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Il fioretto Elementi essenziali Della offesa Della difesa Azioni composte Azioni ausiliarie Delle parate di contro e conseguenti azioni di offesa circolate Gli elementi fondamentali della scherma Considerazioni sul fioretto elettrico – i vari organi del sistema e loro funzionamento Applicazione Commenti tecnici dal Trattato della Scuola Centrale dello Sport dei Maestri Giorgio Pessina e Ugo Pignotti

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Il fiorettoElementi essenziali

Della offesa

Della difesa

Azioni composte

Azioni ausiliarie

Delle parate di contro e conseguenti azionidi offesa circolate

Gli elementi fondamentali della scherma

Considerazioni sul fioretto elettrico – i vari organi del sistema e loro funzionamento

Applicazione

Commenti tecnici

dal Trattato della Scuola Centrale dello Sport dei Maestri Giorgio Pessina e Ugo Pignotti

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Il Capitolo Uno “Elementi essenziali”, comprende la nomenclatura del fioretto, leposizioni di pugno, la prima posizione, l’arma in linea e il saluto, la linea direttri-ce e la guardia, l’arma in linea di offesa, l’affondo, il ritorno in guardia, il passoavanti, il passo indietro e il salto indietro, la misura, il passo avanti-affondo, il rad-doppio, la frecciata (flèche), gli atteggiamenti con l’arma, la relazione tra bersa-gli, inviti e legamenti.Il libro si apre con una descrizione del fioretto italiano e delle sue parti compo-nenti, inclusa la divisione della lama in tre gradi di forza. Viene detto come impu-gnare il fioretto italiano e quali sono le varie posizioni di pugno. Nel fioretto ita-liano, secondo gli Autori ci sono quattro posizioni di pugno primarie e due secon-darie, rispettivamente prima, seconda, terza e quarta, seconda in terza e terza inquarta. Con il fioretto in mano e posto in linea, le posizioni si ottengono ruotandola mano: in prima posizione il dorso della mano è a sinistra, e il gavigliano verti-cale; in seconda posizione il dorso è in su, e il gavigliano orizzontale; in terzaposizione il dorso è a destra, e il gavigliano è verticale; in quarta posizione ildorso è in giù, e il gavigliano orizzontale; nella posizione di seconda in terza lamano è nella posizione intermedia tra la seconda e la terza, e il gavigliano è dia-gonale a destra; nella posizione di terza in quarta la mano è nella posizione inter-media tra la terza e la quarta, e il gavigliano è diagonale a sinistra.Pessina e Pignotti definiscono la guardia come la posizione che lo schermidoreassume con il corpo e l’arma per essere pronto all’offesa, alla difesa, alla con-troffesa. Ci dicono che sono quattro gli inviti e che la posizione del braccio, manoed arma è la stessa di quella per i legamenti designati con lo stesso nome: primao mezzo cerchio, seconda, terza e quarta. Infine, a misura d’affondo i legamentivengono fatti con il grado forte contro il debole del ferro avversario, e da misuracamminando, con il grado medio contro il debole.

PAROLE CHIAVE

Nomenclatura del fiorettoPosizioni di pugnoLa prima posizione, l’arma in linea

e il salutoLa linea direttrice e la guardiaL’arma in linea di offesaL’affondoIl ritorno in guardiaIl passo avanti, il passo indietro

e il salto indietroLa misuraIl passo avanti-affondoIl raddoppioLa frecciata (flèche)Gli atteggiamenti con l’armaBersagli, inviti e legamenti

• Descrivere il fioretto• Conoscere le posizioni essenziali assunte dallo schermidore con la mano

armata e col corpo• Comprendere la misura schermistica• Saper classificare gli atteggiamenti con l’arma, i bersagli e la loro relazione

ALLA FINE DEL CAPITOLO 1 DOVRESTI ESSERE IN GRADO DI:

• Il fioretto si compone di: …?• Quali sono le posizioni di pugno?• A cosa si riferisce il concetto di misura?• Come si effettuano la prima posizione, l’arma in linea e il saluto?• Quali sono i mezzi di uno schermidore per controllare la misura?• Come si eseguono l’affondo, il ritorno in guardia e i passi avanti ed indietro?• Quale è la differenza tra il raddoppio e la frecciata (flèche)?• Come si possono classificare i bersagli nel fioretto?• Cosa si intende per cambiamenti di legamento, trasporti e riporti?

SE SEI IN GRADO DI RISPONDERE A QUESTE DOMANDE

CAPITOLO 1 ELEMENTI ESSENZIALI

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3CAPITOLO 1 – ELEMENTI ESSENZIALI

Nomenclatura del fioretto

Il fioretto si compone della «guardia» edella «lama».La guardia, che serve a difendere la mano,si compone, a sua volta, dei seguenti ele-menti:

a) della coccia, in lamina di ferro o di allu-minio, a forma di calotta sferica dal dia-metro inferiore a 120 mm, avente nelcentro un foro rettangolare per dar pas-saggio al codolo ed al ricasso della lama;

b) del cuscinetto, in pelle, gomma o stoffaqualsiasi, pure forato al centro, che nellaparte concava della coccia vi combaciaperfettamente;

c) del gavigliano, che è una spranghetta diferro della lunghezza uguale al diametrodella coccia e perpendicolare all’assedella lama; al centro del gavigliano èpraticato un foro, corrispondente a quel-lo della coccia, nel quale passa il solocodolo;

d) di due archetti d’unione, pure in ferro,che sostengono il gavigliano e lo unisco-no internamente alla coccia;

e) del manico, generalmente di legno, fora-to in tutta la lunghezza dell’asse per darpassaggio al codolo;

f) del pomolo, di forma cilindrica o a troncodi cono, in ferro, che avvitato all’estremi-tà del codolo serve a tener fissata la lamaalla guardia ed al tempo stesso a dare ilgiusto equilibrio all’arma (vedi fig. 1).

Nella lama, che è di acciaio temperato, asezione rettangolare o quadrata, si distin-guono:

a) il bottone, che è un ingrossamento allapunta della lama stessa ed ha lo scopo dievitare che il colpo arrechi il minimodanno a chi lo riceve;

b) il ricasso, che è la parte più larga dellalama e che va ad adattarsi fra la cocciaed il gavigliano;

c) il codolo, che è la parte che sta infilatanel manico e dal quale esce alla sommi-tà una parte terminante con una impana-tura per l’avvitamento nel cavo delpomolo.

La lunghezza della lama, calcolata dallaparte convessa della coccia alla punta obottone, deve essere inferiore ai 900 mm.Per conoscere quale sia la sua graduazionesi dividerà immaginariamente detta lun-ghezza in tre parti uguali, che assumeran-no il nome di «gradi», e precisamente:grado «forte», la parte più vicina alla coc-cia; «debole» quella vicina alla punta;«medio» quella compresa fra le altre due(vedi fig. 2).

Dato che il fioretto italiano classico è quel-lo usato dalla grande maggioranza deglischermidori italiani e che è, fra l’altro, il fio-retto composto dal maggior numero di ele-menti, è stato ritenuto superfluo descrivereanche la nomenclatura del fioretto france-se e del fioretto ortopedico, compostientrambi solo da una parte degli stessi ele-menti che compongono quello descritto(vedi figg. 3 e 4) (*).

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Figura 1 Fioretto italiano

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Figura 2 Lama

Note

(*) Tre soltanto possono considerarsi i tipi di fioretto usati oggi in Italia e forse nel mondo: quello di modello italiano classico, del quale abbia-mo descritto la nomenclatura; quello francese e quello ortopedico. Tali modelli si differenziano fra loro solo nell’impugnatura, poiché lalama o, meglio, la parte scoperta della lama (dall’esterno della coccia alla punta) ossia quella parte dell’arma destinata a toccare, parare,a provocare e subire i contatti ed i contrasti colla corrispondente parte dell’arma avversa, è uguale per ogni tipo di fioretto. Il fioretto italiano ha, come s’è detto avanti, l’impugnatura col gavigliano, che corrisponde all’antica croce di tutte le armi delle epochepassate.Il fioretto francese ha l’impugnatura con manico lungo e completamente liscio.Il fioretto ortopedico ha invece una impugnatura che permette alle dita (medio, anulare e mignolo) di trovare il loro posto fisso segnatoda scanalature risultanti dal pezzo fuso di alluminio che appunto ne costituisce il manico.

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CAPITOLO 1 – ELEMENTI ESSENZIALI4

Equilibrio, peso e lunghezzatotale del fioretto

L’equilibrio di un’arma si avverte appenaviene impugnata. Però, per stabilire conesattezza se un fioretto è veramente beneequilibrato è necessario che il centro digravità, che trovasi nel forte della lama,sia a circa 4 dita dalla coccia. Sorreggendo il fioretto con le quattro ditaposte al di sotto della lama, col mignoloaccostato alla coccia, esso dovrà rimane-re in perfetto equilibrio sul dito indice.Il peso dei fioretto deve essere inferiore a500 grammi, mentre la sua lunghezza dallapunta della lama all’estremità del pomolodeve essere inferiore a 110 centimetri.

Modo di impugnare il fioretto

Per impugnare il fioretto italiano si pongo-no il dito indice e il medio fra il ricasso el’archetto di sinistra, in modo che l’ultimafalange del dito indice resti sotto l’angolodei ricasso, l’unghia combaci contro ilcuscinetto e l’ultima falange del dito mediopoggi fra il gavigliano ed il ricasso; il ditopollice, passando al disopra del gavigliano,

fa pressione sul lato opposto all’indice;l’anulare ed il mignolo tengono fermo ilmanico che deve venire sempre a trovarsilungo il concavo della mano in maniera cheil pomolo stia al centro del polso (vedi fig.8).

L’impugnar bene il fioretto è cosa dellamassima importanza tanto che a ciò sideve in gran parte l’esito felice di ogni azio-ne. Il Maestro quindi dovrà porre molta curaed attenzione affinché l’allievo non trascurio modifichi le norme sopra indicate.

Posizioni di pugno

Le diverse posizioni nelle quali può trovar-si, nelle varie contingenze, la mano armatadello schermidore, diconsi posizioni dipugno. Nella scherma di fioretto tali posi-zioni, che si ottengono ruotando la manosull’asse longitudinale dell’avambraccio,sono sei, delle quali quattro normali e dueintermedie: posizione di prima, di seconda,di terza, di quarta, di seconda in terza, diterza in quarta. Nel fioretto la posizione delpugno di prima è solo teorica, e pertantopossiamo non tenerne conto. Le altre cinque, invece, hanno tutte un pra-tico impiego nell’esecuzione dei vari movi-menti schermistici.

• Posizione di pugno in prima: impugnatoil fioretto e postolo in linea si ha posizio-ne di prima, quando il dorso della manosi trova a sinistra ed il gavigliano perfet-tamente verticale.

• Posizione di pugno in seconda: impu-gnato il fioretto e postolo in linea si haposizione di seconda, quando il dorsodella mano risulta in alto ed il gaviglianoorizzontale.

• Posizione di pugno in terza: impugnatoil fioretto e postolo in linea si ha posizio-ne di terza, quando il dorso della manorisulta a destra ed il gavigliano verticale.

• Posizioni di pugno in quarta: impugnato ilfioretto e postolo in linea si ha posizionedi quarta, quando il dorso della manorisulta in basso ed il gavigliano orizzon-tale.

• Posizione di pugno di seconda in terza:impugnato il fioretto e postolo in linea siha posizione di seconda in terza, quandoil pugno si trova nella posizione interme-dia fra la seconda e la terza ed il gavi-gliano in linea diagonale a destra.

• Posizione di pugno di terza in quarta:impugnato il fioretto e postolo in linea siha posizione di terza in quarta, quando ilpugno si trova nella posizione intermediafra la terza e la quarta ed il gavigliano inlinea diagonale a sinistra.

La prima posizione

Impugnato il fioretto nella maniera descrit-ta, si forma coi piedi un angolo retto colpiede anteriore piazzato nel senso longitu-dinale della pedana ed il corpo perpendico-lare con le spalle aperte e ad uguale altez-

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Figura 5 Posizione di pugno di prima

Figura 6 Posizione di pugno di seconda

Figura 7 Posizione di pugno di terza

Figura 8 Posizione di pugno di quarta

Figura 9 Posizione di pugno di seconda in terza

Figura 10 Posizione di pugno di terza in quarta

Figura 3 Fioretto francese

Figura 4 Fioretto ortopedico

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5CAPITOLO 1 – ELEMENTI ESSENZIALI

za fra loro, quindi si porta il fioretto quasiall’altezza della cintura, col pugno in terzaposizione, facendo formare alla lama unadiagonale con la punta rivolta in basso. Lamano non armata si poggia al fianco infor-candolo tra indice e il pollice (vedi fig. 11).

L’arma in linea

Si intende quella linea retta e parallela alsuolo, formata dal braccio e dall’arma, cheprolungandosi immaginariamente si con-giunge col petto dell’avversario.Stando in prima posizione, si mette l’arma inlinea nel modo seguente si solleva il braccioarmato sino a quando il gomito non avràraggiunto l’altezza della spalla destra; poi,facendo perno al gomito e rasentando laspalla sinistra, si fa descrivere alla punta delfioretto un arco di cerchio dal dietro in avan-ti fino a formare una linea retta dalla spallaalla punta dell’arma stessa, col pugno diquarta posizione (vedi fig. 12).

Il saluto

Il saluto è un doveroso atto di cortesia versol’avversario e gli astanti, atto che lo scher-motore non deve mai trascurare di eseguiresia all’inizio sia al termine della lezione o del-l’assalto (*).Dalla prima posizione, portato il fioretto inlinea, lo si alza, flettendo il braccio all’artico-lazione del gomito, poi lo si riporta in linea colpugno di quarta posizione: in tal modo si salu-ta l’avversario; quindi, flettendo nuovamenteil braccio, lo si distende non completamentecol pugno nella posizione intermedia di terzain quarta per salutare tutti coloro che si trove-ranno alla propria sinistra, ed infine, con lostesso procedimento, ma col pugno di secon-da in terza, si salutano gli astanti di destra.Naturalmente la testa va ruotata dalla parteove si compie il saluto, volgendo lo sguardo aipresenti.

La linea direttrice

Supposti due schermidori l’uno di fronteall’altro in prima posizione, per linea diret-trice si intende quella linea immaginariache, partendo dal centro del tallone delpiede posteriore di uno di essi e passandoper l’asse del suo piede anteriore, prolun-gandosi va ad incontrare negli stessi puntii piedi dell’altro schermidore (vedi fig. 13). Tale linea serve ad indicare il percorso chenormalmente dovrebbero seguire i piedidurante la lezione, gli esercizi o l’assalto.

La guardia

La posizione che assume lo schermidorecol corpo e con l’arma per essere prontoall’offesa, difesa e controffesa, si chiama«guardia».

Dalla prima posizione si scende in guardianei modo seguente:

• si porta il fioretto in linea, descrivendo unarco di cerchio dal basso in alto e con-temporaneamente si distende con lostesso procedimento il braccio nonarmato che viene così a formare con l’al-tro braccio e l’arma una unica linea retta;

Figura 11 Prima posizione

Figura 12 Arma in linea

Note

(*) Il saluto ha antiche origini ed il valore di un gesto simbolico, perché sino dai tempi delle invasioni dei barbari il Cristiano che scendeva incampo per battersi usava portare alle labbra l’elsa della spada che, per la sua forma di croce, dava all’atto un alto significato.

Figura 13 Line direttrice

Figura 14 Progressione perla discesa in guardia (a)

Figura 15 Progressione perla discesa in guardia (b)

Figura 16 Progressione perla discesa in guardia (c)

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CAPITOLO 1 – ELEMENTI ESSENZIALI6

• si porta il piede destro in avanti di circaun piede e mezzo piegando nel contem-po le gambe in maniera che il ginocchiosinistro risulti perpendicolare alla puntadel corrispondente piede ed il ginocchiodestro risulti invece a piombo al centrodel piede corrispondente; nello stessotempo il braccio inerme viene piegato inalto ad arco col gomito leggermente piùalto della spalla e con la mano, a ditaunite, in semi-abbandono verso la testa.

Nella posizione di guardia il peso del corpodeve essere ripartito sulle due gambe, con ilbusto a piombo e la testa in posizione nor-male ruotata a destra con lo sguardo rivoltoall’avversario; le braccia sulla linea dellespalle, bene in profilo; il braccio armato leg-germente piegato con la punta del fiorettorivolta al petto dell’avversario.

L’arma in linea di offesa

Si considera «arma in linea di offesa» quan-do la punta dell’arma stessa, a braccio natu-ralmente disteso, minaccia una qualsiasiparte del bersaglio valido (*).

L’affondo

L’affondo è la posizione nella quale viene atrovarsi il corpo dello schermidore al termi-ne di un’azione di offesa, partendo dallaguardia. La sequenza dei movimenti, chetraduce in un solo istante il passaggio dallaguardia all’affondo, deve essere coordinatain modo che la esecuzione avvenga senzala minima discontinuità e soprattutto inperfetta armonia.Si esegue nel modo seguente.Gradatamente – con precedenza assolutadella punta del fioretto e senza dar luogo ascosse o contrazioni – si completa ladistensione del braccio armato al qualesegue lo spostamento in avanti del busto;indi, senza la minima interruzione, si portain avanti il piede anteriore, rasentando ilsuolo, per quanto lo consente la contempo-ranea distensione della gamba opposta.Sempre simultaneamente il braccio inermesi distende energicamente all’indietro fer-mandolo quasi parallelamente alla gamba.La testa deve rimanere estranea al movi-mento, come pure le spalle che devonomantenersi allo stesso livello.

Nella posizione di affondo il busto è mante-nuto quasi eretto ed il ginocchio destro leg-germente in avanti rispetto al collo delpiede stesso (vedi figg. 17, 18, 19).

Il ritorno in guardia

Il ritorno in guardia è principalmente unlavoro di gambe, benché l’equilibrio delbusto, sostenuto dai muscoli del dorso edell’addome, svolga una funzione non tra-scurabile. Il movimento deve essere esegui-to con rapidità e con compostezza delcorpo. Per ottenere ciò è indispensabile che,come è stato detto per l’affondo, gli ele-menti che vi concorrono funzionino senza laminima discontinuità ed in perfetta armoniafra loro.

Ecco come: si fa forza sul piede destro esimultaneamente, con rapida flessione delginocchio della gamba sinistra che recuperail peso del corpo tirandolo a sé, si portaindietro il piede destro al suo esatto punto dipartenza sollevandolo dal suolo lo strettonecessario; nello stesso istante il braccioinerme viene ripiegato in alto, con decisoslancio.

Il passo avanti e il passo indietro

Nessuna azione schermistica viene eseguitae neppure concepita se non in funzione delfattore «misura». Pertanto il saper giusta-mente avanzare e retrocedere è cosa moltoimportante essendo questo il mezzo attra-verso il quale lo schermidore può avere ilcontrollo della misura e delle distanze piùopportune per offendere e difendersi.

Il passo avanti serve per diminuire la distan-za dall’avversario e per giungergli a misuratale da poterlo colpire effettuando l’affondo.Si esegue dalla posizione di guardia e nelmodo seguente: sollevando di solo qualchecentimetro dal suolo il piede anteriore lo siporta innanzi sulla linea direttrice per lospazio di un piede al massimo, poi ugualespostamento si fa compiere al piede poste-riore in maniera che a passo concluso ladistanza fra i due piedi risulti quella stabili-ta per la guardia normale.

Il passo indietro serve invece a riprendereuna distanza di maggior respiro dall’avver-sario qualora questi, in un dato momento,venga a trovarsi troppo vicino. Si esegueretrocedendo prima con il piede sinistro, diquanto si ritiene necessario, e subito dopocol destro.Sia nell’avanzare sia nel retrocedere biso-gna curare che:

• il busto rimanga estraneo al movimentodelle gambe, ben profilato e in perfettoequilibrio;

• i piedi siano sempre sulla direttrice;• la distanza tra i talloni, a movimento

compiuto, risulti la stessa che si avevaprima;

• il movimento sia compiuto senza solle-varsi dalla guardia;

• i piedi, nello spostarsi, siano sollevati ilpuro necessario per non strisciare.

Note

(*) Questa è la definizione contenuta nel «Reglement pour les épreuves de la F.I.E.»

Figura 17 Progressione perandata in affondo (a)

Figura 18 Progressione perandata in affondo (b)

Figura 19 Progressione perandata in affondo (c)

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7CAPITOLO 1 – ELEMENTI ESSENZIALI

Nel linguaggio corrente schermistico,l’avanzare si dice anche «stringere la misu-ra» o «accorciare la misura» e il retrocede-re «rompere o sciogliere la misura».

Il salto indietro

Il salto indietro è un balzo che va compiutoper portarsi fuori misura ed è l’insieme diuna serie coordinata di movimenti chehanno inizio con il portare indietro, perl’esterno, il piede anteriore. Questo va lan-ciato il più possibile indietro rispetto alposteriore che, a sua volta, portandosiindietro all’anteriore, farà riassumere alloschermidore la normale posizione di guar-dia.

La misura

Per misura si intende la distanza che inter-corre fra due schermidori in guardia, l’unodi fronte all’altro. Poiché il bersaglio vale-vole per la scherma di fioretto è limitato alsolo tronco, detta distanza potrà esseremedia, lunga e breve. Queste distanze cor-rispondono rispettivamente ad altrettantespecie di misura che si denominano: giustamisura o misura di allungo, misura cam-minando e stretta misura.Si è a giusta misura quando è possibilegiungere al bersaglio avversario col soloaffondo; a misura caniminando quando pergiungere a giusta misura occorre eseguirealmeno un passo avanti; a stretta misuraquando, invece, è possibile poter colpirel’avversario senza andare in affondo.Il mezzo pratico per valutare la misura e ilseguente: se due schermidori sono in primaposizione, l’uno di fronte all’altro con l’armain linea, essi si trovano: a misura di allungose le punte delle rispettive armi si incontra-no al punto dove viene a distinguersi nellalama il grado medio da quello debole; amisura camminando se le punte sono alieve contatto; a stretta misura se le puntesi incontrano dove si distingue il grado fortedal medio: se i due schermidori sono inve-ce in guardia, ma sempre con l’arma inlinea, si trovano: a misura di allungo se lepunte oltrepassano di circa quattro dita lerispettive cocce; misura camminando se lepunte giungono al punto ove si distingue ilgrado medio dal debole; a stretta misura sele punte arrivano a toccare il petto dientrambi gli schermidori.

Resta inteso che queste indicazioni vannoconsiderate in senso relativo, e cioè in rap-porto alla statura ed anche alla conforma-zione fisica dell’individuo.

Il passo avanti-affondo

Il passo avanti-affondo è la successioneininterrotta del passo avanti seguito dall’af-fondo e serve allo sviluppo dell’attaccocamminando o marciando. Ad esso si ricor-re quando si vuole eseguire un’azione dioffesa a distanza ritenuta tale da richiede-re, prima dell’affondo, un passo per poterraggiungere il bersaglio.Esso consta di tre tempi:

• primo, l’avanzata del piede anteriore; • secondo, l’avanzata del piede posteriore; • terzo, l’affondo.

Pertanto, l’esecuzione delle azioni marcian-do, tutte composte di più di un movimentodell’arma, viene regolata sul ritmo dei tretempi suddetti per ottenere un insiemearmonico ed efficace, un tutto coordinato efluente, così da permettere alla punta dell’ar-ma, una volta iniziata l’azione, di continuarlacon moto uniformemente accelerato, senzala minima discontinuità fino al suo termine.È ovvio che l’azione eseguita marciandorichiede un tempo maggiore di quella ese-guita con il solo affondo. Perciò lo studio ditali azioni viene rivolto, oltre che al conse-guimento della coordinazione fra i movi-menti dell’arma e delle gambe, al fattorevelocità. Nel caso che la distanza da supe-rare venga giudicata maggiore di quellasuperabile con un normale passo avanti-affondo è consigliabile attaccare di raddop-pio, oppure portarsi a misura adeguata sìda eseguire l’attacco camminando senzaesporsi eccessivamente alla controffesadell’avversario.Le azioni da svolgersi a misura camminan-do, come vedremo in seguito, possonoessere:

• quelle che richiedono il mantenimentoper un certo tratto del contatto dellalama con quella avversaria (1);

• quelle così dette a ferro libero (2);• quelle in cui il contatto fra due lame è

soltanto un punto d’urto (3).

Nel primo e secondo caso, l’attaccanteavrà particolare cura che i piedi, nell’ese-guire l’avanzata, non battano sul suolocagionando sensibili oscillazioni del corpoe del pugno (attacco detto «pattinato»).Nel terzo caso l’attaccante potrà sviluppa-re, sin dall’inizio, tutta la potenza del suoscatto affinché l’azione risulti soprattuttoveloce.Nello sviluppo di queste ultime azioni ilpasso diventerà una specie di piccolo balzo

o saltello, in quanto i piedi si muoverannoad impercettibile scarto di tempo l’uno dal-l’altro e l’affondo seguirà fulmineo nonappena il piede sinistro andrà a toccare ilsuolo. Tale specie di attacco è denominato«di balestra» o «saltato».

Il raddoppio

Si ha l’attacco di raddoppio quando dallaposizione di guardia, rimanendo piegatisulle gambe, si porta il piede sinistro inavanti fino a raggiungere il contatto del tal-lone con quello del piede destro, e poi si vain affondo (vedi figg. 20, 21, 22).

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Figura 20 Progressione peresecuzione del radoppio (a)

Figura 21 Progressione peresecuzione del radoppio (b)

Figura 22 Progressione peresecuzione del radoppio (c)

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CAPITOLO 1 – ELEMENTI ESSENZIALI8

Col raddoppio, quindi, si può superare unadistanza uguale e anche maggiore di quel-la superabile col «passo avanti-affondo». Ilraddoppio si può eseguire anche dall’affon-do ed in tal caso esso assume il nome di«ripresa d’attacco di raddoppio».

La frecciata (“flèche“)

Altra specie di attacco è quello in «frecciata»(flèche) che riteniamo però opportuno vengainsegnato quando l’allievo abbia acquistatoesattezza e padronanza nell’esecuzione del-l’attacco camminando. Per tale considera-zione la descrizione della frecciata e statainserita a pagina 41.

Gli atteggiamenti con l’arma

Per atteggiamento con l’arma si intende laposizione che assume lo schermidore colbraccio armato, stando in guardia di fronteall’avversario.Lo sviluppo delle singole azioni di offesa èdirettamente subordinato all’atteggiamentonel quale viene a trovarsi l’avversario almomento iniziale dell’azione stessa, datoche questa deve adattarsi alle condizioniche offre la posizione dell’arma avversa peravere libertà e possibilità di attuazione.

Gli atteggiamenti con l’arma sono tre e sidenominano: invito, legamento, arma oferro in linea.

• L’invito è l’atteggiamento che si prendecon l’arma allo scopo di scoprire un bersa-glio.

• Il legamento è quel contatto che si stabili-sce fra le due lame in modo che la propriadomini quella avversaria deviandola dallalinea di offesa.

• L’arma o ferro in linea si ha quando l’ar-ma è posta in direzione del petto avver-sario a braccio naturalmente disteso.

Relazione tra bersagli, inviti e legamenti

È stato già accennato che nella scherma difioretto il bersaglio valevole è costituito, gros-so modo, dal tronco.I limiti che determinano l’esatta superficie delbersaglio stesso sono: la parte superiore delcollo fino alla linea della piega inguinale,escluse le braccia fino alla linea che congiun-ge la punta dei rispettivi omeri ed ascella (*)(vedi figg. 23 e 24).Come subito appresso vedremo, tanto gli invi-ti quanto i legamenti, assunti regolarmente,determinano la divisione del predetto bersa-glio valevole in quattro settori distinti colnome di: interno, esterno, sopra e sotto.La linea che percorre la punta dell’arma diret-ta a ciascuno di tali settori dicesi ugualmen-te: linea interna, esterna, alta e bassa.

Note

(*) In seguito all’adozione della segnalazione elettrica nelle competizioni di fioretto elettrico la gorgiera della maschera, per ragioni tecniche,non fa parte della superficie del bersaglio valido. 5

Figura 23 Bersaglio valevole (a)

Figura 24 Bersaglio valevole (b)

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9CAPITOLO 1 – ELEMENTI ESSENZIALI

Inviti

Gli inviti sono quattro e si denominano: diprima (o mezzo cerchio), di seconda, diterza e di quarta. Dal ferro in linea, in unsolo movimento, si ha:

• l’invito di prima (o mezzo cerchio) quan-do, deviando il fioretto verso sinistra conmovimento dell’avambraccio girando nelcontempo il pugno nella posizione inter-media di terza in quarta, si fa descriverealla punta dell’arma la metà di un cer-

chio, in maniera che essa risulti a pochicentimetri infuori dalla spalla destra del-l’avversario, venendo così a formare unalinea sola col braccio leggermente flessoe coll’arma. Esso scopre il fianco o lineabassa (vedi figg. 25 e 31);

Figura 25 Inviti visti di profilo:Invito di prima

Figura 26 Inviti visti di profilo:Invito di seconda (con la posizione di pugno di 4°)

Figura 27 Inviti visti di profilo:Invito di seconda (con la posizione di pugno di 2°)

Figura 28 Inviti visti di profilo:Invito di terza (con la posizione di pugno di 4°)

Figura 29 Inviti visti di profilo:Invito di terza (con la posizione di pugno di 4°)

Figura 30 Inviti visti di profilo:Invito di quarta

Figura 31 Inviti visti di fronte:invito di prima o di mezzocerchio

Figura 32 Inviti visti di fronte:invito di seconda

Figura 33 Inviti visti di fronte:invito di seconda

Figura 34 Inviti visti di fronte:invito di terza

Figura 35 Inviti visti di fronte:invito di terza

Figura 36 Inviti visti di fronte:invito di quarta

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CAPITOLO 1 – ELEMENTI ESSENZIALI10

• l’invito di seconda quando, mantenendoil pugno in quarta posizione (o girandoloin quella di seconda) e con leggera fles-sione del braccio, si devia il fioretto allapropria destra in modo che il pugnorisulti quasi al livello del fianco e la puntadell’arma poco discosta dal fianco del-l’avversario e leggermente più bassa delpugno: scopre il petto o linea alta (vedifigg. 26, 27 e 32, 33);

• l’invito di terza quando, mantenendo ilpugno in quarta posizione (o girandolo inquella intermedia di seconda in terza) eflettendo il braccio, si devia il fioretto dipochi centimetri a destra della linea con lapunta un po’ infuori e circa all’altezza del-l’occhio dell’avversario: scopre il pettointernamente (vedi figg. 28, 29 e 34, 35);

• l’invito di quarta quando si flette alquantoil braccio spostandolo unitamente al fio-retto verso sinistra, col pugno girato nellaposizione intermedia di terza in quarta eall’altezza del fianco, con la punta dell’ar-ma quasi a livello dell’occhio destro del-l’avversario ed a qualche centimetro fuoriin modo che la propria lama segua unalinea diagonale a sinistra: scopre il pettoesternamente (vedi figg. 30-36).

Legamenti

I legamenti, come gli inviti, sono quattro eprendono la stessa denominazione: di primao mezzocerchio, di seconda, di terza e diquarta. Essi risultano nella stessa disposi-zione di braccio, pugno ed arma degli inviti,dominando però con la lama quella dell’av-versario e tenendola deviata dal piano del-l’offesa, anziché lasciarla libera come risultanegli inviti.

I legamenti, assunti con esattezza, risulte-ranno col forte della lama sul debole diquella avversaria se presi a misura di allun-go; col medio sul debole se presi invece amisura camminando.

Cambiamenti di legamento, trasporti e riporti

Cambiamento di legamento

Si ha il cambiamento di legamento quandosi passa da un legamento a quello opposto,ossia da quello di prima a quello di secon-da e viceversa, e da quello di terza a quel-lo di quarta e viceversa.

Tali cambiamenti si eseguono: facendoperno al pugno, con movimento di svincolodella punta si mette il grado forte della pro-pria lama sul debole di quella avversaria etrasportandola fino ad assumere il legamen-to opposto.Per il cambiamento del legamento di primaa quello di seconda e viceversa, il passag-gio della punta avviene al disopra; perquello dalla terza alla quarta e viceversa,avviene al disotto.

Trasporto

Si ha il trasporto quando il passaggio da unlegamento ad altro legamento (dalla secon-da alla quarta e viceversa e dalla prima allaterza e viceversa) avviene senza disgiunge-re la propria lama da quella avversaria.

Riporto

Dicesi, invece, riporto, quando da qualsiasilegamento, senza disgiunzione e medianteavvolgimento intorno alla lama avversaria,si torna allo stesso legamento.Esempio: dal legamento di quarta riporto inquarta.

Figura 37 Legamento di prima Figura 38 Legamento di seconda(con pugno di 4°)

Figura 39 Legamento di seconda(con pugno di 2°)

Figura 40 Legamento di terza(con pugno di 4°)

Figura 41 Legamento di terza(con pugno di 2° in 3°)

Figura 42 Legamento di quarta

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Il Capitolo Due “Della offesa”, tratta le definizioni delle azioni semplici di offe-sa; colpo dritto o botta dritta; cavazione; fili principali e loro esecuzione; battu-te semplici e loro esecuzione.Gli Autori affermano che tutte le azioni offensive sviluppate senza eludere laparata dell’avversario sono dette azioni semplici di offesa. Essi iniziano descri-vendo la botta dritta, la cavazione ed il filo. La botta dritta si esegue in opposi-zione ad un invito dell’avversario, la cavazione dal legamento dell’avversario edil filo dal proprio legamento o in opposizione all’arma in linea dell’avversario.Si soffermano quindi sui fili principali (filo di prima, filo di seconda, filo di terza,filo di quarta o fianconata esterna) e su quelli preceduti da trasporto, descri-vendone l’esecuzione, le precipue rotazioni di pugno ed il colpo a bersaglio, amisura di allungo o a misura camminando. Segue una discussione sule battu-te semplici: gli Autori sostengono che la battuta e botta dritta, come il filo, èun’azione d’offesa fondamentale usata in opposizione all’arma in linea dell’av-versario; essa è un’azione semplice di offesa, perché non elude una parata. Labattuta, spiegano, si esegue sempre con il braccio più o meno piegato; esegui-ta correttamente, la battuta è un colpo rapido di misurata violenza, su un sin-golo punto della lama avversaria con il grado forte della propria lama sul gradomedio di quella dell’avversario.

