Il Consiglio Pastorale

8
SPECIALE ELEZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE 1 - 15 GIUGNO 2008 1 PER FARE DELLA PARROCCHIA UNA DINAMICA E ATTUALE ESPRESSIONE DI CHIESA La prima metà del mese di giugno ci vede impegnati nella elezione di un nuovo Consiglio Pastorale Par- rocchiale: una esperien- za di fede e di radica- mento della nostra par- rocchia in una conside- revole porzione della cit- tà di Rovigo. “Lo si voglia o no, la Parroc- chia resta un punto capitale di riferimento per il popolo cristiano": sono parole di Giovani Paolo II, che conservano ancora una loro grande attualità. Deve crescere la consapevolezza che la Parrocchia riguarda tutti e ha bisogno dell'impegno di tutti; tra l’altro essa dovrebbe diventare sempre di più il tramite perché ogni credente viva la sua appartenenza alla Chiesa. Ma la Parrocchia è ancora capace di rispondere alle esigenze dell'uomo di oggi? E’ una domanda posta sulle mani di tutti e in special modo consegnata al cuore dei credenti perché vivano da protagonisti la loro fede: un protagonismo che faccia crescere come uomini e come credenti. E ai fedeli laici è dato, secondo il Concilio Vaticano II, un compito particolare: " dopo essere stati incorporati a Cristo col Battesimo e costituiti popolo di Dio... compio- no nella Chiesa e nel mondo la missione propria di tutto il popolo cristiano" e "per loro vocazione è proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio" (Lumen Gentium). L'impegno dei fedeli laici è orientato quindi ad una partecipazione attiva e responsabile nella vita della Chiesa di cui la Parrocchia è una espressione, forse la più articolata e più significativa. Tale impegno non è solo una semplice "collaborazione fatta al parroco", ma soprattutto l’esercizio di un proprio specifico ministero. Un impegno dunque non generico, quanto piuttosto una risposta ad una vocazione particolare. CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Pertanto il Consiglio pastorale che andremo costituendo, voluto dal Concilio e precisato dalle norme del Diritto Canonico, si pone come struttura di partecipazione attiva e responsabile di gestione della Parrocchia nella sua opera di evangelizzazione e di promozione umana. L’elezione a Consigliere che avviene, con una vota- zione, decisa all’interno delle singole famiglie, per delibera del Comitato Pastorale uscente, costituisce un significativo momento di confronto e dialogo, che riflette su scala minore quanto poi si realizzerà all’interno della Parrocchia, definita spesso dal nostro vescovo Lucio famiglia di famiglie. Chi viene eletto nel consiglio pastorale collabora con la sua personale e originale riflessione, stimola soluzioni idonee ai problemi della vita parrocchiale e cerca di proporre strumenti operativi per iniziative concrete. Il confronto costante e costruttivo impedisce sbocchi settoriali, magari affascinanti, ma non aderenti alle reali esigenze di tutta la Parrocchia. Certo, un Consiglio Pastorale Parrocchiale che funzioni esige una continua conversione da parte di tutti: da parte del parroco che deve sollecitare e accettare la collaborazione dei laici e scoprire e valorizzare i loro carismi, da parte dei laici che devono rendersi disponibili e saper trovare il tempo da dedicare alle cose di Dio e alla Parrocchia. CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE E FUTURO Ma la Parrocchia non si riduce a sola struttura, a solo Consiglio Pastorale Parrocchiale, per quanto ben organizzato possa essere. La Parrocchia è eminente- mente “la messa in relazione” di persone. Essa non si rivolge soltanto ai battezzati, ma a tutti quelli che sono stati chiamati a formare il popolo di Dio. Di questo deve rendersi garante il Consiglio Pastorale Parrocchiale. E’ stato detto in un recente convegno sulla parrocchia, tenutosi nella Facoltà teologica del Triveneto che “la parrocchia deve diventare strumento per allargare la nozione di comunità a tutti coloro che sono chiamati ad incontrarla e quindi in primo luogo e per la gran parte a quelle occasioni di incontro con domande puntuali che non si presentano come domande di integrazione. La parrocchia del futuro dovrà essere un segno di salvezza e di fiducia per ogni uomo: in quanto “terra” di relazione, essa può accompagnare il “venire alla vita” di ognuno, mettendola nella condizione di esperimentare la vicinanza di tutti.” Questo sarà senza dubbio uno dei compiti più belli del prossimo Consiglio Pastorale Parrocchiale, al quale, già da questo momento, formuliamo gli auguri più cordiali di buon lavoro. Il Parroco Don Carlo

