IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del...

14
1 IN QUESTO NUMERO: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - PIAZZA TARANTELLI - TRENO ROMA - LIDO - EDIFICAZIONE CASAL GROTTONI - CORRIDOIO ROMA - LATINA - CONSORZIO TORRINO COLLINARE - PALESTRA DI VIA FIUME GIALLO

Transcript of IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del...

Page 1: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

1

IN QUESTO NUMERO:

IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - PIAZZA TARANTELLI - TRENO

ROMA - LIDO - EDIFICAZIONE CASAL GROTTONI - CORRIDOIO ROMA - LATINA - CONSORZIO

TORRINO COLLINARE - PALESTRA DI VIA FIUME GIALLO

Page 2: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

2

SOMMARIO

Editoriale: L’ANNO CHE VERRÀ di Federico Polidoro

Editoriale: IL CDQ E L'AMBIENTE di Augusto Garzia

QUEL TANTO ATTESO PARCO DELLA CISTERNA ROMANA di Genesio Pino

PIAZZA TARANTELLI - STAZIONE ROMA LIDO SIMBOLI DEL DEGRADO E DELLA SORDITA' DELLE AMMINISTRAZIONI di Dino Piscini

CASAL GROTTONI – UNA GROTTESCA INFINITA TELENOVELA di Domenico Lantieri

CORRIDOIO ROMA LATINA, UNA BUONA IDEA O SOLO ALTRO TRAFFICO E COSTI DA PAGARE? di Patrizia de Vivo

IL CONSORZIO LIQUIDO di Carlo Mazzanti e Augusto Garzia

PALESTRA DI VIA FIUME GIALLO, CHE SUCCEDE? di Augusto Grazia

Anno 12 numero 1 - distribuzione online gratuita Eco del Torrino - periodico del Comitato di Quartiere Torrino - Decima Registrato presso il Tribunale di Roma al n. 154 del 6 aprile 2000. www.cdqtd.it - [email protected] Presidente: Federico Polidoro - Direttore: Giuseppe Pelle - Vicedirettore: Dino Piscini - Redazione: Augusto Garzia, Domenico Lantieri, Dino Piscini, Genesio Pino, Patrizia De Vivo, Carla Piu. Prodotto in proprio finito di collazionare nel mese di dicembre 2012 Articoli, foto, disegni e manoscritti non si restituiscono.

Page 3: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

3

Editoriale

L’ANNO CHE VERRA'

di Federico Polidoro

Un altro anno, il 2012, si sta chiudendo. E come sempre si ragiona su quanto è accaduto e sull’anno che sta entrando, facendo gli auspici del caso. E non possiamo certo, come Comitato di Quartiere, nascondere la nostra profonda preoccupazione. L’anno che ci lasciamo alle spalle è infatti un anno che ci auguriamo non si ripeta e il futuro appare incerto e pieno di ombre.

Il quadro nazionale è stato caratterizzato, sul piano economico, da una crisi che non sembra volerci dare tregua. Il Prodotto Interno Lordo (PIL), dopo essere calato del 5,5% nel 2009 e aver avuto un limitato recupero nel 2010 (+1,8%) e nel 2011 (+0,4%), secondo le più recenti stime Istat, è previsto in calo del 2,3% nel 2012 e dello 0,5% nel 2013 (nonostante i segnali di ripresa attesi per il secondo semestre). E se non ci fossero le esportazioni, la situazione sarebbe ancora più grave visto che la domanda interna e in particolare la spesa delle famiglie residenti è previsto concluda il 2012 con una netta contrazione (-3,2%). Intanto la disoccupazione veleggia verso il 10,6% con un numero di disoccupati vicino alla soglia dei 3 milioni (a ottobre 2012 erano 2milioni e 870mila sempre secondo l’Istat). Sul piano politico, senza addentrarsi in valutazioni che non sono proprie di un Comitato di Quartier e, appare evidente agli occhi di tutti la pesante crisi in cui il sistema dei partiti si è avviluppato e la crescente lontananza tra la cosiddetta “politica” e la cosiddetta “società civile”. Tanto che abbiamo dovuto fare ricorso a un governo di tecnici, per evitare situazioni che sarebbero state ancora più gravi di quelle con le quali ci stiamo confrontano in chiusura d’anno. La crisi della politica ha avuto una sua espressione particolarmente virulenta nella sequenza di scandali che ha investito numerosi rappresentanti istituzionali e travolto una delle istituzioni a noi (cittadini di Roma) più vicine e cioè la Regione Lazio, da dove è tracimata una melma che nemmeno le menti più fervide avrebbero potuto immaginare.

E dal Lazio arriviamo a Roma. Una città che sta vivendo un declino che, a occhi particolarmente critici, appare quasi inesorabile. Basti citare, fra gli altri, i gravissimi problemi che stanno vivendo da una parte il trasporto pubblico e dall’altra la raccolta dei rifiuti. Roma è ormai strangolata dalla morsa del traffico, soffocata e messa a rischio, nella sicurezza dei pedoni, da un’anarchia ormai endemica (e scarsamente sanzionata) nei comportamenti degli automobilisti. Roma è una città sempre più sporca persino in quella che dovrebbe essere la sua vetrina e cioè il Centro Storico (peraltro ormai assediato e deturpato da una vera e propria privatizzazione senza regole del “suolo pubblico”, un bene che in particolare nel Centro Storico di Roma dovrebbe appartenere a tutti). Roma è ancora al livelli ridicoli di raccolta differenziata senza

che si intraveda ancora una soluzione al problema di fondo: dove mettere l’enorme mole di rifiuti che ogni giorno produciamo (con le proroghe dell’utilizzo della discarica di Malagrotta che si susseguono una dopo l’altra).

E l’inesorabile decadenza non ha certo risparmiato il nostro Municipio, il XII. In questo numero dell’Eco del Torrino, cerchiamo solo di documentare alcuni dei problemi che nello specifico riguardano i nostri quartieri. Ma certo, desta stupore e indignazione che, di fronte alle gravi criticità che attanagliano il vivere quotidiano dei cittadini, il prossimo futuro di questo territorio debba essere contrassegnato dai progetti relativi all’edificazione dello stadio della Roma (prevista per il 2016) e da quelli relativi all’edificazione di altri edifici di edilizia residenziale, nell’area compresa tra il GRA, Via Sciangai e Via Ostiense (altrimenti nota come l’area di Casal Grottoni), cioè a dire da un futuro ancora una volta di cemento senza servizi.

