IL CUORE DELL’UOMO È LA CULLA DI DIO ADI CE R V E T E R I · ogni limite di umana supposizione...

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE “SAN FRANCESCO D’ASSISI” DI MARINA DI CERVETERI D i r e t t o r e R e s p o n s a b i l e D o n D o m e n i c o G i a n n a n d r e a S A N F R A N C E S C O D A S S I S I M A R I N A D I C E R V E T E R I P A R R O C C H I A IL CUORE DELL’UOMO È LA CULLA DI DIO Ma abbiamo capito veramente cosa ha fatto Dio per noi? Poteva osare di più facendosi uomo e na- scere in una famiglia dove ci sono una madre un padre putativo e un oceano di tenerezza? Allora quest’anno sotto l’albero mettiamo un cuore nuovo in grado di amare profondamente chi ci circonda. Siamo giunti a Natale. Che cosa significa per la maggior parte degli uomini del nostro tempo, che pure hanno avuto una in- farinatura di cristianesimo? Forse è un invito, sia pure incon- scio, a essere più buoni. Ma per te, che nella notte santa non hai voluto mancare all'appuntamento in chiesa, quale signi- ficato ha il Natale? Hai ascoltato con commozione i canti della tua infanzia, quando preparavi il presepio e aspettavi con impazienza infantile i regali promessi. Forse ti sei messo anche tu in fila per baciare la statuetta del Bambino Gesù. Ma puoi dire di essere per davvero entrato nel mistero del Natale? In questa notte d'inverno la Chiesa adora, nel silenzio e nella preghiera, il Figlio di Dio fatto uomo. La Vergine Maria, dopo averlo concepito per opera dello Spirito Santo e averlo portato in grembo nove mesi, lo dona al mondo. Dio è uscito da Dio e si è fatto uomo. Tutte le religioni dicono che Dio esi- ste. Ma la religione cristiana dice infinitamente di più. Nel Bambino Gesù noi cristiani contempliamo Dio che ha voluto essere uno di noi e condividere con noi il faticoso e dram- matico pellegrinaggio dell'esistenza. Poteva Dio osare di più? Le cose che Dio fa sono tutte grandiose e incompren- sibili alla mente umana. Pensa al gesto maestoso e su- blime con il quale ha creato dal nulla questo immenso e magnifico universo. Ancora più imprevedibile e misteriosa è la sua volontà di fare I'uomo a sua immagine e somi- glianza, dotato di intelligenza e di libera volontà, capace di amarlo, ma anche di respingerlo. Ma dove Dio ha superato ogni limite di umana supposizione è la sua decisione di farsi uomo. Il Figlio di Dio, eternamente generato dal Padre, è uscito dall'oceano di luce, di amore e di felicità presso il quale abitava, per scendere fra noi, nell'inverno della no- stra finitezza e dell'infinita tribolazione. Poteva Dio essere più umile? È venuto fra noi come un nato da donna, figlio di povera gente, fragile, inerme, disprezzato. Poteva Dio osare di più? È venuto indifeso e disarmato in un mondo ostile, in un mondo che non lo vuole. Medita sull'umiltà e sull'audacia di Dio. Chi potrà comprendere il coraggio intrepido del Crea- tore, che lascia nulla di intentato per salvare la sua crea- tura? L'esistenza umana è benedetta per sempre. Non c'è una sola tappa, un solo istante dell'esistenza umana che il Figlio di Dio non abbia sperimentato. Ha percorso tutto il cammino che va dalla nascita alla morte. Anzi ha incomin- ciato a vivere come embrione nel seno verginale di una donna. Dal grembo della madre al grembo della terra: I'an- goscioso cammino dell'uomo è stato percorso per intero. Nulla è stato tralasciato, tutto è stato riscattato. Come potrai maledire una vita che Dio ha vissuto in tutti i suoi momenti? Anche lui ha sperimentato le tue fragilità, le tue angosce, le tue sofferenze, le tue fatiche, le tue malattie. L'immane fatica di vivere in questo mondo ostile l'ha portata sulle sue spalle. L'ha sopportata per noi, perché ogni istante della no- stra vita fosse redento e avesse valore per l'eternità. Per que- sto nessuna esistenza è inutile, come nessuna sofferenza e nessuna morte. Tutto è stato salvato, tutto è stato offerto, tutto è stato accettato dall'amore infinito. Nel Bambino Gesù contempla la grandezza e la bellezza divina della tua vita. “Ricordati, o uomo, della tua dignità”. La divinità non è una rapina, ma un dono. Oggi non si esita ad abbassare I'uomo al livello degli animali. Si nega in lui la presenza dell'anima immortale, per staccarlo da Dio e giustificare così ogni disor- dine morale. Questa creatura miserabile, capace di tutte le nefandezze, ridotta a ramo secco, proclama se stessa Dio al posto di Dio. Sei troppo fragile, troppo limitato, troppo inaffi- dabile, o uomo del nostro tempo, per voler recitare una parte che non è tua. Non puoi prolungare la tua vita di un solo istante. Anche i capelli del tuo capo sono contati. Tutto pro- clama che tu non sei Dio! Guarda al piccolo Bimbo di Be- tlemme. La divinità che tu vorresti rapinare ti viene data in dono. Perché mai Dio si è fatto uomo, se non per rendere I'uomo partecipe della divina natura? Riconosci che sei una creatura e nella luce dell'umiltà scopri la tua vera grandezza. L'uomo è capace di Dio. L'uomo non è un animale, perché ha uno spirito immortale. Ma l'uomo non è neppure Dio, per- ché è rinchiuso nei limiti della finitezza. Tuttavia, caro amico e amica, sei capace di Dio. Il tuo spirito è aperto all'infinito e all'eterno. Dio si è fatto uomo, perché l'uomo è capace di ac- cogliere Dio. Hai mai pensato che solo tu, fra tutte le creature, puoi parlare con Dio? Tu solo in questo universo puoi rivol- gerti a lui, non come uno schiavo si rivolge al padrone, ma come un figlio si rivolge al Padre? Gli puoi dare del “tu” ed essergli amico. In ogni cuore d'uomo c'è questa apertura al- l'infinito. Ma forse è rimasta ancora sepolta sotto le macerie del male. Troppe cose effimere soffocano le nostalgie di as- soluto del nostro spirito. Come potrai saziare la tua fame di amore puro, se ti ostini a percorrere i sentieri della finitezza? In ginocchio davanti al Bambino, raccogliti nel silenzio della preghiera e ascolta la nostalgia di cose eterne che sale dal profondo del tuo cuore. Perché ti ostini a bere l'acqua morta della terra, quando ti viene offerta l'acqua viva del cielo, che sola può placare la sete della tua anima? Dio è entrato nel mondo attraverso una famiglia: accanto al Bambino Gesù vedi la madre Maria e il padre putativo, Giuseppe. Non ti sembra meraviglioso che Dio sia entrato nel mondo attra- verso una famiglia? Il Figlio di Dio, divenendo uomo, ha voluto nutrirsi dell'amore materno e di quello paterno. Ha voluto na- scere e crescere in una famiglia. È nella famiglia che l'essere umano scopre I'amore e conosce Dio. È nella famiglia che impariamo ad amare. In questo Natale guarda ai tuoi cari in un modo nuovo. Sono persone che ti amano e che forse tu non hai mai incominciato ad amare per davvero. Sono crea- ture che Dio ti ha donato perché tu le amassi. Quell'amore che Gesù ha posto nel tuo cuore in questo Natale, tu donalo ai tuoi cari. Appendi sotto l'albero di Natale, come regalo per la tua famiglia, un cuore nuovo, capace di amare, di com- prendere e di perdonare. Lasciati conquistare dalla tene- rezza; tutti gli uomini hanno bisogno di tenerezza, ma sono piuttosto restii a riconoscerlo. Recitano la parte delle persone adulte che si controllano. Eppure è così chiaro che in ogni cuore si nasconde quel bambino che eravamo e che non è mai cresciuto. Il bisogno di tenerezza è rimasto là, come un fiore bisognoso d'acqua. Non avere vergogna di Dio. Non te- mere di chiedergli di avvolgerti nella sua infinita tenerezza. Lascia che Dio ti prenda in braccio. Lascia che Maria lo de- ponga nella culla del tuo cuore. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a Tutti. Don Domenico 1 ANNO X NUMERO 33 Dicembre 2015