description

Il Consiglio Pastorale

Transcript of Il Consiglio Pastorale

Page 1: Il Consiglio Pastorale

SPECIALE ELEZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

1 - 15 GIUGNO 2008

1

PER FARE DELLA PARROCCHIA

UNA DINAMICA E ATTUALE ESPRESSIONE DI CHIESA

La prima metà del mese di giugno ci vede impegnati

nella elezione di un nuovo Consiglio Pastorale Par-rocchiale: una esperien-za di fede e di radica-mento della nostra par-rocchia in una conside-revole porzione della cit-

tà di Rovigo. “Lo si voglia o no, la Parroc-

chia resta un punto capitale di riferimento per il popolo cristiano": sono

parole di Giovani Paolo II, che conservano ancora una loro grande attualità. Deve crescere la consapevolezza che la Parrocchia riguarda tutti e ha bisogno dell'impegno di tutti; tra l’altro essa dovrebbe diventare sempre di più il tramite perché ogni credente viva la sua appartenenza alla Chiesa. Ma la Parrocchia è ancora capace di rispondere alle esigenze dell'uomo di oggi? E’ una domanda posta sulle mani di tutti e in special modo consegnata al cuore dei credenti perché vivano da protagonisti la loro fede: un protagonismo che faccia crescere come uomini e come credenti. E ai fedeli laici è dato, secondo il Concilio Vaticano II, un compito particolare: " dopo essere stati incorporati a Cristo col Battesimo e costituiti popolo di Dio... compio-no nella Chiesa e nel mondo la missione propria di tutto il popolo cristiano" e "per loro vocazione è proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio" (Lumen Gentium). L'impegno dei fedeli laici è orientato quindi ad una partecipazione attiva e responsabile nella vita della Chiesa di cui la Parrocchia è una espressione, forse la più articolata e più significativa. Tale impegno non è solo una semplice "collaborazione fatta al parroco", ma soprattutto l’esercizio di un proprio specifico ministero. Un impegno dunque non generico, quanto piuttosto una risposta ad una vocazione particolare.

CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Pertanto il Consiglio pastorale che andremo costituendo, voluto dal Concilio e precisato dalle norme del Diritto Canonico, si pone come struttura di partecipazione attiva e responsabile di gestione della Parrocchia nella sua opera di evangelizzazione e di promozione umana. L’elezione a Consigliere che avviene, con una vota-zione, decisa all’interno delle singole famiglie, per delibera del Comitato Pastorale uscente, costituisce un significativo momento di confronto e dialogo, che riflette su scala minore quanto poi si realizzerà all’interno della Parrocchia, definita spesso dal nostro vescovo Lucio famiglia di famiglie. Chi viene eletto nel consiglio pastorale collabora con la sua personale e originale riflessione, stimola soluzioni idonee ai problemi della vita parrocchiale e cerca di proporre strumenti operativi per iniziative concrete. Il confronto costante e costruttivo impedisce sbocchi settoriali, magari affascinanti, ma non aderenti alle reali esigenze di tutta la Parrocchia. Certo, un Consiglio Pastorale Parrocchiale che funzioni esige una continua conversione da parte di tutti: da parte del parroco che deve sollecitare e accettare la collaborazione dei laici e scoprire e valorizzare i loro carismi, da parte dei laici che devono rendersi disponibili e saper trovare il tempo da dedicare alle cose di Dio e alla Parrocchia. CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