PAROLE CHIAVE

Azioni semplici di offesaIl colpo dritto o botta drittaLa cavazioneFili principali e loro esecuzioneBattute semplici e loro esecuzione

• Descrivere le azioni semplici di offesa• Conoscere i fili principali e le loro esecuzioni• Sapere le battute semplici e le loro esecuzioni

ALLA FINE DEL CAPITOLO 2 DOVRESTI ESSERE IN GRADO DI:

CAPITOLO 2 DELLA OFFESA

• In che cosa consiste un’azione semplice di offesa?• Quale è il colpo fondamentale di offesa in contrapposizione all’invito

avversario?• Che cosa si intende per opposizione di pugno? • Sei in grado di descrivere con esattezza la tecnica del filo?• Che cosa è la fianconata esterna? • Quando il filo ha origine direttamente dal legamento, a quale misura

di esegue?• Che cosa è il trasporto?• Come si esegue la fianconata interna?• Quali sono i colpi fondamentali di offesa in contrapposizione all’arma

in linea dell’avversario o dal proprio legamento: come si eseguono e in quanti tempi constano se non si elude alcuna parata?

SE SEI IN GRADO DI RISPONDERE A QUESTE DOMANDEPUOI PASSARE AL PROSSIMO CAPITOLO

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CAPITOLO 2 – DELLA OFFESA12

Definizione delle azioni semplicidi offesa

Tutte le azioni di offesa il cui sviluppoavviene senza l’elusione di una parata del-l’avversario, sono denominate azioni sem-plici di offesa.

Colpo dritto o botta dritta

Qualsiasi colpo tirato in modo che la proprialama non strisci su quella avversaria e che lapunta della lama stessa descriva una linearetta dicesi «colpo dritto» o «botta dritta».Questa azione è il colpo fondamentale dioffesa in contrapposizione all’invito avversa-rio ed è eseguibile, oltre che dall’arma inlinea, anche dal proprio invito o legamento. Siesegue dalla guardia a misura di allungo colpugno di quarta posizione (anche di secondase diretta sulla linea del fianco), procedendonel modo già descritto per l’affondo ma conappropriata opposizione di pugno (*).Tale colpo, mentre appare facile ad ese-guirsi nella lezione per la semplice funzio-ne del pugno e del braccio che guidanol’arma, diviene invece, allorché si tratta dimetterlo a segno nell’assalto, la più diffici-le azione di offesa di tutto il repertorioschermistico per la sua linearità che nerende agevole la parata da parte dell’av-versario. La difficoltà maggiore consiste nelsaper bene armonizzare la continuità dellefunzioni del braccio e delle gambe dal-l’istante iniziale a quello estremo del con-seguimento del colpo, non disgiunta da unaperfetta scelta di tempo, giusta valutazionedella misura e grande velocità di esecuzio-ne, requisiti tutti indispensabili e da posse-dersi in alto grado onde poter superare lavelocità difensiva avversaria.

La cavazione

L’azione di svincolo del proprio ferro da unlegamento avversario, dicesi «cavazione».Come la botta dritta è il colpo fondamentaledi offesa applicabile in contrapposizione agliinviti, cosi la cavazione è il colpo fondamen-tale di offesa applicabile in contrapposizioneai legamenti e si esegue anch’essa in un

solo tempo, come è spiegato qui appresso.Sempre a misura di allungo, con movimen-to articolare delle dita lievemente sussidia-te dal polso, si libera la propria lama dallegamento avversario, facendo descriverealla punta una spirale allungata in seguitoalla progressiva distensione del braccio perrisolversi sulla linea del bersaglio scoperto,riducendo al minimo possibile il restantetratto rettilineo nell’esecuzione dell’affon-do, evitando la discontinuità del movimen-to. In contrapposizione ai legamenti diprima, seconda, terza e quarta, la cavazio-ne risulterà rispettivamente diretta al fian-co, sopra al petto, indentro ed infuori.Essa termina sempre col pugno di quartaposizione. Solo la cavazione al fianco puòessere tirata anche col pugno di seconda.Mentre nel colpo dritto l’inizio offensivo èavvertito dal solo organo della vista avversa-rio, nella cavazione tale inizio è avvertitoanche dal tatto. Pertanto lo svincolo dellapunta va condotto con estrema leggerezza,guidando la punta stessa senza oscillazionisulla linea di offesa prima che l’avversario neavverta il pericolo e si appronti alla difesa.

Fili principali

Il filo è un’azione di offesa che si eseguedai propri legamenti o sull’arma in lineadell’avversario.Tale azione si può eseguire anche comerisposta, dopo una parata.La caratteristica del filo, azione che si basaessenzialmente sul guadagno dei gradi, èdata dall’abilità, da parte di chi la esegue,di mantenere dall’inizio all’espletamentodel colpo il contatto col ferro avversario cheservirà di appoggio e guida a quello del-l’esecutore, e di ottenere un graduale spo-stamento della lama avversaria mediantealtrettanto graduale dominio della stessa.Molto difficile è descrivere con esattezza latecnica di questa importante e sempliceazione di offesa che può essere beneappresa solo dopo un lungo studio pratico.Essa richiede grande finezza di esecuzione,rapidità, specie nella distensione del brac-cio, pugno ben centrato, morbido e saldonello stesso tempo.

Il filo, eseguito direttamente dal propriolegamento, consta di un solo tempo; seeseguito, invece, in contrapposizione alferro in linea avversario consta di duetempi: uno per il legamento ed uno per ilfilo.In quest’ultimo caso il legamento avvienegradualmente senza discontinuità duranteil guadagno dei gradi e la veloce distensio-ne del braccio.I fili assumono il nome del legamento dalquale hanno origine, e pertanto abbiamo:filo di prima (o mezzocerchio), di seconda,di terza e di quarta (o fianconata esterna).

• Filo di prima – Dal proprio legamento diprima si alza il braccio e, girando grada-tamente il pugno di quarta posizione espostandolo verso destra in avanti perdominare e deviare la lama avversariasenza alcuna discontinuità, si vibra ilcolpo al petto.

• Filo di seconda – Dal proprio legamentodi seconda, mantenendo il pugno diquarta o di seconda posizione, si fa scor-rere la lama su quella dell’avversario congraduale opposizione infuori del pugno,dirigendo nello stesso tempo la puntadell’arma in direzione del fianco ove sieffettua il colpo.

• Filo di terza – Dal proprio legamento diterza, mantenendo o girando il pugno diquarta se il legamento è preso con laposizione di seconda in terza, si fa scor-rere la lama su quella avversaria disten-dendo velocemente il braccio e dirigendonello stesso tempo la punta dell’arma indirezione del bersaglio esterno, ove,senza alcuna discontinuità, si vibra ilcolpo col pugno ben alto e con opposi-zione infuori.

• Filo di quarta o fianconata esterna –Dal proprio legamento di quarta, si faperno sul punto di contatto del legamen-to e, girando il pugno in quarta posizionein senso elicoidale, si abbassa legger-mente il pugno stesso per meglio gra-duare il dominio dell’arma avversaria;

Note

(*) Per opposizione di pugno si intende l’angolo ottuso formato dall’arma e dal braccio, con vertice al polso ed in corrispondenza della lamaavversaria. Tale opposizione serve ad impedire l’offesa avversaria sulla stessa linea e si ottiene mediante spostamento del braccio in sensolaterale a sinistra o a destra, secondo la linea da garantire. Pertanto sulla finale di qualsiasi azione (semplice o composta) il pugno deverisultare con l’appropriata opposizione.

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13CAPITOLO 2 – DELLA OFFESA

indi si insinua esternamente la punta delfioretto in direzione del fianco e, senzaalcuna pausa e mantenendo il contattofra le due lame, si effettua il colpo conopposizione a sinistra (*).

Precisazione sui fili eseguitia misura camminando e sulleprese di ferro

Quando il filo ha origine direttamente dallegamento la sua esecuzione – come lealtre azioni di un solo movimento (bottadritta, cavazione) – è possibile soltanto amisura di allungo.Trovandoci a misura camminando e volen-do eseguire una di tali azioni semplici,occorre prima portarsi a giusta misuramantenendo lo stesso atteggiamento conl’arma, assunto prima di iniziare l’avanzata,e poi espletare il colpo nel modo già noto,In tal caso non sarà stato però eseguito ilfilo, la botta dritta o la cavazione cammi-nando (come è scritto in qualche trattato)ma semplicemente «passo-avanti e filo»,«passo-avanti e botta dritta», «passo-avan-ti e cavazione» dato che durante l’avanza-ta, come si e detto, non deve essere accen-nato alcun movimento con l’arma per nonindurre l’avversario alla parata prima del-l’esecuzione dell’azione, ossia prima di ini-ziare l’affondo.Trovandoci invece a misura camminando evolendo eseguire il filo in contrapposizioneall’arma in linea avversaria, si prendeprima il legamento unitamente al passoavanti e poi si effettua il filo andando inaffondo.È uso comune chiamare detta azione«presa di ferro e filo» o «presa di ferro ebotta dritta» quando al legamento si faseguire il colpo dritto.

Fili preceduti da trasporti

Oltre ai quattro fili principali descritti, chehanno origine dai legamenti e ne assumo-no il nome, sono possibili altri la effettua-zione dei quali ha luogo dopo avere esegui-to un trasporto, ossia dopo un passaggio adaltro legamento senza disgiungere la pro-pria lama da quella avversaria: sono intesicome fili preceduti da trasporti.

Questi fili, sia pure eseguiti con movimentoarmonioso, rapido e continuo, constano didue tempi.È indispensabile dare una grande preceden-za alla punta iniziando gradualmente il tra-sporto in senso spirale fino a completare iltrasporto stesso unitamente alla totaledistensione del braccio e dirigendo nellostesso tempo la punta dell’arma sul bersa-glio che conseguentemente risulterà scoper-to. Essi sono: la fianconata interna, ossiatrasporto dal legamento di terza a quello diprima (in basso) e filo; la fianconata diseconda, ossia trasporto dai legamento diquarta a quello di seconda e filo.Ecco come si procede per la loro esecuzione:

• Fianconata interna – Partendo dal lega-mento di terza,mantenendo o girando ilpugno di quarta, si trasporta l’arma del-l’avversario da destra verso sinistra insenso spirale con graduale e completadistensione del braccio, dirigendo lapunta della propria lama in direzione delbersaglio interno basso, sul quale, senzapausa e con opposizione del pugno asinistra, si effettua il colpo.

• Fianconata di seconda – Partendo dallegamento di quarta, girando il pugno inquarta o seconda posizione, si trasportal’arma dell’avversario da sinistra inbasso a destra in senso spirale con gra-duale e completa distensione del brac-cio, dirigendo nello stesso tempo lapunta dell’arma in direzione del fianco,sul quale, senza alcuna discontinuità econ accentuata opposizione del pugno adestra, si effettua il colpo.

Avvertenza – Riteniamo opportuno far pre-sente che tanto la fianconata di secondaquanto la fianconata interna (denominataimpropriamente anche «filo di quartafalso») non sono eseguibili di risposta, per-ché durante il trasporto è molto facile por-tare la punta dell’arma avversaria sul pro-prio bersaglio basso (gamba).Facciamo altresì presente che il filo diprima e quello di seconda sono di più age-vole esecuzione quando l’arma dell’avver-sario è tenuta con la punta più bassa delpugno, e quello di terza e di quarta, invece,quando la punta risulta più alta del pugno.

Battute semplici

Anche la battuta e colpo dritto, come il filo,è azione fondamentale di offesa in contrap-posizione all’arma in linea dell’avversario,ma la sua esecuzione è del tutto diversa daquella descritta per i fili.La battuta, seguendo la direzione di unlegamento, si esegue sempre a braccio piùo meno piegato, imprimendo un secco erapido urto, ma di misurata violenza, colforte della propria lama contro la partemedia di quella avversaria allo scopo dideviare quest’ultima dalla linea di offesa edi vibrare, subito dopo, il colpo dritto al ber-saglio che risulterà scoperto. La battuta, oltre che sul ferro in linea avver-sario – nel qual caso potrà essere eseguitasia dal proprio invito sia dal proprio ferro inlinea – trova applicazione pratica anche dalproprio legamento. In quest’ultimo caso essa non sarà piùinformata al principio fondamentale dideviare l’arma avversaria dalla linea dioffesa, ma di allontanarla più di quanto losia già con il legamento stesso, mettendocosì l’avversario in condizione di dover farpercorrere alla sua arma uno spazio mag-giore per eseguire la corrispondente para-ta.Si fa inoltre osservare che si può battereanche facendo scorrere la propria lama inmodo che i gradi forti esercitino viva pres-sione sui gradi deboli e medi di quellaavversaria, ma tale battuta, che chiamere-mo di «potenza», viene oggi usata rara-mente.In base a questi tre diversi atteggiamentidell’arma di chi batte, la battuta potràessere: semplice e di contro. Per ora cioccuperemo solo di quella semplice, ossiadella battuta che devia il ferro avversariodalla linea percorrendo il tratto rettilineopiù breve.La battuta e colpo dritto, da qualsiasi atteg-giamento venga eseguita, e tanto a misuradi allungo quanto a misura marciando, con-sta sempre di due tempi. Tuttavia è considerata azione di offesasemplice perché anche essa, come tuttele altre azioni semplici descritte (bottadritta, cavazione e filo), non elude alcunaparata.

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Note

(*) Alcuni ritengono di effettuare il filo di quarta e quello di prima (e tali li considerano) quando, per effettuare il colpo al bersaglio interno, scor-rono sulla lama avversaria con accentuata graduale opposizione indentro. Tali azioni non possono essere considerate fili veri e propri per-ché durante l’esecuzione non è sempre possibile mantenere il contatto del ferro avversario.

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CAPITOLO 2 – DELLA OFFESA14

Battute e colpo dritto a misuradi allungo

Battuta di prima

• Primo tempo – Dal proprio invito diseconda, girando il pugno nella posizioneintermedia di terza in quarta, si dà unenergico e secco urto sul ferro avversariodal basso in alto verso sinistra a mezzodel movimento elastico del polso sussi-diato efficacemente dall’avambraccio.

• Secondo tempo – Immediatamente sicompleta la distensione del braccio uni-tamente alla girata del pugno in quartaposizione e si vibra il colpo dritto al ber-saglio interno.

Battuta di seconda

• Primo tempo – Dal proprio invito di prima,girando il pugno in quarta o seconda posi-zione, si dà un energico e secco urto sulferro avversario da sinistra in diagonale inbasso a destra, oppure orizzontalmente dasinistra verso destra con movimento ela-stico dell’avambraccio.

• Secondo tempo – Immediatamente sicompleta la distensione del braccio e si

vibra il colpo dritto sopra al petto colpugno di quarta, oppure al fianco colpugno (di quarta o seconda posizione.

Battuta di terza

• Primo tempo – Dal proprio invito diquarta, girando il pugno in quarta posi-zione, si dà un energico e secco urtosulla lama avversaria da sinistra a destramediante il movimento elastico del polsosussidiato dall’avambraccio (*).

• Secondo tempo – Immediatamente sicompleta la distensione del braccio e sivibra il colpo dritto al petto esterno colpugno di quarta, oppure al fianco colpugno di quarta o seconda posizione.

Battuta di quarta

• Primo tempo – Dal proprio invito diterza, girando il pugno nella posizioneintermedia di terza in quarta, si dà unenergico e secco urto sulla lama avver-saria da destra verso sinistra a mezzodel movimento elastico del polso sussi-diato dall’avambraccio;

• Secondo tempo – Immediatamente, conveloce distensione del braccio unitamen-

te alla girata del pugno in quarta posizio-ne, si vibra il colpo dritto al bersagliointerno.

Battute e colpo dritto a misuracamminando

Per eseguire a misura camminando o mar-ciando le quattro battute e colpo drittodescritte, si unisce alla battuta il passoavanti e, con procedimento analogo a quel-lo indicato per quelle eseguite di allungo, sieffettua il colpo dritto (**).Conformemente a quanto è stato detto perl’applicazione dei fili, le battute di prima edi seconda risultano di più agevole applica-zione contro l’arma la cui punta è tenutapiù in basso del pugno, e quelle di terza edi quarta, invece, quando la punta risultapiù alta del pugno.Circa la preferenza da darsi alle battute o aifili – tenuto presente che le une e gli altritendono allo stesso scopo e si attuano incontrapposizione alla stessa disposizionedell’arma avversaria – è consigliabile dieseguire la battuta quando si avverte chel’arma avversaria è tenuta leggermente inlinea, e di eseguire i fili quando invece ètenuta in linea rigidamente.

Note

(*)Quando la battuta di terza mira all’effettuazione del colpo al bersaglio esterno è consigliabile eseguirla con il pugno di seconda in terzaguadagnando i gradi.

(**) Qualunque sia la velocità di esecuzione, i due tempi di cui consta la battuta e colpo dritto sono nettamente distinti fra loro: il primo si esau-risce nella battuta, il secondo nella messa in linea e nell’effettuazione del colpo. Esiste quindi un momento nel quale l’esecutore della bat-tuta si trova con l’arma spostata di lato verso quella dell’avversario e col braccio ancora piegato. È indispensabile ridurre al minimo possi-bile il distacco di tempo fra detta posizione e l’allineamento dell’arma per impedire all’avversario di riconquistare la linea prima che l’at-taccante abbia disteso il braccio, ossia abbia dato inizio all’esecuzione del colpo dritto.A tale scopo sarà molto utile che l’insegnante, almeno per le prime volte, faccia esercitare l’allievo facendo seguire alla battuta la imme-diata disposizione dell’arma in linea, considerando questi due movimenti come primo tempo dell’azione, ed il proseguimento di essa, cioèl’affondo, come secondo tempo. Così facendo, l’allievo si abituerà, dopo eseguita la battuta,a non rallentare la stretta delle dita, tantonecessaria per riportare rapidamente l’arma in linea, e a dare precedenza e direzione alla punta dell’arma stessa.

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Il Capitolo Tre “Della Difesa”, tratta della difesa in generale, parate semplici,passaggi da parate semplici ad altre parate semplici; parate di ceduta; defini-zione della risposta e risposte semplici.Gli Autori indicano che ci sono due tipi di difesa, la difesa con il ferro e la dife-sa di misura. Nel primo caso lo schermidore devia il ferro avversario con unaparata, mentre nel secondo si porta fuori tiro indietreggiando. Essi osservanoche è preferibile la difesa col ferro, poiché essa permette allo schermidore dirispondere immediatamente con un’azione offensiva, cioè una risposta.Le parate possono essere semplici, di contro, di mezza contro o di ceduta; adeccezione delle parate di ceduta, possono essere eseguite di tasto o di appog-gio ovvero di picco o di battuta. Le quattro parate si chiamano prima o mezzo cerchio, seconda, terza e quarta.Le parate di ceduta sono due: la ceduta di quarta e la ceduta di terza, usaterispettivamente in opposizione al filo di seconda ed alle fianconate di secondae di quarta (esterna), ed alla fianconata interna.La risposta è definita come il colpo portato immediatamente dopo che lo scher-midore ha parato l’azione dell’offensiva dell’avversario. Essa può essere sem-plice o composta. E dopo una parata di tasto, la risposta può essere portatastaccando il ferro (botta dritta) o mantenendo il ferro (filo).

PAROLE CHIAVE

DifesaParate sempliciPassaggi da parate semplici

ad altre parate sempliciParate di cedutaRispostaRisposte semplici

• Descrivere le azioni di difesa • Conoscere le parate semplici ed i passaggi tra loro• Sapere quali e quante parate sono applicabili in contrapposizione

ad alcune azioni di filo• Definire la risposta ed eseguire quelle semplici

ALLA FINE DEL CAPITOLO 3 DOVRESTI ESSERE IN GRADO DI:

CAPITOLO 3 DELLA DIFESA

• Che cosa si intende per difesa?• La difesa di misura conclude il combattimento?• Quante sono nel fioretto le parate semplici ed in quanti e quali modi

diversi possono essere eseguite?• La precisione della parata nonché la velocità della sua esecuzione,

sono in rapporto diretto a?• Quali parate sono applicabili in contrapposizione ad alcune azioni

di filo e come si eseguono?• Che cosa è la risposta?• Quanti e quali risposte semplici ci sono con la parata eseguita di tasto?• Dalla parata di quarta, la risposta semplice di filo dove è diretta?

SE SEI IN GRADO DI RISPONDERE A QUESTE DOMANDEPUOI PASSARE AL PROSSIMO CAPITOLO

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CAPITOLO 3 – DELLA DIFESA16

Generalità sulla difesa

Per difesa si intende qualsiasi movimento,eseguito colla propria arma, atto a deviarequella avversaria nel momento in cui lapunta di quest’ultima stia per giungere albersaglio, oppure la sottrazione del bersa-glio stesso dal raggio d’azione dell’offesaavversaria, indietreggiando.Il primo modo dicesi: difesa col ferro; ilsecondo: difesa di misura.Quest’ultima non permette a chi se neserve di passare a sua volta immediata-mente all’offesa e pertanto essa non con-clude ma prolunga il combattimento.

Parata

La difesa col ferro (ossia la vera parata), puroffrendo non lievi difficoltà per l’efficacesua applicazione in tempo giusto, dà invecesempre la possibilità a chi la esegue di farseguire immediatamente la sua offesa.Le parate possono essere: semplici, di con-tro, di mezza contro e di ceduta. Per ora ci occuperemo soltanto di quellesemplici, le quali, come tutte le altre – fattaeccezione, come vedremo in seguito, per

quelle di ceduta – possono essere eseguitein due modi diversi e cioè di tasto (o diappoggio) e di picco (o di battuta): di tasto,quando il deviamento dell’arma avversariaviene ottenuto per sola opposizione dellapropria arma in maniera che, a parata con-clusa, le due lame si troveranno a contattofra loro; di picco, quando l’opposizione sullalama avversaria, al fine di un maggioredeviamento della stessa, si concluderà conun vero e proprio urto in seguito al quale ledue lame verranno a trovarsi nettamentedisgiunte.

Parate semplici

Quando da un invito o da un legamento sidifende il corrispondente bersaglio scopertocon una parata percorrente il tratto piùbreve, tale parata dicesi «semplice», comepure quando da una di queste parate sipassa ad un’altra percorrendo ugualmenteil tratto più breve.Le parate semplici, nella scherma di fioret-to, sono quattro quanti sono cioè i bersaglida difendere, e si denominano: di prima (omezzocerchio), di seconda, di terza e diquarta.

Dette parate risultano nella stessa disposi-zione di braccio, di pugno ed arma giàdescritta per i legamenti, opponendo, affin-ché esse risultino della massima efficacia, ilgrado forte della lama sul grado medio diquella avversaria.

Passaggio da una parata semplicead altra parata semplice

• Dalla parata di prima, o dal legamentood invito di prima, si passa alla parata diseconda in un sol tempo: girando ilpugno in quarta o seconda posizione, siporta istantaneamente la propria armadiagonalmente da sinistra a destra inmodo che il pugno risulti quasi all’altez-za del fianco e la punta dell’arma lieve-mente più bassa.

• Dalla parata di seconda, o dal legamen-to o dall’invito di seconda, si passa allaparata di prima, in un sol tempo: giran-do il pugno nella posizione intermedia diterza in quarta, si porta istantaneamentela propria arma da destra a sinistra inalto, opponendo il forte della lama almedio di quella avversaria e deviandonela punta dalla linea ove era diretta.

Figura 43 Parata di prima Figura 44 Figura 45 Parata di seconda(con pugno di 2°)

Figura 46 Parata di terza(con pugno di 4°)

Figura 47 Parata di terza(con pugno di 2° in 3°)

Figura 48 Parata di quarta

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17CAPITOLO 3 – DELLA DIFESA

• Dalla parata di terza, o dal legamento odall’invito di terza, si passa alla parata diquarta, in un sol tempo: girando il pugnonella posizione intermedia di terza inquarta, si porta istantaneamente la pro-pria arma da destra a sinistra, opponen-do il forte di essa al medio di quellaavversaria e deviandone la punta dallalinea ove era diretta.

• Dalla parata di quarta, o dal legamentoo dall’invito di quarta, si passa alla para-ta di terza, in un solo tempo: girando ilpugno in quarta posizione od in quellaintermedia di seconda in terza, si portaistantaneamente la propria arma da sini-stra a destra, opponendo il forte dellalama al medio di quella avversaria, edeviando la punta di quest’ultima dallalinea ove era diretta (*).

Avvertenza – Le linee da percorrere e ledisposizioni del braccio e dell’arma stabili-te per le parate possono essere modificaterispetto alla linea più o meno ortodossa chepotrà formare l’avversario al momento del-l’effettuazione del colpo.

Infatti, essendo il bersaglio (consideratovalido) un piano e non un punto, risulta evi-dente che, per difendersi da un colpo por-tato più basso o più alto del piano di attac-co, la corrispondente parata deve risultarepiù bassa o più alta del piano stesso ondepoter opporre sempre il grado forte dellalama al medio di quella avversaria, requisi-to questo indispensabile perché la paratasia efficace.

Altro requisito importante per la massimaefficacia della parata è quello di eseguirlanell’attimo esatto in cui sta per giungere ilcolpo dell’avversario, poiché, se ritardata,risulterà insufficiente, e se anticipata, predi-sporrà l’antagonista alla controparata o alcambiamento di linea.Ciò detto, possiamo stabilire che la precisio-ne della parata nonché la velocità della suaesecuzione sono in rapporto diretto alla realeesecuzione e velocità del colpo che si vuolparare.Dopo un certo periodo di tirocinio, sarà moltoutile abituare l’allievo alla esatta valutazionedel tratto che dovrà compiere la sua lamasulle diverse linee, al fine di adattare e limi-tare al minimo indispensabile lo spostamen-to nei vari sensi e sui vari piani – del pugno,del braccio e dell’arma per deviare quellaavversaria dal piano di offesa al momentodell’effettuazione del colpo, nonché a dosareil grado di potenza esercitato dalla stretta intempo della mano sull’impugnatura per vin-cere la resistenza della lama avversaria.

Parate di ceduta

Tali parate sono applicabili in contrapposi-zione ad alcune azioni di filo. Esse sono due:la ceduta di quarta e la ceduta di terza.Si eseguono assecondando, l’azione di filoavversaria, sia di attacco sia di risposta,dando l’impressione di voler cedere allapressione del filo stesso, per poi assumere,quasi sul compimento dell’azione, la corri-spondente parata senza mai interrompere ilcontatto fra le due lame.

La ceduta di quarta si esegue in contrappo-sizione al filo ed alla fianconata di seconda,nonché al filo di quarta (fianconata esterna);la ceduta di terza si esegue invece in con-trapposizione alla fianconata interna (filo diquarta falso).

Definizione della risposta

Risposta

Dicesi risposta il colpo vibrato subito dopoaver parato l’azione di offesa avversaria.La risposta può essere semplice o compo-sta. Ma ora ci occuperemo solo di quellasemplice.Ogni parata, qualunque essa sia, semprese eseguita di tasto e non di picco, ha duerisposte semplici: una al distacco (colpodritto), l’altra mantenendo il contatto dellalama avversaria (filo).

Risposte semplici

• Dalla parata di prima si può risponderecoi colpo dritto al petto sulla stessa linea,oppure di filo sopra al petto sovrappo-nendo la propria lama a quella contraria.

• Dalla parata di seconda si può rispon-dere sopra al petto, oppure di filo al fian-co.

• Dalla parata di terza si può risponderesotto al fianco oppure di filo al bersaglioesterno.

• Dalla parata di quarta si può risponderedi colpo dritto al petto indentro, oppure difilo al fianco esternamente.

Note

(*) È da considerarsi anche parata semplice quella che si effettua passando dalla seconda alla terza e viceversa.

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Il Capitolo Quarto “Azioni composte”, comprende la definizione delle azioni com-poste, delle finte, delle battute seguite da finta, delle battute di passaggio, dellerisposte di finta, e gli esercizi convenzionali.Per gli Autori, le azioni offensive composte sono le azioni che durante la loro ese-cuzione eludono una o più parate. Essi definiscono la finta come un movimentodell’arma non seguito dall’affondo, ma che serve ad indurre l’avversario a para-re: in altre parole, essa non è altro che un attacco simulato o una minaccia.Nell’interazione tra Maestro ed Allievo durante la lezione, Pessina e Pignotti divi-dono ognuna delle azioni nei loro movimenti separati.Gli Autori affermano poi che le battute di passaggio si possono eseguire solo interza ed in quarta ed i colpi seguenti sono portati con un movimento continuodella lama sopra il ferro dell’avversario.Le finte aggiunte alla risposta trasformano l’azione in un’azione composta (qui sideve notare che nella terminologia schermistica italiana la parata che si opponealla risposta è detta controparata).Sono infine indicati gli esercizi convenzionali, consistenti in azioni prestabilite tradue schermidori che si alternano in attacco e difesa. È il primo passo verso lalibera applicazione di quanto impartito in lezione, tenendo conto degli elementifondamentali della scherma: il tempo, la velocità e la misura.

PAROLE CHIAVE

Azioni composteLe finte Le battute seguite da fintaLe battute di passaggioLe risposte di fintaGli esercizi convenzionali

• Definire le azioni composte• Conoscere le varie finte ed eseguirle alle diverse misure• Conoscere le posizioni essenziali assunte dallo schermidore

con la mano armata e col corpo• Comprendere la misura schermistica • Saper eseguire e far combinare esercizi convenzionali,

per la libera applicazione dell’offesa e relativa difesa

ALLA FINE DEL CAPITOLO 4 DOVRESTI ESSERE IN GRADO DI:

CAPITOLO 4 AZIONI COMPOSTE

• Sai definire in che cosa consistono le azioni composte?• Che cosa è la finta?• Quale è la simulazione della cavazione?• Tutte le azioni di finta descritte nel Capitolo, quanti movimenti hanno?• Dopo quali battute gli Autori consigliano di cavare senza finta dritta?

E perché?• Quante battute di passaggio descrive il Trattato e quali sono i bersagli

dei relativi colpi?• Se il secondo movimento di una qualsiasi azione di finta,

anziché effettuarlo, lo si finge e se ne aggiunge un terzo unitamente all’affondo, si avrà quale tipo di azione?

• Quante sono le doppie finte del filo e come si eseguono alle diverse misure?• In che cosa consistono gli esercizi convenzionali?

SE SEI IN GRADO DI RISPONDERE A QUESTE DOMANDEPUOI PASSARE AL PROSSIMO CAPITOLO

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19CAPITOLO 4 – AZIONI COMPOSTE

Definizione delle azioni composte

A differenza delle azioni di offesa semplici(quelle il cui sviluppo avviene senza elude-re alcuna parata, ossia tutte quelle che giàabbiamo descritte) sono azioni compostequelle che durante il loro sviluppo eludono,invece, una o più parate. Queste ultime nonsono altro che le derivanti delle prime(semplici o fondamentali) e, come tali, pos-sono anch’esse aver luogo tanto se l’avver-sario si trovi in un invito quanto in un lega-mento o con l’arma in linea.

Della finta in genere

Qualunque movimento coll’arma non seguitodall’affondo, ma atto a indurre l’avversario aduna parata, dicesi «finta». La finta, quindi, nonè altro che la simulazione del colpo, unaminaccia, e perché possa raggiungere loscopo, ossia muovere alla parata anche chi nesia premunito, deve avere tutte le caratteristi-che del colpo vero, scelta di tempo compresa,e solo, come s’è detto, mancare dell’affondo.In genere si ricorre alla finta quando si avver-te di non poter superare con l’azione sempli-ce la difesa avversaria, oppure quando, puravendola superata, si giudica opportuno nonripetere l’azione semplice.La finta potrà essere più o meno accentuatasecondo la minore o maggiore impressioneche essa esercita sull’avversario. Per conse-guenza, possiamo ritenere che dal momentoiniziale della finta fino alla sua massimaespressione (in quest’ultimo caso eludere laparata diventa assai difficile) esistono tantiattimi diversi per eludere la parata adeguatialla sensibilità difensiva dell’avversario.

Azioni di finta in generein rapporto alle parate semplici

Premesso che la simulazione di un colpo dàluogo ad un’azione di finta e che la preroga-tiva massima di ogni finta è quella di essereeseguita con tale accento di verità da indur-re l’avversario a spostare immediatamentela propria arma a difesa del bersaglio pre-sunto in pericolo, passiamo ora alla descri-zione di tutte le azioni di finta che si posso-no eseguire in contrapposizione alle paratesemplici (*).

Finta dritta e cavazionea misura di allungo

La finta dritta è la simulazione della bottadritta seguita da una cavazione, la quale,eludendo una parata semplice, non puòeffettuarsi che sul bersaglio opposto aquello della finta e, come la botta drittadella quale è la prima derivante, si esegueanch’essa in contrapposizione ad un invitooppure da un proprio.

La sua esecuzione consta di due tempi: unoper la finta, l’altro per la esecuzione dellacavazione come ben chiaramente si vedràappresso.

Finta dritta e cavazione a misura camminando

Si esegue nel modo descritto per la finta drit-ta di allungo, con la sola avvertenza che, uni-tamente all’insinuazione della punta peresprimere la finta, si effettua un passo avan-ti, tenendo presente che il movimento inizia-le dell’arma deve avere precedenza assoluta.

Finta dritta e cavazione a misura di allungo

La finta di cavazione è la simulazione dellacavazione. Si esegue nel modo descritto perla finta dritta, ma in contrapposizione ad unlegamento anziché ad un invito: si svincola lapropria lama dal legamento come se si

Note

(*) Le azioni di offesa, costituite da due movimenti e che eludono una parata semplice, nell’uso comune sono denominate, per analogia, azio-ni di «finta semplice».

