IL CORSO DI LAUREA IN FISICA - fisica.uniba.it · ampia varietà di offerte formative sul...

15
IL CORSO DI LAUREA IN FISICA (testo rielaborato dal “booklet” della Fisica -“Progetto Nazionale Lauree Scientifiche”) LA FISICA: cosa studia La Fisica studia la Natura e le sue leggi Il suo campo di indagine spazia dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande attraverso vari settori di ricerca quali la Fisica Nucleare e Subnucleare, la Fisica della Materia, la Fisica Teorica, l’Astrofisica, la Cosmologia, e vari ambiti di applicazioni innovative quali le nano-tecnologie, lo sviluppo di nuovi acceleratori, la realizzazione di componenti elettronici veloci e miniaturizzati, le tecniche informatiche per la gestione e l’analisi di dati. Acceleratore LHC –CERN interno del tunnel dell’acceleratore fasci laser messa a punto di dispositivi a semiconduttore

Transcript of IL CORSO DI LAUREA IN FISICA - fisica.uniba.it · ampia varietà di offerte formative sul...

IL CORSO DI LAUREA IN FISICA (testo rielaborato dal “booklet” della Fisica -“Progetto Nazionale Lauree Scientifiche”)

LA FISICA: cosa studia

La Fisica studia la Natura e le sue leggi

Il suo campo di indagine spazia dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande attraverso vari settori di ricerca quali la Fisica Nucleare e Subnucleare, la Fisica della Materia, la Fisica Teorica, l’Astrofisica, la Cosmologia, e vari ambiti di applicazioni innovative quali le nano-tecnologie, lo sviluppo di nuovi acceleratori, la realizzazione di componenti elettronici veloci e miniaturizzati, le tecniche informatiche per la gestione e l’analisi di dati.

Acceleratore LHC –CERN interno del tunnel dell’acceleratore

fasci laser messa a punto di dispositivi a semiconduttore

collisione tra nuclei di piombo - CERN pulsar del Granchio vista dal satellite CHANDRA Fondamentale per l’indagine fisica è la misura delle grandezze coinvolte nel fenomeno che si intende analizzare. Il metodo scientifico introdotto da Galileo, infatti, alterna la fase misura a quella di analisi dei dati funzionale alla loro sintesi attraverso un modello, che oltre ad interpretare il fenomeno osservato ne possa predire di nuovi. Si realizza in tal modo un processo logico che vede l’avvicendarsi di entrambi gli aspetti attraverso una continua verifica.

Tutto questo presuppone, da una parte, lo sviluppo e l’utilizzo di strumentazioni sempre più sofisticate, cosa che comporta uno strettissimo contatto tra Fisica e tecnologie avanzate, dall’altra, l’utilizzo e lo sviluppo di strumenti matematici ed informatici, essenziali per l'interpretazione e la descrizione delle osservazioni attraverso i modelli.

Il contributo della Fisica è, pertanto, da sempre fondamentale per il progresso scientifico, sia per l’ampliamento delle conoscenze sul mondo che ci circonda, ma anche per le applicazioni tecnologiche innovative derivate da queste conoscenze. Per riportare solo alcuni esempi, la miniaturizzazione dei componenti elettronici ha reso possibile un’infinità di applicazioni, di cui il PC e il telefono cellulare sono le più diffuse. Gli studi sulla Fisica della Materia hanno consentito lo sviluppo dei laser e dei display a cristalli liquidi, mentre la Fisica Nucleare ha avuto spesso ricadute in applicazioni per la medicina (risonanza magnetica nucleare, radioterapia, PET, ecc). Le metodologie della Fisica si applicano inoltre in vari campi che vanno dal mondo economico alla analisi statistica di qualità, dal risparmio energetico alla salvaguardia dell' ambiente, dalla meteorologia a vari settori dell'informatica e della cibernetica. Anche il WEB, nato presso il CERN di Ginevra, all’inizio era una rete di comunicazione tra soli fisici.

