il Cittadino n. 235

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 235 anno XIIV - 16 Marzo 2016 Dibattito sulla sfiducia al sindaco Accorinti Resa dei conti

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Dibattito sulla sfiducia al sindaco Accorinti

Resa dei conti

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Siamo già alla resa

AsteriscoAsterisco

Negli ultimi giorni abbiamo registrato un’accelerazione ne tare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco ASembrava che, anche sul piano istituzionale, si fossero cre minare le dimissioni del primo cittadino, della Giunta e de Ma l’obiettivo minimo delle sedici firme necessarie per in civico Consesso non è stato raggiunto.La pantomima recitata da alcuni consiglieri comunali che, ti, che hanno rivoluzionato l’assetto geopolitico emerso n politicamente dignitosa della loro pragmatica inversione Accorinti.Naturalmente, per tutti la prima preoccupazione è per la organi istituzionali democratici e consegnata a un Comm la comunità.Ovviamente, per i rappresentanti della cittadinanza riman vo che quasi tutte le espressioni socio-culturali ed econ l’esperienza Accorinti.Si sta rapidamente diffondendo tra i cittadini un sentimen tato dalla mancanza di risultati e per la drammatica situaz dall’ultima decisione governativa che priva Messina dei fo ti, a causa della mancata approvazione dei bilanci del Siamo alla resa dei conti.Sul versante politico, riteniamo che è deleterio contin le, almeno per l’anno in corso, possibilità di concreta Sul piano istituzionale, l’amministrazione comunale, dopo impegnarsi per la soluzione di punti programmatici esse puntuale cronoprogramma.Allo stato non è pensabile disperdere energie su altri E’ indispensabile rafforzare l’azione di governo, scev di facili consensi.

di Lillo Zaffino

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dei conti ell’attività dei partiti che insistono sull’esigenza di presen-

Accorinti. eate le condizioni per formalizzare l’atto politico per deter-

el Consiglio comunale . ncardinare la mozione di sfiducia nell’ordine del giorno del

, dopo lo “tsunami Genovese” e marginali riposizionamen-

nelle ultime consultazioni, tentano di fornire una versione di tendenza e sul giudizio espresso sull’amministrazione

città che, qualora venisse privata traumaticamente dagli issario di turno, segnerebbe un’ennesima sconfitta per

e tra le pieghe dello sfondo il giudizio nettamente negati-

nomiche della società messinese hanno pronunciato sul-

nto di profonda delusione e un senso di sconforto alimen- zione economica in cui versano le casse comunali, acuita

ondi governativi di anticipazione per le spese corren- l 2015.

nuare a cincischiare sulla remota, se non impraticabi-

re la sfiducia ad Accorinti. l’inderogabile approvazione dei documenti contabili, deve

nziali per l’erogazione dei servizi comunali attraverso un

impegnativi obiettivi. vra da condizionamenti legati alla spasmodica ricerca

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Reset! a firma del rappresentante Stefano Tinaglia

Purtroppo ormai è palese che la presunta e tanto autocele-brata onestà intellettuale di Sindaco e Giunta non sia altroche l’ennesimo spot dato in pasto ad una città afflitta e

rassegnata ormai al peggio. Non ha alcun senso provare a ragio-nare seriamente sulle questioni, poiché i risultati della “schizofre-nia“ che ha ormai colto anche il dibattito cittadino non consentedi andare oltre l’emergenza. Mentre 1000 attività commercialichiudono solo nel 2015 e la Città invecchia e si spopola inesora-bilmente, si continua a navigare a vista. Questa Amministrazione, esattamente come le altre, non sioccupa di riunire le forze dei cittadini per attuare finalmente unserio e condiviso progetto di sviluppo economico, sociale e cul-turale. No al contrario, si continua a ragionare ed a tutelare posi-zioni personali e di parte che hanno il solo compito di individua-re in altri i responsabili di questa tragedia o, come nel caso delfolle dibattito sul Prg, quello di fare demagogia, pensando chefare POLITICA significhi “dire le cose che i cittadini vogliono sen-tirsi dire“ anziché “fare le cose più giuste per salvare la città”. Si, la Città vive una tragedia percepita da tutti: Cittadini,Sindacati, Ordini Professionali, Associazioni di Categoria,Chiesa, Prefettura. è quello che oltre 80 rappresentanti di “pezzidi città” assieme hanno compreso, riunendosi ed autoconvocan-do gli Stati Generali di Messina. Non avremmo mai immaginatoche la “minaccia“ dello slogan “adesso tocca a Messina“ coniatodall’ex Sindaco Buzzanca potesse essere superato da quelloAccorintiano “cambiamo Messina dal basso“. Ora che Accorintiha portato Messina così in basso, scavando un solco capace disotterrare anche le peggiori amministrazioni di #quellichecerano-prima, la sola cosa logica che ci viene in mente è che l’ammini-strazione abbia davvero un progetto di sviluppo: “MessinaSotterranea“. Messina, purtroppo, in questi tre anni diAmministrazione non ha solo perso la speranza ma ha definiti-vamente confermato quel criterio secondo il quale chi ha compe-tenza e chi dice di averla pesano quantomeno alla stessa manie-ra, con una preferenza su chi dice di averla. Se esiste ancora un barlume di buon senso e qualcuno che sap-pia cosa significhi fare POLITICA si metta fine a questo “spetta-colo“ che è a dir poco“ “tristoso“ visto che di “petaloso” ha dav-vero poco!!!

Le riflessioni della poltica messinese

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Angelo Burrascano (Megafono)

“Negli ultimi giorni diversi esponenti politici sono intervenutisulla vicenda Messina con una certa superficialità. A partireda una MOZIONE DI SFIDUCIA di cui, come spesso accade,

tutti parlano ma nessuno ne valuta le sue effettive ripercussionie conseguenze per una città già in sofferenza (economico/socia-le). Messina non ha bisogno di un Commissario né di una gestio-ne distante dagli interessi del territorio. Ecco perché la MOZIONE DI SFIDUCIA, senza un serio proget-to politico, non può certo rappresentare, “di per sé ”, una soluzio-ne ai problemi dei messinesi ma solo delle dichiarazioni buttatelì proprio da chi, nella realtà, non intende affatto costruire percor-si condivisi. Da Capogruppo Consiliare di una forza politica che, piaccia onon piaccia, ha raccolto con 11,309 voti il 10,53% dei consensialle ultime elezioni cittadine, ritengo “irrispettose” queste fughein avanti di esponenti di partiti come il PD o DemocraticiRiformisti in assenza di confronti o dibattiti che più guardareall´area di appartenenza sembrano fare l´occhiolino a compo-nenti di altri schieramenti. L´ingresso, ad esempio, del NCD nell´area del GovernoRegionale non può essere solo il tentativo di sommare sigleappena sdoganate a Palermo da manovre di Palazzo. Va riaper-to il dialogo tra forze politiche e, prima di ogni altra cosa, con lacittà. Il sottoscritto si rifiuta di adeguarsi supinamente a decisio-ni calate dall´alto o avallate da qualche salotto buono i cui temicaldi che ci hanno visto negativamente alla ribalta nazionale nonsiano centrali. Qui non è più possibile partire da nomi dei papabili sindaci e dalsottogoverno - cosa che sembra essere l´unica preoccupazionedi molti – ma va riportato al centro del dibattito la mole di difficol-tà in cui annaspa la città. Senza questa pregiudiziale, senza unprogetto serio e condiviso con i cittadini, il Megafono, che io rap-presento in seno al Consiglio, non potrà sedersi a nessun tavo-lo ne pensare di consegnare la città all´ennesimo Commissario”.

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Nuove spaccature nei partiti: Abbate passa al Gruppo misto

Si è tenuta una nuova seduta del Consiglio comunale:oggetto principale della discussione le motivazioni delpassaggio del Presidente della commissione bilancio

Carlo Abbate, dal gruppo dei DR al gruppo misto. Infatti, allabase del suo, come ha spiegato il consigliere stesso nel suointervento di ufficializzazione, c’è il suo NO alla sfiducia nei con-fronti dell’amministrazione Accorinti, un tema che sta facendomolto dibattere il civico consesso. In particolare, il consigliere Abbate, ritiene che è vero che l’espe-rienza dell’Amministrazione Accorinti pur essendo partita da unasituazione grave e complessa, dopo gli entusiasmi iniziali si èrivelata fallimentare, la città, però ha votato Accorinti, e oltretuttonel momento in cui si dovesse votare adesso la sfiducia, ciòcomporterebbe l’insediamento di un commissario nominato dallaRegione. Pertanto, nonostante la mancata approvazione delbilancio e altre inadempienze di quest’Amministrazione, nonsarebbe il tempo ed il luogo per una mozione di sfiducia, ma perrimboccarsi le maniche e trovare un percorso condiviso con iparlamentari nazionali e regionali per risollevare questa città.Abate propone, infatti, di convocare un Consiglio aperto alla pre-senza dell’Amministrazione e delle deputazioni nazionali e regio-nali.

Posizione, questa, fatta propria dal capogruppo di Forza Italia,Pippo Trischitta, che ritiene questa eventuale mozione di sfidu-cia un’ulteriore propaganda di chi, fra PD e UDC, vuole cercaredi strappare il nuovo candidato a Sindaco con il PDR nel mezzo.Il consigliere Trischitta, infatti, afferma: io porrò in essere tutte leazioni necessarie affinché loro possano presentare la sfiducia,ma se l’Aula non l’approverà, coloro che ritengono già questopercorso amministrativo concluso, devono rassegnare le dimis-sioni, altrimenti non gli crederò. Concordo con il consigliereAbbate che i tempi non sono maturi per una sfiducia, ma permet-terò di presentarla solo a queste condizioni. Solidarietà al consi-gliere Abbate anche dai consiglieri David e Santalco, che ricor-dano la loro precedente esperienza nel Pd, quando il commissa-rio Carbone, dopo aver dichiarato in una nota di essere un lealealleato di questo Sindaco, aveva minacciato i consiglieri di vota-re la sfiducia, con la promessa di essere ricandidati alle prossi-me elezioni.

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Anche la consigliera Risitano esprime solidarietà al consigliereAbbate, il cui gesto, conferma come, ancora oggi, le vecchielogiche politiche e partitiche possano condizionare le scelte per-sonali. Inoltre, la consigliera plaude all’Amministrazione in quan-to, pur essendo lei molto critica con la stessa, è riuscita ad avvia-re quel processo di cambiamento e, nonostante tutte le proble-matiche che ci sono, come la non approvazione del bilancio, stacercando di portare avanti il programma elettorale.

A conclusione intervieve il capogruppo dei PDR, Elvira Amata,la quale spiega: massima stima personale per il consigliereAbate con cui fino ad oggi abbiamo portato avanti un percorso,ma riteniamo che ormai la città ci chieda altro, ci chieda di pas-sare avanti e noi abbiamo il dovere di farlo. Le scelte del resto inun partito si condividono e si agisce in base al volere della mag-gioranza ed è normale che chi non è d’accordo, prosegua peruna strada diversa.