Pensiamo per un attimo a cosa sarà il nostro territorio se andranno in porto i progetti prima menzionati e insieme quello della bretella autostradale che attraverserà Tor de Cenci e quello delle torri alla fine di Via grande muraglia (incrocio con Oceano Pacifico), la cui edificazione è stata prospettata in connessione i progetti riguardanti l’area dell’ex velodromo. Lo stadio della Roma si porterebbe appresso il de profundis dello splendido progetto di oasi naturalistica nell’ansa del Tevere, proposto dal WWF e votato dallo stesso Municipio XII nell’ormai lontano 2009 (approvazione rimasta lettera morta), dal momento che insieme con lo stadio arriveranno altre case (tanto per cambiare). La bretella di Tor de Cenci aprirebbe una ferita non rimarginabile in un tessuto urbano che risulterebbe definitivamente deturpato (mentre da Tor de Cenci e da Spinaceto, la mattina si continuerebbe a non uscire dal momento che tutti i progetti di trasporto pubblico veloce con l’Eur sono stati ridotti a carta straccia). Dulcis in fundo, l’edificazione di cinque torri a Casal Grottoni, tre di 100 metri e due di 60, con il sovrappasso verso Torrino Mezzocammino, rappresenterebbero, in questo contesto, la fine dell’equilibrio che seppur precariamente e gravemente indebolito di recente (vedi edificazione tra Via grande muraglia e Via mar della Cina) ha caratterizzato il rapporto tra aree verdi e aree edificate nel nostro territorio. Un quadro, urbanisticamente parlando, quasi da incubo.

È di fronte a questi problemi che il pensiero va alle elezioni amministrative previste a Roma per la fine di maggio 2013. Ci si aspetterebbe già ora l’apertura di un confronto serio e profondo, un percorso di rinnovamento radicale che dia una barlume di speranza a chi ancora pensa che Roma (e dentro Roma il nostro Municipio e i nostri quartieri) meritino altro dal futuro di cemento che si sta delineando e dalla lenta decadenza di questo primo scorcio degli anni duemila. E è proprio quando pensiamo a tutto ciò, alle prime proposte che iniziano profilarsi, ai nomi che circolano (e ai programmi che incarnano), che non possiamo nascondere che il cielo appare pieno di nubi.

Page 4: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

4

Editoriale

IL CDQ E L'AMBIENTE

di Augusto Garzia

Oggi tutti parliamo di ambiente. E‘ una delle tante bellissime parole che spesso risultano però vuote. Vuote perché non riempite di decisioni, comportamenti, concretezza.

Noi del CdQ, assieme alle tante emergenze cui cerchiamo di far fronte, scontrandoci con istituzioni ed enti insensibili o “gommosi”, un’attenzione concreta all’ambiente – il nostro ambiente, quello a noi più vicino, oltre a quello per così dire planetario – l’abbiamo prestata e la stiamo prestando.

Nello scorso anno abbiamo partecipato ad un bando della Provincia con un progetto che ha dato vita al “verdetidona”. Un progetto che partiva dall’invito ad abbandonare le buste di plastica a favore di borse riutilizzabili, per poi via via ampliarsi al tema più generale di comportanti eco-rispettosi e sostenibili.

Che cosa resta a distanza di un anno di quella esperienza? L’obiettivo minimo (shopper di stoffa o comunque riutilizzabili) appare abbastanza consolidato, altri comportamenti relativi ad un uso più responsabile delle risorse, ad un più corretto conferimento dei rifiuti appare migliorato anche se ancora lontano dall’ ottimale.

E’ cresciuta anche l’attenzione verso le iniziative del CdQ ed il numero di chi ci segue (non magari quando si tratta di scendere in strada per una qualche manifestazione, purtroppo) è in costante aumento. Il sito creato nella circostanza (appunto il www.ilverdetidona.it ), che si affianca a quello istituzionale, è tuttora vivo e ricco di indicazioni e consigli utili.

Se però guardiamo a come trattiamo il nostro habitat – l’ambiente di cui siamo più direttamente responsabili – c’è ancora molto da fare. Al netto delle inefficienze o delle inadempienze della pessima gestione municipale o degli enti cui compete la fornitura di servizi (AMA, ACEA, ATAC) molto resta ancora da fare per eliminare comportamenti individuali di scarsa o nulla civiltà che, anche se non particolarmente dannosi per l’ambiente in generale, incidono sensibilmente sul decoro del nostro quartiere, sulla qualità del tessuto e del vivere quotidiano.

Per proseguire la nostra azione sul tema, anche quest’anno abbiamo aderito alla “Settimana Europea Riduzione Rifiuti” un’iniziativa a livello internazionale, il cui scopo esplicito va oltre la sana gestione del rifiuto (raccolta differenziata, innanzitutto) per indicare un modo di consumare più attento e responsabile. A monte, selezionando meglio ciò che compriamo in termini sia di quantità che di eco-sostenibilità, e ridando valore a ciò che non ci è più utile ma ha ancora una

ragione e una possibilità di vita. Riduzione: attraverso il riciclo, il riuso, la riparazione, il regalo, la rivendita. Tanti modi per evitare di rendere inutile (e costoso da smaltire) ciò che ancora può essere utile, a noi o ad altri. Su questo tema abbiamo incontrato molte persone e diffuso volantini con preziosi consigli, abbiamo arricchito di contenuti specifici i nostri due siti, abbiamo intrattenuto gli alunni delle quarte e quinte elementare della Scuola Fiume Giallo organizzando un mercatino di scambio virtuoso di oggetti vari, ed operato infine un breve intervento presso il Centro Anziani di Decima.

Il tutto nella limitatezza, anzi nell’assenza totale di risorse economiche, che non ci ha consentito né ci consente iniziative di maggior impegno finanziario. Ma che non ha fiaccato il nostro impegno sociale

Page 5: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

5

QUEL TANTO ATTESO PARCO DELLA CISTERNA

ROMANA

di Genesio Pino

Ringrazio la testata del CdQ Torrino-Decima che mi ospita

dando un minimo di amplificazione alla voce di tanti cittadini.

Ogni anno ci ritroviamo a scrivere articoli su vari problemi del

territorio e ogni anno registro con la stessa amarezza che

nulla cambia.

Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna

Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e

realizzato direttamente dai cittadini, una concessione

edificatoria che si mangia parte del parco, un progetto

discusso per anni con lunghe riunioni e ricerca di consensi.

Arrivati ad un accordo cade la giunta capitolina, il progetto

stranamente si ferma per quasi due anni, per riprendere

quest'anno con nuovi interlocutori sia da parte dei costruttori

che da parte dell’Amministrazione.

Viene quindi cancellato tutto il lavoro svolto che prevedeva

una serie di scelte , quella ad esempio di non consumare altro

territorio a favore dei privati e mantenere la manutenzione

pubblica solo ed esclusivamente per il parco e non per tutto il

verde. Invece al Municipio passano altre scelte, non condivise

con i cittadini, la gestione del verde diventa completamente

a carico del Comune, quella che prima era una collina diventa

un lembo di terra con spazio e attrezzature ridotte all'osso.

L'impressione è che ancora una volta i beni pubblici vengano

usati a favore dei soliti privati.

Ora una veloce storia che non possiamo e non dobbiamo

dimenticare che anzi ci dovrà accompagnare ogni volta che

saremo chiamati a fare delle scelte. Dovremo ricordarci i fatti

e gli attori. Quest'anno inizia il cantiere per la costruzione

delle due palazzine, iniziano i lavori di movimento terra che

erodono quasi due terzi della collina originale, creando anche

problemi ai palazzi già esistenti. I cittadini si attivano per

tutelare quel lembo di terra, ed arrivano ad organizzare anche

un' occupazione del cantiere. Si susseguono incontri e relativi

progetti tra il costruttore, i cittadini e l'amministrazione.

Arriva così con data maggio 2012 la variante di un progetto

che ignora tutte le indicazioni che il CdQ insieme con i

cittadini avevano proposto al costruttore e agli Uffici

competenti. La costruzione delle palazzine quindi procede e

ancora più velocemente procede la realizzazione del parco,

dato che il costruttore si preoccupa di consegnare il prima

possibile l'area pubblica "pseudo" attrezzata, per poter

terminare il suo piano edificatorio.

Oggi abbiamo un parco che sembra solo una mera

decorazione delle palazzine, che sembra ignorare criteri di

sicurezza e norme per i disabili. Abbiamo un sentiero

(attualmente chiuso ai cittadini, che si lamentano ormai da

settimane) che verrebbe chiuso durante le ore notturne e che

ha un dislivello del 14% circa (dichiarato da operatori di

cantiere) che ne limita quindi l'accesso ai disabili, ai

passeggini, agli anziani. Abbiamo una staccionata di legno che

sembra non proteggere a sufficienza i bambini da uno

strapiombo di alcuni metri. Abbiamo un campetto senza

alcuna rete di recinzione e senza la fascia di rispetto di 4

metri prevista nel progetto. Abbiamo un' area cani con una

recinzione di appena 90 cm. Abbiamo soprattutto il dubbio

che nell'approvazione della variante del progetto i nostri

amministratori non abbiamo prestato molta attenzione ai

contenuti del progetto stesso. Ci chiediamo a questo punto

con quale coscienza possano andare avanti validando il

collaudo e la consegna dell'area.

Per questo il CdQ ed i cittadini hanno inviato, al Municipio e al

Comune, una diffida a non prendere in consegna quell’area.

Leggi la diffida. Questo atto vuole soprattutto ricordare alle

amministrazioni che la cosa pubblica si deve governare in

nome ed in favore dei cittadini, con una reale partecipazione

di questi ultimi ai processi decisionali.

Vorremmo evitare che anche questo capitolo si chiuda con il

solito "pigliatutto" del costruttore "potente", un gioco che

soprattutto a Roma ha portato sempre a grandi disastri di

speculazione edilizia.

In ultimo ricordiamo che nel progetto esiste anche la

realizzazione di un asilo nido, come opera a scomputo, un

progetto completamente fermo per ragioni burocratiche e

che probabilmente non verrà mai costruito! Il CdQ comunque

si batterà anche per questo.

Guarda tutte le foto del progetto

Page 6: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

6

PIAZZA TARANTELLI - STAZIONE ROMA LIDO,

SIMBOLI DEL DEGRADO E DELLA SORDITA' DELLE

AMMINISTRAZIONI

di Dino Piscini

Da molti anni il CdQ denuncia il Municipio 12 ed il Comune di

Roma per la situazione che si verifica a Piazza Tarantelli. La

piazza è divisa incongruamente tra un'area adibita a

parcheggio indisciplinato per le auto, una parte centrale

utilizzata due volte a settimana per il mercato rionale, una

parte semi attrezzata a parcheggio camper mai utilizzato,

delimitata da una recinzione fatiscente e una parte per il

capolinea dei Bus Atac 777 e

078.

E' ovvio che uno spazio così

grande e così male utilizzato

penalizza il quartiere. La

piazza infatti è diventata il

simbolo del degrado della

zona e dell'incuria delle

amministrazioni del nostro

Municipio. Nel corso del

2010 il sedicente "parcheggio

camper" viene trasformato in

pericolosa discarica abusiva.

Il CdQ interviene con

denunce, richieste di bonifica

e dossier fotografici inviati

alle autorità competenti. Una prima bonifica avverrà solo a

febbraio 2012. L’area attualmente è chiusa con un lucchetto e

vi stazionano due roulotte: abusivamente.

Il CdQ chiede da molto tempo al Municipio una

riorganizzazione dell'area. Chiede di delimitare il parcheggio

con delle strisce per le auto. E di spostare il mercato rionale

nell'area camper opportunamente riattrezzata.

La Piazza è collegata al territorio attraverso via Sansotta e

Piazza Hazon; dalla sua nascita il Torrino Sud ha progettato la

realizzazione di un’area a mercato ortofrutticolo analogo a

quelli esistenti nei vari quartieri di Roma.

Roma Caput Mundi che ha insegnato al mondo intero la

progettazione delle città, lascia l'area inutilizzata piena di

erbacce e ospita un mercatino ortofrutticolo disorganizzato e

privo di servizi nel piccolo parcheggio adiacente. Anche in

questo caso le continue denunce del CdQ, dei cittadini e degli

stessi operatori del mercato non sono servite a niente !!!!

Nessuna delle amministrazioni che si sono succedute negli

anni ha mai voluto sanare questa situazione.

Veniamo ora al problema legato alla stazione della linea

ferroviaria Roma-Lido: limitiamoci a rammentare come nasce.

