Il compostaggio domestico parte I

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COMPOSTAGGIO Nel progetto Alternanza Scuola Lavoro a.s. 2014-2015 Allievo CIOFFI FRANCESCO Classe 5 a Sez.: D I.T.I. “G: Marconi” Via A. Manzoni 80, 35126 Padova Tel.0498040211 – Fax.0498040277 email: [email protected] Tutor scolastico: Mocellini Cristina Tutor aziendale: Andrea Atzori Andrea Atzori – Francesco Cioffi http://www.novambiente.it/

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COMPOSTAGGIO

Nel progetto Alternanza Scuola Lavoro a.s. 2014-2015

Allievo CIOFFI FRANCESCO Classe 5a Sez.: D

I.T.I. “G: Marconi” Via A. Manzoni 80, 35126 Padova

Tel.0498040211 – Fax.0498040277 email: [email protected]

Tutor scolastico: Mocellini Cristina

Tutor aziendale: Andrea Atzori

Andrea Atzori – Francesco Cioffi

http://www.novambiente.it/

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PARTE IPARTE I

IL COMPOSTAGGIO

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Così come la natura scompone e reintegra nell’ambiente foglie morte e frutti caduti, anche l’essere umano può

imitare un processo così semplice e comprensibile evitando lo spreco di risorse, riciclando e reintegrando gli

scarti della tua cucina nella natura, convertendoli in concime:

Questo processo si chiama COMPOSTAGGIO

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Perché compostare ?

La risposta è semplice, il concime ottenuto dal compostaggio chiamato volgarmente COMPOST va a sostituire concimi chimici nocivi all’ambiente e oltre a quello ha le capacità di rimineralizzare i terreni impoveriti dalle colture intensive per non parlare della sua ricchezza di sostanze nutritive naturali

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Rifiuti organici vs Compostare

Una battaglia persa in partenza dai rifiuti organici, che a differenza del compost, se lasciati marcire, sviluppano dei gas dannosi responsabili dell’effetto serra. Per non parlare del fatto che gettando i rifiuti in maniera indifferenziata nelle discariche potrebbe causare dei seri problemi di contaminazione nei corsi d’acqua.

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PARTE IIPARTE II

Il processo di compostaggio

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Il processo di compostaggio

Il compostaggio è una tecnica attraverso la quale viene controllato, accelerato e migliorato il processo naturale a cui va incontro qualsiasi sostanza organica per effetto delle flora macro e microbica.

Infatti si tratta di un processo aerobico ( utilizza l’aria) di decomposizione biologica della sostanza organica che avviene in condizioni controllate.

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Le due principali fasi di compostaggio

1. Bio-ossidazione : questa è la fase principale dove si ha una «pulizia» della massa organica caratterizzata da processi di degradazione delle componenti organiche più facilmente degradabili

2. Maturazione: il prodotto tende a stabilizzarsi e intraprende la sua fase di cura caratterizzata dalla trasformazione in una sostanza ricca di humus ( o anche chiamato concime, sostanza di fondamentale importanza per la nutrizione dei vegetali)

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PARTE IIIPARTE III

Cosa si può e cosa non si può compostare ?

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Cosa compostare ?

È possibile compostare la parte organica dei rifiuti, cioè tutto ciò che ha origine animale o vegetale come bucce di frutta o di verdura, avanzi di carne e di pasta o anche fondi di caffè e gusci d’uovo per non parlare di erbe, foglie, potature, fiori secchi e peli di animali.

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Per tutto cìo che NON È organico, del tipo: vetro, alluminio, plastica, pile, carta patinata, farmaci, vestiti usati o imballaggi di qualsiasi genere esiste la RACCOLTA DIFFERENZIATA grazie alla quale è possibile ridurre sprechi di energia nello stoccaggio e al recupero dei materiali che riciclandoli preservano l’utilizzo di nuove materie prime.

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PARTE IVPARTE IV

Come si composta ?

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Guida al compostaggio

• Scegliere un luogo adatto

• Provvedere ad una giusta miscelazione degli scarti

• Garantire il giusto contenuto di umidità e assicurare l’apporto di ossigeno

• Verificare l’andamento della temperatura

• Scegliere l’impiego del prodotto finito in base alla sua maturazione

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Locazione

È indicata un’area come un giardino che sia in ombra e lontana da corsi d’acqua, posto ideale per situare la nostra COMPOSTIERA, cioè un contenitore areato aperto sul lato superiore e inferiore dove far lavorare i nostri elementi. È bene proteggere con un coperchio removibile il lato superiore, per evitare che entri la pioggia e per tenere lontani eventuali animali per lo stesso scopo è bene anche situare una rete per isolare il fondo della compostiera onde evitare di immettere rifiuti quali resti di pesce o carne o oli e grassi vari nel terreno.

