il comune di TREPPO GRANDE...2 IL COMUNE DITREPPO GRANDE segue da pag. 1 Il Comune di Treppo Grande...

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Il Comune insignito di Medaglia d’Oro al merito civile1-3 Un pensiero dal direttore 3 La pace, un bene irrinunciabile 3 La scomparsa dell’ex sindaco Venicio Ioseffini Aiuti al Molise terremotato 5 Lavori pubblici 6 Cronaca di una seduta consiliare Una ricca estate di manifestazioni 7 Dalla Scuola Elementare... 8-9 Scuola dell’Infanzia 10-11 Ambiente, agricoltura e società 12 Speciale sanità 14 Speciale cultura 15 Chês di une volte 16 Cronaca 17-19 La parola ai Capigruppo: - Insieme per il Comune - Lega Nord - Uniti per Treppo - Gruppo Indipendente 20 Attività di Gruppi e Associazioni 23-27 nuto la medaglia. Nell’espri- mere la soddisfazione più profonda per quanto ottenuto, da queste pagine voglio ringra- ziare tutti coloro, che in qualsiasi forma, hanno sostenuto questa “battaglia”, anche in momenti in cui lo scoramento e le difficoltà avrebbero potuto consigliare un opportuno ritiro. Ci sono stati momenti in cui sembrava fossimo dei don Chisciotte in battaglia contro i mulini a vento. Più di qualcuno, anche autorevole, mi consigliò di lasciar perdere.”Combatti una battaglia più grande di te, non ce la farai mai a far va- lere le tue ragioni nei palazzi romani” mi si diceva. Invece ce l’abbiamo fatta con la forza della convin- zione di essere nel giusto ed anche per una sensibilità “ro- mana” che troppe volte viene messa in dubbio. I ”palazzi ro- mani”, in particolare il Prefetto D’Ambrosi presidente dell’appo- sita Commissione, sommario Reg. Trib. Ud 22/87 Direttore responsabile Giordano Menis Comitato di redazione Sandro De Luca Lucina Dorigo Elena Piccoli Paola Ponta Roberto Ponta Comitato Garanti Flora Mastandrea Stefania Zuliani Paolo Ierman Rina Di Giusto Claudia Moretti Segretaria di redazione Chiara Monsutti Grafica Giulietta Aita Foto Bruno Simeoni, Foto Baldassi, Giordano Menis, Giovanni Hani, Gabriele Menis, Rosemarie Pie- monte, Paolo Vidoni, Roberto Ge- retto, Nicolò Canciani. Stampa Succ. Menini Spilimbergo ANNO XVII - NUMERO 1 - GIUGNO 2003 - Semestrale d'informazione del Comune di Treppo Grande distribuito gratuitamente a tutte le famiglie del Comune e agli emigranti - Reg. Trib. UD 22/87 - Sede redazione, Uffici Comunali: Piazza Marconi, Treppo Grande www.comune.treppogrande.ud.it L’articolo di apertura del no- stro notiziario dello scorso dicembre si soffermava, sotto il titolo “Una medaglia con- testata”, sui riconoscimenti assegnati ai Comuni disa- strati dal terremoto del 1976. In particolare spiegavo come fosse ingiusto che tra i 45 Comuni classificati disa- strati a 37 fosse stata con- cessa la medaglia d’oro ed agli altri otto, tra cui Treppo Grande, solamente la meda- glia d’argento. In quell’edito- riale avevo spiegato le nostre ragioni ed avevo raffrontato i dati ufficiali di tutti i comuni premiati per dimostrare am- piamente la legittimità delle nostre rimostranze. Dallo scorso dicembre il no- stro impegno non è mai ve- nuto meno nel ricercare il giusto riconoscimento anche per il nostro Comune. Ora, da queste pagine, gioiamo per l’onorificenza che ci è stata assegnata legittimando tutte le nostre azioni, che in taluni casi hanno assunto toni aspri ma sempre rispet- tosi delle Istituzioni. Il 25 febbraio u.s., durante una sobria cerimonia al Quiri- nale, IL COMUNE DI TREPPO GRANDE HA RI- CEVUTO LA MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE. Dalle mani del Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi, alla presenza delle massime Autorità dello Stato e della Regione, il nostro Sindaco, accompagnato dal “Sindaco del terremoto” En- rico Ponta, si è visto conse- gnare, unitamente agli altri 44 Comuni disastrati dal sisma del 1976, il massimo riconoscimento per l’opera di ricostruzione e rinascita dal tremendo terremoto che aveva colpito il Friuli. Di seguito al presente arti- colo troverete il percorso che ha contraddistinto questo ambito riconoscimento e, so- prattutto, la motivazione per cui il nostro Comune ha otte- che ci ha ricevuti al Vimi- nale, ha accolto le nostre ri- chieste con squisita disponi- bilità, riconoscendone la fondatezza e la assoluta le- gittimità. Tutto si è risolto nel modo sperato dunque. Ringrazio, a nome della Co- munità tutta, il Presidente del Consiglio Regionale An- tonio Martini che ci è sempre stato a fianco. Un ringraziamento al Prefetto di Udine Romano Fusco per l’attenzione riservataci. Rin- grazio la mia Amministra- zione comunale per averci creduto, sempre. Un ringra- ziamento sentito e sincero agli amministratori succe- Il Comune di Treppo Grande insignito di Medaglia d’Oro al merito civile Un riconoscimento che premia la Comunità tutta per il sacrificio, l’impegno civile e lo spirito di abnegazione espressi nella ricostruzione e rinascita dal terremoto Il Sindaco Giordano Menis segue a pag. 2 Il Comune di Treppo Grande Il nostro sindaco al Quirinale riceve la medaglia d’oro dalle mani del presidente della Repubblica Ciampi. organizzano TREPPO GRANDE i l c o m u n e d i

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Il Comune insignito di Medaglia d’Oro al merito civile1-3Un pensiero dal direttore 3La pace, un bene irrinunciabile 3La scomparsa dell’ex sindacoVenicio Ioseffini

Aiuti al Molise terremotato 5Lavori pubblici 6Cronaca di una seduta consiliare

Una ricca estatedi manifestazioni 7Dalla Scuola Elementare... 8-9Scuola dell’Infanzia 10-11Ambiente, agricolturae società 12Speciale sanità 14Speciale cultura 15Chês di une volte 16Cronaca 17-19La parola ai Capigruppo: - Insieme per il Comune- Lega Nord- Uniti per Treppo- Gruppo Indipendente 20Attività di Gruppie Associazioni 23-27

nuto la medaglia. Nell’espri-mere la soddisfazione piùprofonda per quantoottenuto, da questepagine voglio ringra-ziare tutti coloro, chein qualsiasi forma,hanno sostenutoquesta “battaglia”,anche in momenti incui lo scoramento e ledifficoltà avrebberopotuto consigliare unopportuno ritiro. Cisono stati momenti incui sembrava fossimodei don Chisciotte inbattaglia contro imulini a vento. Più di qualcuno,anche autorevole, miconsigliò di lasciarperdere.”Combattiuna battaglia piùgrande di te, non cela farai mai a far va-lere le tue ragioni neipalazzi romani” mi sidiceva. Invece cel’abbiamo fatta conla forza della convin-zione di essere nelgiusto ed anche peruna sensibilità “ro-mana” che troppevolte viene messa indubbio. I ”palazzi ro-mani”, in particolareil Prefetto D’Ambrosipresidente dell’appo-sita Commissione,

sommario

Reg. Trib. Ud 22/87

Direttore responsabileGiordano Menis

Comitato di redazioneSandro De LucaLucina DorigoElena PiccoliPaola PontaRoberto Ponta

Comitato GarantiFlora MastandreaStefania ZulianiPaolo IermanRina Di GiustoClaudia Moretti

Segretaria di redazioneChiara Monsutti

GraficaGiulietta Aita

FotoBruno Simeoni, Foto Baldassi,Giordano Menis, Giovanni Hani,Gabriele Menis, Rosemarie Pie-monte, Paolo Vidoni, Roberto Ge-retto, Nicolò Canciani.

StampaSucc. Menini Spilimbergo

ANNO XVII - NUMERO 1 - GIUGNO 2003 - Semestrale d'informazione del Comune di Treppo Grande distribuito gratuitamente a tutte le famiglie del Comune e agli emigranti - Reg. Trib. UD 22/87 - Sede redazione, Uffici Comunali: Piazza Marconi, Treppo Grande

www.comune.treppogrande.ud.it

L’articolo di apertura del no-stro notiziario dello scorsodicembre si soffermava, sottoil titolo “Una medaglia con-testata”, sui riconoscimentiassegnati ai Comuni disa-strati dal terremoto del1976. In particolare spiegavocome fosse ingiusto che tra i45 Comuni classificati disa-strati a 37 fosse stata con-cessa la medaglia d’oro edagli altri otto, tra cui TreppoGrande, solamente la meda-glia d’argento. In quell’edito-riale avevo spiegato le nostreragioni ed avevo raffrontato idati ufficiali di tutti i comunipremiati per dimostrare am-piamente la legittimità dellenostre rimostranze. Dallo scorso dicembre il no-stro impegno non è mai ve-nuto meno nel ricercare ilgiusto riconoscimento ancheper il nostro Comune. Ora,da queste pagine, gioiamoper l’onorificenza che ci èstata assegnata legittimandotutte le nostre azioni, che intaluni casi hanno assuntotoni aspri ma sempre rispet-tosi delle Istituzioni. Il 25 febbraio u.s., duranteuna sobria cerimonia al Quiri-nale, IL COMUNE DITREPPO GRANDE HA RI-CEVUTO LA MEDAGLIAD’ORO AL MERITO CIVILE. Dalle mani del Presidentedella Repubblica AzeglioCiampi, alla presenza dellemassime Autorità dello Statoe della Regione, il nostroSindaco, accompagnato dal“Sindaco del terremoto” En-rico Ponta, si è visto conse-gnare, unitamente agli altri44 Comuni disastrati dalsisma del 1976, il massimoriconoscimento per l’opera diricostruzione e rinascita daltremendo terremoto cheaveva colpito il Friuli. Di seguito al presente arti-colo troverete il percorso cheha contraddistinto questoambito riconoscimento e, so-prattutto, la motivazione percui il nostro Comune ha otte-

che ci ha ricevuti al Vimi-nale, ha accolto le nostre ri-

chieste con squisita disponi-bilità, riconoscendone lafondatezza e la assoluta le-gittimità. Tutto si è risoltonel modo sperato dunque.Ringrazio, a nome della Co-munità tutta, il Presidentedel Consiglio Regionale An-tonio Martini che ci èsempre stato a fianco. Unringraziamento al Prefettodi Udine Romano Fusco perl’attenzione riservataci. Rin-grazio la mia Amministra-zione comunale per avercicreduto, sempre. Un ringra-ziamento sentito e sinceroagli amministratori succe-

Il Comune di Treppo Grandeinsignito di Medaglia d’Oro al merito civile

Un riconoscimento che premia la Comunità tutta per il sacrificio,l’impegno civile e lo spirito di abnegazione espressi nella ricostruzione e rinascita dal terremoto

Il Sindaco Giordano Menissegue a pag. 2

Il Comune di Treppo Grande

Il nostro sindaco al Quirinale riceve la medaglia d’oro dalle manidel presidente della Repubblica Ciampi.

organizzano

T R E P P O G R A N D Ei l c o m u n e d i

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2 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

segue da pag. 1

Il Comune di Treppo Grande insignito di Medaglia d’Oro al merito civile

dutisi dal 1976 ad oggi per la con-divisione e l’incondizionato ap-poggio che hanno assicurato allacausa. Voglio esprimere anche lamia riconoscenza a coloro che mihanno incoraggiato, semplici cit-tadini, e non solo di Treppo. Ma soprattutto un grande ed af-fettuoso ringraziamento agli Am-ministratori locali di tutti questianni ed alla nostra COMUNITA’del dopo terremoto che con la loroopera, il loro sacrificio, la loro ca-parbietà e voglia di rinascerehanno meritato tale riconosci-mento. In questo momento di soddisfa-zione il nostro pensiero vada e chinon c’è più: all’ex Sindaco VenicioIoseffini, all ’ex Vice SindacoMario Castenetto, agli ex Consi-glieri Ottavio Geretti, Primo DiGiusto, Gino Ermacora, GastoneMoretti, Luigi Fantino ed a tutti inostri concittadini che hanno vis-

suto i giorni del terremoto e dellaricostruzione e che purtroppo cihanno lasciato. A loro dedichiamoprincipalmente questa medagliache resterà segno perenne di unperiodo e di un’opera che hannonobilitato ed esaltato le doti dellenostre genti. Siamo certi che i no-stri figli, i nostri nipoti e le gene-razioni che verranno sapranno ap-prezzare, anche per merito diquesta onorificenza, quello chehanno fatto i loro predecessori, ene andranno fieri. Infine un pen-siero ai nostri emigranti, alle se-conde o terze generazioni dei no-stri emigranti. Forse sarannoquelli che con più orgoglio raccon-teranno ciò che hanno meritato iloro “compaesani”. Ancora unavolta, se ce ne fosse bisogno, po-tranno ricordare la operosità e la-boriosità della loro gente.

Il Sindaco Giordano Menis

IL MINISTRO DELL’INTERNO

“Veduto il Decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2003con cui fu conferita al Comune di TREPPO GRANDE (Ud) la meda-glia d’oro al merito civile con la seguente motivazione:

In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spiritodi sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di rico-struzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del propriofuturo sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valorecivico e di alto senso del dovere, meritevole dell’ammirazione edella riconoscenza della Nazione tutta. Eventi sismici del 1976.

Rilascia il presente brevetto a documento della ottenuta onorifica ri-compensa della quale sarà dato annunzio nella Gazzetta Ufficialedella Repubblica Italiana”.

Roma addì 21 febbraio 2003 IL MINISTRO

MOTIVAZIONE CONFERIMENTO MEDAGLIA D’OROAL MERITO CIVILE AL COMUNE DI TREPPO GRANDE:

1996 Ventennale PresidenteScalfaro comunica inten-zione onorificenze

07 maggio 1999 Richiestaonorificenza inviata dal Co-mune

09 febbraio 2001 invitoAss. Sindaci Ricostr. a pro-durre richiesta

27 giugno 2002 - la Prefet-tura chiede alcuni dati suglieffetti del sisma nel nostroComune

10 luglio 2002 - Il Comunetrasmette alla Prefettura diUdine i dati richiesti per illoro inoltro al Ministerodell’Interno

16 ottobre 2002 - Apparesulla stampa la notizia delconferimento ai comuni ter-remotati, classificati disa-strati, delle medaglie al me-rito. 38 medaglie d’oro e 8d’argento. Treppo Grande,inspiegabilmente è traquelle d’argento

19 ottobre 2002 - Si svolgenella sede municipale unConsiglio comunale allar-gato a tutti gli amministra-tori succedutisi dal 1976 atutt’oggi che vota un ordinedel giorno sull’argomento

21 ottobre 2002 - Viene in-viato l’ordine del giorno aiSindaci di tutti i Comuniclassificati disastrati

21 ottobre 2002 - ConsiglioDirettivo dell’Associazione

Sindaci della Ricostruzionedurante il quale il SindacoMenis chiede solidarietàall’Associazione

22 ottobre 2002 - Incontrocon il Prefetto di Udine alquale vengono esposte leragioni dell ’Amministra-zione

10 dicembre 2002 - Il Sin-daco invia una lettera alPresidente della Repubblica

01 gennaio 2003 - Notiziaufficiale conferimento dellemedaglie con la confermache Treppo Grande è insi-gnito della medaglia d’ar-gento

02 gennaio 2003 - Il Sin-daco rassegna le dimissionidal Consiglio Direttivodell’Associazione dei Sin-daci della Ricostruzione perprotesta alla mancata soli-darietà da parte del Diret-tivo stesso

09 gennaio 2003 - Presso ilmunicipio di Treppo, su in-vito del nostro Sindaco, sisvolge l’incontro dei Sin-daci degli otto comuni insi-gniti di medaglia d’argento

09 gennaio 2003 - In Con-siglio regionale i consiglieriGiorgio Baiutti e MaurizioSalvador presentano un’in-terrogazione sull’argomento

10 gennaio 2003 - Vieneinviata una lettera al Presi-dente del Consiglio regio-

nale Antonio Martini con lerichieste dei Sindaci riunitisiil 9 gennaio

21 gennaio 2003 - Gli ottoSindaci dei comuni “argen-tati” incontrano a Roma,presso il Viminale, il Pre-fetto D’Ambrosi, presidentedella Commissione che haistruito il conferimento dellemedaglie

27 gennaio 2003 - Il Consi-gliere provinciale FrancoCorleone presenta un or-dine del giorno sull’argo-mento al Consiglio provin-ciale

28 gennaio 2003 - Gli ottoSindaci si incontrano a Spi-

Percorso conferimento medaglia d’oro

Le delegazioni di Treppo Grande e Cassacco all’esterno dl Quirinale dopo la cerimonia di con-segna della medaglia.

limbergo per confrontare lerelazioni dei rispettivi Co-muni sugli effetti del sisma,come richiesto dal PrefettoD’Ambroisi

29 gennaio 2003 - Le rela-zioni vengono inviate al Vi-minale ad integrazione delladocumentazione a suotempo prodotta

06 febbraio 2003 - Il Pre-fetto di Udine informa te-lefonicamente il nostro Sin-daco del conferimento dellamedaglia d’oro anche alComune di Treppo, unita-mente agli altri sette Co-muni “argentati”

06 febbraio 2003 - Nel po-

meriggio le campane suo-nano a festa per annunciarel’avvenuto conferimento

07 febbraio 2003 - Inpiazza Marconi l’Ammini-strazione comunale orga-nizza una festa per tutta lacittadinanza

25 febbraio 2003 - Al Quiri-nale il Presidente Ciampiconsegna ufficialmente lemedaglie

06 marzo 2003 - Vieneconvocato un Consiglio co-munale allargato agli ammi-nistratori succedutisi dal1976 in poi per relazionaree festeggiare l’avvenuto ri-conoscimento.

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3I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Sul conferimento della medaglia ci hanno scritto:“Preg.mo Signor Sindaco, mi sento in dovere di aggiungere pure

la mia modesta voce nell’esprimerLe la più completa solidarietà relativa-mente alle rimostranze per l’attribuzione della “medaglia d’argento” alComune di Treppo Grande. Una graduatoria di tale attribuzione è incom-prensibile se rapportata al livello di distruzione post-sisma, infatti hannoricevuto “l’oro” altri comuni meno colpiti del Suo. E’, inoltre, inconcepi-bile se correlata alla qualità della ricostruzione (chi e come hanno valu-tato?), infatti solo i Suoi concittadini possono esprimere un tale giudizio, emi pare largamente positivo. Con stima Maurizio Piemonte Presidentedella Associazione Culturale “Friûl tal Nord - Buia 13.01.2003” (ndr na-turalmente questa nota era stata scritta prima del conferimento della me-daglia d’oro)

“Signor Sindaco, già da diversi anni abito a Udine ma seguosempre con grande interesse gli avvenimenti del mio Comune d’origine.Con la presente, voglio manifestarle i miei sentimenti di gratitudine peressere riuscito ad ottenere, con tenacia e grande convinzione, la meda-glia d’oro al Comune di Treppo Grande per il grande impegno dimostratoda tutta la popolazione per la ricostruzione del paese dopo il terremotodel 1976. E’ stato un atto di grande giustizia e il risultato ottenuto lo di-mostra! Con stima e riconoscenza Adriana Geretto (figlia di fu Antoniogià consigliere comunale. Udine 8.02.2003).”

“Egregio Signor Sindaco, sono veramente lieto di apprendere comel’azione per ottenere il pieno riconoscimento per l’impegno profuso in occa-sione dei tragici eventi del 1976, abbia avuto successo e Vi sia quindistata attribuita la Medaglia d’Oro. Anche in questa azione la Provincia diUdine ha dato il suo contributo in varie forme, tra le quali l’approvazionee la diffusione immediata nelle debite sedi del documento giuntale del 29gennaio scorso. Le sarei grato inoltre di estendere anche ai Suoi predeces-sori l’ammirazione dell’intero Ente Provinciale per l’impegno e gli sforziimpiegati durante il sisma del 1976. Colgo l’occasione per esprimerLe isensi della mia più sincera considerazione. Il Presidente della Provinciadi Udine prof. Marzio Strassoldo. Udine 10.02.2003”

“Caro Sindaco, Ti scriviamo congratulandoci per la meda-glia d’oro e riconoscimento della ricostruzione post-sismica del tuopaese. La storia è conosciuta ma, per uno strano e generalizzato fe-nomeno di rimozione, tendiamo a perdere la Memoria. Grazie peraverci fatto riaprire gli occhi su quei momenti della nostra Storiaperché la Memoria è lo specchio a cui dobbiamo guardare per pro-spettarci nel futuro. Complimenti per esserti battuto per questo.Con stima. F.M. e famiglia. Majano 17.02.2003”.

UN PENSIERO DAL DIRETTORENella predisposizione di questo notiziario, che oramai ha raggiunto il di-ciassettesimo anno di vita, c’è il lavoro e la collaborazione di tante per-sone, a cui va il mio sincero ed affettuoso senso di riconoscenza.C’è però un aspetto forse sconosciuto e che, senza falsa modestia, vo-glio ricordare, non per ricevere gratificazioni ma solo per poter dare unsenso a ciò che tra poco dirò. Mi riferisco alle giornate, alle serate, atutto il tempo che il sottoscritto dedica a questa pubblicazione. Racco-gliere gli articoli, scrivere molti pezzi, sollecitare e stimolare i vari stesoridegli articoli stessi, predisporre le bozze e l’impaginatura, correggere imenabò, portare ed andare a prendere il materiale in tipografia, con-cordare i contenuti ed ogni altro dettaglio con i grafici ed i tipografi, finoalla distribuzione. Un lavoro che occupa moltissime ore, togliendole quasi sempre altempo libero ed al sonno. In certi momenti, lo confesso, non ce la fa-cevo più e sono stato anche preso dallo sconforto e dal desiderio di in-terrompere le pubblicazioni di questo “giornale”. Ciò che mi ha fattocontinuare è l’apprezzamento che la pubblicazione ottiene, in partico-lare da chi vive lontano dal nostro paese. E’ stato l’incoraggiamento e lariconoscenza di tante persone che vivono all’estero od in altre regioniitaliane che mi hanno sempre convinto a portare a termine ogni nu-mero, tante volte con molta difficoltà. Le tante belle lettere ricevute dainostri emigranti sono sempre state una ottima spinta. Tra le tante persone che apprezzavano e leggevano con piacere e com-mozione il nostro foglio c’era anche una persona a me molto cara e chepurtroppo ci ha lasciato. “Mia zia Bruna”, sorella di mio papà. Una per-sona che fin da giovane si era trasferita con i fratelli ed i genitori a To-rino, dove aveva poi formato famiglia, ma che ha sempre mantenutovivo il legame affettivo con il proprio paese. Io ero legato a lei da unprofondo affetto e da una sincera gratitudine. Se ne è andata in silenziopoco fa ed a me mancherà molto la sua telefonata di apprezzamentodopo aver letto “Ches di une volte” o gli altri articoli contenuti nel no-stro giornale. Ciao zia, sto chiudendo questo numero con la consape-volezza di aver perso un lettore speciale, spero comunque tu lo leggada dove sei e mi faccia sentire ancora il tuo incoraggiamento ed il tuoapprezzamento.

