Il Federalismo a Vignette

16
IL FEDERALISMO A VIGNETTE di Christian SOTTANA ___________________________________________________________________________________ Federalismo è autonomia. Federalismo è unione. Federalismo è responsabilità. Federalismo è solidarietà. Federalismo è investimento. Federalismo è più efficienza. Federalismo è unione. Federalismo è autonomia. Federalismo è solidarietà. Federalismo è responsabilità. Federalismo è investimento. Federalismo è più efficienza. Federalismo è unione. Federalismo è autonomia. Federalismo è autonomia. Federalismo è unione. Federalismo è autonomia. Federalismo è solidarietà. Federalismo è soprattutto l’ultimo salvagente! ___________________________________________________________________________________ Marzo 2010

Transcript of Il Federalismo a Vignette

Page 1: Il Federalismo a Vignette

IL FEDERALISMO A VIGNETTE

di Christian SOTTANA

___________________________________________________________________________________ Federalismo è autonomia. Federalismo è unione. Federalismo è responsabilità. Federalismo è solidarietà. Federalismo è investimento. Federalismo è più efficienza. Federalismo è unione. Federalismo è autonomia. Federalismo è solidarietà. Federalismo è responsabilità. Federalismo è investimento. Federalismo è più efficienza. Federalismo è unione. Federalismo è autonomia. Federalismo è autonomia. Federalismo è unione. Federalismo è autonomia. Federalismo è solidarietà. Federalismo è soprattutto l’ultimo salvagente! ___________________________________________________________________________________

Marzo 2010

Page 2: Il Federalismo a Vignette

“La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”

Costituzione delle Repubblica Italiana, art. 5

Il Padre fondatore si stupisce di fronte alla non applicazione del federalismo:“eppur l’avevo scritto…”

Page 3: Il Federalismo a Vignette

Presentazione ________________

“Il federalismo è autonomia, unione, solidarietà, responsabilità… e soprattutto è l’ultimo salvagente!”

Sono molto preoccupato per il nostro Paese. Si pensa al federalismo come una mera battaglia di un partito, da osteggiare. Ci si dimentica, dati alla mano, che sono 21 i miliardi che il Veneto regala ogni anno allo Stato centrale che ne consuma il 50% e l’altro 50% lo cede ad altre Regioni. Fiume di denaro che viene sperperato, prova ne sia che queste Regioni sono sempre più povere perché il divario del PIL pro-capite tra Regioni “donanti” e “Regioni riceventi” è aumentato costantemente negli ultimi 10 anni. Il sistema odierno quindi non funziona e fa male al Sud. E fa male anche al nord, e poi ci si stupisce se le aziende in Veneto chiudono. La concorrenza tedesca e spagnola investe dai 100 ai 140 miliardi in più ogni anno!

Il Federalismo è l’unica alternativa oggi disponibile, non inventata ma semplicemente copiata e sperimentata dalle altre nazioni europee. Si smetta quindi di fare del federalismo una questione puramente politica perché è una soluzione tecnica ad un trend economico tragico, economicamente non più sostenibile.

Trend fotografati alla perfezione da studi apolitici quali quelli del Centro Studi di Unioncamere Veneto e dell’Osservatorio Regionale sul federalismo voluto dal Consiglio regionale del Veneto (www.osservatoriofederalismo.it), che tengo a ringraziare per aver messo on line tutti questi dati a disposizione del cittadino. Studi che dimostrano con forza la bontà di un sistema più federale.

“Federale” deriva dal latino “Federalem” che significa unione che gli etimologi pongono affianco a “Fidere”, aver fiducia che è la base delle alleanze. Federalismo significa unione e autonomia, insieme. Federalismo significa responsabilità e solidarietà, insieme.

Solo se riusciremo a fare questo salto di qualità, solo se remeremo tutti insieme dalla stessa parte, solo se comunicheremo ai concittadini delle “Regioni riceventi” in questo modo saremo tutti qui fra cinque anni altrimenti, chi potrà, lascerà presto la nave e si trasferirà all’estero.