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE “SAN FRANCESCO D’ASSISI” DI MARINA DI CERVETERIDirettore Responsabile Don Domenico Giannandrea SANFRANCESCO

D ’ASSISI • MARINA DI CE RVETERI

PARROCCHIA

IL CUORE DELL’UOMO È LA CULLA DI DIO Ma abbiamo capito veramente cosa ha fatto Dioper noi? Poteva osare di più facendosi uomo e na-scere in una famiglia dove ci sono una madre unpadre putativo e un oceano di tenerezza? Alloraquest’anno sotto l’albero mettiamo un cuore nuovoin grado di amare profondamente chi ci circonda.Siamo giunti a Natale. Che cosa significa per la maggior partedegli uomini del nostro tempo, che pure hanno avuto una in-farinatura di cristianesimo? Forse è un invito, sia pure incon-scio, a essere più buoni. Ma per te, che nella notte santa nonhai voluto mancare all'appuntamento in chiesa, quale signi-ficato ha il Natale? Hai ascoltato con commozione i cantidella tua infanzia, quando preparavi il presepio e aspettavicon impazienza infantile i regali promessi. Forse ti sei messoanche tu in fila per baciare la statuetta del Bambino Gesù.Ma puoi dire di essere per davvero entrato nel mistero delNatale? In questa notte d'inverno la Chiesa adora, nel silenzioe nella preghiera, il Figlio di Dio fatto uomo. La Vergine Maria,dopo averlo concepito per opera dello Spirito Santo e averloportato in grembo nove mesi, lo dona al mondo. Dio è uscitoda Dio e si è fatto uomo. Tutte le religioni dicono che Dio esi-ste. Ma la religione cristiana dice infinitamente di più. Nel

Bambino Gesù noi cristiani contempliamo Dio che ha volutoessere uno di noi e condividere con noi il faticoso e dram-matico pellegrinaggio dell'esistenza. Poteva Dio osare dipiù? Le cose che Dio fa sono tutte grandiose e incompren-sibili alla mente umana. Pensa al gesto maestoso e su-blime con il quale ha creato dal nulla questo immenso emagnifico universo. Ancora più imprevedibile e misteriosa

è la sua volontà di fare I'uomo a sua immagine e somi-glianza, dotato di intelligenza e di libera volontà, capace diamarlo, ma anche di respingerlo. Ma dove Dio ha superatoogni limite di umana supposizione è la sua decisione di farsiuomo. Il Figlio di Dio, eternamente generato dal Padre, èuscito dall'oceano di luce, di amore e di felicità presso ilquale abitava, per scendere fra noi, nell'inverno della no-stra finitezza e dell'infinita tribolazione. Poteva Dio essere

più umile? È venuto fra noi come un nato da donna, figliodi povera gente, fragile, inerme, disprezzato. Poteva Dio osaredi più? È venuto indifeso e disarmato in un mondo ostile, inun mondo che non lo vuole. Medita sull'umiltà e sull'audaciadi Dio. Chi potrà comprendere il coraggio intrepido del Crea-tore, che lascia nulla di intentato per salvare la sua crea-tura? L'esistenza umana è benedetta per sempre. Non c'èuna sola tappa, un solo istante dell'esistenza umana che ilFiglio di Dio non abbia sperimentato. Ha percorso tutto ilcammino che va dalla nascita alla morte. Anzi ha incomin-

ciato a vivere come embrione nel seno verginale di unadonna. Dal grembo della madre al grembo della terra: I'an-goscioso cammino dell'uomo è stato percorso per intero.Nulla è stato tralasciato, tutto è stato riscattato. Come potraimaledire una vita che Dio ha vissuto in tutti i suoi momenti?Anche lui ha sperimentato le tue fragilità, le tue angosce,le tue sofferenze, le tue fatiche, le tue malattie. L'immanefatica di vivere in questo mondo ostile l'ha portata sulle sue

spalle. L'ha sopportata per noi, perché ogni istante della no-stra vita fosse redento e avesse valore per l'eternità. Per que-sto nessuna esistenza è inutile, come nessuna sofferenza enessuna morte. Tutto è stato salvato, tutto è stato offerto,tutto è stato accettato dall'amore infinito. Nel Bambino Gesù

