Il Cittadino n. 488 aprile 2010 (1/2)

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La Selva di Paliano riapre al pubblico. Una vittoria per quegli “incoscienti idealisti” che ci hanno creduto fino in fondo. Presentati giovedì scorso i libri “Così ci uccidono” e “Veleni di stato” di Fittipaldi e Di Feo, i due giornalisti dell’Espresso L’ironia di un attore “Troppo Buono”. Giulio Scarpati a Colleferro con il suo ultimo spettacolo teatrale.

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Il cittadino di Colleferro nella nuova versione on line

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La Selva di Palianoriapre al pubblico. Una vittoria per quegli “incoscienti idealisti” che ci hanno credutofino in fondo.

Presentati giovedì scorso i libri “Così ci uccidono” e “Veleni di stato” di Fittipaldi e Di Feo, i due giornalisti dell’Espresso

L’ironia di un attore “Troppo Buono”. Giulio Scarpati a Colleferro con il suo ultimo spettacolo teatrale.

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il Cittadino mercoledì 21 aprile 2010

L’editoriale

L’orgoglio civile conta molti sostenitori, sono garbati, non scendono in piazza e neanche protestano per gli abusi dei potenti. Sono affari che non li riguardano e finchè il conto in banca gli permette una dignitosa vita nell’oblio della massa son tutti figli del carro dei vincitori.Ci si indigna di meno quando si ha la pancia piena ed ancor meno quando i propri armadi nascondono tracce di un’accondiscendenza al mal costume.Credo nella verità di informare con mezzi liberi ed autonomi.Quando anni fa nacque “Il Cittadino”, un fervente movimento di critica invase il nostro territorio e per un bel periodo, ho sostenuto la possibilità di cambiare e far mutare la nostra città e la nostra valle da un agglomerato di gente ad un paese con una storia comune e con un’identità da difendere.Il tempo passa e di pance vuote neanche a parlarne, così i poltronai in passerella si defilano dalla scena locale per agguantare posti romani.Aumentano gli onorevoli ed i presidenti dei c.d.a., ma povera terra, povera nostra terra, lasciata in balia di Roma Capitale e di beghe di partito.Voglio un esponente delle Lega.Lo voglio duro ed anche un po’ ignorante.Uno che non sappia declinare un congiuntivo, ma lo voglio Vero! Lo voglio incontrare la mattina al bar, offrirgli un caffè e poi farmi accompagnare per sistemare un figlio ed anche un nipote. Si, ho deciso che il prossimo mio referente sarà un leghista, un nuovo onorevole della Lega del Sacco, o meglio come si usa ora della Lega della Valle dei Latini.Uno con cui gli allevatori possano poter parlare di inquinamento, uno con cui i dipendenti del Gaia possano trovare una soluzione sulla loro vicenda e che quando un ragazzo capace debba essere indirizzato, lo accompagni negli uffici giusti... dalla persona giusta.Quando tempo fa decisi di fare informazione, per me l’unica cosa importante era essere libero dagli schemi e dover informare senza mai avere il piglio di formare coscienze.Tante righe sono state scritte su questo giornale e tanti volti hanno accompagnato la nostra storia editoriale, ma oggi ci si deve rinnovare ed incontrare nel confronto universale che è quello di internet.Fino a pochi anni fa Beppe Grillo spaccava pc nei sui spettacoli, ora dopo aver ammesso l’ignoranza in materia organizza blog e manifestazioni on line.Che grande democrazia è quella che viene dalla rete.Son sicuro che la rete ci salverà dall’appiattimento del linguaggio politichese e per far ciò mi affido al mio amico Alessandro Neccia che in tempi lontani affrontò il dibattito on line con Kolleferro.it.Un sito libero ed innovativo, tanto quanto lo è stato il nostro giornale.Ora nasce ilcittadinoradiotv.it, una fusione di intenti per dar forza alle idee libere del nostro territorio.

di Ettore Togneri

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l’opinione di Vittorio Lupicuti

SportC5: Pareggio 3-3 della la Civ is

nel la prima gara del triangolareplay off per la promozioen in A2

Rugby: i l Colleferrotorna alla v ittoria

Il CittadinoPeriodico indipendente di informazione. Reg. N.14 del 21/7/03 Trib. Velletri. Dir. Responsabile: Marica Bruno Redazione: Via C. Battisti, 15 Colleferro

e-mail: [email protected] www.ilcittadinoradiotv.it

www.infolandia.it/ilcittadino

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La Selva di Paliano riaprirà il primo maggio.Cancelli aperti e tante iniziative.Dal 2005 tante battaglie sono state fatte per impedire che questo nostro monumento naturale venisse smembrato inesorabilmente. Quella di oggi è una vittoria di tutti, è la prova che quando la causa è giusta e la mobilitazione è forte e costante, le soluzioni si trovano.