Si studino i dati: è l’ultimo salvagente che rimane all’Italia!

Christian Sottana

Page 4: Il Federalismo a Vignette

� �

Page 5: Il Federalismo a Vignette

“Unfair competition”: l’azienda Italia non è competitiva. Tutta la ricchezza scivola costantemente a poppa e la barca rischia di affondare.

� �

Page 6: Il Federalismo a Vignette

Il Veneto versa alle amministrazioni pubbliche per la solidarietà nazionale quasi 21 miliardi di Euro pari a 4.315 Euro per abitante (anno 2007). Di questa somma non torna nulla. Considerando gli ultimi 5 anni sono circa 60 miliardi di euro.

Lombardia (7.771 euro/anno 2007), Emilia Romagna (4.478 euro) e Veneto (4.315) sono storicamente le “Regioni donanti”. 4 Regioni sono in sostanziale pareggio mentre 13 sono storicamente “Regioni riceventi”.

-3.920

-2.864

-2.406

-2.289

-2.223

-1.836

-1.466

-1.358

-1.205

-1.144

-985

-931

-632

340

884

1.111

1.129

2.606

2.801

3.275

-5.000 -4.000 -3.000 -2.000 -1.000 0 1.000 2.000 3.000 4.000

Valle d'Aosta

Calabria

Sicilia

Basilicata

Sardegna

Molise

Puglia

Campania

Umbria

Friuli Venezia Giulia

Liguria

Trentino Alto Adige

Abruzzo

Lazio

Marche

Toscana

Piemonte

Veneto

Emilia Romagna

Lombardia

Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati Dipartimento per le politiche di sviluppo

Italia. Residuo fiscale della Amministrazioni pubbliche per regione. Euro procapite. Media 2002-2006

LOMBARDIA

VENETOEMILIA R.

ITALIA

MEZZOGIORNO

-3.000

-2.000

-1.000

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Residuo fiscale Amministrazioni pubbliche in alcune regioni italiane (euro procapite). Anni 1996-2006

Italia. Residuo fiscale procapite per regione (in euro). Media 2002-2006

� �

Page 7: Il Federalismo a Vignette

L’abbondanza di soldi crea inefficienza e favorisce l’immobilismo e lo spreco dell’attuale, storico, versamento dalle Regioni ricche alle Regioni bisognose in nome della solidarietà.

Il divario del PIL pro-capite dal 2000 ad oggi tra Regioni donanti e Regioni riceventi si è ampliato anziché ridursi. Chi riceve non ha registrato livelli di sviluppo significativi; chi riceve è sempre più povero. Anche chi versa è ora in difficoltà e, non investendo, registra una regressione economica. Dal 2000 ad oggi il Nord è cresciuto ad un tasso medio annuo dell’1,6% passando dal 2 al 7 posto nella speciale graduatoria tra i Paesi europei.

1996 2000 2005 1996-2005 1996-2000 2000-2005

Lombardia 132,3 132,9 130,2 -2,1 0,6 -2,7Veneto 117,9 119,9 118,0 0,0 1,9 -1,9Emilia-Romagna 128,5 128,5 122,2 -6,3 0,0 -6,3

Abruzzo 85,4 86,1 81,2 -4,2 0,7 -4,9Molise 76,8 73,3 74,1 -2,7 -3,5 0,8Campania 62,9 62,2 63,8 0,9 -0,7 1,6Puglia 65,1 65,6 65,0 -0,1 0,4 -0,6Basilicata 70,0 71,3 70,9 0,9 1,4 -0,4Calabria 59,1 62,2 64,4 5,3 3,1 2,2Sicilia 64,9 63,4 64,3 -0,6 -1,5 0,9Sardegna 73,7 74,4 76,5 2,8 0,8 2,1

Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati Eurostat

PIL pro capite (Italia =100) Var. %Regioni italiane

Pil procapite a parità di potere d’acquisto in alcune regioni italiane (Italia=100). Anni 1996, 2000, 2005

� �

Page 8: Il Federalismo a Vignette

Il futuro in Italia, Francia, Germania, etc. dipende da quanto si investe. I soldi versati per la solidarietà nazionale sono sottratti all’investimento e quindi allo sviluppo di intere aree del Paese compromettendone la competitività su scala europea. Su queste aree oggi si basa l’Italia, rincorrendo i competitors europei. E domani?

Regioni europee: PIL procapite a parità di potere d’acquisto. 2005 e var. % 1996-2005 (EU15=100)

Residuo fiscale in regioni europee (%PIL Regionale). Anni 1997, 2000

Le Regioni italiane cedono alla solidarietà nazionale di più rispetto ai competitor europei. In quota % di PIL regionale rappresenta dal 10 al 11,5%, ben diverso dal 3,5% della Baviera. E’ provato che sopra una certa soglia di solidarietà aumenta esponenzialmente il rischio di depressione economica, infatti le Regioni Italiane sono quelle che hanno manifestato il rallentamento più marcato.

3,5

4,4

4,4

6,7

7,6

8,1

10,1

10,3

11,5

0 2 4 6 8 10 12 14

Bayern (DE)

Ille-de-France (FR)

Baden-Wuttemberg (DE)

South East (UK)

Stockholm (SE)

Catalogna (ES)

Emilia-Romagna (IT)

Veneto (IT)

Lombardia (IT)

� �

Page 9: Il Federalismo a Vignette

� �

Page 10: Il Federalismo a Vignette

LEGGE N. 42/2009 DEL 5 MAGGIO 2009 La legge n. 42 del 5 maggio 2009 recante “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’art. 119 della Costituzione” definisce le linee guida per la riforma delle modalità di finanziamento degli enti territoriali, dando attuazione allo stesso come modificato nel 2001.

IL PRINCIPIO CARDINE: “Autonomia di entrata e di spesa e maggiore responsabilizzazione amministrativa, finanziaria e contabile di tutti i livelli di governo”

I. STOP AL MERCATO STORICO

SI AL MERCATO STANDARD. Passaggio dal Costo storico al Costo standard: perogni prodotto o servizio erogato si individua un costo standard cui tutti devono uniformarsi. Le eventuali maggiori spese dovranno essere coperte con risorse locali, aumentando le imposte ai cittadini, i quali chiederanno il conto e giudicheranno con il voto. I meccanismi di solidarietà copriranno solo la copertura dell’eventuale differenza tra i costi standard delle funzioni assegnate e l’effettiva capacità fiscale dei cittadini e delle imprese locali ma non le inefficienze.

� �

Page 11: Il Federalismo a Vignette

II. STOP ALLA SOLIDARIETA’ SENZA LIMITI

SI ALLA RESPONSABILITA’ E CONTROLLO. Oggi la classifica della ricchezza ante-tasse viene stravolta dalla tassazione. La ricchezza non rimane dove viene prodotta. La riforma tende ad una sussidiarietà orizzontale come in Germania ossia una “perequazione” attraverso trasferimenti diretti dalle Regioni con minori fabbisogni e maggiori capacità fiscali a favore delle Regioni con maggiori fabbisogni e minori capacità fiscali. Questo consente di dare trasparenza ai flussi e quindi maggior controllo. Questo comporta automaticamente una maggiore responsabilizzazione della Regione ricevente e maggiori economie dovute all’assenza di un soggetto intermediario quale lo Stato centrale. I meccanismi di solidarietà, con il costo standard, non danneggerà più le regioni virtuose in termini di risorse pro-capite.