contempla la grandezza e la bellezza divina della tua vita.“Ricordati, o uomo, della tua dignità”. La divinità non è unarapina, ma un dono. Oggi non si esita ad abbassare I'uomoal livello degli animali. Si nega in lui la presenza dell'animaimmortale, per staccarlo da Dio e giustificare così ogni disor-dine morale. Questa creatura miserabile, capace di tutte lenefandezze, ridotta a ramo secco, proclama se stessa Dio alposto di Dio. Sei troppo fragile, troppo limitato, troppo inaffi-dabile, o uomo del nostro tempo, per voler recitare una parteche non è tua. Non puoi prolungare la tua vita di un soloistante. Anche i capelli del tuo capo sono contati. Tutto pro-clama che tu non sei Dio! Guarda al piccolo Bimbo di Be-tlemme. La divinità che tu vorresti rapinare ti viene data indono. Perché mai Dio si è fatto uomo, se non per rendereI'uomo partecipe della divina natura? Riconosci che sei unacreatura e nella luce dell'umiltà scopri la tua vera grandezza.L'uomo è capace di Dio. L'uomo non è un animale, perchéha uno spirito immortale. Ma l'uomo non è neppure Dio, per-ché è rinchiuso nei limiti della finitezza. Tuttavia, caro amicoe amica, sei capace di Dio. Il tuo spirito è aperto all'infinito eall'eterno. Dio si è fatto uomo, perché l'uomo è capace di ac-cogliere Dio. Hai mai pensato che solo tu, fra tutte le creature,puoi parlare con Dio? Tu solo in questo universo puoi rivol-gerti a lui, non come uno schiavo si rivolge al padrone, macome un figlio si rivolge al Padre? Gli puoi dare del “tu” edessergli amico. In ogni cuore d'uomo c'è questa apertura al-l'infinito. Ma forse è rimasta ancora sepolta sotto le maceriedel male. Troppe cose effimere soffocano le nostalgie di as-soluto del nostro spirito. Come potrai saziare la tua fame diamore puro, se ti ostini a percorrere i sentieri della finitezza?In ginocchio davanti al Bambino, raccogliti nel silenzio dellapreghiera e ascolta la nostalgia di cose eterne che sale dalprofondo del tuo cuore. Perché ti ostini a bere l'acqua mortadella terra, quando ti viene offerta l'acqua viva del cielo, chesola può placare la sete della tua anima? Dio è entrato nelmondo attraverso una famiglia: accanto al Bambino Gesùvedi la madre Maria e il padre putativo, Giuseppe. Non tisembra meraviglioso che Dio sia entrato nel mondo attra-verso una famiglia? Il Figlio di Dio, divenendo uomo, ha volutonutrirsi dell'amore materno e di quello paterno. Ha voluto na-scere e crescere in una famiglia. È nella famiglia che l'essereumano scopre I'amore e conosce Dio. È nella famiglia cheimpariamo ad amare. In questo Natale guarda ai tuoi cari inun modo nuovo. Sono persone che ti amano e che forse tunon hai mai incominciato ad amare per davvero. Sono crea-ture che Dio ti ha donato perché tu le amassi. Quell'amoreche Gesù ha posto nel tuo cuore in questo Natale, tu donaloai tuoi cari. Appendi sotto l'albero di Natale, come regalo perla tua famiglia, un cuore nuovo, capace di amare, di com-prendere e di perdonare. Lasciati conquistare dalla tene-rezza; tutti gli uomini hanno bisogno di tenerezza, ma sonopiuttosto restii a riconoscerlo. Recitano la parte delle personeadulte che si controllano. Eppure è così chiaro che in ognicuore si nasconde quel bambino che eravamo e che non èmai cresciuto. Il bisogno di tenerezza è rimasto là, come unfiore bisognoso d'acqua. Non avere vergogna di Dio. Non te-mere di chiedergli di avvolgerti nella sua infinita tenerezza.Lascia che Dio ti prenda in braccio. Lascia che Maria lo de-ponga nella culla del tuo cuore.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo a Tutti. Don Domenico1

ANNO XNUMERO 33Dicembre 2015

Sabato 28 novembre, come tuttigli anni, il nostro parroco haindetto, in oratorio, un pome-

riggio di esercizi spirituali in vista del-l’Avvento, avvalendosi della partecipa-zione come relatore di Don Cesare Chia-lastri, Vicario Generale della Diocesi diVelletri. Amico personale di Don Dome-nico, il sacerdote è entrato subito nelvivo del ritiro commentando due salmi,il 49 e 50, noti per il loro richiamo, comevuole l’anno giubilare, al tema della mi-sericordia, coniugato attraverso espres-sioni a volte chiare, a volte da compren-dere e studiare. Don Cesare però le harese “trasparenti” con un linguaggio sem-plice ma incisivo, portandoci per mano,versetto dopo versetto, ad incontrarenella prima meditazione fede e religionee nella seconda riflettendo sul Miserere,il salmo più celebre, meditato, interpre-tato, musicato, e persino dipinto da unaschiera immensa di uomini pentiti e con-vertiti. Un viaggio dunque nel rinnovatobisogno d’incontro con Dio, condizionedella nostra salvezza perché Dio è mise-ricordia. E come ricorda il Papa Francesconella sua appassionata lettera sul temase non prendiamo coscienza dei nostrilimiti, se non usciamo da una condizionedi autosufficienza non possiamo andaremolto lontano. Dio non vuole gesti ma-teriali o sacrifici inutili ma il nostro “cuo-re”, (d’altronde l'etimologia della parolamisericordia è prettamente latina: si ri-collega all'unione di misereor = ho pietàe cor - cordis = cuore). Insomma, avereil cuore impietosito, nutrire in cuore unsentimento di compassione per la miseriamorale o materiale altrui (ma anche pro-pria....). La misericordia costituisce un'im-portante virtù spirituale, essendo essastessa una qualità divina. Dio non ha bi-sogno di freddi esecutori rituali, non hanecessità di vittime per cibarsi, comeaffermavano gli antichi miti, perché suoè tutto il creato, non tollera ipocriti orantile cui mani grondano ingiustizia e forse

sangue. «Mi dàgloria colui chedi cuore sacrificidi lode mi offre»(v. 23). Fede edamore si intrec-ciano di necessi-tà. E il profetaOsea, citato an-che da Gesù, ri-badirà: «Miseri-cordia io voglio enon sacrificio».

Così mentre nel Salmo 49, Dio accusal’uomo di aver rotto il patto di alleanzacon Lui (è stato offeso dunque nella suamisericordia) nel versetto 14 “Offri a Dioun sacrificio di lode” è un atto di affida-mento che non c’è perchè (vv.15) “invo-cami nel giorno della sventura: ti salveròe tu mi darai gloria”, in realtà l’uomonon si sta “consegnando” a Dio, (vv.17)poiché “tu che detesti la disciplina e lemie parole te le getti alle spalle”, cioèutilizzi le mie parole e parli di me aglialtri ma la relazione con gli altri sonofalsate poichè tu non dialoghi con me.Ancora nell’ultimo versetto (vv.23) “Chioffre il sacrificio di lode, (questo rapportodi qualità e fiducia in Dio) questi mionora, a chi cammina per la retta viamostrerò la salvezza di Dio”. Ma è nelSalmo successivo, il 50, che si manifestatutto l’amore e la misericordia divinanei nostri confronti attraverso un atto diresa, di consegna nel riconoscere i propripeccati: è questa la storia universaledell’uomo. E se dai versetti (3-11) “Distoglilo sguardo dai miei peccati, cancellatutte le mie colpe”, (confessione del tra-dimento della vita-peccati) da vv.12-19c’è la testimonianza della presenza diDio. Quindi “Ma tu vuoi la sincerità delcuore e nell’intimo mi insegni la sapien-za”. Se il senso della colpa è vivissimo,più intensa è, però, l’esperienza del per-dono, della novità dello spirito, dellagioia che il Misericordioso, Dio, effonde

sul peccatore pentito. Perché non sitratta di dare una “pulitina” superficialealla propria coscienza ma la costruzionedi una parete nuova giacchè mi sono ar-reso alla bontà di Dio: ecco dentro dime si è aperta la conversione. “Crea inme, o Dio, un cuore puro, rinnova in meuno spirito saldo”.

