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Fiamme Gialle 9 / 2005 3 IL CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE DELLA GUARDIA DI FINANZA ABBINATO ANCHE QUEST’ANNO CON UNA SOLENNE CELEBRAZIONE DELLA FESTA DI SAN MATTEO PATRONO DEL CORPO di Tommaso Santamaria Anche quest’anno sono state pia- cevolmente abbinate due grandi ma- nifestazioni particolarmente sentite dalla Guardia di Finanza: la celebra- zione della Festa di San Matteo, Pa- trono della Guardia di Finanza, e il Concerto annuale della Banda Musi- cale della Guardia di Finanza. Il 21 settembre 2005 in occasione della Festa di San Matteo, Patrono della Guardia di Finanza, è stata in- fatti celebrata la Santa Messa nella prestigiosa Basilica Romana di Santa Maria Maggiore. La Santa Messa è stata concele- brata dall’ Ordinario Militare per l’Ita- lia, Mons. Angelo Bagnasco, con Pa- dre Pietro Campominosi, Ispettore per l’Assistenza Spirituale della Guar- dia di Finanza e i Cappellani militari in servizio a Roma, in forma solenne, con la partecipazione di un comples- so ridotto della Banda Musicale del Corpo e di uno speciale Coro, che hanno accompagnato i vari momenti della celebrazione. Ancora una volta si è potuta am- mirare tutta la meravigliosa architet- tura della Basilica di Santa Maria Maggiore, illuminata come avviene per le grandi occasioni, e si è assisti- to ad una delle più belle manifesta- zioni liturgiche della Capitale, non senza una intima e sentita partecipa- zione ai misteri della nostra fede. L’omelia dell’Ordinario militare, Mons. Angelo Bagnasco, con parole alate riferite anche alla figura del no- stro Protettore San Matteo, ha sapu- to indurre in tutti i presenti una sere- na meditazione sulla sacralità di que- sta celebrazione, ormai tradizionale per la Guardia di Finanza. Tutte le navate della Basilica erano gremite di militari, in servizio e in congedo, e dei loro familiari e tanti di essi, ascoltan- do le parole del Vescovo Militare, so- no andati indietro nel tempo, ricor- dando quando alla stessa celebrazio- ne hanno potuto partecipare, sin dal loro ingresso in servizio nel Corpo, nei Reparti di Istruzione e successi- vamente in altre Caserme del Corpo, con altri Comandanti, con altre Bande musicali dirette da altri valenti Maestri e con tanti colleghi, rimasti tutti vivi nella loro memoria. Meditando, anche, su tutta la loro vita trascorsa nel Corpo e sulla evo- luzione dell’attività operativa del Cor- po verso un futuro in piena crescita, cui non manca la partecipazione di al- cuni loro figli. E anche per questo hanno ripetuto per il Corpo la invoca- zione della protezione di S.Matteo, seguendo silenziosamente le parole della Preghiera del Finanziere, ac- compagnate, come sempre, dalla Banda del Corpo. Fra i tanti militari intervenuti dai Comandi e dai Reparti di Roma e se- di viciniori, con i loro familiari, è stato presente anche il Ministro dell’Econo- mia e delle Finanze, Prof. Domenico Siniscalco, che ha assistito alla ceri- monia accanto al Comandante Gene- rale della Guardia di Finanza, Gene- rale di Corpo d’Armata Roberto Spe- ciale e consorte, agli altri vertici del Corpo, fra cui il Comandante in Se- conda, Gen. C.A. Italo Pappa, e il Ca- po di Stato Maggiore, Generale di Di- visione Emilio Spaziante, con le loro Signore. Numerose anche le Autorità intervenute in rappresentanza delle Forze Militari e di Polizia, nonché del- le varie Agenzie del Ministero dell’E- conomia e delle Finanze. Per i tanti Finanzieri in congedo - intervenuti con il Presidente Naziona- Nella foto, al centro, in primo piano, l’Arci- vescovo Ordinario Militare per l’Italia, il Comandante Genera- le della Guardia di Finanza e gentile Signora, dopo la S. Messa.

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IL CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE DELLA GUARDIA DI FINANZAABBINATO ANCHE QUEST’ANNO CON UNA SOLENNE CELEBRAZIONE

DELLA FESTA DI SAN MATTEO PATRONO DEL CORPOdi Tommaso Santamaria

Anche quest’anno sono state pia-cevolmente abbinate due grandi ma-nifestazioni particolarmente sentitedalla Guardia di Finanza: la celebra-zione della Festa di San Matteo, Pa-trono della Guardia di Finanza, e ilConcerto annuale della Banda Musi-cale della Guardia di Finanza.

Il 21 settembre 2005 in occasionedella Festa di San Matteo, Patronodella Guardia di Finanza, è stata in-fatti celebrata la Santa Messa nellaprestigiosa Basilica Romana di SantaMaria Maggiore.

La Santa Messa è stata concele-brata dall’ Ordinario Militare per l’Ita-lia, Mons. Angelo Bagnasco, con Pa-dre Pietro Campominosi, Ispettoreper l’Assistenza Spirituale della Guar-dia di Finanza e i Cappellani militari inservizio a Roma, in forma solenne,con la partecipazione di un comples-so ridotto della Banda Musicale delCorpo e di uno speciale Coro, chehanno accompagnato i vari momentidella celebrazione.

Ancora una volta si è potuta am-mirare tutta la meravigliosa architet-tura della Basilica di Santa MariaMaggiore, illuminata come avviene

per le grandi occasioni, e si è assisti-to ad una delle più belle manifesta-zioni liturgiche della Capitale, nonsenza una intima e sentita partecipa-zione ai misteri della nostra fede.

L’omelia dell’Ordinario militare,Mons. Angelo Bagnasco, con parolealate riferite anche alla figura del no-stro Protettore San Matteo, ha sapu-to indurre in tutti i presenti una sere-na meditazione sulla sacralità di que-sta celebrazione, ormai tradizionaleper la Guardia di Finanza. Tutte lenavate della Basilica erano gremite dimilitari, in servizio e in congedo, e deiloro familiari e tanti di essi, ascoltan-do le parole del Vescovo Militare, so-no andati indietro nel tempo, ricor-dando quando alla stessa celebrazio-ne hanno potuto partecipare, sin dalloro ingresso in servizio nel Corpo,nei Reparti di Istruzione e successi-vamente in altre Caserme del Corpo,con altri Comandanti, con altre Bandemusicali dirette da altri valenti Maestrie con tanti colleghi, rimasti tutti vivinella loro memoria.

Meditando, anche, su tutta la lorovita trascorsa nel Corpo e sulla evo-luzione dell’attività operativa del Cor-

po verso un futuro in piena crescita,cui non manca la partecipazione di al-cuni loro figli. E anche per questohanno ripetuto per il Corpo la invoca-zione della protezione di S.Matteo,seguendo silenziosamente le paroledella Preghiera del Finanziere, ac-compagnate, come sempre, dallaBanda del Corpo.

Fra i tanti militari intervenuti daiComandi e dai Reparti di Roma e se-di viciniori, con i loro familiari, è statopresente anche il Ministro dell’Econo-mia e delle Finanze, Prof. DomenicoSiniscalco, che ha assistito alla ceri-monia accanto al Comandante Gene-rale della Guardia di Finanza, Gene-rale di Corpo d’Armata Roberto Spe-ciale e consorte, agli altri vertici delCorpo, fra cui il Comandante in Se-conda, Gen. C.A. Italo Pappa, e il Ca-po di Stato Maggiore, Generale di Di-visione Emilio Spaziante, con le loroSignore. Numerose anche le Autoritàintervenute in rappresentanza delleForze Militari e di Polizia, nonché del-le varie Agenzie del Ministero dell’E-conomia e delle Finanze.

Per i tanti Finanzieri in congedo -intervenuti con il Presidente Naziona-

Nella foto, al centro,in primo piano, l’Arci-vescovo OrdinarioMilitare per l’Italia, ilComandante Genera-le della Guardia diFinanza e gentileSignora, dopo la S.Messa.

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le dell’ANFI, Generale di Corpo d’Ar-mata Pietro di Marco, il Vice Presi-dente Nazionale Vicario, GeneraleTommaso Santamaria, e il SegretarioGenerale Maggiore Giuseppe Rug-gieri - numerosi Ufficiali Generali euna rappresentanza delle SezioniANFI della Capitale con le rispettivebandiere.

Il 23 settembre nella Sala SantaCecilia dell’Auditorium di Roma nelParco della Musica, dalle ore 20 si ètenuto il Concerto della Banda Musi-cale del Corpo, in occasione del 231°Annuale della Fondazione dellaGuardia di Finanza, diretta dal Mae-stro, Maggiore Leonardo Laserra In-grosso.

Come rilevato dal ComandanteGenerale del Corpo, Generale diCorpo d’Armata Roberto Speciale,nella presentazione del Programmamusicale, la scelta dei brani da pro-porre in Concerto è stato il frutto diuna accurata ricerca tra le variegateed innovative espressioni del lin-guaggio musicale,seguendo l’evolu-zione della storia delle Banda, cheoggi preferisce proporre anche pro-grammi più moderni, arricchiti conbrani tratti dalla produzione musicaledel Novecento.

Nella serata il Programma è stato,infatti, dedicato interamente alla mu-sica del Novecento, con una primaparte con brani di Prokofiev (con unaMarcia), Weinberger (Polka e fuga),Ghershwin (un Americano a Parigi), eBernstein (con la colonna sonora deiMagnifici Sette); cui ha fatto seguito

la Synfonic Overture di Barnes, unMedley-latino americano e un Souve-nir napoletano di autori vari con l’in-terpretazione della Soprano AngelaMassafra, Un amore così grande, perun omaggio a Claudio Villa cantatodalla figlia con il padre Claudio sulloschermo, e Night and Day di Porter,per un omaggio a Frank Sinatra can-tato da Fiorello.

Un programma piacevolissimoparticolarmente gradito da tutto ilpubblico presente, al quale è anchepiaciuta la particolare partecipazionesul palco di un eccezionale Fiorello(al quale il Comandante Generale haconsegnato l’attestato di Socio Ono-rario dell’ANFI, con riferimento a suopadre appartenente alla Guardia di

Finanza), di Loretta Goggi (che si èespressa alla fine con la frase ”maquesta non è una Banda, è una gran-de Orchestra” richiamando quantoera parso anche agli entusiasti dellamusica di Gershwin, di Porter, degliautori vari Latino-americani e dei mo-tivi napoletani; e di Renzo Arbore,che si è esibito in una delle sue bat-tute, riferendola ai tanti clarinetti del-la Banda.

Bravissima e preparatissima Pre-sentatrice la Dott.ssa Monia Palmie-ri, ammirata già nel Concerto tenutodalla Banda Musicale nel recenteRaduno nazionale dell’ANFI alla se-de di Lecce.

Come sempre, con il ComandanteGenerale della Guardia di Finanza,Generale C.A. Roberto Speciale, ilComandante in Seconda, GeneraleC.A. Italo Pappa, e il Capo di StatoMaggiore, Generale D. Emilio Spa-ziante, una larga partecipazione diAutorità, di alti Ufficiali del Corpo, pro-venienti anche dalle sedi esterne, e dialtre Armi, nonché di Sottufficiali eSovrintendenti e di Finanzieri. Nume-rosa anche la partecipazione dellegentili Signore particolarmente aman-ti della bella musica e delle esecuzio-ni curate dal Maestro Leonardo La-serra Ingrosso.

Presente anche una larga rappre-sentanza delle Sezioni ANFI, con ilPresidente Nazionale Generale diCorpo d’Armata Pietro Di Marco egentile Consorte.

Il Comandante Generale consegna al cantante Rosario Fiorello l’attestato di“Socio Onorario” dell’A.N.F.I.

L’Ordinario Militare Mons. Bagnasco durante l’omelia.

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85° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELLA SEZIONEA.N.F.I. DI PISA

di Pietro Di Marco

Nei giorni 3 e 4 settembre scorsi,presieduta dal Presidente Nazionale,Gen. C.A. Pietro Di Marco, ha avutoluogo la cerimonia per la celebrazio-ne dell’85° Anniversario di fondazio-ne della Sezione ANFI di Pisa, sortacome “Società di mutuo soccorso frale guardie di finanza in congedo”.

Nell’occasione è stata intitolata,per gentile concessione del Sindacodi Pisa, una strada cittadina alleFiamme Gialle.

La celebrazione dell’85° anniver-sario ha avuto inizio il giorno 3 set-tembre con l’invito del Sindaco al Pre-sidente Nazionale, al ComandanteRegionale della Guardia di Finanzadella Toscana, Gen. B. SaverioCapolupo, e agli esponentidell’A.N.F.I. presenti a Pisa: Segreta-rio Generale, Magg. Giuseppe Rug-gieri, Consigliere Nazionale e Presi-dente della Sezione di Pisa, Comm.Marco Mugnaini e Consiglieri Nazio-nali, Ten. Col. Romano Bacci, Ten.Lanfranco Stavolone, S.Ten. Pieran-gelo Nissolino e S.Ten. Michele Gian-francesco.

L’incontro con il Sindaco e con laGiunta Comunale è avvenuto nellabellissima e storica Sala delle “Balea-ri” di Piazza Gambacorta, dove il Sin-daco, Dott. Paolo Fontanelli, ha volu-to manifestare ai graditi ospiti tutta lasua grande stima per la Guardia diFinanza e per la nostra Associazioneanche con l’intitolazione di una stradacittadina in “Via delle Fiamme Gialle”.

Il Presidente Nazionale e il Gene-rale Capolupo hanno vivamente rin-graziato il Sindaco per la sua grandedisponibilità nell’organizzazione enella buona riuscita della manifesta-zione e soprattutto per l’intitolazionedi una strada della magnifica città diPisa.

Al termine della riunione il Presi-dente Nazionale ha donato al Sinda-co il “Crest” dell’ANFI, anche a nomedi tutti i soci dell’Associazione.

Il successivo 4 settembre, a Pisa,nel parcheggio Scambiatori, di ViaPietrasantina, si è svolta la cerimonia

Il Gen. C.A. Pietro Di Marco durante il suo discorso celebrativo.

vera e propria per festeggiare l’85°anniversario della Sezione di Pisa.

Hanno presieduto alla cerimonia ilPresidente Nazionale dell’ANFI e ilGenerale Capolupo, per la Guardia diFinanza. Sono intervenute le più alteAutorità locali civili, militari e religiose,tra le quali: il Sindaco di Pisa, Dott.Paolo Fontanelli, il Vice Sindaco,Avv. Costantino Cavallaro, il VicePrefetto, Dott.ssa Maria Laura Simo-netti, il Presidente della Provincia,Dott. Andrea Pieroni, il Questore,

Dott. Massimo Maria Mazza, il Presi-dente del Parco S. Rossore, Dott.Giancarlo Lunardi, il ComandanteProvinciale dei Carabinieri, Col. Pao-lo Fabiano, il Vice Comandante della46° Brigata Aerea, Col. Franco Giurie, per la Guardia di Finanza, tra glialtri: il Comandante Provinciale diPisa, Col. Maurizio Tolone; il nuovoComandante Provinciale di Pisa, Col.Paolo Semeraro; il Comandante Pro-vinciale di Massa, Col. Marco Nani; ilComandante della Compagnia di

Il Presidente Nazionale dell’ANFI e le altre Autorità presenti alla celebrazione del-l’anniversario di istituzione della Sezione di Pisa.

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Pisa, Cap. Michelantonio Sportelli; ilComandante della Compagnia di SanMiniato, Cap. Nicola Cuomo; il Cap-pellano Militare della Regione Tosca-na, Don Gabriele Pezzi.

Per l’ANFI erano presenti il Segre-tario Generale Magg. Ruggieri ed iConsiglieri Nazionali, Bacci, Stavolo-ne, Nissolino, Romano e Gianfrance-sco. Erano presenti, altresì, i vari pre-sidenti delle Sezioni ANFI dellaToscana con centinaia di soci.

All’arrivo sul luogo della cerimoniadel Presidente Nazionale, Gen. DiMarco, che ha passato in rassegna loschieramento dei soci, ha avuto iniziola Santa Messa al campo, officiata daMons. Paoletti, concelebrata con ilCappellano militare Don Pezzi.

Subito dopo il Sindaco di Pisa hapronunciato il suo discorso di sentitoringraziamento, anche a nome dellacittadinanza, per la Guardia di Finan-za e l’ANFI che hanno voluto festeg-giare a Pisa l’85° Anniversario dellafondazione della Sezione ANFI, conl’augurio che essa possa rappresen-tare sempre un punto di riferimento edi impegno sociale nell’ambito dellacittadinanza di Pisa, che vede nel-l’ANFI, e quindi nella Guardia diFinanza e nelle forze di Polizia, ladifesa di quelle libertà e di quei valo-ri che hanno fatto grande il nostroPaese.

Ha preso quindi la parola il Presi-dente Nazionale, il quale ha pronun-ciato un vibrante discorso ufficialericordando che i nostri vecchi finan-zieri in congedo, fin dal 1906, aveva-no sentito la necessità di ritrovarsiassieme per rinsaldare i vincoli dicameratismo, di mutua assistenza edi solidarietà.

Infatti dal 1906 al 1927 in variecittà italiane sorsero movimenti diFinanzieri in congedo con diversedenominazioni: Associazioni, Federa-zioni, Unioni e Società di mutuo soc-corso, come quella di Pisa, che sorsenel 1921.

Nel 1928 i vari Sodalizi si unifica-rono costituendo l’Associazione fraMilitari della Guardia di Finanza incongedo, che nel 1928 ottenne il rico-noscimento ufficiale di “Ente Morale”senza fine di lucro (R.D. 11 marzo1929 n. 377).

Nel 1962 l’Associazione assunsela denominazione attuale di “Associa-zione Nazionale Finanzieri d’Italia” in

Il Sindaco di Pisa durante la cerimonia celebrativa ha intitolato una strada dellacittà alle Fiamme Gialle d’Italia.

quanto lo Statuto, approvato nellostesso anno, prevedeva di ammette-re tra i soci ordinari anche i finanzieriin attività di servizio, ma con la limita-zione di non poter esercitare l’eletto-rato attivo e passivo.

Dopo questo breve excursus ilGenerale Di Marco ha continuato adire, tra l’altro, che la cerimonia perl’85° Anniversario trova i soci dell’AN-FI in un momento di grande aggrega-zione, compattezza ed entusiasmoper il raggiungimento delle finalitàstatutarie nell’ambito della Sezione,della famiglia e della società, nellaconcezione di un sano e modernoassociazionismo. Oggi la nostraAssociazione si è ben consolidata peril notevole aumento del numero delleSezioni e di migliaia di soci raggiun-gendo momenti di grande attivitàoperativa che ha consentito la realiz-zazione di importanti conquisteanche nel campo dell’assistenzamorale e materiale dei soci. Perciòpiù che mai bisogna stringersi tuttiassieme attorno alla PresidenzaNazionale per difendere la nostraidentità e il nostro prestigio nonchéper rafforzare la fede e l’amore per laPatria, per la libertà e la democrazia,con grande attaccamento al Corpo ealle altre Istituzioni.

Quindi ha rivolto un caloroso rin-graziamento al Sindaco di Pisa per lagrande disponibilità e partecipazionee soprattutto per aver voluto privile-giare la Guardia di Finanza e il nostro

Sodalizio facendo intestare una stra-da di Pisa alle “Fiamme Gialle”.

Infine il Generale Capolupo hapronunciato il suo discorso, dopoaver portato il saluto e l’augurio delComandante Interregionale dell’ItaliaCentro Settentrionale, con sede aFirenze, Gen. C.A. Nino Di Paolo,impossibilitato a partecipare alla ceri-monia per inderogabili impegni pre-cedentemente assunti; ha manifesta-to il suo apprezzamento e gratitudinee quello della Guardia di Finanza perl’altissima funzione sociale che laSezione di Pisa ha svolto nell’ambitocittadino fin dalla sua costituzione.Oggi ricorre l’85° anniversario dellasua fondazione e certamente laSezione continuerà ad operare in col-laborazione e nel rispetto dello spiritodi servizio che anima tutti i Finanzieridel servizio attivo.

Subito dopo lo stesso PresidenteNazionale, il Generale Capolupo e ilSindaco Dott. Fontanelli con una bre-ve cerimonia hanno scoperto la targacon la quale viene intitolata la stradaalle “Fiamme Gialle”.

Un doveroso ringraziamento va atutte le Autorità convenute e al Consi-gliere Nazionale e Presidente dellaSezione, Comm. Marco Mugnaini, edai suoi collaboratori per la organizza-zione e per la buona riuscita dellamanifestazione che si è conclusa conil pranzo sociale nel salone dell’Ippo-dromo della Tenuta di San Rossore diPisa, messo gentilmente a disposi-zione dalla società ALFEA.