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“Salviamo La Selva”: questo lo slogan coniato il giorno 5 giugno 2005 quando rendendomi conto dello sfacelo e di cosa restava della Selva di Paliano, in un impeto di ribellione al troppo comune modo di pensare “tanto purtroppo e’ così...”, lanciai l’idea all’amico Alfredo Stirati allora Direttore del Il Cittadino, di una giornata di “protesta costruttiva”: andare a togliere l’immondizia disseminata dappertutto nella abbandonata area faunistica. Lo facevamo per riscattare l’orgoglio del nostro territorio (aggravato dalla presenza della adiacente discarica di Colle Fagiolara e dai noti guai del Sacco), lo facevamo per motivi di difesa di un ambiente sempre più

abbandonato anche e soprattutto dai paladini dell’Ambiente, lo facevamo perché la Selva era per noi motivo di interesse turistico enorme, ed i tempi erano maturi per ripartire su quella strada.Fu una giornata memorabile:qualcuno ci prese per pazzi (chi fa più nulla gratis tanto per farlo?) e furono raccolte più di tre tonnellate di immondizia. Da quella giornata partì l’idea del Grillo Parlante, della raccolta firme su internet e del filmato su youtube visto da 30mila persone grazie all’impegno e alla esperienza di Andrea Torcasio, un ragazzo che ci aveva contattati via email condividendo la nostra battaglia di civiltà, oggi un Amico con la A maiuscola, per arrivare dopo tanto penare e combattere, alla consegna delle firme raccolte sul cartaceo alla Regione Lazio.

Mi ci recai personalmente, accompagnato dall’unico politico locale che ci era stato a sentire tra l’altro, di Colleferro: Corrado Mattoccia. Tutti gli altri, amici e non, erano spariti.

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foto Danilo Costantini - Foto-Reflex

La gente che ci ha seguito è stata l’arma vincente per rompere quel muro di menefreghismo improduttivo che avrebbe reso la Selva solo la zona su cui ampliare la discarica

di Vittorio Lupicuti

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Consegnammo alla segreteria di Zaratti il tutto dicendo “correte! C’è l’asta fra tre giorni. C’è la certezza che il tutto venga inesorabilmente smembrato e, soprattutto, c’è un immobilismo della politica locale che ci “preoccupa”. Comprendendo la situazione grave, la Regione diede avvio alla procedura per rendere La Selva di Paliano Monumento Naturale.Avevamo vinto! L’asta andò deserta (chi avrebbe mai investito in un terreno a rischio edificazione?)bloccammo sul nascere lo, a n o s t r o av v iso,

scellerato e costosissimo progetto S.T.U. del Comune di Paliano, perlomeno per come allora era stato concepito: metri cubi a dismisura di cemento armato per cattedrali nel deserto costose:utili e redditizie per chi costruiva; sicuramente inutili e dispendiose per chi da quella nuova economia non ne traeva beneficio. Lo dicevamo e lo raffermiamo: la Selva come punto di riferimento per portare la gente che annoiata passa i pomeriggi nei centri commerciali, a rivivere i centri storici, a portare nuova economia fresca alle nostre cittadine, a rivalutare degnamente ciò che insiste nei nostri centri storici,

oltre che naturalmente salvare il patrimonio naturalistico già

messo a dura prova negli anni e nelle tristi vicende della Valle del Sacco riscattando con orgoglio la nostra identità e piantandola di piangerci solo addosso per i disastri del Sacco. Ci

chiamò direttamente il Dott. Fulco Pratesi del WWF Italia

che per l’occasione elogiando i meriti di un gruppo di

“incoscienti idealisti” scrisse in

merito un articolo sul Corriere della Sera. Era il 2004, ci prendevano per pazzi. E’ il 2010: avevamo e abbiamo ragione! Il resto è di questi giorni: La Lista Civica vincitrice alle ultime elezioni con a Sindaco Maurizio Sturvi, hanno completato il miracolo e la Selva il 1 Maggio dopo tanto penare, riapre i battenti. Non solo in funzione di Area Verde da proteggere, ma anche in quella di essenziale volano per l’economia locale, riportando la gente a visitare Paliano e i paesi circostanti zeppi di storia, cultura e gastronomia e tant’altro. Che dire? Quanto è grande la nostra gioia? E’ grande! Ma quanto è importante avere politici e amministratori veramente lungimiranti oggi giorno! Non importa il loro colore politico:

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Vittorio Lupicuti

Era il 2004, ci prendevano per pazzi. E’ il 2010, avevamo e abbiamo ragione!