FINTA DRITTA E CAVAZIONESULL’INVITO DI PRIMA

Maestro Allievo

Invita Come primo movimento,di prima simula la botta dritta

insinuando la punta della lama sulla linea del fianco

Para Come secondo movimentodi seconda elude subito la parata

effettuando la cavazionesopra al petto

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA E CAVAZIONESULL’INVITO DI SECONDA

Maestro Allievo

Invita Simula la botta dritta, di seconda insinuando la punta

della lama sulla lineadel petto

Para di prima Elude subito la parata o di terza effettuando la cavazione

al fianco o indentro

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA E CAVAZIONESULL’INVITO DI TERZA

Maestro Allievo

Invita Simula la botta dritta, di terza insinuando la punta

della lama sulla linea indentro

Para Elude subito la parata di quarta eseguendo la cavazione

infuori

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA E CAVAZIONESULL’INVITODI QUARTA

Maestro Allievo

Invita Simula la botta dritta, di quarta insinuando la punta

della lama sulla lineainfuori

Para Elude subito la paratadi terza effettuando la cavazione

indentro

Si lasciacolpire

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CAPITOLO 4 – AZIONI COMPOSTE20

volesse vibrare la cavazione e, eludendosubito la corrispondente parata semplicedell’avversario, si esegue una cavazione sulbersaglio opposto.

Finta di cavazione e cavazione a misura camminando

Si esegue nello stesso modo descritto perla esecuzione di allungo, con la solo avver-tenza che la simulazione della finta vieneunita al passo avanti. Il movimento inizialedell’arma deve avere la precedenza asso-luta.

Finta del filo e cavazione a misura di allungo

La finta del filo è la simulazione del filostesso e, come tutte le altre azioni di fintafinora descritte, consta di due movimentitanto se eseguita a misura di allungo quan-to a misura camminando.

FINTA DI CAVAZIONE E CAVAZIONE SUL LEGAMENTO DI SECONDA

Maestro Allievo

Lega Simula la cavazione di seconda insinuando la punta

della lama sulla linea sopra al petto

Para Elude subito la parata di prima eseguendo la cavazione o di terza al fianco o indentro

Si lascia colpire

FINTA DI CAVAZIONEE CAVAZIONE SUL LEGAMENTO

DI TERZA

Maestro Allievo

Lega Simula la cavazione di terza insinuando la punta

della lama sulla linea indentro

Para Elude subito la parata di quarta eseguendo la cavazione

infuori

Si lascia toccare

FINTA DI CAVAZIONEE CAVAZIONE SUL LEGAMENTO

DI QUARTA

Maestro Allievo

Lega Simula la cavazione di quarta insinuando la punta

della lama sulla linea infuori

Para Elude subito la parata di terza eseguendo la cavazione

indentro

Si lasciacolpire

FINTA DI CAVAZIONE E CAVAZIONE SUL LEGAMENTO DI PRIMA

Maestro Allievo

Lega Simula la cavazione di prima insinuando la punta

della lama sulla lineadel fianco

Para Elude subito la parata di seconda eseguendo la cavazione

sopra al petto

Si lasciacolpire

FINTA DEL FILO DI PRIMA E CAVAZIONE

Maestro Allievo

Dal proprio legamento di prima, finge il filo al bersaglio esterno nel modo già noto

Para di terza Elude subito la parata o di prima eseguendo la cavazione

al petto indentro, oppure al fianco

Si lascia colpire

FINTA DEL FILODI SECONDA E CAVAZIONE

Maestro Allievo

Dal proprio legamento di seconda, finge il filo al fianco nel modo già noto

Para Elude subito la parata di seconda eseguendo la cavazione

sopra al petto

Si lasciacolpire

FINTA DEL FILO DI TERZA

E CAVAZIONE

Maestro Allievo

Dal proprio legamento di terza, finge il filo al bersaglio esterno nel modo già noto

Para Elude subito la parata di prima eseguendo la cavazione o di terza al fianco o indentro

Si lasciacolpire

FINTA DEL FILODI QUARTA

(O FIANCONATA ESTERNA)E CAVAZIONE

Maestro Allievo

Dal proprio legamento di quarta, finge la fìanconata esterna nel modo già noto

Para Elude subito la parata di seconda eseguendo la cavazione

sopra al petto

Si lasciacolpire

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21CAPITOLO 4 – AZIONI COMPOSTE

Finta del filo e cavazione a misura camminando

Si esegue unendo alla finta del filo il passoavanti ed effettuando poi, senza pausa, lacavazione. Devesi tener presente che il movimento ini-ziale dell’arma deve avere precedenzaassoluta sull’azione.

Battute seguite da finta a misura di allungo

Abbiamo detto che lo scopo della battuta èquello di deviare l’arma avversaria dallalinea di offesa onde poter poi effettuare ofingere di effettuare il colpo dritto sul ber-saglio che ne risulta scoperto. Quindi, sel’attaccante fa seguire alla battuta una fintadritta, la sua intenzione è quella di indurrel’avversario a parare per poi eludere laparata cavando.

Poiché in pratica, specie a misura di allun-go, chi subisce la battuta – secca, nervosae soprattutto fatta nel momento appropria-to – reagisce immediatamente in difesa, èutile particolarmente dopo la battuta diquarta e quella di terza cavare direttamen-te infuori e indentro senza cioè effettuare la

finta dritta, onde evitare di farsi incontrareil ferro dall’avversario.In tali casi si dovrà quindi eseguire la cava-zione non dalla linea di offesa, ma sul postostesso della battuta e simultaneamenteall’immediata reazione in quarta o in terzadell’antagonista.

FINTA DELLA FIANCONATA DI SECONDA E CAVAZIONE

Maestro Allievo

Si lascia Dal legamento di quarta, legare con armoniosodi quarta collegamento al trasporto,

finge la fianconata di seconda nel modoindicato per l’azione semplice

Para Elude subito la parata di seconda eseguendo la cavazione

sopra al petto

Si lasciacolpire

FINTA DELLA FIANCONATA INTERNA E CAVAZIONE

Maestro Allievo

Si lascia Dal legamento di terza, legare con armoniosodi terza collegamento al trasporto,

finge la fianconata internanel modo indicatoper l’azione semplice

Para Elude subito la parata di prima eseguendo la cavazione

al fianco

Si lasciacolpire

BATTUTA DI PRIMA, FINTA DRITTA E CAVAZIONE

Maestro Allievo

Presenta l’arma in linea Come primo tempo, esegue la battuta nel modo già noto;come secondo tempo accenna immediatamente la botta dritta al bersaglio interno nel modo indicato per l’azione semplice

Para di quarta Elude subito la parata, eseguendo la cavazione infuori

Si lascia colpire

BATTUTA DI SECONDA, FINTA DRITTA E CAVAZIONE

Maestro Allievo

Presenta l’arma in linea Esegue la battuta nel modo già noto e fa seguire immediatamente la finta di botta dritta al fianco o sopra al petto nel modo indicato per l’azione semplice

Para di seconda o di terza Elude subito la parata, eseguendo la cavazione sopra o al bersaglio interno

Si lascia colpire

BATTUTA DI TERZA, FINTA DRITTA E CAVAZIONE

Maestro Allievo

Presenta l’arma in linea Esegue la battuta nel modo già noto e fa seguire immediatamente la finta di botta dritta al fianco o al bersaglio esterno nel modo indicato per l’azione semplice

Para di seconda o di terza Elude subito la parata, eseguendo la cavazione sopra o al bersaglio interno

Si lascia colpire

BATTUTA DI QUARTA, FINTA DRITTA CAVAZIONE

Maestro Allievo

Presenta l’arma in linea Esegue la battuta nel modo già noto e fa seguire immediatamente la finta di botta dritta al bersaglio interno nel modo indicato per l’azione semplice

Para di quarta Elude subito la parata, eseguendo la cavazione infuori

Si lascia colpire

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CAPITOLO 4 – AZIONI COMPOSTE22

Battute seguite da finta a misura camminando

Valgono le stesse norme già indicate per lestesse azioni eseguite a misura di allungo,coordinando però alla battuta e alla finta ilpasso avanti e compiendo poi l’ultimomovimento (la cavazione) con l’affondo.

Battute di passaggio

Sono quelle battute attraverso le quali la pro-pria lama, scorrendo dall’avanti all’indietro eal disopra di quella contraria, svincola daquesta ottenendo effetto analogo a quellodella battuta semplice seguita dalla cavazio-ne, ma col guadagno di un tempo.Di tali battute, date le loro particolari caratte-ristiche, si possono eseguire solo quella diquarta con effettuazione del colpo al fianco,e quella di terza con effettuazione del colpo apetto indentro. Delle due, trova maggioreapplicazione quella di quarta per la sua piùagevole esecuzione.

Risposte di finta

Se dopo una qualsiasi parata si accenna larisposta semplice, facendo seguire ad essauna cavazione atta ad eludere la contropara-ta dell’avversario, tale risposta dicesi di finta.

• Dalla parata di prima si potrà risponderefingendo il colpo dritto indentro e cavareinfuori, eludendo la controparata di quarta;oppure, fingendo il filo sopra e cavareindentro, eludendo la controparata di terza.

• Dalla parata di seconda si potrà risponde-re fingendo il colpo dritto al petto ed ese-guire la cavazione indentro o al fianco, elu-dendo la controparata di terza o di prima;oppure fingendo il filo di seconda e cavaresopra al petto, eludendo la controparata diseconda.

• Dalla parata di terza si potrà risponderefingendo il colpo dritto al fianco e cavaresopra al petto eludendo la contropatratadi seconda, oppure fingendo il filo diterza e cavare al fianco o indentro elu-dendo la controparata di prima o quelladi terza.

• Dalla parata di quarta si potrà risponderefingendo il colpo dritto indentro e cavareinfuori (*) eludendo la controparata diquarta; oppure fingendo la fianconataesterna e cavare sopra al petto, eludendola controparata di seconda.

Della doppia finta in genere

Se il secondo movimento di una qualsiasiazione di finta, anziché effettuarlo, lo sifinge e se ne aggiunge un terzo unitamenteall’affondo, si avrà una azione di doppiafinta. E questo terzo movimento, poichéstiamo trattando ancora di azioni in con-

trapposizione a parate semplici, non potràessere che una seconda cavazione. L’azionedi doppia finta prende la sua denominazio-ne dal primo movimento, quindi: doppiafinta dritta, doppia finta di cavazione, doppiafinta del filo. Come la finta dritta, di cavazio-ne e di filo sono rispettivamente le derivan-ti della botta dritta, della cavazione e del filoin contrapposizione ad una parata sempli-ce, così le corrispondenti azioni di doppiafinta sono le derivanti delle azioni di finta incontrapposizione a due parate semplici. E,per analogia, nell’uso comune vengonodenominate anche azioni di: «doppia fintasemplice» (**).

7

Note

(*)Per l’esecuzione di questa risposta vale quanto è stato detto a pag. 21 per la battuta di quarta e cavazione.(**) Nell’esercitazione di tutte le azioni composte specie in quelle di doppia finta, è molto utile che l’allievo sappia che il maestro per fargliele

eseguire effettua tante parate quanti sono i movimenti che compongono l’azione stessa meno una, l’ultima, quella cioè indispensabile perdifendersi. Il Maestro applicherà anche quest’ultima parata quando vorrà esercitare l’allievo alla controparata e risposta o sperimentarlonella sua rapidità di esecuzione.

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23CAPITOLO 4 – AZIONI COMPOSTE

Doppia finta dritta a misura di allungo

• In contrapposizione all’invito di primaavversario (ossia: finta dritta al fianco,finta di cavazione sopra e cavazione alfianco o indentro).

• In contrapposizione all’invito di secon-da avversario (ossia: finta dritta sopra,finta di cavazione al fianco o indentro, ecavazione sopra o infuori).

• In contrapposizione all’invito di terzaavversario (ossia: finta dritta indentro, fintadi cavazione infuori e cavazione indentro).

• In contrapposizione all’invito di quartaavversario (ossia: finta dritta infuori, finta dicavazione indentro e cavazione infuori).

Doppia finta dritta a misuracamminando

Valgono le modalità indicate per la stessaazione eseguita a misura di allungo, coordi-nando però le due finte col passo avanti. Sidovrà quindi unire la prima finta col primomovimento del passo, la successiva finta colcompletamento del passo stesso e poi farseguire la cavazione unitamente all’affondo.

Doppia finta di cavazione

Quest’azione, sia di allungo sia camminando,si sviluppa con le stesse norme indicate perla doppia finta dritta, poiché, come quest’ul-tima, elude le stesse parate. Essa differiscesoltanto dall’avere origine da un legamentoavversario anziché da un invito e, pertanto, ilprimo movimento dell’azione sarà una fintadi cavazione invece di una finta dritta.

Doppia finta del filo a misura di allungo

• Doppia finta del filo di prima (ossia: fintadel filo di prima, finta di cavazione inden-tro o al fianco e cavazione infuori o sopraal petto).

• Doppia finta del filo di seconda (ossia:finta del filo di seconda, finta di cavazionesopra e cavazione al fianco o indentro).

• Doppia finta del filo di terza (ossia: fintadel filo di terza, finta di cavazione al fian-co o indentro, e cavazione sopra o infuo-ri).

• Doppia finta del filo di quarta (ossia:finta di fianconata esterna, finta di cava-zione sopra e cavazione al fianco oindentro).

Maestro Allievo

Invita Finge la botta dritta di quarta infuori

Para Elude la parata fingendo di terza la cavazione indentro

Para Elude anche la secondadi quarta parata effettuando

la cavazione infuori

Si lascia colpire

Maestro Allievo

Finge il filo di prima nel modo già noto

Para di terza Elude la parata fingendo o di prima la cavazione indentro

o al fianco

Para Elude anche la secondadi quarta parata effettuandoo di seconda la cavazione infuori

o sopra al petto

Si lascia colpire

Maestro Allievo

Invita Finge la botta dritta di prima al fianco

Para Elude la parata fingendo di seconda la cavazione sopra

Para di prima Elude anche la secondao di terza parata eseguendo

la cavazione al fianco o indentro

Si lasciacolpire

Maestro Allievo

Invita Finge la botta drittadi seconda sopra

Para di prima Elude la parata fingendo o di terza la cavazione al fianco

o indentro

Para Elude anche la secondadi seconda parata effettuandoo di quarta la cavazione sopra

o infuori

Si lasciacolpire

Maestro Allievo

Invita Finge la botta dritta di terza indentro

Para Elude la parata dirigendo di quarta la cavazione infuori

Para Elude anche la secondadi terza parata effettuando

la cavazione indentro

Si lasciacolpire

Maestro Allievo

Finge il filo di seconda nel modo già noto

Para Elude la parata fingendo di seconda la cavazione sopra al petto

Para Elude anche la secondadi prima parata effettuandoo di terza la cavazione ai fianco

o indentro

Si lasciacolpire

Maestro Allievo

Finge il filo di terza nel modo già noto

Para di prima Elude la parata fingendo o di terza la cavazione al fianco

o indentro

Para Elude anche la secondadi seconda parata effettuandoo di quarta la cavazione sopra

al petto o infuori

Si lasciacolpire

Maestro Allievo

Finge la fianconataesterna nel modogià noto

Para Elude la parata fingendo di seconda la cavazione

sopra al petto

Para Elude anche la secondadi prima parata effettuandoo di terza la cavazione al fianco

o indentro

Si lasciacolpire

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CAPITOLO 4 – AZIONI COMPOSTE24

• Doppia finta di fianconata interna (ossia:finta di fianconata interna, finta di cavazio-ne al fianco e cavazione sopra).

• Doppia finta della fianconata di secon-da (ossia: finta della fianconata di secon-da, finta di cavazione sopra al petto ecavazione al fianco o indentro).

Doppia finta del filo a misuracamminando

Valgono le stesse norme indicate per ese-guire la stessa azione di allungo, ma sidovranno ben coordinare le due finte del-l’azione stessa con i due movimenti cherichiede il passo avanti onde poter poi,senza pausa, eseguire la cavazione conl’affondo. Specie per i fili preceduti da tra-sporto, si dovrà tener ben presente che ilmovimento iniziale dell’arma deve avereprecedenza assoluta sull’azione.

Esercizi convenzionali

Gli esercizi convenzionali consistono nelprestabilire,fra due schermidori, le azioniche ciascuno di essi dovrà eseguire relati-

vamente all’offesa e alla difesa, attenendo-si scrupolosamente, durante l’alternataesecuzione delle azioni stesse, a quantostabilito.Tali esercizi integrano in maniera preziosa ibenefici della lezione e costituiscono soprat-tutto i primi passi vérso la libera applicazio-ne dell’offesa e relativa difesa, senza cioèche il maestro ne chieda, volta a volta, l’ese-cuzione. Servono, altresì, a conferire mag-giore senso di verità all’azione appresa inlezione ed a suscitare nell’allievo le primevere riflessioni e considerazioni circa l’im-portanza che hanno i tre elementi che stan-no alla base dell’edificio schermistico, ossia:la misura, il tempo e la velocità. Molteplicisono i modi con cui possono essere combi-nati detti esercizi, poiché qualsiasi combina-zione schermistica, di offesa, difesa e dicontroffesa, può dar luogo ad un determina-to esercizio convenzionale. Quelli che andre-mo qui sotto indicando sono esercizi in rife-rimento alle azioni di offesa e di difesa finqui studiate, ossia in riferimento alle azionidi finta e doppia finta in contrapposizionealle parate semplici.Su di essi potranno modellarsi, in seguito,tutte le altre combinazioni che si riterrannoutili per un più complesso addestramento.

• Primo Esercizio: Botta dritta (in contrap-posizione ai quattro inviti)

• Secondo Esercizio: Cavazione (in con-trapposizione ai quattro legamenti).

• Terzo Esercizio: Botta dritta o finta di bottadritta e cavazione a misura di allungo.Questo esercizio offre maggiori difficoltàper colui che invita poiché, non sapendose l’azione dell’avversario sarà di bottadritta o di finta dritta questa alternativarende meno agevole la sua difesa.

• Quarto Esercizio: Cavazione o finta dicavazione ecavazione a misura di allungo.Si esegue in contrapposizione a ciascunodei quattro legamenti nell’identico modo aquello sopra descritto per l’esercizio dibotta dritta o finta di botta dritta.

• Quinto Esercizio: Finta dritta semplice odoppia (in contrapposizione a ciascunodei quattro inviti), prima a misura diallungo, poi camminando.

• Sesto Esercizio: Finta di cavazione sem-plice o doppia (in contrapposizione a cia-scuno dei quattro legamenti), prima amisura di allungo, poi camminando.

Nel quinto e sesto esercizio ancora maggiorisono le difficoltà che si presentano specie percolui che subisce l’attacco venendosi a trova-re nell’alternativa di dover eseguire due o treparate. Per riuscire nell’intento egli dovrà farbene attenzione a non sbandare il suo ferronel passaggio dall’una all’altra parata, maeseguire invece movimenti strettissimi e velo-ci. Per quanto riguarda l’attaccante, l’attenzio-ne di questi dovrà essere volta particolarmen-te a non farsi incontrare il ferro nel dare lanecessaria espressione alle finte, e a bencoordinare le finte stesse con i movimentidelle gambe quando svolge l’azione cammi-nando. Conformandosi a quanto indicato perquesti sei esercizi se ne potranno comporrealtri simili in riferimento ai fili e alle battute.

Maestro Allievo

Sì lascia Con armonioso legare collegamento al trasporto,di terza finge la fianconata interna

Para Elude la parata fingendo di prima la cavazione al fianco

Para Elude anche la secondadi seconda parata effettuando

la cavazione sopra al petto

Si lasciacolpire

Maestro Allievo

Si lascia Con armonioso legare collegamento al trasportodi quarta in seconda finge il filo

al fianco

Para Elude la parata fingendo di seconda la cavazione

sopra al petto

Para Elude anche la secondadi prima parata effettuandoo di terza la cavazione al fianco

o indentro

Si lasciacolpire

A B

Assume Effettua la bottal’atteggiamento dritta al corrispondented’invito bersaglio scoperto,

cercando di colpire

Para semplice Si lascia colpiredi tasto e risponde al distacco odi filo

A B

Assume Effettua la cavazionel’atteggiamento al corrispondentedi legamento bersaglio scoperto,

cercando di colpire

Para semplice Si lascia colpiredi tasto e risponde al distacco odi filo

A B

Assume Effettua la bottal’atteggiamento dritta d’invito al corrispondente

bersaglio scoperto,oppure la finta dritta, cercando sempredi colpire

Esegue una sola Si lascia colpireparata semplice se l’attacco è di botta dritta, oppure due parate semplici se l’attacco è di finta dritta. Risponde comemeglio gli aggrada, e cioè, al distacco o di filo

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Il Capitolo Quinto “Azioni ausiliarie”, tratta della definizione delle azioni ausilia-rie di offesa, tirare di quarta bassa, fili sottomessi, battute false, sforzo e colpodritto, copertino, intrecciata, battute di quarta falsa, disarmo e ripigliata.Per gli Autori, le azioni ausiliarie di offesa sono quelle azioni non fondamenta-li, che generalmente sono basate sulle imperfezioni degli atteggiamenti del-l’avversario, come le linee non appropriatamente corrette. Il tirare di quartabasso è usato contro l’avversario che d’abitudine invita, lega o para di quartacon la mano all’altezza del petto, scoprendo l’addome; i fili sottomessi si usanoin opposizione all’avversario che esegue un legamento debole o imperfetto; lebattute false si eseguono sui legamenti dell’avversario; lo sforzo è una battutascivolando cui non si può opporre con facilità la cavazione in tempo; il coper-tino è una pressione verticale sulla lama avversaria; l’intrecciata è una battutaeseguita dal proprio legamento cambiando la linea; la battuta di quarta falsa èuna battuta orizzontale eseguita sulla linea interna bassa quando la lama del-l’avversario è diretta al fianco; il disarmo è una forte azione verticale o spiralesul ferro avversario che farà perdere all’antagonista il controllo della sua arma;e la ripresa d’attacco è una seconda azione offensiva che inizia dall’affondo, edè usata in opposizione all’avversario che para e rimane fermo, o para ed indie-treggia, ma non risponde immediatamente.

PAROLE CHIAVE

Azioni ausiliarie di offesaTirare di quarta bassaFili sottomessiBattute falseSforzo e colpo drittoCopertinoIntrecciataBattute di quarta falsaDisarmoRipigliata

• Aumentare le possibilità offensive, arricchendo, nel contempo, il proprio repertorio schermistico

• Conoscere talune imperfezioni degli atteggiamenti assunti dall’avversario• Sorprendere l’avversario su alcune linee che garantisce debolmente• Saper riconquistare la linea, forzando il legamento dell’avversario• Eseguire la ripresa d’attacco nei vari modi contemplati

ALLA FINE DEL CAPITOLO 5 DOVRESTI ESSERE IN GRADO DI:

• Sai definire le azioni ausiliarie di offesa?• Il Trattato, quando consiglia di tirare di quarta bassa?• Quando sono eseguibili i fili sottomessi?• Cosa sono le battute false?• Cosa si intende per sforzo e come viene eseguito?• Quale è la differenza tra il copertino e l’intrecciata?• Come si esegue la battuta di quarta falsa?• Cosa si intende per secondo colpo?

SE SEI IN GRADO DI RISPONDERE A QUESTE DOMANDE

CAPITOLO 5 AZIONI AUSILIARIE

PUOI PASSARE AL PROSSIMO CAPITOLO

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CAPITOLO 5 – AZIONI AUSILIARIE26

Definizione delle azioni ausiliarie di offesa

La denominazione stessa dice chiaramenteche trattasi di azioni non fondamentali. Nonper questo però devesi ritenere che esserappresentino un ruolo di trascurabile impor-tanza, poiché è proprio mediante l’applica-zione di queste azioni che si aumentano lepossibilità offensive e si arricchisce, nel con-tempo, il proprio repertorio schermistico.Parte di esse si basano sulla imperfezionedegli atteggiamenti assunti dall’avversario,hanno origine cioè su linee ritenute coperte eche invece non lo sono completamente o,comunque, su linee debolmente garantite,facilmente conquistabili dall’antagonista.Riteniamo bastevole questa spiegazione perfar comprendere quali risorse offrono nelcombattimento queste così dette «azioniausiliarie» e quanto sia utile, quindi, un parti-colareggiato studio per la loro applicazione.

Tirare di quarta bassa

Contro l’avversario che abitualmente invita,lega o para di quarta col pugno all’altezzadel petto, e non dell’addome, si potrà diri-gere il colpo di attacco di risposta al bersa-glio del fianco con il pugno di quarta, anzi-ché a quello infuori del petto, allo scopo disorprenderlo sulla linea ritenuta coperta edi abbreviare così il percorso del colpostesso. Il colpo così portato si denomina di«quarta bassa» (*).

Fili sottomessi

A differenza dei fili già descritti, i qualihanno origine dal proprio legamento, i filisottomessi sono eseguibili invece quandola propria lama è soggetta ad imperfettolegamento avversario, ossia ad un lega-mento debole o comunque insufficiente agarantire la linea corrispondente al lega-mento stesso.Eseguire un filo sottomesso significa quin-di forzare detto legamento, riconquistarecioè completamente la linea che l’antago-nista aveva spostato per tenere la lamacontraria soggetta alla sua. Indi, non per-

dendo mai il contatto fra le due lame e gua-dagnando i gradi di quella avversariamediante la distensione del braccio, sivibra – senza discontinuità e con la massi-ma decisione – il colpo sul bersaglio ritenu-to coperto dall’avversario.L’azione dev’essere eseguita rapidamentee soprattutto deve avere inizio dall’immo-bilità assoluta per sorprendere ed impedi-re così all’avversario di rettificare intempo utile il legamento tramutandolo inparata.Da quanto descritto, risulta evidente che laesecuzione dei fili sottomessi consta di unsolo movimento. Pertanto anche essi – come gli altri fili, labotta dritta e la cavazione – sono eseguibilisolo a misura di allungo.

• Filo sottomesso sul legamento di prima– Mantenendo il contatto della proprialama con quella dell’avversario finoall’esecuzione del colpo col pugno insinistra si insinua nello stesso tempo lapunta dell’arma sulla linea del bersagliointerno, ove – senza discontinuità e conopposizione indentro – si vibra il colpo.

• Filo sottomesso sul legamento di secon-da – Conservando il contatto della proprialama con quella dell’avversario sino all’ef-fettuazione del colpo, e mantenendo ilpugno di quarta o girandolo in secondaposizione, abbassandolo e spostandoloalquanto verso la propria destra, si insinuanello stesso tempo la punta dell’arma sullalinea del fianco ove – senza alcunadiscontinuità e con accentuata opposizio-ne infuori – si vibra il colpo.

• Filo sottomesso sul legamento di terza– Conservando il contatto della proprialama con quella dell’avversario sinoall’effettuazione del colpo, e mantenen-do il pugno in quarta posizione, elevan-dolo alquanto e spostandolo versodestra, si insinua nello stesso tempo lapunta dell’arma sulla linea del bersaglioesterno, ove – senza alcuna discontinui-tà e con opposizione infuori – si vibra ilcolpo.

• Filo sottomesso sul legamento di quarta– Mantenendo il contatto della proprialama con quella dell’avversario fino all’ef-fettuazione del colpo, ed elevando alquan-to il pugno e spostandolo verso sinistra, siinsinua nello stesso tempo la punta del-l’arma sulla linea del bersaglio interno, ove– senza alcuna discontinuità e con oppo-sizione indentro – si vibra il colpo (**).

Finta del filo sottomesso e cavazione

La finta del filo sottomesso, come tutte leazioni di finta, non è altro che la simulazio-ne del colpo semplice e, in questo caso, lasimulazione di uno dei quattro fili sotto-messi descritti.Tale azione risulta di agevole esecuzionespecie contro avversari i quali, molto sensi-bili alle pressioni esercitate sulla loro lama,hanno una reazione difensiva immediata etale da lasciare ampiamente scoperto ilbersaglio opposto a quello minacciato.L’azione stessa è eseguibile sia a misura diallungo sia camminando e in entrambi icasi consta di due tempi.Infatti, dovendo eseguire – per esempio –la finta del filo sottomesso di quarta amisura di allungo, prima si esprime la fintaosservando tutte le modalità descritte per ilrispettivo semplice filo sottomesso, menol’affondo; poi, sulla reazione di ferro del-l’avversario (parata di quarta), si effettua lacavazione al bersaglio esterno.Dovendo invece eseguire la stessa azione amisura camminando, prima si esprime lafinta del filo unitamente al passo avanti;poi, sempre nell’atto della reazione difensi-va dell’avversario, si esegue la cavazione.Le stesse modalità saranno osservate perl’esecuzione della finta dei fili sottomessi diprima, di seconda e di terza.

Doppia finta del filo sottomesso

Per l’esecuzione della doppia finta del filosottomesso, sia a misura di allungo siacamminando, valgono le stesse normeindicate per le azioni di doppia finta ingenere: nel primo tempo, si esegue la finta

Note

(*)Il colpo di «quarta bassa», tanto di attacco quanto di risposta, può essere vibrato anche col pugno di terza o di terza in quarta, con relati-va opposizione indentro.

(**) Come s’è detto, i fili sottomessi constano di un sol movimento. Ma nell’apprenderne l’esecuzione sarà bene che questa venga distinta indue tempi: nel primo, formazione della linea col dominio iniziale dei gradi della lama avversaria; nel secondo proseguire il colpo coll’affon-do, mantenendo la dovuta opposizione di pugno.Appena appresa la perfetta meccanica si passerà all’esecuzione in un sol tempo e quanto più rapidamente possibile.

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27CAPITOLO 5 – AZIONI AUSILIARIE

del filo, nel secondo la finta di cavazione enel terzo si effettua la cavazione allo stes-so bersaglio ove è stata eseguita la primafinta.

Battute false

Tali battute si eseguono, sia a misura diallungo sia camminando, quando il proprioferro è soggetto al legamento avversario,battendo in senso opposto al legamentostesso.Per l’esecuzione della battuta falsa seguitada finta si procederà con le stesse normeindicate per le battute in genere seguite dafinta.

Sforzo e colpo dritto

La stessa battuta in potenza già descrittaa pag. 13 assume la denominazione di«sforzo», quando viene eseguita da unodei quattro propri legamenti e senzadisgiungere la propria lama da quellaavversaria.Lo sforzo e colpo dritto, sia a misura diallungo sia camminando, consta di duetempi: primo, alzandone alquanto la puntasi fa scorrere con forza la propria lama suquella avversaria percorrendone i gradi;secondo, girando con rapidità il pugno inquarta posizione, si esegue il colpo dritto(*).

Copertino

La denominazione di copertino deriva dal-l’attuazione del primo movimento dell’azio-ne stessa, col quale si va come a coprire lalama avversaria.Il copertino con botta dritta si effettua eser-citando un leggero appoggio a braccio quasicompletamente disteso sulla lama avversa,allo scopo di deviarla dalla linea di offesa perpoi vibrare la botta dritta al petto.Tanto a misura di allungo quanto a misuracamminando, il copertino con colpo drittoconsta di due tempi: primo, girando ilpugno in seconda posizione, si striscia colforte della propria lama sui gradi deboli emedi di quella avversaria deviando legger-mente quest’ultima alla propria sinistra e inmodo che la punta della propria arma risul-ti di poco più alta del pugno e presso la

spalla destra dell’avversario; secondo,girando rapidamente il pugno in quartaposizione e lasciandolo ben disposto conl’opposizione indentro, si vibra la botta drit-ta al petto sulla stessa linea interna.Affinché l’azione abbia buon esito si dovràfare attenzione di allontanare il meno pos-sibile la punta della propria arma dal pianodi attacco nel deviare quella avversariadalla linea di offesa.Per l’esecuzione della «finta del copertino»,effettuato il deviamento della lama avver-saria dalla linea di offesa nel modo sudescritto, si procederà con le stesse normeindicate per l’esecuzione della battuta diquarta seguita da finta.

Intrecciata

L’intrecciata è una battuta che si eseguedai propri legamenti di terza e di quarta, edagli stessi legamenti dell’avversario.Essa si esegue battendo in senso oppostoai suddetti legamenti, e pertanto è prece-duta da un movimento di svincolo. L’intrecciata e colpo dritto, come tutte lealtre battute, è eseguibile sia a misura diallungo sia camminando e consta di duetempi: primo, svincolando la propria lama sibatte su quella avversaria nel senso sopraindicato; secondo, con la massima rapiditàsi effettua il colpo sul corrispondente ber-saglio.Per eseguire l’intrecciata con finta, sia diallungo sia camminando, si procederà conle stesse norme indicate per le battute ingenere seguite da finta.

Battuta di quarta falsa

Tale battuta si esegue, sia a misura diallungo sia camminando, quando la lamadell’arma avversaria è tenuta sulla lineabassa del fianco, e l’urto sulla lama vienedato in senso orizzontale da destra versosinistra. Pertanto essa si differenzia dallabattuta di «prima» (mezzocerchio) e assu-me una diversa denominazione.È possibile eseguirla anche dal propriolegamento di seconda o da quello avversa-rio. In tali casi, dovendo la battuta stessaesser preceduta da un movimento di svin-colo, viene denominata «intrecciata diquarta falsa».

Per l’esecuzione di tali battute seguite dafinta, tanto a misura di allungo quantocamminando, si procederà con le stessenorme indicate per le battute in genereseguite da finta.

Disarmo

Il disarmo è un’azione eseguita sulla lamadell’aversario, tendente, se non proprio adisarmarlo, a fargli perdere il controllo del-l’arma e renderlo quindi incapace di difen-dersi validamente. Si può raggiungere talescopo con il disarmo verticale o con ildisarmo spirale da destra verso sinistra oviceversa.Il disarmo verticale è applicabile in con-trapposizione al legamento di prima avver-sario o dal proprio legamento di terza; ildisarmo in senso spirale è applicabile,invece, dai propri legamenti di terza e diquarta, oppure sull’arma avversaria inlinea. Ecco come si esegue.

• Disarmo verticale – Girando il pugno interza posizione ed alzando nello stessotempo la punta della propria lama conbreve flessione del braccio unitamente aquella laterale del polso, si batte fortemen-te – con movimento energico dell’avam-braccio e col concorso del polso – in sensoverticale in basso il grado medio dellalama contraria col forte della propria, edimmediatamente si vibra il colpo dritto alpetto col pugno di quarta posizione.