Giordano Menis

La riunione tra tutti gli amministratori locali succedutisi dal 1976 ad oggi.

7 Febbraio 2003, in piazza si festeggia la medaglia.

RIDIAMO IL SORRISO A YULIYA

Yuliya è una ragazzina di 13 anni abi-tante nella cittadina di Carmà, in Bielo-russia, a soli 40 chilometri da Cher-nobyl. Il 26 aprile del 1986 a Chernobylesplose un reattore immettendonell’atmosfera una quantità enorme disostanze radioattive. Le conseguenzedella contaminazione furono disastroseper tutte le persone abitanti nella zonae delle nazioni vicine. Si è stimato chequeste radiazioni provocheranno nei70 anni successivi alla esplosione circa40mila casi di cancro nella zona colpitae circa 20mila in altre parti del mondo.Tra le persone colpite da questo sub-dolo nemico, sebbene all’epoca del di-sastro non fosse ancora nata, c’è Yu-liya che a pochi anni di vita fu colpitada un cancro ad una gamba. Fu ope-rata nel suo paese d’origine ma l’inter-vento, se da una parte la salvò dal cancro, le lasciò tremende conseguenze dovutealla mancanza di adeguate cure postoperatorie per le quali ora sta perdendo l’usodelle gambe. Ora Yuliya è ospite di una famiglia in Friuli, a Trivignano, per l’interes-samento del “Comitato di solidarietà per i bambini di Chernobyl - Friuli VeneziaGiulia”. Yuliya dovrà essere sottoposta ad un delicato intervento chirurgico all’ospe-dale di Palmanova, intervento non realizzabile nel suo Paese d’origine. Per l’inter-vento, la riabilitazione, le cure, i viaggi della bambina e della mamma necessitanocirca 15.000 Euro. Il Comitato dispone di 6.000 Euro per cui servono ulteriori fondi.Noi, su richiesta del Comitato, sottoponiamo al buon cuore dei nostri concittadini lapossibilità di contribuire a questa opera di alto valore umanitario. Chi vuole contribuire può effettuare un versamento sul C.C. n. 1034/84 della BancaFRIULADRIA - GORIZIA- Coord. banc. CIN Z - ABI 05336 - CAB 12400 con la se-guente causale: PER YULIYA, erogazione liberale, Art. 13 D.L. 460 del 04.12.97.Grazie a tutti coloro che accoglieranno l’invito.

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4 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

La guerra in Iraq è finita,ormai da più di un mese, lenotizie che la riguardanonon sono più in prima pa-gina, ma quello che è suc-cesso e che abbiamo visto,non può finire nel dimenti-catoio. Infatti, se da unpunto di vista politico e di-plomatico il vero inizio del’900 è stato quello segnatodallo scoppio della 1ªguerra mondiale: dal 1914,possiamo probabilmente in-dicare come data di fine delXX secolo, il 2003. In qualunque modo la sipensi, la guerra “preven-tiva” condotta in Iraq haassestato un colpo mortalea quelle istituzioni interna-zionali, quali la Unione Eu-ropea e la Nato, che ave-vano consentito all’Occi-dente di vincere la guerrafredda, nonché di contri-

buire al governo delmondo, grazie all’ONU. Ilperiodo intercorso tra il no-vembre del 1989, cadutadel muro di Berlino, contutte le conseguenze che nesono derivate, e i giorni no-stri, è solo un interregnobruscamente interrottodagli attentati dell’11 set-tembre del 2001.Quelladrammatica giornata haportato con sé un fenomenonuovo, il ritorno dellapaura come sentimento do-minante, connesso con unadomanda di protezionedall’ansia e dai rischi chenon trova risposte ade-guate, e la guerra “preven-tiva” non è una rispostaadeguata. Le bandiere della pace chesi sono moltiplicate dallecase, ma anche dai muni-cipi, come dal nostro, e che

in un primo momento sonostate anche “osteggiate” at-traverso l’interpretazioneun po’ troppo estensivadella l.22\ ’98, in realtàhanno segnalato una silen-ziosa partecipazione allaprotesta contro la guerra.Una larga maggioranzadella nostra società, di di-verso orientamento politico,non ha condiviso questo in-tervento militare ”preven-tivo”, temendo per le con-seguenze a lunga scadenza.Va detto che anche in occa-sione di altre guerre l’oppo-sizione dell’opinione pub-blica si era fatta sentire, maè la prima volta che il dis-senso si è rivelato, inaspet-tatamente, generale, tra-sversale. Questa guerra ha reso evi-dente la necessità di tenereconto dell’emergere dellavulnerabilità sociale comecondizione sempre più dif-fusa, producendo l’ansia dinon poter costruire un fu-turo decifrabile. La ge-stione di questa incertezzaha fatto scattare nei citta-dini la voglia di parteci-pare, di provare a ricreareun legame sociale capace direstituire la fiducia di es-sere padroni della loro li-bertà (come cantava annifa Gaber libertà è parteci-pazione). Questa volta, di-versamente da quanto è av-venuto nel passato, le per-sone hanno voluto uscire,hanno voluto far diventarele case le proprie piazzepersonali. Sugli schermi delle nostretv, forse per la prima volta,la guerra è apparsa nellasua nuda terribile verità: siè visto cos’è un bombarda-mento, se ne è sentito l’an-gosciante rumore. I missiliin arrivo, i palazzi infiamme, i funghi delleesplosioni, le fiammatedella contraerea. Non stabene parlare dei vivi chevedono morire gli altri, maquesta è la morte tecnolo-gica delle guerre moderne.Ma un interrogativo si im-pone: che guerra ci può es-sere tra una superpotenzache domina lo spazio fin

sulla luna ed un paese chespara con le carabinecontro le fortezze volanti?Naturalmente gli orrori delregime di Saddam, troppo alungo tollerati ed, anzi, fa-voriti dall’occidente, sonofuori discussione, è sullasoluzione armata e sulnuovo ordine mondiale deldopoguerra che emergonole divergenze. Il nuovo pacifismo non è unmovimento politico, è il ri-fiuto di un nuovo ordinemondiale deciso da un solo,la difesa di valori democra-tici radicati nell’occidente,lontano, quindi dall’antia-mericanismo del passato. È per questo che è riuscito atrovare alleanze impensa-bili, la vecchia Europa, laRussia, la Cina, e soprat-tutto il Papa, che in questiultimi mesi ha più volte pa-lato del “silenzio di Dio” difronte alle atrocità dellastoria, silenzio che non staad indicare la sua assenza,citando un passo del libro diGiobbe, quel tacere “sfociain una reazione simile altravaglio di una partorienteche s’affanna, sbuffa edurla”. Con la fine delloscontro tra i due blocchi, ilmondo è cambiato. Per quasi 50 anni l’ordineinternazionale è stato assi-

curato dalla dissuasionenucleare: l’occidente ed ilmondo comunista sapevanoche il ricorso alla forzaavrebbe comportato danniincalcolabili; la guerraavrebbe significato il falli-mento della dissuasione e lapossibile apocalisse. Con lafine della guerra fredda laforza è tornata ad essereuna opzione, ma la forzanon è il privilegio degli uni,come il diritto non è l’alibidegli altri. Il diritto impegna tutti e lalegittimità è la chiavedell’efficacia dell’azione in-ternazionale. La scelta nonè tra la forza da un lato edil diritto dall’altro, ma laprima deve essere posta alservizio del secondo, af-finché vengano rovesciati itermini della frase di Pascal”non potendo render forteciò che è giusto, s’è fatto inmodo che fosse giusto ciòche è forte”.Il primato del diritto non èun’ammissione di debo-lezza, né un fattore di im-potenza. È un’esigenza mo-rale e politica, è la condi-zione della giustizia edell’efficacia perché solo lagiustizia garantisce una si-curezza durevole.

L’Assessore Flora Mastandrea

La bandiera della pace sventola sul palazzo municipale di Treppo Grande.

La pace, un bene irrinunciabile

Uomo del mio tempoSei ancora quello della pietra e della fionda,uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane della morte,- t’ho visto - dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,con la scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta.E questo sangue odora come nel giorno. Quando il fratello disse all’altro fratello:“Andiamo ai campi”. E quell’eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. Dimenticate, o figli, le nuvole di sanguesalite dalla terra dimenticate i padri;Le loro tombe affondano nella cenere,e gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

SALVATORE QUASIMODO

AVVISOSi invita tutti coloro che non avessero ancora provve-duto a presentare istanza al Comune intesa a mante-nere gli accessi ed i passi carrai prospicienti le stradecomunali e provinciali a recarsi con sollecitudinepresso l’Ufficio di Polizia comunale (Piazza Marconi,10) per espletare le formalità dovute per otteneredetta autorizzazione. Si rammenta che la mancata regolarizzazione degliaccessi costituisce violazione alle norme del Codicedella Strada e comporta l’applicazione della sanzioneamministrativa.

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5I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

La scomparsa dell’ex sindacoVenicio Ioseffini

Aiuti al Molise terremotato

Era stato Sindaco del no-stro Comune dal 1980 al1985 e consigliere comu-nale dal 1985 al 1990. Ciha lasciati il 18 febbraio diquest’anno. Nato il 27 di-cembre 1917, Venicio Io-seffini entrò nel settoredella pubblica amministra-zione da giovane, infatti asoli 22 anni fu assunto dalComune in occasione delcensimento agricolo, di-venne quindi responsabiledell’Ufficio annonario perdedicarsi in seguito all’Uf-ficio Anagrafe e Stato Ci-vile fino al 1977, allorchéraggiunse la meritata quie-scenza. Venicio, nella suaveste di dipendente comu-nale, si distinse sempre percompetenza, professiona-lità, cortesia, senso del do-vere ed enorme disponibi-lità. Tutti coloro che si rivolge-vano a lui trovavanosempre un interessamentonon comune ed un atteg-giamento cortese. Nel 1945Venicio era stato uno deifondatori della Sezionedella Democrazia Cristianadi Vendoglio mentre già daragazzo aveva militatonell’Azione Cattolica. Tra isuoi innumerevoli impegni

aveva assunto l’inca-rico di scenografo eresponsabile teatraledella parrocchia diVendoglio, allorchéassieme ad altri ap-passionati metteva incantiere diverse rap-presentazioni tea-trali.. Nella cantoriadella stessa parroc-chia fece parte cometenore mentre all’in-terno del Consiglioparrocchiale svolseper tanti anni la fun-zione di consigliere.Anche il mondo dellavoro lo vide ado-prarsi per gli altri,infatti ricoprì la ca-rica di segretariodella locale sezione dellaColdiretti assicurandosempre la sua competente egenerosa opera. Oltre aquesti incarichi nel socialeVenicio coltivò una valentepassione artistica, infatti sicimentò con ottimi risultatinel campo della pittura, alpunto che partecipò a nu-merose mostre personali ecollettive. Come Sindaco, nei diffici-lissimi anni del post-terre-moto, si distinse per sensi-bilità e capacità di inter-

pretare le esigenze dellaComunità. La sua presenzain municipio aveva lestesse cadenze e frequenzedi quando vi si recava dadipendente, con lo stessocomportamento ligio e pre-ciso. Allorché, nel 1985, daSindaco divenne sempliceconsigliere seppe accettaretale scambio di ruolo concompostezza, senso dellademocrazia e serenità.Svolse le mansioni di con-sigliere assicurando al sot-toscritto, che gli succe-

dette, ed all’apparato co-munale il proprio preziosoapporto, frutto di tanti annidi esperienza acquisita sulcampo. Per tutti questi me-riti il Presidente della Re-pubblica gli confer ì nel1993 il titolo di Cavaliereal Merito della Repubblica. Nella vita privata fu un fi-glio, fratello e marito pre-muroso ed amorevole. L’affetto e l ’amore cheseppe riservare allamamma Lucia, scomparsanel 1992 all ’età di 101

anni, era di esempioper tutti. Lo ricor-diamo ancora allevarie feste con gli an-ziani accompagnarel’anziana madre, as-sieme alla sorellaLina ed alla moglieLea, circondandoladi dolci premure. Si èspento purtroppo il18 febbraio a pochigiorni dalla consegnadella medaglia d’oroal merito civile, con-cessa al nostro Co-mune per la ricostru-zione dal sisma, rico-struzione di cui fuartefice ed impor-tante protagonista.Avremmo voluto

averlo con noi a Roma, alQuirinale, il 25 febbraio nelmomento in cui il Presi-dente Ciampi ci consegnòla medaglia d’oro. Pur-troppo questa enorme sod-disfazione non poté assapo-rarla. Nel porgere i senti-menti di cordoglio alla mo-glie Lea vogliamo ringra-ziare, a nome della Comu-nità tutta, Venicio per tuttociò che ha fatto nella sualaboriosa vita. Grazie dicuore.

Giordano Menis

L’ex sindaco Venicio Ioseffini premiato dall’attuale sindaco, con al centro l’exsindaco Ponta, alle celebrazioni del ventennale del sisma.

La Comunità di Treppo Grande aveva rispostoin maniera massiccia all’invito dell’Ammini-strazione comunale e del Gruppo comunale diProtezione Civile di contribuire alla raccolta difondi per le popolazioni terremotate del Mo-lise. Infatti la raccolta casa per casa, effet-tuata con grande disponibilità da parte dei vo-lontari del Gruppo Comunale di Protezione Ci-vile, ha fatto registrare un risultato lusinghieroraggiungendo la ragguardevole cifra di € 10.599,63 (oltre 20 milioni delle vecchielire). Per espressa volontà dei promotori dellaraccolta e di gran parte della popolazione si èdeciso di gestire direttamente detti fondi sce-gliendo, sentiti anche i volontari presenti inMolise per i primi soccorsi, di indirizzare l’in-tervento nei confronti di Montorio dei Fren-tani, comune di 560 abitanti in provincia diCampobasso. I contatti instaurati dal sindaco GiordanoMenis con il Sindaco del Comune molisanoNicola Pappalardi hanno portato alla deci-

sione di destinare la somma alla locale casadi riposo, risultata inagibile e parzialmente di-strutta dal sisma. Una prima parte dellasomma raccolta, pari a circa € 6.500, è statain questi giorni impegnata per acquistare at-trezzature e materiale vario necessario allaapertura della sede provvisoria della casa diriposo, che troverà collocazione in un’ala diun edificio scolastico. L’amministrazione comunale, tramite il proprioufficio tecnico, ha acquistato quanto chiestodal Sindaco di Montorio e cioè: una cucinaelettrica, una lavatrice, un mixer, una affetta-trice, tutto il materiale lettereccio per attrez-zare ventuno letti, le tovaglie, le stoviglie, laposateria ed ogni altro materiale necessario alservizio mensa della struttura. Tutto quanto acquistato è stato spedito aMontorio per permettere alla struttura ricettivaper anziani di aprire i battenti il 30 aprilescorso. Soddisfazione è stata espressa dal re-sponsabile della Protezione civile Giuseppe

Scagnetti e dai suoi collaboratori che vedonomaterializzarsi con questa azione il loro im-pegno nel promuovere e raccogliere fondi afavore di quella popolazione così duramentecolpita. Il Sindaco, facendosi interprete dei ringrazia-menti espressi dal collega molisano, vuole rin-graziare sentitamente la popolazione per lasensibilità e disponibilità dimostrata anche inquesta occasione. Ricordiamo che quando ènecessaria una mobilitazione in aiuto di qual-cuno la Comunità treppese si è sempre di-stinta per la sua generosità, infatti iniziative si-mili e di pari positivi risultati erano già stateattuate in occasione del terremoto dell’Irpinia,dell’alluvione in Piemonte e del terremoto checolpì l’Umbria. Un grazie dunque a tutti coloro che hannocontribuito, ai volontari che hanno attuato laraccolta, a tutti coloro che, in qualsiasi forma,hanno permesso il raggiungimento di taleobiettivo.

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6 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Casali aTreppoPiccolo (di-scesa versoConoglano), viaBuia a Car-vacco.

- N e l l ’ a m b i t odegli edif iciscolastici sa-ranno effettuatii lavori di rifaci-mento dell’im-pianto di riscal-damento dellascuola materna,è prevista l’in-stallazione diuna caldaia fun-zionante a gasmetano e l’ade-g u a m e n t odell’ intero im-pianto alle vi-genti norme disicurezza e di risparmioenergetico. Nella scuolaelementare è in previsionela realizzazione di un ser-vizio igienico munito di tuttirequisiti per essere utiliz-zato da persone “diversa-mente abili”.

- sono previsti importanti la-vori di manutenzionestraodinaria anche pressoil “centro sociale del Capo-luogo”, un intervento con-sisterà nella sostituzionedell’ormai vetusto riscalda-mento a gasolio con unmoderno impianto a me-tano che consentirà di ser-vire in modo sicuro e razio-nale gli ambulatori di pro-prietà comunale e gli al-loggi per anziani;il secondo intervento daattuare sugli stessi edificiconsisterà nel sistemarecon adeguate soluzioni tecniche il mantodi copertura dei tetti.

- nell’ambito dei cimiteri è inprevisione l’esecuzione deilavori di sistemazione deimanti di copertura deitetti degli edifici di compe-tenza comunale nel Capo-luogo e la realizzazione diuna nuova copertura nelvecchio blocco di loculi aVendoglio dove è previstaanche la realizzazione dialcune opere di completa-mento della pavimenta-zione sia nell’area internache in quella esterna.Come i cittadini avrannonotato nel cimitero diTreppo, sono stati installatialcuni punti luce ed i can-celli di accesso sono dotati

Nella seduta del 5 febbraio IlConsiglio Comunale ha deli-berato l’approvazione del bi-lancio di previsione perl’anno 2003, l ’ordine delgiorno comprendeva anchel’approvazione del pro-gramma delle opere pub-bliche riferito al correntetriennio e l’elenco annualedelle opere pubbliche per il2003. Quest’ultimo docu-mento va approvato conte-stualmente al bilancio di pre-visione essendo strettamentead esso correlato, infatti adogni singolo intervento ri-guardante i lavori pubblicideve necessariamente corri-spondere uno specifico ri-scontro di previsione dispesa.L’approvazione dei citati attiè quindi da considerare unatappa fondamentale dellavita amministrativa del Co-mune, anche perché nonsolo l’esecuzione di lavoripubblici è vincolata alle pre-visioni di spesa riportate inbilancio, ma le procedure perattuare qualsiasi provvedi-mento che comporti unaspesa anche di modesta en-tità possono essere attivatesolo se specificatamentepreviste da un apposito capi-tolo del bilancio.

In materia di opere pubblicheè prevista l’attuazione entrobreve di alcune importantiopere i cui progetti esecutivisono già stati messi a puntoe naturalmente sono disponi-bili le risorse finanziarie ne-cessarie. Saranno quindi

aperti entro breve termine icantieri riguardanti gli inter-venti:

- la sistemazione di piazzaIV Novembre e parte di viaFloreani a Vendoglio, i lprogetto prevede un consi-stente allargamento dellasede stradale, riorganizza-zione della viabilità, la pa-vimentazione di tutte le su-perfici pubbliche, costru-zione di marciapiedi e diun ponticello pedonale invia Floreani (zona anti-stante il parco festeggia-menti). E' prevista infine larealizzazione di un piccoloparcheggio con accessoda via Gallerio.

- Sempre nel settore dellaviabilità avranno inizio i la-vori di sistemazione relativia vari tronconi di stradecomunali, l’intervento piùimportante riguarderà viaPietro Menis nel Capo-luogo, dove, oltre al nuovomanto bituminoso sarannorealizzati nuovi marciapiedie opere di finitura, predi-sposizione di conduttureper la rete Enel e di pub-blica i l luminazione.Nell’ambito dello stessocantiere sarà asfaltatacompletamente via Zorutti.Interventi di rifacimento delfondo stradale con relativeopere di captazione delleacque meteoriche ecc. sa-ranno attuati in vicolo dellaCabina e parte di vicoloBroade nel Capoluogo, viaTrieste a Zeglianutto, viaMonte Grappa e strada

di automazione per la chiu-sura automatica nelle orenotturne, alcuni minutiprima della chiusura seraleun altoparlante avvertiràeventuali visitatori dell’im-minente chiusura automa-tica contemporaneamentefunzionerà il segnale lumi-noso lampeggiante. Per ivisitatori distratti che do-vessero rimanere all’ in-terno del cimitero è co-munque disponibile un di-spositivo di emergenzaazionabile manualmente(tasto rosso vicino al por-tone) che semplicementeschiacciato provocheràl’apertura del portone. E'intenzione dell’Amministra-zione dotare di illumina-zione e dei dispositivi dichiusura automatica ancheil cimitero di Vendoglio.

- Tra le opere di manuten-zione straodinaria e urba-nizzazione, l’Amministra-zione intende dare prioritàad un intervento di bonificae riqualificazione dei ma-nufatti e relative aree degliex lavatoi di via Dante e viaMontegrappa; altri lavori dimanutenzione a carattereconservativo saranno ef-fettuati presso gli edificidel Comune (municipio,casa Tea...) ed interventi fi-nalizzati a convogliare leacque meteoriche sonoprevisti in vari punti dellaviabilità comunale.

- Nell’ambito degli impiantisportivi è in corso la pro-gettazione definitiva rela-tiva alla copertura dellegradinate per il pubblico

che comprenderà l’ade-guamento dei servizi igie-nici ed altre opere che mi-glioreranno la sicurezza ela funzionalità anchedell’area festeggiamenti.I l programma prevedeanche interventi nel settorefognario, di pubblica illumi-nazione, viabilità e sicu-rezza stradale, alcuni deiquali particolarmente im-pegnativi dal punto di vistafinanziario , la cui realizza-zione è subordinata albuon esito delle domandedi finanziamento inoltrate.

- Una buona notizia: doposvariate richieste e solleci-tazioni rivolte nel corso dioltre quindici anni dagliAmministratori di Treppoalla Provincia, il ServizioViabilità della stessa ci hainviato per l’approvazioneun progetto definitivo rela-tivo a "ampliamento e retti-f ica della sede stradaletratto Treppo Grande -Colloredo di M.A."L’intervento che sarà at-tuato direttamente dal-l'Ente Provincia, titolaredella strada, interesserà iltratto di strada compresotra la curva di Via Centa(casa Monsutti) e l’abitatodi via Floreani (casa Calan-drine) ed il tratto di provin-ciale di via Colloredodall’uscita dall’abitato diVendoglio (casa Spollero)al ponte antistante il cimi-tero. Speriamo che sia lavolta buona!

L’Assessore ai LL.PP.Francesco De Luca

Lavori pubblicidagliAssessorati

@COMUNE DI TREPPO GRANDE

INDIRIZZI DI POSTA [email protected]

[email protected]@com-treppo-grande.regione.fvg.itprotocollo@com-treppo-grande.regione.fvg.itpostmaster@com-treppo-grande.regione.fvg.it

[email protected]@com-treppo-grande.regione.fvg.itbiblioteca@com-treppo-grande.regione.fvg.it

[email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]@com-treppo-grande.regione.fvg.it

L’ingresso del ristrutturato cimitero di Treppo Grande.