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62° ANNIVERSARIO DELLA DIFESA DI ROMA A PORTA SAN PAOLO8 settembre 1943 - 8 settembre 2005

La celebrazione dell’8 settembre1943, nel 62° Anniversario della Dife-sa di Roma, si è svolta, con una pri-ma cerimonia, a Porta San Paolo,con la deposizione di corone pressole Lapidi che ricordano i fatti d’armedi quelle tragiche giornate e successi-vamente, al Parco della Resistenza,nei pressi del Monumento dedicato atutti i Militari caduti durante la Guerradi Liberazione, ove Personalità civili emilitari, tra le quali il Ministro dellaDifesa On. Antonio Martino, si sonosuccedute nei loro interventi comme-morativi.

Vi hanno partecipato inoltre, citta-dini, scolaresche e rappresentanze diAssociazioni Combattentistiche ed’Arma, ex Partigiani e Internati.

Hanno reso gli onori militari unReparto di Granatieri e uno dei Lan-cieri di Montebello, in uniforme sto-rica.

Nelle foto: in alto, l’On. Lamberto Dini e l’On.Publio Fiori, Vice Presidente dellaCamera dei Deputati, a Porta San Pao-lo dopo l’omaggio alle Lapidi chericordano gli avvenimenti dell’8 set-tembre 1943;

in basso, il Medagliere dell’A.N.F.I.assieme agli altri Medaglieri presentialla cerimonia.

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Il 16 aprile u.s. è stata inaugurataa Chiavari (GE) la nuova sede dellaSezione ANFI intitolata alla memoriadel Ten.Col. Vittorio G. ROSSI, nativodi Santa Margherita Ligure, insignepoeta, scrittore e giornalista di grandenotorietà e vincitore di diversi premiletterari, tra i quali quello di Viareggionel 1938. È stato anche il primoComandante della Scuola Nauticadella Guardia di Finanza di Pola.

Alla cerimonia sono state presentiAutorità civili e militari, tra le quali perla Guardia di Finanza il Gen. B. Wal-ter Peruzzo, Comandante RegionaleLiguria, il Comandante della Compa-gnia di Chiavari, Cap. Mario Pinzino,i Comandanti delle brigate di Riva Tri-goso, Rapallo e della locale SezioneOperativa, i Sindaci di Chiavari e diSanta Margherita Ligure, il Vice Que-store Dott. Giannina Roatta, il Cap.dei Carabinieri Comandante la localeCompagnia nonché le rappresentan-ze delle Associazioni d’Arma di Chia-vari. Madrina della cerimonia è statal’On. Mondello Prof.ssa Gabriella,che ha provveduto al taglio del nastrotricolore per l’inaugurazione dellanuova sede e allo scoprimento dellaTarga. Sono intervenute anche lerappresentanze delle Sezioni ANFIdella Liguria con bandiere nonché ilConsigliere Nazionale della Liguria,Ten.Col. Antonio Marino in rappre-sentanza del Presidente Nazionale,Gen. C.A. Pietro Di Marco.

Ha officiato la S. Messa il Cappel-lano militare capo Mons. GiovanniDenegri nella settecentesca Chiesadei Padri Scolopi, alla quale sono sta-ti presenti numerosi soci e familiaridella Sezione.

Presenti anche i parenti ed amicidel Ten. Col. Vittorio G. Rossi e ilConsiglio Direttivo della Sezione diChiavari con il suo Presidente, M.M.Antonio Ortelio, che hanno magistral-mente diretto lo svolgersi della ceri-monia, che si è conclusa con un “vind’honneur” e con il pranzo sociale.

Alcuni momenti della cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Sezionedi Chiavari.

INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE A.N.F.I. DICHIAVARI

di Antonio Ortelio

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Una cosa è certa che la lapide fuposta in onore dei “Soldati Italiani” cheavevano combattuto valorosamente con-tro i non meno valorosi soldati austro-ungarici durante la 1^ Guerra mondiale.

Ma chi erano “I Gialli del Calvario cheavevano vinto il nemico sull’Isonzo”,come recita la lapide, e che vennero poia combattere sull’Altopiano di Asiago?

E così emerge dalla Storia la collinadel Podgora della quale il Calvario è unapropaggine, una insignificante quota dim. 240, ma carica di gloria, dove si sacri-ficarono migliaia di italiani in continuiassalti per la conquista di Gorizia, al di làdell’Isonzo.

Su questa collina combatterono valo-rosamente nel luglio del 1915 anche i“Gialli” del II Battaglione di frontiera dellaRegia Guardia di Finanza, che nell’as-salto perse 7 ufficiali e 131 sottufficiali efinanzieri.

Vistosamente “gialle” erano anche lemostrine de l’11° Reggimento Fanteria“Casale” che combattè su quelle collineper 14 mesi e varcato l’Isonzo nell’ago-sto del 1916, partecipò alla occupazionedi Gorizia.

A quella data il glorioso II Battaglionedella Regia Guardia di Finanza, che ave-va combattuto nel 1915 sul Calvario, eragià stato sciolto a seguito del riordina-mento dei 18 Battaglioni di finanzieri, chevennero ridotti a 9.

Poi l’11° Reggimento Fanteria “Casa-le”, dopo la vittoria sull’Isonzo venne tra-

La Lapide che riporta l’iscrizione.

LA LAPIDE DI CESUNA - ALTOPIANO DI ASIAGOA proposito di questa lapide di cui si parla nel n. 4/2005 di “Fiamme Gialle”

di Enzo Climinti

sferito sull’Altopiano di Asiago dove isuoi soldati dalle mostrine “Gialle” conti-nuarono a coprirsi di gloria, anche sulfronte alpestre.

Su di una Lapide posta ai piedi delmonumento che ricorda i caduti del Pod-gora/Calvario, sono elencati i reparti checombatterono su quella collina, tra questiè citato l’11° Reggimento Fanteria“Casale”, chiude la elencazione il II Bat-taglione di frontiera della Regia Guardiadi Finanza, mentre la lapide di Cesuna èindubbiamente dedicata ai Gialli dell’11°Reggimento Fanteria Casale, gloriosoreggimento costituito nel 1615.

Queste le vicende storiche che rac-

contano i documenti che il nostro Museostorico custodisce religiosamente per legenerazioni di oggi e di domani.

N.B. La attribuzione della lapide aifinanzieri è dovuta ad un errore nel qua-le è incorso un collaboratore del giornale“L’Altopiano” di Asiago. L’equivoco è giàstato da me chiarito direttamente con ilredattore di quel giornale che di recenteha dedicato un’intera pagina alle vicen-de, mettendo in risalto anche il valore deiFinanzieri del I Battaglione che combat-terono sull’Altopiano di Asiago e di quellidel II° Battaglione che combatterono alCalvario.

Il 18 marzo 2005, alla presenzadi Autorità civili, militari e religiose, acura della Sezione ANFI di Piombi-no e del Comando CompagniaGuardia di Finanza alla sede, è sta-ta inaugurata una “Stele” marmoreanel piazzale della caserma del Cor-po che porta il nome del “Sottobriga-diere Vincenzo Rosano”. La lapide èstata dedicata alla memoria deiCaduti del Corpo nell’adempimentodel dovere.

Dopo la deposizione della coronaaccompagnata dalle note de “Il Silen-zio”, sono intervenuti il Gen. B. Lucia-no Carta, Comandante Provinciale diLivorno, che ha evidenziato l’impor-tanza del solenne riconoscimento nelrendere omaggio ai nostri Caduti.

La dottoressa Maria Grazia Bra-schi, socia benemerita dell’ANFI eautrice del volume “La Guardia diFinanza a Piombino (1805-2000)”, hasottolineato la figura di Vincenzo

Rosano che cadde nella battaglia diPiombino il 10 settembre 1943. Inol-tre ha messo in evidenza la lungapresenza del Corpo nella città a parti-re dall’era napoleonica.

Gli interventi si sono conclusi conil Comm. Marco Mugnaini, Consiglie-re Nazionale ANFI per la RegioneToscana.

Alla cerimonia sono intervenutianche il Comandante della Compa-gnia di Piombino, Cap. Giovanni

A PIOMBINO INAUGURATA UNA STELE MARMOREA DEDICATAAI CADUTI DEL CORPO NELL’ADEMPIMENTO DEL DOVERE

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Carotenuto, il Sindaco Gianni Ansel-mi, il Comandante della Polizia Muni-cipale Dott.ssa Gloria Mattanini, ilCappellano militare Padre GabrieleBezzi, il Delegato del Vescovo DonMagni, il Comandante dell’Ufficio Cir-condariale Marittimo, il Comandantedella Compagnia Carabinieri, il ViceQuestore di P.S. di Piombino, il Diret-tore dell’Agenzia delle Entrate, ilDirettore della Dogana, un picchettod’onore della locale Compagnia con ilConsiglio direttivo ed il Collegio deiSindaci della Sezione, molti soci del-l’Associazione ANFI locale e la rap-presentanza di quasi tutte le SezioniANFI della Toscana assieme alleAssociazioni d’Arma e Combattenti-stiche con i loro labari.

Nella foto, la Stele eretta a ricordo dei militari della Guardia di Finanza Caduti nel-l’adempimento dei dovere.

Nelle foto, sopra il Col. Semeraro con-segna al M.M.A. Cuccuraghi il Trofeodi tiro a segno dell’International PoliceAssociation; in basso, il gruppo deipremiati.

AL M.M.A. PAOLO CUCCURAGHI DELLA SEZIONE ANFI DI PISA ASSEGNATO IL 9°TROFEO NAZIONALE DI TIRO A SEGNO DELL’INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION

Il M.M.A. Paolo CUCCURAGHI,socio della Sezione ANFI di Pisa, haconquistato il primo posto assolutodel 9° Trofeo di tiro a segno dell’In-ternational Police Association, svolto-si a Pontedera il 23 e 24 settembre2005 col punteggio di tutto rispetto di269 punti su 400.

La gara si è sviluppata con 20 col-pi di tiro di precisione e 20 di tiro rapi-do in un unica categoria.

Il rappresentante della Guardia diFinanza si è finalmente aggiudicatol’ambito Trofeo, detenuto alternativa-mente da anni, dai rappresentanti deiCarabinieri e della Polizia di Stato ed

è stato premiato dal Col. PaoloSemeraro, Comandante Provincialedella Guardia di Finanza di Pisa. Lanotizia è stata ampiamente messa inrisalto dalla Stampa locale.

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Una cosa è certa che la lapide fuposta in onore dei “Soldati Italiani” cheavevano combattuto valorosamente con-tro i non meno valorosi soldati austro-ungarici durante la 1^ Guerra mondiale.

Ma chi erano “I Gialli del Calvario cheavevano vinto il nemico sull’Isonzo”,come recita la lapide, e che vennero poia combattere sull’Altopiano di Asiago?

E così emerge dalla Storia la collinadel Podgora della quale il Calvario è unapropaggine, una insignificante quota dim. 240, ma carica di gloria, dove si sacri-ficarono migliaia di italiani in continuiassalti per la conquista di Gorizia, al di làdell’Isonzo.

Su questa collina combatterono valo-rosamente nel luglio del 1915 anche i“Gialli” del II Battaglione di frontiera dellaRegia Guardia di Finanza, che nell’as-salto perse 7 ufficiali e 131 sottufficiali efinanzieri.

Vistosamente “gialle” erano anche lemostrine de l’11° Reggimento Fanteria“Casale” che combattè su quelle collineper 14 mesi e varcato l’Isonzo nell’ago-sto del 1916, partecipò alla occupazionedi Gorizia.

A quella data il glorioso II Battaglionedella Regia Guardia di Finanza, che ave-va combattuto nel 1915 sul Calvario, eragià stato sciolto a seguito del riordina-mento dei 18 Battaglioni di finanzieri, chevennero ridotti a 9.

Poi l’11° Reggimento Fanteria “Casa-le”, dopo la vittoria sull’Isonzo venne tra-

La Lapide che riporta l’iscrizione.

LA LAPIDE DI CESUNA - ALTOPIANO DI ASIAGOA proposito di questa lapide di cui si parla nel n. 4/2005 di “Fiamme Gialle”

di Enzo Climinti

sferito sull’Altopiano di Asiago dove isuoi soldati dalle mostrine “Gialle” conti-nuarono a coprirsi di gloria, anche sulfronte alpestre.

Su di una Lapide posta ai piedi delmonumento che ricorda i caduti del Pod-gora/Calvario, sono elencati i reparti checombatterono su quella collina, tra questiè citato l’11° Reggimento Fanteria“Casale”, chiude la elencazione il II Bat-taglione di frontiera della Regia Guardiadi Finanza, mentre la lapide di Cesuna èindubbiamente dedicata ai Gialli dell’11°Reggimento Fanteria Casale, gloriosoreggimento costituito nel 1615.

Queste le vicende storiche che rac-

contano i documenti che il nostro Museostorico custodisce religiosamente per legenerazioni di oggi e di domani.

N.B. La attribuzione della lapide aifinanzieri è dovuta ad un errore nel qua-le è incorso un collaboratore del giornale“L’Altopiano” di Asiago. L’equivoco è giàstato da me chiarito direttamente con ilredattore di quel giornale che di recenteha dedicato un’intera pagina alle vicen-de, mettendo in risalto anche il valore deiFinanzieri del I Battaglione che combat-terono sull’Altopiano di Asiago e di quellidel II° Battaglione che combatterono alCalvario.

Il 18 marzo 2005, alla presenzadi Autorità civili, militari e religiose, acura della Sezione ANFI di Piombi-no e del Comando CompagniaGuardia di Finanza alla sede, è sta-ta inaugurata una “Stele” marmoreanel piazzale della caserma del Cor-po che porta il nome del “Sottobriga-diere Vincenzo Rosano”. La lapide èstata dedicata alla memoria deiCaduti del Corpo nell’adempimentodel dovere.

Dopo la deposizione della coronaaccompagnata dalle note de “Il Silen-zio”, sono intervenuti il Gen. B. Lucia-no Carta, Comandante Provinciale diLivorno, che ha evidenziato l’impor-tanza del solenne riconoscimento nelrendere omaggio ai nostri Caduti.

La dottoressa Maria Grazia Bra-schi, socia benemerita dell’ANFI eautrice del volume “La Guardia diFinanza a Piombino (1805-2000)”, hasottolineato la figura di Vincenzo

Rosano che cadde nella battaglia diPiombino il 10 settembre 1943. Inol-tre ha messo in evidenza la lungapresenza del Corpo nella città a parti-re dall’era napoleonica.

Gli interventi si sono conclusi conil Comm. Marco Mugnaini, Consiglie-re Nazionale ANFI per la RegioneToscana.

Alla cerimonia sono intervenutianche il Comandante della Compa-gnia di Piombino, Cap. Giovanni

A PIOMBINO INAUGURATA UNA STELE MARMOREA DEDICATAAI CADUTI DEL CORPO NELL’ADEMPIMENTO DEL DOVERE

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Carotenuto, il Sindaco Gianni Ansel-mi, il Comandante della Polizia Muni-cipale Dott.ssa Gloria Mattanini, ilCappellano militare Padre GabrieleBezzi, il Delegato del Vescovo DonMagni, il Comandante dell’Ufficio Cir-condariale Marittimo, il Comandantedella Compagnia Carabinieri, il ViceQuestore di P.S. di Piombino, il Diret-tore dell’Agenzia delle Entrate, ilDirettore della Dogana, un picchettod’onore della locale Compagnia con ilConsiglio direttivo ed il Collegio deiSindaci della Sezione, molti soci del-l’Associazione ANFI locale e la rap-presentanza di quasi tutte le SezioniANFI della Toscana assieme alleAssociazioni d’Arma e Combattenti-stiche con i loro labari.

Nella foto, la Stele eretta a ricordo dei militari della Guardia di Finanza Caduti nel-l’adempimento dei dovere.

Nelle foto, sopra il Col. Semeraro con-segna al M.M.A. Cuccuraghi il Trofeodi tiro a segno dell’International PoliceAssociation; in basso, il gruppo deipremiati.

AL M.M.A. PAOLO CUCCURAGHI DELLA SEZIONE ANFI DI PISA ASSEGNATO IL 9°TROFEO NAZIONALE DI TIRO A SEGNO DELL’INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION

Il M.M.A. Paolo CUCCURAGHI,socio della Sezione ANFI di Pisa, haconquistato il primo posto assolutodel 9° Trofeo di tiro a segno dell’In-ternational Police Association, svolto-si a Pontedera il 23 e 24 settembre2005 col punteggio di tutto rispetto di269 punti su 400.

La gara si è sviluppata con 20 col-pi di tiro di precisione e 20 di tiro rapi-do in un unica categoria.

Il rappresentante della Guardia diFinanza si è finalmente aggiudicatol’ambito Trofeo, detenuto alternativa-mente da anni, dai rappresentanti deiCarabinieri e della Polizia di Stato ed

è stato premiato dal Col. PaoloSemeraro, Comandante Provincialedella Guardia di Finanza di Pisa. Lanotizia è stata ampiamente messa inrisalto dalla Stampa locale.

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UDIENZA PRIVATA CON IL CARDINALE BERTONEALLE ASSOCIAZIONI D’ARMA

S.E. Il Cardinale Bertone posa per una foto ricordo con la rappresentanza dellaSezione ANFI di Genova.

Il Presidente della Sezione diTeramo, M.C. Mario Mirandi, esoci di quella Sezione, hannoorganizzato in collaborazione con iPadri Passionisti del Santuario diSan Gabriele di Isola del GranSasso, un’escursione sui monti delGran Sasso e precisamente sullaCima S. Gabriele, nel ventennaledella ricorrenza della posa dellatarga C.A.I. dedicata al Santo,Patrono d’Abruzzo e protettoredella gioventù.

Sul luogo è stata celebrata laSanta Messa e posta una coronadi fiori.

Nella foto, il gruppo dei parteci-panti sulla Cima dedicata al Santo.

Il 26 maggio 2005, le principaliAssociazioni d’Arma alla sede diGenova sono state ricevute inudienza privata da S.E. il CardinaleTarcisio Bertone, Arcivescovo dellaCittà di Genova, che ha intrattenuto,tra l’altro, tutti i presenti sull’impor-tanza dei valori inerenti la Famiglia,la Patria e le stesse Associazionid’Arma.

Per l’ANFI, Sezione di Genova,hanno partecipato il Ten. Col. AntonioMarino, nella sua veste di ConsigliereNazionale per la Regione Liguria, cheha portato all’Eminente Porporato ilriverente saluto della PresidenzaNazionale dell’ANFI, il Ten. CarmineMiglino, quale Presidente dellaSezione di Genova, ed alcuni socidella Sezione medesima.

Al Cardinale Bertone, da parte ditutte le Associazioni d’Arma interve-nute all’udienza, è stato offerto unquadro in argento, con l’effigie dellaMadonna, cesellata a sbalzo, che èstato particolarmente gradito.

A CIMA S. GABRIELE SUL GRAN SASSO D’ITALIA RICORDATO IL VENTENNALE DELLA RICORRENZA DELLA POSA

DELLA TARGA C.A.I. DEDICATA AL SANTO PATRONO D’ABRUZZO

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UN’ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE

Nei giorni 27, 28 e 29 aprile 2005,la Consulta Comunale del Volontaria-to di Protezione Civile e gli organismidel Comune di Alessandria hannoorganizzato un’esercitazione di prote-zione civile che ha visto protagonisti ivolontari di quasi tutte le Associazioniaderenti alla stessa Consulta, tra lequali la Sezione ANFI di Alessandria.

Com’è noto, per protezione civiles’intende prima di tutto la tutela per lavita, dei beni, degli insediamenti edell’ambiente dai danni o dal pericolodi danni derivanti da calamità natura-li, catastrofi o da altri eventi calamito-si. E come è già stato scritto in que-ste colonne, il Servizio Nazionale del-la Protezione Civile, istituito nel 1992,è costituito, oltre che dalle compo-nenti istituzionali (Vigili del Fuoco,Forze di Polizia, Forze Armate, ecc)anche dalle organizzazioni di volonta-riato che hanno continuato a cresce-re nei vari anni, tanto da diventare,nel suo complesso, una struttura ope-rativa d’interesse nazionale. A livellolocale sorgono organismi di aggrega-zione delle varie componenti così daunire ed organizzare le forze.

Il Servizio Nazionale di ProtezioneCivile si è evoluto legislativamentesul principio della sussidiarietà e cosìattualmente il primo responsabile del-la protezione civile in ogni Comune èil Sindaco, che organizza le risorsecomunali secondo piani prestabilitiper fronteggiare i rischi specifici delsuo territorio.

In quest’ottica ed in base al citatoordinamento, ha avuto luogo la pre-detta esercitazione, la quale è stataorganizzata, inevitabilmente, con cri-teri tipicamente militari e così, per chidi attività militari ha esperienza, èparso di fare un salto nel passato.Situazioni queste che fanno virtual-

Nelle foto, sopra, il Sindaco di Ales-sandria si intrattiene con un socio del-la locale Sezione ANFI; in basso, alcu-ni soci ANFI nel corso di una esercita-zione di protezione civile.

di Tito Marini

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mente “ringiovanire”. Quando si èlasciata la divisa, se si continua alavorare in qualunque forma e adessere comunque attivi, si possonofare sereni confronti con la preceden-te struttura di appartenenza e scopri-re che la Guardia di Finanza, tuttosommato, rappresenta ancora un ter-mine di paragone in senso positivo.

