Il controllo dell’allenamento nella ripresa dell’atleta...
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Il controllo dell’allenamento nella ripresa dell’atleta infortunato
Andrea Scanavino
Considerazioni sulle scienze
Il buon senso è fra le cose del mondo quella più equamente distribuita, giacché ognuno pensa di esserne così ben dotato, che perfino quelli che sono più difficili da soddisfare riguardo a ogni altro bene non sogliono desiderarne più di quanto ne abbiano. E in questo non è verosimile che tutti si sbaglino; èla prova, piuttosto, che il potere di ben giudicare e di distinguere il vero dal falso, che è propriamente quel che si dice buon senso o ragione, è per natura uguale in tutti gli uomini; e quindi che la diversità delle nostre opinioni non dipende dal fatto che alcuni siano più ragionevoli di altri, ma soltanto da questo, che facciamo andare i nostri pensieri per strade diverse e non prestiamo attenzione alle stesse cose. Perché non basta avere buono l'ingegno; la cosa principale è usarlo bene. Le anime più grandi come sono capaci delle maggiori virtù, così lo sono dei più grandi vizi; e quelli che camminano assai lentamente possono progredire molto di più, se seguono sempre la via diritta, di quelli che correndo se ne allontanano.
(Cartesio; Discorso sul metodo - 1637)
La prima regola
La regola basilare per costruire ogni possibile sistema di conoscenza scientifica, consiste nel non accogliere nella propria mente nulla che non si presenti ad essa con la massima chiarezza e distinzione!
Condizioni emotive
Gli infortuni risultano un danno, ma anche causano ansietà, sia nella persona infortunata sia nell’allenatore: danno e ansietà devono essere trattati in maniera precisa.
M. Gray 1980
Gli aspetti psicologici della riabilitazione devono essere risolti individualmente per ciascuna persona.
Classificazione degli infortuni
Infortuni articolariInfortuni muscolariInfortuni da sovraccarico
Fattori di rischio per gli infortuni
FATTORI ESTRINSECI
– Esposizione– Allenamento– Ambiente– Equipaggiamento
FATTORI INTRINSECI
– Caratteristiche fisiche– Profilo psicologico
Fattori estrinseci*
Esposizione– Tipo di sport– Tempo di esposizione– Posizione nella squadra– Livello di competizione
Allenamento– Tipo– Quantità– Frequenza– Intensità
Ambiente– Tipo di superficie di gioco– Indoor vs outdoor– Condizioni meteorologiche– Periodo stagionale– Fattori umani (compagni di
squadra, avversari, ecc.)
Equipaggiamento– Equipaggiamento protettivo– Equipaggiamento di gioco (scarpette,
vestiario, ecc)
Fattori intrinseci*
Caratteristiche fisiche– Età– Sesso– Somatotipo– Pregressi infortuni– Condizione fisica– Mobilità articolare– Debolezza, rigidità muscolare– Instabilità legamentosa– Anomalie anatomiche– Abilità motorie– Agilità sport-specifica
Profilo psicologico– Motivazioni– Disponibilità all’assunzione del
rischio– Carico stressogeno
*1. Parkkari J, Kujala UM, Kannus P: Is it
possible to prevent sports injuries? Sports Med 2001; 31(14): 985-995
2. Van Mechelen W: Aetiology and prevention of running injuries. Amsterdam: Free University of Amsterdam, 1992
3. Taimela S, Kujala UM, Osterman K: Instrinsic risk factors and athletic injuries. Sports Med 1990; 9: 205-15
4. Lynsens RJ, De Weerdt W, Nieuwboer A: Factors associated with injuries proneness. Sports Med 1991; 12: 281-9
Misure e programmi preventivi1. Prevenzione infortuni articolari (ginocchio e caviglia)
PropriocettivaPliometriaEsercitazioni di stabilizzazioneEsercitazioni di abilità specifica
2. Prevenzione infortuni muscolariValutazione dei fattori di rischioValutazione dei disequilibri muscolari (es. 1 RM)Valutazione della mobilità articolareCompensazioni muscolari generali e individuali
3. Prevenzione patologie da sovraccarico (tendiniti, pubalgie, lombalgie, ecc.)Valutazione dei fattori di rischioAnalisi e controllo dell’allenamento di gruppoIntroduzione di protocolli di lavoro individualizzati
Programma razionale di prevenzione degli infortuni articolari[1]
a. Miglioramento della coordinazione di ischiocrurali e quadricipide in co-contrazione.
b. Miglioramento della stabilizzazione globale e segmentaria (articolazioni).
c. Stimolazione dei meccanocettori dei legamenti e della capsula in modo tale da rinforzare i patterns di attivazione-stabilizzazione dell’articolazione.
d. Pliometria per migliorare il tempo di attivazione volontaria, il tempo di raggiungimento del picco di forza, specialmente degli ischiocrurali.
e. Allenamenti di abilità specifica che insegnino la corretta esecuzione del gesto (miglior postura).
