Il fatto p2 Matteo Renzi e Marco Carrai

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2 » PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Lunedì 21 Marzo 2016 LA NOMINA Sicurezza informatica Renzi va al Colle per difendere l incarico di M a rc h i n o alla cyber security. Dietro di lui banchieri e costruttori. Denaro in Lussemburgo e da Israele 007, la rete occulta di Carrai: soldi all estero e faccendieri » ANTONIO MASSARI DAVIDE VECCHI I l premier Matteo Renzi oggi salirà al Colle per confrontarsi con il Capo dello Stato sulle nomine dei vertici militari. La partita delle nomine è fondamenta- le, per sbloccare la casella a cui tiene di più, quella dell intelligence informati- ca, destinata a Marco Carrai. Lincarico potrebbe essere ufficializzato già in giornata. Ma chi cè dietro Carrai? Quali sono i suoi soci? E so- prattutto: perché Renzi non può rinunciare alla sua no- mina? La risposta è proprio nella rete di rapporti, soldi e uomi- ni, legati a doppio filo con Carrai. Una rete che il Fatto Quotidiano è in grado di ri- velare. Grandi imprenditori delle infrastrutture pubbli- che, consiglieri di Finmecca- nica, capi di importanti gruppi bancari, ex agenti dei servizi segreti israeliani, uo- mini legati ai colossi del ta- bacco. Oltre al solito fedelissimo renziano Davide Serra, fi- nanziere trapiantato a Lon- dra e creatore del fondo Al- gebris. Persino un commer- cialista accusato di riciclag- gio. Una rete che si snoda intorno a Carrai proprio dal 2012: negli stessi giorni in cui Renzi avvia la scalata al Pd e poi al governo. Una rete che ar- riva sino a oggi, alla Cys4, la so- cietà di Carrai per la cybersicu- rezza. La stessa società a cui il governo si è ag- grappato per giustificare le competenze di Marchino, come lo chiamano gli amici, per guidare il comparto del- l'intelligence. Persino il mi- nistro Maria Elena Boschi ne ha dovuto rispondere in au- la. Eppure, è proprio la pre- senza sul mercato della Cys4 a rendere Carrai un uomo in pieno conflitto di interessi. Quellestate calda in Lussemburgo Torniamo quindi al giugno 2012. Renzi annuncia la sua candidatura alle primarie contro Pier Luigi Bersani. Due mesi dopo Carrai vola in Lussemburgo. È il primo a- gosto. Il Richelieu del pre- mier crea una società, la Wa- di Ventures management capital sarl, con poche mi- gliaia di euro e un pugno di soci. Cè la Jonathan Pacifici & Partners Ltd, società i- sraeliana del lobbista Jona- than Pacifici, magnate delle start up che dalla silicon valleydi Tel Aviv stanno conquistando il mondo. A Carrai e Pacifici si uniscono la società Sdb Srl di Vittorio Giaroli e i manager Renato Attanasio Sica e Gianpaolo Moscati. I cinque della Wadi Sarl sono gli stessi che oggi controllano il 33 per cento della Cys4, la società di intelligence di Carrai. Un da- to che in questa storia non biso- gna mai dimen- ticare. Ma per- ché Carrai crea in Lussemburgo la Wadi sarl? La risposta arriva dalle vi- sure camerali lussembur- ghesi. Fine principale: sotto- scrivere e acquisire le parte- cipazioni di unaltra società, omonima e sempre lussem- burghese, che in quel mo- mento ancora non esiste: Wadi Ventures Sca. Nasce nel novembre 2012. Renzi è in piena campagna elettora- le. Il 27 novembre lamico Serra, già finanziatore della Fondazione Big Bang di Renzi, versa i primi 50 mila euro nella Wadi Sca. E nelle stesse settimane Carrai, in I- talia, pone le basi della futu- ra Cys4. Il 26 ottobre Marchinocrea lembrione della sua fu- tura creatura, quella dedita alla cybersecurity, e che vede Renzi, proprio oggi, impe- gnato ad affidargli il settore informatico della nostra in- telligence. La ramificazione israeliana Lembrione della Cys4 si chiama Cambridge manage- ment consulting labs. È una società di consulenza azien- dale, iscritta alla Camera di commercio il 6 novembre, un mese prima delle prima- rie. I soci della Cambridge? Gli stessi della Wadi Sarl lus- semburghese. Che così con- trollano anche la cassaforte Wadi Sca. Nella quale, dopo Serra, entra la Fb group Srl, di Marco Bernabé, già socio della Cambridge. Stessi uomini, società di- verse, che dal Lussemburgo portano anche in Israele. Bernabè è socio di un'altra Wadi Ventures, con sede a Tel Aviv, al 10 di Hanecho- shet street. È la stessa sede i- sraeliana dellitalianissima Cambridge. Il 2 dicembre Renzi perde le primarie. Le