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7I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Cronaca di una seduta consiliare

Pareggia in € 2.478.171 il bilancio diprevisione che recentemente il Con-siglio comunale di Treppo Grande haapprovato. Nell’introdurre il docu-mento previsionale il Sindaco Gior-dano Menis ha esordito sottolineandoche per il 2003 alle imposte comunali,ICI, IRPEF, addizionale consumoenergia elettrica, ed i servizi a do-manda individuale, come la mensa edil trasporto scolastico, non è stato ap-plicato alcun aumento mantenendo lealiquote dello scorso anno. Solamente la tassa per lo smalti-mento rifiuti urbani ha subito un incre-mento del 17%, giustificato da un au-mento dei costi del servizio e dall’in-troduzione di due nuovi tipi di rac-colte, oltre ad una nuova organizza-zione del settore che sarà attuatadalla Comunità Collinare. In prece-denza l’Assessore ai Lavori pubbliciFrancesco De Luca aveva relazionatosul programma delle opere pubblicheche prevede per il 2003 la sistema-zione di Piazza IV novembre a Vendo-glio, i lavori di sistemazione ed asfal-tatura di alcune strade comunali, lamanutenzione della copertura dei lo-culi cimiteriali a Treppo, l’adegua-mento delle infrastrutture del parco

festeggiamenti, i lavori di ristruttura-zione delle centrali termiche dellascuola materna e del centro socialedel capoluogo, i lavori di straordinariamanutenzione alla copertura dellostesso centro sociale, la realizzazionedi nuova illuminazione pubblica, larealizzazione della copertura gradi-nate e dei servizi presso gli impiantisportivi, lavori di nuova copertura ailoculi presso il cimitero di Vendoglio,la costruzione di nuovi tronchi fo-gnari, alcuni interventi di edilizia sco-lastica, di manutenzione stradale e diarredo urbano. Il costo complessivodelle opere preventivate ammonta a€ 1.074.866. Durante la relazione, oltre al Sindacoche ha toccato i vari settori di compe-tenza comunale, l’Assessore FloraMastandrea ha relazionato sui pro-grammi culturali e sulle materie ine-renti la pubblica istruzione. Il revisoredel conto ha poi esposto sottol’aspetto numerico i contenuti del bi-lancio approvando ed apprezzandonel contempo la correttezza e la con-cretezza del documento contabile. Ilbilancio è stato approvato con i votifavorevoli della maggioranza mentre iconsiglieri di opposizione si sono

espressi attraverso due astensioni,Molinaro Pierino e Giordano Pieran-gelo, e due voti contrari, GiancarloZucchini e Rina Di Giusto. I lavoridell’assise sono proseguiti votandoall’unanimità la proposta della giuntadi non avvalersi dello strumento delcondono fiscale. ”Riteniamo di non aderire a dettostrumento” ha dichiarato tra l’altro ilSindaco”che premierebbe i furbi epenalizzerebbe gli onesti”. L’unani-mità si è poi nuovamente registrataallorché si è portato in votazione al-cuni ordini del giorno inerenti la crisioccupazionale della SIMAC di Tar-cento, l’appoggio alla piccola distri-buzione commerciale nei paesi, e latutela e cura delle persone anzianenon autosufficienti. La nomina del revisore del conto hapreceduto la discussione su un ordinedel giorno presentato dal consigliereGiordano Pierangelo inerente il ser-vizio di vigilanza e l’Unione con il co-mune di Cassacco. Il sindaco Menisdurante la replica ha dichiarato:”Ilservizio di polizia urbana è l’unicoservizio rimasto a Treppo Grande,come da accordi raggiunti prima dellacostituzione dell’Unione, mentre la

sede legale, i tributi, il servizio manu-tentivo, la segreteria, la ragioneria edogni altra funzione amministrativadell’Unione sono dislocati a Cas-sacco. Il servizio vigilanza non è stato inse-diato a Treppo in forma provvisoria equi ritengo debba rimanere. Sarebbeperaltro stato folle ed irresponsabileaver costituito una sede con tanto diarredamento ed attrezzatura informa-tica per smantellarlo poco dopo. Orache il servizio in forma associata iniziaa dare i suoi primi tangibili risultati losi vuole mettere in discussione.Credo che con questa proposta si vo-glia togliere l’unico servizio che con lasua localizzazione nel nostro comunedia visibilità e funzionalità all’istitutodell’Unione. Chiarendo che i vigili devono potersvolgere le loro funzioni in modo otti-male respingo a nome di tutta la mag-gioranza questo tentativo di smobili-tazione dell’ufficio. Eventualmente si potrà ridiscuteresull’intera struttura dell’Unione, al-lorché venisse modificata la normaregionale che di fatto impedisce perora qualsiasi ipotesi di scioglimentodell’Unione”.

Una ricca estatedi manifestazioni

Con l’arrivo della primavera edell’estate si moltiplicano in ognicomune le manifestazioni cultu-rali, sportive e del tempo libero,e da questa logica non si sottraenemmeno Treppo Grande. Infatti, il mese di maggio è giàstato caratterizzato, dopo i fe-steggiamenti di San Giuseppe,dalla mostra fotografica “Car-vacco 1900-2000”, organizzatadal circolo “Chei de Latarie”,dalla gara regionale di pescasportiva dell’APS Due Castelli,dalle iniziative per la festa dellamamma curate dai Pueri Can-tores “Harmonia Mundi”, aTreppo, e da “Chei de Latarie”, aCarvacco. Il mese di giugno è denso di ap-puntamenti dove spiccano inparticolare il cinema all’aperto edi festeggiamenti “Voe di fieste”.La serie di proiezioni cinemato-grafiche all’aperto, denominata“Cinemasera”, è stata organiz-zata dall’Assessorato alla Culturaed ha avuto luogo nelle seratedel 29 maggio, del 5 e 12 giugnopresso il parcheggio di ViaCenta. In programmazione trefilm di grande spessore culturale

ed artistico quali: “La finestra difronte” di F. Ozpetek, “Il cuorealtrove”di Pupi Avati e “La feli-cità non costa niente” di MimmoCalopresti. I giorni 27, 28 e 29 ilparco festeggiamenti di viaTrento ospiterà “Voe di fieste”con un nutrito programma cultu-rale, musicale, sportivo e gastro-nomico, dove troverà postoanche l’annuale incontro con glianziani nonchè con la Comunitàcarinziana del comune gemellatodi Strassburg. Il programma dettagliato di talemanifestazione è riportato nellaprima pagina di questo noti-ziario. L’estate treppese conti-nuerà a proporre appuntamentidi elevato interesse quali la ras-segna corale “Alpe Adria-Europadei popoli”, organizzata dal Coro“Alpe Adria”, dai festeggiamentidel Carmine, a cura della ProLoco G.B. Gallerio, gli appunta-menti musicali di “Incontrin-piazza”, proposti dall’Assesso-rato alla Cultura, e tante altre oc-casioni per divertirsi e stare as-sieme.

L’Assessore alla CulturaFlora Mastandrea

CI HANNO SCRITTO...Toronto - Canada - 14 febbraio 2003

Gentile signor Giordano Menis,sono la sorella di Spizzo Flaviano e sono residente a Toronto fino dal1958. Ci siamo visti e salutati nella sala della Famee Furlane in occa-sione della festa dedicata a Giuliano Fantino. Non pretendo certo chesi possa ricordare di me, con tutti quelli che ha visto e salutati quellasera! Oggi abbiamo ricevuto il calendario che l’Alpe Adria ha fatto edil bollettino di treppo grande, grazie! L’idea di mettere nel calendariole foto del passato è veramente ottima, congratulazioni a coloro chel’hanno avuta. La voglio ringraziare del bollettino che ci arriva duevolte all’anno da diversi anni, le posso assicurare che è ben apprezzatoda tutti i compaesani e quando ci incontriamo passiamo diverse ore afare i nostri ragionamenti in merito e torniamo dietro con i tempi. Cifa piacere nel vedere che il Comune dove siamo nati e cresciuti più omeno ai tempi di Mussolini si ricorda ancora di noi. Congratulazioni atutti coloro che ci lavorano sopra, è un bollettino informativo ben fattosotto ogni aspetto, bravi! Un grazie “di cûr”.

ROSINA SPIZZO E ALFREDO CRAPIZ

✤✤✤

Montreuil - Francia - 22 febbraio 2003Egregio signor SindacoBuon giorno! E’ sempre un piacere autentico nel ricevere il calendariodi TREPPO - Grazie! Un’osservazione nonostante!- Ci sono tanti friu-lani dell’emigrazione del periodo “fra le due guerre mondiali” che sonovenuti qui in Francia o nei paesi di lingua inglese. Il calendario da-rebbe anche un segno di fedeltà per tutti fuori paese (seconda o terzagenerazione) se fossero le pagine mensili in francese ed inglese in più!Grazie a voi ducj - Auguris ancje se o sin già march. O us saluti cunamicizie.

BRUNO MOLARO

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8 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Dalla Scuola LA LATTERIA DI CARVACCOMartedì 6 Maggio noi alunnidella scuola siamo andati avisitare l'ex latteria di Car-vacco. Partiti a piedi dallascuola, lungo la strada ab-biamo fatto uno strano in-contro: una biscia nera.Quasi tutti si sono spaven-tati, ad eccezione di noibambini di quinta.Arrivati a Carvacco abbiamoincontrato Franco, che ciaspettava per filmare con latelecamera. Entrati nella exlatteria ci siamo seduti a ve-dere un filmato che mostravacome si fa il formaggio.Il latte viene riscaldato fino a30°, poi si aggiunge il caglio,si lascia riposare un pò edopo viene tagliato con unattrezzo chiamato lira.Poi si prendono delle tele concui si raccoglie il formaggioche è diventato a granellini.Viene deposta ogni tela pienadi formaggio negli stampi epressata con un peso per una

notte intera.Al mattino viene controllatodal casaro che toglie il for-maggio che fuoriesce daglistampi; questo è chiamato"strisciulis". Dopo vienemesso in cantina, depositatosulle mensole di legno e sa-lato in abbondanza. Dal ri-

manente siero si può ricavarela ricotta aggiungendo unacidificante, oppure i conta-dini lo danno da bere aimaiali per avere una buonacarne.Dal latte portato dai conta-dini la sera, il casaro, l'indo-mani mattina, toglieva la

panna che si formava in su-perficie; questa veniva messain una centrifuga con ilghiaccio per ottenere ilburro. Finito il filmato cihanno offerto delle bibite, unpiattino di patatine, un gela-tino e ci hanno fatto assag-giare "les strisciuis".

Poi qualcuno ha fatto delledomande all'ex casaro, Aldosul suo faticoso lavoro.Quando abbiamo finito difare le domande è arrivato ilpulman, abbiamo salutatoquei signori e siamo tornati ascuola.

Samuele

LE TRASFORMAZIONI. VISITAALL'EX LATTERIA DI CARVACCOIeri pomeriggio siamo andati alla exLatteria di Carvacco ed abbiamo vistocome si lavora e come si lavorava illatte.

Il latte viene trasformato in burro , for-maggio e ricotta. Chi ha operato la tra-sformazione?(l'uomo) Il Casaro.

Zaira✥

VISITA ALL'E X LATTERIADI CARVACCOSiamo partiti verso l'una e tre quarti,faceva già molto caldo. Ammirando ilpanorama ci si distraeva, si sentivano iprofumi dei fiori, gli uccellini can-tare.........Siamo entrati in una stradina in discesae, dopo pochi metri, abbiamo trovatoun piccolo serpentello, un orbettinocolor nero, con sfumature gialle; noi ra-gazze ci siamo spaventate molto. Il pae-saggio era bellissimo: le viti, i fiori,l'erba...... ad un certo punto la maestraci ha detto di provare a sentire il pro-fumo delle acacie e di guardare se c'e-rano delle lepri.Se stavamo zitti potevamo ascoltare illeggero venticello che muoveva l'erba.Dopo un po' di strada siamo entrati inun boschetto nel quale non batteva ilsole, anche lì c'era una vegetazionesplendida, verde, di tutte le sfumature,ci rinfrancava grazie alle fronde deglialberi che ci arrivavano intorno.Appena usciti si sentiva il canto deigrilli e si vedevano gli uccellini che co-struivano il nido. Finalmente ci siamoaccorti che eravamo quasi arrivati.

Scalma Cristina✥

DESCRIZIONE DELLA NATURACHE ABBIAMO INCONTRATOLUNGO LA PASSEGGIATAEntrati nel bosco, c'era ancora un belpezzo di strada da fare, ma, se si stavain silenzio, si potevano sentire il frusciodelle foglie e il canto dei grilli.Si stava bene dentro al bosco, perchéera lievemente ombreggiato, anche se lastrada era lunga, camminare là dentro,

al fresco, era una bella passeggiata.!Alla fine del bosco eravamo finalmentearrivati alla ex-latteria e, fuori, c'eranodelle persone ad aspettarci, siamo en-trati e c'erano delle sedie. Ci siamo ac-comodati. Vanessa

LA LATTERIA: CHE INCUBO!Sono entrato nella ex-latteria ignorandoil pericolo che correvo. Sembrava tuttotranquillo, ci hanno fatto vedere un fil-mato dal quale si capiva, come si pre-para il formaggio: un incubo!!!Ci hanno anche offerto uno spuntino, abase di formaggio, un vero e proprioproblema, perché......l'avete capito... io non sopporto il for-maggio!!!!.L'incubo, a un certo punto, è finito,come dessert: patatine, gelato e CocaCola; finalmente ............ mi sono risto-rato! La visita è finita.In quel luogo, però ho capito bene comesi faceva una volta il formaggio! Mel'ero chiesto molte volte come faceva illatte a diventare formaggio, ma mi erorifiutato di andare oltre. Ora l'ho ca-pito, per questo motivo la visita è statainteressante!

Matteo Tassotto

VISITA ALLA EX LATTERIA DI CARVACCOMartedì 6 Maggio 2003 noi bambinidella scuola elementare di TreppoGrande, accompagnati dalla maestrae dal maestro siamo andati a visitarela latteria di Carvacco.Siamo partiti dopo mangiato, a piedi;

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9I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Elementarela strada era in discesa e ombreg-giata; lungo il percorso si poteva ve-dere il bosco e (in quel bosco) brevitorrenti, fiumiciattoli, si sentivanoprofumi di fiori diversi.Quando siamo arrivati a destinazioneabbiamo trovato l'ex casaro, il presi-dente della latteria, un signore che ciriprendeva con la telecamera e unasignora che ci ha offerto uno spun-tino.Per prima cosa il casaro ci ha fattovedere un video che spiegava come sifaceva il formaggio: dalla mungituradella mucca si passa al latte che vienedeposto in vasche, per ricavare lapanna che servirà poi per fare ilburro.Il latte rimanente viene messo in uncalderone di rame e, dopo esserestato mescolato con un attrezzo per

sciogliere i grumi che diventano gra-nellini viene raccolto con un telo.Il telo viene messo negli stampi e,quando il formaggio ha preso laforma voluta, vengono tolti telo estampo e viene tagliato il contornodel formaggio: le "strisciole". A quelpunto il casaro ha spento il video e ciha fatto vedere il calderone di rame,gli attrezzi per mescolare e altri og-getti del genere custoditi in una vetri-netta.Dopodichè la signora ci ha fatto as-saggiare le strisciole e poi ci ha datoda bere.Il casaro ha riacceso il video e ab-biamo visto come si fa la ricotta. Alletre e un quarto del pomeriggio siamotornati a scuola, felici di questa bellae istruttiva uscita.

Ilaria

"SOGNANDO DI VOLARE CON LE FRECCETRICOLORI" è un concorso indetto dal 17°Club Frecce Tricolori al quale hanno parteci-pato gli alunni della classe quinta della ScuolaElementare di Treppo Grande.

Alla cerimonia nella quale hanno avuto luogole premiazioni degli elaborati vincitori del con-corso, che si è tenuta venerdì 16 maggiopresso il Castelo di Colloredo di Monte Al-bano, tutti sapevano che tre di loro avevanovinto, attraverso le loro poesie e disegni,qualcosa... ma non avevano ben capito che sitrattava di

- un PRIMO premio letterario per la poesia"Le frecce tricolori" - Assegno da € 250 aSara Rugo;

- un secondo premio letterario, sempre perla poesia, che trattava lo stesso tema: unsoggiorno a Bibione a Chiara Spizzo;

- un un secondo premio per la grafica all'a-lunno Maicol Gori : un soggiorno a Bibione;

EMOZIONE E CONTENTEZZA per tutti glialunni della quinta, vincitori e non, che condi-videvano questo momento di GIOIA.

EVVIVA LA CLASSE QUINTA!

TRE ALUNNI DELLA CLASSE 5° DELLA SCUOLA ELEMENTARE DI TREPPOGRANDE HANNO VINTO I PREMI NEL CONCORSO "SOGNANDO DI VOLARE CON LEFRECCE TRICOLORI" INDETTO DAL 17° CLUB FRECCE TRICOLORI FRIULI COLLI-NARE. SAREMO PIU' ESAURIENTI NEL PROSSIMO NUMERO.

Sfrecciano le frecce,spargono i loro colori,rallegrano i cuori.

Sono il nostro orgoglio i loro tre colori!

Il verde rappresenta la speranzaper il futuro che avanza.Il bianco la lucentezza del cieloe la purezza dei sentimenti.Il rosso è il colore dell'amore,la passione per quel volo rombanteche quando senti lassùti fa stare con il naso all'insù.

Eccole!Volano in alto,poi, tutto ad un tratto, sfiorano il palco.Passano leggermente, fuggevolmentesopra il mare, la gente........un brivido ti prende,e senti dentro l'orgoglio;tutti le stanno a guardare,tu le riconosci un pò tue.E' giusto così!Ci hanno stregato i cuori...Sono le frece tricolori!

Sara Rugo

LE FRECCE TRICOLORI O LE FRECCE

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10 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Scuola dell’infanziadi Treppo Grande

In quest’anno scolastico noi bam-bini della scuola dell ’ infanziasiamo stati impegnati nel progettoil Paese/il Paîs. il progetto ci haportato a conoscere ed esplorarela realtà fisica e sociale in cui vi-viamo, valorizzando le risorseumane, ambientali e culturali delnostro territorio.In ognuna delle sei frazioni delpaese abbiamo individuato unluogo caratteristico da visitare, ac-compagnati da una persona“esperta” del posto che ci ha fattoda guida.Le nostre uscite hanno integratoed ampliato le attività e le espe-rienze vissute a scuola, creandonuovi interessi e curiosità.Approfittiamo di questo spazio perringraziare chi ci ha aiutato inquesto percorso: tutte le personeche hanno assunto la funzione diguide nelle nostre uscite, tutti co-loro che ci hanno ospitato, il signorFloreani Franco per le ripresevideo fotografiche che hanno do-cumentato le esperienze, il signorClaudio che ci ha scorazzato inlungo ed in largo con lo scuolabus.

Nel mese di novembre siamo stati a Treppo Grande in Municipio, la nostraguida era il signor Sindaco ed i suoi collaboratori.

MunicipioIl Municipio è vicino alle nostre case, è a Treppo Grande...C’era il signor sindaco che aspettava... e parlava... Era vestito di verde eaveva la barba bianca, i capelli no, nonc’erano... ma dietro sì, che c’erano, eranomarroni e grigi...I l signor Sindaco ci ha portato dovec’erano tanti tavoli e tante sedie pesanti egrandi...Nella sala si riuniscono i signori con il Sin-daco...Poi siamo andati in un ufficio dove lavo-rano i signori e le signore che ci hannodetto quando siamo nati...

FalegnameriaIeri siamo andati con il pulmino in sù e in giù fino alla falegnameria del si-gnor Pierangelo a Treppo Piccolo...Siamo andati dal falegname come geppetto... si chiama Pierangelo e ha ibaffi neri...C’era anche Marcello che una volta faceva il falegname, Marcello aveva

fatto male con la sega di ferro, quella che gira, quella chenon si tocca...Aveva tanti martelli e anche le seghe... aveva le lame chetagliano...C’era unagrande mac-china che sem-brava un’aspi-rapolvere... cheprendeva su itrucioli...Io ho vistoanche quelloche “si sbassela spazule parsbusâ i lens”.

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11I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

In febbraio siamo stati a Carvacco nella Vecje Latarie le nostre guideerano alcuni componenti dell’associazione culturale “Chei de Latarie”

Vecje latarieIn questa strada ci fermiamo, scendiamo a Carvacco con un pulmino e lìc’era la latteria.era grande, lunga, era una casa grande...Parlava il signore del latte e del formaggio, faceva anche la “spongje”... ilburro...C’era anche un bidone, era grande grande e dentro mettevano il latte perfare il formaggio...era grandissimo e poi si girava...

In marzo abbiamo visitato un cortile contadino di Zeglianutto, ci ha fattoda guida il signor Cido, nonno di Mattia.

Cortile contadinoOggi siamo stati a vedere dal nonno di Mattia per gli attrezzi dei campi...Ci ha fatto vedere quel “riscjel” grande che prendeva tanto fieno, chedopo “lu imbalave”...

“Par ingredeà il fen edopo lu bute fûr...”Poi c’era una macchinache butta i semini nelcampo perchè cresceuna pianta...E poi un’altra macchinache “para vicino” il fienoe l’altra lo gira per farlodiventare rotondo... Epoi arriva il carro e lo carica e dopo “lu puartin a lis vacjes”... Al jere il ri-scjel par tirâ dongje le jerbe, el falcet par taià le jerbe alte, une see par seâdi dut.Al jere un tratôr grant, cu le ruede grande, le ruede ere plui grande di nô...

Borgo ZegliaccoSiamo andati con il pulmino a Zegliacco e c’erano ad aspettarci la mammadi Annika, la nonna di Aurora, la signora che viveva nel castello e quel si-gnore, il maestro Berto (Ponta Roberto) che ci ha spiegato la storia del ca-stello che con il terremoto si è tutto rovinato e adesso l’hanno fatto più

bello. Dalla collina siamo scesi poi per una bellascalinata di legno in mezzo a tanti alberi e atante statue fatte con dei grandi sassi. Dietro alcastello abbiamo visto un recinto con un cervoe tanti cerbiatti che correvano.

Oggi, 16 gennaio 2003, abbiamo ricevuto dal Municipio un’importante telefonata:“Questa mattina, alle 9.30, passerà per Treppo Grande la fiaccola delle Universiadi!Venite a salutarla!”Tutti noi bambini “Orsetti” ci siamo ben vestite siamo andati nel cortile della ScuolaElementare dove c’erano già tutti i bambini assieme a molta altra gente di Treppo e diBuia.Ad un certo punto abbiamo sentito: “UI...UI...UI...”, erano le sirene delle auto della Po-lizia che aprivano la strada a degli atleti vestiti con la tuta blu che portavano una fiac-cola. Arrivati davanti al cancello della Scuola Elementare un atleta l’ha consegnata adun altro che lo aspettava e che è subito ripartito di corsa verso Buia perchè hannodetto che entro il pomeriggio la fiaccola doveva arrivare a Tarvisio per inaugurare leUniversiadi. Dietro agli atleti c’erano molte macchine e camper con molti signori chefotografavano. Alla televisione abbiamo visto che la fiaccola era partita alcuni giorniprima da Roma ed è arrivata fino a qui portata sempre a piedi da tantissimi atleti tuttivestiti di blu.