RITIRO RITIRO SPIRITUALE PER L’AVVENTO: RELATORE DON CESARE CHIALASTRI, VICARIO GENERALE DIOCESI DI VELLETRI

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Attraverso questo QR ti colleghi al sito per ve-dere il video del ritiro spirituale.

Così si è deciso di rendere interattivo ilnostro giornalino parrocchiale!Da questo mese in poi alcuni articoli sa-ranno accompagnati da un codice "QRcode". I codici QR (acronimo di “Quick Respon-se”) sono quei simboli “quadrati” che sitrovano su riviste e giornali che, se in-quadrati con la fotocamera del cellulare,permettono di accedere istantaneamentea informazioni e contenuti online, comevideo, immagini, file e altro.Come fare per accedere ai contenuti ag-giuntivi? É semplice. Basta installare leapplicazioni giuste; puntare la fotocamerasul codice ed il gioco è fatto. Bastanopochi istanti per imparare a leggere unQR code. Se si utilizza uno smartphoneAndroid e non si sa come leggere un QRcode, bisogna collegarsi al Google PlayStore (dal telefono o dal computer, è la

stessa cosa) e installare sul propriosmartphone l'applicazione Barcode scan-ner. Nel caso di un iPhone si possonoscansionare i codici QR con l’applicazioneQR Reader, scaricabile dall'AppStore.Come si usano questi due programmi?Una volta installato il programma, avviarlo.Puntare quindi la fotocamera sul QRcode, in modo tale da scansionare il co-dice e aspettare qualche istante chel'app. compia il suo lavoro.Quando l’app. sarà riuscita a leggere ilcodice sul telefono si visualizzeranno icontenuti del collegamento internet. Aquesto punto il gioco è fatto! Si è prontiper utilizzare questa nuova funzione of-ferta dal giornalino parrocchiale.

Si inizia subito con il codice sopra inseritoche reindirizzerà ai contenuti multimedialidell’articolo.

IL NOSTRO GIORNALINO CON IL QR CODE!

CORIRADUNO ANNUALE DIOCESANO DEI CORI

Domenica 22 novembre, durantela domenica in cui si festeggiavaCristo Re dell’Universo, il Coro

parrocchiale, ha partecipato al consuetoRaduno Annuale Diocesano dei Cori, aven-te come tema “Maria: I canti Mariani”,tenutosi, quest’anno, presso la ParrocchiaSacro Cuore di Gesù di Ladispoli. Abbiamoaccettato entusiasti, come sempre, l’invitodel Vescovo Gino Reali, a confrontarcicon le altre corali della Diocesi, per con-dividere il nostro servizio con le diverserealtà musicali e canore delle nostre par-rocchie. Come di consueto, il pomeriggioè iniziato con il saluto del nostro Vescovo,a seguire ogni coro ha presentato il cantoche aveva scelto. Noi abbiamo proposto:

“Dios te salve Maria”. Il brano è statogradito e apprezzato.Abbiamo cantato a Maria nostra Madrecon la vera gioia di essere sempre piùfedeli testimoni del servizio che offriamoalla Nostra comunità. Terminata l’esecuzionedei brani da parte di tutti i Cori, è stata ce-lebrata la SS. Messa. Orgogliosi della nostranumerosa presenza, crediamo fermamente

che questi incontri siano ottimi momenti diconfronto e incontro. L’appuntamento è peril 2016 per il prossimo raduno.

Le responsabili del coro: Ilenia Canullo e Antonella Cannavò

MERCATINORITORNA IN VIA SERGIO ANGELUCCI IL MERCATINO DELLA CARITAS PARROCCHIALE DI MARINA DI CERVETERI

Ètornato, fuori dai confini parrocchiali,anche quest’anno, il Mercatinodella Caritas dove sono in bella

mostra oggettistica e mercanzia varia.Borse, cappelli, sciarpe, giocattoli, libri epoi servizi di piatti, bicchieri, tazze, tazzine:persino l’angolo del cucito con fili di cotonedi molti colori. Non manca niente e l’addobboè stato particolarmente curato e l’allesti-mento è veramente accattivante; il locale

poi è spazioso e permette così un vasto as-sortimento per fare regali o comprare qual-cosa per la casa. Il negozio che sorge nelcuore della zona di Cerenova in via SergioAngelucci è stato preparato e organizzato,come sempre, dalla generosità e disponibilitàdelle volontarie Caritas. Sabato sera 5 di-cembre poi c’è stata l’inaugurazione ufficialecon la solenne benedizione del nostro par-roco Don Domenico, cui hanno partecipato

molte persone. Tante poi coloro che inquesti giorni per vivo interesse o curiositàsono andati a visitarlo e fare acquisti magariper le festività. Ci si aspetta ancora unagrande partecipazione perché tutto il ricavatoserve ad aiutare i tanti bisognosi(italiani estranieri) che vivono nella frazione cerite.

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GIUBILEO

È iniziato l’8 dicembre 2015 il Giubileoa Roma, il primo con un tema:“Siate misericordiosi come il Padre”

(cfr Luca 6,36). La Bolla di indizione «Miseri-cordiae vultus» è stata pubblicata l’11 aprile,alla vigilia della Domenica della Misericordia.Alla cerimonia è intervenuto anche il Papaemerito Benedetto XVI, mentre tra le numerosedelegazioni quella italiana era guidata dalpresidente della Repubblica, Sergio Mattarella.L’Anno santo nelle chiese giubilari delle diocesisi aprirà domenica 13, mentre per la Cattedralealla Storta della nostra Diocesi l’appuntamentoè per sabato 12 dicembre. A Roma è statoun giorno intenso a partire dall’arrivo, dibuon mattino, dei fedeli in piazza San Pietro,alla Messa con apertura della Porta Santadella Basilica, fino al tradizionale all’omaggioall’Immacolata Concezione in piazza di Spagnanel pomeriggio. Si contavano 100.000 pelle-grini. Così Papa Francesco ha vissuto l’aperturain Vaticano del Giubileo straordinario dellaMisericordia, da lui indetto lo scorso 13marzo. È il primo Giubileo «blindato» dellastoria, oltre ad essere il primo «dedicato» adun tema. A fianco alla secolare cerimonia diapertura della Porta Santa, insieme alle tec-nologie per rendere San Pietro splendente diluci colorate al led quest’anno immagini ma-gnifiche erano proiettate senza interruzionesulla facciata della Basilica, che hanno rac-contato la storia dell’uomo, Roma si è prepa-rata a vivere una giornata all’insegna dellamassima sicurezza, con migliaia di uomini emezzi utilizzati per garantire a tutti uno svol-gimento sereno della suggestiva cerimonia.In piazza San Pietro, anche per dimostrareal mondo che non si cede alla paura, la dele-gazione italiana era guidata dal presidentedella Repubblica Sergio Mattarella e, tra glialtri, il presidente del Consiglio Matteo Renzie il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