circuito elettronico miniaturizzato apparato per studio di collisioni nucleari

LA FISICA: come si studia

La struttura degli attuali corsi di laurea

Dall’anno accademico 2001/02 l’Università italiana ha cambiato la struttura dei propri ordinamenti didattici per adeguarsi agli standard europei. Uno degli aspetti maggiormente innovativi della riforma consiste nell'entrata in funzione dei Corsi di Laurea di tre anni. Questa profonda modifica dei percorsi formativi cerca di dare una risposta nuova ad esigenze del mercato del lavoro. Il titolo di primo livello, denominato “laurea”, viene conseguito dopo un corso triennale, al quale si accede dopo la scuola media superiore. I Corsi di Laurea triennali forniscono conoscenze di base accanto ad elementi di formazione professionalizzante, al fine di favorire sia un inserimento immediato nel mondo del lavoro, sia la prosecuzione degli studi verso la Laurea Specialistica (due anni), che permette allo studente di raggiungere una più specifica specializzazione nei vari settori scientifici ed applicativi ed infine di accedere al Dottorato di Ricerca (tre anni), se è interessato ad occuparsi ancora di ricerca. Una delle novità introdotte dalla riforma universitaria è il credito formativo universitario (CFU). Questo misura l’impegno dello studente, comprensivo di lezioni, lavoro sperimentale nei laboratori, tirocini, stages, studio individuale, elaborato per la prova finale (tesi). Ad un credito corrispondono 25 ore di lavoro per studente. Ad un anno di studio corrispondono 1500 ore = 60 crediti. Ad ogni insegnamento è assegnato un determinato numero di crediti, che vengono acquisiti dallo studente con il superamento di una prova di esame. I crediti acquisiti misurano in pratica il raggiungimento del traguardo formativo e possono essere anche utilizzati nel passaggio da un corso di laurea ad un altro della stessa Università o di altre Università, attraverso forme di riconoscimento molto trasparenti e flessibili attivate dai vari organi di gestione didattica dei Corsi di Laurea stessi. I voti (in trentesimi) misurano a loro volta il livello di preparazione dimostrato nell’esame. La Laurea triennale si consegue con l’acquisizione di 180 crediti in tre anni. La Laurea specialistica si consegue con altri 120 crediti, nei successivi due anni. La lista dei corsi con i relativi crediti e voti conseguiti e delle altre attività formative (stages, tirocini) costituiscono il “curriculum degli studi” del laureato, che è uno strumento fondamentale di valutazione quando egli si affaccia nel mondo del lavoro.

I corsi di laurea della classe delle Lauree in “Scienze e Tecnologie Fisiche”

All’interno della classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie Fisiche (classe 25) sono attivati, in una ampia varietà di offerte formative sul territorio nazionale, uno o più corsi di laurea. Nel caso dell’Università di Bari, sono attivati il Corso di Laurea in Fisica ed un Corso di Laurea in Scienze dei Materiali.

Il Corso di Laurea in Fisica a sua volta al 2° anno si differenzia in due percorsi (o indirizzi). Il primo è a carattere generale ed è mirato all’approfondimento degli aspetti fondamentali della Fisica classica e moderna e consente di inserire i neo-laureati in attività di ricerca e sviluppo presso Enti di Ricerca nazionali ed internazionali, in aziende che sviluppano tecnologie avanzate e in istituzioni pubbliche e private che promuovono attività di divulgazione scientifica. Il secondo è a carattere applicativo e tratta con più dettaglio aspetti informatici, elettronici e sanitari. Questo tipo di formazione è orientato a fornire una buona capacità di esercitare attività di progettazione in enti ed aziende operanti in settori molto specializzati quali quello elettronico, microelettronico, spaziale, sanitario....

Le attività didattiche svolte nei due indirizzi sono strettamente collegate alle linee di ricerca attive presso il nostro Dipartimento di Fisica e presso gli Enti di Ricerca che vi operano (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Consiglio Nazionale delle Ricerche-Istituto Nazionale per la Fisica della Materia, Agenzia Spaziale Italiana). In misura sempre più significativa sono collegate anche al contesto territoriale in cui la nostra Università è inserita. Segue la lista delle attività di ricerca principali svolte presso il Dipartimento:

n Fisica delle Particelle, Fisica AstroparticellareAcceleratori di particelle - Fisica del nucleo

n Fisica Teorica - Meccanica statistica n Fisica dello stato solido - Elettronica quantistica n Elettronica e sistemi di controllo ed acquisizione di

dati tramite computern Tecniche di telerilevamento tramite satellitin Fondamenti della Fisica - Didattica della Fisica

alcuni laboratori di ricerca e sviluppo del Dipartimento di Fisica di Bari

Sul territorio nazionale sono stati attivati, in linea con quanto si è fatto a Bari, diversi Corsi di Laurea in Fisica o in Scienze Fisiche, Corsi di Laurea o indirizzi in Tecnologie Fisiche o in Fisica Applicata (o denominazioni simili), Corsi di laurea in Astrofisica, Corsi di laurea in Ottica, Corsi di laurea in Scienza dei Materiali.