I bambini “Orsetti” della Scuola dell’infanzia di Treppo Grande

Il passaggio della fiaccola delle Universiadi per Treppo GrandeCronaca di un evento raccontato direttamente dai bambini della Scuola dell’Infanzia

che si sono improvvisati cronisti di un avvenimento che li ha molto coinvolti: Il passaggio della fiaccola delle Universiadi

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12 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Ambiente,agricoltura

e societàLa fame nel Mondo. Una

"Abbiamo i mezzi e le ca-pacità di spazzar via lafame e la povertà dalmondo nel tempo della no-stra vita. Abbiamo solo bi-sogno della volontà difarlo." (J.F. Kennedy: 1963,Waschington - Conferenzamondiale sull'al imenta-zione)."Dobbiamo proclamare unobiettivo forte: tra diecianni nessun bambinodovrà più andare a lettocon la fame; nessuna fami-glia dovrà più preoccuparsiper la fame dell'indomani;mai più il futuro e la poten-zialità di una persona do-vranno essere messi a re-pentaglio dalla malnutri-zione. Lasciate che le na-zioni qui riunite decidano diraccogliere questa sfida."(H.Kissinger:1974, Roma -Conferenza mondiale sul-l'Alimentazione)"Quale prassi dovremo

adottare per far si che fravent'anni gli affamati sa-ranno 400 milioni inveceche 800 milioni? Quest'o-biettivo, per la sua mode-stia è una vergogna." (F.Castro: 1996, Roma - Con-ferenza Mondiale sull'Ali-mentazione).Nell'arco di quasi qua-rant'anni abbiamo assistitoad una continua presa dicoscienza da parte dei go-verni e delle istituzioni so-vranazionali della maggiorecausa di mortalità nelmondo - la fame - seguitada altrettante promesse -purtroppo puntualmentedisattese - di porvi rimedio.Queste le conclusioni diDiouf, direttore generaledella F.A.O. "con il ritmoattuale riusciremo a rag-giungere l'obiettivo di di-mezzare il numero dellepersone che soffrono lafame non prima di 45

anni". (Roma:2002 - Confe-renza mondiale sull'Ali-mentazione). Resta il fattoche oggi quasi 2500 per-sone muoiono ogni giornoa causa della fame. Nelfrattempo, si moltiplicanogli incontri al vertice:Roma, Monterrey, Bali,Johannesburg. In realtà,qual’è i l messaggio difondo che emerge da taliincontri, almeno quello piùinquietante e, nello stessotempo, meno e per nullamesso in rilievo dai mezzidi informazione? I Paesipiù sviluppati proclamano,senza mezzi termini, chenessun aiuto verrà fornito aquei Paesi che non accet-teranno la liberalizzazionedel mercato e la privatizza-zione dell'economia. Chinon vuole, o non può, ac-cettare una simile interpre-tazione della prassi econo-mica verrà messo in ginoc-

chio senza tanti compli-menti. I Paesi più sviluppatimettono in difficoltà la si-curezza alimentare deiPaesi meno sviluppatiadottando il criterio - chenon accettano assoluta-mente di veder attuaredagli altri - di sovvenzio-nare la propria agricoltura.Ciò, naturalmente, nonsolo contraddice i principidella liberalizzazione nelcampo della economia, masoprattutto, costituisce lavera causa per cui i Paesimeno sviluppati non sonoin grado di rimanere sulmercato mondiale. C'è chiha il coraggio di denun-ciare pubblicamente unasimile strategia destabiliz-zante - come ha fatto di re-cente Joseph Stiglitz, exdirigente della Banca Mon-diale - sostenendo che lepolitiche economiche delFondo Monetario interna-

zionale e della Banca Mon-diale sono pensate in ma-niera tale da danneggiare iPaesi meno sviluppati; as-solutamente non in gradodi sottrarsi alle offerte diaiuto, tutt'altro che disinte-ressate, avanzate dai Paesidell'Occidente.A mio avviso, si impone ilraffronto fra quanto accadeoggi e ciò che si verificòpoco più di un secolo fanel sud del mondo - dallaCina all'India, all'Africa me-ridionale, al Brasile - inquei Paesi, cioè, che erano- formalmente o di fatto -colonie dell'Occidente.Mentre i Paesi più svilup-pati dell'epoca celebra-vano la loro potenza sulpiano tecnologico, scienti-fico ed economico, circa il3% della popolazionemondiale mor ì a causadella fame. Perché ciò potesse acca-

La traduzione fornita dall’”Oxford Dictionary”recita”consiglio da un consigliere-consulente”.E’ evidente che è una definizione insostenibilesia sotto il profilo linguistico che come presenta-zione professionale. Neppure possiamo abbre-viare questa definizione ed usare solo la parolaconsigliere o consulente, perché daremmo unainformazione errata ed inoltre entreremmo in uncampo che non è di competenza del counselor(consigliere comunale, consulente tecnico, ecc.).Dunque le parole counseling e counselor nonpossono essere tradotte perché entrerebbero inconflitto con altri ruoli professionali. Sono pa-role internazionali con un loro preciso signifi-cato. Ma chi è il counselor?Potrebbe essere definito, usando le parole dellopsicologo umanista Rollo May, quella personache, pur non “desiderando diventare psicologo opsicoterapeuta svolge un lavoro che richiede unabuona conoscenza della personalità umana”. Tradotto in altri termini, il counselor è quellapersona che in un contesto professionale è ca-pace di favorire la soluzione ad un quesito checrea disagio esistenziale, di potenziare le capa-cità del soggetto, dell’azienda, della squadrasportiva, ecc., di favorire la risoluzione diqualche problema che non necessiti di un inter-vento psicoterapico. Dunque il counselor è quella nuova figura pro-fessionale che attraverso le proprie conoscenze e

competenze comunicative (master universitari eesperienze di praticantato), è capace di indiriz-zare la persona verso una possibile soluzione diuna problematica presente in un determinatoambito o nata da difficoltà relazionali che pos-sono impedire la libera espressione individualee/o di gruppo.Il counseling, poiché investe la sfera delle rela-zioni interpersonali e della comunicazione, puòessere attuato in diversi contesti lavorativi. Ed ineffetti, se pensiamo al ruolo del counselor comela persona che favorisce lo sviluppo e l’utilizza-zione delle potenzialità già insite nel cliente,aiutandolo a superare quei problemi di persona-lità che gli impediscono di esprimersi piena-mente e liberamente nel mondo, ci rendiamoconto che tutto questo può avvenire in ogni tipodi contesto.E’ bene precisare che il counselor non fa terapia,non opera cure di nessun genere, non fa psicote-rapia, non insegna psicologia e genericamentenon usa mai il prefisso “psico” se non acquisitoper competenza (Counselor Operatore Psicoso-ciale, counselor operatore psico-oncologico, ecc).Per capire meglio facciamo un esempio: pren-diamo in considerazione un sistema aziendale.Lo psicologo del lavoro si occupa della selezionedel personale, mette a disposizione dell’aziendale sue conoscenze tecniche relative alla strutturadella personalità, ed in base a test psicoattitudi-nali, proiettivi, colloqui, ecc. seleziona il miglior

soggetto che possa ricoprire un ruolo in base alleesigenze specifiche dell’azienda.Il counselor aziendale è un professionista alquale tutti i dipendenti dell’azienda (compresolo psicologo del lavoro) si possono rivolgere incaso di difficoltà relazionali tra i colleghi o diffi-coltà esistenziali che possono compromettere lapropria attività lavorativa e dunque la propriavita.Avremo, in sintesi, con le dovute variazioni dicontesto:– Counseling individuale (di coppia, familiare,

di gruppo, personale)– Counseling scolastico – Counseling aziendale (piccole, medie e grandi

industrie)– Counseling sessuologico (relativo alla coppia,

alle tendenze sessuali, alle violenze e abusi)– Counseling medico (rapporto medico-pa-

ziente, malattie, ecc.)– Counseling sportivo (per sport individuali e di

squadra)– Ecc. Riconosciuta nel 2000 dal presidente del Consi-glio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, comeuna nuova professione emergente in Italia,(all’estero lo è da parecchi anni), il counselingpuò certamente aiutarci a migliorare la qualitàdella vita e delle nostre relazioni interpersonali

Elena Piccoli

NUOVE PROFESSIONI

Che cos’è il counseling?

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13I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

dere concorsero sia il ripe-tersi di eventi climatici sfa-vorevoli che l'indirizzo pre-datorio delle politiche colo-niali che obbligarono iPaesi sfruttati ad intrapren-dere una produzione agri-cola in funzione delle ri-chieste dell'esportazionesenza tenere in alcunconto le necessità di so-pravvivenza degli stesi pro-duttori. Cent'anni fa, grazieai mezzi tecnologici di cuidisponeva, l'Occidenteavrebbe potuto - dovuto! -impegnarsi per ridurre lamiseria e la fame dei popolicolonizzati. In realtà, non avvenne nulladi tutto ciò. Come il colo-nialismo ieri, la globalizza-zione - che è un colonia-l ismo economico - oggiesprime promesse di "sal-vazione" che non verrannomai mantenute a meno chenon si accetti l'omologa-zione sul piano sociale edeconomico, quindi politico.I Paesi meno sviluppatipotranno sopravvivere apatto di non essere più lorostessi; di perdere la propriaidentità! Il paragone fra ilpassato e il presente ci ap-pare terribilmente familiaree, per questo, assoluta-mente scoraggiante.I temi legati alla fame nelmondo non possono noninteressare la scienza.Essa rappresenta, infatti,un elemento insostituibile

per l'interpretazione e latrasformazione della realtàmateriale e, inoltre, pos-siede - o dovrebbe posse-dere - una valenza socialetesa al miglioramento dellecondizioni di vita del-l'uomo. Purtroppo, unaparte, temo preponde-rante, della comunitàscientifica internazionale siè schierata, più o menoapertamente, con quelleideologie il cui progettopolitico è teso al manteni-mento - quando non allaradicalizzazione - della dif-ferenza in atto fra i diversiPaesi: sia sul piano moraleche materiale. Tali scienziati tentano digiustif icare una similescelta di campo elabo-rando un'improbabile etica;minata già nelle sue basiteoretiche. La scienza, chesi arroga il diritto di fornirecodici operativi e criteri in-terpretativi per ogni settoredell'attività umana, per ilsuo asservimento a certepolitiche economiche, nonaccetta valutazioniesterne del proprio operatonè, tanto meno, limitazionidella propria autonomia diricerca, soprattutto quandoè indirizzata verso tecno-logie spendibili sul mer-cato. Per tutelarsi da ogni valu-tazione esterna, la scienzaformula una "propria" eticaalla quale impone dei prin-

cipi fondanti, a priori, talida impedirle qualsiasi giu-dizio di valore sull'operatostesso della scienza e sullesue ricadute applicative. Sitratta di un'etica di comodo; fatta per il propriouso e consumo! Viene af-frontato dall'interno, in ma-niera illegittima, ciò che sipuò valutare esclusiva-mente dall'esterno. L'eticanon è una serie di rispostead un elenco di interroga-tivi. L'elemento fondantedell'etica è la sua relazio-nalità estesa all'intero con-testo sociale, senza esclu-dere, a priori, alcun suocomponente. L'etica, non è, dunque, pa-trimonio di nessuno e nes-suno deve utilizzarla estra-polandola da ben precisisignificati culturali condi-visi. In ciò, l'etica somigliastraordinariamente al lin-guaggio che, non apparte-nendo ad alcuno in parti-colare, permette a tutti dipotersi esprimere ed es-sere compresi utilizzandouna serie di regole condi-vise. Tali regole linguistichenon devono essere modifi-cate da iniziative indivi-duali: se ciò dovesse acca-dere, il linguaggio verrebbemeno al suo compito diveicolare concetti e,quindi, il pensiero. Oltre aciò, il linguaggio è salda-mente vincolato ad unarealtà sociale, storica-

scelta ideologica?

"La mensa dei poveri". Dipinto di Attilio Pusterla (1885)

GITA IN TOSCANA

Dopo la bellissima gita dello scorsoanno in Liguria quest’anno è stataorganizzata, sotto la regia del Con-sigliere comunale Glauco Minotti,una gita di quattro giorni in To-scana. I partecipanti visiteranno le piùbelle città d’arte di quella Regionecome: Lucca, Siena, San Geminiano,Pisa, Arezzo. Una iniziativa che permetterà diarricchire il proprio bagaglio cultu-rale trascorrendo quattro giornatein una terra ricca di storia, arte ebellezze naturali.

mente collocabile, cheporta con sè un enormebagaglio di esperienze co-muni. Allo stesso modo,l'etica non può esistere aldi fuori di esperienze stori-camente definite. I tentatividi fondare un'etica "glo-bale" - nata da un'ideo-logia; da una corrente dipensiero, piuttosto che dauna prassi sociale inseritain un ben preciso contestostorico - si sono semprerivelati portatori di conse-guenze devastanti. Bastipensare alle implicazionidei totalitarismi - di destrae di sinistra - del secolopassato. Il tentativo di for-mulare un'etica " del pro-fitto" non è meno perico-loso! La scienza non deveassolutamente giustificare,nel nome di un'ipoteticauniversalità dei “valoridella conoscenza ogget-tiva” o dei "principi dellanatura” - e, quindi, nelnome di presunte oggetti-vità e neutralità dei suoicontenuti - l'operato di chipretende di interpretare,decidere ed agire per glialtri; di chi vorrebbe favo-rire un'esigua minoranzamettendo in difficoltà in-tere moltitudini. Di frontealla fame nel mondo lascienza non deve avvalo-rare interpretazioni econo-miche, sociali e , quindi,

politiche che contraddi-cono i suoi valori fondanti- "secondo le mie forze e ilmio giudizio mi asterrò daogni danno e violenza" (Ip-pocrate) - e deve resisterealle lusinghe di chi - stru-mentalizzandola - vor-rebbe attribuirle il ruolo dielemento probante di unacerta prassi politica chefavorisce i Paesi più svi-luppati penalizzando quellipoveri. Oltre tutto, un'eticache pretende di fare ri-corso a presupposti di tiposcientifico, dimentica chele società hanno fonda-mentalmente, una base diriferimento che esula daun simile contesto es-sendo la scienza un'entitàsovrastrutturale e non unacategoria fondante. L'im-posizione di modelli etici,artificiosi e di parte, sualtri preesistenti - profon-damente stratificati e benpiù complessi e modulati -non riuscirà né ad assol-vere l'operato di una certascienza né, tanto meno, adare validità a quelle ideo-logie che hanno come fineultimo il far confluire nellemani di pochi il potere didecidere il futuro di interemoltitudini di uomini chesono - o dovrebbero es-sere... - liberi.

Gianni Benasso

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14 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

specialesanità

Sindrome respiratoria acuta severa (SARS)

DOMANDE E RISPOSTE

Che cosa è la sindrome respira-toria acuta severa (SARS)?La SARS è un'infezione che simanifesta con febbre solitamente> 38°C, seguita da sintomi a ca-rico dell’apparato respiratoriocome tosse e difficoltà di respiro.La SARS può essere associataad altri sintomi quali cefalea, rigi-dità muscolare, malessere gene-ralizzato e diarrea.I sintomi respiratori possono di-ventare progressivamente piùgravi e nel 10 - 20 % dei casi ipazienti possono richiedere l’ap-porto di ossigeno o la ventila-zione meccanica.

Come si diagnostica la SARS?In mancanza di un test di labora-torio valido e disponibile su largascala, L’Organizzazione Mon-diale della Sanità ha definito i se-guenti criteri per diagnosticare laSARS: Caso "sospetto" di SARS è unsoggetto che rientra in una delleseguenti due categorie: • persona che presenta febbre >

38°C e tosse o difficoltà di re-spiro entro 10 giorni dal ritornoda un viaggio in aree dove èstata riportata una trasmis-sione locale della SARS; o

• persona che presenta febbre >38°C e tosse o difficoltà di re-spiro, entro 10 giorni dal con-tatto ravvicinato con un caso"probabile" di SARS.

A tutt’oggi in Europa sono stateregistrate solo poche decine dicasi probabili di SARS, tutti diimportazione da “zone affette”.

Quale è la situazione dell’epi-demia di SARS nel mondo?La stragrande maggioranza deicasi di SARS si è verificata inCina, tuttavia più di 30 Paesihanno notificato casi probabili diSARS nel proprio territorio. Mi-sure per controllare l'espansionedell’infezione sono state adottatein tutti i Paesi in modo da circo-scrivere l’epidemia.

Sono stati individuati casi pro-babili di SARS in Italia? I casi probabili di SARS notificatiin Italia riguardano persone chehanno viaggiato a Hong Kong, inCina o in altre “zone affette”. Fi-nora l’infezione nel nostro Paesenon è stata trasmessa né a fami-liari, né ad operatori sanitari, né acompagni di scuola o colleghi dilavoro. Le misure di prevenzioneadottate si sono dimostrate effi-caci, consentendo l’identifica-zione e l’isolamento precoce deipazienti affetti.

Quale è la situazione in Italia e

in Regione F.V.G. ?Il servizio sanitario regionale haorganizzato le misure di preven-zione per ridurre al minimo il ri-schio di trasmissione dell’infe-zione della SARS da persone in-fette. Il riconoscimento dei casiprobabili avviene in una qualsiasistruttura ospedaliera, dopodichéi soggetti vengono trattati pressole strutture sanitarie in possessodegli standard più rigorosi di iso-lamento. Le persone che proven-gono da aree a rischio ricevonoinformazioni sulla SARS e istru-zioni su cosa devono fare qua-lora manifestino i sintomi dellamalattia. I “contatti” di pazientiaffetti da SARS sono tenuti sottosorveglianza sanitaria per preve-nire la diffusione della malattia.Il Ministero della Salute ha po-tenziato le misure di emergenzanegli aeroporti e le iniziative dicollaborazione con le autorità sa-nitarie regionali e degli altri Paesi.

Come avviene la trasmissionedella SARS?La modalità principale con laquale la SARS sembra trasmet-tersi è tramite contatto ravvici-nato con un soggetto infetto. Ipazienti affetti da SARS disper-dono, tossendo o starnutendo, legoccioline di saliva infettanti sudi sé o su oggetti o superfici vi-cine. È possibile che l’agentedella SARS si trasmetta attra-verso l'aria e per contatto consuperfici eventualmente contami-nate.

Quando una persona affetta daSARS può trasmettere il con-tagio?Le informazioni di cui dispo-niamo suggeriscono che è moltoprobabile che si possa trasmet-tere l’ infezione quando sianopresenti i sintomi della malattia,come febbre > 38°C e tosse.Non si conosce con esattezzaquanto tempo prima della mani-festazione dei sintomi i pazientiaffetti da SARS sarebbero ingrado di trasmettere la malattia asoggetti sani. La possibilità che un soggetto infase asintomatica possa trasfe-rire i l virus è r itenuta moltoscarsa, specialmente negli stadiiniziali.

Chi è a maggior rischio di con-trarre la SARS?Tutti i casi di SARS in Europa enelle aree non affette sono statiriscontrati su viaggiatori ritornatida regioni del mondo colpite daSARS. Non c'è attualmente evi-denza che la SARS si stia diffon-dendo più estesamente nella co-munità, almeno nei Paesi eu-ropei.

Quale è il rischio che la SARS sisviluppi in un individuo?Gli unici fattori di rischio ricono-sciuti sono un viaggio recente inPaesi in cui è stata registrata latrasmissione locale della malattiao il contatto ravvicinato con unapersona affetta da SARS. Percontatto ravvicinato si intende vi-vere nella stessa famiglia, pre-stare assistenza sanitaria ad unpaziente con SARS o avere con-tatto diretto con secreti respira-tori o materiale biologico prove-niente da una persona su cui èstata posta diagnosi di SARS.

A seguito di contatto ravvici-nato con un soggetto infetto,quanto tempo dopo ci si puòammalare?Il tempo di incubazione per laSARS è t ipicamente di 2 -7giorni. Il tempo massimo di incu-bazione è attualmente indicatodall’OMS/WHO in 10 giorni.

C'è un vaccino disponibile?Non è disponibile un vaccinoperché l 'agente causale diquesta nuova malattia ha carat-teristiche non completamentenote. I tempi per la preparazionedi un eventuale vaccino ap-paiono piuttosto lunghi (almeno1-2 anni).

Dove e quando è stato riportatoil primo caso di SARS?Il 26 febbraio 2003, un uomo èstato ricoverato in un ospedalead Hanoi con febbre alta, tossesecca, mialgie e mal di gola dilieve entità. Durante i l corso dei quattrogiorni successivi il soggetto hasviluppato progressiva difficoltàdi respirazione, trombocitopeniasevera (basso numero di pia-strine) e segni di sindrome di di-stress respiratorio che hanno ri-chiesto l’utilizzo della ventila-zione assistita. A seguito di un'indagine epidemiologica retro-spettiva è emerso comunque,che un focolaio di una malattiasimile si era verificato nella Pro-vincia di Guangdong in Cina me-ridionale già nel novembre del2002, quando probabilmente ècomparsa per la prima volta laSARS.

Cosa si deve fare se si pensa diaver contratto la SARS?Se si manifesta una sintomato-logia con febbre (>38° C) accom-pagnata da tosse o difficoltà direspiro dopo un viaggio recente(entro 10 giorni) in “zona affetta”oppure si è avuto contatto ravvi-cinato con un soggetto con pro-babile SARS, si deve consultareimmediatamente il medico di fi-

ducia o la struttura sanitaria piùvicina informando subito del pro-prio stato, in modo che il perso-nale di accettazione possa predi-sporre le misure atte a prevenirela trasmissione dell’infezione.Ovviamente devono essere evi-tati contatti con soggetti sani e ilrecarsi in luoghi pubblici, speciese affollati.

Quali sono le misure di igienepersonale per prevenire la tra-smissione della SARS?Le misure di igiene personalesono essenziali per arrestare l'e-spansione di questa malattia. Illavaggio frequente e accuratodelle mani, mediante l’utilizzo diacqua calda e sapone, per al-meno 20 secondi, è una fonda-mentale misura per prevenire leinfezioni.

È utile l’uso di una mascherinacome protezione contro laSARS quando si frequentanoluoghi pubblici o affollati?Allo stato attuale le mascherinenon sono necessarie. Se si entrain contatto stretto o ravvicinatocon un soggetto colpito daSARS sono invece necessari di-spositivi di protezione individualeben definiti.

Sono un pericolo per la salutepubblica i prodotti alimentari, lemerci e gli animali che proven-gono da aree a rischio?L’OMS/WHO ha precisato chenon ci sono evidenze epidemio-logiche che ipotizzino un qual-siasi rischio di infezione in casodi contatto con prodotti alimen-tari, merci o animali provenientidalle aree in cui si è verificata latrasmissione locale del virus.Non c’è alcuna ragione di evitareil consumo di cibi cinesi.

Quale è il rischio per le personeche hanno condiviso un viaggioin aereo o un viaggio in navecon un soggetto infetto?I casi di SARS continuano ad es-sere registrati principalmente tra isoggetti che hanno avuto con-tatto ravvicinato con una per-sona infetta, come coloro che vi-vono nello stesso ambiente fami-liare con un paziente con so-spetta o probabile SARS o tra glioperatori sanitari che prestano lecure ad un paziente con sospettao probabile SARS senza usare leprocedure per la protezione dalleinfezioni. È molto improbabile che si svi-luppi la malattia se si è solo con-diviso il viaggio aereo con unsoggetto con sospetta o proba-bile SARS.