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Scuderi e Zuccarello: mancanza di comunicazione politica

Siamo lieti che Dr e Pd abbiano deciso di condividere lanostra mozione di sfiducia, cambiando idea rispetto anovembre scorso, quando i Democratici Riformisti fecero

una conferenza stampa 24 ore dopo la nostra per annunciare illoro documento di sfiducia ed i Pd presero le distanze. Non c’importa alcuna primogenitura, non rinneghiamo la nostraposizione e oggi come a novembre riteniamo che sia arrivato ilmomento di porre fine a questa esperienza amministrativa. Quel che ci spiace, sotto il profilo politico ed umano, è il metodoutilizzato per “prelevare” dal notaio, che è un pubblico ufficiale,un documento depositato ufficialmente da ben 4 consigliericomunali appartenenti a partiti diversi. Se è questo il metodo dicondivisione e di confronto su una mozione che riguarda il desti-no di tutta l’Aula e della stessa amministrazione allora non pos-siamo che ricordare ai nostri colleghi di non aver gradito la man-canza di rispetto che li ha portati a non interpellarci neanche conuna telefonata. Alla capogruppo del Pd Antonella Russo, firmataria insieme a noidi quella mozione a novembre, ricordiamo che ci vediamo ognigiorno al Comune e se ha ritenuto opportuno prelevare ( o peg-gio autorizzare a nome di tutti noi, senza averci avvisato, altri afarlo) il documento ufficiale e utilizzare le nostre firme per rag-giungere la soglia dei 16, cortesia istituzionale, rapporti tra colle-ghi, logica e buon senso avrebbero dovuto spingerla almeno achiedercelo. Quella mozione l’abbiamo presentata in 4, nessunoha il “brevetto” di quel documento e spiace che il notaio l’abbiaconsegnata, non si è ancora capito bene a chi, senza che larichiesta sia stata accompagnata dalle deleghe firmate da noi edalla Sindoni. Correttezza politica avrebbe suggerito che primadi utilizzare le nostre firme almeno ci venisse chiesto il parere.La sfiducia è una cosa seria. Ricordiamo ai colleghi consiglieriche durante la conferenza stampa di novembre avevamo messoa disposizione la mozione di sfiducia per quanti avessero volutocondividerla, e la stessa apertura alla partecipazione ci sarem-mo aspettati da quanti sono con noi consiglio e in commissionetutti i giorni. Vogliamo però fare un passo avanti. Visto che i DemocraticiRiformisti e il Pd hanno deciso di condividerlo saranno consape-voli di dover punto avviare un confronto con i vertici del nostropartito, esattamente come hanno fatto e stanno facendo con Ncde Udc. Riteniamo che se ci ritroviamo insieme in un documento

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trasversale si debba dialogare, in posizione di parità, con i riferimenti di Forza Italia alla stre-gua di come si è fatto con gli altri partiti. Non si può chiedere condivisione e poi scegliersi conchi parlare. Se evidentemente la nostra opinione al riguardo è stata ritenuta ininfluente o nonall’altezza, non altrettanto riteniamo si possa fare con i vertici di Forza Italia. Ai partiti che hanno accelerato sulla mozione di sfiducia, chiediamo come mai la stessa frettanon l’abbiano avuta nei confronti di un’amministrazione altrettanto disastrosa come quella diAccorinti, cioè la fallimentare esperienza Crocetta. Anche i siciliani, come i messinesi, stanno pagando le conseguenze di un’incapacità ammini-strativa disarmante. Probabilmente Pd e Sicilia Futura sono strabici. Magari potrebbero prele-vare le mozioni firmate dai 5Stelle senza consultarli, applicando il modello Messina.

Il capogruppo all’Ars di Sicilia Futura on. Beppe Picciolo

“Sicuramente il Pdr Sicilia Futura è pronto a firmare qualsiasidocumento programmatico e politico per concretizzare lamozione di sfiducia all’Amministrazione Accorinti, ma dobbia-

mo farlo sùbito e… non aspettare “Le Ceneri“ di Messina!”Lo afferma Beppe Picciolo che in risposta alle dichiarazione del-l’on. D’Alia ricorda: “che se il tema da affrontare fosse esclusiva-mente quello del documento programmatico, per ciò che ciriguarda, possiamo vederci anche questa notte, da parte nostramassima lealtà, correttezza e onestà, come c’è stata sempre (daparte nostra). Nella giovane storia del Pdr Sicilia Futura nessuna volontà di attidi furbizia. Ma il vero tema è questo? Il timore è che con questaoperazione “giorno lungo” si voglia dare indiretto sostegno all’on.Francantonio Genovese, al quale comunque va il massimorispetto per la sua vicenda personale; ma noi oltre che daresostegno all’amico Francantonio preferiamo dare anche soste-gno politico a Messina; per noi vengono prima i problemi deimessinesi e siamo sicuri che anche l’amico Genovese, se fosselibero e scevro da altri condizionamenti terzi, penserebbe allostesso modo al bene della città.Noi vogliamo votare entro Giugno, senza commissariamenti lun-ghi e senza fantasie che sono lontane dalla realtà. Infine ricordoche Sicilia Futura è orgogliosa di esser un “unum” con il PartitoDemocratico sotto l’aspetto programmatico e politico (per sceltanazionale e regionale), mantenendo comunque viva e prioritariala propria dignità di movimento politico.

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Sen. Bruno Mancuso AP

“Basta giochi di tatticismo partitico, serve aprire una fasecostruttiva per la città di Messina. “Resta il giudizio di inade-guatezza dell´attuale amministrazione poiché è impensabile

governare solo con le buone intenzioni o le dichiarazioni di prin-cipio, senza fatti concreti verso le esigenze della comunità.Sarebbe però opportuno – prosegue Mancuso – individuare unprocesso per una sorta di sfiducia costruttiva. Sappiamo benis-simo che tale meccanismo non è previsto dalla normativa, basa-ta sull’elezione diretta, ma per evitare salti nel buio, come la rei-terazione di lunghi commissariamenti, bisognerebbe cominciarea ragionare anche in termini positivi e costruttivi sul futuro dellacittà”. Mancuso guarda a Messina come il capoluogo di un´area– città Metropolitana che deve liberarsi da logiche urbane edautoreferenziali. “Messina – sottolinea Mancuso – deve sapersiintegrare con il territorio provinciale che costituirà la stessa cittàmetropolitana, e guardare anche all´area vasta dello Stretto. Lanuova fase deve essere significata da un progetto di sviluppocondiviso con la città e con le sue realtà territoriali e sociali, apartire dall´Università, che dovrebbe essere più partecipe, senzaindulgere però alla tentazione di attivare incomprensibili assipreferenziali con spezzoni del mondo politico, sentendosi invecepienamente coinvolta in quel grande sforzo comune di cuinecessita Messina per uscire dal degrado economico, sociale,culturale e, perché no, morale, in cui si trova da parecchiotempo”. Secondo Mancuso, però, le cause di quel degrado, “peronestà intellettuale”, non ricadono tutte sull’amministrazioneAccorinti ma, risalgono nel tempo. “Il nuovo progetto – dichiaraMancuso – non va identificato in una sorta di possibile “salvato-re della patria o taumaturgo”, bensì in una “squadra di governo”ai vari livelli amministrativi, costituita da soggetti che sappianoconiugare la rettitudine e l´onestà con la competenza e la capa-cità organizzativa, interlocutori credibili con i vari livelli di gover-no nazionale e regionale, e che abbiano una comune visione,oltre le emergenze. E’ necessario – conclude Mancuso – che lemigliori energie e le risorse vive della città, superando la fasedella “delega”, diano la disponibilità ed il loro contributo, stimo-lando i partiti a presentare proposte credibili, a cominciare dallaqualificazione del personale politico, non per catturare voti, maper aggregare consensi”

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Franco Tiano per la Nuova Destra

In questi giorni di fermento politico nella nostra città, legati all’ar-gomento della sfiducia, abbiamo potuto constatare che finalmen-te tutti gli schieramenti ritengono che l’esperienza Accorinti è fal-limentare. Superfluo, quindi, soffermarsi sul problema legato albilancio oppure ai servizi non resi, soprattutto quelli primari del-l’igiene cittadina, del sostegno alla povertà, della viabilità, dellasicurezza, del verde, della pressione contributiva, della produtti-vità commerciale ed occupazionale, ecc… Tutti argomentiampiamente dibattuti in città, sia dai politici che dalla società civi-le, e ritenuti, dalla più ampia maggioranza di cittadini, le conse-guenze della maturazione di una appropriata convinzione di ces-sare un esperienza improduttiva e dannosa per Messina, addirit-tura maggiore rispetto a quella già sopportata e conclusa daparte di quelli che c’erano prima.Ho fatto questa premessa perricordare che la Federazione Nuova Destra, con un comunicatoinconfutabile ed ampiamente descrittivo, inviato alla stampaqualche anno fa, aveva puntualizzato quali fossero i motivi checi avrebbero portati alla sfiducia. Una bocciatura, la nostra, cheoggi viene ampiamente condivisa dai partiti, che tuttavia litiganosulla necessità di un ulteriore rinvio della procedura per accor-darsi tra di loro sulla spartizione della torta futura, legata soprat-tutto a quelle più ambite di Palermo e Roma. Perdite di tempoche produrranno ulteriori drammi legati soltanto ai cittadini e con-sentiranno accordi politici, anche trasversali, per tornare asedersi su quelle poltrone e non perdere la leadership.LaFederazione Nuova Destra, pertanto, ritiene che il ConsiglioComunale nella sua interezza, debba procedere, senza tenten-namenti, interessi di parte o attribuendosi paternità riguardo l’at-to, a sfiduciare il Primo Cittadino. Lo deve alla città, sofferente edirrimediabilmente sottomessa ad una situazione economicacompromessa alle origini e mantenuta in vita per allontanareogni possibile ripiegamento verso assunzioni di responsabilità,che avrebbero potuto influenzare e gravare, oltre che sui cittadi-ni, sulla testa di chi è stato politicamente leader e vuole continua-re ad esserlo.I cittadini ormai esasperati dalle numerose incom-piute e dalla fame di lavoro che si tocca con mano in città, hannoaperto gli occhi e sono pronti a giudicare ogni azione politicafutura, partendo dalla sfiducia, per valutarne i benefici comuni enon di singoli gruppi politici o affaristici locali. Consigliamo ai lea-der della politica, pertanto, di mettere da parte la ricerca di bene-fici personali, di confrontarsi in umiltà con chi vive giornalmenteMessina e l’analizza toccando la miseria della strada e non lestanze ben arredate dei propri uffici e di staccare quella spina

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36-37 CittàCronache urbane

26-27 Dietro le quinte

numero 235 anno XIV16 Marzo 2016

AttualitàEbec 2016Premio Sapio

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18-25

Sommario

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30 SettegiorniCronaca della settimana

16 Marzo 2016

Le rubriche

La corazzataPotemkin

52-53

Da Beethoven a Kurt Cobain

54-55

Parole in blu56-57

SiciliaBilancio regionale

40-41

CulturaReal CittadellaIntervista a Carmine ElisaMoschella

42-49

In&Out28-29

Mangiare Sano58-59

38-39 Città MetropolitanaTrasporto studenti disabili

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneMarilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Alessia Vanaria

RubricheMichele Giunta, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Antonio De Felice

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO ''P. GIACCONE'' DIPALERMO Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assegnazione di un Co.co.pro, delladurata di mesi dodici, eventualmente rinnovabili, per laureato in psicologia. (1posto) GURI n. 14 del 19.02.2016 Scad. 21.03.2016

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO ''P. GIACCONE'' DIPALERMO Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la formazione di una graduatoriariguardante l'attribuzione d'incarichi per eventuali supplenze, sostituzioni o asse-gnazioni temporanee di personale dirigente medico, nella disciplina diReumatologia, da assumere con contratto a tempo pieno e determinato. (1 posto)GURI n. 14 del 19.02.2016 Scad. 21.03.2016

UNIVERSITA' DI CATANIA Selezioni pubbliche, per titoli e colloquio, per l'assunzione di complessive dueunita' di personale tecnico-amministrativo, con rapporto di lavoro subordinato atempo determinato. (2 posti) GURI n. 15 del 23.02.2016 Scad. 14.03.2016

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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LIBERA UNIVERSITA' DELLA SICILIA CENTRALE ''KORE'' DI ENNAProcedure di valutazioni comparative, per titoli e colloquio, per il reclutamento dinove ricercatori con rapporto di lavoro a tempo determinato tipologia lettera a),articolo 24, comma 3, della legge 240/2010. (9 posti) GURI n. 15 del 23.02.2016Scad. 24.03.2016

AZIENDA OSPEDALIERA 'PAPARDO' DI MESSINA Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato diun posto di dirigente ingegnere clinico. (1 posto) GURI n. 15 del 23.02.2016Scad. 24.03.2016

BANDO VOLONTARIATO - RETI NAZIONALILe idee progettuali potranno essere presentate esclusivamente da Reti naziona-li di volontariato, che intendono rafforzare la propria presenza nel Mezzogiornod’Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia), specificando,tra l’altro, le innovazioni che si intendono realizzare, l'impatto sociale e i risultatiprevisti, i destinatari dell'intervento. Nella prima fase, le idee potranno essere inviate entro, e non oltre, le ore 13dell’11 marzo 2016.