sala “informatica” a disposizione degli studenti un angolo della biblioteca

Attività Didattiche Gli insegnamenti del Corso di Laurea in Fisica forniscono una preparazione che spazia da un ambito puramente conoscitivo, rivolto allo studio teorico e sperimentale delle leggi fondamentali della natura, ad ambiti di carattere tecnologico e applicativo. Pur essendo basilare il metodo sperimentale, è peculiare della Fisica un approccio allo studio dei fenomeni fondato sull’integrazione dell’ osservazione empirica e linguaggio matematico. Il nostro corso di laurea triennale si articola in un primo periodo (circa un anno e mezzo) dedicato a far acquisire allo studente le basi della Fisica e la metodologia delle osservazioni sperimentali, che in seguito, nel restante periodo, lo portano a scegliere in funzione dei propri interessi l’indirizzo da seguire e ad organizzare il proprio piano di studi. Il giovane può poi decidere se entrare subito nel mondo del lavoro o continuare gli studi. Pertanto, le attività didattiche si articolano in: a) attività di base che introducono lo studente alla Matematica e all’Informatica ed al loro uso in Fisica; b) attività caratterizzanti, che forniscono le adeguate conoscenze di Meccanica, di Termodinamica, Elettromagnetismo classico, Meccanica Quantistica e di Fisica Moderna (Fisica della Materia, Nucleare e Subnucleare) con un forte corredo metodologico di laboratorio e di calcolo tale da poter essere utilizzato proficuamente in un vasto campo di applicazioni; c) attività in ambiti affini alla Fisica che forniscono ulteriori conoscenze in Matematica, in Fisica -Matematica, in Chimica ed in applicazioni informatiche, utili per completare la preparazione in ambiti teorici, sperimentali ed applicativi della Fisica classica e moderna; d) attività a scelta dello studente per ottimizzare la formazione professionale nell’indirizzo applicativo (laboratori di elettronica o in alternativa di tecnologie innovative, quali quelle satellitari o sanitarie); e) attività a completa libera scelta dello studente; nella maggior parte delle sedi a queste attività sono assegnati 9 CFU, mentre a Bari ne sono assegnati 16; lo studente può seguire corsi presso una qualsiasi struttura universitaria (locale o nazionale), purchè parametrizzabile in termini di crediti. f) attività riguardanti l’ apprendimento della lingua inglese ed di ulteriori competenze informatiche; g) attività correlate con la produzione dell’elaborato finale, che si avvale di uno stage professionalizzante presso un laboratorio dipartimentale o presso un Ente o un’azienda convenzionata con l’Università. L’organizzazione didattica del nostro Corso di Laurea è articolato in due periodi didattici nell'anno accademico (semestri), seguiti ciascuno da una interruzione di circa due mesi, in cui si

svolgono gli esami per la verifica della preparazione raggiunta dagli studenti negli insegnamenti svolti nel periodo.

laboratorio didattico di dispositivi elettronici

Le attività di laboratorio sono una componente essenziale nella formazione del laureato nei Corsi di Laurea della classe in Scienze e Tecnologie Fisiche. La partecipazione attiva ai laboratori consente allo studente di apprendere e familiarizzare con il metodo scientifico, proprio dell’indagine fisica, attraverso la preparazione di esperienze sempre più elaborate e l’ utilizzo graduale di strumentazioni sempre più complesse e sofisticate. Inoltre, durante il periodo di preparazione della tesi per la laurea triennale e della tesi per la laurea specialistica lo studente ha la possibilità di frequentare e di operare nei laboratori di ricerca.