società lus- semburghesi legate a Carrai conquistano invece nuovi soci. Non dimentichiamo la squadra: gli uomini della Cambridge, sono gli stessi della Wadi sarl, che control- la la Wadi Sca. E in pochi me- si arriva un altro milione. Con quali soci? A marzo 2013, nel capitale sociale, entra la Equity Liner con 100 mila euro, creata nel 2006 da tre società (Global Trust, Finstar Holding srl, Regent Sourcing Ltd) rap- presentate da Annalisa Ciampoli. La Finstar Hol- ding, è del commercialista e faccendiere romano Bruno Capone. La signora Ciampo- li, pur non essendo indagata, è definita, in alcuni atti din- dagine quelli su un'asso- ciazione per delinquere de- dita al riciclaggio transna- zionale la collaboratrice di Capone. Capone, invece, è indagato dalla Procura di Roma per riciclaggio in rela- zione a ingenti trasferimenti di denaro in Lussemburgo che non riguardano la Wa- di. Nel marzo 2012, dunque, il nuovo socio del gruppo di Carrai è un presunto ricicla- tore, tuttora indagato. Sei mesi dopo, la Equity Liner riconducibile a Capone, vie- ne venduta a unaltra socie- tà, la Facility Partners Sa. E Renzi torna a candidarsi per le primarie. Signori del tabacco e delle banche In quei mesi, la lobby del ta- bacco è impegnata nella bat- taglia sulle accise. Il collega- to alla legge di stabilità pre- vede un aumento di 40 cen- tesimi sui pacchetti più eco- nomici. Loperazione però salta. Renzi in quel momen- to non è ancora al governo. Ma è in corsa per le primarie, stavolta può vincere. Il pre- sidente della Manifattura i- taliana tabacco, in quel mo- mento, si chiama Francesco Valli. È lo stesso Valli che, fi- no al 2012, è stato a capo del- la British American Tobacco Italy. Non è di certo un uomo legato al Pd. Anzi. Presiede per tre anni, dal 2009 al 2012, la Fondazione Magna Charta creata dal senatore allora Pdl Gaetano Quaglia- rello. È lui il prossimo uomo ad aprire il portafogli. È il nuovo socio della Wadi Sca e del gruppo Carrai. Che la lobby della nicotina avesse finanziato Renzi, attraverso la fondazione Open, diventa noto nel luglio 2014, quando la British American Tobacco versa 100mila euro. Il Fatto può rivelare che linteresse della lobby risale a un anno prima: tra aprile e settem- bre, Valli versa 150 mila euro alla Wadi Sca, diventando anch egli socio di Carrai e Serra. Valli, contattato dal Fatto, ha preferito non com- mentare. In pochi giorni si aggiun- Insieme Matteo Renzi e il suo amico Marco Carrai, imprenditore: in corsa per lintelligence informatica Ansa Nel Granducato Gli uomini della cassaforte estera controllano il 33% dellazienda di intelligence dellimprenditore La scheda n IL FIDATO Marchino Carrai è amico di Renzi dal 2004 e da allora accompagna le gesta dellattuale premier occupandosi principalmente di trovare finanziamenti. Nel 2007 ha fondato la prima associazione (Link) di raccolta fondi, poi la Festina Lente e le fondazioni Big Bang e Open. In questultima siede nel Cda con Boschi, Lotti e Alberto Bianchi Leopolda Lannuale ker- messe alla stazione fio- rentina ha scandito la- scesa politica di Matteo Renzi, da sin- daco di Firen- ze a premier Ansa LO STUDIO UIL Con Letta e Matteo tasse locali aumentate del 16,7% q IMU, TASI, addizionale comunale Irpef, addizionale regionale Irpef, Ta- ri. È la lunga lista delle tasse locali che han- no appesantito il carico fiscale che grava sugli italiani. Secondo i dati elaborati dalla Uil, tra 2013 e 2015, prima sotto il governo Letta e poi sotto quello Renzi, laumento dei balzelli locali è stato di 7 miliardi di euro, da 42 a 49 miliardi (+16,7%). Un anda- mento che cozza con la politica di riduzio- ne delle tasse portata avanti dal governo e che dovrebbe cominciare ad invertire la rotta forse a partire da questanno, con la- bolizione della Tasi sulla prima casa. No- nostante lo stato in cui versano molti ser- vizi pubblici della capitale, Roma è la città in cui il totale delle tasse locali è in assoluto il più alto. Rispetto ai circa 1.970 euro della media nazionale, i romani hanno versato nel 2015 oltre 2.700 euro, seguiti da na- poletani, torinesi e milanesi. Se per 10 mi- lioni di contribuenti la pressione è diminui- ta per gli 80 euro - dice il segretario con- federale della Uil Guglielmo Loy - , per gli altri 30 milioni è aumentata del 18,5% e- rodendo ulteriormente buste paga e cedo- lini di pensione".