[1] (Loyd David G. Rationale for Training Program to Reduce Anterior Cruciate Ligament Injuries in Australian Football)
Fasi di riabilitazione
Allenamento con il gruppo “squadra”
Allenamento fisico-atletico
Allenamento tecnico individuale
Allenamento tattico individuale
Trattamento fisioterapico
Misure e programmi riabilitativi
1. Recupero da infortuni articolari (ginocchio e caviglia)PropriocettivaPliometriaEsercitazioni di stabilizzazioneEsercitazioni di abilità specifica
2. Recupero da infortuni muscolariValutazione dei disequilibri muscolari (es. 1 RM)Valutazione della mobilità articolareCompensazioni muscolari generali e individuali
3. Recupero da patologie da sovraccarico (tendiniti, pubalgie, lombalgie, ecc.)Valutazione dei fattori di rischioAnalisi e controllo dell’allenamento di gruppoIntroduzione di protocolli di lavoro individualizzati
L’infortunio
Aspetto cardiaco
Aspetto muscolare
Aspetto articolare
Aspetto tendineo
Requisiti fondamentali per il recupero dell’atleta infortunato
Progressività– nella proposta degli esercizi– nella velocità di esecuzione degli esercizi– nella durata complessiva del lavoro richiesto
Capacità di analisi dei fattori di rischio
Fattori di rischio per gli infortuni
FATTORI ESTRINSECI
– Esposizione– Allenamento– Ambiente– Equipaggiamento
FATTORI INTRINSECI
– Caratteristiche fisiche– Profilo psicologico
Fattori intrinseci*
Caratteristiche fisiche– Età– Sesso– Somatotipo– Pregressi infortuni– Condizione fisica– Mobilità articolare– Debolezza, rigidità muscolare– Instabilità legamentosa– Anomalie anatomiche– Abilità motorie– Agilità sport-specifica
Profilo psicologico– Motivazioni– Disponibilità all’assunzione del
rischio– Carico stressogeno
*1. Parkkari J, Kujala UM, Kannus P: Is it
possible to prevent sports injuries? Sports Med 2001; 31(14): 985-995
2. Van Mechelen W: Aetiology and prevention of running injuries. Amsterdam: Free University of Amsterdam, 1992
3. Taimela S, Kujala UM, Osterman K: Instrinsic risk factors and athletic injuries. Sports Med 1990; 9: 205-15
4. Lynsens RJ, De Weerdt W, Nieuwboer A: Factors associated with injuries proneness. Sports Med 1991; 12: 281-9
Ergometro a braccia
Corsa
Corsa
Allenamento è adattamento
Come è possibile adattare l’atleta che arriva da un infortunio a giocare a calcio, se non può giocare a calcio?
Ricreando artificiosamente situazioni in cui il soggetto si trovi ad effettuare movimenti specifici...
Esercitazione con palla (Golf game)
Golf game
Esercitazione senza e con palla(La stella)
Stella
Caratteristiche della stella
Lavoro di tipo intermittenteCambi di direzione con diversi valori angolari Arresti e accelerazioniDribbling (se effettuato con palla)Presenza di un avversario virtuale (il suono)Possibilità di variare livello di difficoltà (senza palla, con palla, richiesta di un particolare tipo di arresto, inserimento colpo di testa, tiro finale, ecc.)Possibilità di variare l’intensità (incrementando la frequenza del segnale sonoro a parità di livello di difficoltà)Possibilità di osservare risposte sotto forma di movimento a stimoli casuali e imprevedibili (palla che sfugge al controllo, difficoltà nell’arresto, ecc.)
Esempio di incremento livello difficoltà
Esempio di inserimento elementi di gioco
Arresto del pallone e aggiramento del delimitatore
Arresto del pallone; frenata e ripartenza in divaricata
frontale
Arresto del pallone; frenata frontale e corsa all’indietro
Arresto del pallone e colpo di testa, passaggio e colpo di
testa, tiro, ecc.
Aspetti positivi
Possibilità di iniziare, dopo un breve periodo, un lavoro condizionante sia dal punto di vista organico che muscolare.
Trasferimento del lavoro propriocettivo da palestra in lavoropropriocettivo da campo.
Mantenimento dell’attenzione del giocatore su livelli medio-alti.
Feed-back continuo e costante sul livello prestativo raggiunto
Test o Valutazione?….è ripetibile….è ripetibile (ma le condizioni in cui si trova ogni individuo è soggetto a cambiamenti PSICO-FISICIquotidiani)…è attendibile…è attendibile (dà indicazioni precise a ME in quel momento specifico e si può misurare)…è oggettivabile…è oggettivabile (si può misurare ad esempio il rapporto tra miglior Tempo di percorrenza di 10 navette prima dell’infortunioprima dell’infortunio e al momento del rientro)
Esercitazione con palla (Pallalunga-pallacorta con tiro)
Pallalunga-pallacorta
1
3
AA’
B
B’
A”
B”
2
Conclusioni
Il controllo dell’allenamento nella ripresa di un atleta infortunato significa osservare quotidianamente il comportamento dell’atleta stesso durante l’esecuzione di compiti di difficoltà progressivamente crescenti fino a consentirne il ritorno all’attività agonistica.La difficoltà per lo staff tecnico è quella di riuscire a garantire una progressione adatta al giocatore che si trova in una fase di recupero post infortunio.Ogni individuo reagisce in maniera diversa sia all’infortunio che alla riabilitazione.