Secondo il vigente piano comuna-le d’intervento, dopo il preallarme ivolontari hanno iniziato a confluire nelluogo stabilito ed approntare il campobase con tende per alloggiamento deivolontari, cucine da campo, mezzi disoccorso e prime cure, mezzi di lavo-ro, servizio trasmissioni e tutto quan-to necessario per operare in autono-mia come solitamente accade in casodi emergenza.

Sono stati poi simulati interventi inipotesi d’esondazione di corso d’ac-qua con salvataggi umani, censimen-to di persone da evacuare e così via;nell’ipotesi di terremoto, oltre allaricerca di persone ferite o in pericolodi vita si è proceduto ad inventariare,in appositi siti già “mappati”, i beniculturali ivi esistenti, in previsione diun loro spostamento. Quest’ultimotipo d’intervento, al quale hanno par-tecipato anche volontari dell’ANFI diAlessandria, che in passato era con-siderato di scarso valore, è ora rite-nuto di primaria importanza, subitodopo la salvaguardia delle persone,per l’immensità dei danni che posso-no essere subiti dalla collettività.

ATTIVITÀDI VOLONTARIATO

L’attività di volontariato presuppo-ne, oltre alla ovvia volontà dei singoliaderenti di fare qualcosa di utile perla Comunità in genere, anche attivitàdi professionalizzazione ed aggiorna-mento costante al fine di aumentarecontinuamente i risultati ottenibili dal-l’impiego delle energie disponibili. Inquesta ottica si rende utile aggregarele varie “organizzazioni” (in genereassociazioni) dei singoli volontari instrutture più ampie che possano darerisposte più apprezzabili in terminiqualitativi e quantitativi ad una piùampia platea di bisogni. Nella foto i partecipanti all’incontro conviviale.

Nell’ambito dell’attività culturale edi aggiornamento programmata dallaConsulta Comunale del Volontariatoe Protezione Civile di Alessandria dicui fa parte la locale Sezione ANFI, ilgiorno 8 maggio 2005, è stato orga-nizzato un seminario d’istruzionerelativo alla lavorazione industriale disostanze pericolose per l’uomo ed airelativi mezzi approntati, secondol’attuale tecnologia di riferimento, perridurre il pericolo a percentuali dirischio che consentano ragionevolimargini di tranquillità alla popolazionedestinata a convivere con tali proces-si di lavorazione od in prossimità del-le industrie produttive.

All’incontro seminariale ha fattoseguito la visita ad un’azienda leader,a livello mondiale, nel settore chimico(Solvay – Solexis) mediante la visua-lizzazione delle strutture produttive edi protezione dei potenziali rischi.

Al termine della giornata, densadi significato culturale e sociale, lastessa componente di volontariatodella Sezione ANFI di Alessandria,ha poi partecipato alla cena in unbellissimo ristorante alla periferiadella Città con la compagnia di fami-liari ed amici.

Gli incontri conviviali organizzatidai membri del volontariato sonocaratterizzati da una vitalità decisa-mente più marcata rispetto agli ana-loghi momenti di aggregazione conla presenza maggioritaria dei sociche in questo senso potremmo defi-nire “inattivi”, i quali inevitabilmentevivono di ricordi più che di fattivopresente. I primi possono vantareuna vita sicuramente più attuale per-ché svolgere attività di volontariatosocialmente utile significa vivereappunto il presente con proiezioneverso il futuro.

Nella foto uno scorcio della platea nel corso del dotto seminario tenuto da esper-ti del settore.

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UN NOSTRO SOCIO AGLI ONORI DELLA STAMPA DEL LUOGO NATIO

“Generale della Finanza, docenteuniversitario, giornalista ha saputotenere salde le sue radici calabresi:Salvatore Gallo, onori e carriera aRoma ma il cuore sempre a Zinga”.

Sotto questo titolo sul quotidiano“La Gazzetta del Sud” del 14 agosto2005, alla pagina 22, è apparso unlungo articolo a firma di Roberto Mes-sina, che illustra con dovizia di parti-colari il “curriculum” di questo nostroaffezionato socio.

Il giornalista dopo aver ricordato gliincarichi ricoperti dal Gen. Gallo nel-l’arco della carriera e le benemerenzeacquisite anche quale docente di Dirit-to Tributario presso gli Istituti di Istru-zione della Guardia di Finanza e pres-so la Facoltà di Economia dell’Univer-sità di Parma, nonché quale autore dipregevoli opere, come il “Manuale pra-tico di diritto tributario”, la “Polizia Giu-diziaria”, il “Diritto penale e processua-le tributario” e quale collaboratore del-l’Enciclopedia giuridica Treccani e del-l’Enciclopedia “Novissimo Digesto”,edita dalla UTET, scrive tra l’altro:

«Insomma Salvatore Gallo, nato aZinga di Casabona (provincia di Cro-tone) 75 anni or sono, è uno di quelliche la carriera l’hanno percorsa tutta,da cima a fondo, trionfalmente, esempre con grande rigore, con pas-sione, con impegno totalizzante, conassoluta serietà.

Gallo è un grande professionista,un alto ufficiale che è stato attivo pra-ticamente nell’intero territorio nazio-nale, ma che ha saputo tenere saldele sue radici calabresi, rinnovandosempre l’attaccamento alla natia Zin-ga di Casabona, dove è sempre tor-nato più che volentieri; dove ha man-tenuto e coltivato le sue affinità eletti-ve, la parentela, le amicizie d’infan-zia; dove ha personalmente finanzia-to lusinghiere iniziative come lacostruzione della lapide ai caduti, ivalorosi di Zinga morti nella guerradel ’40-’45; la risistemazione della

Il Gen. Prof. Gallo premia due sue allieve neolaureate dell’Università di Parma. Èpresente la gentile On.le Avv. Armosino attuale Sottosegretario alle Finanze.

Chiesa parrocchiale con il recuperodell’altare e del soffitto - è stato poisempre un sicuro punto di riferimentoper i compaesani che hanno comun-que chiesto il suo aiuto»…«SalatoreGallo nel parlare della “sua” Calabria,si entusiasma, si agita, si amareggia,

mi con l’Oriente bizantino ed è stata“colonizzata” dall’Occidente. Salvato-re Gallo appartiene ad un mondo lon-tano, e nel bene e nel male più uma-no del mio. Con radici più profonde,più capace di sostanza, di sacrificio,di amicizie, più capace di pensare e

si commuove quasi, e cita SergioQuinzio, il suo grande amico, compa-gno di scuola e di camerata ai tempidella Accademia di Finanza, il filo-sofo-poeta di Alassio, autore del “Dia-rio Profetico”, biblista, teologo, unodei più alti spiriti religiosi del Nove-cento. Mi legge un passo dal libro “Lacroce ed il mare”, in cui Quinzio parladel suo amico Salvatore Gallo in que-sti termini: “Il primo calabrese che hoconosciuto è Salvatore Gallo, miocompagno di Accademia. (…) Un for-tissimo attaccamento alla sua terra lorende pieno di nostalgia e di amarez-za quando ne è lontano, ma quandoè in Calabria patisce profondamenteil declino, l’abbandono e la miseria diuna regione che forse ha cessato diessere davvero inserita nella storiaquando sono stati tagliati i suoi lega-

di immaginare. Un mondo per il qua-le provo rimpianto”».

E il cronista della “Gazzetta delSud” così conclude: «Gallo parlaancora del futuro della regione e diquello dei giovani calabresi, cheesorta ad avere fiducia in se stessi,nella loro capacità di iniziativa, nellospirito di sacrificio, senza eccederené indulgere in fatalistica attesa.Citando Samuel Johnson insiste sulfatto che “la vera nobiltà non è quel-la di essere superiori ad alcun altrouomo, ma nell’essere superiori allapersona che eravamo ieri”, invitandocosì alla rivincità, al riscatto. Poichiude con un’esortazione dostoev-skijana “a contrario”: “Fate che imigliori moralmente nella nostrasocietà non debbano mai sentirsiumiliati e offesi”».

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Da tempo sapevamo che il nostrosocio ordinario, facente parte del Col-legio Sindacale della Sezione diNardò, M.M.A. Mario Piccolo (e con-sorte Sig.ra Giuliana) era intensa-mente impegnato nel sociale, ancheperché aveva avuto testimonianzadiretta di tale lodevole opera per ave-re contribuito in modo marginale aquesta sua “attività” a sfondo sociale.Non aveva mai fatto pesare questosuo impegno poi rivelatosi, come dirò,molto intenso e impegnativo.

Nei primi mesi del 2005, in Sezio-ne, tra una partita a carte ed una abiliardo, si è cominciato a parlare diun pellegrinaggio in treno a Lourdes.

Non avendo mai pensato ad unacosa del genere, pochissimi si senti-rono “toccati” da questa “specialeavventura”, come a me piace chia-marla. Poi lentamente ci furono delleadesioni, pochissime, ed il collegaPiccolo cominciò a descrivere inizian-do a come sarebbe stato articolato ilviaggio, lunghissimo se si pensa daLecce a Lourdes programmato e fattoin 36 ore. Ma anche più dettagliata-mente, le dotazioni che ci avrebberoconsegnato; distintivo, uno specialefoulard con stemma UNITALSI, libret-to dei canti e cerimonie religiose variee tutte le informazioni relative alposto, carrozza, orari vari, serviziofferti sul treno, come pasti caldi,bevande, assistenza generale e spiri-tuale ecc.

Scoprimmo poi che il nostro colle-ga “speciale” era il Capo Grupporesponsabile dell’UNITALSI, notasigla che vuol dire “Unione NazionaleItaliana Trasporti Ammalati SantuariInternazionali” della Diocesi di Galli-poli-Nardò (Lecce) ed alla fine ci con-vinse a fare questa benevola espe-rienza; un primo gruppo di colleghicon famiglia decise di partire con que-

Nella foto, 1° a sinistra, il Fin. Franco Marzano, ultimo a destra, il Fin. Antonio Pin-ca. Dietro al gruppo, da sin. il M.M.A. Mario Piccolo e il M.M.A. Antonio Marra conle rispettive consorti e alcune volontarie.

PELLEGRINAGGIO A LOURDES DELLA SEZIONE DI NARDÒUN’ESPERIENZA TRA IL “MISTICO E IL SURREALE”

di Antonio Pinca

Nel mese di giugno 2005 un folto gruppo di soci e familiari della Sezione ANFI di Nardò ha partecipato al pelle-grinaggio a Lourdes, organizzato dall’UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporti Ammalati Santuari Interna-zionali), Ente nel quale opera attivamente il socio M.M.A. Mario Piccolo e la moglie Giuliana della Sezione di Nardò.

Al rientro a Lecce il finanziere Antonio Pinca, componente dell’attuale Consiglio direttivo della Sezione hapreparato l’allegata “memoria” con preghiera di pubblicazione su “Fiamme Gialle”.

sto treno “bianco” con la qualifica dipellegrini, aggregandosi al gruppo divolontari, assistenti laiche, dame,ammalati con sedia a rotelle o barel-lati, sacerdoti, ecc.. e soddisfare cosìquesta ormai diventata necessità dicarattere spirituale.

Durante il tratto fino a Foggia, siaggregarono identiche “realta” di Bari,Barletta ed in altre stazioni relativesempre all’UNITALSI di Puglia. Tutticon gli stessi problemi, stesse incom-benze, stesse realtà, a volte dramma-tiche. Il treno partì da Lecce il 1° giu-gno 2005 alle ore 08,30, il cui ritornoera programmato per la sera del gior-no 7 giugno 2005, così come poiavvenne.

Il viaggio, si lunghissimo, ma lospirito che si instaurò tra i partecipan-ti tutti, visto lo speciale clima altamen-te spirituale, contraddistinse tutta que-sta speciale avventura, ci portò aLourdes senza grosse difficoltà, madovrei dire con grande piacere.

Quanto ci aveva anticipato il colle-ga Piccolo si rivelò puntuale e preci-so. Dal momento della partenza eman mano che ci si avvicinava a Lour-des, una speciale sensazione siimpossessava di noi tutti. Quindi l’arri-vo, lo scarico dei bagagli, l’assistenzaper far scendere tutti gli ammalati, lasistemazione sui rispettivi pullmanche ci aspettavano puntuali, tutti in filacon il nome dell’albergo in evidenza.Ci attivammo tutti per rintracciare ilproprio ed a dare una mano. Lenecessità di aiuto erano notevoli.Fummo smistati così nei vari alberghi.I volontari, gli assistenti, i sacerdotientrarono subito in contatto con gliospedali che ospitavano gli ammalatitutti e scattò immediatamente per loroil servizio di istituto dedicato intera-mente all’assistenza degli infermi. Noipellegrini, prendemmo “possesso”della cittadina con piccole passeggia-te, ma seguendo soprattutto quantoera stato programmato dall’UNITALSI,

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cioè visita alla Grotta di Santa Berna-dette e della Madonna, la stupendaed immensa Cattedrale, la famosasorgente resa moderna e accessibilea tutti per la presa dell’acqua “Santa”,processioni, cerimonie religiose,escursioni in luoghi sacri, come l’oviledi Santa Bernadette.

Ma ciò che più mi sta a cuore ètentare ora di descrivere le sensazio-ni intime che mi hanno completamen-te avvolto sin dal momento che homesso piede a Lourdes e che manmano che passavano le ore, sentivocondizionato tutto il mio essere comeun “qualcosa” di soprannaturale checi prendeva per mano e s’imposses-sava della mia anima. Tutto questoera presente anche in tutti gli altri.

In questi quattro giorni di perma-nenza a Lourdes non si poteva nonessere contagiati dall’opera di assi-stenza, dal clima mistico, dai cantireligiosi che erano sempre presentinell’aria, dalle processioni diurne enotturne, con sempre in evidenza gliinfermi trasportati, gli ammalati, l’eser-cito di assistenti, di dame, di volonta-ri. Quello che toccava nell’intimo, eraanche la presenza multietnica, dallepiù disparate parti del mondo, dallaCina all’Australia, dal Giappone alMessico, Stati Uniti d’America, oltreall’Europa naturalmente. Una moltitu-dine di gente immensa, tutta volta aprostrarsi con umiltà davanti alla Grot-ta della Madonna e di Bernadette.

Ma la sensazione che tenterò direndere più reale possibile è quelladel secondo giorno; la visita alle“piscine” che poi è la sorgente di San-ta Bernadette attigua alla Grotta dellavisione della Madonna ImmacolataConcezione, per il così detto “bagnopurificatore”.

È l’alba. Occorre alzarsi presto permettersi in coda. Una coda lunghissi-ma, si è costretti a farla a serpentinaper poterci ammassare vicino alle“piscine”. L’alba è fresca, serena. Sipreannuncia una bella giornata. Pas-siamo davanti alla Cattedrale ed allaGrotta e ci accodiamo anche noi.Sono con altri due colleghi. Ci sonodelle panche su cui sedersi. Oltre lastrada, scorre lento, ma forte e mae-stoso, il Gave, il fiume di Bernadette.L’atmosfera è di quelle surreali, osereidire mistiche. C’è silenzio assoluto.L’ambiente è quello fortemente condi-zionato in senso buono. I canti: Ave

Maria… Ave Maria… AveMariaaaa…, la Grotta a vista, il fiumedi Bernadette, una marea di genteche prostrata aspetta che gli addettiaprano le porte delle “piscine”. Da unaparte gli uomini, dall’altra le donne,lontane circa 150 metri. Anche loro incoda, in attesa. Io ho salutato miamoglie che andava di là a fare lacoda, in serpentina anche lei. Ognitanto cercavo, alzando la testa diintravederla tra le altre compagne,anche perché fui preso da tantamestizia ed un senso di solitudineincominciava a invadere tutto il mioessere. Mi domandai: “Ma sono inmezzo a una marea di gente?!!!” Misentivo solo con me stesso. Da unlato mi accorsi di avere un giappone-se e dall’altra un australiano con uncappello di paglia a larghe falde. Si,mi sentivo solo, ma nello stesso tem-po mi sentivo come osservato, protet-to. Un senso di protezione mi avvol-geva, ma non era tutta quella gente.Era una sensazione inspiegabile. Miaccorsi di avere un grosso nodo ingola, voglia di piangere. Eppure ero li,non minacciato da niente, anzi il con-trario, eppure avevo voglia di piange-re, si piangere, piangere….

Scalavamo sulle panche manmano che molti si erano già rivestitidal bagno alla sorgente “sacra”, ecosì arrivò il mio turno. Con animomesto, titubante, quasi preoccupato,mi chiedevo cosa avrei trovato dietroquelle tende; mi accingevo ad esse-re protagonista di questa strana, stu-penda, unica, meravigliosa sensa-zione di … benessere!!! Si erabenessere, perché può sembrareretorica, ma qualcosa o qualcunostava proteggendo quella mia unicaesperienza di vita.

Arrivò il mio turno. Entrai. Dietro latenda, colleghi di avventura aspetta-vano seminudi – “Italiano?” Mi chieseuno dei quattro assistenti. “Si, italiano”risposi. Avevo sul petto il distintivodell’UNITALSI con i nostri colorinazionali. “Si spogli” – mi spogliai,quasi completamente, in attesa diessere introdotto dietro la secondatenda. Breve attesa e fu il mio turno. Ilcuore era in tumulto, la mia mente tut-ta bloccata, tutto il mio essere avevaabbandonato tutto quello che fino apoco prima mi attanagliava, preoccu-pazioni, pensieri della vita corrente,considerazioni, ecc.

Ad invito passai oltre la secondatenda. Due assistenti. L’italiano miingiunse di togliermi anche lo slip peril bagno. La Madonna era in fondo allavasca in una nicchia. Al centro dellastanzetta una piccola vasca in mura-tura (tipo quella da bagno), circa mez-zo metro d’acqua, gelata da torrentenaturale. Fui avvolto da un pannobagnato e gelato appena tolto al col-lega di prima, e invitato a scendere inacqua. Scesi il primo gradino, ilsecondo… l’acqua raggiungeva unpo’ oltre il ginocchio.

Non si sentiva alcuna sensazionedi freddo. Gli assistenti mi invitaronoa recitare un’Ave Maria e a lasciarmicadere nell’acqua, con viso allaMadonna, di schiena. Fui sorretto daloro un po’. Un’attimo e tutto il miocorpo passò nell’acqua gelata. Mirialzai con un piccolo brivido. Fui invi-tato a bere un bicchiere d’acqua“Santa” (come da ordine dellaMadonna di Bernadette) e mi fu chie-sto se stessi bene.

Al mio sì, fui invitato a rivestirmi.Mi accorsi solo allora che il mio visoera abbondantemente rigato da lacri-me e un grosso groppo mi attanaglia-va la gola; singhiozzavo copiosamen-te. Mi scrollò la voce dell’assistenteitaliano chiedendomi ancora una vol-ta di rivestirmi. Mi guardai intorno allaricerca di un probabile accappatoio.Ma mi accorsi subito che non c’eranessuna traccia di panno asciutto.Prima lo slip, poi il resto con disinvol-tura, così come tutti gli altri. Quelloche può sembrare strano, inspiegabi-le, che ci si rivestiva normalmentesenza la necessità di asciugarsi esenza sentire alcun disagio nell’in-dossare tutto daccapo. Si esce daquesto luogo come per aver fatto “ilbucato all’anima”. Mi si passi l’irri-guardosa espressione. Questa stra-na sensazione ti accompagnerà poiper tutta la permanenza a Lourdes,ma anche dopo.

Ho spedito alcune cartoline e ilconcetto base è questo: – Ogni per-sona, non può, nell’arco della propriavita, non passare da questo luogo enon “assaporare” questa sublime emisteriosa sensazione –.

Tornerò, si tornerò; ormai laMadonna di Lourdes e Santa Berna-dette sono dentro di me. E questo èbello.

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Fiamme Gialle 9 / 2005 17

di Vittorio Porceddu

Il M.M. del contingente di mareAntonio ZUFFI è nato a Iglesias(Cagliari) il 18 novembre 1931, haprestato servizio nella Guardia diFinanza dal 9 maggio 1955 al 20maggio 1985 e dal maggio 1989 èiscritto alla Sezione ANFI di Cagliari.

Nel 1998 perde la consorte aseguito di grave malattia. Da quelmomento tutto cambia, il mondosembra crollargli addosso, pur aven-do due splendide figlie che adora.Unico conforto per lui la fede e la pre-ghiera.