Dall’8 dicembre al 20 novembre 2016“L’Anno Santo è stato aperto il giorno del-l’Immacolata Concezione perché questafesta liturgica indica il modo dell’agire diDio fin dai primordi della nostra storia. Dopoil peccato di Adamo ed Eva, Dio non havoluto lasciare l’umanità sola ed in balia delmale. Per questo ha pensato e voluto Mariasanta e immacolata nell’amore (Ef 1,4). Per-ché diventasse la Madre del Redentore del-l’uomo. Dinanzi alla gravità del peccato, Diorisponde con la pienezza del perdono. Lamisericordia sarà sempre più grande di ognipeccato, e nessuno può porre un limite al-l’amore di Dio che perdona(…) L’Anno giubilare

si concluderà nella solennità liturgica diGesù Cristo Signore dell’universo, il 20 no-vembre 2016. In quel giorno chiudendo laporta santa avremo innanzitutto sentimentidi gratitudine e di ringraziamento verso laSS. Trinità per averci concesso questo tempostraordinario di grazia”.

“L’architrave che sorregge la Chiesa”“L’architrave che sorregge la Chiesa è la mi-sericordia. Tutto della sua azione pastoraledovrebbe essere avvolto dalla tenerezza concui si indirizza ai credenti; nulla del suo an-nuncio e della sua testimonianza verso ilmondo può essere privo di misericordia (…)Come ama il Padre così amano i figli. Comeè misericordioso Lui così siamo chiamati adessere misericordiosi noi, gli uni verso glialtri (…) A tutti, credenti e lontani possa giun-gere il balsamo della misericordia comesegno del Regno di Dio già presente in mezzoa noi (…) Le parole di San Tommaso d’Aquinomostrano quanto la misericordia divina nonsia affatto un segno di debolezza, ma piuttostola qualità dell’onnipotenza di Dio. È per questoche la liturgia, in una delle collette più antiche,fa pregare dicendo:” O Dio che riveli la tuaonnipotenza soprattutto con la misericordiae il perdono”.

“Misericordiosi come il Padre”“Vogliamo vivere questo Anno Giubilare allaluce della parola del Signore: Misericordiosicome il Padre. L’evangelista riporta l’inse-gnamento di Gesù che dice: “Siate miseri-cordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”(Lc 6,36). È un programma di vita tanto im-pegnativo quanto ricco di gioia e di pace.“L’imperativo di Gesù è rivolto a quanto ascol-tano la sua voce”(cfr Lc 6, 27). Per esserecapaci di misericordia, quindi, dobbiamo inprimo luogo porci in ascolto della Parola diDio (…) Misericordiosi come il Padre, dunque,è il “motto” dell’Anno Santo. Nella misericordiaabbiamo la prova di come Dio ama. Egli dàtutto se stesso, per sempre, gratuitamente,e senza nulla chiedere in cambio. Viene innostro aiuto quando lo invochiamo(…).Inquesto Anno Santo, potremo fare l’esperienzadi aprire il cuore a quanti vivono nelle più di-sparate periferie esistenziali, che spesso ilmondo moderno crea in maniera drammatica.Quante situazioni di precarietà e sofferenzasono presenti nel mondo di oggi”.

Preghiera di papa Francesco per il GiubileoSignore Cristo Gesù tu ci hai insegnato aessere misericordiosi come il Padre celeste,

e ci hai detto che chi vede te, vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi.Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheoe Matteo dalla schiavitù del denaro; l’adulterae la Maddalena dal porre la felicità solo inuna creatura; fece piangere Pietro dopo iltradimento e assicurò il Paradiso al ladronepentito. Fà che ognuno di noi ascolti comerivolta a sé la parola che dicesti alla samari-tana: “Se tu conoscessi il dono di Dio!” Tusei il volto visibile del Padre invisibile, del Dioche manifesta la sua onnipotenza soprattuttocon il perdono e la misericordia: fa’ che laChiesa sia nel mondo il volto visibile di Te,suo Signore risorto e nella gloria. Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch’essirivestiti di debolezza per sentire giusta com-passione per quelli che sono nell’ignoranzae nell’errore: fa’ che chiunque si accosti auno di loro si senta atteso, amato e perdonatoda Dio. Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con lasua unzione perché il Giubileo della Miseri-cordia sia un anno di grazia del Signore e lasua Chiesa con rinnovato entusiasmo possaportare ai poveri il lieto messaggio, proclamareai prigionieri e agli oppressi la libertà e aiciechi restituire la vista. Lo chiediamo per intercessione di MariaMadre della misericordia a te che vivi e regnicon il Padre e lo Spirito Santo per tutti isecoli dei secoli.

Amen

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INIZIATO L’8 DICEMBRE IL GIUBILEO CON L’APERTURA DELLA PORTA SANTA DELLA BASILICA DI SAN PIETRO

RICORRENZA

Anche quest’anno la comunitàparrocchiale di Marina di Cer-veteri ha voluto testimoniare

la propria fede partecipando alla messain onore di Santa Barbara celebrata dalparroco Don Domenico nella casermadei vigili del fuoco di via Agyllina nellafrazione cerite. Così venerdì 4 dicembre,giorno in cui cade la memoria della santa,un buon numero di parrocchiani ha ac-compagnato il sacerdote che al terminedella celebrazione della messa ha volutosalutare i bambini delle scuole di Cerenovain gita nella caserma. Un doppio appun-tamento quindi a cui i pomieri erano pre-parati avendo allestito una serie di proveed esibizioni ad uso e consumo dei piccolirimasti affascinati dalle evoluzioni deivigili. Dimostrazioni di vario genere incui sono stati coinvolti gli stessi scolari:hanno preso in mano gli idranti per spe-gnere il fuoco, hanno assistito allo spe-gnimento di un’auto in fiamme, al salva-taggio di alcuni feriti rimasti intrappolati

tra le lamiere di una vettura, a causa diun incidente. Grande applauso alla finedelle esercitazioni, e un po’ di ironiaquando ad essere salvato dalla torre in-cendiata è stato un pompiere, in realtà,mascherato da donna.Sono stati “eroi” per un giorno i bambinidelle scuole di Cerenova, all’interno dellacaserma dei vigili del fuoco dove si ètenuta una dimostrazione nel giorno diSanta Barbara, protettrice dei pompieri.Santa Barbara è la Santa che rappresentala capacità di affrontare il pericolo confede, coraggio e serenità anche quandonon c’è alcuna via di scampo. È stataeletta, infatti, patrona dei Vigili del Fuoco,in quanto protettrice di coloro che sitrovano “in pericolo di morte improvvisa”.I piccoli rimasti sbalorditi, hanno assistitoa numerose prove di abilità, che poi altronon è che normale routine per la squadra26 A, che forma l’organico dei vigili delfuoco del distaccamento di Marina di Cer-veteri.