• Disarmo spirale a sinistra – Sia che siesegua in contrapposizione all’armaavversaria in linea sia che si esegua dalproprio legamento di terza, si imprime unenergico e graduale sforzo in senso spi-rale da destra verso sinistra, in modo dapercorrere col forte della propria lama igradi deboli e medi di quella contraria,ed immediatamente si vibra il colpo drit-to al bersaglio interno col pugno in quar-ta posizione.

• Disarmo spirale a destra – Sia che siesegua in contrapposizione all’armaavversaria in linea sia che si esegua dalproprio legamento di quarta si imprimeun energico e graduale sforzo in sensospirale da sinistra verso destra in basso,

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Note

(*) L’esecuzione di questa azione rende quasi impossibile la cavazione in tempo da parte dell’avversario, cavazione che, come vedremo inseguito, fa parte del capitolo delle «uscite in tempo».

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CAPITOLO 5 – AZIONI AUSILIARIE28

percorrendo col grado forte della proprialama i gradi deboli e medi di quella con-traria, ed immediata mente si vibra ilcolpo dritto al fianco o al petto rispettiva-mente col pugno di seconda e di quartaposizione (*).

Ripigliata o ripresa di attacco

La ripigliata, o ripresa di attacco, non è cheuna seconda azione di offesa che ha iniziodall’affondo, cioè immediatamente dopol’esito negativo della prima, ed è resa possi-bile dalla mancata reazione dell’avversariodopo essersi difeso.Questa nuova azione deve essere quindieseguita in contrapposizione all’atteggia-mento che avrà mantenuto o assunto l’av-versario nel difendersi e a seconda delladistanza in cui egli verrà a trovarsi dopo aversubìto il primo attacco.Pertanto, in conseguenza delle diversesituazioni che possono verificarsi, vari sono i

modi di eseguire la ripigliata, e ciascuno diessi assume una specifica denominazione.Ecco quali sono le situazioni che possonoverificarsi e come si procede applicando larelativa ripigliata:

• L’avversario, pur avendo parato regolar-mente un attacco, indugia a rispondere onon risponde affatto. In tal caso, si rimanein affondo e sollevando il piede destro, peracquistare slancio e facilitare il passaggiodella punta, facendolo ricadere nello stes-so punto, si vibra un nuovo colpo al ber-saglio opposto alla parata con la qualel’antagonista si era precedentementedifeso.Questa azione si denomina «secondocolpo» (**).

• L’avversario procede analogamentecome nel caso precedente ma assecon-dando la parata con un passo indietro. Èopportuno allora tornare in guardia col

piede sinistro e, senza alcuna pausa,vibrargli un nuovo colpo andando inaffondo, colpo che potrà essere anche difinta o doppia finta, oppure un azione sulferro, se nel retrocedere l’avversario avràmessa l’arma in linea.L’azione così coordinata viene denominata«ripresa d’attacco di allungo».

• L’avversario, parando di misura, retro-cede assai più di quanto gli sia necessarioper difendersi. Anche in questo caso sitorna in guardia col piede sinistro ma lanuova azione di offesa, conforme all’atteg-giamento assunto dall’avversario, vienesviluppata questa volta col passo avanti-affondo.L’azione così coordinata viene denomi-nata «ripresa d’attacco camminando».La ripresa d’attacco si potrà anche ese-guire di raddoppio o in frecciata, sia par-tendo direttamente dall’affondo sia dopoil ritorno in guardia col piede sinistro.

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Note

(*)Le azioni di disarmo da noi descritte – che nei precedenti trattati venivano denominate rispettivamente «battuta atterrando» (il disarmo ver-ticale) e «guadagno» (il disarmo spirale) – pur sempre teoricamente valide, non sono di facile attuazione. Tuttavia, dato il fine al quale essetendono, dovranno essere seguite solo dal colpo dritto ed effettuate a misura di allungo.

(**) In alcuni trattati l’azione sopra descritta viene denominata anche «rimessa», mentre a nostro parere la vera e propria rimessa è il secondocolpo vibrato, con opportuni adattamenti di linea, sotto la parata avversaria.

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Il Capitolo Sesto “Delle parate di contro e conseguenti azioni di offesa circolate”,concerne le azioni circolate in generale, le parate di contro, le parate di mezzacontro, le battute di contro e la nomenclatura delle azioni di offesa circolateSecondo gli Autori, le parate di contro si eseguono con un’azione di polso edescrivono con la punta dell’arma un cerchio attorno al ferro avversario. Alla finedell’azione, la punta ritorna alla sua posizione di partenza. La parata di mezzacontro fa la metà della strada di una parata di contro: dall’invito o legamento diseconda o terza, le parate di mezza contro si eseguono passando, rispettivamen-te, in quarta ed in prima. Per Pessina e Pignotti, il passaggio dalla quarta allaseconda in opposizione ai colpi diretti al fianco può essere considerato una para-ta di mezza contro.Gli attacchi composti con finte usati contro le parate di contro elencati dagliAutori sono la finta dritta circolata, la finta di cavazione circolata o contro cava-zione, la finta dritta circolata e cavazione, la finta di cavazione circolata e cava-zione, la doppia finta dritta circolata, la doppia finta di cavazione circolata, la fintadritta e doppia circolata, la finta di cavazione e doppia circolata, la finta del filocircolato, la finta del filo circolato e cavazione, la finta del filo e doppia circolata,le battute seguite da finta dritta circolata, la finta del filo sottomesso circolato, ladoppia finta del filo sottomesso circolato, la finta del filo sottomesso circolato ecavazione, la finta del filo sottomesso e doppia circolata, le battute false seguiteda finta dritta circolata, il copertino seguito da finta dritta circolata, le intrecciateseguite da finta dritta circolata e le risposte circolate.Nell’interazione tra Maestro ed Allievo durante la lezione, Pessina e Pignotti divi-dono ognuna delle azioni nei loro movimenti separati.

PAROLE CHIAVE

Parate di controParate di mezza controBattute di controFinta dritta circolataFinta di cavazione circolata

(controcavazione)Finta dritta circolata e cavazione Finta di cavazione circolata

e cavazione Doppia finta dritta circolata Doppia finta di cavazione circolata Finta dritta e doppia circolata Finta di cavazione e doppia circolata Finta del filo circolato Finta del filo circolato e cavazione Finta del filo e doppia circolataBattute seguite da finta dritta circolata Finta del filo sottomesso circolato Doppia finta del filo sottomesso

circolato Finta del filo sottomesso circolato

e cavazioneFinta del filo sottomesso e doppia

circolataBattute false seguite da finta

dritta circolataCopertino seguito da finta dritta

circolataIntrecciate seguite da finta dritta

circolataRisposte circolate

• Descrivere le parate di contro e le conseguenti azioni di offesa che possono essere messe in atto per eludere una così fatta difesa

• Comprendere il principio che rende possibile l’esecuzione di un attacco composto

ALLA FINE DEL CAPITOLO 6 DOVRESTI ESSERE IN GRADO DI:

• Quando si ha la parata di contro?• Quando si ha la parata di mezza contro?• È corretto affermare che – anche aumentando il numero dei movimenti –

la direzione da seguire per svincolare la punta della propria arma nelle azioni composte varia in relazione al variare della parata che oppone l’avversario per difendersi?

• Di quanti tempi consta la finta dritta e circolata?• Cosa si fa in contrapposizione alla parata semplice?• Cosa si fa in contrapposizione alla parata di contro?

SE SEI IN GRADO DI RISPONDERE A QUESTE DOMANDE

CAPITOLO 6 DELLE PARATE DI CONTRO ECONSEGUENTI AZIONI DI OFFESA CIRCOLATE

PUOI PASSARE AL PROSSIMO CAPITOLO

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CAPITOLO 6 – DELLE PARATE DI CONTRO E CONSEGUENTI AZIONI DI OFFESA CIRCOLATE30

Generalità

Nei precedenti capitoli sono state descrittele azioni di offesa (risposte comprese) inrapporto alle parate semplici.Ci accingiamo ora alla descrizione delleparate di contro e delle conseguenti azionidi offesa che possono essere messe in attoper eludere una così fatta difesa.Come vedremo, la difesa viene esercitata inmodo diverso da quello delle parate sem-plici. Conseguentemente, in modo altret-tanto diverso avviene il disimpegno dellalama da parte dell’attaccante per l’esecu-zione di un’azione composta.

Parate di contro

Si ha la parata di contro quando, assunto unatteggiamento di invito o di legamento, anzi-ché spostare la propria arma al lato oppostoper difendersi dal colpo dritto o cavazionevibrato dall’avversario, si fa perno al pugnoe, descrivendo con la punta dell’arma uncerchio intorno alla lama avversaria, si ritor-na allo stesso punto di partenza.Si compie ugualmente una parata di controse, trovandosi con l’arma in linea oppureancora ad un invito o legamento, dopo unapressione o urto impresso dall’avversariosul nostro ferro, seguito da colpo dritto,eseguiamo la parata in senso opposto aquella semplice.

Esempi

• Quando per difendersi dalla battuta diquarta e colpo dritto, anziché eseguire laparata semplice di quarta, si eseguequella in contrapposizione ad essa, ossiala parata di terza.

• Quando per difendersi dalla fianconataesterna, anziché eseguire la parata sem-plice di seconda, si esegue quella oppo-sta di prima.

• Quando per difendersi dal filo sottomes-so o falsa battuta di quarta, anziché ese-guire la parata semplice di quarta, siesegue quella opposta di terza.

E così per tutti gli altri casi nei quali vieneapplicata la parata in senso opposto allaparata semplice.

Parate di mezza contro

Si ha la parata di mezza contro quandodalla parata, invito o legamento di secondao di terza, compiendo solo la metà del girooccorrente per l’espletamento della controdi seconda o della contro di terza, si passarispettivamente alla parata di quarta e diprima.La parata di mezza contro ha lo stessovalore difensivo della parata di contro e sielude nello stesso modo, ossia con la circo-lata (*).Alcuni denominano parate di mezza controanche i passaggi dalla quarta alla prima eviceversa, mentre altri li denominano «para-te doppie». Le due definizioni non sono esat-te in quanto, in entrambi i casi, si effettua,sia pure di passaggio, una parata sempliceseguita da una di mezza contro.

Battute di contro

Con analogo procedimento a quello descrit-to per le parate di contro, si potranno ese-guire anche le battute «di contro».Partendo da un proprio invito, anziché batterespostando la propria lama al lato oppostocome per le battute semplici, si fa centro alpugno e, circolando al disopra o al disottodella lama avversaria disposta in linea, si ese-gue la battuta nello stesso senso dell’invito.Così, dal proprio invito di prima si esegue labattuta di contro di prima e colpo drittoindentro; da quello di seconda, battuta di

contro di seconda e colpo dritto al fianco osopra al petto; da quello di terza, battuta dicontro di terza e colpo dritto sopra o al fian-co; da quello di quarta, battuta di contro diquarta e colpo dritto indentro.Tali azioni possono essere eseguite sia a diallungo sia camminando, tenendo presenteche la loro efficacia deriva dal saper benegraduare la battuta e dall’immediata messain linea dell’arma dopo la battuta stessa.

Nomenclatura delle azioni di offesa circolate (**)

• Finta (tanto se la finta è dritta o di cava-zione o di filo) circolata (elude una para-ta di contro).

• Finta (dritta, di cavazione o di filo) circo-lata e cavazione (elude una parata dicontro e una semplice).

• Doppia finta (dritta, di cavazione o di filo)circolata (elude una parata semplice euna di contro).

• Finta (dritta, di cavazione o di filo) e dop-pia circolata (elude due parate di contro).

Comunque, da quanto sopra esposto appa-re evidente che la direzione da seguire persvincolare la punta della propria arma nelleazioni composte varia in relazione al varia-re della parata che oppone l’avversario perdifendersi: cavare per eludere la paratasemplice, circolare per eludere quella dicontro. Aumentando il numero dei movi-menti il procedimento non cambia, lascian-

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Note

(*)Può essere considerata parata di mezza contro anche il passaggio dalla quarta alla seconda per difendersi da un colpo portato al fiancoesterno con accentuata angolazione.

(**) In analogia al criterio adottato per le azioni di offesa in contrapposizione alle sole parate semplici, la nomenclatura è stata limitata alle azio-ni di tre movimenti, altrimenti le combinazioni aumenterebbero indefinitamente.

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31CAPITOLO 6 – DELLE PARATE DI CONTRO E CONSEGUENTI AZIONI DI OFFESA CIRCOLATE

do invariato il movimento iniziale dell’azio-ne, qualunque esso sia, poiché, pur essen-do l’offesa in relazione alla difesa, questanell’applicazione è sempre preceduta daquella.

Finta dritta circolata

È stato già detto e dimostrato che quandoalla finta dritta viene opposta la paratasemplice, l’elusione della parata si ottienea mezzo della cavazione al lato inverso allafinta, e che la risultante azione si denomi-na: finta dritta e cavazione.Ora, se alla stessa finta dritta, invece dellaparata semplice, viene contrapposta quelladi contro o di mezza contro, per l’elusione diquesta parata si dovrà circolare, anzichécavare, seguire cioè anche nel secondomovimento la stessa direzione tenuta nelprimo, ossia nella finta.Tale azione, che assume la denominazione di«finta dritta circolata», consta di due tempi,sia se eseguita a misura di allungo sia cam-minando.

Finta di cavazione circolata (controcavazione)

Sia a misura di allungo sia camminando,per l’esecuzione di questa azione, che nel-l’uso comune si denomina «controcavazio-ne», si procede nel modo descritto per lafinta dritta circolata, sostituendo la fintadritta con la finta di cavazione, poichél’azione ha origine in contrapposizione allegamento e non all’invito.

Finta dritta circolata e cavazione (ossia: finta dritta, finta di circolazione e cavazione)

L’esecuzione di questa azione, sia a misuradi allungo sia camminando, è possibilequando l’avversario, dopo aver parato laprima finta con la contro, si difende dallasuccessiva finta con la parata semplice,per cui è possibile effettuare la cavazionesul bersaglio opposto.

FINTA DRITTA CIRCOLATA SULL’INVITO DI PRIMA

Maestro Allievo

Invita Insinuando alquanto di prima la punta dell’arma,

finge il colpo sulla linea del fianco

Para contro Elude subito la parata di prima effettuando la circolata

al fianco col pugno in quarta o seconda posizione

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA CIRCOLATA SULL’INVITO DI SECONDA

Maestro Allievo

Invita Insinuando alquanto di seconda la punta dell’arma,

finge il colpo dritto sopraal petto

Para contro Elude subito la paratadi seconda, effettuando la circolataoppure sopra al petto o infuoriquarta (mezza contro)

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA CIRCOLATA SULL’INVITO DI TERZA

Maestro Allievo

Invita Insinuando alquanto di terza la punta dell’arma,

finge il colpo dritto indentro

Para contro Elude subito la paratadi terza effettuando la circolataoppure prima indentro o al fianco(mezza contro)

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA CIRCOLATA SULL’INVITO DI QUARTA

Maestro Allievo

Invita Insinuando alquanto di quarta la punta dell’arma,

finge il colpo dritto infuori

Para contro Elude subito la parata di quarta effettuando

la circolata infuori

Si lascia colpire

FINTA DRITTA CIRCOLATA E CAVAZIONE SULL’INVITO

DI PRIMA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo drittodi prima al fianco

Para contro Elude la parata fingendo di prima la circolazione al fianco

Para Elude anche la secondadi seconda parata effettuando

la cavazione sopraal petto

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA CIRCOLATA E CAVAZIONE SULL’INVITO

DI SECONDA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo drittodi seconda sopra al petto

Para contro Elude la parata fingendodi seconda la circolazione soprao quarta al petto o infuori(mezza contro)

Para di prima Elude anche la secondao di terza parata effettuando

la cavazione al fianco o indentro

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA CIRCOLATA E CAVAZIONE SULL’INVITO

DI TERZA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo drittodi terza indentro

Para contro Elude la parata fingendodi terza la circolazione indentroo prima o al fianco(mezza contro)

Para Elude anche la secondadi quarta parata effettuandoo di seconda la cavazione infuori

o sopra al petto

Si lasciacolpire

Page 32: Il fioretto - Buonarroti · Il Capitolo Uno “Elementi essenziali”,comprende la nomenclatura del fioretto, le posizioni di pugno, la prima posizione, l’arma in linea e il saluto,

CAPITOLO 6 – DELLE PARATE DI CONTRO E CONSEGUENTI AZIONI DI OFFESA CIRCOLATE32

Finta di cavazione circolatae cavazione (ossia: finta di cavazione, finta di circolazione e cavazione)

Per l’esecuzione di quest’azione, sia a misuradi allungo sia camminando, si procede nelmodo sopra descritto per quella di finta drittacircolata e cavazione, sostituendo, nel primomovimento, la finta dritta con la finta di cava-zione, poiché l’azione ha origine in contrap-posizione a un legamento e non a un invito.

Doppia finta dritta circolata(ossia: finta dritta, fintadi cavazione e circolazione)

La sua esecuzione, sia a misura di allungo siacamminando, è possibile quando l’avversario,dopo avere contrapposto la parata semplicealla prima finta, contrappone quella di controalla successiva, permettendo così di effettua-re la circolazione sullo stesso bersaglio sulquale era stata diretta la seconda finta.

Doppia finta di cavazione circolata (ossia: finta di cavazione,finta di cavazione e circolazione)

Per l’esecuzione di questa azione, sia amisura di allungosia camminando, si proce-de nel modo sopra descritto per l’esecuzionedella doppia finta dritta circolata, tenendopresente che il primo movimento dell’azione,avendo origine in contrapposizione ad unlegamento e non ad un invito, sarà una fintadi cavazione, anziché una finta dritta.

Finta dritta e doppia circolata(ossia: finta dritta, finta di circolazione e circolazione)

Tale azione è possibile eseguirla, sia a misu-ra di allungo sia camminando, quando l’av-versario, dopo aver contrapposto la parata dicontro alla prima finta, ripete la stessa para-ta in contrapposizione alla finta successiva,permettendo così l’espletamento del colpoallo stesso bersaglio sul quale erano statedirette le due finte.

FINTA DRITTA CIRCOLATA E CAVAZIONE

SULL’INVITO DI QUARTA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo drittodi quarta al bersaglio esterno

Para contro Elude la parata fingendodi quarta la circolazione infuori

Para Elude anche la secondadi terza parata effettuando

la cavazione indentro

Si lasciacolpire

DOPPIA FINTA DRITTACIRCOLATA

SULL’INVITO DI PRIMA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo dritto di prima al fianco

Para Elude la parata fingendo di seconda la cavazione sopra al petto

Para contro Elude anche la secondadi seconda parata effettuandoo quarta la circolazione sopra(mezza contro) al petto o infuori

Si lasciacolpire

DOPPIA FINTA DRITTACIRCOLATA

SULL’INVITO DI SECONDA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo dritto sopra di seconda al petto

Para Elude la parata fingendo di prima la cavazione al fianco o di terza o indentro

Para contro Elude anche la secondadi prima parata effettuandoo contro la circolata di terza, rispettivamenteoppure prima o al fianco, o indentro(mezza contro) o ancora al fianco

Si lasciacolpire

DOPPIA FINTA DRITTACIRCOLATA

SULL’INVITO DI TERZA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo dritto di terza indentro

Para Elude la parata fingendo di quarta la cavazione infuori

Para contro Elude anche la secondadi quarta parata effettuando

la circolazione infuori

Si lasciacolpire

DOPPIA FINTA DRITTACIRCOLATA

SULL’INVITO DI QUARTA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo dritto di quarta infuori

Para Elude la parata fingendo di terza la cavazione indentro

Para contro Elude anche la secondadi terza parata effettuandoo prima la circolazione indentro(mezza o al fiancocontro)

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA E DOPPIA CIRCOLATASULL’INVITO DI PRIMA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo dritto di prima al fianco

Para contro Elude la parata fingendo di prima la circolazione al fianco

Para ancora Elude anche la secondacontro parata espletandodi prima la circolazione allo stesso

bersaglio del fianco

Si lascia colpire

FINTA DRITTA E DOPPIA CIRCOLATASULL’INVITO DI SECONDA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo dritto sopra di seconda al petto

Para contro Elude la parata fingendodi seconda la circolazione soprao quarta al petto o infuori(mezza contro)

Para contro Elude anche la secondadi seconda parata espletandoo contro la circolazione sopradi quarta al petto o infuori

Si lascia colpire

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33CAPITOLO 6 – DELLE PARATE DI CONTRO E CONSEGUENTI AZIONI DI OFFESA CIRCOLATE

Finta di cavazione e doppia circolata (ossia: finta di cavazione, finta di circolazione e circolazione)

Per l’esecuzione di questa azione, sia amisura di allungosia camminando, si pro-cede nel modo indicato per la finta dritta edoppia circolata, tenendo presente che ilprimo movimento dell’azione, avendo origi-ne in contrapposizione ad un legamento enon ad un invito, sarà una finta di cavazio-ne anziché una finta dritta.

Finta del filo circolato

Per l’esecuzione di questa azione, sia amisura di allungo sia camminando, si pro-cede nel modo descritto per la finta drittacircolata, solo che nel primo tempo, anzi-ché fingere la botta dritta, si fingerà il filo.

Doppia finta del filo circolato(ossia: finta del filo, finta di cavazione e circolazione)

Per l’esecuzione di questa azione, sia amisura di allungo sia camminando, si pro-cede nel modo indicato per la doppia fintadritta circolata, solo che nel primo tempo,anziché fingere la botta dritta, si fingerà ilfilo.

FINTA DRITTA E DOPPIA CIRCOLATASULL’INVITO DI TERZA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo dritto di terza indentro

Para contro Elude la parata fingendodi terza la circolazione indentroo prima o al fianco(mezza contro)

Para contro Elude anche la secondadi terza parata espletandoo contro la circolazione indentrodi prima o al fianco

Si lasciacolpire

FINTA DRITTA E DOPPIA CIRCOLATASULL’INVITO DI QUARTA

Maestro Allievo

Invita Finge il colpo drittodi quarta infuori

Para contro Elude la parata fingendo di quarta la circolazione infuori

Para ancora Elude anche la secondacontro parata espletando quarta la circolazione infuori

Si lasciacolpire

FINTA DEL FILO DI PRIMACIRCOLATO

Maestro Allievo

Finge il filo di prima (sopra al petto)nel modo già noto

Para contro Elude la parata di quarta effettuando la circolazione

infuori

Si lasciacolpire

FINTA DEL FILO DI SECONDACIRCOLATO

Maestro Allievo

Finge il filo di secondanel modo già noto

Para contro Elude la parata effettuandodi prima la circolazione al fianco

Si lasciacolpire

FINTA DEL FILO DI TERZACIRCOLATO

Maestro Allievo

Finge il filo di terzanel modo già noto

Para contro Elude la parata effettuando di quarta la circolazione infuori

Si lasciacolpire

FINTA DEL FILO DI QUARTACIRCOLATO

Maestro Allievo

Finge il filo di quarta (fianconata esterna)nel modo già noto

Para contro Elude la parata di prima effettuando

la circolazioneal fianco

Si lasciacolpire

FINTA DELLA FIANCONATADI SECONDA CIRCOLATA

Maestro Allievo

Si lascia Unitamente al trasporto legare in seconda fingedi quarta il filo al fianco

Para contro Elude la parata di prima effettuando la circolazione

al fianco

Si lasciacolpire

FINTA DI FIANCONATA INTERNA CIRCOLATA

Maestro Allievo

Si lascia Unitamente al trasporto legare in prima basso, finge il filo di terza al bersaglio interno

Para contro Elude la parata di seconda effettuando la circolazione

sopra al petto

Si lasciacolpire

DOPPIA FINTA DEL FILO DI PRIMA CIRCOLATO

Maestro Allievo

Finge il filo di prima (sopra al petto)

Para di terza Elude la parata fingendo o di prima la cavazione indentro

o al fianco

Para contro Elude anche la secondadi terza parata effettuandoo contro la circolazione indentrodi prima o al fianco

Si lasciacolpire

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CAPITOLO 6 – DELLE PARATE DI CONTRO E CONSEGUENTI AZIONI DI OFFESA CIRCOLATE34

Finta del filo circolato e cavazione (ossia: finta di filo, finta di circolazione e cavazione)

Se, invece di parata semplice e poi di controcome precedentemente, si inverte l’ordinedelle due parate, si ha la finta del filo circola-to e cavazione. Tale azione, sia a misura diallungo sia camminando, si attua nello stes-so modo descritto per la finta dritta circolatae cavazione, solo che nel primo tempo anzi-ché fingere il colpo dritto si finge il filo.

Finta del filo e doppia circolata(ossia: finta di filo, finta di circolazione e circolazione)

Per l’esecuzione di questa azione, sia a misu-ra di allungo sia camminando, si procedenello stesso modo descritto per la finta drittae doppia circolata, solo che nel primo tempo,anziché fingere il colpo dritto, si fingerà il filo.

Avvertenza – Nell’esecuzione a misura cam-minando di tutte le azioni circolate descritte,si dovrà porre la massima attenzione per bencoordinare la finta o la doppia finta con i duemovimenti del passo avanti.

Battute seguite da finta drittacircolata

Per l’esecuzione di queste azioni, sia amisura di allungo sia camminando, effet-tuata la battuta nel modo già noto, si pro-cederà con le stesse norme indicate perl’esecuzione della finta dritta circolata (*).

DOPPIA FINTADEL FILO DI SECONDA CIRCOLATO

Maestro Allievo

Finge il filo di seconda

Para Elude la parata fingendo di seconda la cavazione sopra al petto

Para contro Elude anche la secondadi seconda parata effettuandoo quarta la circolazione sopra(mezza contro) o infuori

Si lascia colpire

DOPPIA FINTADEL FILO DI TERZA CIRCOLATO

Maestro Allievo

Finge il filo di terza

Para Elude la parata fingendo di prima la cavazione al fianco o di terza o indentro

Para contro Elude anche la secondadi prima parata, effettuandoo contro la circolazionedi terza, rispettivamente al fianco,oppure prima indentro, al fianco(mezza contro)

Si lascia colpire

DOPPIA FINTADEL FILO DI QUARTA CIRCOLATO

Maestro Allievo

Finge il filo di quarta (fianconata esterna)

Para Elude la parata fingendo di seconda la cavazione sopra al petto

Para contro Elude anche la secondadi seconda parata, effettuandoo quarta la circolazione sopra(mezza al petto o infuoricontro)

Si lascia colpire

DOPPIA FINTADELLA FIANCONATA DI SECONDA

CIRCOLATA

Maestro Allievo

Si lascia Unitamente al trasporto legare in seconda fingedi quarta il filo al fianco

Para Elude la parata fingendo di seconda la cavazione

sopra al petto

Para contro Elude anche la secondadi seconda parata effettuandoo quarta la circolazione sopra(mezza contro) o infuori

Si lasciacolpire

DOPPIA FINTADI FIANCONATA INTERNA

CIRCOLATA

Maestro Allievo

Si lascia Unitamente al trasporto legar in prima basso finge di terza il filo al bersaglio interno

Para Elude la parata fingendo di prima la cavazione al fianco

Para contro Elude anche la secondadi prima parata effettuando

la circolazione al fianco

Si lasciacolpire

Note

(*) Poiché in pratica, specie a misura di allungo, la reazione in difesa avviene quasi sempre appena subita la battuta, ne consegue che parti-colarmente alle battute di quarta e di terza faccia immediatamente seguito la circolata infuori e indentro, senza cioè effettuare la finta drit-ta, onde evitare di farsi trovare il ferro dall’avversario.

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35CAPITOLO 6 – DELLE PARATE DI CONTRO E CONSEGUENTI AZIONI DI OFFESA CIRCOLATE

Finta del filo sottomesso circolato

Il filo sottomesso, come abbiamo vedutoquando si e parlato delle azioni di offesa ausi-liarie, si esegue in contrapposizione a ciascu-no dei quattro legamenti avversari. Pertanto,sarà possibile eseguire la finta del filo sotto-messo circolato, sia a misura di allungo siacamminando, quando alla finta del filo stessoverrà contrapposta la parata di contro.

Doppia finta del filo sottomessocircolato (ossia: finta del filosottomesso, finta di cavazione e circolazione)

Per l’esecuzione di tale azione, che richie-de l’elusione di una parata semplice e unadi contro, si procede, sia se eseguita amisura di allungo sia camminando, nellostesso modo descritto per la doppia fintadritta circolata, solo che nel primo tempodell’azione anziché fingere il colpo dritto sifinge il filo sottomesso.

Finta del filo sottomesso circolato e cavazione (ossia:finta del filo sottomesso, fintadi circolazione e cavazione)

Se, invece di parare semplice e poi di con-tro come descritto per la doppia finta delfilo sottomesso circolato, si inverte l’ordinedelle parate, eseguendo cioè prima quelladi contro e poi quella semplice, si ha lafinta del filo sottomesso circolato e cava-zione. Tale azione, sia se eseguita a misuradi allungo sia camminando, si attua nellostesso modo indicato per la finta dritta cir-colata e cavazione, solo che nel primotempo, invece di fingere il colpo dritto, sifinge il filo sottomesso.

BATTUTA DI PRIMAFINTA DRITTA

E CIRCOLAZIONE

Maestro Allievo

Presenta Esegue la battuta l’arma ed immediatamentein linea finge la botta dritta

al bersaglio internonel modo già noto

Para contro Elude subito la paratadi terza circolando indentroo prima o al fianco(mezza contro)

Si lasciacolpire

BATTUTA DI SECONDAFINTA DRITTA

E CIRCOLAZIONE

Maestro Allievo

Presenta Esegue la battuta l’arma ed immediatamente finge in linea la botta dritta al fianco

o sopra al petto nel modo gia noto

Para contro Elude subito la parata di prima circolando al fiancoo quarta o al petto infuori(mezzacontro)

Si lasciacolpire

BATTUTA DI TERZAFINTA DRITTA

E CIRCOLAZIONE

Maestro Allievo

Presenta Esegue la battuta ed immediatamentefinge la botta dritta al fianco o al pettoinfuori nel modo già noto

Para contro Elude subito la paratadi prima circolando al fiancoo contro o al petto infuoridi quarta

Si lasciacolpire

FINTA DEL FILO SOTTOMESSOCIRCOLATO SUL LEGAMENTO

DI PRIMA

Maestro Allievo

Lega Finge il filo sottomessodi prima sul bersaglio interno

Para contro Elude la parata di seconda effettuando la circolazione

sopra al petto

Si lascia colpire

FINTA DEL FILO SOTTOMESSOCIRCOLATO, SUL LEGAMENTO

DI SECONDA

Maestro Allievo

Lega Finge il filo sottomesso di seconda al fianco

Para contro Elude la paratadi prima effettuando la circolazione

al fianco

Si lasciacolpire

BATTUTA DI QUARTAFINTA DRITTA

E CIRCOLAZIONE

Maestro Allievo

Presenta Esegue la battuta l’arma ed immediatamentein linea finge la botta dritta

al bersaglio internonei modo già noto

Para contro Elude subito la paratadi terza circolando indentroo prima ai petto o al fianco(mezza contro)

Si lascia colpire

FINTA DEL FILO SOTTOMESSOCIRCOLATO SUL LEGAMENTO

DI TERZA

Maestro Allievo

Lega Finge il filo sottomesso di terza infuori

Para contro Elude la parata effettuandodi quarta la circolazione infuori

Si lascia colpire

FINTA DEL FILO SOTTOMESSOSUL LEGAMENTO DI QUARTA

Maestro Allievo

Lega Finge il filo sottomesso di quarta indentro

Para contro Elude la parata effettuandodi terza la circolazioneo prima indentro o al fianco(mezza contro)

Si lascia colpire

Page 36: Il fioretto - Buonarroti · Il Capitolo Uno “Elementi essenziali”,comprende la nomenclatura del fioretto, le posizioni di pugno, la prima posizione, l’arma in linea e il saluto,

CAPITOLO 6 – DELLE PARATE DI CONTRO E CONSEGUENTI AZIONI DI OFFESA CIRCOLATE36

Finta del filo sottomesso e doppia circolata (ossia: fintadel filo sottomesso, finta di circolazione e circolazione)

Per eseguire quest’azione che richiedel’elusione di due parate di contro, si pro-cede, sia se eseguita a misura di allungosia camminando, nello stesso modo indi-cato per la finta dritta e doppia circolata,solo che nel primo tempo, invece di finge-re il colpo dritto, si fingerà il filo sotto-messo.

Battute false seguite da fintadritta circolata

Per l’esecuzione di queste azioni, sia amisura di allungo sia camminando, si effet-tua la battuta nel modo già noto (pag. 27) e

poi si procede seguendo le stesse normeindicate per l’esecuzione della finta drittacircolata (pag. 30).

Copertino seguito da finta dritta circolata

L’esecuzione di questa azione, sia a misuradi allungo sia camminando, avviene effet-tuando il deviamento dell’arma avversariadalla linea di offesa nel modo già noto (pag.27), e seguendo poi lo stesso procedimen-to indicato per l’esecuzione della battuta diquarta con la finta dritta circolata (pag. 35).

Intrecciate seguite da finta dritta circolata

Per l’esecuzione di queste azioni, sia amisura di allungo sia camminando, si

effettua la battuta nel modo già noto (pag.27) e poi si procede nella stessa manieraindicata per l’esecuzione delle battute ingenere seguite da finta dritta circolata(pag. 35).

Risposte circolate

Il principio che rende possibile l’esecuzionedi un attacco composto, e cioè che in con-trapposizione alla parata semplice si cava ein contrapposizione a quella di contro si cir-cola, vale anche per quanto riguarda la rispo-sta, la quale non è altro che l’immediata rea-zione offensiva da parte di chi ha parato.

Quindi, se l’attaccante si difende a suavolta (controparata) con la parata di contro,in tal caso gli si potrà rispondere con azio-ne circolata.