Nel 2001 incontra una famiglia“impegnata nel sociale”, viene invita-to ad aggregarsi ad essa in partenzaper il Perù, la località è Cuzco pressola Parrocchia della Madonna diBelen, di cui è parroco il SacerdoteNicanor Acuna, territorio molto pove-ro a circa 3.500 metri sul livello delmare, ove la miseria e le malattiemietono vittime soprattutto fra i bam-bini. Le tribolazioni del prossimo sof-ferente lo svegliano dal torpore chelo aveva tenuto lontano dalle vicendeumane. Si rende conto che con lasua esperienza acquisita come capoofficina specializzato nella revisionee riparazione di motori di motovedet-te, in campo elettrico e carpenterianavale, durante il servizio nella Guar-dia di Finanza, avrebbe potutosenz’altro rendersi utile in seno algruppo in partenza per il Perù. Sipresenta alla responsabile del Grup-po dei Volontari, Dott.ssa Livia Ros-setti, medico, che lo include nelnumero dei partenti.

L’Opera viene patrocinata dallaCaritas di Cagliari, sostenuta dall’Ar-civescovo Mons. Ottorino PietroAlberti.

Nelle impervie località intorno aCuzco i “missionari laici” si spostanocon difficoltà per portare i medici e gliinfermieri a domicilio dei malati, spe-cialmente nel periodo invernale, uti-lizzando camionette antiquate donatealla Parrocchia della Madonna diBelen, che spesso restano in panne.

Antonio Zuffi in questi casi sivede costretto a svolgere le mansio-

ni di meccanico, cuoco, aiuto infer-miere, ecc.

La sua è veramente un’operaumanitaria senza limiti, che si ispira aquella francescana.

Dalla Sardegna, su interessamentoanche di amici, giungono al Marescial-lo Zuffi denaro, medicinali ed altri aiutiche vengono poi distribuiti alle variecomunità montane, ma le comunitàsono tante e soddisfare le loro neces-sità non sempre è possibile. Potrebbeessere di grande aiuto per questa gen-te oltre agli abiti e ai generi di primanecessità, anche qualche “camionet-ta”, perché no della Guardia di Finan-za, in disuso e destinata alla rottama-

zione – suggerisce il M.M. Zuffi ai socidella Sezione ANFI di Cagliari.

Egli spera di poter continuare asvolgere questa sua missione in terraperuviana anche se è il solo di origineitaliana a farlo. Si augura che la Divi-na Provvidenza possa dargli la forzaper affrontare il più a lungo possibileil suo impegnativo compito!

Nelle foto:in alto, il M.M.m. Antonio Zuffi mentredistribuisce nei pressi di Cuzco (Perù)del vestiario alla popolazione andina;in basso, un gruppo di bambini peru-viani con i copricapi del Servizio Nava-le della Guardia di Finanza.

OPERA UMANITARIA SVOLTA DA UN SOTTUFFICIALE DELLA GUARDIADI FINANZA IN CONGEDO ANTONIO ZUFFI A CUZCO (PERÙ)

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18 Fiamme Gialle 9 / 2005

In data 26 giugno 2005, nell’ambi-to delle iniziative della Sezione, è sta-ta organizzata una gita sociale a Por-to Tolle (Rovigo) per i soci e lorofamiliari.

In tale località è stato noleggiatoun battello, riservato alla comitiva,per una crociera alle foci del Po conimbarco alle ore 9,30.

Alle ore 13 la crociera è statainterrotta con lo sbarco in località Pilaper la consumazione di un pranzo abase di pesce, enormemente apprez-zato dai partecipanti per la qualità el’abbondanza.

Verso le ore 16 nuovo imbarco peril prosieguo della crociera con losbarco definitivo a Porto Tolle alle ore18, ove il Brigadiere Enzo Sissa,socio della Sezione ANFI di Bologna,ci attendeva presso la sua abitazioneper un solenne ricevimento in onoredella numerosa comitiva.

Nel giardino di casa Sissa, ampioed accogliente, sono stati preparatinumerosi tavoli sotto un bellissimo

gazebo, imbanditi di prosciutto emelone, salumi e formaggi di ognitipo, vini pregiati e tantissime qualitàdi dolci, gelato ed inoltre caffè e liquo-ri per tutti.

La numerosa comitiva partecipan-te desidera ringraziare ora, pubblica-

mente, il Brigadiere Sissa e la suagentile Consorte per la favolosa ospi-talità offertaci.

Nella fotografia la comitiva vieneaccompagnata dal M.M.A. ErmannoGelsi durante la navigazione nel Del-ta del Po.

GITA TURISTICA A PORTO TOLLE CON CROCIERAALLA FOCE DEL PO

La comitiva dei soci in crociera alla foce del Po.

CELEBRAZIONE A BOLOGNA DEL 231°

ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE

DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA

Il 21 giugno 2005 ha avuto luogo,presso il Comando Nucleo Regionaledi Polizia Tributaria dell’Emilia Roma-gna di Bologna, la celebrazione del231° Anniversario di Fondazione delCorpo della Guardia di Finanza.

Alla solenne cerimonia sono inter-venute le massime Autorità cittadinemilitari, civili e religiose.

La Sezione A.N.F.I., di Bologna,su invito del Comandante Regionaledell’Emilia Romagna, Gen. B. FlavioZanini, è intervenuta alla cerimoniacon il Labaro e numerosi soci in divi-sa sociale. Presenti anche le sociebenemerite con foulard giallo-verdi.

Nella fotografia pubblicata a lato, il

Sottosegretario di Stato al Ministerodell’Infrastrutture e Trasporti On.Mauro Del Bue, accompagnato delComandante Regionale dell’EmiliaRomagna, Gen. B. Flavio Zanini, dalCapo di Stato Maggiore Col. Pasqua-

lino Fava e dal Consigliere Nazionalee Presidente della Sezione ANFI diBologna, M.M.A. Comm. ErmannoGelsi, salutano davanti al Cippo deiCaduti, dopo aver deposto una coro-na di alloro.

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Fiamme Gialle 9 / 2005 19

IL FASCINO DEL DELTA DEL PO

Quasi 50 anni fa quando da giova-ne vicebrigadiere fui assegnato allaTenenza di Adria, proveniente dallaLegione di Udine ove avevo coman-dato soltanto Brigate Litoranee, pro-vai un grande orgoglio per l’importan-za del mio nuovo reparto sotto il pro-filo operativo.

Essendo, però, allora scapolo miaccorsi ben presto che i trasferimentitemporanei si susseguivano senzatregua per assumere il comando inte-rinale delle Brigate Litoranee del Bas-so Polesine e dare la possibilità aicomandanti titolari di fruire la licenzaordinaria nei vari periodi dell’anno.

Porto Tolle, Gnocchetta, Scardo-vari, Boccasette, Maistra e Pila, sonole Brigate da me comandate nei lon-tani anni 1957 e 1958.

Avevo sempre la valigia a portatadi mano e sinceramente tutti queimovimenti mi avevano un po’ stan-cato.

Ho conservato, però, nel mio cuo-re il ricordo di quella gente tanto buo-na, laboriosa ed ospitale.

Sono tornato volentieri, dopo tantianni, in questi luoghi che mi hannovisto muovere i primi passi da sottuf-ficiale e di comandante di reparto.

Per tutti questi motivi ho effettuatodelle ricerche su questo territorio dame conosciuto tanti anni fa.

Quello del Delta del Po è un terri-torio formatosi abbastanza di recentegrazie al deposito di detriti che ilgrande fiume ha trasportato lungo ilsuo corso fino alla foce.

Siamo abituati a considerare que-ste zone prive di storia; attraverso ilDelta antico, invece si svolgevanointensi commerci con l’intera Europae, man mano che proseguono oggi lericerche archeologiche, vengono allaluce presenze insospettabili cheoffrono un’immagine più corretta evera di questa terra che emerge dalleacque (è questo il significato dellaparola Polesine) sfatando l’opinionecomune di una terra allagata, paludo-sa e povera.

Ancora oggi spesso ne vengonoevidenziati gli aspetti più tragici comel’incubo delle rotte, la paura dei fiumi

considerati da sempre come ostacolialla navigazione contro i quali biso-gna opporre una costante difesa, matali fiumi sono, allo stesso tempo, fon-te dell’esistenza dei Polesani.

Tutta l’area che si estende ad estdi Adria è il prodotto di una serie disituazioni legate sia a processi evolu-tivi naturali, sia ad interventi da partedell’uomo.

Nell’arco degli ultimi 4.000 anni,il Po ha cambiato più volte il suo cor-so, soprattutto nella parte finale, edha fatto avanzare progressivamentead est lo sbocco in mare, variandocontinuamente la conformazione delDelta.

Nell’arco di questo periodo, attra-verso l’esame dei cordoni dunosi cherappresentano le vecchie linee dicosta e con l’individuazione dellevarie cuspidi deltizie, possono esserericonosciuti almeno sei differenti deltafossili, in genere più estesi del Deltamoderno.

Sono numerose le testimonianzestoriche relative agli spostamenti dellitorale.

Desidero concludere queste miericerche storiche concentrando la miaattenzione su due località a me moltocare del Basso Polesine: Porto Tolleove ho comandato interinalmente laBrigata per ben sette mesi e Pila.

Porto Tolle è stato uno dei primicentri a popolarsi. Infatti, già nel1700, alcuni pescatori si stabilirono inquella località costruendo un piccoloporticciolo in legno per l’attracco del-le barche.

Sembra che il nome attuale delComune sia derivato proprio da que-sto porto chiamato allora “Porto delTole”.

Nel 1740 il paese era sede par-rocchiale dedicata alla Madonna delRosario. A questa facevano capo lefrazioni di Scardovari, Cà Mello, CàDolfin e Polesine Camerini.

Fin dal 1800 a Porto Tolle era pre-sente la farmacia e pure in queglianni venne costruita la caserma dellaGuardia di Finanza.

Il paese ebbe uno sviluppo note-vole nel 1953 quando, dopo la bonifi-

ca realizzata dal Conte Torchio, conla riforma agraria furono assegnatimolti poderi ai braccianti della zona.

Pila: potrebbe far derivare il suonome dalle “pile” impiegate nella bril-latura del riso ed è cresciuta nelperiodo tra le due guerre con unaeconomia principalmente agricola.

Oggi, invece, l’economia del pae-se dipende essenzialmente dallapesca, settore che negli ultimi anni siè notevolmente trasformato.

Fino agli anni 50 veniva praticatala pesca allo storione e a Pila c’eral’unico mercato in Italia di quella spe-cie di pesci.

Ultimamente l’attività ittica ha tro-vato nuovo impulso nella raccolta del-le vongole, nella coltura dei mitili enella pesca in mare.

Al vecchio mercato del pesce èstato sostituito con una struttura piùmoderna e funzionale a ridosso delnuovo porto, spostato oggi dal fiumealla laguna di Barbamarco, dove è infase di ultimazione la costruzione diun nuovo centro servizi.

Anche il turismo sta cercando viedi sviluppo, legate soprattutto all’e-scursionismo ed alla pesca dilettanti-stica. Ogni stagione, infatti, la parteestrema del Delta vanta numerosepresenze di visitatori.

Nello straordinario paesaggiospiccano, per il significato che rac-chiudono in sé, l’isola della Batteria, ilfaro di Punta Maestra (costruito nel1949) e Scano Boa, dove ancora sipossono trovare i tipici “casoni” dicanna palustre.

Prima di lasciare il Basso Polesi-ne per il rientro a Bologna, dopo avertrascorso una giornata in gita con isoci della Sezione ed i loro familiari,ho rivolto un commosso pensiero allamemoria di numerosi amici conosciu-ti tanti anni fa e non più viventi, maho avuto anche la gioia di abbraccia-re Bepi e Toni, due “ragazzi”, si faper dire, un po’ cambiati nell’aspettofisico, conosciuti ben 47 anni fadurante la mia permanenza a Pilacome comandante interinale di quelreparto.

di Ermanno Gelsi

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20 Fiamme Gialle 9 / 2005

UN CICLAMINO PER UNA GENTILE SIGNORADAL RICORDO DI UN ANZIANO SOCIO DELLA SEZIONE ANFI DI LATINA

di Augusto De Angelis

Giovanissimo finanziere alla Brigatadi Dumenza (Varese), svolsi il primo tur-no di servizio, con altro collega piùanziano, al vicino varco di confine con laSvizzera, dalle ore 7 del 14 agosto 1942alle ore 9 del giorno successivo, colcambio sul posto, al fine di controllare icittadini in entrata ed in uscita dal territo-rio nazionale, in possesso della prescrit-ta tessera personale di frontiera.

Nelle vicinanze del posto di serviziovi era una piccola sorgente d’acqua,contornata da ciclamini molto profumati.

Libero dal servizio, ne raccolsi tremazzetti ben curati.

La mattina del Ferragosto, ricorrevala festa annuale in onore della Madonnadi Trezzo, con Santuario alle pendici delmonte Lema in Comune di Dumenza.Questo luogo era stato più volte visitatodall’eremita finanziere (oggi servo diDio), don Quintino Sicuro, di mia perso-nale ed onorata conoscenza, ben notoa tutte le Fiamme Gialle d’Italia peressere in corso la causa per la sua bea-tificazione.

Nei pressi della caserma incontraitante persone a passeggio per la viaprincipale della ridente cittadina dellaValganna.

Tra queste, notai subito un distintoed elegante Signore. Questi mi venneincontro e mi disse: “Che bei ciclamini!Potrei averne un mazzetto?”. “Spiacen-te, egregio Signore, questi sono per lamia caserma, risposi con molto garbo”.“Come ti chiami?”. Non risposi. Egli capìe disse: “Sono il Colonnello Brozu delCorpo, mia moglie li desidera tanto e ionon saprei dove trovarli”. “Onorato Sig.Colonnello, sono il finanziere AugustoDe Angelis della Brigata di Dumenza,ecco tutti i ciclamini per la sua gentileSignora. Per me, domani, ne raccoglieròdegli altri”. Il Colonnello rispose: “No,grazie, basta un mazzetto solo”. Non mipermisi di insistere oltre e offrii quantodesiderato.

Rividi per l’ultima volta tale brillanteUfficiale superiore, alla sede della Legio-ne di Milano dopo un bombardamentoaereo sulla città lombarda.

Grazie Sig. Colonnello per avermidato la possibilità di conoscerLa perso-nalmente, di ammirare ed apprezzare la

sua squisita signorilità e l’esemplarecomportamento.

Ricordo con immenso piacere diaver conosciuto altri valenti ed illustriprofessori nei reparti di istruzione e nel-lo svolgimento dei servizi più importantied impegnativi.

Attratto dalla soddisfazione di potercontribuire anch’io nell’adempimentodell’alto dovere demandato alla Guardiadi Finanza, mi sono sempre impegnatocon passione ed abnegazione, soprat-tutto dopo la frequenza del 7° Corso diPolizia Tributaria Investigativa del 1949,allo svolgimento dei delicati compiti isti-tuzionali attraverso lo studio e l’aggior-namento delle norme che disciplinavanola materia. Mi attraevano molto anche ilibri riguardanti la storia del Corpo.

Questa passione mi ha consentito divenire in possesso anche della grandeopera del compianto Colonnello, poiGenerale, Sante Laria, con dedica auto-

grafata dal poeta e soldato che recita:“Al Colonnello Laria per le sue FiammeGialle e per il suo magnifico libro – Alalà21 X 1919 – Gabriele D’Annunzio”. Hoconservato gelosamente questa prezio-sa opera; attualmente per ragioni di etàe di salute, nelle mani, altrettanto sicure,di mio figlio – Dott. Renzo, molto inte-ressato alla storia della Guardia diFinanza.

Ho trascorso 88 anni in questa valledi lacrime, metà dei quali nella Guardiadi Finanza. Attendo con tanta serenità iltrasferimento “per lunga permanenza”,con la speranza di essere assegnato aLei vicino, Sig. Colonnello, per poterraccogliere tanti ciclamini da offrire atutte le donne ed ai bambini del mondoin segno di pace e di giustizia per l’inte-ra umanità.

Per ora il mio commosso ricordo etanta ammirazione.

Suo subordinato finanziere.

La Sezione ANFI di Orvieto, con ildeterminante apporto del TenenteDott. Lanfranco Stavolone, Consiglie-re Nazionale e Presidente dellaSezione A.N.F.I. di Villa Spada inRoma, ha portato a termine il primo eil secondo corso di personal compu-

ters e alfabetizzazione informatica.Ciò si è reso possibile grazie alla col-laborazione ottimale che si è creatatra la Sezione di Roma-Villa Spada equella di Orvieto.

La foto ritrae i partecipanti ai corsidurante la consegna degli attestati.

CORSI DI PERSONAL COMPUTERS ED ALFABETIZ-ZAZIONE INFORMATICA SVOLTISI AD ORVIETO

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Fiamme Gialle 9 / 2005 21

Il 30 dello scorso mese di settem-bre si è riunita, nella Sala del “Cena-colo” della Camera dei deputati, laConsulta dei Pensionati per trattare ivari problemi pensionistici e in partico-lare la Proposta di legge, atto Cameran. 5977 del 6 luglio 2005, relativa alle“Disposizioni per la rivalutazione dellepensioni sull’adeguamento al potere diacquisto della moneta” (già pubblicatasul precedente n. 7/8 del periodico“Fiamme Gialle”).

Alla riunione, oltre al CoordinatoreNazionale della Consulta dei Pensio-nati, Prof. Avv. Filippo de Jorio, eranopresenti l’On. Alfredo Biondi, VicePresidente della Camera e Presiden-te Onorario della Consulta dei Pensio-nati, l’On. Publio Fiori, anch’egli VicePresidente della Camera, firmatariodella Proposta in parola e altri parla-mentari, nonché numerosi Presidentidi Associazioni pensionistiche e Diret-tori di periodici, di riviste e di bollettini,organi ufficiali di Associazioni, come il“Giornale d’Italia”, “Impegno Unitario,“Fiamme Gialle”, “Polizia Italiana” e“Corriere dell’Aviatore”, per l’ANFIerano presenti il Presidente Naziona-le e l’ Avv. Antonio Taviano, respon-sabile del Centro di Assistenza legalee pensionistica dell’ANFI.

Dopo la prolusione dell’Avv. deJorio, ha preso la parola l’On.le Bion-di che ha illustrato l’importanza dellaProposta, firmata da 92 parlamentaridi tutti i partiti rappresentati in Parla-mento (di cui 39 di Forza Italia), pre-disposto dalla Consulta dei pensiona-ti, per la quale ha sollecitato il Gover-no e in particolare il Presidente delConsiglio, il Ministro dell’Economia edelle Finanze e il Ministro del Lavoroad inserire, nella prossima Leggefinanziaria, un meccanismo di indiciz-zazione al costo della vita uguale per

tutti i pensionati ed ha ricordato il suo“Ordine del Giorno”, approvato all’u-nanimità dalla Camera dei Deputati,con cui veniva accettato il principioche per ogni contratto sindacaledoveva essere disposto un aumentooltre che per il lavoratore, anche per ipensionati. l’On. Biondi affermavaquindi che nulla è stato fatto per lacategoria dei pensionati i quali aspet-tano che, prima della fine della legi-slatura, il Governo faccia qualcosaper loro.

Quindi l’On. Fiori ha portato all’at-tenzione dei convenuti una interes-sante relazione riguardante la rivalu-tazione delle pensioni eliminando iprivilegi fiscali delle Banche, cosache potrebbe fornire i necessari fondiper avviare una prima fase di rivalu-tazione delle pensioni, in base allavariazione del potere di acquisto del-la moneta, con un provvedimento dainserire nella prossima finanziaria,anche con un emendamento allastessa, precisando che:

«L’art. 101, comma 4, del TestoUnico Imposte Dirette (TUIR) con-sente alle banche di dedurre dall’utiledi bilancio le perdite subite per inesi-gibilità di crediti e, conseguentemen-te, di non versare all’Erario le impostesu tali somme.

Considerato, ad esempio, che nel2003 l’importo di dette perdite è statodi circa 9 miliardi di Euro, la sommache le banche non hanno versato alFisco è stata di oltre 3 miliardi di Euro(6.000 miliardi di vecchie lire). Som-ma questa che sarebbe sufficienteper avviare una prima perequazionepensionistica.

Se è vero che in questa difficilecongiuntura – ha proseguito Fiori –

TRATTAMENTI PENSIONISTICI

INCONTRO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI ORGANIZZATO DALLA CONSULTA NAZIONALE

DEI PENSIONATI E DIRETTO DALL’ON. ALFREDO BIONDI

le uniche aziende che hanno fattoregistrare importanti utili sono statele banche, non si comprende perchéper gli errori di gestione (vedi adesempio i casi CIRIO e PARMALAT)a causa di crediti concessi e risulta-ti poi inesigibili. (Crediti concessicon fondi costituiti con i risparmi del-la gente che le banche ottengonopraticamente a costo zero). Gli Isti-tuti di credito, non solo hanno la“materia prima” gratis, ma possonomettere a carico della collettività ipropri errori di gestione detraendodall’utile le perdite per crediti nonpiù esigibili.

Il Governo – ha ribadito Fiori –deve essere posto dinanzi ad unaprecisa scelta: mantenere a favoredel sistema bancario un privilegioinaccettabile o riequilibrare il sistemafiscale reperendo cosi i fondi neces-sari per l’avvio della perequazionedelle pensioni.

A tal fine – ha concluso Fiori – pre-senterò uno specifico emendamentoalla prossima Finanziaria sul qualechiederò la firma a tutti i deputati sen-za distinzione di partito».