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LA NOMINA

Sicurezza informaticaRenzi va al Colle per difenderel’incarico di “M a rc h i n o ” allacyber security. Dietro di luibanchieri e costruttori. Denaroin Lussemburgo e da Israele

007, la rete occulta di Carrai:soldi all’estero e faccendieri

» ANTONIO MASSARIDAVIDE VECCHI

Il premier Matteo Renzioggi salirà al Colle perconfrontarsi con il Capodello Stato sulle nomine

dei vertici militari. La partitadelle nomine è fondamenta-le, per sbloccare la casella ac u i t i e n e d i p i ù , q u e l l ad el l ’intelligence informati-ca, destinata a Marco Carrai.L’incarico potrebbe essereufficializzato già in giornata.Ma chi c’è dietro Carrai?Quali sono i suoi soci? E so-prattutto: perché Renzi nonpuò rinunciare alla sua no-mina?

La risposta è proprio nellarete di rapporti, soldi e uomi-ni, legati a doppio filo conCarrai. Una rete che il FattoQuotidiano è in grado di ri-velare. Grandi imprenditoridelle infrastrutture pubbli-che, consiglieri di Finmecca-nica, capi di importantigruppi bancari, ex agenti deiservizi segreti israeliani, uo-mini legati ai colossi del ta-bacco.

Oltre al solito fedelissimorenziano Davide Serra, fi-nanziere trapiantato a Lon-dra e creatore del fondo Al-gebris. Persino un commer-cialista accusato di riciclag-gio. Una rete chesi snoda intornoa Carrai propriodal 2012: neglistessi giorni incui Renzi avviala scalata al Pd epoi al governo.Una rete che ar-riva sino a oggi,alla Cys4, la so-cietà di Carraiper la cybersicu-rezza. La stessasocietà a cui ilgoverno si è ag-grappato per giustificare lecompetenze di “Marchino”,come lo chiamano gli amici,per guidare il comparto del-l'intelligence. Persino il mi-nistro Maria Elena Boschi neha dovuto rispondere in au-la. Eppure, è proprio la pre-senza sul mercato della Cys4a rendere Carrai un uomo inpieno conflitto di interessi.