Dopo l'unità d'Italia per collegare Roma al mare si migliorò la

via Ostiense in origine disegnata dalla Roma imperiale e fu

progettata la linea ferroviaria attuale. Con l’avvento del

Fascismo la linea viene completata ed avviata. Nel 1960 in

occasione delle Olimpiadi di Roma viene trasferito

l’ippodromo di trotto di Villa Glori in un impianto moderno

realizzato nell’area a ridosso dell’ansa del Tevere all’altezza

del decimo chilometro della via Ostiense in seguito definita

Tor di Valle. La stazione viene sollevata per permettere il

passaggio dei viaggiatori che si recavano all’ippodromo senza

attraversare la via Ostiense e la via del Mare. All’inizio degli

anni 80 nasce poi il Torrino Sud poi il Torrino Nord, poi

Torrino Mezzocammino: i residenti così diventano decine di

migliaia. Il progetto quindi è

antico ma i problemi sono

moderni, la linea ferroviaria e la

stazione sono ora totalmente

inadeguate a gestire il traffico di

pendolari che ogni giorno la

affollano trovando treni in

perenne ritardo, guasti continui e

una stazione senza nemmeno una

pensilina per la pioggia o per il

sole. Il CdQ chiede da anni una

nuova stazione ed un sostanziale

miglioramento della linea con

frequenza tipo Metropolitana. La

linea è di proprietà della Regione

Lazio che in effetti programma un

adeguamento della stazione.

Appunto programma, ma non realizza. La storia va avanti

dall'anno 2000 arrivando ad oggi dove a seguito di gara viene

scelto un progetto nella primavera del 2012.

La soluzione sembra essere vicina ma il progetto viene prima

bloccato dalla crisi politica della giunta, quest'estate e proprio

qualche giorno fa invece viene ripreso per procedere con

nuovi finanziamenti verso la sua realizzazione. O forse no? O

forse si? Dobbiamo crederci? Una cosa è certa il CdQ non si

stancherà mai di chiedere una soluzione per la stazione e la

piazza.

Page 7: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

7

CASAL GROTTONI – UNA GROTTESCA INFINITA

TELENOVELA

di Domenico Lantieri

1/LA STORIA DI IERI. La storia di Casal Grottoni, un

comparto confinante con il quartiere Torrino Sud e delimitato

dal GRA e dalla Via Ostiense, è un esempio di quel modello

adottato per decenni dal Comune di Roma per lo sviluppo

delle periferie metropolitane. Il fatto che esista un Piano

Regolatore Generale (PRG) in vigore non ha mai

rappresentato un vincolo. Si continua ad abusare delle

deroghe allo stesso e di ripetute deroghe alle deroghe. In

pratica è come se detto piano non esistesse.

Nelle altre nazioni europee, in particolare mi riferisco alla

Francia e alla Germania, oltre ai piani regolatori generali, le

istituzioni progettano anche piani particolareggiati, che poi

vengono assegnati in gara per la loro realizzazione.

A Roma invece avviene l’opposto: i piani particolareggiati li

progetta e propone chi li deve realizzare e le istituzioni li

approvano e danno le concessioni chiedendo in cambio oneri

concessori da tradurre in opere sul territorio. Il guaio è che

queste proposte provengono, in conflitto d’interessi, dai

proprietari dei terreni e dai costruttori, che in maggior parte

sono anche proprietari essi stessi. Le urbanizzazioni si

evolvono quasi sempre, come già detto, in deroga al PRG.

Fra l’altro, un modello abbastanza ricorrente nei quartieri

periferici in realizzazione o ristrutturazione è quello di

costruire enormi supermercati o centri commerciali che di

fatto diventano luoghi d’incontro, anche fra persone di una

certa età, essendo dotati di impianti di condizionamento

adatti alle varie stagioni. Questo punto d’incontro non ha

alternativa ed è molto sfruttato, dal momento che non

vengono realizzate quasi mai strutture idonee per consentire

una socializzazione diversa. Questo aspetto è stato discusso

anche nel convegno “LA CITTA’ PERDUTA – UN DIBATTITO

SULLA PERIFERIA” tenutosi alla Casa dell’Architettura, sede

dell’Ordine degli Architetti di Roma, il 20 novembre scorso.

Quanto sopra citato si adatta perfettamente alla storia

pluridecennale di Casal Grottoni, basata sulla pura

speculazione, storia che inizia con la costruzione dal palazzo

dove si è insediata la società IBM.

Nel 1989, la Società Immobiliare Mariner chiese al Sindaco di

Roma il rilascio di una concessione edilizia per la realizzazione

di un complesso produttivo in località Casal Grottoni. Dal

momento che il Sindaco non provvide nei termini di legge, la

Mariner chiese l’intervento, in via sostitutiva, della Regione,

che rilasciò la concessione edilizia in data 4 giugno 1990. La

concessione venne impugnata presso il T.A.R del Lazio dal

Comune di Roma il quale la annullò in prima istanza, con la

motivazione che “l’intervento edilizio esauriva ogni ulteriore

possibilità edificatoria della zona, in violazione della legge

n.10/1977 (Bucalossi)”. Fra l’altro, vigeva, dal 1979, la norma

che le superfici coperte degli edifici o dei complessi produttivi

non potevano superare 1/10 dell’area di proprietà.

Inoltre, l’intervento edilizio, oltre ad esaurire ogni ulteriore

possibilità edificatoria della zona, imponeva il vincolo, da

parte della Mariner, di mantenere liberi i 9/10 dell’area dove

è sorto il complesso produttivo, asservendo quest’area allo

stesso e di rimodellarla con infrastrutture da destinare all’uso

dei cittadini.

Alla sentenza del TAR seguirono altre vicissitudini giudiziarie,

fino a livello del Consiglio di Stato, il quale, con sentenza del 1

febbraio 1995, dichiarò comunque illegittimo l’intervento

edilizio per la mancanza di uno strumento di raccordo

urbanistico fra l’intervento globale concesso e le opere di

urbanizzazione. La Mariner procedette inoltrando istanza di

concessione in sanatoria ed adoperandosi per definire il

mancante piano di raccordo al fine di giungere ad un’intesa

con il Comune di Roma ed al successivo convenzionamento.