BANDO COMUNICARE E BENEL’iniziativa si rivolge a organizzazioni non profit meridionali (Basilicata, Calabria,Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) che potranno presentare, anche in colla-borazione con il mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca,dei media, una proposta di campagna di comunicazione nazionale su una tema-tica sociale (legalità, povertà, lavoro, salute, cultura, ambiente, diritti negati, spre-chi, incuria dei beni comuni) strettamente legata al Sud. Le proposte dovranno essere inviate entro, e non oltre, le ore 13 dell’8 aprile2016.

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EBEC Messina 2016

AttualitàAttualità

VII edizione organizzata dal network studentesco BEST Messina

BEST Messina è lieta di presentare il round locale della competizione ingegneristica piùimportante e più attesa dagli studenti, EBEC 2016- European BEST EngineeringCompetition.

Ebec si suddivide in tre round: locale, nazionale, europeo.Il round locale. EBEC Messina 2016, è la settima edizione organizzata dal network studente-sco BEST Messina. L’evento è patrocinato dall’Università degli Studi di Messina, dal Comune,e dall’Ordine degli Ingegneri. La competizione avrà luogo nei giorni 16, 17 Marzo dalle ore 14,30 presso i locali delDipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina. In questi tre giorni gli studenti suddivisi

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I partedipanti alla scorsa edizione EBEC Messina 2015

per squadre,ciascuna formata da un minimo di quattro persone,affronteranno due prove: ilCase Study(16 Marzo) ed il Team Design (17 Marzo).L’official closing è in programma per il 18 marzo, rappresenta il momento clou nel quale gli stu-denti messinesi esporranno le loro idee, descrivendo nel dettaglio ciò che hanno realizzato inpresenza delle autorità sopra citate e della giuria composta da docenti e responsabili del pro-getto. I giudici saranno chiamati ad esprimere il loro giudizio sulla base di criteri di valutazioneben definiti, per arrivare al fatidico momento della premiazione delle squadre vincitrici, cheavranno l’opportunità di partecipare al round nazionale EBEC ITALY.Il round nazionale. La vittoria del round locale, rappresenta per gli studenti il trampolino di lan-cio per partecipare ad EBEC Italy, il round nazionale che quest’anno si svolgerà a Torino, dovesaranno coinvolti i seguenti atenei: Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università diRoma “Sapienza”, Università di Roma “Tor Vergata” e Università degli Studi di Messina.Ultimo step da superare per vincere EBEC è il round internazionale. Sarà infatti Belgrado(Serbia) che ospiterà il round a livello europeo che vedrà i più ambiziosi e talentuosi studen-ti europei contendersi la vittoria di EBEC FINAL.

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Dare voce e risalto a chi fa ricerca con successo e a chi, anche tra i giovanissimi, si impe-gna con passione per raggiungere risultati eccellenti, per migliorare la vita delle perso-ne e per fare crescere il nostro Paese. Questo è il Premio Sapio per la Ricerca e

l’Innovazione, un’iniziativa scientifica promossa dal Gruppo Sapio, in Concertazione conUniversità, Centri di Ricerca, Istituzioni, per incentivare l’innovazione premiando studiosi ericercatori che costituiscono l'eccellenza dell’Italia.Quattro le categorie analizzate quest’anno, per un totale di 141 lavori di ricerca sottoposti, da193 ricercatori, al vaglio della giuria dell’Accademia del Premio: nella sezione Innovazione èstato premiato Paolo Cappa, docente all’Università La Sapienza di Roma, che ha realizzato unesoscheletro indossabile per aiutare i bambini con disturbi motori a camminare; nella Ricerca,con uno studio sui cristalli curvi, ha vinto il gruppo composto da Laura Bandiera ed Enrico Baglidell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Ferrara e da Andrea Mazzolari del Dipartimento di

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Il premio Sapio per la ricerca e l’innovazione

Federica Migliardo,Professore Associato al Dipartimento diScienze Chimiche,Biologiche,Farmaceutiche eAmbientali dell'Universitàdi Messina è stata omaggiata a Montecitorio

Fisica e Scienze della Terra dell’Università degli Studidi Ferrara; nella categoria Junior si è distintoFederico Bella, 29 anni, del Politecnico di Torino, peril suo lavoro sui fotopolimeri a basso impatto per bat-terie e celle solari; infine, nella Sicurezza ha convin-to Giuseppina Bonizzi del Dipartimento di Patologiadell’Istituto Europeo di Oncologia, occupandosi ditecnologie che consentono di gestire in modo sicuroi campioni biologici usati nella ricerca per la cura deitumori.Le vincitrici e i vincitori della XV edizione del PremioSapio per la Ricerca e l’Innovazione hanno ricevutol'importante riconoscimento nel corso di una cerimo-nia che si è tenuta nella Sala della Regina, a Palazzodi Montecitorio, e che è stata dedicata in particolarealla ricerca “in rosa” evidenziando il ruolo e il contri-buto fondamentale che le donne hanno svolto e pos-sono svolgere per il progresso scientifico.Il Premio Sapio ha simbolicamente steso il tappetorosso per accogliere quattordici tra scienziate,docenti e ricercatrici, che si sono distinte per i lorostudi e le loro scoperte, in rappresentanza delle tantefigure femminili di grande spessore scientifico che sisono impegnate e si impegnano per lo sviluppo delPaese.Virna Marin, ricercatrice insignita del Premio Sapiosezione Junior nell’edizione 2010/11 per il suo lavoro‘Recettori chimerici e cellule CIK come nuovo stru-mento terapeutico per l’immunoterapia delle leuce-mie’, ha raccontato la sua storia di studio, ricerca eprogresso nell’ambito della medicina e della salute eportato una testimonianza di successo che è rappre-sentativa soprattutto dei molti altri traguardi che sipotranno conseguire con un vero equilibrio tra gene-

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Si chiama “L'Universitario Messinese” ed èuna pagina Facebook nata quasi 5 anni fa (il10 maggio 2011, per l'esattezza), un po' per

gioco, con l’obiettivo di raggruppare e far divertirecon dei link “pungenti” buona parte degli studentidella nostra amata/odiata Università, che hannosubito apprezzato in gran numero.L'idea è nata dalla mente di Salvatore Mamì,all'epoca studente dell'Università degli Studi diMessina, che quando nel 2012 ha lasciatoBarcellona Pozzo di Gotto per proseguire gli studial nord, non ha voluto abbandonare il progetto.Anzi, il suo impegno è sempre aumentato ma peravere un collaboratore “in loco” ha coinvoltoSimone Intelisano, giornalista pubblicista e, adoggi, laureando nel Cdl Magistrale in Metodi eLinguaggi del Giornalimo presso il Dipartimento diCiviltà Antiche e Moderne dell'Ateneo peloritano.Oggi la pagina conta oltre 12.000 “fan” e con iltempo i due “admin” hanno capito che, visto il gran-de seguito, potevano avere un ruolo informativoimportante per gli studenti, pubblicando tutte lenovità relative all'UniMe, cercando di fare chiarez-za sugli aspetti burocratici, promuovendo eventi ediscutendo su tutto ciò che riguarda l'Ateneo a360°. Il 14 marzo di quest'anno, ecco l'ultima novi-tà: è nato www.universitariomessinese.it/, il portaleufficiale della pagina, interamente sviluppato ecurato nei contenuti dai due ragazzi che con que-sto nuovo mezzo vogliono continuare a dare unamano ai colleghi: “Il sito è frutto di mesi di idee, dilavoro e di esperienza in questi anni di dialogo congli studenti – spiegano Salvatore Mamì e SimoneIntelisano – e non sostituirà affatto la paginaFacebook, che continuerà a svolgere lo stessoruolo di questi ultimi anni. Con il sito vogliamo rag-gruppare in un unico portale tutte le notizie cheinteressano di più gli studenti, vogliamo dare a loroun nuovo mezzo dove dar voce alle loro esperien-ze e inoltre vogliamo riuscire ad aprire uno spaziodi dialogo e confronto fra studenti e rappresentan-ti di dipartimento/associazioni studentesche. Manon ci fermiamo di certo qui, perché L'UniversitarioMessinese è un cantiere sempre aperto e giàabbiamo altre novità in serbo per il futuro”.

“Così vogliamo aiutare gli studentidell'Ateneo peloritano”

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“L’Universitario Messinese”lancia il nuovo sito

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foto Salvatore Forestieri

La NAZIONALE CALCIO ATTORI insieme alle vecchie glorie del MESSINA CALCIO, e allasquadra dei Giornalisti Messinesi & Friends si sfideranno in un triangolare a sostegno delle atti-vità della Le.L.A.T. da anni impegnata nella lotta contro tossicodipendenze ed emarginazione.L’evento si terrà il 9 APRILE 2016 alle ore 15:00 presso lo stadio San Filippo di Messina. Saràpreceduto a partire dalle ore 13:30 da un mini torneo di giovani di alcune scuole calcio messi-nesi. Il costo del biglietto è di euro 5 più 1 euro di prevendita, è inoltre possibile per chi lo voles-se acquistare la sosta per il parcheggio al costo di 3 euro più 0,50 euro di prevendita. Tutti ibiglietti saranno acquistabili direttamente online sul circuito ticket one, Sud Dimensione Servizi,Bar Maracanà di Provinciale e tutti i punti vendita ticket one della città. Inoltre dalle ore 12:00del 9 Aprile 2016, sarà attivo il servizio bus navetta dallo Z.I.R. allo stadio San Filippo.Tutto il ricavato escluse le spese, sarà devoluto a sostegno dell’Associazione Onlus Le.L.A.T.di Messina.

Un gol contro l’indifferenza...“Insieme di può”

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dietro le quintedietro le quinte

Non parliamo mai di cronaca da queste pagine, ma faremo lafamosa eccezione che conferma la regola. I fatti li conosce-te tutti, la morte della ragazza di 14 anni travolta e uccisa

sulla strada statale 114 ha sconvolto e unito tutta la città diMessina. L’arresto dell’uomo alla guida, in stato di alterazione daalcool, rende la vicenda ancora più triste e intrisa di rabbia. Colpee sentenze rimangono ad uso dei giudici. La riflessione è un’altra.La commozione dei funerali, quella vissuta allo stadio San Filippoin occasione della gara tra Messina e Foggia, l’urlo “Rebecca,Rebecca” gridato al cielo. Tutte emozioni incredibili, però chesiano da esempio. Nessuna giovane morta verrà mai sopportata,almeno ricordiamoci di Rebecca e dei tanti come lei vittime della nostra scellerata voglia di eccesso.Il dolore non cessi, o almeno rimanga vivo oggi e domani quando ci verrà la tentazione di mettere inpericolo noi stessi e gli altri. In caso contrario saremmo solo i soliti ipocriti che piangono oggi e se nefregano domani. Non è retorica, solo amara visione del mondo.

L’eredità di Rebecca

di Francesco Certo

Messina vive di momenti, da città provin-cialotta e periferica non può avere variesfaccettature ma campare a parole su

qualcosa da spolpare. Allora è così che nasconosettimane di dibattito sul nulla cosmico, ovverosulla sfiducia al sindaco Accorinti. Premettendoche un’amministrazione che nel marzo 2016 nonha ancora presentato il bilancio previsionale2015 dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza,possiamo tranquillamente affermare che la posi-zione del sindaco non solo non è in discussione,ma non lo è mai stata neanche per un microsecondo. Le interviste impossibili che possonorilasciare personaggi del mondo politico messi-nese servono a poco, in quanto anche un ragaz-zino delle elementari sarebbe consapevole chedi scalzare dalla poltrona Accorinti non c’è nes-suna voglia. Di Giampiero D’Alia e dei suoi dubbisapete tutti, tra Roma e Palermo l’UDC viveambigue alleanze e se non verranno sciolte leriserve mai il partito centrista si muovere control’amministrazione. Francantonio Genovese la

sua mossa l’ha fatta nei mesi scorsi, l’addio al PD e il passaggio a Forza Italia basta e avanza. Itempi non sono maturi per una campagna elettorale, che tra l’altro mancherebbe della portata prin-cipale: il candidato. A sinistra, o al centrosinistra, regna il classico caos. Naturale viste le centodi-ciottomila sfaccettature del PD&Co., dove tra renziani di ieri , di oggi e di domani raccapezzarsi èimpossibile. Beppe Picciolo è probabilmente stanco di Palermo, sa bene che o si muove in primapersona o rischia di rimanere tagliato fuori. Il tempo ci dirà tutto, parlare oggi è sport nazionale dadivanisti di professione. Renato Accorinti dorma sonni sereni, o al massimo rifletta su se stessosenza paura delle mosse degli avversari.

