto paura, ma mi sono di-vertito. Grazie al sig. Maturi.” Bortolo Victor

BortoloVictor

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54 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Domenica 23 novembre un bel gruppo di bambini accompagnati da genitori e mae-stre della scuola dell’infanzia di Pinzolo sono partiti per Mantova. In un clima di gioia hanno partecipato alla festa di pre-miazione della VII edizione del concorso nazionale di disegno “DIRITTI A COLORI” vincendo il primo premio. La felicità era tanta considerando che la giuria ha scel-to il bellissimo disegno tra i tanti giunti da tutta Italia. Un riconoscimento impor-tante visto che hanno partecipato ben 7.336 bambini, dai 3 ai 10 anni, realiz-zando 6.425 disegni.

La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Malagutti onlus di Mantova che, con la collaborazione del Ministero della pubblica istruzione e degli organi

di informazione, coinvolge ogni anno un numero sempre maggiore di bambini. Lo scopo dell’iniziativa è sostenere e difen-dere i diritti di ogni fanciullo con l’obiet-tivo di coinvolgere famiglie e Istituzioni per la salvaguardia dei DIRITTI dei bam-bini.

“IL DIRITTO A GIOCARE ALL’ARIA APER-TA”, della Convenzione sui diritti dell’in-fanzia, è il titolo dell’opera realizzata dalla sezione GOCCIOLINA della scuola dell’infanzia di Pinzolo. Un disegno ori-ginale, realizzato con la tecnica del pen-narello, dai colori brillanti a tal punto da sembrare in rilievo.

Davide, Gloria, Martina, Mattia, Nico-la, Paolo, Pietro, Robin, Sara, Simone, Stefano e Veronica, i 12 bambini che lo

Primo premio alla scuola materna

a cura dell’Ente GestorePERSONE

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55IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

tanta era la gioia che il giorno dopo alla scuola materna sono stati coinvolti tutti i bimbi che la frequentano con una bella festa nella loro palestra.

Un grazie sincero a tutte le maestre.

hanno elaborato, hanno voluto rappre-sentare un grande parco giochi pieno di bimbi allegri e spensierati.

Tutti i disegni sono stati esposti in mo-stra al PalaBam di Mantova dove è avve-nuta la premiazione. Prima di ricevere il grande premio, consistente in giocattoli e tantissimi colori, è avvenuto uno spet-tacolo con i cantastorie di Melevisione, il noto programma televisivo di rai tre.

Lupo Lucio e Milo Cotogno, personaggi conosciuti da tutti i bambini, hanno rap-presentato la storia “Milo e il tesoro del libro” raccontando al pubblico di giova-nissimi fiabe ed episodi dal vivo. Senza il vetro della televisione hanno coinvolto i bambini facendoli partecipare attiva-mente alla rappresentazione e al termi-ne dello spettacolo si sono resi disponibili per una foto ricordo e un autografo.

Come tutte le fiabe anche questa me-ravigliosa giornata è finita al meglio. Tut-ti insieme felici e contenti sono tornati a casa sul pulmino del bravissimo Sergio. E

PERSONE

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56 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

PERSONE

Il 20 gennaio del 2006 Sergio Binelli e sua moglie Nenen hanno realizzato un sogno. Un progetto importante, mosso da un desiderio profondo di solidarietà, da un bisogno di migliorare o comunque di ren-dere meno grave la situazione di molti bambini brasiliani. È con grande orgoglio che sono qui a raccontarvi come sia nata, prosegua e sarà mantenuta in futuro que-sta idea dei miei genitori.

L’idea non nasce con Sergio ma già con sua mamma, Afra Maria Filz, a cui è intestato il progetto assieme a Paula Ma-nuela. Afra era nota in paese per la sua bontà, ancora oggi quando chiedo notizie o un aggettivo che descriva la nonna, mi sento rispondere: “Era buona, una bra-va donna, Chiesa e famiglia”. Cresciuta

orfana di padre e madre, si è sempre preoccupata di fare del bene al prossi-mo, di non fare mancare cibo in tavola ai suoi nove figli, anche quando la situa-zione, soprattutto nei primi anni dopo la guerra, non era delle più rosee. Papà ricorda sempre che tra le sue preghiere la nonna non dimenticava tutti i bambini affamati e i bisognosi del mondo. Ulti-mamente mi è stato raccontato un aned-doto carino da Italo “Lustro”: quando era ancora alle elementari, compagno di mio zio Davide, spesso come ogni bam-bino prendeva un castigo, ad esempio ri-copiare pagine dalla Divina Commedia di Dante. Bene, la nonna mandava lui e lo zio a giocare e finiva per loro la punizio-ne data dal maestro.