E FUTURO Ma la Parrocchia non si riduce a sola struttura, a solo Consiglio Pastorale Parrocchiale, per quanto ben organizzato possa essere. La Parrocchia è eminente-mente “la messa in relazione” di persone. Essa non si rivolge soltanto ai battezzati, ma a tutti quelli che sono stati chiamati a formare il popolo di Dio. Di questo deve rendersi garante il Consiglio Pastorale Parrocchiale. E’ stato detto in un recente convegno sulla parrocchia, tenutosi nella Facoltà teologica del Triveneto che “la parrocchia deve diventare strumento per allargare la nozione di comunità a tutti coloro che sono chiamati ad incontrarla e quindi in primo luogo e per la gran parte a quelle occasioni di incontro con domande puntuali che non si presentano come domande di integrazione. La parrocchia del futuro dovrà essere un segno di salvezza e di fiducia per ogni uomo: in quanto “terra” di relazione, essa può accompagnare il “venire alla vita” di ognuno, mettendola nella condizione di esperimentare la vicinanza di tutti.” Questo sarà senza dubbio uno dei compiti più belli del prossimo Consiglio Pastorale Parrocchiale, al quale, già da questo momento, formuliamo gli auguri più cordiali di buon lavoro. Il Parroco Don Carlo

Page 2: Il Consiglio Pastorale

SPECIALE ELEZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

1 - 15 GIUGNO 2008

2

STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Art. 1 Costituzione

Nello spirito del Concilio Vaticano II e in applicazione delle norme del Codice di Diritto Canonico, è costituito nella Parrocchia di S. Stefano p. m. Duomo, Basilica Concattedrale di Rovigo, Diocesi di Adria-Rovigo, il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Esso ha sede presso la Casa parrocchiale di piazza Duomo, 5.

Art. 2 Natura

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale rappresenta ed esprime coralmente la varietà e l’unità dei carismi, dei ministeri e degli stati di vita presenti nella comunità cristiana. Come tale è strumento di partecipazione e corresponsabilità dei battezzati nell’azione pastorale della parrocchia. Il suo primo compito è quello di testimoniare l’unità ecclesiale dinamica nel suo stesso essere e agire.

Art. 3 Compiti

Al Consiglio Pastorale Parrocchiale spetta di studiare, valutare e proporre conclusioni operative su tutto ciò che riguarda le attività pastorali della Parrocchia. I temi propri del Consiglio sono quelli attinenti alla vita della comunità cristiana e alla sua missione di annuncio, celebrazione, testimonianza. Il Consiglio pastorale parrocchiale ha il compito di:

a) in generale 1. promuovere la pluralità e l’unità dei carismi e ministeri; 2. impostare quindi una pastorale d’insieme che li valorizzi, suscitando collaborazione tra realtà

pastorali e associative, inquadrando in prospettiva unitaria le varie iniziative; 3. programmare l’attività pastorale, in rapporto alla realtà locale letta alla luce del Vangelo con

particolare riguardo a giovani e anziani; 4. sostenere la proposta vocazionale al ministero presbiterale e alla vita consacrata e

missionaria; 5. rafforzare l’attenzione alle coppie di fidanzati, alle giovani famiglie e a quelle in difficoltà; 6. attualizzare il progetto diocesano secondo le esigenze locali e studiare collegamenti con

l’attività dell’unità pastorale e della vicaria urbana; 7. verificare l’effettiva attuazione dei programmi;

b) nell’ambito dell’annuncio 1. curare l’annuncio e l’ascolto della Parola di Dio, programmando iniziative di evangelizzazione

e catechesi; 2. promuovere la formazione degli operatori pastorali, soprattutto dei catechisti e animatori; 3. suscitare sensibilità e collaborazione missionaria;

c) nell’ambito della celebrazione 1. curare la partecipazione consapevole e attiva all’azione liturgica, la valorizzazione della

domenica e l’educazione alla preghiera di tutti i battezzati; 2. promuovere la formazione di ministri straordinari dell’Eucaristia e del gruppo liturgico;

d) nell’ambito della testimonianza 1. curare la formazione costante alla carità, alla sollecitudine per gli ultimi, all’impegno nel lavoro

e nel sociale e nelle attività del tempo libero; 2. promuovere opere di carità materiale e spirituale.

3. affrontare con spirito missionario ed ecumenico i problemi del territorio, tenendo conto della presenza di diverse chiese cristiane non cattoliche e lasciandosi interpellare anche dalla presenza di altre espressioni religiose.

4. promuovere il dialogo e la collaborazione con gli organismi civili e gli enti pubblici.