Attività a sostegno dello studio

In quasi tutte le sedi sono attivati i cosiddetti corsi di “allineamento” o pre-corsi. Sono corsi che precedono l’inizio ufficiale delle lezioni del 1° anno e sono rivolti agli immatricolati, con l'obiettivo di fornire i prerequisiti necessari per seguire proficuamente gli insegnamenti successivi. Nel nostro caso si tratta di circa 40 ore erogate a partire dal 25 settembre (data ufficiale di inizio dei corsi) in cui si riprendono gli aspetti matematici e di Fisica di base affrontati nella scuola superiore per colmare eventuali lacune. La partecipazione é facoltativa, ma fortemente consigliata (viene tra l’altro proposto il primo giorno a ciascun studente un “questionario di ingresso” per verificare da sé la presenza di eventuali lacune, e quindi decidere sulla reale opportunità di seguire il pre-corso). La partecipazione diligente a questo pre-corso, accertata tramite una prova scritta, consentirà inoltre l’acquisizione di 4 crediti da scomputare dalle attività a scelta di cui al punto (e) delle attività didattiche.

Presso il Corso di Laurea è istituita un’importante attività didattica aggiuntiva: il tutorato. Si aggiunge alle normali lezioni ed esercitazioni dei vari corsi, soprattutto di 1° e 2° anno, e viene organizzato per aiutare gli studenti a superare le difficoltà di adeguamento al nuovo ambiente. Gli studenti, a gruppi, vengono seguiti da un tutore (docente o ricercatore) che li aiuta nella comprensione della materia e li guida sopratutto ad acquisire un metodo di studio. La frequenza è,

in genere, facoltativa, ma fortemente consigliata, in particolare a coloro che trovano maggiori difficoltà.

Il ridotto rapporto numerico studenti/docenti che nel nostro caso è di circa 7 a 1, migliora la qualità dello studio, perché facilita un continuo contatto con i docenti. I docenti e ricercatori di Fisica svolgono il loro lavoro di ricerca nel Dipartimento di Fisica dell’Università, in cui si svolgono le lezioni del Corso di Laurea. Il loro lavoro consiste essenzialmente nella didattica e nella ricerca e molto raramente in attività professionali esterne: pertanto assicurano quindi ampia e continua disponibilità per colloqui, spiegazioni, discussioni, etc.

Le attrezzature, laboratori, aule attrezzate, biblioteche, aule informatiche, etc..., a disposizione degli studenti sono di ottimo livello tecnologico e più che adeguate agli obiettivi del corso di laurea.

sala lettura della biblioteca

LA FISICA: perché si studia Perché la società moderna ha bisogno di laureati che abbiano acquisito, nel loro percorso universitario, capacità di:

• individuare gli elementi essenziali che caratterizzano un processo; • inquadrare tali elementi in modelli atti a descrivere, prevedere e controllare le caratteristiche

del processo in modo quantitativo; • fornire descrizioni quantitative dei modelli ricorrendo all'ausilio di conoscenze avanzate in

campo matematico e all'uso di strumenti di calcolo numerico; • riconoscere analogie in processi apparentemente diversi; • effettuare misure, progettare ed organizzare esperimenti; • analizzare ed interpretare i dati sperimentali e confrontarli con le previsioni di modelli.

Obiettivi formativi A tale scopo, gli obiettivi formativi specifici dei Corsi di Laurea della classe “Scienze e Tecnologie Fisiche”, come stabiliti dal Ministero a livello nazionale, sono di seguito elencati: • fornire una preparazione essenzialmente orientata all’acquisizione dei metodi e dei contenuti scientifici generali della Fisica classica e moderna; • offrire una formazione che consenta una significativa professionalità, caratterizzata da una accurata preparazione di base (matematica, informatica e fisico-sperimentale);

• consentire l’acquisizione degli strumenti matematici di base e dei moderni strumenti di calcolo;

• sviluppare la capacità di sperimentare, cioè di progettare ed eseguire esperienze che riproducono in laboratorio fenomeni naturali e di interpretarne i risultati;

• sviluppare capacità di analisi e sintesi dei problemi affrontati; • sviluppare la capacità di scegliere ed usare le metodiche sperimentali più opportune in

funzione degli scopi da raggiungere; • sviluppare, a secondo delle inclinazioni personali del singolo studente, specifiche

competenze in settori specifici in campo teorico, o in quello sperimentale, o in quello applicativo, al fine di consentirgli di affrontare con successo la rapida evoluzione tecnologica e di metterlo in grado di elaborare modelli atti alla descrizione di realtà fisiche diverse e complesse;

• offrire una formazione teorico-pratica flessibile ed interdisciplinare basata sul metodo scientifico che permetta l’impiego del laureato in fisica in qualsiasi attività collegata alle scienze naturali e tecnologiche (Biologia, Ingegneria, Geologia, Chimica) e nel settore socio-economico;

• fornire una preparazione professionale adeguata in vista di sbocchi lavorativi nell’industria, nei servizi, nell’insegnamento, nella ricerca.