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07importa il cervello e la capacità di trovare soluzioni.Quindi grazie a “Il Cittadino” che ci diede, unico allora, uno spazio per scrivere e gridare le nostre ragioni, grazie a Corrado Mattoccia che ci diede un grande aiuto per aprire “i meandri” delle stanze della Regione inaccessibili allora per noi comuni mortali, grazie all’amico e Sindaco di Paliano Maurizio Sturvi e alla sua Amministrazione per la capacità e il coraggio e per la nuova linfa che sta dando alla cittadina, grazie a Vincenzo Romagnoli inarrestabile “macchina da guerra” per il rilancio della zona, grazie alla Regione Lazio che ha mantenuto gli impegni, prima nel proseguire quel progetto da noi richiesto di Monumento Naturale, poi per avere preso in affitto 70 ettari del Parco, impegnando risorse e uomini per il suo rilancio. Grazie al Principe Antonello Ruffo di Calabria per aver avuto una idea meravigliosa! Grazie a tutti!Ma permettetemi di dire grazie alle più di trentamila persone che veramente da tutto il mondo, ci hanno scritto, manifestato apprezzamento e firmato le varie petizioni, on line o cartacee, che sono risultate l’arma vincente per rompere quel muro di menefreghismo improduttivo che avrebbe reso la Selva solo la zona su cui ampliare la discarica. o l’ennesimo mare di cemento. Discarica che per la sua dislocazione e per i miasmi che produce diventa il vero problema da combattere ma che sulla quale torneremo in un altro momento.Desidero quindi augurare alla Redazione del Il Cittadino un grande in bocca al lupo per questa rinnovata edizione e a tutti i lettori un arrivederci al 1 Maggio alla Selva di Paliano.Vi aspettiamo numerosi!

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Copia del documento in cui l’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio Zaratti si impegna

dopo le pressioni del Grillo Parlante. Primo atto in direzione della riapertura della Selva

foto Carlo Reali

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giovedì 15 aprile 2010

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Così Mario Mancini, presidente Cia Frosinone, spiega la decisione di schierarsi contro l’ipotesi di riconversione dell’inceneritore Marangoni – Maind, che oggi brucia pneumatici e che domani, qualora la richiesta fosse approvata in sede di conferenza dei servizi, dovrebbe trattare car-fluff, ossia ciò che resta delle autovetture dopo la demolizione.

La Cia, come anche le altre organizzazioni agricole provinciali, condivide le preoccupazioni dei comitati cittadini di Anagni (Retuvasa, La guerra di Piero, Vox Populi, Osteria della Fontana, Anagni Viva, Ponte del Papa,

Diritto alla Salute) da sempre schierati contro la riconversione dell’inceneritore.

«La città di Anagni e il comprensorio della Valle del Sacco hanno pagato, come tutti sanno, un tributo pesantissimo. I danni prodotti dall’inquinamento industriale – spiega Mancini – hanno stravolto la produzione agricola e zootecnica, comportando la chiusura di centinaia di piccole aziende e la perdita di preziosi posti di lavoro. Abbiamo avviato, d’intesa con la Regione Lazio, iniziative per ricostruire un patrimonio di produzioni, di esperienza e professionalità. Non possiamo, pur

nel rispetto delle esigenze del comparto industriale, consentire operazioni come quella proposta dalla Marangoni, soprattutto oggi, quando cominciamo a raccogliere i primi risultati delle attività messe in campo per rilanciare l’agricoltura della Valle del Sacco».

Entro la prima settimana di maggio, dovrebbe tenersi in Regione la seduta conclusiva della conferenza dei servizi. La Cia di Frosinone parteciperà sabato prossimo, ad Anagni, all’assemblea pubblica promossa dai comitati cittadini per ribadire le ragioni del no alla riconversione dell’inceneritore della Marangoni.

Inceneritore Marangoni La CIA di Frosinone al fianco dei comitati civici

«Il nostro non è un no ideologico, ma motivato dall’esigenza reale di salvaguardare un territorio martoriato da una serie impressionante di inquinamenti ambientali»

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Colleferro nei due libri inchiesta di Di Feo e Fittipaldi Presentati giovedì scorso i libri “Veleni di stato” e “Così ci uccidono” dei due giornalisti dell’Espresso. Buona la partecipazione dei cittadini con rappresentanze dell’intera Valle del Sacco. Assenti, o quasi, i rappresentanti delle varie forze politiche.