Q u e l l’estate caldain LussemburgoTorniamo quindi al giugno2012. Renzi annuncia la suacandidatura alle primariecontro Pier Luigi Bersani.Due mesi dopo Carrai vola inLussemburgo. È il primo a-gosto. Il Richelieu del pre-mier crea una società, la Wa-di Ventures management

capital sarl, con poche mi-gliaia di euro e un pugno disoci. C’è la Jonathan Pacifici& Partners Ltd, società i-sraeliana del lobbista Jona-than Pacifici, magnate dellestart up che dalla “siliconv a l l e y” di Tel Aviv stannoconquistando il mondo. ACarrai e Pacifici si unisconola società Sdb Srl di VittorioGiaroli e i manager RenatoAttanasio Sica e GianpaoloMoscati. I cinque della Wadi

S a r l s o n o g l istessi che oggicontrollano il 33per cento dellaCys4, la societàdi intelligencedi Carrai. Un da-to che in questastoria non biso-gna mai dimen-ticare. Ma per-ché Carrai creain Lussemburgola Wadi sarl?

L a r i s p o s t aarriva dalle vi-

sure camerali lussembur-ghesi. Fine principale: sotto-scrivere e acquisire le parte-cipazioni di un’altra società,omonima e sempre lussem-burghese, che in quel mo-mento ancora non esiste:Wadi Ventures Sca. Nascenel novembre 2012. Renzi èin piena campagna elettora-le. Il 27 novembre l’a mi c oSerra, già finanziatore dellaFondazione Big Bang diRenzi, versa i primi 50 milaeuro nella Wadi Sca. E nellestesse settimane Carrai, in I-talia, pone le basi della futu-ra Cys4.

Il 26 ottobre “Marchino”crea l’embrione della sua fu-tura creatura, quella deditaalla cybersecurity, e che vedeRenzi, proprio oggi, impe-

gnato ad affidargli il settoreinformatico della nostra in-telligence.

La ramificazionei sraelianaL’embrione della Cys4 sichiama Cambridge manage-ment consulting labs. È unasocietà di consulenza azien-dale, iscritta alla Camera dicommercio il 6 novembre,un mese prima delle prima-rie. I soci della Cambridge?Gli stessi della Wadi Sarl lus-semburghese. Che così con-trollano anche la cassaforteWadi Sca. Nella quale, dopoSerra, entra la Fb group Srl,di Marco Bernabé, già sociodella Cambridge.

Stessi uomini, società di-verse, che dal Lussemburgoportano anche in Israele.Bernabè è socio di un'altraWadi Ventures, con sede aTel Aviv, al 10 di Hanecho-shet street. È la stessa sede i-sraeliana dell’it al i an i ss im aCambridge.

Il 2 dicembre Renzi perdele primarie. Le società lus-semburghesi legate a Carraiconquistano invece nuovi

soci. Non dimentichiamo lasquadra: gli uomini dellaCambridge, sono gli stessidella Wadi sarl, che control-la la Wadi Sca. E in pochi me-si arriva un altro milione.Con quali soci?

A marzo 2013, nel capitalesociale, entra la Equity Linercon 100 mila euro, creata nel2006 da tre società (GlobalTrust, Finstar Holding srl,Regent Sourcing Ltd) rap-presentate da Annal isaCiampoli. La Finstar Hol-ding, è del commercialista efaccendiere romano BrunoCapone. La signora Ciampo-li, pur non essendo indagata,è definita, in alcuni atti d’in-dagine – quelli su un'asso-ciazione per delinquere de-dita al riciclaggio transna-zionale – la collaboratrice diCapone. Capone, invece, èindagato dalla Procura diRoma per riciclaggio in rela-zione a ingenti trasferimentidi denaro in Lussemburgoche non riguardano la Wa-di.