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Miscelazione dei materiali

Ora è tempo di sminuzzare le ramaglie e le foglie miscelando i rifiuti tenendo sempre presente che più gli elementi sono tritati più facile e veloce sarà il lavoro per i piccoli organismi che smaltiscono e trasformano gli scarti. La cosa veramente importante di tutto questo è suddividere in strati la nostra compostiera in modo tale da avere sul fondo le ramaglie, poi i rifiuti, di seguito uno strato di terra contente lombrichi ed altri «aiutanti», poi paglia, ancora terra ed infine foglie secche.

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Rapporto fra l’acqua e l’aria

Per la buona riuscita di un buon compost è fondamentale trovare il giusto bilanciamento di due elementi importanti come l’ACQUA e l’ARIA. L’umidità dell’ambiente è

fondamentale per i microrganismi responsabili del compostaggio ma un eccesso di essa può portare ad avere cattivi odori e oltretutto alla formazione di batteri che

contrastano questo processo arrestandolo. Occorre quindi miscelare equilibratamente gli scarti alimentari con quelli da giardino, bagnando in caso i rifiuti se troppo secchi e permettendo una buona aerazione. L’ossigeno infatti è la principale fonte di nutrimento dei microrganismi quindi talvolta sarà necessario aerare il compost rivoltandolo con un forcone.

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Temperatura

La TEMPERATURA sarà il nostro punto di riferimento durante tutto il processo di compostaggio. Grazie a essa si potrà capire in quale modo e quantità ci sia la mancanza di ossigeno o d’acqua per poi in un secondo momento ristabilire i valori ottimali. Infatti inizialmente ci sarà un innalzamento delle temperatura pari a circa 50 °C derivante dall’attività di decomposizione e dal giusto equilibrio di acqua e aria. Il mancato innalzamento potrebbe essere causato da un errato bilanciamento dei due elementi anche se dopo un primo periodo di attivazione vi è un normale abbassamento della temperatura fino al raggiungimento di quella ambientale.

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Finalmente il COMPOST!

Il compostaggio non ha una durata fissa, si possono distinguere tre diversi compost in base alla sua maturazione:

1. Compost FRESCO( 2/4mesi ) è ancora in corso di trasformazione biologica

2. Compost PRONTO( 5/7mesi ) stabile e non produce più calore ha un buon effetto concimante ma più indicato per l’orto e il giardino prima della semina

3. Compost MATURO( 8/12mesi ) ha subito una maturazione prolungata aumentando notevolmente la sua stabilità che lo rende idoneo al contatto diretto con semi e radici. Indicato anche come tericcio per le piante in vaso e per il rinfoltimento dei prati.

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PARTE VPARTE V

Compostaggio domestico

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Ormai una moda emergente che si presta più agli appassionati di orticoltura e giardinaggio che alla gente comune in quanto serve essere ben informati per svolgere al meglio questa attività onde evitare brutte delusioni causate da disinformazione e ottenimento del prodotto finale errato.

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Le sue finalità

Il compostaggio domestico se fatto in maniera corretta e sistematica consente immediatamente di ridurre i volume dei rifiuti da smaltire eliminando qualsiasi tipo di odore

dai cassonetti dei rifiuti. Aggiungendo il fatto che se all’interno dei cassonetti si elimina ogni tipo di rifiuto

umido sarà possibile separare meccanicamente tutte le altre categorie di rifiuto migliorando notevolmente il processo di raccolta differenziata. Inoltre le comunità o la singola

famiglia che praticano il compostaggio contribuiscono ad evitare gli odori nauseabondi che fuoriescono dalle

discariche.

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Cosa possono fare i cittadini?

Il compostaggio è una pratica realizzabile anche nel proprio giardino: il COMPOSTAGGIO DOMESTICO permette di recuperare la propria frazione organica dei rifiuti attraverso un processo naturale che consente di ricavare un buon terriccio per fiori e piante. Tutti coloro che hanno un giardino, un orto o comunque un pezzo di terra più o meno ampio hanno la possibilità di attuare questa pratica.

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Il compostaggio si può fare con:

1. Il cumulo e la cassa di compostaggio: sono i metodi più efficaci per la migliore aereazione e il facilitato rivoltamento. Sono adatti per coloro che posseggono un ampio giardino.

2. Il composter: è un contenitore aerato, studiato per fare il compostaggio in piccoli giardini, senza generare cattivi odori e senza attirare animali indesiderati. Esistono diverse soluzioni: dall’economico e funzionale fai-da-te ( in rete mettallica rivestita) al composter chiuso in plastica.