� �

Page 12: Il Federalismo a Vignette

III. STOP ALL’AZIENDA PIU’ GRANDE DEL PAESE

SI AL DECENTRAMENTO DI PERSONALE. In Italia il 56% dei dipendenti pubblici lavora presso lo Stato Centrale (11% in Germania) e consuma il 49,3% del PIL. In crescita anche negli ultimi 5 anni +0,5% (-0,7% in Germania). Il decentramento in Spagna è stato reale, sia di risorse sia di dipendenti.

ITALIA56,0 56,1

18,9 17,2

4,1 6,0

19,3 19,2

1,6 1,5

2000 2008

Amm. Centrali

Regioni,Province, ComuniAltri enti locali

Enti sanitari

Enti previdenza

GERMANIA

11,7 11,3

46,342,8

32,028,3

9,9

17,5

2000 2008

Amm. Centrali

Lander

Enti locali

Servizi pubbliciindiretti

SPAGNA

35,2

21,7

38,4

50,3

22,6 24,1

3,9 3,8

2000 2008

Amm. Centrali

ComunitàAutonomeEnti locali

Università

Elaborazione Centro Studi Sintesi su dati Istat e fonti istituzionali tedesche e spagnole

�0 ��

Page 13: Il Federalismo a Vignette

IV. STOP SOPPRESSO ALLA STAZIONE CENTRALE

SI AL COORDINAMENTO DEI CENTRI DI SPESA CON QUELLI DI PRELIEVO.Maggior vicinanza tra cosa tassata e cosa amministrata e coordinamento dei centri di spesa con quelli di prelievo. Questo comporterà automaticamente maggiore responsabilità da parte degli enti nel gestire le risorse. Si rafforza il legame tra amministratori e cittadini, in quanto questi potranno valutare più direttamente se l’entità delle tasse pagate giustificano la qualità de servizi ricevuti.

SI AI TRIBUTI PROPRI COME CHIAVE DI SVILUPPO. Gli attuali trasferimenti ordinari verranno sostituiti da risorse fiscali autonome. Si assisterà ad un aumento della pressione fiscale regionale e locale, mentre diminuirà in misura corrispondente quella statale ponendo le basi della “tracciabilità dei tributi”. I contribuenti potranno conoscere i servizi per i quali sono chieste le imposte.

FINE I PARTE

�0 ��

Page 14: Il Federalismo a Vignette

UN DECALOGO PER ATTUARE IL FEDERALISMO

1. Affermare il principio di correlazione tra “cosa tassata” e “cosa amministrata”. Questo principio rafforza il legame tra amministratori e cittadini, in quanto questi ultimi potranno valutare più direttamente se l’entità delle tasse pagate giustifichi o meno la qualità dei servizi erogati.

2. Precisare prima “chi fa cosa” e quindi migliorare l’organizzazione della Pubblica Amministrazione ovvero stabilire le competenze legislative ed amministrative in capo allo Stato centrale, Regioni, Province e Comuni per evitare inutili e costose duplicazioni di funzioni.

3. Ridurre il residuo fiscale al livello delle altre Regioni europee. Si calcola che ad una diminuzione del residuo fiscale si ha un’incidenza diretta nello sviluppo in termini di ricchezza del territorio.

4. Individuare “costi standard” ottimali che sostituisca il sistema attuale basato sul costo storico, agganciandola agli effettivi bisogni, ridisegnare la perequazione sul modello europeo ed avviare procedure di controllo. Al fine di evitare la concorrenza sleale tra imprese e la perdita di competitività del sistema economico regionale a livello UE, i meccanismi di solidarietà tra territori devono garantire unicamente la copertura dell’eventuale differenza tra i costi standard e l’effettiva capacità fiscale dei cittadini e delle imprese locali, senza danneggiare le regioni virtuose in termini di risorse pro-capite. Tutte le quote maggiori di spesa rispetto al costo standard dovranno essere coperte con risorse locali.