Il 2 agosto 1996, infatti la Mariner si impegnò per iscritto a:

cedere gratuitamente al Comune di Roma un’area da

destinare a verde pubblico per un’estensione di circa 7 ettari

tra il GRA e il quartiere Torrino Sud; sistemare a verde

attrezzato tale area; ristrutturare e cedere gratuitamente al

Comune di Roma il Casale (dal quale prende il nome l’intera

area) completamente ristrutturato di circa mq. 600 da

destinare ad usi sociali; realizzare a propria cura e spese,

Page 8: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

8

sulla base di indicazioni tecniche date dalla pubblica

amministrazione, la strada di collegamento tra Via Sciangai e

il casale; valutare la possibilità di realizzare a propria cura e

spese e sulla base delle indicazioni tecniche fornite dalla

pubblica amministrazione la stazione della metropolitana

posta a ridosso della linea già esistente, l’annesso

parcheggio, la relativa strada di accesso ed il plateatico

coperto da realizzare sull’area comunale di via Sabatini.

La Mariner poi, seppur per un lotto più limitato di interventi,

fece di più: poiché la convenzione di raccordo tardava ad

essere conclusa, depositò un atto notarile d’impegno nel

quale si dichiarava che, nelle more della definizione della

convenzione con il Comune di Roma, avrebbe realizzato la

strada d’accesso al Casale, ristrutturato il casale stesso

concedendolo in comodato al Comune di Roma, risistemato

sulla base dei desiderata del Comune di Roma il verde

pubblico dell’intera area circostante il casale.

Questa rievocazione della vicenda Mariner, fino al 1997, serve

a ben comprendere quanto di tutto ciò - con particolare

riferimento alla piena utilizzazione e sistemazione ad utilità

del quartiere della restante area in termini di oneri concessori

- non sia rimasto più niente.

In questo piano non esistevano: il collegamento con

Mezzocammino e con Via Ostiense, i 1.500 posti auto, anche

multipiano o collocati sul parco, e non era possibile ipotizzare

un qualunque ulteriore intervento edilizio sull’area.

2/ LA STORIA DI OGGI (e di domani??)

Oggi, ci troviamo nell’epoca delle compensazioni. Ne

sappiamo qualcosa con la lottizzazione di Via della Grande

Muraglia (dove molte cose non vanno bene e il CDQ è giunto

alle diffide) e con quello che si vuole realizzare a Casal

Grottoni, che ovviamente farà parte del Quartiere Torrino

Decima.

Cos’è la “compensazione”?

E presto detto: una zona di Roma si rifiuta di accettare sul

proprio territorio dal Comune centinaia di migliaia di mc di

mattone e il Comune li sposta in un’altra zona di Roma.

Tor Marancia, Vicolo Clementi non vogliono mattoni?

Nessun problema: c’è Torrino Sud! Ha tanto spazio, tanto

verde che non si è nemmeno in grado di accudire; metà del

parco di Via Canton è stato espropriato per realizzare le terza

corsia del GRA, quattro palazzine di sei piani sono state

collocate in Via della Grande Muraglia e c’è ancora tanto

spazio a Casal Grottoni!

DIBATTITO AL BAR - “Ma lì non si può più costruire, la

Mariner ha saturato tutta la cubatura, ha costruito pure il

50% in più di quanto si poteva realizzare!” - “Sì, ma l’ha

condonato!” - “Ma non doveva fare le opere derivanti dagli

oneri concessori su tutto il comparto, senza costi per il

Comune?” - “Ma non fa niente, tanto le faranno fare ai nuovi

costruttori” - “Insomma, si è fatto un regalo alla Mariner?” -

“ Mah, questo non si sa”.

Bene. Usciamo dalla boutade. Parliamo della compensazione,

da Vicolo Clementi (M2= cubatura) a Casal Grottoni (M1=

assenza di cubatura). Si approvano diverse deroghe al PRG e

si fa quello che si vuole, bastano quattro righe in una o più

delibere comunali.

Il primo piano realizzativo che viene proposto dal Comune

prevede un enorme centro commerciale, 1.500 posti auto

(da realizzare anche su zona parco e in un multipiano),

cubatura residenziale per 40.000mc in zona parco, un

collegamento con Mezzocammino e con Via Ostiense - Via del

Mare.

Il Comitato di Quartiere Torrino Decima si oppone al progetto

proponendo varianti.

Page 9: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

9

Il progetto viene cambiato.

La seconda proposta realizzativa prevede: l’eliminazione del

collegamento con Mezzocammino, la riduzione della cubatura

del centro commerciale, l’eliminazione della cubatura sul

parco e trasferimento della stessa al posto del parcheggio

multipiano; il mantenimento del collegamento con Via

Ostiense. Il Comitato di Quartiere fa le sue osservazioni, e

tutto si blocca, fino all’ultima versione di proposta del

Comune.

La terza proposta realizzativa prevede: l’edificazione di 5

grattacieli, 3 di 100 metri (come le due torri dell’EUR) e due di

60 metri, il ripristino del sovrappasso sul GRA con

Mezzocammino, l’eliminazione del collegamento con Via

Ostiense - Via del Mare, la costruzione di un asilo nido -

scuola materna, la trasformazione del Casale in centro

sociale, la stazione ferroviaria con posti di parcheggio ridotti,

il collegamento stradale tra la stazione e Via Fiume Giallo, il

collegamento con Via Sciangai e il parco su tutta la sua

estensione (dal Torrino all’Ostiense). Il raccordo con Via

Ostiense sarà realizzato in corrispondenza della stazione di

Tor di Valle, con sottovia, e non a Casal Grottoni.

Le posizioni sempre sostenute dal nostro Comitato di

Quartiere, in risposta alle varie proposte, sono state le

seguenti: ovviamente il rifiuto di nuova cubatura (stante le

previste infrastrutture da realizzare a carico della Mariner in

virtù degli oneri concessori senza costi per la comunità,

compresa la stazione, tanto per citare la più importante), il

rifiuto del sovrappasso con Mezzocammino, lo spostamento

del collegamento con via Ostiense da Casal Grottoni al Fosso

del Torrino, che aggraverebbe il traffico infra quartiere.