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Il Capitolo Sette “Gli elementi fondamentali della scherma”, comprende il tempo,la velocità e la misura; il tempo schermistico; le sette uscite in tempo: il colpo d’ar-resto; la cavazione in tempo; l’appuntata; l’imbroccata; l’inquartata; la passatasotto; la contrazione. Sono inoltre affrontati il controtempo; la finta in tempo; ilcolpo d’arresto sull’uscita in tempo composta; lo scandaglio; il traccheggio; leazioni di attacco eseguite a propria scelta di tempo e le azioni di attacco eseguitein tempo; le considerazioni sulla cavazione angolata o coupé e sulla frecciata o flè-che; l’esecuzione della cavazione angolata e della frecciata.Gli Autori, dopo aver fornito la definizione del tempo come il momento più propizioper eseguire un’azione schermistica, la velocità come il tempo minimo per ese-guirla e la misura la distanza che si deve coprire per raggiungere il bersaglio conun colpo, si soffermano sul tempo schermistico, cioè il tempo tra un’azione offen-siva ed un’azione controffensiva che permette all’azione controffensiva di essereconsiderata valida. Per ciascuna delle sette uscite in tempo elencate nella scher-ma di fioretto, Pessina e Pignotti indicano contro quale azione se ne debba far uso.La contraria all’uscita in tempo è il controtempo. Il controtempo è di due specie:annulla l’uscita in tempo con una parata, o con un’altra uscita in tempo. Nel primocaso, la finta in tempo è la contraria del controtempo.Lo scandaglio viene definito come una serie di attacchi simulati usati per scoprirele reazioni difensive e controffensive dell’avversario. Il traccheggio è invece unaserie di movimenti preparatori atti a mascherare le proprie reali intenzioni.Gli Autori ci forniscono elementi di valutazione sugli attacchi che si possono effet-tuare su propria scelta di tempo ovvero in risposta ai movimenti dell’avversario,cioè in tempo. Proseguono con la definizione di prima intenzione e di secondaintenzione, distinguendo quest’ultima dal controtempo.Da ultimo, vengono affrontati il coupé o cavazione angolata e la flèche o frecciata.

PAROLE CHIAVE

Tempo, velocità e misuraIl tempo schermisticoLe uscite in tempoIl colpo d’arrestoLa cavazione in tempoL’appuntataL’imbroccataL’inquartataLa passata sottoLa contrazioneIl controtempoLa finta in tempoColpo d’arresto sull’uscita in tempo

compostaLo scandaglio e il traccheggioAzioni di attacco eseguite a propria

scelta di tempo e azioni di attaccoeseguite in tempo

Azioni di prima e di seconda intenzione

Il coupé e la flèche

• Dare la giusta attenzione agli elementi fondamentali della scherma: il tempo, la velocità e la misura

• Saper annullare l’offesa avversaria non avvalendosi della parata e risposta• Attuare l’attacco in contrapposizione ad un atteggiamento già precisato

dall’avversario ovvero nel preciso istante che l’avversario passa da un atteggiamento ad altro atteggiamento

ALLA FINE DEL CAPITOLO 7 DOVRESTI ESSERE IN GRADO DI:

• Le uscite in tempo: quante e quali sono e quando vengono in genere applicate?

• Cosa è il controtempo ed a questi cosa si può opporre?• Cosa si intende per scandaglio e traccheggio?• Quale è la distinzione fra i due modi di eseguire l’attacco a propria scelta

di tempo ed eseguito in tempo? • Come si eseguono la cavazione angolata e la frecciata?

SE SEI IN GRADO DI RISPONDERE A QUESTE DOMANDE

CAPITOLO 7 GLI ELEMENTI FONDAMENTALIDELLA SCHERMA

PUOI PASSARE AL PROSSIMO CAPITOLO

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CAPITOLO 7 – GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA SCHERMA38

Tempo, velocità e misura

Abbiamo detto che la scherma, per il rag-giungimento dei suoi obiettivi, si basa sutre elementi fondamentali: il tempo, la velo-cità e la misura. Ma da quanto andremoesponendo sarà facile comprendere che iltempo e la misura rivestono una maggioreimportanza della velocità, pur riconoscendoche quest’ultima serve egregiamente acompletare la potenza dello schermidore.Il «tempo», in materia schermistica, hamolti significati ben distinti l’uno dall’altro,ma quando si dice che uno schermidore hauna buona scelta di tempo si intende direche egli possiede il dono di eseguire unadeterminata azione di offesa nell’attimopropizio, come se egli, leggendo nel cervel-lo dell’avversario o guidato da una sorta diispirazione, avesse potuto intuire che pro-prio in quell’istante l’antagonista si trovavanelle condizioni più sfavorevoli per rendereinefficace la sua determinazione, o comun-que di opporvisi validamente.In altre parole la scelta di tempo consistenel sapere approfittare di quell’attimo nelquale viene ad essere ridotta l’attività e laconcentrazione dell’avversario.La «velocità» è il tempo minimo che devesiimpiegare nell’eseguire una qualsiasi azio-ne offensiva, difensiva o controffensiva.Essa scaturisce da un lavoro muscolare,ma viene anche potenziata dalla scelta ditempo.La «misura» significa propriamente ladistanza utile per poter raggiungere il ber-saglio nella effettuazione del colpo. Il buonconoscitore della misura è quindi colui chequando attacca percepisce che la distanzache separa la punta della sua arma dal ber-saglio avversario è superabile dalla suaazione offensiva, la quale potrà essere,come abbiamo già detto, di allungo, cam-minando o in frecciata.

Il tempo schermistico

Per «tempo schermistico» intendesi l’ap-prezzabilità di tempo che deve intercorrerefra il colpo di offesa e quello di controffesaaffinché quest’ultimo possa essere giudi-cato valido.Un colpo semplice, come ad esempio la«botta dritta», consta di un solo movimen-to; la «finta dritta e cavazione» di due movi-menti: uno è la finta, l’altro la cavazione.Per eseguire la «doppia finta dritta» i movi-menti saranno tre: uno per la finta drittauno per la finta di cavazione, un terzo per lacavazione, e cosi via. Per ciascuno di que-sti movimenti occorre un tempo e perciò

tre movimenti eseguiti successivamente,senza soste o rallentamenti, corrispondonoa tre tempi.Nel caso però che l’esecutore dell’azionerallenti o interrompa l’azione stessasubendo un momento di perplessità, egli ineffetti perde tempo nel significato correntee perde «un tempo» nel significato scher-mistico, rispetto all’avversario, il qualebenché partito dopo di lui, può arrivare asegno con un «tempo» (schermistico) dianticipo.Nella pratica comune, sempre che si trattidi azione composta, si considera ciascunmovimento dell’azione stessa pari o corri-spondente a un tempo e colui che controf-fende, per veder convalidato il suo colpo edannullato quello del suo avversario, devegiungere al bersaglio prima che questi iniziil suo ultimo movimento. E cioè: se l’azionedell’attaccante si compone di due movi-menti, il colpo di controffesa deve arrivareprima che abbia inizio il secondo.Ove si trattasse di attacco semplice di un solmovimento, colui che controffende potrebbeaverne ragione (a parte l’uscita in tempo di«contrazione» che non fa parte di questoargomento) quando l’attaccante cadesse,come s’è detto avanti, in una esecuzionedifettosa, o rallentata, di perdita di tempo:questa però va considerata come un caso diassoluta eccezione, mentre la regola vuoleche contro l’azione semplice di un sol movi-mento non esiste controffesa che si basi sultempo.

Le uscite in tempo

L’uscita in tempo non è altro che un’azionedi offesa in contrapposizione all’azione dioffesa avversaria.In altri termini, uscire in tempo significaannullare l’offesa avversaria non avvalendo-si della parata e risposta, ma vibrandougualmente un colpo in contrapposizione aquello vibrato dall’antagonista.

Le uscite in tempo sono:

• il colpo d’arresto; • la cavazione in tempo;• l’appuntata; • l’imbroccata;• la passata sotto; • l’inquartata; • la contrazione.

In genere le uscite in tempo vengono appli-cate contro avversari che cadono sovente inripetizioni oppure fanno intuire anzi tempo leloro intenzioni offensive.

Il colpo d’arresto

Questa uscita in tempo serve ad interrom-pere o, meglio, ad arrestare l’espletamentodi un’azione di attacco composta. Se tratta-si di un’azione di finta il colpo d’arrestodeve essere vibrato in primo tempo, e cioènel momento che l’attaccante sta per pas-sare dal movimento di finta al colpo; setrattasi invece di azione di doppia finta, ilcolpo d’arresto può essere vibrato anche insecondo tempo, ossia dopo avere eseguitoun movimento di parata in relazione allaprima finta dell’attaccante.

• Esempi di arresto in primo tempo – Se,in contrapposizione al nostro invito olegamento di prima o di terza, l’avversarioattacca con finta al fianco e cavazionesopra o con finta indentro e cavazioneinfuori, all’accenno della finta, anzichéparare rispettivamente seconda o quarta,gli si vibra un colpo dritto sopra al petto,col pugno di quarta e con opposizione adestra, impedendogli il passaggio dallalinea bassa a quella alta, oppure dallalinea interna a quella esterna.Se in contrapposizione al nostro invito olegamento di seconda o di quarta, l’avver-sario attacca con finta sopra e cavazioneal fianco, o con finta infuori e cavazioneindentro, anziché parare rispettivamenteprima o terza, gli si vibra un colpo dritto alfianco, col pugno di quarta o secondaposizione e con opposizione a destra,colpo che impedirà il passaggio dallalinea alta a quella bassa oppure dallalinea esterna a quella interna.

• Esempi di arresto in secondo tempo –Dal proprio invito o legamento di prima odi terza, in contrapposizione alla doppiafinta dritta o di cavazione dirette rispetti-vamente al fianco o al petto indentro,dopo avere contrapposto alla prima fintala parata di seconda o quella di quarta, sivibra subito, rimanendo in guardia, uncolpo dritto al fianco, col pugno di quar-ta o seconda posizione e con opposizio-ne a destra, impedendo il passaggiodalla linea alta a quella bassa, oppuredalla linea esterna all’interna.

Dal proprio invito o legamento di seconda odi quarta, in contrapposizione alla doppiafinta dritta o di cavazione dirette rispettiva-mente sopra al petto o infuori, dopo averecontrapposto alla prima finta la parata diprima o quella di terza, si vibra subito,rimanendo in guardia, un colpo dritto sopraal petto, col pugno di quarta e con opposi-

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39CAPITOLO 7 – GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA SCHERMA

zione a destra, impedendo il passaggiodalla linea bassa a quella alta oppure quel-lo dalla linea interna all’esterna (*).

La cavazione in tempo

È la cavazione eseguita in contrapposizioneall’inizio di un’azione avversaria tendente adeviare il ferro dalla linea. Tale cavazionepuò avere luogo anche se, trovandosi ad uninvito o ad un legamento, l’avversario iniziail suo attacco con una battuta, un’intreccia-ta o qualsiasi altra pressione sul nostroferro (**).

L’appuntata

Questa uscita in tempo è di agevole appli-cazione contro coloro che abitualmente,dopo aver parato una qualsiasi azione d’at-tacco, rispondono di finta. Eseguito l’attac-co anziché controparare la risposta avver-saria, si rimarrà in affondo e, sollevando unpo’ il piede destro per acquistare slancio, sitirerà un nuovo colpo, con opportuna oppo-sizione di pugno, allo stesso bersaglio alquale era stato diretto l’attacco.

L’imbroccata

Questa uscita in tempo si applica contro leazioni di filo terminanti al fianco e cioè:contro la fianconata esterna (filo di quarta),tanto se eseguita di attacco quanto dirisposta, e contro la fianconata di seconda,eseguita di attacco.Nello stesso momento che l’avversariocompie una delle suddette azioni, mante-nendo il pugno di quarta o girandolo inseconda posizione e guadagnando i gradidella lama avversaria opponendo il proprioforte al suo debole, si vibra, direttamentedalla guardia, il colpo sulla stessa linea delfianco con opposizione del pugno a destra.

L’inquartata

Questa uscita in tempo è applicabile controtutte azioni di offesa terminanti al lato inter-no, ed ecco come: trovandosi, per esempio,all’invito o legamento di terza, appena l’av-

versario inizia la botta dritta o la cavazioneindentro, gli si vibra subito un colpo drittoallo stesso bersaglio, mettendo bene l’oppo-sizione del pugno a sinistra. Indi, unitamen-te allo slancio del braccio per vibrare ilcolpo, si distende indietro la gamba sinistraportando il piede diagonalmente a destra eprofilando bene le spalle sulla stessa diago-nale venutasi a formare in seguito allo spo-stamento della gamba sinistra, sottraendo intal modo il bersaglio. Volendo eseguire, per esempio, l’inquartatacontro l’attacco di finta sull’invito o lega-mento di quarta, all’accenno della finta sipara terza, e poi si vibra il colpo drittoindentro nel modo descritto per l’attaccosemplice (vedi fig. 49).

La passata sotto

Questa uscita in tempo è applicabile, invece,contro tutte le azioni di offesa terminantisopra al petto o infuori, ed ecco come: tro-vandosi, per esempio, all’invito o al legamen-to di seconda o di quarta, appena l’avversa-rio inizia la botta dritta o la cavazione, rispet-tivamente sopra o infuori, gli si vibra il colpodritto al fianco, con l’opposizione del pugno adestra, e nello stesso tempo, distendendo lagamba sinistra indietro, si abbassa il corpo ela testa che verranno a trovarsi sotto l’armadell’ avversario. In tale posizione il petto ade-risce alla coscia destra, mentre la mano sini-stra, come a sostegno, poggia sulla pedana alato del piede destro. Contro l’attacco di fintasull’invito o legamento di prima o di terza,all’accenno della finta si para rispettivamen-te seconda o quarta, e poi si vibra il colpodritto al fianco procedendo nel modo descrit-to in contrapposizione all’azione semplice(vedi fig. 50).

La contrazione

La contrazione è il colpo vibrato dalla guar-dia sul movimento terminale di una qual-siasi azione offensiva avversaria, e su tuttele linee (***).Contro l’attacco semplice si vibra un colpodritto direttamente dalla posizione che sioccupa con la propria arma, sulla medesi-ma linea cui è portata l’offesa avversaria,precedendola, e vibrando il colpo conl’esatta opposizione al fine di ottenere nellostesso tempo il completo deviamento dellalama contraria.Contro l’attacco composto, prima si seguela parata o le parate, poi, sull’ultimo movi-mento dell’azione, si effettua il colpo nelmodo sopra descritto.

Il controtempo

Non esiste azione schermistica alla qualenon possa essere applicata la sua contra-ria, atta ad annullarla.Pertanto, anche tutte le uscite in tempo –con le quali, come abbiamo veduto, l’azio-ne offensiva viene annullata non dalla

Note

(*) Il colpo d’arresto, applicato in primo tempo sulle azioni a misura camminando, è consigliabile che sia eseguito con un piccolo affondo.(**) Purtroppo in questi ultimi casi, da parte dei presidenti di giuria, sorgono sovente dubbi sulla validità della cavazione in tempo.

(***) Riteniamo opportuno fare osservare che nella scherma di fioretto, dove il bersaglio valevole è costituito, solo dal tronco, l’esito positivodella contrazione contro l’attacco semplice è molto difficile. Infatti, anticipare il movimento terminale dell’azione avversaria con altro movi-mento percorrente la stessa distanza, riuscirà solo a chi possiede una scelta di tempo nettamente superiore a quella dell’attaccante, oppu-re quando l’esecuzione di quest’ultimo è molto lenta o comunque difettosa.

Figura 49 Inquartata

Figura 50 Passo sotto

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CAPITOLO 7 – GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA SCHERMA40

parata e risposta, ma da un colpo vibrato incontrapposizione all’azione stessa – pos-sono essere a loro volta annullate dallarispettiva contraria, costituita dalla parata erisposta, oppure ugualmente da altra usci-ta in tempo. Tale contraria, in qualsiasi dei suddettimodi venga applicata, prende il nomegenerico di «controtempo».In genere si agisce in controtempo quandosi è intuito che l’avversario è procliveall’uscita in tempo. In tal caso si cercherà difacilitarne l’attuazione mostrandogli conchiarezza l’azione che potrebbe dare originealla sua uscita in tempo, per trarlo in ingan-no, come se realmente si volesse svilupparedecisamente l’attacco da lui atteso, mentresi è pronti invece ad applicare la contrarianon appena egli esce in tempo.Da quanto esposto appare evidente chel’esecuzione del controtempo va considera-ta come composta di una simulazione offen-siva che, provocando l’uscita in tempo del-l’avversario, consente o di opporre unaparata e risposta oppure una uscita in tempoche neutralizzi quella dell’avversario.

• Esempio: trovandosi l’avversario sull’at-teggiamento d’invito o di legamento diprima o di terza e intuendo che eglivoglia uscire in tempo al bersaglio soprao infuori in contrapposizione al nostroattacco di finta al fianco e cavazionesopra o di finta indentro e cavazioneinfuori, si avanzerà eseguendo la finta e,mentre egli vibra il colpo di arresto sopraal petto, si parerà e si risponderà dallaposizione di guardia.

• Esempio: trovandosi invece l’avversarioall’invito o al legamento di seconda o diquarta, si avanzerà eseguendo la finta e,mentre egli vibra il colpo di arresto alfianco, parerà e si risponderà rimanendoin guardia.

• Esempio: trovandosi l’avversario conl’arma in linea ed avendo intuito che egli,in contrapposizione al nostro attacco difilo o di battuta voglia cavare in tempo, sisimulerà l’azione sul ferro e, mentre eglivibra la cavazione in tempo, si parerà esi risponderà.

E così ritengasi per tutte le altre azioni consi-mili.

Sulle uscite in tempo di contrazione e diimbroccata il controtempo consiste nel para-re e rispondere.

La finta in tempo

Contro l’avversario che, impressionato dallauscita in tempo semplice, agisce in contro-tempo, si può opporre la finta in tempo.Questa sarà finta di colpo dritto, se derivantedal colpo d’arresto; sarà invece finta di cava-zione, se derivante dalla cavazione in tempo.La finta stessa potrà essere rispettivamentefinta dritta e cavazione (ossia finta semplice),oppure finta di cavazione circolata (ossiacontrocavazione), a seconda che l’avversa-rio, durante la sua avanzata in controtempo,usi la parata semplice o quella di contro.L’esecuzione della finta in tempo non differi-sce da quella della finta dritta o di cavazioneeseguite come azioni di offesa: si finge cioè ilcolpo dritto o di cavazione in tempo e poi, elu-dendo la parata in controtempo dell’avversa-rio, si cava o si circola al bersaglio scoperto.La finta in tempo, qualunque essa sia, seeseguita regolarmente, viene espletata conl’affondo, poiché l’avversario, al momentoche gli si elude la parata in controtempo, tro-vasi in guardia.

Colpo d’arresto sull’uscita in tempo composta

In contrapposizione alla finta o doppia finta intempo, la risoluzione in controtempo, oltre aimodi precedentemente descritti per le uscitein tempo semplici, può avvenire anchemediante l’applicazione del colpo d’arresto,tanto in primo quanto in secondo tempo, aseconda che la contraria uscita in tempo siarispettivamente di finta o di doppia finta.L’esecuzione di questo colpo d’arresto incontro tempo è identica a quella già indicataper il colpo d’arresto applicato contro le azio-ni di offesa, le quali, nel caso in questione,sono rappresentate dalle uscite in tempo difinta o di doppia finta.

• Esempio: intuito che l’avversario, in con-trapposizione all’azione di battuta diseconda o di quarta, anziché eseguire lacavazione in tempo, eseguirà la finta dicavazione in tempo, non appena simulatala battuta si proseguirà col colpo d’arresto

al fianco facendo descrivere all’arma lostesso tracciato della fianconata di secon-da.

Analogamente si procederà quando l’avver-sario eseguirà la stessa finta in tempo sullanostra battuta di prima o di terza, in contrap-posizione alla quale il colpo d’arresto verràespletato, sempre in proseguimento allasimulata battuta, sopra al petto (*).

Lo scandaglio

Per scandaglio intendesi lo studio di inda-gine tendente a svelare il modo difensivo ocontroffensivo dell’avversario.Esso è rappresentato da una simulazione diattacco eseguito con espressione veritierain maniera da indurre l’avversario a svela-re le sue reazioni.

Il traccheggio

Per traccheggio intendesi quel complessodi movimenti ritenuti di valido aiuto a pre-parare una propria determinazione scher-mistica o a stimolare quella dell’antagoni-sta, mascherando a questi le proprie inten-zioni.Il traccheggio si può sviluppare: col pas-saggio da un atteggiamento ad altro atteg-giamento, con le battute, coi trasporti oriporti, con semplici pressioni o contattiesercitati sulla lama avversaria, con strettie rapidi passaggi di punta della propriaarma intorno alla lama contraria, ecc., etutto ciò, il più delle volte, fatto in unione apiccoli passi avanti o indietro.L’esecuzione, sia pure spontanea, di questimovimenti, non deve essere semplicemen-te meccanica, ma attuata con intelligenzaed accortezza, altrimenti di tale traccheg-gio verrà a trarne vantaggio l’avversario.

Azioni di attacco eseguite a propria scelta di tempo e azioni di attacco eseguite in tempo

Si ha l’attacco eseguito a propria scelta ditempo, allorquando per propria determina-zione si attua l’attacco stesso in contrappo-sizione ad un atteggiamento già precisatodall’avversario.

Note

(*) La riuscita del colpo d’arresto in controtempo dipende soprattutto dal saper bene valutare la misura, evitando cioè che non resti alterato ilrapporto di distanza che deve intercorrere fra i due antagonisti, e anche dal vibrare, con la massima decisione e con la relativa opposizio-ne di pugno, il colpo d’arresto stesso.

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41CAPITOLO 7 – GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA SCHERMA

Si ha invece l’attacco eseguito in tempo,allorquando viene attuato nel preciso istan-te che l’avversario passa da un atteggia-mento ad altro atteggiamento.Come si vede, la distinzione fra i due modidi eseguire un’azione di attacco è caratte-rizzata soltanto dall’istante di partenza,poiché il fattore «tempo» è sempre indi-spensabile per il possibile conseguimentodel colpo.

• Primo esempio – Se, trovandoci al lega-mento di quarta, riteniamo opportuno,dato l’atteggiamento specifico, eseguirela fianconata esterna, potremo senz’altromettere in atto il nostro piano di attaccopartendo nell’attimo che, secondo lanostra sensibilità intuitiva, riteniamo piùpropizio.

• Secondo esempio – Ci troviamo ancoraal legamento di quarta e vogliamo ripe-tere la fianconata, ma questa volta l’ini-ziativa offensiva è presa dall’avversarioche ripetutamente accenna la cavazio-ne infuori per preparare un attacco difinta per il quale cerca di scoprire qualesarà la nostra parata, se semplice o dicontro. Resistendo sempre alla suaminaccia e senza mai assecondarla conalcuna parata, non appena egli accen-nerà nuovamente la cavazione, situan-do conseguentemente l’arma in linea,immediatamente si effettuerà la fianco-nata.

Nel primo caso, avremo eseguita la fianco-nata di quarta a propria scelta di tempo; nelsecondo caso avremo eseguito la medesi-ma fianconata in tempo.Con lo stesso procedimento di cui sopra,tutte le azioni di offesa, semplici o compo-ste, si possono eseguire tanto nell’uno chenell’altro modo indicati.

Azioni di prima e di secondaintenzione

Qualsiasi azione di offesa, semplice o com-posta, può essere eseguita di prima o diseconda intenzione:

• di prima intenzione, se l’azione viene ese-guita con il proposito di raggiungere diret-tamente il bersaglio con l’azione stessa,ossia con l’intento di superare direttamen-te la reazione avversaria;

• di seconda intenzione, se l’azione viene,invece, eseguita non già col proposito dicui sopra, ma con quello di favorire leintuite tendenze difensive o controffensivedell’avversario per applicare a queste leazioni contrarie ritenute più adatte.

Mentre per lo sviluppo delle azioni di primaintenzione viene impiegata tutta l’abilità ditempo e di velocità di cui dispone l’attaccan-te, in quelle di seconda intenzione l’esecuto-re – pur dando all’azione tutte le caratteristi-che della veridicità, affinché la reazione del-l’avversario sia naturale e spontanea –dovrà sviluppare l’attacco in maniera conte-nuta onde non trovarsi poi nell’impossibilitàmateriale di eseguire quanto progettato.La seconda intenzione è molto efficace con-tro coloro che abitualmente, da una determi-nata parata, rispondono sempre allo stessobersaglio (*).

Considerazioni sulla cavazioneangolata («coupé») e sulla frecciata («flèche»)

Queste due azioni complementari abbiamoritenuto opportuno descriverle per ultime,non perché considerate di secondariaimportanza, ma solo perché la loro esecu-zione, come vedremo, si discosta alquantoda quella di tutte le altre azioni che abbia-mo trattato.

L’esecuzione della cavazioneangolata

Pur ammettendo che l’abuso (e non l’uso,come molti sostengono) di tale azionepossa condurre all’allontanamento dalclassico e meno rischioso schermire inlinea, tuttavia non possiamo disconoscerele risorse che essa offre quando è usatacon moderazione e prudenza, e ciò tanto diattacco quanto di risposta. La cavazioneangolata, a differenza di quella normale, èeseguibile in contrapposizione ai soli lega-menti di terza e di quarta nel modoseguente.Con movimento rapido del pugno e lieveausilio dell’articolazione del gomito, si alzala punta della propria lama di quanto èstrettamente necessario per passarla allato opposto del legamento, rasentando lalama avversaria, ed immediatamente siprosegue coll’effettuazione del colpo,facendo descrivere alla punta dell’armauna vera e propria parabola.La cavazione angolata si rende particolar-mente utile contro avversari che, alternan-do parate di contro, mezza contro o sempli-ci, rendono molto difficile organizzare ilpiano di un’azione composta in linea.In tal caso l’esecuzione della cavazioneangolata, oltre al bersaglio del petto (ester-no o interno), potrà avvenire anche a quel-lo del fianco).È parimenti utile se applicata a strettamisura di risposta (**).

L’esecuzione della frecciata

È un particolare attacco che, specie seusato con parsimonia, può risultare moltoefficace.L’esecuzione della frecciata richiede sem-pre la massima decisione, poiché il minimocenno di titubanza può essere bastevole arenderla nulla o controproducente.

11

Note

(*) Da quanto sopra é detto, appare evidente la grande affinità fra la seconda intenzione e il controtempo, tanto che non può essere ritenu-to del tutto improprio chiamare anche seconda intenzione il controtempo. Infatti, come precedentemente abbiamo veduto, anche col con-trotempo si tende alla realizzazione del colpo non già direttamente, ma in contrapposizione ad una provocata reazione avversaria.Comunque, per non generare confusione, è di uso comune la seguente distinzione: col controtempo si provoca l’uscita in tempo applican-do, quale contraria, la parata e risposta oppure un’altra uscita in tempo; con la seconda intenzione si provoca la parata e risposta, appli-cando quale contraria la controparata e risposta. Tanto il controtempo quanto la seconda intenzione costituiscono il settore più comples-so e difficile di tutto lo scibile schermistico; il campo ove, pur possedendo l’indispensabile inquadratura tecnica, è facile smarrirsi se nonfanno riscontro ad essa doti di profonda osservazione ed una viva intelligenza; il piano sul quale lo schermidore più geniale, più acuto puòavere occasione e possibilità di irretire anche un avversario di gran lunga più potente e più veloce di lui.

(**) Si verifica sovente che anche alcuni forti schermidori si trovano a disagio nel parare detta azione. Riteniamo che ciò dipenda dal fatto chei maestri, in genere, insegnano all’allievo ad eseguirla bene di attacco, ma non a difendersene. In altri termini, riteniamo che essi trascu-rino di eseguirla a loro volta contro l’allievo, il quale, non avendo studiato la particolare cadenza che ha la cavazione angolata rispetto allanormale cavazione, incorre spesso nell’errore di pararla in anticipo (parata a vuoto), oppure in ritardo.

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CAPITOLO 7 – GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA SCHERMA42

La frecciata nasce da un insieme di movi-menti che portano lo schermidore a proiet-tarsi in avanti per cui egli passa dalla guar-dia ad una posizione nella quale il corpo èdecisamente inclinato in avanti con il brac-cio armato slanciato e l’altro disteso all’in-dietro.Indispensabile, per la buona riuscita diquesto attacco, è il movimento coordinatodelle gambe che debbono scattare come inuna partenza di corsa veloce. La gambasinistra, nella prosecuzione del movimento,

sopravanzerà la destra e lo schermidore,superata la distanza per toccare, riacqui-sterà l’equilibrio terminando la sua corsa(*).

Per gli attacchi in frecciata, in considera-zione della rapidità con la quale devesislanciare il corpo in avanti, è consigliabileche lo schermidore dia la preferenza alleazioni di uno o due movimenti al massimo.La difesa contro l’attacco in frecciata èidentica a quella che si contrappone alle

altre specie di attacco, ossia parando ocontroffendendo.Per il raggiungimento di un’ottima esecu-zione di questo particolare attacco, saràbene che il maestro, dopo aver spiegatodettagliatamente le varie sequenze delmovimento, faccia eseguire all’allievo lafrecciata a corpo libero fino a quando l’al-lievo stesso non ha acquistato esattezza epadronanza nell’esecuzione, nonché quel-l’indispensabile scatto che la frecciatarichiede.

Figura 51 Progressioneper l’attacco in frecciata (a)

Figura 52 Progressioneper l’attacco in frecciata (b)

Figura 53 Progressioneper l’attacco in frecciata (c)

Note

(*) Purtroppo molti schermidori partono in frecciata in maniera tale da provocare sovente il corpo a corpo. Bisogna invece evitare questo antie-stetico e pericoloso inconveniente scartando da un lato o dall’altro della linea direttrice, senza uscire dalla pedana e senza urtare col corpol’avversario.

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Il Capitolo Otto “Considerazioni sul fioretto elettrico – I vari organi del sistema eloro funzionamento” era presente nell’originale versione del 1966, che costituivala sinossi per gli allievi frequentatori dei Corsi della Scuola Centrale dello Sportper divenire Maestri dello sport. Nella successiva pubblicazione del 1970, questoCapitolo non venne riportato. Gli Autori descrivono l’arma elettrica e il suo mododi funzionare (per esigenze grafiche sono state sostituite le figure presenti neltesto originale, con immagini attuali). Il lettore attento noterà che nel tempo,soprattutto a livello regolamentare internazionale, sono intervenuti diversiaggiornamenti e variazioni, che rendono ancor più apprezzabile l’esatto contestostorico del presente Trattato. Nella formazione permanente dei quadri tecnicidella scherma, pertanto, è sempre opportuno approfondire la conoscenza dei datinormativi e tecnici che caratterizzano questo sport.

PAROLE CHIAVE

Fioretto elettricoPassante per fioretto elettricoCorazzino metallicoRullo avvolgitoreCavo di collegamentoApparecchio di segnalazionePedana metallicaIl peso per il controllo delle punteFunzionamento dell’apparecchio

elettrico

• Avere sufficienti strumenti cognitivi per descrivere l’arma elettrica e il suo modo di funzionare

• Comprendere il passaggio storico al fioretto elettrico

ALLA FINE DEL CAPITOLO 8 DOVRESTI ESSERE IN GRADO DI:

• Sai descrivere l’arma elettrica e il suo modo di funzionare?• Quali sono i principali aggiornamenti e variazioni regolamentari rispetto

a quanto trattato nel presente Capitolo?

SE SEI IN GRADO DI RISPONDERE A QUESTE DOMANDE

CAPITOLO 8 CONSIDERAZIONI SUL FIORETTO ELETTRICO – I VARI ORGANIDEL SISTEMA E LORO FUNZIONAMENTO

PUOI PASSARE AL PROSSIMO CAPITOLO

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È dal 1955 che il fioretto elettrico – dopo varianni di studi ed esperimenti – viene adottatoin tutte le competizioni ufficiali di scherma.Dato lo specifico scopo didattico del presen-te manuale, non riteniamo opportuno tornarea discutere sui vantaggi o meno dell’elettrifi-cazione dell’arma in rapporto alla tecnica edall’arte schermistica.Quello che a noi interessa è poter affermareche con l’adozione dell’apparecchio segnala-tore elettrico – fermo restando il rispettodelle convenzioni della scherma di fioretto –è stato raggiunto l’importante risultato dimaterializzare in modo esatto e inequivoca-bile – otticamente ed acusticamente – ilcolpo messo a segno nel combattimento dauno o da tutti e due gli schermitori antagoni-sti, sui vari bersagli.Pertanto con le apparecchiature elettriche,che dettagliatamente andremo esponendo, èstato possibile eliminare i quattro giudici digara ed esonerare il direttore di combatti-mento dal compito di osservare egli stesso lamaterialità dei colpi per potersi invece dedi-care con maggior oculatezza al compito –reso però, più impegnativo per il mancatoappoggio dei giurati – della ricostruzionedella frase d’armi e della valutazione del«tempo schermistico» nel caso che le segna-lazioni bilaterali dell’apparecchio lo rendanonecessario.

Il Fioretto elettrico

Anche il fioretto elettrico, come quellocomune precedentemente descritto, puòessere il modello «italiano» «francese» e«ortopedico». Di particolare presenta nell’interno dellacoccia verso la parte superiore una«presa di coccia», un dispositivo cioè attoalla connessione con il «passante» (fig. 54).Il tipo di presa di coccia di fioretto maggior-mente usato in Italia è di forma cilindrica esi unisce a «baionetta» con il «bocchetto-ne» del passante. All’estero sono diffusianche prese di coccia e bocchettone costi-tuiti da semplici prese e spine bipolari.