5. Realizzare una sussidiarietà “orizzontale” come in Germania ossia una perequazione attraverso trasferimenti diretti tra le Regioni che consentirebbe di rendere espliciti i flussi di risorse, garantendo maggior trasparenza, maggior controllo, maggior responsabilità.

6. Avviare risparmi di spesa nelle Amministrazioni pubbliche riducendo i “costi rigidi” in base al livello di efficienza. Negli apparati pubblici dove vi è un’elevata occupazione, elevati costi del personale ed un elevato livello di consumi intermedi occorre introdurre un sistema di turnover che preveda 1 assunzione ogni 10 pensionamenti. I risparmi potrebbero essere destinati ad interventi per il cittadino.

7. Attuare il trasferimento del personale pubblico dalle Amministrazioni centrali a quelle periferiche. Al fine di fermare il trend di crescita e quindi nuovi costi e nuove imposte per i cittadini.

8. Attuare il federalismo “differenziato” (art. 116 Costituzione).

9. Attribuire alla Regioni le funzioni di raccolta delle entrate erariali di competenza regionale, attraverso la “regionalizzazione” delle Agenzie delle entrate. Il passaggio di questa competenza dal livello centrale a quello regionale comporta che ogni Regione si responsabilizzi ed attui più efficacemente l’assistenza ai contribuente ed i controlli diretti volti a contrastare l’evasione fiscale.

10. Procedere all’assegnazione dei beni demaniali agli enti locali con il compito della valorizzazione urbanistica, della produzione culturale e reddituale, ovvero ridefinendo i ruoli e le competenze territoriali per quanto riguarda il patrimonio immobiliare pubblico attualmente in capo a soggetti diversi.

�� ��

Page 15: Il Federalismo a Vignette

VIGNETTE di Valentino Villanova – www.valentinovillanova.it

FONTE DEI DATI Centro Studi di Unioncamere Veneto – Osservatorio regionale sul federalismo e la finanza pubblica, Consiglio regionale del Veneto. Quaderni di ricerca utilizzati per il presente lavoro:

“I costi del non federalismo” . Un confronto tra Veneto, regioni italiane ed esperienze di decentramento in Europa, maggio 2007. Spesa pubblica e federalismo. Allocazione delle risorse umane e finanziarie ed efficienza delle Amministrazioni pubbliche, marzo 2008. Federalismo e competitività. Verso una riforma per lo sviluppo economico e sociale del Paese, settembre 2008. Responsabilità e federalismo. Numeri, spunti e riflessioni per accelerare l’attuazione del federalismo fiscale in Italia.

www.osservatoriofederalismo.it

�� ��

Page 16: Il Federalismo a Vignette

MIA FOTO: QUELLA DELLA CARTOLINA

Christian Sottana non è nuovo ad iniziative originali rivolte ad avvicinare e coinvolgere il cittadino sui temi politici ed economici di grande importanza quali federalismo, distretti veneti, fondi europei. Di recente ha inserito il Veneto nel Rapporto “Doing Business” di Banca Mondiale – prima Regione in Europa – ed ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa pilota “Progetta!” volta ad aumentare il flusso di fondi europei a favore di soggetti pubblici e privati del Veneto.

Laureato a Venezia in Commercio Estero, ha conseguito un Master in Politica Internazionale a Bruxelles. Ha lavorato per anni per il Veneto nella Sede di Rappresentanza della Regione e di Unioncamere Veneto a Bruxelles, coordinandone anche l’Unità per la cooperazione con i Paesi dell’est europa. Ha inoltre coordinato il gruppo di lavoro per l’attrazione di investimenti esteri per conto di Sviluppo Italia Veneto e gestito decine di progetti internazionali a favore del territorio. Oggi è il referente del Private Sector Liasion Officer network del Gruppo Banca Mondiale ed è impegnato nell’azienda di famiglia nel settore logistica e trasporti nazionali ed internazionali a Marghera, Venezia.