CENACENA CON LE FAMIGLIE: RIFLESSIONI SUL DISCORSO DEL PAPAA CONCLUSIONE DEL SINODO DI OTTOBRE

Venerdì 20 novembre al tradi-zionale appuntamento (una vol-ta al mese) dell’incontro con le

famiglie il tema centrale della discussioneera, appunto, la famiglia. Si è partitidalla lettura del discorso del Santo PadreFrancesco fatto a conclusione dei lavoridella XIV Assemblea Generale Ordinariadel Sinodo dei Vescovi, che si è tenutanell’Aula del Sinodo, sabato 24 ottobre2015.Un discorso appassionato, pienodi riferimenti alla Parola di Dio in basealla quale tutto diventa più bello, piùchiaro. “Sotto questa luce e grazie aquesto tempo di grazia che la Chiesa havissuto, parlando e discutendo della fa-miglia, -ha detto nel discorso finale- cisentiamo arricchiti a vicenda; e tanti dinoi hanno sperimentato l’azione delloSpirito Santo, che è il vero protagonistae artefice del Sinodo. Per tutti noi la pa-rola “famiglia” non suona più come primadel Sinodo, al punto che in essa troviamogià il riassunto della sua vocazione e ilsignificato di tutto il cammino sinodale.Certamente non significa aver conclusotutti i temi inerenti la famiglia, ma avercercato di illuminarli con la luce del Van-gelo, della tradizione e della storia bi-

millenaria della Chiesa, infondendo inessi la gioia della speranza senza caderenella facile ripetizione di ciò che è indi-scutibile o già detto. Sicuramente nonsignifica aver trovato soluzioni esaurientia tutte le difficoltà e ai dubbi che sfidanoe minacciano la famiglia, ma aver messotali difficoltà e dubbi sotto la luce dellaFede, averli esaminati attentamente,averli affrontati senza paura e senza na-scondere la testa sotto la sabbia!”. Ancoraparole chiavi, limpide su cui il parrocoDon Domenico ha sollecitato le personepresenti a intavolare un dibattito e com-mentare le parole del Papa. Non è statosemplice, né facile perché non si è abi-tuati a parlare di fronte a un pubblico eancora meno ad aprire il proprio cuoredavanti a tutti (che è quello che ci stimolaa fare don Domenico in molte occasioni).Parlare della propria vita e perché no, inquell’occasione anche della personaleesperienza di famiglia, non ha prodottoil risultato sperato: molta reticenza, pocheidee e soprattutto la scarsa capacità diargomentare sul discorso papale, densodi significati benchè rivolto a tutti. “Si-gnifica aver sollecitato tutti a compren-dere l’importanza dell’istituzione della

famiglia e del Matrimonio tra uomo edonna, fondato sull’unità e sull’indisso-lubilità, e ad apprezzarla come base fon-damentale della società e della vita uma-na. Significa aver ascoltato e fatto ascol-tare le voci delle famiglie e dei pastoridella Chiesa che sono venuti a Romaportando sulle loro spalle i pesi e lesperanze, le ricchezze e le sfide dellefamiglie di ogni parte del mondo”. Inchiusura “Sotto questa luce e grazie aquesto tempo di grazia che la Chiesa havissuto, parlando e discutendo della fa-miglia, ci sentiamo arricchiti a vicenda;e tanti di noi hanno sperimentato l’azionedello Spirito Santo, che è il vero prota-gonista e artefice del Sinodo. Per tuttinoi la parola “famiglia” non suona piùcome prima del Sinodo, al punto che inessa troviamo già il riassunto della suavocazione e il significato di tutto il cam-mino sinodale. In realtà, per la Chiesaconcludere il Sinodo significa tornare a“camminare insieme” realmente per por-tare in ogni parte del mondo, in ogniDiocesi, in ogni comunità e in ogni si-tuazione la luce del Vangelo, l’abbracciodella Chiesa e il sostegno della miseri-cordia di Dio!”.

4 DICEMBRE SANTA BARBARA: CELEBRAZIONE DELLA SANTA MESSAPRESSO LA CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO DI CERENOVA

Nella città di Mosca la comunitàcattolica, composta di circa200.000 persone, può riunirsi dal

1991, anno della caduta del comunismoateo, in due templi: quello della Cattedraledell’Immacolata Concezione e della Chiesadi San Luigi dei Francesi; qui le messe ven-gono celebrate in diverse lingue.

Cattedrale dell’Immacolata Concezione La cattedrale dell’Immacolata Concezionecostruita in stile neogotico, è una delle duechiese cattoliche della capitale russa e lapiù grande dell'intero paese eurasiatico; lafacciata è basata sul design dell’abbazia diWestminster, mentre le torri sono ispirateal Duomo di Milano. Si trova nel distrettocentrale della città. La sua costruzione fuproposta alle autorità della Russia zaristanel 1894 e venne edificata in mattoni rossie composta da tre navate, la cattedrale furealizzata sulla base del progetto dell'archi-tetto di origine polacca Tomasz Bohdano-wicz-Dworzecki. Nel 1938, a causa del-l'ateismo di Stato praticato dall'Unione So-vietica, la cattedrale fu chiusa al culto, alpari di altri edifici religiosi del paese. Durantela seconda guerra mondiale fu minacciatadi demolizione, ma al termine del conflittosi decise di adibirla a magazzino. Successi-vamente divenne un ostello. A seguito dellacaduta del comunismo nel 1991, l'edificiotornò ad essere una chiesa nel 1996,mentre nel 2002 acquisì lo status di catte-drale. Dopo un ampio e costoso programmadi restauro, fu riconsacrata nel 2005. NelXXI secolo, dopo 58 anni di uso non religioso,la cattedrale è quindi tornata ad ospitareregolari celebrazioni liturgiche in varie lingue:russo, polacco, coreano, francese, inglese,italiano, spagnolo, armeno e latino, cosìcome concerti benefici di musica sacra. Ilsuo organo, il terzo da quando l'edificio èstato costruito, è un dono della cattedraledi Basilea. La chiesa è un monumento pro-