Nel marzo 2012, dunque,il nuovo socio del gruppo diCarrai è un presunto ricicla-

tore, tuttora indagato. Seimesi dopo, la Equity Linerriconducibile a Capone, vie-ne venduta a un’altra socie-tà, la Facility Partners Sa. ERenzi torna a candidarsi perle primarie.

Signori del tabaccoe delle bancheIn quei mesi, la lobby del ta-bacco è impegnata nella bat-taglia sulle accise. Il collega-to alla legge di stabilità pre-vede un aumento di 40 cen-tesimi sui pacchetti più eco-nomici. L’operazione peròsalta. Renzi in quel momen-to non è ancora al governo.Ma è in corsa per le primarie,stavolta può vincere. Il pre-sidente della Manifattura i-taliana tabacco, in quel mo-mento, si chiama FrancescoValli. È lo stesso Valli che, fi-no al 2012, è stato a capo del-la British American TobaccoItaly. Non è di certo un uomolegato al Pd. Anzi. Presiedeper tre anni, dal 2009 al2012, la Fondazione MagnaCharta creata dal senatoreallora Pdl Gaetano Quaglia-rello. È lui il prossimo uomoad aprire il portafogli. È ilnuovo socio della Wadi Sca edel gruppo Carrai. Che lalobby della nicotina avessefinanziato Renzi, attraversola fondazione Open, diventanoto nel luglio 2014, quandola British American Tobaccoversa 100mila euro. Il Fattopuò rivelare che l’in t er e ss edella lobby risale a un annoprima: tra aprile e settem-bre, Valli versa 150 mila euroalla Wadi Sca, diventandoa nc h ’egli socio di Carrai eSerra. Valli, contattato dalFatto, ha preferito non com-mentare.

In pochi giorni si aggiun-

I n s ie meMatteo Renzie il suo amicoMarco Carrai,i mpre nd itore :

in corsa perl’i nte l l ige nce

i n for m at icaAnsa

Nel GranducatoGli uomini dellacassaforte esteracontrollano il 33%de l l’a z ie nd adi intelligencede l l’i mpre nd itore

La scheda

n IL FIDATOM a rc h i n oCarrai èamico di Renzidal 2004 e daa l l o raa cco m p a g n ale gestadell’attualep re m i e ro cc u p a n d o s ip r i n c i p a l m e n tedi trovarefinanziamenti.Nel 2007 hafondato laprimaa ss o c i a z i o n e(Link) diraccolta fondi,poi la FestinaLente e lefondazioni BigBang e Open.Inquest’ultimasiede nel Cdacon Boschi,Lotti e AlbertoBianchi

L eopoldaL’annuale ker-messe allastazione fio-rentina hascandito l’a-scesa politicadi MatteoRenzi, da sin-daco di Firen-ze a premierAnsa

LO STUDIO UIL

Con Letta e Matteotasse localiaumentate del 16,7%

q IMU, TASI, addizionale comunaleIrpef, addizionale regionale Irpef, Ta-

ri. È la lunga lista delle tasse locali che han-no appesantito il carico fiscale che gravasugli italiani. Secondo i dati elaborati dallaUil, tra 2013 e 2015, prima sotto il governoLetta e poi sotto quello Renzi, l’a u m e n todei balzelli locali è stato di 7 miliardi di euro,da 42 a 49 miliardi (+16,7%). Un anda-

mento che cozza con la politica di riduzio-ne delle tasse portata avanti dal governo eche dovrebbe cominciare ad invertire larotta forse a partire da quest’anno, con l’a-bolizione della Tasi sulla prima casa. No-nostante lo stato in cui versano molti ser-vizi pubblici della capitale, Roma è la cittàin cui il totale delle tasse locali è in assolutoil più alto. Rispetto ai circa 1.970 euro della

media nazionale, i romani hanno versatonel 2015 oltre 2.700 euro, seguiti da na-poletani, torinesi e milanesi. “Se per 10 mi-lioni di contribuenti la pressione è diminui-ta per gli 80 euro - dice il segretario con-federale della Uil Guglielmo Loy - , per glialtri 30 milioni è aumentata del 18,5% e-rodendo ulteriormente buste paga e cedo-lini di pensione".

