IL COMPORTAMENTO DELLE SEZIONI INFLESSE E I CAMPI DI...
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IL COMPORTAMENTO DELLE SEZIONI INFLESSE E
I CAMPI DI ROTTURA Strutture in c.a.
Costruzioni 1
prof. Federica Caldi
Costruzioni 2
Co
mp
ort
ame
nto
de
lle s
ezio
ni
infl
esse
Considerando una trave sottoposta a flessione, come quella nell’immagine sottostante, si può osservare come, in base alla distribuzione degli sforzi M, si abbiano sezioni in cui la parte superiore è tesa e quella inferiore compressa (M negativo) e altre in cui le fibre inferiori sono tese mentre quelle superiori compresse (M positivo). Il punto in cui gli sforzi sono nulli è l’asse neutro n-n (che NON passa dal centro della sezione: la sua posizione cambia lungo la trave).
Costruzioni 3
Co
mp
ort
ame
nto
de
lle s
ezio
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infl
esse
Se la trave fosse realizzata interamente in calcestruzzo, si assisterebbe a una rottura nei punti con momento massimo, dal momento che la resistenza a trazione del calcestruzzo è nulla (c). Per questa ragione, si inseriscono delle armature metalliche in corrispondenza di tali punti (d), superiormente se il momento è negativo, inferiormente se il momento è positivo.
Costruzioni 4
Co
mp
ort
ame
nto
de
lle s
ezio
ni
infl
esse
Le armature metalliche si fanno carico degli sforzi di trazione, lasciando così al calcestruzzo il solo compito di assorbire gli sforzi della parte compressa della sezione.
Quanto esposto ci permette di comprendere il concetto di sezione parzializzata: dal punto di vista del calcolo statico, la sezione resistente è costituita dall’area di calcestruzzo compressa e dalla sola area dell’armatura tesa.
Costruzioni 5
Stat
o li
mit
e u
ltim
o p
er
azio
ni n
orm
ali
Stato limite ultimo per tensioni normali
Con stato limite ultimo per tensioni normali si intende uno dei seguenti casi:
- Rottura della sezione - Raggiungimento di una deformazione limite
Per comprendere i meccanismi che portano a questo stato, si fa riferimento innanzitutto ai diagrammi sforzi-deformazioni di acciaio e calcestruzzo, così come riportati sull’Eurocodice 2, poi ripresi dal DM 14-01-2008 (NTC 2008), nonché dal suo aggiornamento DM 17-01-2018 (NTC 2018).
Costruzioni 6
Stat
o li
mit
e u
ltim
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azio
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orm
ali
Stato limite ultimo per tensioni normali
Diagramma sforzi-deformazioni CALCESTRUZZO
Deformazione limite cls (accorciamento)
Costruzioni 7
Stat
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e u
ltim
o p
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ali
Stato limite ultimo per tensioni normali
Diagramma sforzi-deformazioni ACCIAIO
Deformazione limite acciaio (allungamento)
Def. limite acciaio (accorciamento)
Fase elastica
Limite di snervamento
εyd =1,955‰
Costruzioni 8
Stat
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azio
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ali
Stato limite ultimo per tensioni normali
La progettazione agli STATI LIMITE porta in sé il concetto di GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Chi esegue il calcolo strutturale deve non solo dimensionare correttamente le sezioni, ma progettare anche il meccanismo di crollo, così da limitare –per quanto possibile- il danno a persone e cose presenti nella struttura. I CAMPI DI ROTTURA mostrati in seguito ci permettono di definire il tipo di cedimento delle sezioni resistenti.
Costruzioni 9
Cam
pi d
i ro
ttu
ra
Campi di rottura
Costruzioni 10
Cam
pi d
i ro
ttu
ra
Campi di rottura
Costruzioni 11
Cam
pi d
i ro
ttu
ra
Campi di rottura
Nel caso della flessione semplice, i possibili campi di rottura sono quelli che vanno dal numero 2 al numero 4. CAMPO 2 Massimo allungamento dell’acciaio (εs = 10‰), ma calcestruzzo non sfruttato appieno (0 ≤ εc ≤ 3,5‰). Rottura duttile >> sezioni debolmente armate CAMPO 2a Massimo allungamento dell’acciaio (εs = 10‰), calcestruzzo al
limite di rottura (2‰ ≤ εc ≤ 3,5‰). CAMPO 3 Massimo accorciamento del cls (εc = 3,5‰), l’acciaio ha superato il limite di snervamento e si trova in campo plastico (1,955‰ ≤ εs ≤ 10‰). Rottura bilanciata >> sezioni normalmente armate CAMPO 4 Massimo accorciamento del cls (εc = 3,5‰), acciaio in campo elastico (0 ≤ εs ≤ 1,955‰). Rottura fragile >> sezioni fortemente armate
Costruzioni 12
Cam
pi d
i ro
ttu
ra
Campi di rottura
Al fine di sfruttare al meglio le capacità dei materiali e di garantire un tipo di rottura duttile (ossia, che non avviene all’improvviso, senza dare segnali), per le travi sottoposte a flessione semplice sono da preferire i campi di rottura 2a e 3. Per capire in quale caso si ricada, è necessario calcolare il coefficiente k.
CAMPO DI ROTTURA k
da a
2 0 0,259
2a 0,167 0,259
3 0,259 0,642
4 0,642 1
Costruzioni 13
Cam
pi d
i ro
ttu
ra
Campi di rottura
Il coefficiente k è dato dal rapporto tra la distanza dell’asse neutro dal lembo superiore della trave (x) e l’altezza utile (d).
𝑘 =𝑥
𝑑
La distanza dell’asse neutro dal lembo superiore è così definita:
𝑥 =𝐴𝑠∙𝑓𝑦𝑑
0,8∙𝑓𝑐𝑑∙𝑏
mentre l’altezza utile è data dalla distanza dell’armatura tesa dal lembo superiore della trave: 𝑑 = ℎ − 𝑑′