In sintesi l'obiettivo generale è la formazione di professionisti in grado di affrontare e risolvere con metodo scientifico, applicando i metodi propri della Fisica, i problemi più disparati (quali il fabbisogno energetico, il controllo ambientale e sanitario, la prevenzione di rischi, la gestione di grandi moli di dati) o di inserirsi nei settori della ricerca scientifica di base ed applicata.

In particolare gli indirizzi di tipo applicativo (come il nostro) si propongono di formare una figura professionale qualificata con competenze interdisciplinari (prevalentemente elettroniche, opto-elettroniche ed informatiche) nelle nuove tecnologie, quali le telecomunicazioni, le nano-tecnologie, il monitoraggio ambientale e che anche possa operare ed integrarsi professionalmente in ambiti di impresa, pubblica o privata.

LA FISICA: e dopo?

Competenze del fisico spendibili nel mondo del lavoro. Il fisico è una persona che si inserisce molto attivamente nella società attuale a causa della rapida evoluzione delle idee e delle tecnologie che ci circondano: il mondo del lavoro continuerà a richiedere sempre di più al laureato una formazione aperta e innovativa, integrata da competenze specifiche. Queste competenze includono:

• conoscenza ed utilizzo delle tecniche e degli strumenti per la misura di grandezze fisiche (meccaniche, elettriche, elettroniche, termiche, ottiche, nucleari, etc.), dalle misure classiche a quelle basate sulle più moderne tecnologie;

• conoscenza delle tecnologie avanzate, tra cui tecnologia delle basse temperature (criogenia), tecnologia del vuoto, nanotecnologie, e tecniche microscopiche sofisticate;

• conoscenza di base dell'elettronica (analogica e digitale) ed uso della strumentazione elettronica avanzata;

• utilizzo di tecniche e linguaggi di programmazione e dei metodi di progettazione assistita dal computer;

• conoscenza di vari standard di interfacciamento a computers di strumenti; • conoscenza delle tecniche di acquisizione ed elaborazione statistica dei dati; • utilizzo delle tecniche di simulazione di processi casuali e di gestione di banche dati; • capacità di gestione di apparecchiature avanzate per il monitoraggio e controllo di sistemi; • capacità di analisi ed interpretazione delle misure.

L'agilità intellettuale e la flessibilità metodologica è insita nella formazione culturale del fisico che si differenzia così dal laureato in altre discipline a carattere più tecnologico. Questo tratto formativo permette di creare professionalità attente alle evoluzioni del mondo del lavoro che richiede figure sempre nuove, con conoscenze specifiche e avanzate in campi solo pochi anni prima inesistenti. Si pensi, ad esempio, all'impressionante evoluzione nel mondo delle telecomunicazioni, dell'informatica e delle tecnologie avanzate in genere, e alle nuove professionalità che queste innovazioni hanno stimolato. Sbocchi professionali Le prospettive professionali dei laureati in fisica italiani, la cui preparazione è ampiamente riconosciuta ed apprezzata specialmente a livello internazionale, sono nel settore industriale, nel settore del pubblico impiego, oltre che, naturalmente, nel mondo della ricerca scientifica e nella scuola. Industria: In particolare, in ambito industriale, le competenze del laureato in Fisica vengono utilizzate nei settori di ricerca e sviluppo: le competenze professionali, acquisite durante gli studi universitari, consentono di partecipare alla progettazione e realizzazione di nuovi prodotti tecnologici, oltre che al controllo di qualità. Esempi di settori in cui vengono sfruttate le competenze del laureato in fisica sono quello elettronico, opto-elettronico, informatico, ottico, biomedico, etc.