Se devo recarmi in un Paese

dove è stata dimostrata la tra-smissione di SARS nella comu-nità che precauzioni possoprendere?Come per tutte le malattie infet-tive, la prima linea di difesa èl’igiene accurata. Come regolagenerale, è opportuno lavarsi fre-quentemente e con molta cura lemani con sapone ed acqua.Si può ridurre al minimo la possi-bilità di infezione, evitando di fre-quentare luoghi affollati perquanto possibile. Non è neces-sario l'uso di mascherine. I viag-giatori diretti verso il sud-estasiatico o in Canada (Toronto)devono essere consapevoli deirischi e prenderli in considera-zione nei loro piani di viaggio.

Cosa dovrei fare se ho viaggiatorecentemente in un Paese dovesono stati riportati casi diSARS?Si dovrebbe tenere sotto con-trollo lo stato di salute per 10giorni dopo il rientro in Italia. Sesi manifestano i sintomi dellamalattia con febbre >38.°C ac-compagnata da tosse o da diffi-coltà di respiro, si deve consul-tare un medico informandolo delrecente viaggio in una regionedove sono stati riportati casi diSARS o di contatti con soggettiammalati.

Le persone che hanno viaggiatoe sono transitate negli aeroportisituati in aree a rischio, sonoessi stessi a rischio di contrarrela SARS?È praticamente nulla la possibi-lità di contrarre la SARS con ilsemplice transito in aeroporto si-tuato in zona affetta se non c’èstato un contatto ravvicinato consoggetto ammalato.

Nella prossima stagione autun-nale, quali problemi ci saranno? Nella stagione autunno-invernaleè prevedibile la circolazione divirus influenzali che potrebbe in-durre a sospettare l’insorgenza diSARS in occasione di febbre ele-vata e interessamento dell’appa-rato respiratorio. Per la diagnosidifferenziale il fattore discrimi-nante tra le due infezioni saràl’evidenza all’anamnesi di unviaggio recente in “zone affette”o di un contatto con un soggettomalato di SARS.Nella nostra regione sarà co-munque potenziata l’offerta at-tiva della vaccinazione antin-fluenzale, al fine di ridurre la cir-colazione del virus.

(dal testo redatto dalla Direzione Regionale Sanità e Politiche Sociali

a cura del dott. Ciro Mamolo)

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15I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

specialecultura

Friulani e FriuliSituato nella parte Nord-orientale d'Italia, ma apertoverso la pianura padana e l'A-driatico, sempre un bracciodel Mediterraneo, il Friuligode di una posizione partico-lare di duplice esito. Se vistoda Roma appare marginale ,visto nel quadro generale eu-ropeo riveste un ruolo cen-trale.La marginalità era vista nelcontesto non solo geograficoma anche e soprattutto nellosviluppo economico di unazona appartata ed esposta alrischio di continue guerre, svi-luppo che stentava a decol-lare.Le cose non sono del tuttocambiate, se non parzial-mente, ma stanno cambiandoe in fretta. L'integrazione eu-ropea dovrebbe avvantaggiareil Friuli. Lasciamo stare la regioneponte perchè tutte le vicineregioni sono praticamente deiponti. Se c'è un pericolo èquello di diventare una sem-plice terra di transito e non diproduttività e di crescente te-nore di vita. Il Friuli si è mo-dernizzato velocemente. Hariscoperto le sue radici cultu-rali tra mille contrasti e cerca

di salvarle, anche con l'aiuto ela comprensione dei protago-nisti della politica e dellascuola. Questo Friuli modernoera sconosciuto fino a pocotempo fa dai nostri emigrantie discendenti di emigranti,specie nelle Americhe. Nellaloro mente regnava il Friuli dicinquanta e persino di centoanni fa. La civiltà contadinadominava, la motorizzazione,oggi forse troppo intensa, sco-nosciuta. Il lavoro scarseg-giava. Si attingeva l'acqua daipozzi e dalle fontane. Da Tri-cesimo a Udine si estendevauna vasta campagna. Siamoadesso al dilagare dell'ediliziada ogni parte. Si moltiplicanoi centri commerciali, le fab-briche. Il Friuli assomiglia sempre dipiù alla Lombardia e diffusecostruzioni i paesi tendono asaldarsi in una proliferazioneindistinta. I Friulani di fronteal cambiamento si sono trovatimoralmente spiazzati e diso-rientati. Le statistiche riferi-scono che da noi le unioni fa-miliari tengono meno che al-trove, che la nostra denatalitàsia la peggiore. Rimane unatendenza al risparmio più altache nelle altre regioni italiane,

ma è meno forte di un tempo.I costi del vivere sono aumen-tati e si ha poca voglia di ri-nunciare a conoscere e a go-dere il mondo. I mutamentihanno effetti positivi e nega-tivi sotto qualunque parallelo.Il progresso va visto nella suaglobalità. Si sottolinea dallastampa un calo della religio-sità in Friuli, ma penso chenon si debba confondere laforma del culto con gli altriaspetti religiosi della vita. InFriuli la Fede non ha quasimai assunto modi plateali dimanifestazioni, conforme alcarattere della gente piuttostoriservata e contenuta sui pro-blemi del sentimento e dellaspiritualità.Va detto che il comporta-mento delle persone è spessopoco lineare e contraddittorio,ma lo è in tutti i paesi diquesto mondo. Il Friuli è una realtà articolatae complessa a volte conver-gente a volte divergente.Udine, Gorizia, Pordenonecollaborano e non collabo-rano. All'interno di queste treprovince ci sono zone e com-prensori con proprie esigenze.Si pensa pure a una quartaprovincia, secondo me inutile

e controproducente, per lamontagna. Esistono tendenzebalcaniche verso la divisionedelle etnie che non suonanobene per la compattezza e l'u-nità della popolazione regio-nale. Nel rispetto e nella tuteladei valori etnico-linguisticinon si deve creare ed esacer-bare l'individualismo a scapitodell'intera comunità regionalee della giusta convivenza.Quando si comincia a divi-dere, non si sa mai dove si vaa finire, non certamente inmeglio. Creare distretti ammi-nistrativi su base etnica è unnon senso. Il Friuli diverrebbeirriconoscibile e frammen-tario. Sono sufficienti le ripar-tizioni amministrative attuali.Vanno valorizzati maggior-mente i Comuni. I Friulanidevono avere una più fortesensibilità per la loro terra eper quello che essa ha signifi-cato nel passato e significa an-cora nel presente. E' un edi-ficio di millenni per un'unicafamiglia, qualunque ne siano icomportamenti presenti e fu-turi e le loro caratteristicheculturali. Una volta andava dimoda il termine di assimila-zione, oggi si preferisce, ed ècorretto, parlare di integra-

zione. L'immigrazione è per ilFriuli una realtà che va impo-nendosi.Se i Friulani residenti hanno ilcompito di salvare la lorocasa, i Friulani emigrati e iloro discendenti devono guar-dare alla terra delle loro ori-gini come punto di riferimentoper la propria identità,quando la vogliono libera-mente e amorevolmente con-servare. Si tratta di amore da partedegli uni e degli altri. Moltipericoli ci sovrastano e ilmondo è diventato più pic-colo. In poche ore di aereo unvirus mortale può passare dal-l'Estremo Oriente all'Europa ealle Americhe. Attentati piani-ficati in Arabia si realizzanonegli Stati uniti e in Marocco,dovunque. Potremmo andareavanti, ma è meglio avermesso in evidenza la realtà at-tuale di pace e non pace. Ciauguriamo che il Friuli vengarisparmiato da errori ed or-rori. Questo dipende anche daiFriulani. Si può progredire ri-manendo se stessi, aprirsi alnuovo e all'estraneo mante-nendo la propria anima.

Don Domenico Zannier

A sarès la mê vita una fuea secjaingrintada tal troncma ch'a lassaa pouc a pouc la presa.

Il gno timpal vif d'atomssi pas di rosadae dal profumche l'aria di mont

Vita

poesieAvanzavi lentamente

sotto il sole di maggio.Gli occhi bendatiLe mani prigionierecome il tuo corpoil tuo cuore.

Camminavi sotto un cielo luminoso - che non vedevi -

Ora potevi andareI tuoi aguzziniavevano tormentato le tue carni,umiliato il tuo spirito,ma non annientato la tua dignità.

Nel tepore della primaveraandavi incontro alla morte:Evadeva il tuo pensiero- che mai nessuno potrà

tener prigioniero -verso sogni, ideali

di gioventù perduta...Verso una madre,che nel silenzio

delle lunghe notti - attende -ogni rumore ascolta...La vita di Suo figlioqui, ora, in ginocchio finisce.

Nel tuo grido portato dal ventomi parve udirecome semi di speranza gettati nelmondole tue ultime parole

PER TE, LIBERTA'!

Rina Bernardinis

Per te, libertà!

VitaSarebbe la mia vita/ una foglia secca/ aggrappata al tronco/ ma che lascia/ a poco a poco la presa./ Il mio tempo/ vive d'autunni/ si pasce di rugiada/ e del profumo/ che l'aria di montagna/ porta via per strada/ agli ultimi fiori./ Di questo piccolo luogo/lasciami andar via così leggera/come quando al mattino/ si dilegua nel cielo/ l'ultima stella,/ma tu ricordami lo stesso/ lontana/ nella terra del silenzio.

al puarta via pa stradaa las ultimas rosas.

Di chest piçul lûclassimi la via cussì liseracomo cuant che a buinoraa si sfanta tal cîlla biela stela,ma tu ricuardimi lo stès,lontanain tal cidin.

Lucina Dorigo

Scompaginato il pendologira in tondo, poi si fermanell’anfratto senza ritorno.

Muto senza ritmo l’orologio,il tempo scorre senza forma.Calano le frenesie di ore gremite.

Calmo il passo senza traguardinel placido viaggio pomeridiano,sotto il sole caldo, non di commiato.

Agostino Moretti

Quiescenza

POESIA VINCITRICE AL CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIE

IN LINGUA FRIULANA " GJSO FIOR" A VERZEGNIS NEL 2002.

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16 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Prime di contà cheste "storied une volte", che trate l'argo-ment: "oseladis, oseladors enaturalmentri, uciei ( in parti-colâr un mierl i deventatfamos), 'o crot oportùn fa unspieli ristret di chei timps. 'Ovèis di savè che in tal nestriComun si contavin plui di unedozene di oseladis: rocui,bressanis, tesis cu lis rès o avisc cun vis'ciadis e vergonse, naturalmentri, ancie-tanc'brâs oseladòrs, personagiosparicolars che fasevin che ati-vitat cun grande passion e ca-pacitât, cualchidun par tiràvizin qualchi franc che in cheitimps di miserie nere fasevintant comut in famee, altris in-veci, ricurdant il proverbi cheal diserve "cu le plume no siingrume" le fasevin par purepassion, par divertiment e parplasè. I oseladòrs, come le ca-tegorie dai ciazzadors, e daipes'ciadors, erin pitost bau-sârs e abituâs a sglonfà unpoc lis robis cuant che con-tavin lis lor impresis. Tra di lorere une gare continue par seii l mior; i l plui espert e abil(ancie tal contalis) e ognidunsi vantave di vè il dordei pluibrâf, il frangel plui biel, o ilmierli plui neri o le dordine plui..... simpatiche; e fra di lorTONI "Set" o Toni "Genar oAntonio Bernardinis" ( comescrit ae anagrafe) tre nons maune sole persone, de classedal 1900 che al steve in viaNazareth in che biele ciasecun denant un gran curti lsimpri in ordin e cun, ator-atorun biel ort che, a soreli jevàt,al vignive fin su le strade e inbande un vignalut e tanc' po-mars (che lui stess al curave)che de viarte, su le floridure,erin un vèr spetacul de naturee par merit di Toni che al dedi-cave a chel "passetimp" lisoris libaris dal lavori di ferovir.Bon puest in ferovie, pàe si-gure e, come che si diseve, "ilpan e il lat garantit pe famee"ma a Toni, dut chest nol ba-stave e, parvie che no le pen-save come chei che di cualchian governin l'Italie, il no podèdì in public il so pinsìr, pitostdi pleàsi e tradì il so ideàl, al'a molat il lavor, lassât stà dut,fat fagot e cu le femine, vie inFrance e là, par tanc àgns al'a lavorat e sacrificat cometanc'-tanc' altris emigranz fur-lans che a l'estero levin parrindisi utii e produsi e no avendi tapès e cordons dipuarte in puarte.

cence spaventalu, planc-planclu fasin svolà sin dongie i lrocul e f inalmentri, dopocualchi moment, come se alstess sorepinsir, al svole drette ret.Fiestone: Toni, content comeuna pasche no si dà pas, alvares regalat il mont intir aifruz che lu vevin judat a recu-perà il mierli. L'an dopo, su-pariù tal stess periodo, diprime matine, "l'on. Moro" alveve di gnuf cjapat il volo echeste volte Toni nol vevepodut inrabiasi con nissun, lecolpe jere so e dome so: alveve, cence savè, smenteadevierete le puartele de s'ciai-pule e il mierli al veve profitatpar svolà vie content e beat. Ifruz si son subite ofiers partornà tal bosc a cirilu e comel'an prin recuperalu par facontent Toni ma lui calm-calmju fas sentà e jùr dis: " Lu sin-tiso cemut che al zorne? Nojus parial che la so vos sei di-ferent, he sei cambiade?Cheste volte no larìn a cirilu,finalmentri al 'a cjatade le li-bertat, un ben impajabil. Las-senlu che le gioldi plui a luncpussibil. Ancie jo di zovin 'ovevi scielt di vivi libar; l'è statun pass dificil e meditat chemi 'a costat sacrifici, rinuncis,sudors e privazions ma no misoi mai pentit! Pensait ben. " Sul moment i fruz no vevingrampat l' insegnament diToni, ma fas umign 'al capit ilver significat de peraule: "li-bertât". - Par finì, o zonti cheToni e i fruz son tornas tantisvoltis tal "Vidrì" par sintiì zornàil mierli, il lor "on. Moro".

Berto di Betepipins di Gabriele Bulfone

Zeanut: Mai 2003

Chêsdi une volte

Il mierli di Toni

Dal '40, scomenzade le guerecu le France e l'Inghiltere al èrimpatriat e tornat a fa il fe-rovir. Ma le passion pai ucieijere entrade tal sanc e alore,planc-planc, no lontan dalpais, su le culine dal Vidr ì,parsore dal Carmò, al à tiratsu un biel rocul e, apene lat inpensiòn al à scomenzat atindi.Ogni dì, prime che al jevi il so-reli, al partive dic iase cu liss'ciaipulis e dentri i uciei di ri-clam. Rivàt tal rocul, al ciciavesui zamars e sui poi, simpri talstess puèst, scuindudis e ripa-radis dal soreli e de stravinte,lis s'ciaipulis, al tirave lis rès,al leàve altris uciei di riclam inte "filaine" e finalmentri al po-deve jentrà e "casope", benmimetizade e riparade dailèns, e scomenzà a tirà i voi etindi lis orèlis spietant i prinsuciei.Par fà prin e plui a le svelte ilavors, si faseve judà di un pardi fruz che ben vulintir e con-tens j devin une man pur distà cun lui dute le matine aoselà, al pàt però che vevin disei ubidièns, atens e cidins epresentasi tal curtil prime cheal cricas i l d ì. Toni al veve"tirat sù" in particolar tre "gar-zons di oselade": Marco (chelui al clamave "Marc", MarioRizzotti e Brunetto Molaro dal"muini" (che lui al clamave"muiniùt") e i tre e stavin a untir di vòs di lui. Mario e Bru-netto, che 'an contade tantisvoltis cheste storie, puedin orepresint confermà le veretat.Toni, fra i tanc' uciei di riclam (une sessantine), al veve il sopreferit: un mierli che al vevetirat su cun cure e nocence di-ficoltas, di "nit" e lu preferive achei altris par dos resons: prin

pal so mut di zornà lunc, clare fuàrt c'al sturnive e al jerecrodùt dai mierlis di pass, epo par vie di un biel "zùf" diplumis blancis, che fasevinbiel contrast cul neri lusint dalplumaggio, cressut proprit sulciavut e par chest mutif, Toni,lu veve clamàt "on. Moro" (na-turalmente cence ofese parnissun).Lu tratave cun mil riguars e ilmierli al ricambiave che prefe-renze fasint plui dal so dovètant che il so zornà al supe-rave di tant il cjant di duc' cheialtris uciei dal rocul: il prin ascomenzà le matine, l'ultin afinì a soreli alt.Par tant timp i oseladors diTrep e dai dintornos 'an invi-diat Toni che al veve un mierlidi tal fate, tan al è ver che siorRicardo Cavalet, famos ose-lador di Buie, al veve, in pri-mevere, fate a Toni une bieleofierte di francs pur di compràchel uciel ma otignint ungarbat ma sèc "no" (cuintri ilparè contrari de femine). Inavost si torne a scomenzà lestagion dal tindi, tal prin domecu lis dordinis e dopo, un poca la volte cun duc' i riclams,comprendut "l'on. Moro"simpri plui biel, simpri pluibraf. Cu là dal timp i tre aiu-tans vevin fate esperienze:vevin imparat a cognossi iucei dal lor - svolà, no domedal lor zornà, vevin imparat atirà lis res e a disgredeà lispòris bestiis cjapadis te ret,savevin dà di mangià le farinesborfade cul lat, lis tarmis e i 'upès che cirivin cun pazienzetal prat intor dal rocul, ma, pluiimportant di dut vèvin imparata imità tant ben il strit e il ciantdi cualchi ucel par fà di riclam,prin usant il "vuitùt" ( o vuit o

ciòc) chioccolo in lenghe ta-liane e dopo sivilant come cuilavris e le lenghe. Marc e il"muiniut" vevin fate stradedeventas vers campions eBrunetto, 'ancie ore presint alsa imità a perfezion il ciant ditanc' uciei, fintrimai dal rusi-gnul. Le anade si presentavebuine, bon passaz di ongnicualitat di ucei e "l'on. Moro"si superave. Une brute matine,finit il solit lavor di rutine, Toni,Marc e Brunetto si sentin ci-dins te casope in spiete dalpassàc dai prins uciei; sintinzornà i montans, i frangei, il si-rant, il dordei ecc. no sintinchel dal "lor" mierli.Dopo un poc, Toni si inso-spetis, cence dì nuie, al jessde casope e, ceden-ceden,cence fa sunsùr al fas il girintor dal rocul e, rivat vizin dalzamar lì de s'ciaipule dal somierli, le viot vueide. Nol crotai soi voi! Si vizine par viodimior ma l'on. Moro al è fruìt,s'ciampat. Le reazion di Toni:al bute par tiere il ciapièl, almande un urlo e ad alte vos alclame: "Marc, Brunetto, vignìtjù , corèt, al è s'ciampat i lmierli, coret a cirilu: "nol po-deve dasi pas"! Ce erial su-cedut, un tressut de s'ciaipulesi ere distacat e il mierli alveve scielte le libertat, nono-stant il tratament di favor, l'in-grat! i tre e van tal bosc vizin acirilu ma nuie; no lu viodin, nolu sintin. Sconsolas 'a tornin aciase. Brute zornade par Tonima ancie pe so femine e pefìe, che no rivin a bonalu. L'in-doman, come ogni dì, picin liss'ciaipulis, 'a tirin lis res e vietal bosc e dopo un poc 'asintin il strit inconfondibil dalmierl i ; lu viodin pojat sulramaz di un cjastinar e alore,

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17I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Cronaca

IL SINDACO HA DIGIUNATO UNA SETTIMANA PER SOFRI

Anche i l nostro Sindaco,nonché consigliere provin-ciale, ha digiunato per unasettimana a favore della scar-cerazione di Sofri e Bom-pressi. La catena del digiunoin questione aveva raggiunto,lo scorso 8 dicembre data diinizio del digiuno del Sin-daco, il suo 312° giorno conl’adesione di oltre 1500 per-sone, per un totale di 4774giornate di digiuno. La singo-lare forma di protesta, ideataed iniziata dal consigliereprovinciale ed ex parlamen-tare Franco Corleone, con-tinua tuttora prefiggendosinon obiettivi immediati mauna catena di solidarietà, at-traverso un digiuno a staf-fetta, per rifiutare il ruolo dispettatori passivi e perché ledue scarcerazioni non ca-dano nell’oblio.

Anche questi mesi sono statidi intensa attività per ilGruppo Comunale di Prote-zione Civile. Si è iniziato ilgiorno 1 marzo con il ser-vizio di viabilità in occasionedella sfilata del carro di car-nevale, organizzata dal “Co-mitato per il carnevale”. Ilgiorno seguente i volontarihanno collaborato con l’Atle-tica Buia nell’organizzazionedella gara campestre in Viadei Colli mentre in occasionedella festa di San Giuseppe,riorganizzata dopo moltianni nei giorni 15-16 marzoda un apposito Comitato edall’Amministrazione comu-nale, il Gruppo comunale di

anche una provapratica con l’au-silio di alcune ri-cetrasmittenti. Inconclusione, è dasegnalare anchel’intervento persedare un in-cendio nella se-rata del 16 marzoin località Col deSpie a Zeglia-nutto, dove sonointervenuti anchela squadra antin-cendio di Artegnae il Corpo Fore-stale regionale.Con continuitàpoi viene effet-tuata la manuten-zione delle attrez-

zature in dotazione, attivitàutile alla conoscenza e mo-dalità d’uso delle attrezza-ture stesse. Come si può no-tare l’impegno del GruppoComunale di Protezione Ci-vile si sta sviluppando in di-verse attività ed ogni occa-sione è valida per approfon-dire l’affiatamento e la cono-scenza tra i suoi membri. Leriunioni che si svolgono men-silmente nella sede munici-pale sono inoltre molto utiliper discutere sulle varie pro-blematiche ed avanzare pro-poste e programmi.

Protezione Civile ha montatoi gazebo in Piazza Marconieffettuando quindi, nei giornidei festeggiamenti, il servizioviabilità e chiusura strade.Inoltre, nel mese di marzo èda segnalare la partecipa-zione da parte di alcuni vo-lontari ai corsi per coordina-tori e capisquadra dei gruppicomunali, organizzati dallaDirezione regionale, e ad uncorso specifico di pronto soc-corso, organizzato dallaCroce Rossa di San Daniele.In aprile abbiamo effettuatola raccolta indumenti bene-fica, promossa dalla Caritas,in collaborazione con la Par-rocchia di Treppo, passando

in tutte le abita-zioni del comunea raccogliere isacchi di vestitiusati e quinditrasportarli nelcentro di raccoltaallestito a SantoStefano di Buia.Altri due giornidi intensa attivitàsono stati il 18-19 aprile, a se-guito della ca-duta di una grusul tetto dellachiesa di Zeglia-nutto. In tale oc-casione si è prov-veduto alla chiu-

sura delles t r a d eche confluiscononella piazza dellachiesa, per far sì chei lavori di recuperodella pesante gru sipotessero svolgeresenza rischi, at-tuando nel contempoil servizio d’ordineper evitare che lemolte persone ac-corse ad assistere ailavori non si pones-sero in situazioni dipericolo. Tutte leoperazioni di recu-pero e di messa in si-

curezza si sono concluseverso le 16 di sabato 19marzo. Nella riunione men-sile del 30 aprile scorso èstata svolta, da due membridella protezione civile di Ar-tegna, una lezione sull’usodegli apparati radio in dota-zione alle squadre comunali eai gruppi antincendio bo-schivo. Con la presenzaanche di alcuni volontari delcomune di Cassacco, in taleincontro è stata fatta chia-rezza sui sistemi di comuni-cazione e sulla propagazionedelle onde radio, effettuando

Il Sindaco di Pordenone premia il nostro responsabilecomunale di Protezione Civile Giuseppe Scagnetti perl’opera svolta a favore della popolazione alluvionata.