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ge anche Luigi Maranzana,che acquista azioni per 100mila euro. È lo stesso Maran-zana che oggi riveste la cari-ca di presidente della IntesaSan Paolo Vita, ramo assicu-rativo della gruppo bancarioguidato da Giovanni Bazoli.Interpellato, non se n’è ac-corto: “Socio di Carrai e diSerra? Non ne so niente,Carrai non lo conosco, sonosempre stato lontano dallapolitica –risponde al Fatto–.Ho solo fatto un investimen-t o”. Chi gliel’ha suggerito?Clic.

Alla fine del 2013, quandoRenzi diventa segretario delPd e si avvicina a scalzare E-nrico Letta, è il caso di farequalche conto. Nella WadiSca, in un solo anno, sono en-

trati un milione e 50 mila eu-ro e cinque nuovi soci. A con-trollare il tutto c’è Carrai.Non solo. Gli stessi soci diCarrai in Lussemburgo –Moscati, Bernabé, Pacifici,Sica e Giaroli –sono già attivida un anno, in Italia, nellaCambridge, che a fine 2013matura un utile di appena 46mila euro. È destinato a sa-lire vorticosamente nell’an-no successivo. Quando Ren-zi diventa premier. Ed è pro-prio il 2014 a segnalare le no-vità più interessanti sulfronte lussemburghese.

Nominato in Finmeccanica,arriva il nuovo socioNella primavera del 2014,dopo aver conquistato la se-greteria del Pd e varcato la

soglia di Palazzo Chigi, Ren-zi è già impegnato nella suaprima tornata di nomine perle aziende di Stato. E nel cdadi Finmeccanica entra unuomo che l’ha sostenuto sindall'inizio: Fabrizio Landi,esperto del settore bio-me-dicale, tra i primi finanziato-ri della Leopolda con 10 milaeuro. “Ma lei pensa che con10 mila euro ci si compra unposto nella società più tec-nologica del Paese?”, diceLandi all’Huffington Post. Ineffetti, tre mesi dopo la suanomina in Finmeccanica,Landi versa altri 75 mila eu-ro comprando altrettante a-zioni della Wadi Sca.

Non è l’unico a incremen-tare il capitale della Wadi e,soprattutto, a diventare so-

cio del gruppo legato a Car-rai. C’è anche un importanteimprenditore che, proprioin quelle settimane, fatica afarsi ascoltare dall’ex mini-stro per le Infrastrutture,Maurizio Lupi, nonostantegestisca appalti pubblici permiliardi. Il suo nome è Mi-chele Pizzarotti, costrutto-re.