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Il sindaco di tutti

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Ci tengono a chiarire vari punti, perchéquando viene sollevata la questionetir i primi accusati sono sempre loro. Il

gruppo Caronte&Tourist spiega e rilanciacontro le accuse di favorire l’invasione dei tiralla rada San Francesco e apre una parente-si importante: quella della regolarità deipagamenti dell’Ecopass, con la chiara vogliadi far venire la curiosità su come questi fondivengano poi utilizzati. A Messina forse inmaniera semplicistica si è accusato il gruppodi essere il maggiore responsabile della pre-senza dei mezzi pesanti in città. Se in passa-to questo poteva essere reale, è pur veroche in questi mesi l’amministrazione si èmessa in prima linea per il contrasto delfenomeno, ma i risultati? Il porto diTremestieri è spesso chiuso per cause diforza maggiore, esiste un’ordinanza pocochiara e che non viene fatta rispettare ancheda chi l’ha scritta. La concessione dei pass è

illogica, il controllo sia alle barriere della tangenziale che agli svincoli è zero. A volte, ma solo a volte,è possibile notare pattuglie alla rada San Francesco. No, non stiamo dando ragione al gruppo Franzama la realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti. Chiunque passi giornalmente dalle strade interessate potrànotare l’incredibile presenza di mezzi pesanti, soprattutto in orario notturno (periodo in cui regna l’anar-chia). Riassumere tutto con i problemi del porto di Tremestieri sarebbe cieco, perché anche con l’in-frastruttura sud a pieno regime ci sarebbero, e ci sono, i tentativi di aggirare divieti e ordinanze per laconvenienza evidente della rada San Francesco. La verità è che sull’argomento dovrebbero propriocessare discussioni e polemiche.

Lunedì 21 marzo si svolgerà a Messina la manifestazioneantimafia “libera” in ricordo delle vittime di mafia. Un cor-teo dei familiari, e di tutti quelli che vorranno prenderne

parte, si snoderà per le vie del centro città fino alla conclusio-ne in piazza Duomo dove verranno letti le migliaia di nomidelle vittime delle mafia. Questi i fatti, quello su cui vorremmomettere l’accento è la partecipazione. Messina ha la grandeoccasione di ospitare una manifestazione di carattere interna-zionale, perché purtroppo la mafia non può essere rinchiusanei confini regionali. Una giornata in cui ricordare ma far vede-re al mondo interno che contro la mafia si è uniti e presenti innumero importante. Sono già previste alcune migliaia di persone, la speranza è quella che tanti mes-sinesi vogliano scendere in strada e passare la propria mattinata presenziando a qualcosa di alto valo-re simbolico e non solo. La mafia si nutre di silenzio, un evento del genere deve essere urlato e par-tecipato ed i nomi delle vittime devono rimbombare nella coscienza sociale mondiale.

Libera, importante esserci

Storie di tir, fondi e dimissioni

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Vincenzo Franza foto Peppe Saya

foto Peppe Saya

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INNon si finisce mai di conoscere un territorio, la sua storia,specie se si tratta di una città come Messina, il cui strettoè stato nei secoli crocevia di scambi commerciali e cultu-

rali. Emergono, continuamente, dunque, tesori nascosti, beniche non si può non valorizzare perché ci raccontano qualcosa dicome eravamo ieri. Un grande aiuto in questo viaggio che sfidaogni limite spazio-temporale è fornito dal FAI, che organizza,periodicamente, week-end volti a conoscere luoghi che, purappartenenti al tessuto cittadino, rimangono per i più sconosciu-ti e inesplorati. Quest’anno, per l’occasione, verrà aperta la Chiesa del BuonPastore, sconsacrata negli anni ’30 e da allora non più fruibilealla cittadinanza. Riaprirà le sue porte venerdì solo per i soci delFAI, ma dalla prossima settimana il bene resterà sempre apertodal lunedì al venerdì. A regalare un volto nuovo a questo “tesoronascosto” è stato l’Arch. Mirella Vinci, che ha diretto i lavori direstauro. Quale sarà il futuro dell’antica Chiesa del BuonPastore? Gli spazi riconquistati verranno usati come sala espo-sitiva nell’ambito di “Messina antica in mostra”, evento organiz-zato dalla responsabile della sezione per i beni archeologici,dott.ssa Gabriella Tigano. Dopo la mostra di Villa Pace, la storiadi Messina, dunque, torna ad essere protagonista grazie a que-sto nuovo evento. Si esporranno, nei suddetti locali, materiali dietà preistorica provenienti dalle necropoli. Riguarderanno, nellospecifico, il sito di Ganzirri, illustre sconosciuto per tantissimi cit-tadini, e quello di Pistunina. Un bene architettonico risorge a nuova vita, ma molto ancora c’èda fare per altri tesori che rischiano di rimanere sepolti dalloscorrere del tempo. Non si può non pensare, a tale proposito,alla Real Cittadella, da anni regno del degrado, o alla Cripta delDuomo. Anche quest’ultima verrà riaperta in occasione del weekend del FAI, ma poi nuovamente chiusa perché serve una cifracompresa tra i 300 e i 400 mila euro per regalarle un volto nuovo.A un tesoro negato se ne affianca uno come Villa De Pasqualeche dovrebbe diventare a breve pienamente fruibile. Nell’attesadelle prossime resurrezioni di tesori nascosti, rivolgiamo tutto ilnostro plauso al FAI che ravviva sempre, con vari eventi, il lega-me del cittadino con il territorio attivando quella che possiamodefinire una “febbre” salutare di conoscenza e di recupero ditesori negati.

Grazie FAI!

di Alessia Vanaria

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OU

TN

on vogliamo certamente mettere fretta all’amministra-zione di Messina, ed in particolare all’assessore albilancio nonché vice sindaco, Guido Signorino.

Guardando distrattamente il calendario ci accorgiamo che leidi di marzo son passate e che con esse anche l’inverno staper andar via. La primavera in arrivo è periodo di bizzarregiornate spesso calde a volte zuppe. In tutto questo immagi-nifico e poetico quadro all’improvviso un lampo: il previsiona-le?! Aprile alle porte ma ancora Messina non ha presentato ilprevisionale di bilancio del 2015. Non del 2016, ma propriodel 2015. Esistono realtà, quasi utopistiche, dove lo scorsodicembre è stato approvato il previsionale 2016 e si lavora giàper il 2017. Non pretendiamo tanto, ma i tempi dilatati forsesono un po’ troppo larghi. Il previsionale, il consuntivo, l’approvazione e la presentazio-ne, tutti i millemila passaggi burocratici necessari e probabil-mente saremo già nel 2027 o giù di lì. Ironia a parte, Messinapuò permettersi tutto questo? La risposta è scontata ma quel-lo che da capire adesso è il motivo di tale rallentamento. Chele casse di Palazzo Zanca piangessero era cosa nota aSignorino e soci quando hanno deciso di imbarcarsi nell’av-ventura accorintiana. Default è una parola bandita negli ufficidella giunta, ma la lotta contro il fallimento comunale nonsembra poter essere vinta. La Corte dei Conti attende, anche il Ministero si è messo allafinestra quantomeno per capire e alla fine proprio da Romaarriverà la risposta definitiva sulla questione. Un ritardo è pos-sibile, quello che sta accadendo a Messina sembra più unaccanimento politico-finanziario. Come si può pensare diapprovare un bilancio che solo nella sua fase di previsionesubisce un rallentamento di svariati mesi? Chissà… Una riflessione tra le mura di Palazzo Zanca è necessaria, trasfiducia e sciocchezze simili si perde forse il filo delle coseimportanti. Signorino, Accorinti o chi preferite devono adessoprendere una decisione definitiva e pesante. L’intervento delMinistero rappresenta, comunque la si veda, una sconfitta perquesta amministrazione.

Bilancio, prima o poidi Francesco Certo

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Settimana mondiale del cervelloIllustrata la Settimana Mondiale del Cervello 2016, in pro-gramma fino a domenica 20. Le iniziative, sono organizza-te dalla Società Italiana Neurologia, promosse dall'IRCCSCentro Neurolesi, e patrocinate dal Comune e dall'Ordinedei Medici chirurgi e odontoiatri della provincia di Messina.

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mercoledì 9giovedì 10venerdì 11sabato 12

domenica 13lunedì 14

martedì 15

Marzo 2016

Percorso di riflessione

La Settimana Teologica 2016, è giunta quest’anno allasesta edizione. Un percorso di riflessione accessibile nonsolo ai cattolici ma a chi, anche da non credente, vede nel-l’esperienza umana la via privilegiata per accedere alDivino.

V Giornata Nazionale del FiocchettoLillaPresentata a palazzo Zanca, la “V Giornata Nazionale delFiocchetto Lilla”, organizzata dagli assessorati alla Culturae alle Politiche Sociali, in collaborazione con l'associazioneKorakané. A piazza Duomo, la Fontana Orione si “illumine-rà di lilla”, come gran parte delle fontane italiane.

Squarci di luce nelle tele di MaurizioGemelliDisegni a matita, celebri ritratti, scene simboliche e impo-nenti tele ad olio compongono la personale “Racconti illu-strati” di Maurizio Gemelli in mostra nella sala mostre delTeatro Vittorio Emanuele fino al 20 marzo.

Il Messina vince con il Foggia

Il Messina di Di Napoli aggiunge tre punti alla classificagrazie alla vittoria in casa contro il Foggia, con un sinistropreciso di Giuseppe Fornito. Non cambia nulla il misternelle sue scelte iniziali. In campo gli stessi undici chehanno vinto a Rieti contro la Lupa Castelli Romani.

Emergenza TirPer l’emergenza TIR, i vertici della società Caronte &Tourist SPA, hanno tenuto una conferenza stampa dovel´amministratore delegato della società, Vincezo Franza,evidenzia come ormai la gestione dei traffici della TIR e lederoghe siano gestite dai vigili urbani.

Giornata mondiale del servizio sociale

L’assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi, ha rivolto unaugurio a tutti gli assistenti sociali, che operano non soltan-to al Comune, ma anche quelli impegnati in città e in pro-vincia, nelle istituzioni, nella cooperazione sociale, nelterzo settore, nella società civile.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Assenza vigili urbani all’ingresso delle scuolenella tangenziale di Camaro

Iplessi del 10° Istituto Comprensivo “La Pira” di Camaro(che abbraccia, fra gli altri, i plessi “La Pira 1, La Pira 2 eLa Pira 3” siti a Camaro S. Paolo e la scuola elementare

“Domenico Gentiluomo” che invece risulta ubicata nel ver-sante opposto di Camaro S. Luigi), rispetto alla maggiorparte delle scuole cittadine hanno avuto da sempre unapeculiarità: la loro pericolosissima ubicazione, proprio perchéa ridosso della trafficatissima arteria che collega lo svincolo

di Messina Centro al viale Europa. Proprio per tali caratteristiche, da decenni viene garantito il pre-ziosissimo servizio di presenziamento da parte delle 2 storiche pattuglie che preservano l'incolu-mità dei bambini dai rischi legati allo sfrecciare delle autovetture; in questa stagione scolastica,però, il servizio è sempre stato "monco", spesso assente o col "contagocce".In questi mesi sono state numerose le giornate del tutto prive del servizio o, nella migliore dellaipotesi, il presenziamento è stato garantito solo durante l'uscita dai plessi.Nei giorni scorsi si è sfiorata la tragedia. Il consigliere comunale Libero Gioveni e il consigliere dellaIII circoscrizione Alessandro Cacciotto a sollecitare la definitiva e ottimale presenza giornalieradegli agenti sul posto.