Nella presa di coccia a baionetta il corpo èfissato alla coccia mentre da un contattoelettrico centrale esce un sottile conduttoreisolato che traversando la coccia e prose-guendo lungo la lama è fissato con adesivinella scanalatura della lama stessa.Questo conduttore termina all’estremodella lama ove si trova la punta elettrica.La punta elettrica (fig. 55) è costituita dauna parte fissa (bussola esterna) applicataalla lama, e da una parte mobile (testina),trattenuta da due viti e respinta da unamolla interna. La parte esterna della testinaha forma rotonda (circolare, semisferica,con intagli circolare ecc.) la parte internaprovvede a realizzare il contatto elettricotra il filo che scorre nella scanalature e lalama in posizione di riposo. Quando lapunta preme sul bersaglio il contatto elet-trico si stacca e questa è l’informazioneche provoca il funzionamento dell’apparec-chio.Se la stoccata è data sul giubbetto metalli-co si stabilisce anche un contatto tra il con-duttore che scorre nella scanalatura dellalama ed il giubbetto elettrico. Anche questainformazione è elaborata dall’apparecchioper distinguere i colpi in bersaglio «valido»(colorati) da quelli in bersaglio «non valido»(bianchi).Il regolamento prescrive che la punta devesegnalare stoccata solo se premuta conuna forza superiore a 500 g. Mentre latestina può avere la corsa massima di unmillimetro.Sia la custodia della punta d’arresto sia iprimi 15 cm della lama, nonché il pomolo ol’estremità dell’impugnatura devono essereinteramente ricoperti di materia isolante(vernice, nastro isolante, ecc.).La lama – a sezione quadrangolare, montatacon la parte più larga orizzontalmente – nondeve superare i 90 cm di lunghezza compre-sa la punta di arresto, e deve avere una fles-sibilità non inferiore a 5,5 e non superiore acm 8. La misurazione della flessibilità vienefatta fissando la lama stessa a 20 cm di

distanza dall’esterno della coccia ed appli-cando alla base della punta elettrica un pesodi 200 g (fig. 56) Il peso del fioretto elettricorisulta leggermente superiore a quello nor-male in conseguenza all’aggiunta del cilin-dretto della presa di coccia per l’attacco abaionetta, della punta d’arresto e, soprattut-to, per il maggior spessore della lama.Comunque il suo peso totale non deve supe-rare i 500 g.

Il Passante per il fioretto

È un filo conduttore tripolare lungo 1,50 m.Ad un capo di esso trovansi un bocchetto-ne a baionetta ed una pinzetta a molla;all’altro capo una spina tripolare (figg. 57 e58).

1514

13

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CAPITOLO 8 – CONSIDERAZIONI SUL FIORETTO ELETTRICO – I VARI ORGANI DEL SISTEMA E LORO FUNZIONAMENTO

Figura 54 Presa di coccia

Figura 55 Punta elettrica

70

f3

h1h2

Fless

ibili

tà: h

1-h2

Min

imo:

5,5

cmM

assim

o: 9

,5 cm

Figura 56 Misurazione flessibilità

Figura 57 Passante

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45CAPITOLO 8 – CONSIDERAZIONI SUL FIORETTO ELETTRICO – I VARI ORGANI DEL SISTEMA E LORO FUNZIONAMENTO

Una estremità di tale passante viene introdot-ta nell’interno della manica del giubbetto ditela in corrispondenza al braccio armato; l’al-tra estremità, passando lungo il dorso delloschermitore, esce dal bordo inferiore delgiubbetto e si inserisce con la spina nel «boc-chettone» del rullo, il quale è munito di un«moschettone» per agganciare il cavo all’ap-posito anello metallico del corazzino. Il con-duttore a baionetta a cui fanno capo due fili,esce dalla manica all’altezza del polso e,attraverso un’apertura praticata nel guantodello schermitore, giunge alla presa di cocciainserendo il fioretto nel circuito di «corrente»e in quello di «massa». Il complesso di que-st’ultimo circuito è costituito dalla coccia,dalla impugnatura e dalla lama. Il terzo filoproveniente dalla spina – opportunamenteseparato dagli altri due – termina con la sud-detta pinzetta a molla, la quale, una voltainnestata al bordo inferiore del corazzinometallico, congiunge elettricamente il bersa-glio valido dei due schermitori.

Il Corazzino metallico

Tale corazzino di tessuto laminato, deveessere di misura adeguata alla corporaturadi colui che la indossa, affinché venga deli-mitato esattamente il bersaglio valido. Èprivo di maniche e ricopre per intero il pettoe l’addome dello schermitore, terminandoal «cavallo» con un disegno triangolare chesegue la piega inguinale.

Il «dietro» deve ricoprire il dorso dalla partedel collo alla «cintura» (figg. 59 e 60).Il corazzino viene indossato sopra il norma-le giubbetto di tela che conserva la funzio-ne protettiva. L’interno del corazzino metallico è isolatoelettricamente a mezzo di una fodera diplastica o gomma.

Il Rullo avvolgitore

È costituito da un conduttore tripolare dellalunghezza di 15-20 metri che si avvolge inuna puleggia collegata ad alcune scatole-molla. Il tutto è contenuto in una scatolametallica (fig. 61).L’estrazione del filo determinata dalla tra-zione dello schermitore che avanza versol’avversario, provoca il caricamento dellemolle, mentre il suo arresto verso la testa-ta della pedana fa sì che il filo si avvolganella puleggia in virtù della carica prece-dente. La tensione occorrente per estrarre il filodev’essere compresa tra 500 e 1500 g.L’estremità esterna del cavo è munita di unbocchettone tripolare per l’attacco dellaspina di cui è dotato il passante. L’estremointerno è connesso – attraverso un collet-tore di anelli – ad una presa tripolare per ilcollegamento, mediante un comune cavo,all’apparecchio segnalatore. I rulli sostenu-ti da appositi «porta rulli» su base larga epesante, vengono collocati alle testate dellapedana.

Il cavo di collegamento

È costituito da un conduttore tripolare lungocirca 15 metri e serve per il collegamento fraciascuno dei due rulli e l’apparecchio disegnalazione. Dal punto di vista elettrico ilcavo di collegamento è – come il passanteed il cavo del rullo – un conduttore che per-mette il collegamento dei poli terminali diognuno dei due fioretti e dei corazzini metal-lizzati all’apparecchio segnalatore.

L’apparecchio di segnalazione

Consiste in una scatola metallica conte-nente gli organi atti a rilevare le azioni elet-triche delle punte dei fioretti (apertura deicircuiti determinata da una adeguata com-pressione delle punte stesse). L’apparecchio (fig. 62) è provvisto dei segna-li ottici ed acustici che entrano in funzionenell’attimo stesso in cui si aprono i circuiti.Nella parte superiore della scatola sonoapplicati due prismi di vetro. Ciascun prismaè inserito in un alloggiamento metallico for-mato da due cellette separate da uno scher-mo opaco allo scopo di non permettere laconfusione dei colori delle diverse segnala-zioni. Nell’interno delle due cellette sonosistemate apposite lampadine che si accen-dono istantaneamente da una parte o dall’al-tra quando le punte dei fioretti si comprimo-no sui bersagli «validi» dei due antagonisti.Quando uno dei due schermidori colpiscel’avversario in una qualsiasi parte del corponon ricoperta dal corazzino metallizzato, siapre il circuito del bersaglio «non valido» el’apparecchio registra una segnalazione«bianca» in corrispondenza della cellettainterna del prisma situato dalla parte di chiha ricevuto la stoccata. Quando invecela stoccata viene messa a segno sul bersa-glio «valido» si ha l’accensione della cellet-ta esterna – del prisma di destra o di sini-stra a seconda dei casi – e la conseguentesegnalazione colorata («rossa» o «verde»).

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Figura 58 Passante e presa di coccia

Figura 59 Corazzino metallico

Figura 60 Figura 61 Rullo avvolgitore

Figura 62 Apparecchio

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CAPITOLO 8 – CONSIDERAZIONI SUL FIORETTO ELETTRICO – I VARI ORGANI DEL SISTEMA E LORO FUNZIONAMENTO46

Ogni segnalazione ottica è accompagnatada una segnalazione acustica, consistentein un breve trillo di campanello che si inter-rompe automaticamente.Oltre ai due prismi l’apparecchio presentaesternamente i seguenti congegni.

• un interruttore per l’accensione;• una piccola leva di ricarica che spegne le

lampadine e rimette l’apparecchio inattesa di successiva segnalazione;

• un morsetto per collegare la pedanametallica al circuito di massa,

• due prese tripolari – una a destra ed unaa sinistra – per i cavi di collegamento deirulli;

• un cavo per l’alimentazione che terminacon tre pinzette a molla.

Qualora il collegamento avvenga attraversola «rete» i tre morsetti dovranno essere fis-sati ai corrispondenti innesti di un raddriz-zatore di corrente provvisto generalmentedi cambio di tensione da 110 a 280 volt. Seil collegamento avviene invece servendosidi una batteria ad accumulatori a 24 volt, sidovrà fissare la pinzetta «+» al polo positi-vo della batteria, quella «–» al polo negati-vo e la spina «1/2» al potenziale puntomedio della stessa batteria. Certi apparec-chi sono provvisti di un quadrante che per-mette di regolare il tempo del colpo doppiofino a qualche secondo. Il regolatore consi-ste in un rullo graduato che sporge da unaapposita finestra alla base di una faccialaterale sinistra della scatola. Il punto diriferimento per la regolazione è la testa delchiodo situato al centro di detta finestra.

La pedana metallica

È costituita da una fitta maglia di filo di bron-zo che viene stesa a guisa di tappeto sullapedana di legno e saldamente fissata a que-sta. È collegata tramite un apposito filo, al cir-cuito di massa dell’apparecchio come le sca-tole dei rulli, le cocce e le lame dei fioretti –ad evitare allorchè la punta del fioretto, comespesso accade, batte sulla pedana.

Il peso per il controllo delle punte

Consiste in un blocco di metallo a formacilindrica di 500 g. Ha una cavità pure cilin-drica che dalla base si prolunga fin verso latesta, il che consente di introdurvi la parteterminale della lama del fioretto finchè lapunta non trovi resistenza al termine dellacavità.Per controllare la giusta taratura della molla,si inserisce il fioretto nel circuito dell’appa-recchio gli si fa assumere la posizione verti-cale con la punta rivolta verso l’alto e quindi,nel modo sopra descritto, si fa appoggiare ilpeso sulla capocchia della punta. Esercitandouna leggera pressione sul peso si ottiene lacompressione della molla e la relativa segna-lazione di bersaglio «non valido». Successivamente si agisce sulla leva di rica-rica dell’apparecchio per spegnere il segnale.Se dopo tale operazione non si verifica l’ac-censione della luce bianca, significa che lamolla ha respinto regolarmente il peso di500 g, ed è quindi tarata in modo giusto; seinvece si registra spontaneamente unasuccessiva segnalazione, vuol dire che ilcircuito si è nuovamente aperto per effetto

del peso, e ciò dimostra che la molla èdebole e deve essere regolata o sostituita.

Il funzionamento dell’apparecchio elettrico

Una stoccata sul corazzino avversario produ-ce segnalazione colorata (colpo valido).Una stoccata su superficie isolante producesegnalazione bianca (colpo non valido).Una stoccata da parte di uno schermidoreseguita da una stoccata dell’altro schermido-re produce colpo doppio se le due si succe-dono con un intervallo inferiore a 2 secondi.Se l’intervallo fra le due stoccate è superio-re, l’apparecchio registra solo la prima stoc-cata. Una stoccata valida che segue una stocca-ta non valida dalla stessa parte, non vieneregistrata mentre lo è ovviamente quellavalida.Una stoccata valida che segue una stocca-ta non valida dalla stessa parte, viene regi-strata soltanto nel caso che il distacco ditempo tra le due stoccate non sia superio-re ai due secondi.Certi apparecchi hanno attacchi per colle-gare un «ripetitore» dei segnali luminosi.Certi apparecchi dispongono della «ricaricaautomatica». È un dispositivo che ricaricaautomaticamente l’apparecchio dopo alcu-ni secondi dalla segnalazione. Tale disposi-tivo non è consentito in gara, ma è moltocomodo in sala di scherma. Altri apparecchi sono alimentati diretta-mente dalla corrente di illuminazione o permaggiore sicurezza tramite un trasforma-tore esterno. 23

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Il Capitolo Nove “Applicazione”, conclude il lavoro con gli esercizi preparatori perl’avviamento all’assalto, il tirocinio all’assalto, l’assalto, il colpo doppio o incon-tro, lo schermire fra avversari di mano o guardia diversa, il primo ed il secondoquadro sinottico.

PAROLE CHIAVE

Esercizi preparatoriAssaltoIncontro

• Avere sufficienti strumenti cognitivi per cominciare a seguire attentamentel’allievo nei primi passi dell’assalto

• Comprendere la maniera diversa con cui il destro deve sviluppare le azionidi offesa, difesa e controffesa, anche in termini di bersaglio, nei confronti dello schermidore mancino e questi su quello di un altro mancino

ALLA FINE DEL CAPITOLO 9 DOVRESTI ESSERE IN GRADO DI:

• Attraverso quali forme di esercitazioni intendi avviare l’allievo all’assalto?• Quali sono le principali varianti di bersaglio dello schermire di un destro

contro un mancino?

SE SEI IN GRADO DI RISPONDERE A QUESTE DOMANDE

CAPITOLO 9 APPLICAZIONE

PUOI PASSARE AL PROSSIMO CAPITOLO

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CAPITOLO 9 – APPLICAZIONE48

Esercizi preparatori per l’avviamento all’assalto

Completato lo studio di tutte le azioni di offe-sa, difesa e controffesa, e perfezionatanel’esecuzione, esporremo ora attraverso qualiforme di esercitazioni può essere avviatol’allievo all’assalto.Questo, senza dubbio, rappresenta il periodopiù importante e difficile tanto per l’allievoquanto e soprattutto per il maestro, al quale,proprio in questa delicata parte della suaopera, sono richieste particolari doti di scru-polosità e competenza.Almeno per il periodo iniziale, l’allievo dovràeseguire gli esercizi di avviamento all’assal-to insieme al maestro che, adeguando sestesso alle capacità e possibilità dell’allievonell’alternata funzione di offesa e di difesa, lorenderà fiducioso nell’esperimentare le pro-prie attitudini di meccanica, di tempo e divelocità.E anche quando l’allievo, fattosi più esperto,passerà ad eseguire gli stessi esercizi conun compagno di sala, sarà bene che il con-trollo del maestro non venga a mancare.Dopo questa breve premessa, il cui scopo èquello di richiamare sull’importante argo-mento una particolare attenzione da partedel maestro, passiamo a trattare le varieforme di dette esercitazioni, riassunte neiseguenti gruppi.

• Primo gruppo – Esecuzione di una qual-siasi combinazione schermistica presta-bilita, eseguita a propria scelta di tempo,sia di allungo sia camminando.Esempio: il maestro stabilisce che l’allie-vo debba attaccarlo (a misura cammi-nando) con la finta del filo. L’allievo, soloquando si riterrà pronto, dovrà partirecon la massima decisione, cercando diportare a segno l’azione eludendo laparata semplice del maestro.Con analogo criterio, in contrapposizionealla parata semplice o di contro, potran-no essere combinate tutte le altre corri-spondenti azioni studiate.

• Secondo gruppo – Esecuzione di unaqualsiasi combinazione schermistica alibera scelta d’attacco (semplice o difinta) senza che l’attaccante sappiaquale sarà la difesa.

Esempio: il maestro assume un atteggia-mento (ferro in linea, invito o legamento).L’allievo esegue l’appropriato scandaglioe, secondo la reazione del maestro, appli-cherà l’opportuna azione contraria.Nel caso che il maestro non voglia reagi-re in difesa l’allievo dovrà risolversi conl’azione semplice.

• Terzo gruppo – Tutte le azioni compresenei due precedenti gruppi, fatte eseguire«in tempo» (*).

Tirocinio all’assalto

La libera applicazione di tutte le azionischermistiche studiate si concreta nelleprime esercitazioni di assalto, che rivesto-no una grande importanza per la formazio-ne dello schermidore.Nei gruppi di esercizi preparatori preceden-temente indicati, si rileva che le diversefunzioni hanno il loro sviluppo previo accor-do sulla iniziativa della offesa e della dife-sa, in modo che ciascuna delle due si com-pia separata e distinta dall’altra; nel tiroci-nio dell’assalto, invece, le stesse funzioni sialternano e si succedono senza alcun pre-ventivo accordo sulla iniziativa dell’attacco,della difesa e della controffesa.Senza dubbio, è proprio in questo primovero passo verso la messa in opera del-l’edificio schermistico che si presentano lemaggiori difficoltà: quasi tutti gli iniziatiall’assalto convergono la loro attenzioneesclusivamente o verso l’attacco o verso ladifesa, in maniera che a prolungate pausedi inattività fanno seguito attacchi simulta-nei, il che dimostra quanto ai neo-assaltan-ti sia difficile passare con opportuna rapidi-tà dall’una all’altra concezione.Pertanto, norma di assoluto rigore per ilmaestro sarà quella di seguire attenta-mente l’allievo nei primi passi dell’assalto,sia tirando insieme a lui in maniera moltoblanda e convincente, sia facendogliincontrare poi avversari non molto forti ocomunque che si prestino ad effettuare ungioco semplice, e ciò fino a quando l’allie-vo stesso non avrà acquistato sufficientedisinvoltura nell’orientarsi, specie perquanto riguarda il rapido passaggio dallaconcezione dell’offesa a quella di difesa odi controffesa.

Il maestro, adeguando se stesso alle capa-cità dell’allievo, per le prime volte lo agevo-lerà svolgendo un gioco della massimasemplicità ed opponendo la difesa con soleparate semplici, affinché l’allievo non sismarrisca nella costruzione dei suoi pianioffensivi, difensivi e controffensivi. Inoltreuserà moderazione nelle risposte al fine difacilitargli la controparata, astenendosidalle uscite in tempo perché l’allievo stes-so possa sviluppare i suoi attacchi con lamassima decisione. Progressivamente cer-cherà poi di sorprenderlo con qualcheattacco composto ed inserirà nella difesaanche le parate di contro. E se i progressisaranno soddisfacenti gli applicherà qual-che volta anche le uscite in tempo, laseconda intenzione ed il controtempo,richiamando sempre la sua attenzione ognivolta che l’impiego di un determinato movi-mento corrisponda più o meno alla oppor-tunità del momento.Riteniamo sufficiente questo breve e som-mario cenno sul comportamento del mae-stro verso l’allievo per far comprenderequanto importante e delicata sia la suaopera nel periodo che l’allievo stesso inco-mincia a liberarsi dai legami della pura sco-lastica avviandosi gradatamente alla libera esoggettiva costruzione.Tale periodo può essere più o meno lungo, aseconda degli individui: per taluni potràdurare solo alcune settimane, per altri, inve-ce, anche dei mesi.Comunque, è sempre meglio che venga pro-lungato anche oltre il necessario poiché èmolto facile al neoassaltante, abbandonato ase stesso, prendere dei difetti, che è poimolto difficile, se non addirittura impossibi-le, eliminare.

L’assalto

L’assalto rappresenta un combattimento fradue schermidori nel quale, mediante unarigorosa e ragionata applicazione di movi-menti offensivi, difensivi e controffensivi, cia-scuno dei due antagonisti cerca di prevaleresull’altro.Per conseguire il successo non bastano solospecifiche attitudini di meccanica, di velocitàe di tempo, ma occorre che queste sianodisciplinate da una pronta intelligenza e rapi-da determinazione. Accade infatti sovente

Note

(*) Quando l’allievo avrà raggiunto la necessaria sicurezza e slancio nell’esecuzione delle azioni di attacco, il maestro passerà a fargli ese-guire gli esercizi adatti per lo sviluppo della parata e risposta.

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49CAPITOLO 9 – APPLICAZIONE

che un ottimo esecutore meccanico vengasuperato nell’assalto dal meno dotato tecni-camente ma più accorto e più intelligentenell’applicare con opportunità i suoi concetti.Ciò significa che – prescindendo da ogniconsiderazione di attitudini fisiche – la purindispensabile base tecnica non è sufficienteda sola a fornire gli elementi per fare di ogniindividuo un forte schermidore.Ogni assalto presenta caratteristiche semprenuove e diverse, possibilità di giuoco infinite,ragionamenti ed applicazioni che trovano laloro attuazione di volta in volta, ed a secondadell’intelligenza e della sensibilità dei singolitiratori. Ecco perché la scherma è da conside-rarsi una fra le più difficili discipline sportive.Dato, come abbiamo detto, che la condottadel combattimento varia coi variare dell’av-versario, essendo i concetti schermistici deltutto soggettivi, sarebbe assurdo voler stabi-lire delle norme fisse per conseguire il mag-gior risultato in un assalto. Tuttavia l’esperienza ci consente di fornirealcune indicazioni che, se applicate, s’inten-de, caso per caso, possono essere di grandeutilità:

• Tener ben presente che nello schermiretutto deve essere improntato alla massi-ma naturalezza e spontaneità.

• Servirsi con accorgimento soltanto diquegli elementi appresi e perfezionatinello studio particolareggiato.

• Porre la massima attenzione nel rispettodella misura.

• Cercare, attraverso l’appropriato scan-daglio, di intuire le intenzioni offensive edifensive dell’avversario per applicarglile relative e più adatte contrarie.

• Non perdere la calma, ma rimaneresempre presenti a se stessi, controavversari irruenti, poiché la precipitazio-ne e l’orgasmo non solo non consentonola necessaria scelta del tempo e dellamisura – che, è sempre opportuno ricor-darlo, rappresentano i fattori principaliper il successo – ma non permettononeppure di poter concepire ciò che è piùopportuno eseguire.

• Non risolversi all’attacco o all’uscita intempo senza aver prima sufficientementeindagato sulle intenzioni dell’avversario.

• Essere rapidi e precisi nelle risposte perevitare la rimessa da parte dell’avversa-rio, e variare le parate e le risposte ondenon consentire all’avversario stesso unfacile orientamento nella concezionedelle contrarie.

• Non subire sistematicamente l’iniziativadell’avversario proclive all’attacco, malimitarla sorprendendolo con azioni ese-guite in tempo o con opportune edappropriate uscite in tempo.

• Usare il controtempo e la seconda inten-zione rispettivamente contro gli avversa-ri proclivi alle uscite in tempo e all’uni-formità delle risposte, tenendo presenteche nella scherma le abitudini costitui-scono un difetto e quindi evitare di incor-rere nello stesso.

Esercitandoci invece con avversari di ugualforza si sviluppa il senso dell’emulazionecon conseguente rafforzamento delle facol-tà volitive, dato il naturale desiderio che cia-scuno di noi ha di superare l’antagonista.Contro i più forti si misura il proprio grado diprogresso in relazione alla resistenza ed alcontrasto che si è in grado di opporre adessi.

Dell’incontro

Il principio a cui si ispira lo studio dellascherma e quello di riuscire a colpire l’av-versario evitando di essere colpiti. Madurante un assalto si verifica sovente che idue schermidori si tocchino simultanea-mente, e quando ciò accade si dice cheessi hanno fatto «incontro». In tal caso è diesclusiva spettanza di chi è preposto alladirezione dell’assalto esaminare o stabilire,in base alle regole convenzionali dellascherma di fioretto, chi dei due deve esse-re considerato toccato.Se, per coincidenze non valutabili, i dueschermidori si sono toccati attaccandoentrambi nello stesso istante, il che suol

definirsi «tempo comune», la frase scher-mistica deve essere considerata nulla,ossia non deve essere assegnato il colpo anessuno dei due, non potendosi attribuireprecedenza all’uno o all’altro. Lo stessodicasi nel caso di «rimessa» simultanea. Intutti gli altri casi di incontro sempre uno deidue schermidori è dalla parte del torto.

• Ha torto chi, volendo eseguire un’azione diattacco sul ferro (sia esso in linea o non),prosegue l’azione pur non avendo incon-trato il ferro stesso. Ha torto ugualmentecolui che, eseguendo una qualsiasi «usci-ta in tempo» rimane anch’egli toccato.

• Ha torto chi, in contrapposizione adun’azione di attacco composta, tenta laparata e si risolve a rispondere senza avertrovato il ferro.

• Ha torto chi, durante lo sviluppo di un’azio-ne composta si fa trovare il ferro e subiscela risposta immediata pur portando a ter-mine l’azione stessa.

Dello schermire fra avversari di mano o guardia diversa

Il lettore, nel seguire quanto è stato fin quiesposto, avrà certamente rilevato che tuttala tecnica della scherma del fioretto e laconseguente applicazione hanno avutocome presupposto due avversari destri.Se ciò è da ritenersi razionale, poiché nor-malmente si incontrano schermidori destri,tuttavia non possiamo disconoscere che leparticolari tendenze ed abilità acquisiteattraverso detto studio ed esercizio, vengo-no in parte frustrate quando lo schermido-re destro incontra un avversario che usal’arma con la mano sinistra e quando que-sti incontra un altro mancino. In tali casi siverifica che tutte le reazioni, sia nel sensooffensivo, difensivo e controffensivo, provo-cate nei contrasti che necessariamentehanno le due lame antagoniste durante ilcombattimento, messe in relazione allasensibilità acquisita contro l’avversariodestro, si manifestano inversamente scher-mendo col mancino.

Note

(*) Attraverso l’esercizio con avversari più deboli, contro i quali le preoccupazioni sono limitate, non solo si acquista fiducia nello slanciare ilcolpo, sia esso effettuato di attacco o di risposta, ma si rende altresì più agevole lo studio per lo sviluppo e l’affinamento dei vari concet-ti schermistici.Esercitandoci invece con avversari di ugual forza si sviluppa il senso dell’emulazione con conseguente rafforzamento delle facoltà voliti-ve, dato il naturale desiderio che ciascuno di noi ha di superare l’antagonista.Contro i più forti si misura il proprio grado di progresso in relazione alla resistenza ed al contrasto che si è in grado di opporre ad essi.

(**) Non è da considerarsi «incontro» o quando pur tirando erroneamente sul tirare dell’avversario si arriva con un « tempo schermistico » dianticipo.

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CAPITOLO 9 – APPLICAZIONE50

Infatti, vediamo ad esempio cosa avvienequando il «filo di quarta» (fianconata ester-na) è eseguito sul destro e quando lo stes-so filo è eseguito invece sul mancino.Nel primo caso colui che subisce l’azioneavverte sulla propria lama una pressioneesercitata esternamente che lo induce adifendersi con la parata di seconda o con laceduta di quarta, mentre nel secondo casola pressione e avvertita nel senso opposto,ossia internamente, che lo induce allaparata di prima (mezzocerchio) o alla cedu-ta di terza.È sufficiente, riteniamo, quest’esempio perrendersi conto che schermire contro unmancino presenta non lievi difficoltà edaltrettante, se non maggiori, se ne presen-tano a quest’ultimo schermendo contro unaltro mancino in dipendenza dal fatto del-l’ancor più rare occasioni di potersi eserci-tare fra loro.Comunque, dette difficoltà non sorgonoperché mutano, sia pure in minima parte,le svariate forme di applicazione dellatecnica schermistica, bensì per la manie-ra diversa con cui il destro deve svilup-pare le azioni di offesa, difesa e controf-fesa sul bersaglio dello schermidoremancino e questi su quello di un altromancino, bersaglio che ad entrambi sipresenta esattamente inverso a quelloabituale.

Ecco quali sono le principali varianti perquanto concerne il bersaglio:

• Il filo di prima (mezzocerchio), anzichésopra al petto, termina al bersaglio inter-no del petto;

• il filo di terza, anziché al bersaglio ester-no del petto, termina al fianco (fig. 54);

• il filo di quarta (fianconata esterna),anziché al fianco esternamente, terminaal petto in basso;

• la fianconata interna (filo di quartafalso), anzichè al lato interno basso, ter-mina al fianco;

• la battuta di prima (mezzocerchio) ebotta dritta, anziché indentro al petto,termina al fianco;

• la battuta di seconda e colpo dritto,anziché al fianco o sopra al petto, termi-na sopra al petto;

• la battuta di terza e colpo dritto, anzichéal bersaglio esterno del petto o al fianco,termina indentro al petto;

• la battuta di quarta e colpo dritto, anzi-ché al bersaglio interno del petto, termi-na al fianco o infuori al petto;

• il copertino e botta dritta, anziché al ber-saglio interno del petto, termina al fianco.

Anche per quanto riguarda l’effettuazionedei «colpi di arresto» si hanno le seguentivarianti di bersaglio:

• dal proprio invito o legamento di prima,il colpo di arresto si effettua al bersagliointerno, anziché sopra al petto;

• dal proprio invito o legamento di terza, sieffettua al fianco, anziché indentro alpetto;

• dal proprio invito o legamento di quarta,si effettua internamente in basso, anzi-ché al fianco.

Altra variante si ha per la «inquartata» cheviene effettuata al fianco, anziché al bersa-glio interno.

Figura 54 Filo di terzaeseguito dal mancino

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Quadro sinottico di tutte le azioni, di offesa e di difesa, in rapporto alle paratesemplici, con le relative uscite in tempo che a ciascuna azione potranno esserecontrapposte in primo, secondo e terzo tempo.È indicato altresì il numero dei movimenti che compongono ogni singola azioneschermistica; da quale atteggiamento proprio o dell’avversario essa ha origine;quale parata o parate elude; a quale parte del bersaglio termina, nonché qualipossono essere le risposte in seguito alla parata finale.

PRIMO QUADRO SINOTTICOAZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE SEMPLICI

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PRIMO QUADRO SINOTTICO52

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE SEMPLICI

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Botta dritta Uno Dall’invito — Al fianco Di seconda Sopra al petto — — —al fianco di prima o di filo al fianco

avversario

Finta di Due » » Di seconda Sopra Di prima Indientro, Colpo Contrazione —botta dritta al petto o di terza o o di filo sopra d’arresto o passataal fianco di quarta al fianco, o di filo al petto sotto

sopra indietro, odi filo (fianconata)

Doppia finta Tre » » Di seconda Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionedi botta dritta e di prima o di contro o di filo al fianco d’arresto d’arrestoal fianco di prima indietro, al petto al fianco

o di filo sopra

Botta dritta Uno Dall’invito — Sopra Di prima Indietro, — — —sopra di seconda al petto o di terza o di filo sopraal petto avversario o di quarta al fianco, o filo

sopra indietro, odi filo (fianconata)

Finta di botta Due » » Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —dritta o di contro o di filo al fianco d’arrestoal petto di prima indietro, o al finaco

di filo sopra

Doppia finta Tre » » Di prima e Sopra Di prima Indietro, o di filo Colpo Colpo Contrazionedi botta di seconda al petto o di terza sopra al fianco, d’arresto d’arresto o passatadritta al petto o di terza e o di quarta o di filo sopra al fianco al petto sotto

di seconda indietro, o di filo(fianconata)

Botta dritta Uno Dall’invito — Indentro Di quarta Indentro o di filo — — —indentro di terza al petto o contro (fianconata)

avversario di terza al fianco, o di filosopra

Finta di botta Due » » Di quarta Infuori Di terza o Al fianco, o di filo Colpo Contrazione —dritta al petto di contro sopra indietro, o d’arresto o passataindentro di quarta di filo (fianconata) al petto sotto

Doppia finta Tre » » Di quarta Indentro Di quarta Indentro o di filo Colpo Colpo Contrazionedi botta e di terza al petto o contro (fianconata) d’arresto d’arresto o inquartatadritta indentro di terza al fianco, o di filo al petto al fianco

sopra

Botta dritta Uno Dall’invito — Infuori Di terza Al fianco, o di filo — — —infuori di quarta al petto o di contro sopra indentro,

avversario di quarta o di filo(fianconata)

Finta di botta Due » » Di terza Indentro Di quarta o Indentro, o di filo Colpo Contrazione —dritta infuori al petto contro di terza (fianconata) d’arresto o inquartata

al fianco, o di filo al fiancosopra

Doppia finta Tre Dall’invito Di terza e Infuori Di terza o Al fianco, o di filo Colpo Colpo Contrazionedi botta di quarta di quarta al petto contro di quarta sopra indentro, d’arresto d’arresto o passatadritta infuori avversario o di filo al fianco al petto sotto

(fianconata)

Cavazione Uno Dal legamento — Al fianco Di seconda Sopra al petto — — —sotto al fianco di prima o di contro o di filo al fianco

avversario di prima al petto,di filo sopra

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53PRIMO QUADRO SINOTTICO

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE SEMPLICI

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Finta Due » » Di seconda Sopra Di prima Al petto o di filo Colpo Passata Contrazionedi cavazione al petto o di terza o sopra al fianco, d’arresto sotto osotto di quarta o di filo sopra al petto contrazioneal fianco al petto o di filo

(fianconata)

Doppia finta Tre » » Di seconda Al fianco Di seconda Sopra al petto, o Colpo Colpo Contrazionedi cavazione e di prima o di contro di filo al fianco al d’arresto d’arrestosotto al fianco o di prima, petto, o di filo sopra al petto al fianco

di seconda indentro Di quarta o Al petto o di filo » » » » » »e di terza al petto di contro (fianconata) o

di terza al fianco al petto inquartatao di filo sopra

Cavazione Uno Dal legamento — Sopra Di prima Al petto o di filo — — —sopra di seconda al petto o di terza sopra al fianco,al petto avversario o di quarta o di filo sopra

al petto o di filo(fianconata)

Finta Due » » Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto, o Colpo Contrazione —di cavazione o di contro di filo al fianco al d’arrestosopra o di prima petto, o di filo sopra al fiancoal petto di terza Indentro Di quarta Al petto o di filo » » » »

al petto o di contro (fianconata) o di terza al fianco al petto inquartata

o di filo sopra

Doppia finta Tre » » Di prima e Sopra Di prima Al petto o Colpo Colpo Contrazionedi cavazione di seconda al petto di filo sopra d’arresto d’arresto o passatasopra al petto al fianco al petto sotto

Cavazione Uno Dal legamento — Indentro Di quarta Al petto o di filo — — —indentro di terza al petto o contro (fianconata),

avversario di terza al fianco odi filo sopra

Finta Due Dal legamento Di quarta Infuori Di terza o Al fianco o di filo Colpo Contrazione —di cavazione di terza al petto contro sopra al petto d’arresto o passataindentro avversario di quarta o di filo al petto sotto

(fianconata)

Doppia finta Tre » » Di quarta Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Inquartatadi cavazione e di terza al petto o contro (fianconata) d’arresto d’arresto oindentro di terza Al fianco o al petto al fianco contrazione

di filo sopra

Cavazione Uno Dal legamento — Infuori Di terza o Al fianco o di filo — — —infuori di quarta al petto contro sopra al petto

avversario di quarta o di filo(fianconata)

Finta Due » » Di terza Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Inquartata —di cavazione al petto o contro (fianconata), d’arresto oinfuori di terza al fianco o al fianco contrazione

di filo sopra

Doppia finta Tre » » Di terza e Infuori Di terza o Al fianco o di filo Colpo Colpo Passatadi cavazione di quarta al petto contro sopra al petto d’arresto d’arresto sotto oinfuori di quarta o di filo al fianco al petto contrazione