Quest’ultima proposta progettuale porta facilmente a

prevedere alcuni inconvenienti. Il collegamento con

Mezzocammino porterà traffico automobilistico da questo

quartiere verso l’imbuto di Casal Grottoni. Alcuni proveranno

a parcheggiare l’auto nei siti previsti, non sufficientemente

capienti, per prendere la metro, altri si riverseranno nel

Torrino attraverso Via Sciangai e Via Fiume Giallo. I parcheggi

saranno utilizzati inevitabilmente dai 3.000 che abiteranno o

che lavoreranno nei 5 grattacieli e non saranno sufficienti per

gli abitanti del confinante Torrino che utilizzeranno la

“metro”, diventando la stessa la metro-stazione di zona del

quartiere. Il collegamento stradale con Via Fiume Giallo,

bidirezionale, porterà su Piazza Cina e Via Cina, già

congestionate nelle ore di punta, o porterà altri passeggeri

alla metro, in carenza, come già detto, di un numero di posti

di parcheggio sufficienti.

Conclusioni. Che fine hanno fatto gli impegni presi dalla Mariner? Perché il Comune di Roma ha lasciato che nessun degli impegni pressi dalla Mariner fosse mantenuto e oggi vuole costringere il quartiere ad una pesantissima colata di cemento con la giustificazione di finanziare infrastrutture altrimenti

non finanziabili? Forse è il caso di mettere da parte il progetto di compensazione edificatoria su Casal Grottoni e costringere chi a suo tempo prese impegni e stanziò fondi a rispettare almeno quelli sanciti in una scrittura privata depositata presso il notaio? Il Comune ha trasmesso ufficialmente al Municipio

quest’ultima proposta progettuale per ottenerne un parere,

fra l’altro non condizionante. Il Municipio ha convocato il CDQ

per un parere. Il CDQ ha chiesto l’accesso agli atti, e darà il

suo parere, che non potrà che essere negativo. Il Comune

rimane in attesa della risposta ufficiale del Municipio.

E’ facile supporre che la grottesca telenovela non sia finita.

Guarda il progetto

Page 10: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

10

CORRIDOIO ROMA LATINA, UNA BUONA IDEA O SOLO ALTRO TRAFFICO E COSTI DA PAGARE?

di Patrizia de Vivo

Il 21 dicembre del 2001 mentre si avvicina il Natale, la politica

si stava interessando del XII Municipio e quel giorno diede il

meglio di se mostrando doti di tempestività e coordinamento

fuori dall’ordinario. In quella giornata il governo italiano

varava la legge obiettivo 443 per la realizzazione di grandi

opere e il CIPE emetteva la delibera n. 121 citando già la legge

obiettivo 443 ed indicando il corridoio A12-Pontina - Appia e

la Bretella Cisterna - Valmontone fra le opere da realizzare

con tal legge.

Stiamo parlando di 99,8 km di autostrada contorta e piena di

svincoli eseguita con stanziamenti pubblici e privati per un

importo stimato di 2.728 milioni di euro dato in appalto ad

Autostrade del Lazio SpA (società mista tra Anas e Regione

Lazio). Per essa si stima un traffico di 10.000 auto e 7.000

camion al giorno.

Il primo lotto dei lavori riguarderà proprio la tratta A12/Roma

(Tor de' Cenci) Latina. L’Intervento prevede, 2 viabilità

complanari gratuite nel tratto tra Aprilia Sud e Latina per

complessivi 18,2 km, la messa in sicurezza ed adeguamento

ad uso per traffico locale ed urbano del tratto di Pontina tra

Pomezia Nord ed Aprilia Sud per circa 22 km, un

attraversamento del Tevere e per la restante parte la strada è

interamente soprelevata ed a pagamento.

Il progetto è stato approvato il 3 agosto 2012 dal CIPE e già un

gruppo di persone (13) della zona Torrino Mezzo Cammino

hanno fatto ricorso al TAR contro il decreto n.25 del 3.7.2012

della Regione Lazio poiché quando hanno acquistato gli

immobili non erano a conoscenza che a poche decine di metri

da loro sarebbe passata questa autostrada che porta smog,

rumore e deprezza gli immobili... un vero affare!!!!

Si attende ora anche la delibera del CIPE contro la quale

faranno ricorso per la sospensione dell'opera proponendo in

alternativa la prima stesura dell'opera che vede il corridoio

passare per la tenuta del presidente e per Vitinia, su territori

militari. A breve partiranno le lettere per la confisca dei

territori attraversati.

Già nel 2001 il Piano Generale dei Trasporti fotografava per

l’Italia una situazione preoccupante, la peggiore d’Europa, in

cui il 60% delle merci e l’85% dei passeggeri sceglieva il

trasporto su strada. Era opportuno quindi invertire questa

situazione ma non ci hanno mai nemmeno provato!! Ed oggi il

64% merci e 93% passeggeri sono su strada.

Per aggiungere un altro tassello alla comprensione del

misfatto bisogna sapere che utilizzando la legge Obiettivo si

accede a procedure semplificate che consentono di derogare

sull’impatto ambientale e sugli aspetti economico-finanziari

che ne giustifichino l’utilità. E’ come dire che anche se inquina

o l’opera attraversa territori coperti da vincoli ambientali

(come i parchi nazionali) e se si dimostra che l’opera costa

troppo rispetto ai benefici che si ricaverebbero, la si può fare

lo stesso. Questa si che è vera semplificazione.

Consideriamo anche che poiché i finanziamenti verranno

stanziati anno per anno questo comporterà che una volta

avviati i lavori potrebbe non esserci la possibilità reale di

concluderli se non aumentando la spesa pubblica, il che non è

così improbabile visto che è così che finora sono andate le

cose in tutti i progetti simili.

Che fare? Se pensate ancora di vivere da queste parti e

pensate che hanno passato il segno, oltre alla via legale

occorre fare leva sulla politica e chiedere al governo

nazionale e regionale di oggi e di domani di rinunciare a

quest’opera ed a tutte le opere pubbliche palesemente inutili

e dannose per il Paese e magari recuperare risorse per la

tutela e la sicurezza del territorio che è messo a dura prova

dalle piogge e dai terremoti. Occorre imporre una diversa

mobilità che privilegi il trasporto pubblico veloce rispetto al

trasporto privato che è troppo costoso in tutti i sensi.

E pensare che una volta l’autostrada era sinonimo di

progresso oggi è traffico, speculazione edilizia e costi da

pagare per la collettività.

Il progetto per chi è interessato a vederlo da vicino si trova

su:http://verdilazio.it/images/stories/pdf/roma_civitavecchia

/simulazioni-opera.pdf e www.autostradedellazio.it

Guarda il progetto dal sito del CdQ

Page 11: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

11

Il Consorzio Torrino Collinare, in liquidazione, è duro a

morire. Sembra che tutto si sia fermato, se non la

determinazione del Comitato di Quartiere Torrino Decima che

continua a raccogliere firme per la convocazione di

un’Assemblea straordinaria.