applicazioni tecniche e industriali tramite fasci laser

Enti pubblici: Ospedali, laboratori di controllo, laboratori di monitoraggio ambientale. In queste strutture le competenze professionali acquisite in Fisica risultano indispensabili per lo svolgimento di attività specifiche, e si integrano efficacemente con quelle offerte da altre discipline. In particolare: Strutture sanitarie: in cui è richiesta competenza sulle tecnologie per la diagnostica medica, e per la terapia medica, per es. radioterapia; Strutture di controllo ambientale: per esempio ARPA e ANPA, in cui si applicano e si sviluppano metodologie fisiche per il controllo degli impatti fisici sull’ambiente. Società di consulenza e servizi per aziende, tra cui, per esempio, banche e agenzie finanziarie, in cui si utilizzano le capacità del laureato in fisica di costruire modelli per la trattazione di realtà complesse. Formazione: insegnamento, dopo la laurea specialistica; divulgazione e giornalismo scientifico. Ricerca scientifica, che si svolge prevalentemente presso Università ed Enti di ricerca, ma anche presso industrie.

Apparato sperimentale “Aleph”-CERN lancio di un satellite per studio di radiazione cosmica Le attività di ricerca in Italia sono inserite e strettamente collegate con le attività di ricerca a livello internazionale. La quasi totalità della ricerca in Fisica moderna, sia la ricerca fondamentale che quella applicata, si colloca in un contesto di collaborazione e/o competizione a livello internazionale. Fanno capo a queste ricerche le tematiche su: Astrofisica, Biofisica, Cibernetica, Elettronica, Energetica, Fisica dell’Atmosfera, Fisica della Materia, Fisica Applicata, Fisica Nucleare e Subnucleare, Fisica Sanitaria ed Ambientale.

Per i fisici l'apertura delle frontiere e l'unificazione europea, anche della formazione universitaria, contribuisce ad allargare il mercato del lavoro. Numerose sono le opportunità che si aprono in campo europeo. I fisici, da sempre abituati al confronto internazionale e all'uso della lingua inglese come mezzo di comunicazione, trovano naturali e vantaggiose le esperienze di lavoro all'estero. Il mercato internazionale della ricerca di base ed applicata sta offrendo attualmente moltissime occasioni di lavoro ai giovani, tutte di sicuro prestigio.

Per i laureati specialisti, che hanno acquisito, rispetto al laureato triennale, competenze ad un livello più avanzato oltre che conoscenze più approfondite su specifici campi della Fisica, si aprono prospettive occupazionali negli stessi ambiti lavorativi ma ad un livello di responsabilità superiore rispetto a quella del laureato triennale. In particolare, tra le attività che i laureati specialisti della classe svolgeranno si indicano: la promozione e sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica, nonché la gestione e progettazione delle tecnologie in ambiti correlati con le discipline fisiche, nei settori dell’industria, dell’ambiente, della sanità, dei beni culturali e della pubblica amministrazione; l’insegnamento e la divulgazione ad alto livello della cultura scientifica con particolare riferimento agli aspetti teorici, sperimentali e applicativi della Fisica classica e moderna.

apparato sottomarino ANTARES apparato satellitare GLAST

Alcune statistiche

Collocazioni professionali per i Fisici: statistiche aggiornate all’ultimo quadriennio n Enti di Ricerca 11.1 % n Enti locali 3.7 % n Università 15.7 % n Industria elettronica 11.0 % n Industria informatica 16.5 % n Industria meccanica 5.2 % n Industria chimica 2.1 % n Commercio 3.1 % n Scuola 10.7 % n Altro (settore spazio, ambiente, sanità) 17.0 % n Non specifica 3.5 %

I PERCHE’ DI CHI SI AFFACCIA AL CORSO DI LAUREA IN FISICA Risposte alle domande più frequenti

Il Corso di Laurea in Fisica ha l’accesso a numero chiuso o programmato ?

No. C’è solo un test d’ingresso facoltativo che serve al giovane per valutare le proprie conoscenze di base, le capacità e la predisposizione agli studi scientifici. Le eventuali lacune evidenziate possono essere colmate con il cosiddetto “pre-corso”, anch’esso facoltativo.

Quali sono le difficoltà più comuni che incontrano le matricole ?