Fondazione “Casa del Bambino”Afra Maria Filz e Paula Manuela - Sao Josè de Piranhas (Brasile)

di Tania Binelli

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57IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Paula Manuela

PERSONE

Paula Manuela, era una di quei bambi-ni tanto cari alla nonna: nata e cresciu-ta a São Josè de Piranhas, perde la vita cadendo dal poggiolo della casa che oggi è stata ristrutturata e adattata a sede, refettorio e dormitorio del progetto.

“La Casa del bambino Afra Maria Filz e Paula Manuela” nasce per alimenta-re, educare e dare una speranza a cen-tinaia di bambini che vivono a São Josè de Piranhas, una cittadina nella regio-ne più interna dello stato della Paraiba, nord est del Brasile. Qui una sessantina di bambini dai 3 ai 6 anni, raccolti nel-le favelas della periferia, possono vivere all’interno della struttura che fa loro da casa. Inoltre 4 volte alla settimana viene offerto un pasto completo a più di 140 famiglie che si trovano in situazioni che si possono definire disastrose, in quanto la mancanza di impieghi, l’inflazione e il caro vita impediscono a famiglie che non hanno alle spalle parenti più agiati, di cambiare il loro status quo.

Perché proprio questa cit-tà? Semplicemente perché mia mamma è cresciuta, ha sperato e sofferto assieme alla sua numerosa famiglia (11 fratelli), alla nonna e al nonno. Più di una volta mi è stato raccontato come ave-re carne da mangiare fos-se di per sé un motivo per festeggiare, e come fosse difficile per mio nonno, che lavorava nei campi di coto-ne, trovare i soldi necessari per alimentare la numerosa famiglia. Ciononostante an-cora oggi, molti anziani del paese ricordano come nella casa di Luis e Maria ci fosse sempre un piatto di “arroz e feijăo” (riso e fagioli) per chiunque avesse fame.

La Casa vive e continua la sua missio-ne grazie alla generosità dei sostenitori della Val Rendena e Giudicarie. Attraver-so le offerte mensili di molti benefattori, è possibile offrire i pasti a questi bam-bini, insegnare loro a leggere, a scrive-re, e soprattutto portare una speranza. Perché il problema maggiore è che quan-do non si ha di che nutrire i propri figli, nonostante si lavori, nonostante si abbia buona volontà, è facile pensare di essere senza speranza, senza un futuro. E se si toglie la speranza a un uomo, gli si to-glie l’animo ciò che ci differenzia dagli animali e che ci impedisce di scendere a compromessi con una realtà che a volte è troppo dura, difficile da gestire. Investire nei giovani, fare capire loro che non sono soli, ma che al mondo c’è del buono, che le alternative esistono, è il vero messag-gio che “La Casa del bambino Afra Maria Filz e Paula Manuela” vuole mandare ai ragazzini di questa città del Brasile. Il progetto, infatti, proseguirà anche con gli adolescenti, cercando di insegnare loro un mestiere, un lavoro con il quale potranno mantenersi e lavorare se non

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58 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Afra Maria Filz

a São Josè de Piranhas, in città maggiori, per evitare che le luci delle grandi cit-tà come São Paulo o Rio de Janeiro, non siano fuochi fatui ma luoghi in cui poter guadagnare e lavorare per poi tornare a migliorare il proprio paese di origine.

Tra i benefattori della Casa dobbiamo ricordare: la S.A.T. che ha devoluto interamente le quote di partecipazione alla gara del 1° luglio 2007; la fami-

glia Bazzoli di Roncone che ha raccolto fondi per la Casa, in memoria del defunto Flavio; la Cassa rurale di Pinzolo, da sem-pre impegnata nella solidarietà interna-zionale; Luciano Beltrami, già presidente della fondazione “Aiutiamoli a vivere”di Carisolo, che ha passato un periodo lun-go per aiutare i bambini, per insegnare come coltivare l’orto,ecc; e ovviamente tutti i piccoli e grandi benefattori che con le loro offerte mantengono in piedi la speranza di un futuro migliore per questi bambini. Molti di loro preferiscono resta-re nell’anonimato ed è giusto rispettare questa volontà. Nel cuore dei bambini il loro nome è comunque scritto in modo indelebile.