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Giovedì 15 presso la Sala Ludus di Colleferro Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi hanno presentato i loro rispettivi libri “Veleni di Stato” e “Così ci uccidono”.I due giornalisti dell’Espresso, hanno condotto due indagini separate su veleni e morte, il primo partendo da un’inchiesta sulle armi chimiche e batteriologiche prodotte in Italia ai tempi del fascismo, l’altro si è addentrato nelle vicende dei siti più inquinati d’Italia, soffermandosi in particolar modo sulla zona di Colleferro.“Il solo fatto che entrambe queste indagini portino a Colleferro dovrebbe preoccuparvi”; così ha esordito Di Feo nella presentazione di giovedì scorso organizzata dall’Associazione Culturale Logos, la Rete per la tutela della Valle del Sacco (ReTuVaSa) e l’Unione Giovani Indipendenti.Speriamo che questo evento possa rilanciare l’allarme per il rischio di distruzione del territorio tra i cittadini che non dovrebbero mai abbassare la guardia di fronte a certi temi.

Di Feo, con il suo libro coraggioso, ha ripercorso in modo chiaro la storia dei veleni sversati nei nostri mari e ancora presenti nei depositi italiani derivanti dalla produzione di armi chimiche prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. Riguardo alla Snia BPD, ci ha confermato che essa, grazie ai suoi laboratori di progettazione, vendeva a Saddam Hussein armi convenzionali, quali

proiettili di artiglieria e razzi, con le indicazioni su come effettuare modifiche per renderle armi chimiche o armi di distruzione di massa. Documenti di migliaia di pagine, prelevati da archivi britannici, in parte consegnati da Di Feo alle associazioni organizzatrici e ora accessibili al pubblico. Documenti contenenti informazioni che il nostro paese tiene secretate oppure non conosce minimamente. Un lavoro di ricerca che ha già prodotto scalpore.

Il libro di Fittipaldi ci tocca direttamente nel presente, descrivendo nel dettaglio i recenti fatti avvenuti a Colleferro e nella Valle del Sacco. Dagli arresti per gli inceneritori di Colleferro, indietro nel tempo, fino alla contaminazione delle acque, dei terreni e degli esseri umani. Il tutto attraverso una cronologia minuziosa. Si parla dello studio condotto dalla Usl RmE sui tumori e sulla contaminazione da betaesaclorocicloesano trovato in alcuni prodotti della nostra valle con un livello di concentrazione 30 volte

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per tenersi informati...

http://ripuliamocolleferro.blogspot.com http://retuvasars.blogspot.com

http://ugionline.it/info

Riportiamo qualche frase di un’intercettazione tra un operatore dell’inceneritore ed il suo dirigente presa dal libro di Fittipaldi (pag.69).

OP. «C’ho un camion che non si può proprio guardare»Dir. «Lo so»OP. «E’ tale e quale. Guarda sta roba non si può scaricare»Dir. «Perché. No aspetta…»Op. «E’ intera. Significa che le buste sono buste, significa che ce sta de tutto»Dir. «Eh te la devi tenere. Te la devi tenere e ti dico anche come…»

Nella foto in piedi Alberto Valleriani insieme ai due giornalisti

dell’Espresso Di Feo e Fittipaldi

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oltre il limite fissato dalla legge. Si parla della Caffaro indagata per “disastro ambientale” dal 2001 al 2005. Tempi recenti. Disastri dalle conseguenze gravissime che ancora non scopriamo del tutto. Nella Valle della Morte (come viene definita nel libro) la gente si ammala (e muore…) di tumore con una concentrazione che fa paura, superiore di molto alla media nazionale.

Noi che viviamo a Colleferro siamo spaventati. Per poter prendere una posizione in merito è importante capire certe vicende, come si siano svolte e cosa abbiano provocato. Noi de “il Cittadino” siamo stati alla presentazione ed abbiamo anche comprato i libri dei due autori, come avrebbe dovuto fare qualsiasi cittadino che vuole conoscere la verità e che è stanco delle frottole che ci raccontano per farci morire

di tumore in silenzio. In rete è possibile trovare informazioni sui dati riguardanti lo studio completo sulla salute degli abitanti della Valle del Sacco realizzato dalla USL RME per conto della regione Lazio dopo lo scandalo del 2005. Appena finito di leggere questa rivista apriamo il browser e “perdiamo” altri 10 minuti ad informarci.

La Redazione

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«Adesso basta. Sull’acqua decidiamo noi»

Retuvasa insieme alle altre associazioni locali raccoglie firme per il referendum per l’acqua pubblica.