Le matricole affrontano l'Università dopo 13 anni di studio durante i quali programmi, tempi di apprendimento e verifiche dello studio sono rigidamente imposti dai docenti e dai programmi ministeriali. All'Università il panorama cambia notevolmente: per la maggior parte dei corsi di laurea esistono dei piani di studio solo parzialmente prefissati e c'è una maggiore flessibilità nelle scelte. Una delle principali difficoltà che lo studente incontra arrivando all'Università è appunto la necessità di imparare a programmare e gestire da solo il proprio lavoro e il proprio tempo libero.

E’ vero che Fisica è considerato un Corso di Laurea difficile?

Se si ha un serio interesse per la Fisica e una seria attitudine allo studio ed al ragionamento rigoroso, si può, senza difficoltà, affrontare il Corso di Laurea in Fisica. Lo studio della Fisica richiede un certo impegno non dal punto di vista mnemonico ma nella comprensione critica dei concetti e nella loro applicazione. È quindi estremamente importante, soprattutto all'inizio, poter verificare la propria preparazione non dal punto di vista nozionistico, ma dal punto di vista metodologico. In ciò si può essere validamente aiutati dall’organizzazione didattica dei corsi (questi si sviluppano con una sequenza temporale (propedeuticità) studiata opportunamente, dalla frequenza alle lezioni e dai colloqui con i docenti e con i tutori.

Le difficoltà incontrate possono dipendere dal tipo di scuola secondaria frequentata ?

Secondo un luogo comune, lo studente di discipline scientifiche deve aver frequentato il liceo scientifico. Invece, va sottolineato che un brillante successo negli studi universitari in Fisica non richiede preliminari conoscenze specifiche sull'argomento, ma piuttosto un serio impegno nell' affrontare il corso di studi ed una certa attitudine al ragionamento rigoroso. Per ovviare ad eventuali lacune in ingresso, soprattutto di matematica, è organizzato, prima dell’inizio ufficiale delle lezioni, il cosiddetto “pre-corso”, che non è obbligatorio ma fortemente consigliato.

La frequenza delle lezioni è obbligatoria ?

Laddove la frequenza non è formalmente obbligatoria (si veda il successivo Manifesto degli Studi) è di fatto fortemente consigliata. Essa è indispensabile sia per i corsi che prevedono attività di laboratorio, sia per le lezioni ed esercitazioni, in quanto agevola la preparazione per gli esami.

Quanti esami devono essere sostenuti in un anno?

Il numero di esami da sostenere in ciascun anno è molto variabile da sede a sede. A Bari in media lo studente dovrà sostenere ogni anno 6 esami, distribuiti in due lunghi periodi tra i semestri. E’ quindi

importante cominciare a studiare subito, fin dalle prime lezioni, per acquisire un metodo di studio. Per questo lo studente sarà aiutato dalle attività di esercitazione dei corsi e dalle attività di tutorato.

Nella Fisica c’è troppa Matematica?

Lo studio della Fisica non può prescindere dallo studio di adeguati strumenti matematici ed informatici. Questo consente di acquisire capacità di sviluppare ed applicare modelli per lo studio e l’interpretazione di realtà diverse.

Il numero di crediti attribuiti ad insegnamenti di base di matematica nei corsi di laurea in Fisica è in media di circa 30/180. Lo studente con particolari attitudini potrà scegliere corsi aggiuntivi di matematica o di carattere teorico.

La Fisica è troppo astratta?

No. Obiettivo del Corso di Laurea è quello di sviluppare sia abilità sperimentali che teoriche. Ci sono, infatti, fisici teorici che costruiscono modelli, sulla base dei dati acquisiti dai fisici sperimentali, i quali progettano nuovi esperimenti con relativa strumentazione al fine di convalidare le predizioni dei modelli stessi. Lo studente, in funzione del proprio interesse, potrà coinvolgersi in aspetti applicativi della matematica per la costruzione di modelli o in aspetti sperimentali.

Quando si inizia a frequentare un laboratorio?

Già dal primo anno lo studente avrà la possibilità di effettuare le prime esperienze in laboratorio di Fisica, ma anche laboratorio di Informatica e di calcolo. Questa partecipazione attiva gli permette di assimilare e fare proprio, con gli anni, quel metodo scientifico su cui la Fisica si basa.

I corsi sono affollati?

No. In media al primo anno ci sono circa di 10 studenti per docente. Questo rapporto diminuisce negli anni successivi fino a diventare circa 1-2 (!) nei corsi di laurea specialistica. Questo determina la possibilità di un rapporto continuo fra studenti e docenti.