“Sostegno all’e s te ro”per l’uomo delle stradeAd aprile Pizzarotti ha unproblema: riuscire a parlarecon l'ex ministro MaurizioLupi. Per riuscirci, deve pas-sare attraverso tale FrancoCavallo, detto “zio Frank”,amico di Lupi, che organizzatavoli con visio-ne del ministro,annesso dialogoe strette di ma-no, in cene da10mila euro: “I-nizia alle 7? Ache ora finirà? Sicena in piedi?”,chiede Pizza-r o t t i a “ z i oFrank, il 19 mar-zo 2014, annun-ciandogli la suapresenza. Dodi-ci giorni dopo –il primo aprile 2014 – “z ioFrank” gli fissa un appunta-mento telefonico con Ema-nuele Forlani, della segrete-ria di Lupi, ma l’a gga nc ionon funziona. “Mi ha detto'devo vedere'...”, spiega Piz-zarotti a zio Frank, “per l’a-mor di Dio sarà impegnatis-simo, però, ragazzi, stiamoparlando di un’impresa cheha in ballo 4 miliardi di ope-re bloccate per motivi buro-cratici assurdi”. Ecco, nell’a-prile 2014, Pizzarotti ha unproblema: tenta di parlarecon Lupi perché vede le sue“opere bloccate per assurdimotivi burocratici”. Cinquemesi dopo, ver-sa 100 mila euroin Lussembur-g o , a l l a W a d iSca, diventandosocio degli uo-mini più vicini aRenzi. Eppure ilbusiness dellestart up non èmai stato il suocore business.Due mesi dopoquesto versa-mento Renzi è aParma, nell'a-zienda Pizzarotti, dove loaccolgono il patron Paolocon i figli Michele ed Enrica:“Occorre far ripartire l’edili-zia”, dice davanti alle tv, “ilgoverno vuol sostenere leimprese italiane all'estero”.

Di certo, in quel momen-to, c’è che è proprio Pizza-rotti a sostenere un'aziendaall'estero, per la precisionela Wadi sca. Contattato dalFatto, l'imprenditore spiegache i problemi sono rimastianche con l’arrivo al posto diLupi di Graziano Delrio cheperò, a differenza del prede-cessore, almeno l’ha ricevu-to. “Ci ha accolto, sì, ma sen-za alcun vantaggio per i no-stri lavori”. Chi l'ha invitata– chiediamo – a investirenella Wadi? “Pacifici. Non

sapevo fosse controllata daCarrai”. E sono due. Poi ag-giunge: “L’ho scelta perchéinveste in start up in Israele,Paese più innovativo assie-me alla California, dove pe-raltro la mia impresa lavora,nella convinzione di fare unaffare azzeccato. Pacifici miinvia periodicamente reportsull'andamento dei nostrii n ve s t im e n ti ”. E Israele, inquesta storia, è davvero cen-trale.

Dal Mossadagli affariAlla Wadi Sarl, nell'estatedel 2014, si aggiunge un'altrasocietà, la Leading Edge, ri-conducibile a Reuven Ul-

mansky, vetera-no della unità8200 dell'eser-cito israeliano,creata nel 1952,equivalente allaNational securi-ty agency (Nsa)degli Usa, deditada sempre allaguerra ciberne-tica e alla “ra c-colta dati” p erl’intelligence i-srael iana. Ul-mansky è socio

di Carrai e degli stessi uomi-ni che, pochi mesi dopo, neldicembre 2014, partecipanocon il 33 per cento alla neo-nata Cys4 che, guarda caso,vanta tre sedi in Italia e una aTel Aviv.

Chi sono i soci della Cys4?Per il 33 per cento, appunto,sono Sica, Moscati, la Fb diBernabè, Pacifici e Carrai.Quali sono i soci della lus-semburghese Wadi Sarl? Si-ca, Moscati, Bernabé, Pacifi-ci, Carrai. E Sica, Moscati eCarrai, amministrano la cas-saforte Wadi sca, dove han-no investito i loro soldi Ser-ra, il futuro capo di San Paolo

Vita, Maranza-na, il futuro con-sigliere di Fin-meccanica Lan-di, l’uomo dellalobby del tabac-co Valli, il gran-de imprendito-re Pizzarotti.

Con i nuovisoci si cresce. Il3 0 n o v e m b r e2014 la societàporta il capitalea 1,5 milioni ed e l i b e r a a u-

menti fino a 3 milioni. Gestitidagli stessi uomini che con-trollano, attraverso la Cam-bridge, il 33 per cento dellaCys4. E sul fronte italiano?La Cambridge, amministra-ta dallo stesso gruppo, nel2014 vede esplodere l’utileda 46 mila euro a 1,5 milio-ni.