L’obiettivo è quello di eliminare tutte le norme che in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell’acqua, ultimo in ordine cronologico il decreto Ronchi. I fautori della privatizzazione dell’acqua tacciano spesso il pubblico di incapacità nell’assicurare una corretta ed efficace gestione dell’acqua. A questo ragionamento, che non è sempre vero, Rodotà risponde efficacemente: “Prima di passare al privato bisognerebbe cercare di correggere le anomalie del pubblico. Ecco la novità. L’acqua è un bene pubblico. E’ un bene comune e un diritto umanouniversale”. Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né farci profitti. Invece di profitti le multinazionali dell’acqua ne hanno fatti tantissimi. Le privatizzazioni in corso hanno portato ad un aumento delle tariffe

del 61,4% tra il 1997 e il 2006, a fronte di un’inflazione cumulata che nello stesso periodo è cresciuta di poco più di un terzo (25%). Ma è tra il 2002 e il 2008 che hanno subito il balzo più forte: +30,5% a fronte di un’inflazione cumulata nello stesso periodo del 16,2%. Questo prelievo forzato dalle nostre tasche non ha portato, come purequalcuno afferma, a un aumento degli investimenti nella rete e nel servizio: tra il 1990 e il 2000,infatti, sono crollati di oltre il 70%, da circa 2 miliardi di euro a 600 milioni. La Retuvasa, che da tempo propone anche per Colleferro di far tornare l’acqua in mani pubbliche e che più volte ha denunciato i disservizi di Italcogim e della nostra amministrazione (con le

famose 4 domande al sindaco che ancora giacciono sul sito in attesa di risposta), insieme ad altre associazioni locali organizzerà i banchetti per la raccolta firme a partire dal 24 aprile. I cittadini di Colleferro potranno anche firmare direttamente in comune, dove troveranno i moduli depositati.

il Cittadino

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Una condanna. Essere buoni è veramente una condanna. Una malattia con la quale si nasce e che, in tutti modi, porta a grandi fregature o a diventare dei veri e propri martiri, sacrificati sull’altare dell’essere l’esempio da imitare. E infatti si è esposti ogni giorno a molti rischi, come quelli di andare contro sé stessi, di compatire troppo, di rinunciare, di non saper dire mai “no”. Dai soldi risparmiati per fare il regalo alla mamma, lo snack gelosamente conservato per degustarlo in un momento di relax rubato all’improvviso dal pingue e antipatico cugino ai calzini comprati dall’extracomunitario sotto casa, questi e tanti altri gli aneddoti con i quali Giulio Scarpati ironizza sulla propria indole troppo buona – appunto – e su come questo carattere abbia influenzato tutta la sua vita. Questo è il centro dello spettacolo “Troppo Buono”, che da qualche mese è in tournèe e ha fatto tappa nel Teatro di Colleferro il 18 aprile alle ore 18:00. E lo fa con non pochi riferimenti storici e letterari, da De Amicis, Goethe a Dostoevskij, ma soprattutto

con una simpatia così energica da sorprendere. E sembra quasi di assistere alle vicende del povero Don Chisciotte o dei personaggi del Candido di Voltaire per quanto sia ironica questa interpretazione. Collante di queste “sventure”, sia nella crescita dell’artista che nella vita professionale, la compassione per “il cattivo”, che sembra quasi vivere meglio per l’essere più trasgressivo, spensierato ed egoista. In sottofondo il pianoforte è travolto dal grido disperato contro la patologia sempre più rara, ossia la bontà: le note accompagnano questa commedia in modo determinante. I testi rivelano grande umanità e sono interpretati con lo spirito giusto per denotare l’ironia dello spettacolo.Di sicuro, un plauso va alla grande professionalità e simpatia di Scarpati che, insieme alla moglie Nora Venturini e a Marco Presta, ha ideato questo spettacolo e, dopo anni di tolleranza, è riuscito

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L’inguaribile patologia che conduce al sacrificio quotidiano

L’ironia di un attore “Troppo Buono”Giulio Scarpati a Colleferro con il suo ultimo spettacolo.

«Io mi diverto tantissimo e il pubblico si diverte con me. Ci sono tanti buoni a teatro e me lo dimostrano alla fine di ogni spettacolo»

di danieLe rodoLico

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finalmente a sfogare il suo desiderio di “fare il cattivo”. Ma per fortuna questa “rabbia repressa” non ha compromesso la disponibilità di Giulio che, infatti, ci ha permesso di fargli qualche domanda, investendoci di gentilezza e cordialità. Giulio,La ringrazio per l’intervista che ci concede.