Un bene di interesse storico torna ad essere fruibile

Èproprio vero, basta poco per valorizzare la bellezza e ancorameno per restituire dignità e decoro a una signora di quasi milleanni. Dopo l’intervento di pulizia del piazzale e delle scale, la

Chiesa Normanna di Mili San Pietro sembra rifiorire con l’arrivo della pri-mavera.Facendo seguito alla nota dell’Associazione Ionio inviata al Comune, lasquadra di Messinambiente ha provveduto alla scerbatura delle vie d’ac-cesso al sito.In seguito a numerosi sopralluoghi svolti tra marzo e aprile 2015,l’Associazione Ionio e la sezione di Messina di Sicilia Antica avevanoriscontrato nelle zone di pertinenza comunale della Chiesa una situazio-ne di degrado. A maggio, dopo diversi solleciti alle autorità competenti,le associazioni avevano avviato in via autonoma e a proprie spese la pulizia dell´area.La situazione di degrado si era riproposta in questi mesi. L’erba cresceva selvaggia e rendeva l’usodelle scale rischioso. L´edera rischiava di danneggiare seriamente l´arcata del portale d´ingressoal cortile interno della Chiesa. Con questo intervento, dettato dall’urgenza, un bene di interesse sto-rico artistico tanto importante quanto ignorato, simbolo di un territorio e testimone di una Siciliaarabo-Normanna, crocevia di culture, torna a essere fruibile.

I CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

III CIRCOSCRIZIONE

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Chiusa la Fontana Tarantonio. Biancuzzo pronto ad incatenarsi al Comune

Con la presente il consi-gliere della vi circoscri-zione mario biancuzzo

comunica agli organi di com-petenza che ad oggi la fontanapubblica ubicata ai bordi dellastrada statale 113/dir localitàtarantonio comune di messinaè chiusa:“Pronto ad umiliarmi ed incate-

narmi presso il comune di

messina per chiedere la riaper-

tura della fontana pubblica a

tarantonio.

Nonostante abbia chiesto la

riapertura della bellissima fon-

tana nessuno ha provveduto.

Premesso che, la suddetta fon-

tana dove è ubicata non crea

assolutamente problemi di via-

bilità ed intralci di vario tipo.

Accertato che la fontana pubblica esistita da sempre, da oltre 80 anni, è indispensabile per approv-

vigionamento del prezioso liquido. Considerato che nel tratto che va da tono a ponte gallo sono

state chiuse tutte le fontane pubbliche. Chiedo la riapertura almeno di questa fontana esistita da

sempre. Numerose persone, lavoratori, ciclisti ed automobilisti si fermavano per dissetarsi, ma

come al solito siamo a messina e la fontana è stata chiusa.

Premesso ciò chiedo:

A sua eccellenza signor prefetto come garante di tutti i cittadini di voler intervenire sui responsa-

bili dell’amam e sul nostro signor sindaco per far ripristinare l’apertura della fontana pubblica esi-

stente da sempre in località tarantonio di codesto comune di messina.

L’acqua c’è, ed in esubero viene scaricata nel torrente 365 giorni h 24, veramente vergognoso,

l’acqua comunale, un bene prezioso, viene scaricata a mare. Aprite la fontana.

Esiste una delibera la numero 5, per la riapertura della fontana, votata ed approvata su mia richie-

sta dal consiglio circoscrizionale in data 22 gennaio 2016 all’unanimità dei consiglieri presenti (15

consiglieri presenti e votanti). Cosa aspetta l’amam ed il sindaco per riaprirla?

Ai signori direttori della stampa ed emittenti tv chiedo, di voler effettuare servizi anche con

filmati per dare comunicazione ai cittadini siciliani e calabresi che l’acqua potabile c’è a

messina. Ma viene scaricata nel torrente e le fontane pubbliche vengono chiuse.

Eccellenza, signor prefetto, intervenga, visto il malcontento che esiste in tutti i cittadini che

mi pressano per far riaprire la fontana a tarantonio esistente da sempre”

VI CIRCOSCRIZIONE

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E’ stata presentata, aSanta Maria Alemanna,nel corso di una confe-

renza stampa la XXI Giornatadella Memoria e dell'Impegnoin ricordo delle vittime inno-centi delle mafie, che si svol-gerà quest'anno a Messina ilprossimo lunedì 21.L'iniziativa, è promossa dalleassociazioni Libera e AvvisoPubblico, in collaborazionecon la Rai SegretariatoSociale e Rapporti con ilPubblico. All’incontro hannopreso parte: Don Luigi Ciotti,presidente nazionale Libera;Piero Gurrieri, vice presiden-te nazionale di AvvisoPubblico; Daniela Marcone,familiare vittima innocente dimafia e responsabile LiberaMemoria; il sindaco, RenatoAccorinti; Gregorio Porcaro,referente Libera Sicilia; efamiliari di vittime innocentidelle mafie, tra cui PasqualeCampagna, fratello di

Graziella Campagna; MatteoLuzza, fratello di Giuseppe etestimone di Libera per laCalabria; Maria CristinaScuderi, Figlia del dispersoMario Scuderi. La Giornatadella Memoria e dell’Impegnofissata al 21 marzo, primogiorno di primavera, ricordatutte le vittime innocenti dellemafie e rinnova in nome diquelle vittime l'impegno nellalotta alla criminalità organiz-zata, ha spiegato don Ciotti.“Ponti di memoria, Luoghi diimpegno” è la frase cheaccompagnerà la giornata diMessina per congiungersi aimille luoghi che in tutta Italiain quel giorno lanceranno unmessaggio di impegno. Iovorrei che in questa giorno diricordo e testimonianza, I cit-tadini messinesi affollino lapiazza, invita Campagna,perché mia sorella, come lealtre vittime, non siano morteinvano.

cittàcittà

XXI giornata della memoriae dell’impegno

a cura di Marilena Faranda Antimafia

Molti alberi caduti etante successivepolemiche dopo,

nella Sala FalconeBorsellino di PalazzoZanca, l'assessoreall'Ambiente, DanieleIalacqua, ha tenuto unaconferenza stampa, allapresenza del SindacoAccorinti, per illustrare aigiornalisti il lavoro svolto inquesti mesi dalla dittaDREAM riguardo alla stabi-lità degli alberi sul territoriocomunale. “Sono oltre 3000

gli alberic i t t a d i n iposti sottoosservazio-ne, ha dettoI a l a c q u a ,così comep r e v i s t o

dalla gara per pubblicoincanto, indetta lo scorsoanno dal Comune diMessina ed aggiudicata alladitta DREAM di Arezzo”.Nel corso dell'incontro iresponsabili della DREAM,hanno illustrato le procedu-re seguite, gli strumenti uti-lizzati, i risultati a cui si èpervenuti e le indicazionidate per la messa in sicu-rezza e/o l'abbattimentodegli alberi che presentanosituazioni di pericolo perl'incolumità dei cittadini.Questa ditta a conclusionedel suo operato, lasceràalla città un software in cuisarà censito tutto il verdecittadino.

Ambiente

Monitoraggio del verde pubblico

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foto Peppe Saya

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Noi abbiamo deciso dirispondere alla cittàrispetto alle accuse

che ci vengono mosse per lasolita emergenza TIR, intro-ducono i vertici della societàdi armatori, Caronte & TouristSPA, in una conferenza stam-pa tenuta nella loro sede. Inuna nota redatta e letta dal-l'amministratore delegatodella società, VincezoFranza, si evidenzia comeormai la gestione dei trafficidella TIR e le deroghe sianogestite dai vigili urbani, chenon possono vigilare comedovrebbero per gli ingentiflussi. Bisognerebbe, piutto-sto, presidiare i principali vialidi accesso Viale Europa e

Boccetta. Per il bene dellacittà, ci eravamo offerti agestirlo noi tale servizio, cheda tempo operiamo in questosettore, ma i vigili non si sa aquale titolo si sono volutiinserire loro con l’avallo del-l'amministrazione. Riteniamo,piuttosto, che sarebbe utileaccogliere le dimissioni tantevolte annunciate dal coman-dante del Corpo di Poliziamunicipale, affinché possarendersi più utile in un altrosettore.

Favismo

Divieto di coltivazione e ven-dita

Con ordi-n a n z adel sin-

daco, RenatoAccorinti, perun caso di uncittadino affet-to da favismo,è stato dispo-sto, condeco r renzaimmediata, il divieto assoluto dicoltivazione di leguminose fre-sche (fave e piselli) per un rag-gio di 300 metri in linea d'aria ela vendita in forma sfusa, per unraggio di 150 metri, dall'abitazio-ne di residenza dello stesso, invia Reggio Calabria is. 55.

Servizi Sociali

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Gli auguri dell’Ass. SantisiLa visione dei Franza

L'assessore alla MobilitàUrbana, GaetanoCacciola, è intervenuto

con una nota in merito all'at-traversamento dei TIR incittà: "Il vero ed unico obietti-vo di questa amministrazioneè fare in modo che, in condi-zioni normali, i TIR che dalla

Sicilia devono raggiungere il“continente”, e viceversa, nonattraversino la città, nell'atte-sa della realizzazione delnuovo porto a sud. Nessuninteresse di parte, nessuna"opportunità" politica potràmai prevalere rispetto la salu-te e la sicurezza dei cittadini.

Mobilità Urbana

Replica di Cacciola alla Caronte

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Tir

In occasionedella Giornatamondiale che

celebra il ServizioSociale, l’asses-sore alle PoliticheSociali, NinaSantisi, rivolge un augurio a tuttigli assistenti sociali, che operanoin città e in provincia, nelle istitu-zioni, nella cooperazione sociale,nel terzo settore, nella societàcivile. “Il patrimonio di valori,conoscenze, metodologie edesperienze della professionalitàdell’assistente sociale è un fon-damento irrinunciabile di unacomunità che vuole essere com-petente perché sa riconoscere ipropri bisogni e sa anche trovarele risorse per accoglierli e soddi-sfarli. Auguro a tutti noi di esserecompetenti nel nostro lavoro.”

foto Peppe Saya

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Servizi di assistenza persona e trasporto per gli studenti d

ProvinciaProvinciaCittà MetropolitanaCittà Metropolitanaa cura di Marilena Faranda

Sono state indette dalla Città Metropolitana di Messina le nuove gare in cui si invitanotutte le imprese sociali, aventi i requisiti a presentare offerta per l’affidamento dei servi-zi di assistenza personale e trasporto per gli studenti disabili, che frequentano le Scuole

Superiori, ricadenti nel territorio dei Comuni dell’ex Provincia di Messina.Il periodo di servizio previsto è di max gg.60 fino a conclusione dell’Anno Scolastico 2015/16.In considerazione dell’urgenza, onde non interrompere i servizi in corso, le offerte e la docu-mentazione di gara dovranno pervenire al Protocollo Generale dell’Ente entro le ore 10.00 delgiorno 29 marzo 2016; le operazioni di gara avranno inizio dalle ore 12.00 e segg. dello stes-so giorno presso la sede del Presidente di gara - Dirigente V Direzione - Palazzo dei Leonicorso Cavour, 87 in Messina.Tale notizia è da considerarsi, anche se siamo in presenza di un’ulteriore intervento tampone,un evento molto positivo se consideriamo che, come annuncia Clara Crocè della Fp Cgil, que-

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I Comuni interessati da questi bandi

Lotto zona 1 - Comuni di Mistretta, Caronia, SantoStefano Camastra, Tortorici. Importo 97.800,00. Durata60 giorni.

Lotto zona 2 - Comuni di Barcellona P.G. –TermeVigliatore - Brolo- Capo D’Orlando- Castroreale. Importo176.820,00. Durata 60 giorni.

Lotto zona 3 - Comuni di Milazzo, Pace del Mela, Lipari,Spadafora. Importo 107,964,00. Durata 60 giorni.

Lotto zona 4 - Comuni di Taormina- Giardini Naxos-Francavilla S. Furci Siculo- Letojanni- Santa TeresaRiva. Importo 72.000,00. Durata 60 giorni.

Lotto zona 5 - Comune di Messina. Importo 170,2290.Durata 60 giorni.