Molti e competenti sono stati iresponsabili dei vari Sodalizi presentialla riunione, intervenuti al dibattito e,in particolare, per sollecitare l’appro-vazione della Proposta di Legge che,per il suo contenuto altamente socia-le dovrebbe essere presa in grandeconsiderazione dal Governo e dalParlamento.

In particolare il Generale Palmieri,Presidente della DIRSTAT Pensio-nati, ha ricordato, tra l’altro, il partico-lare valore del provvedimento, chepoggia su una importante sentenzadella Corte Costituzionale, la n.

a cura di Pietro Di Marco

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22 Fiamme Gialle 9 / 2005

TUTTI I PENSIONATI ITALIANI ATTENDONOUNA “POLITICA NUOVA”

Alcune considerazioni dell’Avv. Filippo de Jorio dopo la conferenza stampa del 30 settembre scorso, perprecisare che continua la pressione della Consulta dei Pensionati su Governo e Parlamento per inserire nellaLegge Finanziaria provvedimenti migliorativi per i lavoratori in quiescenza.

30/2004, che si ispira al fatto che “ilperdurante e necessario rispetto deiprincipi di sufficienza ed adeguatez-za delle pensioni impone al legislato-re, per l’esercizio del suo poterediscrezionale il bilanciamento fra levarie esigenze di politica economicae le disponibilità finanziarie, di indivi-duare un meccanismo in grado diassicurare un reale ed effettivo ade-guamento dei trattamenti di quie-scenza alle variazioni del costo dellavita, con la conseguenza che il verifi-carsi di irragionevoli scostamenti del-l’entità delle pensioni rispetto alleeffettive variazioni del potere diacquisto della moneta, sarebbe indi-

cativo dell’inidoneità del meccanismoprescelto ad assicurare al lavoratoree alla sua famiglia mezzi sufficientiad una esistenza libera e dignitosa,nel rispetto dei principi e dei dirittisanciti dagli artt. 36 e 38 della Costi-tuzione”.

Il Generale Di Marco, Presidentedell’Associazione Nazionale Finan-zieri d’Italia, ha ricordato che il perio-dico “Fiamme Gialle” è perfettamen-te allineato agli altri organi di stampadelle altre Associazioni per continua-re, con più incisività, a fare appelli alGoverno e alle forze politiche perl’approvazione della proposta di leg-

ge che interessa circa 16 milioni dipensionati che avevano ripetuta-mente chiesto la perequazione auto-matica delle pensioni, cosa sempredisattesa con gravissimo dannomorale e materiale dei pensionati.Ma ha proseguito dicendo che que-sta volta ci troviamo di fronte ad unprovvedimento di legge dai contenu-ti più socialmente rilevanti che pos-sono sollevare dalla miseria milionidi poveri pensionati delle categoriepiù deboli: i pensionati d’annata e ipensionati sociali che ora sonoancora più poveri per il vertiginosoaumento anche dei generi di primanecessità.

Tra le altre considerazioni l’Avv.de Jorio sostiene che dopo i risultatidella conferenza stampa del 30 set-tembre u.s. nessuno può dubitare,se in buona fede, del fatto che i pen-sionati di tutta Italia, pur segmentatiin 104 Associazioni nazionali, sonoperò uniti nelle rivendicazioni dicategoria, negli intenti perseguitidalla Consulta dei Pensionati. Laqualificazione personale di coloroche sono intervenuti nel dibattitonon lascia dubbi. Dai medici, ai gior-nalisti, dai finanzieri ai 5 Corpi diPolizia, ai ferrovieri, ai dirigenti civilie militari dello Stato e degli entilocali, agli esponenti della DIR-STAT, pensionati e quindi, tutti i rap-presentanti delle Associazioni chesono anche editori di pubblicazioni(diffuse in milioni di copie in tutto ilPaese). Sono intervenuti nel dibatti-to ed hanno chiesto interventi signi-ficativi al Governo e al Parlamentospiegando che la situazione deilavoratori in quiescenza è divenutainaccettabile perché la svalutazioneindotta nel passaggio tra la lira al’euro (riconosciuta anche dal Mini-stro Tremonti al Convegno di Rimi-ni) è ormai troppo forte, forse oltre il100%, sicchè il valore ed il potere

d’acquisto dei trattamenti di quie-scenza ne risultano stravolti e com-promessi.

Nella lettera, inviata dall’On. Bion-di e dal Coordinatore della Consultadei Pensionati, Avv. de Jorio, al Pre-sidente del Consiglio dei Ministri èstato precisato, tra l’altro, che nellaLegge finanziaria ci deve essere un

segno di quella politica nuova che ilavoratori in quiescenza invocano edalla quale dipende la loro stessasopravvivenza.

Conosciamo il fiuto politico e l’in-ventiva di Silvio Berlusconi e speria-mo che non si farà sfuggire l’occasio-ne per dare un segnale forte ai pen-sionati.

LETTERA DI RISPOSTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ON. SILVIO BERLUSCONI

Illustre Presidente, caro Alfredo, scusandomi per non aver potuto presen-ziare al Vostro incontro, come pure avrei voluto, a causa dei miei numerosiimpegni istituzionali, desidero congratularmi con Voi per la Vostra importanteiniziativa.

Il tema delle pensioni è uno dei più urgenti e complessi fra i tanti che il mioGoverno si è trovato ad affrontare. Sono convinto che, grazie anche al Vostroprezioso contributo, riusciremo a proseguire nel nostro cammino riformatore,che non ha precedenti nella storia della nostra Repubblica.

La saggezza e l’esperienza di tante persone come Voi rappresentano unafra le principali risorse del nostro Paese, e ci sono indispensabili per garantireall’Italia un avvenire sereno e ricco di nuove opportunità. Con l’occasione, invioa tutti i partecipanti i miei più cordiali saluti, insieme all’augurio di una felice riu-scita della manifestazione.

SILVIO BERLUSCONI

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Fiamme Gialle 9 / 2005 23

LETTERE AL DIRETTOREdi Pietro Di Marco

In questa rubrica vengono prese in considerazione solo le richiesteche possono interessare anche gli altri soci dell’A.N.F.I.

BENEFICI PREVIDENZIALI AILAVORATORI ESPOSTI

ALL’AMIANTODecreto Interministeriale

27.10.2004

Molti soci hanno lamentato lamancata divulgazione dei beneficiprevidenziali dovuti ai lavoratoriesposti all’amianto, compresi idipendenti civili e militari dello Stato.

Al fine di rendere edotti quantifossero interessati al particolarebeneficio, si forniscono gli estremidelle circolari nn. 90 e 11 dell’INAIL edell’INPDAP, rispettivamente del29.12.2004 e 7.4.2005.

Per quanto riguarda i lavoratori chesono stati esposti all’amianto per perio-di lavorativi non soggetti all’assicurazio-ne obbligatoria gestita dall’INAIL, nel cuiambito rientrano i lavoratori civili e mili-tari dello Stato, la relativa competenzaspetta all’Ente Previdenziale (INPDAP)decidere il tipo di disciplina di beneficiprevidenziali da applicare, dopo la pro-cedura di accertamento e certificazionedell’esposizione all’amianto da partedell’INAIL, su richiesta del lavoratoreinteressato, i cui termini della presenta-zione della domanda sono scaduti il15.6.2005. Maggiori chiarimenti in meri-to potranno essere richiesti all’Ente Pre-videnziale competente.

Il relativo beneficio spettante ailavoratori civili e militari dello Stato (nonsoggetti all’assicurazione obbligatoriacontro gli infortuni sul lavoro per lemalattie professionali gestita dall’INAIL)corrisponde alla maggiorazionedell’1,25 del periodo lavorativo noninferiore a 10 anni ed è utile, unica-mente, ai fini della determinazione del-l’importo della prestazione pensionisti-ca e non incide ai fini della maturazionedel diritto.

Premesso quanto sopra, si eviden-zia che il personale militare della Guar-dia di Finanza, come gli altri apparte-nenti ai Corpi di Polizia, pur rientrandonella sfera di tali benefici ( per la speci-ficità dei servizi operativi che svolgono),hanno diritto ad altre più favorevolisupervalutazioni, come la maggiorazio-ne di 1/5 del servizio prestato, legge284/77, la maggiorazione dei servizi di

navigazione, di volo, nonché del servi-zio prestato in reparti di confine (artt. 19,20 e 21 del D.P.R. 1092/1973) che, aifini pensionistici, sono utili per raggiun-gere gli anni necessari per conseguirela massima percentuale della pensione.

In buona sostanza, i benefici dovutiai lavoratori esposti all’amianto sono uti-li esclusivamente ai lavoratori che nonhanno altri benefici per raggiungere lamassima percentuale della pensione,mentre per i militari della Guardia diFinanza esposti all’amianto, per quantosopra specificato, difficilmente il benefi-cio potrà incidere sul trattamento pen-sionistico spettante.

INDENNITÀ DI BUONUSCITACON L’ESCLUSIONE DEI SEISCATTI PER COLORO CHESONO CESSATI DAL SERVI-ZIO A DOMANDA (D.L. n.165/1997)

Molti soci hanno lamentato lamancata liquidazione della buonu-scita INPDAP comprensiva del bene-ficio dei sei scatti, previsti dall’art. 4,comma 2, del D.L. n. 165/1997.

Altri soci hanno avuto l’amarasorpresa di dover restituire parte del-la buonuscita, percepita in più e nondovuta, per effetto di tale beneficio,che l’INPDAP non riconosce a coloroche sono cessati dal servizio adomanda, dopo il 1° gennaio 1998.

I soci interessati desideranoconoscere se vi sono gli estremi perinoltrare un eventuale ricorso all’INP-DAP.

La risposta al quesito è purtropponegativa, in quanto il legislatore haoperato con mano ferma nel riportare icontenuti dei commi 1 e 2 dell’art. 4 delDecreto Legislativo n. 165/1997, cheprevedono l’esclusione del beneficiodei sei scatti a coloro che sono cessatidal servizio a domanda dopo il 1° gen-naio 1998.

Al comma 1, il predetto art. 4 preve-de che gli ufficiali, sottufficiali, appuntatie finanzieri hanno diritto all’atto dellacessazione dal servizio (successiva al

1° gennaio 1998), da qualsiasi causadeterminata, con esclusione del collo-camento in congedo – a domanda –all’attribuzione dei sei scatti stipendialiche concorrono alla formazione dellabase pensionabile definita ai sensi del-l’art. 13 del D.L. 503/1992.

Tale rigore viene mitigato dal suc-cessivo comma 2 che prevede la possi-bilità di accedere al citato beneficio percoloro che cessano dal servizio adomanda, purché paghino però larestante contribuzione supplementarecalcolata sulla base contributiva definitaall’atto della cessazione e per gli annimancanti al raggiungimento del limite dietà correlato al grado rivestito.

Premesso quanto sopra e in consi-derazione che l’istituto della buonuscitaè regolato dall’art. 37 del D.P.R. n.1032/1973, l’Amministrazione a cui l’i-scritto appartiene versa al Fondo di pre-videnza e credito un contributo previ-denziale obbligatorio di cui una quota acarico del dipendente. Ne consegueche l’INPDAP liquida pertanto la buonu-scita sulla base delle retribuzioni assog-gettate a contribuzione, come prevedel’art. 26 del suddetto decreto del Capodello Stato.

Viceversa, il beneficio dei sei scattisulla buonuscita spetta a coloro checessano dal servizio per età, riforma odecesso, ed il relativo importo chel’INPDAP liquida, è a carico del bilanciodello Stato, in applicazione degli artt.13 della legge 804/73, 32, comma9/bis, della legge 224/86, art. 1 comma15 bis del D.L. 379/87 e 21 della legge232/90 e successive modificazioni eintegrazioni.

In buona sostanza l’art. 4, comma 2,del D.L. 165/1997 attribuisce il beneficiodei sei scatti a coloro che cessano dalservizio a domanda, a decorreredall’1.1.1998, ai soli fini del trattamentopensionistico e non anche ai fini dellabuonuscita.

Stando cosi le cose, per il momentonon sussiste, nei casi di specie, alcunapossibilità di presentare eventuali ricor-si al fine di ottenere la concessione delbeneficio dei sei scatti biennali nel cal-colo della buonuscita.

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24 Fiamme Gialle 9 / 2005

La Sezione ANFI di Padova hapartecipato con una sua rappre-sentanza al XVI Raduno NazionaleANFI di Lecce.

Nella foto a lato, il gruppo deipartecipanti, nel numero di 20 per-sone, durante la sfilata.

Foto di gruppo delle SezioniA.N.F.I. di Massa, Pisa e Seravez-za, scattata sulla gradinata dellaCattedrale S. Croce di Lecce inoccasione del XVI Raduno Nazio-nale.

La Sezione A.N.F.I. di Savonaha partecipato al XVI RadunoNazionale ANFI con un gruppo di40 persone tra soci e familiari.

Tutti i partecipanti sono rimastisoddisfatti delle cerimonie pro-grammate, in particolar modo delconcerto della Banda del Corpo.

La foto mostra i soci dellaSezione di Savona che sostanosull’entrata della Chiesa SantaCroce di Lecce.

ECHI DEL XVI RADUNO NAZIONALE ANFILECCE 13-14-15 MAGGIO 2005

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Fiamme Gialle 9 / 2005 25

In data 28 luglio 2005 la Corte deiConti di Bologna ha depositato duesentenze: la n. 1039/05 M (su ricorsocumulativo iscritto al n. 030643-030652/005201/Pensioni Militari)riguardante Cordignano Mario ed altrie la n. 1040/05 M su ricorso cumulati-vo 030826-030840/005209 PensioniMilitari (riguardante Ronchini Lucianoed altri).

Con la prima sentenza 1039/05M laCorte ha così deciso: «ACCOGLIEPARZIALMENTE il ricorso cumulativoiscritto al n. 030643-030652/005201/Pensioni Militari del registro disegreteria limitatamente alle doglianzeproposte dai signori Cordignano Mario,Piacentini Luigi, Zacchi Bruno, Santa-relli Corrado, De Simone Fulgenzio,Buglione Giuseppe, Sassi Giuseppe,Clemente Gennaro, Lugli Bruno eBadalucco Giovanni e, per l'effetto,dichiara il diritto dei ricorrenti all'inclu-sione, tra le voci su cui deve applicarsila maggiorazione del 18% di cui all'art.16 della legge 29 aprile 1976 n. 177,dell'ultima indennità di ausiliaria perce-pita, con prescrizione dei maggioriratei di pensione per il periodo prece-dente il quinquennio di prescrizionedecorrente a ritroso dalla data di notifi-ca all'Amministrazione (omissis) del-l'atto introduttivo del presente giudizio,salva l'esistenza di atti interruttivi dellaprescrizione da dimostrare direttamen-te all'Amministrazione competente aprovvedere.

Sulle somme che risulterannodovute spettano altresì la rivalutazionemonetaria, quale possibile integrazio-ne degli interessi legali, e gli interessicome per legge da calcolare da cia-scuna singola scadenza all'effettivosoddisfo».

Con la sentenza 1040/05 M la Cor-te ha così disposto: «ACCOGLIEPARZIALMENTE il ricorso cumulativoiscritto al n. 030826-030840/005209/Pensioni Militari del registro disegreteria limitatamente alle doglian-

CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICApresso la Presidenza Nazionale dell’ANFI

di Antonio Taviano

LA CORTE DEI CONTI DELL’EMILIA ROMAGNA HA DECISO FAVOREVOLMENTE LA MAGGIORAZIONE DEL 18% SULL’AUSILIARIA

ze proposte dai signori RonchiniLuciano, Ress Pietro, Solazzo Elmigi-so, Mazzei Armando, Sarra Giulio,Bruni Teo, Galli Franco, Bonara Carlo,Conte Giuseppe, Grossi Delio, Ranoc-chi Aldo, Cherchi Francesco, FiorilloFrancesco, Lombardi Enzo e, per l'ef-fetto, dichiara il diritto dei ricorrentiall'inclusione, tra le voci su cui deveapplicarsi la maggiorazione del 18% dicui all'art. 16 della legge 29 aprile1976 n. 177, dell'ultima indennità diausiliaria percepita, con prescrizionedei maggiori ratei di pensione per ilperiodo precedente il quinquennio diprescrizione decorrente a ritroso dalladata di notifica all'Amministrazione(omissis) dell'atto introduttivo del pre-sente giudizio (25 agosto 2003), salval'esistenza di atti interruttivi della pre-scrizione da dimostrare direttamenteall'Amministrazione competente aprovvedere. Sulle somme che risulte-

ranno dovute spettano altresì la rivalu-tazione monetaria, quale possibileintegrazione degli interessi legali, e gliinteressi come per legge da calcolareda ciascuna singola scadenza all'ef-fettivo soddisfo.

RESPINGE il medesimo ricorsocumulativo per la parte relativa alladoglianza presentata dalla sig.ra Pon-tillo Olga vedova Lambiase».

Questo Centro ha già provvedutoalla notifica della sentenza n.1039/05M, in quanto il ricorso era sta-to da esso patrocinato. Nulla si sa inordine alla sentenza 1040/05M, ma èda supporre che lo stesso adempi-mento sia stato compiuto dal legaleche ha assistito i ricorrenti. Dalmomento dell’avvenuta notifica è pos-sibile, da parte dell’Amministrazione, diproporre eventuale appello entro 60giorni, cosa che, purtroppo, si sta veri-ficando.

INDENNITÀ DI AUSILIARIA: NON SPETTA L’ADEGUAMENTO AGLI UFFICIALI DI POLIZIA

GIUDIZIARIA CONGEDATI ANTE 1.9.1995

Varie Sezioni Giurisdizionali dellaCorte dei Conti hanno recentementepubblicato decisioni in ordine al proble-ma che ci riguarda e cioè se ai sottuffi-ciali della Guardia di Finanza cessatidal servizio attivo e collocati in ausiliariaai sensi dell’art. 44 e segg. Legge10.5.1983 e successive modifiche, pri-ma del 1°.9.1995 spetta l’adeguamentodella stessa indennità sulla base deimiglioramenti retributivi attribuiti ai pari-grado in servizio per effetto del decre-to legislativo 199/1995.

Sul periodico “Fiamme Gialle”, n.12/2000, è stata pubblicata la sentenzadella Corte Costituzionale n. 126 del13-27 aprile 2000.

La Corte Costituzionale non ha rav-visato il lamentato eccesso di delega,atteso che dai lavori parlamentari della

legge delega 216 del 1992 “emergecon evidenza la sua ratio e cioè l’inten-to di realizzare una parità di trattamen-to, a parità di funzioni; una ratio trasfu-sa nelle espressioni letterali dellamedesima legge delega di cosi ampiaportata che non possono non giustifica-re un intervento del legislatore delega-to, notevolmente discrezionale, comeappunto si è realizzato con il decretolegislativo delibato. Così pure, lalamentata disparità di trattamento nonsussiste in quanto il decreto attuativodella delega, venendo ad incidere sullaretribuzione dei pari grado in servizio hadettato una disciplina circoscritta a quelpersonale posto in ausiliaria a far datadall’entrata in vigore del decreto stessoe non al personale per il quale quel rac-cordo con la posizione del pari grado inservizio già si trovava cristallizzata

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26 Fiamme Gialle 9 / 2005

V A R I E

RECENSIONE

Mario CANCIANI – “IL FRONTEDI CASSINO” – Edito nel mese didicembre 2003 presso lo stabili-mento GRAFICART di Formia(Latina).

Quando il 15 febbraio 1944 Mon-tecassino fu bombardato dalle “for-tezze volanti” Anglo-Americane, tuttoil mondo civile ne rimase percosso efortemente impressionato.

Il Monastero di San Benedetto,millenario centro di sapere, ridotto adun cumulo di desolate macerie!Ancora oggi dopo oltre 60 anni daquel tragico evento la sventura del-l’Abbazia suscita rimpianto ed ama-rezza. Mario Canciani, autore delvolume “Il Fronte di Cassino”, attra-verso la ricostruzione dei lineamenti

essenziali delle vicende bellichesvolte riproducendo i testi italiani etraducendo quelli stranieri ha potutofedelmente descrivere gli avveni-menti cruenti e drammatici che siverificarono sul fronte di Cassino.

L’attendibilità dei dati è stata utiliz-zata con scrupolosità durante un con-tinuo lavoro di verifica al fine di poterottenere una ricostruzione elaboratae veritiera degli accadimenti presi inesame.

Le testimonianze valide ad attin-gere elementi essenziali per chiariregli aspetti degli eventi bellici di Cassi-no, sono state esaminate e ripropostesenza limitazioni e senza pregiudizia-le convinzione.

Prima di dare alle stampe il volu-me l’Autore non ha privato di una pre-ce tutti coloro che persero la vitadurante il bombardamento del Mona-stero e della città di Cassino.