tetto, facente parte del patrimonio architet-tonico federale.Chiesa di San Luigi dei FrancesiSi trova nel quartiere della Lubjanka, palazzofamoso per essere la sede dei servizi segretisovietici prima e ora russi, facente partedel distretto centrale della città. Grazie adun accordo siglato con la Francia nel1786,i francesi stabilitisi in Russia ricevettero lagaranzia della piena libertà religiosa e diculto, nonché la possibilità di fondare lorochiese. A seguito della presa della Bastigliadel 1789, il viceconsole francese in Russia,Condert de Bosse, domandò all'imperatriceCaterina II il permesso di costruire unachiesa per la comunità francese di Mosca.Fu così fondata la parrocchia di San Luigidei Francesi. La costruzione della chiesa fu avviata solonel 1833 e si concluse due anni dopo. Ilprogetto architettonico neoclassico fu ideatodall'italiano Alessandro Gilardi. Dopo la ri-voluzione d'ottobre un numero enorme dichiese furono chiuse o distrutte. La chiesadi San Luigi dei Francesi, viceversa, potécontinuare ad esercitare le cerimonie diculto, inoltre, durante la campagna antireli-giosa contro le reliquie, lanciata da Leninnel 1922, la chiesa non riportò danni. Tra ipersonaggi illustri ad aver visitato la chiesavi furono Charles de Gaulle nel 1944 e nel1964, Konrad Adenauer, Lech Wałęsa eJacques Chirac.

Altre chiese di rito cristiano ortodosso inMosca.Tra le chiese più imponenti che si possonovisitare in Mosca vi sono:la Cattedrale, comunemente conosciutacon il nome di san Basilio ma intitolatacome cattedrale dell'Intercessione della Ma-dre di Gesù sul Fossato sita nella PiazzaRossa;La Cattedrale di Cristo Salvatore, sita sullariva della Moscova e a poca distanza dal

Cremlino. Il 5 dicembre 1931, su ordinedel ministro di Stalin, la cattedrale di CristoSalvatore venne fatta saltare in aria e ridottain rovine. Furono necessarie diverse esplo-sioni per distruggere la chiesa, ed oltre unanno per pulire il sito dalle macerie. Gli al-torilievi in marmo originali furono conservatie sono oggi esposti presso il MonasteroDonskoj. Per lungo tempo, furono gli uniciresti della più grande chiesa ortodossa maicostruita il palazzo del Soviet che sarebbedovuto sorgere sulle rovine non venne maicostruito per problemi finanziari e di infil-trazione delle acque della Moscova nellefondamenta, per ordine di Nikita Chruščëv,venne trasformato nella più grande piscinaaperta del mondo. Col declino del comuni-smo, venne decisa la ricostruzione dellacattedrale che venne consacrata il giornodella Trasfigurazione, il 19 agosto venneconsacrata il giorno della Trasfigurazione, il19 agosto 2000.

La chiesa di San Clemente Papa di Roma èuna chiesa di Mosca, tipico esempio di ba-rocco elisabettiano.La cattedrale di Kazan' è una chiesa russaortodossa situata all'angolo nordorientaledella Piazza Rossa di Mosca. L'attualeedificio è una ricostruzione della chiesaoriginale, demolita nel 1936 per ordinedell'allora segretario generale del PCUS,Stalin.

La cattedrale della Dormizione è la chiesamadre del granducato di Moscovia: costruitatra il 1475 ed il 1479 dall'architetto italianoAristotele Fioravanti si affaccia sulla piazzadelle Cattedrali al Cremlino di Mosca

Molte altre bellissime chiese e monasterisono presenti nella città di Mosca e servi-rebbe un libro solo per elencarle, hoproposto quelle che un turista in Moscapuò visitare facilmente.

VIAGGIO TRA LE CHIESE PIÙ SUGGESTIVE DI MOSCA di Danuta

DOVE

1

5 6 7 8

2 3 4

6

1. e 2. Cat-tedrale del-l’ImmacolataConcezione .3. Chiesa diSan Luigi deiFrancesi. 4.e 5. Catte-drale dell'In-tercessionedella Madredi Gesù sulFossato. 6.San Clemen-te Papa diRoma. 7. Cat-tedrale di Ka-zan'. 8. Cat-tedrale dellaDormizione

U n lettore ci scrive raccontandocidi aver firmato un contratto dilocazione, circa tre anni fa, re-

golarmente registrato, con un uomo, di-ventato inquilino di un suo appartamento,per il canone mensile di euro 300. Insiemea questo contratto ne è stato fatto unaltro, sempre per lo stesso appartamento,ma non registrato, per 600 euro mensili,che è stato il prezzo effettivamente con-cordato tra di loro. Il contratto non registratoavrebbe dovuto funzionare come unasorta di garanzia per l'esatto pagamentodel canone mensile di euro 600 e, quindi,come ci dice il lettore, “sarebbe uscitofuori” e fatto valere solo allorchè l'inquilinonon avesse rispettato il reale accordo,pagando il prezzo inferiore di euro 300,mensili previsto nel primo contratto, quelloufficiale.Ora succede che l'inquilino ha cominciato,dallo scorso mese di novembre 2015, apagare euro 300 mensili e non vuolecorrispondere il prezzo superiore, nono-stante le rimostranze del proprietario, af-fermando di aver ragione ed anzi minac-ciando, nel caso in cui fosse fatto valereil secondo contratto, quello in cui è previstoil canone di euro 600 mensili, di chiedere

la restituzione della parte degli affitti cor-risposti in più nei mesi precedenti a no-vembre 2015.Ma è vero quello che dice l'inquilino? Ilgentile lettore rivolge a noi l'interrogativonella speranza che chi sta godendo il suoappartamento possa essere messo nellacondizione di rispettare i patti consape-volmente presi.Purtroppo per il nostro lettore ha ragionel'inquilino ed a nulla varrebbe la registra-zione del secondo contratto per ottenereil pagamento del canone concordato dieuro 600 mensili !!!Ora, il meccanismo nel nostro caso èmolto comune e ad esso si ricorre permotivi di elusione fiscale. Infatti ufficia-lizzando, per così dire, il contratto ove èprevisto il canone inferiore, più bassa èla base imponibile ai fini Irpef, con con-seguente risparmio delle relative imposte.Va detto, al riguardo, che per molto tempola giurisprudenza della Cassazione haritenuto simulato il primo contratto alcanone superiore, ritenendo valido inveceil prezzo indicato nel secondo contratto,quello per l'appunto, nella specie, di euro600 mensili, rispondendo questo allareale volontà delle parti. Ecco allora il

motivo per cui sempre è stato fattoricorso al congegno dei due contratti, incui il secondo da usare all'occorrenza,cioè nel caso di mancato pagamento delcanone superiore. Ma le cose sono direcente cambiate in quanto la stessaCassazione a Sezioni Unite (cioè il mas-simo organo deputato alla corretta in-terpretazione della legge), con la sentenzan. 18213 del 17.09.2015, motivata dallaesigenza di contrastare l'evasione fiscalee di tutelare il contraente più debole delrapporto (l'inquilino), ha affermato il prin-cipio secondo cui nel meccanismo ne-goziale suddetto non può parlarsi di si-mulazione del primo contratto, cioè quelloal canone inferiore che quindi non puòessere sostituito dal secondo contratto,quello al canone superiore: quest'ultimodeve considerarsi nullo per contrarietàalle norme imperative in materia. L'unicocontratto valido è il primo, con la conse-guenza che il canone è quello ivi pattuito:nel nostro caso, 300 mensili, e la possi-bilità per il conduttore di richiedere ilpagamento degli importi pregressi mag-giorati. Tempi duri, quindi, per i proprie-tari/locatori!!!!!