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ale isabili delle Scuole Superiori

sti nuovi bandi hanno rispettato le innumerevoli segnalazioni avanzate in questi mesi.I nuovi criteri dovrebbero scongiurare le solite difficoltà che gravi danni hanno arrecato ai lavo-ratori, ma soprattutto agli studenti disabili delle scuole superiori, che hanno visto soffocato illoro diritto allo studio a causa dei tagli e dell’assenza della riforma delle province.“La Dirigente ai servizi sociali della Città Metropolitana, Annamaria Tripodo, e il funzionario deiservizi sociali hanno assunto l’impegno di apportare alcune modifiche ai bandi di gara - affer-ma ancora la Crocè - Siamo ancora lontani dall’ottimizzazione del servizio, purtroppo dobbia-mo fare i conti con il taglio delle risorse delle Province. Non possiamo fare a meno di sottoli-neare che la nostra provincia è stata ancora una volta scartata, i fondi assegnati sono statidimezzati negli anni dall’assessorato alle Autonomie Locali, e quelli assegnati, poco meno diun milione di euro si riferiscono al 2015, quindi a fondi già spesi”.

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ProvinciaProvinciaSiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

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Bilancio approvato e non ancora pubblicato Rimane tutto...”un mistero”

Il bilancio della Regione Siciliaesiste solo sulla carta. A due set-timane dalla formale approvazio-

ne da parte dell'Ars, la manovrafinanziaria non è ancora stata firma-ta dal presidente della RegioneRosario Crocetta né, di conseguen-za, pubblicata sulla Gazzetta ufficia-le. Il 28 febbraio è scaduto l'eserci-zio provvisorio. L'intera spesa dellaRegione, dunque, è bloccata.Ma fonti dell'Assemblea parlano diuna questione, come al solito, nondi poco conto: durante l'esame dellamanovra ci sarebbe stato un votoillegittimo: il prelievo di un milione dieuro da un capitolo del bilancio e iltrasferimento della stessa somma inun allegato della Finanziaria.Operazione che, già nei giorni deldibattito di Sala d'Ercole, avevasuscitato perplessità negli stessifunzionari di Palazzo dei normanni.Fatta la legge, la Ragioneria gene-rale della Regione starebbe cercan-do ora di mettere una "toppa".La verità, secondo indiscrezioni, èche da Roma ancora non si decido-

no a dare alla Sicilia i famosi 500milioni di euro di aiuti che erano statipromessi in cambio dei tagli effet-tuati. Questi soldi sono inseriti neldocumento contabile, ma non anco-ra nelle casse siciliane. Mezzomiliardo iscritto nel bilancio 2016che la Sicilia attende da Roma atitolo di anticipazione sugli accordiStato-Regione e che si ritiene siaquasi impossibile che arrivino nellecasse regionali, perche’ sottoposti,secondo alcune valutazioni, a unasorta di condizione sospensiva.Inserire i 500 milioni in bilancio hacomportato la necessita’ di congela-re un importo corrispondente dispesa fino al realizzarsi del presup-posto giuridico che ne consenta l’ef-fettiva quantificazione, l’assegnazio-ne del contributo e’ associata allacondizione di un aggiornamento del-l’intesa tra lo Stato e la Regione inmateria di obiettivi di contenimentodella spesa per il 2016. Da qui il rischio, del resto era preve-dibile, di una nuova impugnativa.

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“Le Vie dei Forti. Strade e Arc Peloritani. Un patrimonio geo-

Straordinaria presenza di Istituzioni e di pubblicoieri pomeriggio alla Dogana per la presentazionedella ricerca sul patrimonio architettonico realiz-

zato dal Genio Militare, nel tardo ‘800, sulle Vie di col-legamento dei Forti umbertini.Lo studio, condotto dal prof. Enzo Caruso nell’ambitodel Dottorato di Ricerca in Turismo, Territorio eAmbiente dell’Università di Messina, è stato sintetizza-to nel volume “Le Vie dei Forti. Strade e ArchitetturaMilitare sui Monti Peloritani. Un patrimonio geo-storico-architettonico d’Italia”, nel quale è stato riportato il cen-simento dei Manufatti distribuiti sul territorio Peloritano,costruiti per la tutela del territorio da frane e smotta-menti, allora finalizzato a garantire il trasferimento diuomini, materiali e artiglierie lungo la linea di circonval-lazione che unisce i Forti Umbertini messinesi.A presentare la serata Mino Licordari che, dopo il salu-to del dott. Ivan Spina, Direttore della Dogana, ha intro-dotto gli interventi del Dott. Carmelo Di Vincenzo, diri-gente del Corpo Forestale, del Dott. GiuseppeMinissale, presidente della Gruppo Alpini di Messina,

CulturaCultura

Presentato alla Dogana lostudio che restituisce allacittà il patrimonioArchitettonico realizzatodel Genio Militare sulleVie dei Forti

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hitettura Militare sui Monti -storico-architettonico d’Italia”

dell’Ing. Bruno Biondi, Presidente della Sez. messinese del C.A.I. e dell’Ing. Enzo Colavecchio,Presidente di Legambiente dei Peloritani.A seguire, gli interventi di saluto da parte della prof.ssa Antonella Messina, Direttore del Master"Restauro e conservazione del patrimonio geo-archeologico e geo-architettonicodell'Università di Messina, del dott. Gianfranco Zanna Presidente Legambiente Sicilia e delDott. Carmelo Ardito Presidente Ordine dei Geometri laureati.La parola quindi al prof. Caruso che ha affascinato il pubblico presente con il racconto dellungo percorso di studio che ha condotto, attraverso una impegnata ricerca negli archivi elungo le antiche strade dei Peloritani, al riconoscimento di opere di contenimento, cunette discolo, tombini, ponti, fontane, baraccamenti e case cantoniere, nonché alla ricostruzione deitracciati delle strade realizzate dal Genio Militare nel periodo umbertino.L’intervento ha quindi esposto le fasi di valorizzazione dei manufatti concentrati nell’area delVivaio di Ziriò, mediante apposite tabelle segnaletiche, realizzate grazie alla collaborazionedell’Ispettorato Foreste e dell’Azienda Forestale.In ultimo, sono state presentate le escursioni sulle Vie dei Forti ad opera di un’Associazioneche, in sinergia con la MSC crociere, ha consentito in due anni, ad oltre 2.500 turisti provenien-ti da tutto il mondo, di godere della bellezza dei Peloritani e dello Stretto.A conclusione dell’incontro, l’on. Giovanni Ardizzone, Presidente dell’Assemblea RegionaleSiciliana, ha evidenziato l’importante impegno di tante Associazioni e di singoli cittadini su cuiè necessario puntare per il rilancio culturale del nostro territorio.

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Il 12 Marzo 1861, con la caduta dellaCittadella, Messina pone fine ad un lungopercorso di rivolta contro la Monarchia dei

Borbone; un percorso iniziato con i Moti del1821 e concluso nel 1860, passando per ilfunesto ’48 ove la città pagò, a caro prezzo, ilsuo desiderio di libertà in nome del popolosiciliano.In quegli anni, l’importanza storica e artisticadella storica fortezza, una delle più imponentid’Europa, che potrebbe oggi rivelarsi unattrattore turistico dalle enormi potenzialità,passò in secondo piano rispetto al desiderio di

riscatto di una città che, da quelle mura,aveva visto “vomitare” su di essa, fuoco e pro-iettili, terrore e morte in risposta al desiderio dilibertà e autonomia che provocò, in un secolo,ben tre rivoluzioni contro i Borbone: 1821,1848 e 1860.Tre rivoluzioni da parte di un popolo che, purfacendo parte dello stesso Regno delle DueSicilie, stava “al di là del Faro” (visto daNapoli) e che, con i Borbone, aveva un rap-porto ben diverso da chi invece, rispetto alFaro, stava dalla parte opposta, più vicino allaCapitale del Regno.

La caduta della Cittadella. Per non dimenticare

155 anni della Resa della Cittadella

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Purtroppo, a causa delle tante calamità chehanno martoriato Messina, la memoria deisuoi abitanti risulta essere così lacunosa dasconoscere “fatti e idee” che hanno animato ilpopolo messinese nel travagliato periodo delRisorgimento e i sacrifici subiti da chi combat-tè per la causa.La Società Messinese di Storia Patria trae lesue origini in gran parte proprio dai protagoni-sti di quelle lotte e anche oggi, a distanzadegli eventi ricordati, mantiene intatta fedesulle scelte risorgimentali allora operate, tantonel nome di un buon numero di suoi compo-nenti quanto in quello, per noi ancora vivo eoperante, dei suoi fondatori.Delle tre rivoluzioni, quella del ’48 fu perMessina la più infausta; una volta sedata dalletruppe napoletane e svizzere, la rivolta com-portò infatti, su ordine di Ferdinando II, la tota-le distruzione per rappresaglia della città euna durissima e spietata repressione guidatadal Generale Carlo Filangeri. Approfonditi studi, confermati anche da fontiborboniche e diplomatiche coeve, attestano laferocia con cui le truppe borboniche si accani-rono sui cittadini inermi e gli ammalati degliOspedali, che vennero saccheggiati e incen-diati, gli stupri e le violenze sulle donne e suibambini, la distruzione dell’intera città ridottain fumo dai cannoneggiamenti che si protras-sero ben oltre la resa. L'intera Europa condan-nò l'eccidio.Docici anni più tardi, il 12 marzo 1861, con lacaduta della Cittadella e del GovernoBorbonico Messina riscattava i 5.000 messi-nesi morti durante la rivolta del ’48.In ricordo di quel travagliato periodo, il 12marzo si dovrebbe quindi commemorare inmodo razionale e oggettivo “la caduta dellaCittadella” come un momento di transizionetra un’epoca e un’altra perché, nel bene o nelmale, da quel giorno Messina diventò Italiana.Le Commemorazioni dovrebbero sempreavere il compito di lanciare messaggi trasver-sali ed educativi, con lo scopo di indurre rifles-

sioni sulla storia perché essa diventi effettiva“maestra di vita”.Oggi risulterebbe alquanto insensato andaredepositare un omaggio floreale ai piedi dellastatua di Mussolini che, pur avendo ricostruitoMessina dopo il terremoto, ne condannò ildestino nel 1943 con la totale distruzione deibombardamenti.Allo stesso modo, rendere omaggio allaStatua di Ferdinando di Borbone potrebbeapparire piuttosto discutibile, perchè signifi-cherebbe rendere onore a colui che, accantoal merito di aver rifondato la nostra Università,decretò la distruzione della città di Messina,meritandosi dall’Europa l’appellativo di "ReBomba".La caduta della Cittadella, per chi crede nelvalore educativo della Memoria, può, anzi,deve essere un'occasione per rileggere i fatti,da una parte e dall'altra; è un'occasione per-chè la storia, letta in modo oggettivo e con idocumenti alla mano, possa offrire ai giovanichiavi di lettura che i libri a volte non fornisco-no.Ben venga allora la data del 12 Marzo, manon certo per evocare solo il ricordo di eroicisoldati caduti sulle mura della Cittadella,dimenticando i messinesi morti per gli ideali dilibertà, di cui oggi dobbiamo continuare adessere testimoni. Per tali ragioni, un Sindaco, un Assessore, unComandante, rappresentanti in loco delloStato Italiano, non potranno certo, in linea diprincipio, essere coinvolti in commemorazionilegate ad avvenimenti e figure che, nella sto-ria (per quanto discutibile si possa ritenere),vanno contro quella che è la nostra identitàodierna, quella di essere semplicemente CIT-TADINI ITALIANI.