Quanto può essere importante il teatro nella crescita di un adolescente?Penso che il teatro sia quasi sicuramente necessario, se non come materia scolastica di sicuro come motivo di riflessione. L’adolescenza è un’età difficile – lo diciamo scherzando anche nello spettacolo (ndr lo spettacolo “Troppo Buono”). Il teatro aiuta a drammatizzare ed è certamente un mezzo per le persone più timide di venir fuori e, di conseguenza, è utilissimo, anche nelle scuole. L’abitudine di andare a teatro fa bene. Fa bene alla comunità e, poi, anche all’attore, dato che è il suo pane quotidiano, come prima tappa del proprio percorso personale e, quindi, per coloro che vogliono diventare degli attori consiglio di partire dal teatro, perché è una base solida.

Anche in virtù del fatto che di recente è stato eletto Presidente del Sindacato Attori Italiano…Molti giovani sognano di entrare

nel mondo dello spettacolo, ma sono scoraggiati dalle difficoltà che questo percorso presenta: quanto è difficile affermarsi? Cosa direbbe a questi ragazzi?

Di certo devono seguire questa loro passione, ma soprattutto lavorarci su:

bisogna studiare, imparare… Insomma la passione deve esser seguita da un fare concreto: non puoi pensare di avere scorciatoie per affermarti poiché tutto si costruisce gradino dopo gradino.

Quali sono i pro e i contro del successo?

Indubbiamente il successo fa bene e permette di vivere bene. Il problema è che devi saper sfruttare il successo come una grande opportunità, un privilegio che si presuppone essere meritato, pur non dimenticando gli inizi; non dimentico le prime

tournées teatrali, quando alloggiavo in alberghi “senza una stella”.

A breve si concluderà a Roma (ndr teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi, dal 20 aprile al 2 maggio 2010) la tournée di Troppo Buono... ora che è al 75%

dell’opera qual è il bilancio complessivo di quella che è innegabilmente una simpaticissima idea?

Io mi diverto tantissimo e il pubblico si diverte con me. Ci sono tanti buoni a teatro e me lo dimostrano alla fine di ogni spettacolo. Vuol dire che è vero che siamo troppo buoni e, senz’altro, i buoni sono la maggioranza,

o almeno la maggioranza di quelli che vanno a teatro; ciò mi conforta.

La ringrazio ancora per questa opportunità che ha dato a me e soprattutto ai nostri lettori di conoscerla meglio. Tanti auguri per i suoi progetti futuri: sono sicuro che continuerà ad essere sempre un punto di riferimento per tutti coloro che la seguono instancabilmente e con grande gioia!

Di niente!Grazie a voi!

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Daniele Rodolico insieme a Giulio Scarpatialla fine dell’intervista

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dai Comunicati Stampa del Comune

Successo per la quinta fiera di piante e fiori a ColleferroSuccesso di pubblico per la V^ mostra-mercato dedicata ai fiorai e ai vivai del Lazio. Lo scorso fine settimana sono stati moltissimi i visitatori che hanno affollato l’isola perdonale di viale XXV Aprile per ammirare le composizioni floreali ed acquistare le varie specie messe in vendita dai commercianti della zona. “La Fiera delle piante e dei fiori – ha detto il sindaco Mario Cacciotti, che l’ha inaugurata sabato, presenti anche l’assessore al Commercio Aldo Giuliani e l’assessore alla Cultura Graziana Mazzoli – è ormai una bella tradizione consolidatasi. I cittadini amano questa iniziativa che organizziamo ad ogni inizio di Primavera e ne approfittano per preparare i propri balconi e giardini alla bella stagione. Qui, infatti, possono trovare piante e fiori per ogni gusto”.Alla giornata inaugurale erano

presenti anche alcune classi delle scuole medie “Leonardo da Vinci” e “Giuseppe Mazzini”, i cui ragazzi hanno potuto ammirare, oltre agli esemplari di piante e fiori anche una esposizione di opere pittoriche, curata da artisti locali, mentre domenica, sempre nella stessa area si è tenuta anche l’edizione della mostra-mercato dell’antiquariato “Passeggiando tra i sogni”.

il Cittadino mercoledì 21 aprile 2010

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L’Assessore alla Cultura Graziana Mazzoliinsieme al Sindaco Mario Cacciotti