Nella foto, alcuni dei “finanzieri emiliani” del 1° maggio 1955 intervenuti all’incontro.

all’atto del collocamento in ausiliaria.Nessun “vulnus” ha ravvisato altre-

sì la Corte alla luce dei precetti di cuiagli artt. 36 e 97 della Costituzione, inquanto secondo la propria giurispru-denza la scelta in concreto dei mecca-nismi di perequazione è riservata allegislatore ordinario, chiamato ad ope-rare il bilanciamento tra le varie esi-genze nel quadro della politica econo-mica generale e delle concrete disponi-bilità finanziarie.

Questa complessiva valutazione, haosservato la Corte costituzionale, vaoperata non nel senso di un doverosocostante allineamento, ma nel sensoche il verificarsi di un macroscopico edirragionevole scostamento è indice sin-tomatico della non idoneità del mecca-nismo in concreto prescelto a preserva-re la sufficienza dei trattamenti ad assi-curare al lavoratore ed alla sua famigliamezzi adeguati alle esigenze di vita peruna esistenza libera e dignitosa.

Anche la censura di violazione delprincipio di uguaglianza sancito dall’art.3 Costituzione ha disatteso, infine, laCorte, poiché nella propria giurispru-denza è stato più volte ribadito (sent.409 del 1988, 311 del 1995, 177 del1999) che di per se non può contrasta-re con il principio di uguaglianza un dif-ferenziato trattamento applicato allastessa categoria di soggetti, ma inmomenti diversi nel tempo, perché lostesso fluire del tempo può costituireelemento diversificatore.

Atteso dunque, che le censure diincostituzionalità mosse all’art. 71 –comma 3 – del d.lgs 199/1995 sonoidentiche a quelle esaminate dalla Con-sulta, con riferimento all’art. 53 – com-ma 4 – del d.lgv. 198/1995 che discipli-na analoga materia, differenziandosi daquest’ultima solo perché è relativa altrattamento economico del personalenon direttivo e non dirigente della Guar-dia di Finanza, mentre il d.lgv. 198riguarda, come già ricordato, altre forzedi polizia, e che le ripetute censuresono state respinte dalla Corte Costitu-zionale, ne consegue che il chiaro det-tato normativo rende infondata la prete-sa riliquidativa dedotta.

Ciò viene portato a conoscenza percoloro che avessero partecipato aricorsi collettivi di tal genere, nonessendo possibile, peraltro, informativaai singoli.

È impossibile pensare ad un appel-lo, perché manifestamente infondato.

INCONTRO DI FINANZIERI EMILIANI DOPO 50 ANNI ORGANIZZATO DALLA SEZIONE A.N.F.I. DI MODENA

Il M.A. c.s. Carlo Bonara, Presi-dente della Sezione ANFI di Modena,ha organizzato un incontro di “finan-zieri emiliani” che nel lontano 1955indossarono le “fiamme gialle”, cheebbe luogo nella Caserma “Piave” diViale XXI Aprile in Roma, allora sededel Comando Legione Allievi. L’in-

contro del 1° maggio 2005 si è tenutopresso il Circolo Ufficiali di Presidio diBologna, ove i finanzieri emiliani d’e-poca “più anziani di ben 50 anni, masempre alquanto validi ancora oggi”sono stati accolti dal ConsigliereNazionale per l’Emilia RomagnaM.M.A. Comm. Ermanno Gelsi, ed

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V A R I E

RECENSIONE

Mario CANCIANI – “IL FRONTEDI CASSINO” – Edito nel mese didicembre 2003 presso lo stabili-mento GRAFICART di Formia(Latina).

Quando il 15 febbraio 1944 Mon-tecassino fu bombardato dalle “for-tezze volanti” Anglo-Americane, tuttoil mondo civile ne rimase percosso efortemente impressionato.

Il Monastero di San Benedetto,millenario centro di sapere, ridotto adun cumulo di desolate macerie!Ancora oggi dopo oltre 60 anni daquel tragico evento la sventura del-l’Abbazia suscita rimpianto ed ama-rezza. Mario Canciani, autore delvolume “Il Fronte di Cassino”, attra-verso la ricostruzione dei lineamenti

essenziali delle vicende bellichesvolte riproducendo i testi italiani etraducendo quelli stranieri ha potutofedelmente descrivere gli avveni-menti cruenti e drammatici che siverificarono sul fronte di Cassino.

L’attendibilità dei dati è stata utiliz-zata con scrupolosità durante un con-tinuo lavoro di verifica al fine di poterottenere una ricostruzione elaboratae veritiera degli accadimenti presi inesame.

Le testimonianze valide ad attin-gere elementi essenziali per chiariregli aspetti degli eventi bellici di Cassi-no, sono state esaminate e ripropostesenza limitazioni e senza pregiudizia-le convinzione.

Prima di dare alle stampe il volu-me l’Autore non ha privato di una pre-ce tutti coloro che persero la vitadurante il bombardamento del Mona-stero e della città di Cassino.

Nella foto, alcuni dei “finanzieri emiliani” del 1° maggio 1955 intervenuti all’incontro.

all’atto del collocamento in ausiliaria.Nessun “vulnus” ha ravvisato altre-

sì la Corte alla luce dei precetti di cuiagli artt. 36 e 97 della Costituzione, inquanto secondo la propria giurispru-denza la scelta in concreto dei mecca-nismi di perequazione è riservata allegislatore ordinario, chiamato ad ope-rare il bilanciamento tra le varie esi-genze nel quadro della politica econo-mica generale e delle concrete disponi-bilità finanziarie.

Questa complessiva valutazione, haosservato la Corte costituzionale, vaoperata non nel senso di un doverosocostante allineamento, ma nel sensoche il verificarsi di un macroscopico edirragionevole scostamento è indice sin-tomatico della non idoneità del mecca-nismo in concreto prescelto a preserva-re la sufficienza dei trattamenti ad assi-curare al lavoratore ed alla sua famigliamezzi adeguati alle esigenze di vita peruna esistenza libera e dignitosa.

Anche la censura di violazione delprincipio di uguaglianza sancito dall’art.3 Costituzione ha disatteso, infine, laCorte, poiché nella propria giurispru-denza è stato più volte ribadito (sent.409 del 1988, 311 del 1995, 177 del1999) che di per se non può contrasta-re con il principio di uguaglianza un dif-ferenziato trattamento applicato allastessa categoria di soggetti, ma inmomenti diversi nel tempo, perché lostesso fluire del tempo può costituireelemento diversificatore.

Atteso dunque, che le censure diincostituzionalità mosse all’art. 71 –comma 3 – del d.lgs 199/1995 sonoidentiche a quelle esaminate dalla Con-sulta, con riferimento all’art. 53 – com-ma 4 – del d.lgv. 198/1995 che discipli-na analoga materia, differenziandosi daquest’ultima solo perché è relativa altrattamento economico del personalenon direttivo e non dirigente della Guar-dia di Finanza, mentre il d.lgv. 198riguarda, come già ricordato, altre forzedi polizia, e che le ripetute censuresono state respinte dalla Corte Costitu-zionale, ne consegue che il chiaro det-tato normativo rende infondata la prete-sa riliquidativa dedotta.

Ciò viene portato a conoscenza percoloro che avessero partecipato aricorsi collettivi di tal genere, nonessendo possibile, peraltro, informativaai singoli.

È impossibile pensare ad un appel-lo, perché manifestamente infondato.

INCONTRO DI FINANZIERI EMILIANI DOPO 50 ANNI ORGANIZZATO DALLA SEZIONE A.N.F.I. DI MODENA

Il M.A. c.s. Carlo Bonara, Presi-dente della Sezione ANFI di Modena,ha organizzato un incontro di “finan-zieri emiliani” che nel lontano 1955indossarono le “fiamme gialle”, cheebbe luogo nella Caserma “Piave” diViale XXI Aprile in Roma, allora sededel Comando Legione Allievi. L’in-

contro del 1° maggio 2005 si è tenutopresso il Circolo Ufficiali di Presidio diBologna, ove i finanzieri emiliani d’e-poca “più anziani di ben 50 anni, masempre alquanto validi ancora oggi”sono stati accolti dal ConsigliereNazionale per l’Emilia RomagnaM.M.A. Comm. Ermanno Gelsi, ed

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Fiamme Gialle 9 / 2005 27

hanno assistito alla S.Messa nellaCappella posta all’interno del CircoloUfficiali del Presidio stesso. Durantela celebrazione della Messa sono sta-ti ricordati i commilitoni del 1° maggio1955 che nel frattempo sono decedu-ti. Durante il pranzo sociale sono sta-ti ricordati con nostalgia episodi vis-suti durante il servizio svolto neireparti di confine.

RICERCA DI COMMILITONI

L’App. Luigi Candidi, socio dellaSezione ANFI di Roma 1/Nord, nato aMoricone (Roma) il 15 agosto 1924,si arruolò nella Guardia di Finanza, il26 marzo 1943 e frequentò il CorsoAllievi finanzieri presso la ScuolaAlpina di Predazzo. Il 9 settembre1943, con altri colleghi dello stessoCorso fu catturato dalle truppe tede-sche e deportato in Germania. Conpreghiera di pubblicazione ha inviatoalla Redazione del periodico “Fiam-me Gialle” la foto che pubblichiamo alato che ritrae il 1° plotone della 6^Compagnia della Scuola Alpina.L’App Luigi Candidi è indicato da unafreccia. E suo vivo desiderio che i col-leghi della foto, ancora in vita, ricono-sciutisi in essa vogliano mettersi incontatto con lui e scrivergli al seguen-te indirizzo:

Luigi Candidi, Via Leonardo daVinci n. 7 - 00010 - MORICONE(ROMA) Tel. 0774/605763.

MINIRADUNO A PREDAZZO DEGLI ALLIEVI FINAN-ZIERI DELL’ARRUOLAMENTO NOVEMRE1965

L’App. UPG in congedo Elio Pet-tena (trombettiere per chi si ricorda),attualmente Vicepresidente dellaSezione ANFI di Predazzo, vorrebbeorganizzare a Predazzo, presumibil-mente un fine settimana dell’ultimadecade di aprile o della prima decadedi maggio 2006, un incontro degliallievi finanzieri del Corso novembre1965 presso la Scuola Alpina di Pre-dazzo, per ricordare gli ormai passati40 anni dall’arruolamento. Il program-

ma verrà redatto sulla base delnumero di adesioni raccolte. Per ilsoggiorno sarà effettuata una con-venzione specifica con un albergo diPredazzo che sarà comunicata dalPettena appena raccolte le adesioni,che potranno essere inviate:

all’App. Elio PETTENA Via Indi-pendenza n. 75/a – 38037 - PRE-DAZZO – (TN) – Telefonare al nr.0462/502351 (possibilmente durantel’ora dei pasti).

L’App. Cav. Uff. Carlo Pastorino,socio della Sezione ANFI di Vicenza,desidera mettersi in contatto coneventuali colleghi che si riconoscononella foto pubblicata qui a lato.

La foto fu scattata in S. Pietro aRoma durante l’Anno Santo 1950 e imilitari fotografati sono gli Allievifinanzieri del Corso di arruolamentodel febbraio 1950 – 1° CompagniaLegione allievi di Roma.

L’App. Carlo Pastorino, attual-mente in congedo, consigliere dellaSezione di Vicenza, è indicato conuna freccia.

Coloro che lo desiderano possonotelefonargli al nr. 0444/500342 oppu-re scrivergli al seguente indirizzo: ViaAnguissola 2 – 36100 Vicenza.

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28 Fiamme Gialle 9 / 2005

NUOVE NORME SULLE INDAGINI BANCARIE PER UN CONTRASTO PIÙ IMMEDIATO ALL’EVASIONE FISCALE

IL PUNTO SULLE NOVITÀ TRIBUTARIE E AMMINISTRATIVE

di Tommaso Santamaria

Premessa

I nostri soci più anziani ricorde-ranno che, prima della riforma tri-butaria prevista con la legge delega9 ottobre 1971 n. 825 e successi-vamente attuata con i decreti legi-slativi degli anni 1972 e 1973, il ter-mine comunemente usato di“segreto bancario” stava a signifi-care che all’Amministrazione finan-ziaria era preclusa ogni richiesta didati alle Aziende e agli Istituti ban-cari, anche se non esisteva unalegge che prevedesse tale “segre-to” a tutela delle imprese e dei lavo-ratori autonomi che avessero rap-porti con le banche. Indirettamente,tuttavia, il diritto al segreto bancariofu riconosciuto dall’articolo 10,comma 2, n.12 della suddetta leggedelega, quando essa inserì fra iprincipi direttivi della riforma “l’intro-duzione, limitata a ipotesi di parti-colare gravità, di deroghe al segre-to bancario nei rapporti con l’Ammi-nistrazione finanziaria tassativa-mente determinate nel contenuto enei presupposti”.

Con tale norma venne sancito,quindi, che i poteri relativi alle inda-gini bancarie dell’Amministrazionefinanziaria non venissero svoltiarbitrariamente, ma rispettando talesegreto secondo determinate nor-me e con riferimento a determinatifatti, che facessero presumere lapossibilità di fondate gravi evasionifiscali. A fondamento di tale tutela,invero, mentre autorevoli espertidella materia facevano riferimentoad un interesse pubblico costituzio-nalmente garantito al fine di garan-tire e incoraggiare il risparmionazionale (art.47 della Costituzio-ne), altri invece lo collegavano alla

consolidata affermazione del segre-to bancario introdotto da un uso(ritenuto fonte di diritto), che avevaassunto carattere integrativo deicontratti stipulati con la clientela,nella forma più accettata del “riser-bo” sui rapporti bancari verso estra-nei a tali rapporti, Amministrazionefinanziaria compresa (confermatoperaltro nella sentenza della Cortedi Cassazione, Sezione civile, n.2147 del 18 luglio 1974).

Orbene, il suddetto principiodirettivo,che ammetteva determi-nate deroghe, fu attuato, in sede diemanazione dei decreti delegati,fissando le deroghe prima in mate-ria di Iva nell’articolo 51-bis delDPR. n. 633 del 1972 e correlativa-mente, con normativa omologa,nell’articolo 32 del DPR. n. 600 del1973 in materia di accertamentoper le nuove imposte dirette. Dero-ghe indubbiamente ammesse inpresenza di determinati fatti accer-tati (ad esempio, in materia di IVA,la emissione o la utilizzazione difatture per operazioni inesistenti, laomessa presentazione della dichia-razione IVA quando all’Ufficio risul-tava che il contribuente avesseeffettuato operazioni contabili percorrispettivi complessivamentesuperiori a cento milioni di lire,ecc.) e con determinate garanzieassicurate dalle autorizzazioni pre-viste di Organi superiori agli Ufficioperativi.

Ma tali deroghe sono state suc-cessivamente modificate sostan-zialmente prima con la legge 30novembre 1991 n. 413 e più recen-temente dalla legge finanziaria 30novembre 2004 n. 331, subendouna evoluzione normativa, che hasuperato l’originario principio del

segreto bancario, portandosi versoquello della più ampia trasparenzadei conti bancari, e con la piùampia utilizzazione anche dellostrumento telematico di trasmissio-ne dei dati bancari, per una azionepiù spinta ed immediata contro ildilagante fenomeno della evasionefiscale.

Prevedendo anche la possibilitàdi utilizzare i dati acquisiti come datipresuntivi di atti economici soggettia imposte dirette o Iva, salva provacontraria del soggetto inquisito: rite-nendo, in una prima fase (per ilcomma 1 n.2 dell’articolo 32 delDPR. n. 600 del 1973), che sipotessero rettificare le dichiarazionidei redditi delle imprese, conside-rando redditi non dichiarati i prele-vamenti effettuati dal conto corren-te, nel caso in cui il soggetto sotto-posto a verifica non fosse in grado,in sede di contraddittorio, di indicar-ne i beneficiari. La presunzione, insostanza, considera che l’impresa,con il prelievo, abbia acquistato innero i beni, che poi abbia pure ven-duto in nero. In sede di Finanziariadel 2005, è stata estesa detta pre-sunzione anche ai professionisti,aprendo serie problematiche appli-cative relativamente a spese nonfacilmente documentabili.

Tanto premesso, tracciamo glielementi essenziali della comples-sa e collegata normativa riguardan-te le “indagini bancarie” per unainformazione aggiornata sull’attualeassetto normativo e operativo, cheinveste sia le richieste alle Banchee ai soggetti assimilati alle Banche,sia le richieste (normalmente prece-denti) di dichiarazioni sui rapportibancari rivolte ai soggetti sottopostia controllo.

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1. Le richieste alle “Banche edAziende assimilate” di dati, noti-zie e documenti utili ai fini delleindagini bancarie: le normevigenti per effetto delle modifi-che introdotte con i commi omo-loghi 402 e 403 dell’articolo 1 del-la Legge finanziaria n. 231 del2004.

Per semplificare la trattazioneprocediamo secondo uno schemache comprenda sia la disciplina del-la materia riguardo all’ Iva (articolovigente n.51 del DPR. 633/1972,per gli Uffici Iva),sia quella omologarelativa alle imposte dirette (indica-ta dall’articolo vigente n. 32 delDPR. 600/1973), con i richiami pergli Uffici operativi della Guardia difinanza in materia di IVA contenutinell’articolo 63 del DPR. 633/72 –IVA e per le imposte dirette nell’ar-ticolo 33, comma 3 del DPR.600/73 predetto.

Il potere di richiesta di dati bancarisu autorizzazione.

Detto potere in materia di IVA èaffidato agli Uffici dell’Agenzia delleentrate operanti in materia di IVA edelle Imposte dirette, nonché agliUffici operativi nei settori impositivisuddetti della Guardia di Finanza,previa autorizzazione:– del Direttore centrale dell’accer-

tamento dell’Agenzia delleEntrate, per gli accertamenti econtrolli affidati a speciali Ufficicentrali;

– del Direttore Regionale dell’A-genzia delle Entrate per gliaccertamenti e controlli affidatiagli Uffici Iva e per le impostedirette, operanti nell’ambito diciascuna Regione;

– del Comandante Regionale dellaGuardia di Finanza per i controllidei reparti operativi della Guar-dia di Finanza.L’autorizzazione, viene precisa-

to, ha la finalità essenziale di accer-tare la legittimità e la opportunitàdelle richieste.

Le Istruzioni operative recentisollecitano l’uso più ampio possibiledelle indagini bancarie.

L’oggetto della richiesta e i destina-tari della richiesta.

L’oggetto è indicato dalla leggefacendo riferimento ad una ampiarosa di notizie utili ai fini degli accer-tamenti; in breve comprende: dati,notizie e documenti relativi a qual-siasi rapporto intrattenuto od opera-zione effettuata, ivi compresi i servi-zi prestati, con i loro clienti, nonchéle garanzie prestate a terzi.

I destinatari sono dettagliata-mente indicati: le Banche, laSocietà Poste Italiane S.p.A. per leattività finanziarie e creditizie, gliintermediari finanziari, le imprese diinvestimento, gli organismi di inve-stimento collettivo per il risparmio,le società di gestione del risparmio,e le società fiduciarie.

Peraltro per le società fiduciariee per le società iscritte in un albospeciale ed operanti nella interme-diazione finanziaria la richiesta puòriguardare, fra l’altro, e specificandoi periodi temporali di interesse, lacomunicazione delle generalità deisoggetti per conto dei quali essehanno detenuto o amministrato ogestito beni, strumenti finanziari epartecipazioni in imprese, inequivo-cabilmente indicate.

Modalità di inoltro della richiesta edella risposta.

La richiesta va indirizzata alresponsabile della struttura accen-trata.

Ovvero al responsabile dellasede o dell’Ufficio destinatario chene dà notizia immediata al soggettointeressato.

Va fatta a mezzo raccomandatacon avviso di ricevimento.

La relativa risposta deve essereinviata al titolare dell’Ufficio proce-dente.

Termine previsto per la risposta.Non può essere inferiore a trenta

giorni,ma può essere prorogato -per un periodo non inferiore a ventigiorni su istanza dell’operatorefinanziario, per giustificati motivi -dagli stessi Organo che ne hannoautorizzato la richiesta.

Utilizzo della via telematica.Le richieste nonché le relative

risposte, anche se negative, sonoeffettuate esclusivamente in viatelematica, secondo le disposizioniattuative e le modalità di trasmissio-ne delle richieste, delle risposte,nonché dei dati e delle notizieriguardanti i rapporti e le operazionisopra indicati.

2. Richiesta ai soggetti sottopostiad accertamento e controllo diuna dichiarazione relativa ai rap-porti bancari: le modifiche intro-dotte con i commi omologhi n.402 e n. 403 dell’articolo 1 dellaLegge finanziaria n. 231 del 2004.

La richiesta può essere conside-rata anche propedeutica a quelladiretta alle “Banche e soggetti assi-milati”, di cui al precedente punto 1.I lineamente esenziali sono iseguenti:

Il potere di richiesta su autorizzazio-ne.

Per il potere di richiesta e la rela-tiva autorizzazione valgono le stes-se norme previste per le richiestealle banche.

L’oggetto della richiesta e i destina-tari della richiesta.

