Il Cammino Francese in bicicletta - lapedivella.com · 8 Il Cammino di Santiago non ha un punto di...

16
Il Cammino Francese in bicicletta Cammini a Santiago in Galizia

Transcript of Il Cammino Francese in bicicletta - lapedivella.com · 8 Il Cammino di Santiago non ha un punto di...

Il Cammino Francese

in biciclettaCammini a Santiago in Galizia

TestiManuel Rodríguez

CoordinamentoAna B. FreireRosa García

Documenti:ostelli e serviziPilar CuíñaRosa FernándezAna B. FreireRosa GarcíaCoroni Rubio

FotografiaArchivio della S.A. de Xestión do Plan XacobeoTono Arias

Consulenza tecnicaDipartimento di Architettura dellaS.A. de Xestión do Plan Xacobeo

RevisioneDori Abuín Carla Fernández-RefoxoCarmo IglesiasAlfonso Salgueiro

Traduzione all’italianoInterlingua Traduccións S.L.Isabel Iglesias Ruiz

Revisione ed aggiornamentoCarraig Linguistic Services

Disegno e impaginazionePermuy Asociados

StampaUTE (Unión Temporal de Empresas)Alva Gráfica, S.L.Gráficas Anduriña, S.C.L.Tórculo Artes Gráficas, S.A.

D.L.: X XXXX-XXXX

La meta dei diversi cammini storici jacopei è la città di Santiagodi Compostella, in Galicia. Tra essi, l’itinerario più rinomato èquello denominato Cammino Francese, che dalla Francia entrain Spagna attraversando la cordigliera dei Pirenei. Si tratta di unpercorso pieno di storia, leggende e arte, nonché di paesaggie di spazi naturali tanto diversi quanto indimenticabili.

Su questa pubblicazione viene proposto un percorso per questa rotta che, dopo aver abbandonato la Francia, attraversa il Nord della Spagna fino a Santiago. Il solo modo per realizzareil Cammino durante il Medioevo era a piedi e a cavallo.L’apparizione di nuovi sistemi di locomozione non cambiò il modo di viaggiare, tranne nel caso della bicicletta.

Il fascino culturale e spirituale che rappresenta ilviaggio a Santiago al modo tradizionale –e cioè, a piedi o a cavallo– si mantenne per il grandeinteressamento dei propri pellegrini, per laconservazione di grande parte del tracciato originalee per la creazione, negli ultimi anni, di una serie diservizi adeguati a questo tipo di viaggi.

La realizzazione del Cammino di Santiago inbicicletta viene riconosciuta perché nell’attività

ciclista si danno diversi fattori caratteristici delpellegrinaggio. Infatti, la velocità e i cambi di ritmo

si completano con l’indispensabile sforzo fisico e ilsenso di superamento, facilitando la riflessione e la

solitudine, il tutto compatibile con il viaggio ingruppo e la solidarietà.

Il Cammino Francese in bicicletta

3 Il Cammino Francese in bicicletta

4

Prima di partire

Iniziando il percorso nell’ultima località jacopea del Camminoprima di entrare in Spagna da Roncisvalle, come viene propostoqui, dovremo realizzare circa 800 chilometri fino a Santiago. Quasi la metà dell’itinerario trascorre per zone accidentate, con continue salite e discese e qualche valico di montagna.

Sono, però, 800 chilometri che il pellegrino può pianificare a modo suo, secondo la preparazione fisica e il tempo adisposizione. I fattori principale da valutare prima della partenzasono la preparazione della bicicletta, la forma fisica,l’alimentazione, la pianificazione del tragitto, lo studio basico della rotta e l’equipaggiamento da trasportare.

5 Il Cammino Francese in bicicletta

La preparazionedella bicicletta

L’equipaggiamentobasico di qualsiasibicicletta damontagna èsufficiente peraffrontare con leminime garanzie unarotta come quella delCammino di Santiago.

Tuttavia, sarà necessarioaggiungere al veicolodelle bisacce e il portabagagli sulla ruotaposteriore. È anche utile labisaccia triangolare che sicolloca sotto il sedile, dove si possono portare alcuni attrezzi.

Sono pure utili per contenere ladocumentazione della rotta le borseappese al manubrio. Vi si può ancheinstallare un velocimetro.

La preparazione fisica

Le persone che realizzano di solito un’attività ciclisticadovranno abituarsi, prima della partenza, all’uso della biciclettasu tracciati difficili e con delle bisacce pesanti.