(fianconata)

Filo di prima Uno Dal legamento — Sopra Di prima o Al petto o di filo Contrazione — —di prima di chi al petto di terza sopra al fianco o passata

lo esegue o di filo sopra sottoDue Sull’arma — » » » » » » Cavazione Contrazione o —

avversaria in linea in tempo passata sotto

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PRIMO QUADRO SINOTTICO54

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE SEMPLICI

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Finta del Due Dal legamento Di terza Indentro Di quarta o Al petto o di filo Colpo Contrazione —filo di prima di prima di chi al petto di prima (fianconata) d’arresto o

lo esegue al petto o di cavazione inquartatadi filo sopra sotto

Sull’arma » » » » » » » » Cavazione Colpo Contrazioneavversaria in tempo d’arresto o

in linea di cavazione inquartatasotto

Doppia finta Tre Dal legamento Di terza e Infuori Di terza o Al fianco o Colpo Colpo Contrazionedel filo di prima di chi di quarta al petto contro di filo sopra al d’arresto d’arresto o passatadi prima lo esegue di quarta petto o di filo di cavazione al petto sotto

(fianconata) sotto

Filo Uno Dal legamento — Al fianco Di seconda Sopra al petto Contrazione — —di seconda di seconda o ceduta o di filo al

di chi lo esegue di quarta fianco al pettoo di filo

(fianconata)Due Sull’arma — » » » » » » Cavazione Contrazione

avversaria in tempoin linea

Finta Due Dal legamento Di seconda Sopra Di terza o Al fianco o Colpo Passata —del filo di seconda o ceduta al petto di quarta di filo sopra al d’arresto sotto odi seconda di chi lo esegue di quarta petto o di filo di cavazione cavazione

(fianconata) al pettoTre Sull’arma » » » » » » » » Cavazione Colpo

avversaria in tempo d’arrestoin linea di cavazione

al petto

Doppia finta Tre Dal legamento Di seconda Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Cavazionedel filo di seconda e di prima o o di prima o di filo al d’arresto d’arresto odi seconda di chi lo esegue di seconda fianco al petto di cavazione al fianco inquartata

e di terza o di filo sopra sopraal petto

Filo di terza Uno Dal legamento — Sopra Di prima o Al petto o di filo Inquartata — —di terza di chi al petto di terza o sopra al fianco cavando

lo esegue contro o di filo sopra indentrodi quarta al petto o di filo

(fianconata)Sull’arma — » » » » » » Cavazione Inquartata —avversaria in tempo cavando

in linea indentro

Finta del filo Due Dal legamento Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —di terza di terza di chi o di terza o contro o di filo al fianco d’arresto o

lo esegue di prima o di filo sopra al fianco inquartataTre Sull’arma » » » » » » » » Cavazione Colpo Contrazione

avversaria in tempo d’arresto oin linea al fianco inquartata

Doppia finta Tre Dal legamento Di prima e Sopra Di prima o Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedel filo di terza di chi di seconda al petto di terza o sopra al fianco d’arresto d’arresto o passatadi terza lo esegue o di terza di quarta o di filo sopra di cavazione al petto sotto

e di seconda al petto o di filo al fianco(fianconata)

Filo di quarta Uno Dal legamento — Al fianco Di seconda Sopra al petto Imbroccata — —(fianconata di quarta di chi o ceduta o di filo al fiancoesterna) lo esegue di quarta al petto o di filo

(fianconata)Due Sull’arma — » » » » » » Cavazione Imbroccata —

avversaria in tempoin linea

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55PRIMO QUADRO SINOTTICO

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE SEMPLICI

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Finta del filo Due Dal legamento Di seconda Sopra Di prima o Al petto o di filo Colpo Contrazione —di quarta di quarta o ceduta al petto di terza o sopra al fianco d’arresto o passata

di chi lo esegue di quarta di quarta o di filo infuori di cavazione sottoal petto o di filo sopra

(fianconata)Sull’arma » » Infuori Di terza o Al fianco o di filo » » » » —avversaria al petto contro infuori al petto

in linea di quarta o di filo(fianconata)

Doppia finta Tre Dal legamento Di seconda Al fianco Di prima o Al fianco o di filo Inquartata — —del filo di quarta e di prima di terza o infuori al petto cavandodi quarta di chi lo esegue contro o di filo indentro

di quarta (fianconata)Di seconda Indentro » » » » Inquartata —e di terza al petto cavando

indentro

Fianconata Due Dal legamento — Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —di seconda di quarta o contro o di filo al fianco d’arresto o

di chi lo esegue di prima o di filo sopra al fianco inquartata» » » » Cavazione Colpo Contrazione

in tempo d’arresto oal fianco inquartata

Finta Tre » » Di seconda Sopra Di prima o Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi fianconata o di ceduta al petto di terza o sopra al fianco d’arresto d’arresto o passatadi seconda di quarta Infuori di quarta o di filo sopra di cavazione al petto sotto

al petto al petto o di filo al fianco(fianconata)

Fianconata Due Dal legamento — Al fianco Di prima o Indietro o di filo Inquartata — —interna di terza internamente ceduta sopra al fianco(filo di quarta di chi lo esegue di terza o di filo soprafalsa)

Finta Tre Dal legamento Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —di fianconata di terza o contro o di filo al fianco d’arrestointerna di chi lo esegue di prima indentro o di cavazione

di filo sopra al fianco

Battuta Due Sull’arma — Indentro Di quarta Indietro o di filo Cavazione Inquartata —di prima e avversaria al petto o di prima (fianconata) in tempocolpo dritto in linea o indentro o al fianco

dal legamento di filo sopradi prima di chi

la esegue

Battuta Tre » » Di quarta Infuori Di terza o Al fianco o di filo » » Colpo Passatadi prima e al petto contro al petto infuori, d’arresto sottofinta dritta di quarta indietro o di filo indentro

(fianconata)

Battuta Due Sull’arma — Al fianco Di seconda Sopra al petto Cavazione — —di seconda avversaria in o contro o di filo al fianco in tempoe colpo dritto linea del fianco di prima indentro o sopraal fianco o dal legamento di filo sopra al petto

di terza di chila esegue

Battuta Due » » — Sopra Di terza o Al fianco o di filo » » Contrazione —di seconda al petto di quarta infuori indietro o passatae colpo dritto o di filo sottoal petto (fianconata)

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PRIMO QUADRO SINOTTICO56

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE SEMPLICI

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Battuta Tre » » Di seconda Sopra Di terza o Al fianco o di filo » » Colpo Contrazionedi seconda al petto di quarta infuori al petto d’arresto o passatae finta dritta indentro o di filo sopra sottoal fianco (fianconata)

Battuta Tre » » Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto » » Colpo Contrazionedi seconda o contro o di filo al fianco d’arrestoe finta dritta di prima indentro o al fiancoal petto di filo sopra

Battuta di terza Due Sull’arma — Al fianco Di seconda Sopra al petto Cavazione Contrazione —e colpo dritto avversaria o di filo in tempo al fianco in linea o dal al fianco indentro

legamento di terzadi chi la esegue

Battuta di terza Due » » — Infuori Di terza o Al fianco o di filo » » Contrazione e colpo dritto al petto contro nfuori al petto o passataal petto di quarta indentro o di filo sotto

(fianconata)

Battuta di terza Tre » » Di seconda Sopra Di terza o Al fianco o di filo » » Colpo Contrazionee finta dritta al petto di quarta al petto infuori, d’arresto o passata al fianco indentro o di filo al petto sotto

(fianconata)

Battuta di terza Tre Sull’arma Di terza Indentro Di quarta o Indentro o di filo Cavazione Colpo Contrazionee finta dritta avversaria al petto di prima (fianconata) in tempo d’arresto oal petto in linea o dal indentro o indentro al fianco inquartata

egamento di terza di filo sopradi chi la esegue

Battuta di quarta Due Sull’arma — Indentro Di quarta o Indentro o di filo Cavazione Contrazione —e colpo dritto avversaria al petto di prima o (fianconata) in tempo o

in linea o contro indentro o infuori inquartatadal legamento di terza di filo sopradi quarta di chi al fianco o di filo

la esegue al petto infuori

Battuta di quarta Tre » » Di quarta Infuori Di terza o Al fianco o di filo » » Colpo Contrazionee finta dritta al petto contro al petto infuori, d’arresto o passata

di quarta indentro o di filo indentro sotto(fianconata)

Copertino Due Sull’arma — Indentro Di quarta o Al petto o di filo Cavazione Inquartata —e colpo dritto avversaria al petto di prima o (fianconata) in tempo

in linea contro di terza infuori

Copertino Tre » » Di quarta Infuori Di terza o Al fianco o di filo » » Colpo Contrazionecon la finta al petto contro sopra al petto d’arresto o passatadritta di quarta o di filo indentro sotto

(fianconata)

Filo sottomesso Uno Dal legamento — Indentro Di prima Al petto o di filo Inquartata — —di prima di prima avversaria al petto sopra

Finta del filo Due » » Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —sottomesso o contro o di filo al fianco d’arrestodi seconda di prima al petto o di cavazione

di filo sopra al fianco

Doppia finta Tre » » Di prima e Sopra Di terza o Al fianco o di filo » » Colpo Contrazionedel filo di seconda al petto di prima o sopra al petto o d’arresto o passatasottomesso quarta di filo sopra al petto sottodi prima al petto o di fila

(fianconata)

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57PRIMO QUADRO SINOTTICO

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE SEMPLICI

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Filo Uno Dal legamento — Al fianco Di seconda Sopra al petto Imbroccata — — sottomesso di seconda o ceduta o di filo al fianco di prima avversario di quarta al petto o di filo

(fianconata)

Finta del filo Due » » Di seconda Sopra Di terza o Al fianco o di filo Colpo Contrazione —sottomesso al petto di quarta sopra al petto d’arresto o passatadi seconda o di filo al petto sotto

(fianconata)

Doppia finta Tre Dal legamento Di seconda Al fianco Di seconda Sopra al petto » » Colpo Contrazionedel filo di seconda e di terza o o di prima o di filo al fianco d’arrestosottomesso avversario di seconda al petto o di filo al fiancodi seconda e di prima sopra

Filo Uno Dal legamento — Infuori Di terza o Al fianco o di filo Contrazione — — sottomesso di terza al petto contro sopra al petto o passatadi terza avversario di quarta o di filo sotto

(fianconata)

Finta del filo Due » » Di terza Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Contrazione —sottomesso al petto o di prima (fianconata) d’arresto odi terza al petto o al fianco inquartata

di filo sopra

Doppia finta Tre » » Di terza e Infuori Di terza o Al fianco o di filo » » Colpo Contrazionedel filo di quarta al petto contro sopra al petto d’arresto o passatasottomesso di quarta o di filo al petto sottodi terza (fianconata)

Filo Uno Dal legamento — Indentro Di quarta o Indietro o di filo Inquartata — —sottomesso di quarta al petto contro (fianconata)di quarta avversario di terza al fianco o

di filo sopra

Finta del filo Due » » Di quarta Infuori Di terza o Al fianco o di filo Colpo Contrazione —sottomesso al petto contro sopra, indietro d’arresto o passatadi quarta di quarta o di filo al petto sotto

(fianconata)

Doppia Tre » » Di quarta Indentro Di quarta Indietro o di filo Colpo Colpo Contrazionefinta del filo e di terza al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto osottomesso indentro o al petto al fianco inquartatadi quarta di filo sopra

Intrecciata Due Dal legamento — Al fianco Di seconda Sopra al petto Cavazione Contrazione —di terza e colpo di quarta o di prima o di filo al fianco in tempodritto al fianco avversario o indentro o indentro

dal legamento di filo sopradi quarta di chi

lo esegue

Intrecciata Due » » — Infuori Di terza o Al fianco o di filo » » Contrazione —di terza e colpo al petto contro sopra, indietro o o passatadritto al petto di quarta di filo (fianconata) sotto

Intrecciata Tre » » Di seconda Sopra Di terza o Al fianco o di filo » » Colpo Contrazionedi terza con al petto di quarta sopra al fianco d’arresto o passatala finta al fianco o di filo sopra al petto sotto

Intrecciata Tre Dal legamento Di terza Indentro Di quarta o Indentro o di filo Cavazione Colpo Contrazionedi terza con di quarta al petto di prima (fianconata) in tempo d’arresto ola finta al petto avversario o indentro o indentro al fianco inquartata

dal legamento di filo sopradi quarta di chi

lo esegue

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PRIMO QUADRO SINOTTICO58

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE SEMPLICI

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Intrecciata Due Dal legamento — Indentro Di quarta o Indentro o di filo Cavazione Contrazione —di quarta di terza al petto di prima o (fianconata) in tempo o

avversario o terza indentro o di filo infuori inquartatadal legamento sopra al fiancodi terza di chi o di filo sopra

lo esegue

Intrecciata Tre » » Di quarta Infuori Di terza o Al fianco o di filo » » Colpo Contrazionedi quarta al petto contro sopra indentro d’arresto o passatacon la finta di quarta o di filo indentro sotto

(fianconata)

Sforzo e Due Dal legamento — Indentro Di quarta o Al petto o di filo — Inquartata —colpo dritto di prima di chi al petto di prima (fianconata)

lo esegue al petto odi filo sopra

Due Dal legamento — Al fianco Di seconda Sopra al petto — — —di seconda di chi o contro o filo al fianco

lo esegue di prima al petto o di filosopra

Due Dal legamento — Infuori Di terza o Al fianco o di filo — Passata —di terza di chi al petto contro sopra al petto sotto

lo esegue di quarta o di filo(fianconata)

Due Dal legamento — Indentro Di quarta o Al petto o di filo — Inquartata —di quarta di chi al petto di prima (fianconata)

lo esegue o di terza al petto o di filosopra al fiancoo di filo sopra

Disarmo spirale Due Sull’arma — Indentro Di quarta o Al petto o di filo Cavazione — —a sinistra avversaria al petto di prima (fianconata) in tempoe colpo dritto in linea o al petto o indentro (*)

dal legamento di filo sopradi terza di chi

la esegue

Disarmo spirale Due Sull’arma — Al fianco Di seconda Sopra al petto Cavazionea destra avversaria o contro o filo al fianco in tempo e colpo dritto in linea o di prima al petto o di filo infuori (*)

dal legamento sopradi quarta di chi

la esegue

Note

(*) Questa uscita in tempo è possibile effettuarla solo quando l’azione di disarmo è eseguita sull’arma in linea avversaria.

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Quadro sinottico di tutte le azioni, di offesa e di difesa, in rapporto alle parate dicontro, con le rispettive uscite in tempo che a ciascuna azione potranno esserecontrapposte in primo, secondo e terzo tempo.È indicato altresì il numero dei movimenti che compongono ogni singola azioneschermistica; da quale atteggiamento proprio o dell’avversario essa ha origine;quale parata o parate elude; a quale parte del bersaglio termina, nonché qualipossono essere le risposte in seguito alla parata finale.

SECONDO QUADRO SINOTTICOAZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE DI CONTRO

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SECONDO QUADRO SINOTTICO60

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE DI CONTRO

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Finta dritta Due Dall’invito Contro Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —circolata di prima di prima o contro o di filo al fianco d’arresto

avversario di prima al petto o al pettodi filo sopra

Due Dall’invito Contro Sopra Di prima Al petto o di filo Colpo Contrazione —di seconda di seconda al petto o di quarta sopra al petto d’arresto o passataavversario o di filo al fianco sotto

(fianconata)o di quarta Infuori Di terza Al fianco o di filo » » » » —

al petto o contro sopra al pettodi quarta o di filo

(fianconata)

Due Dall’invito Contro Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Contrazione —di terza di terza al petto o di prima (fianconata) d’arresto o

avversario al petto o al petto inquartatadi filo sopra

Due Dall’invito Contro Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Contrazione —di quarta di quarta al petto o contro sopra al petto d’arresto o passataavversario di quarta o di filo al fianco sotto

(fianconata)

Finta Due Dal legamento Contro Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —di cavazione di prima di prima o contro o di filo al fianco d’arrestocircolata avversario di prima al petto o al petto(controcavazione) di filo sopra

Due Dal legamento Contro Sopra Di prima Al petto o di filo Colpo Contrazione —di seconda di seconda al petto o di terza sopra al fianco d’arresto o passataavversario o di quarta infuori o contro o di filo sopra al fianco sotto

al petto di quarta al petto o di filo(fianconata)

Due Dal legamento Contro Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Contrazione —di terza di terza al petto o di prima (fianconata) d’arresto o

avversario al petto o al petto inquartatadi filo sopra

Due Dal legamento Contro Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Contrazione —di quarta di quarta al petto o contro sopra al petto d’arresto o passataavversario di quarta o di filo al fianco sotto

(fianconata)

Finta dritta Tre Dall’invito Contro Sopra Di prima Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionecircolata di prima di prima al petto o di quarta sopra al petto d’arresto d’arresto o passatae cavazione avversario e seconda o di filo al petto al petto sotto

(fianconata)

Tre Dall’invito Contro Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi seconda di seconda al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto oavversario e terza al petto o al fianco al fianco inquartata

di filo sopra

Tre Dall’invito Contro Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedi terza di terza al petto o contro sopra al petto d’arresto d’arresto o passata

avversario e quarta di quarta o di filo al petto al petto sotto(fianconata)

Tre Dall’invito Contro Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi quarta di quarta al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto oavversario e terza al petto o al fianco al fianco inquartata

di filo sopra

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61SECONDO QUADRO SINOTTICO

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE DI CONTRO

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Controcavazione Tre Dal legamento Contro Sopra Di prima Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionee cavazione di prima di prima al petto o di quarta sopra al petto o d’arresto d’arresto o passata

avversario e seconda di filo (fianconata) al petto al petto sotto

Tre Dal legamento Contro Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi seconda di seconda al petto o di prima (fianconata) al petto d’arresto d’arresto oavversario e terza o di filo sopra al fianco al fianco inquartata

Tre Dal legamento Contro Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedi terza di terza al petto o contro sopra al petto o d’arresto d’arresto o passata

avversario e quarta di quarta di filo (fianconata) al petto al petto sotto

Tre Dal legamento Contro Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi quarta di quarta al petto o di prima (fianconata) al petto d’arresto d’arresto oavversario e terza o di filo sopra al fianco al fianco inquartata

Doppia finta Tre Dall’invito Di seconda Sopra Di prima Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedritta di prima o contro al petto o di quarta sopra al petto o d’arresto d’arresto o passatacircolata avversario di seconda di filo (fianconata) al petto al fianco sotto

Tre Dall’invito Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionedi seconda e contro o di filo d’arresto d’arrestoavversario di prima al fianco al fianco al petto

Tre Dall’invito Di quarta Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedi terza e contro al petto o contro sopra al petto o d’arresto d’arresto o passata

avversario di quarta di quarta di filo (fianconata) al petto al fianco sotto

Tre Dall’invito Di terza Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi quarta e contro al petto o di prima (fianconata) al petto d’arresto d’arresto oavversario di terza o di filo sopra al fianco al petto inquartata

Doppia finta Tre Dal legamento Di seconda Sopra Di prima Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi cavazione di primo e contro al petto o di quarta sopra al petto o d’arresto d’arresto o passatacircolata avversario di seconda di filo (fianconata) al petto al fianco sotto

Tre Dal legamento Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionedi seconda e contro o di filo d’arresto d’arrestoavversario di prima al fianco al fianco al petto

Tre Dal legamento Di quarta Infuori Di terza Al fianco o Colpo Colpo Contrazionedi terza e contro al petto di filo sopra d’arresto d’arresto o passata

avversario di quarta al petto al fianco sotto

Tre Dal legamento Di terza Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi quarta e contro al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto oavversario di terza al petto al fianco al petto inquartata

o di filo sopra

Finta dritta Tre Dall’invito Doppia Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionee doppia di prima contro o di filo d’arresto d’arrestocircolata avversario di prima al fianco al petto al petto

Tre Dall’invito Doppia Sopra Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi seconda contro al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto o passataavversario di seconda al petto al fianco al fianco sotto

o di filo sopra

Tre Dall’invito Doppia Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi terza contro al petto (fianconata) d’arresto d’arresto o

avversario di terza al petto al petto inquartata

Tre Dall’invito Doppia Infuori Di terza Al fianco Colpo Colpo Contrazionedi quarta contro al petto o di filo sopra d’arresto d’arresto o passataavversario di quarta al fianco al fianco

Page 62: Il fioretto - Buonarroti · Il Capitolo Uno “Elementi essenziali”,comprende la nomenclatura del fioretto, le posizioni di pugno, la prima posizione, l’arma in linea e il saluto,

SECONDO QUADRO SINOTTICO62

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE DI CONTRO

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Finta Tre Dal legamento Doppia Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionedi cavazione di prima contro o di filo d’arresto d’arrestoe doppia avversario di prima al fianco al petto al pettocircolata

Tre Dal legamento Doppia Sopra Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi seconda contro al petto (fianconata) d’arresto d’arresto o passataavversario di seconda al fianco al fianco sotto

Tre Dal legamento Doppia Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi terza contro al petto (fianconata) d’arresto d’arresto o

avversario di terza al petto al petto inquartata

Tre Dal legamento Doppia Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedi quarta contro al petto sopra d’arresto d’arresto o passataavversario di quarta al fianco al fianco sotto

Finta del filo Due Dal legamento Contro Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Contrazione —di prima di prima di quarta al petto contro sopra al petto d’arresto o passatacircolato di chi lo esegue di quarta o di filo di cavazione sotto

(fianconata) sotto

Tre Sull’arma » » » » » » » » Cavazione Colpo Contrazioneavversaria in tempo d’arresto o passata

in linea al fianco sotto

Doppia finta Tre Dal legamento Di terza Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedel filo di prima e contro al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto odi prima di chi lo esegue di terza al petto o di cavazione al petto inquartatacircolato o di filo sopra sotto

di terza Al fianco Di seconda Sopra al petto » » » » Contrazioneo di prima o contro o di filo al fianco

di prima al petto o di filosopra

Finta del filo Due Dal legamento Contro Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —di seconda di seconda di prima o contro o di filo al fianco d’arrestocircolato di chi lo esegue di prima al petto o di cavazione

di filo sopra al petto

Tre Sull’arma » » » » » » » » Cavazione Colpo Contrazioneavversaria in tempo d’arresto

in linea di cavazioneal petto

Doppia finta Tre Dal legamento Di seconda Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedel filo di seconda e di quarta al petto o contro sopra al petto d’arresto d’arresto o passatadi seconda di chi lo esegue di quarta o di filo di cavazione al fianco sottocircolato (fianconata) al petto

Finta del filo Due Dal legamento Colpo Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Contrazione —di terza di terza di quarta al petto o contro sopra al petto d’arresto o passatacircolato di chi lo esegue di quarta o di filo di cavazione sotto

(fianconata) al fianco

Tre Sull’arma » » » » » » » » Cavazione Colpo Contrazioneavversaria in tempo d’arresto o passata

in linea al fianco sotto

Doppia finta Tre Dal legamento Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionedel filo di terza e contro o di filo d’arresto d’arrestodi terza di chi lo esegue di prima al fianco di cavazione al pettocircolato al fianco

Page 63: Il fioretto - Buonarroti · Il Capitolo Uno “Elementi essenziali”,comprende la nomenclatura del fioretto, le posizioni di pugno, la prima posizione, l’arma in linea e il saluto,

63SECONDO QUADRO SINOTTICO

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE DI CONTRO

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Finta del filo Due Dal legamento Contro Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —di quarta di quarta di prima o contro o di filo al fianco d’arresto(fianconata di chi lo esegue di prima al petto o di cavazioneesterna) di filo sopra sopracircolato

Tre Sull’arma » » » » » » » » Cavazione Colpo Contrazioneavversaria in tempo d’arresto

in linea sopra

Doppia finta Tre Dal legamento Di seconda Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedel filo di quarta e di quarta al petto o contro sopra al petto d’arresto d’arresto o passatadi quarta di chi lo esegue di quarta o di filo di cavazione al fianco sottocircolato (fianconata) sopra

Finta Tre Dal legamento Contro Al fianco Di seconda Sopra al petto » » Contrazione —di fianconata di quarta di prima o di filo al fianco o passatadi seconda di chi lo esegue sottocircolata

Finta Tre Dal legamento Contro Sopra Di terza Al fianco o di filo Colpo Contrazione —di fianconata di terza di seconda al petto o di quarta sopra al petto d’arresto o passatainterna di chi lo esegue o di filo di cavazione sotto(filo di quarta (fianconata) al fiancofalso) circolata

Finta del filo Tre Dal legamento Contro Indentro Di quarta Indentro o di filo Colpo Colpo Contrazionecircolato di prima di quarta al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto oe cavazione di chi lo esegue e terza indentro o al fianco al fianco inquartata

di filo sopra

Tre Dal legamento Contro Sopra Di quarta Indentro o di filo Colpo Colpo Contrazionedi seconda di prima al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto o passata

di chi lo esegue e seconda indentro o al petto al petto sottodi filo sopra

Tre Dal legamento Contro Indentro Di quarta Indentro o di filo Colpo Colpo Contrazionedi terza di quarta al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto o

di chi lo esegue e terza indentro o al fianco al fianco inquartatadi filo sopra

Tre Dal legamento Contro Sopra Di prima Indentro o di filo Colpo Colpo Contrazionedi quarta di prima al petto o di quarta sopra indentro d’arresto d’arresto o passata

di chi lo esegue e seconda o di filo al petto al petto sotto(fianconata)

Finta del filo Tre Dal legamento Doppia Infuori Di terza Al fianco Colpo Colpo Contrazionee doppia di prima contro al petto o di filo sopra d’arresto d’arresto o passatacircolata di chi lo esegue di quarta di cavazione sotto sotto

sotto

Tre Dal legamento Doppia Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionedi seconda contro o di filo d’arresto d’arresto

di chi lo esegue di prima al fianco di cavazione soprasotto

Tre Dal legamento Doppia Infuori Di terza Al fianco Colpo Colpo Contrazionedi terza contro al petto o di filo sopra d’arresto d’arresto o passata

di chi lo esegue di quarta di cvazione sotto sottosotto

Tre Dal legamento Doppia Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionedi quarta contro o di filo d’arresto d’arresto

di chi lo esegue di prima al fianco di cavazione soprasopra

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SECONDO QUADRO SINOTTICO64

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE DI CONTRO

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Battuta Tre Sull’arma Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto Cavazione Colpo Contrazionedi prima con in linea o contro indentro o contro o di filo al fianco in tempo d’arrestola finta dritta avversaria di terza al petto di prima al petto al fianco indentrocircolata o di filo sopra

Battuta Tre » » Contro Al fianco Di seconda Sopra al petto Cavazione Colpo Contrazionedi seconda di prima o contro o di filo al fianco in tempo d’arrestocon la finta di prima al petto o sopra al pettodritta di filo sopra al pettocircolata al fianco

Battuta Tre » » Quarta Infuori Di seconda Al fianco o di filo Cavazione Colpo Contrazionedi seconda al petto o contro sopra al petto in tempo d’arresto o passatacon la finta di quarta o di filo sopra al fianco sottodritta circolata (fianconata) al pettoal petto

Battuta Tre » » Contro Al fianco Di seconda Sopra al petto Cavazione Colpo Contrazionedi terza con di prima o contro o di filo al fianco in tempo d’arrestola finta dritta di prima al petto o indentro al pettocircolata di filo sopraal fianco

Battuta Tre » » Contro Infuori Di seconda Al fianco o di filo Cavazione Colpo Contrazionedi terza con di quarta al petto o contro sopra al petto in tempo d’arresto o passatala finta dritta di quarta o di filo indentro al fianco sottocircolata (fianconata)infuori

Battuta Tre » » Contro Indentro Di quarta Al petto o di fianco Cavazione Colpo Contrazionedi quarta con di terza al petto o di prima (fianconata) in tempo d’arresto ola finta dritta al petto o infuori indentro inquartatacircolata di filo sopra

Copertino Tre Sull’arma Contro Indentro Di quarta Al petto o di filo Cavazione Colpo Contrazionecon la finta avversaria di terza al petto o di prima (fianconata) in tempo d’arresto odritta circolata in linea al petto infuori indentro inquartata

o di filo sopra

Finta di filo Due Dal legamento Contro Sopra Di terza Al fianco o di filo Colpo Contrazione —sottomesso di prima di seconda al petto o di quarta sopra al petto d’arresto o passatacircolato avversario o di filo indentro sotto

(fianconata)

Due Dal legamento Contro Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Contrazione —di seconda di prima o contro o di filo al fianco d’arrestoavversario di prima al petto al petto

o di filo sopra

Due Dal legamento Contro Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Contrazione —di terza di quarta al petto o contro sopra al petto d’arresto o passata

avversario di quarta o di filo al fianco sotto(fianconata)

Due Dal legamento Contro Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Contrazione —di quarta di terza al petto o di prima (fianconata) d’arresto oavversario al petto al petto inquartata

o di filo sopra

Doppia finta Tre Dal legamento Di prima Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionedi filo di prima o contro o di filo al fianco d’arresto indentrosottomesso avversario di prima indentro al pettocircolato

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65SECONDO QUADRO SINOTTICO

AZIONI IN RAPPORTO ALLE PARATE DI CONTRO

Azioni Quali Da quale Quali A quale Quale potrà Quali potranno Quali uscite in tempodi offesa movimenti invito o parate bersaglio essere essere si potranno opporre?

la compongono legamento elude si la parata le risposteè eseguibile espleta finale più in seguito In 1° In 2° In 3°

adatta alla parata tempo tempo tempofinale

Tre Dal legamento Di seconda Sopra Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedi seconda o contro al petto o di quarta sopra al petto d’arresto d’arresto o passataavversario di seconda o di filo al petto al fianco

(fianconata)

Tre Dal legamento Di terza Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi terza o contro al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto inquartata

avversario di terza al petto al fianco al pettoo di filo sopra

Tre Dal legamento Di quarta Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedi quarta o contro al petto sopra d’arresto d’arresto o passataavversario di quarta al petto al fianco sotto

Finta di filo Tre Dal legamento Contro Indentro Quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionesottomesso di prima di seconda al petto o contro (fianconata) d’arresto d’arresto ocircolato avversario e terza di terza al fianco o al fianco al fianco inquartatae cavazione di filo sopra

Tre Dal legamento Contro Sopra Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi seconda di prima al petto o di prima (fianconata) d’arresto d’arresto o passataavversario e seconda al petto o al petto al petto sotto

di filo sopra

Tre Dal legamento Contro Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi terza di quarta al petto o contro (fianconata) d’arresto d’arresto o

avversario e terza di terza al fianco o al fianco al fianco inquartatadi filo sopra

Tre Dal legamento Contro Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedi quarta di terza al petto o contro sopra al petto d’arresto d’arresto o passataavversario e quarta di quarta o di filo al petto al petto sotto

(fianconata)

Finta di filo Tre Dal legamento Contro Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionesottomesso di prima di seconda al petto o contro sopra al petto d’arresto d’arresto o passatae doppia avversario e quarta di quarta o di filo al fianco al fianco sottocircolata (fianconata)

Tre Dal legamento Doppia Al fianco Di seconda Sopra al petto Colpo Colpo Contrazionedi seconda contro o di filo d’arresto d’arrestoavversario di prima al finco al petto al petto

Tre Dal legamento Doppia Infuori Di terza Al fianco o di filo Colpo Colpo Contrazionedi terza contro al petto sopra d’arresto d’arresto o passata

avversario di quarta al fianco al fianco sotto

Tre Dal legamento Doppia Indentro Di quarta Al petto o di filo Colpo Colpo Contrazionedi quarta contro al petto (fianconata) d’arresto d’arresto oavversario di terza al petto al petto inquartata

ocontro Al fianco Di seconda Sopra al petto » » » » Contrazionedi terza o di filoe prima al fianco

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COMMENTI TECNICI66

Il fioretto italiano e quello francese sono praticamente scomparsinella pratica agonistica, sostituiti dal fioretto con impugnatura anato-mica, o ortopedica, o «Visconti», dal nome del famoso Maestro vercel-lese che ideò il modello che ebbe maggior diffusione, e da cui deriva-no le varianti moderne. L’impugnatura anatomica si adatta alla formadella mano, per cui non presenta particolari difficoltà. Richiede untempo minore per apprenderne l’uso, conferisce più forza alla presa,e permette più agevolmente di portare i moderni colpi sferzati, sem-pre guidati dal pollice, contrapposto saldamente alla prima falangedell’indice, o alla giunzione fra la prima e la seconda; e sempre lan-ciati facendo flettere la lama in direzione opposta all’unghia del polli-ce, mentre il pugno e talvolta il gomito ruotano per assumere la posi-zione desiderata.

Non viene meno, con l’utilizzo del fioretto anatomico, la necessitàdi un buon controllo della punta, che si ottiene addestrando l’allie-vo ad una corretta impugnatura, facilitata dalla foggia dell’arma.Sarà utile, tuttavia, porre attenzione alla giusta contrapposizionedel pollice, sempre disteso, con la prima falange dell’indice, o lagiunzione fra la prima e la seconda.