Page 3: Il Consiglio Pastorale

SPECIALE ELEZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

1 - 15 GIUGNO 2008

3

e) In relazione ai suddetti compiti, il Consiglio Pastorale Parrocchiale: 1. elegge un Consiglio di Presidenza 2. elegge propri rappresentanti nel Consiglio pastorale vicariale e in altri organismi pastorali

vicariali e studia i pareri da portare in quelle sedi; 3. indice almeno una volta all’anno un’assemblea parrocchiale

Art. 4 Composizione

Il Consiglio pastorale parrocchiale è composto da trenta (30) membri residenti nel territorio della Parrocchia del Duomo, venti eletti, sei di diritto e quattro cooptati dal Parroco:

o 10 (Dieci) rappresentanti di zona (uno per ciascuna delle zone così come descritte nell’allegato sub 1 che fa parte integrante del presente statuto)

o 10 (Dieci) rappresentanti dei Gruppi parrocchiali (un designato dai Catechisti, un designato dagli Animatori, un designato dal gruppo Caritas e San Vincenzo, un designato dal Gruppo Missionario, un designato dal gruppo Liturgico, due designati in rappresentanza dei gruppi famiglie, un designato dal Gruppo Adulti & Più e dal Gruppo Vedove, un designato dal Gruppo Cultura e Formazione e un designato dal Gruppo Sport e Tempo Libero.

o 6 (sei) membri di diritto (un frate, una suora, un componente del Consiglio per gli Affari Economici, il Vicario cooperatore, un membro del Capitolo della Concattedrale, e il Presidente parrocchiale dell’Azione Cattolica).

Il tono di un Consiglio pastorale è dato dalla sensibilità e formazione cristiana dei suoi componenti e dalla loro coscienza del ruolo nella Chiesa.

Art. 5 Il Consiglio di Presidenza

1. Presidente del Consiglio pastorale parrocchiale è il parroco, assistito da un Consiglio di Presidenza, composto dal Vicario cooperatore e da N° 3 consiglieri designati dal Consiglio. Tra di essi viene designato un Vicepresidente laico e un Segretario.

2. Spetta al Parroco o, a suo nome, al Vicepresidente - convocare e presiedere le riunioni; - curare l’esecuzione delle decisioni.

3. Il Consiglio di Presidenza - ordina e promuove le attività del Consiglio; - propone il calendario delle riunioni; - predispone l’Ordine del giorno; - vigila sull’attuazione delle decisioni prese.

4. Il Segretario, a nome del Consiglio di Presidenza - predispone le sedute e ne redige i verbali; - invia le convocazioni e le comunicazioni; - è responsabile della documentazione e dell’archivio; - cura le notificazioni del lavoro svolto alla comunità.

Art. 6 Riunioni

1. Il Consiglio pastorale parrocchiale si riunisce, almeno quattro volte all’anno, secondo un calendario preordinato all’inizio dell’anno pastorale. Può essere convocato in sessione straordinaria ogniqualvolta la Presidenza lo ritenga opportuno o lo chieda un terzo dei membri. La convocazione e l’ordine del giorno devono essere comunicati almeno tre giorni prima della sessione. Le sedute sono valide se almeno la metà più uno degli aventi diritto è presente. Per argomenti specifici, alle sedute del Consiglio possono essere invitati esperti o consulenti.

2. Le riunioni iniziano con un momento di preghiera, ispirata alla parola di Dio. Le sedute sono guidate da un moderatore, scelto tra i membri del Consiglio di Presidenza. Oggetto della trattazione sono, di norma, solo gli argomenti previsti nell’Ordine del giorno. Ogni componente è tenuto ad esprimere il suo parere con senso di responsabilità e di ecclesialità, dopo aver approfondito i temi all’ordine del giorno. E’ auspicabile che la trattazione e la

Page 4: Il Consiglio Pastorale

SPECIALE ELEZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

1 - 15 GIUGNO 2008

4

discussione, attraverso un dialogo franco e rispettoso, porti a maturare conclusioni che ottengano un consenso possibilmente unanime. Per verificare gli orientamenti può essere richiesto il voto aperto. Le votazioni riguardanti persone si fanno a scheda segreta. La maggioranza richiesta per elezioni è quella semplice (metà più uno dei voti dei presenti). Non sono ammesse deleghe di voto.

3. Proprio per il fatto che il Consiglio è un organo consultivo, anche se non deliberativo, il Parroco e gli organismi parrocchiali sono tenuti a chiederne il parere circa le questioni più importanti e non possono, senza una ragione prevalente, discostarsene.