Coloro che non sono soliti realizzare un’attività di questo tipodovranno prepararvisi a poco a poco in modo continuato peracclimatarsi alla bicicletta e ai percorsi attraverso strade e zoneirregolari. Si deve iniziare la preparazione un mese prima e allenarsiogni giorno, aumentando gradualmente le distanze e adeguandosi,nell’ultima settimana, alla guida con le bisacce piene.

È fondamentale verificare tutto prima della partenza –sia i materialiche i vestiti–, così come sarebbe conveniente avere delleconoscenze di base sulla meccanica della bicicletta.

6

Lo stato della rotta

Il periodo idoneo per iniziare il Cammino in bicicletta è quello dei quindici primi giorni di settembre, superati i rigori estivi e con giornate ancora lunghe. Un altro periodo adatto è quelloche va dalla fine di maggio ai primi di luglio. Durante la primaverae l’inizio dell’autunno il Cammino si manifesta in tutta la suapienezza, benché l’instabilità atmosferica possa anche in qualcheoccasione giocare un brutto scherzo.

I mesi di luglio e agosto risultano meno idonei per via del caldo.Non risulta nemmeno grato il Cammino d’inverno, a causa delbrutto tempo, con piogge frequenti e freddo –talvolta persinoneve– e delle condizioni meno adeguate che presentano le strade.

L’equipaggiamento

L’equipaggiamento verrà ridotto al minimo per le condizioniproprie della bicicletta.

L’equipaggiamento dovrà avere un maillot, un culotte, scarpe da bicicletta, da montagna o dalla suola dura, guanti, occhiali da sole, cappello o visiera, impermeabile leggero e il casco.

7 Il Cammino Francese in bicicletta

Se il cammino non si realizza d’estate, bisogneràadeguare quest’elenco al tempo invernale –maillot termico, culotte lungo, ecc.– Ai precedentivanno aggiunti altri elementi imprescindibili d’uso personale quali la biancheria intima e i vestiti imprescindibili, delle scarpe leggere, la crema solare protettiva, un asciugamano,l’astuccio per la toeletta, una borraccia, una torciaelettrica e la documentazione personale e quelladella rotta.

Altri elementi di base sono il sacco a pelo, unaplastica grande abbastanza da coprire le bisacce e degli attrezzi per piccole riparazioni quali sono le forature delle gomme.

La compostela

Prima di partire il pellegrino deve decidere sedesidera ottenere la “compostela”, diplomaattestante il pellegrinaggio a Santiago che concedela Cattedrale, attraverso l’Ufficio del Pellegrino.

Questo diploma viene rilasciato ai pellegrini chefanno il Cammino a piedi, a cavallo o in bicicletta,e per motivi religiosi. Nel caso dei ciclisti ènecessaria l’attestazione recante i bolli che lungo il Cammino vi imprimono i diversi stabilimenti dellaChiesa e altri enti per aver realizzato almeno gliultimi 200 chilometri di questa rotta.

8

Il Cammino di Santiago non ha un punto di partenzapreciso né un itinerario unico, anzi, vi si accede daipiù diversi posti della geografia europea. In questapubblicazione si propone il percorso che seguel’itinerario più rinomato tradizionalmente: il Cammino Francese. Questa rotta ha quattro vieprincipali in Francia ed entra in Spagna per duepunti dei Pirenei: Roncisvalle (Navarra) e Somport(Aragona). Qui è stato scelto il percorso che partedalla località francese di Saint-Jean Pied de Port,data la sua simbologia jacopea e la prossimità con la Spagna, e che arriva alla città di Santiago.

Il Cammino si divide in 15 tappe, con cui si cerca di coniugare la capacità di un ciclista di tipo mediocon l’interesse storico e artistico della rotta. In ognicaso, ciascun ciclista dovrà adeguare il percorso alle proprie caratteristiche. Il Cammino, comunque,non potrà mai diventare una corsa fino a Santiago.

Alla fine di ogni tappa, il ciclista avrà a disposizionedegli ostelli per pellegrini molto economici. In alcuni di essi i pellegrini a piedi hanno preferenzae bisogna accettarne le norme di funzionamento. In quasi tutte le tappe esistono altri ostelli lungo larotta da tenere in conto.