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Prof. Rosario MoscheoPresidente della Società Messinese

di Storia Patria

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“La cittadedda 'nfamia china di cannuneri... Nn’a bbruciatu li quarteri, e vulemu la libbertà!”Nei versi di questa canzone, scritta durante i Moti rivoluzionari del 1848, c’è espresso tuttol’odio del popolo messinese verso “l’infame” fortezza, rea di esistere non per difendere la

Città da attacchi nemici, ma per tenerla soggiogata sotto il tiro dei suoi 400 cannoni.Costruita subito dopo la rivolta antispagnola per sedare anche il più flebile alito di libertà e diindipendenza, la Cittadella nei suoi 200 anni di storia ha rappresentato il simbolo dell’oppres-sione e della tirannide.Come avvenne per la Bastiglia dopo la Rivoluzione Francese, il primo pensiero della nuovaAmministrazione comunale, all’alba dell’Unità, fu la richiesta di demolire il “Simbolo” e tutto ciòche le tetre mura avevano rappresentato. Dopo la scintilla del 1° settembre 1847, immediatamente soffocata dalla polizia borbonica, imessinesi i Messinesi scendevano in massa per le strade alle ore nove del 29 gennaio, dandoinizio alla rivolta che tenne in scacco i napoletani per 9 mesi. Mentre l'artiglieria della Cittadella bombardava Messina con un'intensità prima sconosciuta,

“La Cittadedda ‘nfami china di caLa repressione borbonica nel ‘48

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continuando a farlo anche nei giorni seguenti, riducendo in mace-rie interi quartieri, un esercito di 25.000 borbonici sbarcava a suddella città dirigendosi verso il centro abitato, contrastato da soli6.000 siciliani, bruciando e distruggendo ogni cosa.“Furono gli infermi, i ciechi, ed i paralitici dell'ospizio Collereale acolpi di baionetta scacciati, ed impigliandosi fra le schiere borbo-niche, rimasero tutti sceleratamente ammazzati. Furono arse edistrutte tutte le dimore del borgo San Clemente posto pocoprima del torrente della Zaera”.“Appiccarono il foco al grande Ospitale, e vi arser dentro malati eferiti assai. Preso, o per meglio dire distrutto il quartiere che si tro-vava fra via Imperiale e via Porta Imperiale, i reparti borbonici cheavanzavano dal mezzogiorno, ossia dalla testa di ponte navale,si congiungevano con quelli che provenivano dalla Cittadella”.Frattanto i militari dell'esercito borbonico si davano al saccheggioed alle violenze sugli abitanti: “Li Svizzeri ed i Napolitani non mar-ciavano che preceduti dalli incendii, seguìti dalle rapine, da' sac-cheggi, dalli assassinamenti, dalli stupri. […]. Donne violate nellechiese, ove speravano sicurezza, e poi trucidate, sacerdotiammazzati sulli altari, fanciulle tagliate a pezzi, vecchi ed infermisgozzati ne' proprii letti, famiglie intere gittate dalle finestre o arsedentro le case”.Furono saccheggiate e distrutte anche alcune abitazioni di stra-nieri che vivevano a Messina, tanto che il console inglese Barker,riferendo l'accaduto al suo Governo, scriveva che molti sudditiinglesi ivi residenti erano ridotti in rovina e che era stato ferito acolpi di sciabola persino il console di Grecia e Baviera M. G. M.Rillian, malgrado si trovasse in uniforme, prima che anche la suadimora fosse saccheggiata ed incendiata. Anche l'ammiraglio inglese Parker condannò l'operato dei borbo-nici: “La più grande ferocia fu mostrata dai napoletani, la cui furia

fu incessante per otto ore, dopo che ogni resistenza era cessata”. Il bombardamento e gli incendi appiccati suscitarono le proteste dei diplomatici stranieri presen-ti a Messina, precisamente dei consoli del Belgio, della Danimarca, della Francia, del RegnoUnito, dei Paesi Bassi, della Russia, della Svizzera.Alla sconfitta militare dell'insurrezione seguì quindi una dura repressione. A Messina fu imposto un periodo di stato d'assedio che durò per oltre tre anni. Inoltre il genera-le Filangieri impose, con un suo decreto, che la locale Università messinese potesse essere fre-quentata soltanto da studenti della provincia. Furono anche chiusi importanti centri di culturacome il Circolo della borsa” ed il Gabinetto letterario” e molti personaggi illustri ed intellettuali diMessina, coinvolti nella grande rivolta, dovettero alla fuga ed all'esilio. La Cittadella continuò a fornire al potere borbonico uno strumento di dominio e controllo suMessina sino al 1860, sia con la minaccia latente dei suoi cannoni e della sua guarnigione, siacome carcere per i prigionieri politici.

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annuneri…”

Enzo Caruso

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Come nasce e si alimenta la sua passione per lamusica?Nata con il canto del mare nel cuore ho sempre avutola passione per la musica. Mi sono trasferita aMessina dove ho fatto tutto il mio iter di studi fino alLiceo Scientifico G. Seguenza. Dopo essermi iscrittaalla Facoltà di Architettura di Reggio Calabria ho ini-ziato a studiare Canto Lirico da privatista per poi ,pochi anni dopo, iscrivermi al Conservatorio. La sco-perta della mia voce è stata un traguardo raggiuntocon forza di volontà e sacrificio, studiando , ascoltan-do, affinando sempre più fino a raggiungere la miapiena vocalità di soprano drammaticamente corposama molto agile e chiara. Ho conseguito con il massimo dei voti il diploma incanto lirico al Conservatorio Statale di musica “ F.Cilea” di Reggio Calabria.

Lei si è esibita in palchi importanti, quali ricorda con piacere?Ho cantato in occasione di varie manifestazioni culturali e in particolare al Teatro “VittorioEmanuele” e al Teatro ATM di Messina, all’arena Parco delle Kentie di Riposto, al PalazzoDuchi di Santo Stefano ( Fondazione Mazzullo) e nella chiesa di Santa Caterina in Taormina,in varie arene all’aperto della provincia di Messina e Catania, al Teatro Metropolitan di Cataniainserita in un evento teatrale, al Teatro Pirandello e al Teatro del Palacultura di Messina, variConcerti Solistici in Auditorium e Teatri tra Messina e Catania, ha cantato in varieManifestazioni dell’A.S.A.S. di Messina e di moltissime altre associazioni musicali e culturali inSicilia e in Calabria, oltre ad altre partecipazioni in eventi religioso-culturali. Ultimi ma non ulti-mi sono i tre Concerti estivi “Concerto sotto le stelle” nel palco sulla spiaggia a Giardini Naxos,Concerto nella chiesa di Santa Caterina a Taormina e Gran Concerto al castello di Schisò diGiardini Naxos e i due Concerti Natalizi “Concerto di Beneficenza” al Castello di VillafrancaTirrena e “Concerto dell’Epifania” alla Chiesa di san Pancrazio di Giardini Naxos. Inseriti tra diessi vari eventi culturali e Teatrali tra Messina e Catania sia da solista che con varieCompagnie Teatrali. Oltre che da solista canto spesso con vari gruppi operistici. Ho fondato,insieme ad una collega, il duo “Mimica e Mimetica” con il quale metto in scena performancemultimediali canore e letterarie da noi create.

“Nata con il canto del mare nel cuore”

Intervista al soprano Carmine Elisa Moschella

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Lei è fondatrice dell’Associazione Culturale “Aulisse” di Giardini Naxos. Quali sono lefinalità che si prefigge questa associazione? Sin da quando ho fondato la mia prima associazione culturale lo scopo principale che ho sem-pre tentato di perseguire è la diffusione dell’arte in tutte le sue forme facendo rete con tutti colo-ro che vogliono collaborare per perseguire il mio stesso fine senza dimenticare mai l’impegnosociale. Spessissimo abbino gli eventi, creati con tutti coloro che mi affiancano, ad uno scopobenefico per far si che la bellezza dell’arte porti anche ad un risultato più concreto oltre che aldare cibo e bellezza agli animi in un periodo in cui ne abbiamo veramente bisogno. Sono stata chiamata in giuria in vari Concorsi canori, collaboro spesso con molte associazioniculturali sia come esperta che come giurata di premi canori e poetici, ricoprendo la nominaonorifica di Socio Onorario dell’Associazione Siciliana Arte e Scienza di Messina.

Sappiamo che è un artista poliedrica, infatti, non si è dedicata solo alla musica, ma haperseguito altri generi artistici, vincendo anche dei premi. Quali sono i suoi altri interes-si artistici?Appassionata d’arte, letteratura e poesia, ho vinto vari concorsi letterari e poetici, sia naziona-li che internazionali avendo all’attivo la pubblicazione di due libri di poesia. Fotografa con all’at-tivo varie mostre e creatrice di gioielli e acconciature con lo spirito del riciclo. Sono un’attricedi teatro e collaboro da alcuni anni con la Compagnia Teatrale “Le Tre Fontane di Presa” conall’attivo vari spettacoli e in più con varie par-tecipazioni in film e cortometraggi d’autore.Laureanda alla facoltà di Architettura diReggio Calabria, ho spesso collaborato allaprogettazione e realizzazione di scenografiee costumi per spettacoli teatrali. Ideatrice divari progetti scolastici ed extrascolastici conle scuole statali tra i quali un progetto dicanto corale e uno in collaborazione con laPro Loco di Giardini Naxos per la diffusionedella cultura greca e la valorizzazione dei sitiarcheologici locali.

Cosa prova quando si esibisce?In realtà amo l’arte in tutte le sue forme, mala più grande e incredibile emozione la provosempre nel momento in cui riesco a trasmet-tere a chi mi ascolta le stesse intense sensa-zioni che io stessa provo nel cantare.Esprimersi con il linguaggio del corpo e conla voce per dare la sensazione che quel-l’eroina della lirica da me interpretata tra-smetta la sua stessa emozione al pubblico èun compito delicato e difficile ma che mi per-mette di calarmi dentro l’anima stessa di chiha scritto quel ruolo, il compositore.

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Sabato 19 marzo alle ore 20:30 e dome-nica 20 Marzo alle ore 18:30, nel Teatrodella Val. D'Agrò di S. Teresa di Riva,

torna in scena “NESSUN ALTRA MAI” lo spet-tacolo contro il femminicidio realizzato dall’“ActorGym” di Messina, diretto da VincenzoTripodo. L’evento è organizzato dall'Ass.Sikilia nell'ambito della LA PRIMA STAGIONETEATRALE 2015/2016 intitolata "PASSIONETEATRO ON - da una parola infiniti mondi"con la direzione di Cettina SciaccaLo spettacolo è frutto di un lungo percorso diricerca cominciato nell’ottobre 2012, che, ispi-rato da un testo di Serena Dandini, si è via viaverticalizzato cercando di trovare l’anima die-tro ognuna delle donne rappresentate. Un lavoro che ha necessariamente messo ingioco la fisicità dei loro corpi, dei loro gesti,delle loro debolezze e contraddizioni, svoltosotto l’attenta supervisione del coreografoAntonio Gullo. Una ricerca anche sonora, chesi è concentrata sotto l’abile guida di CeciliaFoti e Ivana Zimbaro sul timbro, sui colori e gliaccenti, sui silenzi, i soffiati e le grida.

Tutti gli attori hanno scavato nella vita dei loropersonaggi per ricostruirne il passato, perconoscere i luoghi, i tempi e le condizioni incui i delitti di cui sono state vittime si sono svi-luppati.La violenza mina la libertà di ognuno di noi. La crisi non può mai diventare l'alibi per nontrattare o accantonare i temi sociali che sonoalla base di ogni sviluppo capace di guardareal futuro. L’impegno del Centro “Al tuo Fianco” e delleattrici dell’ActorGym vuole ribadire come ognigiorno debba in realtà essere il buon motivoper parlarne e per fare sensibilizzazione, apartire dai più giovani. Vuole ribadire come gliatti celebrativi non siano sufficienti a denun-ciare ed educare rispetto ad azioni quotidianee costanti che è responsabilità di tutti assu-mersi, prima di tutto come persone. Fintanto che ogni anno centinaia di donnemoriranno a causa di violenza gratuita, nonpossiamo pensare di essere il luogo sano incui far crescere in nostri figli.

SpettacoliSpettacoli

Spettacolo contro il femminicidio

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Attori doppiatori

Riproponiamo un vecchio pezzo, e non per pigrizia ma per cavalcare l’onda della cronaca.

Vincent Cassel, noto attore francese non solo per essere l’ex marito di Monica Bellucci, ha spa-

rato a zero contro il mondo del doppiaggio italiano: “in Italia i doppiatori sono una mafia”.

Chiara esagerazione per far comprendere quanta, è forse troppa, importanza abbia il doppiag-

gio in Italia.

Chi di voi, amanti di cinema o semplici spettatori appassionati, non ha un attore preferito?

Chiunque nel vasto mondo dell’arte impressa su pellicola ha scelto, anche inconsciamente, l’in-

terprete per il quale starebbe a fissare lo schermo anche nella pubblicità del tonno.