L’oggetto è costituito dalla richie-sta di una dichiarazione contenentela indicazione della natura, delnumero e degli estremi identificatividei rapporti intrattenuti con le “Ban-che e soggetti assimilati” ai fini delleindagini bancarie, indicati specifica-mente dalla legge: le Banche, lasocietà Poste Italiane SpA, gli inter-mediari finanziari, le imprese diinvestimento, gli organi di investi-mento collettivo di risparmio, lesocietà di gestione del risparmio, ele società fiduciarie, nazionali estraniere.

I rapporti interessati possonoessere quelli in corso ovvero quelliestinti da non più di cinque anni dal-la data della richiesta.

Riservatezza dei dati acquisiti.Il richiedente e coloro che vengo-

no in possesso dei dati raccolti

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devono assumere direttamente lecautele necessarie alla riservatezzadei dati acquisiti.

Modalità di inoltro della richiesta erelativa risposta.

La richiesta deve essere fattacon raccomandata con avviso diricevimento fissando per l’adempi-mento un termine non inferiore aquindici giorni, prorogabile per unperiodo di venti giorni dall’Autoritàstessa che ha autorizzato la richie-sta.

3. Difficoltà di adottare con imme-diatezza la trasmissione dellarichiesta alle Banche per via tele-matica e rinvio dell’attuazionedella normativa al 1° gennaio2006.

Con provvedimento dell’Agenziadelle Entrate del 1° luglio 2005 èstata rinviata al 1° gennaio 2006l’applicazione delle modalità di tra-smissione delle richieste e dellerisposte per via telematica, riguar-danti le indagini bancarie indicate alprecedente punto 2.

La motivazione del rinvio è statamotivata dal carattere fortementeinnovativo delle disposizioni intro-dotte e dalla opportunità di attende-re la definizione delle regole tecni-che in materia di sicurezza e diposta elettronica certificata (P.E.C.).

Nell’occasione si precisa, però,che la stessa Agenzia delle Entratecon sua circolare n.10/E del 16 mar-zo 2005 ha avuto modo di precisare– per quanto riguarda i periodi diimposta cui sono applicabili i nuovipoteri – che trattandosi di normeprocedurali che regolano poteriistruttori, gli effetti da esse prodottisi riflettono a carico dei contribuentianche per gli anni pregressi accer-tabili alla data di effettuazione deicontrolli.

4. Istruzioni operative del IIIReparto Operazioni del Coman-do Generale della Guardia diFinanza.

Con sua circolare n. 128000 del21 aprile 2005 il III Reparto del

Comando Generale della Guardia diFinanza ha emanato apposite istru-zioni operative sulle procedure daseguire per effetto delle novità nor-mative di cui sopra.

Dopo una premessa sul quadronormativo di riferimento ha messoin evidenza il contenuto essenzialecostituito dall’ampliamento delleinformazioni acquisibili, dalla ridu-zione dei tempi di conclusione dell’i-struttoria e dalla estensione deipoteri di accertamento nei confrontidei titolari di reddito d’impresa e dilavoro autonomo.

Ha quindi dedotto che le proce-dure operative riguardanti le indagi-ni bancarie previste in base all’im-pianto normativo precedente, artico-late in tre fasi, venivano modificatein quanto la terza fase attraverso laquale si veniva a conoscere nel det-taglio la natura e la tipologia delletransazioni finanziarie esaminate,veniva superata dal fatto che con lenuove norme gli enti creditizi efinanziari hanno l’obbligo generaliz-zato di porre a disposizione degliOrgani di controllo, sulla base diuna unica istanza,ogni dato in loropossesso.

Rimangono ferme le altre duefasi della procedura, di cui la primariguarda l’istanza al contribuente difornire dati sui rapporti bancari e laseconda la richiesta agli intermedia-ri bancari ed assimilati di notizie,dati e documenti relativi ai rapportibancari.

Non manca nella circolare uninvito alla cautela per quanto attieneagli accertamenti nei confronti deiprofessionisti,in quanto si invita aprovvedere alla mera segnalazioneall’Ufficio delle Entrate degli importirelativi ai prelevamenti e alle riscos-sioni, di cui il contribuente non rie-sca a fornire prova della destinazio-ne e ad identificare il destinatariodelle somme, senza procedere adalcuna verbalizzazione di rilievi. Cuisi aggiunge anche un invito ad unconfronto proficuo dialettico con laparte verificata, al fine di perfezio-narsi del diritto alla difesa e di con-ferire ad essi pieno contenuto pro-batorio, soprattutto con riferimento

agli effetti delle presunzioni legalipreviste e agli effetti retroattivi dellenorme procedurali.

Considerazioni finali

La lotta alla evasione fiscale varichiedendo sempre un interventopiù massiccio e con maggiori poteri;e non manca chi richiede ancoranorme di natura penale per metterein atto una maggiore forza di per-suasione contro gli evasori.

In un clima, come quello attuale,in cui si tende a raggiungere mag-giori gettiti d’imposta, inasprendo glistrumenti di accertamento e control-lo, anche con la previsione di gana-sce fiscali e presunzioni di difficilecontrollo e con effetti retroattivi, èpossibile che si prevedano normepiù severe di accertamento ma diinsicuro effetto immediato sullariscossione di quanto accertato, coninasprimenti peraltro anche deglioneri tributari a carico dei contri-buenti, proprio in un periodo in cuil’economia stenta a riprendersi.

Un plauso, invece, per la citatacircolare del III Reparto del Coman-do Generale, che raccomanda cau-tela sull’uso di tali presunzioni e sul-la retroattività di taluni strumenti diaccertamento, che devono poteroperare solo per l’avvenire, quandosiano previste contro il contribuente.

La migliore via seguita nel pas-sato è stata quella dell’intelligenceper accertamenti mirati e del conte-nimento della spesa pubblica, a tut-ti i livelli, resistendo a facili devia-zioni del federalismo fiscale ed evi-tando di inserire in leggi blindate oin decreti-legge estivi, nuove san-zioni, presunzioni inaccettabili econ effetti retroattivi e inasprimentiocculti di imposte, tradendo lemigliori intenzioni dello Statuto delcontribuente.

Fra gli atti citiamo gli “Atti delConvegno” sul tema delle indaginibancarie e delle indagini patrimo-niali, promosso dalla Sezione ANFIdi Bari, a cura del Dott.Michele Emi-liano e del Ten. Avv. Antonio LaScala.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezioni di Gioia Tauro e Catanzaro

Nei giorni 23 e 24 novembre u.s. le Se-zioni di Gioia Tauro e Catanzaro hanno or-ganizzato una gita in Sicilia visitando tral’altro Monreale e Palermo.

Lungo l’itinerario sono state inoltre ef-fettuate altre significative tappe intermediecome il Santuario di Tindari, in provincia diMessina, S. Stefano di Camastra, incante-vole patria della ceramica, ed altre splendi-de località siciliane.

La tappa di Monreale è stata la più si-gnificativa dal punto di vista storico, soprat-tutto per quanto attiene l’antica Cattedrale,vero gioiello di architettura arabo-norman-na, piena di significati culturali e artistici.

Annesso alla cattedrale, ricca di mosai-ci di origine bizantina, vi è il chiostro chepresenta nelle colonnine e nei capitelli ele-menti decorativi di chiara origine araba.

La cittadina di Monreale è posta allaperiferia sud-occidentale di Palermo. Sorsenel secolo XII in un casale arabo per vo-lontà del re Guglielmo II nel 1174.

La visita, quindi, alla città di Palermo ead ogni altro ambito del territorio ha de-stato l’interesse di tutti i soci partecipantialla gita.

Nella foto, il Consigliere Nazionale non-ché Presidente della Sezione di Gioia Tau-

ro, Comm. Anselmo Giusti, con alcuni socie familiari della Sezione.

Sezione di Cremona

Il 5 dicembre 2004 la Sezione di Cre-mona ha organizzato in un noto ristorantedella città il pranzo sociale di fine anno conlarga partecipazione di soci e familiari dellaSezione. Durante il convivio si è procedutoal rinnovo del tesseramento per l’anno2005. Sono stati festeggiati quattro soci ot-tantenni con la consegna degli attestati dibenemerenza concessi dal Presidente Na-zionale, Gen. C.A. Pietro Di Marco.

Nella foto il Ten. Col. Mauro Santona-staso, Comandante Provinciale di Cremo-na, consegna all’App. Duilio Persico l’atte-stato di benemerenza per il suo 80° com-pleanno.

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32 Fiamme Gialle 9 / 2005

VITA NELLE SEZIONI

Sua Eccellenza Miccichè, svoltasi pres-so il citato Comando Provinciale dellaGuardia di Finanza.

Nella foto, la comitiva dei soci du-rante la visita pastorale del Vescovo.

Sezione di Reggio Emilia

L’8 marzo 2005 durante una visitaispettiva al Comando Provinciale dellaGuardia di Finanza di Reggio, il Gen.C.A. Sergio Favaro, Comandante Inter-regionale dell’Italia Centro Settentriona-le della Guardia di Finanza, ha incon-trato una rappresentanza dell’ANFI del-la locale sezione, accompagnato dalPresidente della Sezione, Magg. MarioMazzuoli.

Sezione di Trapani

Il 28 novembre 2004, è stata effet-tuata una gita sociale a Caccamo eMonreale in provincia di Palermo con lapartecipazione di numerosi soci e lorofamiliari. I soci hanno partecipato poi alpranzo sociale in un noto ristorante diCaccamo.

Nella foto il gruppo dei partecipantialla gita ripresi a Caccamo nei pressi diun castello medievale.

Il 15 gennaio 2005, in seguito ad in-vito del Ten. Col. Vincenzo Di Rella,Comandante Provinciale della Guardiadi Finanza di Trapani, numerosi socidella Sezione hanno partecipato alla vi-sita pastorale del Vescovo di Trapani,

È stato un piacevole incontro per ilGen. Favaro che aveva alcuni anni facomandato la Compagnia di ReggioEmilia.

Sezione di San Severo

Il 13 febbraio 2005, con la partecipa-zione dei soci e familiari della Sezione diSan Severo è stato consumato il pranzosociale tenutosi presso il ristorante “daBony” a Foce Varano (Foggia).

Il convivio è stato organizzato dalPresidente della Sezione, Cav. Luigi Ia-gulli, con la collaborazione di alcunicomponenti del Direttivo della Sezione.

Nella foto, i soci e i familiari che han-no partecipato all’incontro conviviale.

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Fiamme Gialle 9 / 2005 33

VITA NELLE SEZIONI

concesso dal Presidente Nazionaledell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di Marco.

Nella foto, il momento della con-segna.

La Sezione di Monza ha parteci-pato con 38 soci e loro familiari, conlabaro e tenuta regolamentare, allacerimonia di inaugurazione del Monu-mento al Finanziere, svoltasi il 22maggio 2005 in San Fedele Intelvi(CO).

Il trasporto dei soci da Monza a S.Fedele è stato effettuato con pullmandella Guardia di Finanza messo a di-sposizione dal Comando Regionaledella Guardia di Finanza di Milano.(La cerimonia è stata ampiamente

Sezione di Monza

L’8 febbraio u.s. la Sezione ha or-ganizzato un incontro conviviale inoccasione del carnevale Ambrosianopresso un noto ristorante di Monza.Vi hanno preso parte 81 soci e lorofamiliari. Sono intervenuti il Gen.Reali, il Col. Cussotto, ComandanteProvinciale della Guardia di Finanzadi Monza e il Ten. Biondo Coman-dante della Sezione Operativa allasede.

Durante il convivio il Presidentedella Sezione, Cav. Giuseppe Di Gia-cinto, ha consegnato l’attestato di be-nemerenza al M.M. Alberto Aloise,

descritta sul nr. 7/8 del periodico“Fiamme Gialle”).

Nella foto, il momento dell’avvenu-ta inaugurazione.

Sezione di Rovigo

Il Consiglio di Sezione della Se-zione di Rovigo, come è ormai tradi-zione consolidata, il 13 marzo u.s. inoccasione della festa della donna haofferto alle gentili Signore intervenuteil pranzo sociale presso un agrituri-smo sui Colli Euganei e un omaggiofloreale.

Nella foto, il gruppo dei parteci-panti.

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Soci che si fanno onore

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Vittorio TIZZANI

Il socio fondatore della SezioneANFI di Manfredonia Sig. Vittorio Tiz-zani e consorte sono un’affiatatissimacoppia nell’arte del ballo. Si sono esi-biti con successo in diversi locali,ottenendo il plauso del pubblico per labravura e la dinamicità dimostrate.

Nella foto, la coppia durante unaloro esibizione in un noto locale diManfredonia.

Attilio FRATELLI

All’App. in congedo Attilio Fratelli,socio della Sezione ANFI di Forlì, ilSindaco di Cesenatico, Sig. Damiano

34 Fiamme Gialle 9 / 2005

Il Comm. Ermando Parete socio benemerito della Sezione di Pescara, durantel’incontro con il Sindaco di Abbateggio e col Prefetto, nella Sala Consiliare delComune di origine.

Il socio fondatore della Sezione di Manfredonia, Sig. Vittorio Tizzani e gentileconsorte durante una loro esibizione nel ballo.

Zoffoli, ha espresso lusinghieriapprezzamenti per l’attività di gestoredi uno stabilimento balneare, egre-giamente svolta a Cesenatico, moltofrequentato dai numerosi turisti siaitaliani che stranieri.

Ermando PARETE

Il 25 aprile 2005, a sessantannidalla Liberazione, l’AmministrazioneComunale di Abbateggio (PE), ha tri-butato un riconoscimento al concitta-dino Comm. Ermando PARETE,socio benemerito della Sezione ANFIdi Pescara, quale uno dei pochiabruzzesi sopravvissuti al campo disterminio tedesco di “Dachau”,durante la seconda guerra mondiale.

Nel corso della solenne cerimonia,tenuta nella Sala Consiliare delComune, alla presenza delle più alteAutorità civili, militari e religiose, pro-vinciali e comunali, e ad una rappre-sentanza dei soci ANFI di Pescara edegli abbateggiani, dopo l’allocuzionedel Sindaco, del Vice PresidenteRegionale e del Prefetto, c’è stata latestimonianza drammatica dell’exdeportato catturato nel 1943 e libera-to il 29 aprile1945, al quale è statodonato, dall’Amministrazione Comu-nale, un quadro contenente una dedi-ca e l’estratto del certificato di nascitastilato il 16 febbraio 1923.

Dopo l’incontro, al suono dellecampane, che lo accolsero al suoritorno ad Abbateggio nel luglio 1945,è stata scoperta una lapide a ricordodello sterminio del popolo ebraico edè stata deposta una corona al Monu-mento dei Caduti. La stampa e le tvlocali hanno dato ampio risalto allamanifestazione.

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Fiamme Gialle 9 / 2005 35

PromozioneIl seguente militare in congedo è

stato promosso al grado superiore nelRuolo d’onore:

a Maresciallo Ordinario

– Brig. Capo Domenico Pasquale,socio della Sezione di Bisceglie.

CompleanniI seguenti soci hanno festeggiato illoro compleanno:

Brig. Cav. Salvatore Sorbo, sociodella Sezione di Caserta, il suo 92°compleanno, il 30 aprile 2005

App. Angelo Buono, socio dellaSezione di Scicli, il suo 95° complean-no, il 26 luglio 2005.

Nozze di diamanteI seguenti soci hanno festeggiato illoro 60° anniversario di matrimonio:

l’App. Bruno Girini, socio dellaSezione di Bologna, e la consorteSig.ra Maria Milanese, il 2.6.2005.

Nozze d’oroHanno festeggiato il loro 50° anniver-sario di matrimonio:

Fin. Domenico Culotta, socio dellaSezione di Mestre, e consorte Sig.raGiovannina Puppi, il 2.6.2005.

M.A.c.s. Cav. Luigi Papa, Presi-dente della Sezione di Vibo Valentia, ela consorte Sig.ra Carolina Maria Fari-na, il 9.6.2005.

V,Brig. Alfonso Praticò, socio dellaSezione di Bergamo, e consorteSig.ra Maria Macrì, il 12.6.2005.

V.Brig. Mario Sisca, socio dellaSezione di Cossato, e consorte Sig.raCristina Alagia, il 19.6.2005.

M.M.A. Giuseppe Zambelli, sociodella Sezione di Bologna, e la consor-te Sig.ra Elisa Savani, il 30.6.2005.

M.M. Giovanni Barrera, socio dellaSezione di Como, e consorte Sig.raAngela Belluardo, il 18.6.2005.

Nozze d’argentoI seguenti soci hanno festeggiato illoro 25° anniversario di matrimonio:

Brig. Sebastiano Carciotto, in ser-vizio nel Corpo, socio della Sezione diCatania, e consorte Sig.ra Lucia DeLuca, il 16.4.2005.

Brig. C. Luigi Campomizzi, consi-gliere della Sezione di Pescara,

e consorte Sig.ra Rita Cauto,l’8.5.2005.

NozzeI seguenti soci o loro familiari si sonouniti in matrimonio:

Dott.ssa Alessandra Di Stasio,figlia del M.M. cs. Alessandro, sociodella Sezione di Macerata, con l’Ing.Alberto Lorenzini, il 26.6.2004.

Fin. m. Andrea D’Antone, figlio del-la Sig.ra Isabella Guarnieri, socia del-la Sezione di Taranto, con la Sig.naSilvana Villari, il 31.5.2005.

Sig.na Angela Guerrasio, figlia delM.O. Giuseppe, socio della Sezione diAngri, con il Sig. Ciro Picariello,l’1.6.2005.

Sig. Davide Carboni, figlio dell’App.Francesco, socio della Sezione diAlghero, con la Sig.na Paola Angioi, il4.6.2005.

Sig.na Alessandra Tidei, figlia delBrig. Benedetto, socio della Sezione diCivitavecchia, con il Sig. Paolo Costa,il 5.6.2005..

Sig. Riccardo Bonfanti, figlio delSig. Mario, socio della Sezione di Lec-co, con la Sig.na Valeria Colombo, il6.6.2005.

Dott.ssa Rosa Di Fiore, figlia delM.M.A. Francesco, socio della Sezio-ne di Lanciano, con il Dott. GiuseppeDi Cicco, il 6.6.2005.

Dott.ssa Agnese Monaco, figlia delM.A.cs. Giuseppe, socio della Sezionedi Ragusa, con il Sig. Arthur Albarkou-ni, il 7.6.2005.

Sig.na Pamela Paglialonga, figliadell’App. Otello, socio della Sezione diGallipoli, con il S.Ten. dell’EsercitoClaudio Cuppone, l’8.6.2005.

Ragioniera Angelita Calvo, figliadel Brig. Paolo, socio della Sezione diRagusa, con il Sig. Vincenzo Iacono, il10.6.2005.

Sig. Fabio Di Pinto, figlio dell’App.Antonio, socio della Sezione di Vasto,con la Sig.na Daniela Bordoni, il19.6.2005.

Dott.ssa Sandra Magliocca, figliadel S.Ten. Domenico, Presidente del-la Sezione di Lodi, con il Dott. StefanoLOSA, il 25.6.2005.

Sig.na Anna Isabella Vulcano,figlia del M.M.A. Giuseppe, consiglieredella Sezione di Corigliano Calabro,con il Sig. Massimo Genovese, il25.6.2005.

Dott.ssa Barbara Chessa, figlia delM.C. Domenico, socio della Sezionedi Como, con il Sig. Luca Ferlini, il25.6.2005.

Dott.ssa Maristella Celeste, figliadell’App. Sante, socio della Sezione diSulmona, con il Rag. Cristian DiMichele, il 26.6.2005.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

CulleSono nati:

Giulia, nipote del Fin. Carlo Vec-chiato, socio della Sezione di Civita-vecchia, il 23.12.2004.

Andrea, figlio del M.C. Luca Merol-la, in servizio nel Corpo, e nipote delM.O. Eugenio Merolla, consigliere del-la Sezione di Mantova e della consor-te Sig.ra Rossella Benatti, il 5.5.2005.

Gaetano, figlio degli Avv.ti RominaSavalli e Nicola Scarola, nipote delM.M. Gaetano SCAROLA, socio dellaSezione di Como e della consorteSig.ra Laura Pagano, l’8.5.2005.

Leonardo, figlio dei coniugi Katia eDavide Mazzoni, nipote del M.O.Romano Mazzoni, socio della Sezionedi Riccione e della consorte Sig.raRosalba, il 19.5.2005.

Ester Maria, figlia dei coniugi Sig.raLorena Galli e Sig. Maurizio Clemen-te, nipote del Brig.C. Salvatore Cle-mente, socio della Sezione di Modenae della consorte Sig.ra Liliana Corte-se, il 16.5.2005.

Marta e Alice, figlie dei coniugiSig.ra Lara Varna e Sig. RaffaeleCosta, nipotine del M.M.A. GiancarloVarna, consigliere della Sezione diSavona, il 19.5.2005.

Letizia, figlia del Ten. Dott. DavideUgliotti, socio della Sezione di Novara,il 28.5.2005.

Domenico, figlio dei coniugi Sig.raGabriella Pasqualini e Sig. LorenzoTagliabue, nipote dell’App. VittorioPasqualini, socio della Sezione di Lec-co, il 30.5.2005.