Le posizioni di pugno, nel Trattato, fanno riferimento al gaviglianodel fioretto italiano, ormai non più in uso. Col fioretto anatomico, il rife-rimento diviene la mano e quindi, per comodità, considerando lamano aperta, la direzione del palmo, o del pollice esteso (o dell’unghiadel pollice quando si impugna l’arma). Perciò, partendo dal pollice adestra, e palmo in alto, che chiameremo pugno di quarta, avremo le

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L’introduzione dell’apparecchio elettrico segnalatore delle stoccate,dal 1955, trasformò la lenta e naturale evoluzione della tecnicadelle varie armi in autentica rivoluzione. Ne scrisse acutamenteCarlo Pavesi, campione olimpionico di spada, forte anche nel fioret-to: «Diciamo che la scherma di oggi è una scherma più atletica; nondico che sia più veloce, perché non lo è, però è più scarnificata,mira all’essenziale, sicuramente è più brutta, meno estrosa».Ma per questo dobbiamo rifarci al ‘55, quando vi fu la svolta conl'elettrificazione anche nel fioretto, che appesantì un po’ l’arma, ilgiubbetto di lamé che segna il bersaglio valido ed il bersaglio nonvalido, e quindi il gioco del fioretto cambiò completamente.Mentre prima bisognava fare una scherma che fosse, direi, visi-bile anche ai quattro giurati che segnavano le stoccate che, por-tate in pieno petto, dovevano avere una netta evidenza, ora, conl’apparecchio elettrico, basta toccare che quello suona indipen-dentemente dal fatto di dove si porta la stoccata.Quindi gli ungheresi inventarono il ‘fianco’. Prima non si tiravaquasi mai al fianco perché il colpo era difficilmente verificabile daparte del giurati, che spesso non vedevano la stoccata, e la dife-sa del fianco non era neanche preparata; invece, con l'avventodell'arma a segnale elettrico gli ungheresi adottarono questomodo di tirare delle «forconate» ai fianchi, rivoluzionando com-pletamente la tecnica del fioretto. Pertanto tale specialità siimbruttì sino a limiti impensabili: era diventata una zuffa, unacorsa a chi faceva suonare per primo il campanello.Un’altra cosa che ci differenziava era il nostro assoluto dilettanti-smo, quindi la preparazione per le gare. Oggi gli schermidori sonoin pedana sedici, diciotto volte all’anno, per ore e ore consecuti-vamente e per giornate intere, per cui arrivano alla fine del torneoesausti. La preparazione, per forza di cose, deve essere diversa.»Conferma indirettamente quanto scrisse Pavesi, e che oggi èsotto gli occhi di tutti, il precetto di Masaniello Parise, riportatoanche dal trattato di fioretto del 1970: «Pertanto, sulla finale diqualsiasi azione (semplice o composta) il pugno deve risultarecon l’appropriata opposizione». Il fioretto, allora, era ancoraparente stretto della spada, e per di più di quella antica, cherichiedeva la stretta applicazione, pena la vita, della massima diMolière: «… tutto il segreto delle armi sta in due sole cose, neldare e nel non ricevere».I colpi angolati, dunque, hanno rivoluzionato il fioretto moderno:costringendo a parate più larghe, rendendo meno efficace il giocoin linea, aprendo la strada ad altri colpi portati per linee esterne,che poi, grazie anche alla maggior leggerezza e flessibilità delle

lame, si sarebbero trasformati nei moderni colpi di sferza, o difuetto. Ciò ha comportato, tra l’altro, il concorso o la sovrapposizione didiverse modalità esecutive delle azioni di offesa rispetto alla casi-stica presentata nel Trattato e di conseguenza il superamento del«metodo prescrittivo» proprio della pedagogia schermistica clas-sica. Gli stessi Autori Pessina e Pignotti, difatti, perseguono loscopo di prescrivere di volta in volta quali comportamenti sianoda considerare corretti a proposito di fattispecie ben delineate,secondo i parametri dell’istruzione schermistica tradizionale. Sinoall’avvento del fioretto elettrico, i campioni avevano nelle garemovenze che si ispiravano ovviamente a queste lezioni tecniche,nelle quali il braccio armato doveva rimanere sostanzialmenteimmobile, con i movimenti di punta effettuati dalle dita soltanto,e con le contro-cavazioni e le parate circolari non più larghe deldiametro di una piccola moneta.Il gioco moderno può non piacere, e di fatto è ancor più lontanodalla scherma da terreno, da cui discende: ma non si può evitaredi tenerlo da conto, se anche il giudizio arbitrale corrente, permotivi che qui sarebbe lungo analizzare, favorisce questa evolu-zione o, se vi piace, involuzione dell’arma. Del resto evoluzionenon è sinonimo di miglioramento. Evoluzione significa prima ditutto differenziazione e trasformazione, cioè aumento della varie-tà di tipi disponibili, perché compaiono continuamente tipi nuovi,al fine di migliorare l’adattamento della specie alle nuove condi-zioni ambientali.In genere (ma non sempre) questo corrisponde a un aumento dicomplessità, che richiede ai Maestri del Terzo Millennio la capacitàdi sviluppare anche un approccio sistematico, che aiuti l’identifica-zione e l’analisi dei casi, per poter fornire indicazioni applicabili evincenti. In questa prospettiva, la Fis iniziò a sperimentare nuovesoluzioni che permettessero di contrastare efficacemente le novitàderivate dall’adozione dell’apparecchio segnalatore delle stoccate,e dal professionismo degli atleti dell’Est europeo. Le Forze militarie di polizia sostennero e sostengono tutt’ora la professionalità degliatleti italiani: alle ultime Olimpiadi di Londra, tutti i nostri nazionalidella scherma appartenevano al cd «Sport in Uniforme». Si favorì,inoltre, l’impiego in Italia dei Maestri stranieri, provenienti dallenazioni emergenti. Questo soprattutto nella sciabola, inizialmente,arma in cui alcuni Maestri, più di altri, hanno saputo lasciare un’im-pronta duratura: Bela Balogh, Janos Kevey, Richard Zub, che hannosaputo coniugare efficacemente le innovazioni tecniche con unapiù moderna e vigorosa preparazione fisica specifica.

INTRODUZIONE

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67COMMENTI TECNICI

quattro posizioni di base, passando, con rotazioni successive di 90° insenso antiorario (considerando la propria mano, e il braccio disteso inavanti, all’altezza della spalla): al pugno di terza, col pollice in alto, epalmo all’interno (verso sinistra, per uno schermidore destro); alpugno di seconda, pollice a sinistra e palmo in basso; al pugno diprima, pollice in basso e palmo all’esterno. Rotazioni di 45° porteran-no alle posizioni intermedie di terza in quarta, di seconda in terza e diprima in seconda. Tutto ciò in perfetta analogia con le posizioni dipugno descritte nel Trattato di sciabola, ove ci si riferisce al taglio dellalama (equivalente come direzione al polpastrello del pollice), e aldorso della mano (ovviamente, opposto al palmo).Allo studente interesserà sapere quali posizioni di pugno assumere,con i nuovi riferimenti, per gli atteggiamenti descritti nel Trattato.Occorre ancora precisare, per completezza storica, che la sezionedella lama è un quadrello, e si tende a parare, per i contatti violenti,o di picco, con gli spigoli (per ridurre le vibrazioni: ecco, quindi, leposizioni intermedie) o, per le parate di tasto, anche col piatto dellalama. In passato la lama era una striscia con due tagli, e le posizio-ni principali erano solo due: mano prona o supina, come ancor ogginella scherma francese.Considerando quindi come posizione di partenza l’arma in linea,normalmente con il pugno di terza (unghia del pollice in alto, dorsodella mano verso l’esterno), avremo:

• Parata (o invito, o legamento) di prima, col pugno di secondain terza (si para con lo spigolo esterno alto: parliamo dellamezzo cerchio, ché la prima attuale, alla francese, molto arre-trata, si esegue con lo spigolo interno basso).

• Parata di seconda, col pugno di terza (come la sesta france-se), o di prima in seconda (con lo spigolo interno alto, ruotan-do completamente la mano; si potrebbero considerare ancherotazioni meno accentuate, parando con lo spigolo esternobasso, o interno basso).

• Parata di terza col pugno di terza (l'ottava francese), o di primain seconda (come sopra, sono possibili anche rotazioni menoaccentuate).

• Parata di quarta col pugno di seconda in terza (si para con lospigolo interno alto).

Questo movimento è più noto, oggi, come passo incrociatoall’indietro. La denominazione di «balzo» è più appropriata per lafase iniziale del movimento descritto più avanti, il passo avanti eaffondo eseguito «di balestra», e per il suo equivalente nella dire-zione opposta.

L’analisi testuale del Trattato evidenzia una imprecisione. Dopoaver definito la lunghezza del passo avanti (un piede al massimo), e lamisura d’affondo (punte che oltrepassano le cocce di quattro dita, congli schermidori in guardia e a braccio disteso), viene detto che la misu-ra camminando si ha quando le punte giungono al punto in cui il gradomedio si distingue dal debole, ossia ben più di una sessantina di cen-timetri, equivalenti a due passi: come se entrambi gli schermidori, enon uno solo, avessero fatto un passo indietro.

In seguito, parte della gorgiera è stata elettrificata, ed è divenu-ta nuovamente bersaglio valido.

L’analisi testuale del Trattato evidenzia una imprecisione. Seentrambi gli schermidori, in guardia a giusta misura, hanno il ferroin linea, e a maggior ragione se uno dei due, quello che esegue labattuta, ha il braccio più o meno flesso, non risulta materialmente

possibile, senza avanzare, colpire il medio col forte. È invece pos-sibile eseguire la battuta di potenza, o lo sforzo, o il legamento, cherichiedono l’unione del forte col debole della lama avversa.

Le battute di passaggio, nel Trattato, sono solo due (di terza edi quarta), mentre nel fioretto moderno si eseguono su tutte lelinee, e il colpo che segue può finire su tutti i bersagli.

Come le battute di passaggio, anche le intrecciate possonoessere eseguite sulle quattro linee.

La «parata di misura», termine già utilizzato dal Masaniello Parise,e oggi piuttosto radicato nell’uso, ci riporta al problema insoluto delleregole. Per il Regolamento della Fie, infatti, solo la difesa col ferro, lavera e propria parata, dà diritto alla risposta: mentre si è imposta, incaso di «parata di misura» (che meglio sarebbe chiamare «difesa dimisura», come detto all’inizio del capitolo 3), l’abitudine di dar ragio-ne, in caso di successivo e immediato attacco simultaneo, allo scher-midore che ha subito il primo attacco.

Il motivo per cui il numero delle parate di mezza contro è così limi-tato, rispetto alle possibilità considerate nella spada (in cui le paratedi mezza contro sono otto), è che il Trattato non considera (se noncome eccezione, e solo nel caso del passaggio dalla quarta allaseconda) i colpi angolati, o quelli sferzati: azioni ormai comunissime,da cui occorre sapersi difendere con le opportune parate, che permet-tono di raggiungere bersagli altrimenti coperti. Ad esempio, appunto,il fianco, dall’invito di quarta, o la spalla, dall’invito di prima.

Tali concetti sono espressi in modo schematico dal Trattato emeritano un approfondimento maggiore e più contestualizzato allapratica attuale della scherma [cfr. Toran, G.C. (1996), «Introduzionealla tattica schermistica», Società Stampa Sportiva; Arpino, M.,Maffei, M., Svalduz, C. (2012) «La gestione della misura nellascherma», Parte prima, SdS-Scuola dello sport, v. 31, n. 93, aprile-giugno, pp. 63-71; Arpino, M., Maffei, M., Svalduz, C. (2012) «Lagestione della misura nella scherma», Parte seconda, SdS-Scuoladello sport, v. 31, n. 94, luglio-settembre, pp. 51-58].

La Federazione Internazionale di Scherma (FIE) ha istituito laCommissione Segnalazione e Materiali (Commissione SEMI), cheha per delega i compiti di controllare il materiale durante le com-petizioni ovvero di fornire pareri e consulenze in materia. IlRegolamento FIE sui materiali afferma che ogni arma, pur aven-do forma e misure specifiche, è composta dalle seguenti parti:una lama, un’impugnatura ed una coccia. La lama deve esseredi acciaio flessibile, che termina in cima con un bottone e allabase con un codolo (quest’ultimo incluso nel manico, quandol’arma è montata). La lunghezza della lama include il bottone eogni altro pezzo davanti alla convessità della coccia, anche senon collegato ad essa. La lunghezza totale dell’arma e quelladelle sue diverse parti, corrisponde alle distanze che separano ipiani paralleli tra loro e perpendicolari all’asse della lama; questipiani si trovano:

a) all’estremità anteriore dell’arma;b) al punto in cui la lama esce dalla superficie convessa anterio-

re della coccia;c) nella parte posteriore della coccia;d) tra il manico e il pomolo;e) alla fine dell'impugnatura.

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COMMENTI TECNICI68

La lunghezza totale dell’arma è la distanza tra i piani a) ed e); lalunghezza della lama quella tra a) e b); la lunghezza del manicoquella tra b) ed e) e la profondità della coccia tra b) e c).La lunghezza massima totale dell’arma è inferiore alla lunghezzamassima ammissibile della lama e del manico addizionati tra loro;queste due lunghezze devono, in conseguenza, compensarsi performare la lunghezza totale dell’arma.Per misurare la lunghezza totale sia dell’arma che della lama, ènecessario che quest’ultima non presenti alcuna curvatura; duran-te la misurazione essa sarà quindi mantenuta piatta su una super-ficie piana. Tra i piani d) ed e) si possono trovare solo il pomolo o ildado di fissaggio.

Per il Regolamento FIE sui materiali: l’impugnatura ha un codo-lo, che è fissato da un dado di fissaggio o in altro modo che consen-ta alla mano del tiratore di reggere l’arma. Essa può essere costituitada uno o più parti; in quest’ultimo caso, si compone in manico (chenormalmente contiene la mano) e pomolo (parte posteriore del mani-co che serra il manico al codolo). Nel fioretto e nella spada la lunghez-za massima del manico è di 20 cm tra i piani b) ed e) e 18 cm tra ipiani b) e d). Nella sciabola, la lunghezza massima del manico è di 17cm (vedi disegni). L’impugnatura deve passare attraverso la sagoma(gabarit) in cui passa la coccia. Essa è costruita in modo tale da nonpoter, normalmente, ferire il tiratore o il suo avversario. È consentitoogni sistema di impugnatura a condizione che soddisfi il regolamen-to che ha per obiettivo di mettere in condizioni di parità i vari tipi diarma. Tuttavia, nella spada, le impugnature metalliche ortopediche odi altro tipo non possono essere ricoperte con pelle o con qualsiasialtro materiale che permettano di nascondere fili o pulsanti.L’impugnatura non può includere nessun dispositivo che favoriscal’uso dell’arma come arma da lancio. Il manico non può includerealcun dispositivo in grado di aumentare in alcun modo la protezioneche la coccia fornisce alla mano o al polso del tiratore e il codolo ol’attacco elettrico che oltrepassino la coccia sono severamente proi-biti. Se l’impugnatura (o il guanto) include un dispositivo o un attaccoo una forma speciale (ortopedica) che fissa la mano sull’impugnatu-ra, l’impugnatura deve soddisfare le due condizioni seguenti:

a) determinare e garantire un’unica posizione della mano sul-l’impugnatura;

b) quando la mano occupa sull’impugnatura questa posizione, lapunta del pollice, completamente allungato, non può esseread una distanza superiore a 2 cm dalla superficie interna dellacoccia.

Per il Regolamento FIE sui materiali: la coccia è metallica, fis-sata – il lato convesso verso la parte anteriore – tra la lama e l’im-pugnatura: serve a proteggere la mano che regge l’arma. Nel fio-retto e nella spada, la coccia deve obbligatoriamente contenereun’imbottitura o un cuscinetto per ammortizzare i colpi; conterràinoltre una presa elettrica di coccia per la connessione con il pas-sante. La faccia convessa della coccia, con superficie liscia e pocolucida, ha una forma tale da non poter arrestare o trattenere lapunta dell’arma avversaria. I bordi non possono essere in rilievo.

a) Nel fioretto e nella spada, la coccia deve obbligatoriamente con-tenere un cuscinetto (imbottitura) largo abbastanza da protegge-re i fili elettrici dalle dita del tiratore. L’imbottitura della facciainterna della coccia deve avere uno spessore inferiore a 2 cm eessere disposta in modo da non aumentare la protezione che lacoccia dà alla mano.

b) La disposizione degli organi di connessione elettrica deveessere tale da rendere impossibile per il tiratore provocare rot-ture o contatti durante il combattimento.

c) Nel fioretto, il filo sarà protetto da una guaina isolante. d) Nella spada, i due fili saranno protetti da due guaine isolanti,

una per ciascun filo.e) Il filo e la guaina isolante arriveranno nelle immediate vicinan-

ze della borchia fissa.f) In nessun caso, i fili non isolati debbono sporgere dalle borchie.

All’interno della coccia, il sistema di connessione è libero, a condi-zione che soddisfi le seguenti condizioni:

a) deve essere facile da attaccare e staccare;b) deve consentire le ispezioni con l’uso di dispositivi semplici,

come un temperino o una moneta;c) deve permettere di applicare facilmente la punta avversaria

contro la parte messa a terra;d) deve essere dotato di un dispositivo di sicurezza per evitare la

disconnessione durante il combattimento; se il dispositivo disicurezza non è attaccato all’arma, tale dispositivo dev’essereattaccato alla presa del passante.

e) deve assicurare il contatto dei conduttori elettrici in modoassoluto: un’interruzione, anche temporanea, durante il fun-zionamento delle apparecchiature, non deve essere possibile;

f) non deve includere pezzi che permettano di stabilire un pas-saggio di corrente tra i terminali.

Inoltre:

a) La resistenza ohmica da rispettare per il fioretto e la spada èdi 2 ohm max.

b) Coloro che vogliono montare armi elettrificate, senza posse-dere mezzi per effettuare controlli elettrici, sono avvisati che ilimiti di resistenza dei circuiti indicati per ciascuna arma sonoscelti in modo che ogni montatore che applichi un minimo diattenzione al suo lavoro possa ottenerli.

c) Si raccomanda loro di:i) di ben disossidare la superficie esterna della coccia e le

superfici di contatto all’interno di questa;ii) di non danneggiare l’isolamento dei fili, soprattutto quando

essi passano nella scanalatura della lama in corrisponden-za del bottone o della coccia;

iii)di evitare accumuli di colla nelle scanalature della lama.

Per il Regolamento FIE sui materiali: Il peso totale del fioret-to pronto per essere utilizzato è inferiore a 500 grammi. La lun-ghezza massima totale del fioretto è di 110 cm. La lama è disezione rettangolare e dev’essere realizzata in acciaio secondo lenorme di sicurezza inserite nel regolamento. I bordi sono smussa-ti per evitare spigoli vivi e devono essere ridotti con un angolo dismusso di 45 (+ o –5) gradi e degradanti (0,5 + o –0,1 mm perogni lato) per non essere o diventare taglienti. La lama è montatacon la dimensione più larga disposta orizzontalmente. La lunghez-za massima della lama è di 90 cm e deve avere una flessibilitàcorrispondente ad un aumento (“freccia”) di 5,5 cm minimo e 9,5cm massimo. La lama dev’essere più diritta possibile, l’eventualecurva deve essere regolare e la freccia in ogni caso inferiore a 1cm, consentita solo in direzione verticale e deve trovarsi vicina alcentro della lama. Il peso totale del fioretto dev’essere inferiore a500 g. Il fioretto contiene un solo filo elettrico incollato in una sca-

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nalatura lungo la lama che collega permanentemente la puntad’arresto alla spina corrispondente all’interno della coccia. Il dia-metro della corona della punta d’arresto è compreso tra 5,5 e 7millimetri; il diametro del corpo del bottone, compreso l’isolamen-to verso l’esterno, non può essere inferiore a quello della puntad’arresto di più di 0,3 millimetri. La punta d’arresto è di formacilindrica. La sua testata è piatta e perpendicolare all’asse. Il bordodeve presentare sia un arrotondamento di 0,5 mm di raggio, siauno smusso a 45° per 0,5 mm. La pressione da esercitare sullapunta d’arresto, necessaria per interrompere il contatto e attivareil dispositivo di segnalazione deve essere superiore a 500 gram-mi, vale a dire che questo peso deve essere respinto dalla molladel bottone. Questi pesi di 500 grammi, forniti dal ComitatoOrganizzatore, possono avere una tolleranza di + o –2 grammi.Esempio: 498-502 grammi. La corsa della punta d’arresto neces-saria per provocare l’attivazione dell’apparecchio di segnalazione,corsa detta di «accensione», può essere infinitamente piccola; lacorsa totale della punta d’arresto è al massimo di un millimetro. Ilgabarit utilizzato deve avere una tolleranza massima +/ –0.05mm. La punta d’arresto dev’essere mantenuta nel bottone inalmeno in due punti ugualmente distanziati, o da un altro sistemadopo l’accettazione da parte della commissione SEMI. A riposo, lapunta d’arresto è in contatto con la massa del fioretto. Quando c’èla stoccata il contatto deve interrompersi.

Per il Regolamento FIE sui materiali: I fili conduttori del pas-sante (attrezzatura di proprietà del tiratore), saranno ben isolatielettricamente gli uni dagli altri, insensibili all’umidità, riuniti ointrecciati tra loro. Il passante termina ad ogni estremità con unaspina (maschio). Se il dispositivo di sicurezza non è montato sul-l’arma, un dispositivo simile dev’essere attaccato alla spina delpassante. La resistenza di ciascun filo conduttore del passante daspina a spina e dalla spina alla pinza a coccodrillo non può supe-rare 1 ohm. Verso il rullo dev’essere collegata al cavo una spina tri-polare 3-pin maschio che soddisfi le condizioni di produzione e diassemblaggio, come segue:

– Pin 15 millimetri: al giubbotto elettrico.– Pin centrale: al fioretto.– Pin 20 millimetri: alla massa del fioretto o a quella della pedana.

Il filo che collega la spina posteriore del passante alla pinza a coc-codrillo per il giubbotto elettrico deve avere una lunghezza libera dialmeno 40 cm. Questo filo deve essere saldato alla pinza a cocco-drillo e questa saldatura non dev’essere coperta di materiale iso-lante o di altri materiali. Tuttavia, un sistema di fissaggio con lestesse garanzie della saldatura potrà essere ammesso, dopoaccettazione da parte della Commissione SEMI. La pinza a cocco-drillo dev’essere un modello robusto e assicurare un contatto per-fetto con il giubbetto conduttivo. La larghezza nel punto di contat-to dovrebbe essere di almeno 10 mm e l’interno della pinza forni-rà uno spazio libero di almeno 8 mm di lunghezza e 3 mm di altez-za. Essa dovrà essere pinzata sul retro del giubbotto elettrico dallaparte del braccio armato. Dalla parte del fioretto, all’interno dellacoccia, la scelta del sistema di connessione è libera ma, in ognicaso, il sistema prescelto deve rispondere ai requisiti previsti dalregolamento. Inoltre gli spinotti maschi della spina non devono inalcun modo toccare il metallo della coccia. Il filo che arriva dallapunta del fioretto è protetto da una guaina isolante dall’ingressodella coccia alla borchia isolata del supporto della spina. In nessuncaso, il filo non isolato deve superare la borchia.

Per il Regolamento FIE sui materiali: Lo schermidore indossasulla giubba un giubbetto elettrico la cui superficie conduttiva devecoprire completamente e senza omissioni tutta la superficie valida,sia in posizione «in piedi», sia «in guardia, sia di «affondo». Il giub-betto è munito, presso il centro della schiena sotto il collo, di unapattina conduttiva di almeno 2 x 3 cm minimo, che dovrà riceverela pinza a coccodrillo della maschera. La maschera è costituita:

a) da un grigliato che obbligatoriamente si fermai al mento deltiratore;

b) dalla gorgiera, sottostante a una linea orizzontale di 1,5-2 cmsotto il mento, che è completamente ricoperta con una sostan-za avente le stesse caratteristiche conduttive del giubbotto elet-trico.

Il contatto elettrico tra il giubbetto conduttivo e la mascheradev’essere assicurato da un filo elettrico di colore bianco o chiaroe un paio di morsetti a coccodrillo. Tale filo dev’essere attaccato alla gorgiera della maschera con unapinza a coccodrillo e al giubbotto con l’altra pinza. Il filo in questio-ne deve misurare tra 30 cm e 40 cm di lunghezza). Qualunque siail modello di chiusura usato, il tessuto conduttivo dev’esseresovrapposto con una larghezza sufficientemente ampia per garan-tire la copertura della superficie valida in tutte le posizioni, il latoanteriore della sovrapposizione è obbligatoriamente quello delbraccio armato. L’interno del giubbetto conduttore dev’essere iso-lato elettricamente da una fodera o da un’adeguata preparazionedel lamé conduttivo. Il colletto conduttivo deve avere un’altezzaminima di tre centimetri e il giubbetto conduttivo di fioretto dovràavere una pattina conduttiva di almeno 2 x 3 cm presso il centrodella schiena subito sotto il collo alla quale attaccare la pinza acoccodrillo del filo della maschera. Il tessuto (lamé) utilizzato deveavere una trama con fili conduttori disposti nei due sensi; dalpunto di vista della conducibilità deve soddisfare le seguenti con-dizioni:

a) La resistenza elettrica misurata tra due punti qualsiasi dellasuperficie del lamé, non può essere superiore a 5 ohm. Permisurare la resistenza del tessuto si userà un peso di 500grammi in metallo conduttivo di rame o ottone che terminacon una punta emisferica, con un raggio di 4 mm. Il pesoposato sulla sua punta e spostato sul tessuto deve assicurareil contatto in modo continuo, con una resistenza massima di 5ohm.

b) In nessun caso si possono tollerare buchi, strappi, macchie diossidazione o altro che possono impedire la registrazione diuna stoccata valida.

c) Un giubbetto metallico il cui tessuto è considerato inutilizzabi-le, sarà neutralizzato da una vernice di un colore molto visibi-le da un membro della commissione SEMI.

La forma del giubbotto metallico verso il basso sarà tale che, spie-gato disteso in piano, presenti una linea retta obliqua che colleghila parte superiore di ogni cima dell’anca al punto corrispondenteall’incrocio tra gli inguini. corrispondente all’incrocio tra gli inguini.

Per il Regolamento FIE sui materiali: la resistenza elettrica mas-sima di ogni filo del rullo misurata da spinotto a spinotto è di 3 ohm.Nessuna interruzione del contatto può essere tollerata anche quandoil rullo è in rotazione completa. A tal fine, gli anelli di contatto dovran-no avere i contatti striscianti doppi. Per passare per la massa del rullo,

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si sceglierà il conduttore collegato alla massa dell’arma. I rulli devonoconsentire uno srotolamento di 20 metri di cavo senza affaticare lamolla. La spina femmina del cavo del rullo destinata a ricevere laspina maschio del passante sul dorso del tiratore deve includere undispositivo di sicurezza che soddisfi le condizioni seguenti:

– incapacità di chiudersi se la connessione non viene eseguitacorrettamente;

– impossibilità di aprirsi durante l’assalto;– possibilità per il tiratore di verificare se le due condizioni pre-

cedenti sono assicurate.

La resistenza di ciascuno dei tre fili dei cavi di collegamento non puòsuperare i 2,5 ohm. Le spine che servono a collegare il passante alcavo del rullo e i cavi di collegamento dal rullo all’apparecchio, hannotre spinotti di 4 mm di diametro, posti in linea retta, gli spinotti ester-ni distanziati rispettivamente di 15 e 20 millimetri da quello centra-le. Il passante e i cavi di collegamento hanno spine maschio, il rulloe l’apparecchio quelle femmina. L’uso di cavi sospesi per sostituire irulli è accettato, tenendo conto che gli obblighi regolamentari. Gliorganizzatori devono assicurarsi che i cavi dei rulli abbiano almenouna lunghezza di 20 metri per evitare di strapparli nel caso di una flè-che fatta alla fine della pedana. È auspicabile che il rullo sia colloca-to nelle immediate vicinanze della pedana, ma al di fuori di essa inmodo che il tiratore non inciampi sull’ostacolo. I cavi che colleganol’apparecchio ai rulli saranno a tre conduttori e ricoperti in gomma inmodo da proteggerli contro umidità e colpi. Il conduttore di messa aterra della pedana sarà al centro di essa.

Per il Regolamento FIE sui materiali: Ogni apparecchio elettri-co deve soddisfare determinate condizioni. Una stoccata portatasulla pedana o sulle parti metalliche dell’arma non dev’essere regi-strata e non deve impedire la registrazione di una stoccata portatacontemporaneamente dall’avversario. Per il fioretto una stoccataportata su una parte dell’arma può essere segnalata se la parte nonisolata dell’arma del tiratore è in contatto con il suo giubbotto con-duttivo. L’apparecchio non può avere nessun dispositivo che con-senta a chiunque, al di fuori di chi vi è preposto, d’interromperne ilfunzionamento durante l’assalto. Le stoccate sono segnalate dasegnali luminosi. Le lampade di segnalamento sono poste sullaparte superiore dell’apparecchio per essere visibili sia dall’arbitrosia dai tiratori, sia dall’assistente all’apparecchio. Con la loro collo-cazione, devono indicare chiaramente da quale parte è stata porta-ta la stoccata. Dev’essere possibile aggiungere luci di ripetizioneall’esterno dell’apparecchio per aumentare la visibilità dei segnali. Isegnali, una volta accesi, devono rimanere fissi fino al riarmo (reset)dell’apparecchio senza la tendenza a svanire o sfarfallare in segui-to a stoccate successive o a vibrazioni. Le luci sono accompagnateda segnali acustici. Il quadro dei comandi deve trovarsi sopra o nellaparte anteriore dell’apparecchio. Per le manifestazioni ufficiali FIE,l’alimentazione sarà sempre a batterie. La presa di corrente suldispositivo, prevista per l’alimentazione, dev’essere costruita inmodo da rendere impossibile l’accidentale collegamento dell’appa-recchio alla rete elettrica generale. Tutte le sale d’armi, circoli, ecc.e gli organizzatori di allenamenti o di prove con armi elettriche pos-sono utilizzare la corrente fornita dalla rete elettrica a condizione diosservare rigorosamente le norme tecniche stabilite in proposito dailoro paesi e delle comunità Internazionali. Se il cronometro non èincorporato nel dispositivo, quest’ultimo deve avere un sistema dicollegamento con il cronometro esterno. Questo cronometro è obbli-

gatoriamente alimentato da una batteria a 12 volt. La sconnessionedel cavo di collegamento dal cronometro all’apparecchio deve cau-sare contemporaneamente il blocco dell’apparecchio, senza modifi-care il suo stato, e fermare il cronometro. Per rendere il dispositivoutilizzabile senza connessione con il cronometro, deve essere collo-cato all’interno dell’apparecchio un pulsante per modificare lamodalità di funzionamento. Per le finali delle prove ufficiali della FIE,il cronometro dev’essere munito di un sistema per il collegamentoa ripetitori luminosi con cifre di grande dimensione e di un altrosistema per il collegamento di un dispositivo sonoro. Entrambi isistemi di collegamento dovranno essere separati dai circuiti del-l’apparecchio centrale da optoisolatori. Quando si scollega il cavoche collega il dispositivo sonoro al cronometro, il dispositivo sonorodeve emettere un suono di una potenza tra 80 e 100 decibel (misu-rata sulla linea mediana della pedana) e una durata di 2 o 3 secon-di, ma l’apparecchio centrale non deve bloccarsi e l’orologio non sideve fermare.

Attualmente, l’apparecchio registra le segnalazioni «ibianca –non valido» ovvero «icolorata-valido» in corrispondenza della cel-letta interna del prisma situato dalla parte di chi ha portato la stoc-cata.

Per il Regolamento FIE sui materiali: Le pedane sono fatte dimetallo, di rete metallica o altri materiali comunque conduttori. Laresistenza ohmica di un tappeto di una pedana conduttiva, da uncapo all’altro della pista, non può essere superiore a 5 ohm. Lasuperficie conduttiva deve coprire l’intera larghezza della pista pertutta la sua lunghezza, comprese eventuali estensioni, per neutraliz-zare le stoccate a terra. Se la pedana è posta su un podio, la super-ficie conduttiva deve coprire l’intera larghezza del podio stesso. Ilpodio non deve superare l’altezza di 0,50 metri, a condizione che ilpodio sia più largo della pedana di scherma di almeno 25 cm suogni lato. A ogni capo del podio vi sarà un piano inclinato con unapendenza dolce fino al piano pavimento. La pedana conduttricedeve essere posata per una lunghezza di 14 metri, avendo i rulli unalunghezza dei fili limitata, a cui si aggiungono 1,50-2 metri ad ogniestremità per consentire allo schermitore che sta per oltrepassare illimite di indietreggiare su un terreno solido e piano. La pedana con-duttiva avrà dunque una lunghezza totale di 17-18 metri. I tappeticonduttori a maglia metallica sono collocati preferibilmente supedane di legno con un materiale soffice intercalato. Essi sono dota-ti di un tenditore elastico per tenerli ben tesi. Le pedane di legnohanno uno spessore di 12-15 cm dal suolo, senza nessun pianoinclinato laterale.

Per il Regolamento FIE, i dispositivi funzionano per interruzio-ne di corrente nel circuito del fioretto, vale a dire che una correnteche scorre continuamente nel circuito del fioretto viene interrottaquando vi è la stoccata. I dispositivi devono fornire un segnalerosso su un lato e un segnale verde dall’altro lato per tutte le stoc-cate sul bersaglio valido. Il segnale sarà bianco su entrambi i latiper una stoccata in bersaglio non valido. I segnali acustici darannoun tintinnio o un suono breve continuo automaticamente limitato auna durata di due secondi, l’uno o l’altro verificandosi contempora-neamente al segnale ottico. Il suono sarà lo stesso per entrambi ilati. Dopo la registrazione di una stoccata valida o non valida, l’ap-parecchio non dovrà più segnalare una stoccata che avvenga daquello stesso lato. Dopo un periodo di 300 millisecondi (con + o –25 ms di tolleranza) dalla prima stoccata segnalata dal dispositivo

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(tempo non è in rapporto al tempo di «scherma», base di giudizionella convenzione del fioretto), esso dovrà bloccarsi contro qualsia-si ulteriore segnale di stoccate.

Per il Regolamento FIE sui materiali: Gli apparecchi devonoessere basati su una tensione di 12 volt (+ / –5%) o in caso diseparazione dell’alimentazione su due lati, 2 x 12 volt o, even-tualmente, 2 x 6 V (la separazione dell’alimentazione è racco-mandata, essa è in grado di agevolare la risoluzione di diversiproblemi riscontrati nella costruzione dell’apparecchio di fioret-

to). I dispositivi possono includere luci «spia» per dimostrare chesono sotto tensione. Queste lampade sono incolori. Se il disposi-tivo è costruito per funzionare con batterie a secco, deve esseredotato di un voltmetro o di altro dispositivo per il controllo inqualsiasi momento della tensione della batteria. Tuttavia, gliapparecchi devono essere sempre dotati delle prese elettricheprescritte per consentire la loro alimentazione da accumulatori(esterni). In generale, occorrono almeno due batterie per appa-recchio. Si usano batterie per auto di 12 volt, 60 o 90ampere/ora.

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