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Cumulo di compostaggio Composter

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Dati alla mano

In un anno una famiglia media di 4 persone

Produce circa 300kg di rifiuti organici umidi e 1000 kg di erba, ramaglie e foglie che possono essere compostate

Producendo oltre 600 kg di buon compost

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I vantaggi

• Contribuisce a risolvere il problema dei rifiuti: trattando in proprio i residui organici, che costituiscono in media il 35% dei rifiuti prodotti, si evita di riempire inutilmente le discariche e si diminuiscono i costi di trasporto rifiuti

• Garantisce la fertilità del suolo: del tuo giardino e delle piante in vaso, utilizzando un concime naturale e compatibile con l’ambiente al cento per cento.

• Ha un notevole risparmio: infatti il composto «maturo» sostituisce i concimi chimici sintetici e limita quindi l’acquisto di terricci, substrati e concimi. Inoltre la pratica del compostaggio consente un risparmio sulla raccolta rifiuti

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PARTE VIPARTE VI

Il compostaggio nel veneto e nel nostro paese

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COMPOSTAGGIO DOMESTICO IN VENETO

Nel 2013 la pratica del compostaggio domestico è stata attivata nell’86% dei Comuni della Regione con percentuali superiori al 95% nelle Province di Treviso, Belluno, Padova e Venezia. Il quantitativo di rifiuto sottratto al servizio pubblico grazie al compostaggio domestico viene quindi stimato in 112 mila t per l’anno 2013, che corrisponderebbe a livello regionale ad un aumento di rifiuto totale del 5%.

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NUMERO UTENZE ADERENTI ALLA PRATICA DEL COMPOSTAGGIO DOMESTICO, ANNO 2013

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RIPARTIZIONE DELLA PRODUZIONE STIMATA DI RIFIUTO ORGANICO E COMPOSTAGGIO

DOMESTICO

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DISTRIBUZIONE DEI COMUNI IN BASE ALL’ATTUAZIONE DELLA PRATICA DEL

COMPOSTAGGIO DOMESTICO

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IMPIANTI DI DESTINAZIONEdei rifiuti urbani prodotti in VENETO

dati indicativi della produzione, in tonnellate, anno 2010

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Numero di impianti in veneto

Il sistema impiantistico veneto è attualmente costituito da 26 impianti di compostaggio e digestione anaerobica autorizzati con procedura ordinaria e da una cinquantina di impianti di compostaggio che operano in procedura semplificata diventando cosi leader incontrastata della penisola.

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Tra i 26 impianti in autorizzazione che operano sul territorio regionale si sottolinea la presenza di 10 impianti di digestione anaerobica che,

schematicamente, possono essere così raggruppati:

• 4 impianti “integrati” di digestione anaerobica, compostaggio e depurazione del digestato liquido (SESA, Fertitalia, Agrinord e ETRA di Bassano) che dispongono nel medesimo polo impiantistico, oltre al compostaggio anche di una sezione di depurazione acque per il trattamento della frazione liquida del digestato. L’impianto di Bassano viene considerato come “integrato” in quanto collegato al depuratore fuori sito tramite condotto.

• 4 impianti di digestione anaerobica con sezione di depurazione del digestato liquido depuratore (ETRA di Camposampiero, Alto Trevigiano Servizi, Berica Utilya e Villa Bioenergie) che effettuano la separazione solido/liquido del digestato destinando la frazione solida ad impianti terzi di compostaggio e trattando in conto proprio la frazione liquida nella sezione di depurazione acque; l’impianto Villa Bioenergie potrebbe essere anche inserito tra gli impianti “integrati” in quanto la frazione solida del digestato viene avviata all’adiacente impianto Fertitalia.

• 1 impianto di digestione anaerobica e compostaggio (La Dolomiti Ambiente), che effettua la separazione solido/liquido del digestato destinando la frazione solida alla sezione di compostaggio nel medesimo sito impiantistico e quella liquida a depurazione presso un altro sito;

• 1 impianto di digestione anaerobica (Agrilux) che non effettua la separazione solido/liquido del digestato e lo avvia tal quale a trattamento fuori sito.

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Elenco dei 26 impianti del Veneto

e delle loro rispettivepotenzialità/attività

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Ubicazione degli impianti di compostaggio e digestione anaerobica del Veneto

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IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO E

DIGESTIONE ANAEROBICA IN ITALIA

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TIPOLOGIE DEI RIFIUTI TRATTATI IN IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO, ANNI 2009-2013

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TIPOLOGIE DEI RIFIUTI TRATTATI IN IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO, ANNO 2013

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COMPOSTAGGIO DELLA FRAZIONE ORGANICA DA RACCOLTA DIFFERENZIATA, PER MACROAREA

GEOGRAFICA, ANNI 2009-2013

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FONTI:

http://www.arpa.veneto.it/

http://www.etraspa.it/

http://www.novambiente.it/

http://www.compostiamocibene.it/

http://www.isprambiente.gov.it/