Luca, figlio dei coniugi Sig.ra Elisa-betta Caricasulo e Sig. AmilcarePedrazzi, nipote dell’App. CarmineCaricasulo, socio della Sezione di

Mirandola e della consorte Sig.ra Vit-toria Corbino, il 3.6.2005.

Chiara, figlia dei coniugi Sig.raAnnamaria Scalas e Sig. Andrea Lam-bertini, nipote della Sig.ra Marina Gri-gioni, ved. Scalas, socia della Sezionedi Como, il 4.6.2005.

Alessandra, nipote dell’App. Anto-nio Minonni, socio della Sezione diPolicoro, il 5.6.2005

Simone, figlio del M.C. VincenzoTralascia in servizio nel Corpo e Sig.raAntonella Argentieri, nipote del Sig.Antonio e Graziella Tralascia, sociosimpatizzante della Sezione di Polico-ro, il 5.6.2005.

Davide, figlio dei Dott.ri MonicaOnori e Marco Rivolta, nipote del M.A.c.s. Manlio Onori, socio della Sezionedi Lecco e della consorte Sig.raMichelina, il 5.6.2005.

Edoardo, figlio dei coniugi Sig.raMaria Grazia Chinzi e Sig. Marco Ros-si, nipote del M.M.A. Cav. GoffredoChinzi, socio della Sezione di Verba-nia e della consorte Sig.ra AngelaMarchesotti, il 6.6.2005.

Stefano, figlio dei coniugi Sig.raLaura Colombi e Sig. Antonio Navoni,socio simpatizzante della Sezione diBergamo, il 6.6.2005.

Chiara, figlia del Rag. AlessandroMonopoli e della Dott.ssa Rossella DeLuca, nipote del Brig. C. MicheleMonopoli, socio della Sezione di Bolo-gna e della consorte Sig.ra GiovannaGumina, il 7.6.2005.

Rita, nipote dell’App. Luigi Catino,socio della Sezione di Foggia, il7.6.2005.

Chiara, figlia dei coniugi Sig.raAngela e Sig. Nicola Di Campli, nipotedel Brig. C. Genesio Iannarone, sociodella Sezione di Pescara e della con-sorte Sig.ra Giovanna Di Girolamo, il9.6.2005.

Sara, figlia dei coniugi Sig.raMichela Dispensa e Sig. Enzo Dumi-nuco, nipote del Brig. C. SalvatoreDuminuco, socio della Sezione diAgrigento e della consorte Sig.raAngela Sferrazza, il 14.6.2005.

Chiara, figlia dei coniugi Sig.Michele Todesco e Sig.ra MariluciaCastegnaro, nipote del M.O. AntonioTodesco, Vice Presidente della Sezio-ne di Vicenza, il 18.6.2005.

Simone, figlio dei coniugi Sig.raRaffaella Ponzini e Sig. Vincenzo Ton-dale, nipote del M.M.A. Antonio Ton-dale, socio della Sezione di Pescara edella consorte Sig.ra Annamaria DiLizio, il 21.6.2005.

Norberto, figlio dei coniugi Sig.Roberto Terreni e Sig.ra Nobria Mao-loni, nipote del Brig. Umberto Maoloni,socio della Sezione di San Miniato edella consorte Sig.ra Ada Castelli, il21.6.2005.

Gaia, figlia dell’Ing. Pietro Taglia-bue e della Dott.ssa Monica Musarra,nipote della Sig.ra Silvana Rossi e delCav. Uff. Andrea Musarra, consiglieredella Sezione di Como, il 22.6.2005.

Sofia, figlia dei coniugi Sig.raRoberta Pacifici e Sig. AlessandroValentini, nipote del M.M.A. GiuseppePacifici, socio della Sezione di Bolo-gna e della consorte Sig.ra Edda DePrato, il 24.6.2005.

Alex, figlio dei coniugi Sig.ra Debo-rah e Sig. Francesco Giannotte, nipo-te dell’App. Mario Catozzi, socio dellaSezione di Cervignano del Friuli, il30.6.2005.

Rosa Maria e Leonardo, figli deiconiugi Sig. Fabrizio Consoli e Sig.raNicoletta Manca, nipoti del Sig.Severino Consoli, socio della Sezio-ne di Lecco e della consorte Sig.raCarla Maglia, nel mese di giugno2005.

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Fiamme Gialle 9 / 2005 37

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

LaureeSi sono recentemente laureati:

– Sig. Bruno Caneschi, figlio delMagg. Rodolfo, socio della Sezionedi Firenze, in “Lettere Moderne conindirizzo Storico”, presso l’Univer-sità di Siena con ottimo punteggio.

– Sig.na Claudia Ciniero, figlia delBrig. C. Giuseppe, socio dellaSezione di Ostuni, in “Scienze Poli-tiche” presso l’Università di Bari,con il punteggio di 110/110 e lode.

– Sig.na Cristina Di Domenico, figliadel M.C. Armando, socio dellaSezione di Pisa, in “Servizio Socia-le” con il punteggio di 110/110 elode, presso l’Università di Pisa.

– Sig.ra Francesca Di Prospero, figliadel S.Ten. Orazio, socio dellaSezione di L’Aquila, in “Pedagogia”con il punteggio di 110/110, pressol’Università di L’Aquila.

– M.C. Leonardo Giangrasso, figlio diBenedetto, sindaco supplente dellaSezione di Trapani, in “Economia eManagement” con il punteggio di105/110.

– Sig.na Alessia Gobbo, figlia del-l’App. Giorgio, socio della Sezionedi Bolzano, in “Scienze Giuridiche”presso l’Università di Pisa, con ilpunteggio di 100/110.

– M.A. Pietro Lembo, figlio del Brig. C.Giuseppe, consigliere della Sezionedi Imperia, in “Scienze Politiche”con ottimo punteggio.

– Sig.na Sabrina Lovallo, figlia delBrig. C. Angelo, socio della Sezionedi Margherita di Savoia, in “ScienzeBiologiche” presso l’Università diPavia, con ottimo punteggio.

– Sig.na Maria Irene Loverro, figlia delBrig. Giuseppe, economo dellaSezione di Bitetto, in “Canto Lirico”

presso il Conservatorio di Monopoli,con il massimo dei voti, la lode emenzione.

– Dott.ssa Stefania Monni, figlia del-l’App. sc. Eligio, socio della Sezionedi Cagliari, ha conseguito il Dottora-to di ricerca in “Superfice Selettivein Frequenza Integrate con ArrajFasati Analisi e Disegno usando retiequivalenti Multimodali”, presso l’U-niversità di Eindhoven (Olanda).

– Sig.na Milena Monti, figlia del Brig.C. Mario, socio della Sezione diOstuni, in “Lingue e LetteratureStraniere” presso l’Università diParma, con ottimo punteggio.

– M.M. Giovanni Musella, in servizionel Corpo e socio della Sezione diLatina, in “Scienze dell’Amministra-zione e dell’Organizzazione” pressol’Università di Torino, con ottimopunteggio.

– Sig. Pasquale Musso, figlio del Brig.C. Giuseppe, socio della Sezione diMazara del Vallo, in “Psicologia”presso l’Università di Palermo, conil punteggio di 110/110 e lode.

– V.Brig. Luca Pagliarulo, figlio delM.O. Euplio, socio della Sezione diNapoli, in “Giurisprudenza” pressol’Università di Pisa, con ottimo pun-teggio.

– Sig.na Alessandra Prete, figlia delM.A. dei Carabinieri Vitantonio,socio simpatizzante della Sezionedi Policoro, in “Scienze Territoriali eForestali” presso l’Università dellaBasilicata, con il punteggio di107/110.

– M.M.A. Pierluigi Prete, in servizionel Corpo, figlio del M.M.A.m.Remo, socio della Sezione di Galli-poli, in “Scienze Politiche, Scienzedell’Amministrazione e dell’Organiz-zazione” presso l’Università di Tori-no, con ottimo punteggio.

– Sig. Massimiliano Romanelli, figliodel Ten. Michele, Vice Presidentedella Sezione di Alba, in “Scienzedei Beni Archeologici e Storico Arti-stici” presso l’Università di Pavia,con il punteggio di 110/110 e lode.

– Sig.na Lara Scaranaro, figlia delM.M.cs. Albino, consigliere dellaSezione di Como, ha conseguito lalaurea discutendo la tesi “Effettosulla Cinetica della Mietonina di unintervento mirato a ridurre le con-centrazioni di Omocisteina plasma-tica” presso l’Università Statale diMilano con ottimi voti.

– M.C. Giuseppe Sciavilla, in servizionel Corpo e socio della Sezione diPescara, in “Economia e Manage-ment” con ottimo punteggio, pressol’Università di Pescara.

– Sig. Tiziano Siddi, figlio del Brig.Attilio, socio della Sezione di Bre-scia, in “Giurisprudenza” con ottimopunteggio, presso l’Università diBrescia.

– M.O. Donato Terrone, in servizio nelCorpo e socio della Sezione di Torit-to, in “Economia Aziendale” pressol’Università di Bari, con ottimo pun-teggio.

– Ten. Col. Giancarlo Trotta, in servi-zio nel Corpo, figlio del Ten. Col.Giuseppe, socio della Sezione diVelletri, già laureato in Economia eCommercio, ha conseguito unaseconda laurea in “Scienze Politi-che” presso l’Università di Trieste,con il punteggio di 110/110 e lode.

– Sig.na Valentina Tuzi, figlia del-l’App. Felice, socio della Sezione diPavia, in “Filosofia” con ottimo pun-teggio, presso l’Università di Pavia.

– M.O. Giorgio Valori, in servizio nelCorpo, figlio del M.A. Benito, sociodella Sezione di Roma/3 Est, inEconomia e Commercio” pressol’Università di Bologna, con ottimopunteggio.

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38 Fiamme Gialle 9 / 2005

La Redazione ha chiesto al Gen.C.A. Renato Lodi successore, nel-l’alto incarico di ComandanteGenerale della Guardia di Finanza,del Gen. C.A. Vittorio EmanueleBorsi di Parma – molto amato dal-la Guardia di Finanza – e decedutoil 30 settembre 2005, un ricordo delsuo illustre predecessore, benconoscendo la devozione e l’affet-to che lo legavano al suo Maestro.

E abbiamo ricevuto il devoto ecommosso ricordo che pubbli-chiamo di seguito, unendovianche una foto dell’assunzione diComando nella Caserma Piave,nella quale il Gen. C.A. VittorioEmanuele Borsi di Parma pronun-cia il discorso dell’insediamentoattorniato da ben quattro presti-giosi Ufficiali della Guardia diFinanza che hanno raggiunto tuttiil più alto incarico di Comandantein Seconda del Corpo.

Quante volte e quanta gente nel-l’indirizzare una lettera scrive “alN.H.” che starebbe a significare“Nobil Uomo”, ma che spesso è

improprio e non precisamente giustifi-cato.

Nel caso del Generale Borsi diParma, invece, quel “Nobile” era unaaggettivazione perfetta equell’“Uomo” (con la U maiuscola) unsostantivo calzante.

Chi, come me, ha servito con luil’Istituzione che tanto serviva, lo sabene e lo ha sempre seguito, speciein servizio, come un Maestro di vita edi condotta militare.

Al di là del suo splendido passatodi combattente e degli innumeri rico-noscimenti ed onori, che gli furono tri-butati, resta in chi lo ha avuto comeSuperiore il ricordo della calma inogni circostanza, della serenaespressione di giudizio sui fatti dellavita, anche i più incresciosi, delcostante esempio a tutti di completadirittura morale.

Ai familiari che Egli tanto e sem-pre amò e seguì con immutato affettovadano le espressioni del nostro piùvivo cordoglio nel ricordo immutato diun così magnifico ComandanteGenerale.

Renato Lodi

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Sono deceduti inoltre i seguenti socio loro congiunti:

– V.Brig. Santo AIMI, socio della Sezio-ne di Brescia, il 4.6.2005.

– Sig. Antonio ANGELINI, padre delTen. Salvatore, consigliere dellaSezione di Trasacco, recentemente.

– Fin. Dott. Vincenzo BALDINETTI,socio della Sezione di Roma 1/Nord, il29.2.2004.

– Sig.ra Lina BERTO, consorte del-l’App. Bruno Masarin, socio dellaSezione di Treviso, l’11.7.2005.

– App. Erio BERTOLOTTI, di anni 82,socio della Sezione di Modena, il29.6.2005.

– Brig. Gino BIGLINO, Vice Presidentedella Sezione di Mondovì, il13.7.2005.

– Sig.ra Lucia BRUSCHI, madre delM.M.A.c.s. Carlo Bonara, Presidentedella Sezione di Modena, il 16.7.2005.

– Fin. Arrigo BONETTI, socio dellaSezione di Bologna, il 2.6.2005.

– Fin. Gildo BORDIGNON, socio dellaSezione di Bassano del Grappa, il15.6.2005.

– App. Giovanni BRENO, di anni 91,socio della Sezione di Avezzano, il24.6.2005.

– Sig.ra Maria CALCE, madre del Brig.Domenico De Luca, socio della Sezio-ne di Cassino, il 28.6.2005.

– Gen. D. Felice CALOGERO, sociodella Sezione di Roma 1/Nord,l’8.6.2005.

– Brig. Piero CAMPANI, socio dellaSezione di Firenze, il 17.6.2005.

– Sig. Alfio CAVALLARO, di anni 16,figlio del M.A. Paolo, socio dellaSezione di Acireale, l’11.7.2005.

– Sig.ra Anna Maria D’AMATO, consor-te del M.C. Stefano Santabarbara,sindaco effettivo della Sezione di Lati-na, il 7.6.2005.

– App. Pasquale DENTE, socio dellaSezione di Ventimiglia, il 13.6.2005.

– Sig. Pietro FACCINATO, socio simpa-tizzante della Sezione di Savona, il4.6.2005.

TristiaIN MORTE DEL GENERALE DI CORPO D’ARMATA

VITTORIO EMANUELE BORSI DI PARMA

Il Gen. C.A. Vittorio Emanuele Borsi di Parma durante l’assunzione del Comando del-la Guardia di Finanza presso la sede della Legione Allievi Finanzieri in Viale XXI Apri-le in Roma. Sono presenti, da sin. i Generali Musto, Veca, Dus e il Col. Dell’Isola.

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Fiamme Gialle 9 / 2005 39

– App. Luigi FALENA, socio dellaSezione di Lucca, l’11.7.2005.

– Sig. Fulvio FONTANA, fratello delBrig. C. Osvaldo, Vice Presidente del-la Sezione di L’Aquila, il 29.6.2005.

– Sig.ra Maddalena FORTE, madre delBrig. C. Vito Gervasio, socio dellaSezione di Cerignola, il 21.6.2005.

– App. Marco FRUMUSA, di anni 94,socio della Sezione di Gallarate, il2.6.2005.

– V.Brig. Carmelo FUCCI, socio dellaSezione di Lucca, il 28.4.2005.

– Sig.ra Liberata GAROFALO, madredel M.A. Luigi Cristiano, socio dellaSezione di Biacesa, l’11.6.2005.

– Fin. Prof. Gastone GELLI, socio dellaSezione di Bologna, il 10.7.2005.

– Sig.ra Paola GENOVESE, madre del-l’App. Vito D’Amico, socio della Sezio-ne di Trapani, il 30.7.2005.

– M.M. Gastone INFETTI, socio dellaSezione di Ferrara, il 20.6.2005.

– Brig. Rodolfo IULIANO, socio dellaSezione di Ferrara, il 2.6.2005.

– Brig. Renzo LOVAT, socio dellaSezione di Udine, il 3.6.2005.

– M.M.A. Giuseppe MAGNANI, sociodella Sezione di Brescia, il 2.12.2004.

– M.A.cs. Domenico MANO, socio dellaSezione di Viareggio, il 17.7.2005.

– Sig.ra Amabile MANZO, madre delFin. Pietro Quassolo, socio dellaSezione di Alba, il 24.6.2005.

– Magg. Enrico MARINO, di anni 76,socio della Sezione di Modena, il15.6.2005.

– Brig. Guido MASERATI, Presidentedella Sezione di Luino, il 3.6.2005.

– M.M.A. Cav. Corrado MASUZZO,socio della Sezione di Catania, il25.6.2005.

– Sig. Guglielmo MATTIOLI, socio sim-patizzante della Sezione di Bologna, il17.7.2005.

– App. Giorgio MELICONI, socio dellaSezione di Biella, il 3.7.2005.

– Sig. Giacomo MONTAGNA, sociosimpatizzante della Sezione di Cam-pobasso, il 2.6.2005.

– Geometra Claudio MORSUILLO, dianni 39, figlio V.Brig. Gennaro, sociodella Sezione di Novara, e cognatodel M.C. Roberto Restano in servizionel Corpo, il 27.6.2005.

– App. Antonio MOSCHELLA, sociodella Sezione di Lucca, il 13.3.2005.

– Sig. Pasquale MUSSO, padre delBrig. Giuseppe, socio della Sezione diMazara del Vallo, il 14.6.2005.

– S.Ten. Giovanni NATILE, socio dellaSezione di Taranto, l’8.7.2005.

– Brig. Antonio PADERI, socio dellaSezione di Lido di Ostia, il 19.7.2005.

– Sig. Pasquale PANACCI, fratello delM.M. Antonino, socio della Sezione diCeprano, il 3.6.2005.

– Caporal. Magg. Roberto PANNULLO,di anni 27, figlio dell’App. Francesco enipote dell’App. Emilio Lorenzani,entrambi soci della Sezione di Civita-vecchia, il 17.6.2005.

– Fin. Giuseppe PARELLO, socio dellaSezione di Asti, il 3.6.2005.

– Sig. Giovanni PECORARA, padre delFin. Comm. Sergio, socio della Sezio-ne di Piacenza, il 18.6.2005.

– M.M.m. Giuseppe PERRINO, sociodella Sezione di Genova, il 23.6.2005.

– Sig.ra Luigia PISANU, di anni 98,madre del M.m. Marcello Demuru,socio della Sezione di Bosa, e nonnadei Fin. Marcello e Antonello Demuru,il 15.6.2005.

– Fin. Antonio PRINCIPI, socio dellaSezione di Fano, il 4.7.2005.

– Sig. Giuseppe RIMA, padre dellaSig.ra Leonida, socia simpatizzantedella Sezione di Gallipoli, il 14.6.2005.

– Sig.ra Rina ROMANIN, consorte delGen. D. Mario Pacitto, socio dellaSezione di Torino, il 19.6.2005.

– Sig. Sabino RASOLA, fratello delM.M.A. Nicola, socio della Sezione diCivitavecchia, il 5.6.2005.

– M.M. Nicolò RUSSOTTO, socio fon-datore della Sezione di Prato, il2.7.2005.

– Prof.ssa Cav. Gabriella SALVANE-SCHI, consorte del Ten. Cav. MarioRagozzino, socio della Sezione di

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Ai familiari degli Estinti il nostrosentito cordoglio.

Milano, il 12.6.2005.

– Sig.ra Matelda SAMBO, consorte del-l’App. Giovanni Corona, socio dellasezione di Chioggia, il 10.7.2005.

– V.Brig. Giuseppe SALLORENZO,socio della Sezione di Bergamo, il12.6.2005.

– Sig. Giuseppe SANNA, fratello delBrig. C. Francesco, consigliere dellaSezione di Aprilia, il 2.6.2005.

– Sig.ra Fernanda SANTINELLI, con-sorte del Fin. Anselmo Bolognini,socio della Sezione di Falconara, ecugina del Fin. Quinto Bolognini, Pre-sidente della stessa Sezione, il26.5.2005.

– Sig.ra Mary SCHINCARIOL, sociadella Sezione di Conegliano, recente-mente.

– M.m. Luciano SGORLON, socio dellaSezione di La Spezia, il 10.7.2005.

– App. Ciro SORBELLO, socio dellaSezione di Napoli, nel mese di giugno2005.

– M.C. Sergio TAGLIAFERRI, sociodella Sezione di Bardolino, il3.7.2005.

– Sig.ra Vincenza TODARO, socia sim-patizzante della Sezione di Trapani,vedova dell’App. Girolamo Rugirello, il3.4.2005.

– Sig.ra Anna TRENTADUE, consortedel Brig. Giovanni Ruccia, socio dellaSezione di Modugno, il 18.5.2005.

– Sig. Vasco VANNOZZI, socio dellaSezione di Siena, il 18.7.2005.

– M.M.A. Pio VARONI PASQUINI,socio della Sezione di Civitavecchia, il6.5.2005.

– Sig. Gastone VERDIANI, padre delSig. Giovanni, socio simpatizzantedella Sezione di Pistoia, il 5.5.2005.

– App. Giuseppe ZANGIROLAMI, dianni 78, socio della Sezione di Civida-le del Friuli, il 26.6.2005.

- Sig.ra Antonietta ZOCCA, consortedell’App. Paolino Grandoni, socio dellaSezione di Verona, il 23.6.2005.