Assemblea al cui o.d.g. ci sia la richiesta di modifica del

quorum per la validità delle assemblee stesse e l’introduzione

di una norma che preveda il recesso di un consorziato una

volta saldata ogni sua pendenza.

La raccolta firme da parte del CdQ continua tra non poche

difficoltà, anche per una scarsa sensibilità di molti consorziati,

che spesso si lamentano ma non sono poi conseguenti. Per

raggiungere la percentuale di adesioni necessaria,

occorrerebbe l’impegno degli Enti.

Il Rag. Claudio Bresciani, presidente del Collegio sindacale del

Consorzio e braccio destro del Liquidatore, afferma che

contattare i vari Enti proprietari di immobili ubicati nel

Consorzio risulta “impossibile ”.

Impossibile? Diciamo meglio “intollerabile”, per una struttura

ed un responsabile (il liquidatore “fantasma”) il cui compito è

chiudere il Consorzio e non lasciare che per inefficienza o

incapacità questo continui a sopravvivere a costi crescenti.

Per chi non avesse ricevuto ultimamente una missiva da parte

del Consorzio segnaliamo che il bilancio preventivo 2012 – su

cui basare la richiesta di pagamento quote – ammonta a

520.000 euro: cinquecento ventimila euro, per un ente che da

oltre 10 anni non deve più fornire servizi !!!!!!!!

A parte ogni altra considerazione, ciò comporta che – per gli

elevati quorum richiesti dal vecchio statuto - non si riesce

nemmeno a far approvare i bilanci consuntivi, per cui, da un

lato, la ricorrente richiesta di pagamento quote risulta priva

di base giuridica e, dall’altro, manca il titolo per agire nei

confronti dei molti morosi, per cui il debito è destinato non

solo a perpetuarsi ma a crescere continuamente.

E le prospettive sono ancor più grigie, se non nere. Molti Enti

stanno vendendo o hanno già venduto nel tempo gli

appartamenti utilizzati da tanti anni dai loro inquilini. Cresce

pertanto il numero dei consorziati (a detta del Consorzio sono

già attorno ai 4.000) con il risultato di rendere sempre più

problematica la tenuta di assemblee sia ordinarie che, peggio

ancora, straordinarie.

A ciò si aggiunga che alcuni Enti hanno venduto senza fornire

al Consorzio gli estremi degli acquirenti, gran parte dei quali

ignora o finge di ignorare di essere a loro volta vincolati nei

confronti del Consorzio. Altrettanto hanno fatto molti singoli

proprietari, oggi irreperibili, con i loro subentranti, spesso,

all’oscuro del vincolo assunto-

Per le vendite prossime la situazione non offre segnali più

tranquillizzanti, vista la conclamata incapacità del Consorzio

di imporsi nei confronti degli Enti stessi o di prevenire la

“scomparsa” di molti privati consorziati.

A questo punto che fare? Continuiamo a raccogliere firme,

cercando di raggiungere e convincere qualcuno almeno degli

Enti. Ma questo probabilmente non basta.

Constatata l’incapacità del Consorzio di perseguire l’unico

scopo residuo, ossia la sua liquidazione e chiusura, occorre

verificare se:

la sostanziale inerzia nei confronti degli Enti,

l’insipienza verso la prevedibile e costante mutazione

(causa vendite) della platea dei consorziati e la loro

progressiva frammentazione,

la cieca opposizione a consentire alle modifiche

statutarie proposte,

nonché l’oscura vicenda relativa alla titolarità e regolarità

del collettore fognario – concausa, quanto meno, dei

miasmi che ammorbano il quartiere – non prefigurino un’azione di responsabilità nei confronti del

suo liquidatore, con tutto quanto ne dovesse conseguire.

IL CONSORZIO LIQUIDO

di Carlo Mazzanti e Augusto Garzia

Page 12: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

12

PALESTRA VIA FIUME GIALLO: CHE SUCCEDE?

di Augusto Garzia

Dopo la consegna al legittimo concessionario (la ASD Roma

Eur Torrino Sport) dell’impianto di via Fiume Giallo, avvenuta

con una festeggiamento di quartiere nel giugno 2011, la tanto

attesa palestra appare ancora come una cattedrale nel

deserto. Come mai?

Abbiamo pregato Paolo Patriarchi, uno dei responsabili della

Roma Eur Torrino Sport di dare a noi e al quartiere dei lumi al

riguardo. Sintetizziamo quanto riportato in una dettagliata

relazione che ricostruisce dall’inizio una esemplare storia di

mala burocrazia ( e mala politica).

I lavori del palazzetto furono iniziati nel 2001, terminati -

senza peraltro completarli - nel 2005 e messi a bando nel

2007 (!!!).

Del bando risultò vincitore la SSRL Roma Pallavolo, entrata

immediatamente nella disponibilità del bene, senza apportare

migliorie o lavori ma con l’obbligo di custodia e guardiania.

L’attuale concessionaria (allora Consorzio, non ancora ASD)

riscontrate notevoli discordanze nelle dichiarazioni

dell’aggiudicatario e la mancanza di titoli formali nella

presentazione del progetto tecnico edilizio, ricorse al

Consiglio di Stato che, con sentenza ottobre 2009, condannò

sia il Comune che la Roma Pallavolo.

Per ben due anni il Comune non ottemperò alla sentenza del

Consiglio di Stato, lasciando inoltre che il bene – realizzato

con soldi pubblici – nel frattempo incustodito, venisse

vandalizzato e derubato di tutto quello che poteva avere il

benché minimo valore.

Nel verbale di consegna (per la sola custodia e guardiania!!!)

del giugno 2011 fu riscontrato lo stato di devastazione, usura

e incuria risalente al periodo antecedente. Per non parlare

dei vizi di costruzione emersi successivamente.

Dopo di allora è iniziato il tortuoso processo di

formalizzazione, con presentazione del progetto di

ristrutturazione, richieste di autorizzazioni a Comune e Coni,

documentazione per il computo degli anni di concessione,

richiesta del rilascio di fidejussione da parte del Comune

come previsto dal bando.