I volontari del gruppo comunale di protezione Civile durante la raccoltadi vestiario per la Caritas.

Gruppo Comunale di Protezione Civile

Come oramai consuetudineanche per lo scorso Natale il gi-gantesco albero di Natale che èstato posto in piazza Marconidavanti al municipio è stato do-nato dal Comune gemellato diStrassburg.Agli inizi di dicembre infatti ilSindaco del comune carinzianoFerdinand Wachernig, accom-pagnato dal Vice Sindaco edall’Assessore alla Cultura haportato un magnifico abete gi-gante appena tagliato nei bo-schi che circondano Strassburg. Gli amministratori austriacihanno anche donato gli abetiche sono stati poi collocati nellascuola materna e nella scuolaelementare. Una graditissima consuetudineche rafforza i già stretti legamitra i due comuni gemellati. Foto ricordo dopo la posa dell’albero natalizio.

L’albero di Natale dono del Comune di Strassburg

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18 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Cronaca

La Soprintendenza vincola la fornace di Zegliacco

La fornace di Zegliacco.

Con una comunicazione giunta alSindaco in data 5 aprile u.s., afirma del Soprintendente prof.arch. Franco Bocchieri, la Soprin-tendenza Regionale per i Beni e leAttività Culturali di Udine hainformato che, ai sensi della legge241/90 e dell’art. 7 del T.U. n.490, è stato dato l’avvio al procedi-mento di vincolo relativo alla “For-nace Patini”, in località Zegliacco,in quanto l’immobile stesso vienedichiarato di interesse storico-arti-stico. La notizia giunge dopo numerosiincontri che l’Amministrazione co-

munale aveva avuto con l’arch.Gianna Malisani, della Soprinten-denza stessa, inerenti alcune pro-blematiche locali tra cui la chiesadi S. Michele Arcangelo di Vendo-glio, la chiesa di Carvacco ed ap-punto la Fornace Patini. Alla fine dell’iter procedurale chesancirà definitivamente il vincolosono già in programma alcuni in-contri tra l’Amministrazione comu-nale, la Soprintendenza e la Re-gione al fine di studiare e definirele strategie e reperire i necessarifondi per recuperare e dare unaconsona destinazione all’edificio.

Fiaccolata per la paceAnche la nostra Amministrazione comunale ha aderito allaFIACCOLATA PER LA PACE che il Comune di Tricesimoha organizzato in collaborazione con la Parrocchia, la Ca-ritas e le Associazioni tricesimane oltre che i Comuni di Cas-sacco, Reana e Treppo Grande. La manifestazione ha avuto luogo il 29 marzo u.s. con par-tenza dalla piazza di Adorgnano ed arrivo davanti alla sedemunicipale di Tricesimo. Un nutrito corteo con tante ban-diere della pace ha invaso le vie della cittadina trasmettendoun messaggio di pace e fratellanza tra i popoli. Alla fiacco-lata ha partecipato il nostro Sindaco, la Giunta, alcuni am-ministratori e cittadini di Treppo. L’occasione è stata pro-pizia anche per raccogliere fondi da destinarsi all’Associa-zione umanitaria “Emergency” ed in particolare all’Ospe-dale di Sulaimaniya, in Iraq.

Ripristinata la Festadi San Giuseppe

Per iniziativa di alcuni volonterosi, con in testa Dario Me-rotto, lo scorso mese di marzo, doppo tanti anni di assenza,è stata ripristinata la Festa di San Giuseppe. Sabato 15marzo, presso la sala consiliare della sede municipale, èstata inaugurata la mostra “Magie del legno”. La mostra,costituita da numerose sculture e lavori in legno realizzateda alcuni nostri concittadini, ha avuto un ottimo successo edè stata visitata anche dai ragazzi delle nostre scuole. Domenica 16 marzo si è svolto presso il campo sportivo co-munale il torneo di calcio “Memorial Stefano Spizzo” alquale hanno partecipato le rappresentative della polizia diVillaco e di Tarvisio, oltre che ad una squadra amatoriale diTreppo Grande. Dopo le premiazioni c’è stata un’esibizionedel Coro “Alpe Adsria”. Per i due giorni di festa, in piazza Marconi, hanno funzio-nato dei fornitissimi chioschi con gustose specialità gastro-nomiche, preparate da “Chei de latarie di Ciarvà”, ed ottimivini del collio. La giornata di San Giuseppe è stata invecetotalmente dedicata alle cerimonie religiose. Un’ottima ini-ziativa che però, forse anche complice il freddo pungente,meritava maggior partecipazione.

Manifestazione di CarnevaleAnche quest’anno il “Comitato per il Carnevale”, guidato da Giovanni Hani, ha organizzato una al-legra e variopinta giornata di festa. Dopo la sfilata per le vie del Comune, aperta dal carro “Galline

in fuga” ed a cui hanno parte-cipato tantissime maschere emascherine, tutti si sono ritro-vati presso il parco festeggia-menti dove il Coro dei PueriCantores “Harmonia Mundi”di Treppo Grande hanno ese-guito un applauditissimo con-certo. Alcuni artisti della Com-pagnia “Fur Clap2 hanno poiintrattenuto i bambini conmusiche e fiabe. Spaghettataper tutti e tanta allegria gli ele-menti che hanno caratterizzatola conclusione della riuscitamanifestazione.

Ospiti dell’Amministrazione comunale di Stras-sburg i dipendenti comunali di Treppo Grandehanno ricambiato la visita che i loro colleghi ca-rinziani avevano effettuato lo scorso anno aTreppo. Accolti dal Sindaco Ferdinand Wachernig e daidue Vice Sindaci austriaci i nostri dipendenti,accompagnati dal Sindaco, dagli Assessori e dalSegretario comunale, hanno tra-scorso una intensa ma serenagiornata nella località oltrecon-fine. Una visita alla fabbrica dibirra di Hirt ha aperto la giornatache è poi proseguita con una inte-ressante visita alla cittadina me-dioevale di Friesach. Gli amministratori di Strassburghanno poi accompagnato, per unavisita ed il pranzo, gli ospiti al ca-stello della cittadina stessa. Dopouna splendida escursione suimonti che circondano il comunegemellato la comitiva ha visitatoil famoso duomo di Gurk. La doverosa sosta al municipio diStrassburg ha preceduto una al-

legra serata cultural-gastronomica nella piccolalocalità di S. Georgen, dove tra un boccale dibirra ed una fumante salsiccia si è anche assi-stito ad una rassegna corale. Una iniziativa che,nel desiderio degli interessati, dovrebbe essereripetuta annualmente al fine di cementare l’ami-cizia, scambiandosi nel contempo utili espe-rienze professionali.

I dipendenti comunali in visita a Strassburg

Foto di gruppo al castello di Strassburg.

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19I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Un’autogru si abbatte sul tetto della chiesa di Zeglianutto

Grande curiosità e scalpore ha destato un insolito incidente suc-cesso a Zeglianutto, e precisamente all’esterno della chiesa.L’edificio di culto è da un periodo oggetto di lavori di manuten-zione e ristrutturazione e nell’ambito di tali lavori si era resanecessario il posizionamento di una gru sul piazzale esterno, si-tuato su un pianoro, in modo tale da permettere al braccio dellagru stessa di raggiungere il tetto dell’edificio. Per posizionare detta gru la ditta appaltatrice si è servita di unaimponente autogru che avrebbe dovuto sollevare la gru sul piaz-zale anzidetto. Purtroppo al momento dell’operazione di solle-vamento una staffa dell’autogru è sprofondata nel terreno fa-cendo cadere il suo lungo braccio sul tetto della chiesa. Fortunatamente nessun danno alle persone ma ingenti dannialla struttura ed un prolungato disagio al traffico. Infatti ci sonovoluti due giorni per rimuovere il pesante mezzo. Il fatto ha de-stato una diffusa curiosità faccendo affluire sul luogo decine dipersone.

Per circa sette mesi, due volte la set-timana, un affiatato gruppo di per-sone, si è ritrovato nella palestradelle Scuole Elementari di TreppoGrande, per mantenersi in forma epassare dei piacevoli momenti incompagnia.Dopo una pausa estiva, all'inizio delmese di ottobre, ogni martedì e ve-nerdì, alle ore 20, Rosemarie e AuroPiemonte, saranno ancora pronti aguidare ed a stimolare tutti quei vo-lenterosi che, invece di sedersi da-vanti alla televisione, vorranno dedi-carsi ad un'oretta di sana e rilas-sante ginnastica dolce che, pianopiano, col passare del tempo, darà isuoi frutti.E' un appuntamento da non dimenti-care!

Il corso di ginnastica:un appuntamento da non dimenticare

I partecipanti al corso passato.

SOGGIORNI PER ANZIANICome tradizione anche quest’anno l’Amministrazione comu-nale ha organizzato due soggiorni estivi per anziani.L’iniziativa che vede coinvolti gli ultrasessantacinquenni diTreppo Grande, Buia e Colloredo avrà quest’estate comemete il centro balneare di Rimini e quello climatico di Mon-tecatini Terme.La seconda quindicina di giugno infatti i partecipanti sa-ranno ospiti dell’Albergo Brown di Miramare di Riminimentre dal 27 luglio al 10 agosto la meta sarà l’oramai tra-dizionale hotel Arnolfo di Montecatini.

L’autogru abbattutasi sul tetto della chiesa di Zeglianutto.

Ricambiando la visita effettuata lo scorsoautunno dai nostri alunni nel loro comunee nella loro scuola si sono recentemente re-cati a Treppo i ragazzi delle scuole elemen-tari di Strassburg. Prima tappa la nostrascuola dove i ragazzi dei due Comuni sisono impegnati nella esecuzione di due di-stinti spettacoli, molto apprezzati ed ap-plauditi. Un bravo “mago” carinziano hapoi fatto divertire le scolaresche attraversonumeri di magia e prestidigitazione. Dopouna sosta rigeneratrice, utile anche a cono-scersi meglio, i saluti e gli arrivedercihanno caratterizzato gioiosamente la par-

tenza dei piccoli ospiti austriaci verso unnoto ristorante della zona, dove sono statiospiti per il pranzo dell’Amministrazionecomunale. La scolaresca, che per l’occasione era ac-compagnata dal Vice Sindaco di Stras-sburg, oltre che dal preside e da alcuni in-segnanti, ha poi visitato le Grotte di Villa-nova, autentica meraviglia della natura.Durante tutta la giornata gli ospiti sonostati accompagnati dal nostro Sindaco, dalVice Sindaco Francesco De Luca e dall’As-sessore alla Pubblica Istruzione Flora Ma-standrea.

I ragazzi delle scuole di Strassburg in visita a Treppo

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20 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

la parolaai capigruppo Gruppo Consiliare “Insieme per il Comune”

Dall ’ultimo numero diquesto notiziario sono tra-scorsi sei mesi e molte cosesono successe sia in ambitointernazionale che nazionalee di conseguenza moltisono gli argomenti sui qualipotrei soffermarmi e svilup-pare alcuni ragionamenti. Miriferisco alla questione pale-stinese, ai numerosi atti diterrorismo, alla guerra inIraq ed alle centinaia diguerre dimenticate. Credocomunque che addentrarmiin dette questioni finirebbeper portarci troppo lontanoed il mio articolo diverrebbetroppo lungo. A questo punto mi soffer-merò sulle problematichenazionali ed in particolaresulle tante promesse sban-dierate dal Presidente delConsiglio e poi sistematica-mente disattese, quali l’au-mento dei posti di lavoro, ladiminuzione delle tasse,l’aumento delle pensioni evia dicendo. Di estrema gravità mi sem-brano anche le esternazionidel succitato sulla magistra-tura pretendendo addiritturadi non essere sottoposto algiudizio della stessa neiprocedimenti nei quali è im-plicato. Tale pretesa la vor-rebbe estendere anche aisuoi amici più stretti paven-tando in tal modo di rite-nersi al di sopra di ogni re-gola ed ogni codice vigentenella nostra Repubblica. Taliatteggiamenti certamentenuocciono in modo pesantealla nostra credibilità inter-nazionale, in particolare orache ci accingiamo ad assu-mere per sei mesi la presi-denza dell’Unione europea. Potremmo anche dilungarcisulla centralità “romana”della cosiddetta “Casa dellelibertà” nella imposizionedei candidati, dei pro-grammi e di ogni altra deci-sione in occasione delle re-centi elezioni regionali delFriuli. Sono arrivati “i visi-tors” da Roma imponendo iloro diktat indiscutibili ed in-sindacabili, ridicolizzando emortificando la nostra tantosbandierata “autonomia”.Come mai i l partito dei“cappi al collo”, dei “celo-duristi”, degli slogan tipo“Roma ladrona” e via di-cendo soggiacciono aquesti atteggiamenti arro-ganti? O può sorgere il legit-timo dubbio che allorché

questi “soprusi” portinovantaggi (leggi candida-tura Guerra) al proprioorticello vadano a farsibenedire tutti i principicosì platealmente sban-dierati? Potremmo con-tinuare e chiederci senon fosse stata megliola tanto denigrata “primaRepubblica”. Forse sistava meglio quando sistava peggio? Ognunotragga le sue considera-zioni. Ma veniamo allefaccende di casa nostraed in particolare affron-tiamo la “sparata” gior-nalistica di un consi-gliere comunale dellaLega Nord di Cassacco,e componente l’assembleadell ’Unione dei ComuniCassacco-Treppo Grande,che ha criticato l’operatodell’Unione proponendone ilsuo scioglimento, richie-dendo nel contempo lo spo-stamento dell’Ufficio Vigi-lanza a Cassacco, o perlo-meno lo spostamentodall’attuale ufficio preso inaffitto. Lo stesso ha parlato”per sentito dire”, in quantonon presente alla riunionedell’assemblea dove è statodiscusso e votato il bilanciopreventivo dell’Unione per il2003, oltre che presentatoun documento sulla realtàcontabile ed economicadell’Unione raffrontandolocon una simulazione in casodi scioglimento della stessa.Il consigliere cassaccese hadimostrato in tale frangenteuna scarsa conoscenzadella realtà dell’Unione, oltreche una evidente disinfor-mazione sulla normativa cheregola tale istituto, norma-tiva varata dalla maggio-ranza che governa la Re-gione di cui fa parte anche ilpartito di appartenenzadello stesso consigliere. In-fatti, per ora, l’Unione nonpuò essere sciolta, comeauspicato dal consiglierestesso, essendo in vigoreuna norma regionale cheobbliga i Comuni associati,in caso di scioglimentodell ’Unione di cui fannoparte, alla restituzione deicontributi concessi per ilfunzionamento di tale isti-tuto, oltre a subire una de-curtazione sui contributi or-dinari a favore dei comunistessi per gli anni succes-sivi. Nel nostro caso si trat-terebbe di diverse centinaia

di milioni di vecchie lire. Ilconsigliere leghista asse-risce tra l’altro che la vigi-lanza urbana è attualmentesistemata in un ufficio “sco-modo e inadeguato”. Credoa questo punto che detteaffermazioni possano es-sere espresse solo da chinon ha mai messo piede indetto ufficio che, oltre cheadeguato e comodo, è do-tato di una rete informaticaappena installata e di ulte-riori attrezzature che hannonotevolmente migliorato lacapacità operativa della po-lizia municipale. O forse ilconsigliere leghista vuolesminuire ed indebolire il ser-vizio vigilanza in netta con-trapposizione con la lineadel suo partito così sensibilealla sicurezza pubblica? Se migliorare il servizio dipolizia comunale renden-dolo più efficace ed opera-tivo è uno spreco di denaroallora ha ragione lo stessoconsigliere, che tra l’altroconfonde la responsabilitàdelle decisioni e del ruolo ri-coperto con esternazioniautoritarie ed incomprensi-bile puntiglio. Mi debbo co-munque complimentare conlui per la sua lodevole capa-cità intuitiva, infatti dopos o l o d u e a s s e m b l e edell’Unione a cui ha parteci-pato, tra l’altro durante loscorso anno, è già in gradodi trarre giudizi definitivi etrovare soluzioni adeguate.Ci dispiace che su questeposizioni si sia adagiataanche la Lega presente nelConsiglio comunale diTreppo. Credo comunqueche, al di fuori di sparate inodore di propaganda eletto-rale, il miglioramento del

servizio manutentivo, conalcuni interventi che primaerano gestiti in appalto eche ora vengono eseguiti di-rettamente, l’efficienza delservizio unificato tributi, ge-stito dall ’Unione senzadover ricorrere come untempo all ’opera di altrestrutture, la nuova operati-vità della polizia municipale,l’efficacia del servizio com-mercio e pubblici esercizi, larazionalizzazione ed integra-zione del trasporto scola-stico, le iniziative nel campoculturale e del tempo libero,la programmazione di inter-venti nel settore ambientale,naturalistico e di valorizza-zione del territorio, nonsono che alcuni degliesempi dei risultati positiviottenuti con la costituzionedell’Unione. Ricondurre iltutto ad una semplice com-parazione di cifre senzaconsiderare i benefici otte-nuti sotto l’aspetto dell’inte-grazione tra i due Enti, dellosviluppo sociale e culturale,del miglioramento dellaqualità dei servizi e quindidella qualità della vita delledue Comunità, non è cheuno sterile esercizio deni-grativo. P e r c i t a r e , a t i t o l od’esempio, un’iniziativa va-rata dall’Unione nel settoreambientale e turistico ri-cordo i l “Progetto per larealizzazione e l’allestimentoturistico-didattico di 7 itine-rari storico-naturalistici nelterritorio dell’Unione”. E’ unprogetto ambizioso che pre-vede la realizzazione di iti-nerari che andranno ad inte-ressare tutte le zone diTreppo e Cassacco chehanno una valenza paesag-

gistica, storica, ambien-tale o didattica. Ora,dalla fase progettuale,cercheremo di reperire ifondi necessari alla con-cretizzazione materialedelle opere chesenz’altro potranno va-lorizzare il nostro terri-torio permettendoneuna più agevole frui-zione. In chiusura ri-tengo di poter esprimerei ral legramenti dellaMaggioranza tutta perl’ottenimento della me-daglia d’oro al merito ci-vi le che i l nostro Co-mune ha recentementeottenuto. Un riconoscimento che,

oltre a riconoscere i meritidegli amministratori delpost-terremoto, va a pre-miare un’intera Comunitàper il suo impegno e spiritodi sacrif icio dimostratonell’opera di ricostruzione.Un plauso sincero ed un rin-graziamento sentito al no-stro Sindaco per la tenacia,la fermezza e la caparbietàche ha saputo esprimere nelrivendicare il massimo rico-noscimento che in un primomomento ci era stato ne-gato.

Il CapogruppoGlauco Minotti

Il Sindaco consegna, durante le celebrazioni del ventennale del sisma,un riconoscimento al compianto Presidente della Regione Antonio Co-melli, ed agli ex Sindaci Ponta e Ioseffini. I volti della ricostruzione delnostro Comune.

Eccoci all'appuntamento con-sueto con il Bollettino.Ci aspetta un periodo partico-larmente favorevole! Comunicoa chi si fosse distratto che Ber-lusconi ci ha garantito, proprioda Udine, che ad iniziare dal-l'anno prossimo tutti i nostriproblemi saranno risolti! Quindile congiunture negative che fi-nora hanno impedito il decollodell'economia, si stanno dissol-vendo e dal 2004 l'Italia godràdi quel rinnovato boom econo-mico che il Cavaliere ci ha in piùoccasioni promesso! Come noncredergli!Solo la sinistra ex o post comu-nista e la magistratura golpistacontinuano a perseguitarlo e of-fenderlo negandogli così quelcredito e quella considerazioneche si merita.Queste sono le affermazioni cheil Cavaliere ci ha propinato nel-l'ultimo raid in Friuli che gli è

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Gruppo Consiliare “Lega Nord-Friuli Padania”

I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Alla data semestrale ci ritro-viamo a continuare il discorsogià anticipato nell'ultimo bol-lettino del mese di dicembre2002.Affrontando da subito i pro-blemi collegati alla nostrarealtà, come più volte manife-stato, mi auguro che se l'at-tuale maggioranza intendeprocedere alla ristrutturazionedel parco festeggiamenti diTreppo Grande, ciò sia fattosenza incorrere nelle eccessivespese preventivate nel bilanciocomunale.Pensare di sborsare oltre E:62.000,00 per rendere funzio-nale e fruibile l'area in que-stione mi pare dispendioso.Sino a quando l'area non saràdata in gestione, al fine di ga-rantire una corretta utilizza-zione in maniera continuatadella stessa e non per la solita"sagra" di ogni anno, le spesesaranno superiori agli investi-menti.Si ritiene che tali investimentivadano indirizzati diversa-mente anche perché i problemida affrontare e risolvere nonsono solo quelli. Pare superfluoricordare che alcuni tratti stra-dali già di per sé pericolosi(leggasi via Floreani), anche sedi proprietà della Provincia diUdine, alle prime piogge si tra-sformano in acquitrini, la

spesa non sarebbe poi così esa-gerata, basterebbe la sistema-zione di una griglia per rice-vere le acque meteoriche pro-venienti dalle altre strade odalla campagna soprastante.Procrastinare l'intervento inattesa dello slargo da partedell'Ente proprietario servesolo ad indispettire coloro cheper un motivo o per l'altro uti-lizzano con frequenza lastrada.Mi sembra che le difficoltà dicircolazione lungo Via Dantesiano evidenti e quindi sembrapiù che opportuno suggerire laregolamentazione della sosta(30/60min/h) e ciò per evitareche la via sia utilizzata comeparcheggio e, nel contempo,garantire l'incolumità degliutenti degli uffici pubblici pre-senti in loco, del servizio ditrasporto pubblico, la mano-vrabilità dei mezzi. Dobbiamopur sempre considerare che lastrada è utilizzata anche daltraffico pesante.In occasione della collocazionedei nuovi segnali stradali aimargini del territorio Comu-nale riportanti la dicitura"MEDAGLIA D'ORO AL ME-RITO CIVILE" (vedi deliberadi Giunta n. 29 del 15 aprile2003); sarebbe auspicabileche venga verificata la neces-sità di posizionare alcuni

passaggi pedonali.In qualche Cittadina vicina alnostro Comune detti passaggipedonali sono dislocati anchesulla STRADA STATALE asalvaguardia ed incolumità deivari cittadini che, pur sesempre più a malavoglia, di-ventano PEDONI.Non mi è comprensibile comemai a Treppo Grande si èprovveduto, a suo tempo, allaposa di diversi "dissuasori divelocità" mentre a tutt'ogginon vi è una sola striscia pedo-nale in tutto il comprensorioComunale, neppure di fronteall'asilo e tantomeno allascuola elementare oppure inpiazza del Municipio (P.zzaMarconi).Non riesco a capire per qualimotivi i lavori, da sempre pro-messi e cavallo di battaglia incampagna elettorale dell'at-tuale maggioranza, di sistema-zione della piazza IV No-vembre e di Via Floreani (sinoal parco festeggiamenti) nonsiano ancora iniziati, mi risultache il progetto esecutivo siastato redatto. Mi pare però piùche mai opportuna una riu-nione con la gente del paeseper spiegare il tipo di inter-vento che si intende realizzare,non mi sembra poi così imba-razzante un suggerimento daparte di che vive in loco poiché

nessuno meglio di chi è dasempre presente sul posto puòconoscere le problematiche.Sarebbe opportuno che i lavoricollegati alla sistemazione del-l'impianto di illuminazione an-cora in corso siano portati aconclusione.L'adesione del nostro gruppo apartecipare all'assemblea del-l'Unione dei Comuni ci con-ferma sempre più che sarebbeatto dovuto lo scioglimentodella stessa perchè le finalitàper cui è stata creata sonosempre più irraggiungibili.L'Unione dei due Comuni nonsi è rivelata efficace.L'aver chiesto che la sede dellaPolizia Comunale fosse trasfe-rita nei locali di proprietà delComune, non era stata inol-trata per pura e mera forma-lità o per creare inutili pole-miche, come qualcuno potevaaver pensato, ma altro non erache un suggerimento per evi-tare le ulteriori spese dovutealla locazione dei locali doveattualmente ha sede il ser-vizio.Devo riconoscere che effettiva-mente un risparmio da partedel Comune di Treppo Grandec'è stato, abbiamo risparmiatosul compenso del Sindaco inquanto riceve l'indennità diPresidente dell'Unione equindi con una spesa a carico

del Comune di Treppo Grandedi 1/3 dell'importo dovuto.Devo però per correttezzaanche chiarire che il nostroComune sostiene, sempre per1/3, le spese relative all'inden-nità degli assessori (n. 2) dicui uno per il solo atto di pre-senza in quanto sprovvisto dideleghe. ( gli sono state ritirate- verificare).Ribadisco quindi, come già piùvolte evidenziato, che sarebbepiù che mai opportuno proce-dere allo scioglimento dell'u-nione ed eventualmente in-staurare delle convenzioni per isoli servizi che producono ef-fettivamente un risparmio.Il voler tenere in piedi una si-tuazione che non garantiscealcun risparmio solo per ilfatto che un eventuale sciogli-mento porterebbe alla restitu-zione dei fondi ricevuti dallaRegione per la costituzionedell'Unione dei Comuni, misembra come quello che dopoaver speso un patrimonio algioco del Lotto oppure al Su-perenalotto continua a giocareed a sperperare nella speranzadi recuperare il denaro per-duto. Nell'occasione, colgol'occasione per porgere a tutti ilettori un augurio per le pros-sime vacanze. MANDI.