Si possono fare un piani di studi liberi?

Oltre ai corsi liberi (da noi ben quattro, per un totale di 16 crediti) previsti dalla riforma, c’è la possibilità di scegliere alcuni corsi secondo la propria predisposizione o il proprio interesse. E’ possibile scegliere al 2° anno l’indirizzo generale o applicativo e comunque il corso di laurea offre in quest’ultimo uno spettro di insegnamenti di laboratorio relativamente ricco.

Che ambiente c’è tra chi studia Fisica?

Il numero non elevato di studenti favorisce senz’altro la socializzazione. Spesso, soprattutto nel periodo della tesi, il contatto con neolaureati, dottorandi, permette l’instaurarsi di rapporto costruttivi non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. Esiste inoltre un’associazione internazionale di studenti di fisica (IAPS), che propone iniziative ed incontri veramente interessanti.

Che differenza c’è tra fisico e ingegnere ?

La preparazione dell'ingegnere è normalmente mirata a fornire competenze che poi verranno applicate direttamente a problematiche o ambiti ben delineati, mentre quella del fisico è più orientata ad approfondire conoscenze di base, strumenti e metodologie per affrontare e risolvere problemi

sempre nuovi. Pertanto il fisico è più orientato alla ricerca e allo sviluppo di sempre più nuove tecnologie, mentre l'ingegnere è più orientato all'aspetto della progettazione, della gestione e della produzione aziendale: ruoli che sono per molti versi complementari a quelli del fisico.

Oltre alla conoscenza di base della fisica, quali altre competenze spendibili nel mondo del lavoro si possono acquisire durante il Corso di Laurea ?

Sono acquisibili varie competenze, che dipendono molto dal curriculum e dall’elaborato finale (per la laurea) e dalla tesi di laurea (per la laurea specialistica) scelti dallo studente. Tra queste: conoscenza e utilizzo delle tecniche e degli strumenti per la misura di grandezze fisiche (elettriche, elettroniche, meccaniche, ottiche, nucleari, ecc.), dalle misure classiche a quelle basate sulle più moderne tecnologie; conoscenza di base dell'elettronica (analogica e digitale), della microelettronica e dell'uso della strumentazione elettronica; conoscenza di tecniche e sistemi computazionali (linguaggi C++, Java, ecc.), dei metodi di progettazione assistita dal computer, di vari standard di interfacciamento di strumenti; acquisizione ed elaborazione statistica dei dati, tecniche di simulazione di processi casuali, gestione banche dati; gestione di apparecchiature avanzate per il monitoraggio e controllo di sistemi; analisi e interpretazione delle misure.

Potrò andare facilmente all’estero per studiare?

A Bari, all’interno dei vari gruppi di ricerca, sono da sempre attive collaborazioni internazionali che facilitano la mobilità degli studenti sia per la possibilità di seguire corsi all’estero che per la preparazione della tesi.

L’Italia è “forte” nella Fisica? e Bari?

Senza andare molto lontano, che ci porterebbe a Galileo, che introdusse il metodo scientifico, l’Italia vanta anche cinque premi Nobel (Marconi, Fermi, Segré, Rubbia, Giacconi).

Guglielmo Marconi Enrico Fermi Emilio Segrè

Carlo Rubbia Riccardo Giacconi

Ma senza scomodare i premi Nobel, sicuramente l’Italia vanta nel mondo nel campo della Fisica un grande prestigio. Prova ne sono le numerose collaborazioni internazionali con Università, con Enti e con Laboratori di ricerca sparsi in tutte le parti del mondo, ma anche l’esistenza di laboratori di ricerca presenti nel territorio nazionale in cui ricercatori stranieri vengono a lavorare in collaborazione con i gruppi locali. In particolare qui a Bari abbiamo decine di attività di ricerca in collaborazione con gruppi stranieri, in cui spesso il ruolo dei nostri ricercatori è di “leadership”. Tutti gli apparati sperimentali mostrati in questo opuscolo sono stati realizzati con un importante contributo dei fisici di questo dipartimento e sono operativi in vari laboratori mondiali.

apparato sperimentale ALICE-CERN particolare dell’apparato speriment. OPERA –Gran Sasso