Premi di Laurea dell’UnitreVenerdì scorso, presso l’aula consiliare, si è tenuta l’annuale cerimonia dei Premi di Laurea dell’Unitre di Colleferro. Patrocinata dal Comune, la manifestazione ha visto la presenza di numerosi sindaci del comprensorio, a testimonianza della valenza culturale di questa istituzione nel territorio. Una realtà che si sta espandendo sempre più, come ha precisato l’assessore alla Cultura Graziana Mazzoli, che ha fatto le veci dell’Amministrazione comunale, e che ha sottolineato il valore e l’essenza del lavoro svolto

da tanti anni dai docenti e dai volontari di questa associazione, che è ospitata nei locali del Comune in via Nobel. Oltre alla consegna degli attestati delle tesine per i corsisti dell’Università locale, l’Unitre ha voluto conferire numerosi riconoscimenti a quanti si sono particolarmente distinti nell’ambito dell’associazione, tra cui una targa di merito è stata consegnata alla redazione del bollettino dell’Unitre intitolato “La nostra voce”.I laureati che hanno ricevuto

il premio sono: Marco Calenne, Daniela Caporilli, Martina Cenciarelli, Paolo De Santis, Gloria Lattanzi, Ilaria Lisi, Francesco Manciocco, Chiara Mitola, Luigi Corrado Salvitti. I corsisti Unitre sono stati invece Paola Dentamaro e Eledina Lorenzon, che hanno presentato rispettivamente una tesina su “Le galassie”, per il corso di Scienza e metafisica e su “Nuovi stili di vita per entrare nel futuro”, relativamente al corso di Educazione alla salute.

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Un vero e proprio boom di visite per l’innovativo progetto che vede protagonista Anagni e le sue bellezze. A meno di tre settimane dalla presentazione del progetto Navig@nagni, finalizzato alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio artistico della città, l’eccellenza tecnologica per promuovere nel mondo i preziosissimi monumenti della Città dei Papi sta riscuotendo un successo senza precedenti. Con un “laserscanner” di ultimissima generazione, sono stati scansionati i principali monumenti anagnini (Cattedrale, Cripta, Sala dello Schiaffo, Sala della Ragione) e oltre alle misurazioni (al millimetro) effettuate, sono state ricavate delle visuali in 3D in altissima risoluzione che sono, appunto, “navigabili” sul sito istituzionale.

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BOOM DI VISITE PER NAVIG@NAGNI

www.comune.anagni.fr.it

Colleferro e Valle del Sacco, dove ogni fabbrica si qualifica per la sua produzione e per il tipo di morte che lascia ai suoi operai e ai suoi abitanti, bambini compresi, macabra liquidazione di alfa/beta/gamma-esaclorocicloesano, di policlorobifenili, di diossine e di metalli pesanti come cadmio, mercurio e piombo: «tumore alla pleura e alla vescica per i lavoratori dell’impianto chimico, tumore al testicolo e alla pleura per gli addetti alle carrozze ferroviarie».Video diviso in tre parti.

Youtube: “La valle dei Tumori”

Prima parte: www.youtube.com/watch?v=Vb3-g74x9E4Seconda parte: www.youtube.com/watch?v=5EiILMV-Puw

Terza parte: www.youtube.com/watch?v=kLTWHZ123-I

Uno dei migliori portali della zona è quello di Artena, realizzato da alcuni ragazzi volenterosi e molto bravi.Elenchiamo di seguito i nick con cui si presentano sul sito, andate a scoprire on line le presentazioni di Cherno, Elhombrito, Fenis, Jozmile, Martina, Tupacca.

Artena on line

www.artenaonline.it

www.ilcittadinoradiotv.it mercoledì 21 aprile 2010

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Il Colleferro RugbyTorna alla vittoria

Il Colleferro torna alla vittoria e lo fa nel migliore dei modi travolgendo al Natali il Milazzo per 42 a 5 con 21 punti per tempo.Dopo un calcio piazzato fallito dagli ospiti al 9’ è il Colleferro ad andare a segno per primo con Idini al 23’. Il capitano finalizza in meta una bella azione corale del Colleferro. Cekrezi trasforma per il 7 a 0 rossonero.Passano cinque minuti e Massicci “raddoppia” portando, anche grazie alla seconda trasformazione di Cekrezi, il punteggio sul 14 a 0.Al 35’ Cekrezi fa tutto da solo andando in meta e trasformando al centro dei pali. Il risultato finale della prima frazione si fissa così sul 21 a 0.Nella ripresa, dopo una girandola di sostituzioni, lo spartito del match non cambia con il Colleferro a suonare sempre la stessa musica.