Fondamentale quest’estate è stato

l’arrivo del dott. Josè Lira de Araùjo, av-vocato e direttore della Casa. Visitando l’Italia, conoscendo molti dei benefattori e dei simpatizzanti, Zè, come viene chia-mato da noi amici, ha avuto conferma che gli italiani in genere e i “rendeneri” in particolare, sono quelle persone me-ravigliose che si ricordano di chi non sta bene, di chi nonostante voglia non riesca a migliorare le cose.

La “Casa del Bambino” ringrazia tutti i sostenitori, e coglie ovviamente l’oc-casione per rinnovare l’invito a voi tutti di venirci a trovare in Brasile: la casa è infatti attrezzata per poter ospitare vo-lontari, amici e quant’altro. Il progetto è stato “pubblicizzato” soprattutto tra gli amici della mia famiglia, questa è una buona opportunità per permettere a tutti di venirne a conoscenza e di contribuire anche con vestiti, giocattoli, quaderni e quant’altro. A breve infatti verrà inviato un container contenente svariati doni per questi bambini compresa un’autoambu-lanza gentilmente donataci dai volontari del 118 di Tione di Trento. È ovvio che la presenza di medici, infermieri, dentisti, ginecologi sia anche più che gradita, poi-chè dove non c’è cibo purtroppo l’igie-ne, le conoscenze sanitarie, le medici-ne scarseggiano o non sono alla portata di tutti. Questo è insomma un invito tra le righe per chi possa, voglia passare un periodo a Sao Josè de Piranhas! Per chi invece non possa muoversi, saremo più che lieti di dare informazioni sulla Casa, di mostrare foto e filmati di questi bimbi che, al di là del facile buonismo, riem-piono veramente il cuore. Fare del bene può portare solo altro bene e come è ri-cordato nel libro dei Proverbi: “Il povero è odioso perfino ai parenti, il ricco inve-ce ha molti amici. Chi disprezza il tapi-no, commette peccato, felice invece chi ha pietà dei poveri.”. Concludo quindi sperando che la Val Rendena continui ad essere felice, sostenendo i miei genitori in questo nobile progetto.

PERSONE

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59IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

TRADIZIONI A TAVOLA

I nostri nonni ci raccontavano spesso di cosa si mangiava nei tempi in cui il cibo di certo non abbondava, ripetendo spesso la frase “sum vignù granch a…”.

La semplicità degli ingredienti e il sapore conferito loro dalla cottura a legna, ren-deva queste pietanze gustose, nonostante tanti altri “aiutini” per insaporire (dado su tutto).

L’angolo della nonnaRicette antiche, povere ma decisamente gustose

di Attilio Maffei

Pasta con patate e cipolla (4 pax)

Sbucciate 3 patate e tagliatele a pic-coli cubetti.

Fatele bollire per 5 minuti in acqua salata e aggiungete 300 g di pasta corta (ideale pipette).

Tritate una cipolla e rosolatela in 150g di lardo macinato. Scolate la pasta e conditele con il lardo e cipolla, spolvera-te di grana ed un pizzico di pepe. Dico la verità, un po’ pesantoccia, ma speciale, provatela… buon appetito!

Minestra di riso patate e porri (4 pax)

Rosolate in un cucchiaio d’olio e una noce di burro un piccolo porro tritato, aggiungete due patate a cubetti e un li-tro e mezzo di brodo. Cuocete 10 minuti, aggiungete 150 g di riso, del prezzemolo tritato e ultimate la cottura per altri 18 minuti.

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CURIOSITÀ

Piovve un gran tempo e poi cominciò a cadere fitta la neve sulle cime e poi sulle vallate…i laghi divennero grandi distese gelate e la cascata fu un grosso blocco ghiacciato… gli animali si aggiravano per i boschi alla ricerca di ramoscelli secchi da mangiare… di lontano si sentivano i colpi dei fucili che risuonavano nella val-le come lugubri suoni di morte…

Erano anni che un inverno così rigido non bussava alle porte e, se i centri tu-ristici erano affollati di sciatori e gli al-bergatori erano felici come pasque, per le famiglie più povere i disagi crescevano di giorno in giorno…

I prezzi salivano a dismisura a causa dei disagi nei trasporti, ma anche per l’affluenza dei turisti che potevano per-mettersi di pagare tutto ciò che volevano senza badare ai costi.