Ieri Il Fatto ha contattatoCarrai, che ha preferito nonrispondere alle nostre do-mande. È per lui che il pre-mier Renzi sta ridisegnandol’intelligence del Paese, ridi-s t r i b u e n d o p o t e r i e r i-schiando disequilibri e fri-zioni con il Quirinale. Il tut-to solo per creare un ruolochiave da assegnare a MarcoCarrai.

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2 50.000Il finanziere Serra, che giàsostiene la fondazione Bigbang, è socio dal 2012

1 5 0.0 0 0Valli, uomo chiave dellalobby del tabacco, finanziaanche la campagna di Renzi

10 0.0 0 0M a ra n z a n a , oggi nelGruppo Intesa di Bazoli èentrato nella Wadi nel 2013

2. 500Pacifici, magnate dellasilicon Valley di Tel Aviv,tra i “padri” fo n d a t o r i

7 5.0 0 0Landi, esperto del settorebiomedicale, tra laLeopolda e Finmeccanica

10 0.0 0 0P i z z a ro t t i , c o s t r u t t o reemiliano, entra nella Wadinel settembre 2014

R ic icl agg ioTra i soci c’e raanche Capone,indagato a Romaper trasferimentis ospettioltre confine

L’ex agenteNella “s catola”luss emburghe s eè entrato unveterano deiservizi militarii s rae l i a n i

LA CORSA AL CAMPIDOGLIO

Meloni:“Mai statafascista, Berlusconiabbandoni Bertolaso”

q SPERO CHE BERLUSCONI ci ripensisu Bertolaso. Sarebbe sbagliato il con-

trario. La posta in gioco è troppo alta”. Parole diGiorgia Meloni, candidata a sindaco di Romadi Fratelli d’Italia e della Lega di Matteo Salvini,a In 1/2 ora, la trasmissione di Rai 3 condotta daLucia Annunziata. “Io spero di recuperare an-che Forza Italia –ha detto l’ex ministra –poi io lainvito a guardare i sondaggi che parlano di una

partita a tre tra me, Giachetti e Raggi”. Sull’excapo della Protezione civile, Meloni ha aggiun-to: “Credo che in cuor suo Berlusconi si rendaconto che io sono un candidato più forte di Ber-tolaso. Lui ha un curriculum straordinario mache si può applicare solo se riuscisse ad arri-vare a fare il sindaco. Invece Bertolaso con i ro-mani ha un problema di empatia. E comunquenon era un candidato unitario, la Lega su di lui

non ci sarebbe stata”. La Meloni ha negato uneventuale appoggio al ballottaggio alla candi-data dei 5 Stelle, Virginia Raggi. Infine ha par-lato delle sue origini politiche: “Non ho biso-gno di definirmi con qualcosa del secolo scor-so, io sono italiana. Sono nata nel 1977, quindinon sono mai stata fascista. Quando guardopiazza Venezia non penso al duce ma agli au-tomobilisti che inorridiscono per le buche”.

Ne l l ahol d i n gDal finanziereleopoldinoDavide Serraal costruttoreMichelePizzarotti, dalb a n c h i e reLuigiM a ra n za n aall’ex capodella BritishAmericanTobacco ItalyFra n ce s coValli, dalm a g n a tei s ra e l i a n oJonathanPacifici alconsigliere diFi n m e cc a n i c aFa b r i z i oLandi. Fannotutti parte,con MarcoCarrai, dellaWadi Sca, la“s c a to l a ”l u ss e m b u r-ghese chenasce nel2012 quandoMatteo Renzisi candidaalle primariee perdeco n t roBersani. Unaltro socio èRe u ve nUlmansky, giàuomo delM o ss a d .Wadi Sca eWadi Sarlfinanzianostart up. E iloro socid e te n go n o,attraverso laCambridge, il33 per centodella Cys4, lasocietà diintelligence diC a r ra i