Pierangelo Giordano

servito altresì per imporre all'osan-nante platea udinese, gli organi-grammi del futuro personale politicoe per servirci, bello caldo, il pro-gramma del prossimo Governo friu-lano. Alla faccia dell'autonomia re-gionale e della tanto conclamata de-voluzione!Quindi ancora qualche mese di pa-zienza ed arriveremo, al comando diquesta illuminata e prestante guida,al tanto desiderato e promessopaese di Bengodi! Non sentiremopiù parlare di magistratura crimi-nale, di guerre preventive, di O.N.U.esautorato, di SARS e via elen-cando!E nel nostro piccolo cosa sta succe-dendo? A giudicare dalla stasi poli-tica in cui siamo immersi, sembre-rebbe che nel Paese tutto quello chesi doveva fare sia già stato fatto. Sigestisce perciò solo l'ordinaria am-ministrazione pensando già alle stra-tegie da attuarsi per eleggere il pros-simo Consiglio Comunale. Non si

attua alcuna firma di dinamica poli-tica. Le attività sociali ed econo-miche e le iniziative politiche e cultu-rali sono paralizzate da un letargoinfinito. Ad oggi (14+5) non si è an-cora portato in Consiglio il bilancioconsuntivo per l'anno 2002.L'unica risorsa locale di cui dispo-niamo per valorizzare il nostro com-parto socio-economico è quella vin-colata alla salvaguardia ed integritàdell'ambiente. E cosa si fa a questoproposito?Si concedono l icenze (n.3 del04.03.2003) per "discarica di inerti eterreno vegetale" a ridosso del Ca-stello di Zegliacco in prossimitàdelle zone protette dei Poçons so-pravvissute alla totale incuria dei no-stri Amministratori, si altererà inmodo costoso e anacronistico la ti-pologia e la funzione originale dellapiazza di Vendoglio dotandola di ro-tatorie, parcheggi e quant’altro chenulla hanno a che vedere con lascarsità di traffico e la vetustà del

luogo; si interverrà ulteriormentesullo stadio comunale per "arric-chirlo" di nuove sovrastrutture, ecc.Villa Bellavitis è ancora un lontanomiraggio con l'unica variante dovutaalla costruzione adiacente la chie-setta di Sant'Anna.Questi sono solo alcuni esempi dellascarsa sensibilità socio-ambienta-lista che caratterizza la politica lo-cale. Non ci sono molte risorse e sispendono male.Alcuni Comuni vicino al nostrohanno attrezzato percorsi ciclabili epedonali con la descrizione di siti elocalità interessanti che stimolanosingoli o gruppi alla scoperta di iti-nerari alternativi alle solite localitàturistiche (Tricesimo, Buia, Artegna,ecc): Altri, con ancora più fantasia ecoraggio, hanno "sfruttato" le farfalle(Bordano) per creare piccoli flussituristici che permettono a ben duecooperative di operare in loco. Altriancora utilizzano risorse proprie oextracomunali per restaurare i mu-

retti a secco che da sempre caratte-rizzano le panoramiche collinari.(Cassacco). La splendida ricostru-zione di Venzone che rispetta edesalta le caratteristiche storico-am-bientali fino ad essere monumentonazionale, è diventata fonte di be-nessere per l'economia localeperché attira importanti frange di vi-sitatori interessati a quest'opera.Da noi invece nulla! L'attuazione del-l'Unione dei Comuni di Cassacco eTreppo Grande che sembrava do-vesse risolvere buona parte dei no-stri problemi, si è rivelata molto aldisotto delle conclamate aspettativee ha già perso un pezzo (ragioneria).Ci rimane la speranza che la pros-sima classe politica saprà gestire ilComune con più fantasia ed entu-siasmo. Accodiamoci perciò fidu-ciosi alla nutrita schiera di quelli cheattendono l'avvento di un mondomigliore !!! Cordiali saluti a tutti.

Giancarlo Zucchini

Gruppo Consiliare “Uniti per Treppo”

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Carissimi,permettetemi questa voltadi iniziare in un modo perme inconsueto affrontandoun tema di politicaregionale.

E lo voglio fare solamenteper ringraziare di cuore perla gentilezza e sensibilitàche molti concittadini mihanno riservato nell'occa-sione delle "mie invasionicasalinghe" alla raccoltadelle firme di sostegno alprogramma ed alle candi-dature (come legge vuole)per le votazioni del Consi-glio Regionale dei prossimi8 e 9 giugno.E' stata una spendidaesperienza che mi ha per-

messo di rincontrare tantepersone che, per vari mo-tivi, da tempo non vedevo,di rivivere i momenti dellagiovinezza quando ancorafacevo la commessa in ne-gozio dalla mamma, diascoltare le tante, varieproblematiche che mi sonostate poste ma soprattuttodi apprezzare come lo spi-rito di appartenenza al no-stro paese sia sempre vivo,bello e carico.Mi ha piacevolmente sor-preso come l'amore per ilnostro Paese sia presente intutti i suoi abitanti e come,con diverse sensibilità,ognuno abbia cercato diesprimere del rammarico

per lo stato di regresso cheprogressivamente lo sta pe-nalizzando.Abbiamo parlato dellastrada - troppo trafficata,senza parcheggi, pericolosa- e della mancata varianteche avrebbe deviato buonaparte delle macchine masoprattutto dei camions cheinvadono il Paese.Abbiamo parlato delletante attività artigianaliche se ne sono dovute an-dare in altri Comuniperchè a Treppo non trova-vano collocazione.Abbiamo parlato dei tantinegozi persi nel tempo;delle tante osterie di unavolta, presenti in tutte le

frazioni, grande momentodi aggregazione che oranon ci sono più.Abbiamo parlato del de-grado del nostro splendidoterritorio, incolto, incurato,abbandonato, a volte rovi-nato dalla "mano del-l'uomo" a cui non si è ca-paci di imporre adeguateregole.Già ho avuto modo, nel-l'articolo dello scorso gior-nalino, di esprimere il miodisappunto per le tantecose non fatte, per "queiregolamenti" che in altriComuni hanno saputo con-cedere recuperi splendidi etutelare le nostre tradi-zioni; delle incentivazioni a

cui le Amministrazioni"oculate" possono accedereper il ripristino di facciate,muri, ecc. che potrebberofar rivivere molte zone ti-piche.E di tutto questo mi hafatto enormemente piaceretrovare riscontro anche neinostri concittadini.Non voglio dilungarmioltre perchè mi sembre-rebbe di perdere un po'dell'affetto e del calore chemi avete dato.Grazie nuovamente perquesti momenti indimenti-cabili.Tanti cari saluti.

Rina Di Giusto

la parolaai capigruppo

“Gruppo Indipendente”

22 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Il giorno 26 Aprile presso la Sala Cano-nica di Treppo Grande accolti dall'ospi-talità di Don Samuele, si è tenuta l'As-semblea annuale della Sezione con lapresenza delle autorità locali e del rap-presentante di zona. La partecipazionedei donatori è stata un pò scarsa e cer-tamente non posso nascondere che di-spiace non poter avere almeno in que-st'occasione la possibilità di stare in-sieme per fare il punto sulla nostra atti-vità, per ricaricarci per continuare adare un esempio di generosità disinte-ressata.Dopo la relazione morale del Presi-dente, sono intervenuti per portare illoro saluto il dr. Mamolo, il SindacoMenis, il rappresentante di zona BaggioRuggero e il Parroco Don Samuele.Un sentito ringraziamento è stato rivoltoai componenti del Consiglio Direttivo edin particolare ai donatori che sonosempre attivi e che offrono il dono pre-zioso del sangue per la vita.Dopo la lettura del bilancio e la presen-tazione del programma 2003 che pre-vede anche la 34° Festa del Dono il 14Settembre, gli intervenuti si sono salu-tati con una bicchierata.Volevo ricordare che quest'anno l'Asso-ciazione Friulana Donatori di Sanguefesteggia il 45° anniversario di fonda-zione e la manifestazione più impor-tante si terrà al congresso provincialedel 21 settembre a Campoformido, ilcongresso non è soltanto una manife-stazione pubblica, ma un momento incui tutti i donatori possono riflettere

sulla situazione Associativa e trarre ideee volontà per impegnarsi di più nelleloro sezioni e nella propaganda. Spero che siano i giovani ad esseremaggiormente coinvolti perché dal con-gresso possa partire una ventata di rin-novamento per tutti.La meta della gita di quest'anno è statala città di Praga, capitale della Repub-blica Ceca, abbiamo trascorso quattrogiorni in allegra compagnia ad ammi-rare le stupende bellezze racchiuse inuna città che posso definire quasi ma-gica. Accompagnati da una guida siamopassati da un lato all'altro dellacittà,ammirando in particolare la stu-penda costruzione del ponte Carlo sullaMoldava e la straordinaria cattedrale e ilCastello sulla collina che sovrasta lacittà.La cena in un locale tipico con musicaha dato vita ad una simpatica seratapassata nel cuore della città che ab-biamo potuto ammirare così in versioneBY NIGHT.Il rientro è stato caratterizzato da unasosta in una cittadina medioevale,Cesky Krumlov che dopo il pranzo e unabreve sosta abbiamo lasciato a malin-cuore perché valeva la pena di visitarecon più tempo. Anche l'occasione diuna gita è un momento per stare in-sieme e certamente oltre allo scopo tu-ristico è un'occasione importante di so-cializzazione.

IL PRESIDENTEFlavia Fabbro

A.F.D.S. Sezione di Treppo GrandeANPI

Ricordo di Gino Bernardinis

Aveva ricopertoper anni la ca-rica di Presi-dente della se-zione di TreppoGrande dell’ANPI (Associa-zione NazionalePartigiani d’Ita-l ia) parteci-pando con il la-baro a tutte lemanifestazioniche l’Associazione organizzava sul territorioprovinciale. Persona riservata ma gentileaveva partecipato alla Resistenza nelle filedella Brigata Osoppo. Lo ricordiamo ancorarecarsi presso gli associati a raccogliere leadesioni e successivamente a consegnare latessera annuale, un lavoro diligente e co-stante che aveva assicurato la esistenzastessa della Sezione.Lo vediamo ancora mentre entrava con di-screzione, quasi non volesse disturbare,nell’ufficio del sindaco per consegnare gli ar-ticoli sulla Sezione da inserire su questo bol-lettino, impegno che aveva sempre mante-nuto con costanza. Ci ha lasciati lo scorso mese di febbraio,all’età di 75 anni. Lo vogliamo ricordare suqueste pagine con gratitudine per aver tenutialti i valori ed il significato della Resistenza.Ci auguriamo nel contempo che qualcunosappia raccogliere il testimone e continuarela sua opera.

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23I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

dalleassociazioni

CORO " ALPE ADRIA"

Alpe Adria in Belgio

Da tempo noi del coroAlpe Adria ci preparavamocon passione e costanzaalla trasferta che dal 1 al 4Maggio ci avrebbe resiprotagonisti in Belgio.Scocca la Mezzanotte e..... Si parte!.Assonnati ma con tantavoglia di cantare, ecco cheil gruppo di coristi assiemeagli accompagnatori im-bocca l'autostrada. Il tourci ha portato a scoprireluoghi magici come Sali-sburgo, Monaco, Bruxelles.... e ancora Liegi, Aqui-sgrana, Aachen, Colonia,Francoforte, Wurzburg,Norimberga per non di-menticare i meravigliosipaesaggi dell'Olanda.Quattro giornate piene disoddisfazioni sono quelleche si sono presentate alcoro, calorosa e piena d'e-mozione l'atmosfera chesubito si è venuta a crearecon gli abitanti del luogo ein particolare con i compo-nenti del gruppo " No fur-lans" che generosamentee fraternamente ci hannoaccolto.

Ci si sentiva pro-prio a casa :sentir parlare friu-lano in una terralontana più di1000 Km. dalFriuli ci mettevada una parte anostro agio e dal-l'altra ci facevariflettere sulle vi-cende che hannoa l l o n t a n a t oqueste personedalla loro terra.Buoni i risultatiottenuti durantele due esibizioniad Hennuyeres ae Charleroi nellequali, oltre allapolifonia sacra e profanadella tradizione friulana,abbiamo proposto canti initaliano e in altre lingue, ci-mentandoci, non senzapreoccupazioni ed imba-razzi, in francese. Fuori dalla norma le pre-sentazioni dei brani du-rante i concerti, le paroledal friulano venivano si-multaneamente tradotte infrancese non senza susci-

tare divertenti equivoci edivertendo i l pubblico.Concerti-spettacolo in-somma si sono persi tutticoloro che non ci hannoaccompagnato in questoviaggio.Non potremo mai dimenti-care l'emozione e la gioiache il pubblico ci ha tra-smesso, molto spesso in-fatti dalla platea alcunepersone si cimentavano a

seguire il coro nei canti piùfamosi, quelle vecchie, masempre presenti canzonifriulane che riempiono ilcuore di sentimenti. Siamostati orgogliosi, per queigiorni ci siamo sentiti por-tatori di ricordi e speranze,un ruolo importante perdelle persone che hannosofferto e che in fondo alcuore soffrono ancora lalontananza dal Friuli.

Un doveroso esentito ringrazia-mento a tutti co-loro che in qual-siasi modo hannoreso possibile lanostra trasferta, achi ha mantenutocontinui contattiper organizzarel'evento alla per-fezione e a tutticoloro che sisono armati dipentole e pento-lini per cucinarele ottime ed ab-bondanti cenetrascorse can-tando in allegriae serenità.

Questo ricongiungimentocon i nostri amici emigratirinforzi quell'amore per ilFriuli che tutti noi portiamonel cuore e ci aiuti a tra-mandarlo in futuro, forti diun motto che ci sembra in-dispensabile:"Tegnì dur"!.Grazie di cuore e mandi.

IL PRESIDENTEVidoni Paolo

3 Maggio 2003: Coro Alpe Adria al teatro di Chaleroi (B)

L'attività dei pescatori è ricomin-ciata con l'ultima domenica dimarzo, giorno di apertura dellapesca alla trota. Di pari passol'A.P.S. DUE CASTELLI, ha pro-grammato l'attività dell'intera sta-gione di pesca e iniziato ad orga-nizzare la ormai tradizionale garadi pesca regionale, che quest'annoè giunta alla 20° edizione.La gara regionale si è svolta il 4Maggio con un buon numero dipartecipanti, con il favore di unasplendida giornata e l'organizza-zione impeccabile guidata dal Pre-sidente Bepi Ermacora, i concor-renti si sono dati battaglia a suondi catture lungo il corso del tor-rente Leale, nella zona di Trasa-ghis.Alla fine della gara, tutti si sono ri-trovati nel parco festeggiamenti diTreppo per le operazioni di pesatura, ed in attesa delle pre-miazioni si sono rifocillati degu-stando le ottime specialità fornitedai chioschi e preparate dai nostriimpareggiabili cuochi.

La gara è stata vinta dalla societàCaribe di Udine alla quale è an-dato il Trofeo Comune di TreppoGrande. Ringraziando sentita-mente l'Amministrazione Comu-nale, le ditte, gli enti, ed i privatiper il loro sostegno ed i contributiche ci hanno permesso di mettere adisposizione dei partecipanti unricco montepremi.La nostra attività proseguirà conla partecipazione a varie gare re-gionali in calendario e con le garesociali che si svolgeranno ai la-ghetti Pighin di Villanova di SanDaniele nelle seguenti date: 8Giugno, 13 Luglio, 28 Settembrep.v.Tutte le gare sociali inizierannoalle ore 10. Alle gare sociali pos-sono partecipare tutti, simpatiz-zanti, amici e bambini, ricordiamoche per la partecipazione alle garesociali, non è obbligatorio il pos-sesso della licenza di pesca.Ringraziando nuovamente tutti,porgiamo i più distinti saluti.Mandi!

A.P.S. Due castelli

Campo sportivo di Moruzzo, Do-menica 11 maggio 2003, ore18,15 ultimo minuto dell’ultimapartita di campionato. L’arbitro fi-schia la fine.Il Treppo Grande batte il Moruzzo1 a 0 ed è matematicamentesalvo. I tanti tifosi che hanno seguito lasquadra nell’ultima trasferta esul-tano, io aspetto i giocatori all’in-gresso degli spogliatoi per ringra-ziarli: stranamente i ragazzi nonmanifestano la loro gioia per il ri-sultato raggiunto, forse per la ten-sione che ancora li blocca o forseper non mettere a disagio gli av-versari che con questa sconfittadovranno giocarsi la permanenzain seconda categoria attraverso iPlay out. Tutto questo però non dura chepochi minuti, quando l’ultimo gio-catore chiude la porta degli spo-gliatoi dà finalmente libero sfogoall’esultanza con docce d’obbligoanche per gli abituali accompa-

gnatori (e per me) naturalmentevestiti.Non è stata una partita, è statotutto un campionato sofferto, solo10 punti dopo quindici partite(metà campionato) una stradatutta in salita quella che i ragazzihanno percorso durante questimesi, ma ci hanno creduto e cel’hanno fatta.Un bravi a loro e un bravo soprat-tutto al loro allenatore PaoloFabbro che ha creduto nella sal-vezza assieme a loro e li ha gui-dati verso l’obiettivo finale dellasalvezza.Ora possiamo rilassarci in attesadella prossima avventura, ma c’ètempo per pensarci, ora godia-moci questi momenti di felicità.Arrivederci a tutti, ma un grazieparticolare va a chi ci ha aiutatimaterialmente e moralmente asostenere la squadra.

Il PresidenteMerotto Dario

POLISPORTIVA TREPPO GRANDE

Treppo Grande: 12 Maggio 2003

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dalleassociazioni

Cence frenos, 2003

24 I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

Con la "Vierte" del 27 Aprilesi è ufficialmente riaperta lastagione Ciclistica.Purtroppo la pioggia ha im-pedito la prima pedalata uf-ficiale che vedeva "esor-dire" le nuove divise.Già da un paio di mesiperò, quasi ogni domenicaun gruppo più o meno nu-meroso, ha dato vita alleprime uscite.Il programma 2003 è riccodi interessanti appunta-menti. Dopo la cena socialee la Vierte, comunque de-gnamente festeggiata a ta-vola nel Parco Festeggia-menti (quasi settanta parte-cipanti), dopo il Giro d'Italiasullo Zoncolan ci aspettanoinfatti nell'ordine:

- 27 giugno - La cicloturi-stica "Pai Borgs di Trep"in occasione della Sagradi Treppo Grande "Voe diFieste";

- 25/27 luglio - Uscita aStrassburg - Comune ge-mellato - con la salita aFlattniz;

- 17 agosto - I l Gros-sGlockner

- 14 settembre - Le Tre

Cime di Lavaredo- 19 ottobre - Chiusura

della stagione con " LaSierade".

Ogni domenica inoltre ri-trovo in Piazza del Mu-nicipio per interessanti pe-dalate nei dintorni, laCarnia, il Cadore, la Slo-venia ( spostamenti inauto).Le attività sono pensate perlivelli di impegno e difficoltà

per tutte le esigenze.All'interno di una stessa ini-ziativa, sono previstispesso percorsi diversifi-cati, con un unico tra-guardo finale, general-mente a carattere convi-viale.La bacheca con cui siinforma delle iniziative inprogramma è presso il TotoBar di Italo a TreppoGrande, che ringraziamo

per la costante disponibilitànei nostri confronti.Quest'anno è anche a di-sposizione la nuova divisasociale alla cui realizza-zione hanno gentilmentecontribuito molte aziende inqualche modo legate al no-stro Comune, che nuova-mente ringraziamo.

Per informazioni ulteriorisull'attività, oltre al Toto

Bar di Treppo, ci si può ri-volgere direttamente all'at-tuale Presidente NicolòCanciani presso la Filialedella Banca Popolare FriulAdria di Treppo Grande otelefonando ai numeri 0432784016 * 348 5292039 *0432 960166."Us spiet ìn duc in bici-clete" !

IL PRESIDENTENicolò Canciani

27 Luglio 2002: in partenza per lo Stelvio.

Anche nella nostra comunità di TreppoGrande, da diversi anni sono attivi due Clubdegli Alcolisti in trattamento che si riuniscono illunedì, dalle ore 20,00 alle 22,00.il nostro club fa parte dell'ACAT ( Associazionedei Club degli alcolisti in Trattamento) "Sanda-nielese"

PERCHE' TUTTA LA FAMIGLIA AL CLUB?