Nella sua casa di ghiaccio, Babbo Na-tale leggeva le lettere dei bambini di tutto il mondo e ordinava ai suoi folletti i giocattoli richiesti. Fra queste egli ne scorse una tanto diversa da ogni altra… era stata scritta da una mano di adulto…

D’istinto egli s’indignò… “Un adulto che mi chiede dei doni? Ma non sa che io porto doni solo ai bambini? E poi cosa mi scrive a fare un adulto, se nessuno di loro

crede in me?” pensò acciglia-to e contrariato il vecchio dalla barba bianca e fece per get-tare la lettera nel fuoco senza leggerla…

Ma la voce del buon Dio gli sussurrò: “Bab-bo Natale, per-

ché sei così prevenuto?… È ben vero che gli adulti non credono in te, ma sei un adulto anche tu e potresti quindi pren-dere in considerazione che esiste anche qualche adulto diverso da tutti gli altri… Leggi quella lettera e mi darai ragio-ne…”.

Babbo Natale arrossì sotto la barba; con un gran colpo di tosse si scusò col buon Dio e aprì la lettera…

“Caro Babbo Natale,ti parrà strano ricevere una lettera da

un adulto, ma io sono un adulto un po’ speciale… sono un adulto che crede in Babbo Natale e si commuove ogni volta che guarda un’immagine che ti raffigu-ra… sì, mi commuovo perché la mia in-fanzia è passata troppo in fretta e triste, senza ricordi gioiosi, ma quando arrivava Natale io restavo sveglio tutta la notte ad aspettarti… e tu venivi sempre da me… mi lasciavi qualche giocattolo, ma soprattutto mi abbracciavi un attimo e mi facevi sentire protetto… poi volavi via con la tua slitta ed io mi addormentavo sereno e attendevo che arrivassi l’anno successivo… poi sono cresciuto e ho chiu-so il mio cuore ad ogni sentimento per-ché nessuno capiva il mio cuore e i miei sogni erano motivo di derisione da parte di tutti…

Ci soffrii moltissimo ma per lunghi anni andai avanti così… leone fra i leoni che imitavo senza capire… leone fra i leoni cui non somigliavo…

Accadde poi che una fata toccò il mio cuore e nessuna resistenza valse a frena-re il venir fuori di tutti quei sentimenti congelati per anni… cominciai ad Amare, a sorridere, a piangere, a suonare, a di-pingere, a scrivere…

Oggi quella fata è accanto a me… e ci sono i nostri animali e speriamo presto

Leggenda di Natale

di Nicola Criscuolo

60 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

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CURIOSITÀ

anche i nostri bimbi… stasera abbiamo parlato di Natale e nel mio cuore sei tor-nato anche tu… non ho doni da chieder-ti perché la mia fata è il dono più bello che la vita mi abbia concesso, ma solo a te posso chiedere i doni che nessun altro potrebbe fare a questo mondo…

La notte di Natale trova il tempo per passare nei sogni degli adulti e cancella i fucili e tutte le armi, fai che le loro mani sappiano accarezzare, donare, sorregge-re… che il colore della pelle diventi irri-levante come il colore di un maglione… fai che il denaro ceda all’Amore il trono sul quale da troppo siede sovrano… che nessun bimbo abbia più freddo o fame o debba subire violenze… che nessun an-ziano si ritrovi solo senza una parola di conforto… che nessun adulto debba più nascondersi in cuore i propri sentimenti come feci io per non apparire ridicolo… che nessun animale debba più scappare alla vista dell’uomo… che nostro figlio o figlia possa credere in te per sempre, così come ci credo io…

E se un attimo ti resta la notte di Na-tale, passa a darmi il tuo abbraccio come un tempo… perché nel tuo abbraccio troverò ancora la forza di continuare a credere nei miei sogni e di raccontarli al mondo perché il mondo torni a sogna-re…

Nicola”…Giunto in fondo alla lettera, Babbo

Natale si schiarì la voce con un secco colpo di tosse e ripensò a quel bimbo che un tempo aveva atteso ogni Natale il suo abbraccio per trovare la forza di vivere il quel mondo ostile in cui era nato… lo ricordava bene perché era l’unico a non chiedergli mai giocattoli, ma solo affet-to…

Ripiegata la lettera, la conservò nel taschino interno della giacca rossa, pro-prio sopra il cuore. Poi andò dal folletto capo e gli disse di preparare un piccolo Babbo Natale di legno.