Le tappe proposte

Distanza: 26 km (rotta di Cize)

Quota minima: 233 m

Quota massima: 1.480 m

Difficoltà: alta–molto alta

Luoghi d’interesse culturale: Saint-Jean Pied de Port, Alto di Ibañeta, Roncisvalle

Ostelli per pellegrini: Roncisvalle (80 posti)

9 Il Cammino Francese in bicicletta

1. Saint-Jean Pied de Port – Roncisvalle

Nella località francese di San-Jean Pied de Port il Cammino di Santiago guarda verso terre spagnole. Sono appena unatrentina di chilometri che separano il versante Nord e Sud della cordigliera pirenaica, uno dei tratti più belli ed emotivi della Rotta Jacopea.

Questa prima tappa offre due possibili itinerari, ambedue digrande tradizione jacopea. Il primo, chiamato la “Rotta dei porti di Cize”, è molto più duro, ma anche più gratificante. Maestosi paesaggi pirenaici e frondosi boschi caducifogli sisuccedono lungo il percorso. La seconda rotta, per Valcarlos,presenta un percorso più eseguibile, benché meno spettacolare.

Distanza: 48 km

Quota minima: 420 m

Quota massima: 962 m

Difficoltà: media-alta

Luoghi d’interesse culturale: Viscarret, Pasos de Roldán,Zubiri, Villava, Pamplona

Ostelli per pellegrini: Zubiri (18 posti), Larrasoaña (34), Arre (20), Pamplona (20)

10

In questo tratto il Cammino si lascia alle spalle i grandi boschi deiPirenei. Gli succedono i piccoli boschi di roveri e di conifere, terredi coltivo e campi. È un percorso che permette di godere dellamaestosità dei piccoli e ben curati paesini di Navarra.

La tappa scorre per continui e tortuosi “scivoli” che fanno diquesto percorso un “rompigambe”. A parte questo, il tracciatonon presenta eccessive difficoltà tecniche, tranne la discesadall’alto di Erro e la parte finale della tappa, a partire da Zabaldica.Nel caso di pioggia, è consigliabile che ambedue i tratti venganofatti seguendo la strada nazionale.

2. Roncisvalle – Pamplona

11 Il Cammino Francese in bicicletta

3. Pamplona – Estella

Questa tappa attraversa il cuore della vecchia Navarra. Si avanzaper terre secche e collinari disseminate di paesini. A metà dellatappa si trova l’emblematica località di Puente la Reina, dove siuniscono le due rotte del Cammino Francese che entrano inSpagna da Roncisvalle e da Somport. Il simbolo di questaunificazione è lo storico ponte medievale della località, costruito appositamente per facilitare il passaggio di pellegrini.

Il profilo di questo tragitto non presenta difficoltà, tranne nel trattofinale, nella salita all’alto del Perdón. Il terreno argilloso per cuiscorre parte della tappa offre molte difficoltà per avanzare nel caso di pioggia.

Distanza: 44 km

Quota minima: 397 m

Quota massima: 780 m

Difficoltà: media

Luoghi d’interesse culturale: Alto del Perdón, Puente la Reina, Cirauqui, Estella

Ostelli per pellegrini: Cizur Menor (20 posti), Puente la Reina (200), Estella (100)

12

Questa è l’ultima tappa in direzione Sud–Ovest. A partire daLogroño, il Cammino Francese prende la rotta di Ponente, che non abbandonerà fino a Compostella. Questo tratto passa per le vicinanze del grande monastero benedettino di Irache e attraversa il fiume Ebro per lo storico ponte di Piedra, già alle porte della città di Logroño, capoluogo di La Rioja. Campi di cereali e vigneti ci accompagnano lungo il percorso.

Siamo in una tappa “rompigambe”, con continui dossi dove il vento diventa uno sgradevole compagno di strada. Nel casopiova, vi si possono anche presentare problemi con il fango nei sentieri di terra.

4. Estella – Logroño

Distanza: 49 km

Quota minima: 420 m

Quota massima: 590 m

Difficoltà: media–bassa

Luoghi d’interesse culturale: Irache, Torres del Río, Viana, Logroño

Ostelli per pellegrini: Los Arcos (88 posti), Torres del Río (30),Viana (40), Logroño (98)

13 Il Cammino Francese in bicicletta

5. Logroño – Santo Domingo de la Calzada

I vigneti e le terre di coltivazioni foggiano il paesaggio di questa tappa che ha la meta a Santo Domingo de la Calzada,una delle località di maggiore tradizione jacopea, dato che fufondata da San Domenico per l’attenzione ai pellegrini. San Domenico promosse anche il tracciato del Cammino in questa zona, che ha nel magnifico ponte di 24 archi sul fiume Oja il suo punto di riferimento.