4. La comunità parrocchiale deve essere informata sulle attività e le scelte operate dal Consiglio, ma senza manifestare le posizioni assunte dai singoli componenti. Il Consiglio, a sua volta. si presta, oltre che per informare la comunità, anche per individuarne meglio i problemi e raccogliere istanze.

Art. 7 Durata

1. Il CPP resta in carica quattro anni. I membri del CPP, compiuto il quadriennio, possono essere rieletti.

2. Quando la parrocchia rimane vacante, il CPP rimane in carica sotto la presidenza dell’amministratore parrocchiale fino all’arrivo del nuovo parroco. Il nuovo parroco ha la facoltà, se lo ritiene opportuno, di confermare nell’incarico il CPP fino alla sua scadenza naturale.

3. Il consigliere che, senza giustificato motivo, risulta assente per tre volte consecutive dalle riunioni del CPP, è ritenuto dimissionario.

4. Le dimissioni di un consigliere sono comunicate per iscritto al parroco 5. Il consigliere dimissionario o uscente è sostituito dal candidato non eletto che ha ottenuto il più alto

numero di preferenze. 6. Il rappresentante del gruppo che termina il suo incarico prima della cessazione del mandato di

consigliere è sostituito dal nuovo responsabile del medesimo gruppo e rimane in carica fino al termine di durata del C.P.P.

Art. 8 Regolamento

Per il suo funzionamento, il CPP elabora un proprio regolamento, in cui stabilisce: - le modalità e i tempi per l’elezione del CPP; - l’istituzione ed i compiti della Commissione elettorale;

Il presente Statuto è stato elaborato dal Comitato Pastorale Parrocchiale in data 07.04.2008, Rovigo, 7 Aprile 2008 Don Carlo Maria Santato Arciprete

Lo Statuto è approvato e promulgato dal vescovo di Adria-Rovigo in data 8 aprile 2008 Il Cancelliere Il Vescovo Mons.Valerio Valentini + Lucio Soravito de Franceschi

Page 5: Il Consiglio Pastorale

SPECIALE ELEZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

1 - 15 GIUGNO 2008

5

R E G O L A M E N T O PER LA ELEZIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

ELEZIONE DEL CPP

Art. 1 La Presidenza del Comitato Pastorale Parrocchiale uscente indice le elezioni del nuovo Consiglio Pastorale due mesi prima della sua scadenza fissandone i tempi e le modalità. Istituisce la commissione elettorale e suggerisce le iniziative più adeguate per l'informazione e la sensibilizzazione della parrocchia sulla natura, composizione e compiti del CPP.

Art. 2 Per l’elezione dei consiglieri si danno le norme seguenti: 1) Hanno diritto di partecipare alle elezioni dei consiglieri tutte le famiglie della parrocchia. 2) La Commissione elettorale, nominata dal CPP uscente, predispone una lista per zona di almeno

cinque candidati, formata da uomini e donne, da giovani e adulti. 3) Possono essere messi nella lista dei candidati tutti i battezzati della parrocchia dai 16 anni in su, che

abbiano uno stile di vita coerente con la fede cristiana. 4) Non possono essere eletti i parrocchiani che ricoprono incarichi amministrativi pubblici (sindaco,

assessore, ecc.), oppure che sono responsabili di partiti politici o di sindacati. 5) I candidati, prima di essere messi in lista, devono essere edotti circa i compiti del CPP e devono

esprimere la loro disponibilità ad essere eletti e a collaborare nell’attività pastorale. 6) I parrocchiani scelgono due consiglieri tra i candidati della lista della propria zona di appartenenza,

proposta dalla Commissione elettorale, o liberamente aggiunti, sempre della propria zona.

COMMISSIONE ELETTORALE Art. 3

La commissione elettorale, istituita dalla presidenza del Comitato Pastorale Parrocchiale è composta da almeno cinque membri. Essa ha i seguenti compiti:

• predisporre una lista di candidati con un numero almeno doppio dei nominativi da eleggere; a questo scopo darà la sua collaborazione tutto il CPP uscente;

• preparare le schede di votazione e organizzarne la distribuzione; • raccogliere, controllare e scrutinare le schede; • notificare ai neo-eletti l'avvenuta elezione; • redigere il verbale su tutta l'attività elettorale.