L’iter non è ancora concluso, mentre il Comune sostiene di

non avere disponibilità di plafond per il rilascio della

prescritta fidejussione, necessaria perché la concessionaria

possa ottenere un finanziamento adeguato.

Se, come ora si spera, tutto questo si risolverà in tempi brevi,

entro la fine di marzo prossimo dovrebbero iniziare i lavori

per rendere agibile l’impianto, attraverso una completa

ristrutturazione edilizia, una sua messa in sicurezza, un totale

rifacimento dell’intera impiantistica, nonché un

completamento delle opere esterne e dell’area verde

circostante, come previsto dal bando 2007.

Sei anni di calvario, soldi della collettività sperperati, la

sottrazione a lungo di un’ offerta di servizi alla cittadinanza:

questa è la storia, ad oggi, della Palestra di via Fiume Giallo.

Una tipica (tristissima) storia italiana.

Page 13: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

13

TOR DI VALLE: LA STAZIONE E … LO STADIO DELLA ROMA

La Regione ha finalmente sbloccato l'iter per la concessione del

finanziamento da tempo stanziato per la costruzione della Stazione

che dovrà sostituire dopo una attesa di lunghi anni l’attuale

fabbricato del tutto inadeguato. Nel mese di gennaio l'Atac

dovrebbe assegnare l'appalto alla ditta vincitrice dell'appalto e così il

progetto inizierà il suo corso di realizzazione. Se non ci sono altri

intoppi (e il rischio è sempre dietro l’angolo), i lavori dovrebbero

essere completati tra la fine del 2014 e la primavera del 2015.

Certo per almeno un altro paio di anni la situazione resterà più o

meno la stessa: con qualche inconveniente in più, dati i lavori, ma

anche con qualche miglioramento che nel frattempo si renderà

operativo.

Quello che stenta – mancano soldi, mancano treni, manca

personale, mancano infrastrutture adeguate – a decollare è la

qualità del servizio. Treni insufficienti, frequenti guasti o ritardi o

cancellazione di corse, superaffollamento nelle ore di punta. I

responsabili della linea, come abbiamo potuto constatare, fanno del

loro meglio, ma la situazione è oggettivamente difficile.

E’ proprio di questi giorni la notizia dell’accordo fra il costruttore

Parnasi e la nuova proprietà della Roma Calcio per la costruzione del

nuovo stadio della squadra giallorossa nell’area di Tor di Valle. Una

bella notizia certamente per quei tifosi del nostro quartiere che si

troveranno l’impianto sotto casa.

Un nuovo incubo per tutti gli altri, al pensiero di quanto in termini di

traffico e problemi connessi si scaricherà su un asse già al limite del

collasso.

Se al paventato nuovo insediamento di Casal Grottoni, va a

sommarsi l’impatto determinato dallo stadio – che sarà una

struttura polivalente non destinata quindi ad incidere solo nei giorni

del calendario calcistico – e quello del quasi certo quartiere che

sorgerà a ridosso dello stesso, c’è di che essere certamente

preoccupati.

La realizzazione del progetto – che sarebbe definito entro l’anno per

il successivo avvio dei lavori il cui completamento dovrebbe avvenire

nel 2016 – prevede lo spostamento in altra area cittadina

dell’ippodromo, interventi (copertura???) sul depuratore, una

ristrutturazione della rete viaria, oltre alla già citata edificazione

della nuova Stazione sulla Roma Lido che dovrebbe trasformarsi in

linea metropolitana.

Le previsioni sono una cosa, la realtà spesso si è dimostrata

tutt’altro. Insomma, avremo un nuovo problema cui dedicare le

nostre energie per impedire il soffocamento del nostro quartiere.

IL CDQ e ZERO WASTE LAZIO

Nel solco della sensibilità manifestata sui temi ambientali, il CdQ

aveva da tempo aderito alla rete Zero Waste Lazio che si batte sulle

tematiche relative alla razionalizzazione ed economicizzazione del

trattamento dei rifiuti per le conseguenze sia sulla salute che

sull’economia pubblica e privata. La rete che fa parte dell’omonimo

network nazionale e internazionale, ha ora deciso di darsi una veste

giuridica formale, costituendo una associazione di volontariato,

lasciando immutata la sua denominazione.

Il CdQ Torrino Decima ha condiviso questo passaggio concretizzatosi

ai primi di dicembre e risulta pertanto fra i soci fondatori della nuova

entità che, fermo l’obiettivo principale (“rifiuti zero”), ha ampliato la

gamma dei suoi scopi sociali a tutte le criticità che derivano dall’uso

del territorio nelle aree urbane e ai bisogni emergenti.

CENTRO ANZIANI DECIMA E TORRINO

Il Centro Anziani del nostro quartiere – che, per chi non lo

conoscesse, ha sede in via Roberto Lordi (via Sabatini) – è risultato

inserito nella graduatoria dei progetti ammessi alla valutazione (con

punteggio 100/100) da parte della Provincia di Roma nell’ambito di

un Avviso pubblico riservato ai Centri Anziani di Roma e Provincia.

Il nostro Centro, per il cui progetto (“Un ambiente più vivo ed

accogliente”)si è avvalso della collaborazione del CdQ, potrà così a

breve contare su un finanziamento di 5.000 euro. Con tali messi

doterà la propria sede di alcune apparecchiature che lo renderanno

più funzionale e si propone una maggiore apertura con il quartiere

per iniziative di carattere intergenerazionale.

MESSA IN SICUREZZA DEGLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI DI VIA

DELLA GRANDE MURAGLIA.

Alla conferenza dei Servizi, convocata dal Municipio XII il 14

dicembre 2012, solo i cittadini, i Comitati di Quartiere e le

Associazioni partecipano (in qualità di uditori), mentre l’ATAC la

diserta e il Dipartimento VII del Comune invia una nota scritta nella

quale si ostina a non indicare soluzioni al grave problema di

sicurezza stradale sollevato nella petizione e nei documenti

successivi predisposti dai cittadini e dalle loro rappresentanze di

base. Sul sito http://www.cdqtd.it le prossime novità; leggi il

promemoria inviato da cittadini, Comitati di Quartiere e Associazioni

al Municipio XII in preparazione della Conferenza dei Servizi.

NEWS IN BREVE

Page 14: IL CDQ E L'AMBIENTE - PARCO DELLA CISTERNA ROMANA - … · Anche per quanto riguarda la storia del Parco della Cisterna Romana siamo alle solite. Un Parco fortemente voluto e realizzato

14