Le sierre di Demanda, a Sud, e quella di Cantabria, a Nord,fiancheggiano l’estesa valle del fiume Ebro per cui scorre questa tappa, il che favorisce i forti venti che rendono più duro un percorso già difficile in partenza.

Distanza: 48 km

Quota minima: 390 m

Quota massima: 715 m

Difficoltà: media-alta

Luoghi d’interesse culturale: Navarrete, Nájera, Santo Domingo de la Calzada

Ostelli per pellegrini: Navarrete (33 posti), Nájera (58), Azofra(20), Santo Domingo de la Calzada (102)

14

I monti di Oca sono l’accidente geografico più caratteristico diquesta tappa. Nel salire queste piccole cime, si attraversa ungrande bosco prima di arrivare alle terre del Bierzo.

Dopo aver salito il duro porto di Pedraja, la parte più elevata deimonti di Oca, il pellegrino vedrà ricompensati gli sforzi arrivandoall’insieme naturale, storico e artistico del monastero di San Juande Ortega. Superato il monastero, la pianura torna a presiedere il tracciato, che finisce nella monumentale città di Burgos

6. Santo Domingo de la Calzada – Burgos

Distanza: 75 km

Quota minima: 640 m

Quota massima: 1.165 m

Difficoltà: alta

Luoghi d’interesse culturale: Redecilla del Camino, Belorado,Villafranca de Montes de Oca, San Juan de Ortega,giacimenti archeologici della Sierra di Atapuerca, Burgos

Ostelli per pellegrini: Grañón (70 posti), Redecilla del Camino (40),Belorado (22), Villafranca de Montes de Oca (20), San Juan de Ortega (60), Ages (38) Olmos de Atapuerca, Burgos (102)

15 Il Cammino Francese in bicicletta

7. Burgos – Carrión de los Condes

Alla stessa stregua di quella precedente, questa tappa annoveraun grande numero di luoghi emblematici culturali della tradizionejacopea. Un esempio sarebbe il ponte Fitero, di origine romanica,a undici archi, sul fiume Pisuerga, o il patrimonio monumentale di località quali Frómista, Villalcázar de Sirga e Carrión, tutte nellazona della provincia di Palencia chiamata Tierra de Campos (‘terra di campi’).

Benché si tratti di una tappa pianeggiante in apparenza, il pellegrino dovrà salire e scendere una serie di piccole colline.Sulla cima di ognuna di esse, si contempla già quella seguente in lontananza. La ricompensa viene offerta dalle belle vedute che si possono contemplare da queste prominenze.

Distanza: 86 km

Quota minima: 800 m

Quota massima: 920 m

Difficoltà: media-alta

Luoghi d’interesse culturale: Castrojeriz, Frómista, Villalcázar de Sirga e Carrión de los Condes

Ostelli per pellegrini: Villalbilla de Burgos (10 posti), Tardejos (10), Hornillos del Camino (20), San Bol (10),Hontanas (34), Castrojeriz (106), Itero del Castillo (12), Itero de la Vega (14), Boadilla del Camino (64), Frómista (55),Población de Campos (13), Villalcázar de Sirga (19), Carrión de los Condes (89)

16

La pianura castigliana domina con sobrietà e forza questa tappache culmina a Sahagún, località d’importanza storica e culturale,con chiese emblematiche di stile romanico e mudéjar.

Questo tratto si trova alla metà circa della Rotta verso Santiago.L’estesa pianura castigliana castiga con un sole pocomisericordioso nei mesi estivi, dove solo i pioppi di alcuni ruscelli e le ombre delle stradine dei villaggi danno un po’ di sollievo.

I primi 16 chilometri della tappa si realizzano per ameni sentieri tra campi coltivati, ma il resto scorre in gran misura per la stradanazionale N-120.

8. Carrión de los Condes – Sahagún

Distanza: 39 km

Quota minima: 830 m

Quota massima: 910 m

Difficoltà: molto bassa

Luoghi d’interesse culturale: Sahagún

Ostelli per pellegrini: Calzadilla de la Cueza (84 posti),Ledigos (50), Terradillos de los Templarios (25), Sahagún (64)

17 Il Cammino Francese in bicicletta

9. Sahagún – Leone

Nell’uscire di Sahagún, il Cammino si inoltra nella distesa di Leone.Il paesaggio diventa cangiante e il suolo irregolare e pietroso. La ricompensa finale, oltre all’austera bellezza della distesa, è la città di Leone, con la cattedrale gotica e un eccezionalepatrimonio artistico.