SVOLGIMENTO DELLE ELEZIONI

Art. 4 Le elezioni si svolgono dal 1 al 15 giugno 2008 con le seguenti modalità: - Verrà consegnata una scheda a domicilio ad ogni singola famiglia. - La scheda con le preferenze segnate dovrà essere depositata nelle apposite urne predisposte negli

atri del Duomo nei giorni che vanno dal giorno 8 al giorno 15 giugno 2008. - Ogni famiglia può indicare sulla scheda che gli viene consegnata non più di due preferenze.

PRIMA RIUNIONE DEL CPP

Art. 5 La prima riunione del CPP viene convocata dal Presidente mediante avviso scritto, recapitato ai consiglieri almeno una settimana prima della riunione. L'avviso di convocazione conterrà l'o.d.g. ed eventuale documentazione relativa ai temi in discussione.

Il presente Regolamento è stato elaborato dal Comitato Pastorale Parrocchiale in data 07.04.2008 Don Carlo Maria Santato

Arciprete

Viene approvato e promulgato dal vescovo di Adria-Rovigo in data 8 aprile 2008 Il Cancelliere Il Vescovo

Mons. Valerio Valentini + Lucio Soravito de Franceschi

Page 6: Il Consiglio Pastorale

SPECIALE ELEZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

1 - 15 GIUGNO 2008

6

ZONE PASTORALI

Zona ARANCIO

Via Monte Grappa, Via Monte Nero (…29-48), Via Nevegal, Via Ragazzi del 99, Via Rovereto

Zona AZZURRO

Via Cime Lavaredo, Via Col di Lana, Via Coni Zugna, Via Marmolada, Via Monte Nero (31-50…), Via Monte Pelmo, Via Monte Rosa, Via Ramelli Via Redipuglia, Via White J.

Zona BIANCO

Via Del Bersagliere, Via Del Fante, Via Montello, Via Sgarzi, Via V.Veneto (1-50) Vicolo Adamello

Zona GIALLO

Piazza Di Vittorio, Via Castiglioni, Via Cavaglieri, Via Coronelli, Via Dei Cappuccini, Via Del Sacro Cuore, Via Fracchetta, Via Mameli, Via Menotti, Via Rosmini, Via Vico, Vicolo Fra’ Fortunato Zona BLU

Via Forlanini Vicolo Forlanini Via Mascherine

Zona INDACO

Corso del Popolo (173-315), Galleria Avelli, Galleria Bernardino da Feltre, Piazzale Caffaratti, Via Casalini, Via Giordano Bruno, Via Miani (dispari), Via Modena Colorni, Via Mure Ospedale, Via Pighin, Via Ponte Roda, Via S.Agostino, Via Sichirollo (1-38), Via Speroni, Via Vecellio, Vicolo Venezze

Zona ROSA

Corso del Popolo (1-172), Galleria Rhodigium, Piazza Repubblica, Piazza Duomo, Via Badaloni, Via Bonatti, Via Cattaneo, Via Cavallotti, Via Donatoni, Via Dunant, Via Grimani, Via Levico, Via Maneo, Via Mure Seminario Vecchio, Via Portello, Via Trento, Via Umberto I° (pari), Viale Amendola, Vicolo Adigetto, Vicolo Biscuola, Vicolo Castello, Vicolo Crocco , Vicolo Duomo, Vicolo S.Barbara

Page 7: Il Consiglio Pastorale

SPECIALE ELEZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

1 - 15 GIUGNO 2008

7

Zona ROSSO

Via Caporetto, Via Podgora Via V.Veneto (51-93), Viale Del Lavoro, Viale Della Scienza, Viale Della Tecnica Zona VERDE Via Boccaccio, Via Carducci, Via Curiel Via Foscolo, Via Marin, Via Negrelli Via Oliva, Via Pascoli Via Principe di Napoli Via Roccati Via Sichirollo (35-80) Vicolo Ariosto

Zona VIOLA

Via Bianchini, Via Del Carso, Via Delle Tofane, Via Granatieri di Sardegna, Via Isonzo, Via Istria, Via Malaspina R., Via Monte Cimone, Via Ortigara, Via Pasubio, Via Sabotino, Via Vallini, Via V.Veneto (91-fine)

Page 8: Il Consiglio Pastorale

SPECIALE ELEZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

1 - 15 GIUGNO 2008

8