La notte di Natale, Babbo Natale scese

in tutte le stanze dei bambini del mondo e posò i doni accanto a ciascun lettino… passò quindi nei sogni degli adulti e can-cellò la cattiveria dai loro cuori e a chi era povero donò la speranza di un mondo più giusto e a chi era malato donò il con-forto di sapere che non era solo nel suo dolore…

Era ormai l’alba e il mondo stava per risvegliarsi… Babbo Natale saltò sulla slitta e corse verso la casa di Nicola… le luci erano spente e tutti sembravano dormire…la fata riposava serena… Babbo Natale la guardò e sorrise… sapeva che l’anno seguente l’avrebbe trovata ad-dormentata con un piccolo bimbo stretto al cuore… poi si voltò e, seduto ai piedi dell’albero di Natale, vide Nicola… ave-va perso tanti dei suoi ricci capelli, varie rughe gli segnavano il volto incorniciato dalla barba, ma sotto le palpebre chiu-se, gli occhi erano sempre quelli grandi e buoni di un tempo e sul suo viso c’era il sorriso di quel bambino che tante vol-te egli aveva abbracciato e rassicurato… Gli si avvicinò pian piano e allargò le braccia… Nicola aprì gli occhi e si lasciò abbracciare… “Ora non ho più paura di aprire gli occhi e temere tu sparisca al risveglio…so che esisti davvero…so che esisti e tornerai ogni Natale perché sei nel mio cuore e non dovrò più vergognar-mi di credere che davvero torni ad ab-bracciarmi ogni anno per darmi la forza di andare avanti un altro anno… ti voglio bene, babbo Natale!”…

Quando le luci si spensero nelle stra-de e il giorno tornò a svegliarsi, la neve aveva finito di scendere e un sole tiepido illuminava il mondo… in ogni casa c’era serenità e speranza, i fucili di tutti gli uomini tacevano e gli animali bussavano alle porte delle case ricevendo del cibo per sfamarsi…

Nicola abbracciò la sua fata e vide la slitta di babbo Natale sparire oltre la vetta più alta delle Dolomiti…

È questa la magia del mio Natale.

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I coscritti del 1947 nel 1965.

COME ERAVAMO

Classe 1910 nel 1970 all’Hotel Alpina di Pinzolo.

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COME ERAVAMO

Prima Comunione di tanti anni fa, con padre Ermete a Sant’Antonio di Mavignola.

La prima corriera a Mavignola al ristorante “La Posta”.

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COME ERAVAMO

Presentazione della 3-TRE a Maranello. Il secondo da sinistra è il sindaco di Pinzolo Gianfranco Bonapace, poi in piedi Gianvittorio Fossati Bellani, Patrick Tambay, Mario Malossini, Ferrari e Fritz Ruppert.

Presentazione 3-TRE a Maranello.

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IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

Notiziario semestrale del Comune di Pinzolo

Madonna di Campiglio, S. Antonio di Mavignola

Iscritto al n. 1265 Registro Stampe

del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005

Comitato di redazioneDanilo Povinelli | Direttore Responsabile

Carola Ferrari | Presidente

Marianna Biaudet

Tarcisio Bonapace

Carmen Caola

Attilio Maffei

Stefano Marchetti

Hanno collaborato a questo numeroMaddalena Collini, don Mario Bravin, Angelo Fedrizzi, Elena Feltraco,

Carla Maturi, Franco De Battaglia, Tania Binelli, Nicola Criscuolo,

Danilo Povinelli, Giovanna Binelli, Pro Loco Pinzolo, Rendena Eventi,

Massimo Collini, Luciano Caola, ANA Pinzolo, Ente Gestore Scuola

Materna Pinzolo

FotografieFotostudio Danilo Povinelli, Archivio Rendena Eventi, Giovanna Binelli,

Massimo Collini, Paolo Bisti, Silvano Bonapace, Funivie Pinzolo, Maurizio

Papa, Carola Ferrari, Pro Loco Pinzolo, Elena Feltracco, Carla Maturi,

A.N.A. Pinzolo, Vigili del Fuoco Volontari Pinzolo, Foto Torchio

CopertinaFò Gaiart, sullo sfondo le Dolomiti di Brenta (foto Povinelli)

Quarta di copertinaPresepe ligneo di Fabio Franchini (foto Giovanna Binelli)

GraficaMarco Martello

Impaginazione e stampaGrafica 5 - Arco (TN)

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www.comune.pinzolo.tn.it

L’Amministrazione comunale quest’anno rivolge l’augurio di un Buon

Natale alla Comunità con le opere lignee di Fabio Franchini (nella foto, a Mavignola), Ferruccio Bonapace (a Pinzolo) e Nicola Cozzio (a Madon-

na di Campiglio): un’attenzione alla nostra storia, alle nostre tradizio-

ni e alle nostre radici.

NE/TNO199/2008