Attraversare questa pianura è duro, sia d’estate che in inverno. I pellegrini hanno due alternative a disposizione: l’una seguendo il cammino reale, più trafficata, l’altra percorrendo la strada storicadei pellegrini, più aspra e solitaria. In ambedue i casi, d’estateconviene iniziare la rotta alle prime ore del mattino e ben muniti d’acqua.

Distanza: 57 km (per la strada dei pellegrini)

Quota minima: 800 m

Quota massima: 910 m

Difficoltà: bassa

Luoghi d’interesse culturale: Mansilla de las Mulas, Leone

Ostelli per pellegrini: Calzadilla del Coto (24 posti), Calzadillade los Hermanillos (16), Bercianos del Camino (7), El BurgoRaneros (36), Reliegos (50), Mansilla de las Mulas (46), Leone (164)

18

Il percorso verso Santiago continua per una pianura sempre più tranquilla e comoda. Nella parte finale, andando verso la cittàdi Astorga, di origine romana, si entra nella zona di La Maragatería,famosa per le sue consolidate tradizioni.

Nel chilometro 33 della tappa si trova il Ponte del Paso Honroso,sul fiume Órbigo, famoso per la gesta del cavaliere Suero deQuiñones (XV secolo) che, nell’Anno Santo Compostellano del 1434, portò a termine dei famosi tornei in questo luogo,costretto dal compromesso con una nobildonna e con l’apostolo Santiago come testimone.

10. Leone – Astorga

Distanza: 49 km

Quota minima: 800 m

Quota massima: 950 m

Luoghi d’interesse culturale: santuario della Madonna delCammino (XX secolo), Hospital de Órbigo, Astorga

Ostelli per pellegrini: Villadangos del Páramo (70 posti),Hospital de Órbigo (80), Santibánez de Valdeiglesias (25),Astorga (96)

19 Il Cammino Francese in bicicletta

11. Astorga – Ponferrada

Il Cammino continua per le terre di La Maragatería fino a quasi la metà della tappa. Nelle vicinanze del monte Irago comincia la zona del Bierzo, terra di transizione tra Leone e la Galizia, dove gente, abitudini e paesaggio sono contrassegnati dalle due culture.

Conseguentemente, il tracciato del Cammino è anche ditransizione tra la pianura e i sinuosi sentieri e le strade in continuasalita e discesa che accompagneranno il pellegrino fino a Santiago.In questo tratto è necessario superare la Cruz de Ferro, a 1.504 mdi quota, uno dei punti più elevati del Cammino Francese.

Distanza: 54 km

Quota minima: 500 m

Quota massima: 1.504 m

Difficoltà: alta

Luoghi d’interesse culturale: Castrillo de los Polvazares,Rabanal del Camino, Cruz de Ferro, Molinaseca, Ponferrada

Ostelli per pellegrini: Murias de Rechivaldo (24 posti), Santa Catalina de Somoza (34), El Ganso (16), Rabanal del Camino (154) Foncebadón (10), Manjarín (20), El Acebo (20), Riego de Ambrós (20)Molinaseca (46), Ponferrada (158)

20

El Bierzo e la Galizia si prendono per mano in questa tappa che culmina a 1.300 metri in O Cebreiro, magari la località delCammino con più connotazioni mitiche e simboliche. Prima, a Villafranca del Bierzo, si sarà potuto ammirare l’insiememonumentale e la chiesa romanica di Santiago, dove i pellegriniimpossibilitati ad andare a Compostella potevano ricevere le indulgenze plenarie.

I primi chilometri del percorso che parte da Villafranca attraversanola stretta valle del fiume Valcarce, tra rovereti e castagneti. Negli ultimi otto chilometri si devono salire 690 metri, tuttavia, la spettacolarità del paesaggio e la sensazione della vicinanza di Compostella ben valgono lo sforzo.