Il Club è una comunità multifamiliare inseritanel territorio, che si incontra con regolarità, percomportamenti a rischio nei confronti del-l'alcol, delle altre droghe e del fumo.Quando in una famiglia c'è un problema legatoal bere o all'uso di altre sostanze, quel pro-blema non riguarda solo un singolo membro,ma tutta la famiglia. Alle volte si tende ancoraa separare chi beve da chi nonbeve, "vedere" nella famiglia colpevoli e vit-time, persone da "curare" e altre da "proteg-gere".Questo modo di ragionare ha un piccologrande difetto. Non serve a far uscire le fami-glie dai loro problemi, anzi li aggrava. L'impor-tanza di lavorare secondo una metodologiache coinvolga tutta la famiglia deriva anche

dall'esperienza acquisita in 22 anni di lavorodei Club in Italia.Quando tutta la famiglia frequenta il Club,cambiare stile di vita, smettere di bere, diventadecisamente più facile e naturalmente piùbello. Del resto se ci pensate un attimo saretesicuramente d'accordo.Abbiamo detto che si frequenta il Club percambiare il proprio stile di vita e lo stile di vitariguarda ovviamente tutta la famiglia. Se alClub viene solo un membro della famigliacome sarà possibile che il percorso di cam-biamento sia realmente condiviso da tutta lafamiglia, che il cammino che l'alcol aveva in-terrotto riprenda per tutti, che ciascuno ritroviil suo ruolo? Il Club è frequentato da tutta lafamiglia, compresi naturalmente i bambini!Che al Club portano gioia e vita e non sonocerto un problema o un "disturbo". E poi i figlial Club fanno una esperienza importante: con-dividono il cambiamento delle nostre famigliee superano i momenti negativi che hanno vis-suto. A volte può succedere che all'inizio de-cide di venire al Club solo una "parte"della fa-miglia. E' comunque un inizio e noi ne siamocontenti. Ma è ovvio che "lavoreremmo"perché anche il resto della famiglia ci rag-

giunga. Con pazienza e rispettando i tempi diognuno, ma sicuramente con affettuosa coc-ciutaggine.Nel club inizia un processo di cambiamentoche deve concretizzarsi nella vita di tutti igiorni, all'interno della nostra famiglia, sul la-voro e nella nostra vita sociale. Anni fa il cam-biamento era legato principalmente al fatto dismettere di bere. Col tempo il cambiamento siè sempre più legato allo stile di vita, al mododi comportarsi e di proporsi nella vita di tutti igiorni.Le famiglie scelgono di non bere e di non te-nere nella propria casa bevande alcoliche. E'un atto di solidarietà e di condivisione, maanche una scelta concreta di promozione dellasalute per ogni membro della famiglia.E' una scelta importante perché indica chenella vita della nostra famiglia è stata presa ladecisione di non fare uso di alcol e di altredroghe, fumo compreso, una decisione questadi cui possiamo essere orgogliosi. E' unascelta che promuove salute e migliore qualitàdi vita di tutta la famiglia.

Continua... nel prossimo numero:CHE COSA SI FA NEL CLUB

A.C.A.T. SANDANIELESE CLUB DI TREPPO GRANDE

La voce del Club degli alcolisti in trattamento

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25I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

dalleassociazioni

CIRCOLO CULTURALE “CHEI DE LATARIE”

Fiocco rosa in latteriaTerminati tutti gli adempimentiburocratici, il Circolo culturale“Chei de latarie” ha ufficial-mente adottato la piccola SunitaPrasad, indiana del Bengala. Su-nita è nata il 17 aprile 1998 evive con i genitori e un fratello.Le loro condizioni economiche,come quelle di molti loro simili,sono al limite della sopravivenzae sono aiutati dalla locale Chiesadove opera Don Luigi Gobetti,missionario originario di Tar-cento, che ha fatto da tramite af-finché l’adozione andasse a buonfine. Con il ricavato del merca-tino di Natale realizzato da si-gnore di Carvacco e dintorni, ab-biamo creato un deposito in una

banca locale. La madre della pic-cola ritirerà ogni tre mesi gli in-teressi maturati che saranno disussidio per Sunita fino al com-pimento del diciottesimo anno. Aquel punto se la ragazzina dimo-strerà le attitudini necessarie,con quel denaro potrà frequen-tare l’università. Ci rendiamo conto che il nostropiccolo aiuto non basterà a mo-dificare radicalmente le condi-zioni di vita della famiglia di Su-nita, ma aiutarla a studiare, afarsi una cultura le darà unasperanza di vita migliore. Nulla,comunque, vieta al Circolo o aqualunque persona di contribuirein qualsiasi modo a migliorare

ulteriormente la vita della fami-glia Prasad.Ci sentiamo di porgere ancorauna volta un doveroso ringrazia-mento a tutte le persone che inqualunque modo hanno contri-buito alla realizzazione di quellache, secondo il nostro modestoparere, è l’iniziativa più bellaportata a termine da “Chei de la-tarie”. Un sentito ringraziamentoinfine al sig. Nicolò Canciani, di-rettore della filiale di Treppodella Friuladria, per il preziosoaiuto prestatoci per il trasferi-mento del denaro in India e perla sua partecipazione direttaall’iniziativa.

Zaroli Walter

CARVACCO 1900 - 2000È andato oltre le più rosee previsioni il successo della mostra fotografica su Carvacco e la suagente. Al taglio del nastro operato della signora Norina Spizzo, la più anziana di Carvacco, as-sieme ad un discreto pubblico, erano presenti tra le autorità il sindaco di Cassacco GiorgioBaiutti e il sindaco di Colloredo di Monte Albano Roberto Molinaro con il parroco di TreppoDon Samuele. Il sindaco di Treppo Giordano Menis era assente per inderogabili impegni, ma eradegnamente rappresentato dal vicesindaco Francesco De Luca con alcuni consiglieri. La mostra,nei quattro giorni di apertura, è stata visitata da un’incredibile numero di persone entusiaste edinteressate, molte delle quali hanno potuto rivivere, attraverso quelle immagini spesso ingiallitee sfocate, sprazzi di memoria ormai sopita, rivedere persone che sembravano scordate. E cosìquelle foto uscendo dai cassetti, nei quali erano state dimenticate, hanno rotto gli argini dei ri-cordi riportando a galla gesti quotidiani di un tempo andato, momenti di vita vissuta che forse

senza di esse (le foto) si sarebbero persiper sempre nell’oblio del tempo. Questoera lo scopo che ci eravamo prefissi nelrealizzare la mostra e la consapevolezza diaver raggiunto il nostro fine ci ha ampia-mente ripagati per l’immenso lavorosvolto. Vogliamo ringraziare tutti coloroche hanno visitato la mostra, per le calo-rose parole di consenso rivolteci. Ma nonfinisce qui. Affinchè tutto questo lavoronon diventi effimero e fine a se stesso,stiamo realizzando un catalogo con le fotopresenti nella mostra e non solo. Non po-tendo stampare un numero di volumi acaso preghiamo chi fosse interessatoall’acquisto di prenotarlo presso la sededel Circolo. Sono già numerose le preno-tazioni. Un sentito ringraziamento all’architettoPaolo Ierman curatore della mostra.Ci sentiamo in dovere di ringraziareinoltre l’amministrazione comunale diTreppo con il sindaco Menis in testa,sempre prodigo di aiuti e suggerimenti.Un ringraziamento particolare al sig. Ni-colò Canciani, direttore della filiale diTreppo della Friuladria, sempre dispostoad aiutarci e sponsorizzarci.Un ringraziamento, infine a tutti coloroche in qualunque forma ci è stato diaiuto.

Zaroli Walter

Coro Pueri Cantores“Harmonia Mundi”

Sta "crescendo" in qualità il piccolo grandeCoro dei Pueri Cantores di Treppo Grande eVendoglio (anche se sarebbe più correttodire delle "puellae", poiché non ci sono ra-gazzi, nonostante l'invito ufficialmente rivoltosu questo Bollettino, nel numero scorso!).Le voci si stanno affiatando e accordando,l'intonazione è più sicura, al punto da potereseguire brani a due voci senza (quasi)l'aiuto delle grandi (Silvia e Diana che, nono-stante l'impegno richiesto dalle scuole supe-riori, riescono a trovare il tempo per speri-mentare incredibili duetti o sostenere le piùpiccole).Dopo l'intensa attività per le celebrazioni reli-giose di Natale e Pasqua (e la Messa cantataper la "Classe del '36"), c'è stata la splendidagita con messa cantata e concertino a Ma-rano Lagunare. Con due piccoli pullman (unosolo per le coriste!), il coro, con le famiglie edaltri parrocchiani hanno raggiunto la Cap-pella di S. Marco della Muzzanella per laSanta Messa, nell'occasione della Festa di S.Marco. Poi le voci hanno rallegrato il mega-rinfresco con le canzoni più divertenti del re-pertorio. Infine esplorazione della bellissimaoasi naturalistica, tra garzette, aironi, rane epaperette appena nate e con le magnifichespiegazioni di un Biologo marino ( il gentilis-simo fratello di Don Samuele). L'11 Maggioc'è stato l'ormai tradizionale concerto per laFesta della Mamma (dedicato anche ai papà)con canti e poesie (alcune composte dallestesse bambine del corso). E non è finita: peril 31 Maggio è prevista la partecipazione adun saggio musicale in un vero e proprioteatro: i l "Luigi Bon" di Colugna. Ma diquesto vi racconteremo nel prossimo arti-colo!

Ma. Mansutti Sandra

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Si avvicina l’estate ed intutti i paesi si organizzanole sagre e altre manifesta-zioni collaterali, di tipo cul-turale (teatro, mostre dipittura-scultura-fotografie-ecc.) o sportive (torneo dicalcio, gare cicl istiche,manifestazioni podisticheo montain-bike).Anche noi, continuando latradizione ormai venten-nale, abbiamo già stilato ilProgramma dei Festeggia-menti del Carmine a Ven-doglio (dal 18 al 21 luglio).Domenica 13 luglio,sempre a Vendoglio, conpartenza ed arrivo neipressi del Parco festeggia-menti, si svolge la 6^ e ul-tima tappa del Trofeo FriuliVenezia Giulia di moun-tain-bike, che permette diapprezzare le bellissimecolline e vallate che ci cir-condano, i boschi e la val-lata del Cormor. Lo scorsoanno hanno partecipatooltre 130 atleti, provenientidalla nostra regione, maanche da tutto il Trivenetoe dalla vicina Austria e Slo-venia.Carvacco alla f ine diagosto (30 e 31) si animeràper due giorni, in occa-sione della “fieste dai côs“.

I l chiosco e l’atmosferacordiale, anche quest’annoattirerà la gente per le spe-cialità alla griglia e l’as-saggio (domenica a mez-zogiorno) degli impareg-giabili fiori di zucca impa-nati e fritti nell’olio.Una passeggiata-corsa apiedi di circa 10-12 km.permetterà un momento disvago e di relax .L’8-9 novembre a Vendo-glio è in programma la 3^edizione “vino novello, ca-stagne e ……” Il vino no-vello sta riscuotendo unbuon successo anche per ipalati più esigenti e si staimponendo come un pro-dotto della vinificazione,per le modalità di produ-zione, per la bontà e fre-schezza, e per il periodo diconsumo. Ma si potrannoassaggiare anche le ca-stagne, altro prodotto delmomento, nonché specia-lità culinarie come “salam

tal aset” (salamenell’aceto), broadee muset (brovada ecotechino), salumi eformaggi locali etradizionali delluogo.Un calendario com-pleto di manifesta-zioni, non ispiratealla volontà di“sagra”, ma a farconoscere il nostroterritorio, i nostripaesi e i nostri pro-dotti.Questo impegno lostiamo portandoavanti attraverso lacollaborazione con le altrePro Loco regionali e dellaComunità collinare, ade-rendo a dei progetti di“area”.Così come lo scorso annoabbiamo partecipato aFriuli Doc (Udine) e Un BielVivi (Dignano) pensiamoche anche quest’anno cisaremo, assieme alle altrePro Loco della collinare,ma anche assieme a nostriconcittadini (produttori, ar-tigiani, artisti) che vogliono“mostrarsi” e “promuo-versi”.Per fare tutto ciò, come èstato evidenziato nella no-stra Assemblea annuale,serve la partecipazione ditante persone e noi auspi-chiamo che altri collabo-rino e capiscano lo sforzoche stiamo facendo.La mancanza di una sede,diventa a questo puntouna delle problematichemaggiori, necessaria comepunto di ritrovo, di organiz-zazione e di svolgimentodelle attività ma anche perl’archiviazione degli atti equindi la creazione dell’ar-chivio; speriamo che nellavecchia chiesa di Vendo-glio, una volta ristrutturata(e speriamo in breve ???),questa nostra speranza di-venti realtà.Ora vogliamo parlare dialtr i due progetti chehanno avuto il consenso diimportanti soggetti pub-blici; in questa fase stiamoraccogliendo altre adesioniper passare poi alla suc-cessiva realizzazione.Si tratta di due progetti de-

nominati “Itinerario arti-stico del Thanner” e “Zonanaturalistica di Vendoglio”.“ It inerario artistico delThanner”In Friuli Venezia Giulia mol-tissime chiesette dell’areapedemontana-col l inaresono state affrescate daGian Paolo Thanner, l’ar-tista del cinquecento diorigine tedesca.Nella vecchia chiesa SanMichele Arcangelo di Ven-doglio, dopo il terremotodel 1976 sono venuti allaluce numerosi dipinti ed af-freschi.L’Ass. Ric. “G.B. Gallerio”,ora Pro Loco, ha contri-buito al restauro di unapala delle dimensioni di7,00 x 3,50 ml. Circa chedue anni fa è stata collo-cata nella nuova chiesaparrocchiale, in attesa enella speranza che quellaantica venga recuperata erestaurata.In occasione dello scopri-mento della pala, l ’ ing.Paolo Pellarini di San Da-niele del Friuli, responsa-bile per la collinare dellaSovrintendenza ai BeniAmbientali, Artistici e Sto-rici, lanciò l’idea di un pro-getto per la valorizzazionee la conoscenza dei luoghiin cui sono presente leopere del Thanner.L’Associazione PRO LOCO“G.B. Gallerio” sposòl’idea e ritiene utile rilan-ciare la proposta del Pella-rini in chiave non solo “cul-turale” ma anche “turi-stica”, al fine di far cono-scere ai visitatori anche il

territorio in cui le operesono collocate.Zona naturalistica di Ven-doglioIl torrente Cormôr nasce aipiedi dei colli di Buia. Il suocorso si sviluppa in dire-zione sud-ovest con anda-mento tortuoso versoUdine, incidendo le collinemoreniche e drenando unfitto reticolo di ruscelli.Sbocca in pianura pressoTavagnacco e quindisempre con percorso si-nuoso prosegue verso sudpassando ad ovest diUdine. A causa dei fre-quenti straripamenti il suocorso in pianura è stato ar-ginato e rettificato fino a ri-dursi, nei pressi di Palma-nova, ad un grosso canale,utilizzato come collettoredi scarichi urbani. Nel suobasso corso collinare e inpianura spesso il suo alveorimane secco.Soltanto durante le pieneesso si ricongiunge con ilcanale omonimo, conti-nuando a scorrere fino allalaguna di Marano.Uno dei tratti di maggiorepregio naturalistico e pae-sistico del solco vallivo delCormôr è l’area a ovest diVendoglio, frazione diTreppo Grande. Alla bel-lezza della morfologia delpaesaggio agrario colli-nare, che degrada lenta-mente dall’abitato versol’alveo torrentizio fiancheg-giato da quinte e filari divegetazione arboreo-arbu-stiva ripariale, si aggiun-gono alcune emergenzenaturalistiche: i prati umidi

a Carex sp. eJancus sp., situatiin prossimità del ci-mitero e di CasaBalocco, ed i lbosco agrofilo purodi ontano nero(Alnus glutinosa)che, nelle fasce piùimpaludate fian-cheggianti il corsod’acqua, cede i lpasso ai canneti aPhragmites au-stralis. Si tratta diforme vegetazionalidi notevole inte-resse naturalisticoper la rarità di molti

elementi del loro flogisticoe per l’ importante ruoloche svolgono come habitatesclusivi della fauna selva-tica, soprattutto quella avi-cola stanziale e migratoria,che solitamente vive negliambienti umidi naturali.La zona è raggiungibile at-traverso le due stradeasfaltate che colleganol’abitato di Vendoglio conColloredo di Monte Albanoe la frazione di Aveacco.Il Progetto, partendodall’aspetto ambientale –naturalistico, mira a far co-noscere le piccole localitàdel F.V.G., e quindi iluoghi, le bellezze culturali,storiche, nonché i prodottitipici eno-gastronomici e leproduzioni artistiche.I l progetto interessa inquesta prima fase il terri-torio comunale di TreppoGrande, ma può svilup-parsi successivamente atutti i comuni in cui scorre,in particolare della zonanord (Buia, Colloredo diMonte Albano, Cassacco,Tricesimo, Pagnacco)dell’auspicato Parco, cheda oltre 20 anni si aspettal’istituzione.Vi invitiamo a visitare il no-stro sito web (in corso dirifacimento) www.prolocovendoglio.orge scriverci all’indirizzo diposta elettronica [email protected] ben l ieti di r i-spondere alle Vostre ri-chieste ed ai vostri sugge-rimenti.

Il PresidenteRoberto Geretto

dalleassociazioni

ASSOCIAZIONE PRO LOCO “G.B. GALLERIO” DI VENDOGLIO

Si programma

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I L C O M U N E D I T R E P P O G R A N D E

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI COMUNALI

MATTINA POMERIGGIOLunedì dalle 10.30 alle 12.30 -Martedì dalle 8.30 alle 12.30 dalle 15.30 alle 16.30Mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 -Giovedì dalle 10.30 alle 12.30 -Venerdì dalle 10.30 alle 12.30 -Sabato dalle 9.00 alle 12.00 -

ORARI DI RICEVIMENTO SINDACO ED ASSESSORISindaco

Martedì dalle 17.00 alle 18.00Sabato dalle 10.00 alle 12.00

AssessoriSabato dalle 10.30 alle 12.00

ORARIO RICEVIMENTO ASSISTENTE SOCIALE(presso la sede municipale)

Martedì dalle 10.30 alle 11.30

SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI SOLIDI URBANILa raccolta viene effettuata ogni martedì e venerdì mattina

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELLA ECOPIAZZOLA PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI INGOMBRANTI

(Via Puccini loc. Carvacco)

Mercoledì dalle 14.00 alle 16.00Sabato dalle 10.00 alle 12.00

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE

Martedì dalle 16.00 alle 18.00Giovedì dalle 16.00 alle 18.00

Movimento demograficodal 28.11.2002 al 24.5.2003

Nati1 Molaro Giulia2 Rachelli Stefano3 Verlini Riccardo4 Sant Evia5 Zanutto Vittoria6 Di Sopra Sofia

Deceduti ANNI1 Floreani Mario 782 Pasian Elisabetta 943 Crapiz Zamira 884 Marenzi Giuseppa 855 Ponta Angelo 806 Crapiz Londina 597 Sava Lucina 718 Pegoraro Avelino 769 Bernardinis Gino 7510 Ioseffini Venicio 8511 Plos Virginia 7912 De Luca Ivano Allegreno 9113 Mattiussi Bruno 49

M F TOT.

NATI +2 +4 +6

MORTI 7 6 -13

IMMIGRATI 17 7 +24

EMIGRATI -11 -6 -17

SALDODEMOGRAFICO +1 -1 =

Data Fam. M F TOT.

28.11.2002 760 858 915 1773

24.05.2003 759 859 914 1773

Popolazione residente all’ultimo censimentodel 20 ottobre 2001: 1753 abitanti

Residenti all’estero iscritti all’A.I.R.E. 653

Ancora una volta mi ritrovo a parlarvi del carnevale, manifesta-zione che quest'anno è riuscita finalmente a rendere protago-nisti assoluti i bambini.

La sfilata è partita da Treppo Piccolo con il carro "Galline inFuga", seguito da un gruppo di coloratissimi polli scatenati.Nel frattempo, ad aspettare le mascherine in Piazza Marconi,l'insostituibile cameraman Franco e alcuni membri del gruppoteatrale "Fur Clap", che con saxofono, piatto, tamburo, trom-bone e un paio di bravissime trampoliste, hanno incrementatol'allegra baraonda.Ma questi non sono stati gli unici volti nuovi della sfilata: alcuniospiti rumeni dell'Istituto "Casa dell'Immacolata" di Udine, sisono presentati come un gruppo di gangster arrivati diretta-mente dai ruggenti anni '20.....

Il corteo al completo ha attraversato il paese fino a raggiungereil parco festeggiamenti dove, sotto il tendone, i " Pueri Can-tores, Harmonia Mundi" hanno proposto alcuni fra i brani piùallegri del loro repertorio.

Dopo la loro esibizione l'attenzione è tutta per la bravissimanarratrice dei "Fur Clap", che ha saputo catturare gli sguardi ditutti i piccoli spettatori raccontando la storia del sassolino Car-letto che dalle montagne di Tarvisio, attraversando tutti i pae-saggi friulani e incontrando tutti i personaggi tipici della nostraterra, è giunto fino a Trieste, dove è scivolato nel mare...

A conclusione del pomeriggio è stata offerta come ogni anno lapastasciutta per tutti, seguita dagli immancabili dolci carneva-leschi, preparati dalle mamme e nonne più volonterose.A ricordo della giornata, ad ogni bambino e a tutti i collabora-tori è stato consegnato un simpatico presente, in tema con ilcarro.

Felice dell'ottima riuscita della festa mi sento di ringraziare lefamiglie e gli sponsor che continuano a sostenerci e senza iquali iniziative come questa non sarebbero realizzabili! Con-cludo in attesa di ricevere sempre nuove idee per il prossimo"Carneval 2004" da parte di tutti.

Approfitto di questo spazio e della vostra attenzione per antici-parvi la gita che stiamo organizzando per questa estate, rivoltaa tutti i bambini e i ragazzi che ci vorranno partecipare...

MANDI A DUCIl Responsabile del Carnevale

Giovanni Hani

Carnevale 2003

ORARI DEI SERVIZI COMUNALI

L’assessorato alla Cultura del Comune di treppo Grande promuove unamostra-concorso fotografico denominata “Treppo Grande 2003”.

1) Il tema proposto per questa edizione è il seguente: “Gente”. Il temaprescelto vuole rappresentare la persona non solo come immagine,ma inserita nei vari possibili contesti della vita quotidiana.

2) L’iniziativa è rivolta a tutti gli appassionati di fotografia purché nonprofessionisti.

3) Le foto possono essere in bianco e nero oppure a colori, nel formatominimo 18x24 per il bianco e nero e 20x25 per il colore. Ogni sog-getto dovrà essere corredato da un titolo esplicativo.

4) Ciascun partecipante può al massimo presentare 5 fotografie per ilbianco e nero e 5 per il colore, tra le quali verranno esposte quelle ri-tenute più aderenti al tema fissato.

5) Le fotografie vanno presentate entro il giorno 26 settembre 2003

presso l’Ufficio Segreteria del Comune di Treppo Grande, in orariod’ufficio.

6) La scelta delle fotografie da esporre sarà ad esclusivo giudizio degliorganizzatori.

7) Le fotografie verranno esposte in un’apposita mostra allestita pressola sede municipale dal 11 al 19 ottobre 2003.

8) Una giuria composta dall’Assessore alla Cultura, da un fotografo pro-fessionista e da un pittore valuterà le fotografie ed assegnerà unpremio alle prime tre classificate nelle due sezioni, biancoe nero e colore.

PREMI

Sezione bianco e nero: 1° classificato € 200, 2° cl. € 150, 3° cl. € 100.Sezione colore: 1° classificato € 200, 2° cl. € 150, 3° cl. € 100.

COMUNE DI TREPPO GRANDE / Assessorato alla Cultura

MOSTRA-CONCORSO FOTOGRAFICO “TREPPO GRANDE 2003”

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Page 28: il comune di TREPPO GRANDE...2 IL COMUNE DITREPPO GRANDE segue da pag. 1 Il Comune di Treppo Grande insignito di Medaglia d’Oro al merito civile dutisi dal 1976 ad oggi per la con-divisione