Avv. Antonio Arseni

L’AVVOCATO ANTONIO ARSENI DI CERVETERI RISPONDE A QUESITI LEGALI

DIRITTI

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7

POESIE

TORNARE

Te lo ricordi ancora quel presepe

che facevamo insieme con amore?

Ricordi quante stelle da guardare

nel cielo azzurro fatto di cartone?

Te la ricordi la nostra capanna

col tetto spolverato di farina,

il muschio, le lucette, la cometa

ed il profumo buono della paglia?

Quanta emozione quando nella culla

spuntava finalmente il Bambinello:

c’era come una luce negli sguardi

e d’improvviso il mondo era più bello.

Che fine ha fatto quella leggerezza

che colorava i giorni del Natale

e dov’è oggi quell’immensa gioia

che sentivamo nello stare insieme?

Forse è arrivato il tempo di tornare . . .

Paolo Buzzacconi

Ramo onlus della Parrocchia San Francesco d’Assisi

San Francesco Onlus

POESIE

NATALE

Oggi è Natale !Er freddo spacca l’ognaMa er foco che c’iamio drenta ar coreCià brucia l’odio e ce fa amà er Signore.

Puro er bojaccia mo fà a pecorellaCercanno de parè n’omo più bonoMa si cià drento spenta quà fiammellaNun vede a luce nimmanco de na stella.

Ne sto giorno gniuno cerca de fa de benePe potesse sta appaciato cor signoreE pregannolo n’silenzio a modo suoSperanno poi ne n’monno più mijore.

Anacleto VANZINI

Gli Uffici della Segreteria sono aperti: ORARIO INVERNALE (ottobre/maggio)- la mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 9.30 alle 12.30- il pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 15.30 alle 18.30.ORARIO ESTIVO (giugno/settembre)- Mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.00 alle 12.00- Pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17.00 alle 19.00.

Telefono e Fax: 06.9902670

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PER INVIARE MATERIALE RIGUARDANTE IL GIORNALINO “CRESCERE INSIEME”E-mail redazione: [email protected] - Cell. 329 1589649

8

AVVISIBACHECA

DICEMBRE 2015

Da MERCOLEDÌ 16a GIOVEDÌ 24

LUNEDÌ 21

MARTEDÌ 22

GIOVEDÌ 24

VENERDÌ 25

SABATO 26

DOMENICA 27

GIOVEDÌ 31

VENERDÌ 1

DOMENICA 3

MARTEDÌ 5

MERCOLEDÌ 6

DOMENICA 10

NOVENADI NATALE

LITURGIA PENITENZIALE

VIGILIA DI NATALE

NATALE

SANTO STEFANOPRIMO MARTIRE

FESTA DELLA SANTAFAMIGLIA

DI NAZARETH

FINE ANNO

SANTA MARIA MADRE DI DIO

II DI NATALE

VIGILIA DELLA SOLENNITÀ

DELL’EPIFANIA

EPIFANIADEL SIGNORE

BATTESIMO DEL SIGNORE

17.3018.00

21.00

10.00/12.00

17.0017.3018.0022.0023.30

08.3011.0017.0018.00

11.0018.0017.30/20.00

08.30

11.00

17.00

18.00

19.30

17.0018.00

17.0008.3011.0017.0018.00

18.0008.3011.0017.0018.0017.30/20.00

16.0017.0018.0019.0020.30

08.3011.0016.00/19.0017.0018.00

08.3011.0017.00

RosarioSanta MessaIL GIORNO 16, DOPO LA SANTA MESSA, APERTURA DEI PRESEPI INTERNO ED ESTERNO

La comunità intera è invitata a prepararsi con fede al grande misterodel Natale, accostandosi anche al Sacramento del Perdono

Visita per gli auguri ai nostri cari malati

RosarioPrimi Vespri solenni S. NataleS. Messa della VigiliaVeglia di PreghieraS. MESSA SOLENNE DI NATALE

S. MessaS. Messa. Pro-PopuloRosario - VesprIS. Messa

S. Messa in onore di Santo Stefano primo martireS. Messa Vespertina Prefestiva della Domenica

Presepe vivente in Via Alfani

S. Messa

S. Messa Pro-populo

Rosario - Vespri

S. Messa

Concerto: Coro S. Rosa “La Storta” in onore di tutte le Famiglie.

Rosario - VespriS. Messa di ringraziamento con il Te Deum

S. MessaS. Messa. Pro-PopuloRosario - VespriS. Messa

S. Messa prefestiva Vespertina Sabato 2S. MessaS. Messa Pro-populoRosario - VespriS. Messa

Presepe vivente in Via Alfani

Divertente passeggiata in compagnia della Befana.Rosario - Primi Vespri Solenni dell’Epifania.S. Messa prefestiva.Concerto: La Corale “San Francesco”.“Fermiamo la Befana”. Continuiamo a fare Festa in oratorio!

S. MessaS. Messa Pro-populo con arrivo dei Magi

Presepe vivente in Via Alfani con arrivo dei Magi

Rosario - VespriS. Messa

S. MessaS. Messa Pro-populoRosario - Vespri - S. Messa

GENNAIO 2016

In tutte le Sante Messe gli sposi rinnovano

le promesse matrimoniali.

In tutte le Sante Messe saremo chiamati arinnovare le promesse del nostro Battesimo.In modo particolare tutti coloro che hanno

ricevuto il Battesimo nel 2015.

IL TRADIZIONALE ARRIVO DEI MAGI

ORE 11.00 nella S. Messa ORE 19.00 Presepe vivente

APERTOMERCATINO CARITASVia Sergio Angelucci 27

PROGRAMMA FESTE DI NATALE 2015

IL 18 DICEMBRE NON MANCARE,SE CON NOI VORRAI BALLARE!

Il “SUN-BAY”sarà tutto per noi

corri, balla al ritmo che vuoi!e comunque ricorda:

Ovunque insieme andiamo,Comunità siamo!

Solo 12 € dovrai sborsareperchè oltre a ballare ti faremo mangiare!

Per info e prenotazioni rivolgersi a Federica, Donatella o in segreteria.