12. Ponferrada – O Cebreiro

Distanza: 50 km

Quota minima: 460 m

Quota massima: 1.320 m

Difficoltà: alta-molto alta

Luoghi d’interesse culturale: Cacabelos, Vilafranca, O Cebreiro

Ostelli per pellegrini: Cacabelos (70 posti), Villafranca del Bierzo (120), Pereje (24), Trabadelo (30), Vega de Valcarce (38), La Faba (14), Laguna de Castilla (14), O Cebreiro (106)

21 Il Cammino Francese in bicicletta

13. O Cebreiro – Sarria

I folti boschi e le montagne galiziane dominano questo tratto delCammino. A Triacastela la rotta offre due possibilità: quella dicontinuare per il cammino tradizionale, per il villaggio di A Balsa,tra piccoli boschi e praterie, o quella di proseguire per la stradanazionale fino a Samos, il cui grande monastero benedettino è stato dall’antichità luogo di fascino per i pellegrini.

Il Cammino avanza per una zona molto popolata –e continueràcosì fino a Compostella–, attraversando diversi villaggi e duelocalità di rilievo: Triacastela e Samos. Lungo questo tracciato si succedono i dossi e le discese, benché in questa tappa ci sia un dislivello di 850 metri circa tra O Cebreiro e Sarria.

Distanza: per A Balsa, 40 km; per Samos, 43 km

Quota minima: 450 m

Quota massima: 1.330 m

Difficoltà: media

Luoghi d’interesse culturale: Triacastela, Samos, Sarria

Ostelli per pellegrini: Hospital da Condesa (18 posti),Triacastela (84), Calvor (22), Sarria (41)

22

Il Cammino abbandona Sarria per uno dei rovereti (“carballeiras”,nella lingua galiziana) più singolari del percorso, per continuare per diversi villaggi e campi coltivati. Fa spicco Portomarín, una delle località di maggior rilevanza storica della Rotta, che però rimase annegata dal bacino di Belesar, nel fiume Miño,nel 1962. Il nuovo Portomarín, ai piedi delle rovine del paesescomparso, tenta di mantenere il suo vecchio fascino e a talescopo vi vennero trasportate alcune delle vecchie costruzioni,come la chiesa romanica di San Niccolò (XII secolo).

Questa penultima tappa avanza per un paesaggio di soaviondulazioni e brevi pianure, il che non evita che sia un vero“rompigambe” a causa delle costanti oscillazioni del tracciato.

14. Sarria – Palas de Rei

Distanza: 47 km

Quota minima: 360 m

Quota massima: 730 m

Difficoltà: media-alta

Luoghi d’interesse culturale: Portomarín, Vilar de Donas–nelle vicinanze della rotta.

Ostelli per pellegrini: Barbadelo (18 posti), Ferreiros (22),Portomarín (110), Gonzar (30), Vendas de Narón (32), Ligonde (20), Palas de Rei (64), Padiglioni dei pellegrini di Palas de Rei (112)

23 Il Cammino Francese in bicicletta

15. Palas de Rei–Santiago di Compostella

Siamo a 70 chilometri dalla meta compostellana e la sensazioneche sente il pellegrino per l’imminente arrivo lo incoraggia persuperare quest’ultimo tratto con forze rinnovate. Santiago offre al pellegrino la ricompensa per tutti gli sforzi realizzati.

Anche se non vi sono grandi difficoltà orografiche, il percorso di quest’ultima tappa, ancora una volta tra villaggi, è piuttostoduro. Il Cammino supera, una dietro l’altra, piccole valli e fiumi che scendono verso il Tambre, e questa successione di salite e discese indurisce il percorso. In più il tracciato attraversa indiverse occasioni la strada N-547. Nell’arrivare al Monte do Gozo(‘Monte del Gaudio’) si vedono per la prima volta le torri della cattedrale di Santiago: la meta diventa visibile. Da qui, entriamo nella zona urbana della città.

Distanza: 69 km

Quota minima: 290 m

Quota massima: 560 m

Difficoltà: media

Luoghi d’interesse culturale: Melide, A Lavacolla, Monte do Gozo, Santiago di Compostella

Ostelli per pellegrini: Mato (20 posti), Melide (130), Ribadiso (70), Arzúa (48), Santa Irene (36), Arca (126), Monte do Gozo–Santiago (400), San Lázaro-Santiago (80)

Dopo aver visitato la cattedrale compostellana,punto di arrivo e di ritrovo dei pellegrini, la cittàdi Santiago si offre al visitatore in tutto il suosplendore storico, in tutta la sua diversità edinamismo presenti.

L’attuale città di Santiago di Compostellanacque come un piccolo nucleo di monacicustodi intorno al sepolcro dell’Apostolo San Giacomo nel momento della sua scoperta,verso l’anno 820. Lo sviluppo della città nelMedioevo è spettacolare, grazie all’augeeuropeo dei pellegrinaggi, e diventa, insieme a Gerusalemme e Roma, uno dei tre grandicentri della Cristianità.

Dal XV al XIX secolo, la città alterna momenti di dinamismo e di una certa decadenza, al ritmodei viavai della storia galiziana, spagnola edeuropea. I pellegrinaggi perdono peso, maSantiago si consolida come centro culturale, con la creazione dell’Università, e mantiene lasua influenza religiosa. Questo si riflette sul suorinnovamento urbano rinascimentale e barocco,così presente e palpitante nei palazzi storici dipiù rilievo della città.

Nella cattedrale

La Cattedrale di Santiago, la cui costruzioneebbe inizio nel 1075, è uno dei grandimonumenti europei, tanto a livello artisticoquanto simbolico. Dalla sua origine romanica,ebbe un’evoluzione attraverso i più diversi stili,specie quello barocco, che raggiunse il culminecon la facciata di O Obradoiro (1738-1750). Nel percorrere le navate e il Museo è possibileaccedere a un patrimonio tanto singolare quantodiversificato nei contenuti e nei significati.

Durante la visita all’insieme della Cattedrale, il pellegrino, di solito, compie un rituale che loporta alla cappelletta dietro l’altare maggioreper cingere l’apostolo San Giacomo –unascultura di origine romanica– con il tradizionale‘abbraccio’, e a visitare la cripta dove se ne

conservano i resti. La visita al Portico dellaGloria forma pure parte di questo rituale,nonché l’assistenza alla messa del pellegrino –a mezzogiorno–, in cui, di frequente, si puòpresenziare il funzionamento del ‘botafumeiro’,

il grande incensiere il cui volo sorprende tutti i visitatori dall’alto della navata del transetto.

Dopo essere stato nella Cattedrale, il pellegrino, se dispone delle credenziali cheattestino il suo pellegrinaggio a piedi, a cavalloo in bicicletta, può chiedere nell’Ufficio delPellegrino la ‘compostela’, il documento cheaccredita il suo pellegrinaggio, concesso dalCapitolo della Cattedrale. A partire da questomomento, si apre davanti a sé, in tutta la suapienezza, la città di Santiago di Compostella.

La città storica

Palazzo (Pazo) de Raxoi

Botafumeiro

Santiago vive, dalla seconda metà del XXsecolo, un continuo periodo di espansione.Al progressivo rinascere dei pellegrinaggi,che mantengono il loro significato spiritualetradizionale, si aggiunge il singolare eimparabile fascino turistico-culturale delCammino di Santiago.

Negli ultimi anni Santiago, capitaleamministrativa della comunità autonomagaliziana, è stata dotata di grandiinfrastrutture culturali e turistiche ed haconsolidato la sua proiezione internazionalecome centro storico-culturale ed europeista,cosa che viene confermata giorno pergiorno dalle migliaia di pellegrini e turistiche, in qualsiasi epoca dell’anno, la visitano.

Città dichiarata Bene Patrimonio

dell’Umanità dall’UNESCO, vuole mantenerein questo nuovo secolo la sua millenariachiamata allo spirito, alla concordia ed alprogresso, attraverso il significato storico del Cammino di Santiago.

La città attuale

Città della Cultura

Centro Galiziano di Arte Contemporanea

25 Il Cammino Francese in bicicletta

26

1 Cattedrale - Porta Santa - Palazzo di Xelmírez

2 Palazzo di Raxoi

3 Hostal dos Reis Católicos

4 Collegio di San Xerome

5 Chiesa di San Fructuoso

6 Collegio di Fonseca

7 Casa del Capitolo

8 Casa della Conga

9 Casa della Parra

10 Convento di San Paio de Antealtares

11 Monastero di San Martiño Pinario

12 Chiesa di San Martiño Pinario

13 Casa del Deán. Ufficio del Pellegrino

14 Palazzo di Vaamonde 15 Palazzo di Bendaña 16 Chiesa di Santa Mª Salomé 17 Convento di San Francisco 18 Convento del Carme 19 Convento di Santa Clara 20 Chiesa e antico ospedale di San Roque

21 Casa Gotica. Museo dei Pellegrinaggi

22 San Domingos de Bonaval. Museo do Pobo Galego

23 Centro Galego de Arte Contemporánea

24 Facoltà di storia

25 Chiesa dell’Università

26 Chiesa di San Fiz de Solovio

27 Convento e chiesa delle Madridell’ordine dei Mercedari

28 Collegio di As Orfas

29 Chiesa di San Miguel dos Agros

30 Chiesa di Santa María do Camiño

31 Chiesa di San Bieito do Campo

32 Convento di Santo Agostiño

33 Collegio di San Clemente

34 Cappella Generale di Ánimas

35 Cappella di Santiago

36 Chiesa del Pilar

37 Collegiata de Santa María a Real de Sar

Cammino Francese

27 Il Cammino Francese in bicicletta

Piano del centro storico di Santiago

29 Il Cammino Francese in bicicletta

La scoperta del sepolcro dell’apostolo San Giacomo il Maggiore, agli inizi del IX secolo, generò molto presto una grande corrente di pellegrinaggio verso la sua ubicazione, nel posto dove oggi si alza la città galiziana di Santiago di Compostella. Questa massiva affluenza finì per formare, dai più diversi punti di Europa, una densa rete di itinerari conosciuta, nel suo insieme, come il Cammino di Santiago, o Rotta di San Giacomo.

I momenti di maggiore apogeo di questo pellegrinaggio si diedero nell’XI, XII e XIII secoli con la concessione di determinate indulgenze spirituali. Questa corrente si mantenne, con maggiore o minore intensità, lungo i secoli seguenti. Dalla seconda metà del XX secolo, il Cammino di Santiago vive una nuova rinascita internazionale che combina il suo insieme di beni culturali e morali di tradizionale spirituale con un potere di attrazione turistica e diventa luogo di incontro aperto a tutti i tipi di gente e di culture.

Tradizionalmente, i periodi di maggiore affluenza di pellegrini e di visitatori del Cammino coincidono con gli Anni Santi Compostellani,

che vengono celebrati ogni 6, 5, 6 e 11 anni, ma qualunque anno e momento è idoneo per

realizzare un qualche itinerario di questa rotta e per visitarne la città meta, Compostella.

Cammini a Santiago

LausanneA Coruña

Ourense

Muxía

Lugo

BragaPorto

Pontevedra

Santiago diCompostella

Lisboa

Coimbra

LagosFaro

Sevilla

MadridToledo

Santander

Salamanca

Burgos

Oviedo

León

Zaragoza

Puente la Reina

Roncesvalles

Somport

Barcelona

Montpellier

Paris

Caen

Angers

Nantes

Orléans

Dublin

Plymouth

Bristol London

BoulogneDunkerque

Dover

Amsterdam

Reims

Limoges

Luxembourg

Bruxelles

Bremen

Utrecht

Köln

Bonn

Hannover

Hamburg

Bergen

Oslo

Stockholm

Helsinki

Riga

LundOdense

Praha

Leipzig

Berlin

Dresden

LyonGenéve

Strasbourg

München

Stuttgart

Liechtenstein

Milano

Marseille

AvignonGènova

Verona Venèzia

Bologna

Roma

Nàpoli

Beograd

Zagreb

Budapest

Atenas

Adrianopel

Istanbul

Il Cammino di Santiago generò, lungo i suoi dodici secoli diesistenza, una straordinaria vitalità spirituale, culturale e sociale. E, come conseguenza di esso, nacque la prima grande reteassistenziale di Europa e vennero costruiti monasteri, cattedrali e nuovi nuclei urbani.

Dall’incontro di gente della più varia provenienza che questa rotta propiziò nacque una cultura basata sullo scambio aperto di idee e di correnti artistiche e sociali, nonché un dinamismosocio-economico che favorì, soprattutto durante il Medioevo, lo sviluppo di diverse zone dell’Europa. Le orme del Cammino edei pellegrini verso Compostella sono riconoscibili in infinità ditestimonianze pubbliche e private, in diverse manifestazionidell’arte o, per esempio, nei più dei mille libri che in queste ultimedecadi si sono occupati, in tutto il mondo, di questo sentiero,opera e patrimonio di tutti gli europei.

Le principali vie del Cammino di Santiago vennero dichiaratePrimo Itinerario Culturale Europeo (1987) dal Consiglio di Europae Bene Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nei suoi tracciatilungo la Spagna e la Francia (1993 e 1998, rispettivamente) e

Premio Principe d’Asturia della Concordia2004, consegnato dalla

Fondazione Principed’Asturia.

bul

Cammino di Europa