Finché si resta nei confini del proprio Paese, della propria lingua allora è semplice dire perché

preferire Mastroianni a Volonté o alla Magnani fino ai Germano e Favino di oggi. Le pellicole

fanno la differenza, la forza di Sordi stava molto nei film cuciti sulle sue qualità recitative. Totò

è nella storia e Giannini – Melato basano il loro essere divenuti cult sui film, oltre che sulle inter-

pretazioni.

Chiaro, in materia di cinema italiano potremmo confrontarci e litigare su questo o quello per

ore ed ore. Spostiamo il tiro, in un mondo del cinema dominato da Hollywood tutti noi siamo

stati schiacciati dall’opprimente potere e fascino delle produzioni americane. Alla fine dei conti,

l’Italia rimane un Paese tra i primi del settore, ma gli Stati Uniti riempiono le bacheche cinema-

tografiche di ogni appassionato. Tralasciando autori, titoli e registi ci chiediamo: quando vi

siete innamorati di questo o quell’attore, cosa vi ha conquistato?

L’esperto con la puzza sotto il naso dirà: “La prossemica messa in scena da XX è quanto di più

perfetto si possa essere visto in materia di drammaticità”. Dimenticando per un attimo queste

tonnellate di aria fritta, parliamo di cose più terra terra. Diciamolo chiaro, gran parte della reci-

tazione la fa la voce dell’attore. Il modo di parlare, esprimersi e il tono. La recitazione è lì, nel

modo in cui viene scandito un nome o vissuto un momento. “Adriana ti amo” per rimanere nel

cult, ha fatto storia. Stallone o Ferruccio Amendola? Perché è qui che sta il nodo, se Gassman

che balbetta nei “Soliti ignoti” lo apprezzi in toto per l’interpretazione; “L’ultimo Samurai” con

Cruise è davvero una grande prova da attore? Lo è, lo è; ma conosciamo davvero la bravura dei

miti patinati da Hollywood o dobbiamo dire grazie alla scuola del doppiaggio italiana?

Forse sono vere le due cose, perché se fosse solo una questione di voce e tono allora sarebbe

radio, il cinema è tanto altro. Fisicità, movenze, atteggiamenti e tempi; ma nella storia rimango-

no le frasi celebri che, spesso, nel doppiaggio vengono anche adattate.

Sconvolgiamo noi stessi, e quando possibile guardiamo un film in originale. Oltre che impara-

re un’altra lingua potremmo anche scoprire che quell’attore che ci piaceva tanto, in realtà, è

molto meno sexy di quanto credevamo. E viceversa, lo sfigato di ieri divenga il mito di domani.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Nelle scorse settimane abbiamo parlato dei

Coldplay, continuazione naturale di un’altra band

inglese di cui avevamo parlato in precedenza, gli

Oasis. Oggi risaliamo ancora il tempo e parliamo di

chi queste band le ha inspirate, e non poco, i

Radiohead. La band è formata da Thom Yorke (voce,

chitarra, pianoforte), Jonny Greenwood (chitarra

solista, tastiere), Ed O'Brien (chitarra, voce di sup-

porto), Colin Greenwood (basso elettrico, sintetizza-

tori) e Phil Selway (percussioni). Nati nei sobborghi

del Oxfordshire a metà degli anni ’80, devono il loro

successo ad una continua evoluzione e sperimenta-

zione di generi e composizione musicali. Band che

nasce nel rock e, ci piace dire, si sviluppa nella musi-

ca, brit – pop, alternative, ben due album con ispira-

zioni elettroniche (Kid A e Amnesiac entrambi all’ini-

zio degli anni 2000), evoluzioni della musica classi-

ca e moderna. Il primo successo arriva con l’album

di esordio “Creep”(1992), che viene molto apprezza-

to negli Stati Uniti, lasciando però freddini gli ingle-

si, ancora non coinvolti dal fenomeno Radiohead. In

patria sarà il secondo album, “The Bends”(1995). Ma

la rivoluzione arriva col terzo disco, nel 1997 la

band inglese pubblica “Ok Computer”, album che

cambia tutto, la critica ed il pubblico si fondono nel

celebrare la musica dei Radiohead, il disco può tran-

quillamente entrare a far parte della storia della

musica, non solo del rock, ma in generale, il succes-

so è netto ed esalta la voglia di sperimentare della band, progressive rock e primi accenni alla

musica elettronica sconvolgono la visione del gruppo. La critica li celebra ed i fans se ne innamo-

rano in maniera definitiva. Tra i successi dell’album possiamo ricordare “Karma Police” e “Lucky”,

uno stile in evoluzione che infatti non fa sedere sugli allori i Radiohead, che con i successivi

album alzeranno il tiro, e come già detto, si butteranno nel mondo dell’elettronica continuando

a mietere consenso. Arrivano così “Kid A”, “Amnesiac” e “Hail to the Thief”, trilogia musicale e

cartoline della sperimentazione divertita di Yorke & co., se nei primi due è chiara la voglia di sco-

prire nuove sonorità il terzo è un album che torna al vecchio stile ma non in maniera netta, un

transito lento per tornare alle origini, electronic, progressive, jazz, musica ambientale, un mash

up (ci scuserete il termine improprio) di sonorità per creare uno stile unico e riconoscibile. Da 30

anni sulla scena, mai superati e sempre un passo avanti. La polizia del karma non li punirà.

a cura di Francesco Certo

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Rad

ioh

ead

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Il crepuscolarismo è una corrente letteraria sviluppatasi in Italiaall’inizio del XX secolo. La tendenza non diede vita ad un movimen-to organizzato, ma nonostante tutto è possibile definire i confini diuna poetica comune sulla base di diverse caratteristiche riscontra-bili in vari poeti. Tra questi annoveriamo, senza dubbio, SergioCorazzini, nato a Roma nel 1886. Nel 1904 pubblica la prima raccol-ta di poesie, Dolcezze, seguita, l’anno successivo, da L’amaro calicee Le aureole. Ammalatosi in giovane età, mostra nei suoi componi-menti una lucida consapevolezza della malattia e della condannache pesa su un’adolescenza che non poté mai trasformarsi in etàadulta. Egli esibisce, infatti, la propria debolezza, identificando inessa la propria stessa poesia. D’Annunzio aveva teorizzato la sovrapposizione tra arte e vita, intendendo per vita quella“inimitabile” e sublime. Corazzini rovescia questa sovrapposizione, mutandone alla radicei presupposti: la vita è per lui quella “vera” di un giovane malato che la malattia accomunaa tanti altri, e la poesia non aspira al sublime, ma all’autenticità: quest’ultima, poi, non stanel possesso privilegiato della poesia ma nella sofferenza. Corazzini, addirittura, si negacome poeta: “Io non sono un poeta” si legge in Desolazione del povero poeta sentimentale,piuttosto “un piccolo fanciullo che piange”. La figura del “fanciullo” rimanda per alcuni aspetti al “fanciullino” pascoliano. Quest’ultimo,però, è il garante per il poeta, di un privilegio e di una funzione sociale; mentre il fanciullodi Corazzini, dichiarandosi non-poeta, prende atto implicitamente della crisi che investenella società moderna quel privilegio e quella funzione. Il tono dimesso, lamentoso e incli-ne al pianto di tanti versi corazziniani esprime anche una scelta di tipo avanguardistico, erappresenta, innanzitutto, il rifiuto di una tradizione letteraria ancora aulica e solenne equindi ha anche il significato di una ribellione. La ricerca di un tono umile implica, dunque,una profonda consapevolezza della condizione storica della poesia e rappresenta il tentati-vo di raggiungere, nonostante la mercificazione estetica e la mancanza di una vera funzio-ne sociale, una qualche autenticità. In questo senso convivono in Corazzini, e in qualchemodo coincidono, disillusione critico-negativa verso i modelli letterari tradizionali e fidu-cia nella rifondazione di un modello nuovo. Questo bisogno di autenticità si esprime come esperienza reale del dolore. Nei suo versinon trovano spazio sentimenti eroici, ma l’amore per “le gioie semplici”, per “le tristezzecomuni”: in esse si rispecchiano la fragilità particolare del poeta e insieme il suo sentirsiuomo tra gli uomini. Il lessico si apre ai materiali dell’esperienza quotidiana, rifiutando dicorreggerli con la sublimazione caratteristica del modello dannunziano, e neppure per lametrica la “rivoluzione” si compie attraverso soluzioni esibite o estreme. Una “rivoluzione”destinata a durare molto poco. Colpito da una grave forma di tubercolosi, è ricoverato nelsanatorio di Nettuno nel 1906, in quell’anno escono Piccolo libro inutile, Elegie, Libro per lasera della domenica. Muore nel giugno del 1907, a soli ventun’anni.

a cura di Alessia Vanaria

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Co

razz

ini

Da Desolazione del povero poeta sentimentale

I

Perché tu mi dici: poeta?

Io non sono un poeta.

Io non sono che un piccolo fanciullo che piange.

Vedi: non ho che le lagrime da offrire al Silenzio.

Perché tu mi dici: poeta?

II

Le mie tristezze sono povere tristezze comuni.

Le mie gioie furono semplici,

semplici così, che se io dovessi confessarle a te arrossirei.

Oggi io penso a morire.

III

Io voglio morire, solamente, perché sono stanco;

solamente perché i grandi angioli

su le vetrate delle cattedrali

mi fanno tramare d'amore e d'angoscia;

solamente perché, io sono, oramai,

rassegnato come uno specchio,

come un povero specchio melanconico.

Vedi che io non sono un poeta:

sono un fanciullo triste che ha voglia di morire.

Roma, 6 febbraio 1886Roma, 17 giugno 1907

Ser

gio

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Non solo le carote, anche l'uva è 'amica'della vista. Una dieta che ricomprendaquesto frutto, infatti, aiuta a contrastare

i danni dello stress ossidativo, cioè l'eccessivaproduzione di radicali liberi che può portareprocessi di invecchiamento, preservando laretina e il suo funzionamento.Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivistaNutrition, condotto su topi di laboratorio inmodelli di degenerazione della retina dai ricer-catori della University of Miami Miller Schoolof Medicine. Gli studiosi hanno alimentato i topi con unadieta che ricomprendeva uva liofilizzata in pol-vere (in una quantità corrispondente a tre por-zioni al giorno nell'uomo), una dieta di control-lo basata sugli zuccheri e un'altra basata inve-ce su un'alimentazione normale.

I risultati, dopo cinque settimane di regime ali-mentare controllato prima dell'intervento distress ossidativo, hanno evidenziato che nelgruppo nutrito con una dieta che comprende-va l'uva sia la struttura della retina che il suofunzionamento risultavano preservate. In particolare, la retina manteneva il suo spes-sore, la quantità di fotorecettori (cellule cherispondono alla luce e che con le malattiedegenerative della retina muoiono portando inmolti casi a una progressiva perdita dellavista) e la qualità della loro attività. Viceversa,in chi non aveva mangiato uva la retina risul-tava danneggiata, con una significativa ridu-zione di spessore. Inoltre vi era una diminu-zione del 40 % nei fotorecettori e una lorosignificativa perdita di attività.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Anche uva “amica” della vista

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 5916 Marzo 2016

Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE PREPARAZIONE

Mettete in padella uno spicchio d’ agliocon un filo d’olio e la pancetta e faterosolare per 5 minuti. Aggiungete i 3/4dei pistacchi tritati e mescolate.Poi unite la panna ed il pepe. Mescolatee cuocete per un paio di minuti.Nel frattempo cuocete la pasta inabbondante acqua salata, scolate aldente, tenete da parte un mestolo diacqua di cottura della pastaMettete la pasta in padella e fatela insa-porire con il condimento.Aggiungete a fiamma spenta anche irestanti pistacchi.Servite la pasta con pistacchi e pancet-ta nei piatti

Pasta con pistacchi e pancetta

Ingredienti per 4 persone:

• 300 gr di pasta• 120 gr di pancetta• 60 gr di pistacchi tritati• 100 ml di panna fresca• 1 spicchio di aglio• Olio• Pepe• sale

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AmarcordMessina - Panorama del Porto. Anni '60

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Messina batte Foggia nel recupero

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