Al 22’ arriva la quarta meta, quella del bonus, con Elia Padovese che buca centralmente la difesa siciliana. Cekrezi, ancora una volta, non sbaglia dalla piazzola (per lui alla fine i punti saranno ben 15).Non pago di aver incassato vittoria e punto del bonus, il Colleferro prima dello scadere trova ancora il tempo di mettere a segno altre due mete prima con Battisti e poi con il neo entrato Lenz.Nel recupero Ammendola rende meno amaro il passivo per il Milazzo sigillando il match sul 42 a 5 per i padroni di casa.Una vittoria importante ai fini della classifica (il Colleferro torna in solitudine al quinto posto) ma soprattutto per il morale dopo due sconfitte maturate sul filo di lana.Cucchiarelli prima della partita aveva chiesto ai ragazzi di divertirsi. Dal risultato finale sembrerebbe

proprio che la squadra abbia seguito i consigli del suo tecnico.

L’addetto stampa Colleferro RugbyMatteo Raimondi

www.ilcittadinoradiotv.it mercoledì 21 aprile 2010

Netto successo per i rossoneri che superano i siciliani del Milazzo con il punteggio di 42 a 5

foto dal sito www.colleferrorugby.it

COLLEFERRO RUGBY

Prati, Padovese, Idini, Cerbara

(7’ st. Graziani), Battisti (26’

st. Mancini), Bufo, Cekrezi

(31’ st. Lenz), Maciocia (14’

st. Baglioni), De Maggi

(38’ pt. Marziali), Sarnino,

Massicci, D’Andrea, Angelucci,

Papaianni (14’ st. Sbrighi),

Leo. All. Cucchiarelli

COLLEFERRO RUGBY 42

MILAZZO 4

(pt. 21-0)

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Calcio a 5: per la CivisSolamente un pari contro il Loreto

La Civis Colleferro dovrà giocarsi il tutto per tutto sul campo del Fasano sabato 24 aprile e poi attendere l’esito della partita in programma il primo maggio tra Loreto Aprutino e Fasano.Un triangolare che permetterà alla sqaudra vincente di accedere al terzo turno dei play off.Si complica così il cammino verso la prmozione in A2 della squadra di Coppola che ci ha abituati in questi anni a grandi rimonte e grandi imprese.Mister Coppola a fine gara commenta amareggiato: «Non ho nulla da rimproverare alla squadra, abbiamo giocato bene, siamo stati molto sfortunati e meritavamo sicuramente qualcosa di più. In tre gare dei play off abbiamo preso qualcosa come oltre dieci pali. Ho massimo rispetto per gli avversari, ma sono amareggiato per l’arbitraggio. Non ci hanno concesso un rigore netto,

ci hanno fischiato molto falli all’inizio obbligandoci a un certo tipo di gioco, visto che dopo sei minuti avevamo già raggiunto il bonus. E poi hanno invertito dei falli ammonendo Pirù e Maciel, quando invece avevano subito. Decisioni che pesano sul risultato».Dello stesso parere il presidente Daniele Mandova: «Gli arbitri non sono stati all’altezza di una partita così importante, un po’ come era successo con Palestrina, Genzano e Latina durante il campionato. E’ stata una bella partita, molto maschia, agonistica, ma rovinata da alcune decisioni arbitrali. Spiace perché noi società investiamo molto, facciamo tanti sacrifici e vederli svanire non per nostro demerito è davvero demoralizzante. Fasano? A questo punto valuteremo l’ipotesi di non andare».

foto dal sito www.aristoncalcioa5.it

CIVIS COLLEFERRO: Leofreddi,

Maciel, Guerini, Tetti, Pirù,

Ceccaroni, Lidano, Nenè, Pinzon,

Violanti, Mastrella, Francesconi. All.

Fabio Coppola.

LORETO APRUTINO: Capuozzo,

Cantagallo, Pablo Alvarez, Paolone,

Joao Tobaldini, Tiago, Mirabile,

Fois, Jean Cividini, Ramos, De

Fraga, Gaetanino. All. Piero Marrone

(squal., in panchina D’Alò).

Arbitri: Pasquali (Ascoli P.) e Bosi

(Foligno); cron.: Rinelli (Perugia).

Marcatori: 19’55’’ pt Pirù (C); 4’30’’

st Pirù (C), 8’30’’ st Paolone su rig.

(L), 12’ st Jean Cividini (L), 15’30’’ st

Pirù (C), 17’30’’ st Capuozzo (L).

Note: ammoniti Ceccaroni, Ramos,

Pirù, Francesconi, Pablo, Maciel.

Tiri liberi: 1/1; 0/1.

CIVIS COLLEFERRO 3

LORETO APRUTINO 3

